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Volumi & open interest

di Gianrocco Mecca

Volumi e Open Interest sono elementi fondamentali per chi opera con l’analisi tecnica e
forniscono un chiaro segnale circa la bontà del movimento in atto o sulla credibilità
dell’inversione di un trend.

L'analisi dei volumi

Un movimento associato ad elevati volumi è sintomatico di un segnale di forza trend. Di contro,


un movimento seguito da volumi ridotti indica una situazione di incertezza che necessità di
ulteriori conferme.
In particolare, i volumi devono seguire la direzione del trend. Nell’ipotesi di un trend rialzista, i
volumi dovrebbero aumentare nelle fasi di rialzo, mentre durante le correzioni dovrebbero esser
più esigui. Allo stesso modo, in un trend ribassista, gli scambi dovrebbero aumentare
progressivamente. Il ricorso ai volumi è ancor più richiesto durante l'avvenuta rottura di
importanti livelli di supporto o di resistenza o livelli di prezzo chiave.

L'analisi dei volumi scambiati risulta particolarmente efficace nel permetterci di individuare
eventuali segnali di debolezza di un trend in atto. Difatti, uno dei primi segnali di debolezza di un
eventuale trend rialzista o ribassista scatterà nel momento in cui osserveremo una diminuzione
dei volumi scambiati: in pratica, se i volumi non seguono adeguatamente l'andamento dei prezzi,
ciò significherà una minore partecipazione del pubblico all'evoluzione del trend attuale e
comporterà, per i più accorti, un’automatica chiusura dell'operazione eventualmente posta in
essere.

E' altrettanto evidente che l'inversione di un trend, ad esempio il passaggio da un trend ribassista
ad uno rialzista non potrà avvenire senza un adeguato supporto dei volumi. Per evitare di
incorrere in falsi segnali, sarà bene verificare che l'eventuale rottura della trendline ribassista, con
conseguente inversione e partenza di un nuovo movimento rialzista avvenga con un considerevole
aumento dei volumi scambiati, altrimenti il rischio di trovarsi in presenza di un falso segnale
risulterà molto elevato. Mentre, infatti, i prezzi possono scendere anche per la semplice " assenza
dei compratori", è impossibile che riescano a risalire - se non momentaneamente - in assenza di
un adeguato numero di compratori.

I volumi risultano determinanti nell'identificare le fasi di congestione dei mercati: solitamente


risultano abbastanza contenuti anche durante eventuali fasi laterali, in cui il mercato dimostra
chiaramente di non avere la "forza" (ossia i volumi) per uscire dal canale laterale che sta
percorrendo. Anche in questo caso, la fine della fase di congestione, sarà contraddistinta dalla
presenza di volumi molto elevati, che, come sempre, confermano l’inizio di una nuova fase
direzionale.

Quanto alle fasi cosiddette di "congestione", sono definite di "accumulazione" quando precedono
la continuazione/formazione di un nuovo trend rialzista, mentre sono dette di " distribuzione"
quando precedono la continuazione/formazione di un nuovo trend ribassista.

L'Open interest

L'Open interest rappresenta il numero di contratti future / opzioni sia long che short aperti in uno
specifico momento temporale. Si può definire dunque come la somma di tutte le posizioni lunghe
o corte aperte nel mercato in uno specifico istante.

L’obiettivo di questo indicatore è quello di osservare se sta entrando o uscendo denaro dal
mercato.
In particolare, se l'open interest sale durante la fase di un trend, questo è un segnale di forza del
trend stesso, di contro invece rappresenterebbe un segnale di indecisione e probabile inversione.

Se un trend vede di colpo diminuire l'open interest, significa che gli operatori stanno chiudendo le
posizioni rispettivamente short e long significa che quel trend sta probabilmente per esaurirsi, ed
è probabile attendersi un'inversione di tendenza. Particolare rilevanza, assume l'open interest.
Coloro che operano sui future e sui derivati in generale, prestano infatti particolare attenzione al
numero di contratti aperti, il cosiddetto open interest: anche in questo caso, l’interpretazione di
tale indicatore non differisce di molto da quella dei volumi.

In pratica, un trend rialzista di un qualsiasi contratto derivato risulterà sostenuto da livelli


crescenti di open interest, a conferma della partecipazione degli operatori al movimento in atto e,
conseguentemente delle potenzialità che possa proseguire ulteriormente garantendo ulteriori
margini di guadagno. Viceversa, un livello basso di open interest rappresenterà un inequivocabile
segnale di disinteresse e scarsa partecipazione al movimento in atto, con conseguente rischio
molto elevato di imminente correzione del trend.

Per approfondimenti:

L'analisi tecnica
 

I tre pilastri dell'analisi tecnica


 

Trend is your friend! Il principio dell’analisi tecnica


 

Le figure di inversione
 

Tutti gli articoli di Analisi Tecnica

Gianrocco Mecca
gianrocco.mecca@tiscali.it

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