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CONNESSIONE

accettazione

affetto

apprezzamento

appartenente

cooperazione

comunicazione

vicinanza

Comunità

compagnia

compassione

considerazione

consistenza

empatia

inclusione

intimità

amore

mutualità

nutrimento

rispetto / rispetto di sé

CONNESSIONE continua

sicurezza

sicurezza

stabilità

supporto

conoscere ed essere conosciuti

vedere ed essere visti

per capire e

essere capito

fiducia

calore

BENESSERE FISICO
aria

cibo

movimento / esercizio

riposo / sonno

espressione sessuale

sicurezza

riparo

toccare

acqua

ONESTÀ

autenticità

integrità

presenza

GIOCARE

gioia

umorismo

PACE

bellezza

comunione

facilità

uguaglianza

armonia

ispirazione

ordine

AUTONOMIA

scelta

la libertà

indipendenza

spazio

spontaneità

SENSO

consapevolezza
celebrazione di

vita

sfida

chiarezza

competenza

coscienza

contributo

creatività

scoperta

efficacia

efficacia

crescita

speranza

apprendimento

lutto

partecipazione

scopo

espressione di se

stimolazione

importa

comprensione

Volendo ordinare la lista di bisogni che abbiamo creato, ho capito che non mi era chiaro le diverse proposte
degli autori fino in fondo, come ad esempio la proposta di Max Neef

Oggi mi sono concentrata su Neef (studioso cileno) e volevo condividere con voi quello che ho capito, in
modo tale di costruire insieme il pensiero e la comprensione sui bisogni

Allora la cosa che mi chiamava l’attenzione è che Neef fa una lista limitata di bisogni (che chiama bisogni
assiologici, parola che fa riferimento a “una scala di valori” in questo caso, bisogni come “valori”) e poi li
rapporta ad un'altra lista di come si “esprimono” questi bisogni nelle persone (bisogni esistenziali: essere,
avere, fare e interagire).
Poi fa un'altra differenza. Dice che questi bisogni (assiologici ed esistenziali) hanno determinati
“soddisfattori” che possono realizzarsi attraverso determinati “beni e servizi materiali”. Praticamente
elimina l’idea di bisogni come beni/servizi. A volte pensiamo che un bisogno sia “cibo”, o “casa” (che è un
bene), invece sono solo un mezzo materiale che realizza un “soddisfacente” (alimentazione, nutrizione,
abitazione) di un bisogno (“Sussistenza”, “protezione)

Un’altra cosa interessante è che il bisogno è considerato in questa prospettiva allo stesso tempo una
“carenza” ma anche una “potenzialità” dal momento che stimola l’essere umano nella ricerca di un
miglioramento del suo essere.

Fa anche una classifica di tipi di “satisfiers” (“satisfactores” che ho tradotto “soddisfattori”) che non sempre
sono positivi. Ad esempio, un bisogno di protezione può essere soddisfatto attraverso un soddisfattore
come “l’armamentismo”, ma in realtà distrugge altri bisogni come quelli di affetto o libertà). Solo per
sapere la classifica dei soddisfattori sono:

1- S. distruttivi

2- S. pseudo-soddisfacenti
3- S. Inhibitori

4- S. singolari

5- S. sinergici

Quest’ultimo quello indicato come migliore perche soddisfa diversi bisogni in modo sinergico

In sintesi, una visione sistemica e non lineare sui bisogni umani, che comprende la complessità delle
persone e i gruppi umani.

Prossimo passo capire come si incontra con la proposta di Marshall Rosenberg e Maslow, quali punti di
incontro e differenze. La cosa interessante è che Neef fa la sua proposta in vista di uno sviluppo a “scala
umana” per uscire da concetti nettamente economicisti di “crescita” e lineare che propone interventi
assistenzialistici diretti solo alla soddisfazione di “bisogni” materiali, attaccando sintomi senza andare ai veri
bisogni fondamentali dell’uomo, che sebbene “universali e limitati” si esprimono in modo particolare
secondo contesti e cultura (i soddisfattori per questo sono diversi)

Un saluto!

12/01/2021

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