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Anche nella storia della colonia penale si registrano vari tentaivi di evasione e fughe. Ad
evadere erano generalmente quei detenuti che godevano di un discreto grado di “libertà”: gli
“sconsegnati”, addetti ai lavori agricoli, alle bonifiche o destinati alla custodia di capre, pecore o
maiali da governare nel vasto e variegato territorio. La prima evasione, destinata ad entrare nella
leggenda, fu quella di Bachisio Falconi, avvenuta nel 1943. Condannato a trent’anni di reclusione
per l’uccisione del carabiniere di Thiesi Giuseppe Ferrandu (avvenuta nel 1938), venne ucciso nel
dicembre del 1949 in un conflitto a fuoco con i carabinieri1. L’evaso immortalò la sua fuga in un
componimento poetico destinato a diventare quasi un best seller nel periodo successivo alla sua
morte: i fogli a stampa e gli opuscoli con le poesie di Bachisio Falconi venivano venduti nelle feste
e nelle sagre di paese, ed ancora oggi nella memoria di molti anziani è vivo il ricordo dell’ex
detenuto.
Scarpe e formaggio.
"Ieri sera mi pervenne la vostra cartolina, mi contento sapervi sani, ed io lo stesso. Però altre
l'altro bisogno sono anche scalzo perciò se trovate combinazione mandatemi le scarpe. Quel
formaggio non mel'anno ancora recapitato. Soltanto oggi stesso ho conferito col nostro cugino
Murroccu Giuseppe Carzoneddu e si è mostrato molto gentile mi ha portato un litro di vino ed un
po' di formaggio fresco, mi ha promesso che sarebbe ritornato. Il formaggio che avete mandato voi
è un quarto di ora da qui eppure non si possono avicinare? Che bella gente!..."
"Carissimo figlio, questa matina abiamo ricevuto apreso che di salute stai bene e quello che scrivi,
e aria quanto ne vuoi, ma poco il vito. Aprendiamo pure che il 7 non avevi ancora ricevuto il
formagio mandato dal 23 gennaio ma questo Busia lo à preso di buona volontà e diceva che tanti
giorni voleva per informarsi a quale punto ti trovavi [...] Due chili di formaggio a questo tempo è
60 lire ma una cosa deve fare se non lo ricevi tu e una cosa ciusta lo ritorna a noi. Questa matina ti
aabiamo spedito il paco peso di tre chili già che ai scrito che lo aprono in tua presenza il formagio
era in tre pezi non per altro per farlo acomodare dentro la casetina, per dire che il formagio vuole
un autorizazionedal comune di Nuoro e a portare questo vuoloe tempo non per altro non ce postale
solo quello che passa da Lanusei e viene sempre carico da Fonni non ne prende e per quello non si
può racomandare qualche bisogno. Se ti ariva il paco fallo sapere subito se e come ti siamo
indicando e se lo aprono in tua presenza. Scrivi la verità te ne spediamo subito unaltro di 5 chili,
tutto quello che ti possiamo mandare indica tu quanti giorni si à preso nel viagio [...]. Fa freddo
qui? Se vuoi una pai di calze di lana scrivi che le abiamo pronte a Fonni era ancora a nevicare,
nelle montagne si ma nelle pianure fino a oggi che incomincia a provare..."
"In quello che hai temuto sei caduto. Ti ringrazio tantto ma tantto... che bella facia che ai? La facia
del demonio. Hai tante volte ho fatto il sordo del tuo parllare. Contro di me. Quale capo di istintina
ti ho tirato? Bruto che non sei altrogià è vero il broverbio dice fai bene e vai allinferno. Tu mi ai
fato lo stesso. Prima di tutto cosa sai tu perché disprezi a me e fai lala a quel pazo tonara per
quelle visite che ti fa da in tanto in tanto? Perché dici che sono incompatibile io? Incompatibile sei
tu. E ti sono compatindo buono e sette anni per non dire 13 o 14 perché dici che io sono statta
sempre così io non ho fato nessuno assassino perché dici che sono una donna incosciente. Piena di
spiriti feroci. Io sono una donna coscenziale. In tutto. Incosciente sei tu e se non eri dove sei. Io
temo tutto più che non lo ai temuto tu. Scandalo e vergogna? Perché gli ai racomandato a mi
compatire e a mi perdonare scrivi che mi compatono a te io sono magiando del mio lavoro non
sopra di nessuno fino a oggi. E ti basti di scrivere di queste cose per me balla non ti anno scrito il
giorno che se ne sono andati tocava a dirgli all[a] nostra mamma cercatemi e venite a visitarmi in
mia casa [...] non ti anno scrito o deto che prima d'andarssene si anno diviso tutti gli oggeti
essendo ancora viva la madre [...] non ti anno scrito o detto che la sorella buona che sai tu à la
camera acraida e noi non possiamo per niente. Eco quale sono le cose insoportabile; e scandalose,
e vergogne..."
pensiero di te e caro nipotenon avendo altro da dirti solo che salutandoti fortemente io e i miei
figli..."
Detenuto a Tramariglio, Bachisio Falconi riceve una lettera dalla sorella, che ancora protesta con
vivacità per il comportamento del fratello, sempre proteso ad ascoltare i suggerimenti di un tonarese
(forse un compagno di detenzione?). L'ultima lettera ricevuta suscitò infatti nei familiari
rincrescimento e avvilimento e la madre rimase indisposta per diverso tempo. Nonostante tutto la
donna perdona il fratello, informandolo della ricerca di eventuali fonnesi diretti verso la Nurra ai
quali affidare viveri e generi di conforto da consegnare presso la colonia penale.
"Caro Bachis da mia parte non toca a ti dire caro toca falsso Bachis per quella ultima letera che ài
scrito da Nuorose era a guardare la tua bruta cara che ai, la mia mano non ti aveva tornato a
scrivere? No? Ma il mio cuore è più dolente del tuo e più sinzillo quantto me ne ài misurato? [...]
per ricevere quella lettera io non lo sai quanti giorni siamo statte confussionate tra noi pareva che
mi portava il demoni contro di te o anche minaciato che non ti tornavo ha attendere che anche in
un francobollo la quale ti o prosseguito una lettera a Nuoro ma se l'avessi ricevuta il giorno non ti
era preso apettito o ma la cossienza lai come a te ma dio ti aiuta pocoai visto? Tu eri studiando
contro di me e gli altri contro di te ma cosa ne sai tu chi a ragione ha? [...] Siamo spiacenti del tuo
trasferimento e poco che dal giorno 9 che ti hanno vsito nella stazione di Macomer siamo restate
paralizate e quindi dal giorno siamo tutte malate anche mamma era malata molto oggi e anche un
po' meglio non sara quello ma non a fatto bene. Ogi eravamo tutto il giorno facenbdo comandi se
potevamo trovare qualche duna persona se potevamo mandarti qualche cosa..."