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PROFESSIONALIZZANTE
A cura di:
Bonanni Giulia
Campaniello Giorgia
Leo Ludovica
Rocchi Aurora
Vocaturo Flaminia
DISFONIA
Consiste nella raucedine o “voce rauca”, un abbassamento
del timbro della voce che può essere legata ad infezioni
acute o croniche della laringe (o a processi displastici delle
corde vocale, edema della glottide, neoplasie delle corde
vocali).
Utilizziamo il termine afonia, invece, se proprio il paziente
non riesce a parlare (perdita totale della voce, che può
essere dovuta a laringite, talvolta a forme di nevrosi).
VOMICA
La vòmica consiste nell’espettorazione improvvisa di
abbondante quantità di pus, che si verifica in genere
quando vi è un ascesso polmonare, caverne tubercolari,
gangrena del polmone o bronchiectasie; allora la flogosi e
l’erosione del bronco possono mettere in comunicazione la
cavità piena di materiale purulento necrotico con un
bronco, la quale quindi si svuota nel bronco e il paziente,
per una reazione di difesa delle vie respiratorie in cui si
viene a trovare materiale che non ci deve essere,
immediatamente ha tosse e tira fuori questo materiale.
BPCO PREDOMINANZA ENFISEMA (pink puffer) PREDOMINANZA BRONCHITE CRONICA (blue bloater)
ISPEZIONE ISPEZIONE
• Paziente abbattuto • Tosse produttiva con espettorato
• Torace a botte (aumento del diamtero • Eupnoico a risposo
antero-post) • Dispnea da sforzo e, in fase avanzata, anche a riposo
• Trachea a fodero di sciabola: rapporto fra • Edema arti inferiori per scompenso ventricolare destro (cuore
diametro coronale e diametro sagittale, polmonare cronico)
inferiore a 0.67. • Cianotico
• Seduto si sporge in avanti estendendo le braccia • Sovrappeso
per sostenersi PALPAZIONE IMMEDIATA: normale mobilità degli emitoraci
• Tachipnoico con espirazioni prolungate PERCUSSIONE: suono chiaro polmonare
attraverso le labbra increspate AUSCULTAZIONE: murmure vescicolare ridotto o assente, respiro aspro,
• Utilizza i muscoli accessori della respirazione presenza di ronchi, rantoli e sibili
• Gli spazi intercostali inferiori si retraggono a
ciascuna inspirazione
• Vene del collo, distese durante l’espirazione,
collassano durante l’inspirazione
• Costituzione corporea astenica, con perdita di
peso
PALPAZIONE IMMEDIATA: ridotta mobilità degli
emitoraci
PERCUSSIONE: suono iperchiaro
AUSCULTAZIONE: murmure vescicolare ridotto o
assente, presenza di ronchi espiratori
MALATTIE DELLA PLEURA corrispondente, modificabile con gli atti respiratori), la tosse
La pleura è costituita da una sottile membrana sierosa che secca (per stimolazione delle terminazioni nervose sulla
riveste il polmone e la cavità toracica, senza soluzione di superficie della pleura infiammata) e se si tratta di patologia
continuità. Essa si divide in due foglietti: viscerale, che riveste il infettiva, la febbre. All’EO torace si evidenzia la presenza di
polmone, e parietale, che riveste la parete toracica,il mediastino sfregamenti pleurici basali omolaterali dovuti al fatto che, in
e il diaframma. Lo spessore dei due foglietti, in condizioni assenza di versamento, i due foglietti pleurici infiammati
normali di circa 30-40 um, mentre in condizioni patologiche può sfregano l'uno contro l'altro durante i movimenti della
ispessirsi fino a diversi millimetri. respirazione. La radiografia del torace è negativa, mentre alla TC
I due foglietti pleurici delimitano uno spazio chiamato cavo si può evidenziare un ispessimento della pleura.
pleurico che, in condizioni normali, è virtuale (10-20 La pleurite però è di solito associata al versamento pleurico. In
um). Il cavo pleurico contiene una quantità minima di liquido presenza di versamento, il sintomo principale è la dispnea, di
(circa 0,2 ml/kg di peso corporeo), sufficiente tuttavia a intensità variabile a seconda dell'entità del versamento. Il dolore
permettere lo scorrimento dei due foglietti pleurici durante i e la tosse sono meno intensi o assenti, poiché i due foglietti non
movimenti respiratori. Il liquido pleurico viene sono a contatto. L'obiettività toracica può evidenziare
costantemente prodotto e riassorbito. iperespansione e ipoespansibilità dell'emitorace
corrispondente, ma soltanto
Il versamento pleurico, cioè l'accumulo di liquido in cavo per versamenti di grande volume; la presenza del liquido
pleurico, è la manifestazione più comune delle patologie della determina abolizione del fremito vocale tattile, ottusità
pleura. Esso si forma quando la quantità di liquido che entra percussoria e abolizione del murmure vescicolare.
nello spazio pleurico eccede quella riassorbita. Ciò può accadere Nel pz in piedi/seduto il versamento libero si raccoglie declive e
per un aumento reale della produzione di liquido o per una si dispone secondo la linea di Damoiseau-Ellis, curva a
riduzione della capacità di riassorbimento da parte dei linfatici o convessità superiore con apice sulla linea ascellare posteriore-
per una combinazione dei due fattori. media (perché la pressione negativa endopleurica è maggiore
Quattro sono i meccanismi principali di formazione del nelle regioni laterali e il liquido ne subisce l'attrazione). Questa
versamento: disposizione è tipica dei versamenti essudatizi, mentre i
(1)aumento della P idrostatica capillare (scompenso cardiaco); trasudati tendono a disporsi secondo una linea più orizzontale.
(2)riduzione della P colloido-osmotica del sangue (sindrome Se sono presenti aderenze pleuro-polmonari, il versamento si
nefrosica o cirrosi); dispone dove il parenchima è libero da aderenze e può lasciare
(3) aumento della permeabilità capillare (patologie spazio all'accumulo del liquido stesso, per cui si
infiammatorie e neoplastiche); parla di versamento saccato. In questo caso l'esame obiettivo
(4) ostruzione linfatica con blocco del riassorbimento (patologie risulterà patologico in zone circoscritte dell'emitorace.
neoplastiche). Gli esami radiologici sono necessari per confermare il sospetto
Una modalità più rara di formazione del liquido è quella clinico di versamento pleurico: esso è visibile alla radiografia del
secondaria all'aumento della negatività intrapleurica da collasso torace, eseguita per parenchima e nelle due proiezioni
del polmone (pneumotorace) o secondaria a resezione anteroposteriore e laterale. La TC del torace può essere utile per
parenchimale maggiore (lobectomia o pneumonectomia). Ciò definire meglio la sede e l'entità del versamento in caso di forme
appare come una risposta parafisiologica dell'organismo al fine saccate, le caratteristiche del liquido, grazie alla valutazione
di riempire uno spazio "vuoto" (cavo pleurico residuo). Infine, della densità (sangue e pus presentano la densità più elevata, i
uno stravaso diretto di liquido in cavo pleurico può verificarsi in trasudati quella più bassa) ed eventuali lesioni pleuriche o
caso di rottura di un vaso sanguigno (emotorace) o polmonari associate. Gli esami di laboratorio possono mostrare
linfatico(chilotorace). alterazioni degli indici di flogosi (conta leucocitaria, VES,
proteina C reattiva) in caso di pleurite infettiva.
PLEURITI E VERSAMENTI PLEURICI L’ecografia si usa per effettuare la toracentesi che aspira il
Eziopatogenesi: processo infiammatorio che interessa i foglietti liquido da analizzare*
pleurici. Può essere primitiva o secondaria a patologia Criteri chimico-fisici per DD trasudato-essudato: trasudato
polmonare o sistemica. La pleurite è associata quasi sempre ad (limpido, giallo paglierino, densità <1,015, proteine <25g/l,
un versamento pleurico che si forma per via dell’infiammazione sedimento scardo), essudato (torbido/lattescente/emorragico,
che aumenta la permeabilità capillare, rare sono le pleuriti giallo/arancione/rosso/bruno/verde, d>1,018, p >35g/l,
secche/fibrinose secondarie a infezioni virali o patologie abbondante). I “criteri di Light” affermano che è un essudato se
connettivali. è rispettato almeno 1 dei seguenti criteri: rapporto quantità di
Tipologie di versamento pleurico: essudato (alterazione proteine nel versamento e nel siero >0,5; rapporto LDH
permeabilità capillare o ostruzione linfatica) e trasudato versamento e nel siero >0,6, livelli LDH>2/3 del limite superiore
(aumento Pi o riduzione Pcolloido-osmotica). dei livelli normali nel siero.
Le cause più frequenti di versamento pleurico sono *Esami eseguibili sul liquido pleurico: GB,esame citologico e
rappresentate dallo scompenso cardiaco, dalle polmoniti e dalle microbiologico, glucosio,LDH,pH,amilasi,trigliceridi e
neoplasie. Nel caso delle polmoniti, la pleurite si origina come colesterolo,adenosina deaminasi, INF-gamma, PCR (DNA
complicanza di un'infezione polmonare M.tubercolosis)
batterica e può essere caratterizzata da un versamento di liquido Biopsia pleurica: quando gli esami sul liquido ottenuto tramite
torbido o toracentesi sono negativi (es: versamenti essudativi con
francamente purulento. Questo tipo di pleurite infettiva prende sospetta neoplasia). Viene eseguita sotto guida TC o in
il nome di empiema pleurico, parapneumonico se videotoracoscopia (VATS).
contemporaneo alla polmonite o metapneumonico se Terapia: il trattamento del versamento pleurico consiste nel
successivo. curare la malattia di base. L’evacuazione del liquido a scopo
Diagnosi e clinica: l'anamnesi e l'esame obiettivo. I sintomi della terapeutico (toracentesi e/o drenaggio intercostale) va eseguita
pleurite in assenza di versamento pleurico sono il dolore solo se è compromessa la funzionalità respiratoria. Alcuni
toracico di tipo pleurico (puntorio, localizzato all'emitorace versamenti, tipico nei neoplastici, tendono a cronicizzare o a
recidivare, perciò vi è indicazione al “talcaggio del cavo pleurico” semplice, ma un buon medico deve saperlo fare con la
(introduzione nel cavo pleurico di talco). Il talco provoca una percussione.
flogosi della pleura con produzione di fibrina e conseguenti
Il sito di inserzione dell’ago deve essere 1/2 spazi intercostali al di
aderenze infiammatorie tra le pleure (pleurodesi)→obliterazione
sotto del passaggio da suono chiaro polmonare a suono ottuso e
cavo pleurico e impossibilità di formazione del versamento.
a 5-10 cm dalla colonna vertebrale.
In caso di empiema il trattamento dipende dalla fase della
malattia: Segue la disinfezione che deve essere molto accurata perché le
-fase essudativa: drenaggio del cavo possibilità di creare un empiema pleurico sono consistenti, in
-fase fibrinopurulenta: sbrigliamento del cavo dai setti di fibrina quanto c’è sempre qualche Stafilococco sulla cute dei pazienti, in
ed evacuazione del pus particolare del paziente ricoverato in ospedale. In America si
-fase dell’organizzazione fibrosa: decorticazione polmonare esegue poi l’anestesia locale, che però da noi non viene fatta.
(asportazione pleura viscerale)
Aspirazione del liquido pleurico: quando viene inserito l’ago della
TORACENTESI (domanda) toracentesi, è importantissimo avere sempre la siringa in
La toracentesi è una manovra invasiva utilizzata per il aspirazione (pressione negativa nella siringa), così da vedere
trattamento del versamento pleurico. Presenta due scopi immediatamente quando si arriva in cavità pleurica in modo da
principali: fermarsi.
▪ Diagnostico → avere indicazioni sui contenuti del versamento
pleurico (del liquido e delle cellule in esso contenute); In caso di indicazioni diagnostiche, è sufficiente aspirare circa
▪ Terapeutico → evacuazione di versamenti pleurici massivi 50mL di liquido pleurico, mentre se le indicazioni sono
che causano una riduzione dell’efficienza respiratoria. terapeutiche, quindi toracentesi evacuativa, non si può
Controindicazioni rimuovere più di 1.5L, nonostante ci siano versamenti pleurici da
Anticoagulanti: Una delle controindicazioni alla toracentesi, 2-3L. Si può rimuove un pochino di più, ma il motivo per cui non è
ovviamente, è un paziente con un problema di coagulazione, in sicuro farlo è che, se si rimuove più liquido in maniera acuta, la
particolare un paziente in terapia anticoagulante p.o. Se mettete meccanica respiratoria e quella cardio-circolatoria (soprattutto
un ago dentro la pleura di un paziente che è scoagulato o che ha nei pazienti anziani, cardiopatici o fragili) può essere alterata, fino
un aumentato tempo parziale di tromboplastina vi può dare un ad una complicanza estrema che è l’edema polmonare da
sanguinamento nel cavo pleurico. Per quanto riguarda il tempo toracentesi, in cui il polmone si riespande immediatamente e ciò
parziale di tromboplastina, fino ad un 50% in più rispetto i valori può causare un edema polmonare.
normali è sicuro eseguire una toracentesi. In questi pazienti non L’edema polmonare da riespazione è dovuto al fatto che in breve
si fa assumere la terapia anticoagulante, il tempo parziale di tempo cambia rapidamente la pressione sul polmone.
tromboplastina cala e la toracentesi può essere effettuata in Analisi del liquido pleurico: Oltre alla citologia, è possibile
maniera sicura. analizzare: LDH;Proteine;Livello di glucosio al fine di distinguere
Coagulopatia o trombocitopenia: Se il paziente è essudato/trasudato.
trombocitopenico, e quindi presenta un aumentato rischio
emorragico, in genere si procede con una trasfusione (o solo di Complicanze: La complicanza più probabile è lo pneumotorace.
piastrine o di una sacca di sangue), così da alzare le piastrine e fare L’aria entra un po’ perché la fa entrare inavvertitamente
una toracentesi in sicurezza. l’operatore durante la procedura o perché si è lacerata la pleura
Ventilazione meccanica: Se il paziente è ventilato, e parietale e questa ha collassato facendo entrare l’aria.
prevalentemente è ventilato in maniera non invasiva (non Generalmente, se la cavità pleurica è normale, se non ci sono
tracheostomizzato o intubato), bisogna stare attenti perché la aderenze pleuriche, l’aria si posiziona nella parte apicale, e viene
ventilazione meccanica non invasiva aumenta la pressione vista mediante RX torace. Comunque, questo piccolo ingresso di
parziale nelle vie aeree e, quindi, può aumentare il rischio di aria non necessita di intervento.
pneumotorace. In genere, vengono staccati dalla ventilazione e L’RX torace dopo la toracentesi si fa quando si pensa che qualcosa
viene fatta la toracentesi. sia andato male durante la procedura: ci si è accorti che è entrata
Versamento compartimentalizzato: Se il versamento è un po’ d’aria, che il paziente si è mosso troppo e ha sentito molto
compartimentalizzato, prevalentemente a causa di aderenze o dolore oppure nel paziente fragile, ventilato o molto critico.
altre patologie pleuriche, la toracentesi diventa piuttosto Dovrebbe essere eseguita anche se il paziente sviluppa dolore
complessa in quanto il versamento è veramente difficile da toracico, dispnea o ipossiemia.
pungere. In questo caso si usa una guida ecografica o la TC.
Siti di infezione cutanea: l’ago della toracentesi non dovrebbe Complicanze che succedono poco frequentemente:
passare attraverso siti di infezione cutanea (come cellulite o ▪ Emotorace (coagulopatia, terapia anticoagulante);
herpes zoster) sulla parete toracica, in tale caso è necessario ▪ Lesione di un organo intraaddominale (necessità di
scegliere un altro sito di ingresso. biopsia epatica/renale);
Strumentario: i kit per toracentesi sono pre-preparati e pre- ▪ Embolia aerea (se viene immessa aria anziché aspirarla);
sterilizzati, ma, a differenza dell’emogasanalisi, dov’è non c’è ▪ Edema polmonare secondario (quando, in un
necessità di sterilità per i guanti dell’operatore, qui sì. versamento pleurico massivo, viene tolto tanto liquido
Necessario per evacuare il versamento→ Ago 18 o 20 gauge, molto rapidamente.
quindi particolarmente grosso, perché è necessario drenare anche Indicazione al drenaggio di uno pneumotorace (in generale, non
un liquido potenzialmente particolato e denso; Siringa da 60mL in seguito a toracentesi) →Quando è causa di insufficienza
che esercita una pressione regolata; Raccordo a tre vie respiratoria. Nel paziente dispnoico o ipossiemico, lo
L’esecuzione della toracentesi rappresenta uno degli utilizzi pneumotorace viene drenato chirurgicamente.
principali della percussione del torace, perché il suono chiaro ▪ Pneumotorace iatrogeno: non è necessario drenarlo
polmonare passa ad un’ottusità toracica quando c’è la transizione chirurgicamente. Il paziente va messo in posizione di
aria-liquido. È importante verificare lo spazio intercostale in cui Trendelenburg per 24h e, in genere, si riassorbe perché
fare la toracentesi, si può fare anche con l’ecografia e risulta più
l’aria viene riassorbita per fagocitosi da parte di cellule Se pneumotorace di maggiore entità o pz sintomatico→
della pleura viscerale. evacuazione dell’aria tramite toracentesi o drenaggio nel cavo
▪ In alcuni casi, invece, lo pneumotorace deve essere pleurico.
drenato. Ad esempio, quando il polmone non si Se pneumotorace è recidivante → tramite VATS si effettua una
riespande, come in un paziente con fibrosi polmonare, e resezione delle blebs con suturatrice e abrasione meccanica della
va drenato con aspirazione positiva. pleura.
Pneumotorace spontaneo secondario (PSS)
PNEUMOTORACE
Esso costituisce una complicanza di una patologia polmonare
Definizione: presenza di aria in cavo pleurico. L’aria può entrarvi
preesistente. L'incidenza è di poco inferiore rispetto al PSP e
tramite una lesione della pleura viscerale o una soluzione di
l'età è più avanzata, con picco di incidenza tra i 60-65 anni. Il PSS
continuo della parete toracica. La pressione negativa nel cavo
è più grave e può costituire un'evenienza
favorisce il passaggio di aria all’interno dello stesso, la quale
potenzialmente fatale, poiché interessa pazienti già affetti da
equilibra la P endopelurica alla Patm e il polmone collassa. Spesso
patologie polmonari. Infatti il sintomo principale è la dispnea
il collasso porta alla chiusura della breccia pleurica e lo
piuttosto che il dolore, talvolta anche grave seppure in presenza
pneumotorace si autolimita. Raramente si instaura un
di pneumotorace limitato. Gli aspetti radiologici dello
meccanismo a valvola portando l’aria ad entrare ma non ad uscire
pneumotorace sono analoghi al PSP, cambia il quadro
durante l’espirazione. Ciò porta ad un progressivo aumento della
polmonare d'insieme, caratterizzato dalla patologia di base,
Pintrapleurica e il collasso completo del polmone→
spesso già evidente alla radiografia. L'indicazione al drenaggio
pneumotorace iperteso. Lo pneumotorace si classifica in
pleurico è più pressante, poiché si tratta di pazienti sintomatici,
spontaneo, traumatico e iatrogeno
anche per pneumotoraci relativamente limitati e che vanno
Pneumotorace spontaneo primitivo (PSP)
comunque trattati. L'intervento chirurgico per la prevenzione
II PSP è dovuto alla rottura di piccole bolle di enfisema
della recidiva può essere indicato già dopo il primo episodio.
parasettale (blebs), solitamente localizzate nella regione apicale
L'intervento consiste nell’asportazione della lesione causa dello
del polmone. Ha un'incidenza tra 7 e 18 casi/100.000 e si
pneumotorace o nella sutura della breccia parenchimale con
presenta di solito tra i 15 e i 30 anni. Il meccanismo di
ottenimento della pleurodesi (meglio tramite talcaggio piuttosto
formazione delle blebs non è ancora chiarito. Basandosi sul fatto
che la pleuroabrasione).
che il PSP è più frequente in soggetti giovani, alti, magri e
NEOPLASIE PLEURICHE
longilinei e che hanno avuto una rapida crescita in fase
Carcinosi pleurica metastatica
adolescenziale, è stato ipotizzato che il gradiente pressorio
L'interessamento metastatico identifica il quadro della carcinosi
all'interno del cavo pleurico, con pressioni più negative agli apici
pleurica, la più frequente forma di interessamento tumorale
rispetto alle basi, favorisca una sovradistensione degli alveoli
della pleura. Le neoplasie che più spesso determinano carcinosi
apicali, con rottura dei setti e formazione delle blebs. Il fumo di
pleurica sono i tumori del polmone, della mammella e dell'ovaio.
sigaretta è stato identificato come uno dei fattori di rischio,
La carcinosi pleurica si presenta sotto forma di lesioni tumorali
perciò hanno ipotizzato che la flogosi correlata al fumo possa
multiple, diffuse su uno o entrambi i foglietti
causare la degradazione delle fibre elastiche nel polmone. Il
pleurici, di dimensioni variabili da piccoli granuli di pochi
meccanismo di rottura delle blebs sembra dovuto a un aumento
millimetri a grosse vegetazioni > 1 cm, più o meno rilevate.
della pressione alveolare, come quello che può verificarsi
Quasi sempre la carcinosi pleurica determina un versamento
quando un soggetto
pleurico e in presenza di questo e nel sospetto diagnostico di
si espone in breve tempo a brusche variazioni di pressione
carcinosi pleurica, la diagnosi può essere eseguita mediante
atmosferica (piloti di aeroplani non pressurizzati, sommozzatori,
toracentesi e successiva analisi citologica del liquido o, se
astronauti).
questa risulti negativa, con la biopsia pleurica in VATS.
Diagnosi e clinica: la clinica dipende dall'entità dello
Tumore fibroso localizzato della pleura
pneumotorace. Sempre presente è il dolore, a esordio
Si tratta di forme neoplastiche benigne o maligne molto rare, che
improvviso, di tipo puntorio o trafittivo, localizzato più spesso
originano da uno dei due foglietti pleurici e si sviluppano dalle
nella regione apicale o scapolare dell'emitorace corrispondente,
cellule mesenchimali del tessuto subpleurico. Hanno uguale
che si modifica con gli atti del respiro. La dispnea di solito è lieve,
incidenza nei due sessi, compaiono di solito dopo i 50 anni e non
poiché si tratta di soggetti giovani, sani e con grande riserva
sono noti fattori di rischio. Le forme benigne rappresentano la
respiratoria. Anche la tosse può essere presente. In caso di
maggioranza, 70-90%, originano più spesso dalla pleura
pneumotorace iperteso la dispnea sarà importante, a causa
viscerale, come masse peduncolate, e crescono lentamente
della compressione anche del polmone controlaterale da parte
all'interno del cavo pleurico, occupando progressivamente
del mediastino spostato; la tosse è sempre presente e si
spazio. La crescita lenta e lo spazio a disposizione fanno sì che
aggiungono tachicardia e ipotensione, fino allo scompenso
queste neoplasie possano rimanere asintomatiche anche per
cardiaco congestizio, per collasso delle vene cave dovuto allo
lungo tempo, e quindi la diagnosi è più spesso occasionale, a
spostamento del cuore. Inoltre può presentare aritmie per
seguito di radiografie eseguite per altri motivi. I TFLP di più
stiramento del tessuto di conduzione cardiaco. L'EO evidenzia
grandi dimensioni sono sintomatici: tosse, dolore toracico e
l’iperespansione e ipoespansibilità dell'emitorace
dispnea sono dovuti all'azione di compressione sul polmone e
corrispondente, dove saranno ridotti-assenti fremito vocale
sulle strutture circostanti. In questi casi il tumore è voluminoso,
tattile e murmure vescicolare e apprezzabile ipertimpanismo
spesso > 10 cm. La TC è l'esame di scelta per porre il sospetto
percussorio.
diagnostico. Le forme maligne sono radiologicamente
Il sospetto diagnostico viene confermato dalla radiografia del
indistinguibili da quelle benigne. È infatti l'esame istologico a
torace, da eseguire in due proiezioni a paziente in ortostatismo.
definirle come tali. Inoltre le forme maligne originano più spesso
La TC trova indicazione per la ricerca delle blebs per cui la
dalla pleura parietale o diaframmatica e sono sessili, crescono
radiografia ha una bassa sensibilità, trattandosi di lesioni di
più in fretta e dunque tendono a essere più voluminose, a
piccole dimensioni.
presentare aree di necrosi o emorragia all'interno visibili alla TC
Terapia: Se pneumotorace è di piccola entità (<20% campo
e a manifestarsi con una sintomatologia. La prognosi dei TFLP è
polmonare o <2cm alla radiografia), il pz non ha dispnea →
buona, a patto che vengano asportati in modo radicale.
osservazione clinica in attesa del riassorbimento spontaneo.
ESAME OBIETTIVO CUORE atriale, quindi in caso di sovraccarico; ma non consente di
Anamnesi capire se parliamo di scompenso dx-da embolia polmonare- o
Patologica prossima: sx, perchè aumenta in entrambi i casi. Dunque, importante
1. DOLORE TORACICO: causato ++da ischemia miocardica, con sarà l’anamnesi cardiologica (se il pz ha avuto infarti, sintomi
localizzazione retrosternale, con o senza irradiazioni, di intensità associati, vasculopatie, decubito notturno ovvero il pz
variabile, oppressivo, che non varia né con gli atti del respiro, né cardiologico mette più cuscini) e respiratoria (se il pz ha
con i movimenti, né con la posizione. Può durare a lungo (infarto) BPCO, se ha avuto tosse o catarro, se faceva ossigeno a casa,
o pochi min (angina). decubito notturno).
Può essere indagato soffermandosi su: Site (centrale?), Onset 4. VERTIGINI/SVENIMENTI (SINCOPE): sincope def come perdita
(improvviso? cosa stava facendo?), Character (oppressivo?), transitoria di coscienza dovuta a ipoperfusione cerebrale,
1 2 3
Radiation (irradiazione ad arti, collo e mandibola), Association caratterizzata da rapido esordio, breve durata e completo
(con dispnea, nausea, sudorazione?), Timing (durata), ripristino dello stato di coscienza; sdr minori senza perdita di
Exhacerbation (varia con respiro, movimento o posizione?), completa di conoscenza sono riferite come lipotimia o vertigine.
Severity (da 1 a 10). Indagare su: 1durata perdita di coscienza (se è breve – cardiaca,
2. PALPITAZIONI (CARDIOPALMO): è normale avvertire il battuto se è lunga – neurologica); 2prodromi (pre-sicope); 3attività svolta
del cuore sotto sforzo intenso o in caso di eccitazione; patologico in quel momento; 4insorgenza improvvisa/graduale; 5sintomi
in presenza di tachicardie, bradicardie o aritmie. associati; 6morsicatura della lingua, convulsioni, incontinenza
Frequentemente il pz avverte battiti isolati, che sono segno di sfinteriale.
extrasistolia (viene avvertito il primo battito extrasistolico). Quando l’origine è cardiaca, sono ++sincopi improvvise e non
Chiedere al pz se: 1percepisce il suo battito cardiaco; 2se si, associate a sintomi prodromici (mentre sincopi vaso-vagali sono
quando e come iniziano le palpitazioni; 3quanto durano; associate a malessere, nausea e sudorazione algida); le ++cause
4 5 6
improvvise/graduali; veloci/lente; regolari/irregolari; cardiache sono: bradiaritmie gravi ma reversibili, tachicardie
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associate a svenimento/dolore toracico/dispnea o elementi che gravi ma reversibili, episodi transitori di bassa portata assoluta
suggeriscono compromissione emodinamica; 8associate a cibi o (nel mixoma atriale) o relativa (nei pz con stenosi aortica in
bevande (caffè, tè, vino, cioccolato) → mettendo insieme le presenza di una riduzione delle resistenze periferiche).
informazioni ottenute: se sono irregolari e rapide = FA 4. CLAUDICATIO: SOCRATES? Piede/polpaccio/coscia/gluteo?
parossistica o flutter atriale totale con blocco variabile; se sono Distanza percorsa prima di dolore? Dolore a riposo?
regolari e rapide = TPSV o TV; se si tratta di battiti diminuiti o persi 5. TOSSE: spesso accompagna la dispnea di origine cardiaca, per
correlati a riposo, decupito o pasto = battiti ectopici atriali o congestione dei vasi bronchiali e ipersecrezione bronchiale
ventricolari; se si tratta di un’accelerazione regolare del battito = (acqua nel polmone) oppure per compressione di nervi afferenti
ansia; se si tratta di una riduzione regolare del battito = farmaci da parte di strutture CV particolarmente dilatate.
(beta-blocc) o bigeminismo. 6. EMOTTISI: frequente in caso di dilatazione e ipertensione delle
3. DISPNEA: consapevolezza di respirare che dà disagio, “fame vene bronchiali (++stenosi mitralica) – ddx con tumore o infarto
d’aria” o “fatica nel respirare”, che deriva da congestione dei polmonare; se l’escreato è roseo si tratta ++ di edema polmonare
capillari polmonari, con edema interstiziale che riduce gli scambi acuto.
gassosi. Valutata attraverso opportune domande che 7. ASTENIA: può derivare da una bassa GC o da numerose altre
permettono di stabilire se la dispnea esiste realmente (se sale le cause – se c’è evidenza di insufficienza cardiaca bisogna tenerne
scane, a che piano deve fermarsi per riposarsi, se in passato era conto; in caso contrario si devono cercare cause extracardiache.
diverso, quali attività abituali sono diventate ++faticose), se Patologica remota:
insorge sotto sforzo o a riposo, se peggiora in posizione supina, Indagare su: storia di angina, infarto del miocardio, ictus, febbre
con quanti cuscini dorme la notte reumatica, diabete, ipertensione, ipercolesterolemia,
→ Classificazione NYHA del livello di sforzo in corrispondenza del precedenti indagini ed interventi (ECG, angiografia,
quale insorgono disturbi di origine cardiaca: classe I – pz che non angioplastica/stent, ecocardiografia, scintigrafia cardiaca, CABG).
presentano disturbi anche in caso di sforzi intensi classe II – pz Farmacologica:
che presentano disturbi solo per sforzi inconsueti (correre) classe Indagare su assunzione di: aspirina, nitroglicerina, beta bloccanti,
III – pz che presentano disturbi anche per sforzi richiesti dalla vita diuretici, ACEi/sartani, digossina, statine
comune (faccende domestiche) classe IV – pz che presentano Sociale:
disturbi anche a riposo. Può insorgere in modo improvviso Indagare su: storia di tabagismo e impatto dei sintomi sulla vita
(aritmia o ischemia miocardica) oppure può svilupparsi in modo quotidiana.
lento e graduale, insorgendo durante il riposo notturno, perché
durante la giornata il pz accumula acqua negli spazi interstiziali a
livello degli arti inferiori –> questa acqua accumulata rientra in Nell’EO generale di un paziente cardiopatico bisogna tener
circolo se il pz sta in posizione supina per un periodo prolungato, presente che: 1il pz solitamente ha un un decubito notturno
aumentando la massa circolante = dispnea parossistica notturna obbligato perché spesso ha necessità di dormire in posizione
(tipica dei pz con stenosi mitralica). Un sintomo equivalente semi-assisa; 2spesso sono presenti sintomi e segni che
minore della dispnea è l’ortopnea, riferita come la necessità di denunciano la presenza di una “failure” della funzione di pompa
dormire con un numero di cuscini maggiore rispetto a quello del cuore come cianosi (++cardiopatie congenite con shunt dx-
abituale, perché tale posizione facilita l’espansione delle basi sin) e frequente presenza di edemi (per sviluppare sdr edemigena
polmonari con diminuzione della congestione nel letto capillare con edemi declivi ++arti inferiori e successivamente a livello delle
e possibilità di aumento delle aree polmonari ben ventilate. sierose, lo scompenso deve essere globale oppure riguardare
solo il cuore dx come nell’ipertensione polmonare).
DDx tra pz cardiologico o respiratorio con dispnea: doso
l’NT-BNP, indicatore che aumenta ++ in caso di dilatazione
È importante l’EO dell’intero torace ed è indispensabile la itto spostato in basso e a sin, per cui si percepisce in
valutazione dei reperti obiettivi del sistema vascolare periferico corrispondenza del VI-VII sp intercostale all’esterno
(polsi, pressione venosa centrale e turgore). dell’emiclaveare; mentre in caso di dilatazione VD itto spostato
lateralmente all’emiclaveare sin ma non verso il basso →
L’EO deve essere integrato da valutazioni di carattere tramite palpazione dell’itto può essere fatta DDx tra ipertrofia
strumentale: 1ECG, 2ECG dinamico secondo Holter, 3ECG sotto e dilatazione cardiaca, valutando il pz in decubito lat sin:
sforzo, 4Ecocardio, 5Eco-doppler, 6Scintigrafia miocardica, impulso localizzato, energico e spostato all’esterno suggerisce
7
Coronarografia, 8Enzimi di miocardionecrosi (troponina, CK-MB, ipertrofia, mentre un più diffuso sollevamento dell’area della
transaminasi). punta suggerisce dilatazione
- itto può essere spostato a dx o a sin per cause extracardiache,
L’EO del cuore passa attraverso le quattro fasi classiche di come versamento pleurico, aderenze toraciche, atelettasia
ispezione, palpazione, percussione e auscultazione, tenendo polmonare
presente che nell’obiettività cardiaca ha importanza >> - ipocinesia dell’itto in caso di versamenti pericardici, pericardite
l’auscultazione. costrittiva e in tutti i casi in cui la GC è bassa
- itto non visibile in caso di ridotta trasmissione dell’impulso
1. Ispezione (obesità, versamento pericardico, enfisema polmonare) o
Generale: stato generale, decubito, indizi/medicine presenti debolezza del battito cardiaco (infarto)
vicino al pz, colorito (pallore, cianosi, flushing), presenza di Altri impulsi contemporanei all’itto:
edemi, pz dolorante, respiro corto. - impulso nel II sp intercostale sin sulla parasternale – fisiologico
Torace anteriore e precordio: 1presenza di anormalità della in bambini e giovani adulti molto magri; indice di dilatazione
conformazione del torace (pectus excavatum, bozza precordiale dell’arteria polmonare negli altri pz
– che indica cardiopatia congenita con cardiomegalia se la - impulso nel II sp intercostale dx – ectasia dell’aorta ascendente
tumefazione è diffusa, e aneurisma aortico se la tumefazione è (vizi valvola aortica, aneurisma aortico, anziano)
circoscritta → in realtà al giorno d’oggi è difficile trovare nei pz - pulsazione estesa, all’interno dell’area dell’itto, che si prolunga
deformazioni della parete toracica attribuibili a cause cardiache durante tutta la sistole – aneurisma anteriore del VS
o di pertinenza dei frossi vasi), 2presenza di cicatrici (sternotomia (complicanza infarto) o ischemia anteriore in atto (e la
mediana= CABG, sostituzione valvolare aortica, cardiopatia pulsazione è debole)
congenita; sottomammaria sx= valvulotomia mitralica; - presenza di una retrazione toracica al posto dell’itto durante la
sottoclaveare= impianto di PM o defibrillatore – sporgenza del sistole – pericardite costrittiva
dispositivo), 3pulsazioni abnormi visibili (itto visibile; Pulsazioni abnormi non sincrone con l’itto (=doppio impulso):
rientramento sistolico alla punta= pericardite adesiva; pulsazione - in fase presistolica internamente alla punta quando, per <<
epigastrica= ipertrofia ventricolare dx). distensibilità del VS (ipertrofia concentrica, cardiomiopatia
Mani: 1pelle può mostrare colorazione particolare nei fumatori, ipertrofica, esiti di infarto), il riempimento del VS risulta
cianosi periferica, xantomi tendinei, lesioni di Janeway, noduli di difficoltoso, costringendo l’AS ad ipertrofizzarsi, facendo sì che
Osler (endocardite infettiva, se + controllare fundus oculi per la contrazione atriale diventi vigorosa – si associa al IV tono
macchie di Roth); 2unghie possono mostrare ippocratismo - in fase diastolica, per << distensibilità del VS, in associazione al
digitale (cardiopatie congenite cianotizzanti ed endocarditi III tono, nei casi del punto precedente + cardiomiopatie
batteriche subacute), emorragie a scheggia (endocardite), infarti restrittive + in associazione a knock pericardico nella
ungueali (vasculite), segno di Quincke (pulsazione letto ungueale, pericardite costrittiva
indicativo di insufficienza aortica), aracnodattilia (Marfan) o - pulsazione parasternale sinistra in fase telesistolica in caso di
polidattilia (difetti setto atriale), xantomi tendinei (iperlipidemia) grave insufficienza mitralica, perché il rigurgito nell’AS dilatato
Viso: colore (pallore, flushing, cianosi), arco corneale e/o spinge in avanti il VD
xantelasma (dislipidemia significativa), pallore delle congiuntive - raramente si ha lo stesso reperto telesistolico a dx dello sterno,
(anemia), flush malare (stenosi mitralica), esoftalmo o gozzo in caso di insufficienza tricuspidale.
(disfunzione tiroidea), dismorfismi (sdr di Down, Marfan, Turner,
Noonan o William), igiene dentale. Oltre all’itto della punta, alla palpazione è possibile evidenziare i
FREMITI = vibrazioni palpabili sulla parete toracica,
2. Palpazione corrispondenti all’espressione tattile di soffi cardiaci intensi, con
Eseguita a pz in decubito supino o ruotato sul fianco sinistro, la stessa cronologia, durata e localizzazione dei soffi a cui sono
ponendosi alla sua dx; si palpa prima con il palmo della mano, poi associati: 1fremito sistolico – stenosi aortica, polmonare;
usando i polpastrelli, permette di apprezzare l’ITTO DELLA 2
fremito diastolico – stenosi mitralica.
PUNTA (=pulsazione della parete toracica provocata dal Oltre ai fremiti e all’itto è possibile palpare i toni cardiaci a livello
movimento del cuore), che corrisponde all’inizio della dei rispettivi focolai valvolari: il tono cardiaco può essere
contrazione del VS (sistole ventricolare isometrica, durante la palpabile come una piccola espansione che sentiamo sotto le
quale il cuore si sposta in avanti, in basso e a sin, in direzione della nostre dita, sempre appoggiate ed avvicinate in numero di
parete toracica) ed è contemporaneo al I tono e al polso quattro nell’area di interesse.
carotideo. In condizioni normali nell’adulto si percepisce nel V sp
intercostale sx 1 cm all’interno della linea emiclaveare (nel 3. Percussione
bambino può essere nel IV sp); nei brachitipi, in pz obesi o con il Ha limitata utilità nell’esame del cuore; utile per identificare la
diaframma sollevato (x ascite, gravidanza, meteorismo) si nomale posizione di cuore, stomaco e fegato e assicurarsi che
percepisce più in alto, nel IV sp intercostale sull’emiclaveare sin. non vi sia situs viscerum inversus.
Cause di spostamento/alterazione dell’itto: Delimitazione dell’aia di ottusità cardiaca: la percussione dell’aia
- causa +++di spostamento è la dilatazione cardiaca, in cardiaca comprende una porzione centrale in cui il reperto
particolare: in caso di dilatazione VS (insuff aortica o mitralica)
percussorio ottuso viene definito assoluto e un alone periferico, - III sp intercostale sx sulla parasternale dx, immediatamente al di
in cui, ad un orecchio molto esercitato, risulta che l’ottusità è sotto del focolaio della polmonare = FOCOLAIO DI ERB (focolaio
relativamente minore rispetto alla porzione centrale; la accessorio stenosi AO) – punto in cui è possibile effettuare
percussione delle porzioni laterali del torace, invece, genera un l’auscultazione della componente aortica del II tono cardiaco e
suono “chiaro” in quanto stiamo percuotendo anteriormente il di soffi cardiaci causati da alterazioni della valvola aortica.
polmone destro e sinistro nelle porzioni medio-superiori →
quindi, in senso latero-mediale l’aia viene delimitata passando da I fenomeni auscultatori del cuore sono: TONI (sono il risultato
un suono chiaro polmonare ad un suono ottuso (relativo e poi di vibrazioni determinate dalla brusca accelerazione o
assoluto). decelerazione del sangue all’interno del sistema CV),
Questa delimitazione deve essere effettuata seguendo degli SOFFI (sempre patologici, sono risultato di vibrazioni che
standard di riferimento: originano nella corrente ematica, nel cuore e nei grossi vasi e
1) Prima viene delimitato il margine dx del cuore e la cupola che hanno come premessa fisica lo sviluppo di un flusso
epatica: percussione emitorace anteriore destro in senso cranio- turbolento, associato ad un aumento di velocità del flusso,
caudale sulla linea emiclaveare in corrispondenza del VII-VIII determinato a sua volta dal passaggio, in una struttura rigida,
spazio intercostale – si rileva il passaggio da un suono chiaro da un calibro maggiore a uno minore e viceversa),
polmonare ad un suono ottuso epatico → viene delimitato il RUMORI AGGIUNTI (parafisiologici, anch’essi di origine
margine inf del polmone di destra; a questo punto la percussione valvolare) e SFREGAMENTI PERICARDICI (In caso di frizione fra
deve procedere in senso latero-mediale e il passaggio da suono foglietto parietale e viscerale del pericardio, associata in
chiaro a suono ottuso ci delimita il margine destro del cuore; genere a pericardite con versamento ricco di fibrina).
2) Poi viene delimitato il margine sx del cuore e il profilo dello Il problema con l'auscultazione cardiaca è afferrare rumori
stomaco: ripetendo lo stesso schema di percussione sfruttato per deboli e dare loro significato: per afferrarli bisogna
identificare il margine dx, procedendo dal basso verso l'alto e in concentrare l'attenzione sulle diverse fasi del ciclo cardiaco:
senso latero-mediale. a) si parte dal I TONO: questo viene identificato con facilità
L’aia di ottusità cardiaca centrale è aumentata in tutte le perché è contemporaneo all'itto della punta o al polso
situazioni in cui il cuore aumenta di volume (ipertrofia, carotideo (mentre quello radiale è più tardivo);
versamento), diminuisce in situazioni in cui il polmone b) identificato il I tono, bisogna concentrarsi sulla fase
enfisematoso si sovrappone al cuore e rende impossibile la successiva, cercando di identificare il II TONO;
rilevazione di un’aia di ottusità. c) poi bisogna concentrarsi sull'INTERVALLO FRA I E II TONO,
Nella pratica clinica viene utilizzato solo in circostanze cioè la sistole; infine sulla diastole.
eccezionali, soprattutto in situazioni di non disponibilità delle In questo modo si associa a una determinata fase del ciclo
metodiche strumentali che permettono di valutare le dimensioni cardiaco l'eventuale percezione di altri rumori, che possono
cardiache, come l’RX del torace e l’ecocardiogramma. essere: • molto brevi = TONI • prolungati = SOFFI.
Alla percezione di un tono o soffio deve seguire di volta in volta
4. Auscultazione la sua identificazione stabilendo: a) in quale fase del ciclo
Rappresenta il cardine centrale dell’EO del cuore e richiede cardiaco si apprezza; b) qual è il focolaio su cui è più intenso;
l’utilizzo sia del diaframma che della campana del fonendoscopio: c) quali sono le sue caratteristiche.
il diaframma è essenziale per l’auscultazione dei toni mentre la
campana è solitamente più utile per l’auscultazione dei soffi e del TONI CARDIACI NORMALI:
cuore in età pediatrica. I TONO (S1): prodotto dalla chiusura della mitrale (M1) e della
La posizione migliore è quella supina o quella semi-assisa; anche tricuspide (T1) all'inizio della sistole. Il suono è ottuso,
se in alcune circostanze può essere utile effettuare prolungato e di bassa tonalità. A causa delle più alte P nelle
l’auscultazione in una posizione seduta con il busto leggermente cavità sinistre, la mitrale produce un tono che si sente su tutti
piegato in avanti (+++sospetto di pericardite o di sfregamenti i focolai; mentre la tricuspide, che si chiude con un leggero
pericardici). Quando si deve auscultare il cuore, bisogna trovarsi ritardo rispetto alla mitrale, produce un rumore più debole,
in un ambiente tranquillo e silenzioso ed è sempre buona norma che si sente bene solo sul focolaio tricuspidale.
auscultare e palpare contemporaneamente il polso radiale, per Modifiche intensità di S1:
capire se l’evento che si sta auscultando si traduce in un’onda ↑ di intensità: se il volume presistolico è piccolo e quindi il
periferica emodinamicamente valida che genera un polso tempo di riempimento diastolico è ↓, in particolare: nella
periferico (importante ++nelle aritmie, in particolare nella FA: è tachicardia (diastole breve), se l'intervallo P-R è breve (e quindi
un esempio tipico di discrepanza tra reperto auscultatorio e l'intervallo fra contrazione atriale e ventricolare), nella stenosi
reperto palpatorio periferico perché alcuni battiti cardiaci non mitralica (ostacola il deflusso atrioventricolare).
producono onde di perfusione periferica sufficienti a ↓ di intensità: associata a riduzione della capacità dei lembi
determinare il polso). delle valvole di collabire e ↑ tempo di riempimento diastolico;
Si appoggia il fonendoscopio su almeno 4 punti della parete interviene nell’insufficienza della mitrale o tricuspide e in
toracica (focolai di auscultazione): generale nelle situazioni di failure funzionale del ventricolo
- II sp intercostale dx sulla parasternale = FOCOLAIO AORTICO; sinistro o destro. In particolare, l’intensità della componente
- II sp intercostale sx sulla parasternale = FOCOLAIO POLMONARE; mitralica è ridotta se le cuspidi sono già in posizione di
→ Aortico e Polmonare sono i focolai della base del cuore semichiusura, come avviene quando il ventricolo sinistro ha un
- IV sp intercostale sx margine dello sterno = FOCOLAIO elevato volume presistolico, in particolare si deve pensare ad
TRICUSPIDALE; un intervallo P-R lungo oppure a scompenso cardiaco o a una
- V sp intercostale sx sull'emiclaveare = FOCOLAIO MITRALICO cattiva trasmissione del suono per interposizione di grasso
(coincide con la sede in cui valutiamo l’itto) (soggetti obesi), aria (enfisema polmonare) o liquido
→ Tricuspidale e Mitralico sono i focolai dell’apice del cuore (versamenti pericardici).
Sdoppiamento patologico: quando ci sono degli eventi elettrici RUMORI AGGIUNTI:
che ritardano la chiusura di una delle due valvole In varie circostanze l'auscultazione fa apprezzare, oltre ai due
atrioventricolari, come il blocco di branca destro (con ritardo principali, altri toni.
di attivazione elettrica del cuore destro) e il blocco di branca III TONO (S3): è un rumore parafisiologico a bassa frequenza
sinistro (in cui si verifica un ritardo di attivazione elettrica del che deriva da una vibrazione accentuata delle pareti
cuore sinistro). ventricolari al termine del riempimento rapido (0,14-0,16 sec
Si tratta in generale di condizioni di asimmetria di trasmissione dopo la componente aortica del II tono), in protodiastole. È
dell’impulso tra i due ventricoli. apprezzabile quando la quantità di sangue che all'apertura
II TONO (S2): prodotto dalla chiusura delle semilunari aortiche delle valvole atrioventricolari passa dall'atrio al ventricolo è
(A2) e polmonari (P2) alla fine della sistole. Il suono è aumentata, ovvero quando la distensibilità delle pareti
scoccante, di breve durata e di elevata intensità. La chiusura ventricolari è molto bassa. Nel bambino/giovane si apprezza
della valvola aortica è più forte e si sente bene su tutti i focolai; spesso in condizioni di normalità, mentre in età adulta è un
mentre la chiusura della polmonare, che si produce con un reperto patologico (sopra i 30 anni). Si può avere un S3 di
leggero ritardo rispetto alla prima, si sente bene sul focolaio origine sinistra, che si sente bene alla punta, e un S3 di origine
della polmonare → Il ritardo della componente polmonare destra, che si sente bene sul focolaio della tricuspide. Per
rispetto all'aortica è facilmente apprezzabile durante distinguerli si esegue la MANOVRA DI RIVERO-CARVALHO: si fa
l'inspirazione (fase del respiro che fa aumentare l'afflusso di inspirare il paziente e se il S3 è di origine dx aumenta di
sangue al Vdx), mentre diventa impercettibile durante intensità. S3 è accentuato in condizioni in cui il riempimento
l’espirazione, quindi auscultando il focolaio polmonare si sente del VS è ↑, come dilatazione del VS o insufficienza VS (infarto
un II tono fisiologicamente doppio durante l’inspirazione e miocardico, cardiomiopatia dilatativa).
unico durante l’espirazione. Uno sdoppiamento fisso del II IV TONO O TONO ATRIALE (S4): sempre patologico, si sente in
tono (che si mantiene anche in fase espiratoria) è patologico e tarda diastole (presistole) ed è determinato da vibrazioni delle
si riscontra tipicamente nei difetti del setto interatriale. È pareti ventricolari per afflusso di sangue dall'atrio durante la
importante valutare il comportamento dello sdoppiamento sistole atriale che coincide con la telediastole (=presistole).
del II tono con le fasi del respiro, perché in alcune cardiopatie Rumore a bassa frequenza, che si sente alla punta. Perché
è la componente aortica a seguire quella polmonare: in questo insorga, occorre che le pareti ventricolari abbiano una
caso lo sdoppiamento è espiratorio e non inspiratorio = distensibilità bassa (ipertrofia, scompenso): se il ventricolo
sdoppiamento paradosso. ispessito è il dx, S4 si sente meglio sul focolaio della tricuspide
Modifiche intensità di S2: e si accentua con l'inspirazione.
↑ di intensità: in caso di aumento della pressione in arteria KNOCK PERICARDICO: si verifica in protodiastole, leggermente
polmonare la componente polmonare del Il tono diventa più più precoce di S3; serve a distinguere i due toni il fatto che il
intensa, mentre la durata dell'intervallo fra le due componenti knock ha un'alta frequenza. Si manifesta nella pericardite
si riduce: per questo l'ipertensione polmonare si associa costrittiva ed è dovuto a vibrazioni delle pareti ventricolari
essenzialmente a un'accentuazione di S2, che si sente bene sia ristrette dal pericardio ispessito nel momento in cui avviene
sul focolaio polmonare sia su quello aortico. In particolare: A2 il riempimento rapido. Si sente soprattutto alla punta.
rinforzato in caso di tachicardia e ipertensione sistemica; P2 SCHIOCCO DI APERTURA DELLA MITRALE: altro possibile tono
rinforzato in caso di ipertensione polmonare e stenosi aggiunto protodiastolico, ad alta tonalità, secco, che si sente
polmonare di grado lieve. bene su punta e mesocardio, ma anche ai due focolai della
↓ di intensità: determinato generalmente da insufficienza base – questo è importante, perché, se a prima vista si può
aortica grave, con ritardo di chiusura o chiusura inadeguata interpretare lo schiocco come una componente polmonare
della valvola semilunare aortica, coinvolta nella generazione accentuata di un II tono ampiamente sdoppiato, l'attenta
della componente aortica secondo tono. auscultazione sul focolaio polmonare permette di avvertire tre
Sdoppiamento patologico: 1sdoppiamento fisso del II tono rumori distinti. Le due componenti di S2 e lo schiocco. Di solito
(che si mantiene anche in fase espiratoria) si riscontra è dovuto a rigidità dei lembi mitralici (stenosi mitralica).
tipicamente nei difetti del setto interatriale; 2sdoppiamento CLICK DA EIEZIONE: toni aggiunti secchi e brevi, ad alta
paradosso (è espiratorio e non inspiratorio, perché in alcune tonalità, che si apprezzano durante la sistole, poco dopo il l
cardiopatie è la componente aortica a seguire quella tono (protosistole). Sono schiocchi di apertura delle
polmonare) in caso di BBSx, stenosi AO, pervietà dotto semilunari aortiche (o polmonari), oppure rumori di
arterioso, pacing ventricolare destro; 3ampio sdoppiamento in distensione di un'aorta (o polmonare) dilatata che si distende
caso di BBDx, stenosi polmonare, inspirazione profonda, all'arrivo del sangue del ventricolo sottostante. Indica valvola
rigurgito mitralico, difetto del setto ventricolare; 4secondo flessibile (non calcifica).
tono singolo in caso di tetralogia di Fallot, stenosi AO e TONI MESO-TELESISTOLICI NON DA EIEZIONE (CLICK
polmonare severe, atresia polmonare, sindrome di SISTOLICI NON DA EIEZIONE): più tardivi dei toni da eiezione
Eisenmerger, difetto setto interventricolare ampio, (meso o telesistolici), spesso multipli, derivano soprattutto da
ipertensione sistemica. improvvisa messa in tensione di corde tendinee mitraliche
più elastiche rispetto al normale. Molto frequentemente sono
DISTINZIONE TRA I E II TONO: Se il pz ha una FC piuttosto bassa, associati a prolasso della mitrale.
la distinzione è facile, perché l'intervallo fra I e II tono è molto
più breve di quello fra II tono e I tono del battito successivo; se SOFFI CARDIACI:
la FC è alta, questa differenza diventa difficile e bisogna Originano dal sangue che scorre nelle cavità cardiache o nei
considerare che: 1il I tono è sincrono con l'itto della punta e vasi che in determinate circostanze diventa turbolento, con
con il polso carotideo; 2il II tono è quasi sempre più forte del I formazione di vortici. La turbolenza che genera il soffio
sul focolaio aortico. insorge: 1quando vi sono brusche variazioni di ampiezza del
letto di scorrimento, 2quando il sangue scorre molto
velocemente, 3quando il sangue ha una viscosità molto
inferiore alla norma (anemia: in cui si possono auscultare dei
soffi non irradiati, dovuti al meccanismo compensatorio della
tachicardia che quindi determina aumento della velocità di
transito del sangue nel cuore) → quindi insorgono ++in
corrispondenza di brusche variazioni di ampiezza deI lume e
hanno: 1un punto di origine, in cui la loro intensità è massima;
2
un'irradiazione che segue il tragitto della corrente turbolenta,
3
una durata, 4un'intensità, che può essere più o meno
costante o variare nel tempo, 5un timbro piuttosto SOFFI DIASTOLICI:
caratteristico (es. rude). 1. PROTODIASTOLICI: iniziano quasi immediatamente dopo il II
Il soffio può variare: per provocare tali mutamenti si invita il tono. Sono caratteristici dell'insufficienza aortica e polmonare,
paziente a eseguire alcune manovre (x es. fare un piccolo in particolare in quella aortica il rumore è causato dal reflusso
sforzo) o gli si somministrano farmaci in grado di modificare di sangue dall’aorta al ventricolo durante la diastole – durante
rapidamente le condizioni emodinamiche. la diastole infatti la semilunare aortica è chiusa per cui non ci
Classificazione dei soffi in gradi: dovrebbe essere rigurgito, ma in caso di patologia della
GRADO 1: il soffio si percepisce a fatica, facendo la massima semilunare aortica, essa non si richiude adeguatamente e il
attenzione; sangue refluisce verso il VS. Hanno alta frequenza (timbro
GRADO 2: il soffio è debole, ma si sente senza fatica; dolce) e si prolungano decrescendo in intensità.
GRADO 3 e 4: abbastanza forte/forte, si tratta di gradi 2. MESO-TELEDIASTOLICI: sono dovuti a una stenosi assoluta
intermedi di soffi più intensi che risentono della nostra oppure relativa, per un flusso di sangue eccessivo: attraverso
soggettività nella classificazione; la mitrale – si sente in un punto ristretto, in corrispondenza
GRADO 5: molto forte, con massima intensità udibile con della punta; attraverso la tricuspide – si sente in
fonendoscopio poggiato su torace del paziente; corrispondenza del focolaio tricuspidale. La frequenza è bassa
GRADO 6: così forte che si sente anche senza appoggiare il (rullio), spesso sono in crescendo perché aumentano di
fonendoscopio sul torace. intensità nella telediastole a causa della contrazione atriale
Classificazione dei soffi in base alle fasi del ciclo cardiaco: (=rinforzo presistolico). In caso di stenosi mitralica grave il
sistolico da eiezione (stenosi aortica o polmonare), sistolico da soffio si prolunga fino al I tono; in particolare il soffio nella
rigurgito (insufficienza mitralica o tricuspide), diastolico da stenosi mitralica inizia con lo scocco di apertura della mitrale,
eiezione (stenosi mitralica o tricuspide), diastolico da rigurgito subito dopo il secondo tono e si prolunga per tutta la diastole
(insufficienza aortica o polmonare). fino al primo tono successivo, con rinforzo protodiastolico e
SOFFI SISTOLICI: presistolico – perciò il soffio ha una una fase iniziale e finale di
1. OLOSISTOLICI (o pansistolici – di rigurgito): durano tutta la maggiore intensità, ha una morfologia “a rocchetto”, con una
sistole, iniziano con il I tono e terminano fondendosi con il II fase iniziale e finale più ampie. L’intensità non è in rapporto
tono. Sono udibili con la stessa intensità in tutta la sistole. Si con la gravità della stenosi, infatti è meglio auscultabile nella
producono quando vi è un'anomala comunicazione in sistole stenosi di media entità rispetto alle stenosi severe.
fra due cavità in cui vige una P molto diversa con flusso Un soffio tipico si ha in caso di insufficienza aortica grave, detto
retrogrado del sangue dal ventricolo all’atrio, in caso di soffio di Austin-Flint: si sente alla punta, deriva da vibrazioni
insufficienza mitralica e tricuspidale per incontinenza delle del lembo anteriore della mitrale in una fase in cui ci sono 2 vie
valvole, oppure da VS a VD in caso di difetti del setto di afflusso di sangue al ventricolo: il fisiologico flusso AV e il
interventricolare. Intensità e durata sono in relazione al flusso patologico che proviene dall’aorta insufficiente.
gradiente pressorio attraverso l’ostio da cui origina il suono. 3. TELEDIASTOLICI (pre-sistolici): soffi deboli che si sentono
→ il soffio sistolico da insufficienza della valvola mitralica solo quando la contrazione atriale determina un elevato
irradia all’ascella e l’irradiazione si valuta non andando verso gradiente P tra atrio e ventricolo.
l’ascella, ma spostandosi semplicemente con il fonendo verso
la sinistra del pz.
2. MESOSISTOLICI (di eiezione): originano tipicamente in
corrispondenza delle valvole semilunari aortiche e
polmonari, quindi originano nell’eiezione del sangue dai
ventricoli all’aorta o all’arteria polmonare e sono caratterizzati
dal fatto che cominciano dopo il I tono e finiscono prima del II
tono. Essendo legati all'eiezione, hanno un'intensità che
cresce fino verso la metà della sistole (quando è max la forza
di contrazione del cuore per eiettare il sangue) e poi decresce,
con morfologia definita “a losanga” o “a diamante”. Soffi di
questo tipo si associano a numerose condizioni cliniche, tra cui SOFFI CONTINUI O SISTODIASTOLICI: si avvertono durante
stenosi aortica o stenosi polmonare, perché il sangue sarà tutta la durata del ciclo cvardiaco. Derivano dall’esistenza di
spinto attraverso un lume ristretto e darà luogo a un flusso una comunicazione fra due compartimenti, in uno dei quali la
turbolento. P supera quella dell’altro sia in sistole sia in diastole: 1Soffio del
3. TELESISTOLICI: più tardivi e più brevi, questi soffi sono dotto di Botallo persistente; 2In caso di rottura del seno di
associati a disfunzione dei muscoli papillari nella cardiopatia Valsalva; 3in vari casi di fistola arterovenosa, ovvero di grosso
ischemica e ad anormalità dei lembi mitralici nel prolasso ostacolo sul decorso di un'arteria (x es. coartazione aortica) o
mitralico. di flusso abbondante in un circuito particolarmente tortuoso x
es. il "soffio mammario”, che si sente spesso sulla mammella
durante l'ultima fase della gravidanza.
RUMORE DA SFREGAMENTO PERICARDICO: Rumore
prolungato, non limitato a sistole o a diastole, con tonalità
abbastanza alta, aspro e grattante (scratch) – pericardite
fibrinosa, per frizione tra i due foglietti.
SOFFI VALVOLARI PROTESICI:
1. PROTESI VALVOLARE AORTICA: in caso di valvole a singolo
disco si può auscultare un soffio diastolico a bassa intensità
(rigurgito, non chiudono completamente) → se lo stesso soffio
si ausculta con valvole a sfera o a gabbia o con valvole
biologiche, indica malfunzionamento.
1. PROTESI VALVOLARE MITRALICA: valvole a sfera o a gabbia,
che esse si proiettano nel VS, causano un soffio di eiezione
sistolico a bassa intensità (interferenza con flusso espulso);
valvole biologiche e bidisco possono causare un soffio
diastolico a bassa intensità.
Ogni soffio sistolico forte è segno di rigurgito (o
insufficienza)!
3) Complicanze ischemiche:
Sono il reinfarto e l’angina post-infartuale. Il pz non lamenta dolori
anginosi nell’immediato periodo post-infarto, tuttavia alcuni
presentano dolori spontanei o per sforzi modesti. L’angina precoce
è una forma di angina instabile gravate del più elevato rischio di
eventi ischemici maggiori. E’ più frequente dopo fibrinolisi!
4) Altre complicanze
Pericardite epistenocardica: si verifica entro 2-4 giorni post-
infarto (sec. Prof entro poche ore) e prevede un’infiammazione
della parete (dovuta all’infiltrazione nel tessuto da parte di cellule
infiammatorie che sono la premessa della cicatrizzazione).
Clinicamente si manifesta con dolore toracico (aumenta con
inspirazione, si riduce in pos seduta) e sfregamenti pericardici (DD
rirpesa o persistenza dolore ischemico). L’ECG normale o
accentuazione sopraslivellamento ST ma la diagnosi è confermata
con l’ecocardiogramma che evidenzia versamento pericardico.
Questa complicanza è una indicazione a sospendere una terapia
anticoagulante in corso, per rischio di emopericardio.
Sindrome di Dressler o pericardite post-infartuale: si instaura a
causa di una reazioni autoimmune verso il t.pericardico alterato.
Insorge da 1 a 6 settimane dopo l’infarto miocardico transmurale.
Si presenta con il dolore classico della pericardite insieme a
febbre. Si auscultano sfregamenti pericardici; l’ECG evidenzia i
segni distintivi della pericardite più facilmente rispetto
all’epistenocardica perché i segni della lesione ischemica sono
ormai regrediti. L’ecocardiogramma mostra un versamento e
permette la diagnosi.
Tromboembolia: l’embolia è frequente in caso di infarti estesi,
complicati da shock e scompenso. L’attuale mobilizzazione
precoce insieme all’uso di terapie antitrombotiche ha quasi
azzerato l’incidenza di embolie polmonari. L’embolia sistemica
consegue alla formazione di trombi intracavitari murali che si
generano a livello di aree aneurismatiche o anche solo
acinetiche/discinetiche. E’ più frequente nell’infarto anteriore e
della punta. Quando si evidenziano dei trombi si esegue una
terapia anticoagulante (oltre all’assunzione basilare di farmaci
- chiedere di tossire cercando tumefazioni, distensione,
ESAME OBIETTIVO ADDOME dolore (se tosse provoca dolore, retrazione, movimento di
L’esame obiettivo dell’addome non è facile: la variabilità della protezione →peritonite)
sintomatologia riferita dai pazienti è altissima. Questo sia
perché la cavità addominale è particolarmente estesa, sia Mani: ippocratismo, coilonichia (unghie a cucchiaio per
perché al suo interno vi è un’enorme quantità di strutture carenza Fe, B12,folati), leuconichia (ipoalbuminemia), eritema
(visceri, vasi e muscoli che possono determinare una palmare (malattia epatica cronica, gravidanza), lunula blu
sintomatologia). (malattia di Wilson), contrattura di Dupuytren (epatopatia
L’esame obiettivo dell’addome si articola nelle stesse 4 fasi ma alcolica), pigmentazione pieghe cutanee, atrofia muscoli
la sequenza di queste risulta modificata ispezione, intrinseci (lesioni T1), polsi dolenti, segni patologia sistemica
auscultazione, palpazione, e percussione – l’auscultazione è (sclerosi sistemica, AR)
anteposta alla palpazione onde evitare che la conduzione *Asterixis: (in inglese flapping tremors), costituiscono un segno
patologico dovuto a encefalopatia epatica o insufficienza renale acuta
dell’esame obbiettivo stesso stimoli la peristalsi; inoltre,
o cronica. Chiedendo al soggetto di porre le braccia distese davanti a
nell’esame obbiettivo dell’addome, la palpazione va sempre sé con i polsi in dorsiflessione e dita a ventaglio, si può rilevare un
anteposta alla percussione, per evitare la contrazione dei tremore grossolano a scosse ampie aritmiche dette a "battito di
muscoli della parete addominale anteriore. farfalla" (flapping), date da perdite intermittenti del tono muscolare;
Punti di repere anatomici dell’addome la postura viene anche temporaneamente abbandonata per
Ogni volta che dobbiamo localizzare un dolore, una massa o un rilasciamento del polso per essere subito riassunta (asterissi). Tale
rilievo obiettivo palpatorio, dobbiamo farlo utilizzando una tremore può essere anche provocato, nelle forme più lievi, con
precisa suddivisione in regioni anatomiche. Questa suddivisione estensione dorsale passiva delle mani.
è garantita dall’intersezione di rette immaginarie verticali e Braccia:
orizzontali che consentono la ripartizione dell’addome in nove - Frequenza polso, prima da sola, poi valutare frequenza
regioni o in quattro quadranti. respiratoria e tipo di respirazione con dito ancora sul polso
Suddivisione dell’addome in nove regioni (infezione? Sepsi?)
Queste nove regioni (ipocondrio dx e sx, fianco dx e sx, fossa - Palpare avambraccio in cerca di fistole AV (accesso per
iliaca dx e sx, epigastrio, mesogastrio e ipogastrio) sono emodialisi in stadio finale insufficienza renale)
delimitate da quattro linee: due orizzontali e due verticali. - Controllare il distretto della sindrome della VCS (braccia,
• Le due linee verticali sono rappresentate dalle linee torace superiore, dorso superiore) alla ricerca di spider naevi
paracentrali che decorrono parallelamente alla linea - Cercare ecchimosi, pigmentazione, lesioni da grattamento
mediana e si collocano ad uguale distanza: Collo:
o Sia dalla LINEA MEDIANA; - Valutare i linfonodi cervicali e sovra-claveari (linfonodo di
o Sia dalla VERTICALE passante per la spina iliaca antero- Virchow, segno di Troisier: linfoadenomegalia sovraclaveare
superiore. sinistra → carcinoma gastrico)
• Le due linee orizzontali sono: - La pressione venosa giugulare aumenta in casi di sovraccarico
o La linea trans-pilorica che è una retta orizzontale che di liquidi (insufficienza renale, insufficienza epatica),
cade a metà tra la fossetta del giugulo (sopra il manubrio insufficienza tricuspidalica (può causare epatomegalia
dello sterno) ed il pube. pulsante)
o La linea bisiliaca che si trova tra le due spine iliache - Cicatrici da cateteri tunnellizzati o altri accessi venosi centrali
antero-superiori destra e sinistra. Viso:
Suddivisione dell’addome in quattro quadranti Cute e occhi→Ittero, anemia, xantelasma, anelli di Kayser-
Questa suddivisione è garantita dall’intersezione di due linee: Fleischer (anello verde-giallo al margine della cornea, m. di
una verticale (la linea mediana) ed una orizzontale Wilson), occhi incavati
perpendicolare ad essa passante a livello dell’ombelico. Questo Bocca→
tipo di suddivisione è meno precisa nella localizzazione di una -Stomatite angolare (carenza tiamina, B12, Fe) Pigmentazione
massa, soprattutto se essa è di piccole dimensioni. (s. di Peutz-Jeghers)
NB: L’esame obiettivo dell’addome può essere completato -Teleangectasie (TEE)
all’esplorazione rettale o vaginale che a volte sono in grado di -Ulcere (MICI)
evocare una sintomatologia specifica – soprattutto in presenza -Glossite (carenza Fe, B12, folati)
di processi patologici o infiammatori a carico dell’addome
basso, della pelvi o dell’appendice . Addome: l’ispezione dell’addome consente di verificare alcuni
Ispezione aspetti come
Generale: 1.Conformazione addome
- stato generale (malato/sano/cachettico/tranquillo) L’addome può essere:
- indizi/medicine vicino al pz (ciotola vomito, borse da • Piano :addome che non denota segni patologici o segni di
stomia) accumulo
- colorito (pallore, ittero, uremico), BMI, tatuaggi, aspetto • Convesso: leggermente globoso;
cushingoide • Globoso: crea anteriormente un globo, una “palla”. Es
- contorni/distensioni anormali l’addome di un paziente ascitico, obeso o sovrappeso
- segni di malattia epatica cronica (fetor epatico, (anche se magari in questi casi la parete dell’addome non è
porpora,spider naevi, asterixis*,lesioni da grattamento, così tesa);
ginecomastia,eritema palmare, atrofia muscolare,ittero), • Incavato o “a barca” tipico di stati di denutrizione avanzata
malignità, anemia, ittero, linfonodi di Virchow o di soggetti cachettici;
- pulsazioni visibili, peristalsi, masse, strie, ernie.. • Batraciano tipico di soggetti con versamenti ascitici di
- valutare direzione flusso se vene dilatate sulla parete vecchia data. Le porzioni laterali dell’addome superano sia
addominale a destra che a sinistra le linee del profilo dell’addome
stesso. L’addome che “straborda” a destra e a sinistra
• A grembiule. Un addome che straborda anteriormente è a 5.Reticoli venosi superficiali
grembiule perché va verso AVANTI e si APPENDE; • In presenza di ipertensione portale (epatopatia cronica)
• Piatto: dovuto spesso ad una contrazione dei muscoli avremo il caput medusae. In questo caso le vene si
addominali che insorge in presenza di addome acuto, di dipartono a raggiera partendo dal centro. Quando aumenta
peritonite. È importante valutare la presenza di simmetria. la pressione a livello portale posso avere un graduale
2.Stato dei tegumenti riaprirsi del circolo periombelicale che si ricanalizza per
Poi c’è lo stato dei tegumenti oltre alla valutazione del pannicolo trovare la valvola di sfogo (è un circolo collaterale).
sottocutaneo, della distribuzione degli annessi piliferi. Possono • In presenza di vene con decorso parallelo alla linea mediana
essere visibili: iperpigmentazioni, cicatrici, ernie, vescicole, devo pensare ad un circlo collaterale vena cava superiore-
arrossamenti, smagliature, strie rubre. vena cava inferiore
Posso infatti visitare il paziente e accorgermi che ha delle 6.Ernie inguinali e manovra di Valsalva
vescicole a disposizione metamerica che possono farmi pensare Posso anche vedere ernie inguinali facendo eseguire al paziente
ad un herpes zoster; oppure nella zona delle pieghe ci sono degli manovre che aumentino la pressione endoaddominale, riesco
arrossamenti con un bordo più MARCATO (come quelle che si proprio a vedere lo spostarsi a livello inguinale della zona in cui
verificano nelle micosi cutanee) o lesioni emorragiche come c’è l’ernia. Chiedo al paziente: di fare un colpo di tosse; di
ematomi o petecchie o strie rubre che possono essere sforzarsi come se dovesse “andare di corpo”. Allo stesso tempo
espressioni patognomoniche del morbo di Cushing. Queste osservo la zona inguinale: se riesco a rilevare un avanzamento
lesioni (le strie rubre) sono striature che si distinguono dalle di una delle due regioni inguinali in maniera asimmetrica,
smagliature (che hanno un colore perlaceo) perché hanno un potrebbe trattarsi di un cedimento del tessuto del canale
colore rosso. inguinale o comunque della presenza, al suo interno, di un’ansa
3.Cicatrice ombelicale intestinale. La manovra di Valsalva si esegue CONTRAENDO I
• normointroflessa (c’è una vera e propria fossetta); MUSCOLI ADDOMINALI A NASO E A BOCCA CHIUSA. Questo in genere
• spianata provoca anche una diminuzione del ritorno venoso al cuore.
• estroflessa: espressione di un’aumentata PRESSIONE
ENDOADDOMINALE. L’aumentata pressione endoaddominale Percussione
potrebbe essere legata alla presenza di liquido; per esempio Fegato: percuotere per mappare il bordo superiore e inferiore
un paziente con un versamento ascitico importante, in del fegato
genere, ha una pressione endoaddominale che porta la Milza: definire il bordo superiore ed inferiore, percuotendo dal
cicatrice ombelicale prima a spianarsi e poi a estroflettersi. bordo della milza che è stato palpato, intorno fino alla linea
È anche importante valutare se le cicatrici sono medio-ascellare a livello del 10° spazio intercostale
normoconformate o se sopra le cicatrici si è formato un Vescica: se piena, la regione sovrapubica sarà ottusa
cheloide. Il paziente che forma cheloidi nella fase di Ascite: ottusità migrante
cicatrizzazione di una qualsiasi ferita ha una costituzionale
predisposizione a formare RIDONDANTE TESSUTO FIBROTICO, per cui è Palpazione
possibile che quel paziente che sulla cicatrice chirurgica La palpazione, soprattutto per chi utilizza la mano destra, va
presenta un grosso cheloide abbia, all’interno dell’addome, una effettuata mettendosi a destra del paziente; SOLO PER LA
situazione anche peggiore e – se avesse anche problemi PALPAZIONE DELLA MILZA CI SI METTE A SINISTRA. La palpazione
occlusivi intestinali – potrebbe essere affetto da una sindrome dell’addome si fa con più facilità quando il paziente ha le gambe
aderenziale con formazione di cicatrici che strozzano il tubo leggermente flesse perché questo provoca un maggiore
digerente. rilasciamento dei muscoli della parete addominale e consente
4.Movimenti della parete addominale: peristalsi, respirazione al medico di affondare le mani nella parete dell’addome senza
e pulsazioni. incontrare la resistenza della muscolatura. Lo scopo principale
Posso talvolta osservare – soprattutto in soggetti della palpazione è quello di localizzare dolori spontanei o
particolarmente magri – i movimenti intestinali. Questi sono provocati ma serve anche per studiare le caratteristiche degli
tanto più evidenti quanto più il soggetto presenta un organi addominali oppure di masse. La palpazione deve essere
iperperistaltismo che, se patologico, può essere legato a rassicurante e confortevole, non aggressiva. È importante
fenomeni OCCLUSIVI o SUB-OCCLUSIVI. La peristalsi non è però il solo cominciare: con la PALPAZIONE SUPERFICIALE; DA UN PUNTO LONTANO
fenomeno in grado di indurre un sollevamento della parete DA QUELLO IN CUI IL PAZIENTE RIFERISCE DOLORE: in caso contrario si
intestinale: anche la RESPIRAZIONE ed alcuni FENOMENI VASCOLARI si avrebbe la contrazione della muscolatura addominale che
associano a movimenti della superficie dell’addome. Posso renderebbe la palpazione più difficoltosa.
quindi, osservando l’addome: Palpazione superficiale
• rilevare i movimenti peristaltici dell’intestino che si La palpazione superficiale viene condotta per sondare:
ripercuotono sulla parete addominale; • la sensibilità dell’addome (esistono patologie irritative
• verificare come alcuni pazienti – per supplire a problemi addominali che inducono uno stato di ipersensibilità
respiratori significativi a livello polmonare – mettano in atto addominale) ;
meccanismi di respirazione addominale contraendo i • il tono della muscolatura addominale;
muscoli accessori (i muscoli respiratori accessori sono • la dolorabilità;
coinvolti unicamente nel corso di un’espirazione forzata e • eventuali tumefazioni.
sono: gli intercostali esterni, il retto dell’addome, il La dolorabilità ad una palpazione leggera è sempre sospetta.
trasverso e gli obliqui sia interno che esterno). Altrettanto dicasi per una tumefazione o una massa: se riesco a
• individuare pulsazioni abnormi a livello dell’addome. rilevarla già con una palpazione superficiale significa che la
Questo non è necessariamente patologico: soggetti giovani massa / tumefazione ha già raggiunto dimensioni notevoli. La
e magri, se si sdraiano e si guardano l’addome possono palpazione superficiale si esegue sull’addome con la mano a
percepire una lieve pulsazione – che può essere addotta sia piatto. È una palpazione delicata e morbida e non si esegue mai
alla peristalsi (in soggetti molto magri) che alla ritmica con la punta delle dita – che invece mi servono nella fase della
pulsazione dell’aorta addominale. palpazione profonda –: possiamo accorgerci di alterazioni della
sensibilità, alterazioni del tono muscolare – contrattura Carcinoma del colon: soprattutto del sigma-cieco possono
localizzata o meno nell’irritazione peritoneale – e tumefazioni essere normalmente palpabili (il volume e la consistenza
superficiali. dipendono dal contenuto fecale e dal tono intestinale); una
Palpazione profonda massa colica persistente durante diversi esami eseguiti in 3-4
La palpazione profonda invece è quella che mi consente di giorni ha un’elevata probabilità di essere di natura
valutare: carcinomatosa. Circa i 3/4 dei carcinomi del colon destro
• le caratteristiche degli organi parenchimatosi; presentano una tumefazione palpabile, a volte anche
• eventuale presenza di masse e tumefazioni profonde; precocemente, mentre solo 1/4 dei carcinomi del colon sinistro
• eventuali aree e punti di dolorabilità. presenta una tumefazione palpabile, spesso associato ad altri
• Alterazioni profonde a carico della parete addominale sintomi (come alterazioni dell'alvo, dolore colico, emorragie
come ernie, laparocele, diastasi (allargamento dei muscoli rettali, ecc…).
retti dell’addome). “Ci devo infilare dentro in profondità” Ascesso appendicolare: é una conseguenza di
la mano o un dito per rendermi conto se c’è una breccia un’appendicolopatia acuta, quando tale processo evolve verso
nella struttura muscolare del paziente. la necrosi o la perforazione in presenza di una buona risposta
La palpazione bimanuale è spesso d’aiuto nella palpazione difensiva locale; si ha una massa palpabile in fossa iliaca destro
profonda, soprattutto quando palpiamo il fegato, la milza e i che spesso occupa il cavo del Douglas, valutabile con
reni esplorazione rettale.
L’altro aspetto è quello della trattabilità dell’addome alla Morbo di Chron: é un'infiammazione locale algica a carico
palpazione: è uno degli aspetti che inizialmente devono essere del'intestino e del peritoneo, con formazione cronica di fistole,
presi in considerazione. L’addome è trattabile quando il stenosi ed occlusioni; si possono associare sindromi da
paziente non si blocca, non si irrigidisce e non riferisce dolore. malassorbimento, dita a bacchetta di tamburo, iriti, eritema
Questa contrazione può essere volontaria, a base psicogena, o nodoso ed artriti.
involontaria, come può accadere in caso di irritazione Diverticolosi/diverticoliti: il ripetersi di numerosi episodi
peritoneale. La trattabilità va valutata separatamente sia per la diverticolitici può produrre una reazione granulomatosa
palpazione superficiale che per la palpazione profonda. circoscritta attorno alla sede infiammatoria, così intensa da
costituire una tumefazione che può raggiungere proporzioni
Tumefazioni: quando trovo una massa dovrò descrivere la notevoli (come un mandarino).
massa in relazione a: Echinococcosi addominale: la presenza di cisti da echinococco
• Sede: quadrante (che possono essere presenti in qualsiasi organo addominale) si
• Forma: tondeggiante, ovalare, reniforme, manifestano quando raggiungono dimensioni superiori a quelle
regolare/irregolare, liscia/micro/macronodulare di un mandarino; possono essere singole/multiple e tendono a
• Dimensioni: descritte in termini di centimetri e non in dislocare la matassa intestinale, inducendo impronte su anse
termini di dita dal momento che queste hanno dimensioni adiacenti.
variabili da individuo a individuo. Se non si riesce ad avere Tumefazioni extraperitoneali:
un’idea dei centimetri si può usare un termine di paragone Una massa addominale inferiore extraperitoneale può essere
(arancia, mandorla etc.); attribuita nella donna all’utero, agli annessi uterini oppure alla
• Consistenza: dura, duro-lignea, parenchimatosa come vescica; per il carcinoma uterino la palpazione più probabile
quella del fegato, elastica, molle, fluttuante che è tipica di correla con l’evoluzione per stadi evolutivi della patologia
un ascesso ricolmo di liquido ma circondato da capsula; oncologica. Può essere una cisti ovarica, una gravidanza
Domanda: I vari tipi di consistenza della massa devono quando la massa con ottusità plessica aumenta a partire dal
essere detti nell'ordine teso-elastica, parenchimatosa, bacino verso l’alto, non è delimitabile inferiormente, non é
dura, duro-lignea) mobile con la respirazione e può essere accompagnata da
• Dolorabilità: è importante perché, ad esempio, ci sono timpanismo lateralmente ad essa.
condizioni infiammatorie che possono dar luogo a masse
dolenti. Tipicamente, invece, le lesioni neoplastiche Tipi di dolore addominale (domanda):
possono non essere dolenti alla palpazione profonda;
• Mobilità, altro parametro fondamentale:
o Una LESIONE BENIGNA si accresce ma non infiltra né i
piani superficiali né i piani profondi: voi la potete
prendere, toccare e spostare perché scivola sui piani
che incontra;
o I TUMORI MALIGNI infiltrano i piani che incontrano e
quindi non sono mobili.
• Pulsatilità: la pulsatilità con pulsazione unidirezionale
(contatto vascolare) o pluridirezionale (origine arteriosa).
Una massa pulsatile potrebbe farvi pensare anche ad un
aneurisma.
• il Colorito cutaneo con pigmentazioni, arrossamento,
pallore
• la Temperatura per aumento o diminuzione della
temperatura sia locale che a livello sistemico
- SOCRATES
Tumefazioni intraperitoneali:
Le cause principali di masse addominali inferiori intraperitoneali - Cause comuni: irritazione mucosa (gastrite acuta), spasmo
sono soprattutto di pertinenza intestinale e sono: della m.liscia (enterocolite acuta), distensione capsulare
(congestione del fegato), infiammazione peritoneale
(appendicite acuta), stimolazione diretta del n.splancnico Pacini sono presenti nel derma dei polpastrelli in numero di
(interessamento retroperitoneale di un tumore). 20/mm, e garantiscono una risoluzione spaziale di gran lunga
- Carattere (castante,colico,acuto,sordo), durata e frequenza superiore a quella dell’occhio, certamente sufficiente a palpare
gli acini: in questo consiste la palpazione microscopica.
dipendono dal mecc.produzione
L’approccio è sempre uguale, ma in questo caso bisogna palpare
- Posizione e distribuzione dipendono dal sito anatomico con delicatezza la superficie del fegato, sentirla scorrere sotto i
- Momento di insorgenza e fattori che lo peggiorano o polpastrelli: si percepirà come una sottilissima granulosità,
migliorano (pasti,defecazione,sonno) hanno importante come un gel, data dagli acini che compongono sì una massa
correlazione con mecc.patogenetic unica, ma possono muoversi, si possono sgranare, gli uni
- Dolore riferito: infarto miocardico a regione epigastrica; rispetto agli altri. La loro è un’articolazione “serrata”, cioè la
patologia pleurica distanza tra i singoli acini è minore delle dimensioni del singolo
acino.
La palpazione del fegato femminile presenta caratteristiche
PALPAZIONE DEL FEGATO
peculiari:
Il fegato è palpabile solo in inspirazione profonda, cosicché il
• la parete addominale è più cedevole che nell’uomo;
diaframma si abbassa e lo spinge inferiormente, rendendo
palpabile solo il margine inferiore. • la consistenza del fegato è di gran lunga minore,
1.Quando si palpa il fegato bisogna porsi alla destra del somiglia a quella di un fegato maschile steatosico;
paziente, allineando la propria spalla alla sua (così da potere • l’articolazione tra gli acini, cioè il movimento che
muovere meglio la mano destra). ognuno di loro compie rispetto agli altri alla palpazione
2.A questo punto, si poggia il palmo della mano destra microscopica, è molto più libera che nell’uomo.
sull’arcata costale del paziente, si dispone la mano
orizzontalmente (il pollice quindi punta in alto, verso la testa del Gli atlanti di Anatomia propongono un’immagine del fegato ben
paziente) e ci si “aggrappa” al margine inferiore dell’arcata definita: un organo rosso vinaccia, alloggiato in ipocondrio
costale, lasciando una “linea di rispetto” (un intervallo) di 3 cm destro, al di sotto dell’emicupola diaframmatica omolaterale,
circa. che sporge dall’arcata costale con il suo margine inferiore ben
3.Pian piano bisogna guadagnare spazio in profondità, netto, talvolta definito addirittura “tagliente”. In realta, in vivo
attraverso pannicolo adiposo e strato muscolare, non è così, a partire dal margine inferiore che si definisce
verticalizzando poco la mano, per intercettare il fegato durante “tagliente” nella cirrosi, e non in circostanze normali. Questa ed
l’inspirazione. altre discrepanze si spiegano con un semplice dato: gli atlanti
4.A questo punto si chiede al paziente di prendere un bel respiro raffigurano gli organi così come si presentano nel cadavere.
con la bocca e trattenere l’aria per qualche secondo (per Dunque, l’aspetto cadaverico del fegato va integrato con le sue
completare del tutto la palpazione si chiederà al paziente di caratteristiche nel vivente: si tratta di un organo altamente
inspirare più volte); durante la contrazione del diaframma si perfuso, con un flusso entrante di 1500cc/min di sangue, a
intercetta una massa di consistenza ferma che si porta pressione non elevata ma non trascurabile.
inferiormente, ed è proprio il fegato. Il fegato è quindi “rigonfio” del sangue che lo attraversa, per cui
NB: La palpazione può essere effettuata anche bimanualmente. si può dire che la forma del fegato nel vivente è il risultato del
Quindi procediamo con il valutare la consistenza dell’organo lavoro che il cuore svolge su di esso (e sugli organi sistemici in
(esempio, parenchimatoso), le caratteristiche della superficie, generale): per cui il fegato assume le sembianze di un
se essa è liscia, bozzoluta o finemente irregolare, la definizione palloncino, più o meno, perde quel margine tagliente che
del margine se ad esempio è tagliente come nel caso di normalmente gli si attribuisce, e che invece risulterà
epatopatie croniche o comunque nella cirrosi epatica. Le parti arrotondato. Quando si palpa il fegato, si percepisce una
della mano che si utilizzeranno maggiormente sono i consistenza che risulta dalla sua altissima perfusione: si
polpastrelli, perché dotati di un’acuta sensibilità tattile definisce caratteristicamente “parenchimatosa”.
discriminativa. Quindi, con i polpastrelli, ci si porta da laterali a Consideriamo il colore del fegato, rosso vinaccia: possiamo, per
mediali, indagando il margine inferiore dell’organo: l’incisura è similitudine, associarlo alla sua consistenza normale
evidente, è il punto in cui la curvatura del margine cambia parenchimatosa. Nell’uomo, il fegato è assolutamente di questo
leggermente e si percepisce come un “gradino”1. La consistenza colore, in quanto la gittata cardiaca è sensibilmente maggiore di
di un fegato maschile è ferma: riesce a spostare la mano quella nella donna, quindi il fegato maschile è più perfuso e di
dell’operatore e la sua capsula non si deforma affatto con consistenza maggiore. Nella donna, la gittata cardiaca minore
facilità, non è improntabile. Per quanto riguarda la superficie, irrigidisce di meno il parenchima epatico, quindi la consistenza
fino a questo punto si è riusciti a discriminare grossolanamente normale del fegato femminile sarà minore di quella del fegato
se è liscia o scabra (nodulare), ma per essere più precisi bisogna maschile: continuando con la similitudine con i colori, il fegato
procedere alla palpazione microscopica. nella donna è “meno violaceo”.
Nella palpazione microscopica, bisogna immaginare che la Un fegato patologico avrà consistenza aumentata o diminuita in
consistenza di un fegato maschile normale assomiglia a quella base all’alterazione di base:
di un sacchetto pieno di sabbia bagnata2: improntabile con una • in caso di steatosi, il fegato si presenterebbe più
certa fatica. Nel caso di un fegato femminile normale, il giallastro, color ocra, di consistenza molto minore
paragone più appropriato è con un sacchetto di sabbia asciutta, perché gli arriva meno sangue
più facilmente deformabile. Ogni granello di quest’ipotetica • in caso di fibrosi, sarà certamente più duro, di color
sabbia corrisponde in realtà ad un acino di Rappaport, che ha grigio ferro. Il margine è tagliente perché la fibrosi
dimensioni scarsamente risolvibili ad occhio nudo: sono impedisce il corretto flusso sanguigno e la conseguente
presenti in numero di 4-5/mm, ed il potere di risoluzione espansione del parenchima: il fegato conserva la sua
dell’occhio umano è al massimo 0,1 mm. Invece, i corpuscoli del forma cadaverica perché non è più estensibile.
Punti di dolorabilità colecistica: PUNTO DI MCBURNEY: punto di congiunzione tra il terzo distale
PUNTO CISTICO: cade in corrispondenza del punto di ed il terzo medio della linea tracciata tra l’ombelico e la spina
intersezione del margine laterale del muscolo retto di destra iliaca anteriore-superiore. Rappresenta il punto appendicolare
(linea paracentrale) con l’arcata costale. Nel momento in cui per eccellenza.
nella palpazione profonda esercitate una pressione in PUNTO DI LANZ: il punto tra il terzo distale e il terzo medio della
corrispondenza del punto cistico, seguendo la manovra per la linea bispinoiliaca (ovvero la linea che unisce le due spine iliache
palpazione del fegato che vi ho indicato pocanzi, mentre il anterosuperiori).
paziente è intento a compiere un’inspirazione profonda, ✓ Manovra e segno di Blumberg che se positivo è indicativo
potrete palpare il fondo della colecisti. di irritazione peritoneale. Il segno è positivo nel momento
✓ Si parla di Segno di Murphy positivo nel caso in cui, durante in cui il paziente avverte un dolore di rimbalzo alla
la palpazione in corrispondenza del punto cistico, il paziente decompressione dopo aver esercitato una palpazione
blocchi improvvisamente l’atto inspiratorio a causa del forte profonda e rapida (quindi rimuovete subito la mano). La
dolore avvertito. Generalmente questo segno è positivo in palpazione in questo caso va effettuata in corrispondenza
caso di infiammazione della colecisti (esempio nel caso di del punto di Mc-Burney.
colecistite o in seguito alla formazione di sedimenti ✓ Segno di Rovsing: dolore riferito al quadrante inferiore dx
colecistici). alla palpazione del quadrante inferiore sn (per distensione
✓ Segno di Courvoisier-Terrier consiste nella palpabilità della del cieco)
colecisti in corrispondenza del punto cistico (o punto di
Murphy) in caso di ostruzione delle vie biliari distali Segno di Cullen e di Gery-Turner(domanda):
(esempio neoplasia della testa del pancreas). In questa Cullen→discolorazione blu attorno all’ombelico come segno di
condizione il segno di Murphy potrebbe non essere emoperitoneo
positivo. Tuttavia alla palpazione potreste facilmente Gery-Turner→ discolorazione blu-rosso-viola o verde-marrone
avvertire una sensazione di distensione della colecisti. Vi dei fianchi (segno di Gery-Turner) indice del catabolismo
sono però condizioni in cui a dispetto dell’esistenza di tissutale dell’emoglobina)
fenomeni ostruttivi lungo le vie biliari distali cui si Sono segni poco comuni, indicativi della presenza di una
accompagna ittero , non apprezzerete alla palpazione il pancreatite necrotizzante severa.
fondo della colecisti : 1) atrofia della colecisti , oppure 2)
storia inveterata di litiasi della via biliare e della colecisti PALPAZIONE DEL COLON
che ha consentito lo sviluppo di un rivestimento fibroso e Gli atlanti di Anatomia solitamente presentano il colon come un
inestensibile lungo le pareti della colecisti. viscere cavo con haustra trasversali e tenie longitudinali,
Legge di Courvoisier-terrier distingue un ittero dovuto a un disposto come una sorta di cornice nell’addome, con il colon
calcolo da quello dovuto a una compressione da parte di un destro in regione lombare destra lateralmente, il colon sinistro
tumore della testa del pancreas (nel caso del tumore, in regione lombare sinistra lateralmente, ed il colon trasverso
ittero+ colecisti dilatata e palpabile; nel caso del calcolo, più o meno orizzontale. Di conseguenza, essendo portati a
colecisti sclerotica per l’irritazione cronica e quindi non proiettare le immagini degli atlanti sui pazienti, si cerca spesso
dilatabile e non palpabile+ ittero) di palpare il colon ai lati dell’addome. Tuttavia, anche in questo
caso, quella è la posizione che il colon assume nel cadavere, in
Semeiotica Colecistite (domanda): cui è atonico. Nel vivente la posizione del colon è diversa. Infatti,
Anamnesi: dolore addominale in QSD o Epigastrio, può irradiare esso è l’organo dove finisce la digestione e la fermentazione si
a spalla dx o schiena, costante e severo. Inoltre: febbre, svolge ai massimi livelli, per cui contiene via via sempre più aria,
nausea,vomito, anoressia. Spesso storia di indigestione cibo ed in virtù di questo “galleggia” in cavità addominale, perché
grasso circa 1h prima dell’insorgenza dolore. risulta avere un peso specifico minore delle altre anse
EO generale: aspetto malato, febbrile, tachicardico,debubito intestinali. In sezione, il colon del paziente apparirà più o meno
immobile(x infezione peritoneale parietale aggravata da rotondo, perché disteso dall’aria, ancorato al retroperitoneo dal
movimento) suo meso, che a sua volta in sezione appare come una struttura
EO addome: contrattura di difesa volontaria e involontario in lineare: l’immagine richiama quella di un palloncino legato a un
ipocondrio dx, segno di Murphy positivo ++ filo. Proprio come farebbe un palloncino, anche il colon tende a
Se complicanze→ sepsi (gangrena), peritonite (perforazione), risalire e portarsi verso l’alto se il paziente è sdraiato. Dato che
crepitio addominali (colecistite enfisematosa), ostruzione la parete addominale è una volta e non una tavola, il colon
intestinale (ileo biliare) tenderà a portarsi alla sua sommità, quindi ad avvicinarsi alla
DD Colangite e colecistite (domanda): linea mediana, trattenuto dall’ulteriore spiazzamento proprio
Colangite caratterizzata da triade di Chartcot: dal suo mezzo di fissità, cioè il meso.
- ittero (ostruzione via biliare) Quindi il colon, che ci si aspetterebbe in posizione laterale,
- dolore (colica biliare per vie biliari sotto pressione) tenderà a medializzarsi nel paziente disteso, tanto quanto glielo
- febbre (esordio con brivido,sale, scende con sudorazione. La consentirà il suo meso: dato che il mesocolon di sinistra è più
febbre si verifica perché nella fase dell’ostruzione acuta c’è lungo, il colon discendente sarà più mediale del colon
una batteriemia Quando la pressione all’interno dell’albero ascendente, che per una sua brevissima parte, una frazione del
biliare supera quella del sistema venoso sovraepatico, i germi cieco, risulta addirittura retroperitoneale.
passano nelle vene sovraepatiche e vanno in circolo ed è in Dal momento che la pelvi non è palpabile, il colon si può palpare
questo momento che c’è il brivido). solo nella sua porzione addominale, quindi al livello dei
+ leucocitosi segmenti adiacenti alle flessure. Ponendosi alla destra del
Nei casi gravi la batteriemia e la sepsi possono portare a paziente, si dispone la mano a cucchiaio, posizionandola in
ipotensione e stato mentale alterato (i 5 segni di Reynold) regione lombare di sinistra e portandosi medialmente,
affondando (senza eccessiva pressione) i polpastrelli nella
Punti di dolorabilità appendicolari: parete addominale. Man mano che si procede, si arriverà ad
intercettare il margine sinistro del colon discendente, che si
presenterà come un ostacolo all’ulteriore movimento della quest’ultima si potrà percepire l’onda risultante dallo
mano, in quanto, anche esercitando più trazione, il mesocolon spostamento del liquido intraaddominale. Alla ricerca del fiotto
non potrà distendersi più di tanto, ed il colon sarà trattenuto addominale è tuttavia è da preferirsi l’analisi percussoria
nella sua posizione. Con questa manovra si riesce ad dell’ottusità mobile in quanto più semplice e conducibile
“arpionare” il colon; una volta individuato, si può procedere, autonomamente senza richiedere aiuto.
con i polpastrelli, a palpare le tenie e la parete opposta al meso. Una volta appurata la presenza di liquido, è possibile applicare
La parete colica non è una struttura omogenea, ma presenta il una manovra, la percussione raggiata che ci consente di
muscolo liscio longitudinale riunito in tre strutture, le tenie quantificarne il volume (nel caso in cui non si volesse o potesse
appunto, tra le quali si interpongono porzioni più sottili. ricorrere all’indagine ecografica), e poi monitorizzare
Utilizzando sempre i polpastrelli, ci si porta sulla parete l’andamento di tale versamento. Attraverso la percussione si
anteriore del colo discendente e ci si passa sopra per individuare individua l’area di ipertimpanismo da quella di ottusità, che nel
le tenie, che si presentano come rilievi discreti; poi queste si paziente supino è rappresentabile come una sorta di callotta
possono scostare l’una dall’altra –tra le due c’è come una ipertimpanica. Se il paziente è trattato con una terapia
cedevolezza, per introdurre le dita nella fessura tra di esse, al (esempio diuretica) efficace, si ottiene una riduzione del liquido
fine di misurare lo spessore della parete, che nel paziente ascitico, che causa un’ espansione dell’area ipertimpanica, dato
normale è di 0,7-0,8 cm –anche minore nella donna. Le che la pressione endoaddominale esercitata dal basso
dimensioni aumentano in caso di infiammazione, arrivando diminuisce e le anse si distendono. Valutando le modificazioni
anche a 3 cm in caso di colite di Crohn. Il colon trasverso non si che nel tempo subisce l’area di ipertimpanismo è quindi
palpa bene perché nascosto dal grande omento. La palpazione possibile monitorare l’efficacia di un’eventuale terapia.
del colon ascendente è pressoché speculare a quella del Possiamo allo stesso tempo servirci anche di altri parametri se il
discendente –tenendo però in considerazione che si porterà paziente è collaborante, come il peso e la misura della
meno medialmente dal momento che ha un meso più corto. circonferenza addominale, che vanno calcolati giorno dopo
Portandosi sempre da laterale a mediale, i polpastrelli giorno. Ovviamente le dimensioni circonferenziale della cavità
intercetteranno prima il margine destro del colon destro. Dopo addominale aumentano anche in caso distensione gassosa:
averlo individuato, ci si passa sopra con le dita per individuare l’analisi percussoria è importante ai fini discriminativi.
le tenie, separarle ed introdurre le dita tra di loro. L’ascite non è sempre associata a epatopatie croniche, possono
In una ragazza (nel sesso femminile la contrazione del colon è esservi asciti associate a patologie neoplastiche, che spesso si
più comune) con la colite, le tenie sono molto serrate ed il colon palesano grazie all’ascite stessa, come il tumore allo stomaco,
si presenta come una cordicella. È molto difficile separare le all’ovaio o alla testa del pancreas. Vi sono forme di ascite
tenie in queste condizioni, quindi bisogna effettuare prima un infiammatorie, a base infettive (come nell’ascite tubercolare),
massaggio con movimenti lenti in sede. e ancora, l’ascite può essere associata a scompenso cardiaco,
pericardite costrittiva, sindrome nefrosica e polisierosite. In
ASCITE questi ultimi quattro l’ascite è associata ad altre manifestazioni:
La presenza di liquido nella cavità addominale si ricerca pazienti con scompenso cardiaco e assai più frequentemente
valutando la presenza di aree di ottusità che si spostano alla con sindrome nefrosica possono presentare un quadro
mobilizzazione del paziente applicando la manovra dell’ottusità anasarcatico. La pericardite restrittiva vede in genere edema
mobile: si può osservare del liquido libero all’interno della agli arti inferiori.
cavità addominale con le anse intestinali che vi galleggiano Dopo l’esame obiettivo si possono ricavare ulteriori
davanti (contengono aria al proprio interno). È possibile informazioni in merito all’ascite attraverso l’esame della
immaginare un piano, un livello che separa queste anse PARACENTESI : questa consiste nel prelievo con aghi del
galleggianti dallo spazio occupato dal liquido che disegnato sulla materiale contenuto all’interno dell’addome. Generalmente il
superficie cutanea del paziente, si situa ad una certa distanza prelievo è effettuato in corrispondenza del punto opposto al
dall’ombelico. Nel momento in cui invitiamo il paziente a punto di McBurney, sull’emilato sinistro. (quindi lungo la linea
mettersi disteso di fianco o a ¾, questo livello si sposta e con bispinoiliaca, al punto di congiunzione tra il terzo medio e il
esso la sua distanza dall’ombelico cambierà, perché il liquido si terzo distale sinistro).
porta verso il basso e le anse verso l’alto, trascinate dall’aria che Il prelievo può essere a scopo diagnostico (paracentesi
ospitano all’interno. In sostanza questo livello che immaginiamo diagnostica) oppure a scopo evacuativo (paracentesi
separa un’area di ottusità ( contenuto idrico) da un’area di evacuativa), praticata nel caso di un versamento molto
iperfonesi ( le anse) alla percussione. Se il paziente è abbondante, tale da compromettere gli scambi respiratori,
collaborativo si può anche disegnare con una penna questo oppure inficiare la funzionalità renale (indipendentemente da
limite, vederne la distanza dall’ombelico e apprezzare come il una patogenesi dell’ascite a livello renale) diminuendo la
reperto percussorio cambi alla mobilizzazione del paziente. pressione di perfusione renale o comprimendo le vie urinifere.
Tutto ciò è possibile dal momento che il fluido in parola è libero La paracentesi diagnostica è importante per discriminare
nella cavità peritoneale e non già intrappolato all’interno delle primariamente la natura del versamento, determinare quindi se
anse. In quest’ultimo caso infatti non avremo una variazione del esso sia essudatizio o trasudatizio. L’elemento differenziativo
reperto percussorio. tra i due tipi di versamento è rappresentato dal contenuto
Inoltre, un addome globoso e disteso potrebbe essere così a proteico. Un tempo si usava fare sul campione la prova di
causa di aria, intrappolata all’interno delle anse intestinali. In Rivalta: si aggiungevano al campione delle gocce di acido
questo caso non c’ è un livello, alla percussione si evocano acetico: se iniziava a flocculare, allora la reazione era positiva ed
sempre e comunque suoni timpanici indipendentemente dalla erano presenti molte proteine. Nel caso in cui si tratti di
mobilizzazione del paziente. trasudato, escludo dall’elenco tutte le cause infiammatorie e
Altro tipo di manovra praticabile, che richiede però la presenza neoplastiche. Ipotizzo delle alterazioni nei giochi di pressione:
di due operatori o la collaborazione del paziente, è la ricerca del cirrosi, ipertensione portale, posso prendere in considerazione
“fiotto” addominale: una mano è posizionata sul fianco, anche l’ultimo gruppo, eccetto la polisierosite (infiammazione
un’altra dà dei colpetti sul fianco opposto, un’altra ancora è sistemica delle sierose). Nel caso di versamento essudatizio
invece posizionata sulla superficie addominale. Con invece considero varie possibilità : forme infettive,
neoplastiche. Ora invece il laboratorio fa un’analisi differente: • Consistenza: molle-parenchimatosa, duro-elastica, duro-
calcola il gradiente dell’albumina: si calcola la differenza (in fibrosa, duro- ligneo.
grammi/ dL) tra l’albumina plasmatica e l’albumina contenuta • Superficie: liscia e regolare, presenza di incisure trasversali
nel campione. Se il valore ottenuto è maggiore di 1.1 g /dL allora sul margine mediale (distinguo tra milza e massa renale o
il quadro è suggestivo di un’ipertensione portale (causa più neoplastica addominale).
frequente di ascite). Se inferiore a tale valore sarà giusto •Margini: quasi sempre lisci e regolari
considerare le altre cause di ascite. •Dolenzia: in genere le splenomegalie non sono dolenti
E’ importante poi considerare l’aspetto fisico del campione: se eccetto negli infarti splenici, infezioni, ascessi
è limpido, torbido, ematico, chiloso, biliare
Il laboratorio valuta anche altri parametri sul campione raccolto PALPAZIONE RENI:
come ad esempio la cellularità, importante per diagnosticare i Manovra del ballottamento: metodo di palpazione bimanuale,
vari processi infettivi: nel caso di peritonite batterica spontanea, consiste nel posare una mano nella regione lombare per
complicanza caratteristica dell’ascite da cirrosi epatica, si sostenere il rene mentre si pressa verso l’interno con l’altra
contano oltre 250 neutrofili per mm3. L’indagine può essere mano, la quale è posta nell’ipocondrio laterale in opposizione
completata da un’esame colturale e anche da un esame alla mano di sostegno.
citologico. In condizioni normali non sono palpabili. Per esserlo, devono o
DD: L’ascite non è sempre associata a epatopatie croniche. essere aumentati di volume o essere spostati dalla loro sede
Ascite portale/ epatica : naturale. Se si invita al paziente a inspirare si può apprezzare il
o Cirrosi; polo inferiore del rene in caso di aumento o abbassamento
o S. Di budd chiari (manovra di Guyon). Esistono altre manovre di palpazione:
o Trombosi della vena cava manovra di Glenard, manovra inversa di Glenard, manovra di
o Trombosi della vena porta Israel.
Ascite neoplastica: Il rene ptosico può essere riscontrato in caso di forti
o Neoplasia gastrica/ epatica / ovarica / linfoma / peritoneo dimagramenti che riducono l’adipe della capsula perirenale. Se
Ascite infiammatoria: si apprezza una superficie grossolanamente irregolare (come
o Tubercolosi palpare un sacco di noci) con aumento del volume del rene, ci
o Peritonite batterica si orienta verso il rene policistico.
o Pancreatite acuta
Altre forme: PALPAZIONE AORTA ADDOMIANALE:
o Scompenso cardiaco Normalmente la trasmissione della sua pulsazione è palpabile
o Pericardite costrittiva degli individui magri
o Sindrome nefrosica
o Polisierosite Auscultazione
N.B. L’ascite è sempre patologica Consente l’individuazione di suoni di origine intestinale e suoni
di origine vascolare. Bisogna chiedere al paziente di fare respiri
SPLENOMEGALIA: costanti con la bocca e auscultare con il diaframma dagli apici
Da valutare tenendo conto di altri sintomi→febbre, alle basi, confrontando l’emiaddome dx con il sn.
linfoadenopatia, porpora, artriti, ascite, soffi, anemia, calo Suoni di origine intestinale:
ponderale e sintomi neurologici centrali. Fisiologicamente sono espressione della progressione
Se massiva pensare ad LMC, mielofibrosi, leishmaniosi. attraverso peristalsi del contenuto addominale, liquido e
Palpazione: se si sospetta una splenomegalia ma non si è in gassoso che determina gorgoglii e borborigmi, che avvengono
grado di rilevarla, valutare il paziente in decubito laterale in modo irregolare alla frequenza di 5-30 al minuto, su tutti i
destro in modo che l'organo per forza di gravità scenda verso il quadranti. Quindi l’auscultazione dei rumori intestinali richiede
basso, divenendo più facilmente identificabile: anche in questo un lungo periodo di tempo, bisogna aspettare 30-60 secondi
caso si deve procedere in senso caudo-craniale, fino a rilevare prima di sentire rumori o di non sentirli affatto (peristalsi
il tondeggiante polo splenico inferiore. assente).
Normalmente la milza non è palpabile poiché si trova al di Questi rumori sono accentuati nel caso di processi flogistici in
sotto dell’arcata costale (ipocondrio sinistro). Se è corso, o nel caso di soggetti ansiosi (che esibiscono
apprezzabile, ci si orienta verso l’aumento di volume del iperperistaltismo) o nelle fasi iniziali di un’ileo meccanico. In
viscere (splenomegalia) oppure verso uno abbassamento di caso di occlusione intestinale (a causa ad esempio di una
esso (ptosi). neoplasia) meccanica i movimenti peristaltici a monte della
•La splenomegalia può essere lieve (il polo inferiore all’arcata ostruzione si fanno più vivaci, nell’intento di forzarla. Questo
costale), moderata (se supera l’arcata costale di 3-4 dita), comportamento di iperperistaltismo è condiviso da tutti gli
notevole (se raggiunge la linea ombelicale trasversa) e organi cavi (ureteri con calcoli , coledoco con litiasi) soggetti a
cospicua se supera l’ombelicale trasversa. Può raggiungere la un’ostruzione. Dopo questa fase reattiva iniziale, subentra una
fossa iliaca sinistra. fase di ileo paralitico, con blocco di peristalsi.
•Si procede alla palpazione ponendo sotto il margine costale I movimenti diminuiscono invece in corso di ileo meccanico,
sinistro tra l’emiclaveare e l’ascellare media la faccia palmare neuropatia diabetica, neuropatia autonomica.
della mano sinistra esercitando una lieve pressione partendo Patologicamente:
sempre dal basso. Il punto da palpare è sotto il margine costale - Iperperistaltismo (es ostruzione meccanica)
sinistro tra l’emiclaveare e l’ascellare media partendo sempre - Silenzio intestinale: nelle fasi avanzate di occlusione ,
dal basso. nell’ileo paralitico, nel post-operatorio, (24-48 h successive)
Esistono altri tipi di palpazione: Ad uncino, combinata, a scosse un paziente che ha subito un trattamento chirurgico nel
(se presente versamento ascitico). quale sono state manipolate le anse intestinali. Questo ci
La palpazione dell’organo ingrandito permette di valutare: spiega come mai dopo un intervento chirurgico sull’addome
• Dimensione (splenomegalia) in cm. si attende la rilevazione di movimenti peristaltici o il
paziente stesso riferisce l’apertura dell’alvo ai gas, prima di fibrosa,spessa,opaca e ad uncino, spesso è segnale di
consentire l’alimentazione. Se la peristalsi è bloccata e il insufficienza arteriosa dell’arto. Così il ritardo di
soggetto introduce cibo, questo in parte per gravità scende rivascolarizzazione del letto ungueale: comprimendo l’unghia,
giù, ma la gran parte viene rigurgitata. per esempio dell’alluce, si ottiene pallore del letto ungueale,
- Rumori metallici soprattutto nel caso di occlusioni che scompare velocemente in condizioni vascolari normali, ma
intestinali, che sembrano dei tintinii con ritardo più o meno grande a seconda del grado di ischemia.
- Rumori di spruzzo in caso di stenosi luminale e il contenuto Una zona importante da considerare nell'ambito dell'ispezione
intestinale attraversa velocemente la restrizione, dando vita è il calcagno, soprattutto in pazienti rimasti per lungo tempo
a questi caratteristici reperti auscultatori. degenti a letto i quali possono presentare lesioni da decubito in
- Sfregamenti nel caso di flogosi dei foglietti peritoneali tale sede. Altro elemento da considerare sono le discromie
- Suoni di origine vascolare cutanee dovute soprattutto a stasi venosa: si può notare spesso
A tal proposito sono importanti i SOFFI, espressione di una tinta marrone, color ruggine, a volte a chiazze in sede
turbolenza all’interno di strutture vascolari di grosse sopramalleolare. La stasi a livello capillare può provocare
dimensioni. I vasi generalmente coinvolti sono aorta, arterie distrofia degli elementi elastici della parete vasale e diapedesi
renali destra e sinistra, arterie iliache destra e sinistra. I soffi eritrocitaria nei tessuti circostanti. Viene liberata emoglobina
possono risultare da vasi stenosanti, aneurismatici. per lisi dei globuli rossi e sua degradazione ad emosiderina, che,
I punti di repere: impregnando cute e sottocute, conferisce loro il caratteristico
- Per l’aorta pochi centimetri al di sopra dell’ombelico, color ruggine.
- A. renali destra e sinistra a livello mesogastrico, linea La posizione per mettere in evidenza un cattivo scarico venoso
paramediana destra e sinistra è la seguente: si aiuta il paziente a sollevare gli arti inferiori al
- A. iliaca destra e sinistra al di sotto dell’ombelico (dietro fine di permettere lo svuotamento dei vasi. Quindi si fanno
l’ombelico l’aorta si divide nelle 2 iliache) mettere ciondoloni le gambe del paziente dal letto e sul lato
- A. Femorali più in basso dove l'afflusso venoso è ostacolato compare cianosi.
Palpazione
Completamento: rilevare presenza di edema sacrale o a livello E’ spesso importante documentare il volume degli arti che in
delle caviglie + controllo temperatura e stick urinarie+ esame prima istanza si apprezza all'ispezione. Per la misurazione si usa
porte erniarie, genitali esterni, canale inguinale, esplorazione un nastro centimetrato ed è necessario riferirsi a punti di
rettale. repere: ad esempio la regione sopramalleolare che è il punto più
stretto dell'arto, 10 cm sotto il margine inferiore della rotula
9 ESAME OBIETTIVO ARTI (segnare con matita demografica) per la misurazione
L'esame obiettivo dell'arto inferiore va effettuato con il comparativa delle gambe; per la coscia 10 cm sopra il margine
paziente sia in ortostatismo sia in clinostatismo; tuttavia in superiore della rotula.
quest'ultima posizione l'esaminatore spesso dimentica di Una manovra importante è valutare il riscaldamento dell'arto
svolgere un corretto esame anche delle zone posteriori che si esegue mediante termotatto, utilizzando il lato dorsale
dell'arto. Inoltre vengono perduti aspetti emodinamici della mano in modo comparativo: differenze comparative o
importanti che appaiono invece nel paziente in posizione segmentarie di calore possono instradare sui limiti di aree di
ortostatica: esempio le eventuali varicosità. alterata vascolarizzazione.
Ispezione Oltre a considerare i diametri degli arti bisogna considerare
All'ispezione un dato importante da rilevare è il colorito; un arto anche la loro lunghezza: infatti esistono condizioni patologiche
pallido rispetto al controlaterale può far pensare ad acquisite o congenite, come fistole artero-venose, o
un'ischemia cioè un diminuito afflusso di sangue arterioso. traumatiche che possono modificare la lunghezza di un arto;
Un arto arrossato può far pensare ad un fatto flogistico. Questo anche per queste misurazioni occorrono precisi punti di
può essere concomitante o corollario anche di un evento riferimento.
tromboflebitico. La tromboflebite è causata da Importante è conoscere i punti di repere dei polsi arteriosi:
un'infiammazione della parete venosa che si associa alla - polso femorale: si palpa al di sotto della piega dell'inguine nel
presenza di un trombo intraluminale Questa patologia può punto intermedio tra spina iliaca anteriore- superiore e
interessare vene superficiali (tromboflebite superficiale) o tubercolo pubico, tenendo conto che i vasi venosi sono situati
profonde (tromboflebite profonda). Modificazioni cromatiche medialmente all'arteria.
possono evidenziare zone cutanee con fenomeni regressivi fino - polso popliteo: si palpa nel cavo popliteo ed è il polso di più
alla necrosi. difficile rilevamento, perchè è in una posizione che si presta
Altro elemento ispettivo da considerare è il volume degli arti: male per la palpazione. Per favorirla si può tenere conto del
bisogna che venga sempre eseguito un esame prima globale e fatto che il cavo popliteo ha press’a poco una forma di losanga:
poi comparativo fra i due arti. E' importante valutare se un arto nella parte inferiore di essa si può rilevare il polso,
presenta un volume maggiore o in una delle sue parti o comprimendo delicatamente sulla faccia posteriore della tibia.
integralmente rispetto al controlaterale. Modificazioni Per poter eseguire meglio questa manovra si deve far flettere al
volumetriche possono avere cause venose e/o linfatiche ( paziente la gamba sulla coscia.
ostacolato deflusso). Il flebedema è un edema di colorito - polso tibiale posteriore: va ricercato dietro il malleolo tibiale
violaceo per stasi venosa; l’arto è caldo, molle per cui premendo interno.
può rimanere impresso il segno della Fovea. Il linfedema è di -polso tibiale anteriore: va ricercato sul prolungamento verso
solito pallido, piuttosto freddo al termotatto e inoltre l’alto del primo spazio intermetatarsale fino a raggiungere la
consistente alla palpazione. linea bimalleolare (punto di repere incostante).
Altro elemento ispettivo è lo stato pilifero: in un arteriopatico -polso pedidio: variabile fra 2° 3° spazio intermetatarsale
può infatti accadere che nell'arto interessato si manifesti
alopecia. Anche le unghie e il letto ungueale possono dare Le varici o vene varicose sono ectasie (o dilatazioni) permanenti
indicazioni di lesioni trofiche. L'onicogrifosi, cioè l’ispessimento di un vaso venoso che quasi sempre, oltre a dilatarsi si allunga,
dell’unghia soprattutto dell’alluce, che diventa assumendo aspetto serpiginoso. I motivi patogenetici che
determinano questo fenomeno molteplici e tra questi uno dei ❖ Enteropatia protido-disperdente: ipoalbuminemia,
più importanti è lo sfiancamento della parete venosa e riduzione gammaglobuline/trasferrina/ceruloplasmina,
conseguente insufficienza valvolare. In caso di varici esistono test della Cl della alfa-antitripsina → endoscopia + Rx
manovre atte a valutare il grado e il tipo di insufficienza venosa, torace+ clisma+biopsia
se essa ad esempio interessa il circolo venoso profondo. ❖ Edema da farmaci: anamnesi farmacologica
La manovra di TRENDELEMBURG evidenzia l'insufficienza della (mineralcorticoidi,glucocorticoidi estrogeni, progestinici,
valvola safeno-femorale. Il paziente, in posizione clinostatica, simpaticolitici, vasodilatatori, fenotiazine)
viene aiutato ad alzare un arto in modo da svuotare il circolo ❖ Edema idiopatico
venoso: si pone allora un dito, o meglio un laccio, in ❖ Edema in malattia endocrina (s.Cushing)
corrispondenza dello sbocco della grande safena nella femorale ❖ Edema della gravidanza
e quindi si fa alzare il paziente in piedi. Quando si leva il dito o il ❖ Edema cardiaco:* dispnea a riposo/da sforzo,
laccio, se si osserva il riempimento delle varici dall’alto verso il nicturia,decubito ortopnoico, aritmie,rantoli basali,
basso, significa che esiste insufficienza della valvola suddetta. ripienezza addominale,inappetenza→
Un'altra manovra che pone l'osservatore in grado di valutare la ECG+Ecocardio+Rx+Cateterismo cuore dx/sn
pervietà del circolo venoso profondo e della tenuta valvolare ❖ Edema renale: edema viso e palpebre,
delle vene perforanti è la Prova del Laccio o di PERTHES. Si pone <proteinemia,>azotemia/creatininemia/colesterolemia,
un laccio emostatico a livello della coscia o della gamba elettroforesi proteica, esame urine
ostacolando in tal modo il circolo venoso superficiale e (proteinuria/ematuria/cilindruria)→ Eco renale+ biospia
mettendo così in evidenza le varici. Facendo poi camminare il ❖ Edema epatico: meteorismo, eritema palmare,spider
paziente si possono verificare due eventi: le varici aumentano di nevi,ittero,ipoalbuminemia,transaminasi,gammaGT,PA,leuc
volume e consistenza, significando che le vene perforanti non ocin aminopeptidasi, coagulazione→ eco epatica
sono sufficienti oppure le varici si svuotano rapidamente per la +biospsia+ pracentesi diagnostica
messa in funzione della pompa muscolare che spinge il sangue
attraverso le vene perforanti nel circolo venoso profondo, che è Cause di versamento cavitario in base all’analisi paracentesi:
pertanto in grado di supplire all'insufficienza del superficiale. ✓ versamento riccamente cellulato:
Nel secondo caso, in cui il circolo profondo è indenne, le varici - granulociti >1000/mm3→peritonite purulenta
sono dette essenziali; nel caso invece in cui le varici non si - linfociti 70%--> peritonite tubercolare
svuotino queste vengono dette sintomatiche in quanto - cellule maligne→carcinosi peritoneale
secondarie ad un fenomeno patologico a carico del circolo - ascite chilosa,mucinosa→ neoplasia maligna
profondo. ✓ versamento a basso contenuto proteico (<2,5gr/dl,peso
specifico <1,016,rivalta neg-TRASUDATO):
EDEMA - cirrosi epatica
Definizione: Rigonfiamento palpabile prodotto dalla - ostruzione vena cava inferiore
espansione del liquido interstiziale. - s.nefrosica
Si divide in: - neoplasie maligne
1. Generalizzato: ✓ versamento ad alto contenuto proteico(ESSUDATO):
• Ipoalbuminemia (<2,5g/dl): deficit produzione (cirrosi, - peritonite
malnutrizione), perdita (s.nefrosica, gastroenteropatia - carcinosi peritoneale
protido-disperdente) - malattia pancreas (amilasi elevata)
• Albuminemia normale: scompenso cardiaco, ritenzione - S. BuddChiari
renale primitiva, endocrinopatia, gravidanza, edema - collagenosi
premestruale, farmaci ✓ versamento misto a sangue(>1000 eritrociti/mm3):
- carcinosi peritonale
- carcinoma ovarico/epatocellulare
- pancreatite (amilasi elevata)
- emoperitoneo post-traumatico
INTERPRETAZIONE DELL’EMOGAS
I tre metodi inventati nel corso della storia sono:
- Metodo dell’eccesso di base
- Metodo fisiologico
- Metodo fisico-chimico (metodo di Stewart)
Oggi la stragrande maggioranza dei medici utilizza il primo o il
secondo metodo per interpretare un emogas. Noi analizzeremo
Utilizza il nomogramma di Sigaard-Andersen , avente sulle il secondo, perché è sicuramente quello più facile da usare, è
ascisse il pH del sangue arterioso e sulle ordinate la quello che richiede meno sforzo. In futuro, chi farà il rianimatore
concentrazione di HCO3- . Sarà possibile identificare quattro o l’anestesista dovrà certamente studiare il terzo metodo, che
quadranti:
non è “perfetto”, ma descrive l’equilibrio acido-base nella
maniera migliore possibile. Facciamo un esempio:
pH: 7,21 pCO2: 70 HCO3-: 27
Metodo Fisiologico È chiaro che, essendo quello della pCO2 un aumento molto più
pH pCO2 [HCO3-] pO2 marcato rispetto a quello dell’HCO3-, ci troviamo di fronte a
Qual è il grande sistema tampone dell’organismo? Bicarbonato un’acidosi respiratoria compensata da un aumento dell’HCO3-.
(HCO3-) e acido carbonico (H2CO3). È corretto parlare di ATTENZIONE: non si tratta di un disturbo misto di acidosi
H2CO3, poiché è quella la molecola che reagisce effettivamente respiratoria e alcalosi metabolica. L’aumento dell’HCO3- è
per modificare il pH del nostro organismo. Però nel nostro puramente un meccanismo di compenso dell’organismo, non è
sangue noi misureremo la pCO2 poiché, nel mezzo liquido, un ulteriore disordine che affligge il paziente. Questo aumento
l’H2CO3 si scioglie. La misurazione della pCO2 ci dà delle di HCO3- rappresenta il funzionamento del sistema tampone:
informazioni altrettanto precise e attendibili come quelle che ci una parte della CO2 in eccesso, si trasforma in HCO3-, di modo
darebbe l’H2CO3. che si cerchi di mantenere costante il valore del pH.
Quando si fa il prelievo arterioso e si mette il sangue in analisi la Come funziona il sistema tampone? Non è un caso che esso
macchina deputata a far ciò non misura tutti e 3 i parametri che sfrutti HCO3- e pCO2. La pCO2 è infatti governata dai polmoni e
ci servono, ma ne misura due e ricava il terzo. La macchina, per l’HCO3- è governato invece dal rene, quindi questo sistema è
la precisione, ottiene i valori di pH e di pCO2 e, tramite essi, perfetto, agisce in tempi differenti:
ricava HCO3-. Se andassimo a dosare con precisione HCO3- non - Il sistema tampone in senso strettamente chimico è
troveremmo lo stesso valore calcolato dalla macchina, poiché istantaneo: sale per qualche motivo la CO2, una sua parte
nel corpo umano esistono altri sistemi tampone, come quello si trasforma in HCO3- (avviene in pochi minuti)
delle proteine, del fosfato, dell’ammoniaca, ecc. Qual è quindi il - Il polmone agisce aumentando o diminuendo l’espulsione
vantaggio nel calcolare questo numero teorico? Quello che noi della CO2, ed è un sistema di compenso rapido (la risposta
leggiamo sul foglietto ottenuto dall’analisi del sangue arterioso respiratoria interviene nell’arco di 24 ore circa)
è il valore di bicarbonato che ci sarebbe nel sangue se non ci - Il rene interviene, invece, aumentando o diminuendo
fossero tutti gli altri sistemi tampone. Questo artificio permette l’escrezione di HCO3-. Questo meccanismo è più lento (si
di fare tutto il ragionamento senza tener conto di tutti gli altri sviluppa in diversi giorni)
sistemi. I bicarbonati che troviamo scritti sono quindi definiti
“bicarbonati teorici”. È importante non fare confusione perché Abbiamo, evidentemente, tre momenti differenti con cui tre
troppo spesso vengono chiamati anche “bicarbonati attuali”, meccanismi diversi cercano di riportare l’EAB nella situazione
nonostante questo termine sia assolutamente incorretto. omeostatica.
La prima cosa che si guarda in un emogas è il pH. Quali sono i Se ho un disturbo semplice dell’EAB, l’alterazione di HCO3- e
valori normali di pH? Anche su questo non c’è uniformità sui pCO2 andranno nella stessa direzione: o salgono tutti e due, o
testi. Tuttavia la stragrande maggioranza di essi riporta come scendono tutti e due. Ovviamente, se ho acidosi respiratoria, la
valori normali 7,36-7,44. salita della pCO2 è molto più marcata rispetto a quella di HCO3-
Nel corpo umano HCO3- è molto maggiore di H2CO3. Ciò è ; la situazione sarà inversa se ho acidosi metabolica.
importante, poiché l’organismo produce un gran numero di Se di fronte a un pH alto o basso, uno dei due parametri (pCO2
scorie acide e la capacità di tampone di HCO3- è quindi o HCO3-) è normale o i valori vanno in direzioni opposte, e,
fondamentale per l’omeostasi. quindi, uno si abbassa e l’altro si alza, allora posso concludere
- pCO2 normale: 40 mmHg che si tratti di un disturbo misto. Ad esempio, se io trovo pCO2
- HCO3- normale: 24 mmEq aumentata e HCO3- diminuito, e quindi sono sicuramente di
fronte ad un’acidemia, quel paziente ha, a rigor di logica,
Quando si parla del un’acidosi respiratoria E metabolica.
pH plasmatico, se
esso risulta alterato, Bisogna prestare
NON si parla di attenzione all’utilizzo di
acidosi e alcalosi, ma questi grafici, perché ci può
di acidemia o essere il caso in cui una
alcalemia. Acidosi e situazione mista simula un
alcalosi sono le disturbo semplice. Per
alterazioni di CO2 e evitare di incorrere in
HCO3- che questo tipo di errore, è
determinano le variazioni del pH. Sembra che si parli della stessa necessario guardare la
cosa, ma in realtà, poiché esistono i disturbi misti, un’acidemia persona a cui è stato fatto il prelievo. Il paziente e la sua
potrebbe essere data, per esempio, da alcalosi e acidosi che condizione clinica non vanno mai dimenticati. Affinchè questo
“convivono” nello stesso individuo. concetto sia più chiaro, vediamo due pazienti distinti:
Da questi quattro si ottengono le varie combinazioni che 1. Uomo di 37 anni, da sottoporre a colecistectomia. È
portano poi ai disturbi misti. L’unico disturbo misto impossibile perfettamente in salute, non assume medicinali e gli
è quello che combina acidosi e alcalosi respiratoria. Una esami di laboratorio prima di andare a fare l’intervento
persona con vomito e diarrea ha entrambi i disturbi metabolici chirurgico erano nella norma.
insieme. 2. Uomo di 75 anni, fumatore attuale, lunga storia di
Se dall’analisi dell’EAB si evince un’alcalemia, allora ci sarà BPCO, è in pronto soccorso perché ha febbre, appare
almeno un’alcalosi. Se invece c’è un’acidemia, allora dovrà confuso e respira male.
necessariamente esserci un’acidosi. Un pH normale non esclude
la presenza di un disturbo dell’EAB: i due disturbi potrebbero Sembra impossibile, ma in entrambi i pazienti si possono
aver portato ad un compenso del pH, facendo risultare un presentare gli stessi valori all’analisi dell’EAB. Supponiamo che i
valore normale o quasi. risultati ottenuti siano uguali a quelli dell’esempio fatto in
precedenza (pH=7,21, pCO2=70, HCO3-=27).
Nel primo paziente, sarà corretto parlare di acidosi respiratoria
acuta: probabilmente, durante l’intervento, l’anestesista sta
commettendo un errore e sta ventilando il paziente poco. A quel
punto gli basterà aumentare la ventilazione e riportare la
situazione alla normalità. Come possiamo essere sicuri di questa
conclusione? Quest’uomo era perfettamente in salute prima di
entrare in sala e non ha nessun fattore di rischio né assume
farmaci che possano modificare l’EAB in maniera così evidente
(gli ipertesi, ad esempio, assumono diuretici che possono dare
alcalemia), quindi siamo sicuri che si tratti di un disturbo acuto
facilmente correggibile.
Nel secondo paziente il discorso non regge. Non si può essere
sicuri che, prima di arrivare in pronto soccorso, il suo EAB fosse
perfetto. Avrebbe potuto avere un’acidosi respiratoria cronica,
causata dalla BPCO. Quindi lui non parte dalla normalità. La
formula dell’acidosi respiratoria cronica (al contrario di quella
dell’acidosi respiratoria acuta che prevede l’aumento di 1
HCO3- ogni 10 di pCO2) ci dice che HCO3- aumenta di 4 ogni 10
unità di aumentata pCO2. Allora se avesse solo acidosi
respiratoria cronica, dovrebbe avere, per un valore di pCO2 =
70, un valore di HCO3- di 24+(4x3) = 36. Il paziente, tuttavia, non
ha 36, ma 27 come valore di HCO3-. Ciò ci porta a concludere
che lui non abbia solo un’acidosi respiratoria cronica, ma anche
un’acidosi metabolica (probabilmente dovuta a una sepsi con
aumento dell’acido lattico). Questo paziente ha, quindi, una
condizione data dalla somma di acidosi respiratoria cronica e
acidosi metabolica.
I disturbi che possono essere confusi con questo tipo di
situazioni complesse e di difficile interpretazione sono le due
forme respiratorie acute. Questo perché esse possono risultare
dalla somma del disturbo cronico con il disturbo metabolico
corrispondente.
Parliamo un momento delle uniche due condizioni cliniche che
non si possono spiegare col metodo fisiologico e che richiedono
necessariamente l’utilizzo del metodo di Stewart sono:
- Un eccesso di infusione di soluzione fisiologica: il paziente
va in acidosi metabolica se gli si fa una fisiologica, HCO3- si
abbassa. Perché? L’acqua si dissocia, essa è un donatore di
H+. L’acqua in quanto tale acidifica. Gli anestesisti e
rianimatori non usano mai la soluzione fisiologica, ma il
Ringer lattato, che è una fisiologica tamponata con HCO3-.
Usando il Ringer lattato si dà acqua senza acidificare.
Questo perché se si mettesse bicarbonato di sodio si
modificherebbe l’osmolarità della soluzione, che non
sarebbe più uguale a quella del plasma. Di conseguenza si
somministra bicarbonato legato a lattato.
- Grave ipoalbuminemia: in presenza di una grave
ipoalbuminemia, per la scomparsa delle cariche presenti
sulle proteine plasmatiche, si sviluppa un’alcalosi
metabolica
SPIROMETRIA il volume di riserva espiratoria (VRE) dalla capacità funzionale
La spirometria è il test più comune per misurare i volumi residua (CFR).
polmonari. Gli spirometri misurano direttamente la quantità di Capacità funzionale residua (CFR): è il volume di gas presente nei
aria inspirata ed espirata attraverso lo spostamento di una polmoni e nelle vie aeree alla fine di una espirazione normale. Si
campana immersa nell'acqua, o di un soffietto o di un pistone calcola anche sommando il volume residuo (VR) al volume di
all’interno di un cilindro collegati in circuito chiuso con il paziente riserva espiratoria (VRE).
attraverso un boccaglio. Lo spirometro tradizionale è costituito Capacità polmonare totale (CPT): è il volume di gas nei polmoni
da un cilindro a doppia parete, con l’intercapedine piena di acqua, alla fine di un’inspirazione massimale. Si ottiene anche sommando
nella quale scorre un cilindro chiuso in alto a campana il cui peso VR a CV. Il metodo di misurazione (pletismografico, o diluizione
è controbilanciato da un contrappeso. La campana, tramite dei gas) va specificato.
pulegge, è collegata a un pennino che scrive su un foglio di carta Capacità inspiratoria (CI): è il massimo volume inspirato partendo
a sua volta collegato a un tamburo rotante. Lo Spirometro a dal volume di fine espirazione normale.
campana registra le variazioni di volume polmonare durante la Picco di flusso espiratorio (PEF): è il massimo flusso espirato in
respirazione tranquilla e forzata. Gli spirometri tradizionali sono un’espirazione forzata.
stati affiancati da flussimetri in grado di misurare il flusso di gas Flusso espiratorio forzato o FEF25-75%: è il flusso medio dal
che attraversa la bocca, per cui il volume viene ottenuto per punto in cui il 25% della capacità vitale forzata (CVF) è stato
integrazione del flusso con il tempo. Il flussimetro più usato è il espirato al punto in cui il 75% della CVF è stato espirato.
pneumotacografo. La misurazione si basa sul principio di Venturi, Massima ventilazione volontaria (MVV): è la massima quantità di
che stabilisce che il flusso aereo che attraversa un tubo è uguale aria che un soggetto può mobilizzare in un minuto (in condizioni
al rapporto tra la differenza di pressione che esiste tra un capo e normali è 35-40 volte il valore del VEMS ed è espressa in litri per
l’altro del tubo stesso e la resistenza se la ventilazione e gli scambi minuto).
gassosi sono adeguati incontrata nel percorso. Ne consegue che, Indice di Tiffenau o rapporto VEMS/CV x 100: è la percentuale
introducendo nel tubo una resistenza nota, è possibile ottenere il della CV espirata nel primo secondo della manovra.
flusso di gas che attraversa il pneumotacografo dalla differenza di Normalmente, il 70-75% della CV viene espirato nel primo
pressione tra i due capi del tubo. Altre tecniche per la misura dei secondo.
volumi polmonari sono quella radiologica e la pletismografia. Indice di enfisema o rapporto VR/CPT x 100: è normale per valori
compresi tra il 20 e il 30%, se aumentato indica un aumento del
Terminologia più comunemente usata: VR a spese della CPT.
I volumi polmonari vengono espressi in litri a pressione
ambientale satura di vapore acqueo (BTPS, Body Temperature Per eseguire la spirometria, il soggetto respira normalmente,
and Pressure Saturated) a 37 °C. Comprendono volumi polmonari attraverso un boccaglio con il naso chiuso da uno stringinaso. Il
statici (Vt, VRI, VRE, VR) e dinamici (VEMS, CVF, MVV), e i flussi boccaglio deve essere stretto tra le labbra con forza sufficiente per
respiratori. Le capacità polmonari sono somme di più volumi e evitare perdite di aria. Si registra il Vt; si invita successivamente il
includono CV, CI, CFR: CRT soggetto a compiere un'inspirazione lenta ma massimale fino alla
Volume corrente (Vt): la quantità di aria che viene mobilizzata CPT, seguita da rapida e completa espirazione, fino al VR. Devono
durante ciascun atto respiratorio; nei soggetti normali, a riposo, è essere ottenuti tre tracciati riproducibili, cioè con differenze tra le
di circa 600-800mL. due curve migliori inferiori al 5%.
Il prodotto del V, per la frequenza respiratoria (12-14 atti/min) è Per la determinazione di CFR, VR e CPT sono necessarie metodiche
la ventilazione al minuto (VE). particolari, in quanto parte o tutto il volume di jueste entità non è
Spazio morto: è il volume di aria che non partecipa agli scambi mobilizzabile con le manovre respiratorie. È possibile misurare il
respiratori. Si distingue in spazio morto anatomico (circa 150mL) gas polmonare non mobilizzabile con tecniche quali il metodo
(VD) e spazio morto fisiologico (somma dello spazio morto dell'equilibrazione in circuito chiuso e quello dell’eliminazione
anatomico e del volume delle zone in cui la ventilazione eccede in (washout) in circuito aperto, che si basano sul principio della
qualunque misura la quantità necessaria ad arterializzare il sangue conservazione della massa (metodi di diluizione), o con metodiche
che le attraversa). che si fondano sulla compressione del gas intratoracico
Capacità vitale (CV): è la massima quantità di aria mobilizzata in (pletismografia corporea).
un atto respiratorio massimale Nel primo caso (equilibrazione), il paziente è collegato allo
(tempo-indipendente). Si calcola anche sommando il volume spirometro al termine di un’espirazione tranquilla quando il
corrente al volume di riserva inspiratoria (VRI) e al volume di volume di aria nei polmoni è rappresentato dalla CFR, lo
riserva espiratoria (VRE). spirometro contiene una miscela di ossigeno e un gas inerte e
Capacità vitale forzata (CVF): è il volume totale di aria espulsa in insolubile quale l’elio (He) del quale si possono conoscere le
un’espirazione forzata partendo da un’inspirazione massimale. variazioni di concentrazione con un analizzatore. Il volume del
Volume espiratorio massimo al secondo (VEMS): è il volume di circuito (V,) e la concentrazione iniziale di He sono noti. Il gas
aria espirata nel primo secondo di un’espirazione forzata inerte durante la ventilazione si diluisce nel volume polmonare
partendo da un’inspirazione completa. con il risultato di una progressiva diminuzione della sua
Volume di riserva espiratoria (VRE): è il massimo volume concentrazione. Il paziente respira il tempo necessario a ottenere
espirabile dalla fine della normale espirazione. un’omogenea distribuzione del gas (equilibrazione tra polmone e
Volume di riserva inspiratoria (VRI): è il massimo volume spirometro) e si misura quindi la concentrazione finale di He.
inspirabile dalla fine della normale inspirazione. La CFR si ricava dalla formula: CRF= V1x (C1-C2)/C2
Volume residuo (VR): è il volume di gas che rimane nei polmoni al VR=CFR—VRE
termine di un’espirazione massimale. Si calcola anche sottraendo Nel secondo caso (metodo dell’eliminazione dell’azoto,
washout) il soggetto viene collegato alla fine di un'espirazione
tranquilla al sistema e fatto inspirare da un sacco contenente
ossigeno puro attraverso un sistema a valvola, con espirazione in (patologie restrittive) la forma della curva flusso-volume sembra
un gasometro. Si misura l'azoto fino quando la sua concentrazione normale, ma è tutto più piccolo per la riduzione dei volumi
alla bocca scende all'1-2%. polmonari. Quando il polmone è più rigido ed ha un ritorno
La CFR si ricava dalla formula: CFR= Vex Ce/(C1-C2) elastico aumentato, si raggiungono flussi elevati a volumi
dove Ve, e Ce, sono il volume totale del gas espirato nel polmonari bassi: la CVF è ridotta e la porzione discendente della
gasometro e la concentrazione media di azoto nel gas espirato, curva flusso-volume assume spesso una forma concava.
mentre C1, e C2, rappresentano la frazione di azoto nell’aria a fine Controindicazioni all’esecuzione dell’esame:
espirazione e dopo il periodo di washout. Va fatta la correzione Non va fatto in presenza di: emottisi, pneumotorace, grave
per la quantità di azoto eliminata dai tessuti, che corrisponde a ipertensione arteriosa, aneurisma dell’aorta toracica, infarto del
circa 40mL/min. miocardio negli ultimi 6 mesi, angina pectoris instabile, recenti
Nel caso della pletismografia corporea, il volume polmonare si episodi cerebrovascolari e interventi chirurgici al torace, addome,
ricava dalla legge di Boyle-Mariotte, che stabilisce che il prodotto occhi e presenza di sintomi quali nausea e vomito.
fra la pressione (P) e il volume (V) in un contenitore chiuso è Applicazioni: determinare la presenza di un’alterazione
costante (P x V=K), per cui ogni variazione di P è accompagnata da funzionale respiratoria, quantificare la compromissione,
una variazione di V uguale ma di segno opposto. Il soggetto, posto monitorare la risposta alla terapia ecc…
all’interno di una cabina chiusa a temperatura costante, respira in Errori comuni: inspirazione non massimale, con sottostima di
un tubo dotato di un sensore di pressione e di un’elettrovalvola in VEMS, PEF e CVF; termine prematuro del test (basso CVF e
grado di chiudere il passaggio dell’aria a valle di questo. A valvola rapporto VEMS/CVF falsamente elevato), perdite di aria dalla
chiusa, il soggetto compie sforzi espiratori e inspiratori contro di bocca (sottostima di PEF, CVF, VEMS).
essa, con conseguenti compressione e decompressione del gas Risultati anormali:
intratoracico, che va incontro a variazioni di volume e di PEF basso e VEMS normale: ostruzione delle vie aeree superiori.
pressione. Si possono quindi ricavare i valori del volume dalla PEF basso, VEMS basso e VEMS/CVF basso: ostruzione polmonare
variazione uguale e contraria del volume e della pressione (BPCO, asma, bronchiectasie)
dell’aria contenuta nel pletismografo, in relazione all'uso VEMS basso, CVF bassa, VEMS/CFV normale: deficit ventilatorio
rispettivamente di un pletismografo a pressione o a volume restrittivo.
costante. Nel caso del pletismografo a pressione costante, un PZ OSTRUITO: l'ostruzione si definisce in base al rapporto
flussimetro posto nella parete laterale della cabina misura FEV1/VC o al rapporto FEV1/FVC <70%. Nel paziente ostruito, cioè
direttamente le variazioni di volume del gas intratoracico, mentre, bronchitico cronico o enfisema avanzato, notiamo aumento della
nel pletismografo a volume costante, le variazioni di volume del TLC, con aumento dell’RV, e una riduzione della capacità vitale.
gas intratoracico sono ottenute dalle variazioni di pressione Avremo un’inspirazione più rapida, ed un'espirazione più lenta,
all'interno della cabina, misurate con un trasduttore di pressione. poiché il lavoro è influenzato dall’ostruzione: il rapporto ti/ttot
I valori delle variazioni di pressione si misurano direttamente alla (tempo inspiratorio su tempo totale) sarà nettamente aumentato.
bocca. I metodi della diluizione danno risultati sovrapponibili tra PZ RISTRETTO: avremo una riduzione della TLC con due pattern:
a) parenchimale, in cui vi è una riduzione omogenea dei volumi;
loro. In presenza di un’ostruzione bronchiale, il tempo di
b) parietale, in cui vi è una maggiore riduzione della capacità
diluizione può essere molto lungo. Un altro limite è costituito dal
vitale, per un aumento di RV ed FRC, perché il paziente è
fatto che raccolte di gas, quali bolle non comunicanti con le vie
svantaggiato, non ha la forza; rapporto RV/TLC risulta
aeree, non vengono misurate. Questi metodi possono aumentato; questo rapporto è un indicatore dell’intrappolamento
sottostimare il volume di gas intrapolmonare non mobilizzabile, di aria che non tirò fuori. Il volume corrente (TV) descrive una “V”,
mentre al contrario la pletismografia corporea può sovrastimarlo, ciò significa che il flusso inspiratorio ed espiratorio sono quasi
poiché misura tutto il gas che viene compresso e decompresso dai uguali, perché tutto il lavoro compiuto dal paziente è fatto in
muscoli repiratori, inclusi quello addominale e intratoracico inspirazione: farà fatica a fare grandi volumi e preferisce
contenuto in cavità non comunicanti con le vie aeree. aumentare la frequenza respiratoria per avere una buona
Curva flusso-volume ventilazione.
È possibile rappresentare la manovra di in-espirazione con una
curva flusso-volume. Il soggetto, viene collegato con un boccaglio OSAS
ad uno strumento che misura le variazioni di flusso e volume, e Definizione: ricorrente riduzione o interruzione del flusso aereo a
riempie i polmoni fino a raggiungere la CPT, poi espira livello faringeo; ciò è dovuto ad una riduzione del lume e/o del
forzatamente nel più breve tempo possibile fino al VR, poi per tono dei muscoli dilatatori della faringe,
completare la curva compie un’inspirazione massimale forzata Queste occlusioni sono di natura funzionale, reversibile e
fino a tornare a CPT. La curva è costituita nella parte superiore dal ripetitive durante il sonno. Causa sintomi complessi con
flusso epsiratorio e nella parte inferiore da quello inspiratorio; il complicanze di natura pneuomologica, cardiologica, neurologica e
tracciato che si ottiene è una linea chiusa, con morfologia metabolica, oltre ad un aumentato rischio di morte e di incidenti
caratteristica: la parte inspiratoria è simile ad una lavorativi, stradali e domestici.
semicirconferenza, quella espiratoria ha una forma triangolare. L’eziopatogenesi si basa sostanzialmente sul bilanciamento di tre
Interpretazione della curva: talvolta le combinazioni di anomalie fattori:
del flusso espiratorio e inspiratorio permettono di interpretare la 1. Riduzione anatomica del lume faringeo;
sede e il tipo di ostruzione. Tale curva offre un’immagine visiva 2. Ipotonia dei muscoli dilatatori della faringe (transitoria o
delle possibili ostruzioni delle vie aeree, intra ed extra-toraciche. cronica);
Nel pz con ostruzione intratoracica i flussi risultano tutti ridotti, il 3. Altri fattori neurodisfunzionali.
PEF e diminuito e la curva espiratoria ha una concavità verso l’alto. La collassabilità della via aerea faringea è influenzata in particolar
Mentre nel soggetto normale la riserva di flusso espiratorio è modo da macroglossia e da altri fattori anatomici; essa risulta
ampia, nel soggetto ostruito scompare, e già a volume corrente ha valutabile tramite l’utilizzo di un trasduttore, che misura la
limitazioni del flusso. Nel pz con riduzione dei volumi polmonari
pressione alla quale si chiude la faringe, detta “pressione critica”. Sintomi e segni
Se questa chiusura avviene a pressione atmosferica o I sintomi chiave della patologia sono quattro:
sovratmosferica (Pcrit>+2 cmH2O), quasi sicuramente il paziente 1) Russamento abituale (tutte le notti), intenso e persistente da
è affetto da OSAS; se il collasso della via aerea necessita, invece, almeno 6 mesi;
di una pressione fortemente negativa, l’OSAS non è quasi mai 2) Pause respiratorie nel sonno riferite solitamente dal partner o
presente (Pcrt< -5cmH2O) . dai conviventi;
Nei casi più frequenti, in cui la collassabilità risulta essere 3) Risvegli con sensazione di soffocamento in soggetto russatore
intermedia (Pcrit compresa tra +2cm e -2 cm H2O) intervengono (sintomo in realtà assai raro);
accanto al fattore anatomico altri fattori neurodisfunzionali: 4) Sonnolenza diurna.
bassa reattività del muscolo genioglosso, un muscolo intrinseco Il sintomo principale è la sonnolenza, che spesso non è riferita
della lingua che è il principale fautore dell’apertura del lume esplicitamente dal paziente, che magari attribuisce la stanchezza
faringeo; soglia di risveglio troppo bassa; risposta ventilatoria all’età o ad altre cause; il sonno non è ristoratore, il paziente si
(detta loop gain) troppo elevata. addormenta subito (breve latenza del sonno), ma si sveglia
frequentemente. Durante la veglia ha colpi di sonno se poco
Le porzioni più soggette a collasso della via aerea faringea sono: stimolato. A volte, soprattutto nelle donne, il sonno può essere
rinofaringea, palatale, epiglottica ed ipofaringea. disturbato e vi può essere insonnia.
Lo studio del livello dell’occlusione di effettua tramite due OSAS: esame obiettivo
metodiche otorinolaringoiatriche: L’esame obiettivo può mostrare segni di condizioni che
• Videofaringoscopia con manovra di Muller; predispongono all’OSAS, come obesità (circonferenza del collo >
• Sleep endoscopy, con sonno indotto tramite anestesia. 43 cm negli uomini e > di 41 cm nelle donne), micrognazia, istmo
delle fauci ristretto, tonsille ipertrofiche, sindromi malformative,
Nelle OSAS movimenti del torace e dell’addome, pur chiaramente neuromiopatie ed edemi; ma l’esame obiettivo può mostrare
ridotti, sono conservati perché il centro del respiro funziona anche condizioni causate/aggravate dall’OSAS, come
correttamente; la FC mostra oscillazioni sincrone con le apnee e la un’ipertensione arteriosa notturna e/o mattutina, manca il calo
saturazione arteriosa oscilla, diminuendo in maniera successiva, fisiologico della pressione durante il sonno, ugola allungata o
sia perché il segnale saturimetrico viene integrato dopo un paio di edematosa, per effetto di suzione durante il sonno nel tentativo
battiti, sia perché il sangue ossigenato deve tornare all’atrio di respirare.
sinistro, da qui passare al ventricolo per poi essere pompato Nelle OSAS ci interessa sapere la situazione del paziente con la
nell’aorta ed impiega una certa quota di tempo per arrivare al lingua all’interno della bocca, con quattro gradi, in questo caso
livello del dito dove c’è il pulsossimetro. denominati “Mallampati modificato da Friedman” associato al
Cause delle OSAS grading tonsillare, basato sulla protrusione delle tonsille.
Obesità: è sicuramente una delle cause principali, rappresenta i Patogenesi del danno da OSAS
2/3 dei casi, soprattutto quella di tipo viscerale, androide, che è Le apnee provocano ipossiemia e un rialzo della pressione
più tipica dei maschi. L’obesità causa una riduzione del lume arteriosa, ipercpnia e acidosi.
faringeo, sia per le infiltrazioni di grasso intorno alle pareti della Ogni ripresa di respiro è associata a un micro risveglio che
faringe che quelle a livello sottocutaneo. determina la liberazione di catecolamine, inoltre ci sono
Alterazioni cranio-mandibolari: micrognazia o retrognazia, alterazioni del flusso cerebrale, questo accade perché quando
ovvero una lingua retroposta con minore efficienza del muscolo cerchiamo di fare delle profonde respirazioni contro la glottide
genioglosso; Sindrome di Down ed altri dismorfismi, che si chiusa impiegando un notevole sforzo respiratorio, questo crea
accompagnano ad un affollamento delle strutture molli una pressione negativa che a livello cardiovascolare costituisce un
nell’ambito di una scatola ossea poco sviluppata; Ipertrofia
aumento del post-carico e ostacola la fuoriuscita di sangue dal
adenoideo-tonsillare, frequente nei bambini, è spesso associata a
ventricolo sx in aorta con conseguente riduzione del flusso
rinostruzione cronica infantile e conseguente palato ogivale che
contribuisce ancor più a chiudere gli spazi e a predisporre allo cerebrale, questo normalmente si autoregola ma alla lunga le
sviluppo di OSAS; Macroglossia, tipica dell’acromegalia e autoregolazioni vengono meno e ad ogni apnea il cervello riceve
dell’ipotiroidismo in fase edematosa; Edentulia, condizione in cui meno sangue e sangue meno ossigenato.
mancano i denti sia dell’arcata superiore che di quella inferiore e Abbiamo spesso anche un aumento dei globuli rossi per
si riduce lo spazio verticale della bocca, permettendo più compensare la carenza di ossigeno con aumento della viscosità,
facilmente alla lingua di protrudere verso il lume faringeo. un’attivazione piastrinica con attivazione della coagulazione e
Cause sistemiche varie: ipotiroidismo, malattie neuromuscolari, liberazione di citochine e fattori di crescita dell’endotelio
cerebropatie vascolari in fase acuta, scompenso cardiaco ed vascolare (aumento aterosclerosi). I livelli ematici di glutatione,
insufficienza renale (in cui si può avere accumulo di edema a che sostanzialmente esprimono il potere antiossidante del
livello perifaringeo durante la notte a paziente sdraiato),
sangue, vengono ridotti notevolmente rispetto ai soggetti normali
sindrome di Marfan (iperlassità legamentosa).
mostrando un importante stress ossidativo.
Condizioni scatenanti/aggravanti delle apnee ostruttive
Abbiamo una serie di problemi neurologici nelle apnee ostruttive
Sonno: sono più frequenti nella fase REM, in cui si ha il massimo
nel sonno. Tra gli aspetti più rilevanti abbiamo la sonnolenza
livello di ipotonia muscolare. Le OSAS in veglia sono rarissime e
diurna ma anche deficit cognitivi, attentivi, mnesici, di
del tutto eccezionali.
Alcol; ragionamento e di controllo; a queste alterazioni di tipo
Sedativi e ipnoinducenti (principalmente benzodiazepine); funzionale si associano corrispettivi morfologici facilmente
Analgesici-oppioidi. documentabili con una risonanza. In questa condizione abbiamo
anche un aumentato rischio di ictus e aterosclerosi carotidea.
Ci sono anche altre alterazioni come per esempio la cefalea nell’area delle OSAS. Sono in genere dei grandi obesi, l’ipercapnia
mattutina, che è dovuta in genere sia all’aumento della pressione cronica si associa chiaramente a una ridotta risposta ventilatoria
che si ha al mattino dopo le ripetute stimolazioni adrenergiche all’ipercapnia e porta a una instabilità, in presenza di fattori
causate dai microrisvegli sia potrebbe essere dovuta ai livelli aggiuntivi di ipoventilazione come un’infezione respiratoria
aumentati di anidride carbonica: la cefalea a grappolo è una importante, la somministrazione di ossigeno ad alti flussi o la
variante molto fastidiosa e invalidante di cefalea raggruppata in somministrazione di sedativi e sonniferi: il paziente può andare
crisi molto ravvicinate dalla durata di alcuni giorni che è associata incontro a una grave ipercapnia e anche al coma ipercapnico, sono
alle apnee del sonno e migliora di molto dopo la correzione soggetti che spesso vengono ricoverati e tendono a rispondere
terapeutica delle stesse. bene ai trattamenti con prognosi relativamente buona. La cosa
buona è che se l’ipoventilazione nello stato di veglia è lieve e il
C’è un’associazione con altre parasonnie, che sono quei disturbi
paziente ha delle apnee notturne non trattate, trattandole con la
legati al sonno come il mioclono notturno o la sindrome delle
CPAP o con la Bilevel possiamo avere una migliore risposta
gambe senza riposo. Si possono avere disturbi della libido o della
ventilaroria dei centri del respiro.
funzione erettile, si può avere irascibilità e impulsività in genere
dovute a una ridotta inibizione corticale. In questi soggetti sono Sistemi diagnostici
anche un po’ più frequenti le crisi epilettiche non tanto perché
Posto il sospetto è necessaria una conferma diagnostica prima di
l’OSAS sia causa di epilessia ma perché facilita le crisi in soggetti
procedere alla terapia. Esistono metodiche di registrazione di
predisposti. Si possono avere TIA paradossi attraverso un forame
diversa complessità. Il quarto livello che è il più semplice è la
ovale pervio, molto frequente nei pazienti OSAS perché c’è
saturimetria notturna.
ipertensione polmonare quindi se il forame ovale è pervio
Il saturimetro è quel dispositivo che consente di ottenere il dato
l’aumento di pressione nell’atrio destro può causare il passaggio
della percentuale di saturazione dell’ossigeno dell’emoglobina
di sangue da dx a sx.
circolante. Il saturimetro misura solo ciò che è variabile, cioè
Il diagramma di Maeder e altri mette in evidenza le cancella tutto ciò che è fermo, percepisce l’onda sfigmica del
interconnessioni abbastanza complesse tra apnee ostruttive e sangue che pulsa ad ogni battito cardiaco, misura quindi il sangue
altre condizioni, cioè ipertensione che di diabete, possono arterioso. A livello ungueale infatti il sangue è praticamente
favorire la cardiopatia ischemica e la fibrillazione atriale, possono arterializzato, c’è una minima estrazione di ossigeno e quindi
favorire lo scompenso cardiaco con funzione sistolica ridotta o viene equiparato al sangue arterioso.
conservata. Naturalmente poi queste condizioni sono anche La saturimetria notturna ci dà quindi due parametri: frequenza del
connesse tra di loro, l’ipertensione favorisce lo scompenso polso periferico e % di saturazione dell’ossigeno nel sangue
cardiaco come anche la coronaropatia e la fibrillazione atriale; arterioso.
importante quindi ricordare che c’è un insieme di relazioni Il terzo livello è il monitoraggio cardiorespiratorio notturno.
incrociate. Il primo e secondo livello sono le polisonnografie complete
Molto importante è la relazione con le aritmie, circa la metà dei eseguite in laboratorio o a livello ambulatoriale.
pazienti con apnee mostrano aritmie notturne, in particolare la FA Naturalmente bisogna prima passare per una lista d’attesa. Ora,
che è quattro volte più frequente, le tachicardie ventricolari non dato che i centri del sonno sono molto pochi rispetto al numero di
sostenute e i battiti ventricolari ectopici complessi, sono anche più pazienti da studiare, passeranno avanti: pazienti con storia di
frequenti le pause sinusali che vengono soppresse grazie al incidenti stradali, autisti, piloti, addetti a lavorazioni pericolose,
pacemaker, quasi il 60% dei pazienti con pacemaker sono affetti Donne in gravidanza, Candidati a interventi chirurgici maggiori,
da OSAS e quindi è probabile che questi disturbi siano favoriti Giovani e adulti < 60 anni, che hanno il maggior rischio relativo di
dalle apnee. Importante è capire quale sia il meccanismo per il mortalità per OSAS. La mortalità è significativamente più
quale si sviluppa questa fibrillazione atriale: in acuto le apnee aumentata nei giovani che negli anziani, Pazienti con comorbidità
aumentano la negatività intratoracica perché il paziente cerca di cardiovascolari non ben controllate, il paziente instabile dal punto
fare lo sforzo per far entrare l’aria contro una via aerea di vista cardiovascolare va trattato prima, pazienti con ipossiemia,
completamente chiusa e questa negatività tende a dilatare l’atrio ipercapnia.
aumentando la secrezione di peptide atriale come il NT pro BNP,
questa dilatazione dell’atrio provoca una disfunzione alla quale si La cosa importante è che bisogna fare una valutazione
aggiunge anche il ventricolo sinistro che per la continua strumentale di una notte intera, ora però diciamo che 4 ore di
stimolazione simpatica va incontro a dilatazione, ipertrofia e registrazione valutabile sono considerate sufficienti.
disfunzione diastolica che rende più difficile per l’atrio far passare
Definizioni: apnea, ipoapnea, RERA
il sangue nel ventricolo e quindi provoca un ulteriore stimolo per
Adesso vediamo le definizioni degli eventi in base al quale si
l’atrio sinistro a dilatarsi che lo pone ancora maggiormente sotto
classifica e si definisce la sindrome di apnea ostruttiva del sonno.
stress, questo può portare a un rimodellamento con fibrosi che
cronicizza il rischio aumentato di fibrillazione atriale. Incominciamo dall’apnea: è una caduta del 90% o più del flusso
respiratorio che dovrebbe essere misurato dal termistore, cioè da
Esiste un gruppo di pazienti che si definiscono appunto affetti da una sonda che sente le variazioni di temperatura e che è molto
ipoventilazione da obesità, questi pazienti presentano ipercapnia sensibile per capire se c’è anche un minimo passaggio d’aria, deve
in veglia non attribuibile a nessun’altra causa, sono per definizione
durare almeno 10 secondi e l’apnea viene definita presente in
tutti nell’area dell’obesità e la maggior parte ricade anche
questo caso indipendentemente dalla correlazione con una Si parla di arousal quando questo evento è <15 secondi, perché se
desaturazione arteriosa. fosse più di 15 secondi, l’intera epoca verrebbe classificata come
Apnea ostruttiva: apnea con persistente sforzo respiratorio. risveglio.
Apnea centrale: zero flusso, zero movimenti cardiorespiratori, Indici respiratori:
zero movimenti del torace, zero movimenti dell’addome. AHI - l’indice di apnea-ipopnea; apnee+ipoapnee per h di sonno
Allora il paziente ha un’apnea semplicemente perché il centro del ODI - l’indice di desaturazione; desatur. >3-4% per h di sonno.
respiro non sta mandando l’ordine respiratorio e quindi è RDI – l’indice di disturbo respiratorio; apnee+ipoapnee+RERA per
un’apnea in assenza di sforzo respiratorio, non fa parte del quadro h di sonno.
dell’apnea ostruttiva del sonno, è legato più alla presenza per I primi due sono più importanti, in quanto l’RDI, che comprende
esempio di scompenso cardiaco grave. Questo è un esempio di anche i RERA è meno facilmente evocabile, perché non sempre
apnea centrale. Essa è legata a un respiro periodico detto anche viene misurato anche il segnale elettroencefalografico, quindi è
respiro di Cheyne Stokes: completa assenza di respiro, poi si più difficile stabilire se c’è stato o no, tantomeno viene misurato
riprende lentamente, con un andamento in crescendo che è molto lo sforzo esofageo con un sondino esofageo, e quindi
diverso dalla ripresa del respiro che abbiamo nelle apnee l’identificazione del RERA è abbastanza poco frequente.
ostruttive: là c’è come uno schiocco, c’è come un’esplosione che
Polisonnografia in laboratorio: il termistore, che misura le
fa rientrare l’aria, e con un forte sforzo; qui la ripresa
variazioni di temperatura, la cannula nasale, che misura le
dell’ossigenazione invece è più lenta, si raggiunge un massimo ed
variazioni di flusso che vengono integrate a volume di aria
è interessante notare che praticamente quando si è al massimo
inspirata o espirato, sensori che servono a stabilire il livello di
della ventilazione si è anche al minimo della saturazione. Questo sonno, sensori vicino agli occhi che servono a vedere se ci sono
per lo sfasamento tipico che è dovuto anche a un allungamento movimenti lenti o rapidi degli occhi che definiscono la fase REM.
del tempo di circolo. elettrodi cerebrali che servono a vedere l’attività cerebrale, e
Questo allungamento del tempo di circolo è anche responsabile quindi le onde tipiche dell’addormentamento, delle fasi N1, N2, N3
del fatto che quando viene percepita l’ipossia a livello per esempio e REM, elettrodi sottomentonieri che servono a misurare il tono
del glomo carotideo, l’input che manda al centro del respiro di muscolare del pavimento buccale e sostanzialmente quindi dei
respirare è sbagliato e quindi si crea uno sfasamento che muscoli perifaringei, anche questi servono a vedere il livello del
contribuisce a queste apnee centrali e a questo respiro periodico. sonno
Apnea mista è un apnea che inizialmente è centrale e che Monitoraggio cardio-respiratorio completo: sensore al dito, noi
tardivamente si associa a uno sforzo respiratorio, e quindi è una preferiamo usare l’anulare; perché il dito indice è più sensibile, e
variante dell’apnea ostruttiva. quindi può dare più fastidio se questa cosa è un po’ stretta; la
Ipopnea, abbiamo due definizioni: cannula nasale che serve a misurare il flusso aereo; sensore di
A. nella prima definizione si considera una caduta anche russamento, che in questo caso è un microfono, in altri casi è
non troppo marcata, del 30% o più, del flusso aereo per almeno
integrato dentro il poligrafo; bande toraciche e addominali che
10 secondi, e una desaturazione del 4%.
servono a vedere se il paziente sta facendo degli sforzi respiratori
B. caduta maggiore del 50% del flusso aereo per almeno 10
o no durante le apnee; accelerometro per stabilire in che
secondi, e una desaturazione del 3% o più oppure l’aggiunta di un
microrisveglio, che però si vede solo o con il segnale posizione corporea è il paziente minuto per minuto;
elettroencefalografico o con dei segnali tipo il Pulse Transit Time Diagnosi:
(PTT). Si fa con 2 criteri:
Il PTT è un influenzato dal tono simpatico che irrigidisce l’arteria e -almeno 1 dei sintomi (sonnolenza, risvegli, soffocamento,
aumenta la velocità di propagazione dell’onda sfigmica; in qualche russamento) + RDI>5/h
modo quindi è un indice periferico di attivazione simpatica. -basta RDI>15/h, anche se asintomatico.
La classificazione di gravità dell’OSAS la divide in lieve, moderata
RERA: cioè Respiratory Effort Related Arousal, che vuol dire
e grave, l’unico indice che viene considerato è l’indice di apnea-
appunto “micro risveglio correlato ad un ad uno sforzo ipopnea (AHI): lieve se tra 5-14; moderata tra 15-29; grave>30/h.
respiratorio”
Alcuni soggetti per continuare a fare entrare una quantità Terapia
La terapia serve a impedire le apnee, cioè una terapia aspecifica,
sufficiente d’aria attraverso una via faringea molto ristretta, quasi
che comprende la CPAP (pressione alveolare positiva continua) e
chiusa, devono fare uno sforzo respiratorio notevole. gli apparecchi endorali e poi la terapia specifica delle cause delle
Questo sforzo respiratorio può essere esso stesso causa del apnee ovvero il dimagrimento, il controllo di altri fattori
risveglio, anche senza aver determinato una riduzione significativa scatenanti, correzione delle endocrinopatie quando presenti,
del 30% o più del flusso aereo. Quindi non esistono i criteri per correzioni delle stenosi delle alte vie aeree, la riduzione
classificare l’evento come apnea o ipopnea, ma c’è un arousal che dell’eccesso di liquidi per fare degli esempi.
determina: un aumento del tono muscolare, una riduzione della La CPAP è stata inventata da uno pneumologo australiano nel
pressione esofagea, cioè lo sforzo negativo inspiratorio 1981 e crea un supporto pressorio pneumatico (utilizzando l’aria)
necessario per far passare l’aria. che mantiene pervio il lume faringeo e sostiene il peso della
lingua. Quindi è una pressione alveolare continua positiva, da edema. (4)La CPAP prevede l’ipertensione, le pause, le aritmie,
utilizzare durante il sonno, si utilizzano pressioni da 4 a 20, o anche tutte causate dalle apnee (iperattivazione simpatica, stress
più cmH20, in genere 2/3 dei pazienti riescono a utilizzarle in ossidativo) e infine (5) diminuisce la mortalità.
maniera sufficiente, più spesso la utilizzano per 4 ore. E’ una
terapia efficace anche nei casi gravi e può dare degli effetti Ci sono dei limiti alla terapia con CPAP, un rifiuto globale, un uso
scorretto ed effetti collaterali.
collaterali che possono essere controllati da contromisure che
possiamo adottare: la controindicazione assoluta è la Abbiamo detto che la controindicazione assoluta è la fistola rino-
comunicazione rino-liquorale per il possibile pneumoencefalo, liquorale, in genere essa cicatrizza dopo interventi per via trans-
ovvero soffiare aria all’interno del cranio; la fistola rino-liquorale sfenoidale, ce ne si può accorgere della presenza della fistola dal
si può avere per esempio a seguito di un intervento di rimozione colare dal naso di un’acqua limpidissima, a cristallo di rocca,
di un tumore ipofisario per via trans-sfenoidale, passano per il dovuta dal passaggio del liquor. E controindicazioni sono relative:
naso. Bisogna evitare l’accumulo di CO quindi sono presenti dei pneumotorace, chirurgia bronchiale, epistassi, deficit della
fori sulla maschera, attualmente sono molto presenti le maschere muscolatura (indicato Bilevel e ventilazione domiciliare).
con i fori, oppure un sistema coassiale in cui l’aria in espirazione
esce fuori. Il rifiuto globale è di solito psicologico, o per la claustrofobia e
questo di solita migliora utilizzando maschere più piccole oppure
Nel tempo ci sono stati molto miglioramenti, possiamo utilizzare perché cambia la vita notturna del paziente e spesso il paziente
una pressione alta per migliorare la pervietà delle vie aeree sottovaluta la gravità delle apnee notturne e sarà ancora più
durante tutta la notte, però è difficile applicare subito la pressione difficile da convincere se dopo una lunga storia di apnee ha avuto
così alta per cui il paziente potrebbe avere difficoltà ad anche dei deficit cognitivi.
addormentarsi quindi viene utilizzata la funzione di rampa per cui
in un tempo impostabile (da 5 a 30-40 min) la CPAP, che parte da Se noi andiamo a vedere gli effetti sulla sonnolenza nelle forme
una pressione terapeutica più bassa si andrà a impostare sulla gravi, con un AHI>30, il punteggio della Sleepines Scale di
pressione richiesta. Ci sono umidificatore riscaldati che evitano la Epworth, che è un questionario molto semplice per quantificare
secchezza eccessiva delle vie aeree. I nuovi modelli sono silenziosi, la sonnolenza in un soggetto che soffre di apnee nel sonno,
piccoli, facilmente trasportabili, hanno funzioni di monitoraggio, dimostra un aumento di 1,5 ds (un punto e mezzo di deviazione
quindi contano le ore di uso effettivo, vengono registrate le standard) sulla variabilità dato, quindi l’effetto sulla sonnolenza è
apnee, le ipopnee, il russamento, la perdita della maschera e molto evidente. Per i deficit cognitivi il miglioramento è molto più
generano report stampabili. Molte di queste possono essere lieve, in media 0,5 ds, questo vuol dire che mentre la sonnolenza
regolate tramite una scheda rimovibile. è un disturbo funzionale dovuto alle apnee rapidamente
reversibile nella maggior parte dei casi, i deficit cognitivi sono
L’evoluzione della CPAP è stata anche l’autoCPAP e la BILEVEL; indice di un danno ripetuto nel tempo che in parte è irreversibile.
l’autoCPAP intelligente misura ventilazione e flusso e varia la Nelle forme lievi-moderate la sonnolenza migliora, ma meno e
pressione a seconda della necessità aumentandola in presenza di stesso vale per i deficit cognitivi, infatti solo il 20% dei soggetti che
russamento, limitazione di flusso, apnee o ipopnee. Gli apparecchi hanno una forma lieve continuano a usare la CPAP dopo 5 anni.
BILEVEL utilizzano pressioni diverse, maggiori in inspirazione e
minori in espirazione, aumentando la tolleranza del paziente, Ci sono poi effetti collaterali che indicano un uso regolare della
specialmente quando le pressioni sono alte e aiuta il paziente CPAP, ad esempio se ha lesioni sul viso o sul naso dovute alla
nella ventilazione svolgendo una parte del lavoro respiratorio. La maschera, o se ha epistassi vuol dire che la sta usando però magari
CPAP non è un ventilatore, non svolge un’azione ventilatoria, non la sta usando con l’umidificatore ben settato, la secchezza
semplicemente consente la ventilazione normale perché tiene delle fauci vuol dire che non sta utilizzando l’umidificatore oppure
aperte le vie aeree, invece l’apparecchio BILEVEL non solo tiene che ha una maschera nasale, ma respira con la bocca, se ha anche
aperte le vie aeree, ma svolge anche una parte del lavoro molta aria nello stomaco vuol dire che la sta usando (aerofagia).
respiratorio. Gli apparecchi autoBILEVEL variano la pressione in- Se invece si lamenta del rumore, che si sveglia, che si sente chiuso
ed espiratoria secondo necessità entro limiti prefissati quindi (claustrofobia) oppure che dopo che la toglie non riesce a
hanno i due vantaggi degli apparecchi che abbiamo già visto. rimetterla la notte questi sono tutti effetti collaterali che indicano
una scarsa motivazione, una scarsa compliance su cui si deve
La CPAP è indicata nella terapia delle apnee di moderata e lavorare a fondo.
marcata gravità quindi quando l’indice (AHI) è da 15 in su, ma
ovviamente è efficace anche in quella lieve. In casi selezionati è Apparecchi endorali: terapie alternative, vengono applicati da
indicata anche nel russamento con frequenti risvegli senza apnee odontoiatri, ortodontisti o chirurghi maxillo-facciali, sono degli
significative. Può essere prescritta come una terapia a lungo apparecchi rimuovibili che avanzano la mandibola e la lingua e
termine, definitiva, o come una terapia “ponte” in attesa di un ampliano lo spazio aereo. Bisogna fare una valutazione
calo ponderale o in attesa che venga corretto chirurgicamente, se odontostomatologica e un follow up, che di solito sono a
c’è indicazione a farlo, oppure in attesa che venga corretto un pagamento, sono spesso regolabili perché sono dei bite che si
ipotiroidismo, uno scompenso cardiaco o un’insufficienza renale, mettono sulle arcate dentarie e che portano in avanti la
situazione che prevedono un miglioramento una volta corrette. mandibola rispetto al mascellare superiore, essendo regolabili si
può aumentare lo spazio di avanzamento della mandibola rispetto
L’efficacia è (1) una riduzione immediata delle apnee e delle al mascellare. Gli effetti collaterali sono scialorrea, difficoltà a
ipopnee, e delle ipossiemie da essa causata (2) un ripristino di un inghiottire, artralgia temporo-mandibolare. Controindicazioni:
normale sonno REM e ad onde lente e una rapida scomparsa della l’artrite dell’articolazione temporo-madibolare è la
sonnolenza. A medio periodo abbiamo anche altri miglioramenti: controindicazione più importante, ma anche rinostruzione
(3) il lume faringeo tende ad essere più grande dopo la CPAP marcata e edentulia.
perché l’aria preme sulle pareti e tende a ridurre un eventuale
Terapia chirurgica: se l’ostruzione è dovuta ad una stenosi Viene generalmente chiesto di rimuovere eventuali occhiali, lenti
correggibile chirurgicamente la si dovrebbe operare, il problema a contatto, apparecchi dentari mobili, parrucche, trucco, gioielli
è individuare la sede dell’ostruzione e questo si può fare con la ed apparecchi acustici. La procedura non è in genere dolorosa, ma
videofaringoscopia o con la sleep endoscopy. può provocare un certo fastidio. Per eliminare o attenuare tale
effetto, prima della broncoscopia viene somministrato un
La chirurgia delle rinostruzione spesso è eseguita insieme alla farmaco rilassante per via endovenosa, e praticata un'anestesia
sleep endoscopy e può essere utile, ma non risolutiva, spesso sono locale delle vie respiratorie (con un gel nel naso o con uno spray
delle ostruzioni multilivello. L’uvulofaringoplastica è stata fatta attraverso la bocca; entrambi lasciano in genere un retrogusto
molto frequentemente in passato in questi soggetti, il sgradevole). Spesso, mediante iniezione intramuscolare, circa 30
miglioramento è in circa ¼ dei pazienti, ma non si ha mai minuti prima dell'esame viene somministrato un farmaco
l’azzeramento dell’apnea come quello che si ottiene con la CPAP, (atropina solfato) che riduce le secrezioni e può indurre un senso
inoltre presenta gravi complicanze quindi viene eseguito meno di secchezza alla bocca e alla gola. Eventuali biopsie non causano
spesso. Interventi più efficaci sono quelli in cui si cerca di portare dolori importanti al paziente; queste manovre strumentali si
il piano dei muscoli più avanti, per esempio spostando le inserzioni eseguono mediante apposite pinze fatte scorrere nel canale
dei muscoli più avanti sulla mandibola, oppure fare l’avanzamento operativo del broncoscopio, fino a raggiungere la zona di prelievo.
mascellare, mandibolare o maxillo-mandibolare (quindi di Monitoraggio e sicurezza:
entrambi) che aumenta molto lo spazio faringeo.
Come misura precauzionale, può essere praticata un'infusione
BRONCOSCOPIA nell'avambraccio del paziente, che in caso di necessità garantisce
La broncoscopia è un'indagine strumentale mirata un accesso endovenoso per l'immissione di liquidi od eventuali
all'esplorazione visiva delle vie aeree di calibro maggiore farmaci durante la broncoscopia. Contemporaneamente, si
(laringe, trachea e bronchi), con finalità soprattutto diagnostiche effettua un prelievo di sangue per controllare la funzione di
ma anche terapeutiche. coagulazione del sangue. Durante l'esame vengono
La broncoscopia si esegue introducendo nel naso o nel cavo orale continuamente monitorati parametri come pressione
uno strumento sottile e flessibile, composto principalmente da arteriosa, frequenza cardiaca e livelli di ossigeno nel sangue. Così,
fibre ottiche e munito di fonte luminosa ed eventuale telecamera all'occorrenza sarà possibile somministrare ossigeno
all'estremità. Qualora il medico lo ritenga opportuno, durante la supplementare attraverso una narice.
broncoscopia è anche possibile prelevare piccoli campioni di Durata della broncoscopia: dura circa 20-30 minuti, anche se
tessuto che verranno successivamente esaminati in laboratorio. bisogna tener conto del lungo tempo necessario alla preparazione
L'esame microscopico di questi campioni bioptici, diviene (esame clinico, somministrazione dei farmaci) e della degenza
utilissimo - ad esempio - per giungere ad una diagnosi certa (dopo l'esame il paziente viene trattenuto un paio d'ore per
di cancro al polmone e determinarne il tipo istologico. accertarsi che non vi siano complicazioni e smaltire il picco di
Principali indicazioni efficacia del sedativo).
Tosse cronica di origine non definita che perdura da almeno tre
mesi, emottisi (espettorazione con sangue), sospetto di corpo BAL
estraneo nell'albero tracheobronchiale, RX atipica del torace con -instillazione attraverso broncoscopio di circa 20ml di NaCl 0.9%
presenza di "ombre" sospette, inalazione di gas tossici o sostanze -respirazione liquido
chimiche, citologia anormale del catarro, -analisi citologica/microbiologica, ad esempio: Tumore- cellule
sospetto di infezioni polmonari, sarcoidosi, restringimenti neoplastiche; Sarcoidosi- quoziente CD4: CD8 (se >5 è probabile);
o stenosi dell'albero tracheobronchiale, stadiazione/follow-up Alveolite allergica- aumento eosinofili.
tumori, denaggio ascessi. Indicazioni secondo Fuso (domanda):
malattie interstiziali, Tumori, polmoniti ed emottisi. Broncoscopia (riporto la parte riguardo al k polmonare)
La broncoscopia è fondamentale per due tipi di indagini:
La broncoscopia viene spesso utilizzata relativamente alla 1. la tipizzazione per via endoscopica, la caratterizzazione
diagnosi, alla stadiazione ed al follow up di tumori del polmone, cito- istologica e le analisi molecolari;
così come nella ricerca di eventuali metastasi polmonari o 2. la stadiazione , della T e della N.
estensioni di tumori provenienti da organi limitrofi (ad esempio Oggigiorno si usa una videobroncoscopia.
dall'esofago). La broncoscopia può anche trasformarsi
all'occorrenza in tecnica terapeutica, capace ad esempio di Tipizzazione tramite broncoscopia: bisogna distinguere due tipi di
drenare ascessi, ripristinare la pervietà delle vie aeree occluse o lesioni: le lesioni cosiddette centrali e quelle periferiche.
ristrette, rimuovere corpi estranei, aspirare accumuli di fluidi o Le lesioni centrali sono quelle endoscopicamente visibili e
tappi mucosi, distruggere eventuali masse tumorali (ablazione raggiungibili col broncoscopio; quelle periferiche non sono visibili
mediante laser) ed effettuare un lavaggio diagnostico o direttamente col broncoscopio.
terapeutico delle vie aeree. I broncoscopi utilizzati comunemente hanno un calibro di 6 mm,
Esecuzione quindi consentono di visualizzare l'albero bronchiale cosiddetto
La broncoscopia prevede l'inserimento di un tubo flessibile e centrale, fino ai bronchi segmentali.
relativamente sottile (il calibro non supera quello di una matita), Per le lesioni centrali utilizziamo per il prelievo cito-istologico due
nelle vie aeree maggiori dei polmoni. Grazie all'ausilio di una fonte tipi di strumenti, che sono le pinze e gli aghi.
luminosa montata all'apice e alle fibre ottiche, lo strumento Lesioni periferiche sono quelle localizzate in un bronco distale,
(chiamato broncoscopio) permette di esplorare visivamente le vie quindi non direttamente visibili con il broncoscopio; il
aeree. I broncoscopi più recenti sono anche dotati di apposita campionamento cito-istologico può avvenire con gli stessi
telecamera, che invia sullo schermo le immagini registrate. strumenti utilizzati per lesioni centrali (pinze e aghi) ma
Prima di Iniziare l'Esame teoricamente avviene “ alla cieca” perché noi non vediamo la
lesione.
Il campionamento avviene con la cosiddetta biopsia periferiche, il campionamento può essere seguito anche
transbronchiale: il broncoscopio si ferma ad un certo punto dall'esterno per via transtoracica tramite un sistema di
perché il suo calibro non consente di andare oltre; si fa avanzare agoaspirato o di agobiopsia TAC-guidato. Questi avranno
la pinza fino alla sede della lesione e si fa un campionamento “alla ovviamente un'alta resa diagnostica, ma espongono il paziente a
cieca”. radiazioni e ad un'alta incidenza di complicanze, in particolare lo
È evidente che la sensibilità delle procedure diagnostiche per pneumotorace,che può raggiungere il 30% dei casi.
lesioni periferiche è piuttosto bassa proprio perché non vediamo
la lesione direttamente e quindi non vediamo dove arriva la pinza. Stadiazione tramite broncoscopia: può essere utilizzata anche
per la stadiazione endoscopica, che riguarda sia il T che N.
Aumentare la resa diagnostica per le lesioni periferiche: Dalla classificazione TNM derivano gli stadi di malattia, dal I al IV.
È possibile aumentare la resa diagnostica guidando la pinza verso Il parametro T può essere stadiato per via endoscopica attraverso
la lesione periferica e la guida può essere duplice: la fluoroscopia la visualizzazione diretta del tumore. Noi possiamo stadiare
o l'ecografia endobronchiale. endoscopicamente il tumore centrale: quello che vediamo in T1
Nella fluoroscopia la pinza è radiopaca: anche se noi non vediamo ad esempio (quando non c'è interessamento del bronco
la lesione, spingiamo la pinza in avanti e non solo possiamo principale) oppure T2 ( quando il tumore coinvolge
seguire la pinza, ma possiamo capire quando la pinza cade dentro endoscopicamente il bronco principale o addirittura la carena
la lesione e a quel punto facciamo il campionamento; è quindi una tracheale) o infine il T4 (quando coinvolge la carena e la trachea).
sorta di procedura guidata. La broncoscopia è utile anche per la stadiazione del parametro N,
cioè dell ’interessamento linfonodale.
Il secondo strumento alternativo o complementare rispetto alla Le procedure utili per la stadiazione del suddetto parametro
fluoroscopia è la cosiddetta ecografia endobronchiale. Questa sono:
utilizza delle mini sonde ecografiche radiali che vengono inserite - non invasive: la TAC e la PET già i possono dare una stadiazione
nel canale operativo del broncoscopio, vengono fatte uscire dalla del parametro N
sua punta; hanno un calibro di 1,5/2 mm ed in virtù di questo -mini-invasiva broncoscopia;
piccolo calibro possiamo spingerle fino alla periferia dell'albero -invasiva: la mediastinoscopia o la videotoracoscopia.
bronchiale. La PET e la TAC ci permettono un ’indagine morfologica, perché
Possiamo seguire una ecografia radiale: quando c’è una lesione o l'interessamento radiologico della PET non ci dà la sicurezza che
un addensamento, questo è visibile attraverso una serie di echi quel linfonodo ingrandito o PET-positivo sia metastatico. Le
che rimbalzano sul margine esterno ed interno della lesione e ci indagini più invasive invece possono darci una conferma cito-
consentono di individuarla. Il limite è che una volta visualizzata la istologica dell'eventuale interessamento linfonodale.
lesione è necessario estrarre la sonda dal canale operativo del Vediamo la broncoscopia con la tecnica cosiddetta TBNA (
broncoscopio ed introdurre nello stesso canale la pinza: il agoaspirato transbronchiale utile per la stadiazione del parametro
campionamento con la pinza viene quindi eseguito dopo e non in N). Si tratta di posizionare con il broncoscopio un ago che viene
corso di ecografia , è un campionamento “non direttamente fatto fuoriuscire dalla parte distale del broncoscopio e con
ecoguidato” e allora ci sono dei sistemi indiretti per fare in modo quest’ago, attraversando la parete bronchiale o tracheale, è
che la pinza vada nello stesso luogo in cui la sonda c'ha fatto possibile andare a campionare direttamente un linfonodo
visualizzare la lesione; uno di questi è il catetere guida . paratracheale o mediastinico.
È evidente che il sistema ecografico endobronchiale fa aumentare Queste sono le stazioni linfonodali mediastiniche aggredibili: in
la sensibilità diagnostica della biopsia transbronchiale in maniera particolare sarà possibile campionare linfonodi paratracheali
significativa (come mostra questo studio pubblicato anni fa). superiori e inferiori (stazioni 2 e 4 destre e sinistre); linfonodi
sottocarenali (la cosiddetta stazione 7) ed infine i linfonodi ilari od
Ci sono però dei fattori predittivi della resa diagnostica: questa interlobari (stazioni 10 e 11).
non è infatti “assoluta” (perchè noi continuiamo a non vedere
direttamente la lesione) e ci sono quindi una serie di fattori che la Per aumentare la sensibilità diagnostica oggigiorno si usa la
predicono, il primo è la dimensione della lesione: è evidente che stessa metodica ovvero la TBNA in questo caso però ecoguidato:
lesioni grandi sarà più semplice diagnosticarle piuttosto che si utilizza un broncoscopio dedicato, che ha una sonda lineare
lesioni molto piccole. ecografica sulla sua punta ed è possibile far fuoriuscire l'ago dal
Il secondo fattore predittivo è la posizione della sonda ecografica canale operativo del broncoscopio mentre si fa l’ecografia; tale
rispetto alla lesione: quando la sonda cade dentro la lesione tecnica si chiama EBUS TBNA. I linfonodi mediastinici aggredibili
significa che sta esplorando un bronco attorno a cui è nata (la con questa tecnica sono esattamente gli stessi. È possibile
lesione appunto) e di conseguenza la resa diagnostica sarà visualizzare linfonodo e far penetrare l’ago mentre noi facciamo
significativamente maggiore. l'ecografia; è quindi un campionamento realmente è ecoguidato.
Un altro dei fattori predittivi e l'uso di strumenti di Questo ci permette di ad esempio di evitare di pungere una
campionamento ed infine la presenza di caratteristiche struttura vascolare adiacente al linfonodo di nostro interesse ed
radiologiche particolari, in particolar modo il cosiddetto bronchus evidenziata dal doppler.
sign . Il bronchus sign è l'individuazione di un bronco in un taglio È evidente che la resa diagnostica di questa metodica è molto
Tac che cade dentro la lesione; per cui il campionamento sarà più elevata: attorno al 90% dei casi, perché possiamo vedere
semplice e la resa diagnostica sarà maggiore. direttamente il linfonodo che stiamo campionando.
Le complicanze di questa procedura sono due: il sanguinamento e È possibile utilizzare anche un gastroscopio per andare a
lo pneumotorace. campionare (con una metodica simile) i linfonodi paraesofagei: è
così possibile campionare tutti i linfonodi mediastinici, anche
Ovviamente la broncoscopia non è l'unico mezzo per raggiungere quelli che non sono direttamente campionabili per via
un campionamento cito-istologico:nelle lesioni periferiche, molto broncoscopica.
OSSIGENOTERAPIA Mentre gli effetti di una iperossiemia, cioè un eccesso di ossigeno,
Il razionale della somministrazione di ossigeno è: incrementare la provoca una riduzione, anche minima, della ventilazione, un
PO2 alveolare come “back pressure” per il trasferimento dell’O 2 peggioramento del rapporto V/Q e la cosiddetta atelettasia
nel sangue capillare polmonare, e, di conseguenza, incrementare indotta dall’ossigeno; a livello cardiaco si può avere una ischemia
la PO2 arteriosa. Lo facciamo quando c’è un’ipossiemia, definita miocardica, in un contesto di riduzione dell’ematocrito si può
come una pressione arteriosa di ossigeno <60mmHg oppure, avere una ↓ GC, del flusso coronarico e un ↑ PA.
mediante saturimetro, come una saturazione <90%.
Effetti secondari dell’ossigenoterapia:
Perché facciamo il ragionamento della saturazione di 90% e della Tossicità biologica dell’ossigeno: dovuta al fatto che vengono
pressione di 60mmHg? Perché quando consideriamo la curva di prodotti i ROS, in particolar modo l’ossigeno può ricevere un
dissociazione dell’Hb, la parte di curva a monte di 60mmHg elettrone e dare vita all’anione superossido. Da questo si hanno il
corrisponde a una curva di saturazione quasi piatta. Significa che radicale idroperossido e il perossido di idrogeno, il quale,
per aumenti ulteriori della PaO2 noi abbiamo un aumento della reagendo di nuovo con l’anione superossido, può dare l’ossigeno
saturazione che in termini percentuali può essere anche singoletto e il radicale idrossilico libero. I ROS sono dannosi, non
trascurabile. Quindi l’obiettivo è quello di mantenere il soggetto solo a livello della DNA (ruolo della carcinogenesi), ma anche a
a una saturazione intorno al 90%. livello dei lipidi: la perossidazione rompe le membrane cellulari e
ciò provoca la perdita dell’integrità della barriera alveolo-
Effetto somministrazione di O2 in caso di mismatch V/Q: capillare. Inoltre i ROS agiscono sulle proteine e possono
Se abbiamo un paziente in cui c’è un mismatch del rapporto tra inattivare le proteine che contengono gruppi sulfidrilici.
ventilazione e perfusione: noi aumentiamo la pressione alveolare Retinopatia in prematurità (fibroplasia retrolenticolare):
globalmente e riusciamo a ottenere un aumento globale della L’alterazione della pressione di ossigeno interessa l’attività di una
pressione arteriosa di ossigeno. Dunque in un pz con mismatch proteina di trascrizione (Hipoxia-inducible factor, HIF-1) e in
respirare aria a frazione di ossigeno aumentata ha l’effetto di particolare il suo effetto sui fattori di crescita vascolare che sono
normalizzare la pO2 arteriosa e quindi il contenuto di O2. cruciali nello sviluppo dell’occhio. Così si sviluppa questa
Tuttavia il gradiente alveolo-arterioso di O2 è fortemente
retinopatia in prematurità, in particolare quando si ha una
aumentato; lo abbiamo artificiosamente amplificato
PaO2>140 mmHg, quindi bisogna tenersi su pressioni inferiori.
somministrando ossigeno, perché non abbiamo azzerato le
Atelattasia da riassorbimento: consiste nel fatto che se
alterazioni dello scambio; dovremmo dare il 100% di O2 per
somministriamo ossigeno al 100% prima o poi spiazziamo l’azoto
azzerarlo, ma allora avremmo altri effetti molto più negativi.
dagli alveoli, molto prima da quelli sani che sono più rapidi, più
Modificazioni di PaO2 e PaCO2 al variare della [O2] inalata: lentamente da quelli malati:
Ogni volta che pO2 aumenta (magari perché abbiamo iniziato 1. man mano che la concentrazione di O2 va aumentando, quella
ossigenoterapia o perché il soggetto chiude la bocca mentre di azoto va diminuendo, e dopo che la concentrazione di
utilizza il catetere nasale o modifica la ventilazione), la sua pCO2 azoto arriva a zero nel compartimento rapido, l’azoto
arteriosa aumenterà; poi di solito raggiunge una stabilità; dopo di presente nell’organismo passa dal sangue capillare negli
che quando pO2 si riduce, magari perché ha aperto la bocca o ha alveoli rapidi e viene ulteriormente eliminato;
modificato la sua ventilazione, la sua pCO2 si riduce ma meno di 2. si verifica così una denitrogenazione dell’organismo per cui si
quanto si sia ridotta pO2 abbassa la pressione parziale di azoto nel sangue
Per questo le oscillazioni alla lunga si traducono in un accumulo 3. a questo punto nel compartimento lento c’è una pressione
progressivo di CO2. parziale di azoto maggiore di quella presente nel sangue
I fattori che determinano l’incremento di pCO2 che si verifica capillare, cioè si genera un gradiente di pressione parziale di
durante l’incremento di pO2 (asterisco rosso) sono tre: azoto tra sangue e il compartimento lento
4. pertanto le molecole di azoto dal compartimento lento
• ↓ ventilazione
passano nel sangue (per poi riandare negli alveoli rapidi ed
• Ulteriore incremento della dispersione dei rapporti V/Q
essere eliminate): questo compartimento, in cui arriva poco
• Effetto Haldane
gas, viene rifornito di nuovo gas più lentamente di quanto
Dunque in soggetto ipercapnico o a rischio di ipercapnia (es. un
non passino ossigeno e azoto nel sangue capillare per cui
soggetto BPCO che ha una lieve ipercapnia, sui 45-48 di pCO2, ma
l’alveolo progressivamente si riduce di volume finché alla fine
che è chiaramente a rischio di progressiva ipercapnia) l’ossigeno
ci ritroviamo un compartimento con atelectasia; quando un
deve essere somministrato utilizzando minima concentrazione
alveolo diventa atelettasico è difficile tornare indietro!
sufficiente a garantire l’ossigenazione abituale e che sia una
Ipercapnia indotta dall’ossigeno:
concentrazione costante; va fatta per lunghi periodi, perché così
La somministrazione dell’ossigeno in alcuni pazienti può
come la somministrazione di ossigeno comporta un ↑della
pressione arteriosa di ossigeno, se interrotta dopo breve tempo provocare un’ipercapnia che può essere molto pericolosa.
comporta un peggioramento rispetto alle condizioni iniziali. Vediamo quali sono i meccanismi:
• riduzione della ventilazione da rimozione, anche parziale,
Effetti fisiologici di un’ipossiemia acuta e di un’iperossiemia: dello stimolo ipossico
Sul sistema respiratorio noi abbiamo un effetto dell’ipossiemia di • incremento della dispersione dei rapporti V/Q e ulteriore
vasocostrizione, con rischio di ipertensione polmonare; sempre peggioramento degli scambi gassosi
come effetto della ipossiemia possiamo avere una ischemia • effetto Haldane
Relativamente al primo meccanismo, uno studio ha dimostrato
cardiaca, delle aritmie; a livello metabolico può causare acidosi
che dare ossigeno ad alte concentrazioni ad un paziente con
metabolica e a livello cerebrale tutti gli effetti che sono dovuti a
ipercapnia cronica riduce la chemiosensibilità alla CO2,
un aumento del flusso ematico per vasodilatazione con
determinando l’insorgenza di ipoventilazione.
confusione, delirio e coma.
Alterazione del V/Q:
L’alterazione del rapporto V/Q, è già presente nel paziente Da un punto di vista clinico possiamo osservare un peggioramento
perché si tratta di un paziente respiratorio (maggior parte delle dell’insufficienza respiratoria ipercapnica, ritardando quindi il
insufficienze respiratorie sono dovute al mismatch del rapporto riconoscimento di un deterioramento clinico. Possiamo
ventilazione perfusione). La somministrazione dell’ossigeno ↑ il peggiorare l’outcome in un soggetto con un ictus, con uno stroke.
rapporto VD/VT, cioè aumenta lo spazio morto. C’è un rischio in pazienti che hanno avuto un danno polmonare da
bleomicina oppure un’aspirazione di acidi. Non è noto il rischio
Un punto cardine è che quando abbiamo un’ipossia abbiamo la benefico nella sindrome coronarica acuta. È stato visto associato
vasocostrizione ipossica, che è quel meccanismo che è dovuto a un aumentato il rischio di morte a pazienti sopravvissuti a un
all’ipossia e all’ipercapnia che provoca acidemia e che ha alcuni arresto cardiaco.
effetti fisiologici importanti: il primo è migliorare il matching della Quali sono i pazienti a rischio di ipercapnia, in cui dobbiamo
ventilazione con la perfusione cercando di perfondere alveoli mantenere la saturazione tra 88 e 92%?
meglio ventilati, può facilitare il recruitment, cioè può migliorare -pz bronchitici cronici
alveoli non perfusi per cui ci può essere un miglioramento della -pz con fibrosi cistica oppure con bronchiectasie
perfusione; ha un effetto anche negativo che è quello -pz con cifoscoliosi
dell’aumentare le resistenze polmonari. -pz che hanno subìto la toracoplastica dovuta alla tubercolosi
Nel momento in cui vado a dare ossigeno abolisco l’effetto di -pz obesi
vasocostrizione e ho un aumento dell’ossigeno, ma succede che -pz con disordini muscolo-scheletrici con debolezza muscolare
aumenta anche la perfusione, si riduce il rapporto -pz che hanno assunto farmaci depressivi a carico del sistema
ventilazione/perfusione perché aumenta la perfusione e, alla fine nervoso centrale tipo oppiodi e benzodiazepine.
del sistema, ho un aumento dell’anidride carbonica; perché
l’alveolo che era mal perfuso e che era ricco di anidride carbonica, Tutto quanto deve essere sempre controllato: non ci dobbiamo
perché è un alveolo mal ventilato, aumentando la sua perfusione mai accontentare del saturimetro, ma dobbiamo poi controllare
con un’emogasanalisi arteriosa.
aumenta anche il suo contributo alla perfusione ematica
polmonare, quindi ci troveremo di fronte a un aumento globale O2 terapia nel paziente acuto:
dell’anidride carbonica. Nel paziente acuto l’algoritmo prevede che dobbiate subito dare
l’ossigeno al paziente: al paziente che ha un ossigeno fra 40-50%
Riduzione della ventilazione:
dovete fare un’emogasanalisi, dovete aspettare mezz’ora, portare
Un’alterazione del drive ventilatorio riduce la ventilazione.
il paziente con il saturimetro intorno a 90% di saturazione e poi
Questo meccanismo è stato variamente studiato.
fare l’emogasanalisi. L’obiettivo deve essere quello di portare il
Uno studio che è stato effettuato in cui abbiamo 2 gruppi: un
paziente intorno a 60mmHg di ossigeno, con l’emogasanalisi
gruppo non-R, cioè un gruppo che non mostra ipercapnia dopo
dovete valutare se questo aumento di ossigeno arterioso ha
somministrazione di ossigeno, e un gruppo R che mostra invece
provocato o no un aumento dell’anidride carbonica. Un non
ipercapnia dopo somministrazione di ossigeno. Il gruppo R è un
raggiungimento della pressione di 60mmHg vi deve indurre ad
gruppo che presenta a livello basale una maggiore ipossiemia e
aumentare la frazione inalata; qualora invece voi vi ritrovate di
una maggiore ipercapnia. Alla somministrazione di 100% di
fronte ad un eccesso di più di 60mmHg di ossigeno dovete ridurre
ossigeno il gruppo R mostra una riduzione della ventilazione. In
la frazione inalata. Quando la somministrazione di ossigeno
entrambi i casi ci troviamo di fronte a un aumento della
provoca un aumento dell’anidride carbonica allora il paziente è
ineguaglianza del rapporto ventilazione/perfusione.
candidato a una ventilazione meccanica perché evidentemente
Sia nell’R che nel gruppo non-R abbiamo un aumento della
non potete tenere il paziente in ipossiemia, ma nemmeno in
deviazione della perfusione, cioè un aumento della dispersione
ipercapnia, e quindi serve supporto meccanico.
della perfusione; nel gruppo non-R non abbiamo una alterazione
della distribuzione della ventilazione, mentre nel gruppo R Chiaramente non andremo a somministrare ossigeno
aumenta la colonnina della ventilazione. Significa che si ha una nell’ipossia anemica, oppure nell’ipossia stagnante, in cui il
maggiore dispersione della ventilazione, un aumento dello spazio paziente ha un problema legato alla portata cardiaca.
morto. Nei pazienti che mostrano ipercapnia si ha un aumento
dello spazio morto alveolare e una caduta della ventilazione. Quindi di fronte alle due grandi insufficienze respiratorie:
insufficienza respiratoria ventilatoria e insufficienza respiratoria
Effetto Haldane pneumogena vediamo cosa fare.
Terzo meccanismo che determina l’ipercapnia O2-indotta.
Se somministriamo ossigeno tramite ossigenoterapia, andiamo a Nell’ insufficienza ventilatoria, insufficienza di pompa, il primo
ossigenare l’Hb e spostiamo la curva di dissociazione di CO 2 a intervento terapeutico è il sostegno ventilatorio, quindi la
destra → una parte di CO2 legata all’Hb viene spiazzata, resa libera ventilazione meccanica che, in presenza di fatica muscolare, deve
e sciolta → aumenta la pressione parziale di CO2, che se c’è la prevenire la sovrapposizione di insufficienza respiratoria
capacità di eliminarla può pure essere eliminata, dunque aumento pneumogena da atelettasia per una ridotta ventilazione;
della pCO2 non significa aumentare il contenuto di CO2. L’effetto l’ossigeno terapia va fatta in fase critica, ma questi due supporti
Haldane aumenta la pressione parziale di CO 2 per un effetto di in questi pazienti devono essere combinati.
“smascheramento” della CO2 che viene staccata dall’Hb perché
spiazzata dall’O2. Nei pazienti con insufficienza respiratoria pneumogena i due step
Altro meccanismo: l’ossigeno ha una maggiore densità e viscosità si invertono, nel senso che l’ossigenoterapia è il primo intervento,
rispetto all’aria e questo può aumentare il lavoro espiratorio con attraverso una terapia farmacologica possiamo migliorare gli
conseguente ipercapnia di un paziente già esausto. scambi gassosi (per esempio l’antibiotico in una polmonite o un
diuretico in una situazione di edema polmonare) e solamente
Rischi di un’iperossiemia: come terzo livello il sostegno ventilatorio, in particolare se
compare la fatica muscolare.
Indicazioni ossigenoterapia • Il blue bloater ventila dopo, cioè solo quando c’è molto poco
→ possiamo dare ossigeno “in abbondanza”, ogniqualvolta noi ossigeno, quindi rimane molto più a lungo ipossico;
pensiamo ci sia un problema non respiratorio (problemi cardiaci) • Il pink puffer ventila molto più precocemente e mette in
→ nell’acuto respiratorio: nell’edema polmonare, che impedisce moto tutti quei meccanismi di insufflazione.
gli scambi, dando più ossigeno aumenti il passaggio di questo nel Vedete quindi che, nonostante lo stesso difetto nella fase
sangue, e non arriverai mai alla criticità in cui il polmone inizia a espiratoria che accomuna appunto le due patologie, possiamo
ventilare di meno. notare una variabilità, che comunque riconosciamo in ogni singolo
→ nel cronico respiratorio dando elevati livelli di ossigeno, paziente: dobbiamo individualizzare l’ossigenoterapia, in quanto
incorriamo nel problema di ipoventilazione ed ipercapnia. alcune persone sopportano bene un eccesso di ossigeno, altre no.
• il meccanismo per cui l’ossigeno è tossico è in cronico Quando abbiamo un problema di ventilazione, non possiamo
• in acuto l’ossigeno fa solo bene. ovviamente usare una BLB se non per brevissimo periodo, perché
rischiamo paradossalmente di mandare il pz in ipoventilazione (e
Dose di ossigeno adeguata la CO2 sale alle stelle…).
Nel passato la dose giusta/corretta, si riteneva fosse la dose
fisiologica, la nostra concentrazione di O2. Una pO2 vicino a 100 MASCHERA VENTURI
mmHg è una saturazione di O2 molto alta, quindi ben sopra il 98%, Se non possiamo portare l’ossigeno al 100% usiamo questa
considerando che dai 20 anni in su si perde un punto percentuale mascherina senza opercolo e senza sacchetto, chiamata Venturi,
ogni 10 anni, grossomodo. Chi fuma perde 3 volte di più in perché sfrutta appunto l’effetto Venturi, che è un effetto di
velocità. fluidodinamica dei gas: più un flusso è veloce, più la pressione
• Teoricamente dovreste valutare la saturazione con parziale laterale sarà minore. Il concetto è che l’opercolo manca
l’emogasanalisi, ma il saturimetro ha un’ottima capacità di in modo che dell’aria possa entrare nel tubo e miscelarsi in una
approssimazione, misurando l’ O2 dallo spettro di quantità standard, che comunque non permette di arrivare al
assorbimento della Hb e della HbO2 (ca 450 nm di lunghezza 100% di ossigeno. Pertanto l’aria che noi insuffliamo non sarà solo
d’onda). l’ossigeno, ma sarà ossigeno + aria, mescolamento che abbassa la
percentuale di O2 che inaliamo. Per modulare il mescolamento si
MASCHERA BLB adoperano dei “boccaglietti”. Questi sono concepiti con un
In un paziente acuto in cui non abbiamo problemi di CO2 ma che cannello dove arriva l’ossigeno puro e poi hanno dei buchi
ha bisogno di O2, gli diamo 1atm di O2. Perché gli scambi portino l’ standard tutti uguali attraverso cui transita l’aria, la quale viene
O2 a regime occorrono 15-20 minuti, quindi in acuto possiamo aspirata in base alla velocità con cui l’ossigeno viene erogato;
dare l’O2 in ventilazione completa. siccome l’ossigeno è veloce → ha una pressione laterale molto
Per farlo possiamo utilizzare una maschera particolare, chiamata bassa → attira più aria → più si miscela.
BLB dal nome dei suoi inventori (o maschera con reservoir): essa Come si fa a creare una velocità maggiore? Si apporta una stenosi,
ha dei fori chiusi da una valvolina che si può aprire solo verso ovvero un tubicino con un calibro ridotto: minore è la strettoia
l’esterno, per permettere al paziente di sfiatare; pertanto, esso si dell’ossigeno → più accelera il flusso → meno pressione laterale
ritrova a ventilare in un atmosfera quasi completa di ossigeno. Al si instaura →più l’aria viene aspirata → più la maschera diluisce
posto della “proboscide” ha un sacchettino che permette di l’ossigeno. Con differenti ugelli – dotati di diverso diametro - noi
mantenere una camera di riserva sull’ossigeno, perché quando il riusciamo ad assicurare differenti concentrazioni che vanno dal
paziente respira, inala una quantità di ossigeno molto forte che 21, al 24, al 28, al 35, al 40, al 50, al 60 e all’80 %, quest’ultima mai
potrebbe essere superiore a quella che il tubo porta. Quel usata praticamente.
sacchettino invece si gonfia durante la fase morta della Questi cannelli vengono poi collegati agli erogatori di ossigeno
ventilazione, di modo che il paziente ha un ossigeno che non fissi, al muro, o mobili, rappresentati da vere e proprie bombole -
aspira dal tubo ma dal sacchettino (appunto, camera di riserva = , sotto hanno un barattolo con dell’acqua in cui l’ossigeno
reservoir). Il sacchettino fa sì che l’O2 venga fornito durante tutto gorgoglia per umidificarlo, e poi c’è una maniglia con cui regolare
il ciclo respiratorio e non solo in ispirazione. l’intensità del flusso. È normale pensare che più girate la maniglia
• La BLB è l’O2 al 100%. Si traduce in un incremento massimo più ossigeno arriva; non è così, ma anzi quasi il contrario, visto che
dell’ossimetria (sale cioè al massimo consentito, dipende più il flusso è veloce più l’ossigeno viene diluito per l’effetto
dalla situazione del paziente). Venturi. In ogni caso, ciascun boccaglietto funziona ad un flusso
• La BLB sfrutta la forza del paziente a ventilare, non c’è prefissato, e dobbiamo adeguare manualmente l’intensità del
nessun aiuto esterno. flusso di ossigeno in base al boccaglietto che attacchiamo alla
Se però noi superiamo la quota giusta di ossigeno ne diamo troppo maschera (anche l’intensità del flusso è riportata sul dispositivo).
(in un pz acuto con edema polmonare questo non succederà mai
comunque), possiamo condurre il cronico verso una situazione in Se abbiamo quindi sette boccagli differenti, sicuramente
cui viene inibito il centro respiratorio bulbare. Quota che non è dobbiamo imparare ad usarli in modo appropriato e ci sono dei
fissa da persona in persona, ci sono persone che reagiscono parametri che dobbiamo imparare a gestire (la corretta diluizione
subito, altre più tardi. dell’ossigeno è un atto medico, che va prescritto, gli infermieri non
Le patologie ostruttive polmonari, per esempio, possono deciderlo spontaneamente). Premesso che noi
fondamentalmente sono due: dovremmo verificare ogni volta la percentuale di O2 nel sangue -
• La BPCO ma si può fare tranquillamente con il saturimetro – e quella di CO2,
• La bronchite cronica quindi servirebbe l’emogasanalisi, noi in realtà siamo già capaci di
fare molto: si è osservato infatti che a valori di saturazione un po’
Esse presentano una variabilità: nella prima riconosciamo il blue
inferiori alla norma, la quale si aggira sul 97-8% (dipende dall’età),
bloater come stereotipo fisiopatologico; nella seconda sarà il pink
la funzione respiratoria rimane preservata e difficilmente il driver
puffer:
respiratorio comincia ad abbassare la frequenza respiratoria – lo occhialini (le cannule nasali sembrano occhialini) sono invece
fa a partire dal 95% di saturazione; per questo motivo ci poniamo molto più tollerati. Caratteristiche cannule nasali:
come target un 88%-92% di saturazione dell’HbO2, in quanto a • Non riescono a dare un flusso intenso (arrivano ad un
questi livelli non avremo mai problemi di ipercapnia dovuti alla massimo di 4l/min);
depressione del driver respiratorio. Ovviamente non si tratta di • Dato che non possono veicolare flussi con percentuali di
un’ossigenazione ottima, ma se vogliamo aumentare la ossigeno elevate, non daranno problemi di ipercapnia;
saturazione dobbiamo monitorare il paziente ricordandoci che vi • Mescolano l’aria in modo, purtroppo, estremamente
sarà una reazione del tutto individuale. variabile, soprattutto perché– in particolare di notte –
Procedura: dopo la variazione del flusso e quindi della diluizione respiriamo anche con la bocca;
di O2, aspettiamo circa 20 minuti prima che ciò abbia effetti sul • Sono ben tollerati dal paziente cronico che mostra livelli di
sangue, infine adoperiamo il saturimetro per verificare la quantità saturazione sotto la norma, ma non pericolosi (92-93% senza
di ossigeno nel sangue. Se siamo certi di essere rimasti intorno al ossigenoterapia).
90% di saturazione, siamo sicuri che non ci saranno problemi di Queste non sono macchine che aumentano la capacità
ipercapnia né di ipossia. Se vogliamo aumentare l’O2 - ad esempio respiratoria della persona in termini di ventilazione, ne
ad un paziente cronico che farà terapia domiciliare -, abbiamo il aumentano la “flessibilità” respiratoria, cioè il paziente respira
dovere di dosare la CO2 e poi controllare a quale valore quanto e come vuole.
saturimetrico la curva della CO2 inizia a salire. 2. Ventilatori: respirazione assistita
Se vogliamo arrivare a dispositivi che aumentano la pressione e
Come iniziare l’ossigenoterapia che quindi espandono il polmone, dobbiamo usare i cosiddetti
Innanzitutto distinguiamo un paziente acuto che non ha problemi ventilatori, dall’inglese ventilators: sono macchine che insufflano
respiratori da tutti gli altri: a questo possiamo applicare una BLB, l’aria attivamente, sono ossia dei compressori che riescono a
agli altri no! Se impieghiamo, invece, una Venturi, iniziamo con un creare una pressione di insufflazione, simulando cronicamente
ugello a bassa diluizione (percentuale di ossigeno elevata, 50- una respirazione bocca a bocca. Sono chiamate C-PAP
60%), per poi verificare dopo 15-20 minuti la saturazione; se (Continuous Positive Airway Pressure): hanno un compressore
questa è troppo alta - superiore al 92% -, cambiamo boccaglietto elettrico o sono collegati ad una bomboletta ad aria compressa.
e riduciamo la percentuale l’ossigeno. Per questo motivo, la mascherina del paziente, che è un po’ più
In caso di ipercapnia, noterete un paziente disorientato, soporoso,
pesante rispetto alle altre, è adattata al viso con del silicone per
dormiente. minimizzare le perdite di ossigeno.
Sotto un valore di saturazione di 88% si dice che il paziente Questi ventilatori hanno un sensore del flusso, ossia se il paziente
“desatura”. Ricorda che più aprite la maniglia dell’ossigeno, meno
sta aspirando e nota che il flusso presenta una certa direzione, la
ne date al paziente! C-PAP asseconda la cosa espandendo il torace in modo artificioso.
Quando sente che la pressione è aumentata e il paziente vorrebbe
Fonti di ossigeno espirare, la macchina inverte il flusso e asseconda l’uscita di aria.
La maschera Venturi viene prescritta dallo pneumologo quando si Le C-PAP impongono quindi una pressione positiva intermittente,
va a casa, perché egli si fa il conto di quanti litri di ossigeno al cioè aumentano la pressione dell’ossigeno solo quando stai
minuto il paziente dovrà adottare e ti dà il diritto a comprare la insufflando e la lasciano normale durante l’atto espiratorio.
fornitura – maschere e bombole - in farmacia o nelle sanitarie. Le Poi ci sono i ventilatori da sala operatoria chiamati vai-e-vieni,
bombole contengono ossigeno compresso (ne conterranno 2000 cioè aspirano ed insufflano, fanno entrambe le fasi. Mai usati nei
litri ca): ciò è molto importante perché l’O2 rimane gas fino ad una pazienti normali, ma solo in quelli sotto anestesia.
certa compressione. Se compriamo bombole più “potenti”, per
terapie lunghe, possiamo avere dell’ O2 così compresso da essere PALLONI PER IL SUPPORTO DELL’ATTIVITA’ RESPIRATORIA
diventato liquido, il quale: Il rianimatore, quando viene chiamato in caso di un paziente che
• Ha difficoltà maggiori nel suo impiego; sta molto male, porta una maschera dotata di un palloncino: ce ne
• Non può essere venduto in farmacia; sono di due tipi. Una ha un palloncino di gomma che dopo la
• Deve essere fornito da ditte pressione torna spontaneamente all’espansione di partenza
Per brevi periodi di terapia si utilizza comunque O2 gassoso: una (quindi tu schiacci, insuffli l’aria e automaticamente quando si
bombola conterrà circa 2000-6.500 litri; se la terapia è lunga – rigonfiano aspirano l’aria): questi palloni sono chiamati palloni di
almeno 3 mesi - lo pneumologo prescriverà O2 liquido e le AMBU (Auxiliary Manual Breathing Unit). Consiste pertanto in
bombole conterranno 26500 litri di ossigeno. una C-PAP manuale che ventila molto meglio rispetto ad una
Esistono poi i cosiddetti concentratori di ossigeno, che sono delle respirazione bocca a bocca di emergenza.
macchinette che funzionano elettricamente e che concentrano in Il rianimatore più moderno si porta con sé il vai-e-vieni, simile
modo chimico l’ossigeno, sottraendogli la parte di gas inerti e ne all’Ambu ma molto più floscio: non ha capacità elastica, ma
aumenta artificialmente la concentrazione fino al 35-40%. Viene richiede, per la sua espansione, l’aspirazione di ossigeno tramite
usato solo da persone che hanno bisogno di bassi flussi di O 2 una cannula; questo è ottimo per i pazienti che sono, ad esempio,
(quelli che usano le cannule nasali) in modo cronico. Oppure, gli svenuti per problemi di carattere nervoso, per uno shock, etc.,
stessi possono usare le bombole portatili. che pertanto hanno una capacità ventilatoria perfetta, ma che
ALTRI DISPOSITIVI hanno più bisogno di ossigeno al momento. Questo dispositivo è
1. Cannule nasali ormai molto più utilizzato dell’Ambu, proprio perché viene
L’impiego di cannule nasali è molto utile soprattutto di notte, ricaricato di volta in volta di ossigeno.
quando il paziente dorme; con una mascherina, il tempo in cui la
mantiene collocata in modo corretto sarà un 20% della notte! Gli
ASMA BRONCHIALE (domanda) mg/ml la reattività bronchiale viene definita ai limiti della norma,
Definizione: è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, normale sopra 16 mg/ml.
caratterizzata da episodi ricorrenti di dispnea, respiro sibilante,
tosse e costrizione toracica. Dal punto di vista funzionale ha
DLCO (domanda)
un’ostruzione bronchiale di solito reversibile spontaneamente o La DLCO è il test che serve per esaminare lo scambio dei gas tra gli
dopo trattamento farmacologico. Inoltre si riscontra alveoli e i capillari polmonari.
iperreattività bronchiale, e dal punto di vista anatomo-patologico La DLCO permette di quantizzare la capacità del polmone a
infiltrazione di cellule infiammatorie con rilascio di mediatori e scambiare l’ossigeno tra alveoli e capillari considerando il sesso,
rimodellamento strutturale delle vie aeree. età, e altezza del soggetto.
Diagnosi di asma: Procedimento:
Nella diagnosi di asma l’esame obiettivo è variabile: lo stesso Il paziente respira attraverso un boccaglio connesso allo
paziente, sentito a distanza di giorni o di mesi può avere un spirometro. Dopo alcuni respiri tranquilli e senza mai staccarsi dal
reperto uditivo completamente diverso. Può presentarsi: boccaglio, il paziente viene invitato ad espirare velocemente
In remissione: può avere tutti i reperti normali oppure si sente svuotando completamente il suo polmone. Segue un’inspirazione
qualche sibilo solo all’espirazione forzata o tosse indotta profonda durante la quale il paziente inala un gas costituito da aria
In fase florida: il paziente è sintomatico, per cui si avvertono sibili, miscelata ad una bassissima percentuale di CO (0.3%) e metano
gemiti sia inspiratori che espiratori (0.3%) e trattiene il respiro per 10 secondi al termine dei quali
In fase grave: si ha reclutamento muscoli respiratori accessori (il espira velocemente. La differenza di concentrazione di CO tra
paziente assume una posizione caratteristica, tipica anche inspirato ed espirato è funzione di quanto gas passa dagli alveoli
dell’enfisematoso grave per puntellare le spalle, utilizzando i ai capillari: più è alta questa differenza e più alta è la capacità del
muscoli sternocleidomastoidei, e i trapezi), si può avere silenzio polmone di assorbire il CO. Il metano viene utilizzato come gas che
respiratorio, perché di aria ne passa talmente poca che non si non diffondendo nei capillari indica in quanto spazio alveolare il
avvertono nemmeno più i sibili, e poi compaiono i sintomi tipici CO si è distribuito. Il test prevede l’uso del CO piuttosto dell’O2 per
dell’insufficienza cardiovascolare, quindi ipotensione, tachicardia il semplice fatto che il CO non è contenuto nel sangue
e cianosi. diversamente dall’ossigeno, e pertanto permette la misura non
Esame funzionale nella diagnosi di asma: invasiva della diffusione in base alla semplice differenza tra
Facciamo la spirometria e possiamo trovare: concentrazione inspirata ed espirata.
➢ Un quadro restrittivo → non è tipico dell’asma, dunque ci Vantaggi e limiti del test
La misura della DLCO è un test molto semplice da eseguire e allo
dobbiamo orientare verso un’altra patologia.
stesso tempo molto sensibile nei confronti di quelle malattie che
➢ Se invece si trova un quadro ostruttivo si fa il test di
compromettono il polmone nella sua parte più profonda: alveoli
reversibilità, cioè si vede se, dopo la somministrazione di un
e capillari polmonari. Tra queste si ricordano le fibrosi polmonari,
broncodilatatore, questa ostruzione migliora in maniera
le malattie immunologiche del polmone, l’enfisema polmonare e
rilevante.
l’ipertensione arteriosa polmonare. Pertanto, il test è indicato al
o Se è reversibile poniamo già la diagnosi di asma
pari della spirometria globale già alla prima valutazione del
o Se non è reversibile si parla di broncopneumopatia cronica
paziente affetto da potenziali malattie cardio-polmonari e
ostruttiva, di bronchiectasie o di altre patologie ostruenti.
nel follow-up delle malattie che primariamente interessano il
➢ Se invece abbiamo di fronte un quadro normale facciamo un
polmone profondo.
test di induzione: si usa la metacolina Preparazione del paziente alla misura della DLCO
o Se è positivo: diagnosi di asma È consigliabile evitare le seguenti attività prima dell’esecuzione del test:
o Se è negativo ci orienta verso un’altra patologia oppure 1. Fumare entro 1 ora prima del test;
verso la diagnosi di patologia asmatiforme di forma lieve 2. Bere alcolici entra 4 ore prima del test;
che non ha un’iperreattività bronchiale aspecifica, da 3. Fare esercizio importante entro 30 min prima del test;
trattare magari con dei broncodilatatori al bisogno. 4. Usare il busto ortopedico, a meno che questo non sia molto
importante per la patologia per la quale è stato indicato;
Test di reversibilità: è significativo un aumento uguale o superiore
5. Pranzare abbondantemente entro 2 ore prima del test
al 12% rispetto al valore di base di FEV1. Se il paziente è molto
ostruito bisogna anche andare a vedere se comunque questo Risultati:
valore sia almeno di 200 cc. Esame importante soprattutto nelle patologie restrittive, misura indirett. la
Test di broncostimolazione, anche detta prova broncodinamica, capacità di trasferire gas dagli spazi alv. al sangue capillare (argomento della tesi
di laurea di Fuso). Questo esame ci dà due indicazioni fondamentali:
il paziente fa la spirometria, poi comincia ad inalare
1) l’indice di diffusibilità della membrana alveolo-capillare
concentrazioni crescenti di metacolina. Si parte da 0,06 mg/ml e 2) l’indice di omogenea distribuzione dei rapporti V/Q.
si arriva spesso a 16 mg/ml che è circa 1000 volte di più, dunque Sempre ridotta nei pazienti con fibrosi polmonare, non è specifica, quando i livelli
il range di dose somministrabile è davvero ampio. I pazienti sono molto bassi (<40%) correla con ipertensione polmonare.
Nell’asma è normale, o addirittura aumentata. Se invece noi troviamo in un
iperreattivi rispondono a questo test con dosi che sono 10, 100 paziente una DLCO ridotta e ha un quadro di tipo ostruttivo, quello depone per un
volte più basse di quelle che servono ad un soggetto normale per enfisema polmonare. Riguardo alla BPCO un paziente con enfisema e quindi
sviluppare il broncospasmo. Alcuni soggetti normali non paziente magro (pink and puffing): presenta elevati volumi polmonari, una DLCO
sviluppano broncospasmo nemmeno con 128 mg/ml, quindi molto ridotta. Mentre il paziente di tipo B (blue and bloated) può presentare
volumi polmonari aumentati e la DLCO poco compromessa]. Nell’enfisema ci sono
proprio non rispondono a queste stimolazioni. Si va avanti fenomeni distruttivi a livello dell’interstizio. Nell’interstizio sono infatti presenti i
ripetendo la spirometria dopo la metacolina finchè il FEV1 non è vasi quindi l’enfisema comporta un’alterazione della vascolarizzazione dei capillari,
sceso di almeno il 20% oppure finchè non si è arrivati alla dose più perciò si riduce la diffusione dei gas.
alta che si intende dare. Questi sono i concetti di normalità Questo è importante sia perché è un punto “diagnostico-funzionale” tra il
bronchitico cronico e l’enfisematoso sia per capire l’entità della quota
dell’iperreattività bronchiale. Sono: moderato-grave sotto 1 enfisematosa.
mg/ml, lieve tra 1 e 4 mg/ml, borderline vuol dire che tra 4 e 16
ANEMIE ANEMIA DA INFIAMMAZIONE CRONICA
Definizione: condizione caratterizzata da ridotti valori di Hb Definizione: l’anemia si sviluppa a seguito di tutte le patologie
<13/12.5g/dL per l’uomo e <11,5g/dL per la donna. Si può anche caratterizzate da infiammazione cronica, possono essere infettive,
definire come condizione caratterizzata da un ridotto potere infiammatorie e reumatiche come AR, LES, neoplasie, collagenopatie,
ossiforico del sangue, dovuta a ridotti livelli di Hb o alla presenza di infezioni. La patogenesi è la flogosi, ed è basata sull’azione delle
tipi di Hb con ridotta affinità per l’ossigeno. È il risultato proteine di fase acuta e sull’attivazione del sistema reticolo-
dell’incapacità da parte del midollo osseo di contrastare istiocitario e linfocitario. In particolare avremo un aumento
efficacemente la causa di anemia (eritropoiesi ridotta/inefficace o dell’epcidina che è una proteina deputata alla regolazione del
aumentata distruzione periferica). lieve: Hb >10g/dL; moderata: Hb = metabolismo del ferro (inibisce l’immissione in circolo dall’intestino,
8-10g/dL; severa: Hb <8g/dL. Epidemiologia: prevalenza del 35%, con tramite una riduzione dell’espressione della ferroportina sugli
variazioni geografiche (++ asia, -europa). La fascia d’età + colpita è enterociti, aumentandone il deposito; mentre nei macrofagi inibisce
quella prescolare, le donne sono + colpite (ciclo, gravidanza). L’80% di il rilascio ad altre cellule, in particolare nel midollo osseo),
tutte le anemie è iporigenerativo (+++anemia sideropenica, ++anemia probabilmente con l’intento di sottrarre ferro a un eventuale agente
da infiammazione cronica, +talassemia). patogeno. Anche la lattoferrina mostrerà una sovraespressione in
Classificazione fisiopatologica: corso di infiammazione, essa è contenuta nei granuli dei neutrofili, e
anemie da ridotta produzione (ipo-rigenerative/eritropoiesi ha lo scopo di sottrarre ferro alla transferrina (ferro circolante
inefficace, con reticolociti<0.5%): mieloftisi, alterata produzione di disponibile) in modo tale da aumentare il ferro nei depositi,
Cell staminale (anemia aplastica, PRCA), alterata differenziazione diminuendo quello disponibile per l’eritropoiesi. La ferritina,
della cell staminale (MDS, anemia da malattia cronica, IRC, da anch’essa proteina di fase acuta, andrà sempre a ridurre il ferro
endocrinopatie, anemie diseritropoietiche congenite), alterata sintesi circolante, mentre le citochine infiammatorie (IL-1,-6, TNFalfa,
di DNA (deficit B12 e folati, o macrocitiche non carenziali-MDS, da IFNgamma) inibiscono la produzione di EPO e dei suoi recettori
farmaci), alterata sintesi di Hb (anemia sideropenica, sideroblastica, (ridotto stimolo emopoietico, con IL-6 che in più stimola la
talassemie, drepanocitosi). aumentata distruzione (iper- produzione epatica di epcidina).
rigenerative/emolitiche, con reticolociti>1.5-2%) difetti intrinseci (di Clinica: la sintomatologia è sfumata da anemizzazione cronica (per via
membrana sferocitosi e EPN; enzimatici deficit G6PDH e PK; di Hb dei compensi → ↑EPO, GC e GS, respirazione e 2,3DPG così che
talassemie, emoglobinopatie), difetti estrinseci (immunologiche favorisce il rilascio di Hb ai tessuti) ed è principalmente condizionata
anemie auto, alloimmuni e immunoemolitiche da farmaci; non dalla patologia di base.
immunologiche anemie infettive, microangiopatiche, da protesi o Diagnosi: a causa della presenza di infiammazione, avremo aumento
agenti chimici), da perdita ematica acuta. di VES e PCR e all’elettroforesi, un aumento delle globuline α1 e 2.
Differenze: valutando i reticolociti, MCV, MCH, MCHC e RDW. L’emocromo documenta un’anemia normo/normo o micro/ipo, con
Classificazione morfologica: anemie microcitiche (MCV<80fL) come reticolocitopenia. Lo striscio di sangue midollare (agoaspirato)
la sideropenica, sideroblastica, talassemie, anemia da malattia mostra, tramite la colorazione di perls, l’accumulo di ferro nei
cronica e anemia falciforme e sferocitosi. Anemie normocitiche macrofagi e la riduzione negli eritroblasti. ASSETTO MARZIALE: è
(MCV=80-96fL) come la mieloftisica, l’aplastica, PRCA, MDS, anemia fondamentale per la ddx con le altre forme microcitiche: sideremia
da malattia cronica, da IRC, anemia falciforme, anemie combinate ↓, transferrina ↓(al contrario dell’a. sideropenica), ferritinemia ↑(al
(carenziali+sideropeniche) e immunoemolitiche. Anemie contrario dell’a. sideropenica), recettore solubile della transferrina
macrocitiche (MCV>96Fl), e megaloblastiche (MCV>120), come le ↓(al contrario dell’a. sideropenica).
non carenziali -MDS, anemia da farmaci e le carenziali-deficit vit B12 Terapia: trattamento della patologia di base e terapia di supporto
e folati. dell’anemia (trasfusioni+ EPO). Al contrario dell’anemia sideropenica
Classificazione del prof: 1)ridotta eritroblastogenesi non si può trattare attraverso somministrazione di ferro, perché
(eritroblastopenia congenita o acquisita, anemia da IRC), 2)ridotta altrimenti si accumulerebbe.
eritrogenesi (carenza di B12 e folati, anemie diseritropoietiche
congenite e anemia saturnina), 3)ridotta sintesi Hb (talassemia, ANEMIA SIDEROPENICA
sideropenia, da flogosi, deficit B6), 4)ridotta sopravvivenza L’anemia sideropenica è un’anemia dovuta alla riduzione della
eritrocitaria (alterazione eritrociti, alterazioni extraeritrocitarie, disponibilità di ferro, necessaria alla sintesi dell’eme globinico. È la
emorragia). forma più frequente di anemia microcitica (MCV<70fL, MCH<26pg,
Una normocitica può avere alterazioni carenziali→ ferro, B12 e acido RDW basso) delle donne fertili soprattutto. (Al contrario dell’anemia
folico, es anemia perniciosa. da infiammazione cronica), qui l’epcidina è down-regolata, in modo
MCV→ mi serve valutarlo per distinguere il tipo di anemia, se esso è da aumentare così sia l’assorbimento intestinale e la successiva
aumentato sospetto anemia megaloblastica, da alterata sintesi del immissione in circolo, sia il rilascio di ferro da parte dei macrofagi
DNA, connesso al deficit di B12 e acido folico. midollari, è aumentata anche la transferrina che trasporta il ferro in
Caratteristiche cliniche del pz anemico→ CV e RESPIRATORI: Dispnea circolo, e dato che la sua produzione è in equilibrio con la sideremia
da sforzo (I chemorecettori percepiscono la diminuzione di Po2), (ovvero la quota satura di transferrina circolante), se questa è bassa,
tachicardia, cardiopalmo, palpitazioni, angina, Claudicatio. allora aumenta, così come anche i recettori TfR che legano appunto
NEUROLOGICI: cefalea (x diminuzione O2 nel cervello), vertigini, la transferrina permettendone l’endocitosi.
perdita di concentrazione e memoria, affaticabilità (x produzione Eziologia: ridotta assunzione (dieta vegetariana, stati di
acido lattico attraverso respirazione anaerobia), sensibilità al freddo. malnutrizione), aumentato fabbisogno (infanzia, accrescimento,
GI: anoressia, nausea, costipazione, diarrea ( l’intestino viene privato gravidanza e allattamento), alterazioni dell’assorbimento (celiachia,
di sangue che va verso tessuti più mobili). GENITOURINARI: ipocloridia gastrica- il Cl trasforma il Fe2+ in 3+, assunzione
irregolarità mestruali, amenorrea, menorragia, alterazione sessualità prolungata di PPI, resezioni chirurgiche gastriche e digiuno-ileali),
(stesso motivo del gastrointestinale). CUTE: pallore (x meno Hb che perdita ematica cronica (alterazioni del ciclo mestruale, perdite
colora la cute), unghie a vetrino d’orologio, cheilite angolare, glossite ematiche GI x emorroidi, ulcere, neoplasie, MC e RCU, Meckel e abuso
di FANS, donazione abituale del sangue e intensa attività sportiva).
Clinica: anemia, astenia, dispnea da sforzo, cardiopalmo, pallore della nella sideropenica è ridotto mentre nell’infiammazione cronica può
cute e delle mucose, cute secca e sottile, fragilità degli annessi, con essere normale o ridotto, dunque è in quest’ultimo caso che viene
capelli fragili e coilonichia (unghie concave e fissurate), glossite, posto in ddx-, anemia sideroblastica (↑, ↓/=↑,↑), talassemie (=/↑,
disfagia e cheilite angolare. Le alterazioni neurologiche possono =, =/↑, =/↑).
comprendere irritabilità, cefalea, difficoltà alla concentrazione e Ddx tra microcitemia e anemia sideropenica: le forme di anemia
pagofagia (tendenza a mangiare ghiaccio); microcitica (MCV<80fL) possono essere la sideropenica (↓,GR,
sdr. Plummer-vinson: anemia sideropenica+ glossite+ disfagia. ↓,Hb), e la non sideropenica, ovvero sideroblastica, talassemie,
I sintomi però non si vengono a manifestare sin da subito perché la anemia da malattia cronica, anemia falciforme e sferocitosi (nGR,
patogenesi della deplezione di ferro avviene lentamente, e intanto si ↓Hb). Dopo aver valutato l’MCV devo considerare l’assetto marziale
può avere l‘instaurazione di meccanismi di compenso che rendono la per capire se vi è o meno un deficit di ferro (TIBC, ferritina sierica e
patologia subclinica anche a fronte di valori estremamente bassi di recett sol transferrina), se la sideremia è bassa l’anemia è da carenza
Hb. di ferro o da malattia cronica, in particolare nella prima il TIBC sarà
Abbiamo 3 fasi: 1) deplezione del ferro nei depositi, con riduzione di alto mentre nella seconda basso, così come il recettore sol
ferritina ma pz asintomatico; 2) riduzione sideremia che causa transferrina, mentre la ferritinemia sarà diminuita nella sideropenica
aumento di sintesi di TIBC, + ferritinemia sempre ridotta, e normale o aumentata nell’infiammazione cronica perché il
clinicamente l’anemia ancora non si manifesta ma possono comparire problema non è la carenza ma appunto l’aumentato deposito. Inoltre
sintomi aspecifici come affaticabilità, irritabilità e insonnia; 3) anemia nell’infiammazione cronica all’inizio l’anemia è normo/normo, solo
manifesta e assetto marziale più marcato. con il perdurare della stessa diventa micro/ipo; in + in questo caso
Diagnosi: F anemia se Hb<11.5 g/dL e M se Hb< 12,5/13; inoltre nella avremo anche valori mossi delle proteine di fase acuta. Se invece la
donna questo tipo di anemia è più frequente perchè la perdita del sideremia e gli altri parametri dello stato del ferro sono normali e non
ciclo mestruale porta a diminuzione del ferro di 20-40 mg e inoltre vi sono indici di fase acuta mossi, ci possiamo orientare verso una
durante gravidanza e allattamento ne aumenta il fabbisogno (6-8 vs beta-talassemia. La diagnosi richiede indagini familiari e un esame
1 mg/die). della morfologia eritrocitaria allo striscio di sangue periferico; sono
Gli esami di primo livello sono: inoltre necessari studi sulla composizione emoglobinica e approcci di
1a) l’Emocromo che documenta un’anemia microcitica (MCV <70fL) e biologia molecolare nel caso di sindrome talassemica, e un aspirato
ipocromica (MCH <26pg); Anisocitosi con RDW >14%; Hct <40% e midollare per la dimostrazione di sideroblasti ad anello nel caso di
conta dei globuli rossi <4.000.000/mm3, Reticolociti diminuiti un’anemia sideroblastica congenita. Nella talassemia il pz ha un Hb
(<0,5%). Spesso si può osservare anche un aumento delle piastrine ai limiti inferiori della norma o lievemente ridotta, una netta
che si normalizza dopo terapia marziale, perché il blocco microcitosi (intorno a 60-70 fL), e un numero di GR mediamente
dell’eritropoiesi, fa sì che il precursore staminale per compenso, superiore al normale. Lo studio della composizione emoglobinica
produca piastrine. mostrerà un aumento dell’emoglobina A2 (anche se non sempre,
1b) Assetto marziale: che è fondamentale per la diagnosi differenziale perché esistono i portatori o carrier silenti che hanno un emocromo
con le altre forme microcitiche; Sideremia↓, Transferrina totale normale, e dunque in questo caso effettuiamo uno studio del
(TIBC) ↑, Saturazione della transferrina ↓, Ferritinemia↓. rapporto della sintesi delle catene globiniche alfa e beta). Inoltre nel
1c) Striscio periferico: ipocromia, microcitosi e anisocitosi. microcitemico l’Hb è 11-14 dunque pressocchè normale, ma nel pz
Poi abbiamo esami di secondo livello come: con talassemia major scende sotto i 7 xk manca la globina beta.
2a) Striscio di sangue midollare che consente di effettuare ddx
attraverso la colorazione di perls (dove ad es può individuare ANEMIA MEGALOBLASTICA
sideroblasti ad anello tipici delle anemie sideroblastiche); Definizione: è un’anemia macrocitica con MCV >120fL, caratterizzata
2b) sangue occulto nelle feci x3, 2c) gastro-colonscopia, 2d) esami da eritrociti macrocitici e ipercromici circolanti e da megaloblasti
delle urine (Hb ed emosiderina), 2e) esame ginecologico per (eritroblasti giganti) a livello midollare. Si può parlare anche di anemie
escludere fibromatosi uterina, 2f) elettroforesi Hb (x escludere la carenziali (da vitamina B12 e folati).
presenza di un trait talassemico). Terapia: è una terapia marziale, Eziologia: carenza di vit B12 x apporto inadeguato (vegetariani),
basata sulla supplementazione di Sali ferrosi x os, che è in grado di fabbisogno aumentato (gravidanza, allattamento, accrescimento),
dimezzare il deficit di Hb in circa 3w e di correggere l’anemia in 2 mesi, assorbimento alterato a causa di un deficit di fattore intrinseco che
un es. è il ferrograd (100-200 mg/die, lontano dai pasti) o per via ev può essere o congenito (anche se molto raro) o secondario ad anemia
abbiamo il ferrijet, ma solo in pz incapaci di tollerare i Sali, o che perniciosa (malattia autoimmune causata da risposta immunitaria-
hanno perdite ematiche persistenti, non compensate con terapia cell-mediata, diretta contro le c.parietali dello stomaco, che induce
orale (la prima dose deve essere ¼ di quella tot ad infusione lenta x perdita progressiva di FI, e dunque diminuzione dell’assorbimento), a
evitare eff idiosincrinasi o shock anaf) è importante che alla terapia radiazione gastrica o resezione, o a gastrite atrofica, ipocloridria,
marziale venga aggiunto sempre acido folico perché senno la ripresa trattamenti prolungati con PPI e MC, o ancora sdr di Imerslund
dell’eritropoiesi non correttamente sostenuta con questa vitamina (incapacità della mucosa ileale ad assorbire il complesso FI-B12 x
determinerebbe anemia megaloblastica. Quando arriviamo a 10-11 di difetto dei microvilli), ileite, fistole ileocoliche e linfomi. Un'altra
Hb, e raggiungiamo valori di ferritina adeguati, valutiamo una terapia causa può essere un eccessivo consumo come a seguito di infezioni
di mantenimento. Nel corso della terapia inoltre dobbiamo parassitarie da Botriocefalo, o uso alterato x deficit della
controllare la risposta del pz, attraverso un monitoraggio della conta transcobalamina, o per finire farmaci come protossido di azoto. La
reticolocitaria in 5^ e 7^ gg (crisi reticolocitaria), + monitoraggio crasi carenza di folati invece può essere presente a causa di un apporto
ematica. Ei: diarrea ed epigastralgia. inadeguato (diete inadeguate, eccessiva cottura del cibo e alcolismo-
che insieme a HCC e cirrosi causa anche diminuzione delle scorte
Ddx tramite assetto marziale tra le anemie: epatiche), fabbisogno aumentato (gravidanza, allattamento,
anemia sideropenica (sideremia ↓, TIBC↑, saturazione accrescimento, ipertiroidismo, neoplasie, iperplasia eritrone-
transferrina↓, ferritinemia↓, recettore sol transferrina↑), anemie aumento turn-over), assorbimento alterato (celiachia, resezione
da infiammazione (↓,↓,↓/=, =/↑, ↓), - il val del recett sol della tenue, MC, linfomi intestinali, dermatite erpetiforme), farmaci come
transferrina è dirimente tra queste prime due forme/ inoltre l’MCV metotrexato, contraccettivi, anticonvulsionanti e bactrim, carenza di
vit B12 che causa lo stesso effetto del metotrexato ovvero vitamina B12 e di folati: i valori sono costantemente diminuiti
intrappolamento dei folati nella cellula in forma non biodisponibile, e (<100pg/ml) e avremo aumento della sideremia (x il diminuito uso);
per finire perdita eccessiva (dialisi). Dosaggio degli Ig anti-FI: positiva nel 60-90% dei casi di anemia
Patogenesi: la carenza di queste due vitamine determina un alterata perniciosa; Dosaggio urinario di acido metil-malonico (si accumula
sintesi del DNA, per la carenza di metionina, specialmente nei tessuti per la carenza di B12); esami di secondo livello sono: colon e
a rapido turn-over come il midollo, il tratto GI e la cute, causando un gastroscopia: può evidenziare l’infiltrato infiammatorio nella mucosa
quadro di eritropoiesi inefficace e sviluppo di macrocitosi secondaria e l’eventuale atrofia gastrica+ ricerca HP; sangue occulto fecale,
alla riduzione del numero di divisioni cellulari, con asincronismo esame parassitologico, marker HBV, HCV, A antiendomisio e antiTg.
maturativo del rapporto N/C e arresto frequente in fase S+ salto di 1 Terapia: Somministrazione di vitamina B12 (dobetin) x via im
o + mitosi. 100microg al di x 7 gg (ma anche x os o ev); poi 100 microg ogni 3gg x
La vit B12 è presente in alimenti di origine animale (carne, uova e 3-4w e infine mantenimento con 100 microg al di 1 volta al mese: la
latte) ed è un coenzima coinvolto in due reazioni fondamentali ovvero risposta alla terapia si misura valutando l’improvviso aumento dei
sintesi della mielina (deficit si diagnostica con ricerca di acido metil- reticolociti in circolo (crisi reticolocitaria) e viene continuata per tutta
manolico nelle urine) e produzione di metionina con trasferimento di la vita (dopo 4-5gg aumenta l’Hb e poi aumenta di circa 1g a w).
un gruppo metilico del 5-MTFH all’omocisteina. Uptake=2.5 microg, Somministrazione di folati: acido folico per via orale per un periodo
deposito=2-5mg; quindi sono necessari anni perché si manifesti congruo: bisogna ricordare che la sola somministrazione di folati non
carenza. risolve l’eventuale sintomatologia neurologica (dovuta al difetto di
Assorbimento: la saliva contiene gp R, il pH acido dello stomaco ne B12), quindi bisogna affiancare la vitamina B12 (anche perché i
consente il legame con la vit B12, mentre le c.parietali producono FI, sintomi neurologici possono diventare irreversibili con il tempo).
nel duodeno, gli enzimi pancreatici permettono il distacco della vit Principali indicazioni alla supplementazione da folati: anemia da
B12 dalla Gp R e il legame con FI. Nell’ileo questo complesso viene folati, epatopatie, gravidanza, anemia sideropenica ed emolitica).
endocitato tramite specifici R, con rilascio endocell della cobalamina.
Nel sangue, infine, le proteine di trasporto sono le transcobalamine.
I folati sono invece presenti in larga misura nei vegetali crudi e nella
carne. Uptake= 110microg, deposito=5-20mg; quindi si manifesta
carenza in pochi mesi perché le scorte sono poche e inoltre in
gravidanza il fabbisogno è aumentato fino a 500migrog/die. Motivo
per cui questo tipo di anemia è più frequente.
Assorbimento: digiuno prox/duodeno.
Clinica: caratterizzata da segni e sintomi legati al difetto di sintesi di
DNA, che si manifesta soprattutto nei tessuti ad alto turnover; e nel
caso del difetto di vitamina B12 si manifestano anche i segni e sintomi
neurologici (parestesie) per la difettosa sintesi di mielina:
Anemizzazione: pallore accentuato, colorito ceruleo della cute (o “a
cera vecchia”, è il segno distintivo) correlato al subittero, astenia, e
ittero (x rottura eritroblasti midollari), dispnea da sforzo e
cardiopalmo; Alterazioni mucocutanee e degli annessi: glossite,
scomparsa delle papille linguali (glossite atrofica di Hunter), ragadi e
vescicole della rima labiale, striature ungueali, afte e cheilite
angolare; Sintomi gastrointestinali: nausea, costipazione, diarrea,
ecc; Sintomi neurologici (solo B12, x demielinizzazione dei cordoni
postero-lat del MS): parestesie, alterazioni dell’umore, perdita di
memoria fino a psicosi e ad atassia (con babinski e romberg positivi)
e alterazioni del movimento e della sensibilità. Dapprima reversibili,
tendono a diventare con il tempo irreversibili (se non corretto il
deficit di B12).
Diagnosi: Emocromo: anemia macrocitica (MCV >96fL) o
megaloblastica (MCV >110-120fL) e ipercromica (MCH>32pg).
L’anemia può essere anche molto grave ed arrivare persino a valori di
4g/dL. Striscio di sangue periferico: globuli rossi grandi e ipercromici
con caratteristica ovalocitosi; neutrofili con nuclei ipersegmentati (xk
invecchiati), i Reticolociti fortemente ridotti, Piastrine e leucociti sono
quasi sempre al di sotto della norma + anisopoichilocitosi. Indici di
emolisi: LDH aumentato per via dell’aumentato turnover midollare e
contemporanea eritropoiesi inefficace (apoptosi elevata). Anche gli
altri indici sono spesso alterati (bilirubina e aptoglobina)- nelle altre
anemie da mancata produzione ciò invece non succede, la causa di
ciò è l’eritroblastolisi a liv midollare che porta a riversare un pò di
LDH e bilirubina indiretta nel sangue periferico, ma non vi è
aumento dei reticolociti e di aptoglobina come nelle anemie
emolitiche; Agoaspirato e biopsia osteomidollare: midollo
ricchissimo di grandi eritroblasti (megaloblastosi), con citoplasma
basofilo, ricco di protrusioni; detto anche midollo blu-diagnosi
differenziale con leucemia eritroblastica (LMA M6); Dosaggio di
PERITONITE o Peritonite da succo pancreatico possibile in corso di
La peritonite è una infiammazione del peritoneo in risposta a pancreatite acuta necrotico-emorragica.
lesioni della sierosa. Eziologia, grado di diffusione ed o Uroperitoneo causato da traumi alle vie urinarie, lesioni
evoluzione clinica possono essere molto diverse. È possibile iatrogene, deiscenza di anastomosi delle vie urinarie.
classificare le peritoniti secondo almeno 3 criteri - o Emoperitoneo caratterizzato dalla presenza di sangue libero
eziopatogenesi - estensione - evoluzione clinica. nel cavo addominale che può essere dovuto a molte cause
Classificazione secondo eziopatogenesi (traumi, rottura di AAA, rottura di epatoma/angioma epatico,
Si distinguono in - primitive che sono rare – e secondarie. Le rottura della milza, rottura di corpo luteo, gravidanza
perforazioni dei visceri addominali e le flogosi acute sono le extrauterina
cause più frequenti. Classificazione sull’estensione
I traumi penetranti possono determinare peritonite - per L’estensione della flogosi è condizionata da numerosi fattori -
contaminazione batterica dall’esterno - e/o per rottura dei Eziologia della peritonite - Natura e sede della lesione -
visceri addominali. Capacità di difesa. Si distinguono in:
Emoperitoneo provoca infiammazione peritoneale di tipo - Diffuse o generalizzate: interessamento esteso alla maggior
chirmico. Può essere dovuta a varie cause - rottura di parte della cavità addominale. L’estensione generalizzata è la
gravidanza extrauterina o di cisti ovarica - rottura traumatica conseguenza di una contaminazione massiva oppure di un
di milza, fegato o mesenteri - rottura aneurisma aortico. deficit dei meccanismi di difesa peritoneali ce non riescono a
Cause iatrogene rappresentate essenzialmente dalle ciscoscrivere un processo infiammatorio o settico addominale
complicanze perforative a carico dei visceri addominali. Può - Localizzate o circoscritte quando il processo flogistico/settico
avvenire in corso di - esami endoscopici (CPRE, viene arginato dai meccanismi di difesa locali (reazione
gastroduodenoscopia, laparoscopica, colonscopia…) - infiammatoria, fagocitosi, reazione fibroblastica…)
manovre radiologiche invasive (drenaggio percutaneo - Pelviperitoniti forma di peritonite circoscritta localizzata
ecoguidato delle vie biliari o di raccolte ascessuali) - esami nello scavo pelvico, caratterizzata da infezioni del peritoneo
agobiopriti addominali - RX con mdc baritato. pelvico secondaria a infezione dell’utero o degli annessi che si
La peritonite postoperatoria è una grave complicanza. Può propaga per contiguità al peritoneo La differenza con l’ascesso
derivare da - Deiscenza di anastomosi o sutura intestinale - pelvico e la pelviperitonite utero-annessiale è che la
Filtrazione da anastomosi intestinale per errore tecnico - pelviperitonite è quasi sempre suscettibile a trattamento
Persistenza di raccolte settiche addominali non drenae - medico conservativo, l’ascesso necessita di trattamento
Emoperitoneo postoperatorio. chirurgico
Evoluzione
Secondo l’eziologia distinguiamo quindi: A seconda dell’evoluzione le peritoniti si dividono in - Acute
- Peritoniti settiche. Caratterizzate da infezione locale o Nella maggior parte dei casi le peritoniti sono acute. Il decorso
generalizzata del cavo addominale: clinico dura solitamente pochi giorni. Le manifestazioni
o Peritoniti settiche primitive sono rare, si manifestano di cliniche importanti infatti inducono il medco a prendere
solito in pazienti con cirrosi, IR, LES e talvolta pazienti pediatrici provvedimenti terapeutici che se adeguati sono spesso curativi
immunocompromessi (in tal caso è impuabile a pneumococco) In alti casi l’evoluzione può essere talmente acuta da condurre
o Peritoniti settiche secondarie sono le forme più frequenti di a morte.
peritonite e sono solitamente causate da una flora Croniche
polimicrobica costituita da batteri aerobi o anaerobi. Sono rare. Sono rappresentate dalla forma tubercolare (oggi
L’infezione può essere secondaria a: poco frequente) e da alcune peritoniti settiche diffuse
Perforazioni di visceri cavi ad alto contenuto di batteri cronicizzate che determinano la formazione di molteplici
Ischemia intestinale e infarto mesenterico che alterano la microfocolai ascessuali con lenta tendenza alla risoluzione
parete determinando flogosi acuta del peritoneo viscerale spontanea.
seguita dopo poche ore a peritonite settica Fisiopatologia
- Peritoniti chimiche. Causate dal contatto con l peritoneo Gli stimoli irritativi del peritoneo determinano la comparsa di
delle secrezioni del tubo digerente e del sangue. Inizialmente 3 tipi di risposta - Risposta locale infiammatoria - Ileo paralitico
il materiale che si spande nel peritoneo è sterile o poco - Risposta generale dell’organismo
contaminato e si ha solo flogosi chimica. Se sono presenti Risposta locale infiammatoria
batteri nel liquido fuoriuscito la peritonite si trasforma in Iperemia, congestione ed edema del peritoneo, e comparsa di
settica. essudato peritoneale. La sierosa peritoneale flogistica diventa
o Peritonite biliare caratterizzata da una intensa reazione permeabile al passaggio bidirezionale di liquidi,
infiammatoria del peritoneo dovuta al contatto con la bile, macromolecole, batteri e in parte anche elementi figurati del
della quale i Sali biliari rappresentano il componente più sangue:
irritante. Dovuta a complicanza chirurgica, filtrazione di bile o Inizialmente trasuda liquido interstiziale nel cavo peritoneale
per sovradiscensione delle vie biliari ostruite, putura o Dopo poche ore il versamento assume i caratteri di essudato
percutanea del fegato, trauma… (concentrazione proteica >3g/dL e prova di Rivalta positiva)
o Peritonite da succo gastroenterico solitamente secondaria a o Nell’essudato peritoneale sono presenti leucociti, tracce di
perforazione da ulcera peptica o neoplasia gastrica, trauma sangue, detriti celluleri, proteine e fibrina
gastroduodenale, deiscenza di sutura gastrica/duodenale
o A volte si aggiunge la presenza di batteri e particelle di copi di trauma addominale - riesacerbazione di malattie
estranei. infiammatorie a livello del tubo digerente - eventuale recente
Ileo paralitico o adinamico assunzione di FANS o farmaci immunosoppressivi che ledono
È una reazione dell’intestino allo stato di flogosi peritoneale la barriera mucosa. Il dato anamnestico è importante perché:
caratterizzata da - Arresto della peristalsi - Distensione - suggerisce l’eziologia della peritonite,
intestinale con accumulo di gas e liquidi nel lume - Alvo chiuso - indica il tipo più idoneo di una eventuale incisione
a feci e gas. L’ileo paralitico si associa a diminuzione del laparotomica
riassorbimento di liquidi dal lume. I liquidi che si accumulano - suggerisce talvolta l’opportunità di iniziare subito terapia
in abbondanza nell’intestino e nel cavo peritoneale provocano medica (ad esempio PPI nei pazienti con ulcera) e antibiotica
la dilatazione del “terzo spazio”, ciò contribuisce a adeguata
determinare ipovolemia. Segni e sintomi
Risposte generali dell’organismo Le manifestazioni cliniche sono in relazione con la diffusione,
- Modificazioni emodinamiche e cardiovascolari Avvengono in la durata dell’infezione e le capacità generali di difesa e di
conseguenza dell’ipovolemia e degli effetti dell’endotossina e risposta di fase acuta dell’organismo. Fra i fattori che
degli altri mediatori liberati dai monocitimacrofagi. Si influenzano la gravità della peritonite e l’espressione del
manifestano: tachicardia, diminuzione pressione venosa quadro clinico: natura della lesione iniziale, entità della
centrale e diminuzione gittata cardiaca. I risultati complessivi contaminazione batterica, capacità di difesa fagocitaria e
sono una diminuzione della perfusione dei tessuti e la immunitaria dell’organismo.
comparsa di metabolismo anaerbico. Segni e sintomi locali di peritonite comprendono:
- Modificazioni respiratorie. Le modificazioni respiratorie sono - dolore addominale spontaneo e che di regola aumenta con
di vario tipo: o tachipnea e dispnea da diminuzione delle la palpazione. L’intensità è correlata al grado di irritazione
capacità polmonari per sovradistensione intestinale e peritoneale. La sede del dolore spontaneo e la localizzazione
compressioni sulle basi o possibile atelettasia delle basi o possono suggerire una diagnosi eziologica ma non hanno
alterazioni degli scambi alveolo-capillari per l’effetto lesivo valore assoluto, soprattutto per le perforazione dei visceri cavi
esercitato a livello degli alveoli e dell’interstizio polmonare. La situati nei quadranti superiori.
diminuzione degli scambi gassosi polmonari è documentata - distensione
dalla diminuzione della PaO2 all’EGA. - rigidità e ipomobilità dell’addome con gli atti del respiro -
- Modificazioni endocrine e metaboliche. Le modificazioni comparsa di difesa addominale
endocrine e metaboliche alla peritonie sono mediate da - segni dell’ileo paralitico. I segni classici di ileo paralitico nelle
molecole solubili liberate dai monociti-macrofagi in risposta peritoniti sono o distensione addominale o scomparsa dei
all’infezioni. Avremo: rumori di peristalsi o presenza del segno del quazzamento
o Aumento secrezione ACTH e ormoni catabolici (catecolamin, intestinale o alvo chiuso a feci e a gas o presenza di livelli
corticosteroidi e glucagone) ideoaerei intestinali all’RX diretto addome.
o Iperglicemia per effetto dell’azione iperglicemizzante degli Nelle peritoniti acute da perforazione o flogosi viscerale e da
ormoni catabolici e la comparsa di insulino resistenza emoperitoneo l’esordio della malattia avviene con il quadro di
o Deplezione proteine viscerali catabolizzate ai fini della addome acuto:
gluconeogenesi, si assiste infatti a deplezione delle masse - Dolore addominale improvviso assai intenso e continuo
muscolari e importante calo ponderale - Difesa addominale
o Aumento della secrezione di aldosterone e ADG in sisposta - Segni clinici di ileo paralitico
all’ipovolemia. - Alvo chiuso a feci e gas.
L’evoluzione sfavorevole della peritonite settica è Nelle peritoniti generalizzate il dolore è diffuso a tutti i
caratterizzata dalla comparsa di una condizione emodinamica quadranti addominali e contemporaneamente compare una
di basso flusso detta stato ipodinamico che comporta contrattura di difesa di tutta la parete alla palpazione (addome
ipoperfusione tissutale Lo stato ipodinamico causa ligneo o a tavola). All’insorgenza dell’ileo paralitico fa seguito
diminuzione della gittata cardiaca, ipotensione arteriosa, dopo un periodo di tempo variabile da qualche minuto a poche
aumento delle resistenze vascolari. Si parla di shock settico ore l’insorgenza di vomito. Nel caso di irritazione dle peritoneo
freddo ed ha prognosi spesso infausta diaframatico compare anche il singhiozzo.
L’equilibrio acido-base Esame obiettivo:
- inizialmente è normale Notiamo
- si sviluppa alcalosi respiratoria nella fase di compenso - Scomparsa dell’aia di ottusità epatica alla percussione in caso
iperdinamico iniziale caratterizzata da iperventilazione di gas libero peritoneale conseguente a perforazione viscerale
- compare acidosi metabolica quendo evolve verso lo shock - Addome poco trattabile alla palpazione, con segno di difesa
settico freddo. addominale che può essere localizzato, o essere esteso a tutti
QUADRO CLINICO i quadranti
Anamnesi - Segno di blumberg (dolorabilità addominale di rimbalzo alla
Nella patologica remota si cercano eventuali malattie o palpazione) conferma la flogosi peritoneale
interventi a carico di stomaco, duodeno o colon che indirizzino - È sempre opportuno eseguire l’esplorazione rettale. In caso
verso la preesistenza di malattie che possono evolvere in di versamento settico o di emoperitoneo cospicuo che si
perforazione. Nella patologica prossima si indagano - episodi raccoglie nel cavo di Douglas, il dito esploratore evoca dolore
alla palpazione della parete anteriore dell’ampolla rettale e a
volte si percepisce una massa teso-elastica fluttuante.
La sintomatologia generale è quella dello stato settico quindi
- Febbre continua ad intensità variabile, in genere tra 37,5°C e
40°C - Tachicardia - Tachipnea – Sudorazione.
Si associano spesso - Stato di agitazione con disorientamento -
Disidratazione della cute e delle mucose visibili – Oliguria.
In caso di shock stettico la cute diventa pallida per
vasocostrizione e compaiono marezzature cutanee a chiazza
bluastre, segno di ipoperfusione. La facies hyppocratica è
tipica delle peritoniti settiche in fase avanzata caratterizzata
da sudorazione del volto, volto di colorito pallido-livido,
secchezza delle labbra e della lingua, alitazione delle pinne
nasali per dispnea, bulbi oculari nelle orbite.
- Leucocitosi neutrofila che può raggiungere valori molto
elevati e che è generalmente proporzionale alla gravità
- Elettroliti plasmatici alterati in relazione a squilibri volemici,
vomito, sequestro di liquidi nel terzo spazio - Iperglicemia è
quasi una costante
- Alterazioni della coagulazione in pazienti in cui la peritonite
si accompagna ad emorragia
- Prove di funzionalità renale ed epatica alterate se il processo
peritonitico è in fase avanzata.
Gli esami microbiologici colturali sono utili per identificare i
focolai di infezione. A scopo diagnostico e di monitoraggio di
usa RX addome. Permette di evidenziare segni di ileo paralitico
e l’eventuale perforazione. TC ed ecografia possono essere
utili nel documentare raccolte liquide addominali per la
diagnosi differenziale con gli ascessi peritoneali.
Diagnosi differenziale
Si pone in dd con le peritoniti anche malattie extraperitoneali
che possono presentare alcuni sintomi in comune, soprattutto
per quanto riguarda il dolore - IM - Polmonite delle basi –
Uremia. La peritonite va differenziata dall’ascesso peritoneale.
A tal scopo è utile l’ecografia e la TC addominale.
La pelvi-peritonite utero-annessiale deve essere distinta da
altre forme di peritonite a localizzazione pelvica. Utile una
accurata anamnesi ginecologica e l’esame ogbbiettivo dei
genitali esterni ed interni, oltre che l’ecografia pelvica.
Complicanze
Tra le complicanze precoci - Evoluzione fulminante con shock
settico letale entro poche ore - Comparsa di insufficienze
multiple d’organo dopo alcuni giorni dall’inizio - Shock
ipovolemico Tra le complicanze tardive - Ascessi addominali -
Fistole - Deiscnze anastomotiche - Occlusione da aderenze
viscerali - Sterilità nella donna derivante da occlusione
tubarica.
Prognosi
La peritonite è una malattia grave. In generale - Peritoniti da
perforazione delle porzioni prossimali hanno decorso più
favorevole per la minore contaminazione - La prognosi è meno
favorevole nelle peritoniti diffuse stercoracee.
Terapia
La terapia è di regola chirurgica. A questa si associano - Terapia
medica antibiotica - Riequilibrio metabolico. Nei casi più gravi
può essere necessaria terapia intensiva e rianimazione La
terapia chirurgica mira a - Rimuovere il focolaio di infezione -
Toilette peritoneale - Drenaggio del peritoneo - Tratamento
della parete addominale.
ITTERI - Diminuzione dell’uptake → Sdr di Gilbert,
L’ittero è una pigmentazione patologica dei tessuti scompenso cardiaco e farmaci
caratterizzata da colorazione giallastra della cute e delle - Difetto di coniugazione → da latte ,aterno, farmaci
mucose secondaria al deposito di bilirubina in questi tessuti. e sdr di Criggler-Najaar.
Distinguiamo: - Difetto di escrezione
• Subittero quando i livelli di bilirubina superano 1,2- - Ostruzione meccanica vie biliari→ colestasi (sdr di
2,5 mg/dL. Dublin-johnson, Rotor, colestasi ricorrente familiare,
• Ittero quando i livelli di bilirubina sono >2,5-3mg/dL. colestasi gravidica, cirrosi e calcolosi biliare, colangite
Metabolismo bilirubina: sclerosante e neoplasie).
La bilirubina deriva dal catabolismo dell’eme, nella Nella pratica clinica si classificano in base ai valori di
degradazione dell’emoglobina dei globuli rossi senescenti (70- coniugazione della bilirubina
80%); Dal midollo osseo per eritropoiesi inefficace (10%); - Ittero da bilirubina indiretta (non coniugata)
dall’Hb proveniente da precursori di globuli rossi che non - Ittero da bilirubina diretta (coniugata)
arrivano a completa maturazione.
ITTERO PRE-EPATICO
L’emoglobina viene processata: Quando la bilirubina è prodotta in eccesso giunge al fegato in
• L’eme viene catabolizzato dall’enzima eme maggiore quantità costringendo l’organo a un sovraccarico di
ossigenasi; lavoro metabolico. Il fegato può aumentare la capacità di
• L’eme subisce l’apertura dell’anello pirrolico con captazione della sostanza, mentre la capacità di coniugazione
può aumentare in misura inferiore.
formazione di un tetrapirrolo centrale legato a Fe2+
In questi casi aumenta anche la formazione di urobilinogeno
(biliverdina- Fe2+); nell’intestino per cui la quantità di sostanza riassorbita con il
• Da questo dopo il distacco del ferro, che viene circolo enteropatico e ritorna al fegato è superiore ai livelli
riutilizzato si forma la biliverdina substrato normali tanto che gli epatociti non sono in grado di
dell’enzima biliverdina reduttasi; metabolizzarla completamente eliminandola nuovamente
• La biliverdina reduttasi catalizza la sintesi di nelle vie biliari e quindi una quota superiore a quella
bilirubina; trascurabile che si ha in condizioni normali passa nel plasma e
• La bilirubina nel sangue si lega all’albumina altrimenti giunge al rene dove è eliminata con le urine.
non riesce a circolare perché è idrofoba; In queste forme di ittero si riscontrano:
• Raggiunge l’epatocita dove viene trasportato nel • Aumento bilirubina indiretta.
citoplasma e poi nel REL tramite le ligandine; • Feci ipercromiche perché hanno una quota maggiore
• Nel REL troviamo l’uridin-difosfato-glucuronisil- di urobilinogeno.
transferasi che coniugano l’acido glucuronico e la • Aumento dell’urobilinuria per l’aumento della
bilirubina rendendola idrosolubile; produzione e riassorbimento di urobilinogeno.
• Le ligandine prendono la bilirubina coniugata e la • Non è presente bilirubinuria perché
trasportano al polo biliare dove attraverso la proteina l’iperbilirubinemia è di tipo indiretto e quindi non
multi-drug-resistant (MDR), passa e esce e va a finire passa il filtro glomerulare.
nelle vie biliari. Le cause principali sono:
Da quel momento in poi questa si chiama bilirubina coniugata, 1. Anemie emolitiche
nel sangue non ci deve mai stare, e segue il destino della bile. Caratterizzate da eccessiva distruzione dei globuli rossi. Si ha
Nel grande intestino la bilirubina coniugata viene modificata aumento della produzione di bilirubina. L’ittero compare solo
dai batteri intestinali, viene staccata dall’acido glucuronico e quando l’emolisi è cospicua, tanto da superare le capacità
viene anche idrogenata: si forma l’urobilinogeno che è metaboliche del fegato. Se l’anemia emolitica è di natura
incolore. cronica l’ittero può manifestarsi anche in forme di entità non
- Una parte di urobilinogeno fa una circolazione grave perché l’ipossia dovuta all’anemia danneggia
enteroepatica (porta, fegato e ricomincia). Quello che cronicamente e capacità funzionali del fegato.
sfugge va a finire nei reni dove viene tranquillamente 2. Eritropoiesi inefficace
filtrato. Vi è un eccesso di distruzione degli eritroblasti per difetto di
- Una parte viene ossidata ulteriormente e diviene maturazione. Ne consegue un maggiore catabolismo dell’eme.
colorata: urobilina. Queste forme di ittero sono caratteristiche in corso di malattie
primitive dell’eritropoiesi e sono anche definite
Classificazione itteri: iperbilirubinemie da shunt, in quanto non legate all’attività
- Pre-epatici dovuti a iperproduzione di bilirubina; eritrocateretica della milza.
- Intraepatici dovuti ad alterazioni parenchimali del Sono esempi di malattie primitive dell’eritropoiesi le
fegato che compromettono il metabolismo epatico talassemie, le anemie megaloblastiche, la porifiria
della bilirubina; eritropoietica.
- Post-epatici provocati da ostruzione delle vie biliari 3. Riassorbimento di ematomi
intra- e/o extraepatiche. In seguito a una grossa emorragia la distruzione dei globuli
Secondo i meccanismi fisiopatologici si classificano come: rossi avviene in loco con iperproduzione di bilirubina e
- Aumentata produzione di bilirubina →emolisi, possibile comparsa di ittero nel periodo di riassorbimento
eritropoiesi inefficace, stravasi ematici e infarti della raccolta ematica.
emorragici. Analoga situazione di verifica in caso di infarto emorragico,
soprattutto in seguito a infarto polmonare, spesso
accompagnato per un certo periodo di tempo da ittero, in Lo stesso può accadere in pazienti con cirrosi epatica che sono
genere di grado lieve dovuto alla distruzione dei globuli rossi sottoposti a terapia chirurgica per correzione dell’ipertensione
in corrispondenza del tessuto necrotico con conseguente portale con creazione di uno shunt tra rami della porta e rami
iperproduzione di bilirubina. della cava inferiore.
Ittero neonatale
ITTERO INTRAEPATICO Causato da deficit della coniugazione per un difetto transitorio
Si instaura quando è presente una lesione che interessa dell’enzima glucuronil-transferasi (può insorgere per un
direttamente l’epatocita. Tutte le funzioni metaboliche sono inibizione da parte di una sostanza che giunge al feto
quindi compromesse e si possono instaurare delle situazioni attraverso la placenta). L’ittero esordisce 36 ore dopo la
intermedie tra quelle caratterizzate da iperbilirubinemia nascita, raggiunge l’acme tra 3° e 5° giorno
prevalentemente indiretto e quelle con iperbilirubinemia di Nel lattante alimentato al seno si può verificare ittero
tipo diretto. transitorio perché il latte materno contiene un inibitore della
In queste forme di ittero, la quantità di bilirubina coniugata glucuronil-transferasi.
escreta è ridotta e quindi diminuiscono anche la quantità di L’ittero regredisce alla sospensione dell’allattamento
urobilinogeno fecale, il riassorbimento di questa sostanza con Sindrome di Crigler-Najjar
circolo enteropatico e il passaggio nella circolazione sistemica. Forma di ittero grave, a decorso progressivo causata da un
Si riscontrano pertanto: difetto congenito dell’attività enzimatica della glucuronil-
• Aumento della bilirubina indiretta/diretta. transferasi.
• Modesta riduzione dell’urobilinogeno fecale senza Ci sono due varianti:
significative modificazioni del colore delle feci. • Tipo I, a trasmissione AR caratterizzata da deficit
• Diminuzione dell’urobilinogeno nelle urine. enzimatico pressoché totale, e valori di bilirubina
• Bilirubinuria con urine color marsala. molto alti (>20 mg/dL). Si manifesta già nel periodo
neonatale e può evolvere in ittero nucleare per
Le cause principali sono: deposito di bilirubina a livello del nucleo caudato e
- Deficit di captazione del nucleo rosso → kernittero, encefalopatia
1a Farmaci bilirubinica→ richiede trapianto.
1b Sindrome di Gilbert • Tipo II, AD a penetranza incompleta, più lieve con
1c Scompenso cardiaco, shunt porta-cava. deficit dell’attività glucuronil-transferasica solo
- Difetti di coniugazione parziale. I valori di bilirubina indiretta sono più
o Ittero del neonato moderati (5-20 mg/dL)→ richiede terapia
o Farmaci farmacologica.
o Malattie congenite Sindrome di Dubin Johnson
- Alterata secrezione Condizione ereditaria AR, associata a perdita di funzione del
o Sindromi congenite carrier della bilirubina attraverso la membrana canalicolare
o Colestasi ricorrente familiare (ABC binding-cassette). Si manifesta nell’adolescenza con
o Danno epatocellulare ittero intermittente che si accentua in eguito a stress
psicofisici, in gravidanza o dopo assunzione di contraccettivi
1b. Sindrome di Gilbert orali e alcol. Si osserva accumulo di pigmento negli epatociti
Condizione familiare a trasmissione AD a penetranza alla biopsia. Accumulo di bilirubina +++ DIRETTA.
incompleta di subittero cronico per difetto parziale della Sindrome di Rotor
captazione della bilirubina (diminuzione ligandina). Forma rara di iperbilirubinemia cronica a trasmissione AD a
L’unico dato di laboratorio alterato è l’iperbilirubinemia penetranza incompleta che si manifesta negli adulti.
indiretta. Non si osserva accumulo di pigmento negli epatociti (DD con
La DD nei confronti delle iperbilirubinemie indirette da Dubin Johnson). È più innocua di Dubin-johnson.
aumentata produzione va posta valutando l’urobilinogeno Colestasi ricorrente familiare
nelle urine che è aumentato in questi casi, mentre è normale Condizione ereditaria che interessa soggetti giovani.
o ridotto nella sindrome di Gilbert. Si manifesta in forma ricorrente con lieve aumento della
La diagnosi di questa sindrome, con prognosi buona e che non bilirubina nelle fasi in cui la colestasi è presente. Regredisce
richiede terapia, è confermata con l’esecuzione di alcuni test: senza lasciare conseguenze né funzionali, né morfologiche.
• Prova del digiuno (300 cal/die per 2 giorni) che Colestasi gravidica
provoca un aumento della bilirubina di almeno 2 Si manifesta nel terzo trimestre di gravidanza e sembra essere
mg/dL in presenza di Gilbert; correlata alle particolari caratteristiche ormonali
• Test con barbiturici la cui somministrazione per 3 Il sintomo più importante è il prurito intenso e diffuso dovuto
giorni consecutivi per via orale provoca una all’aumentata concentrazione di sostanze nel sangue. È
diminuzione della bilirubinemia. causata da un difetto di escrezione di bile al polo biliare+
1c. Scompenso cardiaco e/o shunt porta-cava occlusione dei canalicoli biliari.
Nello scompenso cardiaco congestizio per effetto della Per il trattamento si utilizzano resine a scambio tonico che
congestione si verifica stasi venosa a carico del sistema delle inibiscono il riassorbimento intestinale dei Sali biliari.
grosse vene e quindi a monte anche a livello del fegato, per cui Regredisce dopo 4-6w dal parto.
si può avere un modesto ittero a bilirubina indiretta dovuto a
difetto di captazione nell’ambito di un danno globale delle ITTERO POST-EPATICO
funzioni epatocitarie. L’ostacolo all’escrezione della bilirubina è localizzato a livello
delle vie biliari.
La bilirubina è prodotta in quantità normale ma l’escrezione è
ostacolata. Questo determina accumulo di bilirubina diretta
che non può essere eliminata normalmente nell’intestino,
refluisce nel sangue ed entra nella circolazione generale.
La bilirubina diretta è idrosolubile e supera il filtro glomerulare
ed è eliminata con le urine.
Di contro diminuisce la formazione dei bilinogeni e quindi la
presenza nelle feci e nelle urine di urobilinogeno che può
essere assente se l’ostruzione biliare è completa.
Si ritrovano
• Aumento della bilirubina diretta
• Diminuzione dell’urobilinogeno nelle feci
• Bilirubinuria e diminuzione fino alla completa assenza
di urobilinogeno
Si può verificare in tutte quelle condizioni in cui è presente una
ostruzione delle vie biliari di calibro maggiore:
• Calcolosi biliare
• Neoplasie a carico delle vie biliari, fegato e testa del
pancreas, in grado di provocare ostacolo al deflusso
della bile.
DIAGNOSI DI ITTERO
1. L’anamnesi ricerca: uso di farmaci, storia di chirurgia delle
vie biliari, sintomi associati (artromialgie, anoressia, calo
ponderale, rash, dolore addominale, febbre, prurito).
Presenta feci acoliche o urine ipercromiche?
2. L’esame obiettivo richiede di ricercare depositi di rame,
aree di dolenza, Murphy ed epatomegalia, posso capire se
ha ittero coniugato o meno in base al colore di feci e urine.
3. I test di laboratorio includono:
• bilirubina, AST, ALT, fosfatasi alcalina, GGT, IR.
• marcatori virali ed di epatiti autoimmuni se si ha
sospetto di danno epatocellulare.
• dosaggio ceruloplasmina e valutazione metabolismo
del ferro se il paziente è giovane
4. Se l’insieme di anamnesi, esame obbiettivo e test di
laboratorio suggeriscono un ittero ostruttivo è necessario
eseguire uno studio di imaging appropriato→
L’esame di primo livello del paziente itterico è l’ecografia
addominale cui conseguono due possibili riscontri
• vie biliari non dilatate effettuare altre indagini di
laboratorio per ricercare una causa ed
eventualmente una biopsia.
• vie biliari dilatate l’ecografia può essere diagnostica
per la patologia causa dell’ittero. Nel caso di una
neoplasia è opportuna esecuzione di una TC, o se
l’eco non è diagnostica.
• In caso di litiasi delle vie biliari si rende necessaria
ERCP con sfinterotomia per la bonifica della via
biliare.
• In presenza di calcolosi della colecisti si effettua un
successivo trattamento con colecistectomia in
elezione. Se l’eco e la TC non sono diagnostiche nella
ricerca, si esegue ecoendoscopia o colangio RM.
Alcune cause comuni: irritazione della mucosa (gastrite acute), spasmo della muscolatura liscia (enterocolite acuta), distensione capsulare (congestione del fegato nel
caso di scompenso cardiaco congestizio), infiammazione peritoneale (appendicite acuta) e la stimolazione diretta del nervo splancnico (interessamento retroperitoneale
di un tumore.
Carattere (costante o colico, acuto o sordo), durata e frequenza dipendono dal meccanismo di produzione
Posizione e distribuzione dipendono dal sito anatomico
Momento di insorgenza e fattori che lo peggiorano o migliorano (pasti, defecazione, sonno) hanno importante correlazione con meccanismo patogenetico
1
Distensione 5 F: fat (grassi), fluids (fluidi), faeces (feci), flatus (flatulenza), fetus (feto) Contenuto gastrico ed esofageo rigurgitato in bocca senza
addominale Sospetto gravidanza a d aa e e e a ? sforzo/senza contrazione dei muscoli addominali o del
Flatulenza a ca a a percussione diaframma (differenza con vomito)
Fluido a a ec e, e e e ca a da e a e ( e a e Di notte (o quando si è distesi) può causare tosse e asma
cirrosi), vescica distesa, aneurisma aortico Rigurgito notturno
Masse e e e e c e( b e , a a a ca), de Reflusso gastroesofageo
colon, dello stomaco, del pancreas o del rene Raro preceduto da nausea, occlusioni alte possono causare conati
Altre cause: ascite con ipertensione portale, splenomegalia, masse addominali non produttivi
Indagare flatulenze, eruttazioni, aerofagia Un diverticolo esofageo può provocare rigurgito
Frequenza? Fresco (rosso brillante o scuro/color caffè)? Considerare neoplasie Livello? Comparsa? Intermittente? Progressiva? Odinofagia?
Ematemesi Disfagia
(perdita di peso, disfagia, dolore, melena?), FANS/Warfarin? Chirurgia? Fumo? Alitosi?
Indigestione/ Dispepsia: senso di ripienezza postprandiale, di sazietà precoce, con o senza dolore o pirosi epigastrica o retrosternale
dispepsia/ DD: dispepsia non ulcerosa, esofagite/GERD, ulcera gastrica/duodenale, neoplasia gastrica, duodenite, gastrite
reflusso
Indigestione: termine generico utilizzato dal paziente per indicare dispepsia, gonfiore, nausea o vomito
Indagare tempistiche e relazione con i pasti (es. ulcera peptica sintomi dopo 2-5 ore dal pasto e a stomaco vuoto)
Cercare sintomi di allarme ed eventualmente endoscopia
SINTOMI ALLARME: anemia sideropenica, calo ponderale, anoressia; sintomi di comparsa recente e rapidamente ingravescenti; melena/ematemesi; difficoltà
deglutizione Sintomi di allarme presenti c e e e e EGDS
Sintomi di allarme assenti e e a ac d e a-inducenti (FANS), modifiche stile di vita, antiacidi da banco (trisilicato di magnesio 10ml/8h per os)
rivalutare dopo 4 w e e a e , -up diagnostico per H. pylori
ATTENZIONE! L a de ca d e e a ec e d e e
Defecazione Recenti modificazioni abitudini intestinali e/o sanguinamento rettale/melena +++ anziani, multifattoriale:
Dolore alla defecazione? Muco? Disfunzione sfintere: fistola, lesione nervo pudendo, trauma
Sangue: fresco/scuro/nero? Mescolato alle feci/sulla superficie/sulla carta/nella chirurgico
Incontinenza
tazza? Compromissione sensibilità: DM, SM, demenza, lesioni
fecale
Te e (e a e c e a e ) IBD midollo spinale (++ incontinenza fecale acuta)
S ea ea aa b e , a a a ea e (C /ee e ileale), malattie Fecaloma con eccesso di diarrea
de a c ea , e ( ece e a b a da a c e ea) Idiopatica
Diarrea Anamnesi: Cause comuni: gastroenterite, parassiti/protozoi/IBD, cancro
Lavoro (se ambito alimentare non deve tornare a lavoro finché non è esclusa la causa infettiva) colon-retto, MICI
Acuta (< 2 settimane): gastroenterite (FdR HIV, acloridria, terapia con antisecretori), viaggi recenti,
cambio alimentazione, altri familiari colpiti, febbre/dolore Cause meno comuni: colite microscopica (pensarci ogni volta
Cronica alternata a stipsi: IBD. Se con calo ponderale, anemia o diarrea notturna, attento follow che diarrea cronica), pancreatite cronica, malassorbimento sali
up per sospetto Crohn o RCU biliari, abuso lassativi, intolleranza al lattosio, resezione
Sangue? Campylobacter, Shigella, E. coli, amebiasi, colite ulcerosa, Crohn, K colorettale, poliposi gastrica/ileale, diarrea da iperafflusso, malattia diverticolare,
colon, C. difficile, colite ischemica, rettorragia ipercolonizzazione batterica, C. difficile
Muco? IBD, adenoK colon, poliposi
Pus? MICI, diverticolite, ascesso o fistola. Leucociti assenti se amebiasi, colera, E. coli e virus Cause non GE o cause rare: tireotossicosi, neuropatia
autonomica, m. di Addison, colite tropicale, sprue tropicale,
Esplosiva: colera, giardia, yersinia, rotavirus
gastrinoma, carcinoide, pellagra, VIPoma, amiloidosi
Infezione colon: feci acquose con sangue e/o muco, dolore pelvico attenuato dalla defecazione,
tenesmo rettale, bisogno urgente di evacuare
Farmaci: antibiotici, PPI, propranololo, FANS, citotossici,
Patologia tenue: dolore localizzato in sede periombelicale o FIDx che non recede con la defecazione
digossina, lassativi, alcol
2
Ulcera peptica Viaggi Anamnesi Soprattutto steroidi, FANS, antibiotici
Patologica Carcinoma Precedenti chirurgici farmacologica
remota Ittero/epatite Ultimo ciclo mestruale Fumo, alcol, droghe Comportamenti sessuali
Trasfusioni di sangue Cambiamenti dieta Va a e e ad alto rischio
Anamnesi Malattie tropicali
IBD Polipi sociale
Anamnesi Contatto con itterici
Malattia infiammatoria intestinale Cancro
familiare Esposizioni professionali
Ulcera peptica Ittero
3
APPARATO GENITO-URINARIO
ANAMNESI
DIFFICOLTÀ MINZIONALE
MINZIONE DOLOROSA
Dolore: SOCRATES (Site, Onset, Character, Cause:
Infiammazione ureterale, vescicale o vaginale
Radiation, Association, Timing, Exhacerbation, Ostruttive: IPB, edema precoce dopo intervento di
riparazione del collo vescicale, prolasso uterino, utero UTI, prodotti da bagno profumati, spermicidi,
Severity) sindrome uretrale
Febbre? Abitudini sessuali gravido retroverso, fibromi, cisti ovariche, corpo
estraneo uretrale, uterocele ectopico, polipo vescicale, Se in menopausa, cercare caruncola uretrale
Include: a e da abb e e de e a
cancro
flusso ridotto Pensare anche a prostatite, STD/uretrite, vaginiti,
Disuria Sovradistensione vescicale: es. dopo anestesia
sforzo alla minzione vulviti
epidurale per il parto
esitazione Cause rare: calcoli, lesioni uretrali (carcinoma,
Ipostenia del detrusore o miopatia provoca
flusso intermittente linfoma, papilloma), complicanza post partum
incompleto svuotamento + sgocciolamento paradosso
? incontinenza (eccesso di urina) (eseguire sitometria/EMG): malattie neurologiche,
ritenzione (acuta o cronica) cistite interstiziale Stranguria: di solito dolore indicato alla base della
svuotamento incompleto (± UTI da urina vescica, causa un desiderio angosciante e costante di
Farmaci: anestesia epidurale; TCA, anticolinergici
residua) urinare
SN: lesioni sovrapontine (ictus), lesioni midollo spinale,
Il fecaloma causa ritenzione con eccesso di urina Cause: calcoli, cateteri, cistiti, prostatiti, neoplasie
nervi periferici (ernia, neuropatia diabetica); disuria
vescicali; raramente: endometriosi vescicale e
riflessa per il dolore
schistosomiasi
PROBLEMI PRECEDENTI
Rilevazione Ipertrofia prostatica, stenosi, calcoli. Chiedere di sintomi delle basse vie urinarie
ostruzione esitazione: ad e ae a e? incontinenzia: capita mai di perdere urina?
del flusso sgocciolamento post minzionale: il flusso si arresta e poi riprende^ Vi è urgenza: dal momento in sente lo stimolo, deve andare immediatamente?
urinario gocciolamento alla fine della minzione? Nicturia/frequenza: urina spesso di notte? Durante il giorno? Con quale
mitto debole: il getto sembra più debole? frequenza?
stranguria (es. da ca c e c ca ): d e e cc a a ( ): possono
cc a ? essere causati da, per esempio, UTI ma anche da ostruzione
Sente che la vescica non è vuota dopo completato la minzione?
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Sintomi Definiti impropriamente prostatismo, ma causati anche da ostruzione del collo vescicale o una stenosi
irritativi o 1. Sintomi irritativi della vescica 2. Sintomi ostruttivi
ostruttivi o urgenza o mitto ridotto come quantità e come forza
della vescica o disuria o esitazione e interruzione del flusso durante la minzione
o frequenza o gocciolamento post-minzionale
o nicturia
Dolore lombare/scrotale: escludere torsione testicolare Problemi sessuali, dolori intermestruali, dispareunia
Altri sintomi Perdite uretrali/vaginali Cicli mestruali: chiedere circa menarca, menopausa, durata del ciclo, quantità,
dolore? Perdite intermestruali? Primo e ultimo giorno del ciclo?
Coliche renali Gotta A. farmacologica Anticolinergici
Patologica Infezioni del tratto urinario Uso di analgesici
A. familiare Carcinoma della prostata? Malattie renali?
remota Diabete Pregressi interventi
Ipertensione arteriosa A. sociale Fumo, abitudini sessuali
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AREA
CHIRURGICA
1. PARAMETRI POST-OPERATORI alcuni disordini neuromuscolari, occlusione
intestinale);
Controllo dei parametri vitali - STOMACO PIENO
L'operatore dovrà controllare assiduamente i principali - DIABETE MELLITO
parametri vitali come ad esempio il colorito cutaneo (segni
d'allarme un improvviso colore violaceo "cianosi" o pallore 3. Fattori post-operatori:
cutaneo); l'apparato respiratorio (controllare che non vi sia - DOLORE (++ pelvico);
difficoltà respiratoria dovuta semplicemente alla presenza di - OTTUNDIMENTO del sensorio (disidratazione, ipotensione);
secrezioni orofaringee). In caso di vomito accertarsi che la - POSTURA (posizione seduta troppo precoce);
postura sia quella laterale di sicurezza. - PRECOCE assunzione di liquidi o solidi per via ORALE;
- NARCOTICI nel postoperatorio
Come si presenta il paziente al termine di un intervento chir.?
1
Parziale recupero attività psico-sensoriali Ipotermia
2
Non è completamente autonomo nei movimenti È una delle complicanze più frequenti del risveglio e
3
Portatore di presidi medico-chirurgici (CVC o CVP, catetere dell'immediato post- operatorio, per cui l'operatore dovrà
vescicale, drenaggi, SNG). utilizzare particolari presidi (coperta termica, soluzioni
riscaldate etc.) atti a far mantenere la giusta temperatura
Trasferimento dalla sala risveglio alla U.O. di appartenenza corporea à ripristinare un’adeguata temperatura corporea
1. Posizionare il paziente in maniera da evitare il verificarsi di è essenziale nella prevenzione del brivido, quindi, di un
eventuali lesioni durante lo spostamento (evitare in elevato consumo di Ossigeno.
particolare, posizionando cuscini, la flessione della testa sul
collo con conseguente ostacolo alla respirazione). Problematiche cliniche complicanti il postoperatorio
2. Controllo dei presidi medico chirurgici eventualmente in sede RESPIRATORIE
(evitando rimozione/occlusione/reflusso) e loro corretto - Curarizzazione residua post-operatoria
posizionamento. - Presenza in circolo di analgesici/anestetici
- Inalazione di materiale gastrico
Gestione del paziente nel postoperatorio CARDIACHE
La corretta gestione non può prescindere dall’affrontare una - Aritmie
serie di problematiche cliniche attese o complicanti il - Angina
postoperatorio, dalla risoluzione delle quali dipenderà il - Infarto miocardico
successo terapeutico. - Tromboembolia polmonare
CHIRURGICHE
Domanda: C'è uno schema mentale che ti fai? ABC - Grave emorragia
(airway, breathing, circulation) - Shock
- Rimozione drenaggi
PONV NEUROLOGICHE
La nausea e il vomito nel post-operatorio (PONV) - Emorragia cerebrale
complicano la vita sia dei pazienti che degli operatori - Ischemia cerebrale
sanitari. L'incidenza varia tra il 20% e il 30% in rapporto a - Coma
fattori di pertinenza chirurgica e propri del paziente ed è
stato riportato che sintomi persistenti oltre il primo giorno Classificazione periodo post-operatorio
causano un ritardo nella ripresa della normale attività. Per convenzione, si definisce che:
Sebbene la profilassi routinaria sembrerebbe appropriata, la - il periodo postoperatorio immediato è rappresentato
scelta di agenti antiemetici è ampia, e alcuni sono troppo dalle prime 24 ore dopo l’intervento;
costosi nel rapporto costo-efficacia per un uso routinario. - il periodo postoperatorio intermedio è compreso tra il
Fattori di rischio per giorno dopo l’intervento e quello della dimissione;
PONV: - la convalescenza è il periodo successivo, di durata
1. Fattori chirurgici: variabile, necessario per il ritorno alla normale vita di
- laparoscopia (++ ginecologica), relazione.
- strabismo,
- orecchio medio, Il periodo postoperatorio immediato
- orchipessi, Durante questa fase è necessario sorvegliare il paziente con
- stomaco, duodeno, vescica particolare cura poiché possono comparire complicanze
- litotrissia extracorporea postoperatorie precoci, con frequenza direttamente
- durata dell'intervento chirugico (probabilmente per proporzionale alla gravità delle condizioni cliniche, alla
la maggiore durata dell'anestesia). durata dell’anestesia e alla complessità delle soluzioni
2. Fattori propri del paziente: chirurgiche adottate.
- ETA': picco tra 11 - 14 anni; Il risveglio anestesiologico à in tale fase i pazienti devono
- SESSO: F > M (sebbene il rapporto è pari in età essere strettamente sorvegliati da un anestesista-
preadolescenziale e per i pazienti >80anni, forse rianimatore e da personale infermieristico specializzato.
a causa di un fattore gonadotropico); I pazienti che sono stati sottoposti ad anestesia generale o
- OBESITA' loco-regionale devono essere tenuti in “sala di risveglio” fino
- ANSIA a quando:
- STRESS - permane il pericolo di complicanze immediate di tipo
- STORIA di chinetosi o di N/V per precedenti anestesie; cardiocircolatorio o respiratorio;
- GASTROPARESI (es. DM, colecistite cronica, - hanno riacquistato un sufficiente stato di coscienza;
- i principali parametri e segni vitali (polso, pressione temperatura cutanea al termotatto
arteriosa, respiro, sensorio) sono considerati stabili. Negli interventi più complessi e nei pazienti in
Il periodo di osservazione in sala di risveglio dura condizioni emodinamicamente instabili si rende
solitamente circa un’ora, ma può protrarsi sino ad alcune necessario il monitoraggio di altri parametri quali
ore, nei pazienti a maggiore rischio. l’ECG, la pressione venosa centrale (PVC), la
• Controllo della funzionalità cardiocircolatoria e pressione arteriosa (sistemica e/o polmonare)
respiratoria mediante catetere in T.I.
• Controllo di ferita, i drenaggi etc.
Successivamente alla fase del risveglio à il paziente viene 3. Funzionalità respiratoria
trasferito nel reparto di degenza e inizia la fase del Il monitoraggio postoperatorio della funzione
monitoraggio e della terapia postoperatoria. Nel caso in cui respiratoria è essenziale. Si deve rilevare
si ravvisi la necessità di un monitoraggio intensivo delle tempestivamente l’eventuale insorgenza di dispnea, di
funzioni vitali o sia necessaria una terapia rianimatoria rantoli o di stridore respiratorio.
prolungata, il paziente viene trasferito in unità di terapia
subintensiva o intensiva. 4. Temperatura corporea
Se le condizioni del paziente sono stabili e il decorso è
Il periodo postoperatorio intermedio regolare, la misurazione della temperatura corporea
Se il decorso clinico è regolare, nel periodo postoperatorio nel periodo postoperatorio immediato viene
intermedio avviene la stabilizzazione definitiva dei parametri effettuata 2 volte al giorno (solitamente alle ore 8 e
vitali e la fase iniziale della guarigione dal trauma chirurgico. alle ore 16). Nei pazienti in condizioni critiche, in
Importante è il monitoraggio dei parametri vitali, delle terapia intensiva, la temperatura viene misurata in
condizioni cliniche, della ferita chirurgica e determinazione continuo o a intervalli ravvicinati (ogni 2 ore).
dei parametri di laboratorio e di eventuali esami strumentali.
Durante questo periodo riveste particolare importanza il 5. Funzionalità renale e vescicale (domanda)
monitoraggio e il trattamento della ferita chirurgica e la La concentrazione plasmatica dell’azoto ureico
gestione degli eventuali drenaggi. (azotemia) e della creatininemia sono gli indici di
Tre fasi successive. Nella prima fase, della durata di circa 3 funzionalità renale più comunemente usati. Nel
giorni, il paziente accusa astenia, anoressia, dolore in sede periodo postoperatorio immediato e nei primi giorni di
di ferita e presenta modico rialzo termico (37-37,5 °C). Negli quello intermedio, si deve sempre effettuare la
interventi addominali l’intestino è disteso per la comparsa di raccolta delle urine emesse nelle 24 ore. La
ileo paralitico, con alvo chiuso ai gas. La seconda fase del misurazione del volume di diuresi giornaliera (o la
decorso postoperatorio non complicato inizia al III-IV giorno, diuresi oraria, nel caso di monitoraggio intensivo)
ed il paziente si sente meglio, la temperatura corporea si rappresenta un parametro di fondamentale
normalizza, l’alvo diviene pervio ai gas, la diuresi torna importanza nel monitoraggio della funzionalità renale
normale, dopo una breve poliuria. La terza fase, della durata e per il controllo della pervietà e funzionalità delle vie
di alcune settimane, è quella della convalescenza. escretrici urinarie.
Per un adeguato monitoraggio del paziente nel periodo Il monitoraggio della diuresi mediante catetere
postoperatorio immediato e intermedio, si deve valutare la vescicale a permanenza è necessario
funzionalità dei principali organi e apparati (Domanda) introperatoriamente e nel periodo immediatamente
1. parametri e segni vitali; postoperatorio in tutti gli interventi di chirurgia
2. funzionalità cardiocircolatoria; maggiore, di chirurgia pelvica e di chirurgia d’urgenza,
3. funzionalità respiratoria; allo scopo di monitorare la funzionalità renale e
4. temperatura corporea; vescicale in modo continuo.
5. funzionalità renale e vescicale;
6. funzionalità epatica; 6. Funzionalità epatica
7. funzionalità gastrointestinale; Durante l’intervento chirurgico si verifica spesso una
8. coagulazione del sangue; diminuzione del flusso ematico al fegato; ciò rallenta e
9. esami di laboratorio generali e particolari. ostacola transitoriamente le funzioni epatiche, pur non
È inoltre necessario curare la posizione al letto e la comportando manifestazioni cliniche apprezzabili se
mobilizzazione del paziente, sorvegliare e trattare la ferita l’organo è in partenza sano. Controllo dei parametri
chirurgica e gli eventuali drenaggi. ematochimici di funzionalità epatica (transaminasi,
gammaGT, fosfatasi alcalina, bilirubina, fattori della
1. Parametri e segni vitali coagulazione, albumina)
Di fondamentale importanza è la raccolta dei principali
parametri e segni vitali indicativi delle tre principali 7. Funzionalità gastrointestinale
funzioni: Negli interventi di chirurgia addominale in cui si procede
• cardiocircolatoria (polso, pressione arteriosa-PA); a estesa manipolazione di visceri o si eseguono
• respiratoria (frequenza e caratteristiche del anastomosi del tubo digerente, oppure in chirurgia
respiro); d’urgenza, viene abitualmente posizionato un sondino
• attività del sistema nervoso (caratteristiche nasogastrico (calibro 8-10 Fr.), con lo scopo di detendere
dei riflessi e stato di coscienza). lo stomaco dal contenuto liquido e gassoso e di
verificare le caratteristiche del liquido di ristagno
2. Funzionalità cardiocircolatoria gastrico.
• PA e polso Ai fini del monitoraggio della ripresa della funzione
• colorito della cute e delle mucose e la gastrointestinale è opportuno rilevare una o più volte al
giorno il volume e le caratteristiche del ristagno gastrico
(secreto gastrobiliare; presenza di sangue; liquido decubito più volte al giorno. In particolare:
fecaloide). Per determinare la ripresa della funzione - Se il paziente non è ipoteso è opportuno sollevare lo
gastrointestinale si valutano: la comparsa di rumori di schienale del letto di 45°-60° per facilitare l’esecuzione
peristalsi, la canalizzazione dell’alvo ai gas e alle feci, di atti respiratori adeguati e per prevenire l’atelettasia.
nonché le caratteristiche delle scariche alvine. Il numero - Un principio fondamentale di prevenzione delle
delle scariche alvine e le caratteristiche delle feci complicanze tromboemboliche e atelettasiche rimane la
(formate, liquide, normo o ipocoliche, picee, verniciate di mobilizzazione precoce del paziente dal letto; anche
sangue, francamente ematiche) forniscono informazioni dopo interventi chirurgici complessi à Se il paziente è
circa l’esistenza di eventuali flogosi gastrointestinali, cosciente e collaborante, e non è ipoteso, già dalla prima
emorragie o alterazioni del deflusso biliare. L’entità e le giornata postoperatoria deve essere trasferito dal letto
caratteristiche del ristagno gastrico nonché il alla poltrona almeno per alcuni minuti al giorno.
rilevamento di una diarrea cospicua sono indici da
valutare accuratamente nel computo del bilancio Sorveglianza e trattamento della ferita chirurgica e dei
idroelettrolitico e dell’equilibrio acido-base. drenaggi (Domanda)
Sorvegliare la ferita chirurgica più volte durante la prima
8. Coagulazione del sangue ed esami di laboratorio Dopo giornata postoperatoria, per escludere complicanze locali
interventi di chirurgia minore, di breve durata, privi di immediate (per es. sanguinamento, deiscenza della ferita).
complicanze intraoperatorie e in pazienti in buone Nel caso in cui si sospetti l’insorgenza di tali complicanze, la
condizioni generali, non sono solitamente necessari medicazione della ferita deve essere tolta, per consentire
esami di laboratorio nell’immediato periodo l’esame diretto della ferita stessa, e successivamente rifatta,
postoperatorio. Negli interventi di chirurgia maggiore è con metodo asettico.
necessario controllare sempre, entro le prime 24 ore Analogamente si devono controllare i DRENAGGI,
postoperatorie: esame emocromocitometrico, verificando, al momento del trasferimento in reparto del
azotemia, glicemia, elettroliti plasmatici, prove di paziente, che i collegamenti dei tubi di drenaggio siano
coagulazione, volume ed esame delle urine, ed è corretti e saldamente connessi, che i drenaggi in aspirazione
necessario ripetere la determinazione degli esami (in particolare i drenaggi del cavo pleurico) siano collegati alla
di laboratorio a giorni alterni nel corso della prima depressione desiderata e che non vi sia sanguinamento
settimana postoperatoria; successivamente il importante o comparsa nel drenaggio di materiale indicativo
dell’insorgenza di complicanze (per es. liquido enterico, bile,
monitoraggio dei parametri viene solitamente
pus, sangue, urina, aria). I drenaggi vanno controllati più
interrotto in caso di decorso regolare. volte nella prima giornata postoperatoria.
Criteri di ammissione in terapia intensiva Domanda: Se il drenaggio è limpido, tipo sieroso ma è molto
Possono diventare candidati al ricovero in terapia intensiva i abbondante, cosa potrebbe avere il paziente?
pazienti che dopo essere stati sottoposti a intervento à un'ascite da cirrosi epatica, s. nefrosica, scompenso
chirurgico presentano funzionalità precaria di uno o più cardiaco
apparati vitali (per es. cardiocircolatorio, respiratorio) o
presentano gravi alterazioni dell’omeostasi dell’organismo.
Ferita chirurgica intestinale:
È opportuno individuare già preoperatoriamente, i pazienti
Ci tiene che diciate che il drenaggio serve a controllare se ci
che potenzialmente, necessitano di trattamento in UTI nel
sono emorragie e -anche se si verifica in rarissimi casi- se se
periodo postoperatorio e le malattie che devono far
sono presenti feci perché significherebbe che si è sciolta la
prevedere la necessità di un ricovero in terapia intensiva nel
stomia.
decorso postoperatorio sono:
• alterazioni cardiocircolatorie
IL DRENAGGIO
• alterazioni respiratorie
È un sistema che consente la fuoriuscita di fluidi contenuti
• alterazioni del sistema nervoso centrale e/o periferico
• patologie particolari (per es. insufficienza epatica o renale) all’interno dei tessuti, strutture e cavità naturali o
In chirurgia d’urgenza è più frequente la necessità di dover neoformate dell’organismo. È usato di norma in chirurgia nel
ricorrere al trattamento del paziente in UTI; infatti, spesso decorso post-operatorio degli interventi maggiori, o di quelli
si presentano i seguenti problemi: effettuati per determinate patologie. Viene impiegato
• gravi condizioni generali del paziente; abitualmente anche nel corso di determinati stati patologici
• impossibilità di una sua preparazione ottimale; con lo scopo di ottenere:
• frequente presenza di malattie multisistemiche, quali • un'azione decompressiva (drenaggi gastrici o rettali dopo
sepsi, shock; gli interventi sull'esofago, sullo stomaco e duodeno, sul
• perdite ematiche massive non tempestivamente colon in quanto proteggono la tenuta dei punti di sutura
compensate; dalle sollecitazioni dovute alla dilatazione del viscere);
• un'azione fognante: quando si desidera veicolare
Posizione a letto e mobilizzazione all'esterno sostanze fisiologiche o patologiche:
Il paziente deve assumere nel letto una posizione che - SNG (uno dei drenaggi più utilizzati, ottiene l'effetto di
diminuisca il rischio di stasi venosa e di trombosi agli arti svuotare lo stomaco dai succhi gastrici, particolarmente
inferiori, di comparsa di complicanze respiratorie utile nel corso di ulcera peptica emorragica o anche in
(atelettasia) e di piaghe da decubito. Nel paziente vigile e tutte le situazioni post-operatorie per le quali si preveda
una lunga fase di ileo paralitico)
cosciente la prevenzione di queste complicanze si esegue
- drenaggio toracico: molto adoperato in traumatologia
invitando il paziente stesso a cambiare ripetutamente
e in chirurgia specialistica per svuotare la cavità
posizione nel letto e a muovere gli arti inferiori; se il
toracica dai versamenti liquidi o dall'aria presente al
paziente non è collaborante, si deve provvedere a suo interno e che hanno determinato il collasso del
mobilizzarlo passivamente alternando sui due fianchi il polmone.
- drenaggio endo-addominale: serve allo svuotamento
della cavità peritoneale da raccolte nel post-op di Fisioterapia e riabilitazione
modesti sanguinamenti, bile, pus, frustoli necrotici o
In ogni paziente sottoposto a intervento chirurgico si deve
sostanze secondarie a complicazioni
iniziare precocemente la fisioterapia motoria e respiratoria per
infettive/emorragiche
prevenire le complicanze respiratorie e circolatorie che, com’è
- drenaggio di siti infetti (ferite purulente o ascessi)
noto, insorgono con maggiore frequenza nei pazienti
- drenaggio rettale: per favorire lo svuotamento del
immobilizzati al letto. L’anestesia prolungata e il dolore
retto.
provocato dal trauma chirurgico inducono una diminuzione
• un'azione spia: per monitorare i liquidi che normalmente della profondità degli atti respiratori stessi; inoltre la
vengono prodotti dopo un'operazione chirurgica e cogliere limitazione antalgica degli atti del respiro e il dolore legato ai
tempestivamente la comparsa di sostanze incongruenti
colpi di tosse, riducono la capacità del paziente di espellere le
con l'intervento subito dal paziente:
secrezioni. Ciò favorisce la formazione di atelettasie
- sangue: la presenza di una modesta quantità di sangue è
clinicamente rilevanti. Ai fini della prevenzione delle
da considerare normale nell'immediato decorso post-
operatorio. Diverso il caso se la comparsa è tardiva o se la
complicanze respiratorie dopo intervento chirurgico si devono
quantità è eccessiva perché segno di un'emorragia interna. pertanto effettuare delle manovre fisioterapiche e riabilitative:
- pus: una quantità modesta di pus può rappresentare il • mobilizzazione precoce dal letto, frequente cambio di
residuo di quello non completamente asportato posizione nel letto e posizionamento dello schienale del
(appendicite acuta purulenta, colecistite acuta purulenta) letto in posizione semiseduta; ciò limita il ristagno di
e tende a ridursi spontaneamente e a scomparire in breve secrezioni nelle parti più declivi dell’albero respiratorio e
tempo. Altro caso invece è quello in cui il pus compare pone il paziente nelle migliori condizioni per effettuare
tardivamente a testimonianza di un'infezione non domata degli atti respiratori adeguatamente profondi ed efficaci;
o insorta successivamente all'intervento.
• impiego di semplici strumenti monouso per esercitare il
- bile, urine, materiale fecale, la presenza di queste sostanze
paziente a compiere atti respiratori profondi (per es.
ha un grave significato perché secondaria alla perforazione
di organi delle vie biliari, urinarie, digestive.
soffiare per sollevare delle palline di plastica in un
cilindro); tali esercizi respiratori vanno compiuti più volte
nella giornata;
I drenaggi sono costituiti in genere da tubi di polietilene di
• spiegazione al paziente della importanza di effettuare
varia grandezza e lunghezza, siliconati, trasparenti.
atti respiratori profondi periodicamente nella giornata e
Frequente l'utilizzo anche di drenaggi laminari.
di mantenere una corretta posizione nel letto.
Nel caso di un drenaggio tubulare il capo distale può essere:
L’impiego di dosi appropriate di farmaci antalgici è utile a
• 'a caduta libera' e quindi collegato ad una sacca o a una
diminuire il dolore postoperatorio legato ai movimenti e agli
bottiglia di raccolta sterile
atti respiratori e favorisce la fisioterapia e la prevenzione
• 'a sistema chiuso' se raccordato ad un apparecchio delle complicanze respiratorie e tromboemboliche.
aspirante (secondo Redon) (minori rischi di infezione).
I drenaggi vanno rimossi allorché cessa il loro scopo e prima Esempio di parametri post operatori in SUT:
che la loro stessa presenza determini una reazione
infiammatoria da corpo estraneo per cui, come si dice, il
drenaggio finirebbe col drenare sé stesso.
Ripresa dell’alimentazione
Durante il decorso postoperatorio il paziente necessita di un
adeguato supporto nutrizionale
• nutrizione parenterale periferica (NPP)
• nutrizione parenterale totale (NPT)
• nutrizione enterale (NE).
Queste due ultime modalità vengono riservate ai casi in cui si
2. VALUTAZIONE STABILITÀ
prevede un lungo periodo di nutrizione artificiale. La ripresa
dell’alimentazione per os avviene in tempi variabili,
dipendendo dal tipo di intervento (laparotomico o non, con DATI CARTELLA CLINICA ESAMI STRUMENTALI
resezioni gastrointestinali o non); dalle condizioni generali del
paziente (per es. importanti squilibri idroelettrolitici, Pulsossimetria
malnutrizione), dalla rapidità della ripresa della normale Tecnica spettrofotometrica di misura della
funzione gastrointestinale e dalla comparsa di eventuali percentuale di saturazione (sao2%) in ossigeno
complicanze (per es. sepsi). Dopo un intervento laparotomico la dell’Hb. Utilizza il differente spettro di assorbimento o
normale attività peristaltica intestinale risulta di riflessione della luce da parte dell’hbO2 e dell’hb
temporaneamente depressa (ileo postoperatorio). La peristalsi ridotta.
gastrica ricompare dopo circa 24-48 ore dall’intervento mentre Calcola la saturazione arteriosa misurando le variazioni
l’attività del colon dopo circa 48 ore, iniziando a livello del cieco provocate dal polso arterioso.
e proseguendo distalmente. La ripresa dell’alimentazione deve
compiersi in modo graduale iniziando con i liquidi e i cibi Domanda: cos’è il tempo di refill capillare?
semisolidi per poi far assumere al paziente anche cibi solidi di Il tempo che il letto ungueale impiega per tornare di colore
crescente complessità (per ultimi vengono somministrati cibi rosa. Indica la vascolarizzazione del microcircolo del paziente
ricchi di scorie). ed è normale se è inferiore a 2 secondi.
Accuratezza: rileva la saO2 entro il 95% nei limiti di confidenza Alvo
del + 4% quando questa è >70%, mentre tende a perdere - è pervio a feci e/o ai gas?
accuratezza per valori < 70%. - L’addome è teso e globoso?
Spo2 = 95% può corrispondere a:
SaO2 = 91% -99% PaO2 60 - 160 mm Hg
3. INCANNULAMENTO VENOSO
!!!Alcune situazioni cliniche o tecniche possono interferire con o CATETERE VENOSO PERIFERICO
le misure ottenute. Ad esempio:
§ anemia, Si intende l’introduzione di un catetere attraverso una via
§ ipoperfusione periferica: l’attività pulsatile può essere venosa degli arti superiori o inferiori. Si esegue allo scopo di
molto bassa e l’assorbimento di luce poco rilevabile (in garantire un accesso venoso a breve termine che permetta
questo caso bisogna cambiare sito di rilevazione) la somministrazione continua ed intermittente di: farmaci,
§ pulsazioni venose: in particolari situazioni il sangue liquidi, sangue e suoi derivati.
venoso può diventare pulsatile e si rileva un valore
erroneamente basso Premessa
§ disemoglobinemie, intossicazioni da CO Sono i dispositivi più usati per l’accesso vascolare.
§ edema: causa dispersione di luce L’accesso venoso periferico permette il collegamento della
§ interferenze ottiche superficie cutanea e una vena del circolo periferico: basilica,
cefalica, e in difficoltà di reperimento delle precedenti si
Valuto il dolore possono utilizzare vene della mano, dei piedi (ultimissima
§ a riposo a letto o seduto sulla sedia; scelta per complicanze), o in caso d’urgenza la giugulare
§ sotto tosse; esterna.
§ durante respiri profondi o con utilizzo di uno spirometro Sono realizzati in materiale biocompatibile e assemblati in
incentivante con il movimento o mentre si gira nel letto modi diversi a seconda della specialità (una via, due vie, ecc.).
alzandosi, sedendosi sulla sedia, camminando. Sono indicati per terapie a breve termine o per terapie
VERIFICO LA TP ANTIDOLORIFICA. intermittenti.
Efficacia della tosse può essere compromessa in caso di: Un CVP deve garantire: la stabilità dell’accesso venoso, la
Depressione centri respiratori, Intubazione, Riduzione volumi, massima biocompatibilità e la protezione da complicanze
Dolore, Riduzione compliance polmonare, Danni corde vocali, infettive e trombotiche. Inoltre, deve essere possibile l’uso
Lesioni n. laringeo ricorrente, Dolore Postura. discontinuo.
DATI CARTELLA CLINICA ESAMI STRUMENTALI
Misure
ü età - La misura del diametro esterno di un catetere è espressa
ü fumo in French (1 french corrisponde a 3mm),
ü taglia - la misura del diametro interno è indicata in Gauge
ü preesistenti patologie (corrisponde al numero di cateteri che entrano in un cm),
ü condizioni generali - la lunghezza del catetere è espressa in cm e/o in mm
ü intervento
ü radiografia torace Si possono classificare in relazione al t di permanenza:
ü ematochimici
- a breve termine per 3 o 4 giorni, sono cateteri a punta
ü terapia farmacologica in atto
aperta, di teflon con un diametro compreso tra i 14 e 24
OSSERVAZIONE CLINICA SEGNI E SINTOMI gauge, usati prevalentemente in ambito ospedaliero
§ impressione generale - a medio termine, sono cateteri usati in ambito ospedaliero ed
§ sensorio extraospedaliero con un tempo di permanenza di 4 settimane
§ colorito
§ postura (non presenti nella nostra realtà lavorativa)
§ parametri vitali
§ dolore POSIZIONAMENTO DEL CATETERE VENOSO PERIFERICO
§ tosse Informazione
§ meccanica respiratoria È diritto del Paziente (se cosciente) essere preventivamente
§ obiettività̀ toracica informato, e questo può anche servire a ridurre l’ansia che può
§ condizioni emodinamiche
§ diuresi causare una risposta vasomotoria con conseguente vasocostrizione.
§ alimentazione/deglutizione Deve essere spiegato: 1in che cosa consiste la manovra e le modalità
§ alvo di esecuzione, 2quali sono gli operatori che posizioneranno il CVP e
§ riposo notturno quelli che si prenderanno cura della gestione successiva, 3quali sono i
§ presidi strumentali vantaggi e le possibili complicanze.
Importanza asepsi in chirurgia In sintesi, i comportamenti volti a tutelare la cute delle mani
Le azioni chirurgiche privano il paziente di significative sono i seguenti: o utilizzare con regolarità (mattino, sera e
barriere contro le infezioni. Di conseguenza è importante pause di lavoro) creme emollienti compatibili con i prodotti di
seguire queste regole che si chiamano tecniche asettiche. igiene delle mani o utilizzare un prodotto alcolico arricchito
Non sono semplici linee guida, ma vere e proprie leggi della con emollienti come prima scelta per l’igiene mani, riducendo
sala operatoria e violarle significa sottoporre i pazienti al il numero di lavaggi con acqua e sapone o evitare di effettuare
pericolo di malattie e/o infezioni. l’igiene mani quando non espressamente indicata o evitare
l’utilizzo di acqua calda per il lavaggio delle mani o asciugare
Preparazione chirurgica delle mani completamente le mani dopo il lavaggio, ma in maniera
A. All’ingresso nel blocco operatorio, prima della frizione delicata (evitare lo strofinamento) o frizionare il prodotto
chirurgica delle mani: a. rimuovere anelli (fede compresa), alcolico fino a quando non è completamente evaporato o
orologi da polso e bracciali. b. rimuovere lo sporco con evitare l’uso concomitante di acqua e sapone e di prodotto
lavaggio acqua e sapone; c. pulire la zona sotto ungueale con alcolico (eventualmente distanziare le due pratiche di almeno
l’aiuto di una lima o apposito dispositivo sotto l’acqua 10 minuti) o evitare l’uso del prodotto alcolico quando si
corrente. Non utilizzare le spazzoline per unghie. Il lavaggio devono utilizzare guanti talcati o non indossare i guanti
accurato con acqua e sapone di mani, avambracci e zona quando le mani sono ancora umide (dopo il lavaggio o dopo
la frizione) o evitare di indossare i guanti al di fuori delle potrebbe contaminarsi
indicazioni o evitare l’uso di spazzolini per la preparazione Il personale non-lavato non deve porsi al di sopra del
chirurgica delle mani o evitare l’utilizzo di creme per le mani campo chirurgico. L'Assistente di sala non deve mai
in barattoli comuni. sorvolare il campo chirurgico od il carrello degli strumenti
per consegnare materiale sterile allo Strumentista.
Uso dei guanti: I membri lavati si pongono sempre uno di fronte all'altro.
Indossare i guanti è una delle precauzioni standard per Questo consente di visualizzare in continuazione il campo
evitare il rischio legato ai fluidi biologici e limitare la chirurgico. Quando due membri devono cambiarsi di
trasmissione crociata. La protezione però non è totale e la posizione sullo stesso lato del campo chirurgico, le devono
contaminazione delle mani è favorita dalla presenza fare schiena-contro-schiena. Gli strumenti impiegati
potenziale di microlesioni del guanto. Uno studio ha durante un intervento devono essere sterilizzati.
dimostrato che dopo due ore di intervento un terzo dei Il personale lavato e vestito sterilmente, gestisce e
guanti utilizzati è perforato all’insaputa del chirurgo. La manipola unicamente strumenti sterili. Il personale non-
disinfezione delle mani resta dunque indispensabile prima e lavato gestisce e manipola materiale unicamente non
dopo l’utilizzo dei guanti. Anche l’uso non corretto dei guanti sterile. La consegna degli strumenti deve avvenire
(utilizzo prolungato, assenza di cambio tra due azioni o tra sterilmente, evitando la loro contaminazione
due pazienti, …) rappresenta una falsa sicurezza ed un Se la sterilità di uno strumento o di un qualcosa è dubbia,
maggior rischio di contaminazione ambientale. questi vanno considerati contaminati.
¬ I guanti sterili sono indicati per le procedure chirurgiche, Le uniche superfici del tavolo sterile da considerare sterili,
ginecologiche e radiologiche invasive; il reperimento e sono quelle più in alto. La superficie del tavolo è l'unica
gestione di un accesso vascolare centrale; la preparazione di che possa essere considerata sterile, anche se il tavolo è
nutrizione parenterale totale e di agenti chemioterapici. ricoperto da teleria sterile. Per queste ragioni strumenti e
¬ I guanti non sterili vanno utilizzati in tutti i casi in cui vi è suture non devono fuoriuscire dai bordi del tavolo.
un potenziale contatto con sangue o altri fluidi biologici, in I camici sterili sono da considerare tali dalla linea
corso di assistenza (incluso il contatto con mucose e cute non ascellare anteriore in avanti fino al livello dell'inguine. Le
integra), o nel contatto con materiali potenzialmente infetti maniche sono considerate sterili dal polso fino a tre dita
(incluso il lavaggio e disinfezione degli strumenti), oppure in sopra il gomito. La superficie posteriore del camice deve
caso di adozione delle precauzioni da contatto (paziente in essere sempre considerata non sterile, anche se è
isolamento da contatto, situazioni epidemiche o di provvisto di una copertura posteriore. Le mani guantate
emergenza). Non sono indicati in assenza di esposizione a sterilmente, devono essere sempre mantenute all'interno
sangue e altri liquidi biologici o ambiente contaminato. Non dei confini sterili del camice.
sono ad esempio indicati per la rilevazione dei parametri I bordi di un container di strumenti non possono essere
vitali, la somministrazione della terapia, le iniezioni SC e IM. considerati sterili. Quando l'Assistente di sala versa del
Come utilizzare i guanti? 1. Indossare i guanti solo quando liquido da un contenitore sterile, il tappo deve essere
indicato. L’uso frequente di guanti aumenta il rischio di considerato non più sterile una volta rimosso
irritazione cutanea. 2. Rimuovere i guanti subito dopo Il contatto con materiale sterile deve essere ridotto al
l’utilizzo o non appena si rompono (anche nel solo sospetto minimo possibile. La manipolazione eccessiva degli
di non integrità). 3. Non utilizzare gli stessi guanti per strumenti, della teleria ed altri presidi sterili favorisce la
l’assistenza a più di un paziente. 4. Quando si indossano i contaminazione.
guanti, cambiarli o toglierli se si passa da una zona del corpo L'umidità ed i liquidi veicolano i microorganismi da una
contaminata ad un’altra (inclusa cute non integra, mucose o zona non sterile ad una sterile. Quando l'acqua contatta
dispositivo invasivo). una superficie sterile, come un telo del campo chirurgico,
favorisce la crescita batterica.
Le regole dell'asepsi in chirurgia Alcune aree chirurgiche non possono essere sterili. Alcune
I membri del team chirurgico, in abbigliamento sterile, sono aree anatomiche, come il naso, la bocca, il perineo non
nelle opportune condizioni per entrare a contatto con l'area possono essere condotte ad una condizione di sterilità.
sterile. È considerata inadeguata l'asepsi per membri lavati
del team che si allontanano, con camice e guanti sterili, dal Abbigliamento chirurgico
campo sterile. Tutto il personale e chiunque visiti la sala operatoria, è
L'area sterile è lo spazio che comprende il paziente, i membri obbligato ad indossare una divisa chirurgica. La divisa
del team chirurgico, il tavolo con le attrezzature sterili e tutta chirurgica deve essere realizzata con materiale antistatico,
la restante attrezzatura ricoperta sterilmente. I membri del ignifugo e non tessuto. La divisa chirurgica è solitamente
team chirurgico non devono mai lasciare il tavolo chirurgico costituita da pantalone e casacca. Le maniche della casacca
sterile senza poi ri-vestirsi e indossare nuovi guanti sterili. devono essere corte, per permettere un adeguato ed efficace
Parlare il meno possibile durante l'intervento. Parlare lavaggio chirurgico, impedendo al contempo che le maniche
favorisce il rilascio di microgocce di saliva che entrano in si bagnino durante tale lavaggio. La casacca dovrebbe essere
contatto con il campo chirurgico. Sebbene vengano inserita all'interno dei pantaloni per evitare che possa aprirsi
impiegate mascherine chirurgiche, queste non garantiscono e toccare aree sterili del campo chirurgico. I pantaloni con
l'assoluta filtrazione. elastici alle caviglie sarebbero preferibili rispetto a quelli
Occorre muoversi il meno possibile durante l'intervento aperti, per evitare che squame cutanee vengano perse
chirurgico. inavvertitamente. Una volta indossati, i pantaloni non
dovrebbero toccare il pavimento, in quanto potrebbero
La teleria impiegata per l'allestimento del campo chirurgico essere contaminati. Quando il personale lascia il Blocco
deve essere sfogliata lentamente e senza eccessivo Operatorio, deve indossare un copri divisa che va indossato
svolazzamento, per evitare la produzione di particolato che perfettamente chiuso per evitare la contaminazione interna..
I capelli sono un significativo veicolo di batteri. A causa di la pelle degli operatori.
questo deve essere indossato un cappellino chirurgico per • Ogni tagliente deve essere manipolato con estrema
tutto il tempo che si rimane all'interno del BO. Tutta la cura per evitare punture accidentali. Le lame monouso
chioma deve essere coperta, comprese le tempie. I cappelli devono essere smaltite negli appositi contenitori che
riusabili sono permessi solo se vengono lavati sono rigidi e non perforabili. Durante l'intervento deve
quotidianamente. essere disponibile un contenitore con superfici
Le calzature devono essere lavabili, di materiale confortevole magnetiche su cui fissare aghi e lame, per evitare
e chiuse su tutti i lati. Altri tipi di calzature con suola di cuoio ferite accidentali.
possono essere pericolose in quanto possono provocare • Tutto il personale deve lavarsi le mani prima e dopo
scivolamento. aver avuto contatti con il paziente, anche se si sono
Se il personale deve allontanarsi dal BO, deve indossare dei indossati dei guanti
copri calzature che vanno poi gettati prima di rientrare in SO. • Tutto il personale deve lavarsi le mani dopo aver preso
Questi copri-calzature vanno indossati anche ogni volta che contatti con fluidi corporei del paziente, anche se si
vengano usati grossi quantitativi di liquidi che possono sono indossati dei guanti
bagnare i piedi. • Quando vengono gettate le garze contaminate durante
Le mascherine vanno indossate nelle aree con restrizioni. l'intervento, il contenitore che le raccoglie deve
Sono realizzate con materiale non tessuto e sono progettate trovarsi vicino al paziente ed al team chirurgico
per trattenere materiale particolato proveniente • La teleria sporca e da gettare, deve essere gettata in
dall'atmosfera. La respirazione è la maggior sorgente di contenitori appositi e non va permesso il loro contatto
contaminazione in una SO. Per questa ragione vanno con strumenti, mobili o aree pulite
indossate in modo che il flusso di aria non fuoriesca dai lati e • Qualsiasi campione di tessuto, sangue o liquido che
non vanno lasciate attorno al collo. provenga dal paziente, deve essere raccolto in
Una nuova mascherina andrebbe indossata per ogni nuovo contenitori sigillati e posti in due contenitori separati.
intervento e andrebbe cambiata ogni volta che venga Quello esterno non deve avere contatti con il
sporcata con liquidi provenienti dal sito chirurgico. Alla campione organico
rimozione della mascherina, devono essere manipolati solo i • Il personale responsabile della sanificazione delle SO
lacci di fissaggio. deve indossare appropriate divise e protezioni
Una doccia quotidiana e il lavaggio dei capelli, aiutano nel • Quando un operatore si ferisce o entra in contatto con
mantenimento di un ambiente chirurgico salutare. Le unghie materiale contaminato, ciò deve essere segnalato
delle dita vanno mantenute corte, in quanto i microorganismi • Tutti gli operatori di SO dovrebbero essere vaccinati
si annidano nello spazio subungueale. Lo smalto da unghie è contro l'epatite B
proibito in quanto favorisce l'annidamento di batteri. Un • Qualsiasi operatore abbia malattie della cute che ne
make-up eccessivo dovrebbe essere evitato in quanto alterino l'integrità o che producano essudato, devono
favorisce il distacco di particelle che poi precipitano sul essere allontanati dal BO fino a che la malattia sia
campo sterile. guarita
A causa delle basse temperature presenti all'interno del BO,
il personale può coprirsi con indumenti che rispettino i
Asciugatura
principi dell'asepsi. Un indumento di copertura usato al di
Lo strumentista entra in SO e procede alla asciugatura delle
fuori del BO, non deve essere impiegato al suo interno.
mani e della braccia con una tecnica altrettanto rigorosa.
• Afferra la salvietta e procede ad asciugare
Precauzioni universali
scrupolosamente entrambe le mani, dito per dito
Le linee guida di base delle Precauzioni Universali sono le
• Fatto ciò procede ad asciugare l'avambraccio sinistro con
seguenti:
la mano destra, procedendo solamente dal polso verso il
• Tutti i pazienti chirurgici vanno considerati portatori di
gomito, con movimento rotatorio che circondi
malattie trasmissibili attraverso il sangue
l'avambraccio
• Tutto il personale deve indossare i guanti quando • Fatto ciò capovolge la salvietta e con la mano sinistra la
maneggia il sangue, liquidi organici o strumenti sporchi afferra sul lato dove era appoggiata la mano destra
di tali liquidi. • Procede quindi ad asciugare l'avambraccio allo stesso
• I guanti vanno indossati dal personale quando viene in modo descritto dianzi
contatto con il paziente in sue specifiche aree, come • Fatto ciò e senza manipolare ancora la salvietta, procede
mucose e pelle non integra a gettarla
• Durante tutte le procedure chirurgiche, con la
possibile eccezione della microchirurgia, tutto il Indossare il camice sterile
personale deve indossare occhiali protettivi o • Afferrare il camice nella regione del collo e sul
mascherine con barriera protettiva trasparente. I versante interno. Lasciare che si spieghi per gravità
normali occhiali da vista potrebbero essere protettivi, • Individuare le pieghe che conducono alla faccia
ma è opportuno indossare occhiali con protezione interna del camice e alle imboccature delle maniche
anche laterale. Questi presidi devono essere lavati e • Inserire le mani nelle maniche e lasciare che
disinfettati dopo ogni caso. l'Assistente di sala vi aiuti a indossare il camice
• Le barriere facciali vanno indossate per ogni • Evitare che le mani escano dalle maniche per
intervento e accuratamente smaltite alla conclusione effettuare il guantaggio closed-cuff
• Ogniqualvolta sia prevedibile la fuoriuscita di • L'Assistente procede quindi ad allacciare il camice in
abbondanti quantità di liquidi, gli operatori devono modo da mantenere la sterilità
indossare dei camici rinforzati o con protezione
impermeabile, in modo che i liquidi non raggiungano
Guantaggio Closed-cuff
Il guantaggio Closed-cuff è una metodica estremamente sicura
per mantenere i guanti assolutamente sterili. Comporta il non
toccare i guanti con le dita, ma attraverso le maniche del
camice, per poi indossarli senza mai toccarli.
È un metodo che prevede l'indossaggio di due paia di guanti.
Guantaggio Open-cuff
La tecnica di guantaggio open si impiega quando sia 8. LA SUTURA
necessario avere solo le mani guantate, come quando si
debba inserire un catetere vescicale, oppure quando sia La sutura è una procedura chirurgica che consente di
necessario cambiare guanti contaminati durante l'intervento avvicinare i bordi di una ferita e/o due monconi (ad
chirurgico. Può essere impiegata anche per procedure esempio vasi) rendendoli solidali. Essa costituisce uno dei
chirurgiche, ma non è una tecnica che possa garantire una momenti principali di un intervento. La sutura è
assoluta sterilità. Non è una tecnica che vada applicata nella importante perché:
chirurgia di routine. • agevola i processi cicatriziali consentendo una
Vestire il chirurgo guarigione per prima intenzione;
Lo strumentista veste i chirurghi impiegando una tecnica
• rende più difficile la contaminazione del sito chirurgico
molto semplice:
• Afferra il camice sterile a livello del collo e lascia che si da parte di microrganismi esterni;
dispieghi verticalmente • impedisce che il contenuto settico degli organi cavi
• Lo apre in modo che le imboccature delle maniche siano anastomizzati tra loro o riparati inquini l’ambiente
rivolte verso il chirurgo. Nel fare questo protegge le circostante evitando peritoniti o mediastiniti;
proprie mani facendo ribaltare una parte delle spalle del
• ha un effetto emostatico;
camice sulle proprie mani
La linearità e regolarità del taglio, l'assenza di aree
• Aiuta il chirurgo ad infilare le mani preoccupandosi di
mantenere le proprie mani al coperto necrotiche, di ematomi e soprattutto di infezione,
associate ad una buona tecnica consentono suture ottimali
• Quando le mani del chirurgo spuntano dalle manichette,
lo strumentista lascia il camice del chirurgo, badando di e rendono improbabile quella che è la complicazione
non contaminarsi propria delle suture: la DEISCENZA che interviene quando
• Eventualmente può aiutare il chirurgo a far fuoriuscire le per cedimento dei punti la ferita si riapre in parte o
totalmente. Nei casi più gravi si ha la riapertura completa
mani dalle manichette
della ferita con EVISCERAZIONE.
L'Assistente di sala procede quindi ad allacciare il camice
Si distinguono suture temporanee e suture perdute. Suture
posteriormente, badando di non contaminare la parte anteriore
temporanee: organi comunicanti con l’esterno (cute,
del camice
mucose) vengono rimosse ad avvenuta guarigione della
ferita, in genere dopo 7 giorni. Una permanenza troppo
Guantare il chirurgo
prolungata dei punti di sutura ne provoca il decubito e
Lo Strumentista, dopo la vestizione del chirurgo,
favorisce la penetrazione batterica tramite il filo. Suture
procede a guantarlo, impiegando la seguente tecnica:
perdute : organi profondi; i punti, per lo più riassorbibili,
A Apre la confezione dei guanti adatti allo specifico
vengono lasciati in situ, destinati a essere riassorbiti dai
chirurgo
tessuti.
B Afferra il guanto destro o sinistro e lo distende
verticalmente ribaltando la manichetta
FILI DA SUTURA
C Afferra i bordi della manichetta e divarica bene il Per filo da sutura si intende un filamento utilizzato in chirurgia
guanto in modo che la mano del chirurgo possa per la sintesi dei tessuti biologici, i fili si distinguono in base
entrare agevolmente al suo interno all’origine (animale, vegetale, sintetica) al modo in cui vengono
D Con un lieve movimento verso il gomito del chirurgo, assemblati (monofilamenti o multi filamenti, intrecciati o non,
completa il guantaggio della mano rivestiti o non), e in assorbibili e non assorbibili.
E Afferra l'altro guanto e lo prepara come il precedente Tra i naturali assorbibili troviamo il catgut, tra i naturali non
F Il chirurgo, aiutandosi con la prima mano guantata, assorbibili seta, lino, cotone, acciaio.
divarica il guanto ed infila la seconda mano Tra i sintetici assorbibili acido poliglicolico, poliglactina,
Rimuovere i guanti asetticamente polidiossanone, poliglecaprone; tra i sintetici non assorbibili i
Per evitare problemi di contaminazione della cute, con il materiali affini al nylon (poliammide, poliestere, polipropilene).
sangue presente sul guanto, lo Strumentista: L’assorbimento delle suture può avvenire per via enzimatica
A Afferra il bordo di uno dei due guanti e lo traziona fino nel caso delle suture naturali, o per via idrolitica nel caso delle
a che oltrepassi la punta del pollice e li lo ancora suture sintetiche. La struttura del filo può essere
B Con questa mano parzialmente guantata afferra il monofilamento, ritorto o intrecciato
bordo dell'altro guanto e ripete la stessa manovra
C Procede quindi a sfilare completamente il primo guanto
G Con l'indice della mano completamente sguantata,
entra nella spazio pulito tra guanto e palmo della
mano e procede a rimuovere il secondo guanto.
Il filo intrecciato ha come vantaggio la maneggevolezza, l’assenza -Cute : tener conto anche dell’aspetto estetico, monofilamento da
di memoria, la rugosità e la sicurezza del nodo. Tra gli svantaggi rimuovere dopo 7 gg
c’è la migrazione batterica negli interstizi e la frizione attraverso i -Chirurgia digestiva : sutura sintetica perché più tollerata.
tessuti. •Tipo di intervento chirurgico
Il monofilamento ha invece tra i vantaggi l’inerzia biologica e la •Meglio i sintetici per il rischio di infezione
scorrevolezza, tra gli svantaggi la minore tenuta del nodo e la •Suture al volto filo sintetico monofilamento molto sottile (6/0)
maggiore memoria. •Sutura piani profondi di una ferita: tutti i fili sintetici assorbibili
Ai fili di sutura si richiedono diverse caratteristiche:
• robustezza e resistenza AGO CHIRURGICO
• regolarità del calibro e scorrevolezza Vedi pag.25
• maneggevolezza e scarsa memoria (così che non si scioglie)
Esecuzione delle suture
• tenuta del nodo Devono lasciare il minor segno possibile permettendo alla ferita
• inerzia rispetto ai tessuti di guarire nel migliore dei modi. Un elemento importante sono
• impermeabilità ai liquidi biologici le linee di trazione, ossia in vari distretti anatomici in base alla
• capacità di rimanere integri e immodificati nel tempo contrazione dei muscoli, le tensioni cutanee, e devono essere
Le dimensioni si differenziano per calibro e lunghezza. Il calibro è tenute in considerazione in base alle suture in modo da
definito secondo il sistema metrico decimale o quello sottoporre la cicatrice alla minor retrazione laterale possibile.
statunitense. I fili più usati in chirurgia plastica sono dallo 0 a 6-0. Es. le linee di Langer sul viso sono proprio espressione della
La microchirurgia usa invece fili ancora più piccoli: da 8-0 a 11-0 motilità del viso o del corpo, in caso di lesione sul viso o sul corpo,
sottili come capelli e arrivano fino a 12-0, per la non seguire le linee di Langer durante l’intervento, vuol dire
supermicrochirurgia, con la punta dell’ago di 50 micron. Non sottoporre più facilmente la ferita ad una retrazione laterale,
esiste un filo ideale per ogni tipo di sutura ma un filo più indicato quindi rischio di apertura o cicatrice ipertrofica.
per ogni situazione, scelto in base a: Linee di langer: rappresentazione grafica della tensione della
• resistenza dei tessuti cute; indicano in quale direzione sono disposte le fibre delle
fasce muscolari superficiali.
• resistenza del filo Cosa rende estetica una cicatrice?
• dimensione del filo in relazione alla resistenza dei tessuti
• La direzione in cui essa è disposta;
• tensione e deformazione del filo in relazione ai tessuti
• La tecnica di sutura (ad esempio le tecniche di chirurgia
• tempi di guarigione del tessuto
plastica che scaricano la tensione sul sottocute, in modo di
Fili più frequentemente utilizzati:
esercitare una minore pressione sulla cute);
POLIAMMIDE : nylon, ethilon
E’ un filo di natura sintetica, come monofilamento è dotato di • La qualità del processo di guarigione: se vi è infezione del
elevata scorrevolezza. Essendo sintetico garantisce elevata inerzia sito si ha maggiore probabilità di creare una cicatrice. (ad
tissutale. Per evitare l’effetto memoria si consiglia di adottare la esempio una ferita sul volto guarisce più facilmente oppure
tecnica del nodo piatto quadrato. E’ stabile, non viene degradato se si manifesta un’infezione c’è maggiore rischio che la ferita
dagli enzimi tissutali, si utilizza ovunque sia richiesto l’uso di una possa riaprirsi e quindi con il tempo si viene a formare una
struttura monofilamento, come per cute e vasi, ha una reazione
cicatrice patologica);
tissutale trascurabile e transitoria.
POLIPROPILENE : prolene, surgilene • La tendenza del soggetto a dare cicatrici: le persone con
Molto simile al nylon. E’ sintetico, monofilamento, non carnagione più scura tendono maggiormente a sviluppare
assorbibile. Le suture sono pigmentate di blu per aumentare la cicatrici
visibilità, ha notevole scorrevolezza ed è generalmente siliconato • La tendenza del distretto a dare cicatrici: lo sterno ad
per un agevole passaggio nei tessuti. E’ caratterizzato da un esempio è una sede che da più spesso cicatrici ipertrofiche
elevato carico alla rottura, buona resistenza termica. E’ stabile agli
• Il rispetto delle unità estetiche: importante in particolare
enzimi tissutali, non si degrada. Viene utilizzato in particolare
interventi cardiovascolari, ma in generale ovunque serva una nel volto.
elevata inerzia biologica, poiché da una trascurabile reazione Le regole fondamentali sono:
infiammatoria che è peraltro transitoria. • Ferita senza tensione: viene consigliato di fare una cicatrice
POLIGLACTINE 910 : vichryl su due piani in modo di ridurre al massimo questa tensione
L’esempio classico del filo assorbibile. E’ sintetico e intrecciato, laterale. Questa tensione dipende anche dall’orientamento
assorbibile a seconda se è rapido o no ha una permanenza nei della ferita, ci sono infatti degli stratagemmi di chirurgia
tessuti che può andare da poche settimane a tre mesi. Le suture
plastica per spostare la tensione di una ferita da una parte
intrecciate sono rivestite da una miscela in parti uguali di glicolide
e l-lattide che gli conferiscono proprietà antigeniche e all’altra;
antipirogne. Generalmente sono colorate in violetto o bianco, se • Evitate ischemie tissutali: non bisogna mettere punti troppo
superficiali si preferisce il bianco. L’assorbimento avviene in stretti.
seguito a processi idrolitici che degradano il copolimero ad acido • Evitare spazi morti: aiutano la riapertura della ferita
glicolico e lattico, sono indicati per cute e sottocute. Con una • Trattare la cute in maniera atraumatica
minima reazione infiammatoria accompagnata da fibrosi si ha la
• Corretta apposizione dei margini della ferita
progressiva idrolisi del filamento e perdita di resistenza tensile. La
resistenza iniziale è persa dopo 5 settimane per il vicryl normale e
l’assorbimento è completo in 56/70 giorni. Tipi di suture
Scelta del filo: Possono essere interrotte o continue, le interrotte sono:
•Caratteristiche del filo • Punto semplice: si fa entrare l’ago da un lembo e uscire
dall’altro; buca derma, epidermide e sottocute; una volta
ripreso l’ago con la porta-aghi si prende il filo – anche con • estroflettenti, quando i bordi vengono portati verso
le mani, che si suppone indossino dei guanti sterili – e lo si l’esterno. Come è richiesto dalle suture vascolari.
gira attorno alla punta della porta-aghi 3 volte in un senso, Ultimamente vengono sempre più spesso utilizzate suturatrici
per poi afferrare con porta-aghi l’estremità libera – cioè meccaniche (pag. 25) e adesivi cutanei – come l’EPIGLU – che
per la loro comodità hanno tempi di applicazione decisamente
non occupata dall’ago – del filo e infine tirare, ottenendo
minori e permettono dunque di terminare prima l’operazione in
così il nodo, che verrà successivamente rinforzato sala.
ripetendo lo stesso procedimento altre 2 volte ma con
sensi di rotazione del filo contrari. La sutura a punti Per quanto riguarda il nodo chirurgico, di norma si fa un nodo
semplici è dunque ideale per cute, piani fasciali e legature dritto semplice, che viene intrecciato una volta, oppure un
di vasi, ed è un punto che viene messo a tutto spessore, nodo dritto doppio, intrecciato due volte in cui il primo nodo
viene fatto in una direzione e il secondo nodo in un’altra
staccato.
direzione, di solito si fa un terzo nodo in modo da bloccare al
• Sutura da Materassaio: come nella semplice si fa passare massimo la sutura. Tutti i nodi aggiuntivi devono essere
l’ago da un lembo e uscire dall’altro, per poi spostarsi però di annodati intrecciando i fili alternativamente in un senso e poi
0,5 cm lateralmente dal punto di uscita, rientrare dal secondo nell’altro così da evitare il nodo scorsoio.
lembo e riemergere dal lembo iniziale e fare il nodo descritto
nella sutura semplice. Ha una tenuta maggiore dei lembi Graffette: le Agrafes o Agraphes sono delle graffette metalliche.
chirurgici però ha come complicanza maggiore la formazione Essendo di metallo sono ben tollerate dall’organismo, molto
di cicatrici fino a quadri di cheloidi. (domanda) rapide da mettere, come una cucitrice, non chiudono il
• Del Donati: è come quella del materassaio, solo che l’ago sottocute. Si riesce ad usarle molto più ravvicinate rispetto ad un
rientra nel secondo lembo spostato di 0,5 sulla linea verticale Donati dove c’è almeno mezzo cm tra due punti. Quando si
e più internamente, così che i fori di entrata e uscita siano chiude poi si crea una sorta di uncino sulla pelle, in cui la
perfettamente simmetrici e che la quantità di stoffa afferrata graffetta si piega.
nel punto sia uguale su entrambi i lati della ferita. Si fa prima •Ridotto traumatismo tissutale
un punto in profondità, e poi si prende il derma così che va a •Assenza di ischemia
stringere e fa anche emostasi. •Riduzione infezioni.
• Punti a Uà La sutura a punti ad U può essere orizzontale o Per ottenere un buon risultato estetico, è richiesta, durante
verticale ed è un punto staccato, evertente, a tutto spessore, l’applicazione dei punti metallici, l’accortezza di sollevare,
applicato spesso dove non c’è una perfetta giustapposizione estroflettere e avvicinare con pinze i margini della ferita.
dei margini. Rimozione dei punti di sutura
• Punti a X 1. Lavarsi le mani 2. Rimuovere la medicazione 3. Disinfettare
• Punti a 8 punti e cute circostante 4. Afferrare con una pinza i lembi liberi
del filo di sutura al di sopra del nodo 5. Esercitare una leggera
• Evertenti
pressione verso l’alto 6. Inserire la punta delle forbici sotto il
Le suture continue sono suture in cui non si fa un nodo dopo nodo (dalla parte più vicina alla cute) 7. Tagliare il filo e sfilarlo
ogni punto, ma si entra da una parte e di esce dall’altra, sono con una leggera trazione. Tagliare il filo di sutura alla base del
divisibili in: nodo evitando di tagliare la parte di filo rimasta esposta
Ø Incavigliate: suture soprattutto profonde; impedendo il transito del filo potenzialmente contaminato
Ø Intradermica: la sutura per antonomasia di chirurgia all’interno dei tessuti. Prestare attenzione a tagliare solo uno dei
plastica, prevede di entrare con l’ago e porre la sutura fili che si allontanano dal nodo, in particolare nella rimozione dei
all’interno del derma e si esce solo alla fine; sono punti Donati. Se inavvertitamente vengono tagliati entrambi i
estremamente delicate e non vanno assolutamente fatte fili, tentare di afferrare un’estremità, utilizzando il mosquito
su zone sottoposte a troppa tensione, per cui il rischio di prima che si ritiri nella cute e sfilarlo. 8. Porre il punto nella
reniforme 9. Procedere con i successivi punti fino ad
apertura è molto più importante. Invece, in altre zone in
esaurimento o secondo indicazione 10. Disinfettare nuovamente
cui questa tensione non c’è, hanno il vantaggio di avere un la parte.
miglior risultato estetico. È una sutura prevalentemente Rimozione dei punti metallici
continua che naturalmente raffronta i margini in maniera 1. Lavarsi le mani 2. Rimuovere medicazione 3. Disinfettare
prossima all’originale. incisione, punti metallici e cute circostante 4. Prendere la pinza
I vantaggi delle suture interrotte sono migliore tenuta e miglior di Michel 5. Infilare la punta ricurva sotto il corpo centrale del
controllo della tensione di ogni punto. Gli svantaggi sono punto
invece maggior tempo di esecuzione, minore ermeticità e 6. Stringere i manici e piegare il punto che si sfilerà da solo dalla
maggiore quantità di materiale estraneo. cute 7. Procedere fino ad esaurimento o secondo indicazione 8.
I vantaggi delle suture continue sono invece maggiore Disinfettare 9. Coprire la ferita e fissare medicazione.
ermeticità e rapidità di esecuzione, gli svantaggi invece sono
rischio di ischemia per eccessiva tensione e in seguito a rottura
del filo, deiscenza dell’intera sutura. 9. MEDICAZIONE SUTURE STANDARD
Relativamente al tipo di affrontamento dei margini le suture
possono invece risultare: AZIONE MOTIVAZIONE
• in opposizione: quando i bordi della ferita vengono
Promuovere sicurezza,
affrontati perfettamente. È il caso delle suture cutanee.
Informare il paziente sulla collaborazione dell’utente e
• introflettenti: quando i bordi vengono introflessi. È la
procedura a cui verrà sottoposto adempiere alla normativa
tecnica usata nelle suture dello strato sieroso vigente
dell’intestino, e usata dai chirurghi plastici perché aiuta a
migliorare l’estetica. Rimuovere la flora transitoria
Eseguire l’igiene delle mani
della cute delle mani
Proteggere l’operatore dal RACCOMANDAZIONI
Indossare guanti monouso non
rischio biologico e prevenire Invitare il paziente a segnalare eventuali segni e sintomi che
sterili
Inf. Occ. potrebbero presentarsi (dolore, gonfiore, sanguinamento) nella
Controllare lo stato della ferita zona relativa alla ferita. Garantire la procedura in asepsi.
Rimuovere la medicazione al fine di decidere la tipologia di Rispettare la privacy del paziente durante la procedura. Eseguire
medicazione da eseguire le medicazioni in ambiente e /o in condizioni che garantiscano le
Evitare la contaminazione norme di sicurezza igienica (esempio: non contemporaneamente
Rimuovere i guanti
batterica ad altre attività).
Rimuovere la flora transitoria e Eseguire l’antisepsi della ferita chirurgica utilizzando un’unica
Eseguire il lavaggio antisettico ridurre quella residente dalla molecola e privilegiando l’uso di confezioni da 100-150 ml. Al fine
delle mani o la decontaminazione cute delle mani per di limitare il rischio di contaminazione della soluzione stessa. Non
con sol. Alcolica prevenire l’infezione del sito utilizzare sol. Antisettica con PVP-Iodio su ferite chirurgiche di
chirurgico interventi della tiroide. Riportare sempre la data di apertura sul
Indossare guanti sterili per tecnica flacone degli antisettici. Evitare l’utilizzo contemporaneo di acqua
“touch” o quelli non sterili per la Garantire la tecnica in asepsi ossigenata e PVP-Iodio in quanto incompatibili.
tecnica “no touch” Procedere al lavaggio antisettico o alla decontaminazione alcolica
delle mani ad inizio e termine gestione delle medicazioni delle
Rimuovere eventuali
Detergere la ferita, se occorre, con ferite chirurgiche e tra una medicazione e l’altra.
secrezioni e/o residui di
Sol. Fisiologica Nel sospetto di infezione del sito chirurgico, per l’esame colturale,
cicatrizzazione
seguire le indicazioni riportate nel Manuale per la raccolta
Eseguire l’eventuale rimozione dei conservazione e trasporto degli esami batteriologici. Preferire
punti di sutura in base alla Rimuovere le suture per sempre l’aspirato del materiale in siringa, chiudendola con tappini
tipologia d’intervento, alle avvenuta adesione dei lembi monouso sterili; nell’impossibilità come seconda scelta, fare uso
condizioni della ferita e alla tissutali del tampone sottile tipo uretrale. Non utilizzare i tamponi
giornata post- operatoria
orofaringei per il rischio di contaminazione con flora cutanea
colonizzante.
Rimuovere quando Eliminare la potenziale fonte
COMPLICANZE Allergie agli antisettici e al materiale utilizzato per
previsto eventuali di infezione mediante la
la medicazione, Infezione del sito chirurgico, Sanguinamento,
drenaggi chirurgici rimozione dei dispositivi
Eventrazio (ernia a carico della parete addominale)
medici non più necessari
ECCEZIONI
Applicare medicazione pronta Nel caso di accertata allergia al PVP -Iodio utilizzare come
sterile o compresse sterili in TNT Proteggere e coprire la sede antisettico l’acqua ossigenata o il Clorossidante elettrolitico
e fascia adesiva in TNT se la d’incisione all’1,1% di Cloro attivo (sol. Pronta al 5%). In caso di complicanze
ferita presenta secrezioni quali: sepsi sottofasciale, sanguinamento, deiscenza totale della
Prevenire il rischio biologico, ferita, il clinico attuerà procedure ed interventi relativi alla
Eliminare il materiale monouso
le infezioni occupazionali e risoluzione della complicanza riscontrata.
e gli eventuali acuminati e
rendere l’ambiente
taglienti negli appositi
igienicamente idoneo per le
contenitori e ricondizionare
successive procedure
l’ambiente
Trattare i DM pluriuso come da Ricondizionare i DM in modo
Prontuario degli Antisettici e adeguato e sicuro per utenti e
Disinfettanti operatori
Rimuovere la flora transitoria
Eseguire il lavaggio antisettico e ridurre quella residente dalla
delle mani a termine della cute delle mani per prevenire
procedura le infezioni ospedaliere
Ecografia: ci permette di discriminare al meglio le dimensioni del Palpazione: con entrambe le mani, una per ciascun lato,
linfonodo, perché alla palpazione possiamo avere dei riferimenti appoggiando i pollici sulla nuca, posteriormente al paziente.
che sono sicuramente poco precisi, invece con l'ecografia Individuare dall’alto verso il basso l’osso ioide e la cartilagine
possiamo avere una dimensione certa. TAC, RMN, PET-TAC, cricoide sotto la quale c’è la tiroide (maggiormente apprezzabile
linfoscintigrafia: sono metodiche che non si limitano a uno studio se si fa deglutire il paziente). Se è presente una tumefazione
linfonodale, perché quando si ricorre a una TAC o alla RMN si valutarne: dimensioni, consistenza, omogeneità della superficie,
vuole effettivamente valutare o la neoplasia di partenza o le mobilità dei piani superficiali e profondi, dolore e fremito
eventuali localizzazioni delle aree metastatiche. Quindi si va a parenchimale. Riscontro di arrossamento cutaneo con vivace
vedere nell'insieme prima la regione toracica, ma poi si continua dermografismo rosso (segno di Marañon).
con una TAC Total body per vedere l'entità della neoplasia di Percussione: utilizzata solo in caso di massa tiroidea retrosternale
partenza. (gozzo) per delimitare l’estensione.
Auscultazione: nel gozzo tossico è possibile reperire un soffio
parenchimale (thrill) a livello della ghiandola dovuto all’aumento
12. TIROIDE della velocità del circolo ematico e all’ipervascolarizzazione tipici
Semeiotica fisica della tiroide del gozzo iperfunzionante.
Ghiandola formata da due lobi destro e sinistro, uniti da un istmo. Facies ipertiroidea: cute sottile, capelli sottili, occhi sporgenti,
In un 15% dei casi si può avere un 3° lobo il piramidale. retrazione delle labbra, espressione spaventata;
Vascolarizzazione: aa. tiroidee superiore (ramo della art. carotide Facies ipotiroidea- Mixedema del volto: cute spenta, edematosa,
esterna) e inferiore (ramo dell’art. succlavia). giallastra, capelli radi e secchi, edema periorbitale, lingua
Istologia: parenchima organizzato in follicoli che contengono la sporgente.
sost. colloide in cui vi sono gli ormoni tiroidei. Accanto ai follicoli
si trovano le cellule C parafollicolari che producono calcitonina.
Esame obiettivo della tiroide 13. SEMEIOTICA DELLA MAMMELLA
Ispezione: bisogna porsi di fronte e di lato al paziente, che può Qualsiasi modificazione notata può essere importante. Il
stare in piedi oppure seduto, con le braccia lungo il corpo e la testa capezzolo può apparire retratto, introflesso, deviato oppure più
leggermente eretta. Valutazione di eventuali asimmetrie, sporgente del controlaterale. Il capezzolo introflesso all’epoca
pulsazioni o tumefazioni a carico del collo. In particolare, durante della pubertà non è patologico.
l’ispezione bisogna fare: SECREZIONI DEL CAPEZZOLO: spontanea o provocata mediante
1. Test della deglutizione: per stabilire se una tumefazione è a manovre di Spremitura
carico del collo si chiede al pz di bere un sorso d’acqua, SIEROSA (tra i primi segni di gravidanza, può essere presente in
tenerlo in bocca e poi deglutirlo: una tumefazione tiroidea si caso di papilledema intraduttale, tumore benigno)
muove verso l’alto con la deglutizione (in particolare, si EMATICA (presenza di papilloma o carcinoma intraduttale)
muovono gozzo, cisti del dotto tireoglosso e in alcuni casi i GIALLO-VERDE (segno tipico della Mastopatia Fibrocistica)
GALATTOSIMILE (si osserva alla fine dell’allattamento o
acromegalia)
Ispezione: paziente coricata con le braccia distese lungo i
fianchi, esame comparativo tra le due mammelle:
CAPEZZOLO (introflesso, retratto, deviato da
un lato, abnormemente eretto, ulcerato)
AREOLA (alterazioni della pigmentazione, presenza di
ulcerazioni)
CUTE (normale, arrossata, infossata, edematosa, ulcerata)
MAMMELLA (vene visibili, tumefazione, deformazione x
carcinoma, aumento di volume x carcinoma, rimpicciolimento
per scirro atrofico);
CHIRURGIA ERNIE
Le indicazioni alla chirurgia sono: Ulcerazioni, Episodi sub-
occlusivi, ernie grandi con piccola porta erniaria (maggior
rischio di strozzamento), Impatto funzionale ed estetico sulla
vita quotidiana.
Management pre-operatorio: Anamnesi patologica remota,
Anamnesi chirurgica, Accurato esame obiettivo, Riduzione
delle co-morbilità, Preparazione locale del paziente in caso di
ulcerazioni cutanee(antibiotici/antimicotici), Profilassi
antibiotica e antitrombotica. Adeguata informazione del
paziente