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270/04)
Insegnamento: GEOMETRIA
Lezione n°: 4
Titolo: ALGEBRA
Attività n°: 1
Lezione 4
Algebra
Lezione 4
Algebra
4.1 Algebra
Lettere Per rappresentare i numeri non specificati (o altri elementi ◮), ◮ Funzioni, vettori, ecc.
nelle formule matematiche sono usate le lettere ◮. Ogni lettera, a seconda ◮ L’abbiamo già visto nelle lezioni preceden-
del caso, rappresenta un elemento appartenente a un particolare insieme ti.
Esempio 4.2. Nella formula ax2 , le due lettere a e x sono variabili (ad
esempio, numeri interi, ossia a, x ∈ Z). Se però consideriamo la lettera
x fissata, essa diventa un parametro (o una costante) e la formula è
pensata come un modo sintetico per scrivere a · (−1)2 , a · 02 , a · 12 , a · 22 ,
ecc. Se cerchiamo i valori di x per cui ax2 = 18, allora la lettera x è
un’incognita.
Oltre alle lettere, maiuscole e minuscole, dell’alfabeto latino, si usano
anche le lettere, maiuscole e minuscole, dell’alfabeto greco (Tabella 4.1). ◮ ◮ Non usiamo le lettere maiuscole dell’al-
fabeto greco se coincidono con quelle
A volte, quando sono necessarie molte variabili, o se è utile numerare dell’alfabeto latino.
le variabili, possono essere usati apici e pedici; ad esempio, possiamo
◮, o a′ , a′′ , a′′′ ◮ (0) (1) (2)
◮
avere a0 , a1 , a2 , . . . ◮ ◮, o a , a , a , . . . ◮. Nel terzo caso ◮ Si pronunciano “a (con) zero”, “a (con)
◮
uno”, “a (con) due”, ecc.
usiamo le parentesi per evitare confusione con l’elevamento a potenza,
◮ Si pronunciano “a primo”, “a secondo”, “a
ma a volte usiamo anche la notazione a0 , a1 , a2 , a3 , . . . specificando, in ◮
◮
terzo”, ecc.
ogni caso, che non stiamo elevando a potenza. A volte, è utile usare la
◮ Si pronunciano “a (con) zero”, “a (con)
stessa lettera per rappresentare due oggetti simili ma diversi, in tal caso uno”, “a (con) due”, ecc.
usiamo un segno per distinguere le due lettere, come ad esempio x e x.
La scelta delle lettere in base alla situazione è completamente arbi-
traria, a patto di non usare la stessa lettera con due diversi significati. Ci
sono però delle convenzioni, per aiutare a comprendere meglio le formule,
anche se ci sono situazioni in cui esse non sono seguite: ad esempio,
• le lettere x, y, z sono tipicamente riservate alle variabili/incognite,
• le lettere a, b, c sono tipicamente riservate alle costanti,
• le lettere m, n sono tipicamente riservate agli interi,
• per gli indici sono tipicamente usate le lettere i, j, h, k,
• per gli angoli sono tipicamente usate le lettere minuscole dell’alfa-
beto greco (α, β, γ, . . . ),
• per i punti della retta, del piano o dello spazio sono tipicamente
usate le lettere maiuscole dell’alfabeto latino (A, B, C, . . . ),
• per le rette del piano o dello spazio sono tipicamente usate le lettere
minuscole dell’alfabeto latino (r, s, t, . . . ),
Equazioni
Equazioni Una equazione è una uguaglianza in cui compaiono una o Equazione
più incognite appartenenti ciascuna a un dato insieme. A meno che non
sia indicato esplicitamente, le incognite sono quelle che compaiono nell’e-
quazione, ◮ e l’insieme in cui variano è R. Il segno di uguaglianza divide ◮ Le incognite che non compaiono nell’e-
quazione sono libere di assumere qualsiasi
l’equazione in due membri, il membro sinistro e il membro destro. Una valore.
soluzione di una equazione consiste in una n-upla di valori, uno per ogni Membri
incognita, tali che se ogni incognita assume il valore corrispondente, l’e- Soluzione
quazione è soddisfatta ◮. Quindi una soluzione può essere pensata come ◮ Se c’è più di una incognita, non basta tro-
un elemento del prodotto cartesiano degli insiemi a cui appartengono le vare un valore per una particolare incogni-
ta: una soluzione è formata da più valori,
incognite. Una risoluzione di una equazione consiste nel trovare tutte le uno per ogni incognita.
soluzioni dell’equazione; in tal caso diremo che risolviamo l’equazione.
Esempio 4.5. 1. L’equazione 3x − 2 = 0 nell’insieme dei numeri
reali ◮ ha la soluzione x = 23 , infatti 3 · 32 − 2 = 0. ◮ Ma anche nell’insieme dei numeri razionali
o in quello dei numeri complessi.
2. L’equazione 0 = 0 nell’insieme dei numeri reali R ha come insieme
delle soluzioni tutto R, infatti per ogni x ∈ R l’equazione è sod-
disfatta. ◮ Al contrario, l’equazione 0 = 1 nell’insieme dei numeri ◮ Qualsiasi numero scegliamo
√ (ad esempio,
x = 3, x = π 3 , x = 11) l’equazione 0 = 0
reali R non ha soluzioni, infatti per ogni x ∈ R l’equazione non è è verificata.
soddisfatta. ◮
◮ ◮ Qualsiasi numero scegliamo (ad esempio,
◮ √
x = 3, x = π 3 , x = 11) l’equazione 0 = 1
3. L’equazione
√ x2 − 2 = 0 nell’insieme dei numeri
√ reali ha la soluzione non è verificata.
x1 = 2, ma anche la soluzione x2 = − 2. Invece, la stessa equa-
zione nell’insieme dei numeri razionali non ha soluzioni: l’abbiamo
dimostrato nella Proposizione 3.14.
L’equazione x2 + 2 = 0 nell’insieme dei numeri reali non ha solu- x2 + |{z}
|{z} 2 > 0.
zioni, infatti sommando un quadrato (che è positivo o nullo) a un >0 >0
Equazioni equivalenti Due equazioni sono dette equivalenti se hanno Equazioni equivalenti
le stesse soluzioni.
Osservazione 4.7. Applicando una delle seguenti operazioni a una Il viceversa non è vero: con queste ope-
razioni non riusciamo a ottenere tutte le
equazione otteniamo un’equazione equivalente: equazioni equivalenti. Ad esempio, sia
• scambiare i membri; x2 + 1 = 0 che 0 = 1 non hanno soluzio-
ni reali (quindi sono equivalenti), ma non
• sommare o sottrarre la stessa quantità da entrambi i membri; riusciamo a ottenerle l’una dall’altra con
queste operazioni.
• moltiplicare o dividere per la stessa quantità non-nulla entrambi i
membri. ◮ ◮ Abbiamo già visto che non è possibile divi-
dere per 0. Per quanto riguarda la molti-
Esempio 4.8. • Le equazioni 3x + 1 = 5x2 e 5x2 = 3x + 1 so- plicazione per 0, invece, può succedere che
no equivalenti perché sono ottenute l’una dall’altra scambiando i dopo la moltiplicazione compaiano nuove
soluzioni.
membri.
• Le equazioni 3x + 1 = 5x2 e 3x + 3 = 5x2 + 2 sono equivalenti
perché la seconda è ottenuta sommando 2 a entrambi i membri
della prima. Le equazioni 3x + 1 = 5x2 e 3x = 5x2 − 1 sono
equivalenti perché la seconda è ottenuta sottraendo 1 da entrambi
i membri della prima. ◮ ◮ In questo caso, è come se avessimo sposta-
to l’1 al secondo membro, cambiandolo di
• Le equazioni 3x + 1 = 5x2 e 9x + 3 = 15x2 sono equivalenti perché segno.
la seconda è ottenuta moltiplicando per 3 entrambi i membri della
prima. Le equazioni 3x + 1 = 5x2 e 3x+1 5 = x2 sono equivalenti
Sistemi di equazioni
Sistemi di equazioni Un sistema (di equazioni) è una collezione di Sistemi (di equazioni)
equazioni eq1 , eq2 , . . . , eqn , ed è indicato con
eq1
eq2
.. .
.
eqn
Una soluzione del sistema è una soluzione comune a tutte le equazioni Soluzione
eq1 , eq2 , . . . , eqn . Una risoluzione di un sistema (di equazioni) consiste
nel trovare tutte le soluzioni del sistema (di equazioni); in tal caso diremo
che risolviamo il sistema (di equazioni). Visto che prenderemo in consi-
derazione solo sistemi di equazioni (e non, ad esempio, di disequazioni),
non ripeteremo ogni volta le parole “di equazioni”.
La tecnica più semplice per risolvere un sistema è la sostituzione. Sostituzione
Essa consiste nel risolvere un’equazione del sistema rispetto a una va-
riabile (considerando le altre parametri), sostituire poi la soluzione (o le
soluzioni) trovata nelle altre equazioni, e ripetere il processo finché non
viene trovata l’ultima variabile; in seguito si ripetono i passi in ordine
inverso trovando ricorsivamente le altre variabili; alla fine, si controlla
che le soluzioni trovate soddisfano le equazioni che non sono state usate.
Si noti che alcune variabili possono essere libere di assumere qualsiasi
valore.
3x = 5
Esempio 4.11. 1. Il sistema y 2 − 2 = 0 nelle incognite x, y ∈ R
1=1
√
ha tre equazioni e due incognite. Ha due soluzioni: (x, y) = 35 , 2
√
e (x, y) = 35 , − 2 .
Lo stesso sistema nelle incognite x, y ∈ Q non ha soluzioni. ◮ ◮ Non esistono coppie di numeri razionali
(x, y) tali che y 2 = 2 (Proposizione 3.14).
Sistemi equivalenti Due sistemi sono detti equivalenti se hanno le Sistemi equivalenti
stesse soluzioni.
Osservazione 4.12. Applicando una delle seguenti operazioni alle equa- Il viceversa non è vero: con queste ope-
razioni non riusciamo a ottenere tutti
zioni di un sistema ottieniamo un sistema equivalente: i sistemi equivalenti. Ad esempio, sia
I) scambio di due equazioni del sistema; x2 + 1 = 0 che 0 = 1 sono sistemi
(con una sola equazione) che non hanno so-
II) moltiplicazione di entrambi i membri di una equazione del sistema luzioni reali, ma non riusciamo a ottenerle
l’una dall’altra con queste operazioni.
per lo stesso valore non nullo; ◮
◮ Questa operazione è stata già considera-
III) sostituzione di un’equazione del sistema con l’equazione ottenuta ta nell’Osservazione 4.7: la ripetiamo qui
sommando a ciascun membro dell’equazione stessa il corrisponden- perché ci sarà utile in seguito.
te membro di un’altra equazione moltiplicato per un numero ◮◮. ◮ Il numero per cui moltiplichiamo deve es-
◮
sere lo stesso per entrambi i membri. Inol-
Per semplicità, diremo semplicemente che “moltiplichiamo un’equa- tre non richiediamo che il numero sia non
zione per un numero” per il caso II e che “aggiungiamo un multiplo di nullo, ma se scegliamo 0 l’operazione non
cambia il sistema, quindi è “inutile”.
un’equazione a un’altra” per il caso III.
Definizione 4.13. Le tre operazioni descritte nella precedente osserva- Operazioni di tipo I/II/III
zione sono dette rispettivamente di tipo I, di tipo II e di tipo III.
Esempio 4.14. 1. Applichiamo alcune operazioni al sistema
3x = 5
y2 − 2 = 0
1=1
dell’Esempio 4.11-1.
2
y −2=0
I) Il sistema 3x = 5 è ottenuto scambiando le prime due
1=1
equazioni (operazione di tipo I).
3x = 5
II) Il sistema 4y 2 − 8 = 0 è ottenuto moltiplicando entram-
1=1
bi i membri della seconda equazione per 4 (operazione di
tipo II).
3x = 5
III) Il sistema y 2 − 2 + 6x = 10 è ottenuto sostituendo alla
1=1
seconda equazione l’equazione ottenuta sommando a ciascun
membro dell’equazione stessa (la seconda) il corrispondente
membro della prima equazione moltiplicato per 2 (operazione
di tipo III).
2. Applichiamo alcune operazioni al sistema
2x + z = 3
2y = 0
2z − y + 4x = 6
dell’Esempio 4.11-2.
2z − y + 4x = 6
I) Il sistema 2y = 0 è ottenuto scambiando la pri-
2x + z = 3
ma equazione con la terza (operazione di tipo I).
2x + z = 3
II) Il sistema y=0 è ottenuto moltiplicando la
2z − y + 4x = 6
seconda equazione per 12 (operazione di tipo II).
2x + z = 3
III) Il sistema 2y = 0 è ottenuto aggiungendo alla
4 8
3 z − y + 3 x = 4
terza equazione la prima moltiplicata per − 32 (operazione di
tipo III).
Osservazione 4.15. Nell’operazione di tipo II è fondamentale la richie-
sta che il numero per cui moltiplichiamo sia diverso da zero, altrimenti
l’equivalenza non è assicurata, perché moltiplicando per zero possono
comparire nuove soluzioni.
Esempio 4.16. 1. Se moltiplichiamo
entrambi i membri della se-
3x = 5
conda equazione del sistema y 2 − 2 = 0 nelle incognite x, y ∈
1=1
3x = 5
R per 0 otteniamo il sistema
◮ 0 = 0 (sempre nelle incognite ◮ Esempio 4.11-1.
1=1
x, y ∈ R) che ha infinite soluzioni: (x, y) = 53 , α with α ∈ R.
2. Se moltiplichiamo
entrambi i membri della terza equazione del si-
2x + z = 3
stema 2y = 0 nelle incognite x, y, z ∈ R ◮ per 0 otte- ◮ Esempio 4.11-2.
2z − y + 4x = 6
2x + z = 3
niamo il sistema 2y = 0 (sempre nelle incognite x, y, z ∈
0=0
R) che ha le stesse soluzioni del sistema iniziale ◮: (x, y, z) = ◮ Qui siamo stati “fortunati” ad aver
annullato una equazione “inutile”.
(α, 0, 3 − 2α) ∈ R3 con α ∈ R.
2x + z = 3
essere eliminata ottenendo il sistema equivalente a
2y = 0
quello iniziale. ◮ ◮ Sostituendo alla terza equazione l’equa-
zione ottenuta aggiungendo all’equazione
stessa la seconda equazione moltiplicata
per 21 (operazione di tipo III), otteniamo
2x + z = 3
il sistema equivalente 2y = 0 .
2z + 4x = 6
Moltiplicando poi entrambi i membri del-
la terza equazione per 21 (operazione di
tipo
II), otteniamo il sistema equivalente
2x + z = 3
2y = 0 .
z + 2x = 3
Algebra
Lezione 4. Algebra 4–11
2
y =1
Esercizio 4.3. Risolvi il sistema 6x + 2z − 2y − y 2 = 3 .
3x + z − y = 2
Soluzione. La seconda equazione è dipendente dalle altre due, infatti è
ottenuta moltiplicando entrambi i membri della terza equazione per 2,
e poi sottraendo a ciascun membro dell’equazione ottenuta il corrispon-
dente membro della prima equazione. Quindi la seconda
2 equazione può
y =1
essere eliminata, ottenendo il sistema equivalente .
3x + z − y = 2
Dalla prima equazione otteniamo y = ±1. Dalla seconda otteniamo
z = y − 3x + 2, e quindi due casi a seconda di y: ossia z = −1 − 3x + 2 e
z = 1 − 3x + 2. Allora otteniamo le soluzioni (x, y, z) = (α, −1, 1 − 3α)
con α ∈ R e (x, y, z) = (α, 1, 3 − 3α) con α ∈ R.
x + 2y + 2z = 3
Esercizio 4.4. Risolvi il sistema 2x − 3y − z = −1 .
3x + 2z = 2
Soluzione. Dalla terza equazione otteniamo z = 1 − 32 x. Sostituendolo
x + 2y + 2 1 − 32 x = 3 −2x + 2y + 2 = 3
3 7
nelle altre otteniamo 2x − 3y − 1 − 2 x = −1 , e quindi 2 x − 3y − 1 = −1 .
z = 1 − 32 x z = 1 − 32 x
x + 2y − z = −2
Esercizio 4.5. Risolvi il sistema dove le incognite
2x + 4y + z = 5
sono x, y, z, t.
Soluzione. Sottraendo dalla seconda equazione la prima moltiplicata
x + 2y − z = −2
per 2 (operazione di tipo III) otteniamo , e quindi
3z = 9
x + 2y − z = −2
.
z=3
Sostituendo il valore assunto da z nella prima equazione otteniamo
x + 2y − 3 = −2 x = 1 − 2y
, e quindi .
z=3 z=3
La variabile t è libera di assumere qualsiasi valore, quindi le soluzioni
sono (x, y, z, t) = (1 − 2α, α, 3, β) con α, β ∈ R.
3x1 + 3x2 − 2x3 + x4 = 1
2x1 + x2 − x3 + x4 = −2
Esercizio 4.6. Risolvi il sistema .
x 1 + 2x2 − x3 = 2
x1 + x2 − x3 + 2x4 = 0
Soluzione. La terza equazioneè x1 = 2 − 2x2 + x3 , quindi sostituendo
3 (2 − 2x2 + x3 ) + 3x2 − 2x3 + x4 = 1
2 (2 − 2x2 + x3 ) + x2 − x3 + x4 = −2
nelle altre equazioni otteniamo ,
x + 2x2 − x3 = 2
1
(2 − 2x2 + x3 ) + x2 − x3 + 2x4 = 0
−3x2 + x3 + x4 = −5
−3x2 + x3 + x4 = −6
e quindi .
x + 2x2 − x3 = 2
1
(2 − 2x2 + x3 ) + x2 − x3 + 2x4 = 0
Sottraendo la seconda equazione dalla prima (operazione di tipo III),
otteniamo l’equazione 0 = 1, che non ha soluzione, quindi il sistema non
ha soluzione.
Algebra
Lezione 4. Algebra 4–13
15
Risultato dell’Esercizio 4.7. 1. 2 .
√
2. 24 5.
Risultato dell’Esercizio 4.8. x = −2.
α2
Risultato dell’Esercizio 4.9. (x, y, z) = con α ∈ R.
2 , α, −3α Usa l’Esempio 4.18.
√
Risultato dell’Esercizio 4.10. In R: (x, y, z) = ± 2, 2, 1 . ◮ ◮ Trova y e z, e poi x.
√
In Q: nessuna soluzione. ◮ ◮ Ricorda che 2 6∈ Q.
Risultato dell’Esercizio 4.11. (x, y, z) = − 47 , 15
4 , − 3
4 .
Risultato dell’Esercizio 4.12. (x1 , x2 , x3 , x4 ) = (−8 − 5a, −2 − a, 3 +
4a, a) con a ∈ R.
Risultato dell’Esercizio 4.13. Nessuna soluzione.
Algebra
Lezione 4. Algebra 4–15
c 2014 Gennaro Amendola Versione 1.0
Lezione 4. Algebra 4–17
x + 4y = 1
Domanda 4.6. Quali sono le soluzioni del sistema nelle
2x + y = 9
incognite x, y ∈ R?
(a) Nessuna soluzione.
(b) Ogni coppia (x, y) ∈ R2 .
(c) (x, y) = (5, 1).
(d) (x, y) = (5, −1).
x + y − 2z = 0
Domanda 4.7. Quali sono le soluzioni del sistema 2x + y − z = 0
3x − 2y − 3z = 0
nelle incognite x, y, z ∈ Q?
(a) Nessuna soluzione.
(b) (0, 0, 0).
(c) (x, y, z) = (−α, 3α, α) con α ∈ Q.
(d) (x, y, z) = (α, 0, 0) con α ∈ Q.
Domanda
4.8. Quale tipo di operazioneè stata applicata al sistema
x + y − z =2 x+y−z =2
2x − 4z = 3 per ottenere il sistema 2x − 4z = 3 ?
3y − 2z = 1 2x + 5y − 4z = 5
(a) Tipo I.
(b) Tipo II.
(c) Tipo III.
(d) Nessuna delle precedenti.
Domanda
4.9. Quale tipo di operazioneè stata applicata al sistema
x + y − z =2 2x − 4z = 3
2x − 4z = 3 per ottenere il sistema x+y−z =2 ?
3y − 2z = 1 3y − 2z = 1
(a) Tipo I.
(b) Tipo II.
(c) Tipo III.
(d) Nessuna delle precedenti.
Domanda
4.10. Quale tipo di operazione è stata applicata al sistema
x+y−z =2 x+y−z =2
2x − 4z = 3 per ottenere il sistema x − 2z = 32 ?
3y − 2z = 1 3y − 2z = 1
(a) Tipo I.
(b) Tipo II.
(c) Tipo III.
(d) Nessuna delle precedenti.
c 2014 Gennaro Amendola Versione 1.0