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Vita psicologica

Più si sta nella confusione più ci si avvicina alla natura ultima delle cose. O forse no.

Scrivere
Qual è la fonte della nostra prima sofferenza? L’aver accumulato pensieri muti dentro
di noi GASTON BACHELARD

Scrivere
Colui che vive nel mondo interiore e si conforma alle sue regole è quasi per
definizione un emarginato. L’essere interiore è preso di mira screditato.Deena
Metzeger

Scrivere
Evitare il lungo discorso che lega le diverse parti tra loro. Come l’architettura
moderna fatta di elementi primi. Tolta ogni decorazione, ogni cosa inutile.
Incastonare le parole nel silenzio.

Scrivere
Sono approdata alla vita di scrittore. Una vita che alimenta e sostiene la poesia.
Ma ne ho paura: Ho paura di non essere capita. Di non essere ascoltata.
Di non sapere ascoltare me stessa.

Scrivere
Le parole non soltanto descrivono la realtà e comunicano le idee e i sentimenti, ma
portano anche in essere il nascosto, l’invisibile, l’oscuro. Deena Metzeger pag. 9
Creare
Il linguaggio della immaginazione creatrice ricompone il Sé disgregato.
Scrivere
Che disperato bisogno di scrivere e che disperata paura di non avere niente da dire,
oppure sapere di avere qualcosa da dire, ma temere di non saperlo dire.

Scrivere
I veri libri devono essere figli non della piena luce e della conversazione. Ma
dell’oscurità e del silenzio. Marcel Proust Il tempo ritrovato pag. 236

Scrivere
Avevo paura di aver perso Albertina.
Avevo paura di averla uccisa. Ma visto che nessuno mi cercava concludevo che Al
era semplicemente la scrittrice in me.
Non scrivere
E’ perdere il filo di me stessa
La Bibbia
Ho smesso di appassionarmi alle storie della Bibbia quando avevo 8 anni. Qualche
problema in famiglia, ho pensato, o il disseccarsi della fantasia, come dice Luci. Oggi
vedo le cose in maniera diversa, cominciavo a sentire il peso di quel libro, faceva
male e allora sopravveniva la difesa. Era la crescita e la presa di coscienza. La nascita
di un Io separato da quello dei miei.

Chiesa
Perché siamo usciti dalla Chiesa? Forse per quel credo così forte, spaventoso.
Scegliere
Luci mi ha detto di riflettere e di scegliere. Se voglio essere cristiana o altro. Ma io
non credo di doverlo fare, di scegliere. Sarebbe come dover scegliere tra mio padre e
mia madre.

Ancora scegliere

Perché questa richiesta di credere in Dio? Mi sembra una richiesta così intellettuale.
E cosa si vuol dire quando si dice di dedicarsi completamente a Dio? Si intende il
principio del bene?

Pagana

Luci dice che sono pagana. Che cos’è gli chiedo il paganesimo? Lui mi risponde che
è la religione che mi fabbrico, che mi costruisco da me. In contrapposizione alla
religione che viene rivelata, donata, come il Cristianesimo.
A ben pensarci però non sono pagana e Luci lo ammette. La vera differenza è che non
odio i pagani come li odia lui.
Di Susy, sua figlia, dice che è agnostica.” Meglio”, dice, essere pagani è come avere
un appartamento pieno di cianfrusaglie, invece l’agnostico ha solo un appartamento
tristemente vuoto.

Luci
Dice che noi analisti siamo pieni di certezze. E lui che è un pastore allora e ogni
domenica parla da un pulpito per un’ora? Non sarà una proiezione?

Caino e Abele
Caino e Abele ebbero come si sa un destino sfortunato. Forse avevano avuto dei
genitori assenti perché a loro volta Adamo ed Eva non avevano avuto genitori. In più
il grande nonno non aveva ancora imparato che fra due fratelli non si devono fare
preferenze

Distanza
La distanza dalle persone care è leggera, se si resta in contatto e si sta bene di salute,
diventa però un macigno nei momenti di sofferenza morale o fisica.
Separazione
Quando ti separi da coniuge anche i figli diventano tuoi a metà?
Andrea e figlia
Lo accuso di avermi derubata della mia maternità con Vale.
E se rivolgessi questo pensiero all’interno? Cioè se provassi a pensare che io ho
derubato la mia maternità simbolica a me stessa?

Partenze
La mia partenza da Roma ha coinciso con la partenza di Valeria per Barcellona e con
quella di Luca dalla vita.

Figlia
Mi aspettavo altri anni da vivere insieme. Ho tanto desiderio di vederla che quasi ho
voglia di scappare.
Poi la prima volta che la vedo, da quando viviamo a Barcellona lei a San Germano io,
siamo a Roma e mi viene a prendere in macchina e mi racconta del suo ragazzo
spagnolo Andrès. E’ dimagrita e raggiante. Dice che a Roma si sente all’estero.
La vedo come una piccola dea dei nostri giorni.
E sento tanta tenerezza per la sua felicità che so così fragile come quella di tutti noi.

Nostalgia
Vorrei non essere più così piena di nostalgia, della mia casa del mio terrazzo, delle
piccole chiacchiere che Judit, di Valeria nell’appartamento accanto.
Vorrei delle immagini della mia casa vorrei delle immagini del mio cielo.
Al mattino scendere e trovare la via animata e Claudia e Olimpia e Valeria e Giona,
la tabaccaia, la cartolaia, il verduraio, e poi Anita, Judit, la mia vita di tutti i giorni.
Quella dolce poesia. Quel pensiero speciale. E la luce di Roma.

Mia madre
Si parla di longevità. Mia madre,92 anni, dice:” Vedremo”, se sarò longeva vuol dire.
La replica di mia sorella:” Ma sei già longeva.” cade nel vuoto.”

Mia madre
Mia madre dice “Sono vecchia” a novant’anni con la stessa civetteria con cui lo
diceva a quaranta

La distrazione

Mi sono consolata quando ho saputo che i mariti delle mie allieve al BAICR, uomini
sui quaranta in carriera, sono tutti distratti come me.
Stress? Non solo i geni e i cretini sono distratti, dunque, ma anche gente normale che
per lavoro è tenuta a pensare e a prendere responsabilità.
Distrazione
“Giovanna è di una distrazione leggendaria” Questa frase detta da Marina una sera
estiva uscendo dalla casa di Anna dove credevo di aver lasciato un giacchino che
invece avevo addosso, questa frase fu l’inizio della nostra amicizia.

Distrazione e scrittura
Scrive Marcel Proust
“Lo scrittore non è uno che nota, che osserva, osserva meno degli altri, sembra o è
accusato di distrazione e accusa se stesso.
Lo scrittore coglie l’univesalità di un gesto di una parola, la ricorda per sempre a
causa della sua universalità”. Osserva allora, ma per scartare tutto ciò che non lo è.
Pertanto appare distratto.
Distrazione
Ieri mi sono trovata davanti alla Coop di Pietrasanta con due sandali diversi ai piedi.
Ero con Sara e con Ina, la babysitter lappone e ho commentato:” Gli inizi di
Alzheimer “Sara con mio stupore ha riso alla mia stupida battuta. Mi ha sopita e fatto
piacere. Poi mi sono chiesta le pesa la mia intelligenza?

Piedi
Sono sempre stati lunghi i miei, fin da quando ero bambina, temevo che non
avrebbero mai finito di crescere e quando smisero di farlo, per fortuna, non mi
riconciliavo con loro: piedi anglosassoni lunghi e magri, così diversi dai piedi paffuti
piccoli e sensuali delle mie amiche.
Finché un giorno Muzi disse:” Che bei piedi da violinista ha Giovanna.” da quel
giorno fu diverso li portai con eleganza e divennero piedi pregiati ai miei occhi ormai
affezionati.

Libertà
Ieri Giancarlo che mi ospita quando vengo a Roma, mi ha fatto una scena perché
sono arrivata alle otto per cena.
Albertina commenta:
“Ti trovi sempre carcerieri! E’ un karma. Perfino Giancarlo.”
Ero arrivata alle 20,15, dovevamo mangiare insieme, ma lui aveva già mangiato!
Sono chiuse le cucine, mi ha detto.

Libertà
Un giorno, non avevo ancora trent’anni, una amica di una mia amica mi fece piangere
a lungo leggendomi la mano. Me la guardò e mi disse:” Quanto ami la libertà e
quanto è difficile per te raggiungerla.”
La natura delle cose
Il paradosso in cui si si va a ficcare quando ci si occupa di un conflitto psicologico è
il paradosso della natura delle cose. Più si sta nella confusione più ci si avvicina alla
natura ultima delle cose.

Conflitto
Due litigano, li ascoltiamo entrambi. Quello dei due che ci appare molto logico, che
ci espone tutti i termini della sua ragione con chiarezza e precisione, quello è il più
sospetto, probabilmente prende il suo punto di vista come un assoluto.
Le persone che difendono la loro causa con molta energia e tante parole spesso hanno
clamorosamente torto. Chi veramente subisce un torto diventa perlopiù timido
insicuro e taciturno.

Lavoro
Lavorare mi entusiasma. L’ho detto a Valeria quando ci siamo comunicate che lo
studio è esaltante.

Il lavoro di Luci
E’ il lavoro di Luci: marmellate, orto, che crea atmosfera in casa. Se fosse per me
tutto resterebbe freddo e inerte.
Eppure penso che sia affetto da mania cucinatrice, le due cose vanno insieme.

Nonne e nipoti
Roma. Al Museo del cinema, a pranzo si parla allegramente di nipoti! E poi si passa
ad un’altra considerazione.
“Quanto svalutavano il mio studio, dice Maresa, non si aspettavano che lavorassi!”
Quanto a me che cosa si aspettavano?
Che lavorassi leggero, opzionale, protetta da un marito dal reddito superiore al mio.

Nonne e nipoti, mamme e figli

E’ il primo pomeriggio di una bella giornata di luglio a Forte dei Marmi e dopo un
breve sonnellino Sara con suo figlio Cosimo e Maresa, mamma di Sara e nonna di
Cosimo (tre generazioni, otto, quaranta e sessanta quattro anni) si preparano per
andare al mare.

Nel giardino della ampia casa tutta pianoterra, fatta costruire dal papà industriale di
Maresa, nonché nonno di Sara, nonché bisnonno di Cosimo, i tre stanno sistemandosi
sulle bici.
Maresa ha comprato per Cosimo e sua sorella Agnese, anni quattro, un canottino
gonfiabile giallo per giocare al mare, Cosimo osserva il regalo e commenta un po’ da
timido che si fa coraggioso, guardando la nonna da sotto la frangetta bionda:
” Ma nonna tu spendi troppo non dovresti, non lavori, sei in pensione, non guadagni
soldi!”
Sara Maresa e io, che sono l’altra nonna e li sto guardando andare al mare,
spieghiamo a Cosimo che la nonna percepisce del denaro ogni mese, pur non
0lavorando più.
C0osimo resta perplesso, le cose sono diverse da come credeva, e chiede
pre0occupato:
” M0a allora che cosa è la pensione?”
Io e 0Maresa gli spieghiamo e Sara, donna di piccola statura capace di grandi sintesi,
gli dice a bruciapelo già con la bicicletta tra le gambe:
“E’ quello che io e papà non avremo mai perché dobbiamo pagare le pensioni alla
generazione dei nostri genitori. La generazione precedente ha accumulato ricchezza,
la successiva l’ha sperperata.” (Sara e Lorenzo sono tra i tanti della loro età che
hanno sempre lavorato con contratti a tempo.)
Maresa protesta con calore, e ricorda che lei ha lavorato fino a sessant’anni: era una
dirigente nel comune di Varese. Sara mi guarda e risponde rivolta a me e parlando di
sua madre
:” La prende sul piano personale!”
Maresa insiste e dice a Sara che lei e Lorenzo (mio figlio) potrebbero farsela la
pensi0one pagando a delle assicurazioni privare:
” Sì farsi derubare da quelli!”
Protesta Sara.”
” Hai comunque due case” Replica la combattiva Maresa che non si arrende.

Cosimo ormai vuole andare a fondo della cosa, e chiede:


“Ma allora noi come faremo mamma?”
“Noi non si sa Cosimo, forse quando arriverai tu le cose saranno cambiate.”
Cosimo è intenerito e dice a Sara, avvicinandosi con la bicicletta, e il cuore carico
d’amore:
” Ci penserò io a te mamma.”
“Sì, dice Sara, ma dovrai trovare un buon lavoro a vent’anni e non a quaranta.”

E aggiunge avviandosi al cancello:


“Io e papà finiremo al Maccarese a coltivare verdure.”
“E poi le venderete” conclude Cosimo, uscendo dal cancello e dandosi un po’ di
coraggio.

Un dibattito
Un dibattito sempre aperto è se debba essere abbandonato e punito chi ci ha traditi in
amore o perdonato e riaccolto
Amori passati
Franco viveva a Milano e per sei anni non è venuto mai a trovarmi a Roma. Non
conosceva nessuno della mia famiglia. Si aspettava sempre che fossi io a venire a
Milano.
E un giorno davanti alle mie rinnovate proteste mi disse:” Non ti considero mica un
circo per cui devo vedere tutti i numeri.”
Scoperta
Che la mia frazione di Male si presenta nella coppia. E lì la devo affrontare.

Guarigione
Né io né te guariamo, guarisce, però, la nostra relazione

Televisione
Mi piace il dottor House perché racconta di quanto costa ogni volta che si fa qualcosa
di veramente nuovo e veramente utile.

Emancipazione
Le donne in carriera oggi sono anche un po’ maschi, ma maschi molto ben vestiti.

Che cos’è un introverso?


Non agli esseri umani dobbiamo attaccarci ma alle idee. Marcel Proust

Dissipazione
A volte la mia vita si dissipa in prigionie casalinghe

Babel, film da rivedere


Parla del nostro essere dispersi per il mondo. E dice che fa male anche se ci fa
crescere ed evolvere. Ed è eccitante.

Estate
D’estate le donne si dividono nettamente, le angosciate da una parte e le belle
dall’altra, contente del loro corpo che conquista ammirazione, attenzione, desiderio.
In treno
Davanti a me è seduta una donna bella ma niente vanitosa.
Indossa una maglietta con sopra disegni di Pippo e Topolino, che già come pigiama
per una donna di 45 lascerebbe pensosi.

Sogno e realtà
Sogno: una famiglia calda, un focolare, un centro che irraggia tepore.
La realtà: tutti dispersi per il mondo.
Però Matteo e Lorenzo sono stabili: vivono e si riproducono nella città dove sono
nati. E adesso che abito lontano quando vengo a Roma Matteo mi invita a cena.
Mal di schiena
Sogno Andrea magro che mi abbraccia e mi comunica un bene uomo donna. Io
temevo che mi avrebbe uccisa perché per la seconda volta mi ero infilata
clandestinamente in casa sua.
Ma questo bene mi causava atroci somatizzazioni alla schiena. Perché non mi fidavo
del suo senso della giustizia

Identificazione
E’ quasi impossibile identificarsi in chi ci assomiglia troppo

Lettura
La lettura del supplemento di Repubblica Donne mi infastidisce per il suo snobismo.
E se qualcuno fosse povero? Perfino la morte su quelle pagine diventa una cosa da
poveri. Chi è ricco può tenerla lontana.

L’altra vita
Forse è vero che quando moriamo andiamo in cielo, forse è vero che andiamo a stare
meglio. Perché nessuno sembra compiangerci. Si richiude la vita su chi muore, come
la superficie dell’acqua che torna intatta dopo che un corpo l’ha attraversata per finire
sul fondo.

Figlia
Un giorno ho detto a Valeria che mi è costato tanto proteggerla dai Fiorentino, la
famiglia di suo padre: Proteggere da cosa? Mi ha chiesto lei. Non sapevo risponderle
con esattezza, mi veniva da dirle la follia ma non osavo tanto. Oggi che Luca e
Stefano sono già morti mi verrebbe da dire la dipendenza: alcol, fumo, cibo. E la
follia? la dipendenza è già una sorta di follia. E la mia follia, qual era? Che cosa
proiettavo su quella famiglia? Forse la mia arroganza, intesa come la fallimentare
idea di potercela fare, in qualunque circostanza.
Non proteggere né me stessa né i miei desideri.

Bodyguard
Noi donne desideriamo profondamente essere protette, ma gli uomini desiderano
proteggerci? Ce sempre qualcosa in noi che ha bisogno di protezione, anche quando
siamo molto emancipate. Creature in continua crescita e divenire, in noi c’è sempre
un piccolo germe che ha bisogno di crescere protetto

Tipi psicologici
L’ultima funzione è lenta, permalosa, invasa dall’ansia, bisognosa, la prima è veloce,
sicura di sé, prevaricante.

Delitti dell’intimità
Spengere la gioia dell’altro che sta dicendo qualcosa ai suoi occhi importantissima
con una notazione quotidiana o casalinga come:” Mi passi il sale per favore?”
O viceversa instaurare una massiccia provocazione filosofica tipo: Ma cosa è davvero
la vita? Mentre l’altro è concentrato in un delicato passaggio culinario come.
Tipi psicologici
La sensazione estroversa domina il nostro tempo
Scoperta
Che la mia frazione di male si presenta nella coppia.

Le nostre qualità

Possono ostacolarci nella vita, come i nostri difetti. Chi è intelligente per esempio
non riesce a capire che gli altri non sono intelligenti come lui, idem chi è generoso ha
difficoltà a capire che è irrealistico aspettarsi la stessa generosità da tutti gli altri, per
non parlare di chi sa al momento opportuno mettersi da parte e resta sbigottito da chi
irresistibilmente occupa la scena.
Gli intelligenti diventano stupidi quando pretendono altrettanta intelligenza, i
generosi meschini quando si aspettano il ritorno, i discreti dei dittatori quando
puniscono l’esibizionista.

Se siamo malvagi sopravalutiamo le nostre disgrazie e sottovalutiamo le disgrazie


degli altri, ma se siamo buoni spesso facciamo l’opposto: sopravalutiamo i nostri
vantaggi e sottovalutiamo le risorse degli altri. Pensiamo al valore del denaro quanto
sopravvalutato dai ricchi, o pensiamo al compatire un bambino adottato.

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