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La struttura narrativa della favola: scriviamo!

Solitamente la vicenda narrata è breve, costituita da un solo episodio.

La struttura narrativa è semplice:

- situazione iniziale, con la presentazione dei protagonisti;


- sviluppo della vicenda attraverso azioni e dialoghi;
- situazione finale o conclusione, con la vittoria di uno dei protagonisti;
- morale, insegnamento che la favola intende trasmettere.

I PROTAGONISTI

I protagonisti sono soprattutto animali che parlano e si comportano come persone.

Spesso i protagonisti sono limitati a due o tre e rappresentano, con i loro comportamenti,

i vizi (qualità negative), oppure le virtù (qualità positive) degli uomini. I protagonisti

interpretano ruoli fissi, abbastanza rigidi: ecco alcuni esempi!

la volpe = l’astuzia; l’asino = la stupidità;

il leone = la forza, la potenza; il coniglio = la paura;

l’agnello = l’ingenuità, la timidezza; il lupo = la prepotenza;

la formica = la laboriosità, la previdenza; la cicala = la superficialità;

la lepre = la velocità; la tartaruga = la lentezza;

il pavone = la superbia, l’orgoglio; il riccio = la timidezza;

l’oca = la leggerezza e la spensieratezza; il gufo = la saggezza;

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IL TEMPO E LO SPAZIO

Nella favola mancano precise indicazioni temporali e spaziali. Infatti, il tempo e il luogo

in cui si svolgono le vicende appaiono indeterminati, non descritti in modo

particolareggiato.

LA MORALE

La morale, il consiglio di comportamento che si deve trarre dalla vicenda narrata,

solitamente è esplicita, cioè viene espressa chiaramente dall’autore alla fine o, più

raramente, all’inizio della favola stessa. A volte, però, la morale è implicita, cioè nascosta,

non dichiarata apertamente dall’autore e allora dovrà essere il lettore a ricavarla.

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