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LA COMUNICAZIONE OLTRE LA PAROLA

INTRODUZIONE

Una delle prerogative che distingue luomo dagli animali la possibilit di comunicare
attraverso il linguaggio verbale. Spesso, per, ci succede, che nonostante la nostra
capacit di esprimerci attraverso il linguaggio logico, non riusciamo ad essere compresi.
A chi, ad esempio, non successo di dire:
Mi sembrava di essermi espresso cos chiaramente!
Sono stato gentile eppure, non sono stato compreso!
Che cosa ho fatto di sbagliato per essere stato trattato cosi? Cosa posso fare per
ottenere un po dattenzione?
Domande, che ognuno di noi si posto almeno una volta, fanno capire che il linguaggio
verbale, a volte, non sufficientemente esplicito. A differenza di ci che si pu pensare,
il linguaggio logico sempre accompagnato dal linguaggio del nostro corpo, il quale
comunica sempre in ogni istante, in ogni momento ed accompagna in modo dinamico il
linguaggio verbale.
Il. linguaggio del corpo chiamato anche: COMUNICAZIONE NON VERBALE o
COMUNICAZIONE ANALOGICA
Cosa la Comunicazione Analogica ?
E ogni comunicazione non verbale, che non si limita al solo movimento del corpo. Il
termine include le posizioni del corpo, i gesti, lespressione del viso, la cadenza delle
stesse parole, ed ogni altra espressione non verbale di cui lorganismo capace.
(Pragmatica della Comunicazione)
P. Watzlawick lavora al Mental Research Institute di Palo Alto (California) inoltre dal
1976 insegna al dipartimento di psichiatria e scienza delluniversit di Staliford

UNA COMUNICAZIONE NON SOLTANTO TRASMETTE INFORMAZIONE, MA AL


TEMPO STESSO IMPONE UN COMPORTAMENTO.
Saper decifrare quello che il corpo sta esprimendo, perch pu diventare importante? Di
solito quando intraprendiamo un dialogo ed abbiamo un obiettivo preciso, tutto la nostra
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concentrazione incanalata nella possibilit di fare una buona conversazione, breve o


lunga che sia, piena di contenuto, ben articolata, possibilmente priva di ripetizioni inutili
o di digressioni che tendono a farci perdere il filo del discorso.
Scopo finale: riuscire nel nostro intento, ovvero portare a buon fine quello che stiamo
chiedendo, quello che stiamo proponendo o solamente attirare lattenzione per farci
ascoltare, (un esempio pu essere: un colloquio con il capoufficio o direttore,
laffrontare un colloquio con una persona in uno stato di disagio, parlare ad un
dipendente, ad un cliente ecc). Le nostre parole, per se non guidate nel modo giusto,
possono creare uno stato di tensione eccessivo, e causare cos una chiusura da parte del
nostro interlocutore, e far cortocircuitare il discorso. Nel caso tutto ci avvenisse,
diventer per noi molto difficile poter in breve tempo riprendere quel discorso.
La parte logica afferma ci che linconscio nega
Questo perch, la comunicazione non verbale fa parte della nostra sfera emotiva, e
quindi molto difficile da controllare.
Riprendiamo come esempio il nostro importante colloquio, facendo riferimento a
quanto abbiamo detto sino ad ora, riuscire a decifrare in tempo reale la reazione provata
dalle nostre parole, ci mette in una posizione di vantaggio, consentendoci di verificare
immediatamente lo stato di tensione che stiamo procurando nel nostro interlocutore.
Avendo cos lopportunit di poter arretrare ad un segnale deccessiva pressione o di
fermarci ad un gesto di rifiuto, in questultimo caso continuare sarebbe assolutamente
inutile, per quel momento. Al contrario, invece, se la persona con cui stiamo parlando,
ci mostra una gestualit di gradimento, questo significa che il dialogo intrapreso andr
sicuramente a buon fine.
Dobbiamo ricordare sempre che il gesto, movimento del corpo, espressione del viso,
(COMUNICAZIONE ANALOGICA) sempre immediato alla parola, quindi:

PAROLA GESTO
FRASE COMPORTAMENTO

Per comprendere meglio tutto ci che stiamo dicendo, prendiamo come esempio la
pubblicit televisiva quando cera Carosello il compito principale della pubblicit era
quello di farsi ricordare tramite frasi o canzonette. Pi la frase o la canzonetta era
ripetuta, pi si poteva affermare che lo scopo era stato raggiunto, quello di essere
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ricordati, (es. Le stelle sono tante milioni di milioni la stella di Negroni vuol dire
qualit Capitano lo possiamo torturare Fanno tutti cos perch sono piccolo e
nero). Con larrivo nel nuovo tipo di pubblicit alla fine degli anni 70 cambia
totalmente il metodo pubblicitario, se con Carosello in 15 minuti si alternavano solo 5
sponsor, con il nuovo procedimento in 5 minuti si devono alternare molti pi sponsor.
Automaticamente non era pi possibile usare del linguaggio logico per farsi ricordare,
ma bisognava attivare un meccanismo pi sensibile per rimanere impressi, difatti i
pubblicitari, attraverso le immagini, le parole, la gestualit devono prima di tutto colpire
la sfera emozionale. Ogni movimento, quindi, minuziosamente programmato per
attirare subito lattenzione e contemporaneamente essere attivo sulla parte emotiva.
Oltre ai segnali di CARICO TENSIONALE, di RIFIUTO e di GRADIMENTO
possiamo essere ulteriormente aiutati dalla analisi tipologica della persona con cui
stiamo parlando. Ognuno di noi, infatti, fa parte di una tipologia specifica, e allo stesso
tempo siamo attirati da una tipologia diversa dalla nostra, qui si afferma che: Due poli
diversi si attraggono, mentre due poli uguali si respingono .
INDIVIDUARE LA STRUTTURA di chi sta conversando con noi ci permette di sapere
in che modo mi devo COMPORTARE. Tutti noi non solo comunichiamo ci che siamo,
ma inviamo segnali precisi per come vogliamo essere trattati.
Esempio: se una persona mostra una comunicazione e gestualit autoritaria, io non
dovr mai comportarmi in questo modo, ma individuare invece, qual il suo
STIMOLATORE PENALIZZANTE, pi precisamente il comportamento che la sua
emotivit gradisce. Automaticamente questo ci consentir di appurare un altro
fondamentale aspetto della nostra relazione: la TIPOLOGIA DISTONICA IN ESSERE
O AVERE, importante perch ci permette di dosare in modo appropriato quanto
dobbiamo dire o dare.
Esempio: se il nostro interlocutore di DISTONIA ESSERE, amer desiderare quindi
troppe informazioni nello stesso momento non saranno gradite, anzi creeranno
insofferenza ed eccessiva tensione. Al contrario, una persona con DISTONIA AVERE,
desiderer moltissime informazioni e la scarsa quantit di nozioni creer forte
disinteresse.
Lo scopo del corso ha lobiettivo di fornire la maggior parte di elementi, che possono
aiutare la persona ad operare in entrambe i canali della comunicazione, sia logica
che analogica, utilizzandola nel suo aspetto interattivo.

COMUNICAZIONE LOGICA

COMUNICAZIONE ANALOGICA

CV

CNV
COMUNICAZIONE INTEGRALE

OTTENIMENTO DEL CONSENSO


SEDUZIONE
PERSUASIONE

CNV COMUNICAZIONE NON VERBALE

Linconscio comunica:
Quantit di tensione prodotta.
Segnali di gradimento (Verifiche subliminali positive)
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Segnali di rifiuto (Verifiche subliminali negative)


Aspetti iconici ( Distonie affettive/sessuali)
Prima di addentrarci nella decodificazione del modello non verbale vorrei spiegare in
breve, cosa sintende per tensione, stimolo, come si forma un simbolo e la distonia .
La tensione secondo il concetto idrico di Freud sarebbe quella cosa che scorre e ci fa
vivere emozioni. Tale concetto rende abbastanza bene lidea di tensione ma potremo
aggiungere che anche lessenza di cui il nostro inconscio si alimenta e di cui in
continua ricerca. Questo perch sin dalla nascita siamo soggetti a stimoli emotivi come
amore, paura, piacere e sofferenza.
Pertanto siamo costretti a ricercare o crearci tensioni per nutrire il nostro inconscio
affinch si sazi, insomma abbiamo bisogno di emozioni per sentirci vivi.
Qualcuno scrisse io penso quindi sono, noi potremo dire io sento quindi vivo.
Riassumendo Tensione = emozione vissuta,

PATHOS, fondamentalmente sono le

emozioni che si vivono durante le varie situazioni che si presentano, spesso le definiamo
come situazioni emozionanti non riuscendo a essere pi chiari, ma la ricerca di una
definizione pi una esigenza logica che altro , considerando il fatto che il nostro
inconscio non classifica le emozioni ma si limita a nutrirsene.
Usiamo il termine nutrirsene in quanto utilizziamo la metafora del cibo che, secondo
noi, spiega nel modo migliore la necessit del nostro inconscio a vivere emozioni.
Usando tale metafora si capisce quanto siano importanti le Emozioni come fonte di
sostentamento per la nostra parte emotiva al pari del cibo (carboidrati, proteine,
vitamine, ecc. ecc. ) per il nostro corpo.
Se consideriamo il valore qualitativo la logica lo distinguerebbe in piacere o sofferenza,
mentre per laspetto quantitativo si andrebbero ad utilizzare classificazioni di tipo socio
culturale quali, desiderio bisogno, disagio o problema in base alla difficolt
dappagamento.

Per stimolo si intende tutto ci che crea una reazione al nostro inconscio, con variazione
neuro fisiologica.
l simboli sono qualcosa che oltre ad avere un significato logico contengono anche un
significante emotivo quindi un valore tensionale ben preciso datogli dallinconscio,
pertanto tutto ci che coinvolge da considerarsi simbolo.
Un simbolo diviene tale effettuando un percorso che porta un atto neutro a diventare un
esigenza che stimola il pensiero logico a cercare un possibile appagamento.
La dimensione nucleare dellindividuo si divide in due passaggi di tipo analogico e di
due di tipo logico.
I passaggi analogici sono:
PROIEZIONE: dove si proietta su un elemento neutro qualcosa di conosciuto presente
nella memoria a lungo termine.
INCORPORAZIONE: dove si va a vivere la tensione associata alla proiezione fatta.
Queste due fasi sono la fonte del caricamento tensionale, della formazione del pathos
dellemozione, mentre le due fasi successive servono a calibrare, ridurre tali emozioni,
tensioni e sono di tipo logico
IDENTIFICAZIONE: dove viene formalizzato il riconoscimento della fonte
stimolante, in poche parole si va a verificare quello che fino a quel momento era solo
proiettato .
INTROIEZIONE: verificato cosa realmente accaduto si determina la tensione che
tale evento fa vivere.

PROIEZIONE

INCORPORAZIONE

IDENTIFICAZIONE

INTROIEZIONE

Es: Un giorno ritornavo da un colloquio di lavoro ed ero pienamente soddisfatto


dellincontro, mi sentivo a dir poco euforico e mi accorsi che di fronte a me cera una
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signora che mi sembrava di conoscere, era un volto noto (PROIEZIONE) ad un tratto


mi sentii triste quasi depresso (INCORPORAZIONE) e non ne capivo il motivo. Ad un
rapido esame logico non vi era nulla che giustificasse tale stato danimo ma ad un pi
accurato esame, mi accorsi che lo stato dansia aumentava quando guardavo la signora,
mi decisi a chiedere se ci fossimo gi conosciuti , lei mi rispose di non ricordarsi di me
e mi disse che faceva linfermiera nellospedale della mia citt e pi precisamente nel
reparto di terapia intensiva, in quel momento mi ritorn tutto alla memoria, era una delle
infermiere che avevano curato mia madre durante un postoperatorio piuttosto
problematico (IDENTIFICAZIONE) dove io ero molto angosciato dellesito
dellintervento (INTROIEZIONE).
Che cosa era successo quel giorno ? Era successo che il mio inconscio aveva dato un
valore di sofferenza a quel volto, date le circostanze in cui lo avevo conosciuto, e me le
aveva riproposte nel rivederlo.
Per me quel volto era diventato Simbolo in quanto in grado di stimolarmi emozioni
tensione, solo nel ricordarmi dove lo avevo visto potei destabilizzarlo per riprendermi la
mia serenit.
Se dovessimo fare una sintesi di tutto questo si potrebbe dire che i dinamismi di
Proiezione e Incorporazione del pensiero analogico vanno a formare LESIGENZA,
mentre lidentificazione e lintroiezione sono predisposte ALLAPPAGAMENTO,
assieme danno origine al TURBAMENTO.
Noi dobbiamo considerare lesigenza come bisogno precostituito dal nostro inconscio,
bisogno damore di riprodursi di realizzarsi e altro, mentre lappagamento da
ricercarsi nella logica che deve cercare dappagare in maniera adeguata tale esigenza.
Ci che impedisce tale appagamento sono i vincoli sia soggettivi che oggettivi .
Pi i vincoli sono forti, pi lappagamento sar lento e difficile da raggiungere, di
conseguenza la frustrazione sar maggiore e pi le frustrazioni sono forti pi la tensione
sar alta.
Per distonia sintende un disequilibrio tra le due immagini che sono costantemente
presenti in noi e che andiamo a verificare su tutte le cose o eventi che noi riterremo
importanti, tali immagini sono quella reale e quella ideale, la differenza esistente tra
queste due immagini appunto la distonia..

COMUNICAZIONE NON VERBALE

Luomo stato classificato come animale gregarioin quanto necessita di una comunit
di simili dove possa identificarsi attraverso il riconoscimento.
Per ottenere il riconoscimento costretto a relazionarsi con gli altri pertanto la
comunicazione a dir poco indispensabile .
Infatti notiamo tale esigenza fin da piccoli , la ricerca della madre e in sua assenza di
altre persone, vivendo tale condizione come indispensabile .
Limportanza della comunicazione tale che se questa viene a mancare o attuata in
maniera errata pu indurre problemi di ordine psicologico anche molto gravi.
Lo studio della comunicazione interpersonale ha evidenziato come la comunicazione
non verbale sia importante per lo sviluppo sociale degli individui nei rapporti
interpersonali, cambiandone radicalmente gli studi sul comportamento.
Ogni comunicazione avviene su due piani analogico e digitale. La comunicazione
digitale prevalentemente verbale ha una funzione soprattutto denotativa in quanto serve
ad indicare e descrivere oggetti, fatti, eventi, situazioni, nonch a metacomunicare,
mentre la comunicazione analogica prevalentemente non verbale ha una funzione
soprattutto connotativa in quanto svolge in particolare il compito di trasmettere idee e
sentimenti che vanno oltre la semplice denotazione della realt. Quindi possiamo dire
che la parte logica esprime il significato, mentre la parte analogica esprime il
significante.
La qualit della relazione soprattutto influenzata da messaggi analogici, tant' che
dalle ricerche sulla comunicazione emergono i seguenti dati: 7% contenuto logico
digitale, 38% uso di termini e paralinguistica, 55% atteggiamento e gestualit. Se
consideriamo che gli atteggiamenti e la paralinguistica sono tipicamente istintivi
possiamo affermare che in un atto comunicativo di primaria importanza l'aspetto
analogico. Il centro ricerche e sviluppo IPA CNV alla luce di questi dati focalizza i
propri studi sull'aspetto analogico dell'atto comunicativo.

FONDAMENTI DELLA COMUNICAZIONE

Affinch un atto comunicativo possa ritenersi tale necessita di quattro elementi


fondamentali:
1) un elemento trasmittente o trasmettitore il cui compito quello di inviare il
messaggio.
2) Un elemento ricevente o destinatario a cui il messaggio destinato.
3) Un codice che consente la comprensione del messaggio tra trasmettitore e
destinatario.
4) Un canale che il mezzo utilizzato per consentire al messaggio di arrivare.
Ogni individuo, in un atto comunicativo, sia trasmittente che ricevente in quanto ogni
messaggio inviato il risultato di un messaggio ricevuto che viene elaborato e
decodificato.
Partendo dall'assunto di Watzlavick che l'uomo non in grado di non comunicare in
quanto l'atto non comunicativo comunica esattamente la volont di non voler
comunicare, afferma che parole, silenzi, attivit o inattivit hanno tutti valore di
messaggio.
TRASMITTENTE

RICEVENTE

CODICE

CANALE
COMUNICATIVO

CANALI DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE


La comunicazione non verbale si esprime attraverso quattro canali fondamentali:
PROSSEMICA (Gestione degli spazi)
CINESICA (Gestione dei segni)
PARALINGUISTICA (Gestione delle sonorit)
DIGITALE (Gestione dei toccamenti)
PROSSEMICA
La prossemica riguarda il rapporto dell'uomo con lo spazio e la distanza che le persone
mettono tra s e l'altro quando interagiscono e quando si trovano nello stesso ambiente.
Come gli animali anche gli esseri umani hanno bisogno di un loro spazio o territorio e
lo ripropongono in ogni ambiente in cui si trovano. L'aspetto della prossemica che ci
interessa maggiormente quello definito spazio personale.
Lorenz K. e Hall E. sono stati i primi a scoprire che lo spazio attorno all'essere vivente
non neutro. Al contrario, precise zone lo suddividono in modo invisibile e questa
suddivisione comune a tutti gli uomini senza distinzione di et o di sesso (tale distanze
possono variare a secondo delle varie culture).
Gli spazi si possono dividere in quattro aree:
-

Zona intima

Zona personale

Zona sociale

Zona pubblica
La zona intima si estende attorno all'individuo per circa 30 cm ed considerata la zona
di sicurezza per eccellenza. Laccesso consentito solo ai soggetti che l'individuo
considera intimi.
La zona personale si estende intorno all'individuo per una distanza pari alla lunghezza
del braccio (circa 1 m) distanza in cui possibile toccare gli oggetti ivi compresi senza
effettuare spostamenti o utilizzare prolunghe.

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La zona sociale viene a crearsi quando le zone personali di due individui si toccano non
sovrapponendosi (es. il doppio del braccio)
La zona pubblica l'enorme zona sita al di fuori della zona sociale.

CINESICA

La cinesica la capacit dell'individuo di attribuire un significato a dei gesti/simboli


apparentemente privi di significato.
PARALINGUISTICA
La paralinguistica l'insieme di tutti i suoni e rumori non direttamente collegati al
contenuto logico del messaggio. Esempi di paralinguistica sono il tamburellare con le
dita, battere i piedi ecc
Anche sbuffi, sospiri, schiarimento della gola, tonalit e modulazione di voce, uso dei
silenzi sono da considerarsi aspetti paralinguistici della comunicazione.
DIGITALE
La digitale il canale espresso con i vari toccamenti che un individuo pu effettuare su
se stesso o sugli altri. Il contatto fisico la forma pi precoce e potente della
comunicazione in quanto effettuata dall'infante fin dai primi mesi di vita come unico
mezzo per esplorare il mondo esterno. Diversi studi hanno dimostrato che seppur brevi
contatti fisici tra due individui possono influenzare positivamente il loro rapporto.
CANALI INDUTTIVI COMUNICATIVI

PROSSEMICA
CINESICA

OPERATIVITA

PARALINGUISTICA

ANALOGICA

DIGITALE

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MIMICA FACCIALE

La comunicazione non verbale analizza l'espressivit del corpo in tutte le sue forme,
dalla mimica facciale alla gestualit istintiva.
La mimica facciale l'insieme di tutte le espressioni del viso. Il volto come ricorda
Lowen A. la parte del corpo presentata apertamente al mondo ed la prima che si
esamina in una persona. L'espressione assunta dal volto sta ad indicare o ci che siamo
e proviamo realmente o ci che fingiamo di essere o di sentire. Perci quando non vi
congruenza tra la nostra vera natura e ci che esprimiamo spesso il conflitto si rivela
come tensione nei muscoli della nostra faccia.
Per affrontare lo studio della mimica facciale indispensabile qualche cenno di
anatomia.
I muscoli facciali possono dividersi in
muscoli temporali, sono quelli che contraggono le mascelle
muscoli oculari, quelli che fanno muovere gli occhi
muscoli pellicciai, che attraversano il viso in lungo ed in largo ed grazie alla loro
azione che le espressioni si manifestano sul volto
Suddivisione della mimica facciale:
Per quel che riguarda la mimica ormai duso comune basarsi sulla seguente
separazione:
regione frontale (incluse le sopracciglia);
parte mediana : regione degli occhi naso e guance;
bocca e mento
Le pieghe della fronte orizzontali indicano che qualcosa attrae fortemente la tensione.
Quelle verticali invece indicano la focalizzazione della tensione su qualcosa. Gran parte
dei movimenti delle sopracciglia avviene in concomitanza o in preparazione della
formazione delle pieghe. I movimenti fondamentali posso essere: i movimenti
dellattenzione, della tristezza, del dolore, della disperazione e dellaggrottamento.
Gli occhi in base alla loro morfologia posso essere suddivisi in: occhi grandi e tondi che
riflettono una personalit affettuosa ricca di calore umano, occhi sporgenti che indicano
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un modo di essere nervoso, occhi incassati spesso indicano una tristezza repressa ed
espressione trattenuta, occhi da neonato sono caratterizzati da unespressione aperta e
supplichevole.
La bocca rappresenta un acuto desiderio di percepire nellatto di aprirsi, al contrario la
sua chiusura indica un non voler percepire. La bocca stretta con gli angoli abbassati fa
pensare ad una persona delusa ed infelice. La bocca aperta fa pensare ad un
atteggiamento di apertura interiore (la bocca aperta pu anche indicare spavento)

CARICHI TENSIONALI

I carichi tensionali sono manifestazioni che il nostro corpo esprime attraverso la


gestualit, la mimica, i suoni vocali. Questi atti analogici che il soggetto esterna durante
una conversazione, stanno ad indicare la quantit di carico emozionale.
I movimenti non verbali di carico tensionale sono espressi attraverso: PRURITI E
GRATTAMENTI,

MODIFICAZIONE

DELLA

POSTURA

(DONDOLIO),

CONTRAZIONI MUSCOLARI, SUONI.


Le azioni analogiche pi indicative sono date dai pruriti che si manifestano in zone del
corpo, ai quali si pone una risoluzione immediata attraverso il grattarsi. Durante un
dialogo possibile che la stimolazione emotiva prodotta dal contenuto del discorso
produca un mutamento neuro fisiologico, nello specifico, una vaso a dilatazione
periferica data da una maggiore irrorazione sanguigna . Il prurito provocato dalla
vasodilatazione sanguigna spontaneamente alleviato da un piccolo massaggio
(grattamento), che consente alloperatore di verificare il grado di tensione suscitato dal
discorso. A seconda della parte del corpo in cui si manifesta il carico tensionale,
possiamo in tempo reale quantificare la portata della tensione scaturita dal dialogo
stesso. Pi il prurito si avvicina alla zona del naso maggiore la tensione procurata
allinterlocutore.
Quando nel colloquio gli stimoli emotivi superano lindice di tolleranza (diverso in ogni
persona), il soggetto manifesta segnali di rifiuto o di gradimento.
La buona riuscita del colloquio dipende dalla nostra capacit di stimolare in modo
adeguato il nostro interlocutore. Dobbiamo pertanto fornirgli una quantit denergia
emotiva sufficiente per essere poi riconosciuti positivamente dalla sua parte logica.

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INVIO DI STIMOLI

RISPOSTE EMOTIVE

SCARICHI TENSIONALI

RISPOSTE ANALOGICHE

GESTUALITA ANALOGICA DI GRADIMENTO E DI RIFIUTO

La gestualit analogica di rifiuto o gradimento espressa istintivamente dal nostro corpo


ci consente di capire se gli stimoli verbali e non verbali che stiamo trasmettendo sono
accettati o rifiutati dal nostro interlocutore. E importante ricordare che in una
conversazione se pur concentrata sul linguaggio verbale, pi precisamente sulla
interazione logica di due persone, maggiormente coinvolta la sfera emotiva.
Le percentuali, infatti, di coinvolgimento dei due linguaggi logico ed analogico, espressi
durante un colloquio si possono cos suddividere:
30% linguaggio verbale
70% linguaggio non verbale.
Si pu quindi rilevare che, pi ci conformiamo alle esigenze emotive di chi sta
dialogando con noi, maggiore sar la possibilit di raggiungere lobiettivo prefissato.

30 % COMUNICAZIONE VERBALE

70 % COMUNICAZIONE NON VERBALE

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ATTI ANALOGICI DI RIFIUTO

Sfregamento del naso con il dito che si sposta da destra a sinistra


Sfregamento della punta del naso dal basso verso lalto pi volte ripetuto
Variazione della postura, indietreggiare dalla fonte stimolante
Variazione della postura rispetto al proprio asse ( in allontanamento)
Allontanamento degli oggetti
Spolverare o spazzolare via pelucchi
Raschiamento della gola (colpo di tosse)
Incrociare braccia e gambe
Abbottonarsi gli abiti
Coprirsi i genitali
Levarsi o sollevarsi gli occhiali
Coprire il proprio corpo
Fare traboccare o riempire oltre misura bicchieri ecc.
Togliersi qualcosa dalla zona lacrimale
Espellere in modo brusco il fumo di sigaretta
Buttare frequentemente la cenere della sigaretta senza necessit
Ritrarre il mento
Indietreggiare
Incrociare le braccia
Incrociare le gambe in chiusura
Mettersi le mani sui fianchi ( posizione di sfida)

I SEGNALI DI RIFIUTO PERMETTONO ALLOPERATORE DI CALIBRARE O


MODIFICARE LA COMUNICAZIONE IN ATTO IN BASE ALLE ESIGENZE
EMOTIVE DELLUTENTE AL FINE DELLOTTENIMENTO DEL CONSENSO
RENDENDO LA NORMALE COMUNICAZIONE INFORMATIVA IN
INTERATTIVA MANIPOLATIVA

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ATTI ANALOGICI DI GRADIMENTO


Bacio analogico
Linguino
Accarezzamento delle labbra
Portarsi oggetti o dita sulle labbra
Suzione di dita o oggetti
Mordicchiamento delle labbra
Avvicinamento di oggetti verso il proprio corpo
Variazione posturale verso la fonte stimolante
Variazione posturale di avanzamento rispetto al proprio asse
Scoprire parti del corpo
Accarezzamento dei capelli
Avvicinamento verso la fonte stimolante
Avvicinamento di occhiali verso la fronte (o infilarseli).
Scoprire parti del corpo
Curare laspetto dellinterlocutore ( toccamenti)
I SEGNALI DI GRADIMENTO ESPRESSI DALLUTENTE DURANTE UNA
COMUNICAZIONE PERMETTONO ALLOPERATORE DI GESTIRE TOTALMENTE
LA COMUNICAZIONE AL FINE DELLOTTENIMENTO DEL CONSENSO
RENDENDO LA NORMALE COMUNICAZIONE INFORMATIVA IN INTERATTIVA
MANIPOLATIVA

ASPETTI ICONICI

Gli aspetti iconici espressi dal nostro corpo, manifestano desideri decodificabili sotto
laspetto iconico del gesto.
Il nostro inconscio manifesta

due grandi distonie che governano luomo, quella

affettiva e quella sessuale.


Il modo in cui si manifesta abbastanza semplice, basti pensare che laffetto si
manifesta con carezze e la sessualit con gesti che simulano penetrazioni; pertanto la
loro decodificazione permane semplice.
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Queste manifestazioni che fanno parte di tutti gli individui, sono da considerarsi in
eccesso o in difetto, in base alle distonie dell individuo, vengono classificate per
rendere pi completo il corso di CNV, sono prese in considerazione nellaspetto iper o
ipo di distonia vissuta.
Da tenere presente e da non dimenticare che le risposte analogiche sono attivate dagli
stimoli prodotti e non da chi le induce, tranne nei casi in cui il soggetto stia guardando
negli occhi loperatore, in tal caso saranno rivolte all operatore stesso.

ASPETTI ICONICI

AFFETTIVITA

SESSUALITA

IL SIMBOLISMO

Le tipologie psicologiche della comunicazione analogica sono quattro, due di tipo


genitoriali e due di tipo egocentrico.
Le tipologie genitoriali sono definite come conflittuale padre, definito con la figura
geometrica dellasta e conflittuale madre definito con la figura geometrica triangolo.
Le tipologie egocentriche sono raffigurate geometricamente da un cerchio.
Nel suo interno viene inserita la lettera M o F per distinguere lulteriore classificazione
in ego Maschio - ego Femmina .

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Un individuo nella sua composizione analogica mantiene tutti i tre simboli asta
triangolo e cerchio che andranno ad assumere ruoli diversi secondo le varie
classificazioni tipologiche.
I ruoli sono tre:
ALIMENTATORE: Occupato dallelemento che classifica il soggetto.
STIMOLATORE PENALIZZANTE: Elemento che il soggetto gradisce e va a
ricercare perch stimola (rigenera) lenergia inconscia.
EGEMONE :Va a neutralizzare (appaga) lenergia inconscia occupato dal terzo
elemento.

STIMOLATORE GRATIFICANTE
ALIMENTATORE
STIMOLATORE PENALIZZANTE

Come nasce la nostra tipologia?


La risposta basata sulla differenza che esiste tra archetipo e realt dei genitori. Il
genitore che risulta troppo diverso dal nostro archetipo viene giudicato inefficiente o
non conforme , pertanto lo andremo a sostituire prendendo le caratteristiche ideali del
genitore sostituito, ci former il primo input caratteriale.(Classificazione conflittuale).
Confrontando i nostri genitori con i relativi archetipi e verificato chi dei due ne risulta
troppo lontano, diventeremo conflittuali padre o asta e ci comporteremo in modo
contrario al suo. Se al contrario tale differenza risulti a carico della mamma
diventeremmo conflittuali madre o triangolo.
Questa spiegazione risponde alle tipologie genitoriali ma per le egocentriche le cose
cambiano un po.
Prima di tutto dobbiamo dire che lego una evoluzione di una tipologia genitoriale e
che pertanto tutti gli ego sono ex-madre o ex-padre.
Questo cambiamento avviene in et adolescenziale dove il soggetto inizia a considerare
le inefficienze del genitore definito (buono) , avvertendo e giudicando i genitori non pi
come tali ma nel loro rapporto in diade di maschio e femmina.
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Dopo tale trasformazione andremo a definire ego-maschio coloro che prima


dellevoluzione erano dei triangoli e che ora criticano il ruolo di maschio del padre
allinterno della famiglia, mentre gli ego-femmina sono coloro che erano aste e che ora
giudicano inadeguato il ruolo di femmina della madre allinterno della famiglia, come
dire:
EGO-MASCHIO = EX- MADRE O EX-TRIANGOLO
EGO-FEMMINA = EX- PADRE O EX- ASTA

M
COMPORTAMENTO

TRIANGOLO, archetipo di madre, protettivo, avvolgente, rassicurante al punto che in


caso di problemi si pu anche sostituire per la risoluzione.
COMPORTAMENTO PROTETTIVO
ASTA archetipo paterno, sicuro, deciso, accusatorio che non da soluzioni ma tende a
fare pesare le inefficiente altrui. Demanda la soluzione del problema.
COMPORTAMENTO ACCUSATORIO
EGO ( ego femmina - ego maschio) ha delle caratteristiche delle risoluzioni pi logiche
rispetto allistintivit dei genitoriali, sono indicativi risolutivi, indicano la possibile
soluzione dei problemi ma non vi partecipano anche se per vanno a verificare se
vengono seguite le indicazioni e se il problema viene risolto.
COMPORTAMENTO INDICATIVO

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LA PAROLA
.
TRIANGOLO: Il modo di esprimersi caratterizzato da aggettivi sostantivi e
rappresentazioni che si rifanno a una grotta o comunque deve simboleggiare
lavvolgimento.
Cosa potremo dire di una grotta che stretta larga calda fredda umida scivolosa
profonda ecc. Quali sono le cose in grado di avvolgere la coperta il mare lacqua la
poltrona la nebbia ecc.
ASTA: ci dobbiamo rifare a un obelisco con i vari sostantivi e aggettivi es. Lungo, corto
rigido, eretto o alla spada che penetra, infila s erge ecc. ecc.
EGO: la figura a cui ispirarci il cunicolo o eventualmente la pinza ,quindi stretto
viscido, attanagliante, che stringe come in morsa ecc. ecc
IL GESTO

ASTA: mette in mostra un dito o il braccio , cammina con le gambe rigide ecc.
TRIANGOLO: unisce il pollice e lindice per i polpastrelli a formare una fessura unisce
entrambi le mani a formare il simbolo delle femministe o tengono le mani congiunte o
perlomeno luna nellaltra.
EGO: al contrario del triangolo unisce le dita del pollice e indice con le punte formando
un cerchio tipo ok e se dovesse unire le mani lo farebbe sempre attraverso le punte come
stessero contenendo una sfera.

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TOCCAMENTI

ASTA: questa tipologia si appoggia sui pugni o sulle dita ma in questo caso non usa il
pollice , arriva a braccio teso per dare la mano e quando la da sembra prendere in mano
un pesce lesso , se dovesse stringerla lascia il dito indice teso a contatto con il polso.
EGO: se pu usa solo le prime falangi per prendere gli oggetti, il pollice sempre retro
verso rispetto alle altre dita a formare una pinza, una tenaglia , cerca di non far mai
sentire il palmo delle mani.
Nell appoggiarsi lo fa su tutte e cinque le dita della mano e se da la mano tende a
stringere per far sentire la stretta (a tenaglia) non tocca con il palmo e se durante la
stretta tocca con laltra mano lo fa stringendo come una tenaglia la spalla o il braccio
dellinterlocutore.
.
TRIANGOLO: usa il pollice parallelo alle dita come nel saluto militare, se pu usa la
seconda e la terza falange e per impugnare gli oggetti fa uso di tutta la mano, cerca
sempre di far sentire il palmo nella stretta tende ad avvolgere la mano altrui al punto di
utilizzare anche laltra mano per amplificare tale sensazione fa sentire il palmo e se deve
toccare con laltra mano terr il pollice parallelo e far dei gesti carezzevoli, quando si
appoggia lo fa sul palmo della mano.
Da quanto abbiamo detto osservando il comportamento, il modo di esprimere i gesti e il
modo di toccare siamo in grado di identificare la tipologia, in realt spesso il loro modo
di toccare gli oggetti ci d anche il simbolo penalizzante ..
Una regola importante da ricordare e che se un oggetto viene toccato con tutte e due le
mani non deve essere preso in considerazione come riferimento simbolico.

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ANTAGONISMO E AGONISMO
Le tipologie genitoriali vivono lantagonismo in quanto ragionano in diade cio io e il
mio genitore causa. Lo vanno a sostituire vivendo confronti con i soggetti del sesso
uguale alla tipologia . Al contrario il cerchio vive antagonismo, ragiona in triade nei
rapporti tra maschio e femmina (ex simboli genitoriali) , per questo instaura delle sorti
di gare per dimostrare di essere il migliore.

LA DISTONIA
Il termine distonia oltre alla definizione data in precedenza nella comunicazione analogica viene usato
anche come classificazione per due caratteristiche comportamentali.)
Si divide in due componenti: ESSERE e AVERE.
Lessere un distonico che tende a desiderare le cose in quanto ha un vincolo al possesso che gli impedisce
di possedere le cose che vuole e lo costringe a vivere un continuo stato di desiderio.
Si riconosce dal fatto che usa molto il verbo essere, mira pi alla qualit che alla quantit e impiega
diverso tempo per decidere cosa vuole o per ottenerlo. Nella relazione risulta assumere un comportamento
passivo e usa laffetto per poter avere sesso, ultima ma non meno importante in questa distonia le
inefficienze sono auto attributive.
Il distonico dellavere al, contrario, vuole possedere le cose in quanto ha un vincolo al
desiderio che gli impedisce di desiderare le cose.
Questo crea la ricerca della quantit a scapito della qualit e crea uno stato di continuo
arraffare, si riconosce dal fatto che usa soprattutto il verbo avere, nelle relazioni assume
un comportamento attivo , quello che vuole tutto subito e anche di pi , d sesso per
avere affetto mentre le inefficienze in questo caso sono etero attributive.
Un soggetto non avr mai un aspetto assoluto di una di queste distonie ma ne avr una
che risulter essere maggioritaria sullaltra.
La formazione della distonia , come per la tipologia , ha origine nella fase infantile
dove lindividuo viene costretto a vivere situazioni di tipo iper o ipo appaganti.
(rigeneranti)
In questa fase dove il bambino subisce gli appagamenti dall ambiente esterno, che non
in grado di controllare, si forma il turbamento base che sar in essere se lambiente
risulta ipo appagante, al contrario se lambiente risulta iper appagante il turbamento
sar in avere.
Il turbamento relativo lopposto di quello base in quanto trasforma il precedente
turbamento in vincolo .
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