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TIROCINIO

PROFESSIONALIZZANTE

A cura di:
Bonanni Giulia
Campaniello Giorgia
Leo Ludovica
Rocchi Aurora
Vocaturo Flaminia

Con la collaborazione del sorriso di Granata Carmen




AREA
MEDICA
ESAME OBIETTIVO GENERALE-
INQUADRAMENTO PZ Ritornando all’ esame obiettivo generale:
PARTE GENERALE: analisi del sensorio, caratteristiche del
decubito, costituzione corporea, peso, trofismo muscolare, SENSORIO
caratteristiche cute, espressione facciale; Il sensorio rappresenta l’insieme delle funzioni psichiche ed
PARTE SPECIALE: da eseguire secondo il seguente ordine effettive dell’individuo. Se entrambe queste componenti
cronologico → ispezione, palpazione, percussione, risultano normali il sensorio può essere definito integro.
auscultazione. Possiamo avere variazioni in senso:
• depressivo: alterazione in down del normale stato
L’ispezione è la ricognizione generale e delle singole regioni psichico, progressivamente definito obnubilato →
corporee effettuata con l’ausilio della vista, dell’udito e sonnolento
dell’olfatto. → soporoso → stuporoso → comatoso)
La palpazione ha rilevanza maggiore nello studio • privativo: modificazione in up definite in senso
dell’addome. Possiamo usare la tecnica ad uncino (per crescente irritato → eccitato → delirante. Tale
principianti) nella palpazione degli organi ipocondrici, condizione può essere correlata ad una serie di cause
oppure con la mano aperta appoggiata sulle superfici da che possiamo già annotare se siamo sicuri della
palpare. Nella palpazione dell’addome è necessario diagnosi. Il delirio può essere: febbrile, tossico (alcolico),
procedere in 2 fasi: SUPERFICIALE per valutare psicotico, tremens (da astinenza alcolica).
caratteristiche della cute, delle strutture superficiali e della
temperatura (alterata nelle patologie arteriose a carico Per coscienza intendiamo la consapevolezza della propria
delle estremità), dell’idratazione e della nutrizione oltre identità e dell’ambiente circostante (nome, anno di
che per la valutazione dei polsi e dei fremiti (il più comune nascita, ambiente circostante, data attuale). È
è il fremito vocale tattile, reperto palpatorio dell’esame caratterizzata da:
obiettivo del torace). PROFONDA: esercitando una • vigilanza: implica l’integrità del tronco encefalico ed è
pressione maggiore. E’ meglio non avere le mani fredde, caratteristica dello stato di veglia.
strofinandole tra di loro prima di toccare il paziente per • consapevolezza: implica l’integrità parziale o totale degli
evitare che il freddo ostacoli le manovre palpatorie emisferi cerebrali e consiste nella consapevolezza del
causando una contrazione involontaria della muscolatura mondo che ci circonda e del nostro essere.
del paziente. Se il paziente dovesse riferire dolore
localizzato è opportuno iniziare la palpazione in una zona In senso progressivamente crescente le alterazioni (in
più distante. down) della consapevolezza sono:
La percussione ci permette di creare una vibrazione • Vigile: funzioni vitali conservate;
colpendo una superficie corporea. È essenziale nello studio • Obnubilato: funzioni vitali rallentate e confuse;
del torace. Il suono normale che si ottiene con la
• Sonnolento: stato di dormiveglia con riduzione
percussione del polmone è definito “suono chiaro
dell’attenzione, ma responsivo a stimolazioni verbali;
polmonare”: rappresenta il punto di riferimento della
comprensione degli ordini incompleta – il pz comprende e
tonalità timbrica che si può ottenere con le altre manovre
vuole rispondere ad un ordine, ma lo fa in maniera
percussorie. Un suono più alto e risonante generato da un
inadeguata;
viscere che ha più aria di un polmone normale (o uno
• Soporoso: assenza delle funzioni di relazione sociale; può
stesso polmone con enfisema o pneumotorace, in cui
essere non responsivo, responsivo a stimolo verbale o
aumenta la quantità di aria nel polmone o nella cassa
responsivo a stimolo tattile;
toracica) viene definito suono timpanico. Quando il suono
ottenuto è maggiormente cupo verrà definito suono ottuso • Stuporoso: il paziente mantiene lo stato di veglia (aprendo
e può essere generato da un organo parenchimatoso o da gli occhi) solo quando stimolato continuamente in modo
una cavità riempita d’acqua. Dal punto di vista tecnico la vigoroso. Per definire questo stato è necessario un tempo
percussione si effettua utilizzando il dito medio di di osservazione maggiore, anche giorni. Ritorna nello stato
entrambe le mani. Si procede (per i destrimani) poggiando originale alla sospensione delle manovre.
sulla superficie da percuotere la falange distale e • Coma: alterazione dello stato di coscienza tale per cui
l’articolazione interfalangea distale del dito medio della nessuno stimolo è in grado di indurre nel paziente una
mano sinistra tenendo sollevate le altre dita (o, per i meno risposta ad alcuno stimolo verbale o motorio. Mancanza di
esperti, utilizzando sia il medio sia l’indice) e percuotendo vigilanza e di consapevolezza.
con il dito medio della mano opposta mantenendolo flesso o Coma apallico: (soggetto vigile ma non consapevole) il
a 90°. paziente è sveglio, con occhi aperti, ma totalmente
L’auscultazione non è praticabile a livello di tutti i distretti inconsapevole e incapace di interagire con l’ambiente
corporei, è una manovra che si applica prevalentemente al esterno, pur mantenendo il ciclo sonno-veglia. Il questo
torace e in misura minore all’addome tramite caso si parla di coma vegetativo.
fonendoscopio. Quest’ultimo consta di una membrana e di
una campana (per l’età pediatrica e per i soffi vascolari).
Glasgow Coma Scale È grave, se l'indice GCS è minore o pari a 8; È moderata, se
Generalità l'indice GCS è compresa tra 9 e 12 (N.B: qualche esperto
La scala di Glasgow è una scala di valutazione neurologica, sostiene che l'intervallo più adeguato sia tra 9 e 13); È lieve
che serve a descrivere il livello di coscienza nelle persone se l'indice GCS è maggiore o uguale a 13.
vittime di gravi traumi (soprattutto cerebrali), in coloro che Pregi e critiche: è poco adatto, se il paziente è un bambino
sono in coma e nei soggetti le cui condizioni richiedono il sotto i 36 mesi di vita.
ricovero in Terapia Intensiva. Secondo la scala di Glasgow,
per stimare lo stato di coscienza occorre valutare 3 funzioni DECUBITO
di un individuo: l'apertura degli occhi in risposta a uno La domanda da porre al paziente per definire il suo
stimolo, la risposta motoria a un determinato comando e, decubito è: “Quale posizione assume normalmente
infine, la risposta verbale a un certo stimolo vocale; per quando si mette a letto?”.
ognuna delle quali viene assegnato un punteggio, poi Il decubito può essere distinto in:
sommato alle altre. - Decubito attivo, in cui è necessario un impegno della
La scala di Glasgow comprende un range ben preciso di muscolatura per il mantenimento della posizione;
valori, che va da 3 (valore minimo, equivalente alla - Decubito passivo, la posizione che il pz assume nel letto è
completa incoscienza) a 15 (valore massimo, equivalente a associata ad una condizione di abbandono fisico o psichico.
coscienza semi- normale); i valori intermedi, chiaramente, Il decubito attivo è distinto in tre forme e tale distinzione
corrispondono a situazioni intermedie, caratterizzate da un fornisce informazioni importanti nell’ambito di alcune
grado di coscienza progressivamente maggiore mano a patologie, soprattutto di tipo cardio-respiratorio:
mano che ci si allontana dal valore e 3 (e ci si avvicina al 1.Indifferente: è il decubito del soggetto che dorme
valore 15). indifferentemente in posizioni diverse o che, sebbene
Valutazione dei parametri assuma preferenzialmente una posizione di decubito,
Gli ideatori della scala di Glasgow hanno assegnato a afferma di essere comunque in grado di dormire in
ciascuno dei 3 parametri, che servono per la stima del qualsiasi posizione (il secondo caso rientra parzialmente
livello di coscienza, un preciso intervallo numerico di nel decubito preferenziale);
valutazione. 2.Preferenziale: è il decubito del soggetto è in grado di
→Il parametro “apertura degli occhi” presenta un dormire in ogni posizione, ma ne preferisce una per
intervallo numerico di valutazione che va da 1 a 4. 1 indica abitudine o patologia;
completa assenza di apertura degli occhi; è il livello più 3.Obbligato: il paziente riesce a dormire solo in una
grave. 4, invece, indica spontanea apertura oculare; determinata posizione e questo può essere indicativo di
equivale alla normalità. precise patologie, nonché strumento di ausilio nella
→Il parametro “risposta motoria a un determinato diagnosi assieme all’anamnesi
comando” presenta un intervallo numerico di valutazione - decubito obbligato sul lato sano in caso di
che va da 1 a 6. 1, segnala completa assenza di risposta patologia polmonare con irritazione pleurica o sul lato
motoria a qualsiasi comando; è il livello più severo. 6, malato a scopo antalgico se abbiamo il coinvolgimento
invece, segnala massima obbedienza motoria a qualsiasi delle terminazioni nervose;
comando; corrisponde alla normalità. - decubito obbligato sul lato malato in caso di
→Il parametro “risposta verbale a un certo stimolo versamento pleurico senza irritazione della pleura, in
vocale” presenta uno intervallo numerico di valutazione modo da lasciare libero di espandersi il polmone sano;
che va da 1 a 5. 1 indica completa assenza di risposta a - decubito obbligato in posizione fetale con gli arti
qualsiasi tipo di stimolo verbale; è il livello più grave. 5, inferiori flessi sull’addome e le gambe flesse sulle cosce,
invece, indica massima attenzione, normale capacità di per ridurre
linguaggio e capacità di risposta a ogni stimolo di natura il dolore in caso di irritazione meningea;
verbale; rappresenta la normalità. - decubito obbligato in posizione geno-pettorale,
Valore soglia ossia in posizione supina, con le gambe flesse sull’addome
All'interno del range di punteggi che caratterizzano la scala e le braccia che circondano le ginocchia, in caso di
di Glasgow, c'è un valore, situato circa a metà, che pericardite;
rappresenta la linea di confine tra lo stato di incoscienza e - decubito obbligato ortopnoico, ossia in posizione
lo stato di coscienza. Tale valore è 8 e assume il nome di seduta o semi-seduta nel letto, in caso di scompenso
valore-soglia della scala di Glasgow. Alla luce di ciò, quindi, cardiaco globale (o anche BPCO), per favorire il ritorno
quando la somma dei parametri della scala di Glasgow venoso, più difficile in clinostatismo.
risulta superiore a 8 (indice GCS > 8), l'individuo è più o
meno cosciente; al contrario, quando la somma dei COSTITUZIONE CORPOREA: la costituzione corporea è
parametri della scala di Glasgow risulta uguale o inferiore data dall’insieme dei caratteri morfologici dello scheletro,
a 8 (indice GCS = o < di 8), il soggetto è più o meno delle
incosciente. masse muscolari e del grasso sottocutaneo.
Interpretazioni di una lesione cerebrale, in base alla scala Nell’ambito della costituzione corporea possiamo
di Glasgow: distinguere tre categorie di soggetti:
• Normotipo o normo-splancnico; armonica proporzione fra Questi parametri ottenuti mediante semplici calcoli sono
tronco ed arti. importantissimi anche per la discriminazione tra indirizzi
• Longitipo o microsplancnico; il longitipo è un soggetto che clinico-terapeutici diversi nell’ambito della patologia; ma il
presenta una prevalenza del diametro longitudinale ed una difetto del BMI è che non è in grado di discriminare la causa
prevalenza degli arti. dell’aumento di peso (massa grassa, magra o liquidi): oltre
• Brachitipo o macrosplancnico; brachitipo ha invece un all’eccessiva assunzione di cibo, anche una sindrome
maggiore sviluppo del tronco rispetto agli arti. Parliamo di edemigena con accumulo di liquidi o un aumento della
infantilismo e di nanismo nel caso di alterato sviluppo massa muscolare possono determinare un aumento del
psico-fisico. BMI, sebbene si tratti di casi isolati.
- L’infantilismo è la permanenza dei caratteri somatici di
Distribuzione del grasso
tipo infantile oltre la pubertà (pubertà: 10-13/14 anni per
L’individuazione delle sedi di accumulo del grasso,
le donne, 12- 14/15 anni per gli uomini), con conseguente
nell’ambito dell’analisi dello stato nutrizionale, ci permette
assenza di sviluppo dei caratteri sessuali secondari.
di distinguere l’obesità androide dall’obesità ginoide:
- Il nanismo implica, invece, un iposviluppo corporeo in
nell’uomo questo si deposita soprattutto a livello della
presenza di normale sviluppo dei caratteri sessuali
parete addominale, mentre nella donna a livello di fianchi,
secondari: è definito “nano” un soggetto di sesso maschile
glutei e cosce.
con altezza inferiore ad 1,30 m ed un soggetto di sesso
- Pannicolo adiposo
femminile con altezza inferiore ad 1,25 m.
Possibilità di sollevare la cute in pliche. Possiamo
distinguere tre diverse rappresentazioni del pannicolo
STATO NUTRIZIONALE
BMI condizione
adiposo:
<16 Grave denutrizione 1. Normalmente rappresentato: sebbene il parametro in
<18,5 Sottopeso questione sia molto soggettivo, generalmente la normalità
18,5-24,9 Normopeso è rappresentata dalla possibilità di sollevare la cute in
25-29,9 Sovrappeso pliche a livello dell’addome e delle braccia;
30-35 Obesità lieve 2. Scarso: questa situazione di verifica quando non è
35-39,9 Obesità moderata possibile sollevare la cute in pliche nelle zone in cui questo
>40 Obesità grave dovrebbe avvenire normalmente (addome e braccia);
3. Abbondante: in questa situazione abbiamo un eccesso
Esprime il grado con cui sono soddisfatte le necessità
di pannicolo adiposo.
fisiologiche di un individuo in relazione ai nutrienti
- Funzione motoria
introdotti con la dieta e costituisce un aspetto particolare
Il terzo ed ultimo parametro da prendere in considerazione
dello stato di salute e condizionando, a sua volta, altri
nell’ambito dell’indagine sullo stato nutrizionale del
aspetti della salute stessa quali: resistenza alle infezioni,
paziente è la valutazione del trofismo muscolare.
insorgenza di malattie degenerative etc...
Possiamo avere:
Abbiamo degli strumenti molto semplici, integrati da
- Ipoaplasia /aplasia: si riscontra, rispetto al segmento
metodiche strumentali, per la valutazione dello stato
muscolare controlaterale, una riduzione del volume fino
nutrizionale:
all’assenza completa del muscolo per mancato sviluppo
• Peso corporeo in rapporto a statura e sesso;
(aplasia);
• Sviluppo del pannicolo adiposo sottocutaneo; - Atrofia/ipotrofia: diminuzione del volume di un muscolo
• Sviluppo delle masse muscolari. o di un gruppo di muscoli;
- Ipertrofia: aumento volumetrico, simmetrico od
Abbiamo due parametri di riferimento fondamentali per il asimmetrico, di uno o più gruppi muscolari.
calcolo del peso ideale: la formula di Broca, in cui c’è una
correlazione in base al sesso: Dobbiamo valutare:
Per le donne bisogna premettere 45 Kg per i primi 152 cm A Tipo di apporto: 1. energia 2. proteico 3. vitaminico 4.
di altezza e aggiungere 0,9 Kg per ogni successivo cm. minerale
Per gli uomini bisogna premettere 48 Kg per i primi 152 B Manifestazioni
cm di altezza e aggiungere 1,1 Kg per ogni successivo cm. 1. Conclamate (es. rachitismo, obesità)
È accettabile rispetto al valore ottenuto una variazione Δ 2. Subcliniche (accertabili solo con indagini mirate)
pari a ± 2 - 4,5 Kg. (praticamente per stare in salute devi essere C Eziologia
obeso). 1. Primarie ovvero di origine alimentare (da carente o
Ed il BMI (body mass index) o indice di massa corporea eccessivo apporto di alimenti)
(Kg/m2). 2. Secondarie ovvero dovute a condizioni fisiologiche (es:
Mediante questi parametri possiamo farci una prima idea gravidanza) o patologiche (es patologie infiammatorie o
sulla situazione nutrizionale del paziente, confrontando il tumorali) che interferiscono con l'ingestione,
risultato ottenuto tramite il calcolo del BMI con dei valori assorbimento, utilizzazione dei nutrienti o ne aumentano il
di riferimento: fabbisogno.
Come possiamo valutare lo stato di nutrizione? rispetto al recall.
- Indirettamente: stimando gli apporti dietetici (indagine • a sfavore
alimentare) e valutandone l'adeguatezza mediante -necessita' di tempo
confronto dei risultati con i livelli di assunzione -necessita' di istruire prima il paziente -possibilita' che il
raccomandati (LARN). soggetto modifichi il proprio comportamento alimentare
- Direttamente: nel corso dell'indagine
studiando le dimensioni corporee (antropometria) e la DIARIO ALIMENTARE istruzioni di compilazione
composizione corporea; misurando i livelli circolanti nei • Indicare tutto ciò che viene consumato ogni giorno (nell‘
liquidi biologici (vitamine, minerali, oligoelementi); arco delle tre giornate non consecutive scelte) precisando
utilizzando degli indicatori funzionali (attività coenzimatica composizione dei piatti, porzione e condimento aggiunto
delle vitamine); effettuando dei test di bilancio tra intake e • Per i prodotti confezionati (sia alimenti che bevande)
escrezione indicare marca, caratteristiche e grammatura del prodotto.
- In pratica: abbinamento di metodi secondo lo scopo • È possibile avvalersi di misure di capacità standard
dell’indagine, il tipo di nutriente e la popolazione oggetto • Non dimenticare di riportare sul diario i "fuori pasto" quali
di studio caramelle, cioccolatini, gelati, ghiaccioli, aperitivi, dolciumi
e snacks di vario genere.
Indagini alimentari
La rilevazione dei consumi può̀ essere effettuata in vario VALUTAZIONE DI CUTE E ANNESSI
modo in base a: Le caratteristiche fondamentali da osservare sono:
a) periodo della rilevazione a breve termine: - Elasticità, influenzata anche dallo stato nutrizionale;
· recall 24 ore - Colore;
· diario alimentare a lungo termine: - Distribuzione pilifera, di cui è importante segnalare
a lungo termine: soprattutto le alterazioni, maggiormente evidenti nelle
· questionari di frequenza di consumo donne piuttosto che negli uomini.
· storia dietetica Alterazioni cutanee più comuni:
b) modalità di rilevazione (per ricordo o registrazione • A.Pallore: colorazione chiara, tendente al bianco, della
simultanea) · tutti per ricordo tranne il diario cute, che può essere del tutto normale nei Paesi Nordici; di
c) modalità di rilevazione delle quantità (per pesata o per conseguenza il pallore, di per sé, non è necessariamente
stima soggettiva con o senza sussidi) rappresentativo di anemia. Il pallore è un sintomo
· in genere per stima salvo il diario e/o gli studi di validazione importante, però, se si osserva una variazione nello stesso
d) in base a chi effettua la rilevazione (con o senza soggetto. Normalmente, il pallore patologico è associato
intervistatore) ad anemia. (Valori normali di Hb: 12-14 g/dl nella donna;
Recall (Ricordo) 24 ore 14-16 g/dl nell’uomo).
-ricordo degli alimenti consumati nelle 24 ore precedenti • B.Ciànosi: colorito violaceo- bluastro della cute e delle
raccolto in un’intervista da personale esperto mucose visibili che si ha quando l’Hb desossigenata supera
-si avvale di sussidi visivi di porzioni di alimenti il valore soglia di 5 g/dl; la cianosi è ovviamente assente se
• a favore la presenza di Hb ridotta in quantità patologiche è
-richiede un tempo limitato concomitante ad una situazione di anemia grave. Possiamo
-non necessita di istruire il paziente in precedenza -basso distinguere due tipi di cianosi:
costo 1. Centrale o calda, dovuta principalmente a due grandi
• a sfavore gruppi di patologie (polmonari o cardiache):
-l'indagine si riferisce ad un giorno solo - - malformazioni a livello del setto interatriale od
-errori di memoria interventricolare, con conseguente mescolanza del sangue
• Indicazioni: campioni numerosi, verificare l’efficacia di un venoso e del sangue arterioso a livello del cuore, è più
programma di intervento comune in età pediatrica.
Diario alimentare - - ipossia arteriosa, legata, nella maggior parte dei casi, ad
Prevede la registrazione su appositi diari di tutti gli alimenti insufficienza respiratoria acuta o cronica, più comuni
e bevande consumati sia ai pasti principali che negli nell’età adulta.
intervalli tra i pasti; e deve essere simultanea cioè va - È detta calda perché le estremità sono calde.
effettuata al momento in cui si consuma il pasto e deve 2. Periferica o fredda, è legata a situazioni circolatorie
essere protratta almeno per 3 giorni non consecutivi di cui periferiche che fanno sì che si crei una stasi o
due feriali e uno festivo. rallentamento del circolo nel distretto interessato con
Il diario alimentare può essere uno strumento diagnostico successiva facilitazione dell’estrazione dell’O2 e
(poco attendibile se il valore di intake è < a 1.35 MB) o desossigenazione dell’Hb.
terapeutico
• a favore Il fenomeno di Raynaud è un fenomeno caratterizzato da
-possibilita' di errori e dimenticanze notevolmente ridotta episodi intermittenti e brevi di pallore e cianosi alle dita
(vasocostrizione data dal ***freddo), seguiti da una terza estroflessione della cicatrice ombelicale (questa ultima
fase caratterizzata da rossore (vasodilatazione-iperemia caratteristica riguardante la cicatrice ombelicale è sempre
reattiva); riguarda prevalentemente gli arti. Il dolore è assente nel caso di addome meteorico, a causa della
infrequente e se presente è lieve, oppure dovuto alla pressione insufficiente, e permette di distinguere
eventuale arteriopatia occlusiva cronica concomitante. chiaramente un addome ascitico da un addome
C.Ittero: colorazione gialla della cute. Si manifesta nella meteorico).
clinica, prima di tutto, a livello delle sclere e della mucosa - Irsutismo e ipertricosi: alterazioni nella distribuzione dei
orale e poi a livello cutaneo; questo perché l’ittero sclero- peli, molto più frequenti nelle donne→ Irsutismo:
mucoso si verifica a partire da livelli di bilirubina circolante eccessiva crescita di peli in zone ove normalmente lo
superiori a 2,5 mg/dl, mentre per la manifestazione sviluppo di peli è assente, dovuta, ad esempio, ad aumento
dell’ittero cutaneo occorrono valori di bilirubina superiori del livello di androgeni nella donna; Ipertricosi: condizione
a 5 mg/dl. caratterizzata da aumento della crescita di peli in zone
D.Edema: accumulo di liquidi nello spazio extracellulare dove essi sono normalmente presenti, (meno grave).
sottocutaneo. EO: paziente supino, gambe non accavallate;
scoprire le gambe e i piedi; verificare che ci sia luce - Melanodermia → in pz con M. di Addison.
sufficiente; ispezionare l'arto; (segno della fovea) FACIES
esercitare una pressione (fino a far diventare bianca Quando la facies è normale si parla di facies composita in
l'unghia) per circa 5-6 secondi sulla superficie della tibia, cui è sufficiente che lo sviluppo della parte superiore del
non sullo sperone insomma; osservare se rimane la fovea; viso sia armonico rispetto alla parte inferiore.
passare con leggerezza il dito sulla zona su cui si è premuto Possiamo però avere alterazioni scheletriche, del colorito
per apprezzare un eventuale pitting; trascinare il dito per del volto che ci possono far orientare verso una
un breve tratto esercitando pressione; osservare se è determinata patologia.
rimasta impressa la "strada"; passare con leggerezza il dito L’esempio più classico di alterazione scheletrica è la facies
sullo stesso tratto per valutare un eventuale pitting legato acromegalica, tipica del paziente affetto da acromegalia
allo spostamento dell'edema (questo conferma un edema (aumento patologico dei livelli di GH durante l’età adulta),
extracellulare e quindi che si sposta alla pressione, come con aumento volumentrico progressivo, nell’arco della
quello da carenza di albumina, e non intracellulare che non vita, di segmenti scheletrici del viso (mandibola) e degli arti
si sposterebbe). (mani e piedi).
Nella patogenesi dell’edema distinguiamo cause Facies basedowniana: aspetto tipico del paziente
sistemiche e cause locali: ipertiroideo, caratterizzato da esoftalmo, solitamente
- Cause sistemiche: si riferiscono ad alterazioni associato a morbo di Basedow, mentre, nei pazienti che
emodinamiche e respiratorie (ovvero quelle condizioni che presentano ipertiroidismo causato da adenoma di
determinano ipoperfusione renale, attivazione del sistema Plummer o da gozzo tiroideo, ad esempio, possiamo notare
RAA, iperaldosteronismo secondario, aumento volemia, una caratteristica “espressione terrorizzata”, data dalla
edema), che facilitano il passaggio di liquido dal tendenza all’allontanamento delle rime palpebrali tra loro.
compartimento endovascolare al compartimento Facies cachettica: perdita del tessuto sottocutaneo molto
interstiziale; le principali sindromi edemigene sono lo evidente soprattutto a livello del viso.
scompenso cardiaco congestizio, la cirrosi e la sindrome Facies parkinsoniana: progressiva perdita della motilità dei
nefrosica e sono tutte accomunate dallo sviluppo di muscoli facciali e, di conseguenza, dei movimenti correlati
iperaldosteronismo secondario dal punto di vista a stati d’animo ed emozioni; la faccia tende a diventare
ormonale; amimica e si ha appiattimento delle rughe.
- Cause locali: determinano edema localizzato e Facies mixedematosa: tipica dell’ipotiroidismo, è una
possono essere cause di tipo traumatico o determinate facies simile a quella parkinsoniana, ma non determinata
dalla presenza di una patologia venosa (es.: tromboflebite, dalla perdita della funzionalità muscolare. In questo caso
nella quale possiamo trovare coesistenza di edema e l’amimia è dovuta all’accumulo di liquido edematoso nel
cianosi), fattori che facilitano lo stravaso di liquidi tessuto sottocutaneo: c’è, quindi, una tendenza
nell’interstizio, sulla base dell’aumentata permeabilità all’appiattimento delle pieghe del viso ed un’evidenza
vascolare. minore dei movimenti muscolari facciali.
Il segno caratteristico dell’edema è il segno della fovea: Facies Cushingoide: associata ad eccesso di produzione di
provochiamo un infossamento, con la pressione digitale, ormoni cortico-surrenalici (ipercortico-surrenalismo), con
nella zona in cui appare essere presente un accumulo di modificazione del metabolismo ed accumulo di grasso in
liquido nell’interstizio e il segno permane anche dopo la specifici segmenti corporei, come il viso (facies a luna
rimozione della pressione digitale. piena) ed il dorso; questa facies è tuttavia molto più
- Anasarca: accumulo di liquidi generalizzato, a livello comune per cause iatrogene (assunzione di cortisonici a
cutaneo e sottocutaneo, ma anche nelle cavità sierose. scopo terapeutico) che per cause patologiche.
- Versamento ascitico: formazione di liquido dell’addome, Facies adenoidea: tipica dei bambini con ipertrofia delle
determinato da svariate cause. Esso è caratterizzato da tonsille adenoidee, situazione che riduce il passaggio di aria
aumento volumetrico dell’addome con appianamento od a livello delle coane nasali; il paziente quindi, a scopo
compensatorio, assume un’espressione con bocca dell'emoglobina nel sangue arterioso. Il pulsiossimetro (o
semiaperta per facilitare la respirazione. semplicemente "ossimetro") permette di misurare la
Facies mitralica: facies molto comune, caratterizzata da concentrazione di ossigeno nel sangue (detta anche
ciànosi cronica delle labbra e delle regioni mascellari e "SpO2"). Si parla di ipossia quando il valore di SpO2 scende
presente in pazienti con scompenso cardiaco sinistro (in cui al di sotto dell'95%, e di ipossia grave quando il valore di
è presente un’insufficienza mitralica ed una tendenza al SpO2 scende al di sotto dell'85%.
ristagno cronico di sangue nei distretti superiori del corpo,
con conseguente ridotto ritorno venoso dal capo), che RACCOLTA DATI SOCIOSANITARI
determina, sul lungo periodo, ciànosi localizzata delle - Scala RAD-SICa→Per i pazienti ritenuti fragili il percorso di
regioni precedentemente citate. continuità assistenziale è stato ideato attraverso tre punti
Facies sclerodermica: si ritrova nei pazienti affetti da principali: la presa in carico del paziente in ingresso; la
sclerodermia, rara malattia connettivale caratterizzata da valutazione di 1° livello con scheda infermieristica in
perdita continuità assistenziale RAD SICA e l'attivazione precoce
progressiva dell’elasticità del tessuto sottocutaneo. dei percorsi Ospedale -Territorio senza soluzioni di
continuità. La RAD-Sica fornisce indicazioni e criteri per
PARAMETRI VITALI valutare i pazienti fragili (in particolare degli anziani) per
I parametri vitali sono quei valori che nell'individuo valutarne il fabbisogno di assistenza e per programmare il
rappresentano la funzionalità dell'organismo. percorso di continuità assistenziale.
La rilevazione dei parametri vitali è fondamentale nelle - Scala decubiti→ La valutazione per il rischio di insorgenza
procedure di primo soccorso. La procedura di rilevazione di LdP (lesioni da decubito) va effettuata nel momento
dei parametri vitali effettuata dal soccorritore viene anche della presa in carico di tutti quei pazienti che non sono in
detta esame primario, e consiste in una valutazione grado di muoversi in totale autonomia. In particolare, per i
sommaria ("respira/non respira", "il cuore batte/non pazienti in regime di degenza prolungata, è una valutazione
batte", ecc.) e non accurata. La valutazione accurata che va ripetuta almeno una volta alla settimana→La Scala
richiede infatti l'uso di strumenti di misura idonei, per cui di Braden è una scala di valutazione del rischio di
non viene svolta nei casi di massima urgenza, nei quali i insorgenza di LdP che tiene conto di 6 fattori:
sintomi sono evidenti. • percezione sensoriale (capacità di rispondere al disagio
Pressione arteriosa dettato dalla compressione);
Può essere misurata con uno sfigmomanometro. Secondo • umidità della cute (sudorazione, umidità legata ad
l’OMS e la Società Internazionale dell'Ipertensione (ISH), la eventuale incontinenza urinaria e/o fecale);
pressione arteriosa minima e massima in condizioni • attività motoria (livello di attività fisica);
normali (per soggetti di età maggiore di 50 anni) non • mobilità (capacità di controllo/modifica della posizione del
superano rispettivamente i 90 e i 140 mmHg, mentre si corpo);
parla di ipertensione grave se superano rispettivamente i • nutrizione (è fondamentale un adeguato apporto di
110 e 180 mmHg. Si parla inoltre di ipotensione grave se i calorie, proteine, vitamine e minerali per contrastare
valori di pressione arteriosa minima e massima scendono l’insorgere di nuove lesioni);
rispettivamente sotto i 60 e i 90 mmHg. • frizione e scivolamento (la forza d’attrito che si crea con la
Polso superficie solida e/o con la biancheria può accelerare
Si distingue in Frequenza cardiaca, carattere del polso l’insorgenza di LdP).
(polso pieno o polso debole) e ritmo (regolare o irregolare). Ad ogni fattore vengono attribuite delle variabili, con un
La frequenza cardiaca può essere misurata con un punteggio che va da 1 a 4 e da 1 a 3 per il fattore “frizione
fonendoscopio. Le pulsazioni cardiache devono e scivolamento”.
mantenersi tra 60 e 100 battiti al minuto (bpm). Sotto i 60 • Punteggio 6 = alto rischio;
bpm si parla di bradicardia, mentre sopra i 100 bpm si parla • Punteggio 23 = basso rischio;
di tachicardia.[2][3] • Punteggio 16 = situazione di rischio
Frequenza respiratoria - Scala del dolore→ si usano scale unidimensionali, ovvero
Può essere misurata con uno Spirometro. valutano una sola dimensione del dolore, ovvero l’intensità
La frequenza respiratoria in condizioni normali è di 12-20 misurata dal paziente:
atti respiratori al minuto. Sotto i 12 atti respiratoti al • scala numerica, NRS (numerical rating scale); 0-11 pt
minuto si parla di bradipnea, mentre sopra i 20 si parla di • scala analogica visiva, VAS (visual analogic scale);
tachipnea.[3] rappresentazione visiva dell’ampiezza del dolore che il
Temperatura corporea malato soggettivamente avverte. La VAS è rappresentata
Può essere misurata con un termometro. In condizioni da una linea lunga 10 cm, in cui un’estremità indica
normali la temperatura corporea deve mantenersi tra 36,6 l’assenza del dolore e corrisponde a 0, l’altra estremità
°C e 37,4 °C. Nel caso di temperatura corporea superiore a indica il peggiore dolore immaginabile e corrisponde a 10.
circa 37,4 °C si parla di febbre.[3] La scala è compilata manualmente dal malato al quale è
Ossigenazione sanguigna chiesto di tracciare sulla linea un segno che rappresenti il
La saturazione arteriosa indica la saturazione
dolore percepito. La distanza misurata a partire la propria condizione in maniera parziale, e quindi è
dall’estremità 0 corrisponde alla misura soggettiva del necessario raccogliere informazione dai familiare o dai
dolore. Questa scala richiede una certa coordinazione medici che lo hanno in gestione.
visiva e motoria e non può essere utilizzata nel corso di - Infine esiste la possibilità dell'anamnesi documentaria,
un’intervista telefonica nel malato a domicilio. Facilmente ovvero basata solo su cartelle cliniche, situazione tutt'altro
ripetibile, viene utilizzata anche in bambini con età > 7 che infrequente nella pratica clinica quotidiana, per
anni. esempio nel caso di un paziente demente ricoverato in un
• scala quantitativa verbale, VRS (verbal rating scale); il istituto per anziani che ha una problematica acuta, per
malato deve scegliere 6 indicatori verbali descrittivi del esempio un quadro settico o un trauma, che quindi viene
dolore (nessun dolore - dolore molto lieve - dolore lieve - portato in ospedale in ambulanza con informazioni
dolore moderato - dolore forte - dolore molto forte). derivanti unicamente da quattro righe scritte
Questa scala è spesso utilizzata nelle persone anziane o con frettolosamente dal medico o dall'infermiere dell'istituto di
deficit cognitivo e al Pronto Soccorso. provenienza, a questa condizione si aggiunge anche
- MMSE→ Il Mini-Mental State Examination è un test l'assenza di familiari.
neuropsicologico per la valutazione dei disturbi
dell'efficienza intellettiva e della presenza di Dobbiamo avere un atteggiamento di disponibilità, sia
deterioramento cognitivo; spesso utilizzato come ”intellettiva” che “temporale”: quando si raccoglie
strumento di screening nell'indagine di soggetti con un’anamnesi, il tempo da dedicare al paziente è una
demenza, e con sindromi neuropsicologiche di natura variabile importante. Nondimeno, vi sono aspetti che
differente. l test è costituito da trenta item (domande), che rientrano nell’ambito del linguaggio corporeo che è
fanno riferimento a sette aree cognitive differenti: opportuno tenere in considerazione: se si vuole avere un
orientamento nel tempo; orientamento nello spazio; rapporto paritario con il paziente, è consigliabile mettersi
registrazione di parole; attenzione e calcolo; rievocazione; seduti vicino a lui, piuttosto che dirigere il colloquio in
linguaggio; prassia costruttiva. piedi, guardandolo dall’alto verso il basso. Per ultimo,
Attribuisce un punteggio che va da un minimo di 0 ad un bisogna cercare di adattare il proprio linguaggio a quello
massimo di 30 punti; in cui un punteggio uguale o inferiore del paziente: il medico deve avere la duttilità di adeguarsi
a 18 è indice di una grave compromissione delle abilità all’eloquio del paziente al fine d’instaurare, per quanto
cognitive; un punteggio compreso tra 18 e 24 è indice di possibile, un atteggiamento paritario anche da un punto di
una compromissione da moderata a lieve, un punteggio vista culturale.
pari a 25 è considerato borderline, da 26 a 30 è indice di
normalità cognitiva. 1. Per anamnesi patologica prossima s’intendono
le cause che hanno condotto il paziente all’attuale ricovero
ANAMNESI o alla visita ambulatoriale.
L'anamnesi è la fase dell'approccio al malato. 2. Per anamnesi patologica remota s’intendono le
Tecnicamente bisogna distinguere vari tipi di anamnesi: patologie pregresse, presumibilmente non correlate con il
- l'anamnesi si definisce diretta quando viene raccolta sintomo attuale, le malattie infantili (CEI: comuni esantemi
direttamente dal paziente, ovvero egli è in grado di infantili), le malattie croniche non correlabili alla
intendere e di volere e di rispondere autonomamente alle sintomatologia manifesta all’atto dell’anamnesi, che
domande del medico, possono recidivare, i traumi e gli incidenti, i precedenti
- viene definita indiretta quando viene ascoltata da persona ricoveri e soprattutto pregressi interventi chirurgici. È
o più persone a conoscenza dei fatti: questa è importante anche riportare le allergie, attribuibili ad agenti
un'eventualità molto comune per i pazienti che farmacologici o meno (per prevenire la somministrazione
temporaneamente sono incoscienti o nei pazienti dementi di mdc o farmaci inadeguatamente).
o nei bambini, ovvero nelle situazioni in cui il paziente non 3. L’anamnesi familiare è una raccolta delle notizie
è in grado di rispondere autonomamente alle domande del cliniche relative ai congiunti (genitori e fratelli), e la
medico; presenza di malattie e sintomi analoghi in famiglia. Questo
- l'anamnesi può essere diretta con integrazioni indirette, è importante perché, oggigiorno la maggior parte delle
per esempio in un paziente in grado di intendere e di volere malattie, soprattutto se croniche, hanno un’importante
ma che ha avuto una temporanea perdita di conoscenza, in aggregazione familiare e spesso hanno una prognosi
grado quindi di riferire tutto ciò che è a monte o a valle diversa in relazione “all’habitus cromosomico” familiare.
dell'episodio mentre ciò che è successo durante l'episodio 4. L’anamnesi fisiologica, infine, riguarda: la
non può che essere raccolto da persone che erano presenti nascita, lo stato di famiglia, le abitudini alimentari, l
quando l'evento si è verificato, oppure quando un paziente ’attività fisica, il ritmo sonno-veglia, le varie abitudini
si dimostra reticente, per vergogna, particolari malattie o relative a fumo, alcolici, stupefacenti, e non per ultimi, la
perché non accetta la propria condizione di salute, oppure diuresi e l’alvo. Importante è anche l’occupazione
in pazienti che non sono conoscenti della propria malattia, lavorativa. In altre parole, tutto ciò che attiene alla sfera
a cui è stata per esempio tenuta nascosta la propria socio-sanitaria di ciascuno di noi e che fa riferimento alle
malattia e la situazione clinica e quindi non può che riferire nostre abitudini di vita.
5. 5. L’A. farmacologica prevede domande riguardo parete anteriore dell’utero.
l’assunzione di farmaci; se vengono assunti per via orale o Per quanto concerne l’accrescimento dobbiamo avere le
iniettiva, se sono o meno da banco. Preparati erboristici? nozioni in merito al fisiologico sviluppo psico-fisico del
Contraccettivi orali? Bisogna indagare segni di allergia, soggetto:
intolleranza (nausea, diarrea), o lieve sensibilizzazione - l’Eruzione dentaria: si completa alla fine del terzo anno (20
(rash, asma) prima di franca anafilassi. denti da latte); ritardi in corso di ipotiroidismo,
6. 6. L’A. sociale: è Indispensabile per qualità di vita, ipoparatiroidismo, mongolismo;
organizzare la dimissione, volontà del paziente. Chi altro - Nello Sviluppo motorio: il sollevamento del capo si ha dal
abita con lei? Professione? Stato civile, professione del 2° mese, i movimenti della testa e l’attenzione ai suoni si
coniuge e suo stato di salute? Domicilio (posizione, scale, ha dal 3° mese, la posizione seduta eretta dal 6° mese, dai
ascensori)? Visitatori? Chi prepara da mangiare e chi fa la 6 ai 9 mesi si pronunciano le prime parole, mentre dai 12
spesa? Che cosa il paziente non è più in grado di fare? ai 16 mesi s’impara a camminare;
Bisogna poi chiedere circa l’assunzione di alcol - Notizie sulla Scolarità sono importanti per la ricerca di
(questionario CAGE), tabacco (legge di Holt, raddoppiare il deficit intellettivi, spia del grado di cultura;
numero di pacchetti di sigarette riferiti), o stupefacenti. - Per Pubertà s’intende il periodo tra 10 e 13 anni nelle
femmine, tra 12 e 14 nei maschi, associato a rapido
È importante poi, nell’anamnesi patologica prossima, accrescimento in altezza, modificazioni della struttura
evidenziare le caratteristiche del dolore: per tutti i sintomi corporea (masse muscolari e depositi adiposi), comparsa
dolorosi è importante specificare: dei caratteri sessuali secondari, maturazione dei genitali. Ci
▪ Le caratteristiche generali (sede, tipologia, irradiazione, possono essere anche situazioni in cui per motivi di
somiglianze); aggregazione familiare, la pubertà può completarsi in un
▪ La durata; ragazzo dopo il quindicesimo anno di età. Il ritardo
▪ L’intensità. In questo ci aiutano delle scale di riferimento puberale maschile e femminile si associa ad una serie di
visuale. La VAS (Visual analogic scale), che va da 1 a 10 e patologie (ipopituitarismo, ipotiroidismo, S. di Cushing,
che è utile per quantificare il dolore, dacché la percezione nefropatie e cardiopatie, terapie steroidee) che possono
dello stesso è eterogenea, è diversa da persona a persona avere ripercussioni anche nella situazione attuale.
poiché risente di caratteristiche psicologiche di abitudini al
sintomo, di caratteristiche culturali cosa li attenua o Nelle donne dopo il periodo puberale, il ciclo mestruale
accentua. Questo ha anche ricadute in ambito terapeutico: rappresenta l’intervallo tra due periodi di flusso, mentre
un dolore lieve da 1 a 4 regredisce con farmaci l’intervallo tra due diverse ovulazioni è detto ciclo ovarico.
antinfiammatori non steroidei, il dolore moderato da 4 a L’intervallo tra due cicli è solitamente di 4 settimane (26-
6 si cura con oppioidi minori e, generalmente, il dolore di 30 gg), ma può variare fisiologicamente. L’intervallo tra due
entità superiore a 6 necessita di un approccio terapeutico ovulazioni è di circa 14-16 giorni. Ogni ciclo comporta la
basato sull’uso di oppioidi maggiori. perdita di circa 50 ml di sangue, circa 0.7 gr di emoglobina.
▪ Evoluzione dall’esordio: valutare come e quando è Questo è il motivo per il quale nelle donne, nella fase pre-
cominciato il sintomo risulta fondamentale. menopausale, è molto meno comune rispetto agli uomini
▪ Si valutano fattori scatenanti, fattori che peggiorano la che si verifichino patologie di accumulo di ferro
situazione o che la alleviano. (emocromatosi ed emosiderosi) perché c’è una perdita
▪ Eventuale assunzione di farmaci e loro effetto. fisiologica mensile di sangue e ferro e questo è anche un
fattore protettivo nei confronti di malattie cardiovascolari,
Per quanto riguarda l’anamnesi fisiologica può essere perché il metabolismo del ferro è implicato nell’ambito del
anche importante sapere che tipo di parto ha avuto il pz: metabolismo lipidico secondo recenti studi. Solo dopo la
parlando della nascita, spesso le notizie raccolte si menopausa, la curva che descrive l’insorgenza di patologie
evincono dai ricordi del paziente in merito a quanto riferito vascolari nelle donne si avvicina a quella degli uomini. È
dai genitori. Si definiscono: opportuno ricordare altresì, che:
- Prematuri i nati prima della 36° settimana di gravidanza - L’amenorrea è l’assenza di mestruazione. Essa può
(che dura normalmente circa 40 settimane); essere primaria, se mestruazione non è mai avvenuta ed
è dovuta alle stesse cause della pubertà ritardata o
- Immaturi i neonati sottopeso (< 2.500 gr)
secondaria, se c’è stata una mestruazione o più di una,
indipendentemente dall’epoca del parto.
ma in un certo momento della vita, che non coincide con
la menopausa, le mestruazioni sono scomparse, magari
In merito all’allattamento la distinzione che si opera è
per via di adenomi ipofisari, ipopituitarismo o
quella tra:
iperprolattinemia;
- allattamento materno, al seno della madre;
- Dismenorrea: dolore crampiforme ipogastrico per
- allattamento con latte artificiale.
l’intero periodo di sanguinamento, conosciuto da molte
Nondimeno esistono diverse modalità del parto:
donne;
- parto distocico: avviene con l’ausilio di
- Menorragia: mestruazione abbondante e prolungata;
strumenti come il forcipe o ventose;
- Metrorragia: emorragie genitali, solitamente, ma non
- parto cesareo: avviene attraverso il taglio della
esclusivamente, di origine uterina disgiunte dal ciclo delle diarree su base funzionale si manifestano solamente
mestruale. di giorno e mai di notte;
-Ematemesi: presenza di sangue rosso vivo nel vomito;
Per quanto riguarda le abitudini alimentari ricordiamo che, -Melena: emissione di sangue digerito con le feci, che
da un punto di vista fisiologico, il nucleo arcuato appaiono nerastre o picee anche in forma di diarrea.
dell’ipotalamo regola il senso dell’appetito. Esistono vari
termini per descrivere in maniera puntuale diversi Per quanto concerne la diuresi fisiologica, sappiamo che
comportamenti alimentari: essa identifica il volume delle urine emesso nelle 24 ore che
➢ -Anoressia: patologica diminuzione dell’appetito, si normalmente in media è pari a 1,5 litri. Sebbene non esista
accompagna a dimagrimento salvo che non venga un limite superiore alla norma, perché più beviamo più il
effettuata una nutrizione parenterale di supporto. Se volume di urine aumenta, esiste però un limite inferiore
abbiamo una parziale diminuzione dell’appetito si parla di alla norma che prescinde dall’introito idrico. Perciò
iporessia. → origine psichiatrica o organica in base all’età. dobbiamo parlare di:
➢ -Bulimia o polifagia: aumento compulsivo dell’introito di • Oliguria: volume di urine < 500 ml/24 h;
cibo oltre le necessità caloriche, generalmente dovuto a • Anuria: volume di urine < 100 ml/24 h. Alla base di questa
problematiche psichiatriche. condizione c’è sempre una patogenesi piuttosto grave,
eccezion fatta per la situazione di ritenzione vescicale
Per quanto concerne l’introito alcolico: la quantità acuta. Le cause possono essere: shock ipovolemico,
massima di alcol tollerata nelle 24 ore per una persona scompenso cardiaco congestizio, cirrosi epatica,
adulta corrisponde in media ad 1 grammo per ciascun Kg di glomerulonefriti, pielonefriti, nefropatia e uropatia
peso corporeo. Per quanto riguarda il vino che ha una ostruttiva;
gradazione media di 12 gradi, la quantità massima tollerata • Poliuria: incapacità a concentrare le urine con
corrisponde per un uomo a circa ¾ di litro e per una donna escrezione di > 2 litri/24 h, se l’introito non supera 1,5 L
a circa ½ di litro. La quantità ottimale, che si è dimostrato per le 24 h;
avere effetti prevalentemente benefici e pressappoco
• Ematuria: presenza di sangue nelle urine. Se la quantità
nessun effetto negativo corrisponde a 0,75 grammi per
di globuli rossi è elevata (macroematuria), le urine
ciascun Kg di peso corporeo per un uomo e 0,50 grammi
assumono colore rosso vivo o rosso bruno (alavatura di
per la donna: ovvero un uomo non dovrebbe bere più di ½
carne, macroematuria), altrimenti si parla di
di litro di vino alla gradazione di 12° (naturalmente se la
microematuria (si trovano pochi eritrociti per campo
gradazione aumenta, la quantità ottimale diminuisce) e la
nel sedimento).
donna non dovrebbe bere più di 𝟏⁄𝟑 di litro. La minzione rappresenta l’atto volontario della diuresi, in
Naturalmente questi valori cambiano secondo i diversi tipi condizioni fisiologiche che interviene quando in vescica
di bevande: ad esempio, il rapporto alcolico della birra sono raccolti 400-500 ml di urina.
rispetto al vino è pari a 1 su 4. • -Pollachiuria: aumentata frequenza dello stimolo alla
minzione. Non c’è un valore minimo o massimo di
Per quanto concerne l’introito idrico: la sensazione di sete riferimento, più spesso è una variazione che il paziente
è stimolata dall’aumento dell’osmolarità plasmatica (centri riferisce rispetto alle sue normali abitudini.
ipotalamici); il normale introito è di circa 1,5-2 L al giorno • -Disuria: difficoltà all’incipit dell’atto della minzione
o polidipsia: aumento enorme della sensazione di • -Stranguria: minzione dolorosa
sete con patologico introito di liquidi oltre i 2 L/die; • -Ritenzione urinaria: ristagno vescicale di urina. Questa
spia di diabete tipo 1 o diabete insipido. generalmente è una diagnosi strumentale, pertanto non si
Valuto stato di idratazione attraverso secchezza cute e può parlare di ritenzione solo in caso di oliguria se non si
mucose e con il segno della plica. sono fatti gli opportuni accertamenti: occorre un’ecografia
che ci dice che il paziente urina poco perché al termine della
Parlando, invece, di alvo si fa riferimento alle abitudini minzione la vescica rimane ancora ben distesa.
evacuative. Si dice che per l’alvo normale valga la regola del • -Incontinenza urinaria: è la perdita involontaria di urine.
tre: è normale che una persona vada ad evacuare dalle 3 Può essere classificata come vera, in caso di emissione
volte al giorno alle 3 volte alla settimana. involontaria non dovuta a ristagno, patologia più comune
-Stipsi: se abbiamo un intervallo di oltre due giorni tra due nelle donne anziane o paradossa, eliminazione frequente
defecazioni (con feci disidratate); ed involontaria di urina in corso di ritenzione.
-Diarrea: si ha l’emissione di feci scarsamente formate in
4
numero superiore alle quattro scariche giornaliere, che ESAME OBIETTIVO TORACE
assumono la forma del recipiente in cui vengono raccolte. ANAMNESI
È fondamentale specificare se la diarrea è diurna o Info su tosse, espettorato, emottisi, dispnea, raucedine o
notturna, perché il 90% delle diarree organiche (in caso di disfonia, dolore toracico (socrates), febbre; + anamnesi
infezione, malattia infiammatoria intestinale o neoplasia) patologica remota, familiare, sociale e farmacologica.
si manifestano sia di giorno sia di notte, al contrario il 90%
ISPEZIONE GENERALE superficializzano e si dilatano. Questo quadro è tipico dei
Limiti anatomici del torace: soggetti che hanno una sindrome mediastinica, quindi una
Il torace è limitato superiormente dalla linea cervico- difficoltà nel ritorno venoso, da ostruzione vena cava per
toracica (dal giugulo all'apofisi spinosa di C7), esempio, oppure per un problema a livello cardiaco in cui
inferiormente dalla linea toraco-addominale (dall'apofisi viene impedito il riempimento diastolico con conseguente
xifoidea dello sterno a T12 lungo il margine costale), ingorgo che si ripercuote sulle vene a monte. [es. Sindrome
lateralmente dalla linea toraco-brachiale. Giugulo apofisi della Vena Cava Superiore, così definita perché derivante
xifoidea, margine costale, apofisi spinosa di C7, T12. dalla compressione esercitata dalla lesione occupante
Torace posteriore: Aree e linee di repere spazio, a livello del mediastino, sulla vena cava superiore.
Linee: Questa sindrome è caratterizzata dalla comparsa di edema
linea spondiloidea con aspetto “a mantellina”, confinato cioè alla parte alta
1- linea paravertrebale del torace, al collo e al volto come una sorta di mantello
2- linea scapolare che avvolge tali regioni corporee. Si associa spesso alla
3- linea soprascapolare comparsa di turgore giugulare (congestione delle grosse
4- linea spinosa vene del collo che appaiono francamente dilatate) e di
5- linea angolare della scapola circoli venosi superficiali di aspetto reticolare confinati a
6- linea basilare del torace livello dei fianchi o nella stessa sede dell’edema.]
Regioni: 3. Caratteristiche del respiro: un paziente che respira
A) regione sopra-scapolare normalmente è eupnoico, ovvero ha una frequenza
B) regione scapolare: b1)sopraspinosa e b2)sottospinosa respiratoria media di circa 15 atti al minuto. Il range va da
C) regione interscapolo- vertebrale 10 a 20 atti al minuto. Si parlerà di bradipnea di fronte ad
D) regione sottoscapolare un paziente che respira molto lentamente, con una
Torace laterale: linee di repere: Linea ascellare anteriore, frequenza al di sotto dei 10 atti al minuto; mentre di
Linea ascellare media, Linea ascellare posteriore. tachipnea quanto la frequenza supera i 20 atti al minuto.
Regioni: ascellare e sottoascellare. Invece, l’iperpnea è un concetto diverso che fa riferimento
Torace anteriore: linee: linea mediosternale, alla profondità del respiro. Per definizione essa è una
marginosternale, parasternale, emiclaveare, clavicolare, respirazione molto profonda che attiva anche i muscoli
angolosternale e sopramammaria. respiratori accessori (intercostali, addominali). Quando
Regioni: sottoclavicolare, fossetta del morenheim, invece il paziente vi riferisce che “respira male”, “ha
sopraclavicolare, mammaria, ipocondriaca. l’affanno”, “sente che gli manca l’aria”, parliamo di
dispnea. La dispnea, dunque, rappresenta, essendo una
Nell’ispezione è importante valutare i seguenti elementi sensazione soggettiva, un sintomo.
dell’aspetto generale: 4. Esiste una classificazione clinica che distingue 4 classi: 1.
- Morfologia Proporzionale al tipo di attività (normale); 2. No a riposo,
- Asimmetrie dispnea in salita e nel salire le scale; 3. No a riposo, dispnea
- Alterazioni della colonna vertebrale (cifosi, scoliosi, nel tenere il passo di coetanei sani e dello stesso peso; 4.
gibbosità) Presente anche a riposo.
- Deformità costali 5. Un paziente dispnoico non necessariamente dovrà avere
- Alterazioni cutanee, come cicatrici e reticoli venosi un problema polmonare, ma è possibile che la dispnea sia
- Tumefazioni mammarie di origine cardiaca, psicogena, dismetabolica.
- Pulsazioni visibili 6. Inoltre, la dispnea può essere acuta (corpo estraneo, pnx,
- Respiro (movimenti, rientramenti, ecc) embolia, edema polmonare, polmonite), subacuta (asma,
1. Per quanto riguarda la morfologia, il torace normale ha una alveolite, versamento), cronica (BPCO, scompenso,
forma di tronco di cono rovesciato, oppure forma cilindrica anemia).
in un paziente longilineo, oppure torace quadrato, tipico 7. DDX dispnea cardiogena o polmonare: anamnesi per storia
dei brevilinei. Nella maggior parte dei casi si vedono toraci di BPCO, anemia, asma, se assenti doso BNP.
a botte, in quei pazienti affetti da enfisema polmonare, In pazienti con problematiche neurologiche troverete le
patologia dove si perde la normale elasticità del seguenti alterazioni del respiro. Ad esempio:
parenchima ed i polmoni tendono a dilatarsi. Possiamo o - il respiro di Biot (bìot) presenta una serie di inspirazioni
anche avere: torace carenato, in cui si nota una massime, seguite da una pausa inspiratoria protratta.
prominenza dello sterno; petto escavato, che può essere Questo può essere tipico in situazioni di meningiti,
costituzionale o acquisito come esito di pressioni esercitate emorragie cerebrali;
da strumenti da lavoro per anni. Eventualmente possiamo o - il respiro di Cheyne-Stokes (cein-stocs) presenta un
trovare associate cifosi (può causare deficit ventilatorio alternarsi periodico di apnea e di iperpnea in crescendo-
restrittivo) e scoliosi (può causare deficit ventilatorio decrescendo. Si può riscontrare in casi di emorragie
restrittivo). cerebrali, ictus;
2. Alterazioni cutanee: potrete trovare anche pazienti con o - il respiro di Kussmaul (leggasi cusmaùl) è un respiro
dei reticoli venosi, associati a turgore di alcune vene, che si boccheggiante, lento, più profondo. Esso è tipico del coma
chetoacidosico. Si tratta di una situazione di acidosi - -punti dolorosi
metabolica, in cui il compenso all’accumulo di CO2 è dato - fluttuazioni
dall’incremento della sua escrezione tramite la - Pulsazioni
respirazione. Allora, nel caso del coma non ho tachipnea
ma iperpnea, perché nel comatoso è tendenzialmente SIMMETRIA ED ESPANDIBILITA’→ Attraverso una manovra
compromesso il meccanismo di attivazione che consiste nell’appoggiare i palmi delle mani nei diversi
dell’iperventilazione, che invece è il tipico meccanismo di settori del torace e nel far ventilare il paziente (quindi
compenso in un paziente ancora vigile e consapevole. espandere la gabbia toracica), si può verificare se alcune
o - Sindrome da iperventilazione: attacchi di panico associati parti del torace si espandono in modo asimmetrico o
ad iperventilazione, palpitazioni, vertigini, debolezza, anomalo. Ci aspettiamo che una volta invitato il paziente a
tinnito, allarmante dolore o oppressione toracica, fare una respirazione profonda, i pollici delle nostre mani
formicolio periorale e periferico (ipocalcemia plasmatica). che inizialmente si toccano, si allontanino tra di loro in
maniera simmetrica e non meno di un paio di centimetri.
Segni di distress respiratorio Metodica: dovrete stare dietro al paziente e posizionare i
• Tachipnea pollici lungo i processi spinali a livello della X costa con i
• Espansione pinne nasali palmi leggermente in contatto con le superfici
• Retrazione tracheale (trazione cartilagine posterolaterali del torace. Si procede in questo modo
tiroidea attraverso incavo sternale in inspiro) compiendo la procedura davanti: a livello del collo, in
• Utilizzo muscoli accessori (scm, platisma, posizione soprasternale. [In realtà, la posizione delle mani
infraioidei) che indica il professore è quella per la palpazione della
• Polso paradosso (caduta pressione >10mmHg trachea. Per valutare l’espandibilità dei lobi superiori,
durante inspirazione) come indicato nell’immagine sottostante a sinistra, i pollici
devono essere posizionati a livello dell’angolo di Louis, tra
ISPEZIONE MANI→ ippocratismo, residui di tabacco, il manubrio ed il corpo dello sterno]
cianosi periferica, tremore fine (flapping tremor/battito di Se l’espansione non è completa o simmetrica parleremo di
farfalla dato da perdite intermittenti del tono muscolare- una ipoespandibilità di uno dei 2 emitoraci.
Per il lobo medio (a destra e per la lingula di sinistra, nds),
causato da encefalopatia epatica o IRA/C- pz con braccia
metteremo i polpastrelli a livello della linea ascellare
distese davanti a sé con i polsi in dorsiflessione e dita a
anteriore ed i pollici che si toccano (di fianco al processo
ventaglio. La postura viene anche temporaneamente xifoide lungo il margine costale, nds).
abbandonata per rilasciamento del polso per essere subito A Lanza non interessa, vuole che valutate l’espansione del
riassunta-asterissi), atrofia muscoli intriseci, polsi dolenti e torace con la percussione delle basi polmonari (prima
segni di patologia sistemica (AR). normalmente e poi facendo inspirare profondamente il pz).
ISPEZIONE BRACCIA→ frequenza polso, poi
contemporaneamente valuto f respiratoria e tipo di FREMITO VOCALE TATTILE→ Il fremito vocale tattile (FVT)
respirazione; misuro PA. è ciò che percepisce la mano del medico quando il paziente
ISPEZIONE COLLO→ a livello della trachea valuto l’incavo pronuncia generalmente una parola con tonalità basse
sternale (centrale o deviato verso la sede in caso di (trentatre) ed è legato alla trasmissione delle vibrazioni
atelettasia, versamento pleurico, pnx); valuto distanza delle corde vocali lungo la colonna d’aria della trachea e dei
cricosternale con le dita (se<3cm è segno di bronchi, attraverso il parenchima polmonare e la gabbia
ipeerespansione); valuto la presenza di retrazione toracica.
tracheale con l’inspirazione (limitazione al flusso). Valuto Metodo: Si appoggia la mano a piatto sulla cute del
poi linfoadenopatie di testa e collo e valuto anche PV paziente, in genere partendo dalla parte più alta del torace
giugulare (aumenta in caso di cuore polmonare e ostruzioni e si chiede al paziente di dire trentatre. Si ripete la stessa
della VCS). manovra procedendo verso il basso ed in maniera
ISPEZIONE VISO→ segni della sdr di Horner (ptosi, miosi, simmetrica, quindi destra-sinistra o sinistra-destra. Solo
esoftalmo), pallore congiuntivale (anemia), cianosi comparando simmetricamente verificherete se vi sono
centrale, respirazione e labbra increspate. alterazioni in un emitorace rispetto all’altro.
Il FVT si può modificare:
PALPAZIONE - Può aumentare fisiologicamente e simmetricamente nei
Potrò valutare i seguenti aspetti: soggetti magri.
- -stato della cute - Invece, tutto ciò che determina un addensamento
- -stato del sottocutaneo polmonare di qualsiasi natura porterà ad un aumento del
- -stato della muscolatura FVT.
- -espandibilità toracica - Viceversa, acqua ed aria bloccano la trasmissione del
- -valutazione del Fremito Vocale Tattile FVT. Quindi se tra la superficie che io sto esaminando e le
- -ricerca di enfisema sottocutaneo corde vocali c’è in mezzo acqua, come per esempio in un
versamento pleurico, oppure se c’è un aumento della
componente areata, ad esempio nell’enfisema o nello polmonare.
pneumotorace, il FVT sarà diminuito, talvolta abolito. – Comparativa→ fatta simmetricamente in entrambi gli
emitoraci procedendo dall’alto verso il basso, per rendersi
RICERCA ENFISEMA SOTTOCUTANEO→ Palpando un conto di un’eventuale differenza di suono evocato alla
torace, potrò assistere raramente a un enfisema percussione. C’è anche la possibilità di avere
sottocutaneo, situazione in cui l’aria esce al di fuori delle un’informazione sull’areazione degli apici polmonari,
vie aeree e si infiltra nei tessuti interstiziali. È legato ad percuotendo direttamente la clavicola sia a destra che a
eventi post-traumatici oppure ad uno pneumotorace, ad sinistra. Gli apici possono essere valutati anche
uno pneumomediastino in cui l’aria si infiltra anche nei posteriormente andando a percuotere con il dito
tessuti interstiziali. Questo tipo di situazione determina per plessimetro posizionato parallelamente alla colonna
colui che effettua la palpazione una sensazione simile a vertebrale.
quella che si ha nel toccare la neve fresca, un crepitio. Tipi di suono:
o - chiaro polmonare
PUNTI DOLORABILITA’→ Punti di dolorabilità, legati ai o - iperfonesi → quando prevale l’aria (tamburo forte). Come
forami di uscita dei nervi deputati all’innervazione della nei soggetti enfisematosi (in questo caso, l’iperfonesi sarà
parete toracica. diffusa e bilaterale); nei soggetti con pneumotorace
Punti di Valleix toracici: forami di uscita dei rami perforanti (iperfonesi nel polmone coinvolto).
dei nervi intercostali, la cui dolorabilità sta a indicare o – ipofonesi → quando il tessuto non è areato (tamburo
nevrite. meno forte). Si parla anche di suono di coscia, in quei casi
Punti frenici (Gueneau De Moussy): tra i due capi dello di quasi totale scomparsa di aria a livello del polmone per
sternocleidomastioideo (frenico superiore), II e III spazio la presenza di un addensamento (polmonite, tumore,
intercostale lungo la margino-sternale (frenico medio), fibrosi) o di un versamento, che fanno sì che io abbia
lungo la stessa linea sull’arcata costale (frenico inferiore) e atelettasia e quindi quasi la sensazione di percuotere un
posteriormente tra XI e XII costa lungo la paravertebrale muscolo.
(frenico posteriore). La dolorabilità indica sofferenza del
frenico (pleurite mediastinica o diaframmatica, ascesso AUSCULTAZIONE DEL TORACE
subfrenico). Il fonendoscopio amplifica tutti i rumori e i suoni che
vengono dalla gabbia toracica o dai distretti sui quali voi lo
poggiate, non dovrebbe essere toccato, non dovrebbe
PERCUSSIONE avere delle interferenze, come indumenti o camice, e non
Nel particolare del torace si procede così: c’è un dito detto dovrebbe essere infilato sotto i vestiti; inoltre, va preso in
plessore che percuote ed un dito detto plessimetro che considerazione anche l’apparato pilifero del paziente, che
poggia sulla superficie cutanea del torace, in particolare a potrebbe determinare delle interferenze di rumore.
livello dello spazio intercostale. Il dito plessimetro deve Addirittura, quanto più il tubo è lungo tanto più si
essere parallelo alle coste, all’interno dello spazio attorciglia e sbatte sul camice, sulle gambe, sul letto del
intercostale; perché, ovviamente, se voi vi mettete sulla paziente, ecc., quindi teoricamente più è corto, meglio è.
costa, l’area che riuscite a sondare è molto meno profonda Metodo: l’auscultazione può essere:
di quella che riuscite a sondare mettendo il dito tra le - anteriore
coste. o - posteriore → il fonendo deve sondare gli apici, il campo
La percussione può essere: medio, il campo inferiore e andare al di sotto della scapola
- Topografica → serve per delimitare un’area, quindi per destra e sinistra, senza mettere il fonendoscopio sulle
verificare l’eventuale spostamento di strutture toraciche. strutture ossee (in questo caso la scapola) che farebbero
Si può verificare l’espandibilità delle basi polmonari: in da barriera acustica. I punti da sondare stanno quindi tra la
genere si percuote il polmone dall’alto verso il basso fino colonna e la scapola, sia a destra che a sinistra.
ad arrivare al margine inferiore, dopo il quale il suono
evocato passerà da chiaro ad ottuso. Se si invita il paziente Il paziente, durante l’auscultazione, deve inspirare ed
a fare una inspirazione profonda ed a trattenere l’aria, si espirare profondamente con la bocca aperta; tenere la
apprezzerà una escursione del margine inferiore in genere bocca chiusa e respirare dal naso potrebbe generare
di 5 cm verso il basso. Allora, il margine inferiore potrà rumori legati a turbolenze dell’aria, delle prime vie aeree
definirsi: del naso, che potrebbero dar fastidio e andare ad
o Normomobile- normale escursione delle basi; interferire con il reperto auscultatorio polmonare che voi
o Ipomobile- in caso di esiti cicatriziali di pleuriti, avete la necessità di indagare.
pneumoperitoneo, enfisema polmonare, ascite,
epatosplenomegalia, paresi diaframmatica. Il murmure vescicolare è un rumore dolce, di bassa
o Sollevato- in caso di retrazione parenchimale, paresi tonalità, apprezzabile in tutte le fasi della respirazione (e su
diaframmatica, pneumoperitoneo, versamenti, neoplasie gran parte della superficie toracica), che dipende dal
endoaddominali. passaggio dell’aria che entra ed esce dalle vie respiratorie
o Abbassato- in caso di pneumotorace o enfisema e urta contro tutte le diramazioni bronchiali, bronchiolari
ed alveolari; il passaggio dell’aria per tutto l’albero - - vi è un inspessimento della mucosa, un edema per
respiratorio fino agli alveoli e la fuoriuscita dà quindi esempio, come nel paziente asmatico in cui tipicamente c’è
origine al murmure vescicolare. edema della mucosa, dunque il lume si restringe, l’aria ci
Normalmente gli alveoli smorzano le vibrazioni ad alta passa dentro e fa un rumore secco;
frequenza (provenienti dalla trachea e dai bronchi), motivo - - vi è uno spasmo, quindi la muscolatura si contrae e ciò
per cui è un rumore dolce a bassa tonalità, perché le determina un restringimento del lume;
frequenze elevate vengono smorzate dalla presenza degli - - vi è una compressione dall’esterno, un tumore, una
alveoli. proliferazione di tessuto che determina un restringimento
Quando invece gli alveoli sono occupati da essudato o non necessariamente concentrico (come in caso di edema
trasudato, o comunque da liquido e sono collassati, c’è un o spasmo), ma anche eccentrico, che provoca comunque
addensamento, possono essere trasmesse anche le un restringimento del lume quindi sento un rumore secco.
frequenze più alte, quindi questo rumore cambia tonalità:
da bassa tonalità vengono acquisite delle tonalità più alte I rumori secchi si distinguono in:
con suono aspro e si sente il cosiddetto “soffio bronchiale”, • ronchi → rumori secchi, patologici, prodotti dall’aria che
presenta un intervallo tra inspirazione ed espirazione attraversa bronchi di grosso e medio calibro, che sono
Il MV può aumentare, in caso di: ristretti per secrezioni, flogosi, spasmi, tumore, ostruzione,
- paziente febbrile, o paziente che deve iperventilare per in generale sono ostruiti. Tipici della bronchite.
compensare un problema del polmone controlaterale
• fischi, sibili, gemiti → rumori secchi, patologici, a frequenza
come un versamento (oppure un PNX o un processo
alta, prodotti dal passaggio dell’aria attraverso bronchioli
infiltrativo); in questi casi il polmone controlaterale deve
segmentari e subsegmentari: più si va distalmente
iperventilare per compensare.
(nell’albero respiratorio, ndc) e più il rumore sarà a
Respiro aspro: il murmure vescicolare (suono dolce), può
frequenze alte, acuto. Sono tipici, per esempio, dell’asma
diventare più rude, più forte e può generalmente, così
(e delle bronchiolo-stenosi): quando il paziente asmatico
come in condizioni di respirazione prolungata (stenosi
tira un bel respiro, non sentite quasi niente
bronchiale), aumentare quando c’è una certa difficoltà
all’auscultazione, mentre nella fase di espirazione sentite
dell’aria ad uscire dagli alveoli. Questo è tipico, ad esempio,
un rumore di fischi ad alta frequenza.
delle condizioni di asma in cui c’è un micro-spasmo: l’aria
Si sentono bene con l’espirazione: l’aria entra bene, anche
entra negli alveoli e vi è difficoltà a venire fuori (o anche
perché la forza con cui faccio muovere l’aria è maggiore,
delle condizioni di broncopneumopatia cronica ostruttiva o
poi avrò durante l’espirazione difficoltà ad uscire, quindi si
processi infiltrativi). Altre cause sono enfisema (perdita
genera un suono, il rumore secco. Il tipo di suono prodotto
elasticità), versamenti (ostacolo alla trasmissione del
(ronco, fischio, sibilo, gemito) dipende dal calibro dei
murmure), ridotta espansibilità toracica.
bronchi: più i bronchi sono grossi, più il rumore è forte e di
Parliamo di silenzio respiratorio quando non si sente
basse frequenze, ossia un ronco; più le vie respiratorie
niente.
stenosate sono piccole di calibro, più daranno vita ad un
fischio, ad un sibilo, ad un gemito, quindi a dei rumori ad
RUMORI SECCHI e RUMORI UMIDI
alta frequenza, acuti.
Murmure vescicolare diminuisce per eccessivo spessore
della parete toracica o per alterazioni intrinseche
I rumori umidi si producono quando l’aria passa attraverso
dell’apparato respiratorio:
le vie respiratorie occupate da un fluido: quando dentro il
➢ perdita dell’elasticità polmonare per distruzione delle
lume dei bronchi, dei bronchioli, ecc. c’è del liquido, l’aria
pareti alveolari (enfisema) passando attraverso produce bolle e quindi si sentono dei
➢ ostacolata trasmissione del murmure (ispessimenti o rumori, definiti anche a piccole, medie, grosse bolle; questi
versamenti pleurici) rumori umidi sono rantoli.
➢ ridotta espandibilità toracica (affezioni della parete Anche i rumori secchi possono essere prodotti da
toracica, del diaframma…) secrezioni che occupano e restringono il lume, ma si tratta
➢ ostacolo alla penetrazione d’aria nell’albero di secrezioni molto dense, da considerare quasi come
tracheobronchiale (es. stenosi bronchiale) solide, che si appiccicano alla parete del bronco e
➢ ostacolo alla penetrazione dell’aria negli alveoli (processi rimangono ferma, bloccate. Viceversa, nel caso dei rumori
infiltrativi, trasudativi, atelettasie…) umidi, un fluido che sta dentro il bronco è facilmente
attraversabile dell’aria e può generare bolle al passaggio
I rumori secchi sono quelli che si generano al passaggio dell’aria.
dell’aria attraverso il lume di bronchi stretti; quindi Anche in questo caso, la caratteristica che differenzia i vari
abbiamo un rumore simile ad un fischio. Il bronco può tipi di rantolo è il calibro delle vie dalle quali provengono i
essere stenosato perché: rumori: più questo fluido si trova prossimalmente, più i
- - vi è una secrezione molto densa, quasi un solido che si bronchi sono grossi, più i rantoli saranno a grosse bolle; più
spalma sulla parete interna e determina un restringimento si procede distalmente, più il calibro dei bronchi diminuirà,
del campo, per cui l’aria che ci passa dentro fa un rumore più i rantoli saranno a piccole bolle, i cosiddetti crepitii o
secco; “rantoli crepitanti”.
I rantoli sono meglio udibili durante l’inspirazione, poiché infatti, oltre a sentire il rumore si può vedere a livello della
quando l’aria viene inspirata passa attraverso questo fossetta del giugulo un rientramento o avvallamento
liquido. cutaneo, poiché il paziente avrà difficoltà ad inspirare,
• Grosse bolle (grossi bronchi) → edema polmonare quindi le alterazioni di pressione determinano un
acuto rientramento, un affossamento della fossetta del giugulo,
• Medie bolle (bronchioli più piccoli) → edema legato alla forte depressione intratoracica inspiratoria che
interstizio-alveolare l’ostruzione laringea determina.
• Piccole bolle → edema interstiziale
CLICK DA PNX→ prodotto da pNX superficiale sx tra gli
• Finissime bolle o “rantoli crepitanti” → Dovute a
strati della pleura parietale che riveste il cuore, percepito
riapertura delle piccole vie aeree durante
in sistole.
l’inspirazione→ fini alla fine dell’inspirazione; grossolani
a metà inspirazione (prossimali); inspiratori precoci
SEGNI e SINTOMI TOSSE
(malattia piccole via eree-BPCO); tardivi o pan-
La tosse è il sintomo più comune relativo all’apparato
inspiratori (malattia alveolare); crepitii che scompaiono
respiratorio e viene definita come contrazione inspiratoria
con la tosse (possono essere fisiologici in un soggetto
(energica), espirazione forzata a glottide chiusa, seguita da
normale al risveglio, perché collabiscono alcune strutture
una brusca apertura della glottide. In genere è un riflesso,
dell’albero respiratorio più distali- collabiscono perché la
una reazione di difesa legata alla presenza di qualcosa di
ventilazione durante la notte può essere meno
estraneo presente a livello dell’apparato respiratorio.
significativa, quindi si ipoventila nelle zone basali più distali
Quando il paziente riferisce di avere la tosse, bisogna
del polmone, per cui collabiscono queste strutture- e si
sempre cercare di capire se è una cosiddetta:
distinguono da quelli patologici in quanto dopo un colpo di
- - tosse secca → flogosi delle prime vie aeree (faringite,
tosse o favorendo un’inspirazione profonda e ripetuta, il
tracheite, laringite)
reperto auscultatorio sparisce perché si riaprono le vie
- - tosse grassa ovvero produttiva, che consente di eliminare
respiratorie collabite durante la notte).
una secrezione che proviene dalle vie respiratorie → con
espettorato (bronchite, congestione polmonare).
SFREGAMENTI PLEURICI
La tosse può essere:
Gli sfregamenti pleurici vengono prodotti durante lo
- tosse forte e metallica: pressione su trachea
scorrimento delle lamine pleuriche una sull’atra (divenute
(es. tumore)
ruvide e irregolari), soprattutto in presenza di una flogosi
- tosse “bovina” a bassa tonalità: paralisi
che determina un essudato fibrinoso (es. pleuriti di natura
nervo laringeo ricorrente
infettiva, traumatica o neoplastica). I due foglietti pleurici
- tosse singhiozzante (++ bambini): pertosse
che sfregano l’uno sull’altro infiammati possono
- tosse abbaiante: laringo/tracheobronchite (++
determinare dei rumori, che vengono definiti sfregamenti
virale)
pleurici, presenti sia durante l’inspirazione che durante - tosse cronica: pertosse, TBC, corpo estraneo,
l’espirazione. asma, reflusso, insufficienza cardiaca e scolo
Paradossalmente quando una pleurite peggiora e si retro-nasale.
complica con un significativo versamento pleurico, e quindi - tosse secca e cronica: flogosi/irritazione delle
i due foglietti pleurici non scorrono più l’uno sull’altro, gli prime vie aeree – reflusso gastro-esofageo,
sfregamenti possono migrare progressivamente verso ACEi, asma, influenza, TBC, polmonite
l’alto (dal momento che i foglietti pleurici si distaccano a - tosse grassa: bronchite, polmonite, raffreddore
causa del liquido che si accumula a partire dalle zone Semeiotica dell’espettorato:
declivi) o svanire del tutto perché lo spazio non è più - - materiale schiumoso, sieroso, roseo potrebbe far pensare
virtuale ma è occupato da un liquido e quindi il rumore non ad un edema polmonare acuto;
c’è più. Possono ricomparire in un secondo tempo in - - materiale mucoso, gelatinoso, trasparente è indicativo di
rapporto al processo di organizzazione della fibrina. una semplice bronchite acuta;
- - materiale giallo-verdastro, rugginoso potrebbe far
SOFFIO LARINGEO (CORNAGE)
pensare ad una suppurazione quindi un’infezione batterica
È un rumore molto forte che a volte si può sentire anche
con materiale purulento che viene eliminato attraverso le
senza fonendoscopio. Si tratta un rumore che proviene da
secrezioni tracheo-bronchiali;
una difficoltà nel passaggio dell’aria a livello laringeo,
- materiale rugginoso e parzialmente ematico potrebbe far
generalmente per un restringimento del piano glottico, che
pensare a delle lesioni dell’integrità della mucosa, come
può essere dovuto ad alterazione delle corde vocali,
può succedere nella tubercolosi;
paralisi delle corde vocali, edema o spasmo della glottide,
presenza di un corpo estraneo.
- materiale con striature di sangue in caso di neoplasia;
Il soffio laringeo è un rumore secco stridente, prolungato, - - materiale verdastro in caso di interessamento batterico
prevalentemente inspiratorio che proviene dall’alto (dalla da alcuni germi tipici, ad esempio infezione da
regione laringea) e generalmente si associa ad un reperto Pseudomonas Aeruginosa, che danno vita ad un essudato
obiettivo di cosiddetto tirage: quando il paziente inspira, di colore verde.
- - punti neri di carbone suggeriscono fumo. respiratoria, che ci conferma ad esempio una diminuzione
- della capacità vitale forzata. Oppure se una patologia è
- EMOFTOE ED EMOTTISI molto iniziale potremmo avere anche solo una riduzione
In relazione all’entità e al quantitativo di sangue emesso, si della diffusione del CO2. Gold standard per la diagnosi è
possono distinguere emoftoe ed emottisi. L’emoftoe è HRCT. Eventualmente esami di 2 livello sono broncoscopia
quella condizione in cui, attraverso un colpo di tosse, viene in caso di infezioni occulte (micobatteri non tubercolari,
emesso un escreato che ha delle striature di sangue. sarcoidosi, polmonite da ipersensibilità, polmonite
Viceversa, se il paziente tossisce e tira fuori solo sangue eosinofila), test sierologici per le connettivopatie (RF, CCP,
(non escreato striato, ma escreato per la maggior parte o ANA). In extremis biopsia chirurgica.
completamente composto da sangue) si ha l’emottisi, che Reperti fibrosi polmonare: crepitii a velcro.
viene definita:
➢ lieve: se emessi meno di 15-20 mL in 24 h
➢ intermedia: se emessa quantità maggiore (compresa tra
15-20 e 200-600 mL in 24 h)
➢ massiva: se emessi più di 200-600 mL di sangue in 24h
(entità potenzialmente letale); in questo caso il paziente
potrebbe morire per asfissia (non per dissanguamento),
poiché le sue vie respiratorie vengono occupate dal sangue
che toglie spazio all’aria, è come se “affogasse nel suo
sangue”.
Si riesce con difficoltà ad indentificare il quantitativo
quando il paziente riferisce di aver tossito e trovato sangue
nell’escreato, ma si potrebbe cercare a quantificare la sua
emottisi chiedendo, ad esempio, quanti fazzoletti sono
stati utilizzati per tamponare il problema, quante volte ha
tossito, quanti fazzoletti ha intriso di sangue (es. 1, 10, 15,
ecc.): questo tipo di dato più facilmente acquisibile può
essere utilizzato in termini di quantificazione dell’entità del
problema.
L’eziologia dell’emottisi può essere: infettiva, neoplastica,
vascolare, parenchimale, hpt plmonare, coagulopatie,
traumi.

DISFONIA
Consiste nella raucedine o “voce rauca”, un abbassamento
del timbro della voce che può essere legata ad infezioni
acute o croniche della laringe (o a processi displastici delle
corde vocale, edema della glottide, neoplasie delle corde
vocali).
Utilizziamo il termine afonia, invece, se proprio il paziente
non riesce a parlare (perdita totale della voce, che può
essere dovuta a laringite, talvolta a forme di nevrosi).

VOMICA
La vòmica consiste nell’espettorazione improvvisa di
abbondante quantità di pus, che si verifica in genere
quando vi è un ascesso polmonare, caverne tubercolari,
gangrena del polmone o bronchiectasie; allora la flogosi e
l’erosione del bronco possono mettere in comunicazione la
cavità piena di materiale purulento necrotico con un
bronco, la quale quindi si svuota nel bronco e il paziente,
per una reazione di difesa delle vie respiratorie in cui si
viene a trovare materiale che non ci deve essere,
immediatamente ha tosse e tira fuori questo materiale.

Reperti polmonite interstiziale: discrepanza tra segni


obiettivi toracici e reperto radiologico. Anamnesi (fatori
espositivi, farmaci, lavoro), sintomi, valutare la funzionalità
Quadri VERSAMENTO PLEURICO PNX SPONTANEO/COLLASSO ESTESO (lobectomia/pneumectomia)
clinici • Raccolta di liquido alle basi • +++ interessamento intero polmone
rilevanti • Ci potrebbe essere soffio bronchiale nella parte • Espansione ↓
superiore • Percussione ↑
• Espansione ↓ • Soffio bronchiale ↑
• Percussione ↓(ottusità di coscia) • Trachea + mediastino deviano verso il lato affetto
• Ingresso aria ↓ PNX IPERTESO
• Risonanza vocale ↓ • +++ interessamento intero polmone, emergenza!
• Trachea + mediastino centrali (deviano dal • Espansione ↓
lato opposto al lato affetto solo con un • Percussione ↓(ottusità di coscia)
versamento massivo ≥ 1000 ml) • Soffio bronchiale ↓
CONSOLIDAMENTO • Trachea + mediastino deviano verso il lato opposto al lato
• +++ interessamento lobare affetto
• Espansione ↓ FIBROSI
• Percussione ↓ • +++ interessamento apicale
• Risonanza vocale ↑ • Espansione ↓
• Soffio bronchiale ± crepitii grossolani • Percussione ↓
• Trachea + mediastino centrali • Soffio bronchiale ± crepitii
• Trachea + mediastino centrali o spinti verso l’area di fibrosi

BPCO PREDOMINANZA ENFISEMA (pink puffer) PREDOMINANZA BRONCHITE CRONICA (blue bloater)
ISPEZIONE ISPEZIONE
• Paziente abbattuto • Tosse produttiva con espettorato
• Torace a botte (aumento del diamtero • Eupnoico a risposo
antero-post) • Dispnea da sforzo e, in fase avanzata, anche a riposo
• Trachea a fodero di sciabola: rapporto fra • Edema arti inferiori per scompenso ventricolare destro (cuore
diametro coronale e diametro sagittale, polmonare cronico)
inferiore a 0.67. • Cianotico
• Seduto si sporge in avanti estendendo le braccia • Sovrappeso
per sostenersi PALPAZIONE IMMEDIATA: normale mobilità degli emitoraci
• Tachipnoico con espirazioni prolungate PERCUSSIONE: suono chiaro polmonare
attraverso le labbra increspate AUSCULTAZIONE: murmure vescicolare ridotto o assente, respiro aspro,
• Utilizza i muscoli accessori della respirazione presenza di ronchi, rantoli e sibili
• Gli spazi intercostali inferiori si retraggono a
ciascuna inspirazione
• Vene del collo, distese durante l’espirazione,
collassano durante l’inspirazione
• Costituzione corporea astenica, con perdita di
peso
PALPAZIONE IMMEDIATA: ridotta mobilità degli
emitoraci
PERCUSSIONE: suono iperchiaro
AUSCULTAZIONE: murmure vescicolare ridotto o
assente, presenza di ronchi espiratori
MALATTIE DELLA PLEURA corrispondente, modificabile con gli atti respiratori), la tosse
La pleura è costituita da una sottile membrana sierosa che secca (per stimolazione delle terminazioni nervose sulla
riveste il polmone e la cavità toracica, senza soluzione di superficie della pleura infiammata) e se si tratta di patologia
continuità. Essa si divide in due foglietti: viscerale, che riveste il infettiva, la febbre. All’EO torace si evidenzia la presenza di
polmone, e parietale, che riveste la parete toracica,il mediastino sfregamenti pleurici basali omolaterali dovuti al fatto che, in
e il diaframma. Lo spessore dei due foglietti, in condizioni assenza di versamento, i due foglietti pleurici infiammati
normali di circa 30-40 um, mentre in condizioni patologiche può sfregano l'uno contro l'altro durante i movimenti della
ispessirsi fino a diversi millimetri. respirazione. La radiografia del torace è negativa, mentre alla TC
I due foglietti pleurici delimitano uno spazio chiamato cavo si può evidenziare un ispessimento della pleura.
pleurico che, in condizioni normali, è virtuale (10-20 La pleurite però è di solito associata al versamento pleurico. In
um). Il cavo pleurico contiene una quantità minima di liquido presenza di versamento, il sintomo principale è la dispnea, di
(circa 0,2 ml/kg di peso corporeo), sufficiente tuttavia a intensità variabile a seconda dell'entità del versamento. Il dolore
permettere lo scorrimento dei due foglietti pleurici durante i e la tosse sono meno intensi o assenti, poiché i due foglietti non
movimenti respiratori. Il liquido pleurico viene sono a contatto. L'obiettività toracica può evidenziare
costantemente prodotto e riassorbito. iperespansione e ipoespansibilità dell'emitorace
corrispondente, ma soltanto
Il versamento pleurico, cioè l'accumulo di liquido in cavo per versamenti di grande volume; la presenza del liquido
pleurico, è la manifestazione più comune delle patologie della determina abolizione del fremito vocale tattile, ottusità
pleura. Esso si forma quando la quantità di liquido che entra percussoria e abolizione del murmure vescicolare.
nello spazio pleurico eccede quella riassorbita. Ciò può accadere Nel pz in piedi/seduto il versamento libero si raccoglie declive e
per un aumento reale della produzione di liquido o per una si dispone secondo la linea di Damoiseau-Ellis, curva a
riduzione della capacità di riassorbimento da parte dei linfatici o convessità superiore con apice sulla linea ascellare posteriore-
per una combinazione dei due fattori. media (perché la pressione negativa endopleurica è maggiore
Quattro sono i meccanismi principali di formazione del nelle regioni laterali e il liquido ne subisce l'attrazione). Questa
versamento: disposizione è tipica dei versamenti essudatizi, mentre i
(1)aumento della P idrostatica capillare (scompenso cardiaco); trasudati tendono a disporsi secondo una linea più orizzontale.
(2)riduzione della P colloido-osmotica del sangue (sindrome Se sono presenti aderenze pleuro-polmonari, il versamento si
nefrosica o cirrosi); dispone dove il parenchima è libero da aderenze e può lasciare
(3) aumento della permeabilità capillare (patologie spazio all'accumulo del liquido stesso, per cui si
infiammatorie e neoplastiche); parla di versamento saccato. In questo caso l'esame obiettivo
(4) ostruzione linfatica con blocco del riassorbimento (patologie risulterà patologico in zone circoscritte dell'emitorace.
neoplastiche). Gli esami radiologici sono necessari per confermare il sospetto
Una modalità più rara di formazione del liquido è quella clinico di versamento pleurico: esso è visibile alla radiografia del
secondaria all'aumento della negatività intrapleurica da collasso torace, eseguita per parenchima e nelle due proiezioni
del polmone (pneumotorace) o secondaria a resezione anteroposteriore e laterale. La TC del torace può essere utile per
parenchimale maggiore (lobectomia o pneumonectomia). Ciò definire meglio la sede e l'entità del versamento in caso di forme
appare come una risposta parafisiologica dell'organismo al fine saccate, le caratteristiche del liquido, grazie alla valutazione
di riempire uno spazio "vuoto" (cavo pleurico residuo). Infine, della densità (sangue e pus presentano la densità più elevata, i
uno stravaso diretto di liquido in cavo pleurico può verificarsi in trasudati quella più bassa) ed eventuali lesioni pleuriche o
caso di rottura di un vaso sanguigno (emotorace) o polmonari associate. Gli esami di laboratorio possono mostrare
linfatico(chilotorace). alterazioni degli indici di flogosi (conta leucocitaria, VES,
proteina C reattiva) in caso di pleurite infettiva.
PLEURITI E VERSAMENTI PLEURICI L’ecografia si usa per effettuare la toracentesi che aspira il
Eziopatogenesi: processo infiammatorio che interessa i foglietti liquido da analizzare*
pleurici. Può essere primitiva o secondaria a patologia Criteri chimico-fisici per DD trasudato-essudato: trasudato
polmonare o sistemica. La pleurite è associata quasi sempre ad (limpido, giallo paglierino, densità <1,015, proteine <25g/l,
un versamento pleurico che si forma per via dell’infiammazione sedimento scardo), essudato (torbido/lattescente/emorragico,
che aumenta la permeabilità capillare, rare sono le pleuriti giallo/arancione/rosso/bruno/verde, d>1,018, p >35g/l,
secche/fibrinose secondarie a infezioni virali o patologie abbondante). I “criteri di Light” affermano che è un essudato se
connettivali. è rispettato almeno 1 dei seguenti criteri: rapporto quantità di
Tipologie di versamento pleurico: essudato (alterazione proteine nel versamento e nel siero >0,5; rapporto LDH
permeabilità capillare o ostruzione linfatica) e trasudato versamento e nel siero >0,6, livelli LDH>2/3 del limite superiore
(aumento Pi o riduzione Pcolloido-osmotica). dei livelli normali nel siero.
Le cause più frequenti di versamento pleurico sono *Esami eseguibili sul liquido pleurico: GB,esame citologico e
rappresentate dallo scompenso cardiaco, dalle polmoniti e dalle microbiologico, glucosio,LDH,pH,amilasi,trigliceridi e
neoplasie. Nel caso delle polmoniti, la pleurite si origina come colesterolo,adenosina deaminasi, INF-gamma, PCR (DNA
complicanza di un'infezione polmonare M.tubercolosis)
batterica e può essere caratterizzata da un versamento di liquido Biopsia pleurica: quando gli esami sul liquido ottenuto tramite
torbido o toracentesi sono negativi (es: versamenti essudativi con
francamente purulento. Questo tipo di pleurite infettiva prende sospetta neoplasia). Viene eseguita sotto guida TC o in
il nome di empiema pleurico, parapneumonico se videotoracoscopia (VATS).
contemporaneo alla polmonite o metapneumonico se Terapia: il trattamento del versamento pleurico consiste nel
successivo. curare la malattia di base. L’evacuazione del liquido a scopo
Diagnosi e clinica: l'anamnesi e l'esame obiettivo. I sintomi della terapeutico (toracentesi e/o drenaggio intercostale) va eseguita
pleurite in assenza di versamento pleurico sono il dolore solo se è compromessa la funzionalità respiratoria. Alcuni
toracico di tipo pleurico (puntorio, localizzato all'emitorace versamenti, tipico nei neoplastici, tendono a cronicizzare o a
recidivare, perciò vi è indicazione al “talcaggio del cavo pleurico” semplice, ma un buon medico deve saperlo fare con la
(introduzione nel cavo pleurico di talco). Il talco provoca una percussione.
flogosi della pleura con produzione di fibrina e conseguenti
Il sito di inserzione dell’ago deve essere 1/2 spazi intercostali al di
aderenze infiammatorie tra le pleure (pleurodesi)→obliterazione
sotto del passaggio da suono chiaro polmonare a suono ottuso e
cavo pleurico e impossibilità di formazione del versamento.
a 5-10 cm dalla colonna vertebrale.
In caso di empiema il trattamento dipende dalla fase della
malattia: Segue la disinfezione che deve essere molto accurata perché le
-fase essudativa: drenaggio del cavo possibilità di creare un empiema pleurico sono consistenti, in
-fase fibrinopurulenta: sbrigliamento del cavo dai setti di fibrina quanto c’è sempre qualche Stafilococco sulla cute dei pazienti, in
ed evacuazione del pus particolare del paziente ricoverato in ospedale. In America si
-fase dell’organizzazione fibrosa: decorticazione polmonare esegue poi l’anestesia locale, che però da noi non viene fatta.
(asportazione pleura viscerale)
Aspirazione del liquido pleurico: quando viene inserito l’ago della
TORACENTESI (domanda) toracentesi, è importantissimo avere sempre la siringa in
La toracentesi è una manovra invasiva utilizzata per il aspirazione (pressione negativa nella siringa), così da vedere
trattamento del versamento pleurico. Presenta due scopi immediatamente quando si arriva in cavità pleurica in modo da
principali: fermarsi.
▪ Diagnostico → avere indicazioni sui contenuti del versamento
pleurico (del liquido e delle cellule in esso contenute); In caso di indicazioni diagnostiche, è sufficiente aspirare circa
▪ Terapeutico → evacuazione di versamenti pleurici massivi 50mL di liquido pleurico, mentre se le indicazioni sono
che causano una riduzione dell’efficienza respiratoria. terapeutiche, quindi toracentesi evacuativa, non si può
Controindicazioni rimuovere più di 1.5L, nonostante ci siano versamenti pleurici da
Anticoagulanti: Una delle controindicazioni alla toracentesi, 2-3L. Si può rimuove un pochino di più, ma il motivo per cui non è
ovviamente, è un paziente con un problema di coagulazione, in sicuro farlo è che, se si rimuove più liquido in maniera acuta, la
particolare un paziente in terapia anticoagulante p.o. Se mettete meccanica respiratoria e quella cardio-circolatoria (soprattutto
un ago dentro la pleura di un paziente che è scoagulato o che ha nei pazienti anziani, cardiopatici o fragili) può essere alterata, fino
un aumentato tempo parziale di tromboplastina vi può dare un ad una complicanza estrema che è l’edema polmonare da
sanguinamento nel cavo pleurico. Per quanto riguarda il tempo toracentesi, in cui il polmone si riespande immediatamente e ciò
parziale di tromboplastina, fino ad un 50% in più rispetto i valori può causare un edema polmonare.
normali è sicuro eseguire una toracentesi. In questi pazienti non L’edema polmonare da riespazione è dovuto al fatto che in breve
si fa assumere la terapia anticoagulante, il tempo parziale di tempo cambia rapidamente la pressione sul polmone.
tromboplastina cala e la toracentesi può essere effettuata in Analisi del liquido pleurico: Oltre alla citologia, è possibile
maniera sicura. analizzare: LDH;Proteine;Livello di glucosio al fine di distinguere
Coagulopatia o trombocitopenia: Se il paziente è essudato/trasudato.
trombocitopenico, e quindi presenta un aumentato rischio
emorragico, in genere si procede con una trasfusione (o solo di Complicanze: La complicanza più probabile è lo pneumotorace.
piastrine o di una sacca di sangue), così da alzare le piastrine e fare L’aria entra un po’ perché la fa entrare inavvertitamente
una toracentesi in sicurezza. l’operatore durante la procedura o perché si è lacerata la pleura
Ventilazione meccanica: Se il paziente è ventilato, e parietale e questa ha collassato facendo entrare l’aria.
prevalentemente è ventilato in maniera non invasiva (non Generalmente, se la cavità pleurica è normale, se non ci sono
tracheostomizzato o intubato), bisogna stare attenti perché la aderenze pleuriche, l’aria si posiziona nella parte apicale, e viene
ventilazione meccanica non invasiva aumenta la pressione vista mediante RX torace. Comunque, questo piccolo ingresso di
parziale nelle vie aeree e, quindi, può aumentare il rischio di aria non necessita di intervento.
pneumotorace. In genere, vengono staccati dalla ventilazione e L’RX torace dopo la toracentesi si fa quando si pensa che qualcosa
viene fatta la toracentesi. sia andato male durante la procedura: ci si è accorti che è entrata
Versamento compartimentalizzato: Se il versamento è un po’ d’aria, che il paziente si è mosso troppo e ha sentito molto
compartimentalizzato, prevalentemente a causa di aderenze o dolore oppure nel paziente fragile, ventilato o molto critico.
altre patologie pleuriche, la toracentesi diventa piuttosto Dovrebbe essere eseguita anche se il paziente sviluppa dolore
complessa in quanto il versamento è veramente difficile da toracico, dispnea o ipossiemia.
pungere. In questo caso si usa una guida ecografica o la TC.
Siti di infezione cutanea: l’ago della toracentesi non dovrebbe Complicanze che succedono poco frequentemente:
passare attraverso siti di infezione cutanea (come cellulite o ▪ Emotorace (coagulopatia, terapia anticoagulante);
herpes zoster) sulla parete toracica, in tale caso è necessario ▪ Lesione di un organo intraaddominale (necessità di
scegliere un altro sito di ingresso. biopsia epatica/renale);
Strumentario: i kit per toracentesi sono pre-preparati e pre- ▪ Embolia aerea (se viene immessa aria anziché aspirarla);
sterilizzati, ma, a differenza dell’emogasanalisi, dov’è non c’è ▪ Edema polmonare secondario (quando, in un
necessità di sterilità per i guanti dell’operatore, qui sì. versamento pleurico massivo, viene tolto tanto liquido
Necessario per evacuare il versamento→ Ago 18 o 20 gauge, molto rapidamente.
quindi particolarmente grosso, perché è necessario drenare anche Indicazione al drenaggio di uno pneumotorace (in generale, non
un liquido potenzialmente particolato e denso; Siringa da 60mL in seguito a toracentesi) →Quando è causa di insufficienza
che esercita una pressione regolata; Raccordo a tre vie respiratoria. Nel paziente dispnoico o ipossiemico, lo
L’esecuzione della toracentesi rappresenta uno degli utilizzi pneumotorace viene drenato chirurgicamente.
principali della percussione del torace, perché il suono chiaro ▪ Pneumotorace iatrogeno: non è necessario drenarlo
polmonare passa ad un’ottusità toracica quando c’è la transizione chirurgicamente. Il paziente va messo in posizione di
aria-liquido. È importante verificare lo spazio intercostale in cui Trendelenburg per 24h e, in genere, si riassorbe perché
fare la toracentesi, si può fare anche con l’ecografia e risulta più
l’aria viene riassorbita per fagocitosi da parte di cellule Se pneumotorace di maggiore entità o pz sintomatico→
della pleura viscerale. evacuazione dell’aria tramite toracentesi o drenaggio nel cavo
▪ In alcuni casi, invece, lo pneumotorace deve essere pleurico.
drenato. Ad esempio, quando il polmone non si Se pneumotorace è recidivante → tramite VATS si effettua una
riespande, come in un paziente con fibrosi polmonare, e resezione delle blebs con suturatrice e abrasione meccanica della
va drenato con aspirazione positiva. pleura.
Pneumotorace spontaneo secondario (PSS)
PNEUMOTORACE
Esso costituisce una complicanza di una patologia polmonare
Definizione: presenza di aria in cavo pleurico. L’aria può entrarvi
preesistente. L'incidenza è di poco inferiore rispetto al PSP e
tramite una lesione della pleura viscerale o una soluzione di
l'età è più avanzata, con picco di incidenza tra i 60-65 anni. Il PSS
continuo della parete toracica. La pressione negativa nel cavo
è più grave e può costituire un'evenienza
favorisce il passaggio di aria all’interno dello stesso, la quale
potenzialmente fatale, poiché interessa pazienti già affetti da
equilibra la P endopelurica alla Patm e il polmone collassa. Spesso
patologie polmonari. Infatti il sintomo principale è la dispnea
il collasso porta alla chiusura della breccia pleurica e lo
piuttosto che il dolore, talvolta anche grave seppure in presenza
pneumotorace si autolimita. Raramente si instaura un
di pneumotorace limitato. Gli aspetti radiologici dello
meccanismo a valvola portando l’aria ad entrare ma non ad uscire
pneumotorace sono analoghi al PSP, cambia il quadro
durante l’espirazione. Ciò porta ad un progressivo aumento della
polmonare d'insieme, caratterizzato dalla patologia di base,
Pintrapleurica e il collasso completo del polmone→
spesso già evidente alla radiografia. L'indicazione al drenaggio
pneumotorace iperteso. Lo pneumotorace si classifica in
pleurico è più pressante, poiché si tratta di pazienti sintomatici,
spontaneo, traumatico e iatrogeno
anche per pneumotoraci relativamente limitati e che vanno
Pneumotorace spontaneo primitivo (PSP)
comunque trattati. L'intervento chirurgico per la prevenzione
II PSP è dovuto alla rottura di piccole bolle di enfisema
della recidiva può essere indicato già dopo il primo episodio.
parasettale (blebs), solitamente localizzate nella regione apicale
L'intervento consiste nell’asportazione della lesione causa dello
del polmone. Ha un'incidenza tra 7 e 18 casi/100.000 e si
pneumotorace o nella sutura della breccia parenchimale con
presenta di solito tra i 15 e i 30 anni. Il meccanismo di
ottenimento della pleurodesi (meglio tramite talcaggio piuttosto
formazione delle blebs non è ancora chiarito. Basandosi sul fatto
che la pleuroabrasione).
che il PSP è più frequente in soggetti giovani, alti, magri e
NEOPLASIE PLEURICHE
longilinei e che hanno avuto una rapida crescita in fase
Carcinosi pleurica metastatica
adolescenziale, è stato ipotizzato che il gradiente pressorio
L'interessamento metastatico identifica il quadro della carcinosi
all'interno del cavo pleurico, con pressioni più negative agli apici
pleurica, la più frequente forma di interessamento tumorale
rispetto alle basi, favorisca una sovradistensione degli alveoli
della pleura. Le neoplasie che più spesso determinano carcinosi
apicali, con rottura dei setti e formazione delle blebs. Il fumo di
pleurica sono i tumori del polmone, della mammella e dell'ovaio.
sigaretta è stato identificato come uno dei fattori di rischio,
La carcinosi pleurica si presenta sotto forma di lesioni tumorali
perciò hanno ipotizzato che la flogosi correlata al fumo possa
multiple, diffuse su uno o entrambi i foglietti
causare la degradazione delle fibre elastiche nel polmone. Il
pleurici, di dimensioni variabili da piccoli granuli di pochi
meccanismo di rottura delle blebs sembra dovuto a un aumento
millimetri a grosse vegetazioni > 1 cm, più o meno rilevate.
della pressione alveolare, come quello che può verificarsi
Quasi sempre la carcinosi pleurica determina un versamento
quando un soggetto
pleurico e in presenza di questo e nel sospetto diagnostico di
si espone in breve tempo a brusche variazioni di pressione
carcinosi pleurica, la diagnosi può essere eseguita mediante
atmosferica (piloti di aeroplani non pressurizzati, sommozzatori,
toracentesi e successiva analisi citologica del liquido o, se
astronauti).
questa risulti negativa, con la biopsia pleurica in VATS.
Diagnosi e clinica: la clinica dipende dall'entità dello
Tumore fibroso localizzato della pleura
pneumotorace. Sempre presente è il dolore, a esordio
Si tratta di forme neoplastiche benigne o maligne molto rare, che
improvviso, di tipo puntorio o trafittivo, localizzato più spesso
originano da uno dei due foglietti pleurici e si sviluppano dalle
nella regione apicale o scapolare dell'emitorace corrispondente,
cellule mesenchimali del tessuto subpleurico. Hanno uguale
che si modifica con gli atti del respiro. La dispnea di solito è lieve,
incidenza nei due sessi, compaiono di solito dopo i 50 anni e non
poiché si tratta di soggetti giovani, sani e con grande riserva
sono noti fattori di rischio. Le forme benigne rappresentano la
respiratoria. Anche la tosse può essere presente. In caso di
maggioranza, 70-90%, originano più spesso dalla pleura
pneumotorace iperteso la dispnea sarà importante, a causa
viscerale, come masse peduncolate, e crescono lentamente
della compressione anche del polmone controlaterale da parte
all'interno del cavo pleurico, occupando progressivamente
del mediastino spostato; la tosse è sempre presente e si
spazio. La crescita lenta e lo spazio a disposizione fanno sì che
aggiungono tachicardia e ipotensione, fino allo scompenso
queste neoplasie possano rimanere asintomatiche anche per
cardiaco congestizio, per collasso delle vene cave dovuto allo
lungo tempo, e quindi la diagnosi è più spesso occasionale, a
spostamento del cuore. Inoltre può presentare aritmie per
seguito di radiografie eseguite per altri motivi. I TFLP di più
stiramento del tessuto di conduzione cardiaco. L'EO evidenzia
grandi dimensioni sono sintomatici: tosse, dolore toracico e
l’iperespansione e ipoespansibilità dell'emitorace
dispnea sono dovuti all'azione di compressione sul polmone e
corrispondente, dove saranno ridotti-assenti fremito vocale
sulle strutture circostanti. In questi casi il tumore è voluminoso,
tattile e murmure vescicolare e apprezzabile ipertimpanismo
spesso > 10 cm. La TC è l'esame di scelta per porre il sospetto
percussorio.
diagnostico. Le forme maligne sono radiologicamente
Il sospetto diagnostico viene confermato dalla radiografia del
indistinguibili da quelle benigne. È infatti l'esame istologico a
torace, da eseguire in due proiezioni a paziente in ortostatismo.
definirle come tali. Inoltre le forme maligne originano più spesso
La TC trova indicazione per la ricerca delle blebs per cui la
dalla pleura parietale o diaframmatica e sono sessili, crescono
radiografia ha una bassa sensibilità, trattandosi di lesioni di
più in fretta e dunque tendono a essere più voluminose, a
piccole dimensioni.
presentare aree di necrosi o emorragia all'interno visibili alla TC
Terapia: Se pneumotorace è di piccola entità (<20% campo
e a manifestarsi con una sintomatologia. La prognosi dei TFLP è
polmonare o <2cm alla radiografia), il pz non ha dispnea →
buona, a patto che vengano asportati in modo radicale.
osservazione clinica in attesa del riassorbimento spontaneo.
ESAME OBIETTIVO CUORE atriale, quindi in caso di sovraccarico; ma non consente di
Anamnesi capire se parliamo di scompenso dx-da embolia polmonare- o
Patologica prossima: sx, perchè aumenta in entrambi i casi. Dunque, importante
1. DOLORE TORACICO: causato ++da ischemia miocardica, con sarà l’anamnesi cardiologica (se il pz ha avuto infarti, sintomi
localizzazione retrosternale, con o senza irradiazioni, di intensità associati, vasculopatie, decubito notturno ovvero il pz
variabile, oppressivo, che non varia né con gli atti del respiro, né cardiologico mette più cuscini) e respiratoria (se il pz ha
con i movimenti, né con la posizione. Può durare a lungo (infarto) BPCO, se ha avuto tosse o catarro, se faceva ossigeno a casa,
o pochi min (angina). decubito notturno).
Può essere indagato soffermandosi su: Site (centrale?), Onset 4. VERTIGINI/SVENIMENTI (SINCOPE): sincope def come perdita
(improvviso? cosa stava facendo?), Character (oppressivo?), transitoria di coscienza dovuta a ipoperfusione cerebrale,
1 2 3
Radiation (irradiazione ad arti, collo e mandibola), Association caratterizzata da rapido esordio, breve durata e completo
(con dispnea, nausea, sudorazione?), Timing (durata), ripristino dello stato di coscienza; sdr minori senza perdita di
Exhacerbation (varia con respiro, movimento o posizione?), completa di conoscenza sono riferite come lipotimia o vertigine.
Severity (da 1 a 10). Indagare su: 1durata perdita di coscienza (se è breve – cardiaca,
2. PALPITAZIONI (CARDIOPALMO): è normale avvertire il battuto se è lunga – neurologica); 2prodromi (pre-sicope); 3attività svolta
del cuore sotto sforzo intenso o in caso di eccitazione; patologico in quel momento; 4insorgenza improvvisa/graduale; 5sintomi
in presenza di tachicardie, bradicardie o aritmie. associati; 6morsicatura della lingua, convulsioni, incontinenza
Frequentemente il pz avverte battiti isolati, che sono segno di sfinteriale.
extrasistolia (viene avvertito il primo battito extrasistolico). Quando l’origine è cardiaca, sono ++sincopi improvvise e non
Chiedere al pz se: 1percepisce il suo battito cardiaco; 2se si, associate a sintomi prodromici (mentre sincopi vaso-vagali sono
quando e come iniziano le palpitazioni; 3quanto durano; associate a malessere, nausea e sudorazione algida); le ++cause
4 5 6
improvvise/graduali; veloci/lente; regolari/irregolari; cardiache sono: bradiaritmie gravi ma reversibili, tachicardie
7
associate a svenimento/dolore toracico/dispnea o elementi che gravi ma reversibili, episodi transitori di bassa portata assoluta
suggeriscono compromissione emodinamica; 8associate a cibi o (nel mixoma atriale) o relativa (nei pz con stenosi aortica in
bevande (caffè, tè, vino, cioccolato) → mettendo insieme le presenza di una riduzione delle resistenze periferiche).
informazioni ottenute: se sono irregolari e rapide = FA 4. CLAUDICATIO: SOCRATES? Piede/polpaccio/coscia/gluteo?
parossistica o flutter atriale totale con blocco variabile; se sono Distanza percorsa prima di dolore? Dolore a riposo?
regolari e rapide = TPSV o TV; se si tratta di battiti diminuiti o persi 5. TOSSE: spesso accompagna la dispnea di origine cardiaca, per
correlati a riposo, decupito o pasto = battiti ectopici atriali o congestione dei vasi bronchiali e ipersecrezione bronchiale
ventricolari; se si tratta di un’accelerazione regolare del battito = (acqua nel polmone) oppure per compressione di nervi afferenti
ansia; se si tratta di una riduzione regolare del battito = farmaci da parte di strutture CV particolarmente dilatate.
(beta-blocc) o bigeminismo. 6. EMOTTISI: frequente in caso di dilatazione e ipertensione delle
3. DISPNEA: consapevolezza di respirare che dà disagio, “fame vene bronchiali (++stenosi mitralica) – ddx con tumore o infarto
d’aria” o “fatica nel respirare”, che deriva da congestione dei polmonare; se l’escreato è roseo si tratta ++ di edema polmonare
capillari polmonari, con edema interstiziale che riduce gli scambi acuto.
gassosi. Valutata attraverso opportune domande che 7. ASTENIA: può derivare da una bassa GC o da numerose altre
permettono di stabilire se la dispnea esiste realmente (se sale le cause – se c’è evidenza di insufficienza cardiaca bisogna tenerne
scane, a che piano deve fermarsi per riposarsi, se in passato era conto; in caso contrario si devono cercare cause extracardiache.
diverso, quali attività abituali sono diventate ++faticose), se Patologica remota:
insorge sotto sforzo o a riposo, se peggiora in posizione supina, Indagare su: storia di angina, infarto del miocardio, ictus, febbre
con quanti cuscini dorme la notte reumatica, diabete, ipertensione, ipercolesterolemia,
→ Classificazione NYHA del livello di sforzo in corrispondenza del precedenti indagini ed interventi (ECG, angiografia,
quale insorgono disturbi di origine cardiaca: classe I – pz che non angioplastica/stent, ecocardiografia, scintigrafia cardiaca, CABG).
presentano disturbi anche in caso di sforzi intensi classe II – pz Farmacologica:
che presentano disturbi solo per sforzi inconsueti (correre) classe Indagare su assunzione di: aspirina, nitroglicerina, beta bloccanti,
III – pz che presentano disturbi anche per sforzi richiesti dalla vita diuretici, ACEi/sartani, digossina, statine
comune (faccende domestiche) classe IV – pz che presentano Sociale:
disturbi anche a riposo. Può insorgere in modo improvviso Indagare su: storia di tabagismo e impatto dei sintomi sulla vita
(aritmia o ischemia miocardica) oppure può svilupparsi in modo quotidiana.
lento e graduale, insorgendo durante il riposo notturno, perché
durante la giornata il pz accumula acqua negli spazi interstiziali a
livello degli arti inferiori –> questa acqua accumulata rientra in Nell’EO generale di un paziente cardiopatico bisogna tener
circolo se il pz sta in posizione supina per un periodo prolungato, presente che: 1il pz solitamente ha un un decubito notturno
aumentando la massa circolante = dispnea parossistica notturna obbligato perché spesso ha necessità di dormire in posizione
(tipica dei pz con stenosi mitralica). Un sintomo equivalente semi-assisa; 2spesso sono presenti sintomi e segni che
minore della dispnea è l’ortopnea, riferita come la necessità di denunciano la presenza di una “failure” della funzione di pompa
dormire con un numero di cuscini maggiore rispetto a quello del cuore come cianosi (++cardiopatie congenite con shunt dx-
abituale, perché tale posizione facilita l’espansione delle basi sin) e frequente presenza di edemi (per sviluppare sdr edemigena
polmonari con diminuzione della congestione nel letto capillare con edemi declivi ++arti inferiori e successivamente a livello delle
e possibilità di aumento delle aree polmonari ben ventilate. sierose, lo scompenso deve essere globale oppure riguardare
solo il cuore dx come nell’ipertensione polmonare).
DDx tra pz cardiologico o respiratorio con dispnea: doso
l’NT-BNP, indicatore che aumenta ++ in caso di dilatazione
È importante l’EO dell’intero torace ed è indispensabile la itto spostato in basso e a sin, per cui si percepisce in
valutazione dei reperti obiettivi del sistema vascolare periferico corrispondenza del VI-VII sp intercostale all’esterno
(polsi, pressione venosa centrale e turgore). dell’emiclaveare; mentre in caso di dilatazione VD itto spostato
lateralmente all’emiclaveare sin ma non verso il basso →
L’EO deve essere integrato da valutazioni di carattere tramite palpazione dell’itto può essere fatta DDx tra ipertrofia
strumentale: 1ECG, 2ECG dinamico secondo Holter, 3ECG sotto e dilatazione cardiaca, valutando il pz in decubito lat sin:
sforzo, 4Ecocardio, 5Eco-doppler, 6Scintigrafia miocardica, impulso localizzato, energico e spostato all’esterno suggerisce
7
Coronarografia, 8Enzimi di miocardionecrosi (troponina, CK-MB, ipertrofia, mentre un più diffuso sollevamento dell’area della
transaminasi). punta suggerisce dilatazione
- itto può essere spostato a dx o a sin per cause extracardiache,
L’EO del cuore passa attraverso le quattro fasi classiche di come versamento pleurico, aderenze toraciche, atelettasia
ispezione, palpazione, percussione e auscultazione, tenendo polmonare
presente che nell’obiettività cardiaca ha importanza >> - ipocinesia dell’itto in caso di versamenti pericardici, pericardite
l’auscultazione. costrittiva e in tutti i casi in cui la GC è bassa
- itto non visibile in caso di ridotta trasmissione dell’impulso
1. Ispezione (obesità, versamento pericardico, enfisema polmonare) o
Generale: stato generale, decubito, indizi/medicine presenti debolezza del battito cardiaco (infarto)
vicino al pz, colorito (pallore, cianosi, flushing), presenza di Altri impulsi contemporanei all’itto:
edemi, pz dolorante, respiro corto. - impulso nel II sp intercostale sin sulla parasternale – fisiologico
Torace anteriore e precordio: 1presenza di anormalità della in bambini e giovani adulti molto magri; indice di dilatazione
conformazione del torace (pectus excavatum, bozza precordiale dell’arteria polmonare negli altri pz
– che indica cardiopatia congenita con cardiomegalia se la - impulso nel II sp intercostale dx – ectasia dell’aorta ascendente
tumefazione è diffusa, e aneurisma aortico se la tumefazione è (vizi valvola aortica, aneurisma aortico, anziano)
circoscritta → in realtà al giorno d’oggi è difficile trovare nei pz - pulsazione estesa, all’interno dell’area dell’itto, che si prolunga
deformazioni della parete toracica attribuibili a cause cardiache durante tutta la sistole – aneurisma anteriore del VS
o di pertinenza dei frossi vasi), 2presenza di cicatrici (sternotomia (complicanza infarto) o ischemia anteriore in atto (e la
mediana= CABG, sostituzione valvolare aortica, cardiopatia pulsazione è debole)
congenita; sottomammaria sx= valvulotomia mitralica; - presenza di una retrazione toracica al posto dell’itto durante la
sottoclaveare= impianto di PM o defibrillatore – sporgenza del sistole – pericardite costrittiva
dispositivo), 3pulsazioni abnormi visibili (itto visibile; Pulsazioni abnormi non sincrone con l’itto (=doppio impulso):
rientramento sistolico alla punta= pericardite adesiva; pulsazione - in fase presistolica internamente alla punta quando, per <<
epigastrica= ipertrofia ventricolare dx). distensibilità del VS (ipertrofia concentrica, cardiomiopatia
Mani: 1pelle può mostrare colorazione particolare nei fumatori, ipertrofica, esiti di infarto), il riempimento del VS risulta
cianosi periferica, xantomi tendinei, lesioni di Janeway, noduli di difficoltoso, costringendo l’AS ad ipertrofizzarsi, facendo sì che
Osler (endocardite infettiva, se + controllare fundus oculi per la contrazione atriale diventi vigorosa – si associa al IV tono
macchie di Roth); 2unghie possono mostrare ippocratismo - in fase diastolica, per << distensibilità del VS, in associazione al
digitale (cardiopatie congenite cianotizzanti ed endocarditi III tono, nei casi del punto precedente + cardiomiopatie
batteriche subacute), emorragie a scheggia (endocardite), infarti restrittive + in associazione a knock pericardico nella
ungueali (vasculite), segno di Quincke (pulsazione letto ungueale, pericardite costrittiva
indicativo di insufficienza aortica), aracnodattilia (Marfan) o - pulsazione parasternale sinistra in fase telesistolica in caso di
polidattilia (difetti setto atriale), xantomi tendinei (iperlipidemia) grave insufficienza mitralica, perché il rigurgito nell’AS dilatato
Viso: colore (pallore, flushing, cianosi), arco corneale e/o spinge in avanti il VD
xantelasma (dislipidemia significativa), pallore delle congiuntive - raramente si ha lo stesso reperto telesistolico a dx dello sterno,
(anemia), flush malare (stenosi mitralica), esoftalmo o gozzo in caso di insufficienza tricuspidale.
(disfunzione tiroidea), dismorfismi (sdr di Down, Marfan, Turner,
Noonan o William), igiene dentale. Oltre all’itto della punta, alla palpazione è possibile evidenziare i
FREMITI = vibrazioni palpabili sulla parete toracica,
2. Palpazione corrispondenti all’espressione tattile di soffi cardiaci intensi, con
Eseguita a pz in decubito supino o ruotato sul fianco sinistro, la stessa cronologia, durata e localizzazione dei soffi a cui sono
ponendosi alla sua dx; si palpa prima con il palmo della mano, poi associati: 1fremito sistolico – stenosi aortica, polmonare;
usando i polpastrelli, permette di apprezzare l’ITTO DELLA 2
fremito diastolico – stenosi mitralica.
PUNTA (=pulsazione della parete toracica provocata dal Oltre ai fremiti e all’itto è possibile palpare i toni cardiaci a livello
movimento del cuore), che corrisponde all’inizio della dei rispettivi focolai valvolari: il tono cardiaco può essere
contrazione del VS (sistole ventricolare isometrica, durante la palpabile come una piccola espansione che sentiamo sotto le
quale il cuore si sposta in avanti, in basso e a sin, in direzione della nostre dita, sempre appoggiate ed avvicinate in numero di
parete toracica) ed è contemporaneo al I tono e al polso quattro nell’area di interesse.
carotideo. In condizioni normali nell’adulto si percepisce nel V sp
intercostale sx 1 cm all’interno della linea emiclaveare (nel 3. Percussione
bambino può essere nel IV sp); nei brachitipi, in pz obesi o con il Ha limitata utilità nell’esame del cuore; utile per identificare la
diaframma sollevato (x ascite, gravidanza, meteorismo) si nomale posizione di cuore, stomaco e fegato e assicurarsi che
percepisce più in alto, nel IV sp intercostale sull’emiclaveare sin. non vi sia situs viscerum inversus.
Cause di spostamento/alterazione dell’itto: Delimitazione dell’aia di ottusità cardiaca: la percussione dell’aia
- causa +++di spostamento è la dilatazione cardiaca, in cardiaca comprende una porzione centrale in cui il reperto
particolare: in caso di dilatazione VS (insuff aortica o mitralica)
percussorio ottuso viene definito assoluto e un alone periferico, - III sp intercostale sx sulla parasternale dx, immediatamente al di
in cui, ad un orecchio molto esercitato, risulta che l’ottusità è sotto del focolaio della polmonare = FOCOLAIO DI ERB (focolaio
relativamente minore rispetto alla porzione centrale; la accessorio stenosi AO) – punto in cui è possibile effettuare
percussione delle porzioni laterali del torace, invece, genera un l’auscultazione della componente aortica del II tono cardiaco e
suono “chiaro” in quanto stiamo percuotendo anteriormente il di soffi cardiaci causati da alterazioni della valvola aortica.
polmone destro e sinistro nelle porzioni medio-superiori →
quindi, in senso latero-mediale l’aia viene delimitata passando da I fenomeni auscultatori del cuore sono: TONI (sono il risultato
un suono chiaro polmonare ad un suono ottuso (relativo e poi di vibrazioni determinate dalla brusca accelerazione o
assoluto). decelerazione del sangue all’interno del sistema CV),
Questa delimitazione deve essere effettuata seguendo degli SOFFI (sempre patologici, sono risultato di vibrazioni che
standard di riferimento: originano nella corrente ematica, nel cuore e nei grossi vasi e
1) Prima viene delimitato il margine dx del cuore e la cupola che hanno come premessa fisica lo sviluppo di un flusso
epatica: percussione emitorace anteriore destro in senso cranio- turbolento, associato ad un aumento di velocità del flusso,
caudale sulla linea emiclaveare in corrispondenza del VII-VIII determinato a sua volta dal passaggio, in una struttura rigida,
spazio intercostale – si rileva il passaggio da un suono chiaro da un calibro maggiore a uno minore e viceversa),
polmonare ad un suono ottuso epatico → viene delimitato il RUMORI AGGIUNTI (parafisiologici, anch’essi di origine
margine inf del polmone di destra; a questo punto la percussione valvolare) e SFREGAMENTI PERICARDICI (In caso di frizione fra
deve procedere in senso latero-mediale e il passaggio da suono foglietto parietale e viscerale del pericardio, associata in
chiaro a suono ottuso ci delimita il margine destro del cuore; genere a pericardite con versamento ricco di fibrina).
2) Poi viene delimitato il margine sx del cuore e il profilo dello Il problema con l'auscultazione cardiaca è afferrare rumori
stomaco: ripetendo lo stesso schema di percussione sfruttato per deboli e dare loro significato: per afferrarli bisogna
identificare il margine dx, procedendo dal basso verso l'alto e in concentrare l'attenzione sulle diverse fasi del ciclo cardiaco:
senso latero-mediale. a) si parte dal I TONO: questo viene identificato con facilità
L’aia di ottusità cardiaca centrale è aumentata in tutte le perché è contemporaneo all'itto della punta o al polso
situazioni in cui il cuore aumenta di volume (ipertrofia, carotideo (mentre quello radiale è più tardivo);
versamento), diminuisce in situazioni in cui il polmone b) identificato il I tono, bisogna concentrarsi sulla fase
enfisematoso si sovrappone al cuore e rende impossibile la successiva, cercando di identificare il II TONO;
rilevazione di un’aia di ottusità. c) poi bisogna concentrarsi sull'INTERVALLO FRA I E II TONO,
Nella pratica clinica viene utilizzato solo in circostanze cioè la sistole; infine sulla diastole.
eccezionali, soprattutto in situazioni di non disponibilità delle In questo modo si associa a una determinata fase del ciclo
metodiche strumentali che permettono di valutare le dimensioni cardiaco l'eventuale percezione di altri rumori, che possono
cardiache, come l’RX del torace e l’ecocardiogramma. essere: • molto brevi = TONI • prolungati = SOFFI.
Alla percezione di un tono o soffio deve seguire di volta in volta
4. Auscultazione la sua identificazione stabilendo: a) in quale fase del ciclo
Rappresenta il cardine centrale dell’EO del cuore e richiede cardiaco si apprezza; b) qual è il focolaio su cui è più intenso;
l’utilizzo sia del diaframma che della campana del fonendoscopio: c) quali sono le sue caratteristiche.
il diaframma è essenziale per l’auscultazione dei toni mentre la
campana è solitamente più utile per l’auscultazione dei soffi e del TONI CARDIACI NORMALI:
cuore in età pediatrica. I TONO (S1): prodotto dalla chiusura della mitrale (M1) e della
La posizione migliore è quella supina o quella semi-assisa; anche tricuspide (T1) all'inizio della sistole. Il suono è ottuso,
se in alcune circostanze può essere utile effettuare prolungato e di bassa tonalità. A causa delle più alte P nelle
l’auscultazione in una posizione seduta con il busto leggermente cavità sinistre, la mitrale produce un tono che si sente su tutti
piegato in avanti (+++sospetto di pericardite o di sfregamenti i focolai; mentre la tricuspide, che si chiude con un leggero
pericardici). Quando si deve auscultare il cuore, bisogna trovarsi ritardo rispetto alla mitrale, produce un rumore più debole,
in un ambiente tranquillo e silenzioso ed è sempre buona norma che si sente bene solo sul focolaio tricuspidale.
auscultare e palpare contemporaneamente il polso radiale, per Modifiche intensità di S1:
capire se l’evento che si sta auscultando si traduce in un’onda ↑ di intensità: se il volume presistolico è piccolo e quindi il
periferica emodinamicamente valida che genera un polso tempo di riempimento diastolico è ↓, in particolare: nella
periferico (importante ++nelle aritmie, in particolare nella FA: è tachicardia (diastole breve), se l'intervallo P-R è breve (e quindi
un esempio tipico di discrepanza tra reperto auscultatorio e l'intervallo fra contrazione atriale e ventricolare), nella stenosi
reperto palpatorio periferico perché alcuni battiti cardiaci non mitralica (ostacola il deflusso atrioventricolare).
producono onde di perfusione periferica sufficienti a ↓ di intensità: associata a riduzione della capacità dei lembi
determinare il polso). delle valvole di collabire e ↑ tempo di riempimento diastolico;
Si appoggia il fonendoscopio su almeno 4 punti della parete interviene nell’insufficienza della mitrale o tricuspide e in
toracica (focolai di auscultazione): generale nelle situazioni di failure funzionale del ventricolo
- II sp intercostale dx sulla parasternale = FOCOLAIO AORTICO; sinistro o destro. In particolare, l’intensità della componente
- II sp intercostale sx sulla parasternale = FOCOLAIO POLMONARE; mitralica è ridotta se le cuspidi sono già in posizione di
→ Aortico e Polmonare sono i focolai della base del cuore semichiusura, come avviene quando il ventricolo sinistro ha un
- IV sp intercostale sx margine dello sterno = FOCOLAIO elevato volume presistolico, in particolare si deve pensare ad
TRICUSPIDALE; un intervallo P-R lungo oppure a scompenso cardiaco o a una
- V sp intercostale sx sull'emiclaveare = FOCOLAIO MITRALICO cattiva trasmissione del suono per interposizione di grasso
(coincide con la sede in cui valutiamo l’itto) (soggetti obesi), aria (enfisema polmonare) o liquido
→ Tricuspidale e Mitralico sono i focolai dell’apice del cuore (versamenti pericardici).
Sdoppiamento patologico: quando ci sono degli eventi elettrici RUMORI AGGIUNTI:
che ritardano la chiusura di una delle due valvole In varie circostanze l'auscultazione fa apprezzare, oltre ai due
atrioventricolari, come il blocco di branca destro (con ritardo principali, altri toni.
di attivazione elettrica del cuore destro) e il blocco di branca III TONO (S3): è un rumore parafisiologico a bassa frequenza
sinistro (in cui si verifica un ritardo di attivazione elettrica del che deriva da una vibrazione accentuata delle pareti
cuore sinistro). ventricolari al termine del riempimento rapido (0,14-0,16 sec
Si tratta in generale di condizioni di asimmetria di trasmissione dopo la componente aortica del II tono), in protodiastole. È
dell’impulso tra i due ventricoli. apprezzabile quando la quantità di sangue che all'apertura
II TONO (S2): prodotto dalla chiusura delle semilunari aortiche delle valvole atrioventricolari passa dall'atrio al ventricolo è
(A2) e polmonari (P2) alla fine della sistole. Il suono è aumentata, ovvero quando la distensibilità delle pareti
scoccante, di breve durata e di elevata intensità. La chiusura ventricolari è molto bassa. Nel bambino/giovane si apprezza
della valvola aortica è più forte e si sente bene su tutti i focolai; spesso in condizioni di normalità, mentre in età adulta è un
mentre la chiusura della polmonare, che si produce con un reperto patologico (sopra i 30 anni). Si può avere un S3 di
leggero ritardo rispetto alla prima, si sente bene sul focolaio origine sinistra, che si sente bene alla punta, e un S3 di origine
della polmonare → Il ritardo della componente polmonare destra, che si sente bene sul focolaio della tricuspide. Per
rispetto all'aortica è facilmente apprezzabile durante distinguerli si esegue la MANOVRA DI RIVERO-CARVALHO: si fa
l'inspirazione (fase del respiro che fa aumentare l'afflusso di inspirare il paziente e se il S3 è di origine dx aumenta di
sangue al Vdx), mentre diventa impercettibile durante intensità. S3 è accentuato in condizioni in cui il riempimento
l’espirazione, quindi auscultando il focolaio polmonare si sente del VS è ↑, come dilatazione del VS o insufficienza VS (infarto
un II tono fisiologicamente doppio durante l’inspirazione e miocardico, cardiomiopatia dilatativa).
unico durante l’espirazione. Uno sdoppiamento fisso del II IV TONO O TONO ATRIALE (S4): sempre patologico, si sente in
tono (che si mantiene anche in fase espiratoria) è patologico e tarda diastole (presistole) ed è determinato da vibrazioni delle
si riscontra tipicamente nei difetti del setto interatriale. È pareti ventricolari per afflusso di sangue dall'atrio durante la
importante valutare il comportamento dello sdoppiamento sistole atriale che coincide con la telediastole (=presistole).
del II tono con le fasi del respiro, perché in alcune cardiopatie Rumore a bassa frequenza, che si sente alla punta. Perché
è la componente aortica a seguire quella polmonare: in questo insorga, occorre che le pareti ventricolari abbiano una
caso lo sdoppiamento è espiratorio e non inspiratorio = distensibilità bassa (ipertrofia, scompenso): se il ventricolo
sdoppiamento paradosso. ispessito è il dx, S4 si sente meglio sul focolaio della tricuspide
Modifiche intensità di S2: e si accentua con l'inspirazione.
↑ di intensità: in caso di aumento della pressione in arteria KNOCK PERICARDICO: si verifica in protodiastole, leggermente
polmonare la componente polmonare del Il tono diventa più più precoce di S3; serve a distinguere i due toni il fatto che il
intensa, mentre la durata dell'intervallo fra le due componenti knock ha un'alta frequenza. Si manifesta nella pericardite
si riduce: per questo l'ipertensione polmonare si associa costrittiva ed è dovuto a vibrazioni delle pareti ventricolari
essenzialmente a un'accentuazione di S2, che si sente bene sia ristrette dal pericardio ispessito nel momento in cui avviene
sul focolaio polmonare sia su quello aortico. In particolare: A2 il riempimento rapido. Si sente soprattutto alla punta.
rinforzato in caso di tachicardia e ipertensione sistemica; P2 SCHIOCCO DI APERTURA DELLA MITRALE: altro possibile tono
rinforzato in caso di ipertensione polmonare e stenosi aggiunto protodiastolico, ad alta tonalità, secco, che si sente
polmonare di grado lieve. bene su punta e mesocardio, ma anche ai due focolai della
↓ di intensità: determinato generalmente da insufficienza base – questo è importante, perché, se a prima vista si può
aortica grave, con ritardo di chiusura o chiusura inadeguata interpretare lo schiocco come una componente polmonare
della valvola semilunare aortica, coinvolta nella generazione accentuata di un II tono ampiamente sdoppiato, l'attenta
della componente aortica secondo tono. auscultazione sul focolaio polmonare permette di avvertire tre
Sdoppiamento patologico: 1sdoppiamento fisso del II tono rumori distinti. Le due componenti di S2 e lo schiocco. Di solito
(che si mantiene anche in fase espiratoria) si riscontra è dovuto a rigidità dei lembi mitralici (stenosi mitralica).
tipicamente nei difetti del setto interatriale; 2sdoppiamento CLICK DA EIEZIONE: toni aggiunti secchi e brevi, ad alta
paradosso (è espiratorio e non inspiratorio, perché in alcune tonalità, che si apprezzano durante la sistole, poco dopo il l
cardiopatie è la componente aortica a seguire quella tono (protosistole). Sono schiocchi di apertura delle
polmonare) in caso di BBSx, stenosi AO, pervietà dotto semilunari aortiche (o polmonari), oppure rumori di
arterioso, pacing ventricolare destro; 3ampio sdoppiamento in distensione di un'aorta (o polmonare) dilatata che si distende
caso di BBDx, stenosi polmonare, inspirazione profonda, all'arrivo del sangue del ventricolo sottostante. Indica valvola
rigurgito mitralico, difetto del setto ventricolare; 4secondo flessibile (non calcifica).
tono singolo in caso di tetralogia di Fallot, stenosi AO e TONI MESO-TELESISTOLICI NON DA EIEZIONE (CLICK
polmonare severe, atresia polmonare, sindrome di SISTOLICI NON DA EIEZIONE): più tardivi dei toni da eiezione
Eisenmerger, difetto setto interventricolare ampio, (meso o telesistolici), spesso multipli, derivano soprattutto da
ipertensione sistemica. improvvisa messa in tensione di corde tendinee mitraliche
più elastiche rispetto al normale. Molto frequentemente sono
DISTINZIONE TRA I E II TONO: Se il pz ha una FC piuttosto bassa, associati a prolasso della mitrale.
la distinzione è facile, perché l'intervallo fra I e II tono è molto
più breve di quello fra II tono e I tono del battito successivo; se SOFFI CARDIACI:
la FC è alta, questa differenza diventa difficile e bisogna Originano dal sangue che scorre nelle cavità cardiache o nei
considerare che: 1il I tono è sincrono con l'itto della punta e vasi che in determinate circostanze diventa turbolento, con
con il polso carotideo; 2il II tono è quasi sempre più forte del I formazione di vortici. La turbolenza che genera il soffio
sul focolaio aortico. insorge: 1quando vi sono brusche variazioni di ampiezza del
letto di scorrimento, 2quando il sangue scorre molto
velocemente, 3quando il sangue ha una viscosità molto
inferiore alla norma (anemia: in cui si possono auscultare dei
soffi non irradiati, dovuti al meccanismo compensatorio della
tachicardia che quindi determina aumento della velocità di
transito del sangue nel cuore) → quindi insorgono ++in
corrispondenza di brusche variazioni di ampiezza deI lume e
hanno: 1un punto di origine, in cui la loro intensità è massima;
2
un'irradiazione che segue il tragitto della corrente turbolenta,
3
una durata, 4un'intensità, che può essere più o meno
costante o variare nel tempo, 5un timbro piuttosto SOFFI DIASTOLICI:
caratteristico (es. rude). 1. PROTODIASTOLICI: iniziano quasi immediatamente dopo il II
Il soffio può variare: per provocare tali mutamenti si invita il tono. Sono caratteristici dell'insufficienza aortica e polmonare,
paziente a eseguire alcune manovre (x es. fare un piccolo in particolare in quella aortica il rumore è causato dal reflusso
sforzo) o gli si somministrano farmaci in grado di modificare di sangue dall’aorta al ventricolo durante la diastole – durante
rapidamente le condizioni emodinamiche. la diastole infatti la semilunare aortica è chiusa per cui non ci
Classificazione dei soffi in gradi: dovrebbe essere rigurgito, ma in caso di patologia della
GRADO 1: il soffio si percepisce a fatica, facendo la massima semilunare aortica, essa non si richiude adeguatamente e il
attenzione; sangue refluisce verso il VS. Hanno alta frequenza (timbro
GRADO 2: il soffio è debole, ma si sente senza fatica; dolce) e si prolungano decrescendo in intensità.
GRADO 3 e 4: abbastanza forte/forte, si tratta di gradi 2. MESO-TELEDIASTOLICI: sono dovuti a una stenosi assoluta
intermedi di soffi più intensi che risentono della nostra oppure relativa, per un flusso di sangue eccessivo: attraverso
soggettività nella classificazione; la mitrale – si sente in un punto ristretto, in corrispondenza
GRADO 5: molto forte, con massima intensità udibile con della punta; attraverso la tricuspide – si sente in
fonendoscopio poggiato su torace del paziente; corrispondenza del focolaio tricuspidale. La frequenza è bassa
GRADO 6: così forte che si sente anche senza appoggiare il (rullio), spesso sono in crescendo perché aumentano di
fonendoscopio sul torace. intensità nella telediastole a causa della contrazione atriale
Classificazione dei soffi in base alle fasi del ciclo cardiaco: (=rinforzo presistolico). In caso di stenosi mitralica grave il
sistolico da eiezione (stenosi aortica o polmonare), sistolico da soffio si prolunga fino al I tono; in particolare il soffio nella
rigurgito (insufficienza mitralica o tricuspide), diastolico da stenosi mitralica inizia con lo scocco di apertura della mitrale,
eiezione (stenosi mitralica o tricuspide), diastolico da rigurgito subito dopo il secondo tono e si prolunga per tutta la diastole
(insufficienza aortica o polmonare). fino al primo tono successivo, con rinforzo protodiastolico e
SOFFI SISTOLICI: presistolico – perciò il soffio ha una una fase iniziale e finale di
1. OLOSISTOLICI (o pansistolici – di rigurgito): durano tutta la maggiore intensità, ha una morfologia “a rocchetto”, con una
sistole, iniziano con il I tono e terminano fondendosi con il II fase iniziale e finale più ampie. L’intensità non è in rapporto
tono. Sono udibili con la stessa intensità in tutta la sistole. Si con la gravità della stenosi, infatti è meglio auscultabile nella
producono quando vi è un'anomala comunicazione in sistole stenosi di media entità rispetto alle stenosi severe.
fra due cavità in cui vige una P molto diversa con flusso Un soffio tipico si ha in caso di insufficienza aortica grave, detto
retrogrado del sangue dal ventricolo all’atrio, in caso di soffio di Austin-Flint: si sente alla punta, deriva da vibrazioni
insufficienza mitralica e tricuspidale per incontinenza delle del lembo anteriore della mitrale in una fase in cui ci sono 2 vie
valvole, oppure da VS a VD in caso di difetti del setto di afflusso di sangue al ventricolo: il fisiologico flusso AV e il
interventricolare. Intensità e durata sono in relazione al flusso patologico che proviene dall’aorta insufficiente.
gradiente pressorio attraverso l’ostio da cui origina il suono. 3. TELEDIASTOLICI (pre-sistolici): soffi deboli che si sentono
→ il soffio sistolico da insufficienza della valvola mitralica solo quando la contrazione atriale determina un elevato
irradia all’ascella e l’irradiazione si valuta non andando verso gradiente P tra atrio e ventricolo.
l’ascella, ma spostandosi semplicemente con il fonendo verso
la sinistra del pz.
2. MESOSISTOLICI (di eiezione): originano tipicamente in
corrispondenza delle valvole semilunari aortiche e
polmonari, quindi originano nell’eiezione del sangue dai
ventricoli all’aorta o all’arteria polmonare e sono caratterizzati
dal fatto che cominciano dopo il I tono e finiscono prima del II
tono. Essendo legati all'eiezione, hanno un'intensità che
cresce fino verso la metà della sistole (quando è max la forza
di contrazione del cuore per eiettare il sangue) e poi decresce,
con morfologia definita “a losanga” o “a diamante”. Soffi di
questo tipo si associano a numerose condizioni cliniche, tra cui SOFFI CONTINUI O SISTODIASTOLICI: si avvertono durante
stenosi aortica o stenosi polmonare, perché il sangue sarà tutta la durata del ciclo cvardiaco. Derivano dall’esistenza di
spinto attraverso un lume ristretto e darà luogo a un flusso una comunicazione fra due compartimenti, in uno dei quali la
turbolento. P supera quella dell’altro sia in sistole sia in diastole: 1Soffio del
3. TELESISTOLICI: più tardivi e più brevi, questi soffi sono dotto di Botallo persistente; 2In caso di rottura del seno di
associati a disfunzione dei muscoli papillari nella cardiopatia Valsalva; 3in vari casi di fistola arterovenosa, ovvero di grosso
ischemica e ad anormalità dei lembi mitralici nel prolasso ostacolo sul decorso di un'arteria (x es. coartazione aortica) o
mitralico. di flusso abbondante in un circuito particolarmente tortuoso x
es. il "soffio mammario”, che si sente spesso sulla mammella
durante l'ultima fase della gravidanza.
RUMORE DA SFREGAMENTO PERICARDICO: Rumore
prolungato, non limitato a sistole o a diastole, con tonalità
abbastanza alta, aspro e grattante (scratch) – pericardite
fibrinosa, per frizione tra i due foglietti.
SOFFI VALVOLARI PROTESICI:
1. PROTESI VALVOLARE AORTICA: in caso di valvole a singolo
disco si può auscultare un soffio diastolico a bassa intensità
(rigurgito, non chiudono completamente) → se lo stesso soffio
si ausculta con valvole a sfera o a gabbia o con valvole
biologiche, indica malfunzionamento.
1. PROTESI VALVOLARE MITRALICA: valvole a sfera o a gabbia,
che esse si proiettano nel VS, causano un soffio di eiezione
sistolico a bassa intensità (interferenza con flusso espulso);
valvole biologiche e bidisco possono causare un soffio
diastolico a bassa intensità.
Ogni soffio sistolico forte è segno di rigurgito (o
insufficienza)!

MOVIMENTI CHE ACCENTUANO L’INTENSITA’ DEI FENOMENI


AUSCULTATORI: 1movimenti che avvicinano la parte
interessata del cuore al fonendoscopio: inclinazione tronco in
avanti per insufficienza AO, posizione laterale sx per stenosi
mitralica; 2espirazione: ↑ flusso alla parte sx del cuore, 5. Polsi
accentuando i suoni a partenza dal cuore sx (inspirazione Nell’EO cardiaco è di fondamentale importanza l’analisi dei polsi.
effetto opposto); 3manovra di Valsalva: ↓ ritorno venoso POLSO ARTERIOSO: deformazione che la parete delle grandi
sistemico, causando un ↑ di intensità del soffio da prolasso arterie centrali e periferiche subisce in seguito alle variazioni di
mitralico o in corso di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva e pressione e di volume concomitanti con le varie fasi del ciclo
una ↓ dell’intensità di quello da insufficienza mitralica e cardiaco. L’onda sfigmica generata dalla sistole cardiaca è
stenosi AO; 4accovacciamento: effetto opposto rispetto a trasmessa nel sistema vascolare ed è percepibile sui vasi periferici
manovra di Valsalva; 5esercizio fisico: accentua soffio da sotto forma di “pulsazione”.
stenosi mitralica. Facendo riferimento a ciò che avviene in aorta:
1) all’apertura della valvola aortica, inizia la fase di eiezione
cardiaca legata alla sistole → la >> parte del volume di eiezione
espulso dal VS, si accumula nel sistema arterioso centrale
costituendo la fase anacrotica del polso arterioso, ossia l’onda di
percussione;
2) nella fase intermedia-tardiva della sistole ci sarà poi una ↓P
dovuta sia all’iniziale rilasciamento del cuore (in telesistole), sia
al passaggio del sangue dal centro alla periferia, costituendo
l’onda di marea del polso → la progressiva ↓P arriva al suo
culmine nel momento della chiusura della valvola aortica, con la
comparsa dell’incisura dicrota e l’entrata in diastole;
3) entrati in diastole, la P nei vasi arteriosi periferici non si azzera,
perché vi è la persistenza di una forza che spinge il sangue in
periferia, dovuta alla restituzione al sistema vascolare periferico
dell’energia elastica che si è accumulata in sistole nel grossi vasi
di capacitanza (++aorta) → ciò farà sì che nei vasi arteriosi
periferici vi sia un flusso anterogrado (anche se con vel e P <<) sia
in sistole sia in diastole = il flusso nei vasi periferici non è
intermittente ma è continuo!
Quando palpiamo il polso arterioso palpiamo la fase proto-
sistolica, quando c’è l’onda di percussione, legata al
max afflusso di sangue dal VS nel sistema vascolare periferico.
PALPAZIONE DEL POLSO: Si deve usare la max superficie possibile
per percepire l’evento “espansione del vaso”, quindi si devono
usare i polpastrelli di più dita possibili (meglio se tutte e 4), ma
non si usa mai il pollice. Bisogna palpare entrambi i lati, con
l’eccezione del polso carotideo. Sedi elettive di palpazione dei
polsi: 1CAROTIDEO, 2BRACHIALE, 3RADIALE, 4FEMORALE,
5
POLPITEO, 6TIBIALE POSTERIORE, 7PEDIDIO.
1.POLSO CAROTIDEO: Si apprezza a livello del margine anteriore
dello sternocleidomastoideo, al di sotto dell’angolo della
mandibola, all’altezza della laringe. Va cercato per circa 10 sec soggetto che effettua la palpazione. Fisiologicamente la
con pz solitamente in posizione supina, con il viso ruotato da un frequenza diminuisce in espirazione, aumenta in ispirazione, si
lato. Non bisogna palpare entrambe le carotidi parla quindi di aritmia respiratoria. Durante la rilevazione del
contemporaneamente: rischio di determinare una frenata polso, generalmente si deve cercare di effettuare
vagale, a causa della stimolazione accidentale del glomo contemporaneamente l’auscultazione cardiaca: se la FC è
carotideo, ricco di terminazioni nervose parasimpatiche. [Il maggiore del polso (quindi al battito “tu tum” auscultatorio non
massaggio del polso carotideo, e quindi del glomo, è una corrisponde un polso periferico) significa che alcuni battiti
manovra terapeutica per TPSV, perché l’impulso vagale generato cardiaci non sono condotti in periferia e quindi non generano
dal massaggio può determinare una scarica vagale che un’espansione palpabile → succede sempre nella fibrillazione
interrompe il circuito che ha provocato l’episodio di tachicardia]. atriale.
2.POLSO BRACHIALE: rilevato in prossimità del margine mediale 3) RITMO: tra un polso e il successivo, l’intervallo deve essere
del cavo del gomito, ma di difficile rilevabilità ++nei soggetti in regolare e costante (su più polsi, gli intervalli che li separano
sovrappeso, poiché l’arteria brachiale decorre in profondità devono essere identici); se questo non si verifica, il polso è
nell’arto. aritmico → ++extrasistole, talvolta a livello parafisiologico
3.POLSO RADIALE: rilevato palpando con i polpastrelli di 2°,3° e (possono bastare un caffè o una sigaretta a causare una o più
4° dito della mano dx l’arteria radiale sx e con la mano sx l’arteria extrasistoli sporadiche). Per ipotizzare che ci sia una aritmia non
radiale dx del pz, in prossimità del margine laterale del braccio, al è indispensabile che ci sia una non coincidenza tra ritmo cardiaco
di sopra dell’apofisi stiloide del radio. Questo è il polso in cui è misurato al precordio e rilevabilità dei polsi periferici: vi sono
più importante che la palpazione venga effettuata in maniera aritmie molto sincronizzate come nel caso del blocco atrio-
simmetrica su entrambi gli arti! È sempre rilevabile, anche se ventricolare, la dissociazione o il flutter atriale, in cui vi è
nella condizione di collasso cardiocircolatorio (irreversibile) si apparentemente la coincidenza tra battito cardiaco e polso
può determinare la condizione di rilevabilità del battito cardiaco periferico in termini temporali. <vi sono cardiopatie
in assenza di rilevabilità del polso radiale, situazione molto grave relativamente rare in cui c’è un’aritmia ma non c’è discrepanza,
associata all’abbattimento della pressione arteriosa. semeiologicamente rilevabile, tra attività cardiaca e polso
→ Dai polsi radiale e carotideo si può avere un primo periferico. In particolare, possiamo trovarci di fronte ad un ritmo:
apprezzamento dell’attività cardiaca: un polso piccolo può essere irregolarmente irregolare in caso di FA o battiti ectopici multipli,
causato da una ↓P arteriosa differenziale, come si osserva in o regolarmente irregolare in caso di blocco cardiaco 2° grado e
presenza di ↓GC o di stenosi aortica; un polso scoccante può bigeminismo ventricolare.
essere causato da un ↑P arteriosa differenziale, come si osserva 4) SIMMETRIA: la sensazione di espansione rilevata a livello dei
in presenza di circolo iperdinamico o insufficienza aortica. due polsi deve essere identica nei due arti. Si possono avere due
Palpando il polso (++radiale) per un tempo prolungato si può tipi di asimmetria: 1differenza di ampiezza (da un lato
misurare la FC e si può apprezzare se l’intervallo di tempo tra un l'espansione ci sembra normale e dall'altro ci sembra più piccola)
battito e l’altro è costante: polso non ritmico indica aritmia; polso = si parla di anisosfigmia; 2polsi non contemporanei, per presenza
totalmente aritmico indica fibrillazione atriale. di un tempuscolo tra la rilevazione dell’uno e l’altro = si parla di
4.POLSO FEMORALE: rilevato facilmente nella regione inguinale, asincronia (x es. per aneurisma a monte del polso che si sta
in corrispondenza del triangolo di Scarpa (apice verso il passo e rilevando).
base in alto; delimitato sup dal legamento inguinale, lat dal 4) ALTRE CARATTERISTICHE: polso intermittente in caso di
muscolo sartorio, med dal muscolo adduttore lungo; all’int ritenzione CO2, insufficienza epatica, sepsi; polso celere (a “colpo
passano muscolo ileopsoas, nervo femorale, vasi femorali e d’ariete” o di Corrigan) in caso di insufficienza AO, difetto AV,
linfonodo di Cloquet). dotto arterioso pervio; polso anacroto (ascesa lenta) in caso di
5.POLSO POPLITEO: si fa solitamente la manovra di palpazione stenosi AO; polso dicroto (bisferiens) in caso di valvulopatia AO
del cavo popliteo (dietro il ginocchio) con le due mani accostate mista (steno-insufficienza); polso alternante (battiti pieni e deboli
sulla linea mediana esercitando una discreta pressione, in quanto alternanti) in caso di insufficienza ventricolare sx, cardiomiopatia,
presenta le stesse difficoltà di rilevabilità del polso brachiale, stenosi AO; polso scoccante in caso di cardiomiopatia ipertrofica
perché l’arteria poplitea decorre in profondità rispetto alla ostruttiva; polso paradosso (caduta della pressione arteriosa
superficie cutanea. >10mmHg durante inspirazione) in caso di stato asmatico,
6.POLSO TIBIALE POSTERIORE: si palpa posteriormente al pericardite costrittiva, tamponamento cardiaco.
malleolo laterale, medialmente al tendine d’Achille, solitamente
sostenendo il piede, con il paziente seduto e con l’arto rilasciato, SEMEIOTICA DELL’ARTERIOPATIA PERIFERICA:
penzoloni. Dal punto di vista semeiologico, è importante conoscere due
7.POLSO PEDIDIO: non ha una sede anatomica fissa, si deve manovre: 1) Se, in un paziente supino, sollevo l’arto inferiore a
ricercare sul metatarso, in genere è maggiormente palpabile su 45°, mantengo la condizione di ostacolo gravitazionale al flusso
2° e 3° metatarso. Poiché l’arteria pedidia ha un decorso arterioso → se il piede comincia a diventare pallido in un tempo
anatomico piuttosto irregolare, talvolta il polso omonimo è molto breve, entro 1-2 minuti, si può ipotizzare che l’afflusso di
palpabile in corrispondenza del 1° o addirittura del 4° metatarso. sangue arterioso nell’arto sia inadeguato (in un soggetto
CARATTERISTICHE DEL POLSO: normale, il piede impallidisce in 3-5 minuti). 2) Un’altra manovra
1) AMPIEZZA: sensazione di espansione colta dalle dita, che mi per verificare la presenza di un’arteriopatia clinica è far mettere
permette di distinguere un polso piccolo (↓GC, scompenso, l’arto penzoloni al paziente seduto sul letto: se compare una
stenosi AO, shock, versamento pericardico), ampio (↑GC, cianosi distale entro 2-3 minuti in quell’arto possiamo ipotizzare
ipertiroidismo) o normale; indice totalmente soggettivo e legato una insufficienza arteriosa (se l’afflusso di sangue arterioso è
all’esperienza. normale, il tempo di comparsa della cianosi è più lungo).
2) N° PULSAZIONI AL MINUTO: definiamo normosfigmia la Potremmo trovarci di fronte a degli arti irrorati da strutture
rilevazione di un n° di pulsazioni in un adulto compresa tra 50 e vascolari inadeguate (insufficienza arteriosa) per varie patologie
100 battiti al minuto; indice non legato dall’esperienza del vascolari, tra cui ad esempio l’arteriopatia ostruttiva → saranno
evidenti alterazioni del trofismo di cute e annessi dei distretti più cambiamento di colore: un angolo di Buerger <20° indica
distali e gli arti sono caratterizzati ++da pallore: il pallore ischemia grave. Il segno di Buerger è il cambiamento sequenziale
ischemico può essere cronico (++) o acuto (solitamente in del colore dal bianco al rosa, fino a ripresa della posizione declive.
segmenti distali, quali piedi o gambe) oppure possiamo trovarci Se arti rossi (iperemia reattiva), malattia più grave.
di fronte ad un fenomeno di ischemia acuta che si verifica su
un’ischemia cronica (x es. se su un vaso già ostruito da una placca POLSO VENOSO: quando parliamo di polso venoso intendiamo il
aterosclerotica per il 50%, avviene un evento trombotico e lo POLSO GIUGULARE, la cui rilevazione ci consente di verificare
spazio lasciato dalla placca si chiude) – in questo caso il pallore grossolanamente se la PVC del pz è normale o patologica,
diventa più accentuato e c’è una demarcazione netta dell’area agendo grossomodo come un manometro della P atriale dx
che ha subito l’ischemia acuta rispetto alle aree circostanti (manovra invasiva che consiste nel disporre in AD o in una vena
vascolarizzate. Inoltre, un arto andato incontro ad attacco profonda di grosso calibro un trasduttore con un rilevatore di P
ischemico acuto si presenta freddo con intensa sintomatologia => valore normale di PVC: 4-10 mmHg o 3-8 cmH2O).
dolorosa associata [di fronte ad un pz con attacco acuto, se non La palpazione delle vene giugulari è consigliato farla con pz
c’è modo di effettuare una rivascolarizzazione artificiale, bisogna semiseduto con inclinazione del tronco a 45° rispetto al piano del
farlo con le gambe “a penzoloni”, in modo che i piedi non letto oppure in clinostatismo – difatti, le giugulari esterne sono
tocchino terra e non subiscano alcuna pressione e il sangue possa visibili e distese in posizione clinostatica, perché crea una
eventualmente refluire]. Se invece l’arto è andato incontro ad un condizione meccanica di ristagno venoso nel distretto superiore
fenomeno cronico di ischemia, si presenterà più frequentemente del corpo; mentre sono detese e non visibili in ortostatismo
con alterazioni di cute e annessi (assottigliamento (unica eccezione è in soggetti molto magri, con scarso sviluppo
dell’epidermide, desquamazione, fragilità, distrofia di peli e del tessuto sottocutaneo). La manovra consiste nel chiedere al pz
unghie, vescicole, ulcerazioni) e cianotico: cianosi dovuta che stiamo esaminando di distendersi nel letto,
all’aumento dell’Hb deossigenata nel sangue, e può essere accompagnandolo con la mano, continuando ad osservare le
associata ad una riduzione del apporto arterioso con riduzione vene giugulari esterne: nel soggetto normale la giugulare esterna
dell’apporto di Hb ossigenata (arteriopatie obliteranti, fenomeno in osservazione, turgida in clinostatismo, comincia a svuotarsi
di Raynaud) o ad un aumento del tasso di estrazione di ossigeno, quando il tronco del soggetto forma con il piano del letto un
come accade nella stasi venosa (trombosi venosa e insufficienza angolo di 45°, per cui da quel punto in poi non è più visibile; se lo
venosa cronica). Il sintomo principale dell’arteriopatia svuotamento inizia ad un angolo >45° o non si verifica, per cui la
obliterante cronica è la claudicatio intermittens: dolore che vena è visibile nel paziente seduto, si può affermare che la PVC
l’ischemia provoca a livello della struttura anatomica irrorata da del soggetto è patologica (importante ipertensione venosa!!). l
un vaso insufficiente; può verificarsi anche in acuto (improvvisa livello di turgore giugulare riflette quindi l’entità della pressione
chiusura di un’arteria su base di arteriopatia cronica), ma la venosa ed indica presenza di: scompenso cardiaco dx o
situazione più frequente è l’ischemia cronica, che può diventare ostruzione al passaggio di sangue attraverso il cuore dx (mixoma
sintomatica in condizioni di sforzo (come l’angina): a liv dell’arto atriale dx o stenosi tricuspidale).
ischemico, messo sotto sforzo (scale), aumenta la richiesta di Se non è possibile valutare il collo, usare le mani come
ossigeno e, al superamento di una determinata soglia (x es. al manometro: esercitare pressione al di sotto del livello cardiaco
centesimo scalino) in cui si supera il punto di non ritorno tra finché le vene non risultano dilatate, quindi sollevare la mano
“domanda e offerta”, compare il dolore da ipossia dell’arto lentamente mantenendo l’arto in posizione orizzontale: le vene
ischemico. dovrebbero svuotarsi → vene vuote sotto al livello del cuore sono
Durante l’EO: 1) ISPEZIONE: in caso di arto pallido, senza polso, indice di bassa PVC, se mantengono il riempimento sono
dolente, parestesico, paralizzato, estremamente freddo si tratta indicative di PVC normale/alta.
di ischemia acuta (→ emergenza) – in particolare in questa fase Inoltre: 1) la PVG normalmente si riduce in inspirazione: un suo
bisogna cercare cicatrici di precedenti interventi chirurgici e segni aumento in inspirazione, noto come segno di Kussmaul, è
di arteriopatia periferica, perdita di peli, pallore, pelle lucida, presente nei pz con scompenso cardiaco dx o tamponamento
cianosi, pelle secca e desquamazione, deformità unghie dei piedi, cardiaco; 2) la pressione sull’addome aumenta la PVG: se persiste
ulcere e gangrena. 2) PALPAZIONE: valutare temperatura della dopo una compressione >15s reflusso positivo è presente
pelle (che è ridotta nell’arteriopatia periferica) bilateralmente a insufficienza cardiaca dx (incapacità di espellere aumentato
liv di cosce, gambe e piedi per verificare se c’è un livello sopra il ritorno venoso).
quale l’arto si presenta caldo; valutare la presenta di Alterazioni della PVG: PVG↑ con fronte d’onda normale in caso
riempimento capillare ritardato (>2s indica malattia arteriosa) di sovraccarico di liquidi, insufficienza cardiaca sx; PVG
premendo l’alluce fino a pallore, rilasciare e misurare il tempo persistentemente ↑ con pulsazione assente in caso di ostruzione
necessario affinché si ripristini il colore della cute normale; della VCS; onda ampia in caso di ipertensione polmonare/stenosi
valutare dove i polsi periferici diventano palpabili; controllare polmonare; onda a cannone (onda ampia generata da atrio dx
presenza di FA o aritmie (causa embolica); valutare eventuale che si contrae contro tricuspide chiusa) in caso di blocco cardiaco
dilatazione aorta addominale (palpando la linea mediana sopra completo, stimolazione ventricolare a singola camera, aritmie
l’ombelico, posizionando le dita su entrambi i lati esterni ventricolari/battiti ectopici; onda assente in caso di FA; onde
palpabili) e cercando di stabilirne le dimensioni → massa rigonfia ampie a v in caso di insufficienza tricuspidalica (osservare
pulsatile in presenza di sintomi addominali è aneurisma rotto fino movimento lobi delle orecchie); PVG assente in caso di riduzione
a prova contraria. 3) AUSCULTAZIONE: valutare se presenti soffi volemia (es. disidratazione, emorragia).
si tratta di malattia arteriosa + auscultare le principali arterie Rispetto al polso arterioso, il polso venoso: 1generalmente non è
(carotidi, AO addom, femorali, renali). 4) IN AGGIUNTA: Test di palpabile, 2può essere bloccato esercitando pressione sulla vena,
3
Buerger: sollevare entrambe le gambe a 45° sopra il piano aumenta transitoriamente alla P su addome (reflusso addomino-
orizzontale sostenendo i calcagni, attendere un minuto affinché giugulare) o sul fegato (reflusso epato-giugulare), 4risente della
le gambe diventino pallide → se ciò avviene, chiedere al pz di postura e degli atti respiratori, 5in genere doppia pulsazione
sedersi e far dondolare le gambe a terra e osservare il venosa per ogni pulsazione arteriosa.
profondo); se le varici non si accompagnano ad una disfunzione
SEMEIOTICA DELLE STRUTTURE VASCOLARI VENOSE: del circolo profondo, si dicono “essenziali”.
Le vene sono vasi di capacitanza con una parete muscolare
sottile/assente, forniti di strutture valvolari “nido di rondine”, TROMBOSI VENOSA PROFONDA: patologia caratterizzata dalla
fatte in modo da impedire o ridurre il rigurgito di sangue in presenza di un trombo in una vena profonda, generalmente in un
posizione ortostatica. Esistono un circolo venoso superficiale (in arto inferiore, che peggiora progressivamente con l’età ed ha
cui le due strutture fondamentali sono le vene grande safena e la come FdR ++immobilità degli arti, gravindanza e parto; si può
piccola safena) e profondo negli arti inferiori. Il principale evento soffrire di TVP indipendentemente dalla presenza di insufficienza
patologico che si può verificare nel sistema venoso degli arti venosa superficiale, difatti non sono presenti i segni di ectasie,
inferiori è la insufficienza venosa cronica, in cui il primum dilatazioni delle strutture vascolari a livello del circolo
movens è rappresentato dal fatto che le valvole venose non si superficiale. Patogenesi caratterizzata dalla triade di Virchow:
chiudono più in maniera appropriata: il sangue tende così a stasi venosa, ipercoagulabilità e alterazioni dell’endotelio
ristagnare nelle gambe → La conseguenza clinica più comune è venoso. Clinica: arto tumefatto, edematoso, caldo, cianotico (per
la formazione delle VENE VARICOSE, perché le vene superficiali aumentata estrazione di O2 da parte dei tessuti superficiali).
si caricano (ipertensione venosa) e si deformano Importante rischio di embolia polmonare (primo sintomo che
progressivamente (anche come conseguenza della scarsa tenuta compare è la dispnea!).
delle strutture connettivali di sostegno). I FdR includono
ortostatismo prolungato, obesità, gravidanza, anamnesi familiare 6. Valutazione degli edemi declivi
e contraccettivi orali. Sintomi riferiti dal pz: sensazione di “gambe Durante l’EO cardiaco è importante; effettuata a pz supino con
pesanti”, “gambe senza riposo”, crampi, pizzicore. Segni: edema, gambe non accavallate:
eczema, ulcerazione, depositi cutanei di emosiderina (discromie), 1) scoprire le gambe e i piedi;
emorragia, tromboflebite, cicatrice bianca intorno a ulcera in 2) verificare che ci sia luce sufficiente;
guarigione, lipodermosclerosi (inspessimento cutaneo per fibrosi 3) ispezionare l'arto;
sottocutanea causata da flogosi cronica e necrosi adiposa – 4) esercitare una pressione (fino a far diventare bianca l'unghia)
appare come atrofia e perdita di elasticità cutanea), flebedema per circa 5-6 secondi sulla superficie della tibia;
(edema di colorito violaceo per stasi venosa, con arto caldo, 5) osservare se rimane la fovea;
molle e positivo al segno della fovea) e linfedema (arto pallido, 6) passare con leggerezza il dito sulla zona su cui si è premuto per
freddo e consistente alla palpazione) Cause: idiopatica, assenza apprezzare un eventuale pitting;
congenita della valvola (rarissimo), ostruzione (TVP, gravidanza, 7) trascinare il dito per un breve tratto esercitando pressione;
tumore ovarico), distruzione della valvola (TVP), MAV, stipsi, 8) osservare se è rimasta impressa la "strada";
iperattività della pompa muscolare (come nei ciclisti). 9) passare con leggerezza il dito sullo stesso tratto per valutare
Durante l’EO: 1) ISPEZIONE: in caso di varicosità bisogna stabilire un eventuale pitting legato allo spostamento dell'edema (questo
se interessano vena grande safena (mediale), piccola safena conferma un edema extracellulare e quindi che si sposta alla
(posteriore, sotto il ginocchio) o sistema delle perforanti (poche pressione, come quello da carenza di albumina, e non
varicosità, ma ++alterazioni pelle); in caso di ulcere bisogna intracellulare che non si sposterebbe).
verificare se sono localizzate a liv del malleolo mediale (patologia → edemi degli arti inferiori sono da valutare al livello della
venosa) o in punti di pressione (patologia venosa); ispezionare metafisi tibiale, anteriormente alla tibia stessa.
anche presenza degli altri segni. 2) PALPAZIONE: per valutare
temperatura delle varici (se calde indicano infezione), 7. Valutazione della pressione arteriosa
dolorabilità (possibile trombosi) + palpare polsi arteriosi in caso Durante l’EO cardiaco è di fondamentale importanza misurare la
di ulcerazioni per escludere arteriopatia. 3) PERCUSSIONE: TAP pressione sanguigna = P esistente nel sistema vascolare (venoso
Test: percuotere il limite inferiore della varicosità e apprezzare e arterioso) che dipende da: GS, RV (viscosità del sangue, stato
l’impulso alla giunzione safeno-femorale – in caso di presenza di dei vasi e attrito a livello del sistema vascolare).
trasmissione dell’impulso, è dimostrata l’incompetenza delle - P SISTOLICA è la P massima determinata dalla contrazione del
valvole superficiali. 4) AUSCULTAZIONE: se presenti soffi a livello cuore nelle arterie al momento dell’espulsione del sangue;
della varicosità significa che è presente una MAV. 5) IN dipende da velocità della scarica, vol di sangue, grado di
AGGIUNTA: Per testare il livello del reflusso si usa il Doppler: sia distensibilità delle pareti dei vasi. È quindi la forza con la quale
a livello della giunzione safeno-femorale sia safeno-poplitea – il cuore espelle il sangue nei vasi. [v.n.= 110-140]
premendo la gamba distalmente alla sonda si dovrebbe - P DIASTOLICA è la P minima che si riscontra nei vasi arteriosi
apprezzare un “fruscio” se le valvole sono continenti a livello del tra le fasi di contrazione dei ventricoli, quindi nella fase di
posizionamento della sonda; sempre per testare il livello di rilassamento; dipende dalle resistenze quindi
reflusso e per verificare se la valvola a livello della giunzione SF è vasocostrizione e dilatazione. È quindi la forza che il sangue
competente si fa il Test di Trendelemburg: sollevare l’arto e possiede in fase di rilasciamento del cuore. [v.n.=60-90]
massaggiare le vene per svuotare le varici, applicare un laccio - P DIFFERENZIALE è la differenza tra PS e PD. [v.n=40-50]
emostatico all’estremità prossimale della coscia, chiedere al pz di - P ARTERIOSA BASALE è quella che si ottiene misurando la P
stare in piedi → se le varicosità sono controllate dal laccio al pz in condizioni di riposo, quindi clinostatismo da almeno
emostatico, allora il livello di incontinenza è al di sopra del laccio 30min, relax psichico, dopo 12 h dall’ultimo pasto e in
emostatico, mentre se non controllato, ripetere e applicare il microclima ideale.
laccio sotto al ginocchio; per testare il circolo profondo si fa la - P ARTERIOSA MEDIA si ottiene sommando alla PD, 1/3 di
Prova di Perthes: si pone un laccio emostatico a livello della quella differenziale.
coscia o della gamba e si fa camminare il paziente → se le varici L’eziologia della ipertensione arteriosa è detta essenziale,
si ingrossano, il circolo profondo non è sufficiente e le varici sono non associata a patologie di altri organi. La percentuale di
dette “sintomatiche” (secondarie ad un difetto del circolo ipertensione arteriosa secondaria associata a altre
patologie è bassa (5-10%), concomitante a patologie renali,
come la stenosi dell’arteria renale, o endocrine. Prima di procedere alla misurazione della Parteriosa bisogna
I sintomi d’esordio sono cefalea, affaticabilità, astenia, controllare la sicronia del battito sui polsi radiali,
perdita di sangue dal naso (epistassi); a volte l’esordio è successivamente localizzare il polso brachiale in modo da
una complicanza grave, come emorragia retinica, ictus posizionare il manicotto al livello dell’arteria → il
emorragico, insufficienza renale cronica avanzata, fonendoscopio deve essere posizionato inferiormente al
patologie legate a organi bersaglio dell’ipertensione manicotto, non all’interno nè a metà, ma al di fuori, e deve
arteriosa (occhio, encefalo e rene). essere mantenuto in posizione con la mano non dominante e
con l’altra gonfiare fino a 200. Motivo per cui non il
Secondo l’OMS, il paziente iperteso presenta almeno due
fondendoscopio non va posto completamente sotto al
determinazioni della pressione eseguita in condizioni
manicotto: è previsto che il manicotto eserciti una pressione
ottimali in almeno tre giorni diversi.
uguale in ogni suo punto, se frappongo un'altra struttura
P ARTERIOSA OTTIMALE è per la sistolica minore di 120mmHg,
questo non accade. [Secondo Lanza non bisogna sentire il
per la diastolica minore di 80 mmHg.
polso radiale mentre si misura la pressione]
PRESSIONE ARTERIOSA NORMALE è per livelli di sistolica tra
120-129 mmHg, per livelli di diastolica tra 80-84 mmHg. I valori di pressione sistolica non devono diminuire al di sotto
PRESSIONE ARTERIOSA NORMALE ALTA è per livelli di sistolica di 25 mmHg, i valori di diastolica devono rimanere invariati o
tra 130-139 mmHg, per livelli di diastolica tra 85-89 mmHg. al massimo aumentare di un massimo di 10 mmHg. Ciò che
conta è la riduzione della sistolica; se la diminuzione è
PRESSIONE PATOLOGICA sopra i 140 e sopra i 90, con
maggiore di 25 mmHg, si può affermare la diagnosi di
differenze però di gravità perché la pressione arteriosa
ipotensione arteriosa ortostatica, rilevazione importante
patologica è definita: LIEVE, quando la massima non supera
soprattutto nei soggetti ipertesi in trattamento, perché ci dice
159 e la minima 49; MODERATA, rispettivamente non
che la terapia somministrata è eccessiva, potrebbe causare
superiore a 159 e 109; SEVERA, superiore a 180 (sistolica) e
fenomeni di ipoperfusione cerebrale in ortostatismo, con i
inferiore a 110 (diastolica).
sintomi che ne derivano: lipotimia, sincope.
Negli anziani vi è la condizione di ipertensione arteriosa
sistolica isolata, per incremento a carico esclusivamente della Strumenti: fonendoscopio, sfigmomanometro (aneroide; di
massima, con una minima normale, questo è comune Riva Ricci- a mercurio e manicotto; automatico).
nell’aterosclerosi. Per una valutazione ottimale è importante l’impiego di
bracciali di dimensioni appropriate: lunghezza e larghezza del
La P può essere influenzata da: sesso, età, stagioni, ora del gg, bracciale devono essere rispettivamente 80 e 40% della
alcol, caffè, fumo, stress, gravidanza, cambio di posizione, circonferenza del braccio.
paura, attività fisica e dolore.
Metodo di misurazione: Due piccoli accorgimenti: 1) Se si prende la pressione in un
1)DIRETTO: introduzione cannula nel vaso, collegata paziente fibrillante, è possibile che vi siano variazioni tra due
attraverso un apposito tubo, ad apparecchi a mercurio o ad cicli cardiaci, quindi è bene fare due o tre rilevazioni e
acqua. successivamente effettuare la media dei valori ottenuti. 2) Per
2)INDIRETTO (attraverso metodo palpatorio o ascultatorio*): i pazienti obesi, serve un bracciale allungato apposito; se non
paziente disteso da almeno 5 minuti (non deve aver assunto disponibile, è importante riportare sulla cartella che non è
caffe, sigarette, stimolanti adrenergici prima della possibile effettuare una rilevazione corretta della pressione
misurazione); la misurazione deve essere effettuata a livello arteriosa, ma si può rilevare la sistolica, posizionando il
del braccio destro (se si tratta della prima volta, la misurazione bracciale intorno all’avambraccio e palpando il polso radiale.
deve essere fatta a livello di entrambi gli arti), il bracciale deve Pur non avendo uno strumento adatto, si può comunque
essere ben aderente al braccio, il fonendoscopio posizionato a misurare la pressione sistolica.
livello della piega del gomito sopra l’arteria brachiale. Se
l’arteria brachiale non è palpabile, è corretto posizionare il Con il metodo auscultatorio* è possibile rilevare i suoni di
diaframma del fonendoscopio sul cavo del gomito in posizione Korotkoff:
leggermente laterale. Il bracciale deve essere sgonfiato e
Fase1: prima comparsa di suoni deboli, ripetitivi e chiari
gonfiato molto lentamente. È fondamentale palpare
costantemente, durante la manovra, il polso radiale, poiché che aumentano gradualmente di intensità → PS
quando si sgonfia il bracciale, la ricomparsa del polso radiale Fase2: per un breve periodo successivo i suoni si possono
coincide con la rilevazione del valore di pressione arteriosa affievolire;
sistolica; nel momento in cui si ritorna al silenzio auscultatorio, Fase3: ritorno di suoni più netti;
si rileva il valore di pressione arteriosa diastolica. Fase4: improvvisa attenuazione dei suoni che diventano
Naturalmente, quando si fanno valutazioni in ipertesi più ovattati;
importanti, si deve effettuare la misurazione della pressione Fase5: punto in cui tutti i suoni spariscono→ PD
arteriosa ortostatica, con il paziente in posizione eretta;
l’assunzione della posizione eretta, determina una riduzione HPT IN GRAVIDANZA: Monitoraggio periodico P fin dalle prime settimane
dei valori pressori, che deve essere rilevata dopo due minuti di gravidanza. La comparsa di HPT entro le 32° settimana è associata a
dal sollevamento del soggetto. sviluppo di pre-eclampsia nel 50% dei casi, e se insorge tra la 24°-28° si
accompagna in genere a pre-eclampsia severa.
Importante sentire la P ad entrambe le braccia se si tratta del Parliamo di HPT gestazionale in presenza di PS >140 mmHg e/o di PD >90
mmHg, in almeno due misurazioni consecutive, a distanza di almeno 6h
primo incontro con il pz, in modo tale da notare eventuali
l’una dall’altra, dopo la 20° settimana di gravidanza. Parliamo, invece, di
differenze → Nel caso in cui esista una differenza, devo tenere HPT severa se > di 160/110.
in considerazione la pressione rilevata nel braccio normale. Ps. In caso di pre-eclapmpsia avremo proteinuria >0.3g/24h.
ECG Principi convenzionali di registrazione del potenziale
Metodica fondamentale nella valutazione basale del paziente 1) L’attività elettrica cardiaca può essere rilevata da un elettrodo
basata sulla registrazione dell’attività elettrica del cuore, utile in esplorante positivo posizionato su qualunque punto della
tutte le patologie cardiache (++aritmie) ma anche in valutazioni superficie corporea; 2) Le correnti di depolarizzazione e
internistiche. Le principali applicazioni dell’ECG sono: 1alterazioni ripolarizzazione possono essere espresse come vettori; 3) Il
del ritmo cardiaco; 2alterazioni della conduzione AV ed IV; potenziale della corrente elettrica registrato dall’elettrodo sarà
3
ipertrofia e dilatazione atriale/ventricolare; 4ischemia e necrosi positivo se la corrente (vettore) è diretta verso l’elettrodo, e
miocardica; 5quadri clinici specifici come pre-eccitazione negativo se si allontana da esso; 4) Nel sistema di registrazione
ventricolare (WPW), sdr del QT lungo/corto, sdr di Brugada; 6altre connesso all’elettrodo ciò darà origine, rispettivamente, ad
situazioni come pericardite/miocardite, disordini un’onda diretta verso l’alto (positiva), o verso il basso (negativa);
elettrolitici/metabolici/ neurovegetativi, effetti di farmaci, 5) Il vettore ha una direzione che va dalla zona carica
pacemaker. negativamente a quella carica positivamente.

Attività elettrica del cuore Rappresentazione del potenziale cardiaco


L’attività elettrica origina dal nodo seno-atriale (nell’AD, Per poter rappresentare il vettore bisogna considerate che: i tre
medialmente allo sbocco della cava superiore – 70/min) → nodo assi cartesiani sono x, y, z e il punto di origine sarà posizionato al
atrio-ventricolare (nella parte posteriore della base dell’anello centro del cuore e sarà il punto di riferimento per tutti i vettori
fibroso che divide il miocardio atriale dal miocardio ventricolare che formano istante per istante la corrente che attraversa la
50/min) → fascio di His (20/min), che a sua volta si divide in massa cardiaca.
branca dx e branca sx, che rapidamente conducono l’impulso ai
ventricoli → rete di Purkinje (nella parte interna del miocardio,
nelle porzioni subendocardiche) → la parte subepicardica viene
poi attivata per diffusione dell’impulso attraverso le fibre comuni
miocardiche, più lentamente.
Le cellule cardiache hanno di base una polarizzazione di
membrana: a riposo hanno il loro interno carico negativamente
rispetto all’esterno (differenza di pot a riposo di -90/-95 mV).
Quando una cellula miocardica viene eccitata, cambia il suo stato
elettrico con inversione del potenziale di membrana: da negativo
diventa rapidamente positivo, dando origine alla curva del
potenziale d’azione, in cui si alternano diverse fasi regolate dal Andamento del processo: quando arriva l’attivazione ai ventricoli,
flusso di ioni attraverso la membrana delle cellule attivate. la prima parte che si depolarizza è la parte sinistra del setto inter-
Potenziale d’azione dei miociti di lavoro: ventricolare (10 ms), poi setto-punta, poi passa all’intera massa
FASE 0 di depolarizzazione: intensa e rapida depolarizzazione ventricolare (70-80 ms) e infine, negli ultimi 10 ms dell’attivazione
iniziale dovuta all’apertura dei canali del Na2+-volt-dip di tipo 1.5 del cuore, la parte basale del ventricolo. Il processo di
(entra Na2+) e chiusura dei canali KIR (non esce K+). depolarizzazione dura all’incirca 100 ms. L’attivazione elettrica del
FASE 1 di ripolarizzazione parziale precoce: passaggio da +30/+20 cuore è sul piano frontale diretta prevalentemente in basso a
mV a 0 mV per inattivazione dei canali del Na2+ a rapida cinetica di sinistra, sul piano orizzontale è diretta prevalentemente a sinistra
inattivazione (per cui la corrente si esaurisce velocemente) e posteriormente. Ciò è coerente anche dal punto di vista
apertura dei canali del K+TO=transient outward a rapida cinetica di anatomico, dato che il ventricolo sinistro è posto posteriormente
inattivazione → il K+ esce facendo parzialmente ripolarizzare la e a sinistra.
membrana, ma subito dopo, siccome vanno incontro ad
inattivazione, la corrente si esaurisce. REGISTRAZIONE DELL’ECG STANDARD
FASE 2 di plateau: il PA rimane a 0 mV per circa 100 ms, grazie al La registrazione elettrocardiografica prevede lo studio della
bilancio tra l’ingresso di Ca2+ (canali Ca2+-volt-dip di tipo L) e la corrente elettrica cardiaca da diverse angolazioni o proiezioni
fuoriuscita di K+ (canali DRK). bidimensionali, per ricostruirne al meglio le caratteristiche
FASE 3 di ripolarizzazione tardiva: passaggio da 0 mV fino a valore tridimensionali. Sfruttiamo a questo scopo le cosiddette
di riposo di -90 mV. Per inattivazione dei canali Ca2+ di tipo L, DERIVAZIONI: asse lineare ideale che ha ad un’estremità un
persistenza della corrente del K+ dei canali DRK e attivazione della elettrodo di riferimento positivo e che passa per il centro elettrico
corrente del KIR. del sistema (origine della corrente, “zero” di riferimento). Nella
FASE 4 di riposo: K+ continua ad uscire tramite canali KIR, pratica clinica poniamo un elettrodo sulla cute e tracciamo una
stabilizzando il potenziale a -60 mV. linea ideale che congiunge l’elettrodo al cuore e prosegue oltre,
Potenziale d’azione del NSA: creando un asse di derivazione → ogni asse di derivazione è diviso
PREPOTENZIALE: per i primi 2/3 caratterizzato da corrente di Na2+ a metà dallo “zero” di riferimento: dallo 0 all’elettrodo + di
entrante (corrente funny) per mezzo di canali HCN; nel restante riferimento = segmento +; dallo 0 alla fine della derivazione dalla
1/3 contribuiscono anche i canali del Ca2+-volt-dip di tipo T. parte opposta = segmento -.
DEPOLARIZZAZIONE: la fase di salita è lenta a causa dell’assenza In ogni istante il vettore cardiaco avrà una sua intensità, direzione,
della veloce corrente entrante del Na2+, sostituita da correnti di verso e ampiezza, e ciò che viene registrato in un dato momento
Ca2+ attraverso canali Ca2+-volt-dip di tipo L. su una derivazione dipenderà da come questo vettore cardiaco in
RIPOLARIZZAZIONE: inattivazione dei canali Ca2+-volt-dip di tipo L quel preciso istante si proietta sulla derivazione.
(che hanno una lenta cinetica di inattivazione) e sviluppo di Per registrare l’ECG standard si fa riferimento a dei punti specifici
corrente del K+ (IDRK) uscente. Nell’ultima parte contribuisce in cui posizionare gli elettrodi sulla superficie cutanea e si
anche un’altra corrente del K+ attivata dai rec muscarinici x Ach utilizzano 10 elettrodi (in realtà sono 9 quelli “attivi” perché uno
(KAch). Alla fine della ripolarizzazione si attivano i canali HCN → è l’elettrodo di terra che serve a stabilizzare il circuito elettrico)
PREPOTENZIALE. che ci consentono di creare 12 derivazioni registrate in un unico
esame:
4 ELETTRODI PERIFERICI posizionati alle estremità degli arti: - 5 quadratini piccoli = 1 quadrato grande 5x5 = 5mm = 0.2 sec =
RIGHT LEFT FOOT NEUTRAL 20msec
6 ELETTRODI PRECORDIALI: V1 nel IV spazio intercostale dx sulla - considerando l’altezza: 1cm = 1mVolt, quindi 1 quadratino
parasternale dx; V2 nel IV spazio intercostale sx sulla parasternale piccolo = 0,1 mVolt
sx; V4 nel V spazio intercostale sulla emiclaveare sx; V3 a metà
strada tra V2 e V4; V5 si posiziona partendo da V4 e andando INTERPRETAZIONE DELL’ECG
lateralmente in linea retta (sempre sul V spazio) a livello ONDE E INTERVALLI
dell’ascellare anteriore sx; V6 si posizione proseguendo ONDA P: Corrisponde alla depolarizzazione atriale, precede la
lateralmente da V5, al livello dell’ascellare media sx. → Per sistole. Normale durata: 60-120ms (dura di più se gli atri si
identificare il quarto spazio intercostale su cui posizionare V1, si ingrandiscono); Normale ampiezza: 2,5 mm.
deve individuare l’angolo del Louis, corrispondente alla unione del COMPLESSO QRS: Corrisponde alla depolarizzazione ventricolare.
manubrio al corpo sternale, che si trova a livello della seconda Normale durata: 80-100ms. Per indicare la diversa ampiezza delle
costa, quindi lo spazio intercostale immediatamente sotto è il onde è possibile utilizzare lettere maiuscole per onde di grandi
secondo spazio. dimensioni e lettere minuscole per onde di ampiezza minore e si
distinguono:
6 DERIVAZIONI PERIFERICHE • Una prima onda negativa: q o Q → depolarizzazione del setto IV
Utilizzano gli elettrodi posizionati all’estremità degli arti ed • Una prima onda positiva: r o R → depolarizzazione dell’apice del VS
esplorano/registrano l’attività elettrica cardiaca proiettata sul • Una seconda onda negativa: s o S
piano frontale. Si dividono a loro volta in: • Se c’è una seconda onda positiva dopo s: r’ o R’
DERIVAZIONI BIPOLARI DEGLI ARTI – utilizzano due elettrodi, uno • Se c’è una seconda onda negativa, dopo r’ o R’: s’ o S’
positivo ed uno negativo: • Complesso QS: complesso interamente negativo, costituito solo da
• D1: braccio dx – e braccio sx + onde negative (es: infarto)
• D2: braccio dx – e gamba sx + ONDA T: Corrisponde alla ripolarizzazione ventricolare.
• D3: braccio sx – e gamba sx + ONDA U: In molti tracciati è visibile questa piccola onda dopo
DERIVAZIONI UNIPOLARI DEGLI ARTI (aumentate) – un singolo l’onda T, la cui origine non è ben chiara.
elettrodo positivo confrontato con la cortocircuitazione degli altri INTERVALLO PR: Tempo che intercorre tra inizio dell’onda P e
due arti: inizio del complesso QRS (va dalla depolarizzazione atriali all’inizio
• aVR: elettrodo + su braccio dx di quella ventricolare) ed indica il tempo che l’impulso del NSA
• aVF: elettrodo + su gamba sx impiega a propagarsi lungo l’atrio e ad attivare il ventricolo =
• aVL: elettrodo + su braccio sx intervallo di conduzione atrioventricolare. Normale durata: 120-
Assi delle derivazioni periferiche: queste 6 derivazioni formano 200ms (dura di più se c’è un blocco AV).
un sistema a 6 assi che ha come riferimento il cuore (centro INTERVALLO QT: Tempo che intercorre tra inizio del complesso
elettrico): QRS e inizio dell’onda T e corrisponde alla sistole ventricolare =
• aVL: -30° tempo di contrazione dei ventricoli. Non ha una durata stabilita,
• D1: 0° (orizzontale) dipende dalla FC: più la frequenza è alta, meno dura, e viceversa.
• aVF: +60° Per calcolare quindi l’effettiva durata si usa il QT corretto con la
𝑄𝑇 (𝑚𝑠)
(verticale) formula di Bazett: 𝑄𝑇𝑐 = √𝑅𝑅 (𝑠) . Normale durata QTc: 300-450 ms
• D2: +90° (se >450 QT lungo, se <300 QT corto).
• D3: +120° SEGMENTO ST: Intervallo che precede la ripolarizzazione,
• aVR: -150/+210° compreso tra fine dell’onda S e inizio dell’onda T, in cui tutte le
cellule sono depolarizzate. Sta sulla linea isoelettrica e non deve
6 DERIVAZIONI PRECORDIALI UNIPOLARI (V1-V6) essere slivellato sopra/sotto rispetto ad essa >1 mm. Importante
Sono derivazioni che sfruttano un singolo elettrodo esplorante da valutare in caso di infarto STEMI/NSTEMI.
positivo e un riferimento che funge da zero, ottenuto PUNTO J: Punto di congiunzione (“junction”) tra fine di QRS e
congiungendo i tre elettrodi degli arti. Registrano l’attività inizio segmento ST.
elettrica cardiaca proiettata sul piano orizzontale.
ANALISI SITEMATICA
1
→ Nell’ordine di un tracciato ECG si analizzano: prima le bipolari RITMO (valutare se è sinusale o meno); 2FREQUENZA CARDIACA;
3
degli arti, poi le aumentate degli arti ed infine le precordiali. MORFOLOGIA DELLE ONDE (P, QRS, T); 4CONDUZIONE AV (INT
PR); 5TRATTO ST; 6INT QT; 7ASSE ELETTRICO CARDIACO; 8ONDA U
Le 12 derivazioni standard non consentono di esplorare (valutazione delle sue caratteristiche utile raramente).
completamente tutto il miocardio ventricolare, in particolare né
la parte posteriore del cuore né il ventricolo dx sono ben valutati Ritmo: Bisogna valutare se il ritmo è normale, cioè se è un ritmo
con l’ECG standard → se vogliamo valutarli dobbiamo usare altre sinusale, definito come una ordinata e biunivoca corrispondenza
derivazioni: tra onde P (atriali) e complessi QRS (ventricolari)
DERIVAZIONI DESTRE – V3R, V4R, V5R, V6R: sono speculari a indipendentemente dall'effettiva ritmicità dell'azione cardiaca.
quelle posizionate a sx Ordinata vuoldire che ogni QRS deve essere preceduto da un’onda
DERIVAZIONI POSTERIORI – V7 a livello della linea ascellare P e viceversa; biunivoca vuoldire che ogni P deve avere un QRS e
posteriore; V8 a livello della spina inferiore della scapola; V9 a viceversa, indipendentemente dal fatto che sia ritmico. Bisogna
livello della colonna vertebrale. dimostrare che l’onda P è compatibile con l’origine sinusale
dell’impulso (in caso di origine ectopica non dal NSA l’onda P avrà
La carta su cui è stampato un ECG è una carta millimetrata che morfologia differente) → quando l’impulso è normale, attiva gli
scorre ad una velocità di 25mm/sec in cui le dimensioni sono ben atri con sequenza ben definita: essi vengono depolarizzati dall’alto
definite e corrispondenti a determinati parametri: verso il basso, da dx verso sx, nella prima parte da dietro verso
- 1 quadratino piccolo = 1mm = 0.04 sec = 4msec avanti e nella seconda parte verso dietro – in base a questo l’onda
P sinusale sarà:
• Sempre positiva in D1, D2 e aVF
• Sempre negativa in aVR Asse elettrico cardiaco: definito come la direzione media del
• Sempre positiva da V3 a V6 vettore di depolarizzazione ventricolare (QRS) proiettata sul piano
• Tipicamente bifasica in V1, cioè ha una prima componente frontale (in gradi), e solitamente coincide con la direzione
positiva e una negativa (~attivazione atrio dx e sx) dell’asse anatomico del cuore. Considerando che la direzione
Se l’onda P non ha queste caratteristiche si parla di ritmo atriale prevalente di attivazione del ventricolo è in basso verso sinistra:
ectopico: sopraventricolare, giunzionale, idioventricolare, da l’asse elettrico cardiaco non è altro che la direzione, l’asse
pacemaker artificiali. dell’attivazione o depolarizzazione ventricolare media, che ci dice
QRS sinusale segue le caratteristiche dell’onda P nelle derivazioni quindi qual è la direzione che l’attivazione ventricolare ha durante
periferiche, quindi sarà: il processo di depolarizzazione. Asse medio normale: intorno a
• Predominanza positiva in D1, D2, aVF 60°, quindi è in pratica // all’asse della derivazione D2 → Non tutti
• Predominanza negativa in aVR i pazienti, anche quelli normali, hanno un asse elettrico a 60° e ci
Per quanto riguarda le unipolari, tenendo conto che i vettori sono sarà un range di normalità:
prevalentemente a sx e indietro avremo: • ASSE NORMALE: tra 0 e 90° → valutando QRS: D1 e D2
• Predominanza negativa in V1, V2, V3 (derivazioni dx) entrambe +, D3 può essere + (asse tendenzialmente verticale)
• Predominanza positiva in V4, V5, V6 (derivazioni sx) o – (asse tendenzialmente orizzontale)
Osservando un’ECG, bisogna anche controllare che il QRS non • ASSE DEVIATO A SX: tra 0 e -90° → valutando QRS: D2 –
abbia le seguenti caratteristiche: • ASSE IPER DEVIATO A SX: oltre i -30°, quindi tra -30° e -90°;
o Presenza in qualsiasi derivazione (esclusa aVR) di onde q o Q • ASSE DEVIATO A DX: tra 90° e -90° → valutando QRS: D1 –
di durata ≥ 0,04 s → sospetto infarto! • ASSE IPER DEVIATO A DX: oltre 120°.
o Presenza di voltaggio molto alto tale che la somma delle S di Calcolo dell’asse:
V1 e delle R di maggior voltaggio tra V5 e V6 sia >36 → 1) Metodo più veloce: cercare una derivazione periferica dove le
sospetto ipertrofia ventricolare sinistra! forze negative e positive si bilanciano → questo ci dirà che l’asse
o Presenza di un voltaggio troppo basso, tale che in nessuna è perpendicolare a quella derivazione. Dopodiché, bisogna capire
derivazione periferica l’onda più alta del QRS sia > 5 mm e in in che verso è orientato l’asse: vedrò tra le due possibili
nessuna delle precordiali sia > 10 mm → sospetto pericardite derivazioni perpendicolari quella che ha una prevalenza di onde
costrittiva! positive.
Onda T sinusale ha andamento simile a P e QRS: 2) Metodo più preciso: 1valutare D1, D2 e D3 → 2costruire il
• Positiva in D1, D2 e aVF “triangolo delle derivazioni periferiche bipolari” → 3valutare, in
• Negativa in aVR base alla prevalenza di positività o negatività in quelle derivazioni,
• Sempre positiva nelle precordiali eccetto V1 le proiezioni sui rispettivi lati del triangolo attribuiti a D1, D2 e D3
→ 4ottenute le proiezioni, si può costruire l’asse.
Frequenza cardiaca: Definita come numero di clicli cardiaci al
munito e, per convenzione, viene espressa in bpm, ossia in Aree di esplorazione delle diverse derivazioni ECG:
numero di battiti (QRS) al minuto. • Miocardio atriale: V1, aVR
• Normale (ritmo sinusale generato dal NSA): 60-100 bpm • Ventricolo destro (coronaria dx): V1, V2
• Bradicardia: <60 bpm • Zona antero-settale VS (discendente ant): V2, V3, V4
• Tachicardia: >100 bpm • Zona antero-laterale VS: V4, V5, V6, D1, aVL
Se manca la funzione del NSA prendono il controllo gli altri focolai • Zona postero-inferiore: D2, D3, aVF
automatici, “pacemaker potenziali” che sopperiscono alla Quando un evento è coronaro-dipendente, apparirà solo nelle
mancanza, con una propria frequenza intrinseca; normalmente derivazioni rispettive, se invece è coronaro-indipendente (si
sono soppressi per dominanza (il focolaio a frequenza maggiore definisce “aspecifico”) apparirà in tutte le derivazioni senza
sopprime gli altri) ma se viene meno il NSA sono pronti a sopperire distinzioni.
con un loro ritmo: Associazione tra sede di IM e derivazione ECG ++alterate:
• Focolai ectopici atriali: 60-80 bpm • IM antero-settale: V1, V2
• Focolai ectopici giunzionali: 40-60 bpm • IM anteriore: V2-V6
→ ritmo idiogiunzionale • IM antero-laterale: V4-V6, D1, aVL ed eventualmente D3
• Focolai ectopici ventricolari: 20-40 bpm • IM anteriore esteso: V1-V6, D1, aVL
→ ritmo idioventricolare • IM laterale alto: aVL (oltre alle precordiali alte)
Calcolo della FC: può essere calcolata su qualunque derivazione, • IM inferiore: D2, D3, aVF
ma si consiglia di utilizzare una “striscia” lunga di ECG (++D2). I • IM infero-laterale: D2, D3, aVF, V5, V6 e a volte anche D1 e aVL
metodi principali sono 2: • IM destro: V1, V3R-V4R
1) Metodo “riquadro a riquadro”: più veloce (++usato dai • IM posteriore: V1 (onda R isodifasica, ST sottoslivellato, onda T appuntita e +)
cardiologi): 300/n° quadrati grandi tra 2 QRS consecutivi → se ci
sono 2 quadrati FC=150 bpm; se ci sono 3 quadrati FC= 100 bpm; ANOMALIE ELETTROCARDIOGRAFICHE
se ci sono 4 quadrati FC= 75 bmp, ecc. Limite: tra 2 battiti non c’è IPERTROFIA ATRIALE
quasi mai una distanza precisa di n° di quadrati, quasi sempre il Nel caso di ipertrofia a carico degli atri, bisogna guardare le onde
secondo battito cade ad 1 quadrato e mezzo, quindi si deve P (++V1, derivazione in alto che guarda meglio gli atri), che
approssimare (es. se il battito cade ad 1 quadrato e mezzo, potrò rappresentano la depolarizzazione dell’AD e AS → possiamo
dire che la FC è <300 ma >150 bpm). scomporre l’attivazione degli atri in 2 parti: prima quella dell’AD
2) Metodo più preciso basato sul contare per un certo n° di sec (il NSA è a dx) e poi quella dell’AS. La risultante sarà un’unica P
quanti battiti ci sono e rapportarli al minuto: sapendo che 5 diretta in basso e a sx, per cui in D2 è +.
quadrati grandi sono 1 sec, 5x6 quadrati grandi saranno 6 sec → Ipertrofia atriale destra: se si ingrandisce l’AD avrò un aumento
considero 6 secondi, conto i QRS nei 30 quadrati e moltiplico x10 del voltaggio che si esprime con aumento della componente dx
(perché in 1 min ci sono 10 volte 6 sec) → ottengo la FC! dell’onda P (parte iniziale), senza però incidere troppo sulla durata
dell’onda stessa. Quindi la P risultante sarà quella normale ma sottoslivellamento di ST e T negative. Diagnosi tanto più probabile
“più corposa” e viene chiamata P polmonare perché è ciò che e grave quanto più sono numerosi i seguenti criteri diagnostici:
accade nell’ipertensione polmonare o nel cuore polmonare acuto • elevato voltaggio del QRS – in particolare, si considerano
(sovraccarico cuore dx). L’asse non cambia, perché l’ipertrofia patologici:
a)
gonfia l’atrio mantenendo la stessa direzione assiale di P. Criteri voltaggi di R in aVL > 11 m
b)
diagnostici: somma di R in D1 + S in D3 che resta > 18 mm quando si sia
• P diventa negativa o almeno appiattita in aVL sottratto dal tot il risultato della somma di q (o S) in D1 + S in
• P aumenta di voltaggio > 2,5 mm in D2 e > 2 mm in aVF e D3
c)
acquista in queste derivazioni un aspetto a ogiva somma di S in V1 + R più alta in V5 o in V6 > 36 (indice di
• P alto voltaggio (> 2 mm) in V1 e V2, dove può essere solo Sokolow-Lion)
positiva o positivo-negativa • deviazione a sinistra dell’asse elettrico (a -30° o oltre)
• P non aumenta di durata • segni di ipertrofia atriale sin, che deriva dalla necessità di
→ La componente iniziale è ampia e può esserci un picco; nelle spingere sangue in un ventricolo le cui pareti sono più rigide
derivazioni inferiori si presenta alta e appuntita. del normale
Ipertrofia atriale sinistra: se si ingrandisce l’AS questo comporterà • nei casi più gravi si osserva una alterazione della
non solo aumento del voltaggio, ma anche aumento della durata, ripolarizzazione tale che il tratto ST assume un decorso
con conseguente aumento della componente sx e comparsa di discendente e l’onda T diventa negativa in V5, V6, D1, aVL
onda atriale bifida* o addirittura bifasica. L’onda P è detta anche (meno spesso in D3 e aVF) → alterazione tipica del
P mitralica perché osservata ++in stenosi o insufficienza della “sovraccarico sistolico” o “di pressione” del VS, che dipende dal
mitrale per sovraccarico dell’AS. A differenza dell’ipertrofia AD, se fatto che la depolarizzazione delle pareti ipertrofiche impiega
si ingrossa l’AS l’asse potrebbe essere deviato nella seconda > tempo rispetto al normale a percorrere la distanza fra
porzione (onda deve fare un percorso normale per poi piegare e endocardio ed epicardio (in media il QRS dura 0,10 sec invece
tornare quasi indietro): asse diretto a sx e in alto. Criteri di 0,08 sec); perciò le cell depolarizzate per prime fanno in
diagnostici: tempo a ripolarizzarsi prima che lo facciano le
• dato che l’AS è attivato con leggero ritardo rispetto all’AD, sottoepicardiche, depolarizzate per ultime. Quindi,
l’onda P ha durata maggiore (> 0,12 sec; >2.5 mm in D2, D3 e contrariamente a quello che avviene nel cuore normale, la
aVF) ripolarizzazione procede in senso endo-epicardico – questa è
• *onda P bifida ++V2 con distanza tra i 2 picchi delle due la causa principale di inversione dell’onda T.
componenti di 40 ms (>40 nelle der periferiche) Ipertrofia ventricolare destra: anche in questo caso ci sarà una
• dimostra un contorno accidentato, spesso con due cuspidi in deviazione assiale dx (va fatta DDx con il blocco fascicolare
D1, D2 e aVL posteriore sx), un QRS aumentato (ma la massa dx è meno
• negatività in D3 e spesso anche in aVF rappresentata della sx, quindi si vede meno), ipertrofia AD
• presenza di una porzione negativa in V1 di durata > di quella associata e possono coesistere blocco di branca dx o anomalie di
della porzione positiva che la precede (>0.1mV per 40ms) T e ST per ischemia relativa (da sovraccarico). Criteri diagnostici:
→ La componente inziale è piccola, la terminale è ampia. • asse elettrico diretto più a dx del normale (+90°, +105°),
essendo le R più alte in D2, aVF, D3 (queste R però non hanno
IPERTROFIA VENTRICOLARE voltaggio elevato). [Milani: Una deviazione assiale può ingannare
perché il medico o l’infermiere ha messo gli elettrodi di dx e sx
Come per l’ipertrofia atriale, l’alterazione principale è legata ad un
invertiti; c’è statisticamente la stessa probabilità che ci sia
ingrandimento, quindi ad un aumento della massa per ipertrofia un’ipertrofia dx, che non è frequentissima, e un’inversione degli
concentrica o eccentrica del VS e VD, il che comporta un aumento elettrodi → per distinguere i due quadri consideriamo che nel
del voltaggio. In questo caso si deve guardare ++il complesso QRS triangolo di Einthoven D2 (sia P che QRS) deve essere pari alla somma
e, siccome il cuore ha un asse risultante da due ventricoli che algebrica di D1+D3, perché nel triangolo tutto ciò che esce deve fare
mediamente si equivalgono e si bilanciano, se uno dei due prende 0, mentre il triangolo creato dall’inversione degli elettrodi è un
il sopravvento come massa, l’asse tenderà a deviare verso la zona triangolo falsato. Un’altra causa di errore è la destrocardia, che non è
ipertrofica (però la deviazione assiale c’è anche nei blocchi una deviazione assiale dx ma è tutto il cuore che va a dx (quadro raro,
fascicolari anteriori e posteriori sinistri, ma nell’ipertrofia come nella sindrome di Kartagener) → qesto quadro si riconosce
perchè l’onda S nelle precordiali, via via che si va verso la punta del
ventricolare, oltre a una deviazione, c’è anche l’effetto massa con
cuore, è sempre più grande e sempre più negativa (e P negativa in
alterazione dei potenziali dell’onda, quindi per distinguerla dai D1)]
blocchi fascicolari si considerano la deviazione assiale più criteri di • onde R più alte del normale in V1 e V2 (in generale R alta in V1)
voltaggio). Quando c’è una ipertrofia del ventricolo, la coronaria → diagnosi certa se sono alte > 7 mm
che lo serve non cambia, per cui non di rado non c’è un flusso
• onde S più profonde del normale in V5 e V6, che però hanno
sufficiente per nutrire tutta la aumentata di volume, ma non è una
voltaggio uguale o > di quello della R in V5 e > della metà di
patologia coronarica, per cui questa ischemia relativa non viene
quello della R in V6
definita ischemia ma sovraccarico, cioè un’alterazione di tipo
• sia in V1-V2, sia in D2-D3-aVF, le R sono seguite da T negative.
ischemico in un territorio ipertrofico. Criteri diagnostici in questo
caso sono meno sensibili e meno spesso presenti.
ARITMIE
Ipertrofia ventricolare sinistra: aumenteranno tutti i vettori
Definizione: alterazione della normale origine e trasmissione
diretti indietro e a sx, con spostamento verso l’alto degli stessi e
dell’impulso cardiaco.
quindi deviazione dell’asse a sx (DDx con emiblocco anteriore).
Classificazione: si possono distinguere due grandi gruppi: le
L’aumento della massa influenza anche il QRS, con aumento del
aritmie ipocinetiche (bradiaritmie) e le aritmie ipercinetiche
tempo di attivazione → si attiva più tessuto miocardico, quindi c’è
(tachiaritmie).
un rallentamento dell’attivazione ventricolare. Inoltre, spesso con
l’ipertrofia del VS c’è anche ipertrofia dell’AS perché l’aumento di ➢ BLOCCHI ATRIO-VENTRICOLARI
P si riflette nell’atrio. Ci saranno poi anomalie da sovraccarico Ritardo o interruzione dell’impulso cardiaco causato da un ↑ della
ventricolare, con tendenza più o meno evidente del refrattarietà di una o più strutture coinvolte nel passaggio
dell’impulso dagli atri ai ventricoli.
o Blocco AV di primo grado Stesso discorso vale per lo sforzo: con l’aumento della FC aumenta
Semplice rallentamento della conduzione AV → allungamento il numero di impulsi che arrivano al nodo e alle strutture
dell’intervallo PR (intervallo di conduzione AV) ≥200ms o 0,20sec sottonodali (migliora il tipo I e peggiora il tipo II).
(normalmente 120.200 ms), ma ogni onda P sinusale sarà Analogo discorso vale per l’uso di manovre che stimolano (es .
comunque seguita dal suo QRS. stimolazione del seno carotideo) o riducono il vago. Con la
o Blocco AV di secondo grado stimolazione peggioreremo il blocco nodale e miglioreremo quello
Condizione in cui uno o più degli impulsi sinusali (atriali), quindi sottonodale.
una o più delle onde P, non è condotta ai ventricoli. Se uso un farmaco come l’atropina, che ha effetto vagolitico,
Quindi in questo caso avremo alcune onde P non seguite dal aumentando la FC e migliorando la conduzione del nodo essa
proprio complesso QRS; abbiamo avuto l’attivazione degli atri, ma andrà a migliorare il blocco AV di II grado tipo I e peggiorerà il
questa non è stata seguita dall’attivazione dei ventricoli, quindi grado di blocco se questo è sottonodale, quindi di tipo II.
l’impulso in qualche parte del sistema di conduzione è stato - Blocco AV di secondo grado avanzato
bloccato. Quando ho più onde P in successione non condotte (almeno 2
- Blocco AV di secondo grado tipo I Mobitz (Luciani- onde P bloccate – es. rapporto 3:1).
Wenkebach) Il problema è che questi blocchi determinano delle pause della
Caratterizzato dal fatto che l’onda P bloccata è preceduta nei conduzione ventricolare, mancano dei battiti: ciò può ridurre
battiti prima del blocco da un allungamento progressivo la GS e causare dei disturbi soprattutto a livello di perfusione
dell’intervallo PR (c’è un allungamento progressivo della cerebrale (lipotimia, perdita di coscienza, sincope se il blocco
conduzione AV: fenomeno di Wenckebach), quindi è come se causa pause molto lunghe).
la conduzione peggiorasse progressivamente fino a che non si → Di solito deriva da un blocco a livello del fascio di His o delle
interrompe del tutto. Questo si tramuta all’ECG in un branche.
accorciamento progressivo dell’intervallo RR, cioè tra i o Blocco AV di terzo grado
complessi QRS prima del blocco e la pausa ventricolare (che Nessuna onda P riesce ad essere condotta ai ventricoli, non c’è
abbiamo per la presenza di una P non condotta ai ventricoli) è nessun rapporto tra attività elettrica atriale e ventricolare (=
sempre inferiore al doppio di qualunque intervallo RR DISSOCIAZIONE AV), ma i battiti atriali e ventricolari avranno una
precedente e inferiore al doppio dell’intervallo sinusale di frequenza determinata dal proprio segnapassi: battiti atriali
base. avranno morfologia sinusale e battiti ventricolari avranno
Il blocco può essere sporadico o presentarsi in modo ritmico morfologia alterata, perchè l’impulso arriva o da un centro nodale
(++) e questo è utile per esprimere l’entità del blocco, ossia per (ritmo di scapp idionodale - se il blocco è nel nodo) o ventricolare
capire quale è il rapporto di conduzione A-V (rapporto tra (ritmo di scapp idioventricolare - se il blocco è nelle branche). In
onde P e QRS): più alto è il rapporto più importante è il blocco. particolare, se ho un blocco nodale ed ho un centro nodale il ritmo
→ Di solito deriva da un blocco nodale (NAV), che ha proprietà che ne risulta ha una frequenza abbastanza accettabile,
decrementali: manovre e farmaci che aumentano la compatibile con una normale emodinamica (40-60 bpm) e all’ECG
conduzione del NAV migliorano il blocco. avrò un QRS stretto (normale), poiché dal NAV attraverserà le
- Blocco AV di secondo grado tipo II Mobitz normali vie di conduzione; viceversa, se il ritmo è ventricolare,
Contrariamente al tipo I, avremo che tutti gli intervalli PR dei essi hanno FC più basse (circa 20-25 bpm) e quindi la gittata sarà
battiti condotti sono uguali, senza alcuna variazione compromessa, e potremo avere qualche segno di scompenso e
dell’intervallo PR prima del blocco ne dopo il blocco (NON c’è instabilità emodinamica, e segni di ipoperfusione cerebrale
il fenomeno di Wenckebach), ma ci saranno le onde P che non (++giramenti di testa); e all’ECG avrò un QRS anomalo (allargato)
sono condotte. Tutti i PR (dei battiti condotti) sono uguali, ciò → importante quindi chiarire se il blocco è nodale (tipo I) o
fa sì che la pausa sarà sempre doppia dell’intervallo PP di base sottonodale (tipo II) perché se un blocco nodale evolve in blocco
o dell’intervallo RR. di terzo grado il problema è limitato, mentre se un blocco di
Il blocco delle P può essere sporadico o ritmico, e può secondo grado sottonodale evolve in terzo grado potrebbe
modificarsi (dirò che ha rapporto AV di conduzione variabile). causare problemi clinici emodinamici importanti (motivo per cui
→ Di solito deriva da un blocco sottonodale (His o branche) che nel tipo II facciamo profilassi con PM).
non hanno proprietà decrementali, quindi l’impulso o è Nel BAV di terzo grado a volte può capitare che le contrazioni
condotto o non è condotto. In questo caso si mette PM a scopo atriali e ventricolari coincidano, per cui l’atrio può contrarsi a
profilattico, anche se il pz è asintomatico. valvola chiusa, causando un’onda giugulare a cannone (ogni 30-
- Blocco AV di secondo grado 2:1 40 battiti circa).
Se abbiamo un tracciato che mostra SOLO e sempre un blocco Quindi all’ECG avrò: ONDE P SINUSALI RITMICHE NORMALI che
2:1, non saremo in grado di stabilire se siamo di fronte a un possono essere nascoste nel QRS, QRS RITMICI MA SENZA
blocco AV di secondo grado tipo I o tipo II. Per stabilirlo RELAZIONE CON IL RITMO DELLE ONDE P E CON MORFOLOGIA
dobbiamo avere qualche sequenza di PR condotti, perché se CHE DIPENDE DALLA SEDE ANATOMICA DEL BLOCCO, INT PR DI
vogliamo verificare che il PR si allunga come nel tipo I o se il PR SOLITO REGOLARI E INT PP DI SOLITO STABILI perchè determinati
rimane sempre uguale come nel tipo II abbiamo bisogno prima dalla freq del NSA.
del blocco di avere almeno 2 PR condotti.
Situazioni che portano ad un comportamento opposto dei due tipi ➢ BRADIARITMIE SENO-ATRIALI
di blocco: Sono aritmie conseguenti alla disfunzione del NSA. La
Nelle 24h il SNA cambia la sua attività: di notte prevale il vago trasmissione dell’impulso dal nodo agli atri avviene attraverso una
(peggiora la conduzione AV: quindi peggiora il blocco di tipo I e zona detta giunzione seno- atriale, che collega il NSA al miocardio
migliora quello di tipo II perché gli impulsi che arrivano alle atriale comune, e conduce in modo relativamente lento l’impulso.
strutture sottonodali arriveranno meno frequentemente e quindi Quindi, possiamo avere: bradiaritmie SA dovute 1ad un alterato
le strutture avranno più tempo per recuperare l’eccitabilità) e di funzionamento delle cellule pacemaker del NSA, con anomalie
giorno il simpatico (che migliora la conduzione AV; che farà nella formazione dell’impulso; 2o dovute ad un’anomalia/ritardo
migliorare il blocco di tipo I, e peggiorare il tipo II poiché arrivano della trasmissione dell’impulso dalle cellule pacemaker al
più impulsi a livello sottonodale). miocardio atriale per un problema della giunzione SA. Però nel
caso in cui ci siano problemi a livello del nodo, sia di generazione lento, fino a che un impulso sinusale non arriva più agli atri e
che di conduzione, non abbiamo la possibilità di vedere cosa abbiamo la pausa tra le onde P (come nel BAV 2 Mobitz 1). Per
succede nel nodo ma solo nella camera a valle del blocco; capire se siamo di fronte ad un blocco seno- atriale guardiamo
analizzando quello che succede negli atri (onda P) possiamo il comportamento delle P: 1prima della pausa che esprime il
cercare di capire che tipo di anomalia abbiamo a livello del NSA. blocco accorciamento progressivo dell’intervallo tra le P; 2la
Le anomalie dell’attività del nodo possono essere diverse: pausa risulta inferiore al doppio di qualunque intervallo tra le
o Bradiritmia sinusale P.
Anomalia più semplice; c’è una normale attività pacemaker nel Tipo II: il blocco a livello della giunzione avviene
nodo sinusale, ma con una frequenza <60 → ECG normale ma con all’improvviso, non c’è rallentamento prima della pausa
FC ridotta. Nella maggior parte dei casi, è una condizione (come nel BAV 2 Mobitz 2); quindi l’intervallo è multiplo
fisiologica o para-fisiologica che può essere frutto di una dell’intervallo PP di base.
predominanza del tono vagale che può conseguire a un - Di terzo grado: una condizione in cui l’impulso è sempre
allenamento fisico costante (è tipica degli atleti) o può generato ma non passa MAI agli atri. Non possiamo fare una
semplicemente caratterizzare certi soggetti o può essere dovuta diagnosi di blocco di III grado perché, se non abbiamo onde P
all’uso di alcuni farmaci. Tuttavia, in alcuni casi può essere perché l’impulso è generato ma non è condotto mai, questa
espressione iniziale di un’anomalia nella formazione dell’impulso situazione non può essere distinta all’ECG dalla mancanza
→ questo si può verificare meglio se sottoponiamo il paziente ad totale di generazione dell’impulso sinusale → all’ECG ha
uno sforzo (per cui ci aspetteremmo un certo aumento della l’aspetto di un arresto sinusale.
frequenza che magari fatica a verificarsi). La mancata risposta [Milani: Saltano tutti i battiti, per cui ci sarà una pausa più
all’attivazione adrenergica può indicare che abbiamo un NSA un lunga di 4 secondi ed emerge un ritmo sottostante a
po’ “pigro” a rispondere, quindi in una fase iniziale di disfunzione frequenza inferiore (ritmo giunzionale) e all’ECG avremo onda
nella generazione dell’impulso, che è più lenta rispetto a quella P negativa in D2, perché vi è una retrodiffusione verso gli atri
che ci potremmo aspettare. opposta a quello che avviene solitamente = dopo una lunga
In altri casi, insieme ad una bradicardia sinusale possiamo avere fase di arresto, si osserva la comparsa di un ritmo non
una aritmia sinusale, nel senso che l’intervallo tra le onde P non è sinusale, che si riconosce perché la P è invertita. Quando non
ritmico ma è abbastanza variabile, anche se non con pause funzionano né il NSA né il NAV si parla di ritmo
particolari; anche in questo caso, un’aritmia sinusale NON idioventricolare, caratterizzato da assenza di onde P, QRS
fisiologica del tutto casuale può indicare che abbiamo un nodo SA slargato e FC ancora più bassa rispetto al ritmo giunzionale].
che presenta qualche anomalia nella generazione dell’impulso.
(Aritmia sinusale fisiologica può essere, ad esempio, quella ANOMALIE DELLA CONDUZIONE INTRA-VENTRICOLARE
collegata agli atti del respiro mediata da modificazioni neuro- Il sistema di conduzione ventricolare comprende, oltre al fascio di
vegetative e tipica dei soggetti giovani). His, le branche. La branca dx ha una struttura abbastanza
o Pause/arresti sinusali uniforme, che poi si sfiocca per portare l’impulso alle cellule
o Blocchi del NSA miocardiche (attiva VD e parte dx del setto); la branca sx è più
In entrambi i casi avremo delle pause, cioè degli intervalli tra le variabile ma, in genere, ha un primo tronco “comune” per poi
onde P ed i complessi QRS, in cui non avremo onde P. dividersi in fascicolo anteriore-sinistro (attiva la parte antero-
Quest’assenza di onde P può essere dovuta a due meccanismi: superiore) e fascicolo posteriore-sinistro (attiva la parte postero-
1) il nodo SA, cessa per alcuni secondi di emettere il proprio inferiore del ventricolo sinistro). In alcuni casi la conduzione
impulso: è un problema della generazione del segnale da parte attraverso queste branche è bloccata per un’anomalia della
delle cellule pacemaker del nodo (pausa/arresto). Non ci sarà branca stessa e avremo i blocchi di branca → anomalie che
quindi una relazione matematica tra il tempo delle pause e quello possiamo vedere solo con l’ECG (mentre per le ipertrofie ho anche
delle onde P di base. l’eco e la radiografia).
2) un blocco dell’impulso, normalmente generato dalle cellule In particolare, il blocco di branca è definito come uno
pacemaker, nella giunzione seno-atriale: l’impulso, pur se spostamento della normale direzione, perché un ventricolo si
generato, non passa ad eccitare gli atri perché viene arrestato a contrarrà non bilanciato dall’altro → però non modifica il vettore
livello della giunzione (blocco SA). medio (asse globale cardiaco normale: D1 e D2 NORMALI), perché
alla fine si contraggono entrambi i ventricoli, ma alcune
Un BLOCCO SENO-ATRIALE può essere: derivazioni avranno un asse modificato. Un’altra caratteristica
- Di primo grado: una condizione in cui la trasmissione dal NSA generale (sia BBDx che BBSx) è la presenza di un QRS a M con
agli atri è solo rallentata. Non si può diagnosticare all’ECG doppia cuspide: la prima dovuta alla contrazione del ventricolo
perché nel blocco di I grado non sappiamo qual è il tempo di sano (R), la seconda data dalla contrazione di quello malato (R’) →
conduzione dal nodo agli atri (dovremmo mettere un se il QRS in V1 è + si tratta di BBDx, se è – si tratta di BBSx.
elettrodo nel nodo e misurare il tempo che passa da quando
l’impulso è generato a quando arriva agli atri) → ECG o Blocco di branca destra
normale. La branca dx non riesce a condurre l’impulso, che quindi passerà
- Di secondo grado: una condizione in cui ALCUNI degli impulsi solo attraverso la branca sx. La parte che normalmente è attivata
normalmente generati nel nodo non riescono a passare agli dalla branca dx può essere attivata solo con la diffusione
atri, generando una pausa senza onda P; ci sarà quindi una dell’impulso attraverso il miocardio comune; avremo quindi che la
relazione matematica dell’intervallo di pausa rispetto parte attivata dalla branca sx è attivata rapidamente mentre
all’intervallo tra onde P di base. Se poi abbiamo più impulsi l’attivazione della porzione a carico dalla branca dx avverrà in
sinusali non condotti questo sarà avanzato. Il blocco di II modo più tardivo e rallentato.
grado a sua volta si può suddividere in: Di conseguenza l’ultima parte della formazione del QRS sarà
Tipo I: abbiamo un rallentamento progressivo della rallentata = durata >> del periodo di depolarizzazione e quindi una
conduzione prima del blocco, a livello della giunzione SA → durata >> del complesso QRS. Per capire come varia l’ECG bisogna
l’impulso SA avviene normalmente, però la considerare come cambia la morfologia dei vettori sul piano
conduzione/attivazione degli atri avviene in modo sempre più orizzontale: il vettore iniziale non cambia perché la prima parte
dei ventricoli che si attiva è la parte sx del setto e ciò avviene → BBSn: è opportuno, ogni 2-3 anni se non insorgono problemi,
tramite la branca sx che conduce normalmente; ciò che sarà che il paziente faccia un Holter, per vedere se ci sono altre
alterato è il vettore finale, che rappresenta l’attivazione della alterazioni.
porzione ventricolare correlata alla branca dx (prevalentemente o Blocco fascicolare anteriore sx (BFASn)
la parte dx del setto e il ventricolo dx) Nel caso dei due emiblocchi la proiezione modificata è quella sul
→ultimo vettore sarà verso dx e in avanti quindi verso gli elettrodi sul piano frontale → vettore medio ha andamento anomalo in cui
anteriori e con una durata abbastanza lenta dell’onda. inizialmente tende ad andare verso il basso ma poi si dirige verso
Il BBDx può essere un reperto ECG in pz sani (quasi mai dà l’alto e a sx. Il vettore medio sarà oltre – 30°, iperdeviato a sx.
problemi), ma può associarsi a ipertrofia del VD nel cuore Questo blocco è un reperto piuttosto comune, soprattutto con
polmonare cronico. l’andare avanti dell’età e non ha, in genere, significato particolare.
Criteri diagnostici BBDx: Criteri per la diagnosi:
BBDx Completo = non c’è nessuna conduzione attraverso la • Asse elettrico del QRS è oltre -30°
branca dx: • Quadro q-R+ in D1-aVL cioè piccola q con R alta poiché l’asse è
• Durata QRS ≥ 0.12s diretto in alto a sx (parete laterale)
• In V1 (e V2) [derivazioni anteriori] → morfologia r+s-R’+ (la R • Quadro r+S- in DII-DIII-aVF cioè piccola r seguita da una
finale sarà slargata perché nella parte finale la conduzione profonda S perché la maggior parte dei vettori si allontanerà
avverrà in modo lento). da queste derivazioni che stanno in basso con il loro elettrodo
• In D1- aVL-V5-V6 [derivazioni laterali]→ morfologia qRS, con S esplorante a 60- 90 e 120 ° (parete inferiore).
larga (speculare a ciò che succede nelle anteriori) o Blocco fascicolare posteriore sinistro (BFPSn)
BBDx Incompleto = semplicemente l’impulso viaggia nella branca In genere è indice di una forma importante di cardiopatia, ma il
dx in maniera rallentata; blocco da solo è raro.
• Durata QRS compresa tra 0.11 e 0.12s →l’ellisse dopo una prima parte che è diretta a sx e in alto, per la
maggior parte sarà diretta in basso e a dx con un vettore medio
• Stessi criteri morfologici [In V1 (e V2) → morfologia rsR’; In D1-
che andrà oltre i 120° (iperdeviazione assiale a dx).
aVL-V5-V6 →morfologia qRS (quest’ultima larga)]
Criteri diagnostici:
• L’ultima parte dell’ECG sarà sempre rallentata quindi R’ avrà • Asse elettrico del QRS oltre +120°
sempre una durata ≥ 40ms • In D1-aVL →Quadro r+S-
• In DII-DIII-aVF→ quadro q-R+
o Blocco di branca sinistra o Blocchi bifascicolari
La branca sinistra attiva una parte molto più consistente di Combinazione tra blocchi di branca isolati e blocchi fascicolari
muscolo cardiaco rispetto alla branca destra per cui in isolati, in cui l’unica strada che ha l’impulso per attivare i ventricoli
proporzione la durata del QRS sarà maggiore rispetto al blocco di è tramite il fascicolo che rimane indenne.
branca dx → la parte della branca sx verrà attivata lentamente BBDx+ BFAsn: unica via di conduzione sarà il fascicolo posteriore
attraverso il miocardio comune e la modifica dell’ECG dipenderà sx, Relativamente frequente e raramente evolve verso un blocco
dalla modifica dell’attivazione elettrica. completo per blocco anche del fascicolo posteriore. Criteri del
Sul piano orizzontale quasi tutti i vettori saranno rivolti indietro e BBDx in associazione ai criteri del BFASn (++iperdeviazione assiale
a sx. All’ECG avremo: tutte onde positive nelle proiezioni laterali; sx con rS in DII-DIII-aVF).
tutte onde negative (o in minima parte onde positive) nelle BBDx + BFPSn: unica via di conduzione sarà il fascicolo anteriore
proiezioni anteriori. sx. Deve mettere in allerta poichè è spesso espressione di una
Il BBSx merita approfondimento diagnostico, perchè più particolare patologia cardiaca ed è più a rischio di evolvere verso
frequentemente si associa a problemi del VS: es. cardiomiopatia un blocco completo.
dilatativa in fase iniziale, ipertrofia marcata, ipertensione di lunga Criteri del BBDx in associazione ai criteri del BFPSn
data, però esiste anche la forma idiopatica dovuto a fenomeni (++iperdeviazione assiale dx con rS in DI-aVL).
degenerativi del sistema di conduzione. In particolare, BBSx può
creare problemi nei pz con una funzione contrattile [Milani] Concetti da ricordare sui blocchi: 1) ad ogni livello può
particolarmente ridotta (funzione contrattile valutata calcolando esserci un blocco; 2) questo blocco può far emergere ritmi
frazione di eiezione del VS, ossia la % di sangue espulsa dal cuore giuzionali ed idioventricolari sottostanti; 3) più sono in basso i
durante la sistole rispetto alla % di sangue che ha alla fine della blocchi, minori sono le complicanze (blocchi fascicolari sono quasi
diastole: se <35% significa che vi è una defaillance ventricolare ed irrisori); 4) le modificazioni dell’asse cardiaco si verificano ++nel
un blocco di branca sinistro può aggravarla) – per evitare lo BFASn perché crea extracorrenti contrarie a quelle normali.
scompenso: risincronizzazione tramite pacemaker biventricolare
Criteri diagnostici BBSx: CAUSE BRADIARITMIE: 1Reversibili – farmaci, attività fisica
BBsx completo: intensa, alteraz. elettrolitiche (iperK), ischemia/infarto acuto,
• Durata QRS ≥ 0.12 s processi flogistici; 2persistenti/ricorrenti – disfunzione
• In V1 e V2→ Morfologia rS (QS): quindi QS con possibile autonomica, processi degenerativi (del sistema da conduzione),
presenza di una piccolissima r (onde negative e slargate) processi flogistici cronici, danno ischemico.
• In D1, aVL, V5, V6→morfologia R (RR’): quindi solo R o RR’ (se TRATTAMENTO BRADIARITMIE: Farmaci possono risolvere
abbiamo indentature) quindi grande onda +. temporaneamente la bradiaritmia, importanti ++quando si
BBsx Incompleto (abbiamo solo un rallentamento della presenta la sincope = sintomo più importante di una bradiaritmia,
conduzione della branca sx): dovuto alla pausa prolungata o frequenze molto basse, con
• Stessi criteri morfologici conseguente ipoafflusso cerebrale → farmaci hanno un successo
• Durata QRS compresa tra 0.11 e 0.12 cioè una condizione significativo ++quando le strutture impiegate sono sensibili al
intermedia tra il normale e il blocco completo. SNA: uso farmaci vagolitici (++atropina) che migliorano la
Per quanto riguarda il follow-up: sensibilità e la conducibilità di queste strutture. In caso di blocco
→ BBDx: una volta appurato che ha un cuore normale non è AV nodale, blocchi SA o una compromissione dell’attività sinusale,
necessario un follow up frequente; l’uso di atropina EV, può far regredire l’aritmia; invece in caso di
aritmie sottohissiane, i trattamenti farmacologici sono molto TP che si verifica nel nodo AV; forma più frequente, che
meno efficaci e possiamo solo usare catecolamine rappresenta 2/3 di tutte le tachicardie parossistiche, ++nei giovani
(isoproterenolo, metaproterenolo etc), per aumentare la e nelle donne e quasi mai si associa a patologie cardiache
frequenza di scarica del PM ventricolare, ma questo non avviene strutturali. Il substrato è la presenza nel nodo AV di due vie di
in modo rilevante e l’unica soluzione reale è l’impianto di un PM conduzione dagli atri ai ventricoli, diverse per velocità di
temporaneo o definitivo (stimolatore elettrico artificiale) a conduzione e per periodo di refrattarietà: 1via lenta con periodo
seconda delle condizioni. In particolare, PM Temporaneo se di refrattarietà maggiore; 2via veloce con periodo di refrattarietà
riteniamo che la bradiaritmia sia reversibile (si inserisce minore. Quindi il nodo, quando riceve l'impulso sinusale trova due
attraverso vena periferica un catetere elettrodo collegato ad un vie nodali per condurlo ai ventricoli.
PM esterno); PM Definitivo se riteniamo che la bradiaritmia non si Quando abbiamo un normale ritmo sinusale, non succede nulla
risolva o possa ricorrere (PM impiantato sottocute può stimolare perché un battito sinusale, arriva al nodo AV e prende entrambe
tramite catetere elettrodi, che connettono il PM alla cavità le vie di conduzione, poi conducendo più rapidamente la via
cardiaca). INDICAZIONI ALL’IMPIANTO DI UN PM DEFINITIVO: veloce arriverà prima a valle dello sdoppiamento; poi i due impulsi
1
Bradiaritmia che determini sintomi indipendentemente dal si incontrano e si annullano. Per cui durante il ritmo sinusale non
meccanismo e dalla sede; 2Blocco AV completo o blocco AV di avremo nulla di particolare, un’onda P e un QRS e un intervallo PR
secondo grado Mobitz II infra-hissiano, anche se asintomatici determinato dalla conduzione attraverso la via veloce.
(sono indicazioni all’impianto profilattiche); 3Blocco bilaterale di Se invece abbiamo un’extrasistole atriale, se essa è prematura al
branca (che significa che il pz ha un BBDx e BBSx in modo punto di trovare la via veloce refrattaria potrebbe condurre
alternato, con rischio di sviluppare blocco completo); 4Blocco di l’impulso attraverso la via lenta (l’intervallo PR sarà più lungo di
branca bifascicolare che comprenda però una compromissione quello sinusale, perchè dovendo percorrere la via lenta ci metterà
della conduzione del fascio di His (rischio di evolvere verso un tempo ad attivare i ventricoli). Quando l’impulso arriva al punto di
blocco completo); 5Malattia del seno carotideo, in cui c’è ricongiungimento delle due vie, risalirà attraverso la via veloce,
un’ipersensibilità di quest’ultimo che determina, quando perché la troverà eccitabile essendo passato del tempo, così può
stimolato, una marcata bradicardizzazione, che risulta in sincope. passare il punto di blocco e a questo punto può riattivare gli atri.
Il PM all’ECG da uno spike atriale o spike ventricolare, ossia A questo punto abbiamo un battito di rientro atriale, ma l’impulso
un’onda quasi lineare perché dura pochissimi ms e che precede può tornare indietro di nuovo, ripercorrere la via lenta e riattivare
l’onda che indica l’attivazione della camera stimolata; nel caso di i ventricoli, stabilendo un circuito. Quindi avremo una tachicardia
PM bicamerale avemo entrambi gli spikes. per un rientro che percorre:
Disfunzioni del PM: da verificare se il pz portatore di PM riferisce - in senso anterogrado la via lenta → attivazione ventricolare
lipotimie o sincopi: 1Difetti di cattura (PM emette il suo impulso, - in senso retrogrado la via veloce → attivazione atriale
abbiamo lo spike, ma non è seguito da nessuna onda Questa forma di TP è detta SLOW FAST- TPSV da rientro nodale
atriale/ventricolare → determinato da bassa intensità AV comune, caratterizzata da ritmo regolare di 150-250 bpm; QRS
dell’impulso); 2Difetto di sensing (se PM perde capacità di sentire stretto, onda P’ negativa in II-III-aVF; intervallo R-P’ corto – in
l’attività, quindi “esce” quando non dovrebbe uscire, causando particolare INT P’-R (tra P e QRS successivo) è > dell’INT R-P’ (tra
qualche interferenza con l’attività spontanea); 3Difetto di uscita QRS e P success), perchè PR è più lungo di quello sinusale (che è
(se in un pz in cui ci aspettiamo un ritmo da PM, non abbiamo attivato dalla via veloce e non da quella lenta).
paradossalmente nessuna attività PM → batteria scarica). Questo circuito avviene in una struttura microscopica, che è il
nodo AV, quindi è una forma di microrientro.
TACHIARITMIE SOPRAVENTRICOLARI
Le tachiaritmie sopraventricolari possono essere divise in 2 Esiste anche una forma non comune di TPSV da rientro nodale-
gruppi: tachiaritmie sopraventricolari atriali (1tachicardia FAST SLOW→ molto più raro (4/5% di tutte le tachicardie nodali),
sinusale, 1tachicardia sinusale inappropriata, 3da rientro SA, in cui il circuito viene percorso in senso opposto, in cui l’impulso
4
automatica, 5multifocale, 6flutter, 7FA), e tachiaritmie percorre:
soraventricolari che coinvolgono il NAV (1da rientro nodale AV, - in senso anterogrado la via veloce → attivazione ventricolare
2
da rientro AV, 3giunzionale reciprocante permanente,
4
- in senso retrogrado la via lenta → attivazione atriale
giunzionale automatica).
Questo si può spesso verificare quando la tachicardia è innescata
TACHICARDIA SINUSALE
da extrasistoli ventricolari, in cui l’extrasistole viene dal basso
Tachiaritmia sopraventricolare di origine atriale, corrisponde ad
rispetto al nodo e potrà trovare la via veloce ancora refrattaria e
una situazione in cui il ritmo sinusale è accelerato sopra i 100
quindi essere bloccata nella via veloce, mentre l’impulso
bpm. Può essere fisiologica nei bambini oppure in risposta ad una
extrasistolico arrivato alla via lenta potrà trovarla già eccitabile e
determinata condizione (sforzo, stress o ansia, dolore, febbre,
quindi percorrerla in senso retrogrado. In questo caso quindi noi
ipotensione, anemia, scompenso, embolia polmonare).
avremo che l’impulso scenderà dopo l’attivazione atriale
Raramente ci si può trovare di fronte ad una tachicardia sinusale
abbastanza rapidamente ad attivare i ventricoli, mentre
inappropriata, ovvero che si verifica anche a riposo o per minimi
impiegherà più tempo poi una volta attivati i ventricoli ad andare
sforzi e deriva da una scarica spontanea del nodo seno- atriale.
indietro ed attivare gli atri. Quindi avremo una certa distanza che
TACHICARDIE PAROSSISTICHE SOPRAVENTRICOLARI (TPSV): è
sarà più lunga tra l’impulso ventricolare e quello atriale rispetto a
una diagnosi clinica; il paziente in modo parossistico, improvviso
quella che c’è tra l’impulso atriale e quello ventricolare; per il resto
(e con fine improvvisa), sviluppa una tachicardia ad alta frequenza
ha caratteristiche analoghe a quelle viste per la tachicardia nodale
(mediamente >150bpm), che in genere percepisce come una
comune (ritmo regolare di 150-250 bpm; QRS stretto, onda P’
palpitazione, a cui possono associarsi senso di svenimento,
negativa in II-III-aVF; però ha intervallo R-P’ lungo [>P’-R]).
leggero affanno, dolore toracico. Le due forme principali sono:
TRATTAMENTO TRNAV: Lo sblocco della tachicardia possiamo
TPSV da rientro nodale slow-fast (60%) e TPSV da rientro AV
effettuarla con manovre vagali (massaggio del seno carotideo e
ortodromica (20-25%) → la DDx è ++tra queste due: entrambe
manovra di Valsalva prevalentemente → si cerca di aumentare il
hanno QRS stretti, ma nella prima le onde P non sono visibili,
tono vagale perchè permette di rallentare il battito cardiaco, dato
mentre nella seconda ci sono onde P visibili separate dal QRS.
che il vago dx innerva il NSA che, quindi, se stimolato diminuisce il
o TPSV da rientro nodale AV ritmo cardiaco sinusale!!), o con dei farmaci che agiscono
elettivamente sul nodo (adenosina, calcio antagonisti non DH e più lungo), mentre può trovare già eccitabile la via normale. In
betabloccanti). Può essere usata anche la digossina che allunga il questo caso l’impulso sarà condotto solo attraverso la via
periodo refrattario nodale, ma la l’efficacia è decisamente normale: quindi il QRS che deriverà dall’eccitazione ventricolare
inferiore; o AAR di classe IC (flecainide e propafenone) o di classe associata a questo impulso apparirà normale, non sarà più
III (amiodarone). slargato e non presenterà l’onda δ indicativa della pre-eccitazione:
Per prevenire gli episodi possiamo utilizzare i calcio antagonisti una volta giunto al ventricolo, arriverà distalmente al fascio
non DH e i beta bloccanti. L’alternativa definitiva è ricorrere ad anomalo e potrà trovarlo così in una fase eccitabile (essendo
un’ablazione, ossia determinare con un catetere elettrodo a passato del tempo) e quindi potrà andare indietro ad attivare gli
radiofrequenza la distruzione della via lenta mediante l’energia atri attraverso la via anomala e di nuovo ritornare in avanti
termica generata dalle radiofrequenze in modo tale che il circuito attraverso la via normale creando un circuito (che in questo caso
non possa verificarsi. è macroscopico).

o TPSV da rientro AV La TPSV da rientro AV ortodromica (conduzione anterograda


Responsabile di circa 1/4 delle TP e può verificarsi tipicamente in attraverso le vie normali e retrograda attraverso la via anomala)
soggetti affetti dalla SINDROME DI WOLFFPARKINSON-WHITE, sarà caratterizzata da una frequenza elevata (170-250 bpm), dal
malattia congenita in cui è presente sin dalla nascita una via fatto che il QRS sarà normale (senza segni di pre-eccitazione) e
accessoria tra atri e ventricoli (rientrando quindi nelle TPSV da l’attivazione atriale avverrà dopo che sono stati attivati i ventricoli
rientrp). La seconda via accessoria è formata da fasci muscolari (contrariamente alla forma tipica della tachicardia da rientro
anomali che connettono direttamente i muscoli atriali e nodale), perciò l’attivazione atriale sarà abbastanza distante dal
ventricolari attraverso l’anello fibroso AV; possono essere QRS e in genere l’onda P si inscrive nel tratto S-T o nella parte
localizzati a livello di un punto qualsiasi dell’anello AV e prendono iniziale dell’onda T (intervallo R-P’ relativamente lungo).
il nome di fasci di Kent: rappresentano un residuo della via di Allungando il periodo refrattario del nodo con manovre vagali o
conduzione AV presente durante la vita fetale e formano una via farmaci (adenosina, verapamil, beta-bloccanti) che agiscono sul
alternativa di attivazione dei ventricoli. A differenza del NAV che nodo AV è possibile bloccare il circuito; in qualche caso si potrà
ha proprietà decrementali, questi fasci sono costituiti da fibre Na- cercare di interrompere il circuito allungando il periodo refrattario
dip con capacità di conduzione “tutto o nulla” e hanno una della via anomala con farmaci di classe IC e III.
velocità di conduzione maggiore ma un periodo refrattario più
lungo: attraverso i fasci di Kent l’impulso, proveniente dagli atri, Le tachicardie parossistiche da rientro AV non sempre si verificano
arriva a stimolare i ventricoli prima che l’impulso possa giungerci nel contesto di una sindrome di WPW tipica: è possibile infatti
seguendo la via AV normale. avere una forma che utilizza una via accessoria per il rientro in
Normalmente, in un pz che presenta il fascio anomalo di Kent senso retrogrado, senza avere quadro tipico del WPW, con ECG
l’impulso sinusale che attiva gli atri si propaga sia attraverso il normale. Questo può accadere perché è possibile che la via
nodo AV sia attraverso il fascio, ma poiché questo conduce più anomala accessoria sia in grado di condurre l’impulso solo in
velocemente, i ventricoli inizieranno ad attivarsi nel punto in cui senso retrogrado e non anterogrado, quindi durante il normale
questo fascio si inserisce (pre-eccitazione ventricolare). Per cui ritmo sinusale la via anomala non conduce l’impulso e non
avremo all’inizio un’attivazione anomala dei ventricoli, che sarà comparirà nessun segno di pre-eccitazione (onda δ); però la via
anche abbastanza lenta perchè avverrà attraverso l’attivazione di esiste e può essere usata in senso retrogrado per il rientro negli
fibre miocardiche comuni che trasmettono l’impulso alle cellule episodi di tachicardia da rientro AV. Il fascio anomalo è latente,
circostanti più lentamente rispetto alla normale via di conduzione. perché normalmente non dà segni di sé normalmente, ma solo
In un secondo momento l’impulso, che nel frattempo sta quando si sviluppa la tachicardia da rientro.
viaggiando anche attraverso la via normale, arriverà al ventricolo Forma antidromica (conduzione anterograda attraverso la via
seguendo la via di attivazione fisiologica e quindi nella seconda anomala e retrograda attraverso la via normale nella giunzione
parte l’attivazione dei ventricoli avverrà in modo più rapido. In AV) è possibile che il circuito, che normalmente è percorso in
questa situazione quindi l’attivazione dei ventricoli è il risultato modo tale da avere l’attivazione ventricolare attraverso la via
di due fronti d’onda, uno iniziale proveniente dal fascio anomalo normale e l’attivazione degli atri attraverso la via anomala in senso
e il secondo attraverso la via normale, il che spiega il retrogrado, in rari casi (1-2%) sia percorso in senso opposto.
caratteristico pattern elettrocardiografico di Wolff-Parkinson- Questo succede quando il periodo refrattario della via anomala è
White, che presenterà: più corto di quello della via normale (si verifica raramente). In
• PR corto (< 0.12 s): poiché l’impulso raggiunge il ventricolo più questo caso l’attivazione dei ventricoli avviene attraverso il
rapidamente del normale, per cui l’onda P sarà più vicina al fascio anomalo, per cui sarà completamente diversa da quella
complesso QRS (pre-eccitazione ventricolare); fisiologica anche a livello ECGgrafico: il QRS sarà slargato, atipico
• presenza di un’onda δ di pre-eccitazione: perché la con morfologia che dipende dalla sede della via anomala, con
conduzione iniziale si verifica in maniera lenta, dato che si frequenza elevata (> 150 bpm). Questa è una forma di tachicardia
propaga attraverso il miocardio piuttosto che attraverso il molto difficile se non impossibile da distinguere da una tachicardia
tessuto di conduzione. Si evidenzia come un’onda lenta, ventricolare, cioè una tachicardia che origina direttamente nei
dall’aspetto arcuato; ventricoli. Possiamo pensare dunque ad una tachicardia di questo
• QRS slargato (e un po’ “parabolico”): poiché tipo solo se sappiamo già che il paziente presenti una sindrome di
complessivamente il tempo di attivazione dei ventricoli è più Wolff-Parkinson-White.
lungo ed il QRS sarà >>largo perché rappresenta la fusione
dell’attivazione ventricolare precoce attraverso la via anomala Fattori di rischio per morte improvvisa in pz con WPW: fascio di
+ l’attivazione tardiva normale. Kent con periodo refrattario < 250 ms; intervallo RR pre-eccitato
• anomalie della ripolarizzazione: sopra o sotto-slivellamento < 250 ms durante FA spontanea; presenza di vie accessorie
ST. multiple; storia di morte improvvisa in sindrome di WPW
Qualora un pz con questo tipo di anomalia sperimenti familiare; malattia di Ebstein (dislocazione congenita
un’extrasistole di origine atriale questa potrà trovare la via dell’impianto della tricuspide).
anomala in fase di refrattarietà (essendo il suo periodo refrattario
Indici di BASSO rischio aritmico in pz con WPW: pre-eccitazione → poiché questo circuito gira continuamente, di fatto non c’è
intermittente all’ECG basale o all’ECG secondo Holter; scomparsa isoelettrica. Il circuito può essere percorso:
della pre-eccitazione all’ECG da sforzo; scomparsa della pre- a) ++in senso antiorario (flutter tipico comune). ECG: onde atriali
eccitazione con farmaci di classe IA (es. procainamide, 10 mg/Kg (onde F – flutter) senza isoelettrica con morfologia asimmetrica
EV); pazienti asintomatici a >35/40 anni; intervallo RR > 250 ms “a dente di sega”, con aspetto negativo nelle derivazioni inferiori
durante FA spontanea o indotta. e positivo in V1.
TERAPIA e PREVENZIONE: il trattamento per ottenere lo sblocco b) in senso orario (flutter tipico non comune). ECG: le onde di
della TPSV è sovrapponibile a quello che viene effettuato per la flutter avranno un aspetto più vicino alla simmetria, più
tachicardia da rientro nodale, e lo stesso vale per la prevenzione sinusoidale, e daranno l’impressione di onde positive in
della TPSV in caso di forma ortodromica. Di fronte alla forma derivazioni inferiori, ma in V1 appariranno negative.
antidromica, il trattamento è diverso: per sbloccare la tachicardia La frequenza è compresa tra 240 e 340 bpm e nella maggior
si preferisce ricorrere direttamente ad una cardioversione parte dei casi rapporto di conduzione 2:1 (frequenza
elettrica. Nell’utilizzo di farmaci si preferiscono comunque quelli ventricolare intorno a 150 bpm).
di classe IA, IC o III, mentre non si usano quelli che agiscono a Flutter Atipico: forme di flutter che non soddisfa i criteri per
livello del nodo perché possono far degenerare l’aritmia. La essere definito tipico, che origina da circuiti di rientro diversi.
prevenzione prevede invece l’ablazione della via anomala, se ECG: la morfologia dell’onda F sarà diversa e indicheranno una
questo non è possibile o nell’attesa della procedura si origine non dal circuito tipico.
preferiscono ancora i farmaci di classe IC o III, che possono agire La frequenza di solito è maggiore rispetto al flutter tipico, ai
sulla via anomala aumentandone la refrattarietà. NB: in WPW confini con quella della FA (340-440 bpm).
NON devo dare beta-blocc e soprattutto non devo dare Mentre nel flutter tipico sappiamo già dove sta il problema (in
antiaritmici classe 1C perchè bloccherei ancora di piu il nodo a genere il circuito è alla base dell’AD e se vogliamo fare una
vantaggio della via veloce, con il rischio di generare una ablazione di flutter esso viene distrutto con radiofrequenze), se è
fibrillazione ventricolare! atipico, si deve procedere con uno studio elettrofisiologico per
vedere dove avviene il meccanismo di rientro.
Una TPSV da rientro atrioventricolare non si associa soltanto a sindrome TRATTAMENTO: Nel caso del flutter e della tachicardia se diamo
di Wolf-Parkinson-White, ma può presentarsi sia nel contesto di altre farmaci che aumentano la refrattarietà del NAV può
sindromi con fasci accessori (es. sindrome di Lown- Ganog-Levine), sia in
semplicemente rallentare gli impulsi che dagli atri sono condotti
condizioni di apparente normalità in cui sono presenti dei fasci latenti.
ai ventricoli, poiché il meccanismo della tachicardia coinvolge gli
atri [es. b-bloccante/Ca-antagonista/adenosina o compiendo la
TACHICARDIA ATRIALE
manovra del seno carotideo o la m. di Valsalva a un pz con t. atriale
Tachicardia (FC >100 bpm) che origina da qualche punto degli atri
o f. atriale 2 a 1, il blocco diventerà 3 a 2, 3 a 1, fino a quando dura
diverso da quello sinusale. ECG: ritmo regolare con onde P tra loro
l’effetto del farmaco]. Per sbloccare dobbiamo agire con farmaci
uguali ma di morfologia ≠ dalla sinusale (dipenderà dalla sede di
che agiscono sugli atri, che possono sbloccare il meccanismo alla
origine); a differenza del flutter qui le onde P sono ben
base: sono più utili anti-aritmici di classe 1A, 1C o 3 come
identificabili e separate da una linea isoelettrica e la frequenza
amiodarone, sotalolo o anche b-bloccanti.
atriale è cmq <250bpm. Eziologia: 1origine automatica, da un
focolaio ectopico; 2origine legata a fenomeni di rientro nell’atrio;
3 FIBRILLAZIONE ATRIALE
(meno frequentemente) legata ad attività di triggerata. L’impulso
Tachiaritmia atriale con frequenze elevatissime, superiori ai
atriale viene condotto ai ventricoli normalmente, quindi avremo
400/450 bpm, che comporta disaccoppiamento atrio-
QRS stretto.
ventricolare. Ciò significa che il numero elevato di impulsi che
Se la tachicardia atriale ha una frequenza non troppo elevata la f.
raggiungono il nodo atrioventricolare viene in parte e variamente
cardiaca sarà ritmica, regolare, = a quella della t. atriale. Se la f.
bloccato dallo stesso nodo atrioventricolare, sebbene i ventricoli
della t. atriale è >180 (180-230), spesso non tutti gli impulsi
vengano comunque eccitati in modo irregolare e con frequenza
raggiungono i ventricoli perché il NAV non consente l’attivazione
elevata (fino a 140-150 bpm) → viene persa un’attivazione
rapida ad alta frequenza dei ventricoli, e potranno avere una
omogenea, costante, ripetitiva, ritmica degli atri. È il risultato
conduzione ai ventricoli ritmica (2:1 o 3.1), o irregolare, variabile.
della somma di più fronti donda indipendenti, che si diffondono
attraverso il miocardio atriale in maniera variabile, attivando le
FLUTTER ATRIALE
cellule che trovano eccitabili.Non esiste un’onda P o F di flutter,
Tachiaritmia atriale regolare con frequenza superiore ai 250 bpm,
ma piccoli impulsi elettrici che non saranno mai uguali; gli
dovuta ad un circuito di macrorientro atriale, che conduce ai
intervalli non sono regolari e sono numerosi (~400). Tutte queste
ventricoli con un rapporto di conduzione costante o variabile.
onde sono inefficaci dal punto di vista meccanico: gli atri dal punto
Essendo la FC così alta, non passeranno 250bpm attraverso il
di vista meccanico sono fermi, l’unico modo che il sangue ha di
nodo, quindi quasi sempre il flutter atriale ha un rapporto A/V 2:1
giungere ai ventricoli sarà attraverso le differenze di P tra camera
oppure un rapporto di conduzione maggiore. Potrò avere a livello
atriale e ventricolare. Il NAV è bombardato di impulsi e ne fa
ventricolare: 1ritmo regolare se c’è un rapporto costante di
passare alcuni: arrivando questi impulsi in maniera irregolare, il
conduzione tra le onde di flutter e il QRS (es. ogni due onde di
passaggio ai ventricoli sarà irregolare. Caratteristiche ECG:
flutter c’è un QRS, ogni tre onde di flutter un QRS e così via); 2ritmo
irregolare se c’è una variabilità nella conduzione, oppure un
- ritmo irregolare con FC variabile, ma solitamente elevata;
rapporto che non porta ad una regolarità nell’attivazione - assenza di onde P ben identificabili a causa dell’attività atriale
ventricolare. irregolare e disorganizzata;
Flutter Tipico: forma tipica dovuta ad un meccanismo di rientro - intervalli tra gli QRS sempre diversi;
che si verifica a livello atriale dx, lungo un circuito che fa girare - presenza di onde F.
l’impulso e crea delle onde di attivazione atriale lungo un percorso L’utilizzo di farmaci o manovre vagali che riducono la conduzione
che coinvolge delle strutture ben definite: 1parte basale a livello del nodo AV portano ad una riduzione della frequenza
dell’atrio dx (sbocco dell’orifizio tricuspidale), 2setto interatriale, cardiaca.
3
parete superiore dell’atrio dx, 4parete libera dell’atrio dx È un’aritmia frequente negli anziani, con la quale si può convivere
controllando la frequenza dei ventricoli (semplicemente
presentano un ritmo da FA invece che sinusale), tranne alcuni casi tromboembolico del paziente: Chads-vasc (insuff cardiaca, Hpt,
particolari. È favorita da fenomeni di infiammazione e età >65, DM, precedente ischemia cerebrale, malattia vascolare
degenerativi o di tipo ischemico → disorganizzazione dell’attività documentata, sesso F) → Nei pazienti con FA, il rischio
atriale. Tutte le patologie che determinano sovraccarico di volume tromboembolico è aumentato, +++a livello dei vasi cerebrali ma
e pressione con ingrandimento degli atri favoriscono la FA. anche a livello di vasi addominali e degli arti inferiori; raramente
si può avere tromboembolia anche a livello coronarico, o in
Esistono casi di “fibrillazione atriale isolata” (Lone Atrial Fibrillation), che insorge generale in qualsiasi distretto arterioso; perché il cuore fibrillante
in pz del tutto sani, i cui atri sono apparentemente normali: alla base vi sono
è fermo, si possono formare dei trombi a livello dell’atrio sinistro
problematiche elettriche delle cellule cardiache. Recentemente è stato dimostrato
che il trigger che porta alla degenerazione degli atri verso la fibrillazione atriale è (+++auricola), perché il sangue è stagnante → distacco di
la presenza di focolai ectopici (tachicardie ectopiche ad alta frequenza) che frammenti (emboli) → fenomeni ischemici acuti (+++ictus
emettono impulsi ad alta frequenza (anche 400/450 bpm) e che sono situati allo ischemico o TIA) a seconda delle dimensioni dell’embolo e del suo
sbocco delle vene polmonari in atrio sinistro, importante per il trattamento perché
destino. Il rischio tromboembolico in un paziente fibrillante è
l'ablazione con radiofrequenza prevede l’isolamento di tali focolai, tramite la
formazione di cicatrici attorno a questi centri per impedire loro di generare impulsi molto basso nelle prime ore (quasi inesistente), e comincia a
aberranti. diventare importante dopo 48 ore (questo ci fa capire come in un
certo senso sia possibile non effettuare una terapia
Classificazione della fibrillazione atriale: anticoagulante prima delle 48h)
• tempo di comparsa: - Rischio di morte improvvisa in pz con WPW.
- di primo riscontro quando osservata per la prima volta TRATTAMENTO:
- ricorrente quando si sono già verificati altri episodi (si ricorre a) ripristinare il ritmo sinusale: 1cardioversione elettrica
2
a terapia antiaritmica e anticoagulante) mediante uso del defibrillatore; cardioversione
• Presentazione e durata: farmacologica (amiodarone, mediamente più efficace, gli
- Parossistica: si risolve spontaneamente entro 7 giorni, di solito antiaritmici di classe IC, come flecainide, propafenone, oppure
entro 24/48 ore gli antiaritmici di classe IA, come chinina o disopramide),
3
- Persistente: non si risolve spontaneamente entro 7 giorni e ablazione transcatetere.
siamo costretti a risolverla usando la cardioversione elettrica b) controllare la frequenza: mantenendo la FA utilizzando dei
o farmacologica farmaci che allungano il tempo di refrattarietà del nodo e
- Permanente: se è cronica, stabilmente presente perché si è permettono a meno impulsi di arrivare i ventricoli (+++beta-
deciso di non trattarla in quanto ben tollerata dal paziente bloccanti e calcio-antagonisti, ma si potrebbero usare
oppure perché non si è riusciti a risolverla con cardioversione eventualmente anche digossina o antiaritmici di classe III).
o interventi farmacologici. Tempistiche: Per ripristinare il ritmo sinusale, a prescindere dalla
• Causa: tecnica scelta, bisogna assicurarsi che la FA è insorta in meno di
- idiopatica o isolata, detta “lone atrial fibrillation” (dovuta 48 ore, perché una cardioversione dopo le 48 ore, quando si sono
soprattutto a canalopatie) già formati dei trombi negli atri, porterebbe ad una dislocazione o
- secondaria, se si verifica in seguito a qualche cardiopatia eventuale frammentazione del trombo e conseguente possibile
• Coinvolgimento valvolare (importante a livello terapeutico): formazione di emboli. Se la fibrillazione dura da più di 48 ore, si
- valvolare, richiede sempre un trattamento anticoagulante lascia la fibrillazione atriale, si usa l’anticoagulante e si controlla la
- non valvolare (in pz che non presentano patologie valvolari frequenza, eventualmente programmando la cardioversione a
importanti +++stenosi mitralica) il cui approccio terapeutico circa un mese di distanza. In realtà, c’è anche la possibilità di
varia a seconda delle condizioni verificare la presenza di trombi facendo l’eco-transesofageo: se la
fibrillazione dura da poco più di 48 ore dioversione.
Cause della fibrillazione atriale: 1Qualunque forma di cardiopatia;
2
Malattia del nodo senoatriale (SSS): spesso dovuta a TACHICARDIA VENTRICOLARE
invecchiamento, malattie cardiache o interventi cardiochir —> Tachicardia che origina nei ventricoli, caratterizzata dalla presenza
quando si associa a FA o flutter si parla di “sindrome bradicardia- di un ritmo regolare e morfologia del QRS che, originando in
tachicardia” – c’è un problema nella generazione e nella guscio ai ventricoli, apparirà abnorme e slargato rispetto al
trasmissione dell’impulso sinusale che causa delle pause anche normale; ma si può manifestare anche con un ritmo irregolare e
prolungate e può associarsi a sintomi importanti quali la sincope; non necessariamente con complessi tutti della stessa morfologia,
3
Anomalie del SNA sia vagale (parasimpatico) sia simpatico; e distinguiamo: 1Sostenuta (≥30 sec e causa disturbi al pz es.
4
cause esterne come ipertiroidismo, consumo di alcol o dispnea, sincope, lipotimia, dolore, affanno) o non sostenuta (<30
ipokaliemia; 5Sindrome di Wolff Parkinson White. sec e stabile emodinamicamente, quindi non ha sintomi oltre al
Problematiche cliniche: dobbiamo porci alcune domande per senso di palpitazione e ritmo anomalo); 2Monomorfa (tutti i QRS
decidere che tipo di trattamento intraprendere: hanno la stessa morfologia) o polimorfa (QRS variabili); 3TV a
- Sintomaticità per l’aritmia: dobbiamo decidere se ripristinare un torsades de pointes (tipica della sdr del QT lungo, ma anche
ritmo sinusale e quindi cercare di risolvere la FA, oppure durante ischemie o altre condizioni) = forma particolare
mantenere il paziente in FA controllando la frequenza in base a se caratterizzata dal fatto che il QRS passa a polarità opposta nella
il paziente presenta sintomi quali palpitazioni (il sintomo più stessa derivazione; 4TV bidirezionale (++TV catecolaminergica e
comune), dispnea, astenia, scompenso cronico o edemi declivi. intossicazione digitalica) = alternanza battito-battito con
Talvolta una pausa troppo lungo prima del ripristino del ritmo morfologie diverse (+++ battito prevalentemente positivo
sinusale può causare sincope/lipotimie. In pazienti più gravi, alternato ad un battito prevalentemente negativo).
come quelli con miocardiopatia ipertrofica o restrittiva, la Si può verificare in qualunque tipo di patologia cardiaca, ma
fibrillazione atriale può degenerare in uno scompenso cardiaco ++cardiopatia ischemica 1perchè la più frequente nella
acuto con dispnea acuta. popolazione e 2perché le complicanze aritmiche gravi sono abb
- Rischio tromboembolico. dobbiamo decidere se attuare terapia frequenti dell’infarto acuto. Esistono anche forme idiopatiche:
anticoagulante, che è obbligatoria in caso di FA valvolare, mentre apparentemente non si riscontra alcuna anomalia né strutturale,
in quella non valvolare (se il paziente non presenta significative né funzionale; spesso originano da determinate strutture del
valvulopatie) dobbiamo decidere se effettuarla in base al rischio cuore e hanno una prognosi benigna.
La TV, tra le forme aritmiche, è quella più importante dal punto di ipertrofica), displasia ventricolare dx aritmogena, canalopatie,
vista prognostico, sia che sottenda una malattia coronarica o un idiopatica.
altro tipo di malattia. Da una parte è un indice di pro-aritmia (fdr Considerando la mortalità in una popolazione con età >35 anni,
importante per un’eventuale degenerazione in aritmia fatale, indubbiamente la causa principale di morte improvvisa è la
come la fibrillazione v.), dall’altra può determinare situazioni di cardiopatia ischemica (esito cicatriziale che predispone alla
instabilità emodinamica e shock. genesi di aritmie anche gravi). Altre patologie, che siano una
Criteri diagnostici delle tachicardie a QRS largo: miocardiopatia ipertrofica, malattie valvolari tipo prolasso
▪ +++Dissociazione AV mitralico, sono complessivamente meno di ¼ del totale
▪ Battiti di cattura/fusione Considerando i soggetti <35 anni, le cause principali sono o
▪ Blocco AV retrogrado anomalie congenite o cardiopatie con base genetica.
Negli atleti americani, la causa più frequente di morte improvvisa
▪ Concordanza
è la miocardiopatia ipertrofica, seguita da una serie di anomalie
▪ Asse, durata, morfologia del QRS come quelle coronariche e l’ipertrofia ventricolare sinistra
▪ Ciclo della tachicardia idiopatica. La malattia coronarica aterosclerotica invece incide
Il più utilizzato, è la dissociazione AV: se c’è un ritmo atriale non più del 10%. Queste anomalie geneticamente determinate
regolare, quindi c’è una dissociazione tra il ritmo atriale e quello sono importantissime: in Italia, un’altra causa molto frequente è
ventricolare, dimostra l’origine ventricolare del ritmo tachicardico la displasia ventricolare destra aritmogena.
che è indipendente da quello degli atri.
Fattori di rischio: Ridotta FE (<30-35% → grave compromissione
Un altro criterio diagnostico: QRS in n° > delle onde P visibili,
della c. contrattile), Aritmie ventricolari complesse, tachicardie
indica che è il ritmo del QRS (ventricolare) che attiva gli atri.
ventricolari non sostenute, extrasistoli frequenti,
Evoluzione: Possono degenerare in fibrillazioni ventricolari in cui
Sbilanciamento autonomico simpato-vagale che si può studiare
non è più possibile riconoscere QRS e P, avremo solo delle onde
con la variabilità della frequenza cardiaca.
sinusoidali molto frequenti e di ampiezza variabile che dal punto
di vista meccanico, corrispondono ad un arresto cardiaco.
EXTRASISTOLI
TRATTAMENTO: Defibrillazione oppure, se pz è stabile, posso
Elemento base delle tachiaritmie, definito come battito
trattare con antiaritmici (propafenone, flecainide, betabloccanti).
prematuro rispetto ad un normale intervallo tra i battiti sinusali;
Quando non responsiva a farmaci faccio cardioversione elettrica.
che origina da un punto del cuore diverso da quello da cui origina
FLUTTER VENTRICOLARE
l’impulso sinusale; frequenti nella vita di qualsiasi soggetto, e il
Tachicardia ventricolare a frequenza molto alta (>250 bpm). Dal
loro riscontro può non avere un particolare significato. Spesso
punto di vista dinamico il cuore determina una bassissima gittata
esistono dei fattori esterni, non strettamente cardiologici che le
sistolica o appare addirittura fermo, con conseguente perdita di
favoriscono: stress, disordini elettrolitici, anemia, disidratazione,
coscienza. All’ECG: breve intervallo tra i complessi ventricolari e,
ipotensione, disordini ormonali, GERD.
in genere, non si distinguono il tratto ST e l’onda T.
Le extrasistoli possono essere: Ventricolari (QRS largo, assenza di
FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE
onde P’, pausa compensatoria) o Sopraventricolari (QRS stretto,
Condizione di attività elettrica caotica e disorganizzata dei
onde P’ anticipate, pausa non compensatoria); isolate o ripetitive
ventricoli, simultaneamente percorsi da fronti d’onda eccitatori
(in successione di 2 o piu battiti); se frequenti possono avere
multipli e incoordinati. Il cuore è fermo e la gittata sistolica è
cadenza ritmica: dopo ogni battito sinusale =bigemine, ogni 2
assente (arresto cardiaco). All’ECG: serie di onde sinusoidali
=trigemine; possono presentarsi in successione (3 battiti
abnormi, di ampiezza, intervalli e direzione continuamente
extrasistolici in succ = tachicardia); monomorfe o polimorfe. Una
variabili e a frequenza elevata.
caratteristica dell’extrasistole è che essa tende ad avere un
intervallo dal precedente battito (intervallo di copula) che è
MORTE IMPROVVISA
costante.
Morte inattesa, che si verifica in assenza di sintomi o, comunque,
Si possono; possono essere avvertite come un battito mancante,
entro un’ora da un’eventuale insorgenza di sintomi in un soggetto
sensazione di “cuore che si ferma”, “che perde colpi o che ha
in buone condizioni cliniche. Meccanismi più frequenti:
colpito più forte”; possono essere associate a colpi di tosse per
- tachicardia ventricolare che degenera in fibrillazione riflesso, ++ventricolari quando la contrazione del ventricolo
ventricolare: modalità di arresto cardiaco + frequente in un pz avviene contemporaneamente agli atri, quindi aumenta la
apparentemente sano; pressione nell’atrio sinistro e questo può stimolare il nervo
- asistolia: una mancanza completa di attività meccanica, laringeo ricorrente che ha rapporti con l’atrio sinistro.
perché mancante l’attività elettrica, può avvenire in pz con EXTRASISTOLI VENTRICOLARI: originano da un centro ectopico a
gravi malattie al seno o blocchi AV gravi in cui non insorgono livello dei ventricoli, quindi il battito anticipato non sarà preceduto
battiti di scappamento +++ in pz con cuori compromessi da un’onda P, ma comparirà direttamente il QRS; una volta che
(forme di cardiopatia grave) attiva i ventricoli arrivata al nodo, tende a salire verso gli atri; però
- dissociazione elettro-meccanica +++ in cuori gravemente non riesce ad arrivare agli atri, perché contemporaneamente il
compromessi o in forme acute (es. tamponamento cardiaco in nodo sinusale, che non è influenzato dall’extrasistole, ha emesso il
seguito a dissecazione, a rottura di cuore, a una grave embolia suo impulso.
polmonare: condizioni che impongono al cuore una grave Siccome l’impulso origina in un punto dei ventricoli che causa
compromissione dell’attività meccanica che si ripercuote sulla un’attivazione dei ventricoli differente rispetto alla conduzione di
sua capacità contrattile). L’ECG mostra un ritmo normale un battito sinusale, il QRS oltre che non essere preceduto da
(anche sinusale) con QRS ben identificabile, ma abbiamo un’onda P, sarà anche anomalo rispetto al normale. Ci sarà una
l’attività elettrica cui non corrisponde nessuna attività pausa compensatoria, perché compensa la prematurità
meccanica. dell’extrasistole e, quindi, avremo che l’intervallo di pausa più
Cause più frequenti: condizioni acute e croniche molto gravi che l’intervallo che precede l’extrasistole è esattamente il doppio
impongono al cuore una situazione che lo porta improvvisamente dell’intervallo PP di base (INT R-R tra QRS che precede e quello che
alla perdita della sua attività elettrica o meccanica: malattia sussegue il battito prematuro è uguale a due cicli sinusali).
coronarica (infarto/ischemia acuti), miocardiopatie (dilatativa,
Forme a rischio sono caratterizzate da: frequenza elevata; forme 1)se origina nella PARTE MEDIA DEL NAV attiva
ripetitive; polimorfismo; precocità marcata, indicata contemporaneamente A e V → QRS prematuro normale, identico
dall’occorrenza di extrasistoli all’apice o nella branca discendente a quello sinusale (perché l’impulso è condotto in avanti) non
dell’onda T del battito sinusale precedente (fenomeno R su T). preceduto da un’onda P (che è coperta dal QRS perché di ampiezza
Extrasistole ventricolare interpolata: talvolta l’extrasistole nettamente inferiore). Questa è la forma più comune;
ventricolare può retrocondurre agli atri, generando una P 2)se origina nella PARTE BASSA DEL NAV O NEL FASCIO DI HIS attiva
aberrante anticipata. In quel caso, avremo una extrasistole prima V e poi A → QRS normale e prematuro, onda P subito
ventricolare con pausa non compensatoria. successiva al QRS all’interno del tratto ST;
EXTRASISTOLI SOPRAVENTRICOLARI (ATRIALE): originando dagli 3)se origina nella PARTE ALTA DEL NAV attiva prima A e poi i V →
atri o dal NAV, e attivano i ventricoli attraverso la normale via di QRS normale prematuro immediatamente preceduto da onda P
conduzione. Il QRS, che è espressione dell’attivazione ectopica, intervallo P’-R molto breve (< o = 0,1 ms).
ventricolare, sarà del tutto identico a quello che noi abbiamo L’attivazione retrograda degli atri da parte di un impulso che
abitualmente durante il ritmo sinusale: quindi stretto. Se le proviene dal nodo AV avviene con tipica direzione infero-superiore
extrasistoli hanno un’origine dagli atri, esse saranno sempre e postero-anteriore. Pertanto, l’onda P sarà caratteristicamente:
precedute da un’onda P, perché se il battito prematuro origina negativa, in D2, D3, aVF cioè nelle derivazioni inferiori, e positiva
negli atri, però queste onde P avranno una morfologia diversa da e appuntita in V1.
quella sinusale, perché l’attivazione degli atri che parte da un altro La pausa è non compensatoria poichè il nodo del seno è stato
punto rispetto al nodo sinusale avverrà con una sequenza diversa scaricato da questa extrasistole (come le extrasistoli atriali).
rispetto a quella con cui normalmente avviene durante Importante DDx con extrasistolia atriale: considerare che quella
l’attivazione sinusale; sono dette onde P’, e saranno anticipate giunzionale ha intervallo P’-R più breve, onda P negativa nelle
rispetto al normale intervallo PP tra i battiti sinusali. C’è poi una derivazioni inferiori.
caratteristica delle extrasistoli sopraventricolari, ovvero che nella
maggior parte dei casi sono caratterizzate dalla presenza della SINDROMI ARITMICHE
cosiddetta pausa non compensatoria: passerà un intervallo che La maggior parte sono canalopatie: anomalie dei canali ionici che
almeno è pari o più lungo di quello del ritmo sinusale; per cui tra regolano i flussi di ioni nelle cellule miocardiche e che si tramutano
l’onda P’ e onda P sinusale successiva ci sarà una pausa che sarà in anomalie della funzione elettrica delle cellule; espongono al
breve e non compensatoria. rischio di sviluppo di aritmie ventricolari gravi, fino alla
La differenza tra la pausa compensatoria e quella non fibrillazione ventricolare → canalopatia più frequente è la Sdr del
compensatoria, quindi, dipende dal fatto che normalmente QT lungo (QT si considera allungato quando il QTc >460 ms nei M
l’extrasistole ventricolare non influenza il ritmo sinusale; invece, e 470 ms nelle F ed il suo potenziale aritmico comincia a diventare
quella atriale facilmente può depolarizzare il nodo del seno. significativo quando >500 ms di valore; mentre è considerato
Eccezione: extrasistole atriale con QRS anomalo: Se l’extrasistole corto quando il QTc è <340 ms, e associato ad un rischio aritmico
è molto prematura, potrebbe arrivare al nodo, al fascio di HIS, e quando <300 ms).Un’altra patologia caratteristica,
poi alle branche in un momento in cui una delle due branche non dall’aritmogenicità spiccata, è una miocardiopatia che dà
ha recuperato la sua eccitabilità dal battito precedente; quindi non displasia ventricolare destra aritmogena.
potendo passare attraverso di essa, è passato solo attraverso o Sdr del QT lungo
l’altra branca, che ha già recuperato e quindi la morfologia del QRS Sono una serie di sindromi dal QT lungo denominate con LQT, da
non è più normale, ma a blocco di branca. Questo tipo di 1 a 12, in base al tipo di anomalia che è stata riscontrata
conduzione anomala che si verifica per conto di extrasistole è responsabile dell’allungamento del QT. Rappresentano una delle
detta conduzione aberrante, e ci può creare dei problemi di principali cause di morte improvvisa nei primi 20 anni; hanno
distinzione con le extrasistoli ventricolari che hanno una ++una base congenita, in altri casi acquisite.
morfologia anomala; se noi non riusciamo a vedere bene la P, Sdr del QT lungo congenito: dovuta ad anomalie genetiche che
potremmo scambiare un’extrasistole atriale con conduzione coinvolgono diversi canali ionici e diverse subunità. il 95% circa di
aberrante con un’extrasistole ventricolare. tutte le sindromi di QT lungo congenito è dovuto alle prime tre
Extrasistole atriale bloccata: Inoltre, se l’extrasistole atriale è forme (LQT di tipo 1, 2 e 3).
molto prematura, tanto da cadere addirittura nell’onda T questo - LQT1: anomalia canale del K, responsabile nella corrente IKs –
battito atriale è talmente anticipato che arriva al nodo AV quando GENE KvLQT1; interessa la fase 3 del potenziale cardiaco; ST
ancora questo non ha recuperato. Quindi, questa extrasistole è normale e T larga; aritmie ventricolari e morte improvvisa
talmente anticipata che ha trovato il nodo AV refrattario ed è stata principalmente legate a sforzi fisici (a rischio il nuoto), ma
impossibilitata a condurre l’impulso ai ventricoli. Questo meno a rischio rispetto alle altre sindromi (rispondono a beta-
determina una breve pausa perché manca il QRS e in questo caso bloccanti) – rischio maggiore se QTc > 530 ms.
parliamo di extrasistole atriale bloccata. Bisogna fare attenzione - LQT2: anomalia canale del K, responsabile della corrente IKr –
quando abbiamo delle pause che possono essere legate a dei GENE HERG; interessa la fase 2 del potenziale cardiaco; T
blocchi SA, blocchi AV, pause sinusali, in cui non si generano bifida e di bassa ampiezza; aritmia insorge a riposo o sotto
impulsi o non sono condotti, ma anche a extrasistoli atriali stress emotivo (es: stress uditivo) – rischio elevato con QTc
bloccate, che vanno riconosciute perché le implicazioni cliniche elevato.
sono differenti. - LQT3: anomalia canale del sodio, responsabile della corrente
NAV in condiz di refrattarietà ASSOLUTA = P’ NON seguita dal QRS; INa – GENE SCN5A; T tardiva e ampiezza normale; aritmia
RELATIVA (NAV può essere attivato ma piu lentamente) = P’ insorge a riposo, morte di solito di notte – rischio elevato con
SEGUITA dal QRS, ma interv P’-R ALLUNGATO. QTc elevato.
EXTRASISTOLE GIUNZIONALE: si comporta in linea di massima Una cosa comune a tutte le sindromi del QT lungo è che si
come un’extrasistole atriale, però presenta delle caratteristiche espongono a rischi di aritmie: le tachicardie ventricolari ed in
differenti. Un’extrasistole che origina nel nodo AV sarà diretta sia particolare le tachicardie ventricolari polimorfe a torsioni di
in avanti ad attivare i ventricoli sia indietro ad attivare gli atri → punte; essa tende a recidivare, e se dura abbastanza causa sincope
l’ordine dipende dalla sede di origine: e può degenerare in fibrillazione ventricolare e causare morte
improvvisa.
Sdr del QT lungo acquisite: QT lungo dovuto a delle cause favoriscono l’evoluzione del pattern di tipo 1, oppure si può
estemporanee che si verificano per delle patologie o per effetto di verificare la tendenza di questo pattern di tipo 2 a trasformarsi in
disordini metabolici o di farmaci, quindi fattori acquisiti. tipo 1, con dei test farmacologici, con dei farmaci antiaritmici
Il QT lungo si può avere in caso di: 1blocco AV completo; 2Disordini (flecainide o aimavina).
elettrolitici (ipokaliemia e ipoMg); 3Malattie del sistema nervoso Pattern di tipo 2:
centrale (possono ripercuotersi sulla regolazione autonomica del - ST concavo verso l’alto (a sella o saddleback);
PA cardiaco, portando delle sindromi con allungamento esagerato - sopraslivellamento di ST ≤1 mm (più basso, anche isolettrico,
del QT con aritmie: Emorragia subaracnoidea); 4Farmaci: forma nel tipo 3);
più frequente di QT lungo acquisito → farmaci antiaritmici Classe - onda T negativa/difasica (tipo 2) o positiva (tipo 3).
IA (chinidina, disopiramide) e Classe III (sotalolo, più raramente Questi pattern li possiamo verificare quando abbiamo un sospetto
l’amiodarone), Anti-psicotici/ anti-depressivi, Antibiotici di Brugada, non solo dove normalmente mettiamo gli elettrodi
(macrolidi, bactrim), Antifungini, Antistaminici. (cioè al IV spazio intercostale per registrare V1, V2), ma possiamo
Trattamento della torsione di punta: 1Eliminazione dei fattori documentarli meglio, a volte, solo se poniamo V1, V2 al livello del
causali nel caso di QT lungo acquisito o favorenti nel caso di QT III e del II spazio intercostale.
lungo congenito (farmaci che allungano il QT o che inducono una Base elettro-fisiopatologica del pattern di Brugada: Nella parete
ipokalemia); 2Aumentare la FC, stimolando il cuore tramite Pacing del ventricolo dx, soprattutto nel tratto di efflusso, si crea
cardiaco o farmaci che aumentano la frequenza un’anomalia nelle cellule epicardiche che hanno un potenziale
cardiaca(atropina); 3Magnesio ev utile a stabilizzare il QT e a d’azione con un’inversione del potenziale durante la
favorire la scomparsa delle aritmie (anche se il suo solo effetto depolarizzazione nettamente inferiore a quella delle cellule
non è sempre ottimale). subendocardiche creando un gradiente a livello del plateau che,
o Sdr del QT corto in pratica, spiega il sopraslivellamento del tratto ST. Questa
Patologia a trasmissione genetica, molto rara (presente in circa 50 situazione non è aritmogena. L’aritmogenicità si ha quando c’è
famiglie). È caratterizzata da: 1Intervallo QTc (Bazett) < 340 ms; anche la perdita del potenziale delle cellule subepicardiche in fase
2
Aumentato rischio di eventi aritmici, in questo caso tachicardie 2: il potenziale si accorcia nettamente e questo crea un gradiente
ventricolari polimorfe, ma non specificatamente a torsione di durante tutta la durata del potenziale d’azione che espone a
punta, fatali in pazienti con precedente arresto cardiaco; fenomeni, principalmente, di rientro in fase 2, ma forse anche a
3
Aumentato rischio di morte improvvisa. fenomeni triggeranti che facilitano la insorgenza di tachiaritmie
▪ QTc <300 ms (soprattutto in persone giovani); ventricolari.
▪ Documentata TV polimorfa;
Patogenesi: mutazione del gene SCN5A, che codifica per la
▪ Sincope inspiegata;
subunità alpha dei canali del Na: questo porta ad anomalie nei
▪ Storia familiare di morte improvvisa non correlata a cardiopatia
organica; flussi dello ione sodio, responsabili delle anomalie di potenziale.
▪ Polimorfismi genetici di canali ionici del K+ (KCNH2, KCNQ1, KCNJ2). Le mutazioni possono avvenire anche spontaneamente in un
Trattamento: non abbiamo farmaci effettivamente che abbiano paziente: infatti la familiarità è presente in circa ¼ dei pazienti con
dimostrato essere utili, chinidina e l’idrochinidina hanno qualche S. di Brugada. Sono stati identificati molti geni coinvolti,
effetto preventivo per la ricorrenza di TV sostenute; principalmente la mutazione del gene SNC5A ma anche una
l’isoprotenerolo può essere utile nel controllo di storm aritmici; subunità del canale del Ca voltaggio-dipendente di tipo L.
impianto di ICD in prevenzione secondaria, in pazienti asintomatici
o a rischio, sembra essere il trattamento di scelta. Un pattern di tipo 1 in pz che hanno un pattern dubbio o 2 può
essere slatentizzato da una serie di situazioni che favoriscono il
o Sdr di Brugada pattern di tipo 1 oppure lo aggravano e che, quindi, espongono
Condizione abbastanza frequente, caratterizzata dall’occorrenza anche a rischio di aritmie: Febbre, Farmaci psicotropi, Anestetici,
o predisposizione a tachiaritmie ventricolari potenzialmente fatali Abuso di alcool ,Pasti abbondanti ,Predominanza vagale (es. un
in associazione alla presenza di un quadro ECG piuttosto tipico, pattern tipo 2 di giorno può diventare un pattern tipo 1 di notte,
con morfologia a BBDx o sopraslivellamento del tratto ST nelle cosa che possiamo verificare semplicemente con un holter)
derivazioni precordiali anteriori. La presentazione clinica in genere →Esistono molte situazioni in grado di determinare all’ECG un
è una sincope o un arresto cardiaco durante il sonno o in pattern tipo Brugada (non necessariamente aritmogeno). Es.
coincidenza di febbre o consumo di alcol. ischemia acuta, alla miocardite, a distrofie neuromuscolari,
Caratteristiche: 1sovraslivellamento ST in V1, V2 con quadro rSr’; disordini elettrolitici ecc. Anche una ripolarizzazione precoce: è un
2
assenza di cause definite di tachicardie o pattern legati ad pattern che può dare in qualche caso un pattern tipo Brugada,
anomalie acquisite (ischemia, disordini elettrolitici, farmaci); magari di tipo 2 in anteriore, e può portare ad approfondimenti.
3
Storia di sincope/ lipotimia; 4Familiarità di morte improvvisa e di E’ un quadro caratterizzato da un sopraslivellamento del tratto ST
sdr di Brugada. diffuso. È un sopraslivellamento che ha un aspetto a concavità
Trasmissione AD; Penetranza incompleta; Prevalenza 1:1.000 – superiore con un punto J elevato , è un pattern giovanile, vago-
1:10.000, Maggiore diffusione nel sud-est asiatico; Rapporto M/F mediato spesso, benigno.
= 8:1; Età media di esordio 40 aa. Valutazione del rischio di morte improvvisa: Nei pazienti con S.
Pattern di tipo 1: di Brugada dobbiamo valutare se il pz è a rischio di aritmie, perché
- sopraslivellamento di ST in V1, V2 e V3; se così fosse si impone, in molti casi, l’impianto di un defibrillatore.
- ST discendente e concavo verso il basso (morfologia coved); Rischio elevato se il pz ha avuto un arresto cardiaco o
documentati episodi di tachicardia ventricolare (rischio > 10% per
- sopraslivellamento del punto J (che è il punto laddove il QRS
anno)
finisce ed inizia l’ST) ≥ 2 mm;
Rischio intermedio pattern tipo 1 (spontaneo o
- T negativa; farmacologicamente indotto) ed episodi sincopali non spiegati
- morfologia R’ anche se molto larga. (rischio > 3% per anno)
Esiste un pattern anche di tipo 2, che non è diagnostico della Rischio basso in pazienti asintomatici (< 1% per anno)
sindrome, ma può trasformarsi in tipo 1. Questa trasformazione in
tipo 1 può avvenire spontaneamente, in alcune situazioni che
Principali indicazioni In un paziente con accertata o sospetta L’attività fisica agonistica o intensa favorisce il danno cellulare e
sindrome di Brugada: evitare i farmaci che inducono il pattern, quindi la progressione della malattia, quindi espone alle aritmie e
alcool e pasti abbondanti, trattare aggressivamente la febbre al rischio di morte improvvisa.
Non è indicato alcun trattamento nei pz asintomatici TRATTAMENTO: I pz devono evitare attività fisica intensa.
È indicato il defibrillatore nei casi in cui abbiamo un pattern di tipo Farmaci d’elezione: beta-bloccanti; in caso di insuccesso possiamo
1 con documentazione di aritmie ventricolari maligne o una utilizzare l’amiodarone; se ci sono le condizioni si può tentare
sincope inspiegata; in pazienti con tachicardie ventricolari un’ablazione del focolaio aritmogeno; e nei pz a rischio, va
possiamo anche provare a risolvere il problema con l’ablazione valutata l’indicazione all’impianto di un defibrillatore.
(del focolaio aritmogeno) e in qualche caso con la chinidina o
idrochinidina o Sdr di Lev-Lenègre
Condizione morbosa degenerativa (AD – gene SCN5A che codifica
o Displasia Ventricolare Destra Aritmogena (DVDA) x il canale del sodio Na V 1.5 localizzato >> a livello cardiaco),
La caratteristica di questa anomalia è che, contrariamente ad altre definita come un insieme di sintomi e segni clinici secondari ad
miocardiopatie dove domina spesso un deficit della funzione un'anomalia del ritmo cardiaco a causa di una fibrosi idiopatica e
ventricolare qui il problema principale risiede nel rischio aritmico. calcificazione degli elementi del sistema di conduzione elettrico
È caratterizzata da una progressiva sostituzione fibrosa e adiposa del cuore, che provoca un acquisito blocco atrio-ventricolare
del miocardio (principalmente nel ventricolo dx e principalmente completo. È un disturbo più comunemente visto negli anziani,
nel tratto di efflusso della parete libera). essendo di conseguenza spesso descritto come la degenerazione
È geneticamente determinata (AD), ed il tratto caratteristico è un senile del sistema di conduzione.
aumentato rischio di aritmie ventricolari e di morte improvvisa.
Alla lunga con la sostituzione progressiva del miocardio con t. CARDIOPATIA ISCHEMICA
adiposo è possibile la comparsa di scompenso cardiaco. Fdr: Dislipidemia, Fumo di sigaretta, Diabete, Ipertensione
La causa per cui queste cellule vanno incontro a questa [questi primi 4 sono stati individuati da Framingham e spiegano
sostituzione è la mutazione di geni che codificano per le proteine solo il 45% di rischio CV] + Obesità addominale (girovita F> 88 cm,
del desmosoma: Placofillina e Desmoplachina (principalmente). M>102), fattori psicosociali (+++depressione), Consumo
Quindi la presenza di anomalie nelle connessioni intercellulari irregolare o basso di frutta e verdura, Nessun consumo di alcool,
porta ad un danno nelle cellule e alla sostituzione fibro-adiposa. Vita sedentaria [ultimi 5 evidenziati dallo studio Interheart e
Diagnosi: La diagnosi, specialmente nelle fasi iniziali, non è spiegano il restante 45%].
semplice. Proprio per questo sono stati creati dei criteri CORONARIE: In condizioni fisiologiche possiedono un
diagnostici che dobbiamo cercare di identificare. meccanismo di autoregolazione che mantiene un livello di flusso
Criteri diagnostici maggiori: sanguigno appropriato per soddisfare il fabbisogno miocardico →
➢ Presenza evidente di una disfunzione ventricolare dx con se affette da patologie occlusive causano ischemia/infarto
anomalie strutturali del ventricolo dx (da rilevare tramite miocardico. La coronarografia è il gold standard per visualizzare lo
ecocardiogramma, cosa difficile, o tramite risonanza, cosa più stato delle coronarie, ma ha il limite di avere risoluzione di 0.5mm:
facile): dilatazione, riduzione della funzione ventricolare, evidenzia i rami epicardici, che costituiscono solo 5% del circolo
adiscinesie, aneurismi regionali del ventricolo dx coronarico, mentre il restante 95% è rappresentato dal
➢ Sostituzione fibro-adiposa cosa che può essere documentata microcircolo coronarico, non visibile con questa tecnica.
con certezza solo con una biopsia endomiocardica, ma oggi in Coronaria dx: origina dal seno anteriore dx di Valsalva e si dirige
parecchi casi una diagnosi abbastanza probabile può essere subito a dx decorrendo nel solco AV, avvolgendo il cuore
ottenuta con la risonanza magnetica anteriormente e verso dx, gira a livello del margine acuto e
➢ Presenza di anomalie elettrocardiografiche: 1Onda T raggiunge la faccia inferiore del cuore → irrora: AD, >>parte VD
invertita in V1-V3 (sopra i 14 anni, perché sotto i 14 anni è compreso il margine acuto, parte post VS, parte post setto IV –
normale); 2Onda epsilon: piccola onda alla fine del QRS, che tutto il sistema di conduzione è a carico della coronaria dx! I suoi
indica un’attivazione tardiva della parete del ventricolo dx, rami sono: 1arteria del nodo SA, 2rami per la parete ant del VD tra
positiva in V1, V2 a volte; 3Presenza di potenziali tardivi: sono cui arteria del margine acuto, 3arteria per il nodo AV, 4rami
dei potenziali che indicano la stessa cosa dell’onda epsilon, terminali tra cui il discendente posteriore, che decorre verso
cioè sono potenziali di attivazione tardiva del ventricolo dx in l’apice nel solco IV posteriore dove dà i rami settali per il terzo
questi pz, dovuta alla parte che si trova nella regione con inferiore del setto IV; 5rami postero-laterali per faccia post del VS.
sostituzione fibro-adiposa; però questi potenziali tardivi sono Coronaria sx: origina dal seno post di Valsalva come tronco
di bassissima ampiezza. comune. Irrora: AS, >>parte VS compreso il margine ottuso, parte
➢ Presenza di aritmie ventricolari che hanno in questo caso una del VD, parte ant setto IV. Decorre tra arteria polmonare e auricola
morfologia caratteristica: Tachicardie ventricolari ed sx e, raggiunto il solco AV, dà origine a: 1discendente anteriore,
extrasistoli ventricolari (anche isolate e frequenti) originano che corre nel solco IV ant e nel suo tragitto verso la punta del cuore
da un punto ben preciso, cioè dal tratto di efflusso del stacca i rami diagonali (per faccia ant VS) e i rami settali (per due
ventricolo dx. All’ECG daranno origine ad extrasistoli e terzi sup del setto IV → se il setto è compromesso il pz muore),
2
tachicardie ventricolari con una morfologia a blocco di branca arteria circonflessa, che si porta sulla parete post del solco AV
di sx con asse verticale irrorando parte post del VS e staccando nel suo tragitto rami
➢ Storia familiare marginali, di cui il più importante è il ramo del margine ottuso, e
➢ Presenza di mutazioni associate alla anomalia termina dando i rami postero-lat e qualche volta il ramo
Criteri diagnostici minori hanno un’importanza minore nella discendente posteriore (ramo discendente posteriore definisce la
diagnosi ma che devono essere presi in considerazione in dominanza dell’anatomia coronarica!!)
associazione ai criteri maggiori. Riguardano: anomalie del ISCHEMIA MIOCARDICA: l’ischemia è un’alterazione del tutto
ventricolo dx, sostituzione fibro-adiposa, anomalie ECG, aritmie, transitoria e reversibile della funzione cardiaca, ma, se persiste
familiarità per displasia. oltre un certo limite di tempo, determina la necrosi irreversibile
dei miociti che va dal subendocardio al subepicardio: se la durata
dell’ischemia >40 minuti = necrosi limitata al subendocardio; se
>3h = necrosi arriva al mesocardio; oltre le 96h = necrosi diventa creando le condizioni per il furto: il rifornimento di sangue
transmurale. all'endocardio invece che aumentare si riduce paradossalmente.
Cause ischemia: 1stenosi/placca aterosclerotica (stenosi
[Milani] Bisogna distinguere 3 gradi di criticità: ostruttiva che riduce lume >70-80%), 2stenosi dinamica (stenosi
1) Ischemia: una volta risolta l’ostruzione c’è restitutio ad che peggiora in presenza di stimoli vasocostrittori come
integrum perfetta e nessun danno anatomico → alterazioni onda catecolamine e migliora in presenza di stimoli vasodilatatori come
T, ovvero la ripolarizzazione è alterata; nitrati), 3spasmo occlusivo di un ramo epicardico (alterazioni
2) Lesione: danno anatomico reversibile, ma che resta visibile funzionali), 4disfunzione del microcircolo coronarico, 5trombosi
macroscopicamente → alterazioni del tratto ST, in cui il cuore si conseguente all’attivazione di una placca (fissurazione/erosione)
mantiene polarizzato; Cascata ischemica: 1alterazioni metaboliche (aumento lattati per
Dal punto di vista ECG, in realtà questa suddivisione non è netta (è metabolismo anaerobio, rilascio di K, riduzione pH e caduta
stata praticamente abbandonata) perché si parla di continuo saturazione di O2), 2alterazioni regionali di contrattilità (valutabile
evolutivo ischemia/lesione, che si esprimono entrambe con con ecocardio), 3alterazione globale di contrattilità, 4alterazioni
alterazioni dell’onda T e del tratto ST (sono espressione dello ischemiche del tratto ST, 5angina.
stesso tipo di danno). Dolore ischemico cardiaco: ++oppressivo o costrittivo, ma talvolta
3) Necrosi: implica infarto → incapacità di depolarizzarsi con di tipo urente o come un senso di peso; tipicamente caratterizzato
alterazioni del QRS. da inizio e cessazione graduali e non è influenzato dagli atti
respiratori, dalla posizione del corpo e dalla digitopressione sulla
[Milani] Nella zona endocardica il percorso del potenziale d’azione parete toracica. In genere è localizzato in sede retrosternale; può
è più rallentato perchè la cellula fatica di più anche in condizioni irradiarsi alla superficie ulnare dell’arto superiore sinistro, alle
normali: la durata del potenziale d’azione è più lunga. Nella terza spalle e al collo (più raramente a mandibola, epigastrio, regione
fase (quella dell’onda T), i due potenziali epicardico e endocardico interscapolo-vertebrale e braccio destro), ed occasionalmente
differiscono molto (c’è una vera e propria differenza di potenziale), queste sedi possono essere la localizzazione principale del dolore.
e questo crea un’extracorrente di ripolarizzazione, diretta verso L’insorgenza del dolore ischemico è, nella forma tipica,
l’epicardio, dall’interno verso l’esterno → perciò questa corrente ricollegabile ad una causa scatenante: esercizio fisico, stress
(di solito +) è vista dagli elettrodi che sono sulla superficie del emotivo, esposizione ad una temperatura rigida, pranzo, rapporti
miocardio durante un ECG: la T è quindi positiva non perché sia sessuali, crisi ipertensive; può comunque insorgere anche a riposo
espressione media della ripolarizzazione, ma perché espressione o di notte. Angina pectoris ha durata di pochi min (da 1-2 a 5-10
di questa corrente. min); nelle forme più gravi può arrivare a 20-30 min (la durata
L’ischemia accentua ancora di più la differenza di voltaggio fra maggiore indica una condizione di persistenza dell’ischemia che
endocardio e epicardio e la inverte: l’endocardio, più vulnerabile porta inevitabilmente a necrosi miocardica = dolore infartuale).
all’ischemia, soffre più precocemente e questa sofferenza lo fa DDx dolore anginoso: Prolasso della mitrale (ddx tramite reperti
lavorare meno anche nelle fasi precedenti, cioè nella fase 2 (onda auscultatori), Cardiopatia ipertrofica e stenosi aortica (ddx tramite
R, espressione della depolarizzazione). A causa di ciò il potenziale EO e ecocardio), Disturbi neuromuscolari (il dolore ha
delle zone endocardiche risulterà minore rispetto alle zone localizzazioni diverse, non è correlato allo sforzo, ha durata a volte
epicardiche e la differenza di potenziale fra le due zone protratta e viene tipicamente esacerbato dai movimenti e/o dalla
provocherà una corrente di ripolarizzazione diretta verso digitopressione sulla parete toracica), Disturbi di origine GI come
l’endocardio che non ha completato il processo in maniera esofagite, ernia iatale, gastrite, ulcera peptica (ddx risposta alla
corretta (corrente vista negativamente dagli elettrodi di superficie) terapia antiacida + conferma definitiva con indagini radiologiche
→ questo è il meccanismo con cui l’ischemia endocardica inverte ed endoscopiche).
la T, che diventa negativa, soprattutto nelle derivazioni
interessate, irrorate dalla coronaria stenotica. PRESENTAZIONE CLINICA CARDIOPATIA ISCHEMICA:
Inoltre il crearsi di un’extracorrente anomala diretta verso 3 PRESENTAZIONI STABILI (cardiopatia ischemica cronica): angina
l’interno, anziché verso l’esterno, crea un problema sia nella T che stabile (stenosi epicardica), vasospastica (spasmo coronarico),
nell’ST, che tende a essere slivellato più di 2 mm (1-2 mV) microvascolare (disfunzione del microcircolo).
→ Se il tratto ST è dritto, la depressione è facile da rilevare, 3 PRESENTAZIONI INSTABILI (sindromi coronariche acute) dovute
altrimenti fa fede il PUNTO J, il punto di flesso fra la S e la T, quello a trombosi coronarica; esse sono: Sindrome coronarica acuta
in cui la S diventa T e cambia direzione; il punto J è già senza sopraslivellamento del tratto ST (NSTEMI), sindrome
sottoslivellato e bisogna fare diagnosi differenziale con lo coronarica acuta con sopraslivellamento persistente del tratto ST
slivellamento associato a ipertrofia-sovraccarico, in cui il punto J è (STEMI), Sindrome di Takotsubo.
invece isoelettrico.
o ANGINA STABILE
L’ischemia si verifica quando la capacità del circolo coronarico di Quadro clinico caratterizzato da episodi di angina pectoris
portare O2 al cuore è insufficiente per le richieste del cuore in (tipicamente causati da sforzi fisici o da altre situazioni che
quel particolare momento ed i meccanismi che determinano aumentano la domanda miocardica di ossigeno, come stress
ischemia sono: 1grave riduzione della capacità del circolo emotivi e crisi ipertensive) che presentano caratteristiche costanti
coronarico di portare O2 (es. grave emorragia o gravissima per + 2 mesi; l’eliminazione del fattore scatenante determina la
anemia); 2aumento del consumo miocardico di O 2 in presenza di regressione della sintomatologia. Meccanismo fisiopatologico:
stenosi; 3furto miocardico (se, in presenza di stenosi, il flusso placca aterosclerotica ostruttiva, la cui gravità (e soglia anginosa)
coronarico aumenta oltre il limite consentito dalla riserva può essere modulata dalla presenza di stenosi dinamiche e dalla
coronarica, si può avere ischemia, ma, considerando che presenza di una disfunzione concomitante del microcircolo
l'endocardio ha una riserva coronarica << rispetto ai rami coronarico; ischemia SUBENOCARDICA.
epicardici, si raggiungerà un punto in cui l'endocardio à Sintomi: angina da sforzo: in alcuni pz la soglia anginosa è
massimalmente dilatato, mentre il subepicardio ancora no → se il abbastanza costante e riproducibile (=presenza di stenosi fisse),
flusso coronarico aumenta ulteriormente, i rami subendocardici ma spesso è variabile (=presenza di stenosi coronariche dinamiche
non possono ulteriormente dilatarsi, mentre i rami epicardici si, o variazioni del microcircolo).
Gli episodi anginosi mostrano una tipica distribuzione circadiana, contrattilità miocardica + migliorano perfusione subendocardica
con un picco principale nelle ore del mattino ed un secondo picco attraverso il prolungamento della diastole), calcio-antagonisti (di
nelle ore pomeridiane. Classificazione CCS (Canadian 1° scelta in caso di controindicazioni/intolleranza ai beta-bloccanti,
Cardiovascular Society): classe 1-angina solo per sforzi intensi, ma vanno evitati in presenza di una significativa depressione della
rapidi e prolungati; classe2-lieve limitazione delle attività abituali; funzione ventricolare sinistra) e nitrati a lunga durata di azione
classe 3-marcata limitazione delle attività abituali; classe 4- (efficaci nell'angina da sforzo nelle fasi iniziali del trattamento, ma
impossibilità di effettuare qualsiasi attività fisica. il loro uso continuo si associa a una riduzione del loro effetto a
Esame obiettivo: utile per la DDx del dolore anginoso e per causa dello sviluppo di tolleranza) - quando un farmaco
ottenere info su cause extra-coronariche dell’angina (come la antischemico di uno dei 3 gruppi è insufficiente a controllare
valvulopatia aortica e la cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva) e adeguatamente in monoterapia gli attacchi di angina,si passa alla
per ottenere indicazioni indirette sulla probabilità di malattia terapia di associazione; in pz sintomatici nonostante la terapia è
coronarica, evidenziando fattori di rischio CV, come ipertensione, possibile associare altri farmaci con attività antischemica di più
obesità o xantomi + importante è evidenziare anche la presenza di recente introduzione, come l'ivabradina (riduce la FC inibendo
malattia arteriosa periferica tramite palpazione delle arterie selettivamente la corrente If di auto-depolarizzazione del nodo del
femorali, pedidie e periferiche, in cui il polso è ridotto – se nel pz i seno), la trimetazidina (migliora il metabolismo energetico
polsi periferici sono ridotti e lamenta claudicatio, è molto cellulare inibendo la beta-ox, determinando un incremento
probabile che ci sia un problema coronarico. dell’utilizzo di glucosio come substrato energetico), la ranolazina
Evidenziare la presenza di soffi carotidei con il fonendoscopio, in (inibitore selettivo della corrente tardiva del sodio) e il nicorandil
quanto se il paziente ha soffi carotidei o racconta una storia di (azione nitrato-simile e di apertura dei canali del K+). Si associano
precedenti episodi ischemici cerebrali o di ictus. poi farmaci antidolorifici: Triciclici e Xantine. Meccanismo d’az: le
Mettendo insieme le caratteristiche dell’angina, l’età ed il sesso del Xantine sono antagoniste dell’adenosina (principale mediatore del
paziente, possiamo avere due estremi: pz in cui la probabilità pre- dolore anginoso). Rivascolarizzazione: per migliorare i sintomi
test della malattia è talmente bassa (<20%), che di fatto un’origine anginosi quando terapia medica non sufficiente o per migliorare
ischemica dei test si può escludere – non si tratta di dolore di la prognosi dei pz ad alto rischio (con malattia del tronco comune
natura ischemica miocardica; pz in cui la probabilità pre-test è o grave riduzione della FE).
talmente alta (>80%) che possiamo già concludere visitando il pz
che si tratta di dolore anginoso di natura ischemica. Il problema o ANGINA VASOSPASTICA (DI PRINZMETAL)
è che nella >>parte dei pz siamo in una zona grigia e dobbiamo Forma di angina che, in contrasto con la comune angina da sforzo,
ricorrere ai test strumentali per chiarire la diagnosi. contrasto con la comune angina da sforzo, si verifica
Diagnosi: ECG DA SFORZO è il test di primo livello per la diagnosi esclusivamente o prevalentemente a riposo e si associa a
di malattia coronarica, dove in presenza di stenosi coronariche, sopraslivellamento del tratto ST all’ECG (=segno di ischemia
l’impossibilità di incrementare in modo adeguato il flusso, transmurale); la causa dell’ischemia è rappresentata da uno
determinerà, oltre un certo livello di sforzo, la comparsa delle spasmo occlusivo/sub-occlusivo di un’arteria coronarica
alterazioni ECG tipiche dell'ischemia miocardica, associate o meno epicardica, di cui le cause non sono ancora ben note. Lo spasmo si
alla comparsa di angina → sottoslivellamento del tratto ST ad può verificare sia a livello di una stenosi coronarica, sia in un vaso
andamento rettilineo o discendente di almeno 1 mm (ischemia del tutto normale → spasmo si verifica quando uno stimolo
subendocardica) in una o più derivazioni ECG oppure vasocostrittore colpisce un muscolo liscio coronarico iperattivo e
sopraslivellamento del tratto ST di almeno 1 mm (raramente), l’ipotesi patogenetica più probabile è che l’iperattività muscolare
indicativo di un'ischemia transmurale. Limiti: non può essere a sua volta è causata da un’iperreattività della Rho chinasi A, che
eseguito quando l’ECG basale non è interpretabile (interpretabile determina attivazione della chinasi della catena leggera della
in presenza di un blocco di branca sinistra, in presenza di ipertrofia miosina e conseguente vasospasmo.
miocardica grave o anche in presenza di pre-eccitazione); o L’ischemia è transmurale (NB: quando si parla di transmurale, si
quando il paziente non è nella condizione di eseguire uno sforzo parla quasi sempre di infarti, qui invece si tratta di ischemia).
fisico più o meno intenso. Diagnosi: SOSPETTO basato su storia clinica caratterizzata da
Test di secondo livello sono SCINTIGRAFIA (99mTc sestamibi dolore con localizzazione retrosternale a riposo, non associato ad
somministrato in vena all’acme di un test da sforzo, per valutare attività fisica, senza apparenti cause scatenanti, di breve durata (2-
perfusione), ECOCARDIO (ipo o acinesia o movimento paradosso 10 min); gli attacchi anginosi possono mostrare anche un pattern
discinetico), CATETERISMO CARDIACO e la diagnosi definitiva può circadiano con prevalenza notturna o nelle prime ore del mattino
essere fatta tramite CORONAROGRAFIA o TC CORONARICA e possono scomparire per diverso tempo (fasi fredde).
MULTISTRATO. CONFERMA: documentazione di un sopraslivellamento (da 1-
Prognosi: ia la mortalità sia gli eventi coronarici acuti hanno 2mm a >20mm) del tratto ST all’ECG standard registrato durante
incidenza <2% per anno. Valutazione prognostica interpretando attacco anginoso spontaneo → in qualche raro caso può essere
con ‘Duke Treadmill score’ i risultati della prova da sforzo, utile la prova da sforzo (in alcuni pz lo sforzo può effettivamente
valutando: quantità di sottoslivellamento del tratto ST, presenza o provocare spasmo). Quando non si riesce a registrare un ECG
meno di angina, durata della prova da sforzo. durante l’attacco anginoso, spesso la diagnosi può essere posta
Terapia: correzione dello stile di vita (astensione dal fumo, con un ECG dinamico di 24-48h (Holter). Nei casi che rimangono
contenimento BMI <25 kg/m2, attività fisica regolare, dieta ricca dubbi, la diagnosi può essere ottenuta con l’esecuzione di un test
di frutta e verdura) + farmaci che correggono i fattori di rischio CV provocativo di spasmo coronarico tramite ergonovina, Ach o
(ipercolesterolemia, ipertensione, dislipidemia e diabete) + iperventilazione, che è in grado di riprodurre tipici sintomi e
terapia antiaggregante con acido acetilsalicilico 75-160mg/die alterazioni del tratto ST.
+ nitroderivato ad azione rapida (isosorbide dinitrato) per via
sublinguale o spray buccale (l’effetto antianginoso dei nitrati si [Milani] Dato che l’ischemia è transmurale, in questo caso non c’è
esplica >> riducendo il lavoro cardiaco mediante riduzione del una differenza di potenziale fra endocardio e epicardio che spiega
precarico, conseguente alla loro azione vasodilatatrice venosa lo slivellamento, ma la differenza di potenziale sussiste fra la zona
periferica). La profilassi delle crisi anginosi si basa su beta- colpita e le zone sane affianco: non è una corrente intralesionale,
bloccanti (farmaci di 1° scelta che riducono la FC, la Pa e la ma fra le zone sane e la zona alterata. Le correnti di
ripolarizzazione, quindi, non sono dirette dall’interno verso lipoperossidi, cosa che dimostra che la cascata ischemica non è
l’esterno, ma in due sensi opposti, verso su e verso giù, e verranno rispettata e permette la DDX.
catturate in modo diverso da elettrodi prospicenti e da elettrodi Meccanismi patogenetici: 1riduzione riserva coronarica per
distanti: siccome sono dirette in senso tangenziale al cuore c’è stenosi localizzata a livello del microcircolo; 2spasmo del
sempre un elettrodo che coglie la corrente in avvicinamento. microcircolo (può essere indotto utilizzando acetilcolina: a
→ Ne deriva un sopraslivellamento del punto J e del tratto ST e differenza dello spasmo epicardico, dopo la somministrazione non
onde T alte e appuntite, mentre nell’ischemia endocardica ci sono si osserva spasmo a livello epicardico, ma piuttosto si vede un
correnti dirette verso l’esterno, quindi viste in avvicinamento marcato sottoslivellamento del tratto ST; può essere risolto con
dall’elettrodo in superficie, obbligatoriamente con un somministrazione di nitrati: vasodilatatori che permettono al
sottoslivellamento. Il quadro è molto simile all’ischemia sangue di tornare a fluire normalmente, va via il dolore e si
endocardica ma troveremo un problema di sovraslivellamento, in risolvono alterazioni ST), 3enhanced cardiac pain perception
assenza di alterazioni di R, tipico di questa variante. (questi pz hanno cuore ipersensibile, manca il fenomeno
dell’abitudine al dolore – campanello d’allarme che suona più di
Complicanze: 1) infarto (se lo spasmo è prolungato); 2) aritmie quanto ci sia effettivamente bisogno).
(perché l’ischemia è transmurale, in particolare tachiaritmie Sintomi: dolore retrosternale, spesso associato a sforzo, con
++spasmo coronaria sx e bradiaritmie ++spasmo coronaria dx) con episodi che possono avere durata di 30-40 min fino a qualche ora
conseguente sincope e morte improvvisa. (durata > rispetto all’angina stabile); >> in donne post-menopausa
Terapia: nitrato per via sublinguale (nitroglicerina, isosorbide con carico di fattori di rischio < rispetto a quello che si osserva
dinitrato) che agisce rapidamente ed efficacemente sullo spasmo, nell’angina stabile.
vasodilatando le arterie; la profilassi è basata sull’uso di Calcio- Diagnosi: si basa sul quadro clinico e sulla dimostrazione di arterie
antagonisti, che prevengono lo spasmo riuscendo sia a controllare coronarie normali alla coronarografia → diagnosi abitualmente
i sintomi sia a migliorare la prognosi. Problema: circa il 10% dei pz posta dopo aver escluso alterazioni anatomiche e funzionali dei
sono refrattari anche a dosi molto alte di Calcio-antagonisti vasi coronarici epicardici (ddx con angina stabile) e dopo
variamente associati a nitrati e in questi casi si considera dimostrazione dell’origine ischemica del dolore tramite l’ECG da
l’impianto di un pacemaker o di un defibrillatore oppure studi sforzo, scintigrafia miocardica da sforzo e alterazioni del flusso
recenti suggeriscono la simpatectomia, in particolare l’ablazione coronarico in risposta a stimoli sia vasodilatatori (dipiridamolo,
del ganglio stellato, consentendo di azzerare le efferenze papaverina, pacing atriale, Ach) sia vasocostrittori (ergonovina,
simpatiche al cuore, con conseguente miglioramento dell’angina iperventilazione) – Limite: questi test non permettono di
vasospastica perché si riduce la quantità di stimoli vasocostrittori. discriminare fra angina stabile e microvascolare (in entrambi
Esistono anche inibitori della Rho chinasi, in particolare il Fasudil. abbiamo sottosliv. ST) → DDx tra angina microvascolare e stabile
tramite ECOSTRESS TEST: (=ecocardiogramma da stress eseguito
o ANGINA MICROVASCOLARE con uno stress farmacologico tramite somministrazione di
Ha come componente patogenetica predominante la disfunzione adenosina, dipiridamolo o dobutamina – farmaci che provocano
del microcircolo; quadro clinico in cui l’angina è causata da un “furto vascolare”, mostrando condizioni di ipocinesia nelle zone
anomalie dei piccoli vasi coronarici di resistenza; in particolare miocardiche meno ossigenate): l’assenza di alterazioni della
caratterizzata da: 1) angina esclusivamente o prevalentemente da contrattilità miocardica in presenza di angina è un indizio
sforzo, sufficientemente tipica da far sospettare la presenza di importante sull’origine microvascolare. Altro importante indizio
stenosi coronariche critiche (come angina stabile), sull’origine microvascolare è il mancato miglioramento delle
2) sottoslivellamento ST al test da sforzo (come angina stabile), alterazioni ST al test da sforzo dopo preventiva somministrazione
3) arterie normali all’angiografia. È stato dimostrato che in questi di nitrati sublinguali.
pz non è rispettata la cascata ischemica: non si osservano né Prognosi: buona; stratificazione prognostica basata >> sul
alterazioni metaboliche, né alterazioni meccaniche, ma solo concetto di riserva coronarica, che indentifica come i pz ad alto
alterazioni dell’ECG e angina = forti dubbi sul fatto che questa rischio e prognosi peggiori quelli con riserva coronarica <2.
malattia fosse veramente di origine cardiaca (1), in particolare di Trattamento: nei pz con riduzione della riserva coronarica →
origine ischemica (2), e sul fatto che la causa fosse realmente una farmaci antischemici che riducono il consumo miocardico di O 2 (≈
disfunzione del microcircolo (3): all’angina stabile), come beta-bloccanti, Ca2+-antagonisti ed
1) studio del 1998 di Crea e Lanza attraverso scintigrafia con ivabradina, che però non possono essere utilizzati quando Pa e FC
tracciante MIBG (mappa l’innervazione adrenergica del cuore): sono troppe basse (si utilizzano farmaci come la ranolazina).
70% pz con Sindrome X non aveva nessun uptake di MIBG, a Nei pz con documentato spasmo microvascolare → vasodilatatori,
dimostrazione del fatto che si tratta di una malattia cardiaca e come Ca2+-antagonisti, nitrato, nicorandil e gli inibitori della Ro-
non di altri organi; chinasi (≈all’angina vasospastica). Nei pz con eccessiva sensibilità
2) studio del 2008 di Lanza basato su stress con dobutamina (che agli stimoli algogeni → xantine (teofillina, bamifillina), oppure
simula la prova da sforzo, aumentando contrattilità e FC): ha terapia estrogenica (nelle donne in menopausa) o triciclici
dimostrato l’origine ischemica della Sindrome X, in quanto era (risultati efficaci anche nel controllo del dolore cronico).
possibile evidenziare una zona più scura (nera), che riceve meno
afflusso di quelle adiacenti; [Milani] INFARTO: a differenza delle precedenti lesioni, l’infarto è
3) il quesito relativo alla disfunzione microvascolare come causa perenne e non c’è restitutio ad integrum (solo eventualmente
dell’ischemia fu dibattuto andando a dimostrare l’assenza di fibrosi dopo molti mesi). Interessa anche il QRS perché se la cellula
alterazioni metaboliche in questi pz, attraverso l’inserimento di un muore non si depolarizza affatto, non è più un problema che
catetere nel seno coronarico e la misurazione di lattati, pH o K+ nel insorge quando la cellula fa molto lavoro (T e ST). Ci saranno anche
sangue refluo (markers di ischemia che indicano lo switch del delle zone ischemiche, ma per parlare di infarto ci deve essere una
metabolismo da aerobio ad anaerobio): nei pz con Sindrome X non compromissione della R → il problema per l’infarto è che i quadri
si trova nessuna alterazione di questi parametri ECG sono variabili a seconda della fase, ma si può applicare una
Con le linee guida ESC del 2019 venne introdotto il nome “angina visione schematica:
microvascolare” → in particolare, nell’angina microvascolare 1) in fase iperacuta (dal momento dell’evento fino a mezz’ora
invece di trovare lattati nel seno coronarico trovo ROS e dopo): non c’è ancora la morte cellulare, perché le cellule
resistono all’ischemia per qualche minuto, quindi precocemente si uso calcio-antagonisti) + nitrati se pz è iperteso o con scompenso
ha già concettualmente una lesione che porterà all’infarto, ma non cardiaco. È utile lo score GRACE: considera la frequenza cardiaca,
ancora la necrosi → perciò questa prima fase può avere un ECG la pressione sistolica, i valori di creatinina e la classe di scompenso
normale o con delle alterazioni ischemiche e non c’è ancora cardiaco; e poi bisogna segnalare se si è avuto un arresto cardiaco,
aumento degli enzimi (affinchè avvenga deve esserci necrosi); un’alterazione del tratto ST e se sono elevati gli enzimi di necrosi
2) successivamente si ha la comparsa di onde tipiche → Inserendo questi parametri è possibile non solo predire la
dell’ischemia-lesione, quindi il quadro classico di probabilità di morte o infarto durante l’ospedalizzazione, ma
sovraslivellamento dell’ST in caso di transmuralità o anche la prognosi a sei mesi, sia in termini di morte che di infarto.
sottoslivellamento dell’ST con inversione della T in caso di lesione 2) 24-48h dopo ammissione: indicazione alla rivascolarizzazione in
endocardica. In particolare, l’infarto transmurale è quello più pz con: ischemia ricorrente, instabilità emodinamica, instabilità
grave e viene chiamato STEMI (ST elevation myocardial infarction), elettrica, storia recente di rivascolarizzazione, diabete, IR, se il
mentre quello endocardico è non STEMI, più frequente. GRACE score è elevato, quando è presente un aumento e una
3) La necrosi conclamata la otteniamo dopo 3-4 ore dall’evento: caduta di troponina, o se FE è ridotta → bisogna eseguire una
essa toglie potenziali al QRS, le cellule liberano troponine e coronarografia e poi decidere se optare per un approccio
cessano completamente la loro attività elettrica. Con la morte percutaneo o per la chirurgia.
delle cellule, vengono meno le extra correnti di depolarizzazione 3) alla dimissione: l’obiettivo è migliorare lo stile di vita attraverso
tipiche delle fasi inziali, quindi l’inversione della T si va astensione dal fumo, dieta mediterranea che consenta di
riassorbendo e il tratto ST tende a normalizzarsi → Se alterazioni contenere peso e girovita nei limiti, attività fisica regolare + terapia
dell’ST permangono accanto all’infarto, si tratta di un’aneurisma, farmacologica basata su doppia terapia antiaggregante nel primo
caratterizzato da una dilatazione anatomica dell’area colpita anno (perché è alto il rischio di recidive) + statine (+ ezetimibe se
(raro). non sufficienti o inibitori di PCSK9 se livelli di LDL molto
Normalmente però le alterazioni della R permangono per sempre elevati/ipercolesterolemia familiare) + ACE inibitori in pz ipertesi,
quindi se visibili all’ECG sono segno di un pregresso infarto scompensati o con disfunzione del VS + β-bloccanti.
mentre; le alterazioni dell’ST dopo due/tre giorni massimo 4) prima visita a distanza di 1-3 mesi: per evidenziare una
diminuiscono e quelle della T anche dopo due/tre mesi. eventuale instabilità persistente, il rischio di eventi in media dopo
due anni è di circa il 10%, a distanza di qualche anno è di circa il
Differenza tra infarto in fase acuta e angina: l’ST sarà talmente 20%.
alterato da non essere più riconoscibile la T, che viene inglobata “a
spalla” (onda di Pardee, tipica dell’infarto), però la R non è ancora o STEMI
compromessa. Infarto tradizionale caratterizzato da sovraslivellamento
Inoltre, sebbene sia un evento distrettuale, l’entità delle lesioni è persistente del tratto ST e troponina elevata. In questo caso i
tale che gli elettrodi opposti a quelli della lesione vedranno il meccanismi che portano all’instabilità coronarica determinano un
fenomeno in modo speculare, con uno slivellamento positivo o trombo completamente occlusivo (nello NSTEMI l’ostruzione
negativo a seconda della lesione = effetto specchio o mirror-like. trombotica è sub-occlusiva, un po’ di sangue fluisce);
manifestazione più drammatica nella cardiopatia ischemica dopo
Troponine (I e T): proteine miofibrillari che intervengono nella la morte improvvisa. L’ischemia è transmurale, a tutto spessore,
contrazione (la composizione aa permette di distinguere in circolo che si configura con quadro tipico ECG:
la proteina rilasciata dal muscolo cardiaco da quella scheletrica) e - Sopraslivellamento ST
dal 2000 secondo le linee guida è diventata il gold standard - Onde T negative e simmetriche (presenti però in pz con
biochimico x la diagnosi di infarto del miocardio → le cardiopatia ischemica, quasi mai in cardiopatia acuta)
concentrazioni di T aumentano precocemente dopo l’insorgenza → sia per lo STEMI che per l’NSTEMI tardivamente compariranno
del dolore (da pochi min a 3h dopo) fino a raggiungere un picco i segni di necrosi (quelli elencati sono segni ischemia, fase acuta e
entro le 24h per poi decrescere (normalizzazione tot dopo circa 7 precoce):
gg). - Onde Q di necrosi: sono onde generate dalle parti sane del
cuore, ≥40ms e ampie almeno il 25% di un’eventuale onda R
o NSTEMI - Queste onde Q possono essere eventualmente rappresentate
Infarto caratterizzato da ECG che non mostra sopralivellamento da un complesso QS totalmente negativo (la R è negativa e
del tratto ST che o è normale o ha alterazioni differenti, ma quasi non si vede, la Q è molto pronunciata e molto profonda
troponina elevata. In particolare, si tratta di ischemia e finisce poi con una S) → in particolare, l’inversione dell’onda
subendocardica, in presenza della quale l’ECG riporterà delle R (che diventa negativa) è tipica delle ischemie transmurali.
evidenze che mi permetteranno di diagnosticarla, tenendo conto
che i sintomi possono essere presenti o meno: Trattamento STEMI: è fondamentale riaprire immediatamente la
- Aumenta la frequenza coronaria che si è ostruita, per fare ciò bisogna: fare subito
- Sottoslivellamento ST ≥ 1mm (o assenza di sopraslivellamento) diagnosi di infarto; già prima dell’ECG, quando il paziente è in
- Onde T alte e strette in V2, V3, V4, V5 (scompaiono dopo pochi ambulanza o a casa, se si sospetta un infarto può essere utile:
minuti) prendere una compressa di aspirina, nitrati sublinguali, che danno
Gestione del pz: vasodilatazione coronarica riducono la pressione arteriosa e
1) all’arrivo in ambulatorio: bisogna fare diagnosi e decidere se danno venodilatazione che riduce il precarico e contribuisce a
ricoverare il pz (ricovero necessario in caso di sdr coronarica ridurre il consumo di O2 e morfina se il dolore è molto intenso,
acuta!) → ECG + troponina. Il bersaglio terapeutico ++ nei pz con poiché il dolore intenso aumenta la risposta simpatica e quindi la
infarto è evitare la formazione di trombi o contenere quelli già pressione arteriosa. In seguito alla diagnosi: trombolisi o PCI con
formati: antipiastrinici (++aspirina, clopidogrel, prasugrel, impianto di stent. Battaglia contro il tempo: bisognerebbe
ticagrelor) e anticoagulanti (++eparina a basso peso molecolare, intervenire entro 60 min (golden hour) con somministrazione di
fondaparinux) – in particolare nell’NSTEMI: aspirina a basse dosi aspirina e trombolitico. In particolare, ultime linee guida per lo
(75-100mg) + aggiunta di uno degli altri 3 antipiastrinici + eparina STEMI: se il paziente arriva presso un laboratorio dove può fare
+ β-bloccanti (per ridurre il consumo di O2 – se sono controindicati immediatamente PCI (entro 60min), allora sicuramente si fa; se
non è possibile PCI entro 2h può essere trasferito in un centro dove I blocchi sotto-hissiani si verificano in caso di infarto anteriore e/o
fare PCI, mentre se il tempo necessario al trasferimento è >2h esteso e sono generati per interessamento diretto del
occorre attuare entro un massimo di 30min la fibrinolisi ed in t.conduzione da parte della necrosi. Si differenziano in: blocco II
seguito trasferire il paziente presso la struttura che permette PCI. grado di Mobitz 2, II grado avanzato e blocco completo; qui il ritmo
Terapia antipiastrinica: l’aspirina più un secondo antiaggregante di scappamento è ventricolare e quindi a f bassa (30) che è
(prasugrel o ticagrelor). L’aspirina deve essere assunta il più incompatibile con adeguata gittata cardiaca. Il trattamento
rapidamente possibile, ancor prima della diagnosi Anche in consiste nell’impianto di uno stimolatore artificiale. La prognosi è
questo caso, superata la fase acuta dell’infarto, una volta eseguita sfavorevole sia per il rischio di asistolia sia per la necrosi estesa.
l’angioplastica primaria il paziente viene dimesso in terza/quarta 2) Complicanze emodinamiche:
giornata. Le raccomandazioni essenziali riguardano l’assenza del Scompenso cardiaco e shock cardiogeno: sono espressione di una
fumo, una dieta equilibrata e attività fisica regolare come in grave compromissione della funzione contrattile miocardica.
prevenzione primaria. Esistono vari gradi di passaggio dal quadro dello scompenso a
quello dello shock, secondo che prevalga un aumento della P
COMPLICANZE INFARTO (++STEMI) telediastolica del ventricolo sn o una riduzione della portata
1)Complicanze aritmiche (++fase acuta): cardiaca. Clinicamente l’aumento della P si manifesta con
Aritmie ipercinetiche ventricolari: aumento della pressione a livello dei capillari polmonari. Se
Extrasistoli ventricolari→ quasi sempre presenti, possono P>15mmHg→ congestione vascolare polmonare; se >20 si verifica
associarsi a tachiartimie gravi durante la fase acuta dell’infarto se il trasudamento dei liquidi negli alveoli; se >25→edema
frequenti (>5/min), polimorfe, ripetitive e precoci. polmonare. La riduzione della portata cardiaca è caratterizzata da
Tachicardia ventricolare→ brevi episodi, quasi mai hanno ipotensione con segni di ipoperfuione periferica (cute
conseguenze emodinamiche, mentre il rischio di degenerazione in fredda,subcianosi, tachicardia,confesione,oliguria).
fibrillazione v. è elevato nella fase acuta dell’infarto; se sostenuta, Le manifestazioni di shock conclamanto si evidenziano quando
si può verificare una riduzione della portata cardiaca con l’indice cardiaco scende sotto i 2,0 L/min/m2.
ipotensione, ipoperfusione cerebrale (perdita coscienza), La “classificazione cinica di Killip” permette di suddividere i pz in 4
ipoperfusione coronarica e accentuazione dell’ischemia classi con quadro clinico progressivamente peggiore e
miocardica. Si instaura un circolo vizioso che può aggravare il conseguente mortalità maggiore in base allo stato funzionale
quadro clinico. E’ necessario un trattamento tempestivo (farmaci dell’attività contrattile e della gravità della sua compromissione
o cardioversione elettrica) +- anti-aritmico (CLASSE I: non segni di insufficienza cardiaca; II: insufficienza lieve-
(amiodarone/lidocaina) III tono e/o rantoli la cui estensione non supera 50% campi
Fibrillazione ventricolare→ principale causa morte precoce nei pz polmonari; III: grave con rantoli che superano il 50% dei campi
con infarto del miocardio acuto. Può essere risolta con polmonari; IV: shock cardiogeno). La valutazione clinica ed
defibrillazione elettrica e diagnosticata tramite monitoraggio ecocardiografica permette la stima di P polmonare e funzione
ritmo cardiaco. Clinicamente è divisa in due tipologie: ventricolare sn. Il trattamento richiede l’uso di diuretici,
-Primitiva(24-48h): legata al danno ischemico in atto ma buona vasodilatatori, farmaci inotropi positivi i cui effetti vanno valutati
condizione emodinamica, quindi se risolta con defibrillatore non costantemente. In caso di shock si può effettuare una
dà altri rischi. NB! Rappresenta la causa di quasi tutte morti pre- “contropulsazione aortica” (=inserimento nell’aorta discendente
ospedaliere (40% morti totali) → necessario ricovero precoce!! un palloncino che si sgonfia in sistole e si gonfia in diastole,
-Secondaria (post-48h): quadro clinico complicato (deficit aumentando la P aortica e migliorando la perfusione cardiaca).
emodinamico, alterazioni area periinfartuale) con prognosi Infarto del ventricolo dx: si verifica in 1/3 pz con infarto inferiore.
infausta. Necessita impianto di un defibrillatore automatico. Può passare inosservato o se esteso si manifesta con ipotensione
Aritmie ipercinetiche sopraventricolari: e segni di scompenso dx(congestione giugulare ed epatica). L’ECG
Fibrillazione atriale→complica il 5-10% infarti miocardici, la sua mostra un sopraslivellamento ST nelle derivazioni precordiali dx;
espressione indica una compromissione funzionale del ventricolo l’ecocardiografia bidimensionale conferma la diagnosi
sinistro, con aumento della P telediastolica e conseguente visualizzando una dilatazione della camera e un’alterazione
dilatazione dell’atrio sn. cinetica della parete ventricolare dx. Evitare somministrazione di
E’ necessaria una diagnosi e trattamento precoce perché: l’elevata nitrati/vasodilatatori/diuretici, mentre utili i liquidi.
f ventricolare comporta un aumento del consumo di ossigeno con Rottura del setto interventricolare: si osserva un brusco aumento
aggravamento dell’ischemia ed estensione della necrosi. Inoltre la della portata a livello del circolo polmonare per lo shunt dx-sn, la
mancanza della sistole atriale (nella FA) può dare una riduzione portata sistemica si riduce e il ventricolo sn viene sottoposto ad
della portata cardiaca e peggiorare il quadro emodinamico. Il un sovraccarico di volume. Si sviluppa un soffio olosistolico di
farmaco di prima scelta è l’Amiodarone, mentre i beta-bloccanti o intensità elevata udibile al mesocardio, il II tono ampliamente
Verapamil si usano quando si opta per solo controllo della FC. sdoppiato a causa del sopraccarico ventricolare dx. La diagnosi è
Aritmie ipocinetiche: confermata all’ecocardiogramma bidimensionale e color Doppler.
Bradicardia sinusale→ può essere causata da un riflesso vagale a Nel dubbio si usa effettua un cateterismo cardiaco dx che
partenza dai meccanocettori della parete inferiore del ventricolo evidenzia un alto contenuto di ossigeno del sangue in arteria
sn in caso di infarto inferiore. Non ha implicazioni rilevanti solo polmonare. La terapia consiste nella correzione chirurgica oppure
raramente può dare una riduzione della portata cardiaca. si stabilizza in primis con terapia farmacologica e poi intervento
Blocchi AV→ I blocchi soprahissiani/nodali si verificano negli correttivo (si riduce rischio mortalità procedurale).
infarti inferiori come conseguenza all’edema peri-infartuale, sono Rottura o malfunzionamento del muscolo papillare: se vi è un
transitori. All’ECG si presentano come blocco di I grado, di II grado malfunzionamento ci sarà un rigurgito mitralico di entità variabile,
tipo Mobitz 1, II grado avanzato e blocco III grado completo. Il se si rompe il rigurgito sarà massivo. Clinicamente compare un
ritmo di scappamento è nodale per cui la FC rimane accettabile soffio mesotelesistolico alla punta, mentre il grado di scompenso
(50-60). In caso di instabilità emodinamica l’atropina migliora la emodinamico dipende dall’entità del rigurgito. In caso di rottura
conduzione AV ma ha effetto tachicardizzante, quindi come oltre al soffio vi è uno scompenso acuto per l’improvviso
alternativa si applica un pacemaker temporaneo per via sovraccarico di volume del ventricolo sn con 2° sovraccarico di P
transvenosa. nel circolo polmonare. L’ecocardiogramma bidimensionale e color
Doppler consentono la diagnosi. L’evoluzione è progressiva e antipiastrinici). Progressivamente il trombo si scioglie,
rapida, unica terapia è la sostituzione valvolare. chiaramente questo in un infarto in fase acuta. Nel caso
Rottura della parete libera del ventricolo sn; causa del 10% morti dell’infarto cronico i farmaci antitrombotici non lisano il trombo,
ospedaliere di pz con sopraslivellamento del ST. F>M, tipico degli ma evitano che quest’ultimo di propaghi permettendo alla
anziani e compare tra 3° e 10°gg. Le caratteristiche sono: segni fibrinolisi endogena di eliminare il trombo.
clinici di tamponamento cardiaco acuto, dissociazione
elettromeccanica (polso assente ma attività elettrica mantenuta).
Evenienza mortale, raramente il rapido aumento della P
pericardica e l’organizzazione di un coagulo a livello della breccia
possono stabilizzazione il quadro clinico.
Aneurisma ventricolare sn: rara dopo l’introduzione di terapie di
riperfusione coronarica. E’ rappresentato da una zona della parete
ventricolare che diventa discinetica (estroflette durante la sistole).
La zona miocardica diventa fibrotica e la cicatrice venutasi a
formare perde la componente contrattile, segue la formazione di
una sacca di sangue ristagnante e dunque trombo
intraventricolare che nei casi più gravi sfocia in un ictus cerebrale.
Le zone più colpite sono la punta e parte anteriore del ventricolo
sn. Le conseguenze possono essere di 3 tipi→ alterata dinamica di
contrazione con riduzione della FE, facilitando la comparsa di
scompenso cardiaco; aritmie ventricolari minacciose (aneurisma
come sede per fenomeni di rientro); trombi murali intra-
aneurismatici con rischio di emboli sistemici.
All’esame obiettivo si rileva un impulso sistolico precordiale, quasi
sempre è presente III tono. All’ECG vi è un sopraslivellamento del
tratto ST persistente nella sede della necrosi. L’ecocardiografia
consente la conferma della diagnosi ed evidenzia eventuali trombi
adesi alla parete ventricolare.

3) Complicanze ischemiche:
Sono il reinfarto e l’angina post-infartuale. Il pz non lamenta dolori
anginosi nell’immediato periodo post-infarto, tuttavia alcuni
presentano dolori spontanei o per sforzi modesti. L’angina precoce
è una forma di angina instabile gravate del più elevato rischio di
eventi ischemici maggiori. E’ più frequente dopo fibrinolisi!

4) Altre complicanze
Pericardite epistenocardica: si verifica entro 2-4 giorni post-
infarto (sec. Prof entro poche ore) e prevede un’infiammazione
della parete (dovuta all’infiltrazione nel tessuto da parte di cellule
infiammatorie che sono la premessa della cicatrizzazione).
Clinicamente si manifesta con dolore toracico (aumenta con
inspirazione, si riduce in pos seduta) e sfregamenti pericardici (DD
rirpesa o persistenza dolore ischemico). L’ECG normale o
accentuazione sopraslivellamento ST ma la diagnosi è confermata
con l’ecocardiogramma che evidenzia versamento pericardico.
Questa complicanza è una indicazione a sospendere una terapia
anticoagulante in corso, per rischio di emopericardio.
Sindrome di Dressler o pericardite post-infartuale: si instaura a
causa di una reazioni autoimmune verso il t.pericardico alterato.
Insorge da 1 a 6 settimane dopo l’infarto miocardico transmurale.
Si presenta con il dolore classico della pericardite insieme a
febbre. Si auscultano sfregamenti pericardici; l’ECG evidenzia i
segni distintivi della pericardite più facilmente rispetto
all’epistenocardica perché i segni della lesione ischemica sono
ormai regrediti. L’ecocardiogramma mostra un versamento e
permette la diagnosi.
Tromboembolia: l’embolia è frequente in caso di infarti estesi,
complicati da shock e scompenso. L’attuale mobilizzazione
precoce insieme all’uso di terapie antitrombotiche ha quasi
azzerato l’incidenza di embolie polmonari. L’embolia sistemica
consegue alla formazione di trombi intracavitari murali che si
generano a livello di aree aneurismatiche o anche solo
acinetiche/discinetiche. E’ più frequente nell’infarto anteriore e
della punta. Quando si evidenziano dei trombi si esegue una
terapia anticoagulante (oltre all’assunzione basilare di farmaci
- chiedere di tossire cercando tumefazioni, distensione,
ESAME OBIETTIVO ADDOME dolore (se tosse provoca dolore, retrazione, movimento di
L’esame obiettivo dell’addome non è facile: la variabilità della protezione →peritonite)
sintomatologia riferita dai pazienti è altissima. Questo sia
perché la cavità addominale è particolarmente estesa, sia Mani: ippocratismo, coilonichia (unghie a cucchiaio per
perché al suo interno vi è un’enorme quantità di strutture carenza Fe, B12,folati), leuconichia (ipoalbuminemia), eritema
(visceri, vasi e muscoli che possono determinare una palmare (malattia epatica cronica, gravidanza), lunula blu
sintomatologia). (malattia di Wilson), contrattura di Dupuytren (epatopatia
L’esame obiettivo dell’addome si articola nelle stesse 4 fasi ma alcolica), pigmentazione pieghe cutanee, atrofia muscoli
la sequenza di queste risulta modificata ispezione, intrinseci (lesioni T1), polsi dolenti, segni patologia sistemica
auscultazione, palpazione, e percussione – l’auscultazione è (sclerosi sistemica, AR)
anteposta alla palpazione onde evitare che la conduzione *Asterixis: (in inglese flapping tremors), costituiscono un segno
patologico dovuto a encefalopatia epatica o insufficienza renale acuta
dell’esame obbiettivo stesso stimoli la peristalsi; inoltre,
o cronica. Chiedendo al soggetto di porre le braccia distese davanti a
nell’esame obbiettivo dell’addome, la palpazione va sempre sé con i polsi in dorsiflessione e dita a ventaglio, si può rilevare un
anteposta alla percussione, per evitare la contrazione dei tremore grossolano a scosse ampie aritmiche dette a "battito di
muscoli della parete addominale anteriore. farfalla" (flapping), date da perdite intermittenti del tono muscolare;
Punti di repere anatomici dell’addome la postura viene anche temporaneamente abbandonata per
Ogni volta che dobbiamo localizzare un dolore, una massa o un rilasciamento del polso per essere subito riassunta (asterissi). Tale
rilievo obiettivo palpatorio, dobbiamo farlo utilizzando una tremore può essere anche provocato, nelle forme più lievi, con
precisa suddivisione in regioni anatomiche. Questa suddivisione estensione dorsale passiva delle mani.
è garantita dall’intersezione di rette immaginarie verticali e Braccia:
orizzontali che consentono la ripartizione dell’addome in nove - Frequenza polso, prima da sola, poi valutare frequenza
regioni o in quattro quadranti. respiratoria e tipo di respirazione con dito ancora sul polso
Suddivisione dell’addome in nove regioni (infezione? Sepsi?)
Queste nove regioni (ipocondrio dx e sx, fianco dx e sx, fossa - Palpare avambraccio in cerca di fistole AV (accesso per
iliaca dx e sx, epigastrio, mesogastrio e ipogastrio) sono emodialisi in stadio finale insufficienza renale)
delimitate da quattro linee: due orizzontali e due verticali. - Controllare il distretto della sindrome della VCS (braccia,
• Le due linee verticali sono rappresentate dalle linee torace superiore, dorso superiore) alla ricerca di spider naevi
paracentrali che decorrono parallelamente alla linea - Cercare ecchimosi, pigmentazione, lesioni da grattamento
mediana e si collocano ad uguale distanza: Collo:
o Sia dalla LINEA MEDIANA; - Valutare i linfonodi cervicali e sovra-claveari (linfonodo di
o Sia dalla VERTICALE passante per la spina iliaca antero- Virchow, segno di Troisier: linfoadenomegalia sovraclaveare
superiore. sinistra 􏰁→ carcinoma gastrico)
• Le due linee orizzontali sono: - La pressione venosa giugulare aumenta in casi di sovraccarico
o La linea trans-pilorica che è una retta orizzontale che di liquidi (insufficienza renale, insufficienza epatica),
cade a metà tra la fossetta del giugulo (sopra il manubrio insufficienza tricuspidalica (può causare epatomegalia
dello sterno) ed il pube. pulsante)
o La linea bisiliaca che si trova tra le due spine iliache - Cicatrici da cateteri tunnellizzati o altri accessi venosi centrali
antero-superiori destra e sinistra. Viso:
Suddivisione dell’addome in quattro quadranti Cute e occhi→Ittero, anemia, xantelasma, anelli di Kayser-
Questa suddivisione è garantita dall’intersezione di due linee: Fleischer (anello verde-giallo al margine della cornea, m. di
una verticale (la linea mediana) ed una orizzontale Wilson), occhi incavati
perpendicolare ad essa passante a livello dell’ombelico. Questo Bocca→
tipo di suddivisione è meno precisa nella localizzazione di una -Stomatite angolare (carenza tiamina, B12, Fe) Pigmentazione
massa, soprattutto se essa è di piccole dimensioni. (s. di Peutz-Jeghers)
NB: L’esame obiettivo dell’addome può essere completato -Teleangectasie (TEE)
all’esplorazione rettale o vaginale che a volte sono in grado di -Ulcere (MICI)
evocare una sintomatologia specifica – soprattutto in presenza -Glossite (carenza Fe, B12, folati)
di processi patologici o infiammatori a carico dell’addome
basso, della pelvi o dell’appendice . Addome: l’ispezione dell’addome consente di verificare alcuni
Ispezione aspetti come
Generale: 1.Conformazione addome
- stato generale (malato/sano/cachettico/tranquillo) L’addome può essere:
- indizi/medicine vicino al pz (ciotola vomito, borse da • Piano :addome che non denota segni patologici o segni di
stomia) accumulo
- colorito (pallore, ittero, uremico), BMI, tatuaggi, aspetto • Convesso: leggermente globoso;
cushingoide • Globoso: crea anteriormente un globo, una “palla”. Es
- contorni/distensioni anormali l’addome di un paziente ascitico, obeso o sovrappeso
- segni di malattia epatica cronica (fetor epatico, (anche se magari in questi casi la parete dell’addome non è
porpora,spider naevi, asterixis*,lesioni da grattamento, così tesa);
ginecomastia,eritema palmare, atrofia muscolare,ittero), • Incavato o “a barca” tipico di stati di denutrizione avanzata
malignità, anemia, ittero, linfonodi di Virchow o di soggetti cachettici;
- pulsazioni visibili, peristalsi, masse, strie, ernie.. • Batraciano tipico di soggetti con versamenti ascitici di
- valutare direzione flusso se vene dilatate sulla parete vecchia data. Le porzioni laterali dell’addome superano sia
addominale a destra che a sinistra le linee del profilo dell’addome
stesso. L’addome che “straborda” a destra e a sinistra
• A grembiule. Un addome che straborda anteriormente è a 5.Reticoli venosi superficiali
grembiule perché va verso AVANTI e si APPENDE; • In presenza di ipertensione portale (epatopatia cronica)
• Piatto: dovuto spesso ad una contrazione dei muscoli avremo il caput medusae. In questo caso le vene si
addominali che insorge in presenza di addome acuto, di dipartono a raggiera partendo dal centro. Quando aumenta
peritonite. È importante valutare la presenza di simmetria. la pressione a livello portale posso avere un graduale
2.Stato dei tegumenti riaprirsi del circolo periombelicale che si ricanalizza per
Poi c’è lo stato dei tegumenti oltre alla valutazione del pannicolo trovare la valvola di sfogo (è un circolo collaterale).
sottocutaneo, della distribuzione degli annessi piliferi. Possono • In presenza di vene con decorso parallelo alla linea mediana
essere visibili: iperpigmentazioni, cicatrici, ernie, vescicole, devo pensare ad un circlo collaterale vena cava superiore-
arrossamenti, smagliature, strie rubre. vena cava inferiore
Posso infatti visitare il paziente e accorgermi che ha delle 6.Ernie inguinali e manovra di Valsalva
vescicole a disposizione metamerica che possono farmi pensare Posso anche vedere ernie inguinali facendo eseguire al paziente
ad un herpes zoster; oppure nella zona delle pieghe ci sono degli manovre che aumentino la pressione endoaddominale, riesco
arrossamenti con un bordo più MARCATO (come quelle che si proprio a vedere lo spostarsi a livello inguinale della zona in cui
verificano nelle micosi cutanee) o lesioni emorragiche come c’è l’ernia. Chiedo al paziente: di fare un colpo di tosse; di
ematomi o petecchie o strie rubre che possono essere sforzarsi come se dovesse “andare di corpo”. Allo stesso tempo
espressioni patognomoniche del morbo di Cushing. Queste osservo la zona inguinale: se riesco a rilevare un avanzamento
lesioni (le strie rubre) sono striature che si distinguono dalle di una delle due regioni inguinali in maniera asimmetrica,
smagliature (che hanno un colore perlaceo) perché hanno un potrebbe trattarsi di un cedimento del tessuto del canale
colore rosso. inguinale o comunque della presenza, al suo interno, di un’ansa
3.Cicatrice ombelicale intestinale. La manovra di Valsalva si esegue CONTRAENDO I
• normointroflessa (c’è una vera e propria fossetta); MUSCOLI ADDOMINALI A NASO E A BOCCA CHIUSA. Questo in genere
• spianata provoca anche una diminuzione del ritorno venoso al cuore.
• estroflessa: espressione di un’aumentata PRESSIONE
ENDOADDOMINALE. L’aumentata pressione endoaddominale Percussione
potrebbe essere legata alla presenza di liquido; per esempio Fegato: percuotere per mappare il bordo superiore e inferiore
un paziente con un versamento ascitico importante, in del fegato
genere, ha una pressione endoaddominale che porta la Milza: definire il bordo superiore ed inferiore, percuotendo dal
cicatrice ombelicale prima a spianarsi e poi a estroflettersi. bordo della milza che è stato palpato, intorno fino alla linea
È anche importante valutare se le cicatrici sono medio-ascellare a livello del 10° spazio intercostale
normoconformate o se sopra le cicatrici si è formato un Vescica: se piena, la regione sovrapubica sarà ottusa
cheloide. Il paziente che forma cheloidi nella fase di Ascite: ottusità migrante
cicatrizzazione di una qualsiasi ferita ha una costituzionale
predisposizione a formare RIDONDANTE TESSUTO FIBROTICO, per cui è Palpazione
possibile che quel paziente che sulla cicatrice chirurgica La palpazione, soprattutto per chi utilizza la mano destra, va
presenta un grosso cheloide abbia, all’interno dell’addome, una effettuata mettendosi a destra del paziente; SOLO PER LA
situazione anche peggiore e – se avesse anche problemi PALPAZIONE DELLA MILZA CI SI METTE A SINISTRA. La palpazione
occlusivi intestinali – potrebbe essere affetto da una sindrome dell’addome si fa con più facilità quando il paziente ha le gambe
aderenziale con formazione di cicatrici che strozzano il tubo leggermente flesse perché questo provoca un maggiore
digerente. rilasciamento dei muscoli della parete addominale e consente
4.Movimenti della parete addominale: peristalsi, respirazione al medico di affondare le mani nella parete dell’addome senza
e pulsazioni. incontrare la resistenza della muscolatura. Lo scopo principale
Posso talvolta osservare – soprattutto in soggetti della palpazione è quello di localizzare dolori spontanei o
particolarmente magri – i movimenti intestinali. Questi sono provocati ma serve anche per studiare le caratteristiche degli
tanto più evidenti quanto più il soggetto presenta un organi addominali oppure di masse. La palpazione deve essere
iperperistaltismo che, se patologico, può essere legato a rassicurante e confortevole, non aggressiva. È importante
fenomeni OCCLUSIVI o SUB-OCCLUSIVI. La peristalsi non è però il solo cominciare: con la PALPAZIONE SUPERFICIALE; DA UN PUNTO LONTANO
fenomeno in grado di indurre un sollevamento della parete DA QUELLO IN CUI IL PAZIENTE RIFERISCE DOLORE: in caso contrario si
intestinale: anche la RESPIRAZIONE ed alcuni FENOMENI VASCOLARI si avrebbe la contrazione della muscolatura addominale che
associano a movimenti della superficie dell’addome. Posso renderebbe la palpazione più difficoltosa.
quindi, osservando l’addome: Palpazione superficiale
• rilevare i movimenti peristaltici dell’intestino che si La palpazione superficiale viene condotta per sondare:
ripercuotono sulla parete addominale; • la sensibilità dell’addome (esistono patologie irritative
• verificare come alcuni pazienti – per supplire a problemi addominali che inducono uno stato di ipersensibilità
respiratori significativi a livello polmonare – mettano in atto addominale) ;
meccanismi di respirazione addominale contraendo i • il tono della muscolatura addominale;
muscoli accessori (i muscoli respiratori accessori sono • la dolorabilità;
coinvolti unicamente nel corso di un’espirazione forzata e • eventuali tumefazioni.
sono: gli intercostali esterni, il retto dell’addome, il La dolorabilità ad una palpazione leggera è sempre sospetta.
trasverso e gli obliqui sia interno che esterno). Altrettanto dicasi per una tumefazione o una massa: se riesco a
• individuare pulsazioni abnormi a livello dell’addome. rilevarla già con una palpazione superficiale significa che la
Questo non è necessariamente patologico: soggetti giovani massa / tumefazione ha già raggiunto dimensioni notevoli. La
e magri, se si sdraiano e si guardano l’addome possono palpazione superficiale si esegue sull’addome con la mano a
percepire una lieve pulsazione – che può essere addotta sia piatto. È una palpazione delicata e morbida e non si esegue mai
alla peristalsi (in soggetti molto magri) che alla ritmica con la punta delle dita – che invece mi servono nella fase della
pulsazione dell’aorta addominale. palpazione profonda –: possiamo accorgerci di alterazioni della
sensibilità, alterazioni del tono muscolare – contrattura Carcinoma del colon: soprattutto del sigma-cieco possono
localizzata o meno nell’irritazione peritoneale – e tumefazioni essere normalmente palpabili (il volume e la consistenza
superficiali. dipendono dal contenuto fecale e dal tono intestinale); una
Palpazione profonda massa colica persistente durante diversi esami eseguiti in 3-4
La palpazione profonda invece è quella che mi consente di giorni ha un’elevata probabilità di essere di natura
valutare: carcinomatosa. Circa i 3/4 dei carcinomi del colon destro
• le caratteristiche degli organi parenchimatosi; presentano una tumefazione palpabile, a volte anche
• eventuale presenza di masse e tumefazioni profonde; precocemente, mentre solo 1/4 dei carcinomi del colon sinistro
• eventuali aree e punti di dolorabilità. presenta una tumefazione palpabile, spesso associato ad altri
• Alterazioni profonde a carico della parete addominale sintomi (come alterazioni dell'alvo, dolore colico, emorragie
come ernie, laparocele, diastasi (allargamento dei muscoli rettali, ecc…).
retti dell’addome). “Ci devo infilare dentro in profondità” Ascesso appendicolare: é una conseguenza di
la mano o un dito per rendermi conto se c’è una breccia un’appendicolopatia acuta, quando tale processo evolve verso
nella struttura muscolare del paziente. la necrosi o la perforazione in presenza di una buona risposta
La palpazione bimanuale è spesso d’aiuto nella palpazione difensiva locale; si ha una massa palpabile in fossa iliaca destro
profonda, soprattutto quando palpiamo il fegato, la milza e i che spesso occupa il cavo del Douglas, valutabile con
reni esplorazione rettale.
L’altro aspetto è quello della trattabilità dell’addome alla Morbo di Chron: é un'infiammazione locale algica a carico
palpazione: è uno degli aspetti che inizialmente devono essere del'intestino e del peritoneo, con formazione cronica di fistole,
presi in considerazione. L’addome è trattabile quando il stenosi ed occlusioni; si possono associare sindromi da
paziente non si blocca, non si irrigidisce e non riferisce dolore. malassorbimento, dita a bacchetta di tamburo, iriti, eritema
Questa contrazione può essere volontaria, a base psicogena, o nodoso ed artriti.
involontaria, come può accadere in caso di irritazione Diverticolosi/diverticoliti: il ripetersi di numerosi episodi
peritoneale. La trattabilità va valutata separatamente sia per la diverticolitici può produrre una reazione granulomatosa
palpazione superficiale che per la palpazione profonda. circoscritta attorno alla sede infiammatoria, così intensa da
costituire una tumefazione che può raggiungere proporzioni
Tumefazioni: quando trovo una massa dovrò descrivere la notevoli (come un mandarino).
massa in relazione a: Echinococcosi addominale: la presenza di cisti da echinococco
• Sede: quadrante (che possono essere presenti in qualsiasi organo addominale) si
• Forma: tondeggiante, ovalare, reniforme, manifestano quando raggiungono dimensioni superiori a quelle
regolare/irregolare, liscia/micro/macronodulare di un mandarino; possono essere singole/multiple e tendono a
• Dimensioni: descritte in termini di centimetri e non in dislocare la matassa intestinale, inducendo impronte su anse
termini di dita dal momento che queste hanno dimensioni adiacenti.
variabili da individuo a individuo. Se non si riesce ad avere Tumefazioni extraperitoneali:
un’idea dei centimetri si può usare un termine di paragone Una massa addominale inferiore extraperitoneale può essere
(arancia, mandorla etc.); attribuita nella donna all’utero, agli annessi uterini oppure alla
• Consistenza: dura, duro-lignea, parenchimatosa come vescica; per il carcinoma uterino la palpazione più probabile
quella del fegato, elastica, molle, fluttuante che è tipica di correla con l’evoluzione per stadi evolutivi della patologia
un ascesso ricolmo di liquido ma circondato da capsula; oncologica. Può essere una cisti ovarica, una gravidanza
Domanda: I vari tipi di consistenza della massa devono quando la massa con ottusità plessica aumenta a partire dal
essere detti nell'ordine teso-elastica, parenchimatosa, bacino verso l’alto, non è delimitabile inferiormente, non é
dura, duro-lignea) mobile con la respirazione e può essere accompagnata da
• Dolorabilità: è importante perché, ad esempio, ci sono timpanismo lateralmente ad essa.
condizioni infiammatorie che possono dar luogo a masse
dolenti. Tipicamente, invece, le lesioni neoplastiche Tipi di dolore addominale (domanda):
possono non essere dolenti alla palpazione profonda;
• Mobilità, altro parametro fondamentale:
o Una LESIONE BENIGNA si accresce ma non infiltra né i
piani superficiali né i piani profondi: voi la potete
prendere, toccare e spostare perché scivola sui piani
che incontra;
o I TUMORI MALIGNI infiltrano i piani che incontrano e
quindi non sono mobili.
• Pulsatilità: la pulsatilità con pulsazione unidirezionale
(contatto vascolare) o pluridirezionale (origine arteriosa).
Una massa pulsatile potrebbe farvi pensare anche ad un
aneurisma.
• il Colorito cutaneo con pigmentazioni, arrossamento,
pallore
• la Temperatura per aumento o diminuzione della
temperatura sia locale che a livello sistemico
- SOCRATES
Tumefazioni intraperitoneali:
Le cause principali di masse addominali inferiori intraperitoneali - Cause comuni: irritazione mucosa (gastrite acuta), spasmo
sono soprattutto di pertinenza intestinale e sono: della m.liscia (enterocolite acuta), distensione capsulare
(congestione del fegato), infiammazione peritoneale
(appendicite acuta), stimolazione diretta del n.splancnico Pacini sono presenti nel derma dei polpastrelli in numero di
(interessamento retroperitoneale di un tumore). 20/mm, e garantiscono una risoluzione spaziale di gran lunga
- Carattere (castante,colico,acuto,sordo), durata e frequenza superiore a quella dell’occhio, certamente sufficiente a palpare
gli acini: in questo consiste la palpazione microscopica.
dipendono dal mecc.produzione
L’approccio è sempre uguale, ma in questo caso bisogna palpare
- Posizione e distribuzione dipendono dal sito anatomico con delicatezza la superficie del fegato, sentirla scorrere sotto i
- Momento di insorgenza e fattori che lo peggiorano o polpastrelli: si percepirà come una sottilissima granulosità,
migliorano (pasti,defecazione,sonno) hanno importante come un gel, data dagli acini che compongono sì una massa
correlazione con mecc.patogenetic unica, ma possono muoversi, si possono sgranare, gli uni
- Dolore riferito: infarto miocardico a regione epigastrica; rispetto agli altri. La loro è un’articolazione “serrata”, cioè la
patologia pleurica distanza tra i singoli acini è minore delle dimensioni del singolo
acino.
La palpazione del fegato femminile presenta caratteristiche
PALPAZIONE DEL FEGATO
peculiari:
Il fegato è palpabile solo in inspirazione profonda, cosicché il
• la parete addominale è più cedevole che nell’uomo;
diaframma si abbassa e lo spinge inferiormente, rendendo
palpabile solo il margine inferiore. • la consistenza del fegato è di gran lunga minore,
1.Quando si palpa il fegato bisogna porsi alla destra del somiglia a quella di un fegato maschile steatosico;
paziente, allineando la propria spalla alla sua (così da potere • l’articolazione tra gli acini, cioè il movimento che
muovere meglio la mano destra). ognuno di loro compie rispetto agli altri alla palpazione
2.A questo punto, si poggia il palmo della mano destra microscopica, è molto più libera che nell’uomo.
sull’arcata costale del paziente, si dispone la mano
orizzontalmente (il pollice quindi punta in alto, verso la testa del Gli atlanti di Anatomia propongono un’immagine del fegato ben
paziente) e ci si “aggrappa” al margine inferiore dell’arcata definita: un organo rosso vinaccia, alloggiato in ipocondrio
costale, lasciando una “linea di rispetto” (un intervallo) di 3 cm destro, al di sotto dell’emicupola diaframmatica omolaterale,
circa. che sporge dall’arcata costale con il suo margine inferiore ben
3.Pian piano bisogna guadagnare spazio in profondità, netto, talvolta definito addirittura “tagliente”. In realta, in vivo
attraverso pannicolo adiposo e strato muscolare, non è così, a partire dal margine inferiore che si definisce
verticalizzando poco la mano, per intercettare il fegato durante “tagliente” nella cirrosi, e non in circostanze normali. Questa ed
l’inspirazione. altre discrepanze si spiegano con un semplice dato: gli atlanti
4.A questo punto si chiede al paziente di prendere un bel respiro raffigurano gli organi così come si presentano nel cadavere.
con la bocca e trattenere l’aria per qualche secondo (per Dunque, l’aspetto cadaverico del fegato va integrato con le sue
completare del tutto la palpazione si chiederà al paziente di caratteristiche nel vivente: si tratta di un organo altamente
inspirare più volte); durante la contrazione del diaframma si perfuso, con un flusso entrante di 1500cc/min di sangue, a
intercetta una massa di consistenza ferma che si porta pressione non elevata ma non trascurabile.
inferiormente, ed è proprio il fegato. Il fegato è quindi “rigonfio” del sangue che lo attraversa, per cui
NB: La palpazione può essere effettuata anche bimanualmente. si può dire che la forma del fegato nel vivente è il risultato del
Quindi procediamo con il valutare la consistenza dell’organo lavoro che il cuore svolge su di esso (e sugli organi sistemici in
(esempio, parenchimatoso), le caratteristiche della superficie, generale): per cui il fegato assume le sembianze di un
se essa è liscia, bozzoluta o finemente irregolare, la definizione palloncino, più o meno, perde quel margine tagliente che
del margine se ad esempio è tagliente come nel caso di normalmente gli si attribuisce, e che invece risulterà
epatopatie croniche o comunque nella cirrosi epatica. Le parti arrotondato. Quando si palpa il fegato, si percepisce una
della mano che si utilizzeranno maggiormente sono i consistenza che risulta dalla sua altissima perfusione: si
polpastrelli, perché dotati di un’acuta sensibilità tattile definisce caratteristicamente “parenchimatosa”.
discriminativa. Quindi, con i polpastrelli, ci si porta da laterali a Consideriamo il colore del fegato, rosso vinaccia: possiamo, per
mediali, indagando il margine inferiore dell’organo: l’incisura è similitudine, associarlo alla sua consistenza normale
evidente, è il punto in cui la curvatura del margine cambia parenchimatosa. Nell’uomo, il fegato è assolutamente di questo
leggermente e si percepisce come un “gradino”1. La consistenza colore, in quanto la gittata cardiaca è sensibilmente maggiore di
di un fegato maschile è ferma: riesce a spostare la mano quella nella donna, quindi il fegato maschile è più perfuso e di
dell’operatore e la sua capsula non si deforma affatto con consistenza maggiore. Nella donna, la gittata cardiaca minore
facilità, non è improntabile. Per quanto riguarda la superficie, irrigidisce di meno il parenchima epatico, quindi la consistenza
fino a questo punto si è riusciti a discriminare grossolanamente normale del fegato femminile sarà minore di quella del fegato
se è liscia o scabra (nodulare), ma per essere più precisi bisogna maschile: continuando con la similitudine con i colori, il fegato
procedere alla palpazione microscopica. nella donna è “meno violaceo”.
Nella palpazione microscopica, bisogna immaginare che la Un fegato patologico avrà consistenza aumentata o diminuita in
consistenza di un fegato maschile normale assomiglia a quella base all’alterazione di base:
di un sacchetto pieno di sabbia bagnata2: improntabile con una • in caso di steatosi, il fegato si presenterebbe più
certa fatica. Nel caso di un fegato femminile normale, il giallastro, color ocra, di consistenza molto minore
paragone più appropriato è con un sacchetto di sabbia asciutta, perché gli arriva meno sangue
più facilmente deformabile. Ogni granello di quest’ipotetica • in caso di fibrosi, sarà certamente più duro, di color
sabbia corrisponde in realtà ad un acino di Rappaport, che ha grigio ferro. Il margine è tagliente perché la fibrosi
dimensioni scarsamente risolvibili ad occhio nudo: sono impedisce il corretto flusso sanguigno e la conseguente
presenti in numero di 4-5/mm, ed il potere di risoluzione espansione del parenchima: il fegato conserva la sua
dell’occhio umano è al massimo 0,1 mm. Invece, i corpuscoli del forma cadaverica perché non è più estensibile.
Punti di dolorabilità colecistica: PUNTO DI MCBURNEY: punto di congiunzione tra il terzo distale
PUNTO CISTICO: cade in corrispondenza del punto di ed il terzo medio della linea tracciata tra l’ombelico e la spina
intersezione del margine laterale del muscolo retto di destra iliaca anteriore-superiore. Rappresenta il punto appendicolare
(linea paracentrale) con l’arcata costale. Nel momento in cui per eccellenza.
nella palpazione profonda esercitate una pressione in PUNTO DI LANZ: il punto tra il terzo distale e il terzo medio della
corrispondenza del punto cistico, seguendo la manovra per la linea bispinoiliaca (ovvero la linea che unisce le due spine iliache
palpazione del fegato che vi ho indicato pocanzi, mentre il anterosuperiori).
paziente è intento a compiere un’inspirazione profonda, ✓ Manovra e segno di Blumberg che se positivo è indicativo
potrete palpare il fondo della colecisti. di irritazione peritoneale. Il segno è positivo nel momento
✓ Si parla di Segno di Murphy positivo nel caso in cui, durante in cui il paziente avverte un dolore di rimbalzo alla
la palpazione in corrispondenza del punto cistico, il paziente decompressione dopo aver esercitato una palpazione
blocchi improvvisamente l’atto inspiratorio a causa del forte profonda e rapida (quindi rimuovete subito la mano). La
dolore avvertito. Generalmente questo segno è positivo in palpazione in questo caso va effettuata in corrispondenza
caso di infiammazione della colecisti (esempio nel caso di del punto di Mc-Burney.
colecistite o in seguito alla formazione di sedimenti ✓ Segno di Rovsing: dolore riferito al quadrante inferiore dx
colecistici). alla palpazione del quadrante inferiore sn (per distensione
✓ Segno di Courvoisier-Terrier consiste nella palpabilità della del cieco)
colecisti in corrispondenza del punto cistico (o punto di
Murphy) in caso di ostruzione delle vie biliari distali Segno di Cullen e di Gery-Turner(domanda):
(esempio neoplasia della testa del pancreas). In questa Cullen→discolorazione blu attorno all’ombelico come segno di
condizione il segno di Murphy potrebbe non essere emoperitoneo
positivo. Tuttavia alla palpazione potreste facilmente Gery-Turner→ discolorazione blu-rosso-viola o verde-marrone
avvertire una sensazione di distensione della colecisti. Vi dei fianchi (segno di Gery-Turner) indice del catabolismo
sono però condizioni in cui a dispetto dell’esistenza di tissutale dell’emoglobina)
fenomeni ostruttivi lungo le vie biliari distali cui si Sono segni poco comuni, indicativi della presenza di una
accompagna ittero , non apprezzerete alla palpazione il pancreatite necrotizzante severa.
fondo della colecisti : 1) atrofia della colecisti , oppure 2)
storia inveterata di litiasi della via biliare e della colecisti PALPAZIONE DEL COLON
che ha consentito lo sviluppo di un rivestimento fibroso e Gli atlanti di Anatomia solitamente presentano il colon come un
inestensibile lungo le pareti della colecisti. viscere cavo con haustra trasversali e tenie longitudinali,
Legge di Courvoisier-terrier distingue un ittero dovuto a un disposto come una sorta di cornice nell’addome, con il colon
calcolo da quello dovuto a una compressione da parte di un destro in regione lombare destra lateralmente, il colon sinistro
tumore della testa del pancreas (nel caso del tumore, in regione lombare sinistra lateralmente, ed il colon trasverso
ittero+ colecisti dilatata e palpabile; nel caso del calcolo, più o meno orizzontale. Di conseguenza, essendo portati a
colecisti sclerotica per l’irritazione cronica e quindi non proiettare le immagini degli atlanti sui pazienti, si cerca spesso
dilatabile e non palpabile+ ittero) di palpare il colon ai lati dell’addome. Tuttavia, anche in questo
caso, quella è la posizione che il colon assume nel cadavere, in
Semeiotica Colecistite (domanda): cui è atonico. Nel vivente la posizione del colon è diversa. Infatti,
Anamnesi: dolore addominale in QSD o Epigastrio, può irradiare esso è l’organo dove finisce la digestione e la fermentazione si
a spalla dx o schiena, costante e severo. Inoltre: febbre, svolge ai massimi livelli, per cui contiene via via sempre più aria,
nausea,vomito, anoressia. Spesso storia di indigestione cibo ed in virtù di questo “galleggia” in cavità addominale, perché
grasso circa 1h prima dell’insorgenza dolore. risulta avere un peso specifico minore delle altre anse
EO generale: aspetto malato, febbrile, tachicardico,debubito intestinali. In sezione, il colon del paziente apparirà più o meno
immobile(x infezione peritoneale parietale aggravata da rotondo, perché disteso dall’aria, ancorato al retroperitoneo dal
movimento) suo meso, che a sua volta in sezione appare come una struttura
EO addome: contrattura di difesa volontaria e involontario in lineare: l’immagine richiama quella di un palloncino legato a un
ipocondrio dx, segno di Murphy positivo ++ filo. Proprio come farebbe un palloncino, anche il colon tende a
Se complicanze→ sepsi (gangrena), peritonite (perforazione), risalire e portarsi verso l’alto se il paziente è sdraiato. Dato che
crepitio addominali (colecistite enfisematosa), ostruzione la parete addominale è una volta e non una tavola, il colon
intestinale (ileo biliare) tenderà a portarsi alla sua sommità, quindi ad avvicinarsi alla
DD Colangite e colecistite (domanda): linea mediana, trattenuto dall’ulteriore spiazzamento proprio
Colangite caratterizzata da triade di Chartcot: dal suo mezzo di fissità, cioè il meso.
- ittero (ostruzione via biliare) Quindi il colon, che ci si aspetterebbe in posizione laterale,
- dolore (colica biliare per vie biliari sotto pressione) tenderà a medializzarsi nel paziente disteso, tanto quanto glielo
- febbre (esordio con brivido,sale, scende con sudorazione. La consentirà il suo meso: dato che il mesocolon di sinistra è più
febbre si verifica perché nella fase dell’ostruzione acuta c’è lungo, il colon discendente sarà più mediale del colon
una batteriemia Quando la pressione all’interno dell’albero ascendente, che per una sua brevissima parte, una frazione del
biliare supera quella del sistema venoso sovraepatico, i germi cieco, risulta addirittura retroperitoneale.
passano nelle vene sovraepatiche e vanno in circolo ed è in Dal momento che la pelvi non è palpabile, il colon si può palpare
questo momento che c’è il brivido). solo nella sua porzione addominale, quindi al livello dei
+ leucocitosi segmenti adiacenti alle flessure. Ponendosi alla destra del
Nei casi gravi la batteriemia e la sepsi possono portare a paziente, si dispone la mano a cucchiaio, posizionandola in
ipotensione e stato mentale alterato (i 5 segni di Reynold) regione lombare di sinistra e portandosi medialmente,
affondando (senza eccessiva pressione) i polpastrelli nella
Punti di dolorabilità appendicolari: parete addominale. Man mano che si procede, si arriverà ad
intercettare il margine sinistro del colon discendente, che si
presenterà come un ostacolo all’ulteriore movimento della quest’ultima si potrà percepire l’onda risultante dallo
mano, in quanto, anche esercitando più trazione, il mesocolon spostamento del liquido intraaddominale. Alla ricerca del fiotto
non potrà distendersi più di tanto, ed il colon sarà trattenuto addominale è tuttavia è da preferirsi l’analisi percussoria
nella sua posizione. Con questa manovra si riesce ad dell’ottusità mobile in quanto più semplice e conducibile
“arpionare” il colon; una volta individuato, si può procedere, autonomamente senza richiedere aiuto.
con i polpastrelli, a palpare le tenie e la parete opposta al meso. Una volta appurata la presenza di liquido, è possibile applicare
La parete colica non è una struttura omogenea, ma presenta il una manovra, la percussione raggiata che ci consente di
muscolo liscio longitudinale riunito in tre strutture, le tenie quantificarne il volume (nel caso in cui non si volesse o potesse
appunto, tra le quali si interpongono porzioni più sottili. ricorrere all’indagine ecografica), e poi monitorizzare
Utilizzando sempre i polpastrelli, ci si porta sulla parete l’andamento di tale versamento. Attraverso la percussione si
anteriore del colo discendente e ci si passa sopra per individuare individua l’area di ipertimpanismo da quella di ottusità, che nel
le tenie, che si presentano come rilievi discreti; poi queste si paziente supino è rappresentabile come una sorta di callotta
possono scostare l’una dall’altra –tra le due c’è come una ipertimpanica. Se il paziente è trattato con una terapia
cedevolezza, per introdurre le dita nella fessura tra di esse, al (esempio diuretica) efficace, si ottiene una riduzione del liquido
fine di misurare lo spessore della parete, che nel paziente ascitico, che causa un’ espansione dell’area ipertimpanica, dato
normale è di 0,7-0,8 cm –anche minore nella donna. Le che la pressione endoaddominale esercitata dal basso
dimensioni aumentano in caso di infiammazione, arrivando diminuisce e le anse si distendono. Valutando le modificazioni
anche a 3 cm in caso di colite di Crohn. Il colon trasverso non si che nel tempo subisce l’area di ipertimpanismo è quindi
palpa bene perché nascosto dal grande omento. La palpazione possibile monitorare l’efficacia di un’eventuale terapia.
del colon ascendente è pressoché speculare a quella del Possiamo allo stesso tempo servirci anche di altri parametri se il
discendente –tenendo però in considerazione che si porterà paziente è collaborante, come il peso e la misura della
meno medialmente dal momento che ha un meso più corto. circonferenza addominale, che vanno calcolati giorno dopo
Portandosi sempre da laterale a mediale, i polpastrelli giorno. Ovviamente le dimensioni circonferenziale della cavità
intercetteranno prima il margine destro del colon destro. Dopo addominale aumentano anche in caso distensione gassosa:
averlo individuato, ci si passa sopra con le dita per individuare l’analisi percussoria è importante ai fini discriminativi.
le tenie, separarle ed introdurre le dita tra di loro. L’ascite non è sempre associata a epatopatie croniche, possono
In una ragazza (nel sesso femminile la contrazione del colon è esservi asciti associate a patologie neoplastiche, che spesso si
più comune) con la colite, le tenie sono molto serrate ed il colon palesano grazie all’ascite stessa, come il tumore allo stomaco,
si presenta come una cordicella. È molto difficile separare le all’ovaio o alla testa del pancreas. Vi sono forme di ascite
tenie in queste condizioni, quindi bisogna effettuare prima un infiammatorie, a base infettive (come nell’ascite tubercolare),
massaggio con movimenti lenti in sede. e ancora, l’ascite può essere associata a scompenso cardiaco,
pericardite costrittiva, sindrome nefrosica e polisierosite. In
ASCITE questi ultimi quattro l’ascite è associata ad altre manifestazioni:
La presenza di liquido nella cavità addominale si ricerca pazienti con scompenso cardiaco e assai più frequentemente
valutando la presenza di aree di ottusità che si spostano alla con sindrome nefrosica possono presentare un quadro
mobilizzazione del paziente applicando la manovra dell’ottusità anasarcatico. La pericardite restrittiva vede in genere edema
mobile: si può osservare del liquido libero all’interno della agli arti inferiori.
cavità addominale con le anse intestinali che vi galleggiano Dopo l’esame obiettivo si possono ricavare ulteriori
davanti (contengono aria al proprio interno). È possibile informazioni in merito all’ascite attraverso l’esame della
immaginare un piano, un livello che separa queste anse PARACENTESI : questa consiste nel prelievo con aghi del
galleggianti dallo spazio occupato dal liquido che disegnato sulla materiale contenuto all’interno dell’addome. Generalmente il
superficie cutanea del paziente, si situa ad una certa distanza prelievo è effettuato in corrispondenza del punto opposto al
dall’ombelico. Nel momento in cui invitiamo il paziente a punto di McBurney, sull’emilato sinistro. (quindi lungo la linea
mettersi disteso di fianco o a ¾, questo livello si sposta e con bispinoiliaca, al punto di congiunzione tra il terzo medio e il
esso la sua distanza dall’ombelico cambierà, perché il liquido si terzo distale sinistro).
porta verso il basso e le anse verso l’alto, trascinate dall’aria che Il prelievo può essere a scopo diagnostico (paracentesi
ospitano all’interno. In sostanza questo livello che immaginiamo diagnostica) oppure a scopo evacuativo (paracentesi
separa un’area di ottusità ( contenuto idrico) da un’area di evacuativa), praticata nel caso di un versamento molto
iperfonesi ( le anse) alla percussione. Se il paziente è abbondante, tale da compromettere gli scambi respiratori,
collaborativo si può anche disegnare con una penna questo oppure inficiare la funzionalità renale (indipendentemente da
limite, vederne la distanza dall’ombelico e apprezzare come il una patogenesi dell’ascite a livello renale) diminuendo la
reperto percussorio cambi alla mobilizzazione del paziente. pressione di perfusione renale o comprimendo le vie urinifere.
Tutto ciò è possibile dal momento che il fluido in parola è libero La paracentesi diagnostica è importante per discriminare
nella cavità peritoneale e non già intrappolato all’interno delle primariamente la natura del versamento, determinare quindi se
anse. In quest’ultimo caso infatti non avremo una variazione del esso sia essudatizio o trasudatizio. L’elemento differenziativo
reperto percussorio. tra i due tipi di versamento è rappresentato dal contenuto
Inoltre, un addome globoso e disteso potrebbe essere così a proteico. Un tempo si usava fare sul campione la prova di
causa di aria, intrappolata all’interno delle anse intestinali. In Rivalta: si aggiungevano al campione delle gocce di acido
questo caso non c’ è un livello, alla percussione si evocano acetico: se iniziava a flocculare, allora la reazione era positiva ed
sempre e comunque suoni timpanici indipendentemente dalla erano presenti molte proteine. Nel caso in cui si tratti di
mobilizzazione del paziente. trasudato, escludo dall’elenco tutte le cause infiammatorie e
Altro tipo di manovra praticabile, che richiede però la presenza neoplastiche. Ipotizzo delle alterazioni nei giochi di pressione:
di due operatori o la collaborazione del paziente, è la ricerca del cirrosi, ipertensione portale, posso prendere in considerazione
“fiotto” addominale: una mano è posizionata sul fianco, anche l’ultimo gruppo, eccetto la polisierosite (infiammazione
un’altra dà dei colpetti sul fianco opposto, un’altra ancora è sistemica delle sierose). Nel caso di versamento essudatizio
invece posizionata sulla superficie addominale. Con invece considero varie possibilità : forme infettive,
neoplastiche. Ora invece il laboratorio fa un’analisi differente: • Consistenza: molle-parenchimatosa, duro-elastica, duro-
calcola il gradiente dell’albumina: si calcola la differenza (in fibrosa, duro- ligneo.
grammi/ dL) tra l’albumina plasmatica e l’albumina contenuta • Superficie: liscia e regolare, presenza di incisure trasversali
nel campione. Se il valore ottenuto è maggiore di 1.1 g /dL allora sul margine mediale (distinguo tra milza e massa renale o
il quadro è suggestivo di un’ipertensione portale (causa più neoplastica addominale).
frequente di ascite). Se inferiore a tale valore sarà giusto •Margini: quasi sempre lisci e regolari
considerare le altre cause di ascite. •Dolenzia: in genere le splenomegalie non sono dolenti
E’ importante poi considerare l’aspetto fisico del campione: se eccetto negli infarti splenici, infezioni, ascessi
è limpido, torbido, ematico, chiloso, biliare
Il laboratorio valuta anche altri parametri sul campione raccolto PALPAZIONE RENI:
come ad esempio la cellularità, importante per diagnosticare i Manovra del ballottamento: metodo di palpazione bimanuale,
vari processi infettivi: nel caso di peritonite batterica spontanea, consiste nel posare una mano nella regione lombare per
complicanza caratteristica dell’ascite da cirrosi epatica, si sostenere il rene mentre si pressa verso l’interno con l’altra
contano oltre 250 neutrofili per mm3. L’indagine può essere mano, la quale è posta nell’ipocondrio laterale in opposizione
completata da un’esame colturale e anche da un esame alla mano di sostegno.
citologico. In condizioni normali non sono palpabili. Per esserlo, devono o
DD: L’ascite non è sempre associata a epatopatie croniche. essere aumentati di volume o essere spostati dalla loro sede
Ascite portale/ epatica : naturale. Se si invita al paziente a inspirare si può apprezzare il
o Cirrosi; polo inferiore del rene in caso di aumento o abbassamento
o S. Di budd chiari (manovra di Guyon). Esistono altre manovre di palpazione:
o Trombosi della vena cava manovra di Glenard, manovra inversa di Glenard, manovra di
o Trombosi della vena porta Israel.
Ascite neoplastica: Il rene ptosico può essere riscontrato in caso di forti
o Neoplasia gastrica/ epatica / ovarica / linfoma / peritoneo dimagramenti che riducono l’adipe della capsula perirenale. Se
Ascite infiammatoria: si apprezza una superficie grossolanamente irregolare (come
o Tubercolosi palpare un sacco di noci) con aumento del volume del rene, ci
o Peritonite batterica si orienta verso il rene policistico.
o Pancreatite acuta
Altre forme: PALPAZIONE AORTA ADDOMIANALE:
o Scompenso cardiaco Normalmente la trasmissione della sua pulsazione è palpabile
o Pericardite costrittiva degli individui magri
o Sindrome nefrosica
o Polisierosite Auscultazione
N.B. L’ascite è sempre patologica Consente l’individuazione di suoni di origine intestinale e suoni
di origine vascolare. Bisogna chiedere al paziente di fare respiri
SPLENOMEGALIA: costanti con la bocca e auscultare con il diaframma dagli apici
Da valutare tenendo conto di altri sintomi→febbre, alle basi, confrontando l’emiaddome dx con il sn.
linfoadenopatia, porpora, artriti, ascite, soffi, anemia, calo Suoni di origine intestinale:
ponderale e sintomi neurologici centrali. Fisiologicamente sono espressione della progressione
Se massiva pensare ad LMC, mielofibrosi, leishmaniosi. attraverso peristalsi del contenuto addominale, liquido e
Palpazione: se si sospetta una splenomegalia ma non si è in gassoso che determina gorgoglii e borborigmi, che avvengono
grado di rilevarla, valutare il paziente in decubito laterale in modo irregolare alla frequenza di 5-30 al minuto, su tutti i
destro in modo che l'organo per forza di gravità scenda verso il quadranti. Quindi l’auscultazione dei rumori intestinali richiede
basso, divenendo più facilmente identificabile: anche in questo un lungo periodo di tempo, bisogna aspettare 30-60 secondi
caso si deve procedere in senso caudo-craniale, fino a rilevare prima di sentire rumori o di non sentirli affatto (peristalsi
il tondeggiante polo splenico inferiore. assente).
Normalmente la milza non è palpabile poiché si trova al di Questi rumori sono accentuati nel caso di processi flogistici in
sotto dell’arcata costale (ipocondrio sinistro). Se è corso, o nel caso di soggetti ansiosi (che esibiscono
apprezzabile, ci si orienta verso l’aumento di volume del iperperistaltismo) o nelle fasi iniziali di un’ileo meccanico. In
viscere (splenomegalia) oppure verso uno abbassamento di caso di occlusione intestinale (a causa ad esempio di una
esso (ptosi). neoplasia) meccanica i movimenti peristaltici a monte della
•La splenomegalia può essere lieve (il polo inferiore all’arcata ostruzione si fanno più vivaci, nell’intento di forzarla. Questo
costale), moderata (se supera l’arcata costale di 3-4 dita), comportamento di iperperistaltismo è condiviso da tutti gli
notevole (se raggiunge la linea ombelicale trasversa) e organi cavi (ureteri con calcoli , coledoco con litiasi) soggetti a
cospicua se supera l’ombelicale trasversa. Può raggiungere la un’ostruzione. Dopo questa fase reattiva iniziale, subentra una
fossa iliaca sinistra. fase di ileo paralitico, con blocco di peristalsi.
•Si procede alla palpazione ponendo sotto il margine costale I movimenti diminuiscono invece in corso di ileo meccanico,
sinistro tra l’emiclaveare e l’ascellare media la faccia palmare neuropatia diabetica, neuropatia autonomica.
della mano sinistra esercitando una lieve pressione partendo Patologicamente:
sempre dal basso. Il punto da palpare è sotto il margine costale - Iperperistaltismo (es ostruzione meccanica)
sinistro tra l’emiclaveare e l’ascellare media partendo sempre - Silenzio intestinale: nelle fasi avanzate di occlusione ,
dal basso. nell’ileo paralitico, nel post-operatorio, (24-48 h successive)
Esistono altri tipi di palpazione: Ad uncino, combinata, a scosse un paziente che ha subito un trattamento chirurgico nel
(se presente versamento ascitico). quale sono state manipolate le anse intestinali. Questo ci
La palpazione dell’organo ingrandito permette di valutare: spiega come mai dopo un intervento chirurgico sull’addome
• Dimensione (splenomegalia) in cm. si attende la rilevazione di movimenti peristaltici o il
paziente stesso riferisce l’apertura dell’alvo ai gas, prima di fibrosa,spessa,opaca e ad uncino, spesso è segnale di
consentire l’alimentazione. Se la peristalsi è bloccata e il insufficienza arteriosa dell’arto. Così il ritardo di
soggetto introduce cibo, questo in parte per gravità scende rivascolarizzazione del letto ungueale: comprimendo l’unghia,
giù, ma la gran parte viene rigurgitata. per esempio dell’alluce, si ottiene pallore del letto ungueale,
- Rumori metallici soprattutto nel caso di occlusioni che scompare velocemente in condizioni vascolari normali, ma
intestinali, che sembrano dei tintinii con ritardo più o meno grande a seconda del grado di ischemia.
- Rumori di spruzzo in caso di stenosi luminale e il contenuto Una zona importante da considerare nell'ambito dell'ispezione
intestinale attraversa velocemente la restrizione, dando vita è il calcagno, soprattutto in pazienti rimasti per lungo tempo
a questi caratteristici reperti auscultatori. degenti a letto i quali possono presentare lesioni da decubito in
- Sfregamenti nel caso di flogosi dei foglietti peritoneali tale sede. Altro elemento da considerare sono le discromie
- Suoni di origine vascolare cutanee dovute soprattutto a stasi venosa: si può notare spesso
A tal proposito sono importanti i SOFFI, espressione di una tinta marrone, color ruggine, a volte a chiazze in sede
turbolenza all’interno di strutture vascolari di grosse sopramalleolare. La stasi a livello capillare può provocare
dimensioni. I vasi generalmente coinvolti sono aorta, arterie distrofia degli elementi elastici della parete vasale e diapedesi
renali destra e sinistra, arterie iliache destra e sinistra. I soffi eritrocitaria nei tessuti circostanti. Viene liberata emoglobina
possono risultare da vasi stenosanti, aneurismatici. per lisi dei globuli rossi e sua degradazione ad emosiderina, che,
I punti di repere: impregnando cute e sottocute, conferisce loro il caratteristico
- Per l’aorta pochi centimetri al di sopra dell’ombelico, color ruggine.
- A. renali destra e sinistra a livello mesogastrico, linea La posizione per mettere in evidenza un cattivo scarico venoso
paramediana destra e sinistra è la seguente: si aiuta il paziente a sollevare gli arti inferiori al
- A. iliaca destra e sinistra al di sotto dell’ombelico (dietro fine di permettere lo svuotamento dei vasi. Quindi si fanno
l’ombelico l’aorta si divide nelle 2 iliache) mettere ciondoloni le gambe del paziente dal letto e sul lato
- A. Femorali più in basso dove l'afflusso venoso è ostacolato compare cianosi.
Palpazione
Completamento: rilevare presenza di edema sacrale o a livello E’ spesso importante documentare il volume degli arti che in
delle caviglie + controllo temperatura e stick urinarie+ esame prima istanza si apprezza all'ispezione. Per la misurazione si usa
porte erniarie, genitali esterni, canale inguinale, esplorazione un nastro centimetrato ed è necessario riferirsi a punti di
rettale. repere: ad esempio la regione sopramalleolare che è il punto più
stretto dell'arto, 10 cm sotto il margine inferiore della rotula
9 ESAME OBIETTIVO ARTI (segnare con matita demografica) per la misurazione
L'esame obiettivo dell'arto inferiore va effettuato con il comparativa delle gambe; per la coscia 10 cm sopra il margine
paziente sia in ortostatismo sia in clinostatismo; tuttavia in superiore della rotula.
quest'ultima posizione l'esaminatore spesso dimentica di Una manovra importante è valutare il riscaldamento dell'arto
svolgere un corretto esame anche delle zone posteriori che si esegue mediante termotatto, utilizzando il lato dorsale
dell'arto. Inoltre vengono perduti aspetti emodinamici della mano in modo comparativo: differenze comparative o
importanti che appaiono invece nel paziente in posizione segmentarie di calore possono instradare sui limiti di aree di
ortostatica: esempio le eventuali varicosità. alterata vascolarizzazione.
Ispezione Oltre a considerare i diametri degli arti bisogna considerare
All'ispezione un dato importante da rilevare è il colorito; un arto anche la loro lunghezza: infatti esistono condizioni patologiche
pallido rispetto al controlaterale può far pensare ad acquisite o congenite, come fistole artero-venose, o
un'ischemia cioè un diminuito afflusso di sangue arterioso. traumatiche che possono modificare la lunghezza di un arto;
Un arto arrossato può far pensare ad un fatto flogistico. Questo anche per queste misurazioni occorrono precisi punti di
può essere concomitante o corollario anche di un evento riferimento.
tromboflebitico. La tromboflebite è causata da Importante è conoscere i punti di repere dei polsi arteriosi:
un'infiammazione della parete venosa che si associa alla - polso femorale: si palpa al di sotto della piega dell'inguine nel
presenza di un trombo intraluminale Questa patologia può punto intermedio tra spina iliaca anteriore- superiore e
interessare vene superficiali (tromboflebite superficiale) o tubercolo pubico, tenendo conto che i vasi venosi sono situati
profonde (tromboflebite profonda). Modificazioni cromatiche medialmente all'arteria.
possono evidenziare zone cutanee con fenomeni regressivi fino - polso popliteo: si palpa nel cavo popliteo ed è il polso di più
alla necrosi. difficile rilevamento, perchè è in una posizione che si presta
Altro elemento ispettivo da considerare è il volume degli arti: male per la palpazione. Per favorirla si può tenere conto del
bisogna che venga sempre eseguito un esame prima globale e fatto che il cavo popliteo ha press’a poco una forma di losanga:
poi comparativo fra i due arti. E' importante valutare se un arto nella parte inferiore di essa si può rilevare il polso,
presenta un volume maggiore o in una delle sue parti o comprimendo delicatamente sulla faccia posteriore della tibia.
integralmente rispetto al controlaterale. Modificazioni Per poter eseguire meglio questa manovra si deve far flettere al
volumetriche possono avere cause venose e/o linfatiche ( paziente la gamba sulla coscia.
ostacolato deflusso). Il flebedema è un edema di colorito - polso tibiale posteriore: va ricercato dietro il malleolo tibiale
violaceo per stasi venosa; l’arto è caldo, molle per cui premendo interno.
può rimanere impresso il segno della Fovea. Il linfedema è di -polso tibiale anteriore: va ricercato sul prolungamento verso
solito pallido, piuttosto freddo al termotatto e inoltre l’alto del primo spazio intermetatarsale fino a raggiungere la
consistente alla palpazione. linea bimalleolare (punto di repere incostante).
Altro elemento ispettivo è lo stato pilifero: in un arteriopatico -polso pedidio: variabile fra 2° 3° spazio intermetatarsale
può infatti accadere che nell'arto interessato si manifesti
alopecia. Anche le unghie e il letto ungueale possono dare Le varici o vene varicose sono ectasie (o dilatazioni) permanenti
indicazioni di lesioni trofiche. L'onicogrifosi, cioè l’ispessimento di un vaso venoso che quasi sempre, oltre a dilatarsi si allunga,
dell’unghia soprattutto dell’alluce, che diventa assumendo aspetto serpiginoso. I motivi patogenetici che
determinano questo fenomeno molteplici e tra questi uno dei ❖ Enteropatia protido-disperdente: ipoalbuminemia,
più importanti è lo sfiancamento della parete venosa e riduzione gammaglobuline/trasferrina/ceruloplasmina,
conseguente insufficienza valvolare. In caso di varici esistono test della Cl della alfa-antitripsina → endoscopia + Rx
manovre atte a valutare il grado e il tipo di insufficienza venosa, torace+ clisma+biopsia
se essa ad esempio interessa il circolo venoso profondo. ❖ Edema da farmaci: anamnesi farmacologica
La manovra di TRENDELEMBURG evidenzia l'insufficienza della (mineralcorticoidi,glucocorticoidi estrogeni, progestinici,
valvola safeno-femorale. Il paziente, in posizione clinostatica, simpaticolitici, vasodilatatori, fenotiazine)
viene aiutato ad alzare un arto in modo da svuotare il circolo ❖ Edema idiopatico
venoso: si pone allora un dito, o meglio un laccio, in ❖ Edema in malattia endocrina (s.Cushing)
corrispondenza dello sbocco della grande safena nella femorale ❖ Edema della gravidanza
e quindi si fa alzare il paziente in piedi. Quando si leva il dito o il ❖ Edema cardiaco:* dispnea a riposo/da sforzo,
laccio, se si osserva il riempimento delle varici dall’alto verso il nicturia,decubito ortopnoico, aritmie,rantoli basali,
basso, significa che esiste insufficienza della valvola suddetta. ripienezza addominale,inappetenza→
Un'altra manovra che pone l'osservatore in grado di valutare la ECG+Ecocardio+Rx+Cateterismo cuore dx/sn
pervietà del circolo venoso profondo e della tenuta valvolare ❖ Edema renale: edema viso e palpebre,
delle vene perforanti è la Prova del Laccio o di PERTHES. Si pone <proteinemia,>azotemia/creatininemia/colesterolemia,
un laccio emostatico a livello della coscia o della gamba elettroforesi proteica, esame urine
ostacolando in tal modo il circolo venoso superficiale e (proteinuria/ematuria/cilindruria)→ Eco renale+ biospia
mettendo così in evidenza le varici. Facendo poi camminare il ❖ Edema epatico: meteorismo, eritema palmare,spider
paziente si possono verificare due eventi: le varici aumentano di nevi,ittero,ipoalbuminemia,transaminasi,gammaGT,PA,leuc
volume e consistenza, significando che le vene perforanti non ocin aminopeptidasi, coagulazione→ eco epatica
sono sufficienti oppure le varici si svuotano rapidamente per la +biospsia+ pracentesi diagnostica
messa in funzione della pompa muscolare che spinge il sangue
attraverso le vene perforanti nel circolo venoso profondo, che è Cause di versamento cavitario in base all’analisi paracentesi:
pertanto in grado di supplire all'insufficienza del superficiale. ✓ versamento riccamente cellulato:
Nel secondo caso, in cui il circolo profondo è indenne, le varici - granulociti >1000/mm3→peritonite purulenta
sono dette essenziali; nel caso invece in cui le varici non si - linfociti 70%--> peritonite tubercolare
svuotino queste vengono dette sintomatiche in quanto - cellule maligne→carcinosi peritoneale
secondarie ad un fenomeno patologico a carico del circolo - ascite chilosa,mucinosa→ neoplasia maligna
profondo. ✓ versamento a basso contenuto proteico (<2,5gr/dl,peso
specifico <1,016,rivalta neg-TRASUDATO):
EDEMA - cirrosi epatica
Definizione: Rigonfiamento palpabile prodotto dalla - ostruzione vena cava inferiore
espansione del liquido interstiziale. - s.nefrosica
Si divide in: - neoplasie maligne
1. Generalizzato: ✓ versamento ad alto contenuto proteico(ESSUDATO):
• Ipoalbuminemia (<2,5g/dl): deficit produzione (cirrosi, - peritonite
malnutrizione), perdita (s.nefrosica, gastroenteropatia - carcinosi peritoneale
protido-disperdente) - malattia pancreas (amilasi elevata)
• Albuminemia normale: scompenso cardiaco, ritenzione - S. BuddChiari
renale primitiva, endocrinopatia, gravidanza, edema - collagenosi
premestruale, farmaci ✓ versamento misto a sangue(>1000 eritrociti/mm3):
- carcinosi peritonale
- carcinoma ovarico/epatocellulare
- pancreatite (amilasi elevata)
- emoperitoneo post-traumatico

Terapia: sempre provare a risolvere la patologia di base causa


dell’edema
- Scompenso cardiaco: diuretici, antialdosteronici,
digossina, ace-inibitori, Ca-antagonisti, b-bloccanti
- Edema renale: diuretici, restrizione sodio, ace-
inibitori, corticosteroidi, immunosoppressori
2. Distrettuale: - Edema epatico: restrizione sodio, antialdosteronici,
• Arti: ostruzione venosa linfatica, linfangite cronica, diuretici, quando con max dosi di diuretico e
tromboflebite, resezione linfonodi, filariasi, linfedema restrizione sodica il Na urinario è <10mEq/die →
• Localizzato: infiammazione, ipersensibilità ASCITE REFRATTARIA → Paracentesi terapeutica (4-6L
• Cavità peritoneale (ascite): ostruzione venosa, pat. a seduta insieme a 6-8gr albumina per L di drenato)
neoplastica
• Cavità pleurica: ostruzione venosa, pat.neoplastica *DD Edema da SCV e da Scompenso cardiaco (domanda)
L’SVC drena il distretto cervico-facciale (quindi testa, collo,
1)Approccio clinico all’edema generalizzato: anamnesi + EO, prima parte del torace ed arti superiori).
sottocutaneo e cavità Caratteristiche: la faccia ha un colore diverso dalla porzione
❖ Edema da digiuno (fame): albuminemia <2,5gr/dl, periodi inferiore del torace, essa è più tendente al rosso per il maggior
di digiuno, dieta a base di carbo, anoressia,stati catabolici afflusso di sangue alla porzione superiore; inoltre, il collo è
gravi (tumori, infezioni croniche,ipertiroidismo) molto grande, tanto da far perdere la proporzione tra viso e
spalle (definito “collo proconsolare” in semeiotica) segno di almeno 10 giorni (5 giorni nel bambino, 2-3 giorni nel
edema di tutto il distretto; si possono poi notare delle vene neonato);
superficiali, normalmente queste sono vene che non sono • ipercatabolismo severo;
presenti, ma sono circoli collaterali che si sono aperti per fare • ipercatabolismo moderato con previsione di assunzione orale
in modo di scaricare tutto quello che viene da sopra e farlo <50% rispetto al fabbisogno per più di 7 giorni;
arrivare all’atrio destro, dato che c’è un’ostruzione in mezzo; • gravi e non rapidamente reversibili (entro 10 giorni)
addirittura questa dilatazione va a demarcare “edema a alterazioni dell’assorbimento e/o transito intestinale o della
mantellina”. digestione del cibo nelle sue varie fasi.
Situazioni cliniche nella quali la nutrizione artificiale non
dovrebbe essere effettuata:
• Durata prevista inferiore ai 5-7 giorni;
• Adeguato stato nutrizionale con previsione di insufficiente
apporto alimentare per un periodo inferiore ai 10 giorni;
• Profilassi degli effetti collaterali da chemio/radioterapia in
pazienti ben nutriti;
• Pazienti in condizioni terminali, non in grado di
avvantaggiarsi dalla NA in termini di migliore qualità di vita
(in simili situazioni l’assenza di una precisa indicazione alla
NA non significa astenersi dal fornire il supporto
idroelettrolitico).
• Rifiuto del paziente
2.Obiettivi nutrizionali da raggiungere in rapporto allo stato
del paziente:
10 INDICAZIONI a • Contenimento delle perdite
Digiuno: • Mantenimento delle condizioni nutrizionali abituali
- Preoperatorio • Ripristino delle scorte ideali / abituali
- Prima di esami che richiedano utilizzo di mdc (TC e RM) • Supporto nutrizionale in patologie d’organo
- Prima di prelievi ematici • Crescita staturo-ponderale e sviluppo psicomotorio nel
bambino
Ossigenoterapia:
3.Identificazione dei fabbisogni:
- Saturazione O2 < 95%
• Energia
- Dispnea
• Proteine
- Dolore toracico
• Carboidrati
- Deficit neurologico
• Lipidi
- Pz. pallido e sudato (shock)
• Vitamine
- Trauma importante
• Elettroliti / Sali Minerali / Oligoelementi • Idrico
Supporto nutrizionale: Fabbisogni: DEFINIZIONE DELL’APPORTO ENERGETICO
Per Nutrizione Artificiale (NA) deve essere intesa una terapia 4.Scelta via somministrazione NE
completa che preveda l’apporto di calorie, azoto, elettroliti, • Pazienti che non possono o non devono alimentarsi per os,
vitamine, oligoelementi in misura tale da soddisfare i fabbisogni ma presentano un tratto gastrointestinale con normale
del paziente. La NA non deve essere confusa con la semplice funzione dell’enterocita.
infusione di acqua ed elettroliti né con l’apporto di modeste • Pazienti nei quali sia prevedibile la copertura dei fabbisogni
quantità di calorie e azoto rispetto ai fabbisogni. per via enterale.
Secondo le linee guida nazionali ed internazionali... Vantaggi della NE rispetto alla NPT
La prima indicazione alla NA è in assoluto “dare vita e qualità di ✓ è più fisiologica;
vita” a chiunque, in fase acuta o cronica, risulti impossibilitato ✓ è in grado di mantenere l’integrità anatomo- funzionale
ad alimentarsi in modo completo e congruo per os e/o ad della mucosa intestinale;
assorbire ed utilizzare i nutrienti assunti: ✓ migliora l’utilizzazione dei substrati nutritivi;
• malnutrizione ✓ è di più facile utilizzo;
• catabolismo ✓ è più sicura;
• peri-operatorio ✓ è meno costosa.
• farmaco-nutrizione Principali indicazioni alla nutrizione enterale:
L’elaborazione di un piano terapeutico con la NA prevede: Adulto:
1) Identificazione del soggetto (VALUTAZIONE NUTRIZIONALE) • patologie neurologiche e psichiatriche (malattie
2) Identificazione degli obiettivi cerebrovascolari, malattie demielinizzanti, malattie del
3) Identificazione dei fabbisogni motoneurone, malattia di Parkinson; patologie neurologiche
4) Identificazione della via di somministrazione post-traumatiche; disfagia di varia origine; anoressia nervosa;
5) Stesura del programma nutrizionale e scelta dei parametri psicosi)
di monitoraggio • patologie oncologiche
1.Situazioni cliniche nella quali la nutrizione artificiale • malattie ostruttive (+++ neoplastiche) del tratto
dovrebbe essere effettuata: gastrointestinale superiore e del distretto cervicocefalico
• Malnutrizione severa o modesta e apporto alimentare • patologie del cavo orale (fistole, mucositi in corso di radio-
stimato insufficiente per un periodo di 5 giorni. chemioterapia)
• Stato nutrizionale normale ma: stima o previsione di • malattie infiammatorie intestinali (Crohn, colite ulcerosa)
insufficiente nutrizione orale (<50% del fabbisogno) per • sindrome da intestino corto.
Bambino:
• prematurità • Breve termine (1-2 mesi): pazienti ricoverati in ambiente
▪ malattia di Crohn ospedaliero, o per pazienti terminali in regime domiciliare
▪ malattie metaboliche (fibrosi cistica, glicogenosi) • Medio o lungo termine (oltre i 2 mesi): per pazienti con
▪ cardiopatia congenita
deficit cronico della capacità di alimentarsi trattati a
▪ cerebropatie (PCI; patologia sindromica; post-
domicilio o in ambienti di ricovero prolungato
traumatiche)
• malattie neoplastiche
Tipologia delle sonde/stomie
disturbi primitivi della motilità intestinale
• Sonde: sondino naso-gastrico, sondino naso-duodenale,
(Hirsprung, pseudoostruzioni intestinali)
▪ anoressia nervosa sondino naso-digiunale
▪ sindrome da intestino corto. • Stomie: faringostomia, esofagostomia, gastrostomia,
• Gastroparesi digiunostomia
• Ileo paralitico senza ostruzione meccanica
• Fistole enteriche a bassa portata 11 EMOGASANALISI
• Fistole digestive alte
Emogasanalisi radiale
• Resezioni intestinali massive 1. Palpazione del polso arterioso: dita perpendicolari alla cute,
• Anoressia con intestino funzionante “a martelletto” " per ridurre la superficie di contatto con la
• Malattia di Crohn (non responsiva a terapia medica stessa e localizzare meglio la pulsazione.
complicata da malnutrizione/ritardo di crescita) 2. Localizzare il punto di massima pulsazione facendo avanti e
• Pancreatite acuta. indietro con le dita a martelletto: sarà il punto in cui si dovrà
pungere.
La scelta deve privilegiare la NE in assenza di controindicazioni! 3. Pungere nel punto di massima pulsazione: a livello della
• Apporto calorico minimo per os non a scopo nutrizionale ma porzione prossimale del polso, non oltre i 3-4 cm dalla piega
trofico per l’enterocita della mano, con l’ago a 45° (anche 20-30° se si sente l’arteria
(integrazione NE con NP) superficiale). Per una maggiore precisione del punto di
Indicazioni alla NPT (controindicazioni NE) inserzione dell'ago potrete collocare il "punto di massima
• Occlusione o subocclusione intestinale. pulsazione" tra il polpastrello e l'unghia.
• Vomito intrattabile. ATTENZIONE: Evitare di pungere ripetutamente alla cieca,
aumenterà il dolore, soprattutto se si beccano i due legamenti
• Diarrea severa.
del polso (legamento palmare e trasverso del carpo).
• Ileo paralitico.
Evitare di dire al paziente “questo prelievo è un po’ doloroso”
• Grave alterazione della funzione intestinale
(aumenta l’ansia e la percezione del dolore). Il dolore in
(enteropatie - insufficienza della superficie
genere è provocato da tentativi ripetuti di puntura attraverso i
assorbente).
tendini dei muscoli dell'avambraccio (il tendine del flessore del
• Fistole digiunali o ileali ad alta portata (output > 500
carpo ed il tendine del flessore lungo del pollice). E' difficile
cc/die)
colpire il "nervo" poichè quest ultimo, il nervo mediano, passa
• Ischemia intestinale cronica. al centro del polso ed è ben distante dall'arteria radiale.
• Intolleranza alla NE. Emogasanalisi brachiale
Il polso radiale non è palpabile per una qualsiasi ragione
TIPO DI SCELTA ACCESSO ENTERALE
(ipotensione, eccessiva profondità del vaso, polso grosso, ecc),
➢ Stato clinico generale del paziente:
per cui si punge un’arteria di maggior calibro – l’arteria
- stato mentale e grado di collaborazione brachiale – situata a livello della piega del gomito, nella
- presenza di gravi insufficienze d’organo (respiratoria, porzione mediale.
cardiaca, epatica) 1. Palpazione del polso brachiale con la mano dominante
- presenza di stato settico 2. Isolare il punto di massima pulsazione con la mano sinistra:
- alterazioni della coagualazione ematica si tratta di un’arteria molto mobile rispetto alla radiale.
- gravità della patologia di base 3. Pungere con l’ago perpendicolare alla cute.
Emogasanalisi femorale
➢ Possibilità di accesso ed il grado di funzionalità dell’app.
- Semplice e poco dolorosa per il paziente.
gastroenterico: - Utilizzare un ago più lungo.
- compromissione dei tratti nasale e faringo/esofageo - Pungere nella porzione mediale della piega inguinale.
- precedenti interventi chirurgici di resezione gastro- - La procedura è come EGA brachiale (palpazione con mano
intestinale dominante, isolare il punto di massima pulsazione con mano
- svuotamento gastrico sinistra, pungere con ago perpendicolare alla cute).
- La femorale può essere utilizzata anche per prelievo per
- grado di funzionalità dei processi digestivi
esami ematochimici (utilizzare una prolunga a tre vie ed un
➢ Rischio di ab-ingestis:
vacutainer). IMPORTANTE: comprimere bene la femorale
- alterazione della deglutizione dopo prelievo per circa 1 minuto. Aumentare a 3-5 minuti se il
- grave reflusso gastro-esofage pz assume anticoagulanti, eventualmente utilizzare
- alterato stato di coscienza medicazione compressiva.
- paresi gastrica Emogasanalisi ecoguidata
- precedenti episodi di aspirazione nelle vie aeree 1.Utilizzare una sonda lineare (anche convessa o phased array
se necessario arrivare più in profondità, a scapito, però, della
- ostruzione pilorica
risoluzione superficiale).
➢ Durata prevista del trattamento nutrizionale 2.All’eco la vena appare come una formazione anecogena
(nera) rotondeggiante e pulsante. P/F > 300 → normale
3.Posizionare il vaso al centro del monitor. P/F 200-300 → insufficienza respiratoria moderata
4.Pungere subito accanto alla sonda, con un angolo di 75-80° P/F < 200 → insufficienza respiratoria grave
rispetto alla cute, in maniera da arrivare immediatamente
sotto la sonda. 3. Valutare il pH
5.L’ago viene visualizzato come uno spot iperecogeno (bianco), Valore normale: 7,35-7,45 e riflette la concentrazione di acidi
solo la punta e solo quando essa è in movimento (esistono [H+] nel sangue. Mantenere il pH entro questi valori è
aghi ecoriflettente). fondamentale per un corretto funzionamento del organismo.
Gli enzimi, infatti, sono proteine e la conformazione di queste
Domanda: ricordate che nel prelievo arterioso la siringa va ultime, dalla quale dipende il corretto funzionamento, è
infilata nel verso opposto al flusso sanguigno, quindi dalla correlato strettamente al valore di pH. Il pH è detto acido se è
parte della mano) inferiore a 7,35 mentre è detto alcalino se è maggiore di 7,45.
Il pH dipende dalla concentrazione di pO2 e di HCO3 come si
Complicanze può desumere dall'equazione di Henderson-Hasselbalch. Dal
pH capiamo se il paziente è in equilibrio oppure no. Quanto più
• Dolore: +++ se tentativi ripetuti, accentuato da puntura si discosta tale valore dalla normalità, tanto più il paziente sarà
dei tendini muscolari. in condizioni critiche. Il fatto che sia normale non vuol dire che
• Crisi vagale: Il paziente lamenterà malessere e si il paziente stia bene, se il resto dei parametri sono anomali ci
presenterà pallido e sudato. Frequenza cardiaca e troviamo di fronte ad una situazione cronica compensata.
pressione arteriosa diminuiranno e si potrà arrivare alla Regolazione pH:
perdita di coscienza. Nella maggior parte dei casi è RESPIRAZIONE: è a risposta rapida. Elimina acido carbonico e
sufficiente porre il paziente supino sollevando gli arti mantiene la pCO2 plasmatica costante (40).
inferiori per favorire il ritorno venoso ma in alcuni casi, in Se il pH diminuisce la ventilazione è stimolata e la conseguente
caso di persistenza della sintomatologia o nel caso in cui i riduzione di pCO2 riporta il pH vicino ai valori normali
valori di pressione o di frequenza fossero troppo bassi Se il pH aumenta il centro respiratorio viene depresso, la
potrebbe rendersi necessaria la somministrazione di ventilazione si riduce e il conseguente aumento di pCO2
atropina ev (0,5 mg/ripetibile). riporta il pH vicino ai valori normali
• Pseudoaneurisma iatrogeno: raccolta ematica perivasale RENE: è a risposta lenta.
in seguito a stravaso dal foro prodotto dall’ago dopo la sua 1. Regola la concentrazione del bicarbonato tramite il tubulo
rimozione. Nella maggioranza dei casi si verifica nei pz contorto prossimale. Fisiologicamente la concentrazione è
scoagulati in seguito a EGA femorale, quindi è costante a 25mEq/L.
fondamentale la compressione dell’arteria. 2. Elimina gli AONV (70-80mEq).
Riassorbimento di tutto l’HCO- filtrato (acidosi) o di quantità
INTERPRETAZIONE EGA minori di HCO- filtrato (alcalosi) .
Esistono diversi approcci all'interpretazione dell'emogasanalisi. Secrezione di quantità maggiori (acidosi) o minori(alcalosi) di
Il metodo classico prevede il confronto tra bicarbonato ed H +.
anidride carbonica al fine di comprendere le alterazioni del pH. Produzione di nuovi HCO- (acidosi) .
Esiste, tuttavia, un altro metodo detto di Stewart, che Sono meno importanti altri organi:
considera invece la differenza tra ioni forti (SID - Strong Ion - Stomaco: elimina acidi
Difference) e gli acidi deboli (Atot - Total Weak Acid) per - Pancreas e vie biliare: elimina alcali
interpretare le alterazioni del pH. In questa sessione - Intestino: elimina acidi (le feci sono leggermene acide)
utilizzeremo il metodo classico, più semplice e versatile, per
quanto meno affascinante. Possiamo avere acidosi e alcalosi respiratorie se il problema
Per l'interpretazione utilizzeremo il metodo ALS (Advanced Life dipende dalla pCO2, si sviluppano in maniera rapida perchè il
Support) dell'IRC (Italian Resuscitation Council) che prevede un polmone può modificare il proprio funzionamento
approccio in cinque passi, modificato (aggiungeremo il 6° rapidamente. Oppure abbiamo acidosi e alcalosi metaboliche da
step): cause metaboliche ( che si dividono in renali da HCO3 e non
1) Valutare il paziente renali da AONV) di sviluppo più lento perché il rene di adatta in
2) Valutare l'ossigenazione (pO2) giorni. Possiamo anche avere situazioni miste.
3) Valutare il pH 4. Valutare la pCO2
4) Valutare l'anidride carbonica (pCO2) L'anidride carbonica rappresenta il prodotto finale del
5) Valutare il bicarbonato (HCO3) catabolismo tissutale. Dai tessuti l'anidride carbonica viene
6) Valutare il compenso atteso (disturbi semplici e complessi) trasportata, all'interno dei globuli rossi, ai polmoni e qui viene
eliminata attraverso la respirazione. La rimozione della CO2
1. Valutare il paziente : Anamnesi e storia clinica. Es: prodotta dipende pertanto dalla capacità del sangue di arrivare
- BPCO → acidosi respiratoria cronica dai tessuti al polmone (portata cardiaca) e dalla capacità del
- gravidanza → alcalosi respiratoria cronica polmone di eliminare l'anidride carbonica (diffusione e
- precedente infarto → alcalosi metabolica da accumulo di ventilazione).
lattati Dipende dal polmone
- ventilazione eccessiva → alcalosi respiratoria iatrogena pH < 7,35 e CO2 > 45 mmHg → acidosi respiratoria
- vomito → alcalosi metabolica pH > 7,45 e CO2 < 35 mmHg → alcalosi respiratoria.
- diarrea → acidosi metabolica. Se una delle due condizioni è soddisfatta, è fatta diagnosi di
acidosi/alcalosi respiratoria. Passare direttamente al punto 6,
2. Valutare l’ossigenazione altrimenti proseguire al punto 5.
Leggere il valore di pO2 e rapportarlo alla frazione inalata
calcolando, se necessario, il rapporto P/F:
L'equazione che regola il sistema tampone dei bicarbonati: H20 Alcalosi respiratoria
+ CO2 = [H+] + [HCO3-] . Se aumenta la concentrazione di CO2, Diminuzione attesa HCO3- in fase acuta: 2 mEq/l per ogni 10
ad esempio perchè il paziente ipoventila, avremo uno mmHg CO2.
spostamento dell'equilibrio della formula verso destra, con una Diminuzione attesa HCO3- in fase cronica: 5 mEq/l per ogni 10
maggiore produzione di H+ e HCO3- in maniera uguale mmHg CO2 (se l’alcalosi perdura oltre i 2/3 gg).
(equimolare). Allora come fa a svilupparsi acidosi dal momento Cause alcalosi respiratoria:
che si formano in egual misura ioni H+ e HCO3- ?". Ciò è dovuto
dal fatto che la concentrazione di ioni HCO3- è 1000000 di volte ✓ Iperventilazione per stimolazione SNC (ansia*, psicosi,
superiore a quella degli ioni H+. Se la CO2 aumenta di 5 volte febbre, stroke, infezioni, neoplasia, trauma, dolore)
la concentrazione di H+ aumenta in maniera sproporzionata ✓ Ipossia (elevate altitudini, polmonite, edema polmonare,
rispetto all'HCO3-, rispetto al suo valore basale, determinando anemia severa)
acidosi. ✓ Farmaci e ormoni (gravidanza/progesterone, salicilati)
- ✓ Stimolazione recettori toracici (versamento pleurico,
5. Valutare l’HCO3
Il bicarbonato rappresenta il maggior sistema tampone insufficienza cardiaca, embolia polmonare)
dell'organismo. Il compito di un tampone è quello di ridurre al ✓ Altre cause: sepsi, insufficienza epatica, iperventilazione
minimo le variazioni di [H+] (una delle maggiori fonti di [H+] meccanica, esposizione al caldo, recupero di acidosi
deriva dal catabolismo degli alimenti). I tamponi rappresentano metabolica.
un mezzo molto efficace, ma temporaneo, per rimuovere gli
[H+] dall'organismo. Perchè un sistema tampone sia efficiente è *Domanda: Come gestisci alcalosi respiratoria in un paziente
necessario che sia presente in grande quantità e che sia che ha attacco di panico?”: far respirare in un sistema chiuso
rigenerabile ed il bicarbonato presenta entrambe queste (sacco) così riespira la sua CO2
caratteristiche. Se l'eccesso di [H+] non viene eliminato
attraverso i sistemi tampone, si lega con le proteine Manifestazioni di una alcalosi respiratoria severa (domanda):
dell'organismo alterandone la morfologia e quindi la funzione Effetti neurologici e a livello cardiaco:
(processo che in tempi più o meno brevi porta a morte -Problemi cerebrali neonati
cellulare). -Alterazione funzione cerebrale negli adulti
Dipende dal rene (aumento del bicarbonato), da una perdita di -Effetti miocardici, sono quelli più importanti, perché abbiamo
acidi o basi (es. vomito o diarrea) o da un accumulo di acidi problemi al livello coronarico. Risulta aumentata
organici (es. acidosi lattica o chetoacidosi diabetica) l’aggregazione piastrinica, quindi la facilità di trombosi al livello
- coronarico.
pH < 7,35 e HCO3 < 22 mEq/l → acidosi metabolica
-Aumentata richiesta (estrazione) di ossigeno.
-
pH > 7,45 e HCO3 > 26 mEq/l → alcalosi metabolica -Inizialmente un aumento e poi una riduzione della
contrattilità cardiaca.
6. Valutare il compenso -Aumento delle resistenze vascolari sistemiche.
È necessario avere individuato il disturbo primario. Se il -Possiamo avere un’ischemia miocardica e un danno da
compenso atteso è rispettato ci troviamo di fronte ad un riperfusione.
disturbo semplice (es. acidosi respiratoria acuta), altrimenti si Tetanismo per ipocalcemia dovuta allo spostamento del calcio
tratta di un disturbo complesso (es. acidosi respiratoria acuta da forma libera a forma legata a proteine a seguito di modifica
su cronica o acidosi metabolica associata ad alcalosi pH)
respiratoria). Ad ogni alterazione dell'equilibrio acido-base,
infatti, l'organismo risponde con un compenso in direzione Acidosi metabolica
contraria per mantenere la neutralità del pH necessaria per un Diminuzione attesa CO2 in fase acuta: 1,2 mmHg per ogni 1
corretto funzionamento cellulare mEq/l di HCO3- eliminato.
DISTURBO PRIMARIO COMPENSO ATTESO L’iperventilazione va avanti fino ad affaticamento dei muscoli
Acuta ↑ 10 pCO2 ↑ 1 HCO3 respiratori, non è prevista fase cronica del compenso.
Acidosi Resp
Cronica ↑ 10 pCO2 ↑ 3,5 HCO3
Acuta ¯ 10 pCO2 ¯ 2 HCO3 Gap anionico : È
Alcalosi Resp
Cronica ¯ 10 pCO2 ¯ 5 HCO3 necessario capire se
Acidosi Metabolica ¯ 1 HCO3 ¯ 1,2 pCO2 l’acidosi metabolica è
Alcalosi Metabolica ↑ 1 HCO3 ↑ 0,5 pCO2 causata da un aumento di
acidi o da una perdita di bicarbonati. Gap anionico
Acidosi respiratoria letteralmente significa “disavanzo di bicarbonati” e si calcola
Incremento atteso HCO- in fase acuta: 1 mEq/l per ogni 10 con la formula: alcuni autori non considerano il K nel calcolo
mmHg CO2 del gap anionico: in questo caso si consideri 12 come vn.
Incremento atteso HCO- in fase cronica: 3,5 mEq/l per ogni 10 La quantità degli anioni è uguale a quella dei cationi:
mmHg CO2 (se l’acidosi perdura oltre i 2/3 gg). - I cationi sono: Na+ 130mEq variabili, K+ 3-4 mEq variabili e una
Cause acidosi respiratoria: parte fissa. 155 mEq
- Gli anioni sono Cl- variabile, HCO3- variabili, Proteine(fisse) e
✓ Centrali (farmaci, stroke, trauma cranico, infezioni gli AONV. 155mEq.
cerebrali) Conoscendo gli elettroliti per calcolare gli AONV in maniera
✓ Vie aeree (ostruzione, asma, BPCO) non costosa e abbastanza precisa: CATIONI- Cl- - HCO3- -
✓ Parenchima (enfisema, ARDS, polmonite multilobare, Prot=AONV(12mEq/L è il valore medio).
edema polmonare acuto) Aumento acidi → l’acido si dissocia in [H+] e [A-] → [H+]
✓ Neuromuscolare (distrofia) reagisce con il tampone bicarbonato e diminuisce [HCO3-], che
✓ Pleura/parete (PNX, versamento pleurico massivo) viene sostituito dall’anione [A-] per mantenere
l’elettroneutralità → inserendo il valore di [HCO3-] -
pH ↓, HCO3 ↑ (in alto a sx): acidosi respiratoria;
nell’equazione (1) il gap anionico sarà aumentato.
-
Ciò avviene nei seguenti casi: pH ↓, HCO3 ↓ (in basso a sx): acidosi metabolica;
- chetoacidosi (diabetica, alcolica, digiuno) -
pH ↑, HCO3 ↑ (in alto a dx): alcalosi metabolica;
- acidosi lattica
-
- insufficienza renale (aumenta la quota di acidi non titolabili); pH ↑, HCO3 ↓ (in alto a sx): alcalosi respiratoria.
- intossicazioni (metanolo, glicole etilenico, salicilati,
paraldeide). Le acidosi a sinistra e le alcalosi a destra. Nei quadranti superiori
Perdita di bicarbonati → il rene agisce aumentando siamo in condizioni di ipercapnia mentre in quelli inferiori di
l’assorbimento di [Cl-] → inserendo [HCO3-] e [Cl-] iperventilazione. In problemi respiratori pH e pCO2 variano in
nell’equazione (1) il gap anionico sarà normale. Questo tipo di maniera inversa mentre in problemi metabolici variano insieme.
acidosi si dice quindi “a gap anionico normale” o
“ipercloremica” (Cl- e AONV si muovono in maniera L’eccessi di basi (parametro che viene dato con le analisi di
inversamente proporzionale). Ciò avviene nei seguenti casi: laboratorio) costituisce una misurazione del livello di acido
- perdita gastroenterica di HCO3- (diarrea, metabolico, che normalmente è zero. Il range normale oscilla
ureteroenterostomia, fistola pancreatica) tra -2 e 2 mEq/l. Se siamo in eccesso di basi, si tratta di
-perdita renale di HCO3- (acidosi tubulare renale, un’alcalosi; al contrario, si tratta di un’acidosi. Se è normale, si
iperparatiroidismo, inibitori anidrasi carbonica) tratta di un problema puramente respiratorio non compensato.
- somministrazione eccessiva di soluzione fisiologica (aumenta La situazione compensata è quella in cui il pH può essere come
la quota cloro). non essere perfetto ma nella quale c’è stato un tentativo di un
Sintomi (domanda): altro organo rispetto a quello che ha causato la variazione di
L’acidemia ha degli effetti importanti, sia che sia di origine cercare di riportare il pH normale.
metabolica, sia che sia di origine respiratoria.
A livello cardiaco: riduzione della gittata cardiaca, maggior Iter diagnostico
rischio di aritmie, ipotensione 1. Identificare il quadrante: Valutare il quadrante attraverso pH
A livello del sistema nervoso centrale: alterazione del sensorio e pCO2 per capire se siamo in acidosi o alcalosi e l’origine del
A livello gastrico:gastric atony problema(se variano insieme metabolico se sono inversi è
A livello epatico: riduzione del flusso sanguigno. Inoltre respiratorio).
l’acidemia sposta la curva di legame dell’ossigeno il pH è normale (situazione di compenso)? È acidosi o alcalosi
all’emoglobina. franca? Prendere come riferimento i valori normali:
Domanda: perché si scelgono proprio quelli ioni nel GA →sono pH = 7,36-7,44
quelli con maggiore variabilità a detta sua, gli altri sono quasi pCO2 = 36-44 mmHg
costanti e bilanciati dalle proteine 2. Valutare il compenso: ci dice se la situazione è acuta o
cronica.
Alcalosi metabolica Problema metabolico → compensato rapidamente dal
Incremento atteso CO2 in fase acuta: 5 mmHg per ogni 10 polmone
mEq/l di HCO3-. Non è previsto un compenso cronico. Problema polmonare → non compensato in acuto o
Cause di alcalosi metabolica: compensato in cronico.
- somministrazione di bicarbonato (milk-alkali syndrome, Si può valutare il compenso renale in base all’eccesso di basi:
somministrazione HCO3- ev) ▪ BE ≈ 0 → non è compensato, siamo in acuto
-volume extracellulare ridotto (++ disidratazione): vomito, ▪ BE ≠ 0 (in positivo o in negativo) → siamo in cronico
SNG, adenoma villoso, diuretici, stati edematosi 3. Valutare la gravità:
- volume extracellulare aumentato: iperaldosteronismo, Forme moderate: hanno pH compreso tra 7,25 e 7,55 e ΔBE
Cushing, liquirizia. non maggiore di ±10 mEq/l
-cause genetiche: Liddle, Bartter, Gitelman. Forme gravi: pH o BE o entrambi non rientrano nei parametri
N.B. difficilmente il compenso è in grado di normalizzare il delle forme moderate.
valore del pH. La presenza di pH normale deve far pensare alla 4. Valutare la ventilazione:
presenza di disturbo misto sovrapposto. Ipercapnia: pCO2 > 60 mmHg
Iperventilazione. pCO2 < 30 mmHg
INTERPRETAZIONE EGA (metodo di Milani) 5. Valutare il gap anionico (se acidosi metabolica):
Gap anionico aumentato (>12-16): eccesso di acidi
Gap anionico normale (12-16): perdita di HCO3-
-
Il valore di HCO3 non serve per la diagnosi ma per la terapia!!

INTERPRETAZIONE DELL’EMOGAS
I tre metodi inventati nel corso della storia sono:
- Metodo dell’eccesso di base
- Metodo fisiologico
- Metodo fisico-chimico (metodo di Stewart)
Oggi la stragrande maggioranza dei medici utilizza il primo o il
secondo metodo per interpretare un emogas. Noi analizzeremo
Utilizza il nomogramma di Sigaard-Andersen , avente sulle il secondo, perché è sicuramente quello più facile da usare, è
ascisse il pH del sangue arterioso e sulle ordinate la quello che richiede meno sforzo. In futuro, chi farà il rianimatore
concentrazione di HCO3- . Sarà possibile identificare quattro o l’anestesista dovrà certamente studiare il terzo metodo, che
quadranti:
non è “perfetto”, ma descrive l’equilibrio acido-base nella
maniera migliore possibile. Facciamo un esempio:
pH: 7,21 pCO2: 70 HCO3-: 27
Metodo Fisiologico È chiaro che, essendo quello della pCO2 un aumento molto più
pH pCO2 [HCO3-] pO2 marcato rispetto a quello dell’HCO3-, ci troviamo di fronte a
Qual è il grande sistema tampone dell’organismo? Bicarbonato un’acidosi respiratoria compensata da un aumento dell’HCO3-.
(HCO3-) e acido carbonico (H2CO3). È corretto parlare di ATTENZIONE: non si tratta di un disturbo misto di acidosi
H2CO3, poiché è quella la molecola che reagisce effettivamente respiratoria e alcalosi metabolica. L’aumento dell’HCO3- è
per modificare il pH del nostro organismo. Però nel nostro puramente un meccanismo di compenso dell’organismo, non è
sangue noi misureremo la pCO2 poiché, nel mezzo liquido, un ulteriore disordine che affligge il paziente. Questo aumento
l’H2CO3 si scioglie. La misurazione della pCO2 ci dà delle di HCO3- rappresenta il funzionamento del sistema tampone:
informazioni altrettanto precise e attendibili come quelle che ci una parte della CO2 in eccesso, si trasforma in HCO3-, di modo
darebbe l’H2CO3. che si cerchi di mantenere costante il valore del pH.
Quando si fa il prelievo arterioso e si mette il sangue in analisi la Come funziona il sistema tampone? Non è un caso che esso
macchina deputata a far ciò non misura tutti e 3 i parametri che sfrutti HCO3- e pCO2. La pCO2 è infatti governata dai polmoni e
ci servono, ma ne misura due e ricava il terzo. La macchina, per l’HCO3- è governato invece dal rene, quindi questo sistema è
la precisione, ottiene i valori di pH e di pCO2 e, tramite essi, perfetto, agisce in tempi differenti:
ricava HCO3-. Se andassimo a dosare con precisione HCO3- non - Il sistema tampone in senso strettamente chimico è
troveremmo lo stesso valore calcolato dalla macchina, poiché istantaneo: sale per qualche motivo la CO2, una sua parte
nel corpo umano esistono altri sistemi tampone, come quello si trasforma in HCO3- (avviene in pochi minuti)
delle proteine, del fosfato, dell’ammoniaca, ecc. Qual è quindi il - Il polmone agisce aumentando o diminuendo l’espulsione
vantaggio nel calcolare questo numero teorico? Quello che noi della CO2, ed è un sistema di compenso rapido (la risposta
leggiamo sul foglietto ottenuto dall’analisi del sangue arterioso respiratoria interviene nell’arco di 24 ore circa)
è il valore di bicarbonato che ci sarebbe nel sangue se non ci - Il rene interviene, invece, aumentando o diminuendo
fossero tutti gli altri sistemi tampone. Questo artificio permette l’escrezione di HCO3-. Questo meccanismo è più lento (si
di fare tutto il ragionamento senza tener conto di tutti gli altri sviluppa in diversi giorni)
sistemi. I bicarbonati che troviamo scritti sono quindi definiti
“bicarbonati teorici”. È importante non fare confusione perché Abbiamo, evidentemente, tre momenti differenti con cui tre
troppo spesso vengono chiamati anche “bicarbonati attuali”, meccanismi diversi cercano di riportare l’EAB nella situazione
nonostante questo termine sia assolutamente incorretto. omeostatica.
La prima cosa che si guarda in un emogas è il pH. Quali sono i Se ho un disturbo semplice dell’EAB, l’alterazione di HCO3- e
valori normali di pH? Anche su questo non c’è uniformità sui pCO2 andranno nella stessa direzione: o salgono tutti e due, o
testi. Tuttavia la stragrande maggioranza di essi riporta come scendono tutti e due. Ovviamente, se ho acidosi respiratoria, la
valori normali 7,36-7,44. salita della pCO2 è molto più marcata rispetto a quella di HCO3-
Nel corpo umano HCO3- è molto maggiore di H2CO3. Ciò è ; la situazione sarà inversa se ho acidosi metabolica.
importante, poiché l’organismo produce un gran numero di Se di fronte a un pH alto o basso, uno dei due parametri (pCO2
scorie acide e la capacità di tampone di HCO3- è quindi o HCO3-) è normale o i valori vanno in direzioni opposte, e,
fondamentale per l’omeostasi. quindi, uno si abbassa e l’altro si alza, allora posso concludere
- pCO2 normale: 40 mmHg che si tratti di un disturbo misto. Ad esempio, se io trovo pCO2
- HCO3- normale: 24 mmEq aumentata e HCO3- diminuito, e quindi sono sicuramente di
fronte ad un’acidemia, quel paziente ha, a rigor di logica,
Quando si parla del un’acidosi respiratoria E metabolica.
pH plasmatico, se
esso risulta alterato, Bisogna prestare
NON si parla di attenzione all’utilizzo di
acidosi e alcalosi, ma questi grafici, perché ci può
di acidemia o essere il caso in cui una
alcalemia. Acidosi e situazione mista simula un
alcalosi sono le disturbo semplice. Per
alterazioni di CO2 e evitare di incorrere in
HCO3- che questo tipo di errore, è
determinano le variazioni del pH. Sembra che si parli della stessa necessario guardare la
cosa, ma in realtà, poiché esistono i disturbi misti, un’acidemia persona a cui è stato fatto il prelievo. Il paziente e la sua
potrebbe essere data, per esempio, da alcalosi e acidosi che condizione clinica non vanno mai dimenticati. Affinchè questo
“convivono” nello stesso individuo. concetto sia più chiaro, vediamo due pazienti distinti:
Da questi quattro si ottengono le varie combinazioni che 1. Uomo di 37 anni, da sottoporre a colecistectomia. È
portano poi ai disturbi misti. L’unico disturbo misto impossibile perfettamente in salute, non assume medicinali e gli
è quello che combina acidosi e alcalosi respiratoria. Una esami di laboratorio prima di andare a fare l’intervento
persona con vomito e diarrea ha entrambi i disturbi metabolici chirurgico erano nella norma.
insieme. 2. Uomo di 75 anni, fumatore attuale, lunga storia di
Se dall’analisi dell’EAB si evince un’alcalemia, allora ci sarà BPCO, è in pronto soccorso perché ha febbre, appare
almeno un’alcalosi. Se invece c’è un’acidemia, allora dovrà confuso e respira male.
necessariamente esserci un’acidosi. Un pH normale non esclude
la presenza di un disturbo dell’EAB: i due disturbi potrebbero Sembra impossibile, ma in entrambi i pazienti si possono
aver portato ad un compenso del pH, facendo risultare un presentare gli stessi valori all’analisi dell’EAB. Supponiamo che i
valore normale o quasi. risultati ottenuti siano uguali a quelli dell’esempio fatto in
precedenza (pH=7,21, pCO2=70, HCO3-=27).
Nel primo paziente, sarà corretto parlare di acidosi respiratoria
acuta: probabilmente, durante l’intervento, l’anestesista sta
commettendo un errore e sta ventilando il paziente poco. A quel
punto gli basterà aumentare la ventilazione e riportare la
situazione alla normalità. Come possiamo essere sicuri di questa
conclusione? Quest’uomo era perfettamente in salute prima di
entrare in sala e non ha nessun fattore di rischio né assume
farmaci che possano modificare l’EAB in maniera così evidente
(gli ipertesi, ad esempio, assumono diuretici che possono dare
alcalemia), quindi siamo sicuri che si tratti di un disturbo acuto
facilmente correggibile.
Nel secondo paziente il discorso non regge. Non si può essere
sicuri che, prima di arrivare in pronto soccorso, il suo EAB fosse
perfetto. Avrebbe potuto avere un’acidosi respiratoria cronica,
causata dalla BPCO. Quindi lui non parte dalla normalità. La
formula dell’acidosi respiratoria cronica (al contrario di quella
dell’acidosi respiratoria acuta che prevede l’aumento di 1
HCO3- ogni 10 di pCO2) ci dice che HCO3- aumenta di 4 ogni 10
unità di aumentata pCO2. Allora se avesse solo acidosi
respiratoria cronica, dovrebbe avere, per un valore di pCO2 =
70, un valore di HCO3- di 24+(4x3) = 36. Il paziente, tuttavia, non
ha 36, ma 27 come valore di HCO3-. Ciò ci porta a concludere
che lui non abbia solo un’acidosi respiratoria cronica, ma anche
un’acidosi metabolica (probabilmente dovuta a una sepsi con
aumento dell’acido lattico). Questo paziente ha, quindi, una
condizione data dalla somma di acidosi respiratoria cronica e
acidosi metabolica.
I disturbi che possono essere confusi con questo tipo di
situazioni complesse e di difficile interpretazione sono le due
forme respiratorie acute. Questo perché esse possono risultare
dalla somma del disturbo cronico con il disturbo metabolico
corrispondente.
Parliamo un momento delle uniche due condizioni cliniche che
non si possono spiegare col metodo fisiologico e che richiedono
necessariamente l’utilizzo del metodo di Stewart sono:
- Un eccesso di infusione di soluzione fisiologica: il paziente
va in acidosi metabolica se gli si fa una fisiologica, HCO3- si
abbassa. Perché? L’acqua si dissocia, essa è un donatore di
H+. L’acqua in quanto tale acidifica. Gli anestesisti e
rianimatori non usano mai la soluzione fisiologica, ma il
Ringer lattato, che è una fisiologica tamponata con HCO3-.
Usando il Ringer lattato si dà acqua senza acidificare.
Questo perché se si mettesse bicarbonato di sodio si
modificherebbe l’osmolarità della soluzione, che non
sarebbe più uguale a quella del plasma. Di conseguenza si
somministra bicarbonato legato a lattato.
- Grave ipoalbuminemia: in presenza di una grave
ipoalbuminemia, per la scomparsa delle cariche presenti
sulle proteine plasmatiche, si sviluppa un’alcalosi
metabolica
SPIROMETRIA il volume di riserva espiratoria (VRE) dalla capacità funzionale
La spirometria è il test più comune per misurare i volumi residua (CFR).
polmonari. Gli spirometri misurano direttamente la quantità di Capacità funzionale residua (CFR): è il volume di gas presente nei
aria inspirata ed espirata attraverso lo spostamento di una polmoni e nelle vie aeree alla fine di una espirazione normale. Si
campana immersa nell'acqua, o di un soffietto o di un pistone calcola anche sommando il volume residuo (VR) al volume di
all’interno di un cilindro collegati in circuito chiuso con il paziente riserva espiratoria (VRE).
attraverso un boccaglio. Lo spirometro tradizionale è costituito Capacità polmonare totale (CPT): è il volume di gas nei polmoni
da un cilindro a doppia parete, con l’intercapedine piena di acqua, alla fine di un’inspirazione massimale. Si ottiene anche sommando
nella quale scorre un cilindro chiuso in alto a campana il cui peso VR a CV. Il metodo di misurazione (pletismografico, o diluizione
è controbilanciato da un contrappeso. La campana, tramite dei gas) va specificato.
pulegge, è collegata a un pennino che scrive su un foglio di carta Capacità inspiratoria (CI): è il massimo volume inspirato partendo
a sua volta collegato a un tamburo rotante. Lo Spirometro a dal volume di fine espirazione normale.
campana registra le variazioni di volume polmonare durante la Picco di flusso espiratorio (PEF): è il massimo flusso espirato in
respirazione tranquilla e forzata. Gli spirometri tradizionali sono un’espirazione forzata.
stati affiancati da flussimetri in grado di misurare il flusso di gas Flusso espiratorio forzato o FEF25-75%: è il flusso medio dal
che attraversa la bocca, per cui il volume viene ottenuto per punto in cui il 25% della capacità vitale forzata (CVF) è stato
integrazione del flusso con il tempo. Il flussimetro più usato è il espirato al punto in cui il 75% della CVF è stato espirato.
pneumotacografo. La misurazione si basa sul principio di Venturi, Massima ventilazione volontaria (MVV): è la massima quantità di
che stabilisce che il flusso aereo che attraversa un tubo è uguale aria che un soggetto può mobilizzare in un minuto (in condizioni
al rapporto tra la differenza di pressione che esiste tra un capo e normali è 35-40 volte il valore del VEMS ed è espressa in litri per
l’altro del tubo stesso e la resistenza se la ventilazione e gli scambi minuto).
gassosi sono adeguati incontrata nel percorso. Ne consegue che, Indice di Tiffenau o rapporto VEMS/CV x 100: è la percentuale
introducendo nel tubo una resistenza nota, è possibile ottenere il della CV espirata nel primo secondo della manovra.
flusso di gas che attraversa il pneumotacografo dalla differenza di Normalmente, il 70-75% della CV viene espirato nel primo
pressione tra i due capi del tubo. Altre tecniche per la misura dei secondo.
volumi polmonari sono quella radiologica e la pletismografia. Indice di enfisema o rapporto VR/CPT x 100: è normale per valori
compresi tra il 20 e il 30%, se aumentato indica un aumento del
Terminologia più comunemente usata: VR a spese della CPT.
I volumi polmonari vengono espressi in litri a pressione
ambientale satura di vapore acqueo (BTPS, Body Temperature Per eseguire la spirometria, il soggetto respira normalmente,
and Pressure Saturated) a 37 °C. Comprendono volumi polmonari attraverso un boccaglio con il naso chiuso da uno stringinaso. Il
statici (Vt, VRI, VRE, VR) e dinamici (VEMS, CVF, MVV), e i flussi boccaglio deve essere stretto tra le labbra con forza sufficiente per
respiratori. Le capacità polmonari sono somme di più volumi e evitare perdite di aria. Si registra il Vt; si invita successivamente il
includono CV, CI, CFR: CRT soggetto a compiere un'inspirazione lenta ma massimale fino alla
Volume corrente (Vt): la quantità di aria che viene mobilizzata CPT, seguita da rapida e completa espirazione, fino al VR. Devono
durante ciascun atto respiratorio; nei soggetti normali, a riposo, è essere ottenuti tre tracciati riproducibili, cioè con differenze tra le
di circa 600-800mL. due curve migliori inferiori al 5%.
Il prodotto del V, per la frequenza respiratoria (12-14 atti/min) è Per la determinazione di CFR, VR e CPT sono necessarie metodiche
la ventilazione al minuto (VE). particolari, in quanto parte o tutto il volume di jueste entità non è
Spazio morto: è il volume di aria che non partecipa agli scambi mobilizzabile con le manovre respiratorie. È possibile misurare il
respiratori. Si distingue in spazio morto anatomico (circa 150mL) gas polmonare non mobilizzabile con tecniche quali il metodo
(VD) e spazio morto fisiologico (somma dello spazio morto dell'equilibrazione in circuito chiuso e quello dell’eliminazione
anatomico e del volume delle zone in cui la ventilazione eccede in (washout) in circuito aperto, che si basano sul principio della
qualunque misura la quantità necessaria ad arterializzare il sangue conservazione della massa (metodi di diluizione), o con metodiche
che le attraversa). che si fondano sulla compressione del gas intratoracico
Capacità vitale (CV): è la massima quantità di aria mobilizzata in (pletismografia corporea).
un atto respiratorio massimale Nel primo caso (equilibrazione), il paziente è collegato allo
(tempo-indipendente). Si calcola anche sommando il volume spirometro al termine di un’espirazione tranquilla quando il
corrente al volume di riserva inspiratoria (VRI) e al volume di volume di aria nei polmoni è rappresentato dalla CFR, lo
riserva espiratoria (VRE). spirometro contiene una miscela di ossigeno e un gas inerte e
Capacità vitale forzata (CVF): è il volume totale di aria espulsa in insolubile quale l’elio (He) del quale si possono conoscere le
un’espirazione forzata partendo da un’inspirazione massimale. variazioni di concentrazione con un analizzatore. Il volume del
Volume espiratorio massimo al secondo (VEMS): è il volume di circuito (V,) e la concentrazione iniziale di He sono noti. Il gas
aria espirata nel primo secondo di un’espirazione forzata inerte durante la ventilazione si diluisce nel volume polmonare
partendo da un’inspirazione completa. con il risultato di una progressiva diminuzione della sua
Volume di riserva espiratoria (VRE): è il massimo volume concentrazione. Il paziente respira il tempo necessario a ottenere
espirabile dalla fine della normale espirazione. un’omogenea distribuzione del gas (equilibrazione tra polmone e
Volume di riserva inspiratoria (VRI): è il massimo volume spirometro) e si misura quindi la concentrazione finale di He.
inspirabile dalla fine della normale inspirazione. La CFR si ricava dalla formula: CRF= V1x (C1-C2)/C2
Volume residuo (VR): è il volume di gas che rimane nei polmoni al VR=CFR—VRE
termine di un’espirazione massimale. Si calcola anche sottraendo Nel secondo caso (metodo dell’eliminazione dell’azoto,
washout) il soggetto viene collegato alla fine di un'espirazione
tranquilla al sistema e fatto inspirare da un sacco contenente
ossigeno puro attraverso un sistema a valvola, con espirazione in (patologie restrittive) la forma della curva flusso-volume sembra
un gasometro. Si misura l'azoto fino quando la sua concentrazione normale, ma è tutto più piccolo per la riduzione dei volumi
alla bocca scende all'1-2%. polmonari. Quando il polmone è più rigido ed ha un ritorno
La CFR si ricava dalla formula: CFR= Vex Ce/(C1-C2) elastico aumentato, si raggiungono flussi elevati a volumi
dove Ve, e Ce, sono il volume totale del gas espirato nel polmonari bassi: la CVF è ridotta e la porzione discendente della
gasometro e la concentrazione media di azoto nel gas espirato, curva flusso-volume assume spesso una forma concava.
mentre C1, e C2, rappresentano la frazione di azoto nell’aria a fine Controindicazioni all’esecuzione dell’esame:
espirazione e dopo il periodo di washout. Va fatta la correzione Non va fatto in presenza di: emottisi, pneumotorace, grave
per la quantità di azoto eliminata dai tessuti, che corrisponde a ipertensione arteriosa, aneurisma dell’aorta toracica, infarto del
circa 40mL/min. miocardio negli ultimi 6 mesi, angina pectoris instabile, recenti
Nel caso della pletismografia corporea, il volume polmonare si episodi cerebrovascolari e interventi chirurgici al torace, addome,
ricava dalla legge di Boyle-Mariotte, che stabilisce che il prodotto occhi e presenza di sintomi quali nausea e vomito.
fra la pressione (P) e il volume (V) in un contenitore chiuso è Applicazioni: determinare la presenza di un’alterazione
costante (P x V=K), per cui ogni variazione di P è accompagnata da funzionale respiratoria, quantificare la compromissione,
una variazione di V uguale ma di segno opposto. Il soggetto, posto monitorare la risposta alla terapia ecc…
all’interno di una cabina chiusa a temperatura costante, respira in Errori comuni: inspirazione non massimale, con sottostima di
un tubo dotato di un sensore di pressione e di un’elettrovalvola in VEMS, PEF e CVF; termine prematuro del test (basso CVF e
grado di chiudere il passaggio dell’aria a valle di questo. A valvola rapporto VEMS/CVF falsamente elevato), perdite di aria dalla
chiusa, il soggetto compie sforzi espiratori e inspiratori contro di bocca (sottostima di PEF, CVF, VEMS).
essa, con conseguenti compressione e decompressione del gas Risultati anormali:
intratoracico, che va incontro a variazioni di volume e di PEF basso e VEMS normale: ostruzione delle vie aeree superiori.
pressione. Si possono quindi ricavare i valori del volume dalla PEF basso, VEMS basso e VEMS/CVF basso: ostruzione polmonare
variazione uguale e contraria del volume e della pressione (BPCO, asma, bronchiectasie)
dell’aria contenuta nel pletismografo, in relazione all'uso VEMS basso, CVF bassa, VEMS/CFV normale: deficit ventilatorio
rispettivamente di un pletismografo a pressione o a volume restrittivo.
costante. Nel caso del pletismografo a pressione costante, un PZ OSTRUITO: l'ostruzione si definisce in base al rapporto
flussimetro posto nella parete laterale della cabina misura FEV1/VC o al rapporto FEV1/FVC <70%. Nel paziente ostruito, cioè
direttamente le variazioni di volume del gas intratoracico, mentre, bronchitico cronico o enfisema avanzato, notiamo aumento della
nel pletismografo a volume costante, le variazioni di volume del TLC, con aumento dell’RV, e una riduzione della capacità vitale.
gas intratoracico sono ottenute dalle variazioni di pressione Avremo un’inspirazione più rapida, ed un'espirazione più lenta,
all'interno della cabina, misurate con un trasduttore di pressione. poiché il lavoro è influenzato dall’ostruzione: il rapporto ti/ttot
I valori delle variazioni di pressione si misurano direttamente alla (tempo inspiratorio su tempo totale) sarà nettamente aumentato.
bocca. I metodi della diluizione danno risultati sovrapponibili tra PZ RISTRETTO: avremo una riduzione della TLC con due pattern:
a) parenchimale, in cui vi è una riduzione omogenea dei volumi;
loro. In presenza di un’ostruzione bronchiale, il tempo di
b) parietale, in cui vi è una maggiore riduzione della capacità
diluizione può essere molto lungo. Un altro limite è costituito dal
vitale, per un aumento di RV ed FRC, perché il paziente è
fatto che raccolte di gas, quali bolle non comunicanti con le vie
svantaggiato, non ha la forza; rapporto RV/TLC risulta
aeree, non vengono misurate. Questi metodi possono aumentato; questo rapporto è un indicatore dell’intrappolamento
sottostimare il volume di gas intrapolmonare non mobilizzabile, di aria che non tirò fuori. Il volume corrente (TV) descrive una “V”,
mentre al contrario la pletismografia corporea può sovrastimarlo, ciò significa che il flusso inspiratorio ed espiratorio sono quasi
poiché misura tutto il gas che viene compresso e decompresso dai uguali, perché tutto il lavoro compiuto dal paziente è fatto in
muscoli repiratori, inclusi quello addominale e intratoracico inspirazione: farà fatica a fare grandi volumi e preferisce
contenuto in cavità non comunicanti con le vie aeree. aumentare la frequenza respiratoria per avere una buona
Curva flusso-volume ventilazione.
È possibile rappresentare la manovra di in-espirazione con una
curva flusso-volume. Il soggetto, viene collegato con un boccaglio OSAS
ad uno strumento che misura le variazioni di flusso e volume, e Definizione: ricorrente riduzione o interruzione del flusso aereo a
riempie i polmoni fino a raggiungere la CPT, poi espira livello faringeo; ciò è dovuto ad una riduzione del lume e/o del
forzatamente nel più breve tempo possibile fino al VR, poi per tono dei muscoli dilatatori della faringe,
completare la curva compie un’inspirazione massimale forzata Queste occlusioni sono di natura funzionale, reversibile e
fino a tornare a CPT. La curva è costituita nella parte superiore dal ripetitive durante il sonno. Causa sintomi complessi con
flusso epsiratorio e nella parte inferiore da quello inspiratorio; il complicanze di natura pneuomologica, cardiologica, neurologica e
tracciato che si ottiene è una linea chiusa, con morfologia metabolica, oltre ad un aumentato rischio di morte e di incidenti
caratteristica: la parte inspiratoria è simile ad una lavorativi, stradali e domestici.
semicirconferenza, quella espiratoria ha una forma triangolare. L’eziopatogenesi si basa sostanzialmente sul bilanciamento di tre
Interpretazione della curva: talvolta le combinazioni di anomalie fattori:
del flusso espiratorio e inspiratorio permettono di interpretare la 1. Riduzione anatomica del lume faringeo;
sede e il tipo di ostruzione. Tale curva offre un’immagine visiva 2. Ipotonia dei muscoli dilatatori della faringe (transitoria o
delle possibili ostruzioni delle vie aeree, intra ed extra-toraciche. cronica);
Nel pz con ostruzione intratoracica i flussi risultano tutti ridotti, il 3. Altri fattori neurodisfunzionali.
PEF e diminuito e la curva espiratoria ha una concavità verso l’alto. La collassabilità della via aerea faringea è influenzata in particolar
Mentre nel soggetto normale la riserva di flusso espiratorio è modo da macroglossia e da altri fattori anatomici; essa risulta
ampia, nel soggetto ostruito scompare, e già a volume corrente ha valutabile tramite l’utilizzo di un trasduttore, che misura la
limitazioni del flusso. Nel pz con riduzione dei volumi polmonari
pressione alla quale si chiude la faringe, detta “pressione critica”. Sintomi e segni
Se questa chiusura avviene a pressione atmosferica o I sintomi chiave della patologia sono quattro:
sovratmosferica (Pcrit>+2 cmH2O), quasi sicuramente il paziente 1) Russamento abituale (tutte le notti), intenso e persistente da
è affetto da OSAS; se il collasso della via aerea necessita, invece, almeno 6 mesi;
di una pressione fortemente negativa, l’OSAS non è quasi mai 2) Pause respiratorie nel sonno riferite solitamente dal partner o
presente (Pcrt< -5cmH2O) . dai conviventi;
Nei casi più frequenti, in cui la collassabilità risulta essere 3) Risvegli con sensazione di soffocamento in soggetto russatore
intermedia (Pcrit compresa tra +2cm e -2 cm H2O) intervengono (sintomo in realtà assai raro);
accanto al fattore anatomico altri fattori neurodisfunzionali: 4) Sonnolenza diurna.
bassa reattività del muscolo genioglosso, un muscolo intrinseco Il sintomo principale è la sonnolenza, che spesso non è riferita
della lingua che è il principale fautore dell’apertura del lume esplicitamente dal paziente, che magari attribuisce la stanchezza
faringeo; soglia di risveglio troppo bassa; risposta ventilatoria all’età o ad altre cause; il sonno non è ristoratore, il paziente si
(detta loop gain) troppo elevata. addormenta subito (breve latenza del sonno), ma si sveglia
frequentemente. Durante la veglia ha colpi di sonno se poco
Le porzioni più soggette a collasso della via aerea faringea sono: stimolato. A volte, soprattutto nelle donne, il sonno può essere
rinofaringea, palatale, epiglottica ed ipofaringea. disturbato e vi può essere insonnia.
Lo studio del livello dell’occlusione di effettua tramite due OSAS: esame obiettivo
metodiche otorinolaringoiatriche: L’esame obiettivo può mostrare segni di condizioni che
• Videofaringoscopia con manovra di Muller; predispongono all’OSAS, come obesità (circonferenza del collo >
• Sleep endoscopy, con sonno indotto tramite anestesia. 43 cm negli uomini e > di 41 cm nelle donne), micrognazia, istmo
delle fauci ristretto, tonsille ipertrofiche, sindromi malformative,
Nelle OSAS movimenti del torace e dell’addome, pur chiaramente neuromiopatie ed edemi; ma l’esame obiettivo può mostrare
ridotti, sono conservati perché il centro del respiro funziona anche condizioni causate/aggravate dall’OSAS, come
correttamente; la FC mostra oscillazioni sincrone con le apnee e la un’ipertensione arteriosa notturna e/o mattutina, manca il calo
saturazione arteriosa oscilla, diminuendo in maniera successiva, fisiologico della pressione durante il sonno, ugola allungata o
sia perché il segnale saturimetrico viene integrato dopo un paio di edematosa, per effetto di suzione durante il sonno nel tentativo
battiti, sia perché il sangue ossigenato deve tornare all’atrio di respirare.
sinistro, da qui passare al ventricolo per poi essere pompato Nelle OSAS ci interessa sapere la situazione del paziente con la
nell’aorta ed impiega una certa quota di tempo per arrivare al lingua all’interno della bocca, con quattro gradi, in questo caso
livello del dito dove c’è il pulsossimetro. denominati “Mallampati modificato da Friedman” associato al
Cause delle OSAS grading tonsillare, basato sulla protrusione delle tonsille.
Obesità: è sicuramente una delle cause principali, rappresenta i Patogenesi del danno da OSAS
2/3 dei casi, soprattutto quella di tipo viscerale, androide, che è Le apnee provocano ipossiemia e un rialzo della pressione
più tipica dei maschi. L’obesità causa una riduzione del lume arteriosa, ipercpnia e acidosi.
faringeo, sia per le infiltrazioni di grasso intorno alle pareti della Ogni ripresa di respiro è associata a un micro risveglio che
faringe che quelle a livello sottocutaneo. determina la liberazione di catecolamine, inoltre ci sono
Alterazioni cranio-mandibolari: micrognazia o retrognazia, alterazioni del flusso cerebrale, questo accade perché quando
ovvero una lingua retroposta con minore efficienza del muscolo cerchiamo di fare delle profonde respirazioni contro la glottide
genioglosso; Sindrome di Down ed altri dismorfismi, che si chiusa impiegando un notevole sforzo respiratorio, questo crea
accompagnano ad un affollamento delle strutture molli una pressione negativa che a livello cardiovascolare costituisce un
nell’ambito di una scatola ossea poco sviluppata; Ipertrofia
aumento del post-carico e ostacola la fuoriuscita di sangue dal
adenoideo-tonsillare, frequente nei bambini, è spesso associata a
ventricolo sx in aorta con conseguente riduzione del flusso
rinostruzione cronica infantile e conseguente palato ogivale che
contribuisce ancor più a chiudere gli spazi e a predisporre allo cerebrale, questo normalmente si autoregola ma alla lunga le
sviluppo di OSAS; Macroglossia, tipica dell’acromegalia e autoregolazioni vengono meno e ad ogni apnea il cervello riceve
dell’ipotiroidismo in fase edematosa; Edentulia, condizione in cui meno sangue e sangue meno ossigenato.
mancano i denti sia dell’arcata superiore che di quella inferiore e Abbiamo spesso anche un aumento dei globuli rossi per
si riduce lo spazio verticale della bocca, permettendo più compensare la carenza di ossigeno con aumento della viscosità,
facilmente alla lingua di protrudere verso il lume faringeo. un’attivazione piastrinica con attivazione della coagulazione e
Cause sistemiche varie: ipotiroidismo, malattie neuromuscolari, liberazione di citochine e fattori di crescita dell’endotelio
cerebropatie vascolari in fase acuta, scompenso cardiaco ed vascolare (aumento aterosclerosi). I livelli ematici di glutatione,
insufficienza renale (in cui si può avere accumulo di edema a che sostanzialmente esprimono il potere antiossidante del
livello perifaringeo durante la notte a paziente sdraiato),
sangue, vengono ridotti notevolmente rispetto ai soggetti normali
sindrome di Marfan (iperlassità legamentosa).
mostrando un importante stress ossidativo.
Condizioni scatenanti/aggravanti delle apnee ostruttive
Abbiamo una serie di problemi neurologici nelle apnee ostruttive
Sonno: sono più frequenti nella fase REM, in cui si ha il massimo
nel sonno. Tra gli aspetti più rilevanti abbiamo la sonnolenza
livello di ipotonia muscolare. Le OSAS in veglia sono rarissime e
diurna ma anche deficit cognitivi, attentivi, mnesici, di
del tutto eccezionali.
Alcol; ragionamento e di controllo; a queste alterazioni di tipo
Sedativi e ipnoinducenti (principalmente benzodiazepine); funzionale si associano corrispettivi morfologici facilmente
Analgesici-oppioidi. documentabili con una risonanza. In questa condizione abbiamo
anche un aumentato rischio di ictus e aterosclerosi carotidea.
Ci sono anche altre alterazioni come per esempio la cefalea nell’area delle OSAS. Sono in genere dei grandi obesi, l’ipercapnia
mattutina, che è dovuta in genere sia all’aumento della pressione cronica si associa chiaramente a una ridotta risposta ventilatoria
che si ha al mattino dopo le ripetute stimolazioni adrenergiche all’ipercapnia e porta a una instabilità, in presenza di fattori
causate dai microrisvegli sia potrebbe essere dovuta ai livelli aggiuntivi di ipoventilazione come un’infezione respiratoria
aumentati di anidride carbonica: la cefalea a grappolo è una importante, la somministrazione di ossigeno ad alti flussi o la
variante molto fastidiosa e invalidante di cefalea raggruppata in somministrazione di sedativi e sonniferi: il paziente può andare
crisi molto ravvicinate dalla durata di alcuni giorni che è associata incontro a una grave ipercapnia e anche al coma ipercapnico, sono
alle apnee del sonno e migliora di molto dopo la correzione soggetti che spesso vengono ricoverati e tendono a rispondere
terapeutica delle stesse. bene ai trattamenti con prognosi relativamente buona. La cosa
buona è che se l’ipoventilazione nello stato di veglia è lieve e il
C’è un’associazione con altre parasonnie, che sono quei disturbi
paziente ha delle apnee notturne non trattate, trattandole con la
legati al sonno come il mioclono notturno o la sindrome delle
CPAP o con la Bilevel possiamo avere una migliore risposta
gambe senza riposo. Si possono avere disturbi della libido o della
ventilaroria dei centri del respiro.
funzione erettile, si può avere irascibilità e impulsività in genere
dovute a una ridotta inibizione corticale. In questi soggetti sono Sistemi diagnostici
anche un po’ più frequenti le crisi epilettiche non tanto perché
Posto il sospetto è necessaria una conferma diagnostica prima di
l’OSAS sia causa di epilessia ma perché facilita le crisi in soggetti
procedere alla terapia. Esistono metodiche di registrazione di
predisposti. Si possono avere TIA paradossi attraverso un forame
diversa complessità. Il quarto livello che è il più semplice è la
ovale pervio, molto frequente nei pazienti OSAS perché c’è
saturimetria notturna.
ipertensione polmonare quindi se il forame ovale è pervio
Il saturimetro è quel dispositivo che consente di ottenere il dato
l’aumento di pressione nell’atrio destro può causare il passaggio
della percentuale di saturazione dell’ossigeno dell’emoglobina
di sangue da dx a sx.
circolante. Il saturimetro misura solo ciò che è variabile, cioè
Il diagramma di Maeder e altri mette in evidenza le cancella tutto ciò che è fermo, percepisce l’onda sfigmica del
interconnessioni abbastanza complesse tra apnee ostruttive e sangue che pulsa ad ogni battito cardiaco, misura quindi il sangue
altre condizioni, cioè ipertensione che di diabete, possono arterioso. A livello ungueale infatti il sangue è praticamente
favorire la cardiopatia ischemica e la fibrillazione atriale, possono arterializzato, c’è una minima estrazione di ossigeno e quindi
favorire lo scompenso cardiaco con funzione sistolica ridotta o viene equiparato al sangue arterioso.
conservata. Naturalmente poi queste condizioni sono anche La saturimetria notturna ci dà quindi due parametri: frequenza del
connesse tra di loro, l’ipertensione favorisce lo scompenso polso periferico e % di saturazione dell’ossigeno nel sangue
cardiaco come anche la coronaropatia e la fibrillazione atriale; arterioso.
importante quindi ricordare che c’è un insieme di relazioni Il terzo livello è il monitoraggio cardiorespiratorio notturno.
incrociate. Il primo e secondo livello sono le polisonnografie complete
Molto importante è la relazione con le aritmie, circa la metà dei eseguite in laboratorio o a livello ambulatoriale.
pazienti con apnee mostrano aritmie notturne, in particolare la FA Naturalmente bisogna prima passare per una lista d’attesa. Ora,
che è quattro volte più frequente, le tachicardie ventricolari non dato che i centri del sonno sono molto pochi rispetto al numero di
sostenute e i battiti ventricolari ectopici complessi, sono anche più pazienti da studiare, passeranno avanti: pazienti con storia di
frequenti le pause sinusali che vengono soppresse grazie al incidenti stradali, autisti, piloti, addetti a lavorazioni pericolose,
pacemaker, quasi il 60% dei pazienti con pacemaker sono affetti Donne in gravidanza, Candidati a interventi chirurgici maggiori,
da OSAS e quindi è probabile che questi disturbi siano favoriti Giovani e adulti < 60 anni, che hanno il maggior rischio relativo di
dalle apnee. Importante è capire quale sia il meccanismo per il mortalità per OSAS. La mortalità è significativamente più
quale si sviluppa questa fibrillazione atriale: in acuto le apnee aumentata nei giovani che negli anziani, Pazienti con comorbidità
aumentano la negatività intratoracica perché il paziente cerca di cardiovascolari non ben controllate, il paziente instabile dal punto
fare lo sforzo per far entrare l’aria contro una via aerea di vista cardiovascolare va trattato prima, pazienti con ipossiemia,
completamente chiusa e questa negatività tende a dilatare l’atrio ipercapnia.
aumentando la secrezione di peptide atriale come il NT pro BNP,
questa dilatazione dell’atrio provoca una disfunzione alla quale si La cosa importante è che bisogna fare una valutazione
aggiunge anche il ventricolo sinistro che per la continua strumentale di una notte intera, ora però diciamo che 4 ore di
stimolazione simpatica va incontro a dilatazione, ipertrofia e registrazione valutabile sono considerate sufficienti.
disfunzione diastolica che rende più difficile per l’atrio far passare
Definizioni: apnea, ipoapnea, RERA
il sangue nel ventricolo e quindi provoca un ulteriore stimolo per
Adesso vediamo le definizioni degli eventi in base al quale si
l’atrio sinistro a dilatarsi che lo pone ancora maggiormente sotto
classifica e si definisce la sindrome di apnea ostruttiva del sonno.
stress, questo può portare a un rimodellamento con fibrosi che
cronicizza il rischio aumentato di fibrillazione atriale. Incominciamo dall’apnea: è una caduta del 90% o più del flusso
respiratorio che dovrebbe essere misurato dal termistore, cioè da
Esiste un gruppo di pazienti che si definiscono appunto affetti da una sonda che sente le variazioni di temperatura e che è molto
ipoventilazione da obesità, questi pazienti presentano ipercapnia sensibile per capire se c’è anche un minimo passaggio d’aria, deve
in veglia non attribuibile a nessun’altra causa, sono per definizione
durare almeno 10 secondi e l’apnea viene definita presente in
tutti nell’area dell’obesità e la maggior parte ricade anche
questo caso indipendentemente dalla correlazione con una Si parla di arousal quando questo evento è <15 secondi, perché se
desaturazione arteriosa. fosse più di 15 secondi, l’intera epoca verrebbe classificata come
Apnea ostruttiva: apnea con persistente sforzo respiratorio. risveglio.
Apnea centrale: zero flusso, zero movimenti cardiorespiratori, Indici respiratori:
zero movimenti del torace, zero movimenti dell’addome. AHI - l’indice di apnea-ipopnea; apnee+ipoapnee per h di sonno
Allora il paziente ha un’apnea semplicemente perché il centro del ODI - l’indice di desaturazione; desatur. >3-4% per h di sonno.
respiro non sta mandando l’ordine respiratorio e quindi è RDI – l’indice di disturbo respiratorio; apnee+ipoapnee+RERA per
un’apnea in assenza di sforzo respiratorio, non fa parte del quadro h di sonno.
dell’apnea ostruttiva del sonno, è legato più alla presenza per I primi due sono più importanti, in quanto l’RDI, che comprende
esempio di scompenso cardiaco grave. Questo è un esempio di anche i RERA è meno facilmente evocabile, perché non sempre
apnea centrale. Essa è legata a un respiro periodico detto anche viene misurato anche il segnale elettroencefalografico, quindi è
respiro di Cheyne Stokes: completa assenza di respiro, poi si più difficile stabilire se c’è stato o no, tantomeno viene misurato
riprende lentamente, con un andamento in crescendo che è molto lo sforzo esofageo con un sondino esofageo, e quindi
diverso dalla ripresa del respiro che abbiamo nelle apnee l’identificazione del RERA è abbastanza poco frequente.
ostruttive: là c’è come uno schiocco, c’è come un’esplosione che
Polisonnografia in laboratorio: il termistore, che misura le
fa rientrare l’aria, e con un forte sforzo; qui la ripresa
variazioni di temperatura, la cannula nasale, che misura le
dell’ossigenazione invece è più lenta, si raggiunge un massimo ed
variazioni di flusso che vengono integrate a volume di aria
è interessante notare che praticamente quando si è al massimo
inspirata o espirato, sensori che servono a stabilire il livello di
della ventilazione si è anche al minimo della saturazione. Questo sonno, sensori vicino agli occhi che servono a vedere se ci sono
per lo sfasamento tipico che è dovuto anche a un allungamento movimenti lenti o rapidi degli occhi che definiscono la fase REM.
del tempo di circolo. elettrodi cerebrali che servono a vedere l’attività cerebrale, e
Questo allungamento del tempo di circolo è anche responsabile quindi le onde tipiche dell’addormentamento, delle fasi N1, N2, N3
del fatto che quando viene percepita l’ipossia a livello per esempio e REM, elettrodi sottomentonieri che servono a misurare il tono
del glomo carotideo, l’input che manda al centro del respiro di muscolare del pavimento buccale e sostanzialmente quindi dei
respirare è sbagliato e quindi si crea uno sfasamento che muscoli perifaringei, anche questi servono a vedere il livello del
contribuisce a queste apnee centrali e a questo respiro periodico. sonno
Apnea mista è un apnea che inizialmente è centrale e che Monitoraggio cardio-respiratorio completo: sensore al dito, noi
tardivamente si associa a uno sforzo respiratorio, e quindi è una preferiamo usare l’anulare; perché il dito indice è più sensibile, e
variante dell’apnea ostruttiva. quindi può dare più fastidio se questa cosa è un po’ stretta; la
Ipopnea, abbiamo due definizioni: cannula nasale che serve a misurare il flusso aereo; sensore di
A. nella prima definizione si considera una caduta anche russamento, che in questo caso è un microfono, in altri casi è
non troppo marcata, del 30% o più, del flusso aereo per almeno
integrato dentro il poligrafo; bande toraciche e addominali che
10 secondi, e una desaturazione del 4%.
servono a vedere se il paziente sta facendo degli sforzi respiratori
B. caduta maggiore del 50% del flusso aereo per almeno 10
o no durante le apnee; accelerometro per stabilire in che
secondi, e una desaturazione del 3% o più oppure l’aggiunta di un
microrisveglio, che però si vede solo o con il segnale posizione corporea è il paziente minuto per minuto;
elettroencefalografico o con dei segnali tipo il Pulse Transit Time Diagnosi:
(PTT). Si fa con 2 criteri:
Il PTT è un influenzato dal tono simpatico che irrigidisce l’arteria e -almeno 1 dei sintomi (sonnolenza, risvegli, soffocamento,
aumenta la velocità di propagazione dell’onda sfigmica; in qualche russamento) + RDI>5/h
modo quindi è un indice periferico di attivazione simpatica. -basta RDI>15/h, anche se asintomatico.
La classificazione di gravità dell’OSAS la divide in lieve, moderata
RERA: cioè Respiratory Effort Related Arousal, che vuol dire
e grave, l’unico indice che viene considerato è l’indice di apnea-
appunto “micro risveglio correlato ad un ad uno sforzo ipopnea (AHI): lieve se tra 5-14; moderata tra 15-29; grave>30/h.
respiratorio”
Alcuni soggetti per continuare a fare entrare una quantità Terapia
La terapia serve a impedire le apnee, cioè una terapia aspecifica,
sufficiente d’aria attraverso una via faringea molto ristretta, quasi
che comprende la CPAP (pressione alveolare positiva continua) e
chiusa, devono fare uno sforzo respiratorio notevole. gli apparecchi endorali e poi la terapia specifica delle cause delle
Questo sforzo respiratorio può essere esso stesso causa del apnee ovvero il dimagrimento, il controllo di altri fattori
risveglio, anche senza aver determinato una riduzione significativa scatenanti, correzione delle endocrinopatie quando presenti,
del 30% o più del flusso aereo. Quindi non esistono i criteri per correzioni delle stenosi delle alte vie aeree, la riduzione
classificare l’evento come apnea o ipopnea, ma c’è un arousal che dell’eccesso di liquidi per fare degli esempi.
determina: un aumento del tono muscolare, una riduzione della La CPAP è stata inventata da uno pneumologo australiano nel
pressione esofagea, cioè lo sforzo negativo inspiratorio 1981 e crea un supporto pressorio pneumatico (utilizzando l’aria)
necessario per far passare l’aria. che mantiene pervio il lume faringeo e sostiene il peso della
lingua. Quindi è una pressione alveolare continua positiva, da edema. (4)La CPAP prevede l’ipertensione, le pause, le aritmie,
utilizzare durante il sonno, si utilizzano pressioni da 4 a 20, o anche tutte causate dalle apnee (iperattivazione simpatica, stress
più cmH20, in genere 2/3 dei pazienti riescono a utilizzarle in ossidativo) e infine (5) diminuisce la mortalità.
maniera sufficiente, più spesso la utilizzano per 4 ore. E’ una
terapia efficace anche nei casi gravi e può dare degli effetti Ci sono dei limiti alla terapia con CPAP, un rifiuto globale, un uso
scorretto ed effetti collaterali.
collaterali che possono essere controllati da contromisure che
possiamo adottare: la controindicazione assoluta è la Abbiamo detto che la controindicazione assoluta è la fistola rino-
comunicazione rino-liquorale per il possibile pneumoencefalo, liquorale, in genere essa cicatrizza dopo interventi per via trans-
ovvero soffiare aria all’interno del cranio; la fistola rino-liquorale sfenoidale, ce ne si può accorgere della presenza della fistola dal
si può avere per esempio a seguito di un intervento di rimozione colare dal naso di un’acqua limpidissima, a cristallo di rocca,
di un tumore ipofisario per via trans-sfenoidale, passano per il dovuta dal passaggio del liquor. E controindicazioni sono relative:
naso. Bisogna evitare l’accumulo di CO quindi sono presenti dei pneumotorace, chirurgia bronchiale, epistassi, deficit della
fori sulla maschera, attualmente sono molto presenti le maschere muscolatura (indicato Bilevel e ventilazione domiciliare).
con i fori, oppure un sistema coassiale in cui l’aria in espirazione
esce fuori. Il rifiuto globale è di solito psicologico, o per la claustrofobia e
questo di solita migliora utilizzando maschere più piccole oppure
Nel tempo ci sono stati molto miglioramenti, possiamo utilizzare perché cambia la vita notturna del paziente e spesso il paziente
una pressione alta per migliorare la pervietà delle vie aeree sottovaluta la gravità delle apnee notturne e sarà ancora più
durante tutta la notte, però è difficile applicare subito la pressione difficile da convincere se dopo una lunga storia di apnee ha avuto
così alta per cui il paziente potrebbe avere difficoltà ad anche dei deficit cognitivi.
addormentarsi quindi viene utilizzata la funzione di rampa per cui
in un tempo impostabile (da 5 a 30-40 min) la CPAP, che parte da Se noi andiamo a vedere gli effetti sulla sonnolenza nelle forme
una pressione terapeutica più bassa si andrà a impostare sulla gravi, con un AHI>30, il punteggio della Sleepines Scale di
pressione richiesta. Ci sono umidificatore riscaldati che evitano la Epworth, che è un questionario molto semplice per quantificare
secchezza eccessiva delle vie aeree. I nuovi modelli sono silenziosi, la sonnolenza in un soggetto che soffre di apnee nel sonno,
piccoli, facilmente trasportabili, hanno funzioni di monitoraggio, dimostra un aumento di 1,5 ds (un punto e mezzo di deviazione
quindi contano le ore di uso effettivo, vengono registrate le standard) sulla variabilità dato, quindi l’effetto sulla sonnolenza è
apnee, le ipopnee, il russamento, la perdita della maschera e molto evidente. Per i deficit cognitivi il miglioramento è molto più
generano report stampabili. Molte di queste possono essere lieve, in media 0,5 ds, questo vuol dire che mentre la sonnolenza
regolate tramite una scheda rimovibile. è un disturbo funzionale dovuto alle apnee rapidamente
reversibile nella maggior parte dei casi, i deficit cognitivi sono
L’evoluzione della CPAP è stata anche l’autoCPAP e la BILEVEL; indice di un danno ripetuto nel tempo che in parte è irreversibile.
l’autoCPAP intelligente misura ventilazione e flusso e varia la Nelle forme lievi-moderate la sonnolenza migliora, ma meno e
pressione a seconda della necessità aumentandola in presenza di stesso vale per i deficit cognitivi, infatti solo il 20% dei soggetti che
russamento, limitazione di flusso, apnee o ipopnee. Gli apparecchi hanno una forma lieve continuano a usare la CPAP dopo 5 anni.
BILEVEL utilizzano pressioni diverse, maggiori in inspirazione e
minori in espirazione, aumentando la tolleranza del paziente, Ci sono poi effetti collaterali che indicano un uso regolare della
specialmente quando le pressioni sono alte e aiuta il paziente CPAP, ad esempio se ha lesioni sul viso o sul naso dovute alla
nella ventilazione svolgendo una parte del lavoro respiratorio. La maschera, o se ha epistassi vuol dire che la sta usando però magari
CPAP non è un ventilatore, non svolge un’azione ventilatoria, non la sta usando con l’umidificatore ben settato, la secchezza
semplicemente consente la ventilazione normale perché tiene delle fauci vuol dire che non sta utilizzando l’umidificatore oppure
aperte le vie aeree, invece l’apparecchio BILEVEL non solo tiene che ha una maschera nasale, ma respira con la bocca, se ha anche
aperte le vie aeree, ma svolge anche una parte del lavoro molta aria nello stomaco vuol dire che la sta usando (aerofagia).
respiratorio. Gli apparecchi autoBILEVEL variano la pressione in- Se invece si lamenta del rumore, che si sveglia, che si sente chiuso
ed espiratoria secondo necessità entro limiti prefissati quindi (claustrofobia) oppure che dopo che la toglie non riesce a
hanno i due vantaggi degli apparecchi che abbiamo già visto. rimetterla la notte questi sono tutti effetti collaterali che indicano
una scarsa motivazione, una scarsa compliance su cui si deve
La CPAP è indicata nella terapia delle apnee di moderata e lavorare a fondo.
marcata gravità quindi quando l’indice (AHI) è da 15 in su, ma
ovviamente è efficace anche in quella lieve. In casi selezionati è Apparecchi endorali: terapie alternative, vengono applicati da
indicata anche nel russamento con frequenti risvegli senza apnee odontoiatri, ortodontisti o chirurghi maxillo-facciali, sono degli
significative. Può essere prescritta come una terapia a lungo apparecchi rimuovibili che avanzano la mandibola e la lingua e
termine, definitiva, o come una terapia “ponte” in attesa di un ampliano lo spazio aereo. Bisogna fare una valutazione
calo ponderale o in attesa che venga corretto chirurgicamente, se odontostomatologica e un follow up, che di solito sono a
c’è indicazione a farlo, oppure in attesa che venga corretto un pagamento, sono spesso regolabili perché sono dei bite che si
ipotiroidismo, uno scompenso cardiaco o un’insufficienza renale, mettono sulle arcate dentarie e che portano in avanti la
situazione che prevedono un miglioramento una volta corrette. mandibola rispetto al mascellare superiore, essendo regolabili si
può aumentare lo spazio di avanzamento della mandibola rispetto
L’efficacia è (1) una riduzione immediata delle apnee e delle al mascellare. Gli effetti collaterali sono scialorrea, difficoltà a
ipopnee, e delle ipossiemie da essa causata (2) un ripristino di un inghiottire, artralgia temporo-mandibolare. Controindicazioni:
normale sonno REM e ad onde lente e una rapida scomparsa della l’artrite dell’articolazione temporo-madibolare è la
sonnolenza. A medio periodo abbiamo anche altri miglioramenti: controindicazione più importante, ma anche rinostruzione
(3) il lume faringeo tende ad essere più grande dopo la CPAP marcata e edentulia.
perché l’aria preme sulle pareti e tende a ridurre un eventuale
Terapia chirurgica: se l’ostruzione è dovuta ad una stenosi Viene generalmente chiesto di rimuovere eventuali occhiali, lenti
correggibile chirurgicamente la si dovrebbe operare, il problema a contatto, apparecchi dentari mobili, parrucche, trucco, gioielli
è individuare la sede dell’ostruzione e questo si può fare con la ed apparecchi acustici. La procedura non è in genere dolorosa, ma
videofaringoscopia o con la sleep endoscopy. può provocare un certo fastidio. Per eliminare o attenuare tale
effetto, prima della broncoscopia viene somministrato un
La chirurgia delle rinostruzione spesso è eseguita insieme alla farmaco rilassante per via endovenosa, e praticata un'anestesia
sleep endoscopy e può essere utile, ma non risolutiva, spesso sono locale delle vie respiratorie (con un gel nel naso o con uno spray
delle ostruzioni multilivello. L’uvulofaringoplastica è stata fatta attraverso la bocca; entrambi lasciano in genere un retrogusto
molto frequentemente in passato in questi soggetti, il sgradevole). Spesso, mediante iniezione intramuscolare, circa 30
miglioramento è in circa ¼ dei pazienti, ma non si ha mai minuti prima dell'esame viene somministrato un farmaco
l’azzeramento dell’apnea come quello che si ottiene con la CPAP, (atropina solfato) che riduce le secrezioni e può indurre un senso
inoltre presenta gravi complicanze quindi viene eseguito meno di secchezza alla bocca e alla gola. Eventuali biopsie non causano
spesso. Interventi più efficaci sono quelli in cui si cerca di portare dolori importanti al paziente; queste manovre strumentali si
il piano dei muscoli più avanti, per esempio spostando le inserzioni eseguono mediante apposite pinze fatte scorrere nel canale
dei muscoli più avanti sulla mandibola, oppure fare l’avanzamento operativo del broncoscopio, fino a raggiungere la zona di prelievo.
mascellare, mandibolare o maxillo-mandibolare (quindi di Monitoraggio e sicurezza:
entrambi) che aumenta molto lo spazio faringeo.
Come misura precauzionale, può essere praticata un'infusione
BRONCOSCOPIA nell'avambraccio del paziente, che in caso di necessità garantisce
La broncoscopia è un'indagine strumentale mirata un accesso endovenoso per l'immissione di liquidi od eventuali
all'esplorazione visiva delle vie aeree di calibro maggiore farmaci durante la broncoscopia. Contemporaneamente, si
(laringe, trachea e bronchi), con finalità soprattutto diagnostiche effettua un prelievo di sangue per controllare la funzione di
ma anche terapeutiche. coagulazione del sangue. Durante l'esame vengono
La broncoscopia si esegue introducendo nel naso o nel cavo orale continuamente monitorati parametri come pressione
uno strumento sottile e flessibile, composto principalmente da arteriosa, frequenza cardiaca e livelli di ossigeno nel sangue. Così,
fibre ottiche e munito di fonte luminosa ed eventuale telecamera all'occorrenza sarà possibile somministrare ossigeno
all'estremità. Qualora il medico lo ritenga opportuno, durante la supplementare attraverso una narice.
broncoscopia è anche possibile prelevare piccoli campioni di Durata della broncoscopia: dura circa 20-30 minuti, anche se
tessuto che verranno successivamente esaminati in laboratorio. bisogna tener conto del lungo tempo necessario alla preparazione
L'esame microscopico di questi campioni bioptici, diviene (esame clinico, somministrazione dei farmaci) e della degenza
utilissimo - ad esempio - per giungere ad una diagnosi certa (dopo l'esame il paziente viene trattenuto un paio d'ore per
di cancro al polmone e determinarne il tipo istologico. accertarsi che non vi siano complicazioni e smaltire il picco di
Principali indicazioni efficacia del sedativo).
Tosse cronica di origine non definita che perdura da almeno tre
mesi, emottisi (espettorazione con sangue), sospetto di corpo BAL
estraneo nell'albero tracheobronchiale, RX atipica del torace con -instillazione attraverso broncoscopio di circa 20ml di NaCl 0.9%
presenza di "ombre" sospette, inalazione di gas tossici o sostanze -respirazione liquido
chimiche, citologia anormale del catarro, -analisi citologica/microbiologica, ad esempio: Tumore- cellule
sospetto di infezioni polmonari, sarcoidosi, restringimenti neoplastiche; Sarcoidosi- quoziente CD4: CD8 (se >5 è probabile);
o stenosi dell'albero tracheobronchiale, stadiazione/follow-up Alveolite allergica- aumento eosinofili.
tumori, denaggio ascessi. Indicazioni secondo Fuso (domanda):
malattie interstiziali, Tumori, polmoniti ed emottisi. Broncoscopia (riporto la parte riguardo al k polmonare)
La broncoscopia è fondamentale per due tipi di indagini:
La broncoscopia viene spesso utilizzata relativamente alla 1. la tipizzazione per via endoscopica, la caratterizzazione
diagnosi, alla stadiazione ed al follow up di tumori del polmone, cito- istologica e le analisi molecolari;
così come nella ricerca di eventuali metastasi polmonari o 2. la stadiazione , della T e della N.
estensioni di tumori provenienti da organi limitrofi (ad esempio Oggigiorno si usa una videobroncoscopia.
dall'esofago). La broncoscopia può anche trasformarsi
all'occorrenza in tecnica terapeutica, capace ad esempio di Tipizzazione tramite broncoscopia: bisogna distinguere due tipi di
drenare ascessi, ripristinare la pervietà delle vie aeree occluse o lesioni: le lesioni cosiddette centrali e quelle periferiche.
ristrette, rimuovere corpi estranei, aspirare accumuli di fluidi o Le lesioni centrali sono quelle endoscopicamente visibili e
tappi mucosi, distruggere eventuali masse tumorali (ablazione raggiungibili col broncoscopio; quelle periferiche non sono visibili
mediante laser) ed effettuare un lavaggio diagnostico o direttamente col broncoscopio.
terapeutico delle vie aeree. I broncoscopi utilizzati comunemente hanno un calibro di 6 mm,
Esecuzione quindi consentono di visualizzare l'albero bronchiale cosiddetto
La broncoscopia prevede l'inserimento di un tubo flessibile e centrale, fino ai bronchi segmentali.
relativamente sottile (il calibro non supera quello di una matita), Per le lesioni centrali utilizziamo per il prelievo cito-istologico due
nelle vie aeree maggiori dei polmoni. Grazie all'ausilio di una fonte tipi di strumenti, che sono le pinze e gli aghi.
luminosa montata all'apice e alle fibre ottiche, lo strumento Lesioni periferiche sono quelle localizzate in un bronco distale,
(chiamato broncoscopio) permette di esplorare visivamente le vie quindi non direttamente visibili con il broncoscopio; il
aeree. I broncoscopi più recenti sono anche dotati di apposita campionamento cito-istologico può avvenire con gli stessi
telecamera, che invia sullo schermo le immagini registrate. strumenti utilizzati per lesioni centrali (pinze e aghi) ma
Prima di Iniziare l'Esame teoricamente avviene “ alla cieca” perché noi non vediamo la
lesione.
Il campionamento avviene con la cosiddetta biopsia periferiche, il campionamento può essere seguito anche
transbronchiale: il broncoscopio si ferma ad un certo punto dall'esterno per via transtoracica tramite un sistema di
perché il suo calibro non consente di andare oltre; si fa avanzare agoaspirato o di agobiopsia TAC-guidato. Questi avranno
la pinza fino alla sede della lesione e si fa un campionamento “alla ovviamente un'alta resa diagnostica, ma espongono il paziente a
cieca”. radiazioni e ad un'alta incidenza di complicanze, in particolare lo
È evidente che la sensibilità delle procedure diagnostiche per pneumotorace,che può raggiungere il 30% dei casi.
lesioni periferiche è piuttosto bassa proprio perché non vediamo
la lesione direttamente e quindi non vediamo dove arriva la pinza. Stadiazione tramite broncoscopia: può essere utilizzata anche
per la stadiazione endoscopica, che riguarda sia il T che N.
Aumentare la resa diagnostica per le lesioni periferiche: Dalla classificazione TNM derivano gli stadi di malattia, dal I al IV.
È possibile aumentare la resa diagnostica guidando la pinza verso Il parametro T può essere stadiato per via endoscopica attraverso
la lesione periferica e la guida può essere duplice: la fluoroscopia la visualizzazione diretta del tumore. Noi possiamo stadiare
o l'ecografia endobronchiale. endoscopicamente il tumore centrale: quello che vediamo in T1
Nella fluoroscopia la pinza è radiopaca: anche se noi non vediamo ad esempio (quando non c'è interessamento del bronco
la lesione, spingiamo la pinza in avanti e non solo possiamo principale) oppure T2 ( quando il tumore coinvolge
seguire la pinza, ma possiamo capire quando la pinza cade dentro endoscopicamente il bronco principale o addirittura la carena
la lesione e a quel punto facciamo il campionamento; è quindi una tracheale) o infine il T4 (quando coinvolge la carena e la trachea).
sorta di procedura guidata. La broncoscopia è utile anche per la stadiazione del parametro N,
cioè dell ’interessamento linfonodale.
Il secondo strumento alternativo o complementare rispetto alla Le procedure utili per la stadiazione del suddetto parametro
fluoroscopia è la cosiddetta ecografia endobronchiale. Questa sono:
utilizza delle mini sonde ecografiche radiali che vengono inserite - non invasive: la TAC e la PET già i possono dare una stadiazione
nel canale operativo del broncoscopio, vengono fatte uscire dalla del parametro N
sua punta; hanno un calibro di 1,5/2 mm ed in virtù di questo -mini-invasiva broncoscopia;
piccolo calibro possiamo spingerle fino alla periferia dell'albero -invasiva: la mediastinoscopia o la videotoracoscopia.
bronchiale. La PET e la TAC ci permettono un ’indagine morfologica, perché
Possiamo seguire una ecografia radiale: quando c’è una lesione o l'interessamento radiologico della PET non ci dà la sicurezza che
un addensamento, questo è visibile attraverso una serie di echi quel linfonodo ingrandito o PET-positivo sia metastatico. Le
che rimbalzano sul margine esterno ed interno della lesione e ci indagini più invasive invece possono darci una conferma cito-
consentono di individuarla. Il limite è che una volta visualizzata la istologica dell'eventuale interessamento linfonodale.
lesione è necessario estrarre la sonda dal canale operativo del Vediamo la broncoscopia con la tecnica cosiddetta TBNA (
broncoscopio ed introdurre nello stesso canale la pinza: il agoaspirato transbronchiale utile per la stadiazione del parametro
campionamento con la pinza viene quindi eseguito dopo e non in N). Si tratta di posizionare con il broncoscopio un ago che viene
corso di ecografia , è un campionamento “non direttamente fatto fuoriuscire dalla parte distale del broncoscopio e con
ecoguidato” e allora ci sono dei sistemi indiretti per fare in modo quest’ago, attraversando la parete bronchiale o tracheale, è
che la pinza vada nello stesso luogo in cui la sonda c'ha fatto possibile andare a campionare direttamente un linfonodo
visualizzare la lesione; uno di questi è il catetere guida . paratracheale o mediastinico.
È evidente che il sistema ecografico endobronchiale fa aumentare Queste sono le stazioni linfonodali mediastiniche aggredibili: in
la sensibilità diagnostica della biopsia transbronchiale in maniera particolare sarà possibile campionare linfonodi paratracheali
significativa (come mostra questo studio pubblicato anni fa). superiori e inferiori (stazioni 2 e 4 destre e sinistre); linfonodi
sottocarenali (la cosiddetta stazione 7) ed infine i linfonodi ilari od
Ci sono però dei fattori predittivi della resa diagnostica: questa interlobari (stazioni 10 e 11).
non è infatti “assoluta” (perchè noi continuiamo a non vedere
direttamente la lesione) e ci sono quindi una serie di fattori che la Per aumentare la sensibilità diagnostica oggigiorno si usa la
predicono, il primo è la dimensione della lesione: è evidente che stessa metodica ovvero la TBNA in questo caso però ecoguidato:
lesioni grandi sarà più semplice diagnosticarle piuttosto che si utilizza un broncoscopio dedicato, che ha una sonda lineare
lesioni molto piccole. ecografica sulla sua punta ed è possibile far fuoriuscire l'ago dal
Il secondo fattore predittivo è la posizione della sonda ecografica canale operativo del broncoscopio mentre si fa l’ecografia; tale
rispetto alla lesione: quando la sonda cade dentro la lesione tecnica si chiama EBUS TBNA. I linfonodi mediastinici aggredibili
significa che sta esplorando un bronco attorno a cui è nata (la con questa tecnica sono esattamente gli stessi. È possibile
lesione appunto) e di conseguenza la resa diagnostica sarà visualizzare linfonodo e far penetrare l’ago mentre noi facciamo
significativamente maggiore. l'ecografia; è quindi un campionamento realmente è ecoguidato.
Un altro dei fattori predittivi e l'uso di strumenti di Questo ci permette di ad esempio di evitare di pungere una
campionamento ed infine la presenza di caratteristiche struttura vascolare adiacente al linfonodo di nostro interesse ed
radiologiche particolari, in particolar modo il cosiddetto bronchus evidenziata dal doppler.
sign . Il bronchus sign è l'individuazione di un bronco in un taglio È evidente che la resa diagnostica di questa metodica è molto
Tac che cade dentro la lesione; per cui il campionamento sarà più elevata: attorno al 90% dei casi, perché possiamo vedere
semplice e la resa diagnostica sarà maggiore. direttamente il linfonodo che stiamo campionando.
Le complicanze di questa procedura sono due: il sanguinamento e È possibile utilizzare anche un gastroscopio per andare a
lo pneumotorace. campionare (con una metodica simile) i linfonodi paraesofagei: è
così possibile campionare tutti i linfonodi mediastinici, anche
Ovviamente la broncoscopia non è l'unico mezzo per raggiungere quelli che non sono direttamente campionabili per via
un campionamento cito-istologico:nelle lesioni periferiche, molto broncoscopica.
OSSIGENOTERAPIA Mentre gli effetti di una iperossiemia, cioè un eccesso di ossigeno,
Il razionale della somministrazione di ossigeno è: incrementare la provoca una riduzione, anche minima, della ventilazione, un
PO2 alveolare come “back pressure” per il trasferimento dell’O 2 peggioramento del rapporto V/Q e la cosiddetta atelettasia
nel sangue capillare polmonare, e, di conseguenza, incrementare indotta dall’ossigeno; a livello cardiaco si può avere una ischemia
la PO2 arteriosa. Lo facciamo quando c’è un’ipossiemia, definita miocardica, in un contesto di riduzione dell’ematocrito si può
come una pressione arteriosa di ossigeno <60mmHg oppure, avere una ↓ GC, del flusso coronarico e un ↑ PA.
mediante saturimetro, come una saturazione <90%.
Effetti secondari dell’ossigenoterapia:
Perché facciamo il ragionamento della saturazione di 90% e della Tossicità biologica dell’ossigeno: dovuta al fatto che vengono
pressione di 60mmHg? Perché quando consideriamo la curva di prodotti i ROS, in particolar modo l’ossigeno può ricevere un
dissociazione dell’Hb, la parte di curva a monte di 60mmHg elettrone e dare vita all’anione superossido. Da questo si hanno il
corrisponde a una curva di saturazione quasi piatta. Significa che radicale idroperossido e il perossido di idrogeno, il quale,
per aumenti ulteriori della PaO2 noi abbiamo un aumento della reagendo di nuovo con l’anione superossido, può dare l’ossigeno
saturazione che in termini percentuali può essere anche singoletto e il radicale idrossilico libero. I ROS sono dannosi, non
trascurabile. Quindi l’obiettivo è quello di mantenere il soggetto solo a livello della DNA (ruolo della carcinogenesi), ma anche a
a una saturazione intorno al 90%. livello dei lipidi: la perossidazione rompe le membrane cellulari e
ciò provoca la perdita dell’integrità della barriera alveolo-
Effetto somministrazione di O2 in caso di mismatch V/Q: capillare. Inoltre i ROS agiscono sulle proteine e possono
Se abbiamo un paziente in cui c’è un mismatch del rapporto tra inattivare le proteine che contengono gruppi sulfidrilici.
ventilazione e perfusione: noi aumentiamo la pressione alveolare Retinopatia in prematurità (fibroplasia retrolenticolare):
globalmente e riusciamo a ottenere un aumento globale della L’alterazione della pressione di ossigeno interessa l’attività di una
pressione arteriosa di ossigeno. Dunque in un pz con mismatch proteina di trascrizione (Hipoxia-inducible factor, HIF-1) e in
respirare aria a frazione di ossigeno aumentata ha l’effetto di particolare il suo effetto sui fattori di crescita vascolare che sono
normalizzare la pO2 arteriosa e quindi il contenuto di O2. cruciali nello sviluppo dell’occhio. Così si sviluppa questa
Tuttavia il gradiente alveolo-arterioso di O2 è fortemente
retinopatia in prematurità, in particolare quando si ha una
aumentato; lo abbiamo artificiosamente amplificato
PaO2>140 mmHg, quindi bisogna tenersi su pressioni inferiori.
somministrando ossigeno, perché non abbiamo azzerato le
Atelattasia da riassorbimento: consiste nel fatto che se
alterazioni dello scambio; dovremmo dare il 100% di O2 per
somministriamo ossigeno al 100% prima o poi spiazziamo l’azoto
azzerarlo, ma allora avremmo altri effetti molto più negativi.
dagli alveoli, molto prima da quelli sani che sono più rapidi, più
Modificazioni di PaO2 e PaCO2 al variare della [O2] inalata: lentamente da quelli malati:
Ogni volta che pO2 aumenta (magari perché abbiamo iniziato 1. man mano che la concentrazione di O2 va aumentando, quella
ossigenoterapia o perché il soggetto chiude la bocca mentre di azoto va diminuendo, e dopo che la concentrazione di
utilizza il catetere nasale o modifica la ventilazione), la sua pCO2 azoto arriva a zero nel compartimento rapido, l’azoto
arteriosa aumenterà; poi di solito raggiunge una stabilità; dopo di presente nell’organismo passa dal sangue capillare negli
che quando pO2 si riduce, magari perché ha aperto la bocca o ha alveoli rapidi e viene ulteriormente eliminato;
modificato la sua ventilazione, la sua pCO2 si riduce ma meno di 2. si verifica così una denitrogenazione dell’organismo per cui si
quanto si sia ridotta pO2 abbassa la pressione parziale di azoto nel sangue
Per questo le oscillazioni alla lunga si traducono in un accumulo 3. a questo punto nel compartimento lento c’è una pressione
progressivo di CO2. parziale di azoto maggiore di quella presente nel sangue
I fattori che determinano l’incremento di pCO2 che si verifica capillare, cioè si genera un gradiente di pressione parziale di
durante l’incremento di pO2 (asterisco rosso) sono tre: azoto tra sangue e il compartimento lento
4. pertanto le molecole di azoto dal compartimento lento
• ↓ ventilazione
passano nel sangue (per poi riandare negli alveoli rapidi ed
• Ulteriore incremento della dispersione dei rapporti V/Q
essere eliminate): questo compartimento, in cui arriva poco
• Effetto Haldane
gas, viene rifornito di nuovo gas più lentamente di quanto
Dunque in soggetto ipercapnico o a rischio di ipercapnia (es. un
non passino ossigeno e azoto nel sangue capillare per cui
soggetto BPCO che ha una lieve ipercapnia, sui 45-48 di pCO2, ma
l’alveolo progressivamente si riduce di volume finché alla fine
che è chiaramente a rischio di progressiva ipercapnia) l’ossigeno
ci ritroviamo un compartimento con atelectasia; quando un
deve essere somministrato utilizzando minima concentrazione
alveolo diventa atelettasico è difficile tornare indietro!
sufficiente a garantire l’ossigenazione abituale e che sia una
Ipercapnia indotta dall’ossigeno:
concentrazione costante; va fatta per lunghi periodi, perché così
La somministrazione dell’ossigeno in alcuni pazienti può
come la somministrazione di ossigeno comporta un ↑della
pressione arteriosa di ossigeno, se interrotta dopo breve tempo provocare un’ipercapnia che può essere molto pericolosa.
comporta un peggioramento rispetto alle condizioni iniziali. Vediamo quali sono i meccanismi:
• riduzione della ventilazione da rimozione, anche parziale,
Effetti fisiologici di un’ipossiemia acuta e di un’iperossiemia: dello stimolo ipossico
Sul sistema respiratorio noi abbiamo un effetto dell’ipossiemia di • incremento della dispersione dei rapporti V/Q e ulteriore
vasocostrizione, con rischio di ipertensione polmonare; sempre peggioramento degli scambi gassosi
come effetto della ipossiemia possiamo avere una ischemia • effetto Haldane
Relativamente al primo meccanismo, uno studio ha dimostrato
cardiaca, delle aritmie; a livello metabolico può causare acidosi
che dare ossigeno ad alte concentrazioni ad un paziente con
metabolica e a livello cerebrale tutti gli effetti che sono dovuti a
ipercapnia cronica riduce la chemiosensibilità alla CO2,
un aumento del flusso ematico per vasodilatazione con
determinando l’insorgenza di ipoventilazione.
confusione, delirio e coma.
Alterazione del V/Q:
L’alterazione del rapporto V/Q, è già presente nel paziente Da un punto di vista clinico possiamo osservare un peggioramento
perché si tratta di un paziente respiratorio (maggior parte delle dell’insufficienza respiratoria ipercapnica, ritardando quindi il
insufficienze respiratorie sono dovute al mismatch del rapporto riconoscimento di un deterioramento clinico. Possiamo
ventilazione perfusione). La somministrazione dell’ossigeno ↑ il peggiorare l’outcome in un soggetto con un ictus, con uno stroke.
rapporto VD/VT, cioè aumenta lo spazio morto. C’è un rischio in pazienti che hanno avuto un danno polmonare da
bleomicina oppure un’aspirazione di acidi. Non è noto il rischio
Un punto cardine è che quando abbiamo un’ipossia abbiamo la benefico nella sindrome coronarica acuta. È stato visto associato
vasocostrizione ipossica, che è quel meccanismo che è dovuto a un aumentato il rischio di morte a pazienti sopravvissuti a un
all’ipossia e all’ipercapnia che provoca acidemia e che ha alcuni arresto cardiaco.
effetti fisiologici importanti: il primo è migliorare il matching della Quali sono i pazienti a rischio di ipercapnia, in cui dobbiamo
ventilazione con la perfusione cercando di perfondere alveoli mantenere la saturazione tra 88 e 92%?
meglio ventilati, può facilitare il recruitment, cioè può migliorare -pz bronchitici cronici
alveoli non perfusi per cui ci può essere un miglioramento della -pz con fibrosi cistica oppure con bronchiectasie
perfusione; ha un effetto anche negativo che è quello -pz con cifoscoliosi
dell’aumentare le resistenze polmonari. -pz che hanno subìto la toracoplastica dovuta alla tubercolosi
Nel momento in cui vado a dare ossigeno abolisco l’effetto di -pz obesi
vasocostrizione e ho un aumento dell’ossigeno, ma succede che -pz con disordini muscolo-scheletrici con debolezza muscolare
aumenta anche la perfusione, si riduce il rapporto -pz che hanno assunto farmaci depressivi a carico del sistema
ventilazione/perfusione perché aumenta la perfusione e, alla fine nervoso centrale tipo oppiodi e benzodiazepine.
del sistema, ho un aumento dell’anidride carbonica; perché
l’alveolo che era mal perfuso e che era ricco di anidride carbonica, Tutto quanto deve essere sempre controllato: non ci dobbiamo
perché è un alveolo mal ventilato, aumentando la sua perfusione mai accontentare del saturimetro, ma dobbiamo poi controllare
con un’emogasanalisi arteriosa.
aumenta anche il suo contributo alla perfusione ematica
polmonare, quindi ci troveremo di fronte a un aumento globale O2 terapia nel paziente acuto:
dell’anidride carbonica. Nel paziente acuto l’algoritmo prevede che dobbiate subito dare
l’ossigeno al paziente: al paziente che ha un ossigeno fra 40-50%
Riduzione della ventilazione:
dovete fare un’emogasanalisi, dovete aspettare mezz’ora, portare
Un’alterazione del drive ventilatorio riduce la ventilazione.
il paziente con il saturimetro intorno a 90% di saturazione e poi
Questo meccanismo è stato variamente studiato.
fare l’emogasanalisi. L’obiettivo deve essere quello di portare il
Uno studio che è stato effettuato in cui abbiamo 2 gruppi: un
paziente intorno a 60mmHg di ossigeno, con l’emogasanalisi
gruppo non-R, cioè un gruppo che non mostra ipercapnia dopo
dovete valutare se questo aumento di ossigeno arterioso ha
somministrazione di ossigeno, e un gruppo R che mostra invece
provocato o no un aumento dell’anidride carbonica. Un non
ipercapnia dopo somministrazione di ossigeno. Il gruppo R è un
raggiungimento della pressione di 60mmHg vi deve indurre ad
gruppo che presenta a livello basale una maggiore ipossiemia e
aumentare la frazione inalata; qualora invece voi vi ritrovate di
una maggiore ipercapnia. Alla somministrazione di 100% di
fronte ad un eccesso di più di 60mmHg di ossigeno dovete ridurre
ossigeno il gruppo R mostra una riduzione della ventilazione. In
la frazione inalata. Quando la somministrazione di ossigeno
entrambi i casi ci troviamo di fronte a un aumento della
provoca un aumento dell’anidride carbonica allora il paziente è
ineguaglianza del rapporto ventilazione/perfusione.
candidato a una ventilazione meccanica perché evidentemente
Sia nell’R che nel gruppo non-R abbiamo un aumento della
non potete tenere il paziente in ipossiemia, ma nemmeno in
deviazione della perfusione, cioè un aumento della dispersione
ipercapnia, e quindi serve supporto meccanico.
della perfusione; nel gruppo non-R non abbiamo una alterazione
della distribuzione della ventilazione, mentre nel gruppo R Chiaramente non andremo a somministrare ossigeno
aumenta la colonnina della ventilazione. Significa che si ha una nell’ipossia anemica, oppure nell’ipossia stagnante, in cui il
maggiore dispersione della ventilazione, un aumento dello spazio paziente ha un problema legato alla portata cardiaca.
morto. Nei pazienti che mostrano ipercapnia si ha un aumento
dello spazio morto alveolare e una caduta della ventilazione. Quindi di fronte alle due grandi insufficienze respiratorie:
insufficienza respiratoria ventilatoria e insufficienza respiratoria
Effetto Haldane pneumogena vediamo cosa fare.
Terzo meccanismo che determina l’ipercapnia O2-indotta.
Se somministriamo ossigeno tramite ossigenoterapia, andiamo a Nell’ insufficienza ventilatoria, insufficienza di pompa, il primo
ossigenare l’Hb e spostiamo la curva di dissociazione di CO 2 a intervento terapeutico è il sostegno ventilatorio, quindi la
destra → una parte di CO2 legata all’Hb viene spiazzata, resa libera ventilazione meccanica che, in presenza di fatica muscolare, deve
e sciolta → aumenta la pressione parziale di CO2, che se c’è la prevenire la sovrapposizione di insufficienza respiratoria
capacità di eliminarla può pure essere eliminata, dunque aumento pneumogena da atelettasia per una ridotta ventilazione;
della pCO2 non significa aumentare il contenuto di CO2. L’effetto l’ossigeno terapia va fatta in fase critica, ma questi due supporti
Haldane aumenta la pressione parziale di CO 2 per un effetto di in questi pazienti devono essere combinati.
“smascheramento” della CO2 che viene staccata dall’Hb perché
spiazzata dall’O2. Nei pazienti con insufficienza respiratoria pneumogena i due step
Altro meccanismo: l’ossigeno ha una maggiore densità e viscosità si invertono, nel senso che l’ossigenoterapia è il primo intervento,
rispetto all’aria e questo può aumentare il lavoro espiratorio con attraverso una terapia farmacologica possiamo migliorare gli
conseguente ipercapnia di un paziente già esausto. scambi gassosi (per esempio l’antibiotico in una polmonite o un
diuretico in una situazione di edema polmonare) e solamente
Rischi di un’iperossiemia: come terzo livello il sostegno ventilatorio, in particolare se
compare la fatica muscolare.
Indicazioni ossigenoterapia • Il blue bloater ventila dopo, cioè solo quando c’è molto poco
→ possiamo dare ossigeno “in abbondanza”, ogniqualvolta noi ossigeno, quindi rimane molto più a lungo ipossico;
pensiamo ci sia un problema non respiratorio (problemi cardiaci) • Il pink puffer ventila molto più precocemente e mette in
→ nell’acuto respiratorio: nell’edema polmonare, che impedisce moto tutti quei meccanismi di insufflazione.
gli scambi, dando più ossigeno aumenti il passaggio di questo nel Vedete quindi che, nonostante lo stesso difetto nella fase
sangue, e non arriverai mai alla criticità in cui il polmone inizia a espiratoria che accomuna appunto le due patologie, possiamo
ventilare di meno. notare una variabilità, che comunque riconosciamo in ogni singolo
→ nel cronico respiratorio dando elevati livelli di ossigeno, paziente: dobbiamo individualizzare l’ossigenoterapia, in quanto
incorriamo nel problema di ipoventilazione ed ipercapnia. alcune persone sopportano bene un eccesso di ossigeno, altre no.
• il meccanismo per cui l’ossigeno è tossico è in cronico Quando abbiamo un problema di ventilazione, non possiamo
• in acuto l’ossigeno fa solo bene. ovviamente usare una BLB se non per brevissimo periodo, perché
rischiamo paradossalmente di mandare il pz in ipoventilazione (e
Dose di ossigeno adeguata la CO2 sale alle stelle…).
Nel passato la dose giusta/corretta, si riteneva fosse la dose
fisiologica, la nostra concentrazione di O2. Una pO2 vicino a 100 MASCHERA VENTURI
mmHg è una saturazione di O2 molto alta, quindi ben sopra il 98%, Se non possiamo portare l’ossigeno al 100% usiamo questa
considerando che dai 20 anni in su si perde un punto percentuale mascherina senza opercolo e senza sacchetto, chiamata Venturi,
ogni 10 anni, grossomodo. Chi fuma perde 3 volte di più in perché sfrutta appunto l’effetto Venturi, che è un effetto di
velocità. fluidodinamica dei gas: più un flusso è veloce, più la pressione
• Teoricamente dovreste valutare la saturazione con parziale laterale sarà minore. Il concetto è che l’opercolo manca
l’emogasanalisi, ma il saturimetro ha un’ottima capacità di in modo che dell’aria possa entrare nel tubo e miscelarsi in una
approssimazione, misurando l’ O2 dallo spettro di quantità standard, che comunque non permette di arrivare al
assorbimento della Hb e della HbO2 (ca 450 nm di lunghezza 100% di ossigeno. Pertanto l’aria che noi insuffliamo non sarà solo
d’onda). l’ossigeno, ma sarà ossigeno + aria, mescolamento che abbassa la
percentuale di O2 che inaliamo. Per modulare il mescolamento si
MASCHERA BLB adoperano dei “boccaglietti”. Questi sono concepiti con un
In un paziente acuto in cui non abbiamo problemi di CO2 ma che cannello dove arriva l’ossigeno puro e poi hanno dei buchi
ha bisogno di O2, gli diamo 1atm di O2. Perché gli scambi portino l’ standard tutti uguali attraverso cui transita l’aria, la quale viene
O2 a regime occorrono 15-20 minuti, quindi in acuto possiamo aspirata in base alla velocità con cui l’ossigeno viene erogato;
dare l’O2 in ventilazione completa. siccome l’ossigeno è veloce → ha una pressione laterale molto
Per farlo possiamo utilizzare una maschera particolare, chiamata bassa → attira più aria → più si miscela.
BLB dal nome dei suoi inventori (o maschera con reservoir): essa Come si fa a creare una velocità maggiore? Si apporta una stenosi,
ha dei fori chiusi da una valvolina che si può aprire solo verso ovvero un tubicino con un calibro ridotto: minore è la strettoia
l’esterno, per permettere al paziente di sfiatare; pertanto, esso si dell’ossigeno → più accelera il flusso → meno pressione laterale
ritrova a ventilare in un atmosfera quasi completa di ossigeno. Al si instaura →più l’aria viene aspirata → più la maschera diluisce
posto della “proboscide” ha un sacchettino che permette di l’ossigeno. Con differenti ugelli – dotati di diverso diametro - noi
mantenere una camera di riserva sull’ossigeno, perché quando il riusciamo ad assicurare differenti concentrazioni che vanno dal
paziente respira, inala una quantità di ossigeno molto forte che 21, al 24, al 28, al 35, al 40, al 50, al 60 e all’80 %, quest’ultima mai
potrebbe essere superiore a quella che il tubo porta. Quel usata praticamente.
sacchettino invece si gonfia durante la fase morta della Questi cannelli vengono poi collegati agli erogatori di ossigeno
ventilazione, di modo che il paziente ha un ossigeno che non fissi, al muro, o mobili, rappresentati da vere e proprie bombole -
aspira dal tubo ma dal sacchettino (appunto, camera di riserva = , sotto hanno un barattolo con dell’acqua in cui l’ossigeno
reservoir). Il sacchettino fa sì che l’O2 venga fornito durante tutto gorgoglia per umidificarlo, e poi c’è una maniglia con cui regolare
il ciclo respiratorio e non solo in ispirazione. l’intensità del flusso. È normale pensare che più girate la maniglia
• La BLB è l’O2 al 100%. Si traduce in un incremento massimo più ossigeno arriva; non è così, ma anzi quasi il contrario, visto che
dell’ossimetria (sale cioè al massimo consentito, dipende più il flusso è veloce più l’ossigeno viene diluito per l’effetto
dalla situazione del paziente). Venturi. In ogni caso, ciascun boccaglietto funziona ad un flusso
• La BLB sfrutta la forza del paziente a ventilare, non c’è prefissato, e dobbiamo adeguare manualmente l’intensità del
nessun aiuto esterno. flusso di ossigeno in base al boccaglietto che attacchiamo alla
Se però noi superiamo la quota giusta di ossigeno ne diamo troppo maschera (anche l’intensità del flusso è riportata sul dispositivo).
(in un pz acuto con edema polmonare questo non succederà mai
comunque), possiamo condurre il cronico verso una situazione in Se abbiamo quindi sette boccagli differenti, sicuramente
cui viene inibito il centro respiratorio bulbare. Quota che non è dobbiamo imparare ad usarli in modo appropriato e ci sono dei
fissa da persona in persona, ci sono persone che reagiscono parametri che dobbiamo imparare a gestire (la corretta diluizione
subito, altre più tardi. dell’ossigeno è un atto medico, che va prescritto, gli infermieri non
Le patologie ostruttive polmonari, per esempio, possono deciderlo spontaneamente). Premesso che noi
fondamentalmente sono due: dovremmo verificare ogni volta la percentuale di O2 nel sangue -
• La BPCO ma si può fare tranquillamente con il saturimetro – e quella di CO2,
• La bronchite cronica quindi servirebbe l’emogasanalisi, noi in realtà siamo già capaci di
fare molto: si è osservato infatti che a valori di saturazione un po’
Esse presentano una variabilità: nella prima riconosciamo il blue
inferiori alla norma, la quale si aggira sul 97-8% (dipende dall’età),
bloater come stereotipo fisiopatologico; nella seconda sarà il pink
la funzione respiratoria rimane preservata e difficilmente il driver
puffer:
respiratorio comincia ad abbassare la frequenza respiratoria – lo occhialini (le cannule nasali sembrano occhialini) sono invece
fa a partire dal 95% di saturazione; per questo motivo ci poniamo molto più tollerati. Caratteristiche cannule nasali:
come target un 88%-92% di saturazione dell’HbO2, in quanto a • Non riescono a dare un flusso intenso (arrivano ad un
questi livelli non avremo mai problemi di ipercapnia dovuti alla massimo di 4l/min);
depressione del driver respiratorio. Ovviamente non si tratta di • Dato che non possono veicolare flussi con percentuali di
un’ossigenazione ottima, ma se vogliamo aumentare la ossigeno elevate, non daranno problemi di ipercapnia;
saturazione dobbiamo monitorare il paziente ricordandoci che vi • Mescolano l’aria in modo, purtroppo, estremamente
sarà una reazione del tutto individuale. variabile, soprattutto perché– in particolare di notte –
Procedura: dopo la variazione del flusso e quindi della diluizione respiriamo anche con la bocca;
di O2, aspettiamo circa 20 minuti prima che ciò abbia effetti sul • Sono ben tollerati dal paziente cronico che mostra livelli di
sangue, infine adoperiamo il saturimetro per verificare la quantità saturazione sotto la norma, ma non pericolosi (92-93% senza
di ossigeno nel sangue. Se siamo certi di essere rimasti intorno al ossigenoterapia).
90% di saturazione, siamo sicuri che non ci saranno problemi di Queste non sono macchine che aumentano la capacità
ipercapnia né di ipossia. Se vogliamo aumentare l’O2 - ad esempio respiratoria della persona in termini di ventilazione, ne
ad un paziente cronico che farà terapia domiciliare -, abbiamo il aumentano la “flessibilità” respiratoria, cioè il paziente respira
dovere di dosare la CO2 e poi controllare a quale valore quanto e come vuole.
saturimetrico la curva della CO2 inizia a salire. 2. Ventilatori: respirazione assistita
Se vogliamo arrivare a dispositivi che aumentano la pressione e
Come iniziare l’ossigenoterapia che quindi espandono il polmone, dobbiamo usare i cosiddetti
Innanzitutto distinguiamo un paziente acuto che non ha problemi ventilatori, dall’inglese ventilators: sono macchine che insufflano
respiratori da tutti gli altri: a questo possiamo applicare una BLB, l’aria attivamente, sono ossia dei compressori che riescono a
agli altri no! Se impieghiamo, invece, una Venturi, iniziamo con un creare una pressione di insufflazione, simulando cronicamente
ugello a bassa diluizione (percentuale di ossigeno elevata, 50- una respirazione bocca a bocca. Sono chiamate C-PAP
60%), per poi verificare dopo 15-20 minuti la saturazione; se (Continuous Positive Airway Pressure): hanno un compressore
questa è troppo alta - superiore al 92% -, cambiamo boccaglietto elettrico o sono collegati ad una bomboletta ad aria compressa.
e riduciamo la percentuale l’ossigeno. Per questo motivo, la mascherina del paziente, che è un po’ più
In caso di ipercapnia, noterete un paziente disorientato, soporoso,
pesante rispetto alle altre, è adattata al viso con del silicone per
dormiente. minimizzare le perdite di ossigeno.
Sotto un valore di saturazione di 88% si dice che il paziente Questi ventilatori hanno un sensore del flusso, ossia se il paziente
“desatura”. Ricorda che più aprite la maniglia dell’ossigeno, meno
sta aspirando e nota che il flusso presenta una certa direzione, la
ne date al paziente! C-PAP asseconda la cosa espandendo il torace in modo artificioso.
Quando sente che la pressione è aumentata e il paziente vorrebbe
Fonti di ossigeno espirare, la macchina inverte il flusso e asseconda l’uscita di aria.
La maschera Venturi viene prescritta dallo pneumologo quando si Le C-PAP impongono quindi una pressione positiva intermittente,
va a casa, perché egli si fa il conto di quanti litri di ossigeno al cioè aumentano la pressione dell’ossigeno solo quando stai
minuto il paziente dovrà adottare e ti dà il diritto a comprare la insufflando e la lasciano normale durante l’atto espiratorio.
fornitura – maschere e bombole - in farmacia o nelle sanitarie. Le Poi ci sono i ventilatori da sala operatoria chiamati vai-e-vieni,
bombole contengono ossigeno compresso (ne conterranno 2000 cioè aspirano ed insufflano, fanno entrambe le fasi. Mai usati nei
litri ca): ciò è molto importante perché l’O2 rimane gas fino ad una pazienti normali, ma solo in quelli sotto anestesia.
certa compressione. Se compriamo bombole più “potenti”, per
terapie lunghe, possiamo avere dell’ O2 così compresso da essere PALLONI PER IL SUPPORTO DELL’ATTIVITA’ RESPIRATORIA
diventato liquido, il quale: Il rianimatore, quando viene chiamato in caso di un paziente che
• Ha difficoltà maggiori nel suo impiego; sta molto male, porta una maschera dotata di un palloncino: ce ne
• Non può essere venduto in farmacia; sono di due tipi. Una ha un palloncino di gomma che dopo la
• Deve essere fornito da ditte pressione torna spontaneamente all’espansione di partenza
Per brevi periodi di terapia si utilizza comunque O2 gassoso: una (quindi tu schiacci, insuffli l’aria e automaticamente quando si
bombola conterrà circa 2000-6.500 litri; se la terapia è lunga – rigonfiano aspirano l’aria): questi palloni sono chiamati palloni di
almeno 3 mesi - lo pneumologo prescriverà O2 liquido e le AMBU (Auxiliary Manual Breathing Unit). Consiste pertanto in
bombole conterranno 26500 litri di ossigeno. una C-PAP manuale che ventila molto meglio rispetto ad una
Esistono poi i cosiddetti concentratori di ossigeno, che sono delle respirazione bocca a bocca di emergenza.
macchinette che funzionano elettricamente e che concentrano in Il rianimatore più moderno si porta con sé il vai-e-vieni, simile
modo chimico l’ossigeno, sottraendogli la parte di gas inerti e ne all’Ambu ma molto più floscio: non ha capacità elastica, ma
aumenta artificialmente la concentrazione fino al 35-40%. Viene richiede, per la sua espansione, l’aspirazione di ossigeno tramite
usato solo da persone che hanno bisogno di bassi flussi di O 2 una cannula; questo è ottimo per i pazienti che sono, ad esempio,
(quelli che usano le cannule nasali) in modo cronico. Oppure, gli svenuti per problemi di carattere nervoso, per uno shock, etc.,
stessi possono usare le bombole portatili. che pertanto hanno una capacità ventilatoria perfetta, ma che
ALTRI DISPOSITIVI hanno più bisogno di ossigeno al momento. Questo dispositivo è
1. Cannule nasali ormai molto più utilizzato dell’Ambu, proprio perché viene
L’impiego di cannule nasali è molto utile soprattutto di notte, ricaricato di volta in volta di ossigeno.
quando il paziente dorme; con una mascherina, il tempo in cui la
mantiene collocata in modo corretto sarà un 20% della notte! Gli
ASMA BRONCHIALE (domanda) mg/ml la reattività bronchiale viene definita ai limiti della norma,
Definizione: è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, normale sopra 16 mg/ml.
caratterizzata da episodi ricorrenti di dispnea, respiro sibilante,
tosse e costrizione toracica. Dal punto di vista funzionale ha
DLCO (domanda)
un’ostruzione bronchiale di solito reversibile spontaneamente o La DLCO è il test che serve per esaminare lo scambio dei gas tra gli
dopo trattamento farmacologico. Inoltre si riscontra alveoli e i capillari polmonari.
iperreattività bronchiale, e dal punto di vista anatomo-patologico La DLCO permette di quantizzare la capacità del polmone a
infiltrazione di cellule infiammatorie con rilascio di mediatori e scambiare l’ossigeno tra alveoli e capillari considerando il sesso,
rimodellamento strutturale delle vie aeree. età, e altezza del soggetto.
Diagnosi di asma: Procedimento:
Nella diagnosi di asma l’esame obiettivo è variabile: lo stesso Il paziente respira attraverso un boccaglio connesso allo
paziente, sentito a distanza di giorni o di mesi può avere un spirometro. Dopo alcuni respiri tranquilli e senza mai staccarsi dal
reperto uditivo completamente diverso. Può presentarsi: boccaglio, il paziente viene invitato ad espirare velocemente
In remissione: può avere tutti i reperti normali oppure si sente svuotando completamente il suo polmone. Segue un’inspirazione
qualche sibilo solo all’espirazione forzata o tosse indotta profonda durante la quale il paziente inala un gas costituito da aria
In fase florida: il paziente è sintomatico, per cui si avvertono sibili, miscelata ad una bassissima percentuale di CO (0.3%) e metano
gemiti sia inspiratori che espiratori (0.3%) e trattiene il respiro per 10 secondi al termine dei quali
In fase grave: si ha reclutamento muscoli respiratori accessori (il espira velocemente. La differenza di concentrazione di CO tra
paziente assume una posizione caratteristica, tipica anche inspirato ed espirato è funzione di quanto gas passa dagli alveoli
dell’enfisematoso grave per puntellare le spalle, utilizzando i ai capillari: più è alta questa differenza e più alta è la capacità del
muscoli sternocleidomastoidei, e i trapezi), si può avere silenzio polmone di assorbire il CO. Il metano viene utilizzato come gas che
respiratorio, perché di aria ne passa talmente poca che non si non diffondendo nei capillari indica in quanto spazio alveolare il
avvertono nemmeno più i sibili, e poi compaiono i sintomi tipici CO si è distribuito. Il test prevede l’uso del CO piuttosto dell’O2 per
dell’insufficienza cardiovascolare, quindi ipotensione, tachicardia il semplice fatto che il CO non è contenuto nel sangue
e cianosi. diversamente dall’ossigeno, e pertanto permette la misura non
Esame funzionale nella diagnosi di asma: invasiva della diffusione in base alla semplice differenza tra
Facciamo la spirometria e possiamo trovare: concentrazione inspirata ed espirata.
➢ Un quadro restrittivo → non è tipico dell’asma, dunque ci Vantaggi e limiti del test
La misura della DLCO è un test molto semplice da eseguire e allo
dobbiamo orientare verso un’altra patologia.
stesso tempo molto sensibile nei confronti di quelle malattie che
➢ Se invece si trova un quadro ostruttivo si fa il test di
compromettono il polmone nella sua parte più profonda: alveoli
reversibilità, cioè si vede se, dopo la somministrazione di un
e capillari polmonari. Tra queste si ricordano le fibrosi polmonari,
broncodilatatore, questa ostruzione migliora in maniera
le malattie immunologiche del polmone, l’enfisema polmonare e
rilevante.
l’ipertensione arteriosa polmonare. Pertanto, il test è indicato al
o Se è reversibile poniamo già la diagnosi di asma
pari della spirometria globale già alla prima valutazione del
o Se non è reversibile si parla di broncopneumopatia cronica
paziente affetto da potenziali malattie cardio-polmonari e
ostruttiva, di bronchiectasie o di altre patologie ostruenti.
nel follow-up delle malattie che primariamente interessano il
➢ Se invece abbiamo di fronte un quadro normale facciamo un
polmone profondo.
test di induzione: si usa la metacolina Preparazione del paziente alla misura della DLCO
o Se è positivo: diagnosi di asma È consigliabile evitare le seguenti attività prima dell’esecuzione del test:
o Se è negativo ci orienta verso un’altra patologia oppure 1. Fumare entro 1 ora prima del test;
verso la diagnosi di patologia asmatiforme di forma lieve 2. Bere alcolici entra 4 ore prima del test;
che non ha un’iperreattività bronchiale aspecifica, da 3. Fare esercizio importante entro 30 min prima del test;
trattare magari con dei broncodilatatori al bisogno. 4. Usare il busto ortopedico, a meno che questo non sia molto
importante per la patologia per la quale è stato indicato;
Test di reversibilità: è significativo un aumento uguale o superiore
5. Pranzare abbondantemente entro 2 ore prima del test
al 12% rispetto al valore di base di FEV1. Se il paziente è molto
ostruito bisogna anche andare a vedere se comunque questo Risultati:
valore sia almeno di 200 cc. Esame importante soprattutto nelle patologie restrittive, misura indirett. la
Test di broncostimolazione, anche detta prova broncodinamica, capacità di trasferire gas dagli spazi alv. al sangue capillare (argomento della tesi
di laurea di Fuso). Questo esame ci dà due indicazioni fondamentali:
il paziente fa la spirometria, poi comincia ad inalare
1) l’indice di diffusibilità della membrana alveolo-capillare
concentrazioni crescenti di metacolina. Si parte da 0,06 mg/ml e 2) l’indice di omogenea distribuzione dei rapporti V/Q.
si arriva spesso a 16 mg/ml che è circa 1000 volte di più, dunque Sempre ridotta nei pazienti con fibrosi polmonare, non è specifica, quando i livelli
il range di dose somministrabile è davvero ampio. I pazienti sono molto bassi (<40%) correla con ipertensione polmonare.
Nell’asma è normale, o addirittura aumentata. Se invece noi troviamo in un
iperreattivi rispondono a questo test con dosi che sono 10, 100 paziente una DLCO ridotta e ha un quadro di tipo ostruttivo, quello depone per un
volte più basse di quelle che servono ad un soggetto normale per enfisema polmonare. Riguardo alla BPCO un paziente con enfisema e quindi
sviluppare il broncospasmo. Alcuni soggetti normali non paziente magro (pink and puffing): presenta elevati volumi polmonari, una DLCO
sviluppano broncospasmo nemmeno con 128 mg/ml, quindi molto ridotta. Mentre il paziente di tipo B (blue and bloated) può presentare
volumi polmonari aumentati e la DLCO poco compromessa]. Nell’enfisema ci sono
proprio non rispondono a queste stimolazioni. Si va avanti fenomeni distruttivi a livello dell’interstizio. Nell’interstizio sono infatti presenti i
ripetendo la spirometria dopo la metacolina finchè il FEV1 non è vasi quindi l’enfisema comporta un’alterazione della vascolarizzazione dei capillari,
sceso di almeno il 20% oppure finchè non si è arrivati alla dose più perciò si riduce la diffusione dei gas.
alta che si intende dare. Questi sono i concetti di normalità Questo è importante sia perché è un punto “diagnostico-funzionale” tra il
bronchitico cronico e l’enfisematoso sia per capire l’entità della quota
dell’iperreattività bronchiale. Sono: moderato-grave sotto 1 enfisematosa.
mg/ml, lieve tra 1 e 4 mg/ml, borderline vuol dire che tra 4 e 16
ANEMIE ANEMIA DA INFIAMMAZIONE CRONICA
Definizione: condizione caratterizzata da ridotti valori di Hb Definizione: l’anemia si sviluppa a seguito di tutte le patologie
<13/12.5g/dL per l’uomo e <11,5g/dL per la donna. Si può anche caratterizzate da infiammazione cronica, possono essere infettive,
definire come condizione caratterizzata da un ridotto potere infiammatorie e reumatiche come AR, LES, neoplasie, collagenopatie,
ossiforico del sangue, dovuta a ridotti livelli di Hb o alla presenza di infezioni. La patogenesi è la flogosi, ed è basata sull’azione delle
tipi di Hb con ridotta affinità per l’ossigeno. È il risultato proteine di fase acuta e sull’attivazione del sistema reticolo-
dell’incapacità da parte del midollo osseo di contrastare istiocitario e linfocitario. In particolare avremo un aumento
efficacemente la causa di anemia (eritropoiesi ridotta/inefficace o dell’epcidina che è una proteina deputata alla regolazione del
aumentata distruzione periferica). lieve: Hb >10g/dL; moderata: Hb = metabolismo del ferro (inibisce l’immissione in circolo dall’intestino,
8-10g/dL; severa: Hb <8g/dL. Epidemiologia: prevalenza del 35%, con tramite una riduzione dell’espressione della ferroportina sugli
variazioni geografiche (++ asia, -europa). La fascia d’età + colpita è enterociti, aumentandone il deposito; mentre nei macrofagi inibisce
quella prescolare, le donne sono + colpite (ciclo, gravidanza). L’80% di il rilascio ad altre cellule, in particolare nel midollo osseo),
tutte le anemie è iporigenerativo (+++anemia sideropenica, ++anemia probabilmente con l’intento di sottrarre ferro a un eventuale agente
da infiammazione cronica, +talassemia). patogeno. Anche la lattoferrina mostrerà una sovraespressione in
Classificazione fisiopatologica: corso di infiammazione, essa è contenuta nei granuli dei neutrofili, e
anemie da ridotta produzione (ipo-rigenerative/eritropoiesi ha lo scopo di sottrarre ferro alla transferrina (ferro circolante
inefficace, con reticolociti<0.5%): mieloftisi, alterata produzione di disponibile) in modo tale da aumentare il ferro nei depositi,
Cell staminale (anemia aplastica, PRCA), alterata differenziazione diminuendo quello disponibile per l’eritropoiesi. La ferritina,
della cell staminale (MDS, anemia da malattia cronica, IRC, da anch’essa proteina di fase acuta, andrà sempre a ridurre il ferro
endocrinopatie, anemie diseritropoietiche congenite), alterata sintesi circolante, mentre le citochine infiammatorie (IL-1,-6, TNFalfa,
di DNA (deficit B12 e folati, o macrocitiche non carenziali-MDS, da IFNgamma) inibiscono la produzione di EPO e dei suoi recettori
farmaci), alterata sintesi di Hb (anemia sideropenica, sideroblastica, (ridotto stimolo emopoietico, con IL-6 che in più stimola la
talassemie, drepanocitosi). aumentata distruzione (iper- produzione epatica di epcidina).
rigenerative/emolitiche, con reticolociti>1.5-2%) difetti intrinseci (di Clinica: la sintomatologia è sfumata da anemizzazione cronica (per via
membrana sferocitosi e EPN; enzimatici deficit G6PDH e PK; di Hb dei compensi → ↑EPO, GC e GS, respirazione e 2,3DPG così che
talassemie, emoglobinopatie), difetti estrinseci (immunologiche favorisce il rilascio di Hb ai tessuti) ed è principalmente condizionata
anemie auto, alloimmuni e immunoemolitiche da farmaci; non dalla patologia di base.
immunologiche anemie infettive, microangiopatiche, da protesi o Diagnosi: a causa della presenza di infiammazione, avremo aumento
agenti chimici), da perdita ematica acuta. di VES e PCR e all’elettroforesi, un aumento delle globuline α1 e 2.
Differenze: valutando i reticolociti, MCV, MCH, MCHC e RDW. L’emocromo documenta un’anemia normo/normo o micro/ipo, con
Classificazione morfologica: anemie microcitiche (MCV<80fL) come reticolocitopenia. Lo striscio di sangue midollare (agoaspirato)
la sideropenica, sideroblastica, talassemie, anemia da malattia mostra, tramite la colorazione di perls, l’accumulo di ferro nei
cronica e anemia falciforme e sferocitosi. Anemie normocitiche macrofagi e la riduzione negli eritroblasti. ASSETTO MARZIALE: è
(MCV=80-96fL) come la mieloftisica, l’aplastica, PRCA, MDS, anemia fondamentale per la ddx con le altre forme microcitiche: sideremia
da malattia cronica, da IRC, anemia falciforme, anemie combinate ↓, transferrina ↓(al contrario dell’a. sideropenica), ferritinemia ↑(al
(carenziali+sideropeniche) e immunoemolitiche. Anemie contrario dell’a. sideropenica), recettore solubile della transferrina
macrocitiche (MCV>96Fl), e megaloblastiche (MCV>120), come le ↓(al contrario dell’a. sideropenica).
non carenziali -MDS, anemia da farmaci e le carenziali-deficit vit B12 Terapia: trattamento della patologia di base e terapia di supporto
e folati. dell’anemia (trasfusioni+ EPO). Al contrario dell’anemia sideropenica
Classificazione del prof: 1)ridotta eritroblastogenesi non si può trattare attraverso somministrazione di ferro, perché
(eritroblastopenia congenita o acquisita, anemia da IRC), 2)ridotta altrimenti si accumulerebbe.
eritrogenesi (carenza di B12 e folati, anemie diseritropoietiche
congenite e anemia saturnina), 3)ridotta sintesi Hb (talassemia, ANEMIA SIDEROPENICA
sideropenia, da flogosi, deficit B6), 4)ridotta sopravvivenza L’anemia sideropenica è un’anemia dovuta alla riduzione della
eritrocitaria (alterazione eritrociti, alterazioni extraeritrocitarie, disponibilità di ferro, necessaria alla sintesi dell’eme globinico. È la
emorragia). forma più frequente di anemia microcitica (MCV<70fL, MCH<26pg,
Una normocitica può avere alterazioni carenziali→ ferro, B12 e acido RDW basso) delle donne fertili soprattutto. (Al contrario dell’anemia
folico, es anemia perniciosa. da infiammazione cronica), qui l’epcidina è down-regolata, in modo
MCV→ mi serve valutarlo per distinguere il tipo di anemia, se esso è da aumentare così sia l’assorbimento intestinale e la successiva
aumentato sospetto anemia megaloblastica, da alterata sintesi del immissione in circolo, sia il rilascio di ferro da parte dei macrofagi
DNA, connesso al deficit di B12 e acido folico. midollari, è aumentata anche la transferrina che trasporta il ferro in
Caratteristiche cliniche del pz anemico→ CV e RESPIRATORI: Dispnea circolo, e dato che la sua produzione è in equilibrio con la sideremia
da sforzo (I chemorecettori percepiscono la diminuzione di Po2), (ovvero la quota satura di transferrina circolante), se questa è bassa,
tachicardia, cardiopalmo, palpitazioni, angina, Claudicatio. allora aumenta, così come anche i recettori TfR che legano appunto
NEUROLOGICI: cefalea (x diminuzione O2 nel cervello), vertigini, la transferrina permettendone l’endocitosi.
perdita di concentrazione e memoria, affaticabilità (x produzione Eziologia: ridotta assunzione (dieta vegetariana, stati di
acido lattico attraverso respirazione anaerobia), sensibilità al freddo. malnutrizione), aumentato fabbisogno (infanzia, accrescimento,
GI: anoressia, nausea, costipazione, diarrea ( l’intestino viene privato gravidanza e allattamento), alterazioni dell’assorbimento (celiachia,
di sangue che va verso tessuti più mobili). GENITOURINARI: ipocloridia gastrica- il Cl trasforma il Fe2+ in 3+, assunzione
irregolarità mestruali, amenorrea, menorragia, alterazione sessualità prolungata di PPI, resezioni chirurgiche gastriche e digiuno-ileali),
(stesso motivo del gastrointestinale). CUTE: pallore (x meno Hb che perdita ematica cronica (alterazioni del ciclo mestruale, perdite
colora la cute), unghie a vetrino d’orologio, cheilite angolare, glossite ematiche GI x emorroidi, ulcere, neoplasie, MC e RCU, Meckel e abuso
di FANS, donazione abituale del sangue e intensa attività sportiva).
Clinica: anemia, astenia, dispnea da sforzo, cardiopalmo, pallore della nella sideropenica è ridotto mentre nell’infiammazione cronica può
cute e delle mucose, cute secca e sottile, fragilità degli annessi, con essere normale o ridotto, dunque è in quest’ultimo caso che viene
capelli fragili e coilonichia (unghie concave e fissurate), glossite, posto in ddx-, anemia sideroblastica (↑, ↓/=↑,↑), talassemie (=/↑,
disfagia e cheilite angolare. Le alterazioni neurologiche possono =, =/↑, =/↑).
comprendere irritabilità, cefalea, difficoltà alla concentrazione e Ddx tra microcitemia e anemia sideropenica: le forme di anemia
pagofagia (tendenza a mangiare ghiaccio); microcitica (MCV<80fL) possono essere la sideropenica (↓,GR,
sdr. Plummer-vinson: anemia sideropenica+ glossite+ disfagia. ↓,Hb), e la non sideropenica, ovvero sideroblastica, talassemie,
I sintomi però non si vengono a manifestare sin da subito perché la anemia da malattia cronica, anemia falciforme e sferocitosi (nGR,
patogenesi della deplezione di ferro avviene lentamente, e intanto si ↓Hb). Dopo aver valutato l’MCV devo considerare l’assetto marziale
può avere l‘instaurazione di meccanismi di compenso che rendono la per capire se vi è o meno un deficit di ferro (TIBC, ferritina sierica e
patologia subclinica anche a fronte di valori estremamente bassi di recett sol transferrina), se la sideremia è bassa l’anemia è da carenza
Hb. di ferro o da malattia cronica, in particolare nella prima il TIBC sarà
Abbiamo 3 fasi: 1) deplezione del ferro nei depositi, con riduzione di alto mentre nella seconda basso, così come il recettore sol
ferritina ma pz asintomatico; 2) riduzione sideremia che causa transferrina, mentre la ferritinemia sarà diminuita nella sideropenica
aumento di sintesi di TIBC, + ferritinemia sempre ridotta, e normale o aumentata nell’infiammazione cronica perché il
clinicamente l’anemia ancora non si manifesta ma possono comparire problema non è la carenza ma appunto l’aumentato deposito. Inoltre
sintomi aspecifici come affaticabilità, irritabilità e insonnia; 3) anemia nell’infiammazione cronica all’inizio l’anemia è normo/normo, solo
manifesta e assetto marziale più marcato. con il perdurare della stessa diventa micro/ipo; in + in questo caso
Diagnosi: F anemia se Hb<11.5 g/dL e M se Hb< 12,5/13; inoltre nella avremo anche valori mossi delle proteine di fase acuta. Se invece la
donna questo tipo di anemia è più frequente perchè la perdita del sideremia e gli altri parametri dello stato del ferro sono normali e non
ciclo mestruale porta a diminuzione del ferro di 20-40 mg e inoltre vi sono indici di fase acuta mossi, ci possiamo orientare verso una
durante gravidanza e allattamento ne aumenta il fabbisogno (6-8 vs beta-talassemia. La diagnosi richiede indagini familiari e un esame
1 mg/die). della morfologia eritrocitaria allo striscio di sangue periferico; sono
Gli esami di primo livello sono: inoltre necessari studi sulla composizione emoglobinica e approcci di
1a) l’Emocromo che documenta un’anemia microcitica (MCV <70fL) e biologia molecolare nel caso di sindrome talassemica, e un aspirato
ipocromica (MCH <26pg); Anisocitosi con RDW >14%; Hct <40% e midollare per la dimostrazione di sideroblasti ad anello nel caso di
conta dei globuli rossi <4.000.000/mm3, Reticolociti diminuiti un’anemia sideroblastica congenita. Nella talassemia il pz ha un Hb
(<0,5%). Spesso si può osservare anche un aumento delle piastrine ai limiti inferiori della norma o lievemente ridotta, una netta
che si normalizza dopo terapia marziale, perché il blocco microcitosi (intorno a 60-70 fL), e un numero di GR mediamente
dell’eritropoiesi, fa sì che il precursore staminale per compenso, superiore al normale. Lo studio della composizione emoglobinica
produca piastrine. mostrerà un aumento dell’emoglobina A2 (anche se non sempre,
1b) Assetto marziale: che è fondamentale per la diagnosi differenziale perché esistono i portatori o carrier silenti che hanno un emocromo
con le altre forme microcitiche; Sideremia↓, Transferrina totale normale, e dunque in questo caso effettuiamo uno studio del
(TIBC) ↑, Saturazione della transferrina ↓, Ferritinemia↓. rapporto della sintesi delle catene globiniche alfa e beta). Inoltre nel
1c) Striscio periferico: ipocromia, microcitosi e anisocitosi. microcitemico l’Hb è 11-14 dunque pressocchè normale, ma nel pz
Poi abbiamo esami di secondo livello come: con talassemia major scende sotto i 7 xk manca la globina beta.
2a) Striscio di sangue midollare che consente di effettuare ddx
attraverso la colorazione di perls (dove ad es può individuare ANEMIA MEGALOBLASTICA
sideroblasti ad anello tipici delle anemie sideroblastiche); Definizione: è un’anemia macrocitica con MCV >120fL, caratterizzata
2b) sangue occulto nelle feci x3, 2c) gastro-colonscopia, 2d) esami da eritrociti macrocitici e ipercromici circolanti e da megaloblasti
delle urine (Hb ed emosiderina), 2e) esame ginecologico per (eritroblasti giganti) a livello midollare. Si può parlare anche di anemie
escludere fibromatosi uterina, 2f) elettroforesi Hb (x escludere la carenziali (da vitamina B12 e folati).
presenza di un trait talassemico). Terapia: è una terapia marziale, Eziologia: carenza di vit B12 x apporto inadeguato (vegetariani),
basata sulla supplementazione di Sali ferrosi x os, che è in grado di fabbisogno aumentato (gravidanza, allattamento, accrescimento),
dimezzare il deficit di Hb in circa 3w e di correggere l’anemia in 2 mesi, assorbimento alterato a causa di un deficit di fattore intrinseco che
un es. è il ferrograd (100-200 mg/die, lontano dai pasti) o per via ev può essere o congenito (anche se molto raro) o secondario ad anemia
abbiamo il ferrijet, ma solo in pz incapaci di tollerare i Sali, o che perniciosa (malattia autoimmune causata da risposta immunitaria-
hanno perdite ematiche persistenti, non compensate con terapia cell-mediata, diretta contro le c.parietali dello stomaco, che induce
orale (la prima dose deve essere ¼ di quella tot ad infusione lenta x perdita progressiva di FI, e dunque diminuzione dell’assorbimento), a
evitare eff idiosincrinasi o shock anaf) è importante che alla terapia radiazione gastrica o resezione, o a gastrite atrofica, ipocloridria,
marziale venga aggiunto sempre acido folico perché senno la ripresa trattamenti prolungati con PPI e MC, o ancora sdr di Imerslund
dell’eritropoiesi non correttamente sostenuta con questa vitamina (incapacità della mucosa ileale ad assorbire il complesso FI-B12 x
determinerebbe anemia megaloblastica. Quando arriviamo a 10-11 di difetto dei microvilli), ileite, fistole ileocoliche e linfomi. Un'altra
Hb, e raggiungiamo valori di ferritina adeguati, valutiamo una terapia causa può essere un eccessivo consumo come a seguito di infezioni
di mantenimento. Nel corso della terapia inoltre dobbiamo parassitarie da Botriocefalo, o uso alterato x deficit della
controllare la risposta del pz, attraverso un monitoraggio della conta transcobalamina, o per finire farmaci come protossido di azoto. La
reticolocitaria in 5^ e 7^ gg (crisi reticolocitaria), + monitoraggio crasi carenza di folati invece può essere presente a causa di un apporto
ematica. Ei: diarrea ed epigastralgia. inadeguato (diete inadeguate, eccessiva cottura del cibo e alcolismo-
che insieme a HCC e cirrosi causa anche diminuzione delle scorte
Ddx tramite assetto marziale tra le anemie: epatiche), fabbisogno aumentato (gravidanza, allattamento,
anemia sideropenica (sideremia ↓, TIBC↑, saturazione accrescimento, ipertiroidismo, neoplasie, iperplasia eritrone-
transferrina↓, ferritinemia↓, recettore sol transferrina↑), anemie aumento turn-over), assorbimento alterato (celiachia, resezione
da infiammazione (↓,↓,↓/=, =/↑, ↓), - il val del recett sol della tenue, MC, linfomi intestinali, dermatite erpetiforme), farmaci come
transferrina è dirimente tra queste prime due forme/ inoltre l’MCV metotrexato, contraccettivi, anticonvulsionanti e bactrim, carenza di
vit B12 che causa lo stesso effetto del metotrexato ovvero vitamina B12 e di folati: i valori sono costantemente diminuiti
intrappolamento dei folati nella cellula in forma non biodisponibile, e (<100pg/ml) e avremo aumento della sideremia (x il diminuito uso);
per finire perdita eccessiva (dialisi). Dosaggio degli Ig anti-FI: positiva nel 60-90% dei casi di anemia
Patogenesi: la carenza di queste due vitamine determina un alterata perniciosa; Dosaggio urinario di acido metil-malonico (si accumula
sintesi del DNA, per la carenza di metionina, specialmente nei tessuti per la carenza di B12); esami di secondo livello sono: colon e
a rapido turn-over come il midollo, il tratto GI e la cute, causando un gastroscopia: può evidenziare l’infiltrato infiammatorio nella mucosa
quadro di eritropoiesi inefficace e sviluppo di macrocitosi secondaria e l’eventuale atrofia gastrica+ ricerca HP; sangue occulto fecale,
alla riduzione del numero di divisioni cellulari, con asincronismo esame parassitologico, marker HBV, HCV, A antiendomisio e antiTg.
maturativo del rapporto N/C e arresto frequente in fase S+ salto di 1 Terapia: Somministrazione di vitamina B12 (dobetin) x via im
o + mitosi. 100microg al di x 7 gg (ma anche x os o ev); poi 100 microg ogni 3gg x
La vit B12 è presente in alimenti di origine animale (carne, uova e 3-4w e infine mantenimento con 100 microg al di 1 volta al mese: la
latte) ed è un coenzima coinvolto in due reazioni fondamentali ovvero risposta alla terapia si misura valutando l’improvviso aumento dei
sintesi della mielina (deficit si diagnostica con ricerca di acido metil- reticolociti in circolo (crisi reticolocitaria) e viene continuata per tutta
manolico nelle urine) e produzione di metionina con trasferimento di la vita (dopo 4-5gg aumenta l’Hb e poi aumenta di circa 1g a w).
un gruppo metilico del 5-MTFH all’omocisteina. Uptake=2.5 microg, Somministrazione di folati: acido folico per via orale per un periodo
deposito=2-5mg; quindi sono necessari anni perché si manifesti congruo: bisogna ricordare che la sola somministrazione di folati non
carenza. risolve l’eventuale sintomatologia neurologica (dovuta al difetto di
Assorbimento: la saliva contiene gp R, il pH acido dello stomaco ne B12), quindi bisogna affiancare la vitamina B12 (anche perché i
consente il legame con la vit B12, mentre le c.parietali producono FI, sintomi neurologici possono diventare irreversibili con il tempo).
nel duodeno, gli enzimi pancreatici permettono il distacco della vit Principali indicazioni alla supplementazione da folati: anemia da
B12 dalla Gp R e il legame con FI. Nell’ileo questo complesso viene folati, epatopatie, gravidanza, anemia sideropenica ed emolitica).
endocitato tramite specifici R, con rilascio endocell della cobalamina.
Nel sangue, infine, le proteine di trasporto sono le transcobalamine.
I folati sono invece presenti in larga misura nei vegetali crudi e nella
carne. Uptake= 110microg, deposito=5-20mg; quindi si manifesta
carenza in pochi mesi perché le scorte sono poche e inoltre in
gravidanza il fabbisogno è aumentato fino a 500migrog/die. Motivo
per cui questo tipo di anemia è più frequente.
Assorbimento: digiuno prox/duodeno.
Clinica: caratterizzata da segni e sintomi legati al difetto di sintesi di
DNA, che si manifesta soprattutto nei tessuti ad alto turnover; e nel
caso del difetto di vitamina B12 si manifestano anche i segni e sintomi
neurologici (parestesie) per la difettosa sintesi di mielina:
Anemizzazione: pallore accentuato, colorito ceruleo della cute (o “a
cera vecchia”, è il segno distintivo) correlato al subittero, astenia, e
ittero (x rottura eritroblasti midollari), dispnea da sforzo e
cardiopalmo; Alterazioni mucocutanee e degli annessi: glossite,
scomparsa delle papille linguali (glossite atrofica di Hunter), ragadi e
vescicole della rima labiale, striature ungueali, afte e cheilite
angolare; Sintomi gastrointestinali: nausea, costipazione, diarrea,
ecc; Sintomi neurologici (solo B12, x demielinizzazione dei cordoni
postero-lat del MS): parestesie, alterazioni dell’umore, perdita di
memoria fino a psicosi e ad atassia (con babinski e romberg positivi)
e alterazioni del movimento e della sensibilità. Dapprima reversibili,
tendono a diventare con il tempo irreversibili (se non corretto il
deficit di B12).
Diagnosi: Emocromo: anemia macrocitica (MCV >96fL) o
megaloblastica (MCV >110-120fL) e ipercromica (MCH>32pg).
L’anemia può essere anche molto grave ed arrivare persino a valori di
4g/dL. Striscio di sangue periferico: globuli rossi grandi e ipercromici
con caratteristica ovalocitosi; neutrofili con nuclei ipersegmentati (xk
invecchiati), i Reticolociti fortemente ridotti, Piastrine e leucociti sono
quasi sempre al di sotto della norma + anisopoichilocitosi. Indici di
emolisi: LDH aumentato per via dell’aumentato turnover midollare e
contemporanea eritropoiesi inefficace (apoptosi elevata). Anche gli
altri indici sono spesso alterati (bilirubina e aptoglobina)- nelle altre
anemie da mancata produzione ciò invece non succede, la causa di
ciò è l’eritroblastolisi a liv midollare che porta a riversare un pò di
LDH e bilirubina indiretta nel sangue periferico, ma non vi è
aumento dei reticolociti e di aptoglobina come nelle anemie
emolitiche; Agoaspirato e biopsia osteomidollare: midollo
ricchissimo di grandi eritroblasti (megaloblastosi), con citoplasma
basofilo, ricco di protrusioni; detto anche midollo blu-diagnosi
differenziale con leucemia eritroblastica (LMA M6); Dosaggio di
PERITONITE o Peritonite da succo pancreatico possibile in corso di
La peritonite è una infiammazione del peritoneo in risposta a pancreatite acuta necrotico-emorragica.
lesioni della sierosa. Eziologia, grado di diffusione ed o Uroperitoneo causato da traumi alle vie urinarie, lesioni
evoluzione clinica possono essere molto diverse. È possibile iatrogene, deiscenza di anastomosi delle vie urinarie.
classificare le peritoniti secondo almeno 3 criteri - o Emoperitoneo caratterizzato dalla presenza di sangue libero
eziopatogenesi - estensione - evoluzione clinica. nel cavo addominale che può essere dovuto a molte cause
Classificazione secondo eziopatogenesi (traumi, rottura di AAA, rottura di epatoma/angioma epatico,
Si distinguono in - primitive che sono rare – e secondarie. Le rottura della milza, rottura di corpo luteo, gravidanza
perforazioni dei visceri addominali e le flogosi acute sono le extrauterina
cause più frequenti. Classificazione sull’estensione
I traumi penetranti possono determinare peritonite - per L’estensione della flogosi è condizionata da numerosi fattori -
contaminazione batterica dall’esterno - e/o per rottura dei Eziologia della peritonite - Natura e sede della lesione -
visceri addominali. Capacità di difesa. Si distinguono in:
Emoperitoneo provoca infiammazione peritoneale di tipo - Diffuse o generalizzate: interessamento esteso alla maggior
chirmico. Può essere dovuta a varie cause - rottura di parte della cavità addominale. L’estensione generalizzata è la
gravidanza extrauterina o di cisti ovarica - rottura traumatica conseguenza di una contaminazione massiva oppure di un
di milza, fegato o mesenteri - rottura aneurisma aortico. deficit dei meccanismi di difesa peritoneali ce non riescono a
Cause iatrogene rappresentate essenzialmente dalle ciscoscrivere un processo infiammatorio o settico addominale
complicanze perforative a carico dei visceri addominali. Può - Localizzate o circoscritte quando il processo flogistico/settico
avvenire in corso di - esami endoscopici (CPRE, viene arginato dai meccanismi di difesa locali (reazione
gastroduodenoscopia, laparoscopica, colonscopia…) - infiammatoria, fagocitosi, reazione fibroblastica…)
manovre radiologiche invasive (drenaggio percutaneo - Pelviperitoniti forma di peritonite circoscritta localizzata
ecoguidato delle vie biliari o di raccolte ascessuali) - esami nello scavo pelvico, caratterizzata da infezioni del peritoneo
agobiopriti addominali - RX con mdc baritato. pelvico secondaria a infezione dell’utero o degli annessi che si
La peritonite postoperatoria è una grave complicanza. Può propaga per contiguità al peritoneo La differenza con l’ascesso
derivare da - Deiscenza di anastomosi o sutura intestinale - pelvico e la pelviperitonite utero-annessiale è che la
Filtrazione da anastomosi intestinale per errore tecnico - pelviperitonite è quasi sempre suscettibile a trattamento
Persistenza di raccolte settiche addominali non drenae - medico conservativo, l’ascesso necessita di trattamento
Emoperitoneo postoperatorio. chirurgico
Evoluzione
Secondo l’eziologia distinguiamo quindi: A seconda dell’evoluzione le peritoniti si dividono in - Acute
- Peritoniti settiche. Caratterizzate da infezione locale o Nella maggior parte dei casi le peritoniti sono acute. Il decorso
generalizzata del cavo addominale: clinico dura solitamente pochi giorni. Le manifestazioni
o Peritoniti settiche primitive sono rare, si manifestano di cliniche importanti infatti inducono il medco a prendere
solito in pazienti con cirrosi, IR, LES e talvolta pazienti pediatrici provvedimenti terapeutici che se adeguati sono spesso curativi
immunocompromessi (in tal caso è impuabile a pneumococco) In alti casi l’evoluzione può essere talmente acuta da condurre
o Peritoniti settiche secondarie sono le forme più frequenti di a morte.
peritonite e sono solitamente causate da una flora Croniche
polimicrobica costituita da batteri aerobi o anaerobi. Sono rare. Sono rappresentate dalla forma tubercolare (oggi
L’infezione può essere secondaria a: poco frequente) e da alcune peritoniti settiche diffuse
Perforazioni di visceri cavi ad alto contenuto di batteri cronicizzate che determinano la formazione di molteplici
Ischemia intestinale e infarto mesenterico che alterano la microfocolai ascessuali con lenta tendenza alla risoluzione
parete determinando flogosi acuta del peritoneo viscerale spontanea.
seguita dopo poche ore a peritonite settica Fisiopatologia
- Peritoniti chimiche. Causate dal contatto con l peritoneo Gli stimoli irritativi del peritoneo determinano la comparsa di
delle secrezioni del tubo digerente e del sangue. Inizialmente 3 tipi di risposta - Risposta locale infiammatoria - Ileo paralitico
il materiale che si spande nel peritoneo è sterile o poco - Risposta generale dell’organismo
contaminato e si ha solo flogosi chimica. Se sono presenti Risposta locale infiammatoria
batteri nel liquido fuoriuscito la peritonite si trasforma in Iperemia, congestione ed edema del peritoneo, e comparsa di
settica. essudato peritoneale. La sierosa peritoneale flogistica diventa
o Peritonite biliare caratterizzata da una intensa reazione permeabile al passaggio bidirezionale di liquidi,
infiammatoria del peritoneo dovuta al contatto con la bile, macromolecole, batteri e in parte anche elementi figurati del
della quale i Sali biliari rappresentano il componente più sangue:
irritante. Dovuta a complicanza chirurgica, filtrazione di bile o Inizialmente trasuda liquido interstiziale nel cavo peritoneale
per sovradiscensione delle vie biliari ostruite, putura o Dopo poche ore il versamento assume i caratteri di essudato
percutanea del fegato, trauma… (concentrazione proteica >3g/dL e prova di Rivalta positiva)
o Peritonite da succo gastroenterico solitamente secondaria a o Nell’essudato peritoneale sono presenti leucociti, tracce di
perforazione da ulcera peptica o neoplasia gastrica, trauma sangue, detriti celluleri, proteine e fibrina
gastroduodenale, deiscenza di sutura gastrica/duodenale
o A volte si aggiunge la presenza di batteri e particelle di copi di trauma addominale - riesacerbazione di malattie
estranei. infiammatorie a livello del tubo digerente - eventuale recente
Ileo paralitico o adinamico assunzione di FANS o farmaci immunosoppressivi che ledono
È una reazione dell’intestino allo stato di flogosi peritoneale la barriera mucosa. Il dato anamnestico è importante perché:
caratterizzata da - Arresto della peristalsi - Distensione - suggerisce l’eziologia della peritonite,
intestinale con accumulo di gas e liquidi nel lume - Alvo chiuso - indica il tipo più idoneo di una eventuale incisione
a feci e gas. L’ileo paralitico si associa a diminuzione del laparotomica
riassorbimento di liquidi dal lume. I liquidi che si accumulano - suggerisce talvolta l’opportunità di iniziare subito terapia
in abbondanza nell’intestino e nel cavo peritoneale provocano medica (ad esempio PPI nei pazienti con ulcera) e antibiotica
la dilatazione del “terzo spazio”, ciò contribuisce a adeguata
determinare ipovolemia. Segni e sintomi
Risposte generali dell’organismo Le manifestazioni cliniche sono in relazione con la diffusione,
- Modificazioni emodinamiche e cardiovascolari Avvengono in la durata dell’infezione e le capacità generali di difesa e di
conseguenza dell’ipovolemia e degli effetti dell’endotossina e risposta di fase acuta dell’organismo. Fra i fattori che
degli altri mediatori liberati dai monocitimacrofagi. Si influenzano la gravità della peritonite e l’espressione del
manifestano: tachicardia, diminuzione pressione venosa quadro clinico: natura della lesione iniziale, entità della
centrale e diminuzione gittata cardiaca. I risultati complessivi contaminazione batterica, capacità di difesa fagocitaria e
sono una diminuzione della perfusione dei tessuti e la immunitaria dell’organismo.
comparsa di metabolismo anaerbico. Segni e sintomi locali di peritonite comprendono:
- Modificazioni respiratorie. Le modificazioni respiratorie sono - dolore addominale spontaneo e che di regola aumenta con
di vario tipo: o tachipnea e dispnea da diminuzione delle la palpazione. L’intensità è correlata al grado di irritazione
capacità polmonari per sovradistensione intestinale e peritoneale. La sede del dolore spontaneo e la localizzazione
compressioni sulle basi o possibile atelettasia delle basi o possono suggerire una diagnosi eziologica ma non hanno
alterazioni degli scambi alveolo-capillari per l’effetto lesivo valore assoluto, soprattutto per le perforazione dei visceri cavi
esercitato a livello degli alveoli e dell’interstizio polmonare. La situati nei quadranti superiori.
diminuzione degli scambi gassosi polmonari è documentata - distensione
dalla diminuzione della PaO2 all’EGA. - rigidità e ipomobilità dell’addome con gli atti del respiro -
- Modificazioni endocrine e metaboliche. Le modificazioni comparsa di difesa addominale
endocrine e metaboliche alla peritonie sono mediate da - segni dell’ileo paralitico. I segni classici di ileo paralitico nelle
molecole solubili liberate dai monociti-macrofagi in risposta peritoniti sono o distensione addominale o scomparsa dei
all’infezioni. Avremo: rumori di peristalsi o presenza del segno del quazzamento
o Aumento secrezione ACTH e ormoni catabolici (catecolamin, intestinale o alvo chiuso a feci e a gas o presenza di livelli
corticosteroidi e glucagone) ideoaerei intestinali all’RX diretto addome.
o Iperglicemia per effetto dell’azione iperglicemizzante degli Nelle peritoniti acute da perforazione o flogosi viscerale e da
ormoni catabolici e la comparsa di insulino resistenza emoperitoneo l’esordio della malattia avviene con il quadro di
o Deplezione proteine viscerali catabolizzate ai fini della addome acuto:
gluconeogenesi, si assiste infatti a deplezione delle masse - Dolore addominale improvviso assai intenso e continuo
muscolari e importante calo ponderale - Difesa addominale
o Aumento della secrezione di aldosterone e ADG in sisposta - Segni clinici di ileo paralitico
all’ipovolemia. - Alvo chiuso a feci e gas.
L’evoluzione sfavorevole della peritonite settica è Nelle peritoniti generalizzate il dolore è diffuso a tutti i
caratterizzata dalla comparsa di una condizione emodinamica quadranti addominali e contemporaneamente compare una
di basso flusso detta stato ipodinamico che comporta contrattura di difesa di tutta la parete alla palpazione (addome
ipoperfusione tissutale Lo stato ipodinamico causa ligneo o a tavola). All’insorgenza dell’ileo paralitico fa seguito
diminuzione della gittata cardiaca, ipotensione arteriosa, dopo un periodo di tempo variabile da qualche minuto a poche
aumento delle resistenze vascolari. Si parla di shock settico ore l’insorgenza di vomito. Nel caso di irritazione dle peritoneo
freddo ed ha prognosi spesso infausta diaframatico compare anche il singhiozzo.
L’equilibrio acido-base Esame obiettivo:
- inizialmente è normale Notiamo
- si sviluppa alcalosi respiratoria nella fase di compenso - Scomparsa dell’aia di ottusità epatica alla percussione in caso
iperdinamico iniziale caratterizzata da iperventilazione di gas libero peritoneale conseguente a perforazione viscerale
- compare acidosi metabolica quendo evolve verso lo shock - Addome poco trattabile alla palpazione, con segno di difesa
settico freddo. addominale che può essere localizzato, o essere esteso a tutti
QUADRO CLINICO i quadranti
Anamnesi - Segno di blumberg (dolorabilità addominale di rimbalzo alla
Nella patologica remota si cercano eventuali malattie o palpazione) conferma la flogosi peritoneale
interventi a carico di stomaco, duodeno o colon che indirizzino - È sempre opportuno eseguire l’esplorazione rettale. In caso
verso la preesistenza di malattie che possono evolvere in di versamento settico o di emoperitoneo cospicuo che si
perforazione. Nella patologica prossima si indagano - episodi raccoglie nel cavo di Douglas, il dito esploratore evoca dolore
alla palpazione della parete anteriore dell’ampolla rettale e a
volte si percepisce una massa teso-elastica fluttuante.
La sintomatologia generale è quella dello stato settico quindi
- Febbre continua ad intensità variabile, in genere tra 37,5°C e
40°C - Tachicardia - Tachipnea – Sudorazione.
Si associano spesso - Stato di agitazione con disorientamento -
Disidratazione della cute e delle mucose visibili – Oliguria.
In caso di shock stettico la cute diventa pallida per
vasocostrizione e compaiono marezzature cutanee a chiazza
bluastre, segno di ipoperfusione. La facies hyppocratica è
tipica delle peritoniti settiche in fase avanzata caratterizzata
da sudorazione del volto, volto di colorito pallido-livido,
secchezza delle labbra e della lingua, alitazione delle pinne
nasali per dispnea, bulbi oculari nelle orbite.
- Leucocitosi neutrofila che può raggiungere valori molto
elevati e che è generalmente proporzionale alla gravità
- Elettroliti plasmatici alterati in relazione a squilibri volemici,
vomito, sequestro di liquidi nel terzo spazio - Iperglicemia è
quasi una costante
- Alterazioni della coagulazione in pazienti in cui la peritonite
si accompagna ad emorragia
- Prove di funzionalità renale ed epatica alterate se il processo
peritonitico è in fase avanzata.
Gli esami microbiologici colturali sono utili per identificare i
focolai di infezione. A scopo diagnostico e di monitoraggio di
usa RX addome. Permette di evidenziare segni di ileo paralitico
e l’eventuale perforazione. TC ed ecografia possono essere
utili nel documentare raccolte liquide addominali per la
diagnosi differenziale con gli ascessi peritoneali.
Diagnosi differenziale
Si pone in dd con le peritoniti anche malattie extraperitoneali
che possono presentare alcuni sintomi in comune, soprattutto
per quanto riguarda il dolore - IM - Polmonite delle basi –
Uremia. La peritonite va differenziata dall’ascesso peritoneale.
A tal scopo è utile l’ecografia e la TC addominale.
La pelvi-peritonite utero-annessiale deve essere distinta da
altre forme di peritonite a localizzazione pelvica. Utile una
accurata anamnesi ginecologica e l’esame ogbbiettivo dei
genitali esterni ed interni, oltre che l’ecografia pelvica.
Complicanze
Tra le complicanze precoci - Evoluzione fulminante con shock
settico letale entro poche ore - Comparsa di insufficienze
multiple d’organo dopo alcuni giorni dall’inizio - Shock
ipovolemico Tra le complicanze tardive - Ascessi addominali -
Fistole - Deiscnze anastomotiche - Occlusione da aderenze
viscerali - Sterilità nella donna derivante da occlusione
tubarica.
Prognosi
La peritonite è una malattia grave. In generale - Peritoniti da
perforazione delle porzioni prossimali hanno decorso più
favorevole per la minore contaminazione - La prognosi è meno
favorevole nelle peritoniti diffuse stercoracee.
Terapia
La terapia è di regola chirurgica. A questa si associano - Terapia
medica antibiotica - Riequilibrio metabolico. Nei casi più gravi
può essere necessaria terapia intensiva e rianimazione La
terapia chirurgica mira a - Rimuovere il focolaio di infezione -
Toilette peritoneale - Drenaggio del peritoneo - Tratamento
della parete addominale.
ITTERI - Diminuzione dell’uptake → Sdr di Gilbert,
L’ittero è una pigmentazione patologica dei tessuti scompenso cardiaco e farmaci
caratterizzata da colorazione giallastra della cute e delle - Difetto di coniugazione → da latte ,aterno, farmaci
mucose secondaria al deposito di bilirubina in questi tessuti. e sdr di Criggler-Najaar.
Distinguiamo: - Difetto di escrezione
• Subittero quando i livelli di bilirubina superano 1,2- - Ostruzione meccanica vie biliari→ colestasi (sdr di
2,5 mg/dL. Dublin-johnson, Rotor, colestasi ricorrente familiare,
• Ittero quando i livelli di bilirubina sono >2,5-3mg/dL. colestasi gravidica, cirrosi e calcolosi biliare, colangite
Metabolismo bilirubina: sclerosante e neoplasie).
La bilirubina deriva dal catabolismo dell’eme, nella Nella pratica clinica si classificano in base ai valori di
degradazione dell’emoglobina dei globuli rossi senescenti (70- coniugazione della bilirubina
80%); Dal midollo osseo per eritropoiesi inefficace (10%); - Ittero da bilirubina indiretta (non coniugata)
dall’Hb proveniente da precursori di globuli rossi che non - Ittero da bilirubina diretta (coniugata)
arrivano a completa maturazione.
ITTERO PRE-EPATICO
L’emoglobina viene processata: Quando la bilirubina è prodotta in eccesso giunge al fegato in
• L’eme viene catabolizzato dall’enzima eme maggiore quantità costringendo l’organo a un sovraccarico di
ossigenasi; lavoro metabolico. Il fegato può aumentare la capacità di
• L’eme subisce l’apertura dell’anello pirrolico con captazione della sostanza, mentre la capacità di coniugazione
può aumentare in misura inferiore.
formazione di un tetrapirrolo centrale legato a Fe2+
In questi casi aumenta anche la formazione di urobilinogeno
(biliverdina- Fe2+); nell’intestino per cui la quantità di sostanza riassorbita con il
• Da questo dopo il distacco del ferro, che viene circolo enteropatico e ritorna al fegato è superiore ai livelli
riutilizzato si forma la biliverdina substrato normali tanto che gli epatociti non sono in grado di
dell’enzima biliverdina reduttasi; metabolizzarla completamente eliminandola nuovamente
• La biliverdina reduttasi catalizza la sintesi di nelle vie biliari e quindi una quota superiore a quella
bilirubina; trascurabile che si ha in condizioni normali passa nel plasma e
• La bilirubina nel sangue si lega all’albumina altrimenti giunge al rene dove è eliminata con le urine.
non riesce a circolare perché è idrofoba; In queste forme di ittero si riscontrano:
• Raggiunge l’epatocita dove viene trasportato nel • Aumento bilirubina indiretta.
citoplasma e poi nel REL tramite le ligandine; • Feci ipercromiche perché hanno una quota maggiore
• Nel REL troviamo l’uridin-difosfato-glucuronisil- di urobilinogeno.
transferasi che coniugano l’acido glucuronico e la • Aumento dell’urobilinuria per l’aumento della
bilirubina rendendola idrosolubile; produzione e riassorbimento di urobilinogeno.
• Le ligandine prendono la bilirubina coniugata e la • Non è presente bilirubinuria perché
trasportano al polo biliare dove attraverso la proteina l’iperbilirubinemia è di tipo indiretto e quindi non
multi-drug-resistant (MDR), passa e esce e va a finire passa il filtro glomerulare.
nelle vie biliari. Le cause principali sono:
Da quel momento in poi questa si chiama bilirubina coniugata, 1. Anemie emolitiche
nel sangue non ci deve mai stare, e segue il destino della bile. Caratterizzate da eccessiva distruzione dei globuli rossi. Si ha
Nel grande intestino la bilirubina coniugata viene modificata aumento della produzione di bilirubina. L’ittero compare solo
dai batteri intestinali, viene staccata dall’acido glucuronico e quando l’emolisi è cospicua, tanto da superare le capacità
viene anche idrogenata: si forma l’urobilinogeno che è metaboliche del fegato. Se l’anemia emolitica è di natura
incolore. cronica l’ittero può manifestarsi anche in forme di entità non
- Una parte di urobilinogeno fa una circolazione grave perché l’ipossia dovuta all’anemia danneggia
enteroepatica (porta, fegato e ricomincia). Quello che cronicamente e capacità funzionali del fegato.
sfugge va a finire nei reni dove viene tranquillamente 2. Eritropoiesi inefficace
filtrato. Vi è un eccesso di distruzione degli eritroblasti per difetto di
- Una parte viene ossidata ulteriormente e diviene maturazione. Ne consegue un maggiore catabolismo dell’eme.
colorata: urobilina. Queste forme di ittero sono caratteristiche in corso di malattie
primitive dell’eritropoiesi e sono anche definite
Classificazione itteri: iperbilirubinemie da shunt, in quanto non legate all’attività
- Pre-epatici dovuti a iperproduzione di bilirubina; eritrocateretica della milza.
- Intraepatici dovuti ad alterazioni parenchimali del Sono esempi di malattie primitive dell’eritropoiesi le
fegato che compromettono il metabolismo epatico talassemie, le anemie megaloblastiche, la porifiria
della bilirubina; eritropoietica.
- Post-epatici provocati da ostruzione delle vie biliari 3. Riassorbimento di ematomi
intra- e/o extraepatiche. In seguito a una grossa emorragia la distruzione dei globuli
Secondo i meccanismi fisiopatologici si classificano come: rossi avviene in loco con iperproduzione di bilirubina e
- Aumentata produzione di bilirubina →emolisi, possibile comparsa di ittero nel periodo di riassorbimento
eritropoiesi inefficace, stravasi ematici e infarti della raccolta ematica.
emorragici. Analoga situazione di verifica in caso di infarto emorragico,
soprattutto in seguito a infarto polmonare, spesso
accompagnato per un certo periodo di tempo da ittero, in Lo stesso può accadere in pazienti con cirrosi epatica che sono
genere di grado lieve dovuto alla distruzione dei globuli rossi sottoposti a terapia chirurgica per correzione dell’ipertensione
in corrispondenza del tessuto necrotico con conseguente portale con creazione di uno shunt tra rami della porta e rami
iperproduzione di bilirubina. della cava inferiore.
Ittero neonatale
ITTERO INTRAEPATICO Causato da deficit della coniugazione per un difetto transitorio
Si instaura quando è presente una lesione che interessa dell’enzima glucuronil-transferasi (può insorgere per un
direttamente l’epatocita. Tutte le funzioni metaboliche sono inibizione da parte di una sostanza che giunge al feto
quindi compromesse e si possono instaurare delle situazioni attraverso la placenta). L’ittero esordisce 36 ore dopo la
intermedie tra quelle caratterizzate da iperbilirubinemia nascita, raggiunge l’acme tra 3° e 5° giorno
prevalentemente indiretto e quelle con iperbilirubinemia di Nel lattante alimentato al seno si può verificare ittero
tipo diretto. transitorio perché il latte materno contiene un inibitore della
In queste forme di ittero, la quantità di bilirubina coniugata glucuronil-transferasi.
escreta è ridotta e quindi diminuiscono anche la quantità di L’ittero regredisce alla sospensione dell’allattamento
urobilinogeno fecale, il riassorbimento di questa sostanza con Sindrome di Crigler-Najjar
circolo enteropatico e il passaggio nella circolazione sistemica. Forma di ittero grave, a decorso progressivo causata da un
Si riscontrano pertanto: difetto congenito dell’attività enzimatica della glucuronil-
• Aumento della bilirubina indiretta/diretta. transferasi.
• Modesta riduzione dell’urobilinogeno fecale senza Ci sono due varianti:
significative modificazioni del colore delle feci. • Tipo I, a trasmissione AR caratterizzata da deficit
• Diminuzione dell’urobilinogeno nelle urine. enzimatico pressoché totale, e valori di bilirubina
• Bilirubinuria con urine color marsala. molto alti (>20 mg/dL). Si manifesta già nel periodo
neonatale e può evolvere in ittero nucleare per
Le cause principali sono: deposito di bilirubina a livello del nucleo caudato e
- Deficit di captazione del nucleo rosso → kernittero, encefalopatia
1a Farmaci bilirubinica→ richiede trapianto.
1b Sindrome di Gilbert • Tipo II, AD a penetranza incompleta, più lieve con
1c Scompenso cardiaco, shunt porta-cava. deficit dell’attività glucuronil-transferasica solo
- Difetti di coniugazione parziale. I valori di bilirubina indiretta sono più
o Ittero del neonato moderati (5-20 mg/dL)→ richiede terapia
o Farmaci farmacologica.
o Malattie congenite Sindrome di Dubin Johnson
- Alterata secrezione Condizione ereditaria AR, associata a perdita di funzione del
o Sindromi congenite carrier della bilirubina attraverso la membrana canalicolare
o Colestasi ricorrente familiare (ABC binding-cassette). Si manifesta nell’adolescenza con
o Danno epatocellulare ittero intermittente che si accentua in eguito a stress
psicofisici, in gravidanza o dopo assunzione di contraccettivi
1b. Sindrome di Gilbert orali e alcol. Si osserva accumulo di pigmento negli epatociti
Condizione familiare a trasmissione AD a penetranza alla biopsia. Accumulo di bilirubina +++ DIRETTA.
incompleta di subittero cronico per difetto parziale della Sindrome di Rotor
captazione della bilirubina (diminuzione ligandina). Forma rara di iperbilirubinemia cronica a trasmissione AD a
L’unico dato di laboratorio alterato è l’iperbilirubinemia penetranza incompleta che si manifesta negli adulti.
indiretta. Non si osserva accumulo di pigmento negli epatociti (DD con
La DD nei confronti delle iperbilirubinemie indirette da Dubin Johnson). È più innocua di Dubin-johnson.
aumentata produzione va posta valutando l’urobilinogeno Colestasi ricorrente familiare
nelle urine che è aumentato in questi casi, mentre è normale Condizione ereditaria che interessa soggetti giovani.
o ridotto nella sindrome di Gilbert. Si manifesta in forma ricorrente con lieve aumento della
La diagnosi di questa sindrome, con prognosi buona e che non bilirubina nelle fasi in cui la colestasi è presente. Regredisce
richiede terapia, è confermata con l’esecuzione di alcuni test: senza lasciare conseguenze né funzionali, né morfologiche.
• Prova del digiuno (300 cal/die per 2 giorni) che Colestasi gravidica
provoca un aumento della bilirubina di almeno 2 Si manifesta nel terzo trimestre di gravidanza e sembra essere
mg/dL in presenza di Gilbert; correlata alle particolari caratteristiche ormonali
• Test con barbiturici la cui somministrazione per 3 Il sintomo più importante è il prurito intenso e diffuso dovuto
giorni consecutivi per via orale provoca una all’aumentata concentrazione di sostanze nel sangue. È
diminuzione della bilirubinemia. causata da un difetto di escrezione di bile al polo biliare+
1c. Scompenso cardiaco e/o shunt porta-cava occlusione dei canalicoli biliari.
Nello scompenso cardiaco congestizio per effetto della Per il trattamento si utilizzano resine a scambio tonico che
congestione si verifica stasi venosa a carico del sistema delle inibiscono il riassorbimento intestinale dei Sali biliari.
grosse vene e quindi a monte anche a livello del fegato, per cui Regredisce dopo 4-6w dal parto.
si può avere un modesto ittero a bilirubina indiretta dovuto a
difetto di captazione nell’ambito di un danno globale delle ITTERO POST-EPATICO
funzioni epatocitarie. L’ostacolo all’escrezione della bilirubina è localizzato a livello
delle vie biliari.
La bilirubina è prodotta in quantità normale ma l’escrezione è
ostacolata. Questo determina accumulo di bilirubina diretta
che non può essere eliminata normalmente nell’intestino,
refluisce nel sangue ed entra nella circolazione generale.
La bilirubina diretta è idrosolubile e supera il filtro glomerulare
ed è eliminata con le urine.
Di contro diminuisce la formazione dei bilinogeni e quindi la
presenza nelle feci e nelle urine di urobilinogeno che può
essere assente se l’ostruzione biliare è completa.
Si ritrovano
• Aumento della bilirubina diretta
• Diminuzione dell’urobilinogeno nelle feci
• Bilirubinuria e diminuzione fino alla completa assenza
di urobilinogeno
Si può verificare in tutte quelle condizioni in cui è presente una
ostruzione delle vie biliari di calibro maggiore:
• Calcolosi biliare
• Neoplasie a carico delle vie biliari, fegato e testa del
pancreas, in grado di provocare ostacolo al deflusso
della bile.

DIAGNOSI DI ITTERO
1. L’anamnesi ricerca: uso di farmaci, storia di chirurgia delle
vie biliari, sintomi associati (artromialgie, anoressia, calo
ponderale, rash, dolore addominale, febbre, prurito).
Presenta feci acoliche o urine ipercromiche?
2. L’esame obiettivo richiede di ricercare depositi di rame,
aree di dolenza, Murphy ed epatomegalia, posso capire se
ha ittero coniugato o meno in base al colore di feci e urine.
3. I test di laboratorio includono:
• bilirubina, AST, ALT, fosfatasi alcalina, GGT, IR.
• marcatori virali ed di epatiti autoimmuni se si ha
sospetto di danno epatocellulare.
• dosaggio ceruloplasmina e valutazione metabolismo
del ferro se il paziente è giovane
4. Se l’insieme di anamnesi, esame obbiettivo e test di
laboratorio suggeriscono un ittero ostruttivo è necessario
eseguire uno studio di imaging appropriato→
L’esame di primo livello del paziente itterico è l’ecografia
addominale cui conseguono due possibili riscontri
• vie biliari non dilatate effettuare altre indagini di
laboratorio per ricercare una causa ed
eventualmente una biopsia.
• vie biliari dilatate l’ecografia può essere diagnostica
per la patologia causa dell’ittero. Nel caso di una
neoplasia è opportuna esecuzione di una TC, o se
l’eco non è diagnostica.
• In caso di litiasi delle vie biliari si rende necessaria
ERCP con sfinterotomia per la bonifica della via
biliare.
• In presenza di calcolosi della colecisti si effettua un
successivo trattamento con colecistectomia in
elezione. Se l’eco e la TC non sono diagnostiche nella
ricerca, si esegue ecoendoscopia o colangio RM.

Si potrebbe verificare ittero nudo, quindi in assenza di


sintomatologia in caso di neoplasia.
APPARATO GASTROINTESTINALE
ANAMNESI
SOCRATES (Site, Onset, Character, Radiation, Association, Timing, Exhacerbation, Severity)

Alcune cause comuni: irritazione della mucosa (gastrite acute), spasmo della muscolatura liscia (enterocolite acuta), distensione capsulare (congestione del fegato nel
caso di scompenso cardiaco congestizio), infiammazione peritoneale (appendicite acuta) e la stimolazione diretta del nervo splancnico (interessamento retroperitoneale
di un tumore.
Carattere (costante o colico, acuto o sordo), durata e frequenza dipendono dal meccanismo di produzione
Posizione e distribuzione dipendono dal sito anatomico
Momento di insorgenza e fattori che lo peggiorano o migliorano (pasti, defecazione, sonno) hanno importante correlazione con meccanismo patogenetico

Quadrante sup. dx Epigastrico Quadrante sup. sx


Colecistite, colica biliare, epatite, ulcera peptica, Pancreatite, gastrite/duodenite, ulcera Ulcera peptica, cancro gastrico o del colon (flessura splenica) rottura
tumore del colon (flessura epatica); renali (coliche, peptica, malattie colecisti, aneurisma milza; renali (coliche, pielonefrite): ascesso subfrenico o perirenale,
Dolore
pielonefrite); ascesso subfrenico/perirenale AO
addominale
Fossa iliaca dx Pelvico Fossa iliaca sx
Come fossa iliaca sx + appendicite, ileite di Chron (di Urologiche: UTI, ritenzione, calcoli Diverticolite, volvolo, tumore del colon, ascesso pelvico, MICI,
solito esclusa la diverticolite) Ginecologiche: mestruazioni, patologia anca, colica renale, UTI, tumore in testicolo ritenuto
gravidanza, endometriosi, salpingite, Zoster (attendere eruzione)
endometrite, torsione cisti ovarica Ginecologiche: mestruazioni, gravidanza, endometriosi, salpingite,
endometrite, torsione di cisti ovarica
Dorso lombare Generalizzato Centrale
Colica renale, pielonefrite, tumore renale, ascesso Gastroenterite, IBD, peritonite, Ischemia mesenterica, aneurisma addominale, pancreatite
Patologica perirenale, dolore riferito alla colonna vertebrale costipazione
prossima (cause simili per dolore al fianco)

Dolore riferito: infarto miocardico a regione epigastrica; patologia pleurica


Quando? Relazione con i pasti? Quantità? Contenuto (liquido, solido, bile,
sangue)?
I sintomi associati e anamnesi patologica remota spesso indicano GI SNC Metabolico/Endocrino
e a
Gastroenteriti Meningite/encefalite Uremia
Valutare idratazione, distensione addominale, consistenza, presenza di Ulcera peptica Emicrania Ipercalcemia
masse addominali, splash percussorio nei bambini (stenosi pilorica) o Stenosi pilorica Ipertensione endocranica Iponatremia
rumori intestinali metallici (occlusione intestinale) Occlusione intestinale Lesioni tronco Gravidanza
ABCDEFGH per cause non-GI principali: Ileo paralitico Chinetosi Chetoacidosi diabetica
Nausea e o Acute kidney injury/Addison d ea e Colecistite acuta Malattia di Meniere Malattia di Addison
vomito o Brain (ipertensione endocranica) Pancreatite acuta Labirintite
o Cardiac (IMA) Alcol e farmaci Psichiatrico Altro
o Diabetic ketoacidosis Antibiotici Auto-indotto Infarto miocardico
o Ears (labirintite, malattia di Meniere) Oppioidi Psicogeno Neuropatia autonomica
o Foreign substances (alcool, farmaci, es. oppioidi) Angenti citotossici Bulimia nervosa Sepsi (UTI o meningite)
o Gravidity Digossina
o Hypercalcaemia/Hyponatraemia,
o Infection

1
Distensione 5 F: fat (grassi), fluids (fluidi), faeces (feci), flatus (flatulenza), fetus (feto) Contenuto gastrico ed esofageo rigurgitato in bocca senza
addominale Sospetto gravidanza a d aa e e e a ? sforzo/senza contrazione dei muscoli addominali o del
Flatulenza a ca a a percussione diaframma (differenza con vomito)
Fluido a a ec e, e e e ca a da e a e ( e a e Di notte (o quando si è distesi) può causare tosse e asma
cirrosi), vescica distesa, aneurisma aortico Rigurgito notturno
Masse e e e e c e( b e , a a a ca), de Reflusso gastroesofageo
colon, dello stomaco, del pancreas o del rene Raro preceduto da nausea, occlusioni alte possono causare conati
Altre cause: ascite con ipertensione portale, splenomegalia, masse addominali non produttivi
Indagare flatulenze, eruttazioni, aerofagia Un diverticolo esofageo può provocare rigurgito
Frequenza? Fresco (rosso brillante o scuro/color caffè)? Considerare neoplasie Livello? Comparsa? Intermittente? Progressiva? Odinofagia?
Ematemesi Disfagia
(perdita di peso, disfagia, dolore, melena?), FANS/Warfarin? Chirurgia? Fumo? Alitosi?
Indigestione/ Dispepsia: senso di ripienezza postprandiale, di sazietà precoce, con o senza dolore o pirosi epigastrica o retrosternale
dispepsia/ DD: dispepsia non ulcerosa, esofagite/GERD, ulcera gastrica/duodenale, neoplasia gastrica, duodenite, gastrite
reflusso
Indigestione: termine generico utilizzato dal paziente per indicare dispepsia, gonfiore, nausea o vomito

Indagare tempistiche e relazione con i pasti (es. ulcera peptica sintomi dopo 2-5 ore dal pasto e a stomaco vuoto)
Cercare sintomi di allarme ed eventualmente endoscopia
SINTOMI ALLARME: anemia sideropenica, calo ponderale, anoressia; sintomi di comparsa recente e rapidamente ingravescenti; melena/ematemesi; difficoltà
deglutizione Sintomi di allarme presenti c e e e e EGDS
Sintomi di allarme assenti e e a ac d e a-inducenti (FANS), modifiche stile di vita, antiacidi da banco (trisilicato di magnesio 10ml/8h per os)
rivalutare dopo 4 w e e a e , -up diagnostico per H. pylori

ATTENZIONE! L a de ca d e e a ec e d e e
Defecazione Recenti modificazioni abitudini intestinali e/o sanguinamento rettale/melena +++ anziani, multifattoriale:
Dolore alla defecazione? Muco? Disfunzione sfintere: fistola, lesione nervo pudendo, trauma
Sangue: fresco/scuro/nero? Mescolato alle feci/sulla superficie/sulla carta/nella chirurgico
Incontinenza
tazza? Compromissione sensibilità: DM, SM, demenza, lesioni
fecale
Te e (e a e c e a e ) IBD midollo spinale (++ incontinenza fecale acuta)
S ea ea aa b e , a a a ea e (C /ee e ileale), malattie Fecaloma con eccesso di diarrea
de a c ea , e ( ece e a b a da a c e ea) Idiopatica
Diarrea Anamnesi: Cause comuni: gastroenterite, parassiti/protozoi/IBD, cancro
Lavoro (se ambito alimentare non deve tornare a lavoro finché non è esclusa la causa infettiva) colon-retto, MICI
Acuta (< 2 settimane): gastroenterite (FdR HIV, acloridria, terapia con antisecretori), viaggi recenti,
cambio alimentazione, altri familiari colpiti, febbre/dolore Cause meno comuni: colite microscopica (pensarci ogni volta
Cronica alternata a stipsi: IBD. Se con calo ponderale, anemia o diarrea notturna, attento follow che diarrea cronica), pancreatite cronica, malassorbimento sali
up per sospetto Crohn o RCU biliari, abuso lassativi, intolleranza al lattosio, resezione
Sangue? Campylobacter, Shigella, E. coli, amebiasi, colite ulcerosa, Crohn, K colorettale, poliposi gastrica/ileale, diarrea da iperafflusso, malattia diverticolare,
colon, C. difficile, colite ischemica, rettorragia ipercolonizzazione batterica, C. difficile
Muco? IBD, adenoK colon, poliposi
Pus? MICI, diverticolite, ascesso o fistola. Leucociti assenti se amebiasi, colera, E. coli e virus Cause non GE o cause rare: tireotossicosi, neuropatia
autonomica, m. di Addison, colite tropicale, sprue tropicale,
Esplosiva: colera, giardia, yersinia, rotavirus
gastrinoma, carcinoide, pellagra, VIPoma, amiloidosi
Infezione colon: feci acquose con sangue e/o muco, dolore pelvico attenuato dalla defecazione,
tenesmo rettale, bisogno urgente di evacuare
Farmaci: antibiotici, PPI, propranololo, FANS, citotossici,
Patologia tenue: dolore localizzato in sede periombelicale o FIDx che non recede con la defecazione
digossina, lassativi, alcol

2
Ulcera peptica Viaggi Anamnesi Soprattutto steroidi, FANS, antibiotici
Patologica Carcinoma Precedenti chirurgici farmacologica
remota Ittero/epatite Ultimo ciclo mestruale Fumo, alcol, droghe Comportamenti sessuali
Trasfusioni di sangue Cambiamenti dieta Va a e e ad alto rischio
Anamnesi Malattie tropicali
IBD Polipi sociale
Anamnesi Contatto con itterici
Malattia infiammatoria intestinale Cancro
familiare Esposizioni professionali
Ulcera peptica Ittero

3
APPARATO GENITO-URINARIO
ANAMNESI
DIFFICOLTÀ MINZIONALE
MINZIONE DOLOROSA
Dolore: SOCRATES (Site, Onset, Character, Cause:
Infiammazione ureterale, vescicale o vaginale
Radiation, Association, Timing, Exhacerbation, Ostruttive: IPB, edema precoce dopo intervento di
riparazione del collo vescicale, prolasso uterino, utero UTI, prodotti da bagno profumati, spermicidi,
Severity) sindrome uretrale
Febbre? Abitudini sessuali gravido retroverso, fibromi, cisti ovariche, corpo
estraneo uretrale, uterocele ectopico, polipo vescicale, Se in menopausa, cercare caruncola uretrale
Include: a e da abb e e de e a
cancro
flusso ridotto Pensare anche a prostatite, STD/uretrite, vaginiti,
Disuria Sovradistensione vescicale: es. dopo anestesia
sforzo alla minzione vulviti
epidurale per il parto
esitazione Cause rare: calcoli, lesioni uretrali (carcinoma,
Ipostenia del detrusore o miopatia provoca
flusso intermittente linfoma, papilloma), complicanza post partum
incompleto svuotamento + sgocciolamento paradosso
? incontinenza (eccesso di urina) (eseguire sitometria/EMG): malattie neurologiche,
ritenzione (acuta o cronica) cistite interstiziale Stranguria: di solito dolore indicato alla base della
svuotamento incompleto (± UTI da urina vescica, causa un desiderio angosciante e costante di
Farmaci: anestesia epidurale; TCA, anticolinergici
residua) urinare
SN: lesioni sovrapontine (ictus), lesioni midollo spinale,
Il fecaloma causa ritenzione con eccesso di urina Cause: calcoli, cateteri, cistiti, prostatiti, neoplasie
nervi periferici (ernia, neuropatia diabetica); disuria
vescicali; raramente: endometriosi vescicale e
riflessa per il dolore
schistosomiasi

ALTERAZIONI DELLE URINE? FREQUENZA (POLLACHIURIA)


Urine torbide: può essere pus (UTI), ma spesso banale precipitazione di Importante differenziare
Patologica fosfato in urine alcaline incrementata produzione di urina: diabete mellito e insipido, polidipsia,
prossima Pneumaturia: b e e a, d a a UTI da a c e a a diuretici, alcool, malattia tubulare renale, insufficienza surrenalica
può segnalare fistola entero-vescicale da diverticolite, m. di Crohn, neoplasie emissione frequente di piccole quantità di urina (pollachiuria): cistiti, uretriti,
del colon vescica neurogena
Nicturia: vescica irritativa, DM, UTI, inversione del ritmo diurno in compressione vescicale
Sintomi delle
insufficienze renale e cardiaca ostruzione del flusso: gravidanza, tumore della vescica, ipertrofia prostatica
basse vie
urinarie Ematuria: neoplasia o GNF fino a prova contraria oliguria: diuresi <400 ml/24h o <0,5 ml/kg/ora; può essere segno di shock o di
danno renale acuto
GOCCIOLAMENTO POST-MINZIONALE anuria: diuresi <50 ml/24; in pz cateterizzato con improvvisa anuria considerare
Spesso in concomitanza con incontinenza che segue minzione incompleta, sempre ostruzione catetere; in caso di lento declino da oliguria ad anuria è più
associato al prostatismo. probabile disfunzione renale

PROBLEMI PRECEDENTI

Rilevazione Ipertrofia prostatica, stenosi, calcoli. Chiedere di sintomi delle basse vie urinarie
ostruzione esitazione: ad e ae a e? incontinenzia: capita mai di perdere urina?
del flusso sgocciolamento post minzionale: il flusso si arresta e poi riprende^ Vi è urgenza: dal momento in sente lo stimolo, deve andare immediatamente?
urinario gocciolamento alla fine della minzione? Nicturia/frequenza: urina spesso di notte? Durante il giorno? Con quale
mitto debole: il getto sembra più debole? frequenza?
stranguria (es. da ca c e c ca ): d e e cc a a ( ): possono
cc a ? essere causati da, per esempio, UTI ma anche da ostruzione
Sente che la vescica non è vuota dopo completato la minzione?

10
Sintomi Definiti impropriamente prostatismo, ma causati anche da ostruzione del collo vescicale o una stenosi
irritativi o 1. Sintomi irritativi della vescica 2. Sintomi ostruttivi
ostruttivi o urgenza o mitto ridotto come quantità e come forza
della vescica o disuria o esitazione e interruzione del flusso durante la minzione
o frequenza o gocciolamento post-minzionale
o nicturia
Dolore lombare/scrotale: escludere torsione testicolare Problemi sessuali, dolori intermestruali, dispareunia
Altri sintomi Perdite uretrali/vaginali Cicli mestruali: chiedere circa menarca, menopausa, durata del ciclo, quantità,
dolore? Perdite intermestruali? Primo e ultimo giorno del ciclo?
Coliche renali Gotta A. farmacologica Anticolinergici
Patologica Infezioni del tratto urinario Uso di analgesici
A. familiare Carcinoma della prostata? Malattie renali?
remota Diabete Pregressi interventi
Ipertensione arteriosa A. sociale Fumo, abitudini sessuali

11


AREA
CHIRURGICA
1. PARAMETRI POST-OPERATORI alcuni disordini neuromuscolari, occlusione
intestinale);
Controllo dei parametri vitali - STOMACO PIENO
L'operatore dovrà controllare assiduamente i principali - DIABETE MELLITO
parametri vitali come ad esempio il colorito cutaneo (segni
d'allarme un improvviso colore violaceo "cianosi" o pallore 3. Fattori post-operatori:
cutaneo); l'apparato respiratorio (controllare che non vi sia - DOLORE (++ pelvico);
difficoltà respiratoria dovuta semplicemente alla presenza di - OTTUNDIMENTO del sensorio (disidratazione, ipotensione);
secrezioni orofaringee). In caso di vomito accertarsi che la - POSTURA (posizione seduta troppo precoce);
postura sia quella laterale di sicurezza. - PRECOCE assunzione di liquidi o solidi per via ORALE;
- NARCOTICI nel postoperatorio
Come si presenta il paziente al termine di un intervento chir.?
1
Parziale recupero attività psico-sensoriali Ipotermia
2
Non è completamente autonomo nei movimenti È una delle complicanze più frequenti del risveglio e
3
Portatore di presidi medico-chirurgici (CVC o CVP, catetere dell'immediato post- operatorio, per cui l'operatore dovrà
vescicale, drenaggi, SNG). utilizzare particolari presidi (coperta termica, soluzioni
riscaldate etc.) atti a far mantenere la giusta temperatura
Trasferimento dalla sala risveglio alla U.O. di appartenenza corporea à ripristinare un’adeguata temperatura corporea
1. Posizionare il paziente in maniera da evitare il verificarsi di è essenziale nella prevenzione del brivido, quindi, di un
eventuali lesioni durante lo spostamento (evitare in elevato consumo di Ossigeno.
particolare, posizionando cuscini, la flessione della testa sul
collo con conseguente ostacolo alla respirazione). Problematiche cliniche complicanti il postoperatorio
2. Controllo dei presidi medico chirurgici eventualmente in sede RESPIRATORIE
(evitando rimozione/occlusione/reflusso) e loro corretto - Curarizzazione residua post-operatoria
posizionamento. - Presenza in circolo di analgesici/anestetici
- Inalazione di materiale gastrico
Gestione del paziente nel postoperatorio CARDIACHE
La corretta gestione non può prescindere dall’affrontare una - Aritmie
serie di problematiche cliniche attese o complicanti il - Angina
postoperatorio, dalla risoluzione delle quali dipenderà il - Infarto miocardico
successo terapeutico. - Tromboembolia polmonare
CHIRURGICHE
Domanda: C'è uno schema mentale che ti fai? ABC - Grave emorragia
(airway, breathing, circulation) - Shock
- Rimozione drenaggi
PONV NEUROLOGICHE
La nausea e il vomito nel post-operatorio (PONV) - Emorragia cerebrale
complicano la vita sia dei pazienti che degli operatori - Ischemia cerebrale
sanitari. L'incidenza varia tra il 20% e il 30% in rapporto a - Coma
fattori di pertinenza chirurgica e propri del paziente ed è
stato riportato che sintomi persistenti oltre il primo giorno Classificazione periodo post-operatorio
causano un ritardo nella ripresa della normale attività. Per convenzione, si definisce che:
Sebbene la profilassi routinaria sembrerebbe appropriata, la - il periodo postoperatorio immediato è rappresentato
scelta di agenti antiemetici è ampia, e alcuni sono troppo dalle prime 24 ore dopo l’intervento;
costosi nel rapporto costo-efficacia per un uso routinario. - il periodo postoperatorio intermedio è compreso tra il
Fattori di rischio per giorno dopo l’intervento e quello della dimissione;
PONV: - la convalescenza è il periodo successivo, di durata
1. Fattori chirurgici: variabile, necessario per il ritorno alla normale vita di
- laparoscopia (++ ginecologica), relazione.
- strabismo,
- orecchio medio, Il periodo postoperatorio immediato
- orchipessi, Durante questa fase è necessario sorvegliare il paziente con
- stomaco, duodeno, vescica particolare cura poiché possono comparire complicanze
- litotrissia extracorporea postoperatorie precoci, con frequenza direttamente
- durata dell'intervento chirugico (probabilmente per proporzionale alla gravità delle condizioni cliniche, alla
la maggiore durata dell'anestesia). durata dell’anestesia e alla complessità delle soluzioni
2. Fattori propri del paziente: chirurgiche adottate.
- ETA': picco tra 11 - 14 anni; Il risveglio anestesiologico à in tale fase i pazienti devono
- SESSO: F > M (sebbene il rapporto è pari in età essere strettamente sorvegliati da un anestesista-
preadolescenziale e per i pazienti >80anni, forse rianimatore e da personale infermieristico specializzato.
a causa di un fattore gonadotropico); I pazienti che sono stati sottoposti ad anestesia generale o
- OBESITA' loco-regionale devono essere tenuti in “sala di risveglio” fino
- ANSIA a quando:
- STRESS - permane il pericolo di complicanze immediate di tipo
- STORIA di chinetosi o di N/V per precedenti anestesie; cardiocircolatorio o respiratorio;
- GASTROPARESI (es. DM, colecistite cronica, - hanno riacquistato un sufficiente stato di coscienza;
- i principali parametri e segni vitali (polso, pressione temperatura cutanea al termotatto
arteriosa, respiro, sensorio) sono considerati stabili. Negli interventi più complessi e nei pazienti in
Il periodo di osservazione in sala di risveglio dura condizioni emodinamicamente instabili si rende
solitamente circa un’ora, ma può protrarsi sino ad alcune necessario il monitoraggio di altri parametri quali
ore, nei pazienti a maggiore rischio. l’ECG, la pressione venosa centrale (PVC), la
• Controllo della funzionalità cardiocircolatoria e pressione arteriosa (sistemica e/o polmonare)
respiratoria mediante catetere in T.I.
• Controllo di ferita, i drenaggi etc.
Successivamente alla fase del risveglio à il paziente viene 3. Funzionalità respiratoria
trasferito nel reparto di degenza e inizia la fase del Il monitoraggio postoperatorio della funzione
monitoraggio e della terapia postoperatoria. Nel caso in cui respiratoria è essenziale. Si deve rilevare
si ravvisi la necessità di un monitoraggio intensivo delle tempestivamente l’eventuale insorgenza di dispnea, di
funzioni vitali o sia necessaria una terapia rianimatoria rantoli o di stridore respiratorio.
prolungata, il paziente viene trasferito in unità di terapia
subintensiva o intensiva. 4. Temperatura corporea
Se le condizioni del paziente sono stabili e il decorso è
Il periodo postoperatorio intermedio regolare, la misurazione della temperatura corporea
Se il decorso clinico è regolare, nel periodo postoperatorio nel periodo postoperatorio immediato viene
intermedio avviene la stabilizzazione definitiva dei parametri effettuata 2 volte al giorno (solitamente alle ore 8 e
vitali e la fase iniziale della guarigione dal trauma chirurgico. alle ore 16). Nei pazienti in condizioni critiche, in
Importante è il monitoraggio dei parametri vitali, delle terapia intensiva, la temperatura viene misurata in
condizioni cliniche, della ferita chirurgica e determinazione continuo o a intervalli ravvicinati (ogni 2 ore).
dei parametri di laboratorio e di eventuali esami strumentali.
Durante questo periodo riveste particolare importanza il 5. Funzionalità renale e vescicale (domanda)
monitoraggio e il trattamento della ferita chirurgica e la La concentrazione plasmatica dell’azoto ureico
gestione degli eventuali drenaggi. (azotemia) e della creatininemia sono gli indici di
Tre fasi successive. Nella prima fase, della durata di circa 3 funzionalità renale più comunemente usati. Nel
giorni, il paziente accusa astenia, anoressia, dolore in sede periodo postoperatorio immediato e nei primi giorni di
di ferita e presenta modico rialzo termico (37-37,5 °C). Negli quello intermedio, si deve sempre effettuare la
interventi addominali l’intestino è disteso per la comparsa di raccolta delle urine emesse nelle 24 ore. La
ileo paralitico, con alvo chiuso ai gas. La seconda fase del misurazione del volume di diuresi giornaliera (o la
decorso postoperatorio non complicato inizia al III-IV giorno, diuresi oraria, nel caso di monitoraggio intensivo)
ed il paziente si sente meglio, la temperatura corporea si rappresenta un parametro di fondamentale
normalizza, l’alvo diviene pervio ai gas, la diuresi torna importanza nel monitoraggio della funzionalità renale
normale, dopo una breve poliuria. La terza fase, della durata e per il controllo della pervietà e funzionalità delle vie
di alcune settimane, è quella della convalescenza. escretrici urinarie.

Per un adeguato monitoraggio del paziente nel periodo Il monitoraggio della diuresi mediante catetere
postoperatorio immediato e intermedio, si deve valutare la vescicale a permanenza è necessario
funzionalità dei principali organi e apparati (Domanda) introperatoriamente e nel periodo immediatamente
1. parametri e segni vitali; postoperatorio in tutti gli interventi di chirurgia
2. funzionalità cardiocircolatoria; maggiore, di chirurgia pelvica e di chirurgia d’urgenza,
3. funzionalità respiratoria; allo scopo di monitorare la funzionalità renale e
4. temperatura corporea; vescicale in modo continuo.
5. funzionalità renale e vescicale;
6. funzionalità epatica; 6. Funzionalità epatica
7. funzionalità gastrointestinale; Durante l’intervento chirurgico si verifica spesso una
8. coagulazione del sangue; diminuzione del flusso ematico al fegato; ciò rallenta e
9. esami di laboratorio generali e particolari. ostacola transitoriamente le funzioni epatiche, pur non
È inoltre necessario curare la posizione al letto e la comportando manifestazioni cliniche apprezzabili se
mobilizzazione del paziente, sorvegliare e trattare la ferita l’organo è in partenza sano. Controllo dei parametri
chirurgica e gli eventuali drenaggi. ematochimici di funzionalità epatica (transaminasi,
gammaGT, fosfatasi alcalina, bilirubina, fattori della
1. Parametri e segni vitali coagulazione, albumina)
Di fondamentale importanza è la raccolta dei principali
parametri e segni vitali indicativi delle tre principali 7. Funzionalità gastrointestinale
funzioni: Negli interventi di chirurgia addominale in cui si procede
• cardiocircolatoria (polso, pressione arteriosa-PA); a estesa manipolazione di visceri o si eseguono
• respiratoria (frequenza e caratteristiche del anastomosi del tubo digerente, oppure in chirurgia
respiro); d’urgenza, viene abitualmente posizionato un sondino
• attività del sistema nervoso (caratteristiche nasogastrico (calibro 8-10 Fr.), con lo scopo di detendere
dei riflessi e stato di coscienza). lo stomaco dal contenuto liquido e gassoso e di
verificare le caratteristiche del liquido di ristagno
2. Funzionalità cardiocircolatoria gastrico.
• PA e polso Ai fini del monitoraggio della ripresa della funzione
• colorito della cute e delle mucose e la gastrointestinale è opportuno rilevare una o più volte al
giorno il volume e le caratteristiche del ristagno gastrico
(secreto gastrobiliare; presenza di sangue; liquido decubito più volte al giorno. In particolare:
fecaloide). Per determinare la ripresa della funzione - Se il paziente non è ipoteso è opportuno sollevare lo
gastrointestinale si valutano: la comparsa di rumori di schienale del letto di 45°-60° per facilitare l’esecuzione
peristalsi, la canalizzazione dell’alvo ai gas e alle feci, di atti respiratori adeguati e per prevenire l’atelettasia.
nonché le caratteristiche delle scariche alvine. Il numero - Un principio fondamentale di prevenzione delle
delle scariche alvine e le caratteristiche delle feci complicanze tromboemboliche e atelettasiche rimane la
(formate, liquide, normo o ipocoliche, picee, verniciate di mobilizzazione precoce del paziente dal letto; anche
sangue, francamente ematiche) forniscono informazioni dopo interventi chirurgici complessi à Se il paziente è
circa l’esistenza di eventuali flogosi gastrointestinali, cosciente e collaborante, e non è ipoteso, già dalla prima
emorragie o alterazioni del deflusso biliare. L’entità e le giornata postoperatoria deve essere trasferito dal letto
caratteristiche del ristagno gastrico nonché il alla poltrona almeno per alcuni minuti al giorno.
rilevamento di una diarrea cospicua sono indici da
valutare accuratamente nel computo del bilancio Sorveglianza e trattamento della ferita chirurgica e dei
idroelettrolitico e dell’equilibrio acido-base. drenaggi (Domanda)
Sorvegliare la ferita chirurgica più volte durante la prima
8. Coagulazione del sangue ed esami di laboratorio Dopo giornata postoperatoria, per escludere complicanze locali
interventi di chirurgia minore, di breve durata, privi di immediate (per es. sanguinamento, deiscenza della ferita).
complicanze intraoperatorie e in pazienti in buone Nel caso in cui si sospetti l’insorgenza di tali complicanze, la
condizioni generali, non sono solitamente necessari medicazione della ferita deve essere tolta, per consentire
esami di laboratorio nell’immediato periodo l’esame diretto della ferita stessa, e successivamente rifatta,
postoperatorio. Negli interventi di chirurgia maggiore è con metodo asettico.
necessario controllare sempre, entro le prime 24 ore Analogamente si devono controllare i DRENAGGI,
postoperatorie: esame emocromocitometrico, verificando, al momento del trasferimento in reparto del
azotemia, glicemia, elettroliti plasmatici, prove di paziente, che i collegamenti dei tubi di drenaggio siano
coagulazione, volume ed esame delle urine, ed è corretti e saldamente connessi, che i drenaggi in aspirazione
necessario ripetere la determinazione degli esami (in particolare i drenaggi del cavo pleurico) siano collegati alla
di laboratorio a giorni alterni nel corso della prima depressione desiderata e che non vi sia sanguinamento
settimana postoperatoria; successivamente il importante o comparsa nel drenaggio di materiale indicativo
dell’insorgenza di complicanze (per es. liquido enterico, bile,
monitoraggio dei parametri viene solitamente
pus, sangue, urina, aria). I drenaggi vanno controllati più
interrotto in caso di decorso regolare. volte nella prima giornata postoperatoria.
Criteri di ammissione in terapia intensiva Domanda: Se il drenaggio è limpido, tipo sieroso ma è molto
Possono diventare candidati al ricovero in terapia intensiva i abbondante, cosa potrebbe avere il paziente?
pazienti che dopo essere stati sottoposti a intervento à un'ascite da cirrosi epatica, s. nefrosica, scompenso
chirurgico presentano funzionalità precaria di uno o più cardiaco
apparati vitali (per es. cardiocircolatorio, respiratorio) o
presentano gravi alterazioni dell’omeostasi dell’organismo.
Ferita chirurgica intestinale:
È opportuno individuare già preoperatoriamente, i pazienti
Ci tiene che diciate che il drenaggio serve a controllare se ci
che potenzialmente, necessitano di trattamento in UTI nel
sono emorragie e -anche se si verifica in rarissimi casi- se se
periodo postoperatorio e le malattie che devono far
sono presenti feci perché significherebbe che si è sciolta la
prevedere la necessità di un ricovero in terapia intensiva nel
stomia.
decorso postoperatorio sono:
• alterazioni cardiocircolatorie
IL DRENAGGIO
• alterazioni respiratorie
È un sistema che consente la fuoriuscita di fluidi contenuti
• alterazioni del sistema nervoso centrale e/o periferico
• patologie particolari (per es. insufficienza epatica o renale) all’interno dei tessuti, strutture e cavità naturali o
In chirurgia d’urgenza è più frequente la necessità di dover neoformate dell’organismo. È usato di norma in chirurgia nel
ricorrere al trattamento del paziente in UTI; infatti, spesso decorso post-operatorio degli interventi maggiori, o di quelli
si presentano i seguenti problemi: effettuati per determinate patologie. Viene impiegato
• gravi condizioni generali del paziente; abitualmente anche nel corso di determinati stati patologici
• impossibilità di una sua preparazione ottimale; con lo scopo di ottenere:
• frequente presenza di malattie multisistemiche, quali • un'azione decompressiva (drenaggi gastrici o rettali dopo
sepsi, shock; gli interventi sull'esofago, sullo stomaco e duodeno, sul
• perdite ematiche massive non tempestivamente colon in quanto proteggono la tenuta dei punti di sutura
compensate; dalle sollecitazioni dovute alla dilatazione del viscere);
• un'azione fognante: quando si desidera veicolare
Posizione a letto e mobilizzazione all'esterno sostanze fisiologiche o patologiche:
Il paziente deve assumere nel letto una posizione che - SNG (uno dei drenaggi più utilizzati, ottiene l'effetto di
diminuisca il rischio di stasi venosa e di trombosi agli arti svuotare lo stomaco dai succhi gastrici, particolarmente
inferiori, di comparsa di complicanze respiratorie utile nel corso di ulcera peptica emorragica o anche in
(atelettasia) e di piaghe da decubito. Nel paziente vigile e tutte le situazioni post-operatorie per le quali si preveda
una lunga fase di ileo paralitico)
cosciente la prevenzione di queste complicanze si esegue
- drenaggio toracico: molto adoperato in traumatologia
invitando il paziente stesso a cambiare ripetutamente
e in chirurgia specialistica per svuotare la cavità
posizione nel letto e a muovere gli arti inferiori; se il
toracica dai versamenti liquidi o dall'aria presente al
paziente non è collaborante, si deve provvedere a suo interno e che hanno determinato il collasso del
mobilizzarlo passivamente alternando sui due fianchi il polmone.
- drenaggio endo-addominale: serve allo svuotamento
della cavità peritoneale da raccolte nel post-op di Fisioterapia e riabilitazione
modesti sanguinamenti, bile, pus, frustoli necrotici o
In ogni paziente sottoposto a intervento chirurgico si deve
sostanze secondarie a complicazioni
iniziare precocemente la fisioterapia motoria e respiratoria per
infettive/emorragiche
prevenire le complicanze respiratorie e circolatorie che, com’è
- drenaggio di siti infetti (ferite purulente o ascessi)
noto, insorgono con maggiore frequenza nei pazienti
- drenaggio rettale: per favorire lo svuotamento del
immobilizzati al letto. L’anestesia prolungata e il dolore
retto.
provocato dal trauma chirurgico inducono una diminuzione
• un'azione spia: per monitorare i liquidi che normalmente della profondità degli atti respiratori stessi; inoltre la
vengono prodotti dopo un'operazione chirurgica e cogliere limitazione antalgica degli atti del respiro e il dolore legato ai
tempestivamente la comparsa di sostanze incongruenti
colpi di tosse, riducono la capacità del paziente di espellere le
con l'intervento subito dal paziente:
secrezioni. Ciò favorisce la formazione di atelettasie
- sangue: la presenza di una modesta quantità di sangue è
clinicamente rilevanti. Ai fini della prevenzione delle
da considerare normale nell'immediato decorso post-
operatorio. Diverso il caso se la comparsa è tardiva o se la
complicanze respiratorie dopo intervento chirurgico si devono
quantità è eccessiva perché segno di un'emorragia interna. pertanto effettuare delle manovre fisioterapiche e riabilitative:
- pus: una quantità modesta di pus può rappresentare il • mobilizzazione precoce dal letto, frequente cambio di
residuo di quello non completamente asportato posizione nel letto e posizionamento dello schienale del
(appendicite acuta purulenta, colecistite acuta purulenta) letto in posizione semiseduta; ciò limita il ristagno di
e tende a ridursi spontaneamente e a scomparire in breve secrezioni nelle parti più declivi dell’albero respiratorio e
tempo. Altro caso invece è quello in cui il pus compare pone il paziente nelle migliori condizioni per effettuare
tardivamente a testimonianza di un'infezione non domata degli atti respiratori adeguatamente profondi ed efficaci;
o insorta successivamente all'intervento.
• impiego di semplici strumenti monouso per esercitare il
- bile, urine, materiale fecale, la presenza di queste sostanze
paziente a compiere atti respiratori profondi (per es.
ha un grave significato perché secondaria alla perforazione
di organi delle vie biliari, urinarie, digestive.
soffiare per sollevare delle palline di plastica in un
cilindro); tali esercizi respiratori vanno compiuti più volte
nella giornata;
I drenaggi sono costituiti in genere da tubi di polietilene di
• spiegazione al paziente della importanza di effettuare
varia grandezza e lunghezza, siliconati, trasparenti.
atti respiratori profondi periodicamente nella giornata e
Frequente l'utilizzo anche di drenaggi laminari.
di mantenere una corretta posizione nel letto.
Nel caso di un drenaggio tubulare il capo distale può essere:
L’impiego di dosi appropriate di farmaci antalgici è utile a
• 'a caduta libera' e quindi collegato ad una sacca o a una
diminuire il dolore postoperatorio legato ai movimenti e agli
bottiglia di raccolta sterile
atti respiratori e favorisce la fisioterapia e la prevenzione
• 'a sistema chiuso' se raccordato ad un apparecchio delle complicanze respiratorie e tromboemboliche.
aspirante (secondo Redon) (minori rischi di infezione).

I drenaggi vanno rimossi allorché cessa il loro scopo e prima Esempio di parametri post operatori in SUT:
che la loro stessa presenza determini una reazione
infiammatoria da corpo estraneo per cui, come si dice, il
drenaggio finirebbe col drenare sé stesso.

Ripresa dell’alimentazione
Durante il decorso postoperatorio il paziente necessita di un
adeguato supporto nutrizionale
• nutrizione parenterale periferica (NPP)
• nutrizione parenterale totale (NPT)
• nutrizione enterale (NE).
Queste due ultime modalità vengono riservate ai casi in cui si
2. VALUTAZIONE STABILITÀ
prevede un lungo periodo di nutrizione artificiale. La ripresa
dell’alimentazione per os avviene in tempi variabili,
dipendendo dal tipo di intervento (laparotomico o non, con DATI CARTELLA CLINICA ESAMI STRUMENTALI
resezioni gastrointestinali o non); dalle condizioni generali del
paziente (per es. importanti squilibri idroelettrolitici, Pulsossimetria
malnutrizione), dalla rapidità della ripresa della normale Tecnica spettrofotometrica di misura della
funzione gastrointestinale e dalla comparsa di eventuali percentuale di saturazione (sao2%) in ossigeno
complicanze (per es. sepsi). Dopo un intervento laparotomico la dell’Hb. Utilizza il differente spettro di assorbimento o
normale attività peristaltica intestinale risulta di riflessione della luce da parte dell’hbO2 e dell’hb
temporaneamente depressa (ileo postoperatorio). La peristalsi ridotta.
gastrica ricompare dopo circa 24-48 ore dall’intervento mentre Calcola la saturazione arteriosa misurando le variazioni
l’attività del colon dopo circa 48 ore, iniziando a livello del cieco provocate dal polso arterioso.
e proseguendo distalmente. La ripresa dell’alimentazione deve
compiersi in modo graduale iniziando con i liquidi e i cibi Domanda: cos’è il tempo di refill capillare?
semisolidi per poi far assumere al paziente anche cibi solidi di Il tempo che il letto ungueale impiega per tornare di colore
crescente complessità (per ultimi vengono somministrati cibi rosa. Indica la vascolarizzazione del microcircolo del paziente
ricchi di scorie). ed è normale se è inferiore a 2 secondi.
Accuratezza: rileva la saO2 entro il 95% nei limiti di confidenza Alvo
del + 4% quando questa è >70%, mentre tende a perdere - è pervio a feci e/o ai gas?
accuratezza per valori < 70%. - L’addome è teso e globoso?
Spo2 = 95% può corrispondere a:
SaO2 = 91% -99% PaO2 60 - 160 mm Hg
3. INCANNULAMENTO VENOSO
!!!Alcune situazioni cliniche o tecniche possono interferire con o CATETERE VENOSO PERIFERICO
le misure ottenute. Ad esempio:
§ anemia, Si intende l’introduzione di un catetere attraverso una via
§ ipoperfusione periferica: l’attività pulsatile può essere venosa degli arti superiori o inferiori. Si esegue allo scopo di
molto bassa e l’assorbimento di luce poco rilevabile (in garantire un accesso venoso a breve termine che permetta
questo caso bisogna cambiare sito di rilevazione) la somministrazione continua ed intermittente di: farmaci,
§ pulsazioni venose: in particolari situazioni il sangue liquidi, sangue e suoi derivati.
venoso può diventare pulsatile e si rileva un valore
erroneamente basso Premessa
§ disemoglobinemie, intossicazioni da CO Sono i dispositivi più usati per l’accesso vascolare.
§ edema: causa dispersione di luce L’accesso venoso periferico permette il collegamento della
§ interferenze ottiche superficie cutanea e una vena del circolo periferico: basilica,
cefalica, e in difficoltà di reperimento delle precedenti si
Valuto il dolore possono utilizzare vene della mano, dei piedi (ultimissima
§ a riposo a letto o seduto sulla sedia; scelta per complicanze), o in caso d’urgenza la giugulare
§ sotto tosse; esterna.
§ durante respiri profondi o con utilizzo di uno spirometro Sono realizzati in materiale biocompatibile e assemblati in
incentivante con il movimento o mentre si gira nel letto modi diversi a seconda della specialità (una via, due vie, ecc.).
alzandosi, sedendosi sulla sedia, camminando. Sono indicati per terapie a breve termine o per terapie
VERIFICO LA TP ANTIDOLORIFICA. intermittenti.

Efficacia della tosse può essere compromessa in caso di: Un CVP deve garantire: la stabilità dell’accesso venoso, la
Depressione centri respiratori, Intubazione, Riduzione volumi, massima biocompatibilità e la protezione da complicanze
Dolore, Riduzione compliance polmonare, Danni corde vocali, infettive e trombotiche. Inoltre, deve essere possibile l’uso
Lesioni n. laringeo ricorrente, Dolore Postura. discontinuo.
DATI CARTELLA CLINICA ESAMI STRUMENTALI
Misure
ü età - La misura del diametro esterno di un catetere è espressa
ü fumo in French (1 french corrisponde a 3mm),
ü taglia - la misura del diametro interno è indicata in Gauge
ü preesistenti patologie (corrisponde al numero di cateteri che entrano in un cm),
ü condizioni generali - la lunghezza del catetere è espressa in cm e/o in mm
ü intervento
ü radiografia torace Si possono classificare in relazione al t di permanenza:
ü ematochimici
- a breve termine per 3 o 4 giorni, sono cateteri a punta
ü terapia farmacologica in atto
aperta, di teflon con un diametro compreso tra i 14 e 24
OSSERVAZIONE CLINICA SEGNI E SINTOMI gauge, usati prevalentemente in ambito ospedaliero
§ impressione generale - a medio termine, sono cateteri usati in ambito ospedaliero ed
§ sensorio extraospedaliero con un tempo di permanenza di 4 settimane
§ colorito
§ postura (non presenti nella nostra realtà lavorativa)
§ parametri vitali
§ dolore POSIZIONAMENTO DEL CATETERE VENOSO PERIFERICO
§ tosse Informazione
§ meccanica respiratoria È diritto del Paziente (se cosciente) essere preventivamente
§ obiettività̀ toracica informato, e questo può anche servire a ridurre l’ansia che può
§ condizioni emodinamiche
§ diuresi causare una risposta vasomotoria con conseguente vasocostrizione.
§ alimentazione/deglutizione Deve essere spiegato: 1in che cosa consiste la manovra e le modalità
§ alvo di esecuzione, 2quali sono gli operatori che posizioneranno il CVP e
§ riposo notturno quelli che si prenderanno cura della gestione successiva, 3quali sono i
§ presidi strumentali vantaggi e le possibili complicanze.

Accesso Venoso Periferico (domanda)


La scelta della vena e le modalità di posizionamento del
catetere possono condizionare il risultato della terapia
infusionale.
Ogni qualvolta che si procede all’incannulamento di una vena
periferica bisogna verificare che le vene:
• Siano superficiali, palpabili e sufficientemente sviluppate
Alimentazione • Non siano dolenti, non presentino ematomi e non siano
Verificare la deglutizione
sclerosate.
• È preferibile NON usare le vene di un braccio o arto inferiore,
edematoso o ipofunzionante (es. braccia o arto inf. con problemi • Pomata analgesica o lidocaina 2% (solo per pazienti pediatrici)
neurologici, plegici o braccia che abbiano subito uno svuotamento • Dispositivi di protezione individuale per l’operatore
ascellare in seguito a mastectomia) • Cerotti di cellulosa seta o tela
• È bene scegliere il braccio non dominante per evitare di rendere il • Medicazione Trasparente in poliuretano (tegaderm o
paziente dipendente od ostacolarne i movimenti cosÌ come è similari) o cerotto traspirante (soffix-med o similari)) per la
meglio NON utilizzare vene vicine alle articolazioni mobili, per
ridurre il rischio di fuoriuscita del catetere dalla vena.
medicazione in garza e cerotto
• Bisogna inoltre utilizzare cateteri di calibro inferiore rispetto alla • Flacone con deflussore per infusione da infondere
vena scelta per ridurre il rischio di flebite • 1 fiala di soluzione fisiologica da 10 ml
• 1 siringa da 10 nml
Negli adulti è meglio posizionare il catetere negli arti superiori • tappo Luer-lock (di chiusura)
e, nel caso sia stato necessario metterlo in un arto inferiore,
occorre riposizionarlo appena possibile. Nei bambini piccoli Spiegazione del procedimento (domanda)
invece le sedi migliori sono le mani, il dorso del piede e il cuoio 1. Procurare tutto il materiale occorrente
capelluto. 2. Se il paziente è cosciente, spiegare la procedura e
scegliere la sede del posizionamento in accordo col
paziente per favorire un maggior comfort
Si raccomanda inoltre di non radere il punto destinato alla
3. Se possibile far assumere al paziente una posizione
puntura venosa perché la rasatura può facilitare lo sviluppo di
comoda in modo da agevolare l’operatore nell’esecuzione
un’infezione attraverso la moltiplicazione di batteri nelle
della manovra
microabrasioni che si possono creare; le zone molto pelose
vanno eventualmente rasate con forbici o rasoi elettrici. 4. Eseguire il lavaggio antisettico delle mani
5. Indossare i guanti
Fattori di rischio e complicanze (domanda) 6. Posizionare il laccio emostatico (avendo cura di accertarsi
I fattori di rischio per le complicanze associate dell’eventuale intolleranza al lattice e usare quindi lacci
all’incannulamento venoso periferico sono: emostatici dedicati).
• i precedenti interventi chirurgici o traumi all’estremità 7. Se possibile è necessario chiedere al paziente di aprire o
• anomalie congenite alle estremità chiudere il pugno, massaggiare l’area in direzione del
• malattie vascolari periferiche flusso venoso o picchiettare procedendo dalla zona distale
• diabete alla prossimale
• Somministrazione di soluzioni che abbiano un Ph e 8. Disinfettare la cute con garze sterili imbevute di antisettici
un’osmolarità non compatibile con il liquido ematico in modo circolare, cominciando dal centro della zona scelta,
• infezioni in atto delle estremità verso la periferia
• assunzione di farmaci anticoagulanti e vasopressori. 9. Lasciare asciugare per qualche minuto e non toccare
10. Inserire l’ago con la mano dominante con il foro rivolto
Le complicanze possibili sono: verso l’alto, allineato alla vena. L’inserzione dell’ago deve
• Flebiti avvenire fino ad ottenere il reflusso di sangue. L’angolo di
• formazione di ematomi inserzione del catetere è da 0° a 5° per i vasi superficiali e
• trombosi venosa da 5° a 15° per i vasi più profondi. In particolare, bisogna
• Infiltrazione e stravaso (è l’involontaria somministrazione pungere nel momento stesso in cui la mano non dominante tira la
sottocute di un farmaco o di una soluzione) pelle, mantenendola tesa.
• infezione della cute e del tessuto sottocutaneo 11. Una volta comparso il sangue all’interno del connettore del
catetere, spingerlo delicatamente in avanti per 1 cm circa
Igiene delle mani 12. Tenere fermo il mandrino e far avanzare delicatamente il
Quando si deve inserire un catetere in vena è importante catetere fino all’inserimento completo
osservare le procedure per l’igiene delle mani lavandosi con 13. Rimuovere il laccio emostatico
saponi antisettici e acqua, prima e dopo aver palpato il sito di 14. Rimuovere lentamente il mandrino tenendo il catetere in
inserimento, inserito il catetere, cambiato la medicazione o sede e contemporaneamente esercitare una delicata
dopo aver fatto qualunque altra manovra sul catetere. pressione sulla vena all’altezza della punta del catetere
15. Mantenendo il catetere in sede e adottando sempre una
Anestesia locale tecnica asettica, connettere il catetere alla siringa
Si può eseguire l’anestesia locale sulla sede di inserimento contenente fisiologica (Iniettarne 10ml e chiudere con
della cannula venosa utilizzando della crema EMLA (lidocaina tappino luer-lock) o connettere al deflussore facendo
e prilocaina) applicandola circa 20 minuti prima iniziare l’infusione.
indipendentemente dallo stato del paziente sveglio o sedato 16. Medicare con medicazione trasparente in poliuretano
e va rimossa almeno 10 minuti prima di pungere il paziente. (tegaderm o similari) o cerotto traspirante (soffix-med o
Tale provvedimento è da preferire nel posizionamento del similari) per la medicazione in garza e cerotto.
CVP nei pazienti in età pediatrica. Se è stato applicato un deflussore fissarlo con cerotto in
cellulosa, seta o tela.
PROCEDIMENTO
Materiale necessario per CVP (domanda) Scelta del tipo di medicazione da applicare
• Guanti non sterili a misura dell’operatore - Medicazione in poliuretano trasparente
• Laccio emostatico Permette una ispezione immediata e continua del sito
• Disinfettante (a base di clorexidina 2% in alcol o iodio- d’inserzione, che deve predisporre gli operatori a procedere
povidone al 10%) alla rimozione della medicazione appena si evidenziano segni
• CVP del calibro adatto al patrimonio venoso del paziente, al di flogosi.
tipo di infusione e alla quantità da infondere - Medicazione in garza e cerotto
• Garze sterili PRO: La garza è meglio tollerata dai pazienti che presentano
allergie alla colla dei cerotti. Inoltre, la garza essendo Rischi legati all’inserimento di un catetere.
traspirante favorisce un ambiente più asciutto del sito di Sepsi
inserzione con una minore colonizzazione microbica. Idrotorace
CONTRO: è più soggetta a sporcarsi e bagnarsi e non Lesioni del plesso branchiale
permette una visione immediata del sito di inserzione e gli Embolia da catetere
unici dati che si possono rilevare sono il dolore riferito dal Aritmie cardiache
paziente o alla digitopressione. Embolia gassosa
Emorragia
Trauma del dotto toracico
Registrazione
Trombosi
L’avvenuto posizionamento deve risultare nella cartella
Pneumotorace Emotorace
infermieristica per le informazioni riferite ai modi e tempi di
Direzione sbagliata o attorcigliamento
gestione con indicato la sede, data di posizionamento,
Tamponamento cardiaco
catetere utilizzato, eventuali sostituzioni.

GESTIONE DELL’ACCESSO VENOSO PERIFERICO


4. CATETERE VENOSO CENTRALE
Controllo funzionalità e medicazioni (domande generali)
- Per ridurre il rischio di flebite si deve riposizionare il
catetere ogni 72-96 ore. Se però il patrimonio venoso è Il CVC è una sonda di materiale biocompatibile che, introdotta
limitato e non vi sono segni obiettivi di flebite il catetere attraverso una vena tributaria, diretta o indiretta, raggiunge la
può essere lasciato in sede più a lungo (stretto controllo sia vena cava superiore (terzo inferiore), e consente l’infusione di
del paziente che del sito di inserimento) fluidi e farmaci in condizioni di maggiore sicurezza rispetto alle
- Bisogna rimuovere subito il catetere quando si sospetta cannule periferiche.
una flebite e quando il catetere non è più necessario. Il CVC consente, inoltre, l’attuazione di procedure (misurazione
- Quando un catetere viene inserito in emergenza bisogna della PVC) e trattamenti (NPT, CT in infusione continua e
riposizionarlo al massimo entro 24 ore perché potrebbero protratte nel tempo) non percorribili con il CVP.
non essere state seguite tutte le procedure di asepsi.
- Se non viene usato, il catetere deve essere lavato con INDICAZIONI AL POSIZIONAMENTO DI UN CVC
soluzione fisiologica (chiusura in pressione positiva) senza 1) Infusione di sostanze diverse contemporaneamente;
eparina purché si usi la tecnica appropriata. 2) Nutrizione parenterale totale anche per lunghi periodi;
- Nei pazienti pediatrici, in assenza di complicanze si può 3) Infusioni di quantità elevate di liquidi;
lasciare il catetere in sede fino al termine della terapia 4) Valutazione della pressione venosa centrale (PVC);
endovenosa, perché nei bambini è più difficile trovare vene 5) Somministrazione di chemioterapie (CT);
periferiche per riposizionarlo. 6) Esecuzione di prelievi ematici.
- La prima medicazione deve essere fatta con garza sterile e
cerotto e deve essere sostituita dopo 24 ore con una PROCEDURA D’INSERZIONE DI UN CVC
medicazione trasparente in poliuretano, per poter Operatori: 1 medico, 1 infermiere.
controllare il sito di inserimento. Se si utilizzano garza e
cerotto la sostituzione deve avvenire ogni 72 ore. Materiale occorrente:
Se il paziente suda abbondantemente o il sito di accesso • Monitoraggio ECG, NIPB, SaO2.
sanguina è consigliabile fare la medicazione con garza e • Carrello servitore.
cerotto traspirante, da rinnovare ogni 24 ore. • Mascherine e copri capo.
Se il paziente è intollerante o allergico conviene usare garza • Guanti sterili.
e cerotto. • Camice sterile.
• Il sito di inserimento deve essere controllato e palpato • CVC di vario calibro e idonei all’indicazione d’uso.
ogni 24 ore, per poter essere pronti ad intervenire in caso di
• 3 teli grandi sterili.
complicanze. L’infermiere deve sempre registrare
l’ispezione, anche se negativa. • Garze sterili.
• Crema depilatoria.
Rimozione del CVP • Confezione monodose di disinfettante (clorexidina 2%) o
Il catetere viene rimosso: flacone di iodio-povidone in soluzione alcolica al 70%.
• quando c’è la fuoriuscita dalla sede d’inserimento • Bacinelle sterili per il disinfettante.
• quando vi siano fenomeni di stravaso o infiltrazione • Siringhe sterili da 5-10 ml.
• quando ci sono segni chiari di infezione cutanea (edema e • Fiale monodose da 10ml di soluzione fisiologica (3 fl.).
arrossamento) nel punto di inserzione • Fiale di lidocaina (1 fl.).
• quando non è più necessario • Pinze curve o dritte.
• Porta-aghi, 1.
Quando si rimuove il CVP, è importante esercitare una leggera
• Filo chirurgico (2/0 o 3/0) con ago montato.
compressione sulla sede di inserzione per qualche minuto, per
evitare la formazione di ematomi. • Forbici o lama di bisturi, 1.
• Prolunghe di connessione (se non presenti nel kit del catetere).
• Rubinetti a tre vie, 2.
• Soluzione infusionale con deflussore.
• Medicazione sterile.
• Cerotto.
• Arcella.
• Contenitore per rifiuti (anche per rifiuti speciali)
Scelta del sito d’inserzione: • Vena basilica. È la vena di prima scelta per l’inserzione
Quando si determina la sede d’inserimento di un catetere, del PICC dato che costituisce la via più diretta e lineare
devono essere considerati molti fattori comprensivi i fattori per raggiungere il sistema venoso centrale, oltre ad
specifici relativi al paziente (come cateteri preesistenti, essere la vena del braccio di maggior calibro.
deformità anatomiche, diatesi emorragiche), il rischio • Vena brachiale.
relativo di complicanze meccaniche (sanguinamento, PNX In primis queste due.
iatrogeno da punture della pleura apicale da parte dell’ago • Vena ascellare (tratto brachiale). Alla vena ascellare si fa
introduttore del catetere) e il rischio d’infezione. ricorso quando la basilica e la cefalica risultano troppo
piccole per il calibro pianificato. In questo caso, il sito di
Le sedi comunemente usate sono: venipuntura si viene a trovare troppo vicino all’ascella e
• VENA SUCCLAVIA indicata per cateterizzazioni a lungo quindi è opportuna una breve tunnellizzazione per
termine, in pazienti autosufficienti dove si voglia spostare più distalmente il sito di emergenza del
preservare una completa mobilità, o in situazioni catetere.
d'emergenza. • Vena cefalica. La cefalica si usa raramente perché è più
• VENA GIUGULARE INTERNA indicata alla presenza tortuosa e quindi più a rischio di malposizionamento del
d’alterazioni dell’assetto emocoagulativo, in pazienti a catetere. Vi si fa ricorso in caso di obesità patologica,
rischio di pneumotorace iatrogeno o per i cateteri da nel qual caso può essere l’unica vena facilmente
dialisi (indicazioni a breve termine). accessibile.
• VENA FEMORALE nella sola impossibilità a reperire
altre sedi o alla presenza d’indicazioni cliniche- I PICC possono essere in:
diagnostiche specifiche. • Silicone; i PICC in silicone hanno un volume più piccolo
e quindi possono sopportare un flusso minore, con
Controllo del paziente: maggior rischio di complicanze meccaniche
• RESPIRO; possibile dispnea, polipnea o enfisema (dislocazione, rottura, migrazione della punta) in caso di
sottocutaneo da possibile pneumotorace iatrogeno. infusioni ad alta pressione.
• POLSO; possibile comparsa di aritmie da stimolazione • Poliuretano; il poliuretano è un materiale più resistente
atrio/ventricolare o da dislocazione del catetere. e consente di costruire cateteri con pareti più sottili e
• CIRCOLO; verificare che non compaia ipotensione da diametro interno del lume maggiore e questo aumenta
mancato ritorno venoso (PNX iperteso). in maniera significativa i flussi (fino a 5 mL/sec) e riduce
• TEMPERATURA CORPOREA; controllare l’eventuale la possibilità di rottura del catetere. I PICC in
rialzo termico improvviso da procedura asettica errata. poliuretano ad alta resistenza di terza generazione sono
• CUTE; palpare giornalmente attraverso la medicazione detti power injectable. I PICC power injectable sono
integra il sito d’inserimento del catetere per disponibili in vari formati: dai 3 ai 6 French e mono-bi-
evidenziare eventuale gonfiore. trilume (quelli bi- o trilume sono necessari se si deve
procedere a più infusioni concomitanti e non
Controllo dopo le prime 24 ore: compatibili). Lunghezza 45-60 cm.
• Controllo radiografico per possibile comparsa di N.B. Il poliuretano è il materiale più utilizzato per tutti i CVC, non
pneumotorace tardivo. solo per i PICC (fa eccezione il Port toracico che invece è in
• Controllo della comparsa d’infezioni associate a CVC: silicone).
Ci soffermiamo in particolare, sulle complicanze date
dall’ingresso di microrganismi nel sistema d’infusione, con I PICC possono poi essere a punta:
successiva colonizzazione del catetere e disseminazione nel • Aperta.
sangue con batteriemia. I segni e i sintomi dell’infezione • Chiusa, cioè con una valvola all’estremità chiamata
sono: Groshong. I cateteri valvolati sono stati concepiti per
- infiammazione, associati a presenza d’essudato o pus, con o evitare il reflusso di sangue quando il dispositivo non è
senza febbre, in in uso. La valvola viene attivata con la variazione di
genere espressione di batteriemie. La presenza d’essudato pressione: si apre durante l’infusione (pressione
batteriologicamente positivo a monte o a valle della cuffia positiva) e durante l’aspirazione (pressione negativa),
d’ancoraggio è necessaria per confermare il sospetto diagnostico; ma rimane chiusa in assenza di pressione e quindi non è
- trombosi della vena ospitante il CVC; segni tipici della trombosi necessario clampare il catetere. Tale valvola tuttavia
venosa sembra ad associarsi ad un più alto rischio di
della malfunzionamento del catetere.
succlavia o della giugulare interna sono: gonfiore dell’arto
superiore omolaterale al CVC, evidenza di circolo venoso
CICC-catetere centrale inserito perifericamente
superficiale della spalla o dell’arto superiore e/o del collo,
I CICC sono i CVC non tunnellizzati, cioè inseriti direttamente
scurimento cutaneo delle stesse sedi, a volte dolore alla spalla ed
nella vena (soprattutto ascellare, succlavia, giugulare,
al braccio.
interna, anonima).
• Rottura del segmento esterno del catetere. Le indicazioni al posizionamento del CICC nel paziente
• Occlusione del CVC.
ospedalizzato (nel quale sarebbe da preferirsi il PICC) sono:
PICC • Vene profonde del braccio non disponibili.
I PICC sono i cateteri venosi ad inserzione periferica (quelli di • Inserzione in condizioni d’urgenza, il che comporta –
scelta nel paziente ospedalizzato) e vengono inseriti per via rispetto al PICC che si mette in elezione – un maggior
ecoguidata in una vena periferica del braccio e fatti risalire rischio di PNX e di emorragia se l’ago punge la vena
lungo il braccio fino al 1/3 inferiore della cava superiore. vicino ad organi/vasi maggiori es. polmone o carotide.
Le vene periferiche più utilizzate sono quelle profonde:
• Necessità di catetere medicato (in Italia non sono paziente che deve fare chemioterapia in regime
disponibili i PICC medicati). ambulatoriale o in day hospital, nel qual caso in genere è
prevista una somministrazione ogni 20 giorni.
• Necessità di >3 lumi (4 o 5).
SCELTA DEL CVC
CICC TUNNELLIZATO USO INTRAOSPEDALIERO
Innanzitutto, un catetere si definisce tunnellizzato se • PICC à vene profonde del braccio disponibili
percorre un tragitto sottocutaneo prima dell’accesso in e soltanto in elezione.
una vena di grosso calibro. La tunnellizzazione riduce il • CICC.
rischio di contaminazione batterica. o Vene profonde del braccio non disponibili.
I CVC tunnellizzati sono in genere per uso extra- o Condizioni di urgenza.
ospedaliero quando è previsto utilizzo a medio termine (<4 o Necessità di catetere medicato.
mesi) e quando non è possibile utilizzare un PICC perché o Necessità di >3 lumi.
non sono disponibili vene profonde del braccio. • Catetere ad inserzione femorale.
CCT o Non tunnellizzato à emergenza.
Il CCT è il catetere cuffiato tunnellizato, cioè un catetere o Tunnellizzato à ostruzione della
(ad inserzione periferica, centrale o femorale): cava superiore.
• Tunnellizzato à la tunnellizzazione riduce il rischio di
contaminazione batterica. USO EXTRAOSPEDALIERO
• Cuffiato à la cuffia stabilizza il catetere. Più • Accessi a medio termine.
precisamente, questo catetere è dotato di una cuffia o PICC à vene profonde del
di Dacron la cui funzione è quella di generare una braccio
reazione connettivale che ancori il catetere al disponibili.
sottocute, evitandone il dislocamento. La cuffia, o CICC tunnellizzato à vene profonde
inoltre, fa da barriera alla migrazione di germi dal del braccio non disponibili.
sito di ingresso cutaneo al segmento • Accessi a lungo termine.
intravascolare del catetere. o Port à uso episodico (£1 volta/settimana).
o CCT à uso frequente (>1 volta/settimana).
I CCT sono in genere per uso extra-ospedaliero quando è
previsto utilizzo: PROCEDURA DI IMPIANTO
• A lungo termine (>4 mesi). L’impianto di CVC può essere eseguito bedside solo se si
• Frequente (>1 volta/settimana), viceversa si usa un Port. tratta di un CVC a breve-medio termine; per il resto la
procedura deve essere eseguita in sala operatoria o in
PORT ambulatorio chirurgico.
Il Port è un catetere totalmente impiantabile costituito da 1. Scelta ragionata della vena mediante esame ecografico
due componenti essenziali: sistematico.
• Catetere, posizionato all'interno di una vena di grosso 2. Tecnica asettica appropriata, mediante:
calibro. a. Lavaggio delle mani.
• Camera di iniezione o reservoir. Si tratta di un b. Massima protezione di barriera (guanti sterili, camice
contenitore cavo in acciaio inox o titanio o plastica sterile, mascherina non sterile, berretto non sterile,
contenente una membrana di lattice e connesso al ampia copertura del paziente, copertura sterile della
catetere tramite un tubicino. Gli aghi usati per sonda con apposito coprisonda).
c. Antisepsi cutanea con clorexidina 2%.
accedere al Port (perché il Port – una volta
3. Anestesia locale.
impiantato – offre un accesso venoso invisibile, 4. Venipuntura ecoguitata della vena prescelta.
ma richiede una puntura con ago) sono studiati 5. Incannulamento con tecnica di Seldinger:
per non procurare danno alla membrana; hanno a. Diretta, cioè introduzione del catetere su guida
un’estremità appiattita e angolata e sono metallica.
chiamati aghi non carotanti o aghi di Huber. b. Indiretta o modificata, cioè introduzione del catetere
Esistono due tipi di Port: attraverso microintroduttore che poi viene sfilato o
• Port toracico (di gran lunga più comune). Nel port sbucciato (peel away).
toracico, il reservoir (2 cm) è connesso ad un catetere 6. Controllo ecografico dell’assenza di PNX.
in silicone di 6-7 Fr (inserito in giugulare interna o 7. Verifica intraprocedurale del corretto posizionamento
succlavia) ed intascato in sede sottoclaveare. della punta mediante la tecnica dell’ECG intracavitario:
la corretta posizione della punta corrisponde alla
• PICC-port o port brachiale (usato più raramente). Nel
visualizzazione all’ECG intracavitario del picco dell’onda
PICC-port, il reservoir è più piccolo ed è connesso ad un
P. Nei pazienti in cui questo metodo non è applicabile
catetere in poliuretano di 4-5 Fr (inserito in brachiale)
(es. FA), è necessario prescrivere un Rx torace post-
ed intascato sopra il muscolo bicipite.
procedurale, nel qual caso la corretta posizione della
punta del catetere è tra 1-5 cm sotto la carena.
I Port sono in genere per uso extra-ospedaliero quando è
8. Protezione del sito di emergenza dal rischio di
previsto utilizzo:
sanguinamento (mediante colla istoacrilica) o dal
• A lungo termine (>4 mesi).
rischio di contaminazione (mediante feltrino alla
• Episodico (£1 volta/settimana), viceversa si usa un CCT.
clorexidina).
Il classico ambito di applicazione del Port è quello del
9. Stabilizzazione del catetere mediante sutureless
device e membrana trasparente semipermeabile. I generazione
sutureless device sono necessari perché la presenza • Ridurre la mobilità del catetere.
della sutura crea un granuloma cutaneo cronico e
possono essere: SEPSI CATETERE-CORRELATA
a. Ad adesività cutanea (tipo Statlock o Griplok). Si parla di sepsi catetere correlata quando in un pz portatore
b. Ad ancoraggio sottocutaneo (tipo SecuraCath). di CVC si hanno segni di SIRS (³2 tra: 36<T>38, FC >90, FR
>20, pCO2 <32, 4 mila <GB>12 mila) in assenza di fonti
TROMBOSI VENOSA DA CATETERE alternative di infezione + 1 delle seguenti:
La dizione trombosi venosa da catetere fa riferimento a 3 • Isolamento dello stesso microrganismo da
possibili secondari: un’emocoltura effettuata con prelievo da vena
• Guaina fibroblastica o fibrin sleeve. La guaina periferica e dalla coltura della punta del catetere
fibroblastica va interpretata come una reazione da • Isolamento dello stesso microrgansimo da
corpo estraneo da parte del tessuto ematico: si un’emocoltura effettuata con prelievo da vena
presenta ecograficamente come un manicotto che periferica e dalla un’emocoltura effettuata dal CVC
circonda il catetere, potendo interferire con il suo con un tempo di positivizzazione di ³2 ore prima
funzionamento. Alla rimozione del catetere, può dell’emocoltura effettuata da CVC.
essere ancora apprezzata ecograficamente mentre N.B. La sostituzione routinaria dei CVC ad intervalli regolari
fluttua nel lume della vena ma non comporta rischio non riduce il rischio di sepsi catetere indotta e quindi non deve
di embolia polmonare. essere effettuata. I CVC si rimuovono solo se: insorgono
• Trombosi venosa periferica, cioè in prossimità del complicanze o il loro utilizzo non è piùindicato.
punto di ingresso del catetere nella vena. Questo tipo
di trombosi può essere occludente o non occludente il
vaso ed è patogeneticamente legato a:
o Trauma endoteliale nel punto di incannulazione venosa. 5 SONDINO NASO GASTRICO
o Sperequazione tra diametro della vena incannulata e
diametro del catetere (se il catetere occupa >1/3 del Il sondino nasogastrico (SNG) è un lungo catetere che viene
diametro della vena, il flusso ematico si riduce e il rischio introdotto all’interno di una narice e inserito delicatamente
di trombosi aumenta). all’interno dell’organismo fino a raggiungere lo stomaco. Le
• Trombosi venosa centrale, cioè in prossimità della ragioni del suo posizionamento possono essere diverse:
punta del catetere. Questo tipo di trombosi è svuotare la cavità gastrica (drenaggio), introdurre farmaci,
patogeneticamente legato a una posizione centrale effettuare esami diagnostici, alimentare artificialmente. Il
non ideale (es. punta a diretto contatto con parete posizionamento viene effettuato dall’infermiere o dal
venosa). medico. Anche se non è una regola assoluta, il sondino viene
solitamente lasciato per pochi giorni perché può creare
Per prevenire la trombosi venosa da catetere è importante: lesioni alla mucosa del naso, all’esofago e allo stomaco; nel
• Scegliere cateteri in silicone o poliuretano (no caso sia necessario somministrare alimenti per lunghi
teflon o polietilene). periodi, si adottano soluzioni alternative come le
• Evitare l’inserzione in prossimità di una gastrostomie percutanee.
trombosi venosa recente.
• Scegliere una vena di calibro almeno 3 volte Indicazioni
superiore a quella del catetere. 1) occlusione intestinale
• Utilizzare venipuntura ecoguidata. 2) ematemesi
• Assicurarsi che la punta del catetere sia 3) nutrizione enterale
correttamente posizionata. 4) abuso di farmaci (somministrazione di
• Ridurre la mobilità del catetere mediante: carbone vegetale in pz non collaboranti)
o Scelta razionale del sito di emergenza.
§ PICC à 1/3 medio del OCCLUSIONE INTESTINALE
braccio, a metà tra gomito e - alvo chiuso a feci e gas
ascella. - addome disteso
§ CICC à sede sottoclaveare. - pz con vomito scuro e dolore addominale (stessa
o Fissaggio con sistema sutureless. presentazione dell’ematemesi, non dite “caffeano” o
“fecaloide” ma solo scuro)
COMPLICANZE MECCANICHE Perché usi il sng?
Le complicanze meccaniche includono: A. per detendere l’apparato digerente e alleviare il dolore
• Dislocazione del catetere nel suo tratto del pz, drenare il contenuto gastrico per evitare che il pz
extravascolare, per inadeguato fissaggio. Se un PICC vomiti continuamente con una condizione di malessere
o un CICC fuoriesce per >4 cm la punta non può essere e disagio
più considerata in zona sicura e va sostituito. B. valutare la qualità del drenato: È importante per capire se
• Migrazione intravascolare della punta. il paziente sta vomitando sangue (ematemesi), perché
• Rotture del tratto extra- e intravascolare, in genere molto spesso il vomito scuro non è affatto sangue ma
legate all’utilizzo inappropriato di alte pressioni (es. materiale enterico, e ovviamente è essenziale saperlo
per lavare il catetere o per infondere mdc). distinguere per capire se ho davanti un’occlusione o
ematemesi. Valutando inoltre il contenuto del drenato, la
Per prevenire le complicanze meccaniche è importante: qualità, posso fare una diagnosi di occlusione specifica: se
• Usare cateteri power injectable in poliuretano di 3° dreno del materiale giallo-verdastro è più probabile che la
lesione sia alta (duodeno, digiuno, stomaco); se dreno per le altre indicazioni) perché i nutrienti utilizzati
materiale francamente enterico è più probabile che la sono già digeriti à 1° ansa digiunale dopo angolo di
lesione sia bassa (sigma, retto) e tutto ciò mi aiuta per Treitz.
costruire la diagnosi, insieme all’anamnesi e gli altri • la manovra è effettuata in radiologia con scopia (usi
esami. sondino con MANDRINO METALLICO, attraverso il
C. Mi consente di fare richieste radiologiche motivate: le quale vedi dove è, dopo che il sondino è stato
richieste vanno infatti fatte in modo specifico, bisogna posizionato IL MANDRINO va conservato perché
indicare e suggerire al radiologo le possibili diagnosi, permette di localizzare il sondino se si sposta).
ipotesi e sospetti da definire.
La manovra ha inoltre una valenza terapeutica: nell’ileo PZ CON ABUSO DI FARMACI
adinamico (paralisi riflessa, come le carcinosi peritoneali con Si usa il sng se il pz non collabora per somministrare Carbone
versamento ascitico), non ho una massa che occlude, perciò Vegetale (lega sostanza indesiderate presenti nell’organismo
mettere un sondino e mettere liquidi può far partire di nuovo i favorendone l’espulsione), generalmente ogni 6h x 3-4 volte
‘segnali’ di attivazione della peristalsi per cui il paziente si N.B. è diversa dalla GASTROLUSI.
riprende (in questo caso la chirurgia non lo avrebbe aiutato).
Tipi di sondini nasogastrici e loro manutenzione
EMATEMESI Le sonde utilizzate per l’alimentazione artificiale sono
Perdita di sangue con il vomito. Mettiamo in questi pazienti il solitamente in materiale plastico (poliuretano), molto
sondino per essere certi che sia ematemesi e discernere tra morbide e flessibili e di diametro molto contenuto. Alcuni
sangue e materiale enterico. sondini sono in PVC, altri in silicone e quindi più morbidi.
L’estremità della sonda che fuoriesce dal naso è dotata di
Perché usi il sng? una o più vie per l’inserimento delle soluzioni nutrizionali e
- per decomprimere per i farmaci.
- per valutare tipo ed entità del sanguinamento (TIPO: Quando la persona utilizza il SNG per scopi alimentari è
unica variabile che consente di decidere se il pz debba necessario effettuare periodici lavaggi della sonda al fine di
essere inviato a procedure): evitare incrostazioni e occlusioni. Per i lavaggi si riempie di
sangue rosso à sanguinamento in atto à acqua una siringa da 60 cc e si infondono 20 cc alla volta con
endoscopia/radiologia interventistica la tecnica a pressione. Il liquido per il lavaggio deve essere
coaguli, bile, succo gastricoà aspetti ed eventualmente acqua di rubinetto tiepida, ma non calda!
esami in elezione.
Se il paziente è alimentato solamente di notte, si avrà cura
N.B. valuti il TIPO di sanguinamento, non ha alcun valore di effettuare il lavaggio prima di attaccare la soluzione e dopo
l’EMOCROMO. averla staccata. Nel caso di soggetti che restano collegati alla
pompa per 24 ore al giorno, è consigliabile lavare la sonda al
Se il pz è cirrotico e l’ematemesi è verosimilmente da mattino, all’ora di pranzo, a metà pomeriggio e prima di
rottura di varici esofagee c’è comunque indicazione al sng? coricarsi.
SI perché: In alcune occasioni il sondino può otturarsi completamente
-non puoi fare un danno maggiore di quello che già c’è e quindi impedire che la soluzione arrivi nello stomaco: è
-il sangue irrita le mucose necessario provare a disostruirlo effettuando un lavaggio
-svuotando lo stomaco l’endoscopista avrà meno difficoltà con siringone a pressione costante. Questa manovra spinge
nel trattamento il coagulo nello stomaco (fare attenzione a non insistere
àle varici esofagee hanno come prima indicazione al troppo). Se l’ostruzione non si risolve bisogna chiamare con
trattamento l’inserimento del sondino, è necessario per urgenza il medico o l’infermiere. In rari casi il sondino
drenare il sangue o il pz rischia di morire. nasogastrico può dislocarsi; le cause sono solitamente
accidentali: soggetti irrequieti o affetti da demenza possono
NUTRIZIONE ENTERALE strapparsi o tirare indietro il sondino.
possiamo fare la nutrizione tramite sondino solo se Può anche succedere che il sondino scivoli nonostante il
pensiamo sia una soluzione ponte per non più di trenta cerotto (evenienza rara se la medicazione viene effettuata
giorni, oltre non si può tenere perché tenerlo a lungo, oltre a ogni 2 giorni) e ritorni indietro: la punta della sonda, quindi,
causare un discomfort nel paziente, può causare decubiti non si troverà più nello stomaco e la soluzione potrà entrare
sulla narice fino a bucarla. Se il paziente necessita di nell’albero respiratorio; per evitare che ciò accada, basterà
nutrizione enterale per lunghi periodi si effettua la PEG segnare con un pennarello indelebile il punto del SNG che
(gastrostomia percutanea: si buca stomaco e parete deve fuoriuscire dalla narice: in tal modo si avrà sempre un
addominale, creando una ‘fistola’ attraverso la quale con riferimento.
una cannula si nutre il paziente, con modalità definitive,
permanenti)àSono soluzioni molto usate in pazienti MATERIALE (domanda)
defedati, che escono dal coma, che hanno avuto traumi e 1) SONDINO:
sono laringectomizzati, pazienti che devono essere rimessi CALIBRI 12-14-16 Fr (bianco- verde- arancione)
in bilancio nutrizionale ed elettrolitico. Nell’occlusione si usa il 14 (verde), se non è disponibile si
usa il 16(arancione) più grande e più difficile da inserire, ma
Il SNG per la NE è diverso da quello per l’occlusione: efficace; il 12 (bianco) si preferisce non usarlo perché
• la tecnica è identica essendo piccolo non è particolarmente efficace e il pz
• il sondino ha due vie: una per i nutrienti e una per potrebbe continuare a vomitare nonostante il sng (lo puoi
lavare eventuali concrezioni usare se hai solo quello, ma non è corretto).
• si inserisce a livello del digiuno (non del cardias come Sono costituiti da MATERIALE morbido e flessibile, con
molti buchini alla fine del tubo (se ce ne fosse uno solo si 8) È importante che si scenda lentamente, la manovra è
occluderebbe all’istante). estremamente fastidiosa. Non posso, senza dare un minimo di
CAMPANA DI RACCORDO: A cui colleghi il siringone e la tregua, scendere velocemente fino allo stomaco. Scendo per
busta a caduta 3⁄4 mandate e mi fermo, mi assicuro che il paziente stia
TACCHE che indicano la lunghezza (approssimativamente respirando e non sia in apnea.
45 cm per il cardias) 9) Chiedere al paziente di aprire la bocca: perché il sondino
FORI terminali perché il materiale drenato è spesso potrebbe arrotolarsi nella bocca. Non è una complicanza
viscoso. grave, ma devo sfilare tutto il sondino dalla bocca e devo
2) SIRINGA da 60 cc anche detta “siringone” serve per aspirare rimetterlo. Quindi dopo 3⁄4 mandate guardo bene in bocca, se
e per manovra di controllo del posizionamento il sondino è arrotolato, lo sfilo e lo inserisco di nuovo.
3) GUANTI NON STERILI (la manovra non richiede sterilità) 10) Seguendo le pause ogni 3⁄4 mandate, si arriva al segnale di
4) LUBIFICANTE per favorire scivolamento ed evitare lesioni, lunghezza che avevo calcolato prima di iniziare (lunghezza
inoltre contiene anestetico locale, importante per naso-orecchio-apofisi xifoidea).
passaggio nella coana nasale 11) Ultimo passaggio: fissare immediatamente il sondino col
5) CEROTTO per fissare il sondino (farlo sempre e cerotto. Si prende un pezzo di cerotto di seta, faccio un taglio
immediatamente), tagliare il cerotto lungo l’asse maggiore, centrale parallelo alla lunghezza del cerotto (taglio dal lato
lasciando una parte intera che sarà fissata sulla piramide corto, verso il centro, fino a metà circa della lunghezza del
nasale, mentre le due “alette” saranno incrociate cerotto). Asciugo bene la piramide nasale, attacco la parte
posteriormente e fissate sulle narici controlaterali, con un intera sulla piramide nasale del paziente, faccio passare il
altro cerotto fissa le alette sondino in mezzo al taglio che ho creato, le due alette del
6) SACCA da raccordare prima di iniziare cerotto si incrociano, quella di destra gira dietro e va verso
l’altra narice, quella controlaterale stessa cosa, sopra le due
N.B. DOMANDA la raccolta è sempre a CADUTA, tranne che alette metto un’ulteriore striscia di cerotto a bloccare il tutto.
nel caso di ERNIA INGUINALE O CRURALE COMPLICATA in cui si Questo è il modo più sicuro per fissare il sondino.
effettua un’aspirazione rapida in 15 min con aspiratore (NON
oltre i 15 min perché si rischia di andare in shock ipovolemico A questo punto devo valutare cosa riesco ad aspirare:
di tipo assoluto). - ASPIRA con siringone-> esce materiale gastrico->
sono nello stomaco
MANOVRA: (DOMANDA) - ASPIRA à non esce niente? à controlla se sei in bocca
1) pz seduto o semiseduto (per evitare il reflusso di materiale - Se non sei in bocca e non sei nello stomaco potresti
enterico nell’apparato respiratorio-> polmonite ab ingestis essere nell’apparato respiratorio*
e morte del paziente). La posizione semi-seduta mi *complicanza della procedura: in questo caso il pz di solito
permette di evitare questa grave conseguenza. È avrà:
fondamentale che PRIMA, DURANTE E DOPO resti semi- Ø Tosse incoercibile (diversa dalla tosse del
seduto (fino all’ingresso in sala operatoria). passaggio in retrofaringe)
2) Operatore alla sua DX Ø cerca di strappare violentemente il sng
3) Indossa i guanti Ø è paonazzo e congesto
4) Posiziona la traversa sul pz. Ø dreni MUCO e un po’ di SANGUE
[2° fonte non secondo MANNO: si valutano le narici per
verificare l’eventuale presenza di deformazioni o ostruzioni, PER VALUTARE SE SEI NELLO STOMACO: aspiri con il siringone
una volta individuata la narice più appropriata, si procede 30cc d’aria, raccordi la siringa al sng, chiedi all’infermiere di
all’introduzione del sondino previa rimozione della dentiera se insufflare l’aria, mentre tu con il fonendoscopio sei in sede
presente.] epigastrica-> se ausculti borborigmi sei nello stomaco. Potresti
5) CALCOLA LUNGHEZZA SNG: distanza naso-orecchio- non sentirli anche se sei nello stomaco se:
processo xifoideo e segnala con un cerotto - pz obeso
6) ARROTOLA ATTORNO ALL’INDICE IL SONDINO per favorire la - pz ha ernia da scivolamento (lo stomaco è
direzione verso il basso praticamente nel torace)
7) Pz semiseduto, TESTA INCLINATA IN DIETRO, introduci i primi Se sei alle prime armi e non senti il borborigmo:
10 cm, il pz inizia a tossire perché sei nel retrofaringe. (si - sposta il sondino avanti o indietro
utilizza una piccola fonte luminosa -lampada puntiforme- per - nel dubbio TOGLI e rimetti
verificare che la sonda non si arrotoli in gola, soprattutto nei
pazienti che non possono esprimersi o che sono in stato di [La manovra senza dubbio più sicura, ma non sempre praticabile, è il
incoscienza). Dopo aver raggiunto la faringe, il CAPO deve controllo radiografico, che tuttavia espone l’assistito al rischio di
essere RECLINATO IN AVANTI (per schiacciare le vie radiazioni. Escludendo l’Rx la manovra più affidabile è la RM, che
respiratorie e rendere più facile il passaggio nel digerente), a attraverso l’impiego di specifici sondini e di un magnete all’esterno,
questo punto chiedi al pz di collaborare, gli dai un bicchiere permette di seguire il percorso del sondino e di riprodurlo sul
monitorà poco praticabile]
con acqua e gli chiedi di mettere l’acqua in bocca e deglutire
quando glielo dici. In questo modo il pz chiuderà l’epiglottide,
COMPLICANZE (DOMANDA – vanno bene queste ma il prof
per cui tu potrai avanzare con il sng.
Murazio dice che come scritte qui sono esagerate nella gravità)
Per far deglutire il paziente, le linee guida suggeriscono di
1) reflusso gastrico nelle vie respiratorie (* vedi prima)
prendere un bicchiere d’acqua, una cannuccia, diamo l’acqua
con la cannuccia al paziente e gli chiediamo di sorseggiare e 2) arrotolamento in bocca
quando lo diciamo noi lui inghiotte e noi andiamo avanti col 3) passaggio in via aereaà Se succede, il paziente ha
sondino, in modo ritmato tra la sua deglutizione e un’occlusione delle vie respiratorie, è in distress acuto,
l’avanzamento del sondino. immediato. Ha una tosse incoercibile, è congesto,
paonazzo. Se aveste un saturimetro (che non si usa nella 6. CATETERISMO VESCICALE (x3 nelle domande)
pratica del sondino), il paziente ha un disperato bisogno di
liberare le vie aeree, quindi cerca di tirarsi via il sondino,
Consiste nell’introduzione, con posizionamento provvisorio o
con la nostra mano ancora sul sondino, e molto spesso ci permanente, di un catetere sterile, in vescica per via
riesce. Sta morendo soffocato, cerca di fare di tutto per transuretrale o sovrapubica a scopo diagnostico, terapeutico
toglierlo. Quando sfilate il sondino vedete un po’ di muco e o evacuativo.
un po’ di sangue. Tutti questi sono segni inequivocabili che
siete nell’apparato respiratorio. Immediatamente sfilate e
L’uretra maschile:
date ampia tregua al paziente. Si ritenta l’inserimento § condotto sia del sistema urinario che genitale
dopo aver fatto riprendere il paziente. § si estende dal meato interno nella vescica urinaria fino al
4) epistassi massiva: soprattutto pz scoagulati meato esterno, all’estremità del glande.
à togli il sondino à blocca emorragia con § prostatica (3 cm), membranosa (2/2,5 cm), peniena (15 cm)
tamponamento anteriore.
Perché è così problematica? L’uretra femminile:
§ lunga circa 4 cm e larga 6 mm, inizia dal meato interno
- perché non potrai più mettere il sondino vescicale e decorre strettamente adesa alla parete anteriore
- perché è un’emorragia difficile da gestire (come dellavagina.
tutte nei pz scoagulati) § Termina all’o. uretrale esterno, fessura verticale situata in
N.B. se sai prima che il pz è scoagulato 2 piccoli posizione immediatamente anteriore rispetto all’apertura
accorgimenti per cercare di evitare l’epistassi: della vagina e circa, 2,5 cm dietro il glande delclitoride.
- usi il SNG da 12 Fr (bianco) per non creare traumi § rappresenta per la vescica l’intero meccanismo sfinteriale,
ha una robusta parete muscolare composta da 2 strati.
- usi tanto lubrificante
§ è più facilmente distendibile di quella maschile.
Per evitare queste complicanze, particolare cura deve essere
Indicazioni
posta nell’igiene e nel fissaggio del punto d’inserimento del
Il cateterismo urinario deve essere limitato solo ai casi in
sondino con le relative medicazioni.
cui ogni altra alternativa non sia praticabile.
Lo scopo di queste cure è essenzialmente la prevenzione della
§ Intervento chirurgico che richieda la vescica vuota
dislocazione del SNG e delle piaghe da pressione (decubiti). Il
§ Trattamento di neoplasie vescicali con citotossici topici
punto di fissaggio va medicato solitamente ogni 2 giorni o
§ Esecuzione di test di funzionalità dell’apparato urinario
anche tutti i giorni quando, per esempio, si notano secrezioni
(indagini radiologiche, inquadramento urodinamico) per il
o fuoriuscita di sangue dal naso.
tempo strettamente limitato agli stessi
§ Incontinenza urinaria*
Il materiale necessario per le medicazioni è: guanti monouso;
§ Gravi ematuria/piuria per evitare tamponamento
cerotti; garze sterili; soluzione fisiologica; etere etilico; fonte
vescicale
luminosa.
§ Donne con rilevanti fratture ossee (bacino) per le quali sia
I cerotti che si utilizzano per il SNG sono modellati in modo tale
indicata l’immobilità assoluta; nel paziente maschio è
da facilitarne il fissaggio: la parte più grossa viene attaccata al
indicato l’uso del condom o uroprofilattico
naso, mentre quella più piccola si incolla tutto intorno alla
§ ostruzione delle vie urinarie a livello uretrale non
sonda. Tutti i soggetti che utilizzano il SNG non si alimentano
risolvibile chirurgicamente
in modo fisiologico, ma è importante comunque curare
§ alterazione della pressione sanguigna o della volemia che
l’igiene orale.
necessita di un continuo e accurato controllo del volume
delle urine emesse
Caso clinico dalle domande
§ necessità di misurare il volume di urine in maniera
Il signor Tizio ha deciso che non ne può più della vita e si è
accurata in un soggetto non collaborante (per esempio in
preso tutta una confezione di Valium 3 ore fa, che cosa fai? ->
caso di intossicazione)
Dare carbone vegetale, che normalmente si prende senza SNG
§ disfunzione neurologica permanente della vescica (in fase
ma se (come in questo caso) il paziente non è collaborante ->
di shock spinale, lesione sacrale e/o periferica, areflessia
posiziono il SNG. Spiegazione della procedura. In questo caso
iatrogena, disturbi misti di incontinenza con residuo es.
il calibro del SNG non è importante (è una procedura a
sclerosi multipla).
mettere, quindi non serve che abbia un calibro grande), e non
§ Ritenzione secondaria a scompenso detrusoriale,
serve neanche la sacca a caduta (voi comunque quando
idiopatica, post-intervento chirurgico per incontinenza o
elencate il materiale occorrente dite tutto). Il sondino arriva
cistectomia con ricostruzione vescicale
OLTRE IL CARDIAS non alla bocca dello stomaco ('espressione
*L’incontinenza di per sé non costituisce un’indicazione al
da bar'). Perché può succedere che pur essendo nello stomaco
posizionamento del catetere.
non aspiro? O sto contro la parete o si è tappato, nel qual caso
si attacca il siringone e si spinge per stappare. Tempo di permanenza
Il cateterismo vescicale è definito a breve permanenza o a
breve termine quando il catetere è mantenuto in sede per
pochi giorni (al massimo fino a 30 giorni); si parla invece di
cateterismo a lunga permanenza se il catetere è mantenuto
per un periodo superiore. Si parla invece di cateterismo
intermittente se il catetere viene rimosso subito dopo il
passaggio delle urine. Il cateterismo intermittente può essere
svolto dal paziente stesso (AUTOCATETERISMO). La funzione
può essere evacuativa (sostituzione della minzione) o
post- minzionale (a completamento). palloncino va gonfiato secondo indicazioni riportate sul
Il cateterismo intermittente è dunque introduzione catetere con soluzione sterile bidistillata
temporanea a scopo: § C. Dufour: semirigido, autostatico, a tre vie (dotato di un
§ Diagnostico (determinare il residuo post palloncino di ancoraggio, la terza via serve per il
lavaggio continuo). Ha la punta con una curvatura di 30°,
minzionale; esecuzione di cistografia o
a becco di flauto con due fori laterali contrapposti. Viene
esami urodinamica) utilizzato in caso di ematuria importante, per vesciche
§ Terapeutico (irrigazioni vescicali, CT nel tamponate.
trattamento dei K papillari della vescica; § C. di Pezzer e C. di Malecot: cateteri in gomma,
bypassare un’ostruzione) autostatici, usati in passato nella donna. Ormai in disuso,
§ Evacuativo e riabilitativo (ritenzione urinaria) (si utilizzano nelle cistectomie sec. Bricker) venivano
introdotti tramite un mandrino di metallo (sonda
Criteri di scelta del catetere scanalata).
A seconda dello scopo il catetere avrà caratteristiche § Epicistostomia: quando non è possibile drenare le urine per
uretra, o in particolari condizioni come durante alcuni
diverse. I quattro parametri che distinguono i cateteri
interventi chirurgici o nel caso si voglia evitare una lunga
sono: permanenza in uretra del catetere può essere utilizzata la
1. Calibro puntura sovrapubica.
Il diametro esterno del catetere si misura in
Charrière (1 CH equivale a 1/3 di mm à es. 1 Foley Sacche di raccolta:
da 18 ha diametro di 6mm). In linea di massima si 1. A circuito aperto
deve scegliere il catetere con il diametro di minor 2. A circuito chiuso
calibro possibile che sia in grado di garantire il 3. Sacche a gamba (capacità da 350 a 750 ml,
drenaggio senza traumatizzare la mucosa uretrale. indossate durante il giorno fissate alla coscia con
appositi lacci)
2. Materiale e consistenza
§ CATETERI IN LATTICE (per cateterismi a breve termine. 7 gg) Benefici del cateterismo vescicale
§ CATETERI IN LATTICE SILICONATO (per cateterismi fino a 15-
20 gg) § Salvaguardia dell’alto apparato urinario
§ CATETERI IN SILICONE (medio lungo termine fino a 30gg) § Ridotte infezioni e complicanze
§ CATETERI RICOPERTI IN LEGA D’ARGENTO (lungo § Valutazione della ripresa dell’attività vescicale
termine in pz immunocompromessi) § Miglioramento della qualità della vita in termini di:
ü Controllo continenza => comfort
3. Numero delle vie ü Indipendenza
I cateteri possono essere a una, 2 o 3 vie. I cateteri ü Vita relazionale
a una via si usano in caso di cateterismo a breve ü Tempo libero
ü Lavoro – vita sociale
termine. Nei cateteri a 2 vie una favorisce il
deflusso delle urine e l’altra, dotata di valvola
permette la distensione di un palloncino in vescica Complicanze (Domanda)
che conferisce stabilità al dispositivo, si usano
§ Infezioni delle basse vie urinarie (cattiva gestione)
pertanto quando il catetere deve rimanere in sede
Dovute all’ingresso nel corpo di batteri piogeni,
per più tempo. Quelli a 3 vie sono usati nei casi in
rappresentano il pericolo più importante e comune. In
cui è necessario irrigare la vescica. media, infatti, colpiscono una persona ogni 10 che fanno
uso di cateteri vescicali.
4. Estremità prossimale Il rischio maggiore è corso da coloro che ricorrono ai
§ C. di Nelaton: ha l’estremità prossimale arrotondata e cateteri a dimora (uretrali o sovrapubici), in quanto
rettilinea, è dotato di 1 o 2 fori di drenaggio
contrapposti. Viene usato soprattutto nella donna.
quest'ultimi, essendo mantenuti in posizione per diverse
§ di Mercier: generalmente semirigido. La punta settimane o mesi, sono particolarmente esposti alle
(arrotondata), presenta una angolatura (30° - 45°) per contaminazioni batteriche. I sintomi più importanti di
favorire nell’uomo l’introduzione nell’uretra un'infezione dell'apparato urinario sono i seguenti: Dolore
membranosa o prostatica; con 1 o 2 fori di drenaggio. alla vescica o all'uretra, Odore cattivo e intenso
Nei casi di ritenzione urinaria da ipertrofiaprostatica. proveniente dall'uretra, Urina torbida e dal cattivo odore,
§ C. di Couvelaire: semirigido, indicato nell’uomo e nella Febbre alta, sopra i 38°C (segno da non sottovalutare, in
donna in caso di emorragia vescicale (favorisce un buon quanto generalmente indica l'estensione dell'infezione ai
drenaggio) e dopo intervento di prostatectomia reni), Sensazione di malessere generale, Senso di
radicale. L’estremità presenta un foro a “becco di
stanchezza e letargia.
flauto” e 2 fori laterali.
§ C. di Tiemann: semirigido, ha l’estremità a forma conica Ad alcuni pazienti può essere prescritta una
e con un’angolatura di 30°. E’ indicato negli uomini che somministrazione di antibiotici preventiva, allo scopo di
presentano restringimento dell’uretra. proteggere l'organismo prima ancora che possa essere
§ C. conicolivare: semirigido, dotato all’estremità distale aggredito dai batteri.
di un’olivella. Viene utilizzato in pazienti con uretra Attenzione: data l'enorme incidenza di infezioni a suo
stenotica. carico, il cateterismo è una pratica adottata solo quando i
§ C. di Foley: molle, autostatico (è dotato all’estremità trattamenti medici alternativi sono risultati inefficaci.
distale di un palloncino gonfiabile che ne permette
l’ancoraggio in vescica). Presenta 2 fori contrapposti e § Lesioni traumatiche uretrali, vescicali o rettali
simmetrici. La sua flessibilità ed elasticità assicura un § Creazione false strade
elevato grado di comfort al paziente cateterizzato. Il
§ Sanguinamenti Ricondizionare e smaltire il materiale utilizzato per l'igiene
§ Da tempi prolungati tra un cateterismo e l’altro: intima
ü Sovradistensioni vescicali Eseguire il lavaggio antisettico delle mani dell'operatore
ü Reflusso vescico-ureterale che inserisce il C.V. ed eseguire una decontaminazione
ü Crisi disreflessiche (nei mielolesi sopra t6) alcolica delle mani dell'aiutante
§ Spasmi della vescicaàSono dei crampi addominali, Aprire la confezione del kit mantenendo l'asepsi ed
talvolta molto dolorosi, dovuti alla vescica che tenta allestire il campo sterile con il primo telino
di espellere il catetere a dimora considerato Operatore: Indossare il primo paio di guanti sterili e
estraneo. disporre il materiale necessario sul campo sterile
Aiutante:
§ Perdite impreviste di urina Indossare un paio di guanti monouso non sterili e
Tipico dei cateteri a dimora, sono delle vere e proprie posizionare il paziente uomo: supino; donna: posizione
fughe di urina, che dipendono da un blocco del ginecologica
catetere o da un suo errato posizionamento ed aiutare il paziente a mantenere la posizione
(successivo per esempio a uno spasmo della vescica).
§ Accumulo di sangue o detriti all'interno del Operatore:
catetere. possono bloccare la fuoriuscita di posizionare il telino fenestrato (uomo apertura rivolta verso
urina, impedendo lo svuotamento della vescica, l'alto; donna apertura rivolta verso il basso ed ampliare il
sono tipici dei cateteri a dimora. campo posizionando il secondo telino tra le cosce
§ Restringimento dell'uretra. Operatore:
L'uso prolungato e ripetuto dei cateteri uretrali distribuire parte del lubrificante contenuto nella siringa su una
restringe l'uretra perché, stressando continuamente garza sterile per la cateterizzazione nell'uomo, aprire e versare
le pareti del canale uretrale, porta alla formazione di l'antisettico sui tamponi e quadretti di garza
tessuto cicatriziale anomalo. AZIONE
§ Calcoli vescicali (o calcoli alla vescica). Sono di Operatore:
solito una conseguenza di anni da cateterismo Procedere all'antisepsi del meato urinario utilizzando
vescicale. eventualmente la pinza sterile contenuta nel Kit: nell'uomo:
con la mano non dominante afferrare il pene, retraendo il
Perché non esce l’urina da un catetere? prepuzio e scoprendo il glande, eseguire l'antisepsi con
1. Possibile tappo di lubrificante nel catetere: quadretto/tampone imbevuto di antisettico procedendo con
inserire una siringa priva d’ago nella via che movimenti rotatori dal meato verso la base senza mai
porta in vescica e tirare lo stantuffo per tornare indietro . Cambiare il tampone ad ogni passaggio per
esercitare una leggera aspirazione. Una volta un totale di tre passaggi lasciando la garza adesa al meato
aspirato il gel, l’urina comincerà a defluire uretrale. nella donna: con la mano non dominante separare
2. Possibile vescica vuota: il paziente ha urinato da le grandi labbra, eseguire l'antisepsi con un primo
poco. Chiedere al paziente, se cosciente, di quadretto- tampone a destra e con un altro a sinistra,
effettuare un colpo di tosse e, se necessario, proseguire utilizzando altri 2 quadretti-tamponi sulle piccole
aiutare ulteriormente la manovra esercitando labbra ed infine lasciare sul meato uretrale l'ultima garza
con la mano una pressione sul basso ventre. adesa
3. Nell’uomo: falsa via prostatica. In questo caso Operatore: nell'uomo lubrificare l'uretra introducendo il
sfilare il catetere per alcuni centimetri e cono della siringa che contiene la rimanente parte di
riprovare. lubrificante Sfilare il primo paio di guanti, eseguire la
decontaminazione alcolica delle mani e indossare il secondo
paio di guanti sterili Aiutante:
Metodiche Aprire la confezione della sacca sterile di raccolta urine e del
catetere vescicale lasciandoli cadere sul campo sterile
§ Cateterismo con tecnica sterile: in ospedale, Operatore:
dove il rischio infettivo è maggiore collegare la sacca al catetere. nell'uomo: lubrificare il
§ Cateterismo con tecnica “no touch”: senza catetere lungo il suo percorso con parte del gel depositato
toccare direttamente il catetere precedentemente sulla garza. nella donna: con tutto il
§ Cateterismo con tecnica pulita: secondo le quantitativo di gel contenuto nella siringa lungo il percorso
regole della comune igiene personale (a del catetere partendo dall'estremità distale fino a circa metà
domicilio, rischio infettivo minore) della
sua lunghezza
Procedura Operatore: nell'uomo: Tenere il pene tra l'indice ed il medio
Informare il paziente in posizione perpendicolare all'addome leggermente in
Preparare il materiale occorrente per l'esecuzione dell'igiene trazione e introdurre il C.V. sino a percepire una resistenza
intima e della procedura d'inserimento del C.V. (uretra
Posizionare il paravento o tendina bulbare) abbassare il pene stirandolo e procedere con
Eseguire il lavaggio sociale delle mani di chi esegue l'igiene l'introduzione del C.V. sino a percepire una seconda
intima resistenza (zona prostatica) continuare con delicatezza sino
Posizionare il paziente ed eseguire l'igiene intima nel paziente ad avvertire un vuoto dovuto al superamento del collo
non autosufficiente o invitare il pz. autosufficiente vescicale sino alla prossimità della biforcazione con la
all'esecuzione dell'igiene intima, spiegando l'importanza valvola di riempimento del palloncino nella donna:
dell'accurata pulizia dei genitali divaricare con una mano le grandi e piccole labbra per avere
una visione del meato (dita a forbice) inserire il C.V.
Operatore: rimozione con l’igiene routinaria delle mani. I batteri
Collegare la siringa pre-riempita con acqua sterile alla valvola transitori sono spesso acquisiti dagli operatori durante il
di gonfiaggio e iniettare la soluzione nella quantità riportata contatto con i pazienti o con le superfici ambientali
sulla parte terminale del catetere; infine ritirare delicatamente contaminate, e sono frequentemente associati alle infezioni
verso l'esterno il C.V. sino ad avvertire la resistenza del collo correlate all’assistenza.
vescicale.
Durante lo svuotamento della vescica verificare l'aspetto Quando effettuare l’igiene delle mani: le 5 regole
quali-quantitativo dell'urina sospendendo il deflusso a circa 1. Prima del contatto con il paziente 2. Prima di una
500-600ml procedura pulita o asettica (incluso lo spostarsi da una zona
Operatore: del corpo contaminata ad un’altra zona del paziente, o il
Fissare il C.V. nell'uomo: sopra l'addome nella donna: sopra toccare dispositivi invasivi) 3. Dopo rischio di esposizione a
e/o internamente la coscia liquido biologico (incluso contatto con liquidi corporei,
Operatore: membrane mucose, cute non integra, medicazioni) 4. Dopo il
Informare il paziente sull'uso corretto del C.V. e sul contatto con il paziente 5. Dopo il contatto con l’ambiente
comportamento da adottare (vedi raccomandazioni) circostante il paziente

Operatore e Aiutante: Diverse tecniche di igiene delle mani:


Eliminare il materiale monouso e ricondizionare l'ambiente. Frizione routinaria (detta anche frizione antisettica): frizione
Operatore e Aiutante: delle mani con preparazione alcolica volta a ridurre la flora
Eseguire il lavaggio delle mani. transitoria, ma non necessariamente quella residente.
Perlopiù è ad azione rapida e a largo spettro. Non è
Trascrivere sulla documentazione clinica l'indicazione al necessaria l’attività persistente (residua) del prodotto.
cateterismo, la data di inserimento, il tipo e il calibro del Prodotto: antisettico conforme alla norma EN 1500 (requisito
C.V. minimo) o a quella più estensiva EN 12791. Tempo di frizione:
20-30 sec in relazione al prodotto. La frizione antisettica è
indicata per procedure a rischio infettivo basso o intermedio:
igiene di routine e procedure asettiche di livello intermedio.
Sostituisce il lavaggio semplice ed il lavaggio antisettico delle
7. ASEPSI MANI mani.
Frizione chirurgica: frizione delle mani con prodotto volto
Definizioni: ad eliminare la flora transitoria e ridurre quella residente.
Igiene delle mani: definizione generica che include le azioni Spesso ha azione persistente (residua). Prodotto:
di detersione o di antisepsi delle mani ottenute sia mediante antisettico conforme alla norma EN 12791. Tempo di
lavaggio con acqua, sia con frizione idroalcolica senza frizione: 1,5 o più minuti in relazione al prodotto. La
risciacquo. Frizione delle mani: azione di igiene delle mani frizione chirurgica è necessaria per procedure ad alto
attraverso l’uso di soluzione o gel idroalcolico, senza utilizzo rischio infettivo.
di acqua né di salviette asciugamani. Si effettua prima di un intervento chirurgico, ostetrico e di
Lavaggio delle mani: azione di igiene delle mani attraverso radiologia interventistica, e prima di procedure in cui è
l’utilizzo di acqua e sapone oppure acqua e sapone richiesta un’asepsi di tipo chirurgico: posizionamento
antisettico. Detergente: prodotto usato per rimuovere lo cateteri centrali, drenaggio pleurico, punture evacuative,
sporco e le impurità. Il più comune detergente è il sapone su mani pulite e perfettamente asciutte. E’ il metodo di
semplice. prima scelta per l’igiene delle mani pre-operatoria.
Detersione: rimozione dello sporco e delle impurità. IMPORTANTE: all’ingresso nel blocco operatorio ogni operatore è
tenuto ad effettuare un lavaggio semplice (con sapone) di mani
ed avambracci e la pulizia sottoungueale. Questa operazione
Epidemiologia rappresenta il primo step della preparazione chirurgica delle mani
In Italia il 5-8% dei ricoverati sviluppa un’infezione mediante frizioni.
ospedaliera. Un paziente su 100 con infezione nosocomiale Lavaggio semplice (o lavaggio sociale): lavaggio con acqua
ne muore. Si stima che circa il 30% delle infezioni e sapone semplice (non antisettico), volto a rimuovere lo
nosocomiali sia potenzialmente prevenibile. La corretta sporco e a ridurre la flora transitoria. Prodotto: detergente.
igiene delle mani è la misura singola più efficace (e più Tempo di lavaggio totale: 40-60 sec (tempo
semplice ed economica) ai fini della prevenzione delle d’insaponamento 15 secondi). Il lavaggio semplice è
infezioni correlate all’assistenza. sufficiente per atti a basso rischio infettivo. E’ sostituito
dalla frizione antisettica tranne in 3 casi: 1. mani
Batteri visibilmente sporche o contaminate con sangue e liquidi
I batteri presenti sulle mani possono essere di 2 categorie. biologici; 2. utilizzo del bagno; 3. esposizione fortemente
La flora residente, la cui specie dominante è rappresentata sospetta o accertata a microrganismi sporigeni (es.
da Staphylococcus epidermidis, risiede sotto le cellule Clostridium difficile) e a parassiti (es. scabbia). Inoltre un
superficiali dello strato corneo e può trovarsi anche sulla accurato lavaggio di mani ed avambracci con acqua e
superficie cutanea. La flora residente è meno associata alle sapone va effettuato all’ingresso dell’unità operativa.
infezioni, ma può comunque infettare cavità sterili, gli occhi
o la cute non integra. Contrariamente all’igiene routinaria, la
preparazione chirurgica delle mani – con acqua e antisettico
o con soluzione alcolica – ha come obiettivo l’eliminazione
delle flora residente. La flora transitoria, che colonizza gli
strati superficiali della cute, è maggiormente soggetta a
peri-ungueale rappresenta il primo step della preparazione
chirurgica delle mani.
B. Sono vietate le unghie artificiali o smaltate.
C. La preparazione chirurgica delle mani va effettuata con
prodotto alcolico preferibilmente ad attività persistente
(prima scelta) o con acqua e sapone antisettico (seconda
scelta). Gel alcolico è migliore perché nei saponi antisettici
c'è lo iodio che può dare allergia.
D. Utilizzare il prodotto alcolico solo su mani asciutte. Il
volume di prodotto deve essere sufficiente a mantenere
bagnate le mani e gli avambracci per tutta la durata della
frizione chirurgica. Se necessario riprenderne.
E. Se si lavano le mani con acqua e sapone antisettico
(seconda scelta), la durata del lavaggio pre-operatorio
dipende dalle indicazioni della ditta produttrice, solitamente
dai 2 ai 5 minuti.
F. Assicurarsi che le mani siano perfettamente asciutte
prima di indossare i guanti.
G. Non è indicato associare l’uso di guanti con polvere
(generalmente a base di amido di mais) con l’utilizzo di
soluzioni idroalcoliche: questo può creare un amalgama o la
sensazione di pelle ‘sabbiosa’ che rende obbligatorio il
lavaggio delle mani.
Il lavaggio delle mani con acqua e sapone può essere
necessario tra un intervento e l’altro (ad esempio in caso di
utilizzo di guanti talcati o in presenza di sporco visibile sulle
mani). In questo caso va distanziato dall’utilizzo del prodotto
alcolico (da impiegare prima del nuovo intervento) di almeno
10 minuti.

Per quanto riguarda la tecnica di lavaggio chirurgico con


Lavaggio antisettico: lavaggio con acqua e sapone acqua e sapone antisettico (seconda scelta). 1. Bagnare
antisettico, volto a eliminare la flora transitoria e ridurre uniformemente mani e avambracci, versare sulle mani il
quella residente. prodotto antisettico attraverso l’apposito erogatore ed
Tempo di lavaggio totale: 1-2 minuti (tempo insaponare mani e avambracci strofinando con movimenti
d’insaponamento: da 30 a 60 secondi in relazione al circolari per circa 1-2 minuti (rispettare i tempi indicati della
prodotto). Il lavaggio antisettico, fino alle raccomandazioni ditta). 2. Risciacquare prima le mani e poi gli avambracci
OMS del 2009, era previsto per procedure a rischio infettivo avendo cura di tenere le mani al di sopra del livello dei gomiti
intermedio. Per questo motivo era comunemente praticato in per evitare che l’acqua scenda dagli avambracci alle mani
luogo del lavaggio semplice nei reparti con pazienti inficiando la procedura. 3. Ripetere l’insaponamento per altri
particolarmente esposti ad infezioni (terapie intensive, sale 1-2 minuti ponendo particolare attenzione a dita e spazi
operatorie) e, in tutti i reparti, prima di procedure asettiche. interdigitali. 4. Risciacquare nuovamente come indicato al
In tutti i reparti, quando è disponibile il prodotto idroalcolico punto 2. 5. Asciugare mani ed avambracci con telo sterile
per l’antisepsi delle mani, non è indicato l’utilizzo del sapone iniziando dalle singole dita, palmo, polso e da ultimo
antisettico (minore efficacia e tolleranza cutanea, maggior l’avambraccio sino alla piega del gomito: utilizzare di volta in
tempo dedicato, maggior rischio di resistenze batteriche). Il volta le parti asciutte del telo ed effettuare movimenti
lavaggio antisettico è perciò sostituito dalla frizione rotatori di sola andata (evitare di ripassare su zone già
routinaria. asciugate).

Importanza asepsi in chirurgia In sintesi, i comportamenti volti a tutelare la cute delle mani
Le azioni chirurgiche privano il paziente di significative sono i seguenti: o utilizzare con regolarità (mattino, sera e
barriere contro le infezioni. Di conseguenza è importante pause di lavoro) creme emollienti compatibili con i prodotti di
seguire queste regole che si chiamano tecniche asettiche. igiene delle mani o utilizzare un prodotto alcolico arricchito
Non sono semplici linee guida, ma vere e proprie leggi della con emollienti come prima scelta per l’igiene mani, riducendo
sala operatoria e violarle significa sottoporre i pazienti al il numero di lavaggi con acqua e sapone o evitare di effettuare
pericolo di malattie e/o infezioni. l’igiene mani quando non espressamente indicata o evitare
l’utilizzo di acqua calda per il lavaggio delle mani o asciugare
Preparazione chirurgica delle mani completamente le mani dopo il lavaggio, ma in maniera
A. All’ingresso nel blocco operatorio, prima della frizione delicata (evitare lo strofinamento) o frizionare il prodotto
chirurgica delle mani: a. rimuovere anelli (fede compresa), alcolico fino a quando non è completamente evaporato o
orologi da polso e bracciali. b. rimuovere lo sporco con evitare l’uso concomitante di acqua e sapone e di prodotto
lavaggio acqua e sapone; c. pulire la zona sotto ungueale con alcolico (eventualmente distanziare le due pratiche di almeno
l’aiuto di una lima o apposito dispositivo sotto l’acqua 10 minuti) o evitare l’uso del prodotto alcolico quando si
corrente. Non utilizzare le spazzoline per unghie. Il lavaggio devono utilizzare guanti talcati o non indossare i guanti
accurato con acqua e sapone di mani, avambracci e zona quando le mani sono ancora umide (dopo il lavaggio o dopo
la frizione) o evitare di indossare i guanti al di fuori delle potrebbe contaminarsi
indicazioni o evitare l’uso di spazzolini per la preparazione Il personale non-lavato non deve porsi al di sopra del
chirurgica delle mani o evitare l’utilizzo di creme per le mani campo chirurgico. L'Assistente di sala non deve mai
in barattoli comuni. sorvolare il campo chirurgico od il carrello degli strumenti
per consegnare materiale sterile allo Strumentista.
Uso dei guanti: I membri lavati si pongono sempre uno di fronte all'altro.
Indossare i guanti è una delle precauzioni standard per Questo consente di visualizzare in continuazione il campo
evitare il rischio legato ai fluidi biologici e limitare la chirurgico. Quando due membri devono cambiarsi di
trasmissione crociata. La protezione però non è totale e la posizione sullo stesso lato del campo chirurgico, le devono
contaminazione delle mani è favorita dalla presenza fare schiena-contro-schiena. Gli strumenti impiegati
potenziale di microlesioni del guanto. Uno studio ha durante un intervento devono essere sterilizzati.
dimostrato che dopo due ore di intervento un terzo dei Il personale lavato e vestito sterilmente, gestisce e
guanti utilizzati è perforato all’insaputa del chirurgo. La manipola unicamente strumenti sterili. Il personale non-
disinfezione delle mani resta dunque indispensabile prima e lavato gestisce e manipola materiale unicamente non
dopo l’utilizzo dei guanti. Anche l’uso non corretto dei guanti sterile. La consegna degli strumenti deve avvenire
(utilizzo prolungato, assenza di cambio tra due azioni o tra sterilmente, evitando la loro contaminazione
due pazienti, …) rappresenta una falsa sicurezza ed un Se la sterilità di uno strumento o di un qualcosa è dubbia,
maggior rischio di contaminazione ambientale. questi vanno considerati contaminati.
¬ I guanti sterili sono indicati per le procedure chirurgiche, Le uniche superfici del tavolo sterile da considerare sterili,
ginecologiche e radiologiche invasive; il reperimento e sono quelle più in alto. La superficie del tavolo è l'unica
gestione di un accesso vascolare centrale; la preparazione di che possa essere considerata sterile, anche se il tavolo è
nutrizione parenterale totale e di agenti chemioterapici. ricoperto da teleria sterile. Per queste ragioni strumenti e
¬ I guanti non sterili vanno utilizzati in tutti i casi in cui vi è suture non devono fuoriuscire dai bordi del tavolo.
un potenziale contatto con sangue o altri fluidi biologici, in I camici sterili sono da considerare tali dalla linea
corso di assistenza (incluso il contatto con mucose e cute non ascellare anteriore in avanti fino al livello dell'inguine. Le
integra), o nel contatto con materiali potenzialmente infetti maniche sono considerate sterili dal polso fino a tre dita
(incluso il lavaggio e disinfezione degli strumenti), oppure in sopra il gomito. La superficie posteriore del camice deve
caso di adozione delle precauzioni da contatto (paziente in essere sempre considerata non sterile, anche se è
isolamento da contatto, situazioni epidemiche o di provvisto di una copertura posteriore. Le mani guantate
emergenza). Non sono indicati in assenza di esposizione a sterilmente, devono essere sempre mantenute all'interno
sangue e altri liquidi biologici o ambiente contaminato. Non dei confini sterili del camice.
sono ad esempio indicati per la rilevazione dei parametri I bordi di un container di strumenti non possono essere
vitali, la somministrazione della terapia, le iniezioni SC e IM. considerati sterili. Quando l'Assistente di sala versa del
Come utilizzare i guanti? 1. Indossare i guanti solo quando liquido da un contenitore sterile, il tappo deve essere
indicato. L’uso frequente di guanti aumenta il rischio di considerato non più sterile una volta rimosso
irritazione cutanea. 2. Rimuovere i guanti subito dopo Il contatto con materiale sterile deve essere ridotto al
l’utilizzo o non appena si rompono (anche nel solo sospetto minimo possibile. La manipolazione eccessiva degli
di non integrità). 3. Non utilizzare gli stessi guanti per strumenti, della teleria ed altri presidi sterili favorisce la
l’assistenza a più di un paziente. 4. Quando si indossano i contaminazione.
guanti, cambiarli o toglierli se si passa da una zona del corpo L'umidità ed i liquidi veicolano i microorganismi da una
contaminata ad un’altra (inclusa cute non integra, mucose o zona non sterile ad una sterile. Quando l'acqua contatta
dispositivo invasivo). una superficie sterile, come un telo del campo chirurgico,
favorisce la crescita batterica.
Le regole dell'asepsi in chirurgia Alcune aree chirurgiche non possono essere sterili. Alcune
I membri del team chirurgico, in abbigliamento sterile, sono aree anatomiche, come il naso, la bocca, il perineo non
nelle opportune condizioni per entrare a contatto con l'area possono essere condotte ad una condizione di sterilità.
sterile. È considerata inadeguata l'asepsi per membri lavati
del team che si allontanano, con camice e guanti sterili, dal Abbigliamento chirurgico
campo sterile. Tutto il personale e chiunque visiti la sala operatoria, è
L'area sterile è lo spazio che comprende il paziente, i membri obbligato ad indossare una divisa chirurgica. La divisa
del team chirurgico, il tavolo con le attrezzature sterili e tutta chirurgica deve essere realizzata con materiale antistatico,
la restante attrezzatura ricoperta sterilmente. I membri del ignifugo e non tessuto. La divisa chirurgica è solitamente
team chirurgico non devono mai lasciare il tavolo chirurgico costituita da pantalone e casacca. Le maniche della casacca
sterile senza poi ri-vestirsi e indossare nuovi guanti sterili. devono essere corte, per permettere un adeguato ed efficace
Parlare il meno possibile durante l'intervento. Parlare lavaggio chirurgico, impedendo al contempo che le maniche
favorisce il rilascio di microgocce di saliva che entrano in si bagnino durante tale lavaggio. La casacca dovrebbe essere
contatto con il campo chirurgico. Sebbene vengano inserita all'interno dei pantaloni per evitare che possa aprirsi
impiegate mascherine chirurgiche, queste non garantiscono e toccare aree sterili del campo chirurgico. I pantaloni con
l'assoluta filtrazione. elastici alle caviglie sarebbero preferibili rispetto a quelli
Occorre muoversi il meno possibile durante l'intervento aperti, per evitare che squame cutanee vengano perse
chirurgico. inavvertitamente. Una volta indossati, i pantaloni non
dovrebbero toccare il pavimento, in quanto potrebbero
La teleria impiegata per l'allestimento del campo chirurgico essere contaminati. Quando il personale lascia il Blocco
deve essere sfogliata lentamente e senza eccessivo Operatorio, deve indossare un copri divisa che va indossato
svolazzamento, per evitare la produzione di particolato che perfettamente chiuso per evitare la contaminazione interna..
I capelli sono un significativo veicolo di batteri. A causa di la pelle degli operatori.
questo deve essere indossato un cappellino chirurgico per • Ogni tagliente deve essere manipolato con estrema
tutto il tempo che si rimane all'interno del BO. Tutta la cura per evitare punture accidentali. Le lame monouso
chioma deve essere coperta, comprese le tempie. I cappelli devono essere smaltite negli appositi contenitori che
riusabili sono permessi solo se vengono lavati sono rigidi e non perforabili. Durante l'intervento deve
quotidianamente. essere disponibile un contenitore con superfici
Le calzature devono essere lavabili, di materiale confortevole magnetiche su cui fissare aghi e lame, per evitare
e chiuse su tutti i lati. Altri tipi di calzature con suola di cuoio ferite accidentali.
possono essere pericolose in quanto possono provocare • Tutto il personale deve lavarsi le mani prima e dopo
scivolamento. aver avuto contatti con il paziente, anche se si sono
Se il personale deve allontanarsi dal BO, deve indossare dei indossati dei guanti
copri calzature che vanno poi gettati prima di rientrare in SO. • Tutto il personale deve lavarsi le mani dopo aver preso
Questi copri-calzature vanno indossati anche ogni volta che contatti con fluidi corporei del paziente, anche se si
vengano usati grossi quantitativi di liquidi che possono sono indossati dei guanti
bagnare i piedi. • Quando vengono gettate le garze contaminate durante
Le mascherine vanno indossate nelle aree con restrizioni. l'intervento, il contenitore che le raccoglie deve
Sono realizzate con materiale non tessuto e sono progettate trovarsi vicino al paziente ed al team chirurgico
per trattenere materiale particolato proveniente • La teleria sporca e da gettare, deve essere gettata in
dall'atmosfera. La respirazione è la maggior sorgente di contenitori appositi e non va permesso il loro contatto
contaminazione in una SO. Per questa ragione vanno con strumenti, mobili o aree pulite
indossate in modo che il flusso di aria non fuoriesca dai lati e • Qualsiasi campione di tessuto, sangue o liquido che
non vanno lasciate attorno al collo. provenga dal paziente, deve essere raccolto in
Una nuova mascherina andrebbe indossata per ogni nuovo contenitori sigillati e posti in due contenitori separati.
intervento e andrebbe cambiata ogni volta che venga Quello esterno non deve avere contatti con il
sporcata con liquidi provenienti dal sito chirurgico. Alla campione organico
rimozione della mascherina, devono essere manipolati solo i • Il personale responsabile della sanificazione delle SO
lacci di fissaggio. deve indossare appropriate divise e protezioni
Una doccia quotidiana e il lavaggio dei capelli, aiutano nel • Quando un operatore si ferisce o entra in contatto con
mantenimento di un ambiente chirurgico salutare. Le unghie materiale contaminato, ciò deve essere segnalato
delle dita vanno mantenute corte, in quanto i microorganismi • Tutti gli operatori di SO dovrebbero essere vaccinati
si annidano nello spazio subungueale. Lo smalto da unghie è contro l'epatite B
proibito in quanto favorisce l'annidamento di batteri. Un • Qualsiasi operatore abbia malattie della cute che ne
make-up eccessivo dovrebbe essere evitato in quanto alterino l'integrità o che producano essudato, devono
favorisce il distacco di particelle che poi precipitano sul essere allontanati dal BO fino a che la malattia sia
campo sterile. guarita
A causa delle basse temperature presenti all'interno del BO,
il personale può coprirsi con indumenti che rispettino i
Asciugatura
principi dell'asepsi. Un indumento di copertura usato al di
Lo strumentista entra in SO e procede alla asciugatura delle
fuori del BO, non deve essere impiegato al suo interno.
mani e della braccia con una tecnica altrettanto rigorosa.
• Afferra la salvietta e procede ad asciugare
Precauzioni universali
scrupolosamente entrambe le mani, dito per dito
Le linee guida di base delle Precauzioni Universali sono le
• Fatto ciò procede ad asciugare l'avambraccio sinistro con
seguenti:
la mano destra, procedendo solamente dal polso verso il
• Tutti i pazienti chirurgici vanno considerati portatori di
gomito, con movimento rotatorio che circondi
malattie trasmissibili attraverso il sangue
l'avambraccio
• Tutto il personale deve indossare i guanti quando • Fatto ciò capovolge la salvietta e con la mano sinistra la
maneggia il sangue, liquidi organici o strumenti sporchi afferra sul lato dove era appoggiata la mano destra
di tali liquidi. • Procede quindi ad asciugare l'avambraccio allo stesso
• I guanti vanno indossati dal personale quando viene in modo descritto dianzi
contatto con il paziente in sue specifiche aree, come • Fatto ciò e senza manipolare ancora la salvietta, procede
mucose e pelle non integra a gettarla
• Durante tutte le procedure chirurgiche, con la
possibile eccezione della microchirurgia, tutto il Indossare il camice sterile
personale deve indossare occhiali protettivi o • Afferrare il camice nella regione del collo e sul
mascherine con barriera protettiva trasparente. I versante interno. Lasciare che si spieghi per gravità
normali occhiali da vista potrebbero essere protettivi, • Individuare le pieghe che conducono alla faccia
ma è opportuno indossare occhiali con protezione interna del camice e alle imboccature delle maniche
anche laterale. Questi presidi devono essere lavati e • Inserire le mani nelle maniche e lasciare che
disinfettati dopo ogni caso. l'Assistente di sala vi aiuti a indossare il camice
• Le barriere facciali vanno indossate per ogni • Evitare che le mani escano dalle maniche per
intervento e accuratamente smaltite alla conclusione effettuare il guantaggio closed-cuff
• Ogniqualvolta sia prevedibile la fuoriuscita di • L'Assistente procede quindi ad allacciare il camice in
abbondanti quantità di liquidi, gli operatori devono modo da mantenere la sterilità
indossare dei camici rinforzati o con protezione
impermeabile, in modo che i liquidi non raggiungano
Guantaggio Closed-cuff
Il guantaggio Closed-cuff è una metodica estremamente sicura
per mantenere i guanti assolutamente sterili. Comporta il non
toccare i guanti con le dita, ma attraverso le maniche del
camice, per poi indossarli senza mai toccarli.
È un metodo che prevede l'indossaggio di due paia di guanti.
Guantaggio Open-cuff
La tecnica di guantaggio open si impiega quando sia 8. LA SUTURA
necessario avere solo le mani guantate, come quando si
debba inserire un catetere vescicale, oppure quando sia La sutura è una procedura chirurgica che consente di
necessario cambiare guanti contaminati durante l'intervento avvicinare i bordi di una ferita e/o due monconi (ad
chirurgico. Può essere impiegata anche per procedure esempio vasi) rendendoli solidali. Essa costituisce uno dei
chirurgiche, ma non è una tecnica che possa garantire una momenti principali di un intervento. La sutura è
assoluta sterilità. Non è una tecnica che vada applicata nella importante perché:
chirurgia di routine. • agevola i processi cicatriziali consentendo una
Vestire il chirurgo guarigione per prima intenzione;
Lo strumentista veste i chirurghi impiegando una tecnica
• rende più difficile la contaminazione del sito chirurgico
molto semplice:
• Afferra il camice sterile a livello del collo e lascia che si da parte di microrganismi esterni;
dispieghi verticalmente • impedisce che il contenuto settico degli organi cavi
• Lo apre in modo che le imboccature delle maniche siano anastomizzati tra loro o riparati inquini l’ambiente
rivolte verso il chirurgo. Nel fare questo protegge le circostante evitando peritoniti o mediastiniti;
proprie mani facendo ribaltare una parte delle spalle del
• ha un effetto emostatico;
camice sulle proprie mani
La linearità e regolarità del taglio, l'assenza di aree
• Aiuta il chirurgo ad infilare le mani preoccupandosi di
mantenere le proprie mani al coperto necrotiche, di ematomi e soprattutto di infezione,
associate ad una buona tecnica consentono suture ottimali
• Quando le mani del chirurgo spuntano dalle manichette,
lo strumentista lascia il camice del chirurgo, badando di e rendono improbabile quella che è la complicazione
non contaminarsi propria delle suture: la DEISCENZA che interviene quando
• Eventualmente può aiutare il chirurgo a far fuoriuscire le per cedimento dei punti la ferita si riapre in parte o
totalmente. Nei casi più gravi si ha la riapertura completa
mani dalle manichette
della ferita con EVISCERAZIONE.
L'Assistente di sala procede quindi ad allacciare il camice
Si distinguono suture temporanee e suture perdute. Suture
posteriormente, badando di non contaminare la parte anteriore
temporanee: organi comunicanti con l’esterno (cute,
del camice
mucose) vengono rimosse ad avvenuta guarigione della
ferita, in genere dopo 7 giorni. Una permanenza troppo
Guantare il chirurgo
prolungata dei punti di sutura ne provoca il decubito e
Lo Strumentista, dopo la vestizione del chirurgo,
favorisce la penetrazione batterica tramite il filo. Suture
procede a guantarlo, impiegando la seguente tecnica:
perdute : organi profondi; i punti, per lo più riassorbibili,
A Apre la confezione dei guanti adatti allo specifico
vengono lasciati in situ, destinati a essere riassorbiti dai
chirurgo
tessuti.
B Afferra il guanto destro o sinistro e lo distende
verticalmente ribaltando la manichetta
FILI DA SUTURA
C Afferra i bordi della manichetta e divarica bene il Per filo da sutura si intende un filamento utilizzato in chirurgia
guanto in modo che la mano del chirurgo possa per la sintesi dei tessuti biologici, i fili si distinguono in base
entrare agevolmente al suo interno all’origine (animale, vegetale, sintetica) al modo in cui vengono
D Con un lieve movimento verso il gomito del chirurgo, assemblati (monofilamenti o multi filamenti, intrecciati o non,
completa il guantaggio della mano rivestiti o non), e in assorbibili e non assorbibili.
E Afferra l'altro guanto e lo prepara come il precedente Tra i naturali assorbibili troviamo il catgut, tra i naturali non
F Il chirurgo, aiutandosi con la prima mano guantata, assorbibili seta, lino, cotone, acciaio.
divarica il guanto ed infila la seconda mano Tra i sintetici assorbibili acido poliglicolico, poliglactina,
Rimuovere i guanti asetticamente polidiossanone, poliglecaprone; tra i sintetici non assorbibili i
Per evitare problemi di contaminazione della cute, con il materiali affini al nylon (poliammide, poliestere, polipropilene).
sangue presente sul guanto, lo Strumentista: L’assorbimento delle suture può avvenire per via enzimatica
A Afferra il bordo di uno dei due guanti e lo traziona fino nel caso delle suture naturali, o per via idrolitica nel caso delle
a che oltrepassi la punta del pollice e li lo ancora suture sintetiche. La struttura del filo può essere
B Con questa mano parzialmente guantata afferra il monofilamento, ritorto o intrecciato
bordo dell'altro guanto e ripete la stessa manovra
C Procede quindi a sfilare completamente il primo guanto
G Con l'indice della mano completamente sguantata,
entra nella spazio pulito tra guanto e palmo della
mano e procede a rimuovere il secondo guanto.
Il filo intrecciato ha come vantaggio la maneggevolezza, l’assenza -Cute : tener conto anche dell’aspetto estetico, monofilamento da
di memoria, la rugosità e la sicurezza del nodo. Tra gli svantaggi rimuovere dopo 7 gg
c’è la migrazione batterica negli interstizi e la frizione attraverso i -Chirurgia digestiva : sutura sintetica perché più tollerata.
tessuti. •Tipo di intervento chirurgico
Il monofilamento ha invece tra i vantaggi l’inerzia biologica e la •Meglio i sintetici per il rischio di infezione
scorrevolezza, tra gli svantaggi la minore tenuta del nodo e la •Suture al volto filo sintetico monofilamento molto sottile (6/0)
maggiore memoria. •Sutura piani profondi di una ferita: tutti i fili sintetici assorbibili
Ai fili di sutura si richiedono diverse caratteristiche:
• robustezza e resistenza AGO CHIRURGICO
• regolarità del calibro e scorrevolezza Vedi pag.25
• maneggevolezza e scarsa memoria (così che non si scioglie)
Esecuzione delle suture
• tenuta del nodo Devono lasciare il minor segno possibile permettendo alla ferita
• inerzia rispetto ai tessuti di guarire nel migliore dei modi. Un elemento importante sono
• impermeabilità ai liquidi biologici le linee di trazione, ossia in vari distretti anatomici in base alla
• capacità di rimanere integri e immodificati nel tempo contrazione dei muscoli, le tensioni cutanee, e devono essere
Le dimensioni si differenziano per calibro e lunghezza. Il calibro è tenute in considerazione in base alle suture in modo da
definito secondo il sistema metrico decimale o quello sottoporre la cicatrice alla minor retrazione laterale possibile.
statunitense. I fili più usati in chirurgia plastica sono dallo 0 a 6-0. Es. le linee di Langer sul viso sono proprio espressione della
La microchirurgia usa invece fili ancora più piccoli: da 8-0 a 11-0 motilità del viso o del corpo, in caso di lesione sul viso o sul corpo,
sottili come capelli e arrivano fino a 12-0, per la non seguire le linee di Langer durante l’intervento, vuol dire
supermicrochirurgia, con la punta dell’ago di 50 micron. Non sottoporre più facilmente la ferita ad una retrazione laterale,
esiste un filo ideale per ogni tipo di sutura ma un filo più indicato quindi rischio di apertura o cicatrice ipertrofica.
per ogni situazione, scelto in base a: Linee di langer: rappresentazione grafica della tensione della
• resistenza dei tessuti cute; indicano in quale direzione sono disposte le fibre delle
fasce muscolari superficiali.
• resistenza del filo Cosa rende estetica una cicatrice?
• dimensione del filo in relazione alla resistenza dei tessuti
• La direzione in cui essa è disposta;
• tensione e deformazione del filo in relazione ai tessuti
• La tecnica di sutura (ad esempio le tecniche di chirurgia
• tempi di guarigione del tessuto
plastica che scaricano la tensione sul sottocute, in modo di
Fili più frequentemente utilizzati:
esercitare una minore pressione sulla cute);
POLIAMMIDE : nylon, ethilon
E’ un filo di natura sintetica, come monofilamento è dotato di • La qualità del processo di guarigione: se vi è infezione del
elevata scorrevolezza. Essendo sintetico garantisce elevata inerzia sito si ha maggiore probabilità di creare una cicatrice. (ad
tissutale. Per evitare l’effetto memoria si consiglia di adottare la esempio una ferita sul volto guarisce più facilmente oppure
tecnica del nodo piatto quadrato. E’ stabile, non viene degradato se si manifesta un’infezione c’è maggiore rischio che la ferita
dagli enzimi tissutali, si utilizza ovunque sia richiesto l’uso di una possa riaprirsi e quindi con il tempo si viene a formare una
struttura monofilamento, come per cute e vasi, ha una reazione
cicatrice patologica);
tissutale trascurabile e transitoria.
POLIPROPILENE : prolene, surgilene • La tendenza del soggetto a dare cicatrici: le persone con
Molto simile al nylon. E’ sintetico, monofilamento, non carnagione più scura tendono maggiormente a sviluppare
assorbibile. Le suture sono pigmentate di blu per aumentare la cicatrici
visibilità, ha notevole scorrevolezza ed è generalmente siliconato • La tendenza del distretto a dare cicatrici: lo sterno ad
per un agevole passaggio nei tessuti. E’ caratterizzato da un esempio è una sede che da più spesso cicatrici ipertrofiche
elevato carico alla rottura, buona resistenza termica. E’ stabile agli
• Il rispetto delle unità estetiche: importante in particolare
enzimi tissutali, non si degrada. Viene utilizzato in particolare
interventi cardiovascolari, ma in generale ovunque serva una nel volto.
elevata inerzia biologica, poiché da una trascurabile reazione Le regole fondamentali sono:
infiammatoria che è peraltro transitoria. • Ferita senza tensione: viene consigliato di fare una cicatrice
POLIGLACTINE 910 : vichryl su due piani in modo di ridurre al massimo questa tensione
L’esempio classico del filo assorbibile. E’ sintetico e intrecciato, laterale. Questa tensione dipende anche dall’orientamento
assorbibile a seconda se è rapido o no ha una permanenza nei della ferita, ci sono infatti degli stratagemmi di chirurgia
tessuti che può andare da poche settimane a tre mesi. Le suture
plastica per spostare la tensione di una ferita da una parte
intrecciate sono rivestite da una miscela in parti uguali di glicolide
e l-lattide che gli conferiscono proprietà antigeniche e all’altra;
antipirogne. Generalmente sono colorate in violetto o bianco, se • Evitate ischemie tissutali: non bisogna mettere punti troppo
superficiali si preferisce il bianco. L’assorbimento avviene in stretti.
seguito a processi idrolitici che degradano il copolimero ad acido • Evitare spazi morti: aiutano la riapertura della ferita
glicolico e lattico, sono indicati per cute e sottocute. Con una • Trattare la cute in maniera atraumatica
minima reazione infiammatoria accompagnata da fibrosi si ha la
• Corretta apposizione dei margini della ferita
progressiva idrolisi del filamento e perdita di resistenza tensile. La
resistenza iniziale è persa dopo 5 settimane per il vicryl normale e
l’assorbimento è completo in 56/70 giorni. Tipi di suture
Scelta del filo: Possono essere interrotte o continue, le interrotte sono:
•Caratteristiche del filo • Punto semplice: si fa entrare l’ago da un lembo e uscire
dall’altro; buca derma, epidermide e sottocute; una volta
ripreso l’ago con la porta-aghi si prende il filo – anche con • estroflettenti, quando i bordi vengono portati verso
le mani, che si suppone indossino dei guanti sterili – e lo si l’esterno. Come è richiesto dalle suture vascolari.
gira attorno alla punta della porta-aghi 3 volte in un senso, Ultimamente vengono sempre più spesso utilizzate suturatrici
per poi afferrare con porta-aghi l’estremità libera – cioè meccaniche (pag. 25) e adesivi cutanei – come l’EPIGLU – che
per la loro comodità hanno tempi di applicazione decisamente
non occupata dall’ago – del filo e infine tirare, ottenendo
minori e permettono dunque di terminare prima l’operazione in
così il nodo, che verrà successivamente rinforzato sala.
ripetendo lo stesso procedimento altre 2 volte ma con
sensi di rotazione del filo contrari. La sutura a punti Per quanto riguarda il nodo chirurgico, di norma si fa un nodo
semplici è dunque ideale per cute, piani fasciali e legature dritto semplice, che viene intrecciato una volta, oppure un
di vasi, ed è un punto che viene messo a tutto spessore, nodo dritto doppio, intrecciato due volte in cui il primo nodo
viene fatto in una direzione e il secondo nodo in un’altra
staccato.
direzione, di solito si fa un terzo nodo in modo da bloccare al
• Sutura da Materassaio: come nella semplice si fa passare massimo la sutura. Tutti i nodi aggiuntivi devono essere
l’ago da un lembo e uscire dall’altro, per poi spostarsi però di annodati intrecciando i fili alternativamente in un senso e poi
0,5 cm lateralmente dal punto di uscita, rientrare dal secondo nell’altro così da evitare il nodo scorsoio.
lembo e riemergere dal lembo iniziale e fare il nodo descritto
nella sutura semplice. Ha una tenuta maggiore dei lembi Graffette: le Agrafes o Agraphes sono delle graffette metalliche.
chirurgici però ha come complicanza maggiore la formazione Essendo di metallo sono ben tollerate dall’organismo, molto
di cicatrici fino a quadri di cheloidi. (domanda) rapide da mettere, come una cucitrice, non chiudono il
• Del Donati: è come quella del materassaio, solo che l’ago sottocute. Si riesce ad usarle molto più ravvicinate rispetto ad un
rientra nel secondo lembo spostato di 0,5 sulla linea verticale Donati dove c’è almeno mezzo cm tra due punti. Quando si
e più internamente, così che i fori di entrata e uscita siano chiude poi si crea una sorta di uncino sulla pelle, in cui la
perfettamente simmetrici e che la quantità di stoffa afferrata graffetta si piega.
nel punto sia uguale su entrambi i lati della ferita. Si fa prima •Ridotto traumatismo tissutale
un punto in profondità, e poi si prende il derma così che va a •Assenza di ischemia
stringere e fa anche emostasi. •Riduzione infezioni.
• Punti a Uà La sutura a punti ad U può essere orizzontale o Per ottenere un buon risultato estetico, è richiesta, durante
verticale ed è un punto staccato, evertente, a tutto spessore, l’applicazione dei punti metallici, l’accortezza di sollevare,
applicato spesso dove non c’è una perfetta giustapposizione estroflettere e avvicinare con pinze i margini della ferita.
dei margini. Rimozione dei punti di sutura
• Punti a X 1. Lavarsi le mani 2. Rimuovere la medicazione 3. Disinfettare
• Punti a 8 punti e cute circostante 4. Afferrare con una pinza i lembi liberi
del filo di sutura al di sopra del nodo 5. Esercitare una leggera
• Evertenti
pressione verso l’alto 6. Inserire la punta delle forbici sotto il
Le suture continue sono suture in cui non si fa un nodo dopo nodo (dalla parte più vicina alla cute) 7. Tagliare il filo e sfilarlo
ogni punto, ma si entra da una parte e di esce dall’altra, sono con una leggera trazione. Tagliare il filo di sutura alla base del
divisibili in: nodo evitando di tagliare la parte di filo rimasta esposta
Ø Incavigliate: suture soprattutto profonde; impedendo il transito del filo potenzialmente contaminato
Ø Intradermica: la sutura per antonomasia di chirurgia all’interno dei tessuti. Prestare attenzione a tagliare solo uno dei
plastica, prevede di entrare con l’ago e porre la sutura fili che si allontanano dal nodo, in particolare nella rimozione dei
all’interno del derma e si esce solo alla fine; sono punti Donati. Se inavvertitamente vengono tagliati entrambi i
estremamente delicate e non vanno assolutamente fatte fili, tentare di afferrare un’estremità, utilizzando il mosquito
su zone sottoposte a troppa tensione, per cui il rischio di prima che si ritiri nella cute e sfilarlo. 8. Porre il punto nella
reniforme 9. Procedere con i successivi punti fino ad
apertura è molto più importante. Invece, in altre zone in
esaurimento o secondo indicazione 10. Disinfettare nuovamente
cui questa tensione non c’è, hanno il vantaggio di avere un la parte.
miglior risultato estetico. È una sutura prevalentemente Rimozione dei punti metallici
continua che naturalmente raffronta i margini in maniera 1. Lavarsi le mani 2. Rimuovere medicazione 3. Disinfettare
prossima all’originale. incisione, punti metallici e cute circostante 4. Prendere la pinza
I vantaggi delle suture interrotte sono migliore tenuta e miglior di Michel 5. Infilare la punta ricurva sotto il corpo centrale del
controllo della tensione di ogni punto. Gli svantaggi sono punto
invece maggior tempo di esecuzione, minore ermeticità e 6. Stringere i manici e piegare il punto che si sfilerà da solo dalla
maggiore quantità di materiale estraneo. cute 7. Procedere fino ad esaurimento o secondo indicazione 8.
I vantaggi delle suture continue sono invece maggiore Disinfettare 9. Coprire la ferita e fissare medicazione.
ermeticità e rapidità di esecuzione, gli svantaggi invece sono
rischio di ischemia per eccessiva tensione e in seguito a rottura
del filo, deiscenza dell’intera sutura. 9. MEDICAZIONE SUTURE STANDARD
Relativamente al tipo di affrontamento dei margini le suture
possono invece risultare: AZIONE MOTIVAZIONE
• in opposizione: quando i bordi della ferita vengono
Promuovere sicurezza,
affrontati perfettamente. È il caso delle suture cutanee.
Informare il paziente sulla collaborazione dell’utente e
• introflettenti: quando i bordi vengono introflessi. È la
procedura a cui verrà sottoposto adempiere alla normativa
tecnica usata nelle suture dello strato sieroso vigente
dell’intestino, e usata dai chirurghi plastici perché aiuta a
migliorare l’estetica. Rimuovere la flora transitoria
Eseguire l’igiene delle mani
della cute delle mani
Proteggere l’operatore dal RACCOMANDAZIONI
Indossare guanti monouso non
rischio biologico e prevenire Invitare il paziente a segnalare eventuali segni e sintomi che
sterili
Inf. Occ. potrebbero presentarsi (dolore, gonfiore, sanguinamento) nella
Controllare lo stato della ferita zona relativa alla ferita. Garantire la procedura in asepsi.
Rimuovere la medicazione al fine di decidere la tipologia di Rispettare la privacy del paziente durante la procedura. Eseguire
medicazione da eseguire le medicazioni in ambiente e /o in condizioni che garantiscano le
Evitare la contaminazione norme di sicurezza igienica (esempio: non contemporaneamente
Rimuovere i guanti
batterica ad altre attività).
Rimuovere la flora transitoria e Eseguire l’antisepsi della ferita chirurgica utilizzando un’unica
Eseguire il lavaggio antisettico ridurre quella residente dalla molecola e privilegiando l’uso di confezioni da 100-150 ml. Al fine
delle mani o la decontaminazione cute delle mani per di limitare il rischio di contaminazione della soluzione stessa. Non
con sol. Alcolica prevenire l’infezione del sito utilizzare sol. Antisettica con PVP-Iodio su ferite chirurgiche di
chirurgico interventi della tiroide. Riportare sempre la data di apertura sul
Indossare guanti sterili per tecnica flacone degli antisettici. Evitare l’utilizzo contemporaneo di acqua
“touch” o quelli non sterili per la Garantire la tecnica in asepsi ossigenata e PVP-Iodio in quanto incompatibili.
tecnica “no touch” Procedere al lavaggio antisettico o alla decontaminazione alcolica
delle mani ad inizio e termine gestione delle medicazioni delle
Rimuovere eventuali
Detergere la ferita, se occorre, con ferite chirurgiche e tra una medicazione e l’altra.
secrezioni e/o residui di
Sol. Fisiologica Nel sospetto di infezione del sito chirurgico, per l’esame colturale,
cicatrizzazione
seguire le indicazioni riportate nel Manuale per la raccolta
Eseguire l’eventuale rimozione dei conservazione e trasporto degli esami batteriologici. Preferire
punti di sutura in base alla Rimuovere le suture per sempre l’aspirato del materiale in siringa, chiudendola con tappini
tipologia d’intervento, alle avvenuta adesione dei lembi monouso sterili; nell’impossibilità come seconda scelta, fare uso
condizioni della ferita e alla tissutali del tampone sottile tipo uretrale. Non utilizzare i tamponi
giornata post- operatoria
orofaringei per il rischio di contaminazione con flora cutanea
colonizzante.
Rimuovere quando Eliminare la potenziale fonte
COMPLICANZE Allergie agli antisettici e al materiale utilizzato per
previsto eventuali di infezione mediante la
la medicazione, Infezione del sito chirurgico, Sanguinamento,
drenaggi chirurgici rimozione dei dispositivi
Eventrazio (ernia a carico della parete addominale)
medici non più necessari
ECCEZIONI
Applicare medicazione pronta Nel caso di accertata allergia al PVP -Iodio utilizzare come
sterile o compresse sterili in TNT Proteggere e coprire la sede antisettico l’acqua ossigenata o il Clorossidante elettrolitico
e fascia adesiva in TNT se la d’incisione all’1,1% di Cloro attivo (sol. Pronta al 5%). In caso di complicanze
ferita presenta secrezioni quali: sepsi sottofasciale, sanguinamento, deiscenza totale della
Prevenire il rischio biologico, ferita, il clinico attuerà procedure ed interventi relativi alla
Eliminare il materiale monouso
le infezioni occupazionali e risoluzione della complicanza riscontrata.
e gli eventuali acuminati e
rendere l’ambiente
taglienti negli appositi
igienicamente idoneo per le
contenitori e ricondizionare
successive procedure
l’ambiente
Trattare i DM pluriuso come da Ricondizionare i DM in modo
Prontuario degli Antisettici e adeguato e sicuro per utenti e
Disinfettanti operatori
Rimuovere la flora transitoria
Eseguire il lavaggio antisettico e ridurre quella residente dalla
delle mani a termine della cute delle mani per prevenire
procedura le infezioni ospedaliere

Registrare l’avvenuta procedura


sulla documentazione clinica, Monitorare il decorso ferita
segnalando anomalie e/o segni chirurgica
di infezione
Ridurre la colonizzazione
Effettuare l’antisepsi con PVP-
microbica sulla cute
Iodio in sol. Acquosa dell’utente
Lasciare agire l’antisettico per Garantire l’azione battericida
almeno due minuti dell’antisettico
Medicare il sito d’inserzione di Garantire la corretta gestione
eventuali drenaggi chirurgici dei drenaggi chirurgici
10. STRUMENTARIO CHIRURGICO comuni utilizzate distinguiamo: Forbici di Mayo: utilizzate per la
sezione di fili di sutura; dissezione di tessuti robusti; taglio di presidi
Precisione e continuità nello svolgimento di una procedura chirurgici ed impiantologia; la Mayo è l’unico strumento personale
chirurgica, sono dei parametri importanti ai fini della riuscita dello dello strumentista. Forbici delicate: di varia forma e misura per la
stesso. Altrettanto rigorosi devono essere i requisiti relativi allo sezione delicata di tessuti e vasi. Forbici chirurgiche rette o curve:
strumentario chirurgico utilizzato. per la dissezione di tessuti e visceri. Forbici da dissezione tipo
Alcuni strumenti hanno la cremagliera che funziona con un meccanismo METZENBAUM: per l’isolamento e la dissezione. Forbici da
di apertura LATERALE, quindi bisogna impugnarlo con la prima falange, dissezione tipo NELSON-METZENBAUM. Forbici da dissezione con
non con tutto il dito sennò risulta difficile muoverlo e poterlo aprire. Si taglio ondulato: impedisce lo scivolamento dei tessuti. Forbici per
usano 1^ e 4^ dito perché così si ha più mobilità (usando 4 dite invece di sutura: indicate per il taglio di materiali da sutura. Forbici di SIMS:
3) e più controllo dell’azione. indicate per chirurgia profonda. Forbici intestinali: per la dissezione
Ci sono diversi ferri: più la cerniera è eccentrica (leva molto e resezione dell’intestino dopo sutura automatica angolata 60°.
favorevole) meno sono adatti per la presa; più la leva è efficiente Forbici di LLOYD-DAVIES - STELZNER - TOREX - MÜLLER curve e
più il terminale fa movimenti precisi. Il porta aghi ad esempio ha rette: per resezioni rettali. Forbici vascolari DE BAKEY 25°-45°-60° -
un terminale molto corto perché è molto preciso, con struttura POTTS-SMITH 60°: indicate nella chirurgia vascolare per la sezione
interna studiata per tenere un corpo metallico, ovvero l’ago. di arterie e vene.
Esempi nominati dal prof:
PINZE: le pinze si possono così riassumere: Pinze da dissezione;
• Rocester: la struttura interna sarà adatta a tessuti organici, se ci
Pinze da presa; Pinze emostatiche, pinze ferma-teli. Le pinze si
metti l’ago scivola!
distinguono dalle porta-aghi per avere una punta più lunga; quelle
• quelli con il dente finale e seghettature (pinza di Coker)
chirurgiche, rispetto a quelle anatomiche presentano
• Kelly
all’estremità della punta due dentini che assicurano una presa
• Ferro vascolare (Heiss) con cerniera eccentrica e terminale curvo.
migliore, ma meno delicata e a volte lesiva, del tessuto.
Perché un ferro chirurgico sia considerato valido, sono
Seghettature leggere sono atte a prendere tessuti sottili, per vasi
fondamentali alcuni requisiti: • Il materiale; • Il peso; • Il colore o
arteriosi, venosi, anse; seghettature più accentuate saranno per
la superficie; • Le dimensioni; • La forma; • La durata; • Il prezzo.
cute, osso, muscolo.
I materiali finora usati nella realizzazione dei ferri per chirurgia
sono diversi. Tra quelli più abitualmente usati e conosciuti, vi sono
Pinze da dissezione si dividono in: pinze chirurgiche - pinze
gli strumenti d’acciaio inossidabile; metallo cromato; plastica;
anatomiche - pinze vascolari o atraumatiche - pinze per coagulare.
titanio; porcellana; ecc. Una delle caratteristiche fondamentali del
Possono variare la loro lunghezza. Le pinze chirurgiche sono
ferro chirurgico è senz’altro la sua leggerezza e la propria
munite di presa dentata, esse vengono impiegate nella prima fase
maneggevolezza consistente nella tenuta dello strumento, nella
dell’intervento chirurgico, ossia dell’incisione, e dell’ultima parte:
cremagliera o nell’impugnatura, non a caso negli ultimi anni gli
la sutura. Utilizzate dalla cute sino alla fascia e al muscolo e
strumenti chirurgici hanno assunto dimensioni sempre più piccole
viceversa. Per la loro caratteristica, appunto la dentatura, non
e forme sempre più snelle, ovviamente correlate al tipo
sono utilizzate su organi o visceri e devono essere rimosse
d’intervento chirurgico; a ciò si aggiunge la superficie sabbiata,
all’apertura del peritoneo parietale. Le pinze anatomiche, per la
brunita o satinata per evitare possibili riflessi durante l’atto
loro caratteristica di anatomicità, sono utilizzate per la presa di
chirurgico, ed ancora l’uso del colore nero o ebanizzati od in
tessuti più delicati e visceri. Hanno la caratteristica di possedere
porcellana, usati anche nella laser-chirurgia. Abbiamo la
sulla punta una scanalatura orizzontale atta a facilitare la presa e
suddivisione degli strumenti chirurgici in 3 categorie: 1. Taglienti;
a fungere da pinza da emostasi. Le pinze vascolari, PILLING o DE
2. Pinze; 3. Divaricatori.
BAKEY, dette anche atraumatiche per la caratteristica della
scanalatura sul morso in modo longitudinale. Principalmente
STRUMENTI CHIRURGICI TAGLIENTI: sono considerati tali, tutti
adatte per la presa di vasi, nervi e strutture alquanto delicate. Le
quegli strumenti impiegati per l’incisione e per la sezione di tessuti
pinze per coagulare o ISOMED o pinza protetta, ha la caratteristica
e tegumenti. I principali strumenti appartenenti a tale genere
di essere una pinza ad impugnatura isolante, atta a coagulare con
sono indubbiamente i bisturi e le forbici.
l’ausilio dell’elettrobisturi, la parte di tessuto afferrato con la
Bisturi: Utilizzati principalmente per l’incisione cutanea essi sono
pinza.
utilizzati anche per incidere o sezionare tessuti molli, visceri o vasi.
Annoverato tra le pinze da dissezione anche la pinza passafili o
Sono diversi per: impugnatura, dimensioni, lunghezza e forma. Le
pinza ad elle data la sua forma, è utilizzata su strutturre
lame si differenziano per forma e taglio: possono essere panciute
anatomiche particolarmente delicate per il passaggio di reperi o
(utilizzate principalmente nelle incisioni cutanee); lanceolate; a
fili per la legatura.
punta (utilizzate per incisioni ascessuali, vasi, vie biliari e a volte
Pinze da presa sono quegli strumenti chirurgici caratterizzati da
della cute).
un’impugnatura ad anelli, dalla cremagliera dalla punta a morso
Forbici: si differenziano per forma; lunghezza; robustezza ed
distinto a dentellatura o a zigrinatura. La loro funzione principale
angolatura. Utilizzate per la dissezione di tessuti; vasi; visceri ed il
è quella di poter afferrare e trazionare i tessuti con azione
taglio di fili di sutura e presidi. Esse di regola, sono impugnate con
atraumatica e a scarso effetto lesivo del morso. A seconda delle
le falangi distali negli anelli, del primo e quarto dito, con il secondo
preferenze del chirurgo, possono essere utilizzate delle pinze da
dito che poggia sulla branca anteriore della forbice, per garantire
presa anatomiche (Klemmer) o chirurgiche (Kocher) per afferrare
il controllo dello strumento e la direzione di taglio. Il taglio in
il tessuto.
genere è eseguito con la forbice in posizione verticale, per
Pinze emostatiche caratterizzate dall’impugnatura ad anelli e dalla
garantire la totale visione di ciò che si seziona, e mai in modo
cremagliera, si differenziano per emostasi temporanea e definitiva.
orizzontale poiché non è visibile la porzione sottostante che si
Possono avere diversa lunghezza: baby; corti; medi; lunghi;
seziona. Importante è sapere che le punte di una forbice devono
lunghissimi, ed inoltre sono distinti in curvi e retti.
sempre essere rivolte verso l’alto e mai verso il basso. Tale
Pinze fermateli sono degli strumenti adoperati per il fissaggio
sistema d’impugnatura permette di ruotare lo strumento sul
della teleria pluriuso nella preparazione del campo chirurgico in
palmo della mano tenendo la forbice con il quarto dito, in modo
sala operatoria. Se ne distinguono vari tipi, i più comuni sono le
da afferrare nella stessa mano altri strumenti. Le forbici
pinze fissateli di BACKHAUS e le pinze fissateli di BERNHARD.
adoperate nella chirurgica addominale sono differenti, tra le più
DIVARICATORI disinfettanti occorrenti.
I divaricatori si differenziano in divaricatori retrattori e divaricatori Clip e posaclip
autostatici, di entrambe le categorie se ne trovano di svariate Le clip sono dei presidi chirurgici predisposti per la legatura
forme, misure e meccanismi. La loro funzione è di ottenere dei vasi e/o la marcatura di segmenti anatomici/istologici. Se
un’esposizione favorevole del campo operatorio. I divaricatori ne trovano in commercio sia al titanio sia in acciaio ma anche
retrattori sono maneggiati da assistenti del capo equipe, mentre in materiale plastico. La loro applicazione avviene previo
i divaricatori autostatici mantengono autonomamente la l’utilizzo di strumenti chiamati posaclip, di varia forma e
posizione impostata. lunghezza, con morso sottile, medio, o grande per il tipo di clip
PORTAGHI da applicare.
Strumenti necessari in chirurgia per la sutura manuale con ago, Aghi per sutura
caratterizzati da impugnatura ad anelli; cremagliera; corpo; e Sono strumenti chirurgici usati per la sutura diretta. Ago
morso. Hanno lunghezza, peso, robustezza e dimensioni del ideale: di acciaio inossidabile, che porta a trauma minimo,
morso differenti secondo la: profondità addominale, il viscere, la tagliente, rigido e duttile, generalmente rivestiti in nichel per
robustezza dei piani, il tipo d’ago. La particolare scanalatura del renderli più resistenti. Devo considerare la profondità del
morso consente la tenuta dell’ago. A tale proposito distinguiamo: tessuto, e caratteristiche del sottocute o delle strutture
Portaghi delicati; Portaghi intestinali; Portaghi da parete; Portaghi profonde che devono essere attraversate.
da cute. Sono portaghi delicati quei portaghi con impugnatura, Sono configurati da tre parti rispettivamente: La punta; Il
manico e morso di ridotto spessore ed altrettanta leggerezza. corpo; La coda. La punta: indispensabile per facilitare la
Capaci di dare ottima manualità e precisione nella sutura, perforazione dell’ago all’interno del tessuto bersaglio.
all’operatore che lo adopera. Sono impiegati nelle suture di Secondo la sutura da eseguire può essere appuntita o smussa.
strutture e tessuti delicati come visceri; vasi; ecc. Per portaghi La forma della punta varia, se ne trova di conica, a lama, a
intestinali, intendiamo tutti quelli, necessari per le suture o tronco di piramide. Il corpo: necessario per l’allocazione
anastomosi manuali intestinali, hanno lunghezza e dimensioni del dell’ago al portaghi, esso può essere, in sezione: rotondo;
morso diverso secondo la profondità addominale (corti in triangolare; rettangolare; pentagonale o esagonale; anche se
superficie, medi, lunghi o lunghissimi in profondità) e la porzione la maggior parte degli aghi hanno corpo e sezione circolare per
intestinale interessata; possono essere robusti o delicati, secondo ridurre al minimo il diametro del foro d’ingresso. La coda:
il tipo e il calibro d’ago da “montare”. Sono considerati portaghi parte terminale dell’ago che ha il compito di trasportare il filo.
da parete, quella categoria di portaghi robusti e di media Di coda ne esistono di due tipi, quella degli aghi tradizionali e
lunghezza. Hanno impugnatura, morso, e dimensioni resistenti, quella degli aghi atraumatici.
capace di montare aghi di grosso calibro per la sintesi di strutture Gli aghi tradizionali, sono aghi con la caratteristica di essere
robuste come la parete addominale: dal peritoneo ai muscoli e molto resistenti, sono riutilizzabili previa sterilizzazione e poco
fascia dell’addome. I portaghi da cute sono quei portaghi usati nella pratica chirurgica. Tali aghi sono Costituiti da una
impiegati per la sintesi cutanea. Sono paragonanti ai portaghi da cruna semplice o flessibile e fissurata posteriormente su cui
parete, ma differiscono da loro per le dimensioni lievemente con lieve pressione si alloca il filo desiderato. Gli aghi
ridotte. Possono essere differenti per impugnatura forma e atraumatici sono i più comunemente usati e diffusi in
lunghezza. chirurgia, hanno la caratteristica di avere la coda a forma
Impugnatura di una porta-aghi cilindrica cava che continua con il filo di sutura senza variarne
Una porta-aghi viene utilizzata per afferrare l’ago in il calibro. Questo consente una minore atraumaticità al
corrispondenza della porzione distale del corpo, a 1/2 o 3/4 di passaggio dell’ago sul tessuto bersaglio.
distanza dalla punta dell’ago, a seconda della preferenza del Secondo la curvatura che possiedono, gli aghi si distinguono
chirurgo. La porta-aghi viene serrata stringendola fino essenzialmente in tre tipi: 1. Aghi retti: per suture manuali,
alla chiusura del primo cricchetto. Non si deve perché non sono montati su porta-aghi; 2. Aghi mezzi curvi
stringere eccessivamente in quanto può provocare danni sia (forma a slitta e sono prettamente utilizzati nelle suture
all’ago che alla porta-aghi. L’ago viene tenuto con la base in superficiali); 3. Aghi curvi (i più utilizzati in chirurgia, hanno
posizione perpendicolare alla porta-aghi. Un posizionamento raggi di curvatura diversi secondo il tipo di sutura). Gli ultimi
scorretto dell’ago nella porta-aghi può provocare la piegatura due devono sempre essere montati su portaghi.
dell’ago stesso, una maggiore difficoltà di penetrazione della pelle La sezione può essere cilindrica o triangolare, l’ago può inoltre
e/o un’indesiderata angolazione di entrata dell’ago nel tessuto. Le essere tondo, per suture più profonde o lanceolato (più
porta-aghi – quelle a forbici – vengono utilizzato in chirurgia plastica), per suture superficiali.
tradizionalmente impugnate inserendo il pollice e l’anulare negli
anelli e posizionando l’indice sul fulcro per fornire una maggiore Aghi non taglienti: sottocute, adipe, muscolo, peritoneo, vie
stabilità e direzionare il movimento. In alternativa esistono le biliari, vie urinarie, vasi non sclerotici, maggior parte visceri
Mathieu, delle porta-aghi a pinza. Per sbloccare la porta-aghi, una addominali e toracici. Per gli organi fragili (fegato, milza e
volta serrata, si deve compiere un movimento ortogonale – rene), ago a punta smussa (non incide i tessuti, si crea un
rispetto all’asse del ferro – con pollice e anulare. passaggio). Questi limitano punture accidentali operatore
Enterostati Aghi taglienti: punta e corpo a spigoli affilati per tagliare cute,
Strumenti per la chirurgia addominale e più specificatamente legamenti, vasi sanguigni sclerotici (tessuti difficilmente
quell’intestinale. La funzione dell’enterostato è quella di bloccare penetrabili).
temporaneamente la normale motilità intestinale durante Tanto più è sottile il filo più deve essere sottile l’ago, ma a
l’incisione o l’anastomosi. Variano per forma e zigrinatura delle parità di filo si possono scegliere aghi diversi. Gli aghi possono
branche; si suddividono anche in base alla loro elasticità. avere curvature a ¼ di cerchio a 3/8 a 5/8 a mezzo cerchio o
Le ciotole anche a curvatura composita e retti. Le strutture superficiali
Non è un vero e proprio strumento chirurgico, ma contribuisce (cute e tendini) sono suturate con aghi 3/8, i 5/8 si usano in
a tale scopo. Sono contenitori in genere di forma tonda od spazi particolarmente profondi e gli ¼ per la regione oftalmica.
ovale di diversa misura, capienza e materiale, indispensabile Più è ampia la curvatura, più è resistente l’ago.
durante l’atto chirurgico per il contenimento di soluzioni o Nella chirurgia cutanea, vengono utilizzati 2 tipi principali di
aghi: a taglio e a taglio inverso. Entrambi gli aghi hanno un valvole con apertura a rubinetto che consentono di raccordare
corpo triangolare. Un ago a taglio ha il bordo affilato sulla l’insufflatore di gas, e un circuito a valvola interna che non
curva interna dell’ago, rivolta verso il bordo della ferita. Un consente al gas insufflato di fuoriuscire. Ogni trocar ha come
ago a taglio inverso ha il bordo affilato sulla curva esterna ausilio un riduttore d’ingresso utile per il passaggio di
dell’ago, più lontana dal bordo della ferita, il che riduce il strumenti più piccoli di diametro rispetto a quelli
rischio di tirare la sutura attraverso il tessuto. Per questo normalmente ospitati.
motivo, l’ago a taglio inverso viene utilizzato più spesso STRUMENTARIO SPECIALE
dell’ago a taglio. Elettrobisturi
Strumento ad alta definizione (monopolare e bipolare),
Nella busta del blister c’è scritto tutto: materiale (es. seta, l’elettrobisturi o bisturi elettrico è applicato nella chirurgia
vaicril), forma ago (in scala 1:1), diametro filo, poi sopra l’ago classica, a seconda del tipo di corrente che viene erogata, per
c’è un cerchio o un triangolo (punta rotonda o triangolare). coagulare o sezionare i tessuti; l’azione di tale strumento si
Quando si apre un blister poiché è STERILE bisogna aprirlo e basa su un effetto diatermico. L’elettrobisturi si compone di
lasciarlo cadere sul campo sterile senza toccarlo. tre elementi fondamentali: 1. generatore di corrente; 2.
elettrodo attivo costituito da punte a lame (manipolo per
Suturatrici Meccaniche elettrobisturi); 3. elettrodo neutro (piastra) che aderisce alla
Le suturatrici, sono strumenti costituiti da una impugnatura, cute. Il controllo di questi tre elementi, è di fondamentale
uno stelo, un morso, e hanno all’interno meccanismi che importanza per prevenire spiacevoli incidenti, è compito dello
permettono la chiusura delle branche; sono corredate di strumentista far sì che queste parti siano perfettamente
meccanismi di regolazione, di materiale di sutura che permette collegate e funzionanti.
la sintesi a livello anastomotico e sono dotate di particolari Argon
accessori che ne agevolano l’uso. Sono tutte costruite in L’argon è un gas inerte facilmente ionizzabile dalla corrente
materiali leggeri, hanno uno stelo rettilineo o curvo, rigido o elettrica generata dal bisturi elettrico. Utilizzato allo stato puro
snodabile a seconda dell’utilizzo che se ne deve fare e di tutte è per coagulare ampie zone di tessuto riducendo al minimo il
facilmente intuibile il funzionamento. Lo stelo è quello che rischio di emorragie. È costituito da un generatore elettrico,
permette di portare la sutura in zone di difficile accesso. Il attraversato dal gas, collegato al bisturi elettrico, e da un
morso, sia che si tratti di suturatrici lineari, sia che si tratti di manipolo che si collega sia al generatore, sia al bisturi elettrico
suturatrici circolari, è quello che permette l’avvicinamento dei cui è dato il compito di programmare il coagulo. È, inoltre,
capi anastomotici affrontando le superfici enteriche. composto di una bombola contenente il gas inerte messo in
I mezzi di sintesi, nella stragrande maggioranza dei casi, sono relazione con il generatore elettrico.
punti in titanio che al momento della chiusura della suturatrice Dissettore/demolitore ad ultrasuoni
si piegano conformandosi a B, con le branche tonde più o meno Strumento ad alta definizione, trova impiego sia nella chirurgia
strette secondo la maggiore o minore chiusura del morso che è generale sia in altre specialistiche come Scissore ultrasonico. È
rapportata allo spessore dei tessuti da suturare. In alcuni una moderna apparecchiatura composta da: Generatore
modelli lo strumento non prevede una regolazione della ultrasonico – Sistema di aspirazione – Pompa per irrigazione –
chiusura del punto ma è possibile ottenere un effetto simile Microprocessore per il controllo e la memorizzazione dei dati
utilizzando cartucce di ricarica, con punti di dimensioni – Vasta disponibilità di manipoli per ogni specifico impiego.
differenti. Molto importante è il meccanismo di chiusura di cui Trova impiego inoltre, nella chirurgia “aperta” ed in quella
tutte le suturatrici sono dotate. Nella maggior parte dei casi si “laparoscopica”.
tratta di viti senza fine che permettono l’accostamento delle Principio di funzionamento: il generatore ultrasonico provoca
branche o dei morsi, collegate, in alcuni tipi di suturatrici, ad un’ondulazione (elettrostrittiva) nel manipolo adoperato, che
indicatori di regolazione che permettono di verificare a quale fa vibrare a frequenza ultrasonica (25,35,55 khz) la punta
altezza (e cioè entro quale spessore di tessuto) verrà chiuso il (sonotrode) del manipolo stesso. I tessuti bersaglio, sono
punto. Esistono in commercio diversi modelli di suturatrici per distrutti dall’effetto di cavitazione ed aspirati attraverso un
la sutura di fascia e cute, dispositivi in grado di fornire suture foro centrale della punta del manipolo. Un sistema
affidabili e di rapida esecuzione. d’irrigazione integrato nell’unità, fornisce continuamente il
STRUMENTI PER CHIRURGIA MINI INVASIVA campo chirurgico di fluido necessario per l’emulsificazione, ed
Per gli interventi video guidati si usano: strumenti endochirurgici inoltre permette una visione più chiara del campo chirurgico. È
sostenuti da monitor, fonte di luce, videocamere, cavi a fibre uno strumento semplice da adoperare poiché i parametri più
ottiche e insuflatori di CO2 che forniscono una visione importanti sono regolati direttamente dall’operatore in modo
bidimensionale dell’organo bersaglio. Lo strumentario da semplice e rapido, la costruzione compatta dell’apparecchio e
videolaparoscopia ricopre un ruolo essenziale nella riuscita l’impostazione chiara dei comandi del generatore, aiutano
dell’intervento stesso; ne esistono di mono e pluriuso ed hanno la l’operatore ad un uso sicuro e senza errori.
stessa funzione degli strumenti usati nella chirurgia classica. Tra Strumenti a radiofrequenza Sono strumenti concepiti per
gli strumenti più comunemente utilizzati nella videolaparoscopia fornire radiofrequenza (RF) monopolare da utilizzare per
sono fondamentali: Ottiche di vario diametro e angolatura l’ablazione dei tessuti molli e per la coagulazione. Possono
dell’estremità distale, (0°-25°- 30°-70°ecc); Strumenti da presa; essere usati per la coagulazione percutanea; laparoscopica o
Strumenti da taglio; Retrattori; Applicatori di clip e suturatrici intraoperatoria, e di ablazione dei tessuti molli, incluso
meccaniche; Portaghi; Crocker (bisturi elettrico); Fili di sutura ed l’ablazione parziale o completa di lesioni epatiche non
aghi; Cannule per aspiratore; Palpatori; asportabili. Sono strumenti costituiti da: generatore
Trocar cannula elettrochirurgico di radiofrequenza; dispositivi di utilizzo
Costituiscono la via di accesso degli strumenti; possono monouso; elettrodi di dispersione; comando a pedale. È uno
essere sia monouso che pluriuso, ed anno lunghezza e calibro strumento composto da un generatore elettrico di radio
variabile. Sono dotati di mandrino estraibile con punta a frequenza, da una pinza da emostasi monouso, con
lama tagliente per il passaggio degli strati della parete impugnatura ad anelli e cremagliera, da un cavo monouso che
addominale. Possiedono inoltre sull’impugnatura delle collega la pinza al generatore e da un pedale per l’attivazione.
11. SEMEIOTICA DEL COLLO Auscultazione: fonendoscopio a livello dei grossi vasi (aa. carotidi,
vv. giugulari) per valutare rumori o soffi vascolari e rumori
respiratori.
Regione anteriore: zona sopraioidea -zona sottoioidea
Regione lat.: zona sottomascellare, carotidea, sopraclaveare
Regione posteriore (nucale) fossetta sottoccipitale, bordi esterni Patologie collo:
m. trapezio, vertebra prominente (C7) Alterazioni della conformazione: (collo di Madelung: accumulo
-regione sopraioidea: ha forma triangolare a base inferiore (osso adiposo in sede nucale e laterale; collo proconsolare: aumento
ioide) ed apice superiore (sinfisi mentoniera); i due lati uniforme del collo per linfoadenomegalie laterocervicali; Sd. Di
corrispondono al ventre anteriore dei muscoli digastrici. Vi hanno Klippel-Feil: riduzione delle vertebre cervicali) Difetti di
sede i linfonodi sottomentonieri a cui affluiscono i linfatici della postura e di movimento (torcicollo cong. o acquisito, danza e
parete media del labbro inferiore; stenosi delle carotidi, danza delle giugulari) Tumefazioni (di lfn,
-regione sottoioidea: si estende dall’osso ioide al giugulo e vasi, gh. salivari, tiroide, timo, cute, esofago e muscoli collo
comprende à osso ioide, spazio tiroideo, cartilagine tiroidea, causate da infiammazioni o tumori) Soluzioni di continuo
spazio cricotiroideo, cartilagine cricoide, trachea. (fistole più frequentemente nella regione anteriore o laterale,
-regione sottomascellare: ha forma triangolare con il lato tracheostomia).
superiore corrispondente al margine inferiore della mandibola e
due lati inferiori delimitati dai ventri ant. e post. del muscolo Stazioni linfonodali (domanda esame)
I linfonodi sono strutture deputate al drenaggio della linfa, rappresentano dei filtri,
digastrico; contiene la ghiandola sottomascellare e linfonodi. e quindi aumentano di dimensioni e si alterano come conformazione nel momento
-regione carotidea: corrisponde alla proiezione cutanea del in cui sono presenti delle infezioni, delle infiammazioni o delle neoplasie.
muscolo sternocleidomastoideo, contiene il fascio vascolo-nervoso Quindi è importante andare a ricercarli e saperli studiare proprio perché si tratta di
un esame immediato, che può essere fatto in pochi secondi e che in alcuni casi ci
del collo e numerosi linfonodi.
consente di indirizzare il pensiero verso una diagnosi definitiva.
-regione sopraclaveare: di forma triangolare ad apice rivolto
Le principali stazioni linfonodali che interessano la regione testa-
verso l’alto limitata in basso dal margine superiore delle ossa
collo sono: occipitali, preauricolari, parotidi, cervicali superficiali
clavicolari ed ai lati dal margine posteriore dello
e profondi, buccali, sottomentonieri e sottomandibolari. Nel
sternocleidomastoideo e quello anteriore del trapezio. Contiene la
momento in cui ci accorgiamo che uno di questi linfonodi aumenta
corda del plesso brachiale, apice polmonare, art. succlavia, art.
di dimensioni o cambia la sua conformazione anatomica,
vertebrale, numerosi linfonodi.
sappiamo che l'interessamento di quella stazione piuttosto che di
-regione nucale: mastoidi, protuberanza occipitale esterna,
un'altra può già indirizzarci verso la neoplasia o l'infezione, cioè ci
apofisi spinosa della vii vertebra cervicale.
dà un indice della patologia. I linfonodi parotidei sono chiamati
così perché si trovano immediatamente al di sopra della ghiandola
Muscoli del collo (domanda esame)
parotide. Sono strutture linfonodali che si alterano o in seguito ad
infezione o per metastasi che provengono, che drenano quindi, da
queste regioni anatomiche: volto, cavo orale, faringe, cavità
nasali, ghiandole salivari, laringe.
I linfonodi cervicali superficiali hanno una posizione centrale nel
collo, sono quelli più facilmente palpabili, e in questo caso le
regioni da cui appunto drenano sono le regioni che interessano la
maggior parte del collo e quindi sono sicuramente i più importanti.
I linfonodi sovraclaveari diventano palpabili dietro l'inserzione del
muscolo sternocleidomastoideo; qui confluiscono le vie linfatiche
provenienti dal tronco, dal braccio, dal torace e dalla mammella.
Sono i linfonodi quindi che andrete a palpare insieme a quelli
ascellari nel momento in cui avrete un sospetto di tumore alla
mammella, quindi la palpazione senologica associata a una
positività per i linfonodi può essere di per sé motivo di diagnosi.
Metastasi sovraclaveari destra e sinistra: la particolarità di questi
linfonodi è che nonostante siano simmetrici, un interessamento
della porzione di destra può porre il sospetto di una neoplasia
polmonare, l'interessamento di sinistra di una patologia di
interesse prevalentemente endoaddominale.
Il coinvolgimento dei linfonodi latero-cervicali riduce la
possibilità di guarigione del 50%: questo vuol dire che se noi
Esame obiettivo del collo
abbiamo un tumore (o che può interessare direttamente la
Bisogna scoprire interamente il collo e parte superiore del torace
regione testa-collo o può essere in altre regioni anatomiche), nel
(ambiente illuminato, in stazione eretta, a paziente seduto, in
momento in cui si ha positività per questo tipo di linfonodi nel 50%
decubito supino)
dei casi la prognosi sarà sicuramente severa, quindi non si ha
Ispezione: paziente seduto o in piedi con collo in iperestensione
possibilità di guarigione.
per valutare eventuali tumefazioni
Palpazione: evitare che i muscoli siano in tensione, quindi far
Aspetto:
flettere il capo in avanti, in dietro o lateralmente a seconda della
Normalmente i linfonodi sono di piccole dimensioni (da pochi mm
zona da esplorare
a cm), hanno una forma allungata, una consistenza elastica e
normalmente dovrebbero essere mobili sia sui piani superficiali linfonodi).
sia sui piani profondi. Inoltre, una caratteristica che può sembrare 2. Test della protrusione della lingua: si chiede al pz di tirare
strana, ma in realtà non lo è, è che un linfonodo sano, se palpato fuori la lingua, per poi valutare se il nodulo si muove verso
in maniera violenta, può creare un dolore che un linfonodo l’alto (in particolare, le cisti del dotto tireoglosso si
patologico assolutamente non crea (o che crea in condizioni muovono verso l’alto alla protrusione della lingua).
particolari). Se i reperti sono in favore di un nodulo non tiroideo: esaminare il
Se abbiamo un linfonodo patologico dobbiamo discriminare se nodulo come qualsiasi altro nodulo à valutare: sito,
questo sia alterato o per condizioni di reattività (condizioni dimensioni, forma, consistenza, superficie
infiammatorie o infettive) oppure se si tratta effettivamente di un (contorno/bordo/colore), le strutture adiacenti, la
linfonodo neoplastico. transilluminazione, la fissità/mobilità, la comprimibilità, la
I linfonodi reattivi sono dei linfonodi assolutamente benigni, in temperatura, e se è pulsatile.
questo caso le dimensioni difficilmente superano 1,5 cm (quindi
un aumento modesto), rimangono mobili, possono essere dolenti, 3. Valutare le mani: Ippocratismo tiroideo (Graves) Eritema
ma la dolorabilità cessa al cessare della palpazione. Mentre i palmare e tremori fini (tireotossicosi) Temperatura (se
linfonodi neoplastici sono dei linfonodi che hanno dimensioni calde, ipertiroidismo); polso radiale (se c’è tachicardia=
molto aumentate (possono superare i 2/3cm, quindi un aumento ipertiroidismo; se c’è bradicardia = ipotiroidismo)
importante), la consistenza può essere duro-lignea (metastasi) o 4. Valutare gli occhi: esoftalmo; ritardo di chiusura della
duro-elastica (linfoma primitivo, che nasce nel linfonodo stesso). palpebra (chiedere al pz di guardare verso il basso
Un'altra caratteristica dei linfonodi maligni è la mancanza di seguendo il dito dell’esaminatore che si muove dall’alto in
mobilità, che non si ha né sui piani superficiali né sui piani basso); movimenti oculari (chiedere al pz di seguire il dito
profondi. dell’esaminatore mentre si compie un movimento a forma
di H); valutare se il pz presenta visione doppia.
Dopo l'esame semeiologico uno può avere il sospetto o essere 5. Per completare l’ispezione: chiedere al pz di alzarsi dalla
abbastanza certo, però è sempre opportuno continuare le sedia per valutare la miopatia prossimale; cercare il
indagini, soprattutto quando la condizione non è risolvibile (quale mixedema pretibiale; valutare i riflessi (achilleo, patellare,
un banale linfonodo reattivo provocato da infezione o ecc à se rallentati = ipotiroidismo; se vivaci =
infiammazione), e quindi si procede con: ipertiroidismo).

Ecografia: ci permette di discriminare al meglio le dimensioni del Palpazione: con entrambe le mani, una per ciascun lato,
linfonodo, perché alla palpazione possiamo avere dei riferimenti appoggiando i pollici sulla nuca, posteriormente al paziente.
che sono sicuramente poco precisi, invece con l'ecografia Individuare dall’alto verso il basso l’osso ioide e la cartilagine
possiamo avere una dimensione certa. TAC, RMN, PET-TAC, cricoide sotto la quale c’è la tiroide (maggiormente apprezzabile
linfoscintigrafia: sono metodiche che non si limitano a uno studio se si fa deglutire il paziente). Se è presente una tumefazione
linfonodale, perché quando si ricorre a una TAC o alla RMN si valutarne: dimensioni, consistenza, omogeneità della superficie,
vuole effettivamente valutare o la neoplasia di partenza o le mobilità dei piani superficiali e profondi, dolore e fremito
eventuali localizzazioni delle aree metastatiche. Quindi si va a parenchimale. Riscontro di arrossamento cutaneo con vivace
vedere nell'insieme prima la regione toracica, ma poi si continua dermografismo rosso (segno di Marañon).
con una TAC Total body per vedere l'entità della neoplasia di Percussione: utilizzata solo in caso di massa tiroidea retrosternale
partenza. (gozzo) per delimitare l’estensione.
Auscultazione: nel gozzo tossico è possibile reperire un soffio
parenchimale (thrill) a livello della ghiandola dovuto all’aumento
12. TIROIDE della velocità del circolo ematico e all’ipervascolarizzazione tipici
Semeiotica fisica della tiroide del gozzo iperfunzionante.
Ghiandola formata da due lobi destro e sinistro, uniti da un istmo. Facies ipertiroidea: cute sottile, capelli sottili, occhi sporgenti,
In un 15% dei casi si può avere un 3° lobo il piramidale. retrazione delle labbra, espressione spaventata;
Vascolarizzazione: aa. tiroidee superiore (ramo della art. carotide Facies ipotiroidea- Mixedema del volto: cute spenta, edematosa,
esterna) e inferiore (ramo dell’art. succlavia). giallastra, capelli radi e secchi, edema periorbitale, lingua
Istologia: parenchima organizzato in follicoli che contengono la sporgente.
sost. colloide in cui vi sono gli ormoni tiroidei. Accanto ai follicoli
si trovano le cellule C parafollicolari che producono calcitonina.
Esame obiettivo della tiroide 13. SEMEIOTICA DELLA MAMMELLA
Ispezione: bisogna porsi di fronte e di lato al paziente, che può Qualsiasi modificazione notata può essere importante. Il
stare in piedi oppure seduto, con le braccia lungo il corpo e la testa capezzolo può apparire retratto, introflesso, deviato oppure più
leggermente eretta. Valutazione di eventuali asimmetrie, sporgente del controlaterale. Il capezzolo introflesso all’epoca
pulsazioni o tumefazioni a carico del collo. In particolare, durante della pubertà non è patologico.
l’ispezione bisogna fare: SECREZIONI DEL CAPEZZOLO: spontanea o provocata mediante
1. Test della deglutizione: per stabilire se una tumefazione è a manovre di Spremitura
carico del collo si chiede al pz di bere un sorso d’acqua, SIEROSA (tra i primi segni di gravidanza, può essere presente in
tenerlo in bocca e poi deglutirlo: una tumefazione tiroidea si caso di papilledema intraduttale, tumore benigno)
muove verso l’alto con la deglutizione (in particolare, si EMATICA (presenza di papilloma o carcinoma intraduttale)
muovono gozzo, cisti del dotto tireoglosso e in alcuni casi i GIALLO-VERDE (segno tipico della Mastopatia Fibrocistica)
GALATTOSIMILE (si osserva alla fine dell’allattamento o
acromegalia)
Ispezione: paziente coricata con le braccia distese lungo i
fianchi, esame comparativo tra le due mammelle:
CAPEZZOLO (introflesso, retratto, deviato da
un lato, abnormemente eretto, ulcerato)
AREOLA (alterazioni della pigmentazione, presenza di
ulcerazioni)
CUTE (normale, arrossata, infossata, edematosa, ulcerata)
MAMMELLA (vene visibili, tumefazione, deformazione x
carcinoma, aumento di volume x carcinoma, rimpicciolimento
per scirro atrofico);

Accorgimenti tecnici: nel caso di retrazione per avere conferma


è necessario far chinare la paziente in avanti allo scopo di
evitare che le mammelle siano sostenute dalla parete toracica.
Palpazione: pz seduta all’indietro a 45° con mano dietro la testa
(es. mano dx durante esame seno dx). La mammella
normalmente occupa dal II al VI spazio intercostale e si estende
verso l’ascella con il suo processo caudato. Palpare con
delicatezza e metodo. In particolare:
1. Chiedere alla paziente se ha dolore o perdite, esaminare le
zone dolorose per ultime e poi chiedere di riferire qualsiasi
secrezione
2. Il medico destrimane si deve posizionare alla destra della
paziente
3. Esaminare entrambe le mammelle, partendo prima da
quella ‘normale’: mammella dx con mano dx medialmente
e con mano sx lateralmente; mammella sx con la mano dx
4. Esaminare ogni quadrante e il prolungamento ascellare di
Spence con un metodo a spirale concentrica oppure
usando la mano a piatto per rotolare la mammella contro
la sottostante parete toracica
5. Definire eventuali noduli/aree nodulari
6. Se si scopre un nodulo, per valutare la fissità rispetto ai
mm pettorali chiedere alla pz di spingere contro la mano
dell’esaminatore con braccio teso
Definizione nodulo:
- Dimensione e forma
- Fisso o mobile rispetto a pelle e strutture circostanti?
- Fluttuante/comprimibile duro?
- Temperatura?
- Consistenza?
- Mobile? (++ fibroadenoma)
Completare l’esame con la palpazione lungo la schiena per
valutare la dolorabilità, esaminare l’addome per l’epatomegalia
e i polmoni per i segni di metastasi
Esplorazione ascellare
Utile per la ricerca di linfonodi satelliti
Il medico deve: porsi di fronte alla paziente, sostenere il braccio
della paziente (per rilasciare i muscoli pettorali), esplorare il
cavo ascellare a paziente supina e poi seduta
Le regioni ascellari da esplorare sono 4:
ü Apice
ü La parte laterale del muscolo grande pettorale
ü La parte posteriore dello stesso muscolo
ü Il muscolo sottoscapolare che rappresenta la parete
posteriore dell’ ascella
14. ESPLORAZIONE RETTALE micosi, presenza di evidenti perdite fecali, presenza di sangue,
ipo o iperpigmentazioni, distribuzione apparato pilifero)
L’esplorazione digito-ano-rettale è una manovra semeiotica che il 2. Presenza di eventuali cicatrici da pregressi interventi o traumi
medico deve saper compiere al fine di poter avere utili 3. La condizione di chiusura o beanza dell’ano
informazioni su eventuali patologie dell’ano, della parte distale 4. Presenza di noduli emorroidari esterni o interni prolassati
del retto, della prostata nell’uomo e nel caso di donne vergini all’esterno (valutarne numero e sede)
dell’apparato genitale interno femminile in alternativa 5. Presenza di una o più ragadi anali (valutarne sede)
all’esplorazione vaginale. Consiste nell’introduzione del dito 6. Presenza di orifizi fistolosi esterni (valutarne numero e sede)
indice della mano dominante attraverso il canale anale all’interno 7. Presenza di prolasso della mucosa rettale all’esterno dell’ano
dell’ampolla rettale. L'esame obiettivo ano-rettale è indicato nei 8. Presenza di un prolasso completo del retto
pazienti maschi oltre ai 40 anni, in presenza di emissione di muco Palpazione (TECNICA - INTRODUZIONE DITO ESPLORATORE)
o sangue dal retto, nei disturbi dell’alvo e/o nel sospetto clinico di Il medico, dopo aver indossato i guanti di lattice, con la mano non
appendicite. Può essere una valutazione digitale oppure dominante mette della pomata lubrificante sul dito indice della
endoscopica; nell’indagine digitale il paziente si trova in posizione mano dominante. Solleva quindi con la mano non dominante la
clinostatica, su di un lettino in decubito laterale sn con le cosce natica superiore per esporre bene la regione perianale. Esegue
piegate a 90° sull’addome e le gambe flesse a 90° sulle cosce quindi un "appoggio di confidenza” con il dorso delle ultime 2
(posizione di Sims) o più raramente il paziente può essere posto falangi del dito indice sulla superfice cutanea esterna dell’ano per
in posizione genupettorale (generalmente solo se è evitare la contrazione riflessa dello sfintere anale. Dopo alcuni
particolarmente importante valutare la parete anteriore del retto) secondi inserisce delicatamente con una rotazione di 90° il dito
o in posizione litotomica (generalmente per la valutazione indice, ben lubrificato, attraverso l'ano.
ginecologica nelle donne vergini). Con il paziente nella classica La esplorazione rettale prevede 2 fasi distinte. La prima per un
posizione di Sims il medico si posiziona generalmente alla sua tragitto fisiologicamente variabile tra i 2,5 ed i 4 cm serve per
destra. Può posizionarsi alla sinistra se la mano dominante è la valutare il canale anale e le sue possibili patologie; la seconda,
sinistra ed in questo caso invita il paziente al decubito laterale dall’orifizio interno del canale anale sino a tutta l’estensione del
destro. Sono necessari dei guanti in lattice da esplorazione non dito, serve per valutare l’ampolla rettale e gli organi circostanti
sterili, una pomata lubrificante e delle garze o fazzoletti di carta specie la prostata anteriormente nell’uomo. Già nel momento
per la pulizia finale della regione perianale. Il dito esploratore della introduzione del dito esploratore si farà una prima
(indice), lubrificato con gel, viene introdotto ruotandolo al fine di valutazione del tono dello sfintere che fisiologicamente si oppone
esaminare l’intera circonferenza del retto, mentre il paziente a al passaggio del dito: una volta introdotto il dito esploratore nel
bocca aperta effettua la manovra di torchio addominale. In caso canale anale tutte le informazioni si acquisiranno tramite il
di estremo dolore rettale (da alterazioni patologiche anali) si può polpastrello del dito indice più ricco di terminazioni sensitive e
ridurre il disagio dell’esame mediante una supposta di anestetico pertanto bisognerà ruotare la mano con delicatezza per esplorare
locale. sistematicamente tutti e 4 i quadranti. Questa manovra di
Problematiche rotazione della mano ed esplorazione dei 4 quadranti andrà
L’esplorazione rettale è una manovra che spesso il paziente effettuata una prima volta nel canale anale e successivamente nel
avverte come una violazione della propria intimità e pertanto è retto distale.
necessario che prima di eseguire tale manovra ci sia un colloquio Il passaggio attraverso l’orifizio anale interno che segna l’inizio
tra medico e paziente che consenta di stabilire quel clima di dell’esame del retto distale da parte del dito esploratore si
fiducia necessario alla sua esecuzione apprezza per la scomparsa del senso di tensione elastica a tutta
- Il paziente deve comprenderne bene l’utilità e la necessità o circonferenza intorno alle falangi distali del dito e la comparsa
perché motivata da sintomi specifici o perché rappresenta un dello spazio vuoto dell’ampolla. Posteriormente a questo livello è
possibile mezzo di prevenzione di patologie ben apprezzabile ed ancorabile con il dito la struttura muscolare
- L’ambiente in cui tale manovra viene eseguita deve garantire della fionda pubo-rettale.
la completa privacy del paziente A livello del canale anale si valuterà: l’eventuale dolore evocato
- Il paziente deve essere informato in dettaglio di quanto il dalla esplorazione, la presenza di una stenosi o substenosi del
medico si accinge a fare, delle sensazioni e degli eventuali canale anale che impedisca in tutto o in parte la progressione del
fastidi ai quali andrà incontro durante la procedura e della dito esploratore, la presenza di difetti della muscolatura dello
durata dell’esame sfintere anale o un suo stato di ipo o ipertonia, la presenza di
- Il paziente deve esprimere un chiaro consenso verbale alterazioni della mucosa del canale anale per la presenza di
all’esecuzione di tale manovra ulcerazioni, tumefazioni ascessuali, zone di indurimento. A
Indicazioni: rettorragia, dolore anale, tenesmo rettale, mucorrea, livello del retto distale si valuterà: il contenuto dell’ampolla
secrezioni purulente perianali, tumefazione regionale perianale, rettale (vuota, feci più o meno formate, fecalomi, masse, corpi
senso di peso perineale, prurito anale, disturbi urinari nell’uomo, estranei), le caratteristiche della mucosa del retto se scorrevole,
incontinenza feci, sospetto di versamenti infiammatori nel cavo di liscia o alterata per la presenza di ulcerazioni, tumefazioni, zone di
Douglas, sospetto tumore ano, retto o prostata, diagnosi e terapia indurimento, la presenza di gavoccioli emorroidari interni
fecalomi, esame ginecologico nelle donne vergini. tumefatti o infiammati ( localizzati nel tratto più distale del retto),
PROCEDIMENTO: anteriormente si valuterà nell’uomo la ghiandola prostatica e
L’ispezione della regione perianale è la prima fase nella donna il setto rettovaginale, anteriormente nella donna
dell’esplorazione rettale e si esegue sollevando con la mano non verrà cercata l’eventuale presenza di un rettocele.
dominante la natica superiore del paziente. Andranno valutate: L’esplorazione rettale termina con la attenta valutazione del
1. Aspetto della cute perianale (eventuali arrossamenti, erosioni, guanto che ricopre il dito esploratore per eventuale presenza di
sangue rosso vivo (rettorragia) o nero digerito (melena) o Colonscopia interventistica
muco (bianco filante). Al termine della procedura si danno al La colonscopia non ha fini esclusivamente diagnostici, ma
paziente delle garze o fazzoletti di carta per asciugarsi dal può essere utilizzata anche per eseguire biopsie ed
lubrificante e dalle eventuali perdite che si dovessero essere interventi terapeutici. In questo caso si parla di
verificate. Il paziente è poi invitato a mettersi seduto sul colonscopia interventistica.
lettino ed a rimanere in quella posizione per alcuni minuti
Indicazioni
prima di alzarsi in piedi per evitare fenomeni di ipotensione
La colonscopia riconosce essenzialmente due grossi campi
ortostatica o vertigini. E’ in grado di identificare solo
applicativi: lo screening del cancro al colon e la ricerca di
tumori che insorgono a carico del retto medio e del retto
elementi diagnostici in presenza di segni e sintomi di natura
basso o voluminosi tumori del sigma distale che prolassano
intestinale.
nel retto (<10% dei CRC).
Caratteristiche della neoplasia valutabili con l’esplorazione COLONSCOPIA E CANCRO AL COLON
rettale: Localizzazione, Morfologia, Dimensioni, Numero di L'esame può essere eseguito come indagine di primo o
quadranti di lume rettale coinvolti dalla neoplasia, Mobilità o secondo livello per lo screening del cancro al colon. Per la
grado di fissità rispetto ai piani profondi, Estensione extra- popolazione priva di fattori di rischio importanti oltre l'età, le
rettale. linee guida consigliano di eseguire una colonscopia od una
Scopo sigmoidoscopia tra i 58 ed i 60 anni, da ripetere ogni
• per la diagnosi delle appendiciti (un dolore acuto al decennio. I due esami sono basati sugli stessi principi
premere del medico di un certo punto può indicare metodologici, con la differenza che la sigmoidoscopia si limita
appendiciti acute); allo studio endoscopico dell'ultimo tratto del colon; il suo
• per la diagnosi del tumore nel retto; principale svantaggio è dato dal fatto che non può
• per valutare la tonicità dello sfintere anale; visualizzare i polipi adenomatosi e i tumori nei tratti superiori,
• nei maschi, per la diagnosi del tumore alla prostata, mentre dall'altro lato esibisce l'importante vantaggio di
soprattutto dell'ipertrofia prostatica benigna e essere meno invasiva.
del carcinoma; La colonscopia, dall'altro lato, pur essendo considerata il "gold
• nelle femmine, per la palpazione ginecologica degli standard" per lo screening del tumore al colon, richiede una
organi interni preparazione più fastidiosa, un tempo di esecuzione più lungo
• per la diagnosi e/o rottura dei fecalomi e presenta un rischio maggiore di effetti collaterali negativi
(come perforazione intestinale e sanguinamento), che si
possono verificare in 2-3 casi su 1000 esami. Per questo
motivo, nelle persone a rischio medio-basso, la colonscopia
15. COLONSCOPIA trova principalmente applicazione come indagine di secondo
livello dopo il riscontro di sangue occulto nelle feci o di polipi
La colonscopia è una procedura diagnostica finalizzata alla mediante sigmoidoscopia.
visione diretta delle pareti interne del grosso intestino (in In presenza di altri fattori di rischio, come la poliposi del colon
particolare del colon). Durante l'esame si utilizza una piccola o la familiarità per questa ed altre forme tumorali, il medico
sonda flessibile chiamata colonscopio, munita all'apice di può consigliare l'esecuzione di una colonscopia come
telecamera e fonte luminosa. L'applicazione principale della indagine di primo livello a partire dai 40/50 anni di età ogni
colonscopia risiede nell'indagine dello stato di salute della cinque o dieci anni.
mucosa colica, al fine di individuare eventuali lesioni,
ulcerazioni, occlusioni, tumori o polipi. COLONSCOPIA E DIAGNOSI DI MALATTIE INTESTINALI
Procedimento: questa sonda, appositamente lubrificata, viene Oltre che nello screening del cancro al colon-retto, viene
inserita nell'ano e fatta risalire pian piano nel retto e negli altri utilizzata per indagare le origini di sintomi come dolori
tratti dell'intestino crasso, incontrando nell'ordine sigma, addominali, sanguinamento rettale, stipsi o diarrea
colon discendente, colon trasverso, colon ascendente e cieco; cronica, frequenti alterazioni dell'alvo, anemia sideropenica di
raggiunto l'ultimo tratto dell'intestino tenue, ovvero l’ileo, il origine sconosciuta, tenesmo, emissione di escrementi
colonscopio viene ritirato con altrettanta delicatezza. nastriformi e abbondante presenza di muco nelle feci.
Grazie alla telecamera, durante la colonscopia il medico può
apprezzare lo stato di salute del colon osservando le immagini Rischi ed Effetti collaterali
trasmesse dallo strumento all'apposito schermo. Al fine di • sedativi utilizzati durante l'esame (cardiopatici).
garantire una migliore visualizzazione della mucosa colica, • accidentale perforazione del colon, (< 1 caso su 2.000)
durante la colonscopia si rende necessaria la distensione delle richiede intervento di chirurgia maggiore.
pareti intestinali, che viene ottenuta insufflando anidride • eventuale sanguinamento in seguito alla rimozione di
carbonica attraverso il colonscopio. Ciò può causare un certo polipi od altri tessuti anomali (arrestato mediante
fastidio al paziente. Durante l'intera operazione il paziente si cauterizzazione già durante la colonscopia).
mantiene sdraiato sul fianco sinistro, e può essere invitato dal Controindicazioni
medico ad eseguire piccoli movimenti. La colonscopia è sconsigliata in caso di diverticolite
Antidolorifici e tranquillanti vengono somministrati prima di acuta, megacolon tossico e nel recupero da interventi
iniziare la colonscopia, per rendere più confortevole l'esame e chirurgici in questo tratto di intestino, per la maggiore
attenuare le sensazioni spiacevoli. suscettibilità al rischio di perforazioni intestinali.
Nel complesso, l'indagine si protrae per circa 30-40 minuti.
Dopo la Colonscopia di assunzione o sospenderne l'utilizzo nei giorni che precedono
Al termine della colonscopia possono essere richiesti dai 30 la colonscopia.
ai 120 minuti di ricovero ospedaliero, affinché si attenui
l'effetto dei sedativi utilizzati; anche per questo motivo si COLONSCOPIA VIRTUALE (domanda)
consiglia in genere di recarsi all'appuntamento in La colonscopia virtuale è una tecnica diagnostica
compagnia di un assistente e di riposare per il resto della relativamente giovane, che si propone come valida
giornata (i farmaci impiegati potrebbero provocare alternativa all'esame colonscopico tradizionale.
sonnolenza e spossatezza; la guida di un veicolo è quindi Permette di studiare le pareti interne del colon in maniera
fortemente sconsigliata, così come il coinvolgimento in
non invasiva, risparmiando al paziente i fastidi e gli imbarazzi
altre attività che richiedono un'attenta vigilanza). La legati alla procedura tradizionale; non è inoltre necessario
flatulenza ed il meteorismo sono problemi piuttosto l'utilizzo di sedativi e antidolorifici, la durata dell'esame è
comuni al termine dell'esame, a causa dell'aria insufflata nel inferiore e le dimissioni immediate, con possibilità di guidare e
corso della colonscopia. Per quanto riguarda riprendere al più presto le normali attività giornaliere. Rimane
l'alimentazione, durante il resto della giornata la comunque l'esigenza di un'adeguata preparazione dietetica,
preferenza andrà data a cibi leggeri e di facile digestione. con l'ausilio di appositi lassativi. Subito prima dell'esame,
Anche se una lieve perdita di sangue dall'ano in concomitanza inoltre, dev'essere insufflata anidride carbonica nel retto del
della prima defecazione successiva alla colonscopia è
paziente mediante una piccola sonda rettale, previa
abbastanza normale, perdite di sangue ripetute giustificano somministrazione di Buscopan per ridurre il senso di fastidio
l'immediato consulto medico. Stesso discorso se nei giorni (salvo controindicazioni all'impiego del medicinale). Tutto ciò
successivi dovessero comparire dolori addominali o febbre allo scopo di distendere le pareti del colon e consentire un più
alta. Preparazione alla colonscopia
facile studio delle stesse.
In linea generale, a partire dai 3/4 giorni che precedono
Indicazioni: oltre che come metodica di primo livello per lo
l'esame, la persona viene invitata a seguire una dieta screening del carcinoma colo-rettale, nei soggetti di età
priva di scorie e latticini, aumentando l'apporto idrico. La
superiore a 50 anni, la colonscopia virtuale trova indicazione
dieta diverrà totalmente liquida nel giorno precedente la
anche come indagine di secondo livello nella valutazione degli
colonscopia. Alcuni centri consigliano di sospendere individui risultati positivi alla presenza di sangue occulto nelle
l'assunzione di frutta e verdura con i semini già nei 10 giorni
feci. Serve nei pazienti che rifiutano di sottoporsi a
precedenti l'appuntamento. colonscopia tradizionale, in presenza di sintomi quali dolori
Lassativi
addominali, sanguinamento rettale, stipsi o diarrea cronica,
Un elemento essenziale della colonscopia è l'utilizzo di
frequenti alterazioni dell'alvo, anemia sideropenica di
lassativi, spesso in forma liquida. In molti casi, il paziente si origine sconosciuta, tenesmo (sensazione di incompleta
trova a dover sorseggiare fino a 3/4 litri di soluzione acquosa
evacuazione delle feci), emissione di escrementi nastriformi e
non gassata nel giro di 5 o 6 ore, evento che potrebbe causare
abbondante presenza di muco nelle feci.
nausea; tale sintomo, del tutto normale, può comunque
Procedimento: la colonscopia virtuale sfrutta una tecnica
essere attenuato attraverso l'impiego di specifici farmaci,
chiamata TC spirale multistrato ed un software capace di
come plasil compresse o sciroppo; è infatti importante
ricostruire sullo schermo le pareti coliche. Tutto ciò è reso
sforzarsi di assumere tutto il preparato, magari a piccoli sorsi
possibile dall'impiego di radiazioni ionizzanti, che vengono
per limitare la nausea. Generalmente la prima evacuazione
fatte passare attraverso il corpo del paziente; all'estremità
compare entro un'ora e mezza - due ore dall'inizio
opposta un opportuno ricevitore è in grado di registrare tali
dell'assunzione, che può essere interrotta dopo i primi 3 litri in radiazioni, che escono dal paziente con gradi di attenuazione
caso di emissione di materiale limpido. Al contrario, nel caso in
diversi in base ai tessuti attraversati (più sono densi e
cui il preparato non risultasse efficace (evacuazione anche
maggiore è l'attenuazione). Convertendo questi dati in un
dopo il termine dell'utilizzo), andrebbero eseguiti uno o due
segnale elettrico, è possibile ricostruire, con l'ausilio di un
clisteri con Sorbiclis o un clistere con 1,5 litri di acqua tiepida
apposito programma, l'anatomia dei tessuti e degli organi
almeno 2 ore prima dell'esame.
irradiati. Il radiologo potrà quindi osservare l'interno del colon
Ad ogni modo, dalle due o tre ore che precedono la prima
"virtualmente", come se stesse effettuando una colonscopia
assunzione del lassativo, fino al momento della colonscopia, è
convenzionale. La scansione ha una durata di pochissimi
necessario seguire una dieta totalmente liquida.
secondi e la quantità di radiazioni ionizzanti somministrata è
L'orario di assunzione dei preparati varia in relazione a quello minima e notevolmente inferiore rispetto ad un esame TC
dell'esame; se la colonscopia si esegue al mattino, la
dell'addome standard.
procedura lassativa andrà eseguita a partire dal tardo
Vantaggi
pomeriggio della giornata precedente, riservando Ottima per le formazioni di diametro superiore al centimetro
eventualmente l'assunzione dell'ultimo litro di preparato al e scarsa per quelle con raggio inferiore ai 3 mm (che hanno
mattino molto presto prima della colonscopia. Se invece una probabilità di trasformarsi in tumori maligni
l'appuntamento è fissato nel pomeriggio, la soluzione estremamente bassa); non a caso, i continui miglioramenti cui
purgante andrà equamente suddivisa tra la sera del giorno la colonscopia virtuale è soggetta mirano proprio ad
precedente ed il mattino del giorno stesso. In entrambi i casi assicurare un corretto riconoscimento delle lesioni più
l'assunzione dei preparati lassativi andrà sospesa almeno piccole.
quattro ore prima dell'appuntamento.
Un vantaggio della colonscopia virtuale rispetto alla
Ai pazienti che assumono integratori, medicinali per il tradizionale consiste nella capacità di visualizzare in maniera
diabete, aspirina od altri antiaggreganti/anticoagulanti (come il completa tutto il colon, che per la particolare conformazione
Sintrom/Coumadin), può essere richiesto di variare i dosaggi
o per la presenza di stenosi e diverticoli può non rendere valvola ileo-ciecale. Con il doppio approccio orale e anale,
possibile l'esame di alcuni tratti (come il cieco-ascendente) questa tecnica permette di esplorare, effettuare
con la normale colonscopia ottica. campionamenti bioptici e interventi terapeutici nell’intestino
per tutta la sua lunghezza. Nel corso dell’esame possono essere
Controindicazioni e Svantaggi utilizzati accessori adatti che A
permettono
causa delladinecessità
eseguiredimanovre
insufflare aria
colonscopia virtuale rispetto alla tradizionale rimane operative come con gli strumenti endoscopici tradizionali: si
l'impossibilità di intervenire durante l'esame stesso per possono eseguire biopsie, polipectomie, trattamento lesioni
eseguire piccoli prelievi bioptici o per asportare un polipo sanguinanti.
anomalo.
Non dev'essere eseguita durante la gravidanza.
17. GASTROSCOPIA
Preparazione
Se al momento dell'esame le pareti coliche non sono
La gastroscopia è un esame diagnostico che permette
accuratamente pulite, la colonscopia virtuale può scambiare
l'esplorazione visiva del tratto digestivo superiore
dei semplici residui fecali per delle masse anomale. La
(esofago, stomaco e duodeno), per escludere o evidenziare
preparazione è spesso simile a quella utilizzata per la
sospette alterazioni funzionali o malattie; per questo, si parla
colonscopia ottica tradizionale, anche se generalmente è
più correttamente di ESOFAGO-GASTRODUODENOSCOPIA
meno restrittiva.
(EGDs).
L'esame sfrutta un apparecchio sottile e flessibile, chiamato
gastroscopio, con un diametro di solito inferiore al
16. VIDEOCAPSULA (domanda) centimetro, e dotato di una "videocamera" con fonte
luminosa all'estremità; questo strumento, attraverso la bocca,
L’endoscopia con videocapsula (videoendoscopia wireless) è viene introdotto nell'esofago, quindi nello stomaco e nella
una procedura che prevede l’ingestione da parte del paziente prima parte dell'intestino tenue (duodeno), permettendo di
di una capsula a batteria. La capsula contiene una o due vedere perfettamente l'interno del tratto digestivo su un
piccole telecamere, una luce e un trasmettitore. Le immagini monitor. In tal modo è possibile ispezionare queste regioni,
della mucosa intestinale vengono trasmesse a un ricevitore per scoprire - e a volte trattare (gastroscopia operativa) -
indossato sulla cintura o posizionato in una tasca del paziente. problemi di varia natura, come ulcere, infiammazioni o tumori
Prima di questo esame si deve evitare di assumere cibo o àbiopsia.
bevande per circa 12 ore. Negli ultimi anni, la tecnica gastroscopica tradizionale è stata
Questo esame è particolarmente utile per rilevare l’eventuale affiancata dalla "gastroscopia per via trans-nasale", nella
presenza di sanguinamento occulto nel tratto digerente e quale l'accesso avviene tramite un endoscopio, ancor più
disturbi a carico della superficie interna dell’intestino tenue, sottile, introdotto attraverso il naso.
che è un’area difficile da valutare con l’endoscopio. Non è
altrettanto efficace per la valutazione dell’intestino crasso. La Indicazioni
capsula viene espulsa con le feci dopo circa 12 ore e, in alcuni Sintomi: emorragie (ematemesi = emissione di sangue dalla
casi, il paziente non la nota nemmeno. Se il paziente non si bocca, melena= emissione di feci scure e catramose), quadri
accorge del passaggio della capsula, può farea radiografia o anemici, dolore, bruciore retrosternale, nausea e difficoltà di
tomografia computerizzata per verificare se è rimasta nel deglutizione (disfagia).
tratto digerente. In rari casi vi rimane bloccata e Tra le principali e più comuni lesioni riscontrabili nel corso di
l’asportazione può richiedere un’endoscopia o un intervento una gastroscopia, ricordiamo: esofagite, esofago di Barrett,
chirurgico. Se durante la videocapsula si trovano alterazioni si complicanze legate alla cirrosi epatica e all'ipertensione
interviene con enteroscopio. portale (varici esofagee), neoplasie esofagee, gastrite, ulcera
Enteroscopio: gastrica, neoplasie gastriche ed ulcera duodenale.
L'enteroscopia con doppio o singolo pallone è un esame Altre volte, la gastroscopia viene eseguita per monitorare
diagnostico che consente di esaminare direttamente l'evoluzione di una malattia già diagnosticata, l'efficacia
l'intestino tenue, mettendo in evidenza eventuali alterazioni. terapeutica o per eseguire trattamenti effettuabili per via
Per far questo, si utilizza l'enteroscopio, una sonda flessibile endoscopica; ad esempio, il medico può distendere zone
lunga circa 2 m con un diametro di 1 cm e che possiede una affette da stenosi (restringimenti esofagei), rimuovere polipi
telecamera e una luce sulla punta. Tale strumento scorre (escrescenze generalmente benigne) o corpi estranei ingeriti
all'interno di un tubo di gomma morbida, detto overtube. Su accidentalmente, arrestare emorragie, iniettare farmaci o
entrambi è inserito a livello terminale un dispositivo insufflabile posizionare presidi terapeutici, + possibilità di raccogliere
(balloon) che permette, una volta gonfiato, di ancorarsi alla campioni di tessuto (biopsia) per la ricerca di infezioni
mucosa intestinale e di agevolare l’avanzamento (Helicobacter pylori), per la verifica del buon funzionamento
dell’endoscopio. Lo strumento viene introdotto attraverso la dell'intestino e per la diagnosi di tessuti dall'aspetto anomalo,
bocca fino al duodeno e alternando l'insufflazione e la che possono rivelare patologie come la malattia celiaca e
desufflazione dei palloncini si ottiene la progressione dello lesioni pre- tumorali o tumorali.
strumento nell'intestino tenue. Se esiste l'indicazione l'esame
viene poi completato in una seduta successiva con l'ileoscopia Preparazione
retrograda introducendo lo strumento per via rettale, L'assenza di cibo nei tratti superiori dell'apparato digerente
esplorando il colon e poi risalendo nell'ileo attraverso la garantisce una migliore visualizzazione e accuratezza
diagnostica. Per questo motivo, è opportuno restare a digiuno
evitando di ingerire cibi o bevande per almeno 6-8 ore prima Rischi e complicanze
dell'esame; l'ultimo pasto che precede la gastroscopia dovrà Solo raramente possono insorgere complicanze, la più
comunque essere leggero e facilmente digeribile. E' bene non comune delle quali è la perforazione dello stomaco, che
fumare prima dell'esame. In genere, non occorre sospendere mediamente si verifica una volta ogni mille casi. Il rischio di
l'assunzione di eventuali farmaci che vengono assunti come complicanze è ovviamente maggiore in caso di gastroscopia
terapia abituale; a tal proposito, però potrebbe essere operativa (ad esempio con biopsie), soprattutto per il rischio
necessario correggere terapie con anticoagulanti orali di emorragie o ferite (perforazioni), favorito da particolari
(coumadin, sintrom), antiaggreganti, od antinfiammatori. condizioni anatomiche (stenosi esofagee, diverticolo di
Prima dell'esame non si devono assumere farmaci Zenker, neoplasie). L'eventuale sanguinamento è
antiacidi (tipo maalox) o carbone vegetale. Altre condizioni generalmente controllabile per via endoscopica, e solo in casi
che potrebbero richiedere accorgimenti particolari in vista di molto rari può richiedere un intervento chirurgico od una
un'esofago-gastroduodenoscopia sono le cardiopatie valvolari, trasfusione di sangue. Limitato, ma non trascurabile, il rischio
la presenza di pace-maker, l'immunodepressione ed il diabete . di polmonite secondaria all'ingestione di materiale aspirato
Immediatamente prima dell'esame, il paziente viene nelle vie aeree, e di aritmie cardiache.
informato delle modalità di esecuzione della gastroscopia e dei
rischi di tale indagine, richiedendo il consenso all'esecuzione
dell'esame. Durante il colloquio, il paziente avrà cura di 18. GASTROLUSI (domanda esame)
informare il medico o l'operatore sanitario di eventuali
terapie mediche in atto, allergie e reazioni avverse a
“Lavanda gastrica” e “gastrolusi” sono due termini per indicare un
farmaci, malattie pregresse ed eventuali esami endoscopici cui
processo forzato di svuotamento dello stomaco dal suo
sia già stato sottoposto. La donna in età fertile dovrà inoltre
contenuto: metodica terapica da effettuarsi prettamente in caso
avvertire dell'eventuale o sospetta gravidanza.
d'emergenza, ben diversa dal vomito “fisiologico” o autoindotto.
L'obiettivo è:
Esecuzione
Per una buona riuscita dell'indagine è opportuno che il 1. estrodurre il contenuto generalmente tossico, od
paziente rimanga rilassato il più possibile. Generalmente, estremamente pericoloso, dallo stomaco.
viene invitato a sdraiarsi sul fianco sinistro previa 2. Svuotamento stomaco prima di determinati interventi
anestizzazione della cavità orale con uno spray od una chirurgici.
caramella da sciogliere in bocca. Prima dell'esame eventuali È necessario evidenziare che la lavanda gastrica dev'essere
protesi dentarie mobili (dentiera) dovranno essere tolte, così effettuata entro breve tempo dall'ingestione della sostanza
come gli occhiali, mentre verranno applicati elettrodi e dannosa o tossica, al fine di evitarne l'assorbimento (in genere 1-
bracciale per il monitoraggio dei parametri vitali (pressione 2 ore): qualora la sostanza oltrepassi il limite dello sfintere
arteriosa, frequenza cardiaca). Verrà inoltre inserito tra i denti pilorico, il suo assorbimento non può essere evitato tramite
un boccaglio di protezione, per proteggerli ed impedire che lavanda gastrica. Esistono divergenti opinioni circa l'efficacia della
l'endoscopio venga morso. lavanda gastrica effettuata dopo un'ora dall'ingestione di
Nella maggior parte de casi, il paziente viene sottoposto ad cibo/sostanza dannosa. Si ritiene, infatti, che dopo questo lasso
una sedazione generale tramite iniezione di farmaci per via di tempo l'intestino abbia già assorbito parte della sostanza
endovenosa, al fine di rendere la gastroscopia più confortevole pericolosa.
ed aumentare la collaborazione dell'esaminato, questi farmaci
non addormentano completamente il paziente, che rimane Procedimento: prima di sottoporre il paziente alla lavanda
capace di rispondere agli stimoli tattili e cooperare ai comandi gastrica è bene stilare un'anamnesi del soggetto, al fine di valutare
verbali. Molto raramente si ricorre ad anestesia generale. indicazioni e controindicazioni della procedura. Quando il
L'esame inizia con l'introduzione del gastroscopio nella cavità soggetto è costretto ad un'intubazione endotracheale, la
orale, che viene poi fatto scendere lungo l'esofago, sino allo lavanda gastrica può essere effettuata avvalendosi di un
stomaco e al duodeno. A livello gastrico, attraverso lo sondino naso-gastico od oro-gastrico. Il paziente – stato cosciente
strumento, verrà immessa aria allo scopo di distendere le - va posizionato, su un lettino generalmente inclinato, in decubito
pareti ed avere una visione migliore delle stesse. laterale sinistro, cosicché la sonda possa essere facilitata a
Di per sé, la gastroscopia non è generalmente dolorosa e raccogliere il contenuto gastrico ammassato in prossimità della
non impedisce in alcun modo la respirazione; Tuttavia, grande curvatura dello stomaco: inoltre, durante l'esecuzione
specie in assenza di sedazione, l'esame provoca comunque della pratica, la posizione laterale del paziente riduce la possibilità
un certo fastidio, in particolare durante l'insufflazione di aria che il liquido della lavanda passi nell'intestino attraverso il piloro.
nello stomaco e nel passaggio del gastroscopio dal cavo orale Nel caso il paziente fosse intubato, questi dev'essere posto in
nell'esofago. posizione supina.
Al termine della gastroscopia è possibile, per qualche ora, Le sonde sono costituite da un materiale trasparente, con alcuni
avvertire una sensazione di gonfiore addominale che sparirà grossi orifizi laterali verso la parte terminale; il diametro, variabile
spontaneamente, raramente voce rauca. a seconda del contenuto gastrico, può avere talvolta dimensioni
Dopo la gastroscopia superiori al centimetro. Dopo l'introduzione della sonda nella
L'impiego di farmaci sedativi durante la gastroscopia impone sacca gastrica, si procede con l'aspirazione di quanto presente
la più assoluta astensione dalla guida. Nel caso sia stata nello stomaco: questa procedura deve protrarsi fino a quando lo
eseguita una biopsia, il paziente dovrà evitare di assumere stomaco non risulta completamente vuoto.
alimenti caldi, perché aumenterebbero il rischio di Da ultimo, il lavaggio dello stomaco: s'introducono e si rimuovono
emorragie. 0,2 litri di liquido nell'adulto e 0,1 litri nel bambino (fino al
compimento del 10° anno d'età). Il liquido in esame può essere o, al massimo, saltuariamente. Questi soggetti presentano un
acqua (meno frequentemente) o soluzione fisiologica riscaldata rischio operatorio decisamente accettabile in ragione delle
a temperatura corporea per prevenire l'ipotermia: quando loro buone condizioni di partenza.
necessario, al liquido possono essere aggiunti antidoti specifici. Alla classe ASA II, la più numerosa nella pratica clinica,
La lavanda gastrica deve protrarsi fino al momento in cui dalla soggetti che presentano una malattia sistemica di moderata
sonda fuoriesce un liquido chiaro, limpido, privo di materiale entità e che non comporta effettive limitazioni funzionali: i
solido: a questo punto, si procede con un ulteriore lavaggio (1- fumatori abituali, gli obesi con BMI compreso fra 30 e 40, le
10 litri). donne in gravidanza, i diabetici con malattia ben controllata
Da ultimo, per evitare una possibile aspirazione del liquido, la etc.
sonda, prima di essere tolta, dev'essere chiusa o pinzata L’ASA III comprende i soggetti con malattia sistemica di
accuratamente. Al termine della lavanda gastrica, il paziente significativa entità e con significativa limitazione funzionale,
deve ingerire carbone vegetale attivato (esso intrappola quali ad esempio il diabete mal controllato, la malattia
sostanze e gas in modo da evitarne l’assorbimento o l’accumulo polmonare cronica ostruttiva, l’obesità severa (BMI> 40), la
nell’apparato digerente). dipendenza dall’alcool, l’insufficienza renale cronica
Controindicazioni: assolutamente bandita in caso di richiedente la dialisi, la cardiopatia ischemica con innesto di
avvelenamento da agenti corrosivi o sostanze caustiche (es. stent coronarico, le turbe del ritmo cardiaco che hanno
derivati dal petrolio) e tensioattivi (responsabili della richiesto il posizionamento di un pace-maker, l’anamnesi
produzione di abnormi quantità di schiuma). Invece nel caso il positiva per attacchi ischemici cerebrali (TIA), la terapia
paziente sia affetto da epilessia o abbia perso conoscenza, la cronica con anticoagulanti etc. Nel paziente ASA III il rischio
lavanda gastrica può esser svolta solamente adoperando operatorio diviene concreto e significativo.
intubazione. I pazienti ASA IV sono quelli in costante pericolo di vita per la
loro patologia: un recente infarto miocardico, una recente
19. VALUTAZIONE RISCHIO OPERATORIO IN ischemia cerebrale, una grave valvulopatia, uno stato settico.
Il paziente ASA V è il paziente moribondo ad esempio a seguito
CHIRURGIA
di un grave trauma o della rottura di un aneurisma aortico
L’intervento chirurgico è da considerare sempre un gesto
toracico o addominale.
aggressivo nei confronti dell’organismo, ovviamente inteso a
E’ utile il calcolo dell’indice MET (MET= Rapporto tasso
fin di bene, ma pur sempre gravato dal rischio di ottenere
l’effetto opposto a quello desiderato qualora il paziente non metabolico attivo/tasso metabolico a riposo) che fornisce una
stima del consumo di ossigeno e della capacità funzionale. Al
sia in grado di tollerarlo. Per questi motivi appare
paziente vanno rivolte delle semplici domande e gli va attribuito
imprescindibile la valutazione preoperatoria del paziente in
chirurgia elettiva, va valutata la capacità del soggetto stesso di un punteggio da 1 a 10. Le domande da porre sono le seguenti:
superare l’intervento chirurgico e di giungere a guarigione. La Riesci a provvedere alla cura della tua persona (mangiare,
valutazione del rischio operatorio è funzionalizzata ad vestirti, usare il bagno senza aiuto)?
Riesci a camminare dentro casa?
ottenere informazioni diagnostiche e prognostiche dalla storia
Puoi camminare per 50-100 metri in
clinica con le seguenti finalità:
a) Identificare la necessità di trattamenti relativi a pianura? Puoi percorrere 3-5 chilometri in 1
condizioni patologiche pre-esistenti con l’intento di ora?
ridurre il rischio. Riesci a fare un piano di scale o camminare in
b) Modificare le scelte relative alle tecniche salita? Puoi fare 6 o più chilometri in 1 ora?
Puoi correre per brevi distanze?
chirurgiche o anestesiologiche.
Riesci a lavare il pavimento o spostare mobili pesanti?
c) Informare il paziente sulla consistenza del rischio
Puoi fare attività sportive moderate come gioco delle bocce,
anche in funzione dell’ottenimento del consenso
ballo, tennis in doppio?
informato.
d) Prevenire le possibili complicanze post-operatorie. Puoi fare attività sportive più impegnative come nuoto,
Nella valutazione del rischio vanno considerati tre elementi: il sci, pallacanestro, calcio o tennis in singolo?
paziente, la malattia e l’intervento chirurgico. Un punteggio < 4 deve far scattare l’allarme.
IL PAZIENTE
Un soggetto giovane e sano presenta un rischio operatorio LA MALATTIA
nettamente inferiore a quello di una persona anziana affetta Ogni giudizio sulla necessità di trattare chirurgicamente la
da malattie croniche concomitanti: l’ipertensione, le malattia richiede una stretta interazione con la situazione
cardiopatie, il diabete e le malattie polmonari croniche sono clinica del paziente, e quindi con la sua classe ASA di
i “fattori di comorbilità” più comuni. Il sistema appartenenza. Differente è il discorso che riguarda le malattie
maggiormente usato per stabilire rapidamente e oncologiche ed in particolare i tumori solidi, in cui il ruolo della
concretamente il rischio di un singolo paziente è chirurgia nel trattamento è centrale e del tutto irrinunciabile. In
rappresentato dall’ ASA Physical Status Classification System, questo caso, anche nei pazienti di classe ASA III (e talora IV),
che suddivide i pazienti in classi crescenti di gravità: 5 classi, ogni sforzo deve essere inteso a migliorare le condizioni
anche se recentemente è stata aggiunta la classe VIa generali del paziente procedendo il più possibile al compenso
(paziente con morte cerebrale accertata, in attesa di prelievo delle patologie preesistenti per affrontare la chirurgia nelle
degli organi). condizioni di migliore sicurezza possibile. Ovviamente, molto
Alla classe ASA I appartengono i soggetti sani, non fumatori, dipende anche dall’interazione con il fattore “complessità della
che non assumono farmaci e non bevono alcoolici per nulla procedura chirurgica” (neoplasie del distretto epato-bilio-
pancreatico).
L’INTERVENTO CHIRURGICO Esami
Un fattore non trascurabile nella valutazione del rischio è Nei pazienti sintomatici o in pazienti che si sottopongono ad
rappresentato dall’entità dell’intervento chirurgico cui il interventi con alto rischio di sanguinamento o altre
paziente deve essere sottoposto. A questo scopo, può complicanze, i test di laboratorio possono comprendere:
essere utilizzata la • Emocromo e analisi delle urine (glucosio, proteine e
classificazione dell’NHS (National Institute for Clinical cellule) vengono eseguiti abitualmente.
Excellence) del 2003: • Elettroliti e creatinina sierici e la glicemia si eseguono a
•Grado 1 Piccola Chirurgia (ad es.: escissione lesioni meno che i pazienti non siano completamente sani e di età
cutanee, drenaggio ascessi mammari). < 50 anni, la procedura viene considerata a rischio molto
•Grado 2 Media Chirurgia (ad es.: riduzione ernia inguinale, basso e non è previsto l'uso di farmaci nefrotossici.
safenectomia, artroscopia, tonsillectomia). • Gli enzimi epatici vengono dosati se sono sospettate
•Grado 3 Medio-Alta Chirurgia (ad es.: isterectomia radicale, anomalie basate sull'anamnesi o sull'esame obiettivo del
tiroidectomia totale, prostatectomia endoscopica). paziente.
•Grado 4 Alta e Altissima Chirurgia (ad es.: chirurgia • Lo studio della coagulazione e del tempo di sanguinamento
polmonare, cardiovascolare, neurochirurgia, interventi di è necessario solo se il paziente ha un'anamnesi personale o
chirurgia addominale maggiore su fegato, pancreas, colon- familiare positiva per diatesi emorragica o una patologia
retto). associata a sanguinamento.
• L'ECG si effettua nei pazienti a rischio di malattia
Come valutare il paziente preoperatorio: coronarica, inclusi gli uomini con età > 45 anni e donne con
Se è necessaria una procedura d'urgenza (p. es., per età > 50 annià I pazienti con malattia coronarica
emorragia intra-addominale, viscere perforato, fascite sintomatica necessitano di ulteriori test prima
necrotizzante), di solito non c'è tempo per una valutazione dell'intervento (p. es., prova da sforzo, coronarografia).
preoperatoria completa. Tuttavia, l'anamnesi del paziente • In caso di anestesia generale viene effettuato una RX
deve essere riesaminata il più rapidamente possibile, in torace (oppure ne può essere valutato uno recente), ma
particolare per le allergie e per contribuire a identificare i la sua utilità è limitata, in particolare nei pazienti più
fattori che aumentano il rischio di un intervento chirurgico in giovani e in quelli in cui non si sospettano patologie
cardiache o polmonari.
emergenza (p. es., anamnesi positiva per coagulopatie o
• I test di funzionalità respiratoria possono essere
reazioni avverse agli anestetici).
effettuati se i pazienti soffrono di una patologia
Anamnesi
polmonare cronica nota o sintomi o segni di patologia
Un'anamnesi preoperatoria utile comprende informazioni
polmonare.
circa:
Fattori di rischio procedurali
• Sintomi in atto che suggeriscono una patologia
Il rischio procedurale è più alto in caso di:
cardiopolmonare attiva o infezione (p. es., febbre, disuria)
• Chirurgia cardiaca o polmonare
• Fattori di rischio per diatesi emorragica (p. es., patologia
• Resezione epatica
emorragica nota, storia di sanguinamento eccessivo per
procedure dentali, chirurgia elettiva o durante il parto) • Interventi chirurgici intra-addominali in cui è previsto un
tempo operatorio prolungato o in cui si prevede un
• Fattori di rischio per tromboembolismo (TVP)
rischio di alta perdita ematica (p. es., procedura di
• Fattori di rischio per infezioni
Whipple-DCP, chirurgia aortica, chirurgia
• Fattori di rischio per patologie cardiache
retroperitoneale)
• Patologie note che aumentano il rischio di complicanze, in
• Prostatectomia a cielo aperto
particolare ipertensione, cardiopatie, nefropatie,
• Interventi ortopedici maggiori (p. es., protesi dell'anca)
epatopatie, diabete, asma e BPCO
Per i pazienti da sottoporre a chirurgia elettiva con rischio
• Precedente intervento chirurgico, e complicanze
significativo di emorragia si deve prendere in considerazione
• Allergie
la banca del sangue per trasfusioni autologhe qualora fosse
• Tabacco, alcol e uso di droghe illecite necessario.
• Uso attuale di farmaci e di integratori alimentari Fattori di rischio dei pazienti
• Anamnesi positiva per apnea ostruttiva notturna o 1. L'età avanzata è associata a una diminuzione della riserva
eccessivo russare fisiologica e a una maggiore morbilità se si verificasse una
Si deve chiedere ai pazienti se hanno avuto in precedenza complicanzaà non rappresenta una controindicazione
ritenzione urinaria e un intervento chirurgico alla prostata. assoluta alla chirurgia.
2. Le malattie croniche sono più strettamente associate a
un aumento di morbilità e mortalità postoperatorie
Esame obiettivo
rispetto alla sola età.
L'esame obiettivo si indirizza non solo verso le aree
Fattori di rischio cardiaco
interessate dall'intervento chirurgico ma anche all'apparato
Il rischio cardiaco peri-operatorio è tipicamente valutato
cardiopolmonare e alla ricerca di segni di infezione in corso (p.
utilizzando l'American College of Cardiology/American Heart
es., tratto respiratorio superiore, cute).
Association's Revised Cardiac Risk Index. Esso considera i
Quando è probabile venga praticata l'anestesia spinale, i
seguenti fattori indipendenti predittivi di rischio cardiaco:
pazienti devono essere valutati per scoliosi e per altre
• Anamnesi di coronaropatia
anomalie anatomiche che possano complicare la puntura
lombare. • Anamnesi di scompenso cardiaco
• Anamnesi di patologie cerebrovascolari
• Diabete che richiede il trattamento con insulina
• Creatinina sierica (2,0 mg/dL) ABCDE
Il rischio di complicanze cardiache aumenta con l'aumentare L’ABCDE rappresenta la tecnica di valutazione del paziente in
dei fattori di rischio: fase intensiva.
• Nessun fattore di rischio: 0,4% (CI 95%, 0,1-0,8%) A-Airways: raffigura il primo stadio di valutazione e consiste
• 1 fattore di rischio: 1,0% (CI 95%, 0,5-1,4%) nella valutazione della pervietà delle vie aeree.
Gli scenari che si possono raffigurare dinanzi a noi sono
• 2 fattori di rischio: 2,4% (CI 95%, 1,3-3,5%)
principalmente due: in caso di paziente cosciente egli ci parla,
• ≥ 3 fattori di rischio: 5,4% (intervallo di confidenza al ciò significa che le vie aeree non sono ostruite.
95%, 2,8- 7,9%) In caso di paziente incosciente, invece, si necessita di eseguire
I pazienti con sintomi cardiaci attivi (angina instabile e un controllo della pervietà delle viee aeree, si esegue la
insufficienza cardiaca hanno un rischio peri-operatorio manovra
particolarmente elevato. dell’iperestensione del capo, a meno che essa non sia
Inoltre, devono essere adottate misure per ridurre al minimo sconsigliata a causa di altri problemi correlati al rachide
la tachicardia perioperatoria, che può peggiorare cervicale.
l'insufficienza cardiaca e aumentare il rischio di infarto del B-Breathing: valutazione del respiro e della ventilazione.
miocardio; per esempio, il controllo del dolore deve essere Valutare se il paziente respira in modo efficace o meno
ottimizzato e la terapia con beta-bloccanti deve essere avvicinandosi presso di lui e notare se la cavità toracica si
considerata. espande. (porre attenzione al Respiro Agonico). Nel caso in
Infezioni cui il paziente non esegue gli atti respiratori bisogna
Le infezioni batteriche incidentali scoperte prima intervenire e assisterlo ad una respirazione artificiale,
dell'intervento devono essere trattate con antibiotici. Tuttavia, eseguendo la respirazione bocca a bocca o pocket-mask o
le infezioni non devono ritardare l'intervento chirurgico a palloni auto espandibili. In caso si disponga di un saturimetro,
meno che debba essere impiantato del materiale protesico. in questa fase, su prescrizione medica può essere applicata
I pazienti con infezioni respiratorie devono essere trattati e anche un’ossigenoterapia.
devono avere le prove che l'infezione si sia risolta prima di C-circulation: valutazione dello stato emodinamico.
ricevere anestesia inalatoria. Ricerca del polso carotideo, + Pressione Arteriosa e
Le infezioni virali con o senza febbre devono essere risolte Frequenza Cardiaca.
prima della chirurgia elettiva, soprattutto se verrà utilizzato un D – Disability: valutazione dello stato neurologico del
anestetico generale. paziente. In questa fase viene eseguita la valutazione
Squilibri idroelettrolitici Glasgow Coma Care (GCS); in alcuni casi la “D” nella
valutazione ABCDE sta a significare “defibrillazione”, in altri
Gli squilibri idroelettrolitici devono essere corretti prima
“drugs”, in base alla situazione in cui operiamo.
dell'intervento chirurgico. L'ipokaliemia e l'iperkaliemia
E – Exposure: una volta stabilizzato il paziente, in questa fase
devono essere corrette prima dell'anestesia generale per vengono prelevate tutte quelle informazioni necessarie per
ridurre il rischio di aritmie potenzialmente letali. La l’anamnesi.
disidratazione e l'ipovolemia devono essere trattate con
liquidi EV prima dell'anestesia generale per prevenire
l'ipotensione severa in fase di induzione perché la pressione
arteriosa tende a diminuire quando viene indotta l'anestesia.
Disturbi nutrizionali
La malnutrizione aumenta il rischio di complicanze
postoperatorie negli adulti. Gli indicatori di malnutrizione
includono:
• Una storia di calo ponderale > 10% del peso corporeo
in 6 mesi o 5% in 1 mese
• Reperti indicativi all'esame obiettivo (p. es.,
atrofia muscolare, segni di specifiche carenze
nutrizionali)
• Bassi livelli di albumina siericaàValori < 2,8 g/dL
predicono un aumento della morbilità e della mortalità,
ma poiché l'emivita dell'albumina sierica è di 14-18 giorni, i
livelli non possono riflettere una malnutrizione acuta. Se si
sospetta una malnutrizione più acuta, può essere misurata
una proteina con emivita più breve; per esempio la
transferrina (emivita 7 giorni) o transtiretina (emivita da 3
a 5 giorni).

L'obesità significativa (IMC > 40 kg/m2) aumenta il rischio di


mortalità perioperatoria poiché questi pazienti hanno un
aumentato rischio di patologie cardiache e polmonari + è un
fattore di rischio per trombosi venosa profonda ed embolia
polmonare+ aumenta il rischio di complicanze postoperatorie
della ferita (p. es., necrosi grassa, infezione, deiscenza).
20. DIFETTI PARETE ADDOMINALE elevate pressioni endoaddominali. Vi sarà uno
squilibrio tra P endoaddominale e resistenza della
parete.
I piani muscolari della parete addominale sono:
• M. obliquo esterno;
• M. obliquo interno; Cause:
• M. trasverso; • Predisponentià malformazione o incompleta
• Mm. Retti. chiusura parete addominale, gravidanza, obesità,
Nel centro, le tre fasce aponeourotiche che partono dai forte dimagrimento, malattie del metabolismo del
muscoli trasversali si fondono nella linea alba; a livello della collagene (le fibre collagene mature - collagene di
quale si possono sviluppare l’ernia epigastrica e l’ernia tipo I- sono sostituite generalmente con quelle
ombelicale. Le aponeurosi dei 3 muscoli costituiscono la immature -collagene tipo III).
cosiddetta guaina dei retti. • Determinantià Stipsi, BCPO, ascite, sforzo
Il comportamento delle aponeurosi è differente nei 3/4 improvviso (parto, sollevamento pesi, defecazione).
superiori dell’addome e nel 1/4 inferiore.
La Linea arcuata (o linea semicircolare di Douglas) è il punto in Clinica: La sintomatologia è legata a sede, dimensioni,
cui c’è il cambio di configurazione della guaina dei muscoli riducibilità, contenuto.
retti: - Casi asintomatici: presenza di tumefazione che scompare in
Nei tre quarti superiori della parete addominale: posizione supinaà Tumefazione molle, teso-elastica; Non
• L’aponeurosi del muscolo obliquo esterno si porta dolente; Trasmittente l’impulso della tosse; Riducibile in
anteriormente al muscolo retto del suo lato e addome; Non transilluminabile (altrimenti è idrocele).
raggiunge la linea alba. - Dolore gravativo inguinale si acuisce in ortostatismo
• L’aponeurosi del muscolo obliquo interno, raggiunto - Esordio improvviso, acuto, con dolore e tumefazione à può
il margine laterale del muscolo retto si sdoppia; una indicare un esordio cum complicatio.
parte si porta anteriormente e l’altra si porta - Episodi ricorrenti di esacerbazioni dolore che regrediscono
posteriormente. in clinostatismo.
• L’aponeurosi del muscolo trasverso si porta Inesorabilmente l’ernia aumenterà di volume e potrà andare
posteriormente al muscolo retto dell’addome incontro alle complicanze.
Nel quarto inferiore della parete addominale:
• Al di sotto dell’ombelico, tutte e 3 le aponeurosi dei Complicanze:
muscoli larghi dell’addome si portano anteriormente. • INTASAMENTO à difetto di progressione delle feci
Posteriormente i muscoli retti sono rivestiti solo dalla nell’intestino erniato che crea difficoltà nella riduzione
fascia trasversale. dell’ernia. Reversibile con manovre manuali di riduzione;
se trascurato può evolvere verso l’incarceramento e lo
ERNIA strangolamento.
Un’ernia è la fuoriuscita di un viscere dalla cavità addominale, • INFIAMMAZIONE à acuta o cronica (+++), da trauma o
rivestito dai suoi tegumenti, attraverso un’area di debolezza infezione batterica.
della parete o attraverso un orifizio o un canale naturale. In • INCARCERAMENTOà irriducibilità del contenuto erniario
realtà può erniare anche il contenuto della cavità addominale, per vie di aderenze flogistiche tra contenuto, sacco e porta
perché può erniare: l’omento, la vescica, il fegato. dell’ernia; consistenza aumentata, dolente, non
Gli elementi fondamentali dell’ernia sono: trasmittente i colpi di tosse, quadro subocclusivo.
• la porta erniaria à Rappresenta l’anello, il cingolo • STRANGOLAMENTOà Lo strangolamento aggiunge
che consente l’uscita del contenuto della parete all’incarceramento la costrizione del peduncolo vascolare
addominale. del contenuto erniario nella porta erniaria (cingolo
• il sacco erniarioà Rappresenta il peritoneo strozzante). Avremo compressione dei vasi venosi, edema
estroflesso rivestito dei tegumenti che contiene da stasi, occlusione arteriosa (più rara perché sono le vene
l’ernia vera e propria cioè il contenuto dell’ernia a cedere per prima per via della minore componente
• il contenuto del saccoà Può essere di diversa natura muscolare), Danno ischemico, infarcimento o gangrena
(omento o grasso+++, il tenue, il colon, la vescica) a (evoluzione in poche ore). Lo strangolamento è
seconda della sede in cui ci troviamo. particolarmente frequente nelle ernie con porta piccola e
Le ernie possono essere distinte in: sclerotica, o con cercine muscolo-aponeurotico rigido
come le ernie crurali e le ernie ombelicali.
1. Primare o propriamente dette
2. Secondarie o incisionali (laparocele)
1. Congenite à (+nel bambino) consiste nella Il quadro che abbiamo è: consistenza dura, non riducibilità
fuoriuscita del contenuto addominale attraverso in addome, cute arrossata, dolori addominali diffusi, febbre,
delle aree della parete addominale non quadro occlusivo o subocclusivo, perché a erniare può
completamente chiuse durante l’embriogenesi. Il essere l’omento e quindi non c’è problema intestinale, non
difetto è presente alla nascita anche se l’erniazione c’è un’ansa che soffre, anche se si tratta comunque di
può avvenire tardivamente. Un esempio sono l’ernia un’urgenza chirurgica. [in caso di ernia strozzata dobbiamo
ombelicale e inguinale. fare molto riferimento alla CLINICA].
2. Acquisite à (+ nell’adulto) è la fuoriuscita del viscere
attraverso aree di debolezza della parete addominale Ridurre in addome un contenuto erniario gangrenoso può
normalmente presenti in tutti i soggetti ma causare perforazione con successiva peritonite, anche una
congenitamente più lasse della norma o soggette a peritonite stercolarum.
• ULCERAZIONE àL’ulcerazione cutanea è causata da una (delimitato da vasi epigastrici, margine laterale del
eccessiva tensione della cute sovrastante l’ernia, la cute si retto, legamento di cooper), dove l’unico supporto è
assottiglia per l’eccessiva tensione. dato dalla fascia trasversalis. Possono contenere
• ROTTURA à rara, in seguito a grave trauma; dolore acuto. anche parte della vescica. Se si associa ad un’ernia
obliqua esterna omolaterale, si parla di ernia a
ERNIA INGUINALE -rappresenta il 75% dei casi di ernia. pantalone.
È una lacuna nell’aponeurosi del muscolo grande obliquo separata dalla plica ombelicale mediale (arteria ombelicale) dalla
(esterno). • Obliqua Interna: rara, perché rafforzata dal tendine
Anatomia canale inguinale: La regione inguinale appartiene congiunto (traverso+interno) e retto - Fossetta
alla parete addominale antero-laterale. I limiti anatomici sono inguinale Interna. La porta di ingresso è ampia,
rappresentati da: quindi difficilmente si strozza.
• dal legamento inguinale, la sua proiezione sulla parete Localizzata a ridosso dell’uraco/legamento ombelicale medio
addominale anteriore è detta linea di Malgaigne; e o plica ombelicale mediana.
rappresenta il confine tra regione inguinale e crurale.
• dal margine laterale del muscolo retto; Ernie particolari: Ernia di Littré, se contiene il diverticolo di
• da una linea orizzontale tracciata dalla spina iliaca Meckel; Ernia di Amyand, se contiene l’appendice vermiforme.
antero-superiore al margine laterale del muscolo
retto. Diagnosi:
Il canale inguinale è uno spazio virtuale creato da strutture 1. Ispezione in ortostatismo. Si fa fare qualche colpo di
anatomiche: cordone spermatico o legamento rotondo tosse, che mi consente di capire in base alla posizione
dell’utero. rispetto alla linea di Malgaigne, se parliamo di eria
Limiti tridimensionali: Delimitato: inguinale o crurale. Reperi anatomici per individuare il
• anteriormente dall’aponeurosi del muscolo canale inguinale: spina iliaca altero-superiore e tubercolo
obliquo esterno à anello inguinale superficiale. pubico.
• posteriormente dalla fascia trasversalis à anello 2. Si visita con il dito indice il canale dalla borsa inguinale, si
inguinale profondo. tocca l’anello inguinale esterno (nella donna non c’è,
• superiormente dal muscolo obliquo interno e cerchiamo l’interno), che è quello che si valuta
trasverso (tendine congiunto) attentamente durante il colpo di tosse. Se si sente una
tumefazione, si è fatta diagnosi. Impulso dell’ernia.
• inferiormente dal legamento inguinale.
3. Dopo di che faccio mettere il pz in clinostatismo e valuto
se l’ernia si riduce spontaneamente. Se si riduce e faccio
Ernia inguinale congenita
fare un colpo di tosse, nel momento in cui l’ernia
Le ernie congenite si formano in seguito alla mancata
ricompare parliamo di ernia diretta, se invece non
obliterazione del dotto peritoneo-vaginale o canale di Nuck
ricompare parliamo di ernia indiretta.
(nella donna). Non sempre sono presenti alla nascita.
4. Bisogna poi valutare il lato controlaterale
Ernia inguinale acquisita
Allora, solitamente questo basta (anamnesi + esame
Consegue ad una alterazione dell’equilibrio tra: pressione
obiettivo), solo raramente è richiesta l’ecografia, perché non è
endoaddominale e resistenza parietale. La resistenza è
facile riconoscere nei piani cutanei, sottocutanei, fasciali e
solitamente garantita dall’integrità della fascia trasversale;
muscolari l’oggetto dell’ernia, quindi bisogna avere una
dalla saracinesca di Keith (qui la contrazione dell’addome
conferma clinica. Di solito però l’eco si può sfruttare nel caso
consente dei movimenti come l’approssimarsi del margine
in cui volessimo fare ddx con linfoadenomegalia, ma
inferiore del piccolo obliquo al legamento inguinale); dalla
comunque non è l’esame di scelta.
fionda di Lytle (attrazione verso l’alto e all’esterno del
DDX:
legamento di Hasselbach che stringe l’orifizio inguinale
addominale durante la contrazione del muscolo trasverso). • Idrocele (fluido a livello del testicolo),
• Varicocele; manovra di Valsalvaà nel pz con
Distinguiamo 3 tipi di ernia inguinale: varicocele, l’alterazione pressoria in addome induce
• Obliqua esterna/Indiretta: 50%-Fossetta Inguinale ingrossamento dei vasi.
Laterale o orifizio inguinale interno. In base • Testicolo Ritenuto (testicolo che non ha preso la
all’estensione dell’ernia abbiamo: punta d’ernia, strada della borsa scrotale, non è sceso)
ernia interstiziale quando l’ernia impegna il canale • Neoplasia del testicolo, orchite.
inguinale, bubbonocele se il sacco attraversa • Trauma testicolare
completamente il canale e sporge nel sottocutaneo • [Linfoadenomegalia (ad es. per la puntura di un
fuoriuscendo dall’orifizio inguinale esterno, insetto, un melanoma, un cancro dell’ano…)]
oschistocele/ernia inguino-scrotale se il sacco [In particolare, per distinguere che tipo di ernia inguinale è
discende fin dentro lo scroto. Essendo una zona dobbiamo posizionare il dito a livello dell’anello inguinale
innervata, l’impegno del canale causa dolore. esterno, facendo tossire il pz: se l’impulso è rilevato dalla
separata dalla plica ombelicale laterale (vasi epigastrici) dalla punta del dito siamo in presenza di un ernia obliqua est, se è
• Diretta: 24%-Fossetta inguinale mediale; Legata alla rilevato dal dorso di prima e seconda falange siamo in
debolezza della parete posteriore del canale inguinale presenza di ernia diretta, se è rilevato medialmente è un’ernia
in corrispondenza del triangolo di Hesselbach obliqua interna.]
Terapia: ERNIA EPIGASTRICA - Rappresenta il 3% di tutte le ernie. Si
• Conservativa à applicazione di una contenzione forma tra processo xifoideo e ombelico, dove c’è la linea alba,
elastica della regione mediante la quale si può che, in quel punto, ha l’inserzione del legamento falciforme.
mantenere ridotta l’ernia. È una terapia palliativa solo Di solito è causata da un difetto di fusione della linea alba.
nei pazienti in condizioni generali compromessi. Contiene tessuto adiposo pre-peritoneale ma può evolvere
• Radicale à È una terapia chirurgica e prevede: contenendo omento o anse intestinali. L’inestensibilità dei
Identificazione e isolamento del sacco erniario, margini della porta erniaria fa sì che possa andare incontro a
Riduzione del contenuto nel cavo addominale, incarceramento o strozzamento.
Asportazione o affondamento del sacco, Chiusura Può essere mediana o paramediana, a volte multipla.
della porta erniaria con sutura plastica della parete
addominale inguinale, con o senza rete sintetica di ERNIA DI SPIGELIO – molto rara.
rinforzo. Si fa strada nell’area in cui i vasi epigastrici inferiori e la linea
semilunare di Spigelio si incontrano.
ERNIA CRURALE - rappresenta il 15% di tutte le ernie L’ernia protrude nell’area in cui i muscoli larghi dell’addome si
primitive ed è sempre acquisita, +++F x motivi anatomici. congiungono con le loro aponeurosi a livello del margine
Anatomia regione crurale: semiluna formata dal legamento laterale del retto.
inguinale (in alto), dalla lacuna dei vasi e dal legamento di Il sacco dell’ernia di spigelio solitamente rimane sottostante
Gimbernat, che si affaccia al triangolo di Scarpa. all’aponeurosi, per cui l’ernia è difficilmente palpabile (anche
Clinica: Si manifesta solitamente in età adulta con dolori a causa delle piccole dimensioni).
improvvisi che insorgono prevalentemente durante la stazione DDX: con rottura del muscolo retto o con il dolore da
eretta o in seguito a sforzi che aumentano la pressione lipomatosi.
addominale (spesso si manifesta strozzata). Il
dolore si attenua in decubito supino e alla flessione della ERNIA LOMBARE - ancora più rara.
coscia. Si manifesta come tumefazione rotondeggiante di 2-4 Esistono due sedi di minor resistenza per queste, perlopiù in
cm di diametro palpabile al di sotto della linea di Malgaigne, corrispondenza di vasi e nervi:
con superficie liscia o granulosa in base al contenuto viscerale • Quadrilatero di Grynfelt à triangolo lombare
o epiploico. A ridosso del sacco si trova sempre una superiore, tra muscolo laterale della colonna, 12°
linfoghiandola denominata linfonodo di Cloquet, che impone costa e bordo post dell’obliquo interno; + profondo
ddx. perché coperto dal gran dorsale e più alto.
Diagnosi: esame obiettivo con valutazione di posizione, • Triangolo di Petit à triangolo lombare inferiore, tra
riducibilità, dimensioni, ulcerazione e lato controlaterale. bordo anteriore del gran dorsale, cresta iliaca e bordo
DDX: varici (safena), ernia inguinale, linfonodo crurale. posteriore dell’obliquo esterno. È più superficiale.
Terapia: chirurgica Di solito contengono omento o intestino, e causano
tumefazione e dolore lombare.
ERNIA OTTURATORIA -molto rara, +++F anziane e magre. DDX: lipomi.
Si fa strada attraverso l’orifizio interno del forame otturatorio
fino alla radice della coscia (superficie supero-mediale, sotto il ERNIE INCISIONALI O SECONDARIE: LAPAROCELI
muscolo pettineo); può contenere un viscere pelvico. Il laparocele è l’erniazione dei visceri al di sotto del piano
Atteggiamento antalgico di flessione della coscia. cutaneo attraverso la cicatrice di una pregressa incisione
laparotomica (cedimento lungo la linea di sutura), che perde
ERNIA OMBELICALE - Rappresenta il 5% di tutte le ernie di elasticità perché il tessuto diventa fibrotico.
(++pz obesi, cirrotici, dopo la gravidanzaà ernia acquisita, per Eziopatogenesi: Infezione della ferita chirurgica (che agisce
difettosa chiusura della cicatrice ombelicale). mediante inibizione della sintesi di collagene e altera i processi
Congenitaà per una mancata chiusura dell’anello di cicatrizzazione); Tipo di incisione (alcuni tagli non anatomici
ombelicale alla nascita: non permettono una giusta chiusura); Tecnica di sutura; Tipo
- Embrionale: molto grave, insorge prima dei 3 mesi; di materiale utilizzato (filo assorbibile o no, passo regolare o
aplasia parete x arresto sviluppo. Parte del funicolo no, sutura continua o punti distaccati, diametro del filo
ombelicale rimane pervio, non c’è peritoneo utilizzato); Fattori biochimici come la sintesi del collagene;
parietale. Condizioni legate al paziente: come l’obesità, le BPCO,
- Fetale: dopo il 3° mese, anello ombelicale ampio, l’ascite, la terapia steroidea, il diabete, la malnutrizione, la
chiusura incompleta della parete addominale, dopo radioterapia.
che la cavità peritoneale si è costituita. I visceri erniati
sono rivestiti da peritoneo, non da cute. Classificazione: In relazione alla distanza dall’intervento
- Neonatale: si manifesta dopo pochi gg/mesi dalla chirurgico:
caduta del moncone ombelicale. Coperto dalla cute, • 65% entro 5 anni dalla laparotomia
asintomatico, di solito non si strozza. Guarigione • 30% tra i 5 e 10 anni dopo la laparotomia
spontanea. • Possibili anche oltre 10 anni dalla laparotomia
- Adulto: tende ad aumentare di volume. Distinguiamo quindi
DDX: laparocele o neoplasia ombelicale. • Precoce: entro settimane o mesi; correlato o alla
tecnica chirurgica o complicanze come infezione
• Tardivo: dopo vari anni; correlato a fattori legati al
paziente come invecchiamento, cortisonici,...
Classificazione di Chevrel: divise per: rete può essere varia (extraperitoneale per via open, oppure
• Sede (MEDIANA-sovra, iuxta, sotto-ombelicale o intraperitoneale sia per via open che laparoscopica).
xifopubica; LATERALE-sottocostale, trasversa, iliaca o Le tecniche possono essere:
lombare) - Sublayà rete nello spazio pre-peritoneale (TAPP-
• Dimensione (W- <5cm; tra 5 e10; tra 10 e 15; sopra incido il peritoneo, utilizzo per il trattamento di ernie
15-20àlaparoceli giganti) recidivanti e bilaterali; TEP- è totalmente
• Grado di recidiva: R0à nessuna Recidiva; R1: Una extraperitoneale, entro dietro la guaine dei retti un po'
recidiva; R2: Due recidive; R > 3: Più Di Due Recidive. sopra l’ombelico e oltrepassata la linea arcuata verso il
basso, so che mi trovo solo peritoneo, meno doloroso,
Evoluzione: Se non tratto il laparocele la trazione laterale dei meno infezioni).
mm. larghi addominali e la pressione endoaddominale, - Onlayà rete anteriormente alla fascia trasversalis
portano alla disinserzione muscolo-aponeurotica della linea - Tecniche che prevedono l’uso di plug nel difetto
alba. Quindi, questo porterà alla sagittalizzazione dei muscoli erniario.
retti e all’incremento dell’erniazione + degenerazione - Approccio IPOMà intraperitoneale, devo usare
scleroadiposa delle fibre muscolari. materiali che possano stare a contatto con le anse. Ma
Si sviluppa quindi la malattia da laparocele à complesso di il tasso di recidiva è maggiore.
alterazioni fisiopatologiche conseguenti alla massiva
erniazione di visceri addominali, alla perdita di sostanza Nella plastica per laparocele con rete si incide la precedente
parietale, al venir meno del normale equilibrio tra attività dei cicatrice, si isola il sacco del laparocele, si valuta il contenuto e
muscoli addominali, pressione endoaddominale e attività si riduce il contenuto del laparocele in addome. Infine, si
diaframmatica. Vi saranno anche una serie di alterazioni applica una rete che viene ancorata alla parete sana con serie
fisiopatologiche, come un aumento del lavoro di respirazione, di punti o clips al titanio. Il posizionamento di queste reti può
perché un addome sfiancato farà si che il diaframma lavorerà creare dei problemi sulle anse per cui vanno posizionate in
diversamente. Avremo insufficienza vascolare venosa per maniera adeguata lasciando la rete ben appoggiata, ben
deficit di pompa; distensione dei visceri cavi e alterazione della protetta e fissata con clips metalliche che anche esse a volte
peristalsi, ipotrofia della muscolatura addominale e aderenze possono dare reazioni.
che possono causare incarceramento, strozzamento, ulcere o
perforazione dell’ernia. Domanda: ernia si dice irriducibile se: 1voluminosa,
2
incarcerata o 3strozzata.
La struttura che ernia più frequentemente è l’omento.

EO: faccio sempre ispezione in clino e ortostatismo + valuto


riducibilità, dimensioni e margine, tutta la parete addominale,
tutta la cicatrice (nei laparoceli), presenza di ulcere cutanee.

CHIRURGIA ERNIE
Le indicazioni alla chirurgia sono: Ulcerazioni, Episodi sub-
occlusivi, ernie grandi con piccola porta erniaria (maggior
rischio di strozzamento), Impatto funzionale ed estetico sulla
vita quotidiana.
Management pre-operatorio: Anamnesi patologica remota,
Anamnesi chirurgica, Accurato esame obiettivo, Riduzione
delle co-morbilità, Preparazione locale del paziente in caso di
ulcerazioni cutanee(antibiotici/antimicotici), Profilassi
antibiotica e antitrombotica. Adeguata informazione del
paziente

Ps. Nel laparocele, abbiamo la necessità di sapere di fronte a


che tipo di difetto siamo, per questo è importante utilizzare
esami strumentali come TAC ed Ecografia.
La TAC senza mezzo di contrasto consente di vedere: La
dimensione, sede, contenuto erniario, difetti misconosciuti e
trofismo dello stato fasciale.

Terapia chirurgica: In passato si procedeva accostando fasci su


fasci, mm. su muscoli, effettuando delle chirurgie in trazione
(tecniche secondo Bassini e Halsted). Oggi si fa una chirurgia
con utilizzo con materiali biologici, riassorbibili o parzialmente
riassorbibili, che danno un’impalcatura, e nelle cui maglie si
crea un tessuto fibroso che va a correggere il difetto. Ad
oggi si utilizza l’impianto di una rete, che ha abbassato il
tasso di recidiva allo 0/1%. La sede di posizionamento della
Le indicazioni diagnostiche comprendono: (DOMANDA)
21. COLANGIOPANCREATOGRAFIA
RETROGRADA ENDOSCOPICA (CPRE) a) Accertamento cause dell’ittero e della sede di ostruzione
b) Anomalie duttali in pz non itterico quando la presentazione
clinica indica una patologia biliare, un cancro del pancreas o
una pancreatite. In particolare permette diagnosi di:
§ Pancreas Divisum (alterata fusione 7,5%): mdc in papilla minor
evidenzia un dotto lungo e lineare, mentre in papilla maior un dotto
piccolo corrispondente al pancreas ventrale
§ pancreas Anulare (alterata migrazione/rotazione) – incidenza
1.5/10k persone (evidenza un dotto che “ruota” intorno
all’endoscopio)
c) Valutazione preoperatoria di una pancreatite cronica o
una pseudocisti pancreatica
d) Le misurazioni della pressione, aiutano a diagnosticare le
disfunzioni dello sfintere di Oddi.

La colangiopancreatografia con RM è una procedura non


invasiva che può sostituire la CPRE diagnostica (es. nel
pancreas divisum posso fare una CPRM con stimolazione
Procedura endoscopica che consente la visualizzazione
secretinica), ma non quella terapeutica. Se
radiografica del dotto pancreatico e dei dotti biliari con il mdc.
sintomi/segni/analisi suggeriscono la presenza di calcoli nel
A differenza dell’ecoendoscopia o della colangio-RM (esami
dotto biliare comune, la CPRE è indicata per diagnosticare e
diagnostici), la CPRE è un importante procedura terapeutica.
rimuovere i calcoli prima dell’asportazione per via
Si introduce un endoscopio nella cavità orale e lo si fa laparoscopica della colecisti, perché l’esplorazione del dotto
progredire fino al duodeno (davanti alla papilla maggiore). Poi, biliare comune durante la colecistectomia laparoscopica è
sotto visione diretta, si posiziona un catetere nell’ampolla di difficile.
Vater. Sotto fluoroscopia, viene iniettato in senso retrogrado
La CPRE non è indicata per valutare il dolore addominale in
un mdc che rende opachi il dotto biliare comune e i suoi rami
assenza di sintomi, segni o dati di laboratorio che
tributari o il dotto pancreatico e i suoi rami, rendendoli
suggeriscano una malattia della via bilio-pancreatica, né è
riconoscibili sul monitor radiografico.
indicata per valutare una malattia sospetta della colecisti
(dalle domande: consigliano con Antinori di distinguere la senza un evidente interessamento del dotto biliare. La CPRE
parte endoscopica dalla radiologica) ha uno scarso valore diagnostico quando un’ecografia o una
Le indicazioni terapeutiche comprendono: (DOMANDA) TC hanno già dimostrato la presenza di un cancro del
pancreas.
a) l’asportazione dei calcoli dal dotto biliare: nella
sfinterotomia endoscopica, le fibre muscolari dello sfintere Controindicazioni e altro (DOMANDA)
di Oddi (posto all’estremità distale del dotto biliare)
Le controindicazioni assolute includono un infarto miocardico
vengono sezionate per consentire il passaggio dei calcoli
recente e la perforazione di un viscere.
che non avviene spontaneamente, a causa della stenosi
dell’orifizio o delle grosse dimensioni dei calcoli. La Il paziente non deve mangiare o bere per 6 ore prima della
sfinterotomia d’emergenza è la procedura di scelta per il procedura, in modo da svuotare lo stomaco e il duodeno. Se il
trattamento della pancreatite acuta e della colangite acuta paziente ha ingerito recentemente del bario, deve essere
indotte dai calcoli biliari. L’estrazione dei calcoli può essere eseguita una radiografia per assicurarsi che questo non si
attuata con un catetere a palloncino (Fogarty balloon) o un proietti nell’area di interesse. Per la sedazione viene
cestello (Dormia Basket). I calcoli di grosse dimensioni somministrato EV un oppioide e/o una benzodiazepina.
possono essere rotti attraverso litrotrissia in frammenti
più piccoli. Complicanze (DOMANDA)
b) Una stenosi benigna può essere dilatata con un palloncino. La perforazione e le reazioni ai farmaci sono rare; le altre
c) Un tumore maligno del pancreas che ostruisce la via biliare complicanze della CPRE sono la pancreatite, che si osserva in <
può essere trattato con il posizionamento di uno stent 1% dei pazienti ed è di solito lieve, e l’infezione, che è meno
metallico espandibile nel dotto biliare comune. Con la comune e si verifica ++ in pazienti con un’ostruzione duttale.
correzione dell’ittero, il paziente anziano si sentirà meglio, La sfinterotomia ha un tasso di mortalità dell’1,5% e
nonostante il progredire della malattia un’incidenza complessiva di complicanze (compreso il
d) usata spesso per il trattamento delle complicanze biliari sanguinamento) < 10%, che è più bassa di quella delle
della colecistectomia laparoscopica (es. ostruzione duttale procedure chirurgiche simili.
da clip, perdite biliari dal moncone del dotto cistico,
rimozione di calcoli ritenuti).

Attualmente, i calcoli presenti nella colecisti non possono


essere asportati per via endoscopica.

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