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Recensione film Before the flood

Il documentario è ambientato in giro per il mondo, dall’America alla Cina, dall’Italia all’l’India fino al
Circolo Polare Artico, tra escursioni in zone naturali danneggiate dall’uomo e interviste con
meteorologi, politici ed economisti per capire quanto l’attività umana stia distruggendo la Terra e
quali siano le soluzioni che si possono ancora adottare per evitare una vera catastrofe ambientale.
Non è soltanto una denuncia al problema, ma tratta anche le possibili soluzioni, dando voce anche
alle persone che minimizzano il problema.
Inizia mostrando come la nostra società sia totalmente dipendente da gas e petrolio che per
ottenere i combustibili fossili produce enormi quantità di Co2, che provocano l’innalzamento delle
temperature globali e le conseguenze sono drammatiche perché portano l’aumento delle
temperature provocando lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento delle maree in India e Cina
etc…
La star di Hollywood spiega quali sono le soluzioni per contrastare il cambiamento climatico perché
le soluzioni oggi ci sono e tutti possono contribuire a prevenire una fine catastrofica della vita del
pianeta basta usare le tecnologie disponibili e misure di sostenibilità, quali: L’utilizzo di auto
elettriche, aumentare la tassazione sul carbone, utilizzare fonti rinnovabili.
Il documentario è a dir poco fantastico, con poche parole ma tante immagini arriva in maniera
diretta e immediata. Infatti una cosa è leggere i dati sulla deforestazione e un’altra è vedere intere
foreste sostituite da piantagioni economicamente vantaggiose, una cosa è sentir parlare
dell’innalzamento dei mari dovuto allo scioglimento dei ghiacci artici, un’altra è vedere l’acqua
invadere le strade della Florida, un conto è discutere del ruolo vitale delle piante nell’assorbimento
dell’anidride carbonica, un’altra è immergersi nella nebbia che offusca il Sole dietro i fumi grigi di
incendi devastanti appiccati solo per profitto. Invece, per tanti versi, e stando non solo al
documentario di DiCaprio, i cinesi scendono in piazza e protestano come pochi altri al mondo per
un Paese più pulito. Un'organizzazione ambientalista locale, infatti, ha messo a punto una
mappa che informa in tempo reale, via telefono, i cittadini sulle fabbriche che sforano i limiti di
inquinanti, stimolando la protesta perché solo se si danno i dati alla gente, gli dai le armi per
combattere dice a Di Caprio il portavoce. Il film è anche questo, un' invito alla stampa mondiale,
alle organizzazioni e ai singoli individui, perché s'informino e cambino. Senza consapevolezza non
può esserci un vero mutamento della situazione, politica e ambientale.
Di Caprio ha più volte detto che i cambiamenti climatici non sono una possibilità futura ma una
realtà presente. E Before the Flood “in italiano il punto di non ritorno” ne offre una spettacolare
dimostrazione. DiCaprio affronta la questione del cambiamento climatico e delle sue conseguenze
discutendo con alcune delle personalità più influenti del pianeta, come il presidente americano
Obama, Papa Francesco, ed esperti di economia ed ecologia.
Il documentario fa anche di più perché Di Caprio ha il coraggio di prendere una posizione netta. I
cambiamenti climatici non sono disgrazie imprevedibili con cui una natura dispettosa intende
punirci. Se i ghiacciai si stanno sciogliendo, se il livello dei mari si innalza e le barriere coralline
sono paradisi svuotati dei loro abitanti, tutto questo è colpa nostra. E resteremo noi i colpevoli se
lasceremo che il profitto sia l’unica cosa a guidare la politica e la società; anche perché alternative
possibili esistono e non ci si può sostenere che gli obiettivi sono impossibili da raggiungere.
Before the Flood è interessante perché Di Caprio dimostra cosa significhi essere un attore e
mettersi al servizio di una causa confondendosi con un qualunque documentarista che ascolta,
impara con rispetto, guarda con terrore, osserva con ammirazione. Di Caprio passa ad essere un
attivista appassionato che fa della sua notorietà solo uno strumento utile ad arrivare dove altri non
possono come intervistare Obama, incontrare papa Francesco o parlare all’Onu.
Before the Flood non è solo un documentario ma sono 95 minuti che hanno molto da insegnare e
per questo tutti dovrebbero vederlo.
Guardando questo film, viene anche da pensare che noi italiani avremmo bisogno di un portavoce
attivo come Di Caprio, qualcuno che ci mostri com'era e come sarà Venezia, le nostre coste, il
Mezzogiorno a rischio desertificazione etc..

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