Sei sulla pagina 1di 1

D'ANNUNZIO

scrive nel 1889 un romanzo “Il piacere” (fortemente autobiografico). Scrive la storia di un esteta,
che fa della sua vita un'opera d'arte, qualsiasi altra cosa passa in secondo piano--> emozioni, valori,
principi.

Andrea Sperelli, il protagonista, non ci fa vedere solo la sua vita da esteta ma anche i fallimenti a
cui va incontro. Nel tentativo di soddisfare questi desideri, non combina nulla, non diventa un
artista e come amante non è niente di che (?).

La fine del romanzo è celebre.


Andrea s'innamora di una donna, Elena Muti, che lo abbandona per un matrimonio d'interessi con
un nobile inglese.
Quindi il protagonista ha una serie di esperienze, viene ferito in duello, e va a vivere in campagna.
Incontra lì una donna di nome Maria, pura, casta, buona, e che potrebbe rispondere ai sentimenti del
protagonista.
Ma, nel finale, chiama Maria con il nome della ex amata, Elena. Lei scappa. Fine.

Sfondo del romanzo è una roma decadente e barocca, roma dei Papi!

Nelle pagine lette ci viene presentata la bio di Andrea Sperelli, che ha vissuto sin da piccolo attorno
all'arte, studiandola. Era un aristocratico, sempre a viaggiare col padre, a studiare seriamente mai.
La sua storia è come un Gran Tour, vite aristocratiche per un pubblico aristocratico.

Anglomania, attenzione per tutto ciò che viene dall'inghilterra, molto probabilmente anche
estetismo, edonismo (collegamento ad Oscar Wilde).

Perchè si diffonde la moda dell'estetismo? L'idea di una vita fuori dell'ordinario, nasce da un
desiderio di distinzione dall'ordinario.

Potrebbero piacerti anche