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DIPARTIMENTO DI AGRARIA
______________
Relatore:
Prof. Andrea Lentini
Correlatore:
Dott. Arturo Cocco
Ringrazio il Dottor Arturo Cocco per il grande aiuto imprescindibile per la stesura
Ringrazio mio padre, mia madre, mio fratello e tutti i nonni che mi hanno dato la
possibilità di portare avanti gli studi in questi anni e che mi hanno sempre spronato ad
andare avanti con saggi consigli e quotidiane lezioni di vita che fanno di me quello che
sono adesso.
Infine ringrazio infine amici e colleghi e tutti coloro i quali mi sono stati vicini e con i
Pag.
RIASSUNTO………………………………………………………………... 1
ABSTRACT…………………………………………………………………. 2
INTRODUZIONE…………………………………………………………... 3
LA COCCINIGLIA COTONOSA DELLA VITE………………………... 7
Morfologia e biologia…………………………………………………. 7
Danni…………………………………………………………………... 12
Tecniche di lotta………………………………………………………. 14
La tecnica di lotta della confusione sessuale……………………….... 18
MATERIALI E METODI…………………………………………………. 21
Descrizione vigneto………………………………………………….... 21
Piano sperimentale…………………………………………………… 21
Stima del tasso di rilascio del feromone……………………………... 22
Monitoraggio delle popolazioni naturali di P. ficus……………………. 23
Studio dei parametri biologici di P. ficus………………………………… 24
Studio dei parametri demografici di P. ficus…………………………….. 26
Analisi dei dati………………………………………………………… 28
RISULTATI………………………………………………………………… 29
Stima del tasso di rilascio del feromone……………………………… 29
Monitoraggio delle popolazioni naturali di P. ficus……………………. 29
Studio dei parametri biologici di P. ficus………………………………… 33
Studio dei parametri demografici di P. ficus…………………………….. 36
TABELLE…………………………………………………………………… 37
DISCUSSIONE……………………………………………………………… 43
BIBLIOGRAFIA……………………………………………………………. 48
RIASSUNTO
Planococcus ficus, la cocciniglia cotonosa della vite, è uno dei fitofagi più dannosi per la
vite nelle principali aree viticole mondiali ed è di difficile controllo per via
meccanismi di azione di questo metodo di controllo contro P. ficus non sono chiari.
Questa ricerca è stata condotta con lo scopo di valutare gli effetti della confusione
sessuale, applicata per più anni consecutivi, sui parametri biologici e demografici della
calcolo del potenziale biotico della cocciniglia. I risultati delle osservazioni indicano che
la confusione sessuale non annulla gli accoppiamenti ma piuttosto li riduce e li ritarda nel
di questa tecnica di lotta sulle stesse parcelle per più anni ha permesso di ridurre
1
ABSTRACT
The vine mealybug, Planococcus ficus, is a major grapevine pest worldwide, and is
methods with low environmental impact such as mating disruption is becoming more
widespread. The mechanisms of action of this control method against P. ficus are not
clear. Therefore, this study was conducted to evaluate the effects of mating disruption
applied for consecutive years to biological and demographic parameters of the vine
mealybug. The study was conducted under natural field conditions, yet by using
analysis of the collected parameters showed that mating disruption does not suppress
matings, but rather reduces and delays them over time to the extent of reducing the growth
potential of P. ficus populations. The application of this control technique on the same
vineyard over years has allowed to reduce significantly the pest population density and
opens up promising scenarios for its use in integrated pest management programs in
viticulture.
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INTRODUZIONE
Pseudococcidae), è uno dei fitofagi più dannosi alla vite in tutte le principali aree viticole
recentemente, anche in Brasile (Walton and Pringle 2004; Daane et al. 2012, Pacheco da
Silva et al., 2016; Cocco et al., 2018). La specie causa gravi danni diretti, attraverso le
melata che imbratta gli organi vegetativi e favorisce la formazione di un feltro nerastro
costituito da strati di ife di funghi saprofiti (fumaggine) che schermano la luce riducendo
l’efficienza fotosintetica delle foglie. Gli attacchi della cocciniglia riducono in questo
modo il valore commerciale delle uve da tavola e la qualità delle uve destinate alla
vinificazione (Chiotta et al. 2010; Bordeu et al. 2012). Inoltre, essendo P. ficus un
accertato vettore di diverse malattie come la suberosi corticale della vite e il complesso
comportamento criptico della cocciniglia (Walton et al. 2004; Franco et al. 2009), oltre
ad avere riflessi negativi sul controllo biologico da parte dei nemici naturali (Walton and
La sintesi del feromone sessuale di P. ficus (Hinkens et al., 2001) ha aperto una nuova
programmi di difesa con la tecnica della confusione sessuale (Walton et al. 2006; Miano
et al., 2011; Cocco et al., 2014; Sharon et al., 2016; Mansour et al., 2017). Questo metodo
3
di lotta si basa sull’impiego di numerosi diffusori di feromone sessuale sintetico che
mascherano la scia odorosa emessa normalmente dalle femmine per attrarre i maschi.
conseguente crollo della densità di popolazione (Cardè and Minsk, 1995; Sanders, 1997).
L'impiego della lotta alla cocciniglia con strategie a basso impatto ambientale è promosso
anche dalla rapida diffusione della viticoltura in biologico e dalla crescente domanda di
vino biologico da parte dei consumatori (IFOAM 2013), anche in accordo alla Direttiva
comparando la densità di popolazione del fitofago in parcelle non trattate e trattate con la
confusione sessuale (Walton et al. 2006; Cocco et al. 2014) o stimando la percentuale di
femmine accoppiate (Rice and Kirsch, 1990; Agnello et al., 1996; Knight, 1996; Lawson
individui fecondati (McLaughlin et al., 1994; Lawson et al. 1996; Kehat et al. 1998;
Zhang et al. 2003). L’effettiva riduzione della densità di popolazione del fitofago non è
però sempre correlata a variazioni di tassi di accoppiamento; infatti alcuni studi hanno
mostrato una riduzione significativa degli accoppiamenti nelle parcelle trattate con il
feromone (Kehat et al. 1998; Zhang et al. 2003) mentre in altre prove sono stati osservati
i medesimi tassi di accoppiamento sia nelle tesi trattate e che in quelle non trattate (Knight
1996; Fadamiro et al., 1999). Inoltre queste ricerche non hanno valutato gli effetti della
profondamente le dinamiche demografiche del fitofago. Nel caso per esempio di Ostrinia
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nubilalis (Hübner) (Lepidoptera: Crambidae), la piralide Europea del mais, la confusione
sessuale non impedisce gli accoppiamenti ma piuttosto li ritarda (Fadamiro et al., 1999).
In questa specie, la percentuale delle femmine fecondate è risultata per questo motivo
bassa a inizio stagione nelle aree trattate rispetto alle parcelle non trattate per poi riportarsi
Diversi studi di popolazione mostrano che i tassi di crescita delle popolazioni sono
(Jones and Aihara-Sasaki, 2001). Il ritardo degli accoppiamenti può però influire in
condizioni di laboratorio hanno portato a una riduzione significativa nel periodo di pre-
ovideposizione nelle femmine accoppiate nei primi 7 giorni mentre quelle accoppiate al
28° giorno hanno mostrato un simile periodo di pre-ovideposizione (di circa 4 giorni)
(Lentini et al. 2018). Nello stesso studio è emerso come il periodo di ovideposizione, la
fecondità e la sex ratio non sono influenzate dal ritardo degli accoppiamenti.
Una maggiore conoscenza dei fattori che influiscono sulle dinamiche di popolazione
aiuterebbero quindi a meglio valutare l’efficacia dei metodi di lotta che interferiscono con
i parametri riproduttivi dei fitofagi bersaglio. In questo studio sono riportati i risultati di
tre anni di prove di campo atte a valutare l’influenza della confusione sessuale sulla
capacità di accrescimento della cocciniglia cotonosa della vite. A tale scopo sono stati
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stimati i parametri biologici e demografici ottenuti a partire da femmine artificialmente
6
LA COCCINIGLIA COTONOSA DELLA VITE
Morfologia e biologia
Argentina, Brasile, California) (Blumberg et al., 1995; Daane et al., 2012). L’insetto è
di raggi cerosi conici e brevi, eccezion fatta per il paio anale più lungo, ha il corpo
molliccio e piatto di colore variabile dal giallastro al rosa ed è ricoperto quasi nella sua
totalità da uno strato di cera farinosa bianca con segmentazione visibile, da cui il nome di
Figura 1. Femmina adulta di Planococcus ficus, con i raggi cerosi e la segmentazione del corpo ben visibile.
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I maschi, che sono lunghi circa un millimetro di lunghezza, sono rosso-castano e sono
dotati di un solo paio di ali e di due processi caudali filiformi relativamente lunghi (Figura
2).
Figura 2. Esemplare maschile di Planococcus ficus, che mostra un singolo paio di ali e i raggi cerosi
caudali.
Le uova sono lunghe mediamente 0,3 mm, sono di colore giallo pallido e vengono deposte
addominali della femmina a formare una struttura protettiva compatta (Figura 3).
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Figura 3. Stadi preimmaginali e femmina adulta di Planococcus ficus su foglia di vite (a sinistra); femmina
intenta nell’ovideposizione delle uova giallo/arancio, appena visibili all’interno dell’ovisacco ceroso (a
destra).
Le neanidi femminili che erompono dalle uova attraversano 3 età prima di diventare
notevolmente più piccole, con una minore quantità di cera sul corpo e con raggi cerosi
mobile e responsabile degli spostamenti dell'insetto lungo la pianta e della sua diffusione
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Le neanidi maschili invece attraversano la prima età morfologicamente simile alle
corpo diventa più scuro e creano un bozzolo protettivo all’interno del quale mutano nello
stadio di ninfa sempre afaghe dalle quali successivamente sfarfalleranno i maschi adulti
(Figura 4).
Figura 4. Ciclo biologico di Planococcus ficus dallo stadio di uovo fino a quello di adulto distinto per i
due sessi.
all'anno a seconda delle condizioni climatiche e delle temperature più o meno favorevoli.
Lo svernamento avviene in ogni caso sotto il ritidoma del tronco (Figura 5).
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Figura 5. Colonia di Planococcus ficus svernante al riparo del ritidoma della vite; gli esemplari sono stati
messi allo scoperto scortecciando il tronco.
In primavera le femmine ovidepongono le uova che daranno vita agli esemplari della
prima generazione, che si sviluppa quasi per intero in prossimità dei punti di svernamento.
Una percentuale delle giovani neanidi si diffonde intorno al mese di maggio verso i primi
getti vegetativi dove, raggiunta la maturità sessuale, le femmine depongono le uova della
seconda generazione intorno a fine giugno. A luglio, le neanidi colonizzano il resto della
chioma posizionandosi principalmente nella pagina inferiore delle foglie basali dove
completeranno il loro ciclo di sviluppo alla fine dello stesso mese. Una piccola parte della
rimane per tutta la stagione protetta verso il ritidoma. Nella generazione successiva la
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accoppiarsi in autunno e ovideporre dando vita a una quarta generazione che completerà
È importante sottolineare come a seconda del clima tali periodi risultino più o meno
sfasati. Inoltre, il processo di colonizzazione procede a partire dal ceppo verso i giovani
organi vegetali più prossimi al ceppo stesso. La distribuzione dell'insetto nella chioma è
quindi influenzata dal sistema di allevamento, in quanto nelle piante potate con un sistema
a cordone speronato (potatura corta), lo svernamento avviene anche nel cordone e quindi
tutti i germogli possono essere raggiunti dalle neanidi indifferentemente dalla loro
Guyot, si verifica una situazione opposta, in quanto l’insetto sverna solo nel tronco e
raggiungerà quindi più precocemente i germogli originati dalle gemme basali del capo a
frutto piuttosto che quelli delle gemme distali. In tali forme di allevamento l'infestazione
raggiungerà le foglie distali solo in caso di gravi infestazioni. Inoltre, nel caso del cordone
speronato, la prossimità del ritidoma alla vegetazione dell'anno comporta anche che il
Danni
Gli attacchi di P. ficus provocano danni di rilevanza economica alla viticoltura con
frequenza sempre crescente (Melandri et al., 2012). Tali danni sono sia diretti che
sottraggono una copiosa quantità di linfa vegetale che però solitamente la pianta è in
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Ben più gravi sono i danni indiretti, dovuti alla elevatissima quantità di melata che
l’insetto emette come metabolita e sulla quale si sviluppano funghi saprofiti. Questi ultimi
Figura 6. Pianta di vite con vegetazione coperta da fumaggine, conseguenza di una forte infestazione da
parte della cocciniglia farinosa della vite. La fumaggine ostacola la normale attività fotosintetica degli
organi vegetativi compromettendone l’efficienza.
inadatti alla vinificazione i grappoli colpiti. Alle infestazioni di cocciniglie sono altresì
collegate le gravi epidemie di muffa grigia e marciume acido. Nelle varietà di uva da
tavola la sola presenza di cocciniglie nei grappoli, anche a basse densità, provoca un
danno estetico che causa un significativo deprezzamento del prodotto. In questi casi, la
soglia di tolleranza è molto bassa e gli interventi di lotta vengono effettuati a densità
considerate non dannose nelle cultivar da vino. Inoltre, essendo P. ficus un accertato
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Tecniche di lotta
Il ricorso alla lotta chimica rimane il metodo più diffuso, con l'impiego di prodotti chimici
di sintesi tra cui gli esteri fosforici, i regolatori di crescita e gli acidi tetronici (Figura 7).
Figura 7. Alcuni prodotti commerciali utilizzati nella lotta chimica nei confronti della cocciniglia cotonosa
della vite. Sono riportati due prodotti con principi attivi e modalità d’azione differenti: Movento, prodotto
a base di Spirotetramat dotato di doppia sistemia (a sinistra) e Dursban, prodotto a base di Clorpirifos che
agisce per contatto e per ingestione (a destra).
I risultati sono spesso insoddisfacenti in quanto l’insetto trascorre larga parte del ciclo
protetto al di sotto del ritidoma o sotto il colletto della vite in caso di terreni sabbiosi
(Godfrey et al., 2003), causando una continua reinfestazione della parte epigea della
pianta. Inoltre, i principi attivi non sempre vengono distribuiti in modo corretto e
fitofarmaci; i prodotti registrati e autorizzati sono infatti efficaci soprattutto nei confronti
delle giovani neanidi e meno nei confronti delle femmine adulte. Ne deriva come logica
neanidi di prima età presenti nella chioma nel mese di giugno sono di limitata efficacia
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in quanto colpiscono una piccola percentuale della popolazione dato che la maggior parte
L’esempio più classico è quello delle formiche che proteggono le cocciniglie contro i
nemici naturali trasportandole in zone della pianta meno esposte e più adatte al loro
sviluppo, e hanno inoltre un comportamento aggressivo nei confronti dei nemici naturali,
Figura 8. Formica e colonia di Planococcus ficus; le due specie sono legate da una simbiosi di tipo
mutualistico.
attivo sotto forma di larva in tarda stagione e caratterizzato da un efficace mimetismo nei
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Figura 9. Adulto di Anagyrus pseudococci sfarfallato dal corpo senza vita dell’ospite con visibile il foro di
uscita.
Figura 10. Larva di Cryptolaemus montrouzieri, con il corpo ricoperto di cera bianca e con raggi cerosi
marginali che la fanno assomigliare alla femmina di cocciniglia (a sinistra). Adulto di C. montrouzieri
mentre preda individui di P. ficus di vari stadi di età (destra).
La recente semplificazione dei metodi colturali e una spesso poco accorta e responsabile
conduzione delle colture con metodi di lotta poco selettivi hanno portato ad un
trattamenti insetticidi a largo spettro rispetto al fitofago. Per queste ragioni è preferibile
ricorrere a strategie di lotta integrata che prevedono l’uso di mezzi selettivi e a minor
impatto ambientale (Prota et al., 1989). È possibile ad esempio operare con metodi di lotta
popolazioni di fauna utile già presenti negli agroecosistemi con potenziale biologico
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Nell’ottica della lotta integrata (Direttiva 2009/128/CE del 21 ottobre 2009; GU
dell’Unione Europea L 309 del 24 novembre 2009) che norma un uso sostenibile dei
pesticidi, sono promosse una serie di tecniche alternative alla canonica lotta chimica con
l’obbiettivo di ridurre i rischi che tale metodologia d’azione può rappresentare per la
tecniche di lotta a basso impatto ambientale come quella già citata della lotta biologica
l’impiego di feromoni per la confusione sessuale. Il tutto, sempre nell’ottica della lotta
fitofago.
Tra le pratiche agronomiche risultano degni di nota tutti quegli accorgimenti atti a
nutrienti del suolo, può modificare lo stato fisiologico delle piante in modo da sfavorire
Gli insetti fitomizi in generale, tra i quali cocciniglie, cicaline e afidi, nutrendosi di linfa
nella pianta; ed è proprio per questo motivo che tutte le pratiche che mirano a ridurre un
specie dannose.
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La tecnica di lotta della confusione sessuale
La sintesi del feromone sessuale di P. ficus agli inizi degli anni 2000 ha dato il via allo
sviluppo di programmi di difesa basati sulla tecnica della confusione sessuale nei
confronti di questa specie dopo gli ottimi risultati ottenuti su altri fitofagi della vite, come
ad esempio nel caso dei lepidotteri Lobesia botrana (Den. e Schiff.) e Eupoecilia
ambiguella (Hub.) (Lepidoptera: Tortricidae) (Kast, 2001; Ioriatti et al., 2008, 2011).
Questa tecnica è oggi impiegata, con risultati più che incoraggianti, su oltre 11.000 ettari
fitofago (Walton et al., 2006; Miano et al., 2011; Cocco et al., 2011, 2014;).
Definita in termini anglosassoni come Mating Disruption (MD), la tecnica di lotta della
mascherano la scia odorosa emessa dalle femmine per attirare i maschi della propria
Figura 11. Diffusore di feromone sessuale Isonet PFX (ShinEtsu) disposto sulla pianta al riparo dalla luce
diretta del sole.
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Non sono ancora chiari i precisi meccanismi d’azione che agiscono nei confronti della
capacità di ricerca delle femmine da parte dei maschi con l’impiego di elevate
concentrazioni di feromone (Barclay e Judd, 1995; Cardè e Minks, 1995). Si pensa che
uno dei fattori responsabili del funzionamento della confusione sessuale sia il
"disorientamento" dei maschi dovuto all’assuefazione a alti livelli di feromone dei maschi
stessi causata a uno stimolo sensoriale prolungato nel tempo, unito alla confusione dovuta
alla presenza di tante false tracce odorose artificiali. Un ulteriore fattore che contribuisce
a "confondere" i maschi è legato al fatto che il feromone sessuale sintetico spesso non è
Cardè e Minks, 1995). In tutte le specie con comportamento anfigonico si ha quindi una
pseudococcide rende infatti difficile una stima affidabile della densità di popolazione
nonché la scelta di parcelle omogenee per confronti fra i vari tipi di tesi o trattamenti.
I risultati delle ricerche basati su tale variabile si dimostrano estremamente variabili anche
nei casi in cui si osservano consistenti riduzioni dell’infestazione, riportando talvolta una
totale assenza di accoppiamenti nelle aree trattate e, altre volte, evidenziando la stessa
al., 1999). In questi casi i paragoni vengono fatti in un particolare periodo dell’anno o
operando non possiamo però valutare altre conseguenze della confusione sessuale nei
confronti di particolari parametri demografici come ad esempio gli effetti nei confronti
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del periodo preriproduttivo, del tempo medio di generazione, della fecondità, della
fertilità, ecc. Risulta quindi fondamentale valutare gli effetti della confusione sessuale in
che condizionano la capacità di crescita delle popolazioni e che meglio spiegano la reale
aumento della longevità; ii) aumento dee il periodo che intercorre tra l’accoppiamento e
l’inizio dell’ovideposizione; iii) riduzione della fecondità; iv) riduzione della fertilità
delle uova deposte (Jones e Aihara-Sasaki, 2001). È altresì vero che non in tutte le specie
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MATERIALI E METODI
Descrizione vigneto
la fila e 2,7 m tra le file (densità = 3700 piante/ha) e allevate a cordone speronato. Il
vigneto è stato irrigato tre volte in ogni stagione nel periodo di giugno-agosto con un
sistema a goccia; la gestione del terreno è stata effettuata lungo l'interfila con un
Piano sperimentale
dal produttore (S) e dose doppia (D), con un testimone non trattato (T). La prova
tre repliche in parcelle di circa 5000 m2 (75 x 70 m). Nel 2013, sono stati usati gli erogatori
di feromone Checkmate VMB-XL della ditta Suterra, che hanno una carica di feromone
pari a 150 mg/erogatore. Gli erogatori sono stati distribuiti in numero di 625 per ettaro
nelle parcelle S (carica totale 93,8 g/ha) e di 1250 per ettaro nelle parcelle D (carica totale
187,6 g/ha). Nel 2014 e 2015 sono invece stati usati 500 diffusori per ettaro di feromone
Isonet PFX della ditta ShinEtsu caricati ciascuno con 90 e 180 mg di feromone, per una
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stati distribuiti ad altezza della chioma prima dell'inizio dei voli dei maschi di P. ficus (8
maggio 2013, 14 aprile 2014 e 23 aprile 2015). La densità degli erogatori è stata
raddoppiata lungo i margini delle parcelle dove la concentrazione del feromone si riduce
a causa dell'effetto bordo (Milli et al., 1997). Per ridurre i rischi di potenziali gravi perdite
Ogni anno, in tutte le parcelle sperimentali sono stati distribuiti clorpirifos-metile (inizio
giugno) e spirotetramat (inizio luglio) alle dosi suggerite dal produttore con un volume di
800-1000 l/ha di soluzione insetticida. Questo genere di trattamenti insetticidi nelle prove
di confusione sessuale sono spesso inevitabili per controllare altri fitofagi, come la
tignoletta della vite, ridurre la diffusione del virus GFLV (Charles et al., 2009; Sokolsky
et al., 2013) ed evitare gravi danni in vigneti commerciali (Kovanci et al., 2005: Walton
et al., 2006; Cocco et al., 2014; Mansour et al., 2017). In ogni caso, la comparazione delle
da un punto di vista relativo. Questo confronto può fornire importanti informazioni per lo
studio delle variazioni di densità di P. ficus e valutare l'efficacia del metodo biotecnico in
anni successivi.
In tutti e tre gli anni dello studio, il tasso di rilascio del feromone dagli erogatori è stato
determinato usando dei diffusori aggiuntivi che sono stati distribuiti in una parte del
vigneto non interessata dalla prova. Ad intervalli mensili, 5 erogatori di ogni tipo sono
stati raccolti e avvolti in carta stagnola e conservati in buste di plastica in freezer per
conservati in freezer a partire dal giorno della distribuzione in campo, per stabilire il
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contenuto iniziale di feromone. La quantità di feromone residuo contenuto negli erogatori
è stata determinata nei laboratori delle rispettive ditte produttrici. I dati di temperatura
sono stati rilevati tramite una capannina meteorologica posizionata ai margini del vigneto
sperimentale.
Prima dell'inizio della prova, all'inizio della primavera del 2013, la distribuzione
dell'insetto nel vigneto è stata investigata tramite l'analisi visiva di 114-120 piante per
parcella secondo una griglia regolare di 6 x 2,7 m. Il livello di infestazione è stato valutato
(Walton et al., 2006; Cocco et al., 2014). Le piante entro 6-8 m dai bordi delle parcelle
I voli dei maschi di P. ficus sono stati monitorati in ogni parcella con l'impiego di una
trappola attivata con un feromone della ditta Biogard caricato con 0,25 mg di sostanza
diametro 6 cm) su cui sono stati praticati 4 fori di 1,5 cm di diametro nella parte superiore.
La capsula di feromone è posizionata sotto il tappo e i fori laterali servono per permettere
l'ingresso dei maschi. La trappola è stata appesa ai fili di sostegno ad altezza della chioma
settimanalmente mentre gli erogatori di feromone sono stati rinnovati ogni mese.
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L'alterazione della comunicazione sessuale maschio-femmina è stata stimata nelle
(MCS/MT)]×100, dove MCS è il numero di maschi catturati nelle parcelle con la confusione
La densità delle popolazioni naturali di cocciniglia è stata stimata in ogni parcella in 15-
20 piante scelte a caso controllando per 2 minuti il tronco e per 1 minuto la chioma. Gli
stadi di sviluppo della cocciniglia rilevati sono stati: neanidi di prima, seconda e terza età,
(Cocco et al., 2014). Le piante sono state campionate approssimativamente una volta al
mese. Dato che i trattamenti insetticidi indicati in precedenza sono stati effettuati in tutte
raccolti in diversi vigneti sardi che sono stati in parte analizzati tramite analisi molecolare
di tipo RAPD-PCR per l'identificazione della specie (Demontis et al., 2007), ed evitare la
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L.) di varietà “Spunta” in un locale mantenuto a una temperatura di 22-25 °C e un’umidità
I maschi e le femmine impiegati nelle prove sperimentali sono stati ottenuti a partire da
gruppi di uova coetanee. Per fare in modo che tali individui fossero della stessa età, sono
rimozione delle eventuali uova già deposte. Le uova prodotte giornalmente dalle femmine
così isolate sono state raccolte e trasferite su tuberi germogliati posizionati all'interno di
contenitori più capienti (13,5 x 13,5 x 6,5 cm), chiusi con tappo forato e un doppio strato
di carta assorbente e sui quali veniva appuntata la data di prelievo delle uova. I contenitori
sono stati conservati alle condizioni ideali per lo sviluppo della specie, in cella
climatizzata a umidità relativa (RH) del 50%, con fotoperiodo 12:12 (luce/buio) e
giorni dal prelievo delle uova, lo stadio di terza età. Raggiunto questo stadio, gli individui
sono stati controllati quotidianamente con uno stereomicroscopio dotato di lente oculare
micrometrica graduata e quelli coetanei della stessa dimensione (1,2 mm) sono stati
di ottenere femmine sicuramente vergini che sono state utilizzate per le osservazioni in
campo. A 7 giorni dallo sfarfallamento, 20 femmine sono state esposte in ogni parcella
cm di diametro nella parte superiore per permettere l’ingresso dei maschi. I barattoli sono
stati protetti dalla radiazione diretta e dalla pioggia battente con un cappello costituito da
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un piatto plastificato di cartone. I recipienti, disposti in numero di 10 nella parte centrale
dell’ovideposizione da parte delle femmine o fino alla loro morte. Gli individui a inizio
Al termine della schiusura delle uova, è stato contato il numero di neanidi sgusciate e di
uova sterili non schiuse. Le date di inizio ovideposizione e morte in campo delle femmine
sono state rilevate. In questo modo è stato quindi possibile calcolare: la percentuale di
data di esposizione in campo alla data di inizio ovideposizione) delle femmine fecondate,
la fecondità (numero totale di uova deposte), la fertilità (rapporto tra il numero di uova
I parametri demografici calcolati sono stati: tasso intrinseco di crescita (r), tasso finito di
crescita (λ), tasso netto di riproduzione (Ro), tempo medio di generazione (T) e tempo di
dN/dt = r N
In questa tesi il tasso intrinseco di crescita è stato calcolato col metodo di Birch (1948)
l’equazione
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dove lx è il tasso di sopravvivenza delle femmine nel tempo x e mx rappresenta il numero
di progenie di sesso femminile prodotta al tempo x. Per calcolare lx, ponendo la mortalità
degli stadi preimmaginali uguale a zero, è stata considerata la sola mortalità delle
Il tasso finito di accrescimento (λ) indica invece il numero di volte che la popolazione
Nt+1 = λ Nt
che una femmina genera durante il periodo riproduttivo della sua vita senza alcun tipo di
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La velocità con la quale si rinnovano le generazioni può essere caratterizzata dalla durata
intervallo corrisponde, nel caso di una generazione femminile, all’età media delle madri
formula
DT = loge 2/r
esprime il tempo necessario alla popolazione perché possa raddoppiare il numero degli
individui iniziali.
La densità di popolazione di P. ficus prima dell'inizio della prova nelle tre tesi è stata
comparata con il Test di indipendenza G (McDonald, 2014). Gli andamenti delle densità
di popolazione di P. ficus tra le varie tesi e nel corso delle stagioni sono stati confrontati
attraverso analisi della varianza con misure ripetute (PROC MIXED; SAS Institute, 2008)
fecondità, fertilità e longevità sono stati sottoposti all’analisi della varianza tramite la
procedura GLMM del pacchetto informatico SAS® (PROC GLMM; SAS Institute, 2008)
crescita r, tasso finito di accrescimento λ, tasso netto di riproduzione R0, tempo medio di
generazione T, tempo di duplicazione della popolazione DT) sono stati comparati con gli
stessi principi dei parametri biologici. Nelle analisi statistiche, in caso di comparazione
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RISULTATI
In tutti gli anni di osservazione, le curve di rilascio del feromone hanno seguito una
funzione esponenziale, con coefficienti di determinazione (R2) ≥ 0.93 (Tabella 1), con
una pendenza maggiore nei primi 2 mesi di esposizione. Nel 2013, il tasso di rilascio è
stato pari a 1,184 mg/giorno nei primi 71 giorni di esposizione, per poi stabilizzarsi su
valori intorno a 0,160 mg/giorno nei successivi 64 giorni. Un andamento simile è stato
osservato nel 2014, in cui i tassi di rilascio sono stati 0,541 (S) e 1,140 (D) mg/giorno nei
primi 71 giorni dopo l'esposizione in campo, mentre nei 56 giorni successivi sono stati
rispettivamente 0,094 e 0,153 mg/giorno. Nell'ultimo anno della prova i tassi di rilascio
dopo 63 giorni sono stati simili al 2014 e pari a 0,563 e 1,314 mg/giorno nelle tesi S e D,
mentre negli ultimi 66 giorni di esposizione sono stati rispettivamente di 0,403 e 0,534
mg/giorno. Il tasso medio di rilascio dei diffusori S e D è stato nel complesso superiore
nel 2015 rispetto al 2014, anche in considerazione del clima leggermente più caldo, e i
diffusori D hanno mostrato in entrambi gli anni una maggiore dissipazione di feromone
rispetto a S. In prossimità del termine della stagione vegetativa (metà ottobre) di ogni
anno, la quantità residua di feromone presente nei diffusori era intorno al 15% (12,0-
16,7%).
Le temperature medie di luglio e agosto sono risultate ottimali per lo sviluppo del fitofago,
variando da 23,8 e 26,8 °C, e sono risultate simili nelle stagioni 2013 e 2014 e
29
Figura 12. Andamento delle temperature medie rilevate da una capannina meteo posizionata nel vigneto
sperimentale (Alghero 2013-2015).
L'analisi della distribuzione di P. ficus prima dell'inizio della prova ha mostrato una
percentuale di 4,5, 4,7 and 4,5% di piante gravemente infestate nelle parcelle T, S e D,
mentre le piante con un livello di infestazione medio sono state rispettivamente 56,4, 63,7,
and 65,5%. Nel complesso la densità di popolazione di P. ficus prima dell'inizio della
prova non è stata significativamente differente tra le tesi (Test G, χ2 = 7,73; d.f. = 4; P =
0,102).
I voli dei maschi, monitorati tramite le trappole innescate con feromone Isagro, sono
iniziati a maggio 2013 con valori molto più alti nelle parcelle di controllo rispetto a quelle
trattate con la confusione sessuale fino a metà settembre, mentre nel periodo metà
settembre-fine novembre le catture nelle tre tesi a confronto sono state della stessa
grandezza (Figura 13a). In tutto il periodo in cui le trappole sono state tenute in campo
sono stati catturati complessivamente 789,67 maschi/trappola per parcella nella tesi di
controllo (T), 285,33 per trappola nella tesi difesa con dose singola di feromone (S) e
30
214,67 per trappola in quella con dose doppia (D), con una percentuale di riduzione
stagionale rispettivamente del 63,9 e del 72,8%. Da inizio stagione fino al mese di luglio
Figura 13. Andamento dei voli dei maschi di Planococcus ficus espressi come numero medio di individui
catturati settimanalmente nelle trappole innescate col feromone sessuale nel 2013 (a), 2014 (b) e 2015 (c)
(Alghero).
31
Nell’anno successivo le trappole, questa volta innescate col feromone di Biogard, hanno
catturando in tutta la stagione 86,0 25,7 e 18,3 maschi/trappola rispettivamente nelle tesi
T, S e D con percentuali di riduzione rispettivamente alle ultime due del 70,2 e dello
andamento ben definito durante tutta la stagione ma ha mostrato valori dal 45,5% al 93%
Nel 2015, con l'impiego di feromoni Biogard, sono stati catturati complessivamente
138,3, 20,3 e 17,3 maschi per trappola rispettivamente nelle tesi di controllo, difese con
dose singola e con dose doppia di feromone (Figura 13c). La percentuale di riduzione
nelle due tesi protette con la confusione sessuale è stata dell'85,3 e dell'87,5%, con
percentuali di riduzione mensile sempre molto elevate eccezion fatta per il mese di agosto
quando sono stati registrati valori del 61,5% nella dose singola e 66,7% nella dose doppia.
2013 è stata di 3,8 individui/pianta nella dose singola e 6,7 nella tesi di controllo, mente
nella tesi protetta con la doppia dose di feromone non sono state trovate cocciniglie nelle
piante controllate. A luglio dello stesso anno si è osservato un incremento nelle tesi T e S
in corrispondenza del flusso di neanidi della seconda generazione mentre un lieve calo
nella tesi D. A settembre invece c’è stata una generale riduzione della densità con valori
sessuale. In ogni caso non sono emerse differenze significative sull’andamento della
densità stagionale delle tre tesi a seguito dell’analisi statistica (Tabella 2).
32
Nel secondo anno, a fine maggio, valori di densità maggiori sono stati riscontrati nella
seconda generazione, la densità è stata simile tra le tesi T e S e molto bassa invece nella
Nel 2015, è stata osservata una densità di popolazione molto alta a fine giugno nella tesi
(Tabella 2).
Nel coso dei tre anni di prove, l'infestazione nella tesi testimone si è mantenuta simile da
2).
esposte in campo, è risultata sempre maggiore nelle parcelle della tesi di controllo
(Tabella 3). Le femmine esposte in campo ai primi di giugno 2013 hanno fatto registrare
percentuali di deposizioni del 92,4 % nelle parcelle di controllo, dell'81,2% nelle parcelle
con dose singola di feromone e del 54,9% nelle parcelle con dose doppia. Le femmine
deponendo per quasi il 100% quando dislocate nella tesi testimone, per circa l’80% nella
33
tesi S e per circa il 65-75% nella tesi D (Tabella 3). Nel 2014 le femmine ovideponenti
poste nelle parcelle T nel periodo tra maggio e ottobre sono state tra il 92 e il 100%, e
solo il 60,2% quelle esposte a novembre in concomitanza con una meno intensa attività
di volo dei maschi. Nelle parcelle con la dose minore di feromone le femmine hanno
deposto in percentuali tra il 55 e l’85,6% tra maggio e ottobre, mentre nessuna di quelle
portate in campo a novembre ha prodotto uova. Nelle parcelle dove era presente la dose
inferiore nel primo periodo (valori compresi tra il 21,8 e il 70,8%) e nulla nel mese di
novembre. A luglio, in corrispondenza della massima attività dei maschi (come indicato
dalle catture alle trappole di monitoraggio), sono stati registrati in tutte le tesi i maggiori
tassi di femmine fecondate (Tabella 3). Nel 2015, nel periodo primaverile-estivo, la
percentuale di femmine ovigere è stata molto alta nelle parcelle testimoni (100%), mentre
nelle tesi protette con la confusione sessuale i valori hanno oscillato tra 31 e 59% e tra
20,8 44,4% nelle tesi S e D, rispettivamente. Le femmine esposte a fine settembre invece
hanno ovideposto per il 96,7, l’11,1 e lo 0% rispettivamente nelle tre tesi (T, S e D)
(Tabella 3).
Gli individui femminili portati in campo nelle parcelle trattate con la confusione sessuale
superiore rispetto a quelli disposti nelle parcelle in cui erano assenti i diffusori di
feromone (Tabella 4). Nel 2013 infatti le femmine delle parcelle della tesi T hanno avuto
giugno-agosto. Nelle femmine poste nelle parcelle con la confusione sessuale questo
(Tabella 4). Nel 2014 le femmine esposte a maggio hanno avuto i maggiori ritardi
34
nell’ovideposizione con valori del periodo di pre-ovideposizione di 12,8, 25,9 e 36,7
differenze statisticamente significative in T (con valori che hanno oscillato tra 3,6 e 5,2
nelle parcelle di controllo hanno iniziato a ovideporre dopo 18,7 giorni mentre nessuna
femmina disposta nelle tesi S e D ha deposto (Tabella 4). Nel 2015 le femmine esposte
nelle parcelle di controllo hanno impiegato 8,7 giorni quando messe in campo a fine
preovideposizione delle femmine nelle parcelle a dose singola è stato invece di 20 giorni
per le femmine esposte a fine maggio e di 8,4-16,7 nel periodo successivo. Infine, quelle
preovideposizione ancora una volta dilatato con valori di 33,3 giorni per le femmine
portate in campo a fine maggio e di circa due settimane abbondanti per quelle portate nei
Le fecondità media annuale delle femmine di P. ficus non è stata influenzata dalla
confusione sessuale, infatti non sono state osservate differenze significative nel numero
di uova deposte nelle parcelle di controllo e in quelle con i diffusori di feromone nei 3
anni di studio (Tabella 5). Per contro, la fertilità è risultata essere maggiore nelle femmine
delle parcelle non trattate rispetto a quelle protette con la confusione sessuale, senza
differenze tra le tesi S e D. Nei 3 anni di studio, le femmine vergini in entrambe le tesi
con la confusione sessuale hanno mostrato una longevità superiore a quelle nel testimone.
35
Studio dei parametri demografici di P. ficus
statisticamente significative tra le tesi (Tabella 6). Nel 2013, il tasso riproduttivo netto è
stato significativamente maggiore nella tesi T rispetto alla tesi D mentre, nel 2014, le
femmine in entrambe le tesi protette con i feromoni sessuali hanno mostrato valori
significativamente inferiori rispetto alla tesi testimone. Nel 2015, infine, tutte le tesi
hanno mostrato valori significativamente differenti tra loro. Il tasso intrinseco di crescita
e il tasso finito di accrescimento hanno mostrato risultati simili nel corso degli anni, in
quanto i tassi sono stati maggiori nella tesi T rispetto alle tesi S e D (Tabella 6). In accordo
inferiore nella tesi controllo rispetto a quelle trattate con la confusione sessuale. Infine, il
tempo di duplicazione è stato significativamente superiore nella tesi D rispetto alle tesi S
e T nel 2013, mentre nel 2014 i valori sono stati differenti tra la tesi controllo e quella
protetta con la doppia dose di feromone. Infine, nel 2015, il tempo di duplicazione delle
36
TABELLE
Tabella 1. Concentrazione di feromone, tasso di rilascio e equazione di correlazione dei diffusori impiegati nella prova di confusione sessuale contro Planococcus ficus.
Concentrazione
Densità diffusori Carica totale di Tasso medio di Modello di
sostanza attiva R2
(n./ha) feromone (g/ha) rilascio (mg/g) regressione
(mg)
2013
2014
2015
37
Tabella2. Numero medio (± E.S.) di individui di Planococcus ficus nelle piante nelle parcelle sperimentali protette con la confusione sessuale (S e D) e nel testimone
(T).
T S D Dati statistici
F2,373 = 1,35;
2013 10,08 ± 4,07 aA 7,53 ± 2,57 aA 3,51 ± 1,22 aA
P = 0,260
F2,563= 9,20;
2014 6,74 ± 1,55 aA 1,60 ± 0,42 bB 2,88 ± 0,87 bA
P< 0,001
F2,563 = 25,54;
2015 9,44 ± 1,89 aA 0,06 ± 0,03 bB 0,01 ± 0,01 bB
P< 0,001
F2,496 = 0,95; F2,520 = 11,25; F2,505 = 6,24;
Dati statistici
P = 0,389 P< 0,001 P = 0,002
Valori medi nella stessa riga seguiti da lettere minuscole e valori nella stessa colonna seguiti da lettere maiuscole sono significativamente diversi secondo il test di Tukey
(P< 0,05).
38
Tabella 3. Percentuale media (± E.S.) di femmine ovideponenti di Planococcus ficus osservate nel corso delle stagioni 2013-2015 nelle parcelle sperimentali protette
con la confusione sessuale (S e D) e nel testimone (T).
2013 7 giugno 24 giugno 18 luglio 25 agosto 23 settembre 11 ottobre 31 ottobre Media annuale
T 92,4 ± 2,1 a 95,0 ± 0,0 a 98,0 ± 2,0 a 100,0 ± 0,0 a 95,2 ± 4,8 a 100,0 ± 0,0 a 95,8 ± 4,2 a 96,6 ± 1,0 a
S 81,2 ± 6,9 ab 74,6 ± 10,1 a 79,6 ± 11,9 a 93,8 ± 6,3 a 91,5 ± 4,3 a 83,3 ± 9,6 a 40,6 ± 2,0 b 77,8 ± 4,4 b
D 54,9 ± 17,5 b 76,0 ± 21,4 a 77,6 ± 13,9 a 72,2 ± 14,7 a 65,7 ± 22,9 a 64,8 ± 17,7 a 50,8 ± 26,0 b 66,0 ± 6,5 b
F2,4 = 8,87; F2,4= 4,81; F2,4 = 3,44; F2,4 = 3,03; F2,4= 4,26; F2,4= 1,09; F2,4= 7,30; F2,49= 10,51;
Dati statistici
P = 0,034 P = 0,086 P = 0,135 P = 0,158 P = 0,102 P = 0,419 P = 0,041 P< 0,001
2014 12 maggio 19 giugno 18 luglio 12 settembre 13 ottobre 01 novembre Media annuale
T 92,7 ± 4,1 a 100,0 ± 0,0 a 89,1 ± 6,4 a 96,7 ± 3,3 a 95,7 ± 2,2 a 60,2 ± 7,6 a 89,0 ± 3,6 a
S 66,5 ± 29,8 a 85,6 ± 5,4 a 58,7 ± 19,8 ab 76,3 ± 13,5 ab 54,9 ± 7,1 b 0,0 ±0,0 b 57,0 ± 8,6 b
D 21,8 ± 18,4 b 70,8 ± 16,3 a 41,5 ± 12,7 b 52,0 ± 13,6 b 27,8 ± 18,5 b 0,0 ± 0,0 b 35,7 ± 7,4 b
F2,4 = 16,88; F2,4= 1,71; F2,4 = 11,62; F2,4= 7,46; F2,4= 14,19; F2,4= 125,27; F2,49= 14,50;
Dati statistici
P = 0,011 P = 0,291 P = 0,022 P = 0,044 P = 0,015 P< 0,001 P< 0,001
2015 29 maggio 18 giugno 11 luglio 31 luglio 14 agosto 28 agosto 28 settembre Media annuale
T 100,0 ± 0,0 a 100,0 ± 0,0 a 100,0 ± 0,0 a 89,3 ± 6,4 a 95,8 ± 4,2 a 94,4 ± 5,6 a 96,7 ± 3,3 a 96,6 ± 1,5 a
S 41,7 ± 30,0 a 58,3 ± 22,0 a 62,5 ± 14,4 ab 40,3 ± 25,5 b 59,3 ± 19,6 a 31,0 ± 15,6 b 11,1 ± 11,1 b 43,4 ± 7,6 b
D 44,4 ± 5,6 a 44,4 ± 5,6 a 35,8 ± 19,7 b 31,0 ± 10,2 b 36,6 ± 8,0 a 20,8 ± 20,8 b 0,0 ± 0,0 b 30,4 ± 5,1 c
F2,4 = 3,74; F2,4= 5,84; F2,4 = 7,25; F2,4 = 8,87; F2,4= 6,15; F2,4= 7,42; F2,4= 24,92; F2,54 = 59,80;
Dati statistici
P = 0,121 P = 0,065 P = 0,043 P = 0,034 P = 0,060 P = 0,041 P = 0,005 P< 0,001
Valori medi in ogni data seguiti da lettere diverse sono significativamente diversi secondo il test di Tukey (P< 0,05).
39
Tabella 4. Lunghezza media (± E.S.) del periodo di pre-oviposizione di femmine di Planococcus ficus rilevate nel corso delle stagioni 2013-2015 nelle parcelle
sperimentali protette con la confusione sessuale (S e D) e nel testimone (T).
Periodo pre-ovideposizione (g)
2013 7 giugno 24 giugno 18 luglio 25 agosto 23 settembre 11 ottobre 31 ottobre Media annuale
T 7,1 ± 0,6 b 7,7 ± 0,6 b 3,9 ± 0,2 b 4,7 ± 0,3 c 8,9 ± 0,8 b 8,2 ± 0,5 b 7,8 ± 0,6 b 6,5 ± 0,2 b
S 21,6 ± 1,6 a 16,9 ± 1,6 a 9,1 ± 0,9 a 10,6 ± 1,1 b 12,0 ± 1,4 a 11,7 ± 0,8 a 13,9 ± 3,0 a 14,1± 0,7 a
D 25,6 ± 2,0 a 15,8 ± 1,7 a 8,3 ± 1,0 a 17,8 ± 2,3 a 13,8 ± 1,6 a 13,2 ± 1,0 a 14,8 ± 3,5 a 15,4 ± 0,8 a
F2,107= 50,70; F2,131= 63,18; F2,127= 29,55; F2,119= 29,26; F2,53= 8,31; F2,42= 14,90; F2,30= 9,58; F2,666= 98,81;
Dati statistici
P< 0,001 P< 0,001 P< 0,001 P< 0,001 P< 0,001 P< 0,001 P< 0,001 P< 0,001
2014 12 maggio 19 giugno 18 luglio 12 settembre 13 ottobre 1 novembre Media annuale
T 12,8 ± 1,2 c 3,6 ± 0,1 b 4,0 ± 0,2 c 5,2 ± 0,2 b 4,6 ± 0,2 b 18,7 ± 1,1 5,8 ± 0,3 b
S 25,9 ± 1,8 b 10,8 ± 1,3 a 8,7 ± 1,2 b 10,4 ± 1,1 a 7,0 ± 0,6 a † 12,0± 0,7 a
D 36,7 ± 5,5 a 12,2 ± 1,6 a 12,6 ± 2,5 a 9,0 ± 1,1 a 7,6 ± 1,8 a † 12,4 ± 1,2 a
F2,65 = 34,97; F2,119= 24,85; F2,93 = 17,58; F2,90 = 11,88; F2,81= 24,78; F2,488= 35,99;
Dati statistici -
P< 0,001 P< 0,001 P< 0,001 P< 0,001 P< 0,001 P< 0,001
2015 29 maggio 18 giugno 11 luglio 31 luglio 14 agosto 28 agosto 28 settembre Media annuale
T 8,7 ± 1,5 c 3,8 ± 0,2 c 3,2 ± 0,1 b 5,4 ± 0,5 b 3,8 ± 0,2 c 4,3 ± 0,4 b 10,6 ± 1,3 a 5,7 ± 0,4 c
S 20,0 ± 4,8 b 10,8 ± 1,7 b 8,4 ± 1,5 a 11,7 ± 2,4 a 10,2 ± 2,0 b 10,2 ± 2,2 a 16,7 ± 5,4 a 11,2 ± 1,0 b
D 33,3 ± 4,8 a 17,9 ± 3,1 a 11,9 ± 4,5 a 15,8 ± 3,5 a 15,2 ± 3,8 a 14,6 ± 6,4 a † 18,2 ± 1,9 a
F2,22 = 37,12; F2,38= 20,84; F2,35 = 7,09; F2,35 = 15,46; F2,42= 20,05; F2,23= 3,92; F1,28= 2,17; F2,268= 69,36;
Dati statistici
P< 0,001 P< 0,001 P = 0,003 P< 0,001 P< 0,001 P = 0,034 P = 0,151 P< 0,001
Valori medi in ogni data seguiti da lettere diverse sono significativamente diversi secondo il test di Tukey (P< 0,05). † Nessuna femmina ovideponente.
40
Tabella 5. Valori medi annui (± E.S.) di fecondità, fertilità di femmine fecondate di Planococcus ficus e longevità di femmine vergini nelle parcelle sperimentali protette
con la confusione sessuale (S e D) e nel testimone (T).
2013
41
Tabella 6. Parametri demografici di femmine di Planococcus ficus in parcelle di controllo (T) e in parcelle difese col numero consigliato di erogatori Chekmate (S) o
con un numero doppio di erogatori (D).
Tasso netto di Tasso intrinseco di Tasso finito di accrescimento Tempo medio di Tempo di duplicazione
riproduzione (R0) (♀ / ♀) crescita (rm) (♀ / ♀ / g) (λ) (♀ / ♀ / g) generazione (TG) (g) della popolazione (DT) (g)
2013
T 133,34 ± 14,38 a 0,095 ± 0,003 a 1,099 ± 0,003 a 52,65 ± 0,78 b 7,37 ± 0,21 b
S 106,01 ± 9,06 ab 0,082 ± 0,003 b 1,086 ± 0,003 b 59,14 ± 2,07 a 8,54 ± 0,36 b
D 83,07 ± 18,35 b 0,071 ± 0,007 b 1,074 ± 0,007 b 63,00 ± 2,82 a 10,56 ± 1,05 a
(F2,18 = 4,20; (F2,18 = 9,33; (F2,18 = 9,31; (F2,18 = 6,39; (F2,18 = 8,94;
Dati statistici
P = 0,032) P = 0,002) P= 0,002) P= 0,006) P= 0,002)
2014
T 174,70 ± 12,65 a 0,100 ± 0,003 a 1,105 ± 0,003 a 52,91 ± 1,28 b 6,98 ± 0,19 b
S 110,81 ± 12,20 b 0,082 ± 0,005 b 1,086 ± 0,005 b 58,43 ± 2,09 a 8,90 ± 0,71 ab
D 73,95 ± 18,11 b 0,066 ± 0,009 b 1,068 ± 0,009 b 59,29 ± 2,46 a 11,52 ± 2,01 a
(F2,27 = 17,62; (F2,27 = 8,64; (F2,27 = 8,88; (F 2,27 = 3,53; (F2,27 = 4,48;
Dati statistici
P< 0,001) P< 0,001) P< 0,001) P= 0,041) P= 0,021)
2015
T 124,75 ± 9,57 a 0,096 ± 0,002 a 1,100 ± 0,002 a 51,03 ± 0,51 b 7,30 ± 0,16 b
S 64,83 ± 16,30 b 0,063 ± 0,008 b 1,066 ± 0,008 b 59,32 ± 2,24 a 9,86 ± 0,89 a
D 35,05 ± 6,06 c 0,050 ± 0,006 b 1,051 ± 0,006 b 63,15 ± 2,53 a 12,62 ± 1,18 a
(F2,45 = 30,48; (F2,45= 23,21; (F2,45 = 24,31; (F2,45= 13,07; (F2,45= 12,43;
Dati statistici
P< 0,001) P< 0,001) P< 0,001) P< 0,001) P< 0,001)
I dati sono stati sottoposti all’analisi della varianza e in caso di differenze significative le medie sono state separate col test di Tukey (P < 0,05).
42
DISCUSSIONE
Il lavoro riportato in questa tesi analizza gli effetti della confusione sessuale sulla biologia
trappole innescate a feromone, è stato possibile osservare come il volo dei maschi non sia
stato del tutto abbattuto sebbene abbia mostrato un calo compreso tra il 64 e l'85%
utilizzando la dose singola di feromone e tra il 73 e l'87% utilizzando la dose doppia. Una
percentuale maggiore di riduzione dei voli (95%), almeno per quanto riguarda gli ultimi
due anni di prove, è stata registrata nei mesi precedenti lo svernamento della cocciniglia
(ottobre e novembre). Un abbattimento dei voli così elevato nei mesi autunnali potrebbe
portare a un ritardo della crescita delle popolazioni nella primavera successiva. Infatti, lo
svernate prevalente (Lentini et al., 2008). Le femmine vergini svernanti devono invece
aspettare il primo volo dei maschi, che comincia a maggio, ritardando notevolmente il
tempo di generazione. Non sempre comunque l’abbattimento dei voli dei maschi dovuto
all’impiego della confusione sessuale porta ad un efficace controllo delle popolazioni del
L’efficacia della confusione sessuale è stata confermata dalla riduzione della percentuale
studio, la percentuale di femmine ovideponenti è stata ridotta dal metodo della confusione
precedenti sulla efficacia di questo metodo che hanno mostrato un alto disorientamento
dei maschi, evidenziato da una riduzione delle catture alle trappole di monitoraggio e
dalla riduzione della densità di popolazione (Cocco et al., 2014; Sharon et al., 2016;
43
Mansour et al., 2017). Nessuna femmina ovideponente è stata rilevata in autunno in
entrambi le tesi S e D nel 2014 e nella tesi D nel 2015, indicando che la confusione
sessuale è stata efficace per tutta la stagione vegetativa. Questo potrebbe essere un
primavera successiva.
la confusione sessuale in accordo con studi precedenti (Walton et al., 2006; Cocco et al.,
2014), in cui è stata osservata una variazione della struttura di popolazione con un
accoppiamento della femmina sulla biologia riproduttiva di P. ficus (Lentini et al., 2018),
all'inizio della stagione vegetativo, quando il tasso di rilascio del feromone è maggiore e
diminuito in estate anche nelle parcelle protette con la confusione sessuale a causa del
44
determinando una conseguente maggiore riduzione del potenziale di crescita delle
fecondità, in accordo con precedenti studi di laboratorio (Lentini et al., 2018). La fertilità
delle femmine è invece diminuita a causa della confusione sessuale, anche se la riduzione
è stata ridotta e non tale da far ipotizzare un significativo contributo sulla densità di
da 0,8 a 2,0 % (media 1,3%) mentre in alcune specie di lepidotteri la percentuale di uova
fertili è stata ridotta più dell'80% (Torres-Vila et al., 2002; Walker e Allen, 2011).
parcelle trattate coi feromoni (circa 44 giorni) che in quelle posizionate nel testimone
(circa 11 giorni). La differenza potrebbe essere dovuta alla bassa vitalità di una piccola
infatti che nelle parcelle testimone tutte le femmine caratterizzate da una buona vitalità si
accoppino subito dopo l'esposizione in campo e inizino a ovideporre dopo circa 6 giorni,
mentre la piccola frazione di individui con cattivo stato di salute non si accoppia ed è
destinato alla morte in breve tempo. In condizioni di confusione sessuale, una percentuale
simile di femmine muore in breve tempo, similmente alle parcelle testimone, mentre le
femmine più vigorose non possono comunque accoppiarsi e vivono pertanto più a lungo.
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Il potenziale di accrescimento delle popolazioni degli insetti è fortemente influenzato
dalle variazioni dei loro parametri riproduttivi; le femmine di cocciniglia portate nelle
tasso finito di accrescimento decisamente minori rispetto alle femmine poste nelle
parcelle senza feromone. I loro tempi medi di generazione e tempi di duplicazione della
popolazione si sono invece dilatati per le femmine delle tesi S e D rispetto a quelle della
popolazioni sono stati in ogni caso inferiori nelle parcelle con feromone.
I diffusori Suterra impiegati nel 2013 sono stati efficaci nell'alterare la comunicazione
sessuale di P. ficus per circa 150 giorni, in accordo con Cocco et al. (2014, mentre
Mansour et al., (2017) ha osservato una efficacia di circa 120 giorni. Sia nel 2014 che nel
2015, i diffusori ShinEtsu hanno prolungato la loro efficacia per circa 180 giorni, con una
prossimità della fine della stagione vegetativa della vite, la carica residua di feromone nei
diffusori era di circa il 15%, ancora sufficiente per ridurre gli accoppiamenti come
densità di popolazione di P. ficus, in accordo con studi sulla efficacia della confusione
sessuale per 2 anni consecutivi svolti in vigneti (Sharon et al., 2016). In questo caso, però,
il confronto con il testimone non trattato è stato effettuato solo il secondo anno di studio
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e non sono state fornite informazioni sugli andamenti da un anno all'altro. La crescente
efficacia della confusione sessuale ripetuta per più anni consecutivi è stata anche
osservata nei programmi di lotta contro la tignoletta della vite, in cui l'applicazione della
di interventi chimici (Ioriatti and Lucchi, 2016). Inoltre, dato che nelle parcelle testimone
densità delle cocciniglie non è diminuita nel tempo, questo studio indica che la sola
popolazioni di P. ficus. Per contro, la confusione sessuale ripetuta per 3 anni è stata in
contenere, in parallelo all’ausilio di fauna utile non più minacciata dai prodotti chimici
I risultati della tesi apportano nuove conoscenze alle risposte biologiche e demografiche
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