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Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. III
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . IX ,
PARTE I.
s 1. Preliminare. . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 1
$ 2. Posizione ed esercizi ginnastici . . . . . . . . . . . .2
$ 3. Giri di testa . . . . . . . . . . . . . . . . . .. 8
$ 4. Giri di corpo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
$ 5. Marcia in avanti ed in addietro . . . . . . . . . . 9
s 6. Esercizio nella corsa . . . . . . . . . . . . . . 11
5 7. Esercizio nel saltare e nel superare degli ostacoli di
terreno . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
$ 8. Maneggi d'armi . . . . . . . . . . . . . . . . 19
I. Maneggi col fucile della fanteria . . . . . . . » 19
II. Maneggi col fucile da cacciatore . . . . . . » 25
III. Maneggi colla carabina . . . . . . . . . . 31
$ 9. Caricare e far fuoco . . . . . . . . . . . . . . 37
l. Del caricare . . . . . . . . . . . . . . » 39
II. Del far fuoco . . . . . . . . . . . . . . 3
5 10. Mirare e colpire . . . . . . . . . . . . . . . . i7
$ 11. Esercizio nel giudicare le distanze . . . . . . . . » 50
s 12. Del modo di servirsi del fucile qual arma da punta. . . 52
i 13. Onori militari . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
$ 14. Posizione ed esercizio del tamburino . . . . . . . . . 60
i 15. Posizione ed esercizio del cornista e del musicante . . . ! 60
; 16. Posizione ed esercizio dei zappatori e dei guastatori .
Vi
CAPITOLO SECONDO.
$ 22. Conversione . . . . . . . . . . . . . . . . » 7
è 23. Maneggi d'armi. . . . . . . . . . . . . . . 7:
S 24. Caricare e far fuoco . . . . . . . . . . . . . . . 7
$ 25. Dimostrazioni d'onore . . . . . . . . . . . . » 7
CAPITorio TERzo.
AMMAESTRAMENTO DEL SOLDATO NEL PL0TONE.
$ 26. Preliminare . . . » 77
SEZIONE PRIMA.
Ammaestramento del plotone nell'ordine serrato.
PARTE | I.
caPrroLo QUINTo.
PRELIMINARE PER INSEGNARE AI SOTTUFFICIALI A FARE DA GUIDA
AI RIPARTI.
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cAPIToro sesto.
REGOLE DA ossERVARSI NELL'AMMAESTRAMENTO DEI soldATI.
PARTE Ili.
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PARTE I.
Ammaestramento del soldato.
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p CAPITOLO PRIMO
Ammaestramento individuale dei soldato.
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PRELIMINARE. ,
L' ammaestramento individuale del soldato ha per iscopo, di fargli “ ,
acquistare il portamento militare, l'agilità e la destrezza del corpo,
non che d'insegnargli il maneggio e l'uso dell'armi, cose indispensabili
ond'egli possa corrispondere alla sua destinazione. .
Tale ammaestramento sia sempre fatto in forma di un'istruzione
personale, e perciò adattata alle facoltà fisiche ed intellettuali d'ogni
singolo soldato, quand'anche diversi di loro debbano essere addestrati
simultaneamente da un istruttore solo.
In tal caso, i soldati assegnati all'istruttore per l'addestramento
individuale, sieno ordinati in una linea l'uno accanto l'altro coll'in
tervallo di tre
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.. . .ed . impartite
. loro in comune le necessarie istru
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zioni e le disposizioni che ne conseguono. -
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PARTE I. ,
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capitolo PRIMO
Ammaestramento individuale del soldato.
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PRELIMINARE.
L'ammaestramento individuale del soldato ha per scopo di fargli
acquistare il portamento militare, l'agilità e la destrezza del corpo,
º non che d'insegnargli
ond'egli il maneggio
possa corrispondere e l'uso
alla sua dell'armi, cose indispensabili
destinazione. - - s
S 2.
POSIZIONE ED ESERCIZII GINNASTICI.
La sforzo
senza testa sie tenga dirittasiae libera
lo sguardo all'alto; il mento si ritiri alquanto
fisso all'avanti. - e
Il peso del corpo in tale posizione deve gravitare sul centro delle
piante dei piedi. -
39. All'uopo di equilibrare con precisione il peso del corpo dopo tali
piegamenti del busto, l'istruttore ordinerà al soldato di sollevare i
talloni. -
Il cacciatore porta il fucile a bocca diretta all'insù, per mezzo della 44.
correggia appeso sulla spalla destra per modo, che la canna guardi al
l'indietro. – Il fucile sia abbandonato al proprio peso e la correggia
stretta colla mano destra infra il pollice e le altre dita ad altezza tale,
che l'antibraccio pervenga in linea orizzontale.
Il soldato armato della carabina ), la porterà pure nel modo pre
scritto pel cacciatore, per mezzo della correggia, appeso sulla spalla
destra,
Il modo or ora definito di portare il fucile del fantaccino, del cac
ciatore e del soldato armato della carabina, chiamasi la : Posizione del
porto d'armi. • - -
- e
') La carabina è un'arma di forma differente
sono munite le truppe tecniche ed altre.
º" di cui
(N. el T)
-
n:
8
Essendo inastata la bajonetta, tanto il cacciatore, quanto il soldato
armato della carabina, per regola prenderanno la posizione del porto
d'armi prescritta pel fantaccino, per cui sarà ad essi pure da inse
gnarsi il portar l'arma sulla spalla sinistra.
S 5.
GIRI DI TESTA.
40. Il giro di testa non induca il soldato a torcere le spalle; il mede
simo quindi si effettui solo di tanto, che l'occhio opposto al giro per
venga per mezzo di esso, in linea della metà del corpo. -
52.
Nel caso in cui al cacciatore, nella posizione del porto d'armi, ve
nisse dato il comando per effettuare il giro di testa, egli contempora
neamente al medesimo, porterà la mano destra al mancante del calcio
impugnandolo in guisa, che il pollice stia all'avanti e le altre dita
all'indietro. Rimettendosi dal giro di testa, egli colla mano destra
stringerà ancora la correggia come prima. – Il soldato armato della
carabina, recherà in tal caso la mano destra al calcio.
- S 4.
GIRI DI CORPO.
il giro di corpo o è intero, o mezzo, o doppio, vale a dire: un giro
intero si è quello, con cui il soldato volgesi tanto a dritta od a
sinistra, sin ch'egli colla faccia sia diretto là, dove prima di muoversi,
si trovava una delle sue spalle; un mezzo giro, quando il soldato
compisca solo la metà del movimento appena spiegato; ed infine un
doppio giro, quando il soldato effettui due giri interi con un sol mo
vimento.
54, Tutti i giri di corpo di piede fermo, vanno eseguiti sul calcagno
sinistro, alzando il soldato lievemente il metatarso sinistro ed il tallone
destro.
ln frammezzo il giro, il peso del corpo gravita sul tallone sinistro,
il quale non dovrà mai essere rimosso dal posto, e per facilitare il
movimento, il soldato in proporzione del giro darà col metatarso
dritto una spinta confacente contro al suolo. Compiuto il giro, egli
riaccosterà il piede destro al sinistro, equilibrando il peso del corpo
ancora sovra entrambi i piedi. - -- i -
- 9
Il giro intiero al comando: - Rechts (Links) - UMt (Giro pel fianco 55.
61.
La lunghezza del passo sia determinata così, che in proporzione
media, cinque passi importino due tese di Vienna. -
62.
La prestezza, ovvero la cadenza della marcia, venga regolata per
modo, che in un minuto si possano fare 105 sino a 108 passi.
Il soldato da principio sarà da esercitarsi nella marcia sempre col
mezzo della numerazione, – L'istruttore nell'incominciare l'esercizio
della marcia avviserà: « Marschiren ! » (Marciare), il quale avviso
però non sia ripetuto più, quando il movimento fosse stato interrotto
sol per breve spazio di tempo. e -
S 6.
ESERCIZIO NELLA CORSA. l
La marcia, da effettuarsi a senso delle massime stabilite nel para 76.
9i. Per dar principio alla corsa, che sia da esercitarsi senza fucile,
l'istruttore, sia durante la marcia, non che infra il passo ginnastico,
comanderà: a Marsch - MARSCH ! » (Marsch, marsch), e volendo dalla
corsa passare al movimento della marcia in passo ordinario od a quello
del passo ginnastico, basterà ch'egli si regoli nel modo di già cono
sciuto. - -
S 7.
ESERCIZIO NEL SALTARE E NEL SUPERARE
DEGLI OSTACOLI DI TERRENO.
95. Il soldato nelle sue funzioni di sovente s'imbatte in fossi, in siepi
ed altri ostacoli di terreno, i quali non devono punto arrestare il suo
movimento, ma che egli dovrà superare, giovandosi dell' acquistata s
destrezza corporale.
96. Per tal uopo serve in ispecie l'esercizio nel saltare, nel quale sic
come nella corsa, si dovrà egualmente principiare con poche esigenze
e senza che il soldato porti alcun carico, passando poscia a poco a poco
alle pratiche di maggior entità. -
Per l'esercizio nel saltare in alto, servirà una macchina apposita 101.
e dove tale esercizio si possa fare all'aperto, sarà al luogo dove il
soldato dal salto piomba al suolo, da applicarsi uno strato, alto circa
8 pollici di sabbia, o di terra molle ed asciutta. -
Per saltare di piè fermo a piedi pari all'avanti tale macchina, che 102.
da principio sia aggiustata per l'altezza del ginocchio, il soldato alla Tav. lI.
distanza di mezzo passo si presenta dinanzi alla medesima, colloca le Fig. 1.
mani sulle anche, piega dolcemente le ginocchia, trasporta il peso del
corpo all'avanti, con una forte spinta dei metatarsi si slancia al di là
della macchina stessa, spingendo in uno con moto rapido le ginocchia
verso il petto e piombando a terra colle osservazioni di già accennate.
In modo simile, salterà il soldato di fianco e a dritta ed a sinistra 103.
il cordone della macchina, teso per l'altezza d'un ginocchio, collo Tav. II.
candosi cioè contro al medesimo o coll'uno, o coll'altro fianco ed Fig. 2.
effettuando il salto. - i -
della propria forza e nel conservare in proprio potere il peso del corpo,
il cordone allora sarà gradatamente d'aggiustarsi più alto e da prose
guirsi l'esercizio. – Venendo adunque esercitato il salto a piedi pari
ormai sino all'altezza delle coscie ed anche più alto, in tal caso le
mani non sieno più poste sulle anche, ma bensì tenute nella posizione
16
stabilita pel secondo esercizio preliminare, ed unitamente alla forte
spinta dei metatarsi, sieno esse da tale posizione vibrate all'innanzi,
onde agevolare lo slancio del corpo. -
S 8.
MANEGGI D'ARMI.
Nel caso in cui al soldato, rimasto per lungo tempo in tale posi º
128. Per riportar il fucile dalla posizione dell' « arma al piede » ancora
in quella dell' « armà in bilancia », il soldato al comando: « In die -
BALANCE ! » (In bilancia l'arma), impugna il fucile in equilibrio,
spingendo indietro il becco del calcio in linea coi talloni.
129, Per riprendere la «posizione del porto d'armi - da quella dell'ar
ma in bilancia, o dall'altra dell'arma al piede, servirà il comando:
« Schul - TERT ! » (Portate l'armi): -
160. Tale posizione si pratica in tempo di pioggia per evitare che l'ac
qua penetri nella bocca e nell'incasso della canna, ed anche perchè
l'acciarino non si bagni. -
vato il fucile e girato sì, che l'anello superiore della correggia pervenga
in altezza del mento e la canna guardi a dritta, il cacciatore poscia
pigliando la correggia colla mano sinistra, effettua il porto d'armi. -
º
1.º la mano sinistra reca il calcio alla coscia, la dritta impugna il
mancante di esso, e con moto vivace abbassa il fucile per la distesa
del braccio; la mano sinistra poscia lo impugna all'estremità dell'in
cassatura e giovandosi dell'opera della mano destra, lo ripone a terra
come si è praticato nell' armare la bajonetta;
2.º la mano destra, nel mentre che la sinistra volge la canna a
dritta, gira la ghiéra verso la sinistra sino al puntale; per mezzo di
una stretta praticata al collo della bajonetta disincastrandola la toglie
dalla canna, che in pari tempo sia volta di fronte, ringuainando la
bajonetta stessa; il cacciatore in tal atto fissa uno sguardo sul fodero
ed a braccio naturalmente teso, impugna poi l'arma;
3.º va effettuato il porto d'armi.
In marcia sarà in modo uguale armata e disarmata la bajonetta,
il calcio però non sarà posato a terra, ma bensì l'arma per mezzo
della correggia appesa sull'antibraccio sinistro. -
171. Nel caso in cui a bajonetta armata, quindi ad arma portata sulla
spalla sinistra venisse comandato: « In - ARM ! » (Al braccio l'arma),
in allora: -
« Czako - AB ! » (Scopritevi). - - -
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228, Il soldato non faccia mai scattare il cane, se non quando si trovi
un cappellosso sul caminetto, oppure quando questo in qualche modo
sia difeso dal danno, che la percossa del cane potesse recargli.
229. A fine di promuovere l'esecuzione precisa e corrispondente allo
scopo dei maneggi voluti per la carica e pei fuochi, l'istruttore con
ceda al soldato di seguire al bisogno coll'occhio i movimenti delle
230.
" d'inchinare o di volgere il capo º
Prima d' incominciare la carica, come in generale in tutti i casi,
-
in cui il soldato debba far uso del proprio fucile qual arma da fuoco;
egli come mezzo preparatorio, tiri per quanto sia possibile la giberna
dinanzi all'anca destra; apra la giberna insieme al salvacappellosso;
apparecchi al bisogno la munizione, ed i cacciatori estraggano anche
la bacchetta dal canello applicato sul cartoccio del portabajonetta, ren
a dendola così pronta al suo ufficio.
231. e il soldato conserverà poi la giberna nella positura or ora accennata,
sino a che un ordine speciale non disponga di ritirarla; cosa che in
tempo di pace al solito si combinerà colla fine dell'esercizio, o nelle
parate
“al col dipenderà
nemico rimettersi dalle
dall'ultima scarica generale, ma
circostanze. i
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39
l. DEL CARICARE. - - - - -
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Per disporre il soldato alla carica del fucile, l'istruttore comanderà: 235.
- La - DET! » (Caricate), al che il soldato posando a terra il fucile di ( .
nanzi alla metà del corpo, come nell'ispezione d'armi, sollecitamente
effettua i necessari maneggi preparatorii. .
Nell'istruzione, la carica sarà suddivisa in cinque tempi i quali sono: 236.
1.º il pigliare e l'introdurre della cartuccia; i i - 1-
- ,i
2.º l'introdurre della bacchetta; i
3.º il battere la carica ed il rimettere della bacchetta; º
4.º il collocare del cappellosso; a -
5.º il portar l'arma, oppure l'approntar l'arma. -
; spanna dalla spalla sinistra; il pollice di essa sia disteso lungo l'in
cassatura e le altre dita sieno ritirate dalla canna e collocate sull'in
cassatura; la mano dritta invece si rechi sull'acciarino, ivi ponendo
il pollice sull'orecchia del cane, l'indice sull'inarcata anteriore della
sottoguardia e colle altre tre dita stringendo il mancante del calcio. –
Il soldato ora ritiri il cane sin tanto che senta incastrarsi la stanghetta
nella tacca di tutto punto; rechi poscia, la mano dritta, accostando
l' indice al pollice, subitamente al salvacappellosso, ivi pigli colle
suddette dita un cappellosso, appressandolo all'acciarino e girandolo
lo collochi sul caminetto, e sovr esso lo assodi premendolo col pollice;
frattanto ritorni egli l'indice ancora sul ponticello della sottoguardia
stringendo colle altre dita il mancante del calcio. -
250. Terminata che sia la carica, pel porto d'armi serve il comando:
- Hammer in die Ruh - FiNFt. (Il cane in riposo, cinque).
Il soldato facendo un mezzo giro a sinistra e riaccostando il piè
dritto al sinistro, con ambedue le mani che conservano la loro posi
tura, abbassi in pari tempo il fucile sì che stia appiombo, tenendolo a
canna volta verso il corpo ed attaccato all'avambraccio sinistro tanto
alto, che il pollice della mano sinistra sia a livello del mento. Il cane
poscia, col pollice della mano dritta sia per alcun poco ritirato oltre
la tacca dello scatto, in pari tempo colla falange media dell'indice riti
rato anche il grilletto, sino a che il cane ceduto pian piano dal polli
ce, sopraggiunga sul cappellosso, dopo di che l'indice ritorni di nuovo
sull'inarcata della sottoguardia ed il cane sia ritirato ancora di tanto,
sin che la stanghetta possa incastrarsi nella tacca di riposo. – Indi il
soldato impugnando il fucile colla mano destra al mancante del calcio,
lo addatti tosto al porto d'armi.
251. i Gli esercizii preliminari, di cui è fatto menzione nell'insegnamento
dei tempi della carica, saranno da farsi anche coi soldati di già am
maestrati, perchè ne conservino l'agilità, ma da trattarsi semplice
mente quale occupazione secondaria, senza che l'istruttore s'attenga
ad un determinato ordine consecutivo, e neppure pretenda che il sol
dato in ogni occasione effettui in connessione tutti gli esercizi preli
i
minari. - -
Nel caso che il soldato fosse obbligato a sdraiarsi per far uso del 257.
l'arma, egli per tal fine s'appoggi contro terra coll'anca sinistra e TaV. III.
col gomito sinistro. – Per la carica, passando il fucile, col calcio Fig. 4.
º
all'innanzi, in fra il braccio sinistro superiore ed il corpo, lo spingerà
indietro di tanto, ch'egli colla mano sinistra possa stringerne la bocca
conservata nella direzione del tiro. 1 ,
Nell'atto di vuotare la cartuccia, il soldato dovrà alzare per quanto
sia possibile l'imboccatura, indi colla mano destra tirare all'avanti il
fucile e collocarlo a piombo, perchè si deponga la polvere, e per con
tinuare la carica ritornarlo ancora nella positura di prima. Per collo
care il cappellosso, il fucile sia di nuovo tirato innanzi, colla mano
sinistra stretto sotto al traguardo ed il becco del calcio davanti al
basso ventre appoggiato contro terra. i , - -
-
ai - si
- IL DEL FAR Fuoco.
Dovendosi far fuoco, si darà prima l'avviso: « Feuern . (Far fuoco). 289.
Al seguente comando di: « FERTIG ! . (Approntate), il soldato con 260,
subitezza di moto atteggerà il corpo ed il fucile alla posizione pre
scritta pel collocare il cappellosso ed armerà il cane. Egli conserverà
sº
l'indice della mano destra sull'inarcata della sottoguardia e stringerà
col pollice e colle altre tre dita il mancante del calcio. Il gomito destro
sia collocato sul calcio in linea della sua costa e lo sguardo fiso sul
punto di mira. - i
Per impostare ovvero spianare l'arma approntata, l' istruttore con 261.
voce alquanto prolungata comanderà: An t . (Impostate). L'avam
44
braccio sinistro si stenda all'innanzi e la mano dritta in pari tempo
faccia salire il calcio alla spalla, sicchè il medesimo tocchi la faccia.
La mano sinistra colle proprie dita si conservi inalterabile; la mano
destra, l'indice della quale strisciando sul ponticello della sottoguardia
si reca sul grilletto, toccando colla falange media la punta di esso,
tenga stretto il mancante del calcio, premendo fortemente quest'ultimo
sino alla sua vite inferiore contro la spalla, a livello della quale sia
pure alzato il gomito, onde meglio sorreggere il calcio. La gravità del
corpo posi in equilibrio sovra entrambi i piedi; la canna guardi al
l'alto; la testa sia a norma del bisogno inclinata all' innanzi ed a
lato; l'occhio sinistro chiuso, e col destro il soldato porti in una linea
la mira, la mosca ed il punto da colpirsi.
262. Essendo che la posizione ad arma spianata, sia una condizione
essenziale per l'uso efficace dell'arma da fuoco, il soldato per mezzo
del continuo esercizio vi sia talmente abituato, ch'egli anche nella
maggior fretta non si lasci indurre, a far scoccare l'arma prima che
il calcio non sia appoggiato alla spalla e prima che la canna non si
trovi nella positura voluta. -
- i
S 10.
MIRARE E COLPIRE.
- sº
La forza per tal uopo necessaria, per i fucili attualmente in uso, 286.
viene prodotta dalla polvere da tiro, un'amalgama di nitro, zolfo e
carbone regolata a norma di determinate proporzioni, e che ha la
virtù, che toccata da una scintilla di fuoco, s'accende facilissima
mente non solo, ma che accesa si consuma quasi all'istante, anche in
quantità grande. - - - e a
Nel fucile carico, la polvere trovasi nella Camera, chiusa sull'orifi 288.
zio per mezzo del projettile. Siccome la grOssezza del ferro della canna
fa resistenza ai vapori sviluppatisi in conseguenza della combustione
della carica, la forza allora con cui cercano di dilatarsi, agisce princi
palmente sul projettile.
Il projetto adunque, non potendo divergere lateralmente, in forza 289.
della spinta dei vapori, viene cacciata dalla canna e deve seguire le
righe, facendo perciò una rotazione intorno all'asse della canna, corri
spondente ai giri di essa, e conservando tale rotazione anche dopo
aver abbandonato la canna stessa. - i ,
Dove il projettile dopo la sua uscita dalla bocca della canna, non 290.
fosse soggetto a verun'altra reazione e non trovasse alcuna resistenza,
essa colla velocità comunicatagli dalla forza della polvere dovrebbe
volare nella direzione primitiva, quindi in prolungazione dell'asse
48
TaV. III. della canna, vale a dire nella linea dell'asse; ma in ciò il medesimo
Fig. 12. viene impedito dall'influenza della propria gravità e dalla resistenza
dell'aria. :
292. Ora per fare dell'arma da fuoco un uso confacente, bisogna che il
soldato sia atto a trasportare un punto qualunque della linea del volo
sovra un punto scelto nello spazio, quindi a colpir questo col projettile.
293. Ciò avviene giovandosi della linea di mira, (ovvero della linea vi
TaV. III. suale), la quale congiunge il mirino colla mosca, formando così colla
Fig. 12. linea dell'asse un angolo, detto angolo di mira (ossia angolo visuale).
– La linea visuale cioè, in conseguenza della relazione accennata
colla linea dell'asse, viene distagliata dalla linea del volo per la pri
ma volta vicino alla bocca del fucile, e per la seconda volta interse
cata in una distanza maggiore, la di cui grandezza si regola in pro
porzione dell'angolo di mira. – Questo secondo punto d'intersecazione,
che deve combinare coll'oggetto da colpirsi, dicesi il colpo di punto in
bianco e la sua distanza dalla bocca del fucile, la portata di tiro.
294. - Per la variazione dell'angolo di mira, varia pure la portata di tiro,
secondo che coll'alzare od abbassare che si fa del mirino, il secondo
punto d'intersecazione venga dalla bocca del fucile o allontanato od
avvicinato ad essa. - -
295. Queste variazioni dell'angolo di mira, in una parte dei fucili della
fanteria risultano Servendosi del mirino ad elevazione e sui fucili dei
cacciatori sono prodotte dalla posizione confacente del traguardo.
296. L'altezza del semplice mirino di culatta, corrisponde ad una por
tata di tiro di 200 passi, e per servirsi del mirino ad elevazione, le
distanze che risultano dalle variazioni dell'angolo visuale, ne sono
lndicate sulle linee di suddivisione. -
Caso che un lato della mosca fosse rischiarato più dell'altro, sarà 301.
difficile di prenderla propriamente precisa nel suo mezzo, e non avendo
riflesso a tale circostanza, il soldato mirando di leggiero potrebbe de
viare dalla vera linea o verso un lato, o verso l'altro.
Un altro motivo, sul quale debbasi aver riguardo, onde evitare 302.
Formando la direzione del vento un angolo con quello del volo 303.
Essendo che il volo della palla alteri essenzialmente la sua figura, 304.
i 4 - -
-
º
s 11.
ESERCIZIO NEL GIUDICARE LE DISTANZE.
305. Una delle condizioni più essenziali dell'effetto che vuolsi ottenere
nel servirsi del fucile qual arma da fuoco, si è il sapere colla preci
sione la maggior possibile, quanto sia distante l'oggetto da investirsi.
Siccome tale conoscenza, ordinariamente non s'acquista in faccia al
nemico se non che per mezzo del proprio giudizio; così farà d'uopo
esercitare il soldato nel determinare coll'esattezza la più ottenibile, le
distanze entro la portata di tiro del proprio fucile.
306, Per tale scopo saranno in principio da collocarsi de' singoli soldati,
più tardi dei riparti intieri, staccati gli uni dagli altri per varie di
stanze, disponendo che il soldato pria giudichi tali distanze, poi le
misuri a passi. Questo procedere sarà da ripetersi alle medesime di
stanze, ma collocato che sia il soldato a vicenda in diversi punti, af
finchè le proporzioni relative gli restino impresse nell'occhio.
307. Il soldato in tale proposito sarà inoltre avvertito, di fissare attenta
mente i compagni collocati rimpetto a lui e di radicarsi in mente, quali
parti del corpo, della buffetteria e dell'armatura egli scorga dai diversi
punti dove ha preso posto, e come esse parti gli si presentano all'oc
chio. A fine di convincersi dell'attenzione del soldato, l'istruttore lo
interroghi intorno alle fatte osservazioni ed intorno ai motivi, che lo
indussero di calcolare una distanza determinata piuttosto in un modo,
anzichè nell'altro.
308. Essendo che ogni oggetto anche alla medesima distanza, si presenti
variato alla vista, dove o la luce che lo rischiara, o gli oggetti che lo
circondano variassero; così ne segue, che l'esercizio nel giudicare le
distanze, debba esser fatto a vicenda ed al chiaro del sole ed in giorni
foschi e nebbiosi, come pure nelle ore del mattino e della sera, avendo
pure riflesso ai cambiamenti delle forme del terreno.
309. Gli scorgimenti che per le diverse distanze possono farsi ancora
con certezza, in vero dipendono sovra tutto dalla vista buona o de
bole di ciascun soldato individualmente; ma la medesima potrà senza
dubbio acquistare assai in acutezza nell'afferrare gli oggetti, dove che
l'istruzione relativa sia condotta coll'avvedutezza conveniente allo
SC0p0.
310. L'istruttore quindi indicherà al soldato quelle parti, che in gene
rale per certe distanze sono sovra le altre riconoscibili, porgendogli
così una regola, che essenzialmente gli agevoli il poter da per sè stesso
formarsene un giudizio. -
A 400 passi la copertura del capo insieme al volto si presenta come 315.
un punto oscuro; del corpo, dalle spalle in giù, non sono più ricono
scibili le forme, i movimenti delle braccia però restano ancora vi
sibili.
In un rango la linea delle teste comparisce siccome una striscia
oscura interrotta da macchie chiare; la linea delle spalle è ancora da
distinguersi; i soldati sembrano compatti, ma possono essere enumerati.
A 500 passi, la linea delle teste di un rango, soltanto con alte co -316,
perture di capo, si presenta siccome una striscia sottile e grigia; i li
miti fra i singoli soldati scompariscono talmente, che questi solo con
una vista assai acuta, possono essere contati per gl'intervalli delle
gambe. -
A 700 passi, di un rango si mostra ancora la linea dei busti e quella - 318.
delle gambe, ed al chiaro del sole pel loro lucicare si fanno visibili
anco le armi.
A 800 e 900 passi scomparisce a poco a poco la linea delle gambe 319.
così, che quella dei busti, purchè sia rischiarata bene, si presenta so
spesa all'aria. I movimenti per le diverse direzioni, osservandoli at
tentamente, possono per tali distanze essere ancora seguiti coll'occhio.
Per rendere al soldato maggiormente utile l'esercizio nel giudicare 320.
le distanze, sarà in pari tempo da applicarsi anche quello nel mirare
sopra gli oggetti ch'egli va osservando, ed in tal guisa da assuefarsi il
suo occhio ad afferrare pel mirino e per la mosca il punto da colpirsi.
52 -
S 12.
DEL MODO DI SERVIRSI DEL FUCILE QUAL ARMA
- DA PUNTA.
321. l
ll soldato nelle proprie fazioni, assai di sovente viene in situazione,
di doversi servire o per l'attacco o per la difesa del proprio fucile g
º
qual arma da punta, egli quindi dovrà essere istrutto del come gio
º
varsi della medesima, ovvero essere esercitato nella scherma di bajonetta.
º
L'ammaestramento nel saper destramente far uso della bajonetta,
l
in generale sarà da regolarsi a norma dei principi stabiliti per gli al
º
tri esercizii; ma il medesimo vorrà essere preparato dall'abilità nel
l'attuare le movenze sciolte delle membra, nel correre e nel saltare. l
323, º
Siccome l'istruzione nella scherma di bajonetta, otterrà soltanto un
buon successo, allorquando il soldato intenda bene lo scopo dei movi
menti eseguiti; l'istruttore perciò sia munito di un'asta da scherma,
a fine di poter colla medesima accennare i corrispondenti contro-mo
vimenti e per tal modo rendere visibili e la causa e l'effetto,
L'asta da scherma dovrà sorpassare in lunghezza il fucile a bajo
netta armata almeno di un piede; la sua metà superiore sia coperta
di roba leggiera e la sua estremità munita di un pomolo molle.
325. In principio dell'istruzione il soldato sortirà per l'esercizio nella
scherma semplicemente col fucile, ma in seguito anche colla buffetteria
e colla muciglia. - - - -
326. Dopo che l'istruttore avrà al bisogno fatto armare la baionetta, egli
comanderà: - Zum Fechten - STELLUNG! . (Per la scherma, in posizione);
Tav. IV. a questo comando il soldato volgendo in dentro la punta del piede si
Fig. 1, 2. nistro sin che questo stia perpendicolare alla fronte, e girando mode
ratamente il busto a dritta, ritira direttamente il piè dritto per la lun
ghezza d'un piede e mezzo e mette la bajonetta in resta. – La punta
del piede sinistro in tale positura formi con ambidue i talloni una li
nea retta; il piede destro sia perpendicolare sopra questa; il ginocchio
sinistro inclini all'avanti sin oltre la metà del piede, il dritto si pie
ghi avanti sin passata la punta del piede e la gravità del corpo sia
equilibrata SOVra entrambi i piedi. – Il busto conservi la tenuta ritta
e sciolta; la spalla destra in conseguenza del giro sia ritirata; il volto
diretto preciso all'avanti; le mani stringano fortemente il fucile, spin
gendo a difesa del petto la punta della bajonetta alquanto a sinistra,
affinchè l'occhio dritto possa fissare l'avversario.
Al comando: « Schul - TERT! » (Portate l'armi), il soldato unita
mente al mezzo giro a sinistra, eseguisce il porto d'armi e riprende
la posizione a piedi uniti. -
10.ºa -dritta,
bassa Ausſalla sinistra).
(Stoccata) - Rechts (Links) tief parirtt. (Parata
- - e
S 15.
ONORI MILITARI.
361. Il soldato non essendo armato del fucile, per salutare un superiore
che trovasi fermo rimpetto a lui, solleverà la mano destra in modo
simile a quello, prescritto per la mano sinistra nel mettersi alla pre
ghiera, recandola alla copertura del capo e rimanendo in tale positura
per la durata di tre battute di marcia, indi rimettendosi ancora.
362. Passando un superiore dinanzi al soldato, questo volgendo la testa
Verso la parte donde viene il superiore, alla distanza di tre passi presta
59
il saluto accennato colla mano destra, accompagna il superiore collo
sguardo girando adagio il capo, e rimettendosi quando quegli siasi
allontanato di tre passi.
Dove un soldato, essendo senza fucile, dovesse passare dinanzi ad 363.
un superiore o dinanzi ad una sentinella, egli avvicinatosi di tre
passi, presta il saluto volgendo in pari tempo la testa verso la parte
corrispondente. Oltrepassato ch'egli sia di altri tre passi, si rimetterà.
Incontrandosi in un personaggio della Famiglia Imperiale, il sol
dato alla distanza di tre passi farà fronte, effettuerà il giro di testa
ed il saluto, indi si rimetterà tosto che il personaggio della Famiglia
Imperiale Sia oltrepassato di tre passi. -
Caso che il soldato portasse alcuna cosa in una mano, ogli in pas 365.
sando saluterà la Famiglia Imperiale, un superiore od una sentinella
colla mano libera. Portando però qualche cosa con ambedue le mani,
egli col giro di testa presterà il saluto.
Il soldato di fanteria, essendo armato del fucile e passando dinanzi 366.
ad un superiore, o dinanzi ad una sentinella, s'atteggerà sempre al
porto d'armi sulla spalla sinistra, e saluterà col giro di testa.
Dinanzi alla Famiglia Imperiale, il soldato di fanteria al porto 367.
d'armi farà fronte, volgerà la testa, presenterà l'arma, indi rimetten
dosi al porto d'armi, continuerà la sua strada.
Il cacciatore, incontrandosi in un superiore, contemporaneamente al 368.
giro di testa, stringerà colla mano dritta il mancante del calcio ed il
soldato armato della carabina, impugnerà il calcio stesso ed entrambi,
rimettendosi dal giro di testa, riporteranno ancora la mano destra sulla
correggia. – Dinanzi alla Famiglia Imperiale, prima di prestare il sa
luto or ora accennato, essi faranno fronte.
Nell'incontrarsi nel Santissimo, il Soldato sia esso armato del fu 369.
cile o no, farà fronte e si porrà in ginocchio per la preghiera. – Por
tando però alcun che nella mano, egli non si soffermerà punto, ma
passerà oltre come dinanzi ad un superiore.
Portando il soldato l'arma a pioggia, egli conserverà tale positura in 370.
qualsiasi occasione, eccetto il caso, dove andando solo per istrada, s'in
contrasse nel Santissimo, davanti al quale dovrà far fronte e mettersi
alla preghiera. -
372. Nei casi, ove il soldato di fanteria come sentinella, a senso delle
norme stabilite nel regolamento di servizio, debba portar l'arma al brac
cio, il cacciatore unitamente al giro di testa recherà la mano destra al
mancante del calcio; nei casi all'incontro, in cui il fantaccino è obbligato
a presentar l'arma, il cacciatore porterà il fucile per isbieco dinanzi
al corpo. Per tal uopo egli torrà via il fucile dalla spalla destra, come
nei primi due movimenti dell' « In die Balance » (In bilancia l'arma),
impugnando alla distesa naturale del braccio, colla mano destra il
mancante del calcio. Il cane tocchi il corpo vicino all'anca destra, la
correggia guardi di fronte e la mano sinistra trovisi a livello della
spalla sinistra. Dopo che il superiore si sia allontanato, il cacciatore
si rimetterà. Gli stessi onori presterà il soldato armato della carabina
essendo di sentinella.
- S 14.
PosIZIONE ED ESERCIZIO DEL TAMBURINO.
373. Il tamburino porta la cassa sulla bandoliera, appesa per mezzo del
proprio uncino sull'anello del cerchio superiore. La pelle maestra sia
inclinata a dritta e le bacchette tengansi superiormente ad essa, pronte
a servirsene. Trovandosi la truppa in riposo, il tamburino, rimesse che
abbia le bacchette nei passanti della bandoliera, potrà posare a terra
la cassa così, che la vite d'accordo guardi in sù e la pelle maestra di
fronte. Nelle marce all'incontro, come pure in tutte le altre occasioni,
in cui il tamburino durante il movimento non debba essere pronto a
battere la cassa, questa per mezzo della propria bretella, sia appesa
sulla spalla sinistra per modo, che la pelle di risonanza venga a po
sare sulla schiena, -
s 15
PosizionE ED ESERCIZIO DEL CORNISTA
E DEL MUSICANTE.
375. n cornista porta il corno, col mezzo del cordone appeso sulla
spalla sinistra al fianco dritto così, che il medesimo tocchi la coscia.
61
La mano destra, alla distesa naturale del braccio tiene il bocchino in
modo, che il pollice posi sull'inarcata della tuba e le altre dita strin
gano i giri dal di fuori. Questi guardino di fronte, e la campana sia
diretta alquanto all'ingiù. Nelle maree, come pure nel frattempo in
cui la truppa riposa, il corno potrà portarsi sotto al braccio sinistro.
Il bocchino sia legato al corno ed in tempo di gran freddo deposto nella
saccoccia e piantato ancora sul corno, appena sia da darsi un segnale,
Nella posizione per la preghiera, il cornista alza la mano sinistra 376.
come pel saluto, e nell'inginocchiarsi leva colla medesima la copertura
del capo. Nel giurare egli colla mano sinistra terrà il corno a bocchi
no rivolto in alto, dinanzi alla metà del corpo, la qual mano piglierà
anche la copertura del capo, levata ch'essa sia.
Il musicante porta l'istrumento nella mano destra, e dove il me 377.
desimo sia lungo, sul fianco destro al piede, senza collocarlo a terra.
Riguardo ai movimenti da effettuarsi, egli si attenga alle norme di
già stabilite.
S 16.
POSIZIONE ED ESERCIZIO DEI ZAPPATORI
E DEI GUASTATORI.
Presso la fanteria e presso i cacciatori, il zappatore porta l'ascia, 378.
per mezzo della correggia appesa sulla spalla destra, come si pratica
col fucile da cacciatore. Nella posizione per la preghiera, il medesimo
effettuerà il movimento del Saluto colla Imano sinistra; dovendosi in
ginocchiare, porterà prima l'ascia col manico rivolto all'insù, sul
fianco destro al piede, ma prima del giurare la collocherà in modo
simile a terra dinanzi alla metà del corpo.
Gli arnesi dei guastatori presso la fanteria e presso i cacciatori, 379.
il corredo portatile da campo delle truppe del genio e dei pionnieri
armati di fucile, sono a Senso delle norme stabilite su tale rapporto,
aggiustate sul dosso del soldato in modo, che per la posizione e l'eser
cizio non riesca necessario altro avvertimento speciale, Se non che i
guastatori della fanteria debbano sempre portare il fucile appeso colla
correggia, e che in tale posizione, per prestare gli onori debbano alla
distesa naturale del braccio, impugnare il fucile al di sopra dell'ac
ciarino.
Il zappatore dei pionnieri, si regolerà pure a norma delle istru 380.
zioni finora compartite, ed il pionniere portante le seghe, le appen
derà per mezzo della cinghia sulla spalla destra così, che la Sega a
telajo stia all'infuori e che il manubrio superiore della Sega grande,
(segone) posi accanto alla spalla dritta. La mano destra, a braccio teso
con naturalezza, stringerà la cinghia. Nella posizione per la preghiera
il soldato che porta le seghe, farà il movimento del Saluto colla mano
62
sinistra; nell'inginocchiarsi terrà la sega orizzontalmente colla mano
destra e nel rizzarsi in piedi riporrà la stessa alla positura di prima.
Pel giuramento il medesimo collocherà dinanzi alla metà del corpo la
sega a terra, stringendola al manubrio volto a sinistra colla mano
manca, la quale poscia piglierà anche il giaco.
381. Il pionniere carico del doppio arnese da guastatore, porterà ambi
due i badili per isbieco sulla spalla destra e ne stringerà i manichi
colla mano dritta in altezza dell'anca. Nella posizione dell'arma al
piede, il pionniere levando i badili con ambe le mani dalla spalla, li
collocherà col rovescio volti di fronte, colle punte di essi dinanzi al
piede destro a terra, colla mano stringendone i manichi.
382. I movimenti del mettersi alla preghiera e dell'inginocchiarsi per la
medesima, si eseguiscono colle note osservazioni, del pari anche quello
del giurare colla differenza però, che i badili sieno collocati ritti a
terra dinanzi la metà del corpo; ad avambraccio tenuto orizzontal
mente, sieno stretti i manichi colla mano sinistra, la quale piglia an
che il giaco, levato ch'esso sia di testa.
383. I movimenti di cui qui si è fatto cenno, saranno da effettuarsi dai
zappatori e guastatori unitamente all'altra truppa; rispetto però al
porre ad effetto le disposizioni risguardanti altri movimenti, essi non
si smuoveranno punto dalla loro posizione.
CAPIT0L0 SECOND0. a
S 17.
PRELIMINARE.
L'ammaestramento del soldato in riga, forma la base della sua 384.
idoneità per essere impiegato in riparti maggiori; esso richiede un
procedere accorto, per mezzo del quale debbasi produrre che la con
cordanza necessaria nell'esecuzione dei movimenti gli divenga un'abi
tudine, senza pregiudicare il portamento libero, non istentato della
persona, nè la destrezza, nel far uso delle membra, ch' egli ebbe ad
acquistare nell'istruzione individuale.
I movimenti ed i maneggi d'armi, saranno da eseguirsi in riga da 385.
ciascun soldato individualmente a senso delle norme stabilite nel pri
mo capitolo, ma simultaneamente da tutti gli uomini. -
S 18.
POSIZIONE DELLA RIGA.
Per la formazione di una riga, i Soldati destinativi si collocheranno 391.
a gradazione d'altezza dalla dritta verso la sinistra in una linea tanto
vicini l'uno all'altro si, che ciascuno in singolare si possa muovere
64
perfettamente libero ed indipendeute, e che possa far uso delle braccia
e delle mani e con queste maneggiar l'arme, senza essere nè d'impe
dimento al suo vicino, nè essere da lui incomodato.
In conseguenza i due uomini che si stanno accanto, non s'accostino
sino a toccarsi coi gomiti, ma solo di tanto, che l'intervallo che ne
risulta, comporti pressochè la metà larghezza d'una mano; (cioè si
tengano a leggiero contatto).
391. Le spalle, come pure i talloni di tutti gli uomini devono formare
una linea retta, che chiamasi linea di fronte.
392. Il comandante della riga esamini la posizione di ciascun uomo ed
all'uopo la rettifichi, osservando d'impedire segnatamente, che gli uo
mini non s'accostino di troppo, cosa alla quale facilmente si lasciano
indurre i principianti per difetto di disinvoltura.
393. Allorquando i soldati, nel modo accennato, saranno messi in posi
zione, cioè a dire, posti in ordinanza, si collocherà sopra ciascun'ala
del rango o un sottufficiale, o un sottocaporale o capopattuglia, od an
che qual facente funzioni, un soldato di già ammaestrato; indi si se
gnerà il centro, destinandovi per tal fine o l'uomo del centro, oppure
quello che trovasi a dritta di questo, in fine si ripartirà tutta la gente
in paja (coppie), a cominciare dall'ala destra, senza computarvi i gra
duati.
394. L'istruttore per tal fine determinerà il primo uomo dell'ala destra
col numero uno, il seguente col numero due, il vegnente ancora col
l'uno e via dicendo sino all'ala sinistra, per cui nella suddivisione po
trà rimanervi anche un uomo solo. Per assicurarsi dell'attenzione dei
soldati, l'istruttore disporrà, che in seguito la ripartizione sia fatta da
loro enumerandosi a voce alta ciascuno per sè stesso.
S 19.
ALLINEAMENTO.
395. All'uopo d'istruire i soldati di un rango nel rilevare e rettificare
la linea di fronte, l'istruttore col comando: - Zur Richtung, Chargen
MARSCH ! » (Per l'allineamento, graduati, Marsch), farà qual prelimi
nare, avanzar direttamente i graduati d'ala, comanderà: « HALT! »
(Alto), appena che questi avranno raggiunta la linea scelta a volontà,
la quale però nell'istruzione non dev'essere distante dalla primitiva
posizione di più di sei passi, indi si recherà ad una o l'altra ala, per
stabilire la voluta linea di fronte.
396. I graduati d'ala avanzatisi, fanno poscia senza comando, un giro
intiero verso il lato, dove trovasi l'istruttore, rettificano la loro posi
zione soltanto a seconda de' suoi ordini, e senza attendere altra dispo
sizione speciale si rimettono con un giro doppio, opposto a quello di
prima, appena che l'istruttore abbia lasciato l'ala.
65
Nell'istruzione primitiva, i soldati saranno individualmente fatti 397.
entrare nella linea segnata dai graduati d'ala, collocandosi cioè il
comandante dinanzi all'uomo, cui tocca ad avanzarsi pel primo ed
insegnandogli ch'egli al comando: « Rechts (Links) richt - EUCH! »
(A dritta, a sinistra, allineatevi), debba direttamente muoversi all'in
nanzi, dividere l'ultimo passo in tre piccoli che succendonsi presta
mente, volgere la testa dal lato dell'allineamento, collocarsi nel debito
modo accanto al suo vicino, e prontamente allinearsi sopra di lui.
Il comandante poscia avvertirà l'uomo chiamato ad avanzarsi, che 398.
egli per essere allineato, coll'occhio che trovasi dal lato dell'allinea
mento, debba vedere il suo secondo vicino, e scorgere un'ombra della
fronte seguente e che quindi in proporzione conveniente debba avanzarsi
o retrocedere, quando, entrato che sia in linea, se n'accorga ch'egli non
possa vedere tanto della fronte, come dovrebbe, oppure ne vegga di più.
Per esaminare l'allineamento, il comandante del rango si collocherà 399.
lateralmente e distante di alcuni passi dall'ala donde parte l'allinea
mento, ed ove fosse necessaria una correzione, egli si recherà dall'uomo
che appunto si era avanzato, esaminerà e rettificherà la sua posizione,
lo informerà intorno al motivo dell'errore commesso, ed a seconda dei
casi lo farà retrocedere nella posizione di prima, onde fargli ripetere
l'allineamento.
In tal guisa si comanderà ad uno ad uno dei soldati di portarsi 400.
sulla linea di fronte designata, ed entrato che sia l'ultimo, l'istruttore
comanderà: « Habt - ACHT ! » (Attenzione), al che tutti rivolgeranno la
testa di fronte. -
S 20.
GIRI DI CORPO.
S 21.
MARCIA DI FRONTE, DI FIANCO ED ALL INDIETRO.
A16. Dovendo il rango avanzarsi in guisa, che la linea di fronte colla
direzione della marcia formi un angolo retto, l'istruttore innanzi di
dar principio al movimento, farà di ritrovare qual punto di direzione
un oggetto possibilmente lontano, ma ben visibile, collocato in linea
perpendicolare alla fronte del rango. Tale oggetto di direzione sarà
additato al graduato dell'ala destra, che serve di guida alla marcia del
rango e che per stabilirne la direzione da mantenersi, si sceglierà al
cuni punti intermedi. -
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coNVERsIoNE.
Qualora la fronte di un rango coll'avanzarne un'ala, venga cam 437.
biata in guisa, che la linea di fronte colla posizione abbandonata for
72
mi un angolo; il movimento per tal fine effettuato, e che potrà essere
tale da raggiungere l'angolo retto, chiamasi conversione:
438. Nell'eseguire una conversione colla riga in fronte, farà d'uopo
distinguere l'ala convertente, il centro e l'ala del perno, i quali co
stantemente dovranno conservarsi in una linea retta, ed in tale rap
porto regolare il loro movimento come conviene.
439. Per dar principio ad una conversione di piè fermo, l'istruttore
comanderà: - Rechts (Links) schwenken - MARSCH ! » (Convertere a
dritta, a sinistra, Marsch), al che tutto il rango si pone ad effettuare
il movimento.
440. Il graduato all'ala
convertente da princi
pio marcerà diretta
mente all'innanzi, en
trando appena dopo al
cuni passi nella con
versione ed avvertirà
in tal mentre di non
Scostarsi dal suo vicino
e di volgere di tanto in
tanto uno sguardo ver
S0 il perno, a fine di
mantenere allineati so
pra il medesimo, gli uo
mini i più prossimi a
lui. -
S 25.
MANEGGI D'ARMI.
I maneggi d'armi sieno nel rango da tutti gli uomini effettuati con 446.
atto di simultà, di brevità e di prestezza; le quali cose saranno in
particolar modo da richiedersi nei maneggi, che si praticano siccome
dimostrazioni d'onore. - - -
Avendo l'istruttore per fine di esercitare i maneggi d'armi, egli pre A47.
liminarmente comanderà: « Chargen beim - FUSS ! » (Graduati l'arma
al piede), al che i graduati si porranno alla posizione ordinata e vi
rimarranno per tutto il tempo dell'esercizio dei maneggi d'armi.
I maneggi d'armi col fucile della fanteria, si porranno in esecu 448.
zione nell'ordine seguente:
1.º - In - ARM1 . (Al braccio l'arma) - Schul - TERT! » (Por
tate l'armi). - -
S 24.
CARICARE E FAR FUOCO.
452. L'esercizio nel caricare e far fuoco col rango, qual preliminare per
l'uso dell'arma da fuoco in riparti maggiori, sarà da trattarsi con
ispeciale attenzione.
453. Essendo il movimento libero delle membra una condizione indispen
sabile pel maneggio conveniente del fucile; l'istruttore si accerterà
prima, se i soldati non stieno più ristretti di quello ch'è stabilito per
la posizione del rango. - -
S 25.
DIMOSTRAZIONI D'ONORE.
463. Alloraquando un superiore s'avvicini al rango, il comandante al
porto d'armi si colloca distante di quattro passi dinanzi al primo
uomo dell'ala, verso la quale si dirige o l'ufficiale, od un superiore
di più alto grado. Appressandosi questi sino a 30 passi l'istruttore, fa
cendo un giro intiero verso il rango, e nella fanteria recando anche
il fucile al braccio destro, comanderà: Glied rechts (links) - SCHAUTI,
(Rango, teste a dritta, a sinistra); indi nella fanteria, caso che il supe
riore fosse un ufficiale stabale o vestisse un rango ancora più alto,
comanderà: - Präsen - TIRTI . (Presentate l'armi), recando in uno an
che i graduati del rango il fucile al braccio destro; poscia senza smuo
versi dalla sua posizione, l'istruttore farà rapporto della forza del suo
riparto. º
CAPIT0L0 TERZ0.
S 26.
PRELIMINARE.
Il plotone è l'unità, che forma la base allo scompartimento tattico li66.
della truppa, e l'ammaestramento in tale frazione, che è la minima,
deve porgere al soldato una guida, che lo renda idoneo ad ogni evo
luzione tattica. :
Le fazioni, alle quali un plotone possa prender parte per coope h67.
rare al loro compimento, non sempre sono condizionate da evenienze
omogenee, per cui esse richiedono anche delle norme diverse.
Dove le condizioni, in cui un plotone entra in fazione, richieg 468.
gano un movimento regolare e simultaneo, come pure la cooperazione
in ordine compatto di tutta la soldatesca combattente; questa allora
sarà collocata in due righe l'una dietro l'altra, guernita sulle ale da
graduati e considerata siccome un riparto per sè stesso isolato.
I principi, a norma dei quali un plotone debba in tale rapporto 169.
essere messo in posizione; essere posto in movimento ed in fazione,
saranno impartiti al soldato per mezzo dell'ammaestramento in ordine
serrato. -
Una truppa, che in ordine serrato s'avanzi ad arma bianca all'at 470.
tacco, dovrà nella maggior parte dei casi, nel mentre che la medesima
s'appressa al nemico, esporsi per lungo tempo al suo fuoco di mo
schetteria, senza poterlo essa stessa contracambiare. A fine adunque
di far valere in occasioni simili l'effetto delle proprie armi da fuoco,
d'ordinario si stacca una parte proporzionata dalla truppa destinata
all'assalto, coll'incarico di mantenere un fuoco vivace.
L'incumbenza che in allora tocca al plotone impiegato in guisa la71.
simile, non avrà mai un carattere indipendente, ma rimarrà sempre in
connessione colle imprese della truppa serrata, e nel porle in opera, col
mezzo d'un uso efficace delle armi da fuoco le renderà in certo modo
maggiormente compiute.
Per corrispondere con buon successo a tale aspettativa, gli uo 472.
mini combattenti del plotone saranno formati in un rango più o meno
diradato, il quale facendo fuoco progredirà o dinanzi la fronte della
truppa serrata, od in linea con essa, e che in tali mosse sarà pure di
retto dai propri graduati, - - - - - -
78 -
Sezione Prima.
Ammaestramento del plotone nell'ordine serrato.
S 27.
POSIZIONE DEL PLOTONE.
La posizione del plotone risulta, allorquando i soldati armati del
fucile sieno ordinati a rango d'altezza in due righe collocate l'una
dietro l'altra e guernite sulle ale da graduati.
L'intervallo da mantenersi infra le due righe, chiamasi distanza di
riga o di rango, e che dalla linea dei talloni della riga anteriore, sino
a quella della riga posteriore, deve comportare la doppia larghezza di
un uomo, ovvero tre piedi circa.
Gli uomini della prima riga, OSServando le regole conosciute, stieno
a contatto leggiero verso l'ala destra, e quelli della seconda riga di
rettamente dietro ai loro capifila, avvertendo di mantenere la stabilità
distanza di rango. -
h87. I due uomini collocati l'uno dietro l'altro nel modo accennato,
diconsi una fila, dove ne manchi l'uomo posteriore, dicesi esser dessa
una mezza fila, e viene collocata nel centro del plotone.
A88. Presso la fanteria e presso i cacciatori, dei graduati addetti ad una
compagnia si computano per cadaun plotone un ufficiale, un sergente
di fanteria o de cacciatori in qualità di comandanti di plotone; inol
tre un capoposto e due caporali di fanteria o de cacciatori.
189. Il comandante di plotone si comporterà nel modo di già indicato, e
dei tre graduati, si collocherà il capoposto, in un plotone di numero
pari, sull'ala destra ed in un plotone di numero dispari, sull'ala sini
stra in prima riga; un caporale di fanteria o de cacciatori si porrà
sull'ala opposta di questa riga ed il terzo sottufficiale prenderà posi
zione in seconda riga di dietro al capoposto.
Caso che i suddetti graduati non fossero presenti nel numero com
pleto essi dovranno essere rimpiazzati da idonei facenti-funzioni, affin
chè il plotone in tutte le evenienze sia provveduto dei graduati richie
sti per la sua direzione. -
Allorchè la posizione del plotone sia con tali osservazioni compiuta, 496.
sarà il riparto suddiviso in paja (coppie), ed il comandante di plotone
a suo giudizio destinerà in ciascuno di essi l'uomo il più abile e de
stro a guida-anello della catena, e come tale lo indicherà pure agli
altri uomini della coppia di fila. I soldati nella ripartizione delle cop
pie di fila, osservino di fare da per loro la numerazione nel modo pre
scritto per la scuola di riga, e ciascun uomo della seconda riga in tal
atto si farà proprio il numero del suo capofila. i
Alla ripartizione delle coppie di fila, dovrà seguire quella dei branchi, 497.
pel qual uopo il comandante diplo- Branco Branco
tone determinerà il centro di que- r- ri-r ra-r-i-, i Ti
sto in modo, che le coppie di fila, IrsI SI IS
come vennero destinate, rimanga- i 2 4 2 , i 2 a 1 o 1 ie a io , io a
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d.
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498. Ciascun uomo nella posizione del plotone, dovrà conoscere i suoi
compagni circonvicini e sapere a qual coppia di fila ed a qual branco
egli appartenga, affinch'egli in tutte le evenienze sia in grado a tro
vare all'istante la sua piazza.
499. Caso che un plotone della fanteria sortisse colla bandiera, il ban
derale si collocherà distante due passi dinanzi la prima fila dell'ala
dritta, e dovendo il plotone porsi in marcia, si collocherà ad egual
distanza davanti al centro del plotone.
Nelle truppe del genio il numero dei graduati di una compagnia è
determinato in modo, che ciascun plotone possa ottenere un ufficiale,
un sergente, due capiposti e tre caporali. Di questi graduati l'ufficiale
si presenta qual comandante di plotone; il sergente ed i due capiposti
occupano le piazze assegnate presso la fanteria al capoposto ed ai due
caporali, ed i tre caporali saranno uniti agli altri soldati e formeranno
le file d'ala, qualora non fossero destinati a servire da facenti-funzioni,
Del rimanente il porre in posizione il plotone presso le truppe del ge
nio, sarà similmente messo in pratica avendo riguardo alle osservazioni
prescritte per la fanteria e pei cacciatori.
501. Dove i soldati sortissero col corredo portatile da campo, quelli che
portano i picconi ed i badili formeranno la prima riga, mentre che
quelli portanti gli altri arnesi, saranno da ripartirsi nella seconda riga.
EEIaEEEEEEEIZIZIEIEIZIEIZETTTTTTTTT
LIZIOTETTATA TATTTTTTTTTTTTTTTaTaTaT
a Portapicconi. - g Portachiodi.
b Portabadili. h Porta arnesi diversi.
c Portavanghe. i Porta seghe a telajo.
d Porta-ascia. k Porta segoni.
e Porta-accetta. o Soldati non portanti arnesi.
f Portagangheri C Sottufficiali.
-
83
Presso i pionnieri, dei graduati appartenenti alla forza di una com 502.
pagnia, tocca a ciascun plotone un ufficiale o sergente in qualità di
comandanti di plotone; di più un capoposto e tre caporali, e provve- :
duti che sieno in tal modo i plotoni, rimarranno disponibili ancora
un sergente e due capiposti. Con questi graduati saranno anzitutto da
occuparsi in cadaun plotone le piazze determinate per un plotone
della fanteria, e dove, detratti i facenti-funzioni per caso necessari, vi
rimanessero ancora dei graduati in di più, questi saranno alla di
stanza di rango da collocarsi di dietro ai graduati d'ala della seconda
riga. La formazione e la ripartizione dei soldati armati di fucile ap
partenenti al plotone, saranno anche presso i pionnieri da praticarsi
a senso delle norme stabilite per la fanteria e pei cacciatori.
Nel caso in cui i pionnieri fossero muniti del corredo portatile da
campo, quelli che portano i picconi saranno collocati in prima riga,
e quelli che portano i badili nella Seconda.
Z la dia alalalalal Al l
; - - GTECIZIA TEEEOUo
S 28
DEI MEZZI PER AGEVOLARE IL PORSI IN ORDINANZA
ED IN MOVIMENTO.
507. Nel porre il plotone in ordinanza ed in movimento nell'ordine
serrato, talvolta si presentano delle circostanze che richiedono l'ap
plicazione di norme di già conosciute, senza che per esse nè si alteri
la forma del plotone, nè ch'esse sieno in immediata comunicazione
collo scopo tattico. – I movimenti che perciò ne risultano, servono
ad agevolare l'istruzione e la pratica, e come tali vogliono essere
considerati. -
509. Per disporre che il plotone entri nella linea indicata, si coman
derà: - Rechts (Links) richt - EUCH ! » (A dritta, a sinistra, allineatevi),
al che le file s'avanzano a scaglioni verso la nuova linea di fronte,
sortendo cioè a tale comando soltanto la fila dell'ala d'allineamento
insieme al graduato in Seconda riga, e spiccando il passo ogni se
85
guente fila appena dopo, che la fila attigua stante verso l'ala d'alli
neamento, siasi avanzata di un passo. L'uomo in prima riga di cia
scuna fila osserva quanto venne insegnato nell'istruzione di riga; gli
uomini della seconda riga spiccano il passo simultaneamente ai loro
capifila, dividono del pari a loro l'ultimo passo in tre piccoli, cer
cando in tal modo di coprirsi e di porsi alla distanza di riga, e con
uno sguardo fissato verso la parte dell'allineamento, di acquistare la
linea di fronte. Il comandante di plotone accertatosi dell'osservanza
di queste norme, comanderà infine: « Habt - ACHT ! » (Attenzione),
dopo di che la prima riga rivolgerà le teste di fronte.
Dovendo il plotone essere allineato nella posizione che occupa, il 510.
comandante di plotone preliminarmente comanderà: « Zur Richtung,
rickwärts - MARSCH! » (Per l'allineamento, in addietro Marsch), al
che retrocede tutto il plotone ad eccezione dei graduati d'ala in prima
riga, sino a che segue il comando: « HALT ! » (Alto). Le regole per
determinare la nuova linea di fronte e quelle per recarsi sulla mede
sima, saranno da osservarsi nel modo di già conosciuto.
Per rovesciare la fronte o per rimetterla, il comandante di plotone 511.
senza avere riguardo alla momentanea formazione darà l'avviso: « Zug
verhehren (herstellen) ! » (Rovesciare il plotone, rimetterlo), indi al co
mando: » Rückwärts (Vorwärts) - FRONT! » (In addietro, in avanti,
fronte), oppure a quello di: - Mit Zueion riickwärts (vorwärts) -
FRONT! » (A due in addietro, in avanti, fronte), farà eseguire il doppio
giro a file semplici o doppie. Essendo nel plotone una mezza fila, l'uo
mo rispettivo, rovesciata che sia la fronte, si recherà dalla prima nella
seconda riga, ritornando poi ancora al suo posto, rimessa che siasi la
fronte. - In egual modo si comporterà pure un singolo graduato d'ala,
A fine di trasportare la fronte colla prima riga in testa, in un'al 512.
tra linea, ciò si effettuerà per mezzo di un cambiamento di fronte. In
concordanza colle norme stabilite pei giri, per un cambiamento di fronte
a dritta od a sinistra non s'intenda, se non che il traslocamento della
fronte in uno dei fianchi, e per un cambiamento di fronte col mezzo
giro a dritta od a sinistra, l'occupazione di una linea che sia diagonale
alla posizione di prima; tali movimenti però saranno sempre da porsi
in pratica osservando corrispondentemente all'uopo le norme stabilite
nei seguenti paragrafi,
Dovendo finalmente la fronte del plotone, la prima riga in testa,
essere trasportata là dove trovasi il dorso, il comandante di plotone
comanderà: « Front und Flügel veràndern t Rechts - UM ! « (Cambia
mento di fronte e di ala, giro pel fianco dritto); dopo di che, ad ecce
zione del graduato sull'ala sinistra in prima riga, tutto il plotone
farà il giro ordinato. Al susseguente comando: « MARSCH ! » (Marsch),
l'intiero plotone, eccetto che il graduato suddetto, si porrà in marcia
e la seconda riga si accosterà tosto alla prima. I graduati sull'ala dritta
86
in prima riga faranno due conversioni intiere a sinistra immediata
mente consecutive, avanzandosi poscia lungo la primitiva linea di fronte
della prima riga sino a tanto, che arrivino al graduato dell'ala sini
stra rimasto fermo, dove con un giro intiero a sinistra si rimetteranno
in fronte, prenderanno la distanza di riga e si terranno immobili.
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Della gente, ciascuna fila si avanzerà direttamente da principio a
passo breve, poi in proporzione dello spazio risultato al passo intiero;
farà la conversione sull'istesso punto dove l'avevano fatto i graduati
dell'ala destra; progredirà in direzione della primitiva linea di fronte;
per mezzo di un giro intiero a sinistra si rimetterà in fronte, ivi pren
dendo la distanza di riga e ponendosi al contatto leggiero di gomiti co
me di regola. Le file si facendo, rileveranno l'allineamento volgendo uno
sguardo verso l'ala destra, e la seconda riga cercherà pure di coprirsi.
Tosto che i graduati dell'ala dritta si sieno rimessi in fronte, quello
dell'ala sinistra, facendo pure il giro a dritta, si recherà alla sua piazza.
514. La terza riga di un plotone di piomnieri, munito del corredo porta
tile da campo, osserverà le regole stabilite pella seconda riga non solo
nei casi sinora citati, ma eziandio in tutti gli altri movimenti del
plotone.
S 29.
MARCIA DI FRONTE, DI FIANCO ED IN ADDIETRO.
515. Dovendo il plotone in ordine serrato avanzarsi in linea retta, il co
mandante di plotone determinerà un punto di direzione e lo additerà
al graduato d'ala in prima riga, affinchè questo possa convenientemente
fare da guida alla marcia.
516. A fine di agevolare al plotone di potere simultaneamente porsi in
marcia, il comandante di plotone innanzi ch'essa incominci, per pre
venirne i soldati darà l'avviso: - Marschiren t . (Marciare), il quale
avviso però non lo ripeterà più, dove la marcia fosse stata interrotta
solo per un breve istante. -
517. L'atto del porsi in marcia avrà luogo al comando - Zug - MARSCHt,
(Plotone Marsch), a senso delle norme stabilite nella scuola di rango. Gli
87
uomini della seconda riga, in fra il movimento restino coperti sopra
i loro capifila e mantengano la prescritta distanza di riga.
Dove durante la marcia riesca necessario di appoggiare verso l'uno 518.
oe eeeeeeeeeee
ceoeeeeeeeeeeeee
&
Per riprendere la linea perpendicolare della marcia dopo questi due 519.
movimenti, farà d'uopo disporre quanto stabiliscono le regole di già
Conosciute.
A fine di ordinare una conversione marciando, il comandante di 520,
plotone darà l'avviso: « Rechts (Links) schwenken ! » (Conversione a
drilla, a sinistra), al che il graduato sul perno darà il comando cor
rispettivo pel principio della conversione, ed all'avviso di voce od al
cenno di mano del comandante di plotone, darà il comando, perchè
la marcia sia continuata in linea retta. o,
Qualora i soldati per mezzo di ripetuti esercizii fatti per una du
rata conveniente di tempo, si saranno assuefatti ad un movimento
uniforme e slanciato, farà duopo esercitarli anche nel passo ginnastico.
Questo movimento sarà da incominciarsi al comando: « Im Lauftritt -
MARSCHI (Al passo ginnastico, Marsch) nel modo conosciuto e senza
precipitarlo continuato con calma e disinvoltura. - -
Per scemare la celerità del movimento si darà il comando: a Im - 532.
SCHRITT! » (Al passo ordinario), e per farlo cessare totalmente, si -
S 50.
FORMAZIONE DEL PLOTONE IN FILE SEMPLICI
O DOPPIE.
256, Essendo che le strade in uso per la qualità loro non concedano sem
pre la marcia in fronte col plotone, così ne segue la necessità di una
formazione, nella quale si possa effettuare il movimento regolare sulle
strade le più anguste non solo, ma che agevoli anche lo schieramento
verso ogni lato. -
527. Per tal uopo la fronte del plotone per mezzo del giro intiero viene
spezzata in singole file, oppure in coppie di fila, per cui ne risulterà
la formazione di file semplici o doppie. -
528, Gli uomini di una fila di fondo, i quali dopo un giro intiero delle
singole file, pervengano l'uno accanto l'altro, formano una fila sem
plice di fronte, e gli uomini di una coppia di fila, che dopo il giro a
paja si trovino a contatto di gomiti, diconsi una fila doppia.
Dove l'ala dritta del plotone trovisi all'innanzi, cioè in testa, le
file semplici o doppie si considerano formate per la dritta, e nel caso
contrario,
coda, esse vale a dire
diconsi doveper
formate la detta ala sia la seguente, ovvero alla
la sinistra. s
Per la formazione delle file doppie si darà il comando: « Mit Dop 532.
pelreihen rechts (links) - UMr. (Per file doppie a dritta, a sinistra), al
che ogni riga farà il giro a coppie secondo l'insegnamento contenuto
nella scuola di riga, in conseguenza osservando e di piè fermo e mar
ciando le istesse regole. Il tamburino od il cornista ed il zappatore
si accosteranno alla fila doppia che trovasi dirimpetto a loro, pel
qual fine nella formazione di piè fermo, al bisogno si avanzeranno
prima di fare il giro. - - - - -
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S 51.
MARCIA DEL PL0TONE PER FILE SEMPLICI
O DOPPIE.
distanza risultata in conseguenza del giro fatto a paja; per cui l'esten
sione delle file doppie per il fondo, dovrà infra la marcia, conservarsi
pari alla lunghezza della fronte del plotone.
537. Dove il comandante di plotone col comando:
« Ziehung ! - Halb - RECHTS! (LINKS)! » ( Obbliqua- “Q Q)
mento - mezzo giro a dritta, a sinistra), ordini l'ese
cuzione di un obbliguamento, ciascun uomo farà il “QQQ )
mezzo giro e continuerà il movimento senza soffer
marsi. Gli uomini di tutte le file semplici o doppie S\ X)
che trovansi dal lato dell'obbliguamento, stieno pre
cisi gli uni dietro gli altri, ed i rimanenti si conser- SQ) Sy
vino nella relazione ottenuta per mezzo del giro.
538. A fine di passare dall'obbliquamento alla marcia SSK) Sy
diritta, al comando: « Grad - AUS! » (Diritto in avan- -
ti), ciascun uomo farà il giro richiesto, indi le file QS) QS)
semplici o doppie s'atteggeranno dove fosse neces
sario, ad essere coperte e ad allinearsi verso il lato - QKyS)
della prima riga. SS) Sy
530. Avendo il comandante di plotone in mira, di
cambiare di direzione alla marcia di questo per mezzo - SOS)
di una conversione, egli darà l'avviso: « Rechts (links)
schwenken ! » (Conversione a dritta, a sinistra), al che Q)
la testa del plotone facendo incontamente la conver- -
sione, marcerà diritta sulla linea ad essa indicata. Ciascuna delle file
semplici o doppie farà la conversione nell'istesso punto, dove ebbe a
convertere la testa del plotone, seguendo poi questa nella nuova dire
zione di marcia. º -
i
L'uomo, che in ciascuna fila semplice o doppia forma il perno,
si muoverà sopra un arco, il di cui raggio comporti un mezzo pas
so e farà i passi pressochè nella quarta parte della lunghezza pre
scritta. : - -
Essendo che il movimento per file doppie si pone in pratica non 540.
solo nelle marce, ma benanco in tattica nella maggior parte dei cam
biamenti di formazione; così il medesimo dovrà di già nell'ammaestra
mento del plotone formare l'oggetto di un incessante esercizio, avver
tendo di vegliare con ispeciale attenzione, che gli uomini faccian
sempre il passo della piena lunghezza e che conservino le distanze
prescritte. -
Es.” - E . - º-
L'accostarsi della seconda
GS rsi. its est, º alla prima, si effettuerà
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S 55.
scHIERAMENTO DEL PLOTONE DALLE FILE SEMPLICI
O DOPPIE.
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567. Lo schieramento in proposito, formato che il plotone sia per file
doppie, si porrà ad effetto colle istesse osservazioni, facendo cioè cia
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scuna fila doppia la conversione verso il lato dello sviluppo ed en
trando le coppie di ogni riga, unite nella linea di fronte.
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Dove la gente in uno sviluppo di piè fermo, non avesse giusta 569.
mente rilevata la linea di fronte, il comandante di plotone all'uopo
la rettificherà col mezzo di un allineamento sopra i graduati, ma non
dovrà a verun patto tollerare, che gli uomini, dopo entrati in fronte,
ad arbitrio s'avanzino o retrocedano. Il rimettere la fronte, dopo uno
schieramento sulla seconda riga, dovrà praticarsi nel modo conosciuto
per mezzo di un giro doppio, il quale dopo lo sviluppo da file sem
plici, sia fatto individualmente e dopo quello da file doppie, si esegui
sca a paja. -
Dove alla truppa dopo formati i fasci d'armi fosse stato concesso di
lasciare i ranghi, la medesima all'avviso od al segnale di : « Vergat
terung ! » (Riunione), si riunirà in ordine serrato di dietro ai fasci, ma
ripiglierà le armi appena al comando del comandante di plotone; dove
all'opposto venisse dato l'avviso o segnale di: - Allarm ! » (Allarme),
in tal caso gli uomini, rientrati che sieno nella loro ordinanza, senza
frappor indugio ripiglieranno l'armi e senza comando le rimetteranno
sulla spalla, ringuainate che prima sieno le bajonette.
582. A fine di formare i fasci d'armi di dietro la fronte, questa sia prima
rovesciata e la formazione del fascio d'armi allora sarà colle regole
stabilite, posta in opera dall'uomo in seconda riga a sinistra d'ogni
coppia di fila.
Nel caso in cui l'armamento sia da deporsi presso i fasci d'armi,
ciascun uomo appenderà il portabajonetta e la giberna sul proprio fu
cile, avvertendo, che le muciglie di ciascuna coppia di fila, sieno in
bell'ordine da deporsi a terra sotto il fascio d'armi. -
$ 57.
CARICARE E FAR FUOCO,
593. Allorquando il plotone nel modo definito sia formato col fondo di
quattro righe, segue l'avviso: « Klumpen ! » (Mucchi), ovvero il segnale
corrispondente.
394. Gli uomini di tutte quattro le righe allora appronteranno l'armi,
ma quelli della seconda riga soltanto porranno l'indice sul ponticello
della sottoguardia, mentre che gli altri stringeranno totalmente l'arma
al mancante del calcio.
I soldati della seconda, terza e quarta riga, la di cui distanza di
riga farà d'uopo scemare nel modo divisato pei fuochi, al bisogno si
avanzeranno lateralmente di tanto, ch'essi coperti l'uno all'altro colla
linea di mezzo della propria persona, pervengano in linea della spalla
destra del capofila in prima riga.
Ciascun uomo della prima riga abbasserà il proprio fucile di tanto,
che la canna stia pressochè orizzontale, appoggiando il calcio contro la
piegatura del braccio per vieppiù sorreggerlo. Il soldato stringa l'arma
fortemente colla mano sinistra; il gomito sinistro sia ben compresso al
fianco ed il peso del corpo piuttosto trasportato sulla gamba sinistra.
596. Il comandante di plotone informerà i soldati, ch'essi in tale atti
tudine non avranno nulla a temere dalla cavalleria e ch'essi per
l'uso efficace e regolato delle lor armi da fuoco, saranno in grado di
respingere vittoriosamente ogni attacco di questa truppa. In conseguenza
farà d'uopo di avvertire i soldati, ch'essi nella difesa contro la ca
valleria badino con tutta l'attenzione agli ordini del comandante, e
che chiunque in tale circostanza avesse l'ardire di sparare il suo fucile
senza comando, andrebbe incontro alla pena la più grave.
La denominazione applicata alle righe nelle voci di comando pei
fuochi, nella difesa contro la cavalleria si riferisca ognora sulla posi
zione occupata dalla truppa in tale momento e non s'intenda se non
che solo in questo senso. Nel porre in esecuzione il comando relativo,
cioè a dire nel puntar l'armi, i soldati non mirino sopra i cavalieri,
ma bensì sempre sul petto dei cavalli.
Al comando: - Zueites Glied - ant - Feuert . (Secondo rango - im
postate, fuoco), il secondo rango osservando le regole accennate, pun
terà l'armi, ed a fuoco fatto prontamente le cambierà con quelle della
terza riga, la quale farà il simile cambio colla quarta riga, gli uomini
di cui si atteggeranno colle armi ricevute, alla positura avuta prima
colle proprie armi. -
Nel caso in cui a fuoco finito sieno da cambiarsi l'armi infra la se 605.
conda e la quarta riga, gli uomini della terza riga presteranno la loro
opera, in quanto ch'essi consegneranno i fucili della quarta riga agli
uomini della seconda ed in contracambio porgeranno i fucili di questa
agli uomini della quarta riga. -
- S 58.
y ATTACCO ALLA BAIONETTA.
611. Per avvertire il plotone che il momento di attuare un attacco alla ba
jonetta sia prossimo, il comandante di plotone darà l'avviso: « Sturmt .
(Assalto), oppure farà dare il segnale corrispondente dal tamburino o
cornista, al che tutto il plotone prontamente armerà le bajonette, indi
rimettendosi ancora al porto d'armi. i “l - - -
107
Il plotone s'avanzerà all'assalto osservando le norme conosciute e 612.
Essendo che l'assalto alla bajonetta nella maggior parte delle im 616.
prese tattiche, porta seco la decisione del combattimento, ed essendo
che la riuscita del medesimo non di rado dipende dal sapere porlo in -
108
opera con risolutezza, con energia e con buon ordine; il comandante
di plotone perciò è obbligato di rivolgere in questo rapporto un'atten
zione speciale all'ammaestramento del suo riparto, e per mezzo di
replicati esercizii nell'attacco alla bajonetta famigliarizzare i soldati
coi precetti stabiliti in proposito per modo, ch'essi nella lotta effetti
va, in virtù dell'abitudine, sieno atti a rendersi malevadori dell'esito
prefisso. -
$ 59.
DIMOSTRAZIONI D'ONORE.
618. Il comandante di un plotone a fine di accogliere un superiore,
prenderà posizione distante quattro passi dinanzi la prima fila di
quell'ala, verso la quale arriva il superiore; appressatosi questo a
trenta passi, farà un giro intiero verso la fronte e comanderà: « Zug
rechts (links) - SCHAUT! . (Plotone testa a dritta, a sinistra), a cui
ambedue le righe rivolgeranno le teste verso la parte indicata. Essendo
il superiore un ufficiale stabale od ancor più alto in grado, il coman
dante di plotone, presso la fanteria, farà presentar l'armi ed i gra
duati addettivi, recheranno il fucile al braccio destro. Compiuta tale
dimostrazione d'onore, il comandante di plotone col mezzo del giro
intiero si rimetterà in fronte, andrà incontro al superiore, presterà il
saluto come di regola e gli farà rapporto della forza numerica dei
graduati e dei soldati del plotone. Volendo il superiore passare in ri
vista la fronte, egli lo accompagnerà, tenendosi lateralmente di dietro
a lui di tanto, onde poter intendere ogni suo ordine ed essere in
grado di rispondere alle interrogazioni che gli venissero fatte. Dopo
che il superiore avrà visitato la prima riga, il comandante di plotone
prenderà posto dinanzi l'ala, che gli sia la più prossima e comanderà:
« Habt - ACHT ! » (Attenzione), a cui i soldati rivolgeranno le teste di
fronte. Presso la fanteria i medesimi al comando relativo effettueranno
pure il porto d'armi.
619. Per far aprire i ranghi all'uopo dell'ulteriore rivista, il comandante
di plotone, ordinandolo il superiore, comanderà: « Glieder diſſnen t -
Rickwärts - MARSCH ! » (Aprire i ranghi, in addietro Marsch); la se
conda riga allora retrocederà direttamente di quattro passi, ed altret
tanti ne faranno pure il tamburino od il cornista ed il Zappatore. Indi
il comandante di plotone comanderà ancora: « Zueites Glied links
(rechts) - SCHAUT! » (Seconda riga, testa a sinistra, a dritta), accom
pagnerà il superiore nella rivista della seconda riga e gli chiederà gli
109
ordini ulteriori, dopo di che col comando di: « Habt - ACHT ! » (At
tenzione), farà rivolgere le teste di fronte e coll'altro di : « Glieder
schliessen - MARSCH ! » (Serrare i ranghi, Marsch ), farà serrare i
ranghi. - -
Sezione Seconda.
Ammaestramento del plotone nell'ordine sciolto.
S 40.
TRASFORMAZIONE DELL'ORDINE SERRATO
NELL'ORDINE SCIOLTO.
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Posizione abbandonata.
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S 41.
DEL MODO DI VANTAGGIARSI DEL TERRENO
NELL'ORDINE SCIOLTO.
essi profondi di tanto, che il soldato non possa più mirare per di so
pra al margine dei medesimi, egli sulla scarpa, più prossima verso il
nemico, si trovi un punto addatto dove poter fermare i piedi nel men
tre che applica il suo tiro, ma abbandoni tale punto tosto che vorrà
ricaricare l'arma. Essendo la scarpa di simili fossi dolcemente decli
116
nata, il soldato potrà porvisi o seduto o disteso, ma per sparare il fu
cile si solleverà al di sopra del margine.
652. I burroni o le strade infossate servono di schermo del pari ai fossi,
ma il bersagliere giovandosene v' impieghi un'attenzione maggiore,
dove i medesimi sieno tali da favorire in qualche modo l'accesso del
nemico. e
657. Nei boschetti e nelle foreste il soldato passi gl'intervalli infra gli
alberi a salti e dove tali intervalli fossero troppo grandi, s'affretti di
passarli a corsa; imbattendosi in tratti affatto sgombri, egli faccia Ogni
possa per girarli, onde non servir inutilmente di bersaglio all'inimico.
658. Il sapersi vantaggiare degli accidenti del terreno non è materia da
potersi al soldato insegnare verbalmente, ma gli dev'essere immassi
mata mediante la pratica, per cui ne segue la necessità di sviluppare
in tale rapporto la di lui accortezza per mezzo d'un incessante eser
cizio. -
659. L'istruzione quindi che volge intorno l'attitudine del soldato nel
l'ordine sciolto, non sia limitata a dei tratti di terreno sgombri e º
I 17
piani, ma invece sia essa a preferenza fatta in un terreno frastagliato,
dove non occorrerà sempre di sciogliere per tal proposito l'intiero plo
tone, potendo l'insegnamento riuscire più perfetto, qualora il coman
dante di plotone disponga, che gli uomini di alcuni anelli soltanto si
accingano a senso delle regole accennate, ad approfittare a proprio
schermo degli accidenti acconci del terreno.
Essendo che gli oggetti descritti di terreno, per regola non trovansi 660.
sparsi nè per distanze uguali, nè in linee rette, il soldato conseguen
temente non potrà trarne profitto, se non quand'egli qual bersagliere
non sia obbligato ad attenersi a delle forme determinate. Il coman
dante di plotone quindi all'insegnamento che verte intorno al modo
di giovarsi del terreno, aggiungerà l'osservazione: che la distanza in
dicata nella formazione della catena de bersaglieri, non sia da consi
derarsi siccome una regola inalterabile, ma ch'essa non ha per isco
p0, se non che di rendere visibile l'estensione da occuparsi da tutto
il riparto. -
S 42.
DEL MODO DI SERVIRSI DEL FUCILE
NELL'ORDINE SCIOLTO.
ciale, tosto che l'inimico sia arrivato a tiro delle proprie armi da
fuoco, e similmente dovrà cessarsi all'istante, in cui l'avversario si
allontani tanto da far isvanire la probabilità di coglierlo. -
Potendo però avvenire, che la linea occupata dalla catena de ber 663.
saglieri non sia parallela alla posizione nemica e che parte degli anelli
della catena si trovino ancora fuor della portata efficace di tiro, men
tre che altri l'abbiano di già raggiunta; in conseguenza non sarà
necessario che il fuoco sia in tutta la catena simultaneamente princi
piato e finito, ma le guide dei branchi e degli anelli avvertiranno in
tal caso, d'impedire che la munizione sia sprecata, e di non permet
tere che i bersaglieri faccian fuoco, se non quando la distanza e la
posizione dell'avversario rendano verosimile il poterlo colpire con
buon SucCeSSO, - - al -
118
664, La massima del sostenersi reciprocamente, sia nel battagliare a
fuoco osservata con premura speciale; per cui i bersaglieri di un
anello della catena non sparino simultaneamente le loro armi, ma uno
di essi almeno, sia sempre pronto al tiro. a
S 45.
MOVIMENTI DA EFFETTUARSI COL PLOTONE
NELL'ORDINE SCIOLTO.
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- R - v l ss lº l
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/ - º
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% º z º
a 2 = = - C
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X
Per disporre, che gl'intervalli della catena del bersaglieri sieno al 680.
largati partendo dall'una, o dall'altr'ala; oppure ch'essi in tal senso
sieno diminuiti, il comandante di plotone nell'avviso o segnale corri
spettivo, farà prima indicare il lato, verso il quale gl'intervalli deb
bano esser cangiati. - -
689. Dovendo la marcia di fianco cessarsi, oppure per mezzo d'una dispo
sizione corrispondente avviarsi per un'altra direzione, gli anelli della
catena condotti in proposito dai sottufficiali, osserveranno l'attitudine
voluta dalle norme di già definite. -
S 44.
DEL RINFORZO E DELLA MUTA DEL PLOTONE
NELL' ORDINE SCIOLTO.
691. Nel caso in cui il plotone venisse destinato a rinforzare un riparto
impiegato nell'ordine sciolto, all'uopo di renderne più efficace il fuoco,
125
la qual cosa per regola viene comunicata al rispettivo comandante di
plotone per mezzo dell'avviso o segnale: « Verstärkungt» (Rinforzo),
questo comandante allora, a norma della propria posizione, farà for
mare la catena all'innanzi o sul centro, o sopra l'una delle due ale, or
dinando ai guida-branchi di ripartire i loro anelli della catena, a secon
da dei casi, in frammezzo a quelli della catena impegnata nel fuoco.
Entrati i bersaglieri destinati al rinforzo nella linea della catena
primitiva, essi si comporteranno in modo simile ai bersaglieri di questa,
e dove fosse necessario, incomincieranno tosto a far fuoco,
A fine di ridurre la catena de' bersaglieri alla primitiva forza nu
merica; oppure a fine di avvertire il plotone destinato a sciogliersi in
catena, che non si tratta a rinforzare la catena de bersaglieri, ma
bensì a darle la muta, si farà l'avviso o segnale: «Ablòsungt» (La
Muta), al che gli uomini della catena vecchia, si rassembrano in ordine
serrato presso il loro comandante di plotone.
Dove il riparto destinato alla muta, non siasi nel modo suespresso
di già formato in catena di bersaglieri, il medesimo allora al suddetto
avviso o segnale si trasformerà nell'ordine sciolto, traverserà la catena
vecchia ed in alcuna distanza dalla fronte di essa, prenderà posizione.
La catena vecchia invece retrocederà, allorquando la nuova avrà posto
piede fermo nella linea la più confacente alle evenienze.
Un'altra specie di muta risulta, praticando il modo di procedere 693.
definito nella ritirata; allorquando cioè la catena che retrocede, dopo
di aver traversata la catena nuova, si ricomponga in ordine serrato.
S 45.
ATTACCO ALLA BAJONETTA. -
698. Nel caso in cui la truppa serrata fosse riuscita a spostare l'avver
sario e porlo in ritirata, la catena de'bersaglieri incontamente si estenda
di nuovo dinanzi ai riparti compatti, che frattanto vanno riordinandosi,
e ricominci a far fuoco, a fine di rendere malagevole al nemico il poter
occupare una nuova posizione.
699. Dopo un attacco, in cui alla truppa serrata non veniva fatto di
abbattere la resistenza del nemico, in allora spetta alla catena de ber
saglieri l'importante missione, quella cioè: di sviluppare la sua linea
colla prontezza la più possibile approfittando dei vantaggi del terreno,
e colla moschetteria la più micidiale di porre un argine al nemico
incalzante almeno sino a tanto, che ai riparti serrati venga fatto di
riordinarsi ed atteggiarsi alla resistenza. - -
S 46.
DIFESA CONTRO LA CAVALLERIA.
702. Nel caso in cui la catena de bersaglieri, in un terreno aperto fosse
minacciata dall'attacco di un drappello di cavalleria; il comandante
di plotone allora farà dare l'avviso o segnale: « Klumpen ! » (Mucchi).
A questo segnale i bersaglieri, dove vi sia ancor temp0, a tutta corsa
si raccolgano presso il comandante di plotone, formando intorno a lui
un gruppo rotondo ed armando le bajonette.
703. Il comandante di plotone, per punto di riunione sceglierà un luogo
125
non sì facilmente accessibile alla cavalleria; i bersaglieri senza sospin
gersi lo circonderanno formandosi in vari ranghi, e presentando fronte
verso infuori; nel primo rango porranno le bajonette in resta, ma
nell'interno del mucchio appronteranno l'armi. -
Intorno al modo di procedere nella vera difesa del mucchio, non 704.
possono stabilirsi delle norme precise; ma il comandante di plotone
in tutti i casi badi severamente, che i bersaglieri non precipitino i
fuochi, nè li facciano ad arbitrio, ma che sparino l'arma unicamente
dietro suo espresso ordine.
Dove la cavalleria però venisse a comparire tanto all'improvviso,
sicchè tutto il plotone non fosse più in tempo di raccogliersi in un
sol punto; in allora gli anelli della catena appartenenti ad un branco,
si raduneranno nel modo suespresso in piccoli gruppi presso i loro
sottufficiali, approfittando in seguito di ogni momento propizio, a fine
di approssimarsi a poco a poco, e finalmente di riunirsi tutti.
Volendo il capo di un mucchio porre questo in marcia, egli ne 706.
esca dal lato relativo e con un ordine a voce che indichi la direzione
da tenersi, disponga i bersaglieri a seguirlo. - - -
S 47.
DELLA TRASFORMAZIONE DELL'ORDINE sciolto
NELL'ORDINE SERRATo.
Nel caso in cui la catena del bersaglieri, dispiegata dinanzi ad una 710.
truppa serrata, dovesse rapidamente sgombrarne la fronte, si farà l'av
126
viso o segnale di: - Frontrãument » (Sgombrare la fronte). I bersa
glieri allora prendendo l'armi in bilancia, correranno a tutta possa
tagliando corto verso le due ale della truppa che trovasi a tergo, ri
componendosi di dietro ad essa in ordine serrato presso il comandante
di plotone. - - - -
Sezione Terza.
Ammaestramento del plotone nel combattere alla spicciolata.
S 48.
TRASFORMAZIONE DELL'ORDINE SERRATO
IN QUELLO DEL COMBATTERE ALLA SPICCIOLATA.
71 2 Le combinazioni di guerra ben di rado si svolgono con tanto for
tunio per una delle parti guerreggianti, ch'essa con un colpo decisivo
fatto col pondo di tutte le forze disponibili, possa principiare la lotta
e condurla a termine con egual aVVentura, sino a raggiungerne la
meta prefissa. -
S 49.
DEL MODO DI VANTAGGIARSI DEL TERRENO NEL
COMBATTERE ALLA SPICCIOLATA..
733. Il modo di far uso delle armi nel combattere alla spicciolata con
verrà, come è ben naturale, rimetterlo al criterio dei guida-branchi e
dei soldati stessi; imperciocchè per l'esito del combattimento riesce
affatto indifferente, se il nemico venga molestato, o rattenuto, o re
spinto col mezzo d'un fuoco ben diretto, oppure s'egli va rovesciato
con un impetuoso attacco alla bajonetta; dove all'opposto conviene
attribuire la più alta importanza alla condizione: che un riparto siffat
tamente impiegato prosegua nel suo intento colla perseveranza la più
tenace e che cerchi di ottenere coll'astuzia, ciocchè non gli verrebbe
fatto di ottenere colla forza.
734. I branchi adunque che si trovano in attiguità gli uni cogli altri,
dovranno in ogni circostanza, come già venne menzionato, sostenersi
a vicenda servendosi opportunamente delle armi, oppure nel modo il
più addatto operare concordemente, onde vincere l'avversario, senza
aspettare degli ordini appositi e perdere così il momento il più prezioso.
S 51.
MOVIMENTI DA EFFETTUARSI COL PLOTONE
IMPI E GATO NELL'ORDINE DI COMBATTERE
ALLA SPICCIOLATA.
S 52. - - -
S 55.
ATTACCO ALLA BAJONETTA.
Dove i bersaglieri nemici si trovassero appiattati in una posizione 757.
favorevole, come sarebbe in un fosso; sul margine di un bosco; di
dietro ad una macchia, od altro oggetto di terreno, ed in tal modo
stassero al sicuro contro l'effetto della moschetteria, essi allora do
vranno esserne scacciati con un impetuoso attacco alla baionetta.
134
758. ll comandante del plotone sciolto in branchi sceglierà per tale sco
po quei punti della posizione nemica, il possesso dei quali forma sovra
tutto l'importanza della medesima e con poche parole renderà parte
cipi i guida-branchi delle proprie mire,
759. Essendo che l'impresa non riuscirà mai con piena certezza, se non
quando non si cerchi di piombar addosso al nemico nel punto divisato
con forze superiori alle sue; il comandante di plotone in conseguenza
avverta sempre, che per quanto sia fattibile diversi branchi uniti pre
stino d'accordo la loro opera in proposito. L'attacco stesso si princi
pierà al segnale di: « Sturm ! » (Assalto), a cui i soldati armeranno
le baionette, s'appresseranno ai guida-branchi ed all'avviso o segnale
di: - Vorwärts » (In avanti) che segue immantinente dopo, si porranno
in marcia. Essendo che al riparto sciolto in branchi tocchi di effettuar
solo l'attacco alla baionetta, e non già a sostenere un'altra truppa
come è obbligata a fare la catena de'bersaglieri; in conseguenza i soldati
nell'atto di procedere all'attacco, cessino di far fuoco ed in generale
omettano ogni perditempo atto a togliere loro il vantaggio, che pro
duce la sorpresa che si va recando all'avversario.
760. I guida-branchi ed il comandante di plotone formano i punti cen
trici pei soldati, quest'ultimi seguano i loro capi, senza obbligarsi ad
una forma determinata e senza perciò privarsi della scioltezza nei
movimenti e dell'uso efficace dell'armi. Il cornista durante l'avanzata
suonerà la marcia d'assalto, ed avvicinatisi i branchi a 20 o 30 passi
al punto d'attacco, il comandante di plotone altamente farà risuonare
il grido di: « Hurrah ! (Hurra), cui ripeteranno e sottufficiali e soldati
ed a cui il cornista risponderà col segnale di: « Sturm l's (Assalto). –
I branchi poscia a baionetta calata si scaglieranno sui drappelli ne.
IIllCl. - - -
761, Nel caso in cui i branchi con questo assalto fossero riusciti a spo
stare l'avversario e d'impadronirsi della sua posizione, i sottufficiali
Veglino con ogni rigore, che i soldati non pongano in rischio il van
taggio ottenuto, inseguendo il nemico precipitosamente ed alla spensie
rata; ma al contrario evitino di perderlo occupando sollecitamente la
posizione vinta. - - - a
762. Il riparto di sostegno armerà le bajonette comtemporaneamente ai
riparti sciolti ed a norma della resistenza contraposta dal nemico, il
comandante il medesimo secondando gli ordini ricevuti, o attenderà
l'esito dell'attacco in una posizione conveniente alla propria funzione,
oppure prenderà parte attiva all'impresa dei branchi.
763. Il comandante del riparto di sostegno è in facoltà di trovare un
punto addatto, donde poter prontamente soccorrere gli assalitori e
donde poter all'impensata attaccare nei fianchi i drappelli nemici, che
a caso si fossero sospinti innanzi e rincacciarneli, operando in tali
incontri con somma indipendenza a seconda del proprio giudizio.
- 135
Dovendo il riparto di sostegno prender parte immediata all'attacco,
esso formerà in certo modo il nucleo dell'impresa e trascinerà seco i
branchi che da entrambi i fianchi gli si congiungono. Essendosi rag
giunto lo scopo che sovra tutto s'aveva in mira, il sostegno tosto si
rannoderà e prenderà posizione come di obbligo, lasciando al riparto
sciolto il pensiero di continuare a fuoco il combattimento.
Nel caso in cui l'attacco venisse respinto dal nemico, i branchi
messi in ritirata si raccoglieranno presso il riparto di sostegno, ed Ove
questo avesse preso parte all'attacco, essi insieme al medesimo si ran
noderanno più posteriormente. -
Ella è cosa impossibile quella di poter stabilire delle norme precise, 767.
sia per l'assalto, sia per la difesa; per cui il comandante di plotone
ed i guida-branchi in ogni impresa di tal genere, s'affidino al proprio
criterio e sappiano conformare la loro attitudine alle esigenze del
momento.
S 54.
DIFESA CONTRO LA CAVALLERIA.
A fine di garantire i branchi dagli attacchi di drappelli nemici di 768.
S 55.
TRASFORMAZIONE DELL'ORDINE DI COMBATTERE
ALLA SPICCIOLATA NELL'ORDINE SERRATO.
771. Per richiamare i riparti impiegati nell'ordine di battagliare alla
spicciolata, farà d'uopo osservare le norme stabilite pell'ordine sciol
to, quindi non havvi bisogno di ulteriori schiarimenti.
772, Il riparto di sostegno similmente obbedirà all'ordine dato in pro
posito e si recherà alla posizione che gli si spetta.
157
PARTE II.
– –
CAPIT0L0 QUART0.
Posizione ed esercizio dei sottufficiali.
- S 56. ) :
del presentar l'armi, recherà il fucile nella mano destra (al braccio
destro). La mano sinistra per tal uopo abbasserà il calcio verso la
coscia, volgendo in uno la canna a dritta. Ora la mano dritta, impu
gnando il mancante del calcio, fa scendere il fucile verso il fianco de
stro, volgendolo colla correggia di fronte, intanto che la sinistra lo
stringe superiormente al traguardo. La mano dritta piglia il mancante
del calcio infra l' inforcata dell'indice e medio, recando a piombo
l'arma del tutto sul fianco destro e tenendola alla distesa naturale
del braccio, mentre la mano sinistra ritorna al rango. L'indice della
mano dritta trovisi sotto al ponticello della sottoguardia; il pollice
al di sopra di esso, e le altre tre dita volte all'indietro ed unite
posino sotto il cane. Il palmo della mano copra l'acciarino e la
canna s'appoggi contro la spalla. Da questa posizione, al comando
pel porto d'armi, il sottufficiale ritornerà il fucile nella positura di
prima sulla spalla sinistra, rialzandolo cioè alcun poco colla mano
destra, girandolo colla correggia a sinistra e recandolo dinanzi la
metà del corpo, dove colla mano sinistra lo impugnerà all'incassatura
in altezza del traguardo e giovandosi dell'opera della mano dritta,
lo rimetterà al porto d'armi nel modo conosciuto. : i
138
775. - Il sottufficiale porrà in esecuzione il maneggio testè definito nei
casi di già accennati trovandosi nei ranghi, come pure fuor dei mede
simi qual comandante isolato; inoltre lo praticherà siccome dimostra
zione d'onore in tutte le occasioni, dove il soldato individuale debba
presentar l'arma.
Il sottufficiale dei cacciatori, delle truppe del genio e dei pionnieri,
in qualità di comandante porterà l'arma, fosse anche la bajonetta ar
mata, per mezzo della correggia appesa sulla spalla, e per dimostra
zione d'onore recherà la mano dritta sul mancante del calcio, relati
vamente sul calcio stesso. e
777. Per far fuoco i sottufficiali appronteranno l'arma insieme ai soldati,
unicamente nella difesa contro la cavalleria. -
S 57.
POSIZIONE ED ESERCIZIO DEL BANDERALE.
778. Il banderale porta la bandiera a sghembo sulla spalla sinistra, im
pugnandone cioè colla mano sinistra l'asta al di sotto degli ultimi
chiodi e stringendone in uno il drappo. L' antibraccio sinistro sia
orizzontale ed il gomito con naturalezza attaccato al corpo.
779. Alle voci di comando impartite alla truppa per l'allineamento, per
la marcia di fronte, per l'attacco alla bajonetta, pei fuochi, per la riu
nione, pel giro di testa nell'atto di accogliere un superiore, oppure
pello sfilare, il banderale porterà sempre alta la bandiera.
Il banderale per tal uopo, recando la bandiera appiombo dinanzi
l'anca sinistra, la solleva di tanto, che l'estremità inferiore dell' asta
pervenga in altezza del basso ventre, contro a cui essa va appoggiata.
La mano destra impugna l'asta distante d'un piede dall'estremità in
feriore, scorrendo in giù la sinistra di tanto da pervenire in altezza
degli occhi. – La punta della bandiera sia in tale atteggiamento alcun
poco inclinata all'innanzi. -
S 58.
POSIZIONE ED ESERCIZIO DEL TAMBURINO
DI BATTAGLIONE E DI REGGIMENTO.
S 59.
PosizioNE ED ESERCIZIO DEL CORNISTA
DI BATTAGLIONE.
CAPIT0L0 QUINT0.
t
Preliminare per insegnare ai sottufficiali a fare da guida
ai riparti.
S 60.
DEFINIZIONE INTORNO AD ALCUNE LINEE
E AD ALCUNI ANGOLI E PIANI.
Una linea che, senza divergere da alcun lato, scorre da un punto 792.
all'altro, dicesi una linea retta. Il principio e la fine di una line
chiamansi i punti estremi. -
A B
C1. -
G2.
s-C
D– - -- C
-
A
A
-–- – -
–
l
804, Un triangolo dicesi equilatero (A), qualora tutti tre i lati sieno di
egual lunghezza; il medesimo è isoscele (B), dove due lati soli sieno
eguali, e scaleno (C), quando tutti tre i lati sieno disuguali. Inoltre un
- .
A - - N /
triangolo dicesi: triangolo rettangolo (D), dove due de' suoi lati formino
un angolo retto; triangolo ottusangolo (C), quando due di questi lati
s'incontrino sotto un angolo ottuso, ed il medesimo infine dicesi trian
golo acutangolo A B, qualora tutti tre i lati formino degli angoli acuti.
805. Un quadrilatero, i di cui lati sieno eguali e trovinsi perpendicolari
l'uno verso l'altro, chiamasi un quadrato, come A B C D.
- > b
Essendo che ai graduati ripartiti nei ranghi corre l'obbligo di gui 806.
dare la marcia di una truppa, converrà ch'essi sappiano marciare in
linea perfettamente retta e ch'essi per tal uopo sieno esercitati nel
COnSerVare una direzione determinata.
L' uno dei punti estremi di tale linea, è figurato dalla posizione 807.
stessa del graduato; l'altro punto estremo è rappresentato dall'oggetto
di direzione e la linea frapposta ad entrambi, dicesi la linea della di
rezione di marcia. -
S 62.
ESERCIZIO DEI GRADUATI
NEL CONSERVARSI COPERTI DURANTE LA MARCIA.
CAPIT0L0 SEST0.
S 65.
SCOMPARTIMENTO DELL'ISTRUZIONE.
S 64.
REGOLE DA OSSERVARSI NEL TIRARE AL BERSAGLIO.
834. Il tirare al bersaglio ha per iscopo, di esercitare il soldato nell'ap
plicazione delle massime stabilite nel $ 10, ed in tal modo renderlo
confidente coll'uso e coll'effetto della propria arma da fuoco.
Dovendo l'esercizio nel tirare al bersaglio sortire l'esito richiesto,
il medesimo vorrà essere condotto con tutta l'avvedutezza e solerzia,
avvertendo che l'istruttore innanzi tutto incominci colle esigenze lievi,
e non le aumenti, sino a che il soldato non abbia acquistata la cor
rispondente abilità.
836. Gli esercizii del tiro adunque, avendo i soldati fatti prima per di
stanze affatto brevi alcuni tiri di prova, sieno principiati alla distanza
di 150 passi, indi passando a quella di 200, di 300 passi e via dicendo,
e tenendo ferma la massima, che l'istruttore a Verun patto non debba
passare ad una distanza maggiore, prima che il soldato sulla distanza
precedente, non abbia dato prove sufficienti della sua abilità nel mi
rare corretto.
837. A fine di poter formare un giudizio su tale proposito, serva di regola,
che il soldato possederà la destrezza richiesta nel mirare e nel far scoc
care il grilletto, allorquando saprà indicare con certezza discreta, dove
il suo tiro abbia imberciato.
838. Essendo che alle distanze di 150, 200 e di 300 passi il soldato debba
a vicenda prendere la mosca Orſina, ora a metà ed ora piena; così ne
segue che il tirare per tali distanze formi la base di tutta l'istruzione;
poichè convien ammettere con ragione che il tiratore, qualora abbia
imparato di rilevare la mosca con sicurezza per le distanze summen
151
zionate, sarà pure in grado di applicare con buon esito l'abilità otte
nuta a qualsiasi distanza maggiore. -
Nella composizione di tali riparti farà d'uopo di aver riflesso sul 842.
grado d'abilità ottenuto dai soldati, affinchè i tiratori esperti per i
progressi scarsi degli altri, non sieno rattenuti nel proseguire il pro
prio ammaestramento. L'avanzare in un riparto composto di tiratori
migliori, dovrebbe essere considerato ed agognato dai soldati siccome
una distinzione; l'istruttore impieghi perciò tutti i mezzi posti nel suo
potere, onde risvegliare nei soldati amore e piacere per tali esercizii,
ed una certa emulazione nel raggiungere un grado maggiore di abilità.
La piazza del tiro, la di cui disposizione opportuna è un mezzo 843.
essenziale per mettere animo nel soldato, sia piana ed al luogo dove
si trova il bersaglio, abbi possibilmente per limite un'altura ripida,
che fermi i proiettili che trasvolano sul segno. - -
152
Al sito destinato pel tavolaccio, va eretto un parapalle, lungo 6 tese
all'incirca, alto 12 piedi e largo in cima a piedi, e 15 passi circa la
teralmente dal parapalle, sia costrutto un riparo pel segnatore.
Il bersaglio dovrà consistere in un tavolaccio di legno, rettangolare
e colorito in bianco, oppure in una cornice di legno o di ferro rive
stita di tela o traliccio, su di cui sia incollata della carta, ed avente
nella base 6 piedi ed in altezza 9 piedi. Sulla linea di mezzo, da trac
ciarsi con una striscia nera, sieno disegnati due circoli neri del dia
metro di 6 pollici per cadauno, per figurare il petto e la testa dell'avver
sario. Il centro dell'uno di questi circoli sia distante dal margine inferiore
del bersaglio 5 piedi e 3 pollici e quello dell'altro 4 piedi, e da quest'ul
timo centro sieno inoltre circoscritti altri cinque circoli, discosti l'uno
dall'altro di un pollice e segnati a numeri dall'esterno verso il centro.
Per rendere vieppiù visibile il segno, sia sul bersaglio abbozzata la figura
di un uomo e colorita in grigio. Il circolo nero superiore rappresenta
la testa e l'inferiore il petto dell'avversario. Tale bersaglio servirà
negli esercizii di tiro alle distanze di 150 sino a 300 passi.
845, Per gli esercizii di tiro alle distanze di 400 a 600 passi, sia sul
bersaglio di egual dimensione, ingrandito il segno che figura il petto,
sino ad avere il diametro di 12 pollici e sul bersaglio stesso, all'altez
za di 8 piedi dal margine inferiore, sia praticato un terzo segno, che
pure abbia il diametro di 12 pollici. Per gli esercizii ulteriori sino alla
distanza di 800 passi, saranno 3 di tali bersagli, pei cacciatori invece
alle distanze di 900, di 1000, 1100 e 1200 passi, 5 bersagli simili, da
collocarsi l'uno accanto l'altro, avvertendo che la linea che traccia i
contorni della figura, per essere ben visibile, sia fatta della grossezza
di un pollice e mezzo.
846. La direzione del tiro va indicata col mezzo di una linea tracciata
da piuoli appositi, conficcati nella terra da 50 in 50 passi. Essa linea
deve partire dalla linea di mezzo del bersaglio, che sia rizzato perfet
tamente Verticale.
Pressochè alla metà distanza tra il posto donde si tira ed il bersa
glio, lateralmente alla direzione del tiro, sieno applicate delle bande
ruole, dal movimento delle quali il tiratore potrà conoscere la forza e
la direzione del vento e riflettendo alle istruzioni ottenute, regolarsi
nel mirare.
847. A fine di marcare i tiri, il segnatore a seconda della qualità del
bersaglio, sia munito di una quantità proporzionata o di piuoli infil
zati ad un cordone, o di viglietti rotondi di carta colorita e segnati
col numero progressivo. Dopo ciascun tiro, egli recandosi al bersa
glio accennerà quello fatto nel bianco colla parte nera, ed il tiro
fatto nel nero, colla parte bianca dell'apposito indicatore di cui è
munito, chiuderà il foro conficcandovi un piuolo, oppure incollan
dovi sopra un viglietto; finalmente indicherà con un segnale, se il tiro
155
abbia colto nella figura od in un circolo, ed in quest'ultimo caso in
quale circolo. --- -- -- ... - - - - – -
i Ciascun tiro sarà registrato nell'apposita tabella ed ivi indicato col 848.
numero corrispondente a quello del piuolo o viglietto del segnatore,
a fine di poter riscontrare i tiri di ciascun soldato individualmente. Il
segnatore indicherà ogni quinto tiro col mezzo di un fischio, ed all
distanze non tanto lontane, comunicherà a voce alta anche il numero
del tiro.
A fine di poter ognora confrontare i progressi di ciascun uomo in 849.
singolare, sia presso ogni compagnia approntato in quarto un registro
di tiri. Per ogni esercizio nel tirare, sia fatta l'analoga tabella sulla
pagina dritta del foglio e sulla sinistra disegnato in piccolo il bersaglio;
ogni tiro sarà registrato nella tabella e quello che ha colto nel segno,
marcato col proprio numero sul bersaglio disegnato. Ogni tabella di
tiri, della di cui esatezza è risponsabile il sergente, sia della fante
ria o dei cacciatori, sarà insieme al corrispondente bersaglio, munito
del numero progressivo degli esercizi fatti, ed alla fine del registro
di tiri, praticato l'indice nominativo, in cui verrà inscritto presso il
iome di ciascun soldato il numero di quelle tabelle, che risguardano
i esercizii da lui fatti nel tirare. - -
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156
850. Percorrendo siffatto registro di tiri, il superiore sarà in grado di
accertarsi facilmente ad ogni momento, a quali distanze e con quale
esito ciascun soldato individualmente abbia tirato in tutto il tempo
dell'esercizio, come pure rileverà dalle disposizioni notate nella rubri
ca: - Osservazioni º dai comandanti di reggimento, di battaglione e di
compagnia, se il procedere relativo sia stato o no regolare.
851. Il riparto destinato a tirare al bersaglio, arrivato ch'esso sia sul
l'apposita piazza, sarà diviso in tre frazioni; ad una di esse l'istrut
tore farà prima l'ispezione d'armi, indi ponendola in ordinanza late:
ralmente al posto di tiro, le ordinerà la carica dell'armi, senza però
far collocare i cappellossi. Gli uomini componenti questa frazione, per
tutto il tempo dell'esercizio si terranno nell'ordinanza determinata,
lateralmente e di dietro al posto di tiro, osservando perfetta quiete a
fine di ovviare qualunque sinistro od altro atto che potesse turbare
l'istruzione. Gli uomini rimanenti poseranno l'armi sulla rastelliera
preparatavi appositamente, ed in vicinanza alla piazza di tiro saranno
esercitati nel giudicare le distanze, senza però farli inutilmente COl
rere innanzi ed indietro, affinchè non si riscaldino, | | |
852. Prima che sia dato principio al tiro del bersaglio, sarà collocato 0
un cornista od un tamburino di fianco al posto di tiro, dei quali il
primo suonerà un colpo semplice di lingua, oppure l'altro batterà i
chiamata, per accennare al segnatore ed al cornista o tamburino che
trovasi con lui, di ritirarsi dietro al riparo; ciò fatto, questo corni
sta pure in risposta suonerà un colpo semplice il i " batte
la chiamata, avvertendo che tale procedere sia da osservarsi dopo
ogni tiro per tutto il tempo dell'esercizio, tosto che il segnatore sia
ritornato a porsi al coperto. l i -
S 65.
ISTRUZIONE INTORNO AL PROVARE I FUCILI.
Nel caso in cui i tiri cadessero ora a dritta ed ora a sinistra, mal 868.
grado che siasi osservata la maggior attenzione nel mirare e nel far
scoccare il grilletto, e malgrado che un altro tiratore esperto abbia
fatto l'istessa esperienza, ciocchè dicesi che il fucile rigetta; in allora
bisognerà esaminare l'interno della canna, dove senza dubbio si tro
verà il difetto; la qual cosa sia praticata dall'armajuolo sotto la vigi
lanza dell'ufficiale d'armi.
Per provare il fucile nel tiro retto servendosi del mirino a tra 869.
guardo, farà d'uopo prima esaminarlo, se il traguardo non si muova
nè a dritta, nè a sinistra; imperocchè avvenendo ciò nel minimo grado,
non si potrebbe aspettare di certo ad ottenere un tiro retto.
L'operazione del provare il fucile appartiene ad uno degli ufficii i 870.
più importanti, in cui convien procedere colla massima precisione;
poichè altrimenti il soldato non raggiungerebbe mai la meta principale
della sua destinazione, quella cioè di sapersi servire del proprio fucile
qual arma da fuoco, oppure non la toccherebbe se non che del tutto
imperfettamente. -
PARTE III.
Posizione
ed esercizio degli ufficiali superiori
ossia stabali e subalterni.
S 66.
IPOSIZIONE ED ESERCIZIO
DEGLI UFFICIALI SUPERIORI E SUBALTERNI
A CAVALLO. se
In ogni sortita colla truppa gli ajutanti per prestare il saluto di 880,
nanzi ad ogni superiore senza differenza di rango, si atteggeranno
semplicemente alla posizione prescritta, ma del rimanente recheranno
per tal uopo la mano dritta alla copertura del capo, a senso della
massima in vigore pel saluto da prestarsi dal soldato semplice.
Per la preghiera va recata la mano destra alla copertura del capo
come pel consueto saluto.
162
S 67.
POSIZIONE ED ESERCIZIO
DEGLI UFFICIALI SUPERIORI E SUBALTERNI
A PIEDI.
FINE.
165
Battute di tamburo.
Esecuzione
Schleppstreich. – Trascinante.
Esecuzione
Esecuzione
Esecuzione
Esecuzione
Virbel. – Rullo.
avvaaaa avvvaaaaa -a-
sa
Rullo di una semibreve. Di una minima. Di una semimimima. Di una croma.
Per eseguire il rullo fa d'uopo, che ogni bacchetta cada per due
volte consecutive sulla pelle, p. e. -
ecc.
Tagwache. – Diana.
Cadenza di 90 a 95 passi al minuti.
f
Di guardia da battersi per una volta sola.
Venendo la diana eseguita da diversi tamburini, essa per 8 battute
va battuta unisona da tutti i tamburini – indi per 8 battute scambievole
- ne
168
mente col rullo. I tamburini che battono il rullo, alla fine del medesimo,
invece della ripresa con cui principia la diana, faranno un colpo semplice
a cui segnono i quattro trascinanti, e via così per tutte le ripetizioni; p. e.
ff Col rullo
- =
e- iS a- S. -
a
S–
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f - - ff
a e, e,
– se
= iS
s
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a
Quale avviso per i tamburini, uno di essi batterà solo le prime due
Vergatterung. – Riunione.
Tutti i tamburini Uno Tutti
Allarmstreich. – Allarme.
90. 95.
-s
1 2 1 2 2
va
Itast. – Fermata.
Un tamburino. Tutti.
170
Betstunde. – Preghiera.
Generalmarsch – La generale,
Rullo. Cadenza di 90 a 95 passi al minuto.
-
171
ff 2 1 2 ff 2
l le
l l N;
An notazione. Le Note piccole sopra le righe significano, ch'esso sieno battute sulle
bacchette.
Sturmstreich. – L'assalto,
sinistra dritta s. d. S. d. S. d.
sinistra dritta s. d. s. d. s. d. s. d. s. d. s. d. s. d.
1 2 2
Schanzstreich. – La trincea.
Tutti. Uno. Tutti.
Iietraite. – Ritirata.
105 – 108.
Tutti. Uno. Tutti i tamburini.
a- s
1 2 3 4 passi
- R –N - -, -N-P-+-º
e/ Et
ama Etfitf Et
ºral r ti tt
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a ºra E
178
Segnali di corno.
Vorwärts. – In avanti.
> r- >- -
- - 3 - - 3 3
Passi *) sinistra diritta S. d. S. d.
Rickwärts. – In addietro.
Rechts. – A dritta.
i. – i. -
Links. – A sinistra.
- Vivace.
S. d.
A mm o tazione. Il passo nell' istruzione intorno ai segnali serve, a fine di dare al cornista
un'idea chiara del come il medesimo s'addatti ai segnali divisi in battute. Il
passo però è variabile e si regola sempre a seconda della cadenza del
segnale. -
180
Schritt. – Il passo.
In cadenza della marcia ordinaria.
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S. d.
- Ti
-
-
i-
-
-
s. d. s. d. s. d. s. d.
Oeffnen. – Aprire.
Adagio.
–eº – -
1 2 3
3 4 2 3 4 1 2 3 4
s. d. S
s. d. . d. s. d. s. d. s. d.
Schliessen. – Serrare.
Presto.
>- >-
S. - d. S. d. - S. d.
Klumpen. – Mucchi.
Vivace.
18 1
Auflösen. – Sciogliere,
Alquanto mosso.
Vivace.
Verstärkung. – Rinforzo.
Adagio. --
-- -
e ; e º i e ; e
s - d - S. - d.
Ablòsung. – La muta.
In cadenza di marcia.
- a t-e-ari:
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S.
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d.
- -
º º º
182
S. - s. d.
Sturm. – Assalto.
Impetuoso.
t- r- >- r- st- r
o - - - - - -
S. d. ” S. d. ” 8, d. s. d.
Moderato.
Vergatterung. – Riunione.
r- -- >-
- N
NF
Da ripetersi per tre volte.
Allarm. – Allarme.
vivace. Da suonarsi per tre volte.
> > > -
183
Kette. – Catena.
Vivace.
Unterstützung. – Sostegno.
Vivace.
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Tagwache. – Diana.
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Gebet. – Preghiera.
Adagio, grave.
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S. d. s, d. s. d.s. d. s.d.s. d. s.d.s. d.
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Generalmarsch. – La generale. .
In cadenza alquanto più moderata di quella della marcia ordinaria.
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186
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Abblasen. – Il finale.
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Anm otazione. Le virgole praticate sopra le mote accennano il momento, in cui il cor
nista debba riprender fiato.
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Retraite. – Ritirata.
Nella cadenza di marcia in maniera, che per ogni semimimima tocchi un passo.
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Ausführung. – Esecuzione,
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Inoltre sogliono suonarsi i seguenti segnali d'avvertimento,
189
Per chiamare i caporali della fanteria o dei cacciatori, che sono di giorno:
Un mezzo chiamo e due colpi doppi.
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2tatº sºttº p L.), 02a/ trzzotta ha
mom/vzºom o zºla/ Zazºuz,
oum/oulºſ
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- bassa
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- - /'ora/ar /zassa a marzº.
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Azzosa e fallo a Ziz/a
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Franz Neubauer
Buchbinderei
Wien ll.
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