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n.

126 gennaio 2022


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100% ANIMALE
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IN REGALO!

L’EDUCAZIONE
DEL GATTO
COME EVITARE I
Vita in alta quota
COMPORTAMENTI
Quali adattamenti permettono agli animali di
SGRADITI? resistere nei luoghi freddi e dove l’ossigeno
scarseggia? Dal gatto di Pallas allo yak
21 dicembre 2021
Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/03 art. 1 - comma 1 - Verona CMP

PREMIO FEDELTÀ Ecco FACCIAMO UNA RISATA Le MANGUSTE Piccole, carine,


lle storie dei cani vincitori foto più divertenti dell’anno ma anche il cobra le teme!
Mark Schocken/Audubon Photography Awards

Il piumaggio arruffato
bianco e marrone di questo
grande gufo della Virginia
(Bubo virginianus) quasi
si confonde con il “muschio
Credit credit

spagnolo” (Tillandsia
usneoides, una pianta
epifita dei climi tropicali)
«MI SONO
che penzola dai rami di una
massiccia quercia del sud
APPENA
(Quercus virginiana). SVEGLIATO»
3
Mondadori Portfolio/Bios

4
«QUI FA SEMPRE
PIÙ CALDO!»
Malgrado la mole imponente
(un maschio adulto può pesare
7 quintali) l’orso polare è un
eccellente nuotatore.
In natura si stima vivano ancora
20-25.000 esemplari di Ursus
maritimus e la popolazione è in
diminuzione: la Lista Rossa IUCN
delle specie minacciate lo valuta
come vulnerabile. Il suo futuro
è tutt’altro che roseo, a causa
dell’impatto che il riscaldamento
globale sta avendo sul suo habitat:
i ghiacci delle regioni artiche.

5
ANDREW PARKINSON
Cari lettori,
partiamo subito con
una buona notizia: le
pagine del giornale
sono aumentate!
Per forza, quando
troviamo storie emozionanti
da raccontarvi come quelle
dei cani che hanno vinto il
premio fedeltà (le trovate
a pag. 48), vorremo che le
pagine non finissero mai... ce ne
sono così tante da raccontare
che è stato difficile scegliere
quali inserire! La natura dei
gatti, invece, non li porta a
collaborare con noi. Sono degli
esploratori solitari e curiosi,
56
FOTO
Si ride con le immagini
sempre in cerca di avventure del Comedy Wildlife
e a volte faticano ad adattarsi Photography Awards
alla vita d’appartamento.
Come rendere più piacevole la
convivenza, per noi, ma anche CURIOSITÀ
per loro (pag.66)?
Buona lettura,
Chiara (e Vito)
Gli adattamenti
che consentono
agli animali di
sopravvivere in
12
alta quota
chiara.borelli@mondadori.it

MIC
VOLETE METTERVI A
I

IN CONTATTO CON Consigli, cose da fare, salute e alimentazione.


A

NOI E MANDARCI I I C AS Tutto dedicato a cani, gatti, conigli & Co.


D

VOSTRI CONTRIBUTI?
E-mail: redazione@focuswild.it
Facebook: www.facebook.com/
focuswildrivista
66 CONSIGLI PRATICI
Come far capire al
gatto che alcuni
78 ADOZIONI
Cercasi casa
disperatamente
Posta: Focus Wild comportamenti non ci
via Mondadori 1 piacciono?
20090 Segrate (Mi)
Instagram: Focuswild 74 RAZZE CANINE 80 LA POSTA DEI
LETTORI
I vostri amici a
Pastore scozzese
(rough collie) quattro zampe
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76 CHIEDI AL
VETERINARIO
Vaccini, come
Foto di copertina: Valeriy Maleev / NPL,
Yva Momatiuk and John Eastcott / Minden
Pictures, Sheila Fitzgerald/Shutterstock,
avviamento postale della tua città o il tuo codice cliente: Roland Kranitz/Comedy Wildlife, NEHA
saremo in grado di risponderti più rapidamente. regolarsi? MANOJ; SHAH
6
I nostri esperti di

24
MANGUSTE
questo numero:

MARCO COLOMBO
DEL MONDO Naturalista (nel 2007 ha scoperto
una nuova specie di ragno in
Piccole ma Sardegna), fotografo (premiato nei
di certo non più prestigiosi premi), divulgatore.
indifese: la
loro tempra è
sorprendente
GÉRARD
MANGIAGALLI
STORIA VERA Veterinario, presidente di
Milano Natura
Tarzan per 25 anni
non ha potuto fare
lo scimpanzé e
dicevano fosse una
34 (www.milanonatura.it).

“bestia feroce”. GIULIA PARACCHINI


Ma ora che la sua Istruttore cinofilo, consulente
vita è cambiata, della relazione felina, operatore
ha mostrato il suo di zooantropologia assistenziale e
animo gentile didattica.

Yuri Prezzi
DUNIA RAHWAN
lwiroprimates.org Biologa, educatore cinofilo, si
occupa della riabilitazione dei cani
di canile. Appassionata di etologia e
di immersioni subacquee.

3 Pixel FRANCESCO
TOMASINELLI
8 La sequenza Dottore in Scienze ambientali marine,
naturalista e fotografo specializzato
10 Notizie dal mondo in scienza, viaggi e natura.

48
DOSSIER
32
47
Animali da salvare
La domanda del mese EMILIO VITALIANO
Ingegnere meccanico, giornalista
Premio internazionale 82 That’s all! specializzato nella divulgazione
Fedeltà del Cane: le storie scientifica, socio UGIS (Unione
più emozionanti Giornalisti Italiani Scientifici).

Hanno collaborato a questo numero: e-mail: abbonamenti@mondadori.it; telefono: dall’Italia tel.: 02


Marco Colombo, Guido da Rozze, 49572001; dall’estero tel.: +39 041.509.90.49. Il servizio abbonati
Gérard Mangiagalli, Giulia Paracchini, Lara Perego, è in funzione dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 19:00; posta:
Dunia Rahwan, Francesco Tomasinelli, Emilio Vitaliano scrivere all’indirizzo: Direct Channel SpA – C/O CMP Brescia – Via
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Redazione Chiara Borelli (coordinamento, Focus Wild: Pubblicazione registrata al Tribunale di Milano, 344 La disponibilità è limitata agli ultimi 18 mesi per le copie
vicecaposervizio), Marta Ferrario del 27/06/11. Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica sono semplici e agli ultimi 6 mesi per le copie con allegato, salvo
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Progetto grafico Cristina Mercante abbonamento tramite: sito web: www.abbonamenti.it/mondadori; possibile rintracciare.

7
LA

1
SEQUENZA

Non mi
È DURA
LA VITA PER
LA VOLPE
ARTICA

sfuggi!
D’INVERNO,
QUANDO LA
ABBONDANTE
COLTRE
DI NEVE La volpe artica (Vulpes lagopus) vive in tutto il Circolo Polare Artico
NASCONDE e ha zampe pelose, orecchie piccole e muso corto. Per sopperire
ALLA SUA alla scarsità di cibo di quelle regioni ha adottato una dieta flessibile:
VISTA ACUTA arvicole, lepri, uccelli, cuccioli di foca, molluschi e pesci, oltre a uova,
I PICCOLI bacche e insetti, anche se la sua preda preferita è il lemming. Ma in
mezzo a tanta neve è difficile individuarne le tane. La volpe si affida
RODITORI allora al fiuto e all’udito, captando anche il più lieve movimento
DI CUI dei piccoli roditori. E una volta individuato l’accesso (1), comincia
VA A CACCIA a scavare in mezzo alla neve (2) fino quasi a scomparirvi (3).
Foto di Matthias Breiter / Minden Pictures

8
2

9
NOTIZIE
DAL
MONDO
Una favola col lieto
fine per 38 mucche
Dritto al cuore

DA LEGGERE
Il bosco delle maschere è il nuovo libro sulla
biologia del tasso con foto e testi di Marco
Colombo, naturalista e fotografo (trovate i
Italia. Dopo due anni di battaglie giuridiche hanno suoi articoli anche su Focus Wild). È il frutto di
vinto gli animalisti e tutte le mucche sequestrate per quattro anni di lavoro sul campo. Oltre 400 ore di
maltrattamento a un allevatore di Groppello d’Adda, in appostamenti e 73.000
provincia di Milano, hanno raggiunto le loro nuove case ore di monitoraggio
dove potranno scorrazzare libere nei prati e godersi la video hanno permesso di
vecchiaia (foto sotto a destra), lontano dal mattatoio. ottenere immagini mai
La complessa storia inizia nel 2019 con i controlli dei scattate prima in Italia,
carabinieri dei Nas e degli operatori Ats partiti a seguito utili per comprendere
della denuncia di un privato cittadino: 38 mucche vivevano i comportamenti più
ammassate in una stalla in pessime condizioni igienico- segreti del mustelide
sanitarie, denutrite e legate. I controlli verificano il mascherato.
grave maltrattamento e gli animali vengono confiscati e
affidati al Sindaco di Groppello, che ne diventa il custode
giudiziario. Per vendere le mucche sequestrate
come animali da macello vengono indette
ben quattro aste, tutte andate deserte ma, nel
contempo, il fronte degli animalisti, capitanato
dal Meta (Movimento etico tutela animali e
ambiente) chiede la custodia degli animali e
convince i compratori interessati a tirarsi indietro.
Anche l’allevatore torna a rivendicare la proprietà
degli animali, per via del loro valore commerciale.
Poi il colpo di scena: il giudice decide di affidare
la custodia alle associazioni animaliste e nelle
settimane successive tori, vacche e vitellini (foto
sopra) divisi in gruppi più piccoli raggiungono
i rifugi in Piemonte e Toscana, finché l’intera
mandria viene trasferita. L’arrivo degli animali in
uno dei santuari è stato ripreso in un commovente
video dove le mucche impaurite scendono una GUARDA IL VIDEO
focusjunior.it/animali
dopo l’altra dal camion, percorrendo l’ultima
rampa che le separa dalla nuova vita in libertà.

10
Sopravvissute sotto la cenere
Spagna. Migliaia di api sono rimasti in vita per 50 giorni sotto la cenere lavica del
Cumbre Vieja sull’isola di La Palma, alle Canarie. Il materiale sprigionato durante le
eruzioni dello scorso novembre ha raggiunto sei alveari, che nella stagione primaverile
ospitano fino a 40mila api ciascuno, seppellendone completamente un paio. Solo le api
di un alveare non ce l’hanno fatta, mentre negli altri sono state ritrovate tutte vive dagli
agenti della Guardia Civil, che hanno scavato per dissotterrare le casette.
Secondo gli esperti, gli insetti sono sopravvissuti perché sono stati travolti soprattutto da
piccoli lapilli ed è rimasto un minimo passaggio di aria; inoltre, il proprietario delle arnie
non aveva ancora raccolto il miele accumulato durante l’estate, una preziosa fonte di cibo
senza la quale gli insetti sarebbero morti di fame.
GUARDA IL VIDEO
focusjunior.it/animali

Le lontre marine hanno il pollice verde


Canada. La presenza delle lontre di mare (Enhydra lutris) nella Columbia
Britannica favorisce la diversità genetica delle praterie sottomarine di Zostera
marina, che si traduce in una maggiore capacità della pianta acquatica di superare
le avversità. Secondo lo studio pubblicato sulla rivista
Science, le lontre cercano sul fondale marino molluschi
e crostacei di cui si nutrono: smuovendo il fondale,
favoriscono la fioritura e la produzione di semi. Il lavorio
delle zampe, inoltre, crea nuovo spazio in praterie altrimenti
compatte, così i raggi solari riescono a raggiungere i semi,
che attecchiscono e germinano. Le praterie di Zostera
marina visitate dalle lontre marine hanno una diversità
genetica del 30% maggiore rispetto a quelle dove il
mammifero è ormai un ricordo. Quindi proteggere la lontra
marina, in pericolo di estinzione, significa anche mantenere
in salute le praterie marine. Conservare questo habitat è
importante anche per altri motivi: ospita le nursery dei
pesci, è una fonte alimentare per balene grigie e tartarughe
marine, cattura i gas serra e filtra le particelle inquinanti.

Ma quanto mangiate! a una vasta gamma di forme di vita. La cacca di


balena contiene carbonio, azoto e soprattutto ferro,
Notizia pazza

California (Stati Uniti). Sedici tonnellate elementi che nutrono il fitoplancton, il polmone
di zooplancton al giorno: è quanto mangia la verde degli oceani nonché l’alimento preferito del
balenottera azzurra (Balaenoptera musculus), krill. E dove prolifera il krill le balene ingrassano e
l’animale più grande del mondo, ed è il triplo disseminano altre feci. Un ciclo di vita virtuoso che
rispetto a quanto si pensasse. Lo dice uno studio fa bene alle balene, ma anche al Pianeta.
pubblicato sulla rivista Nature da un team
internazionale capitanato dall’Università di Getty Images/iStockphoto

Stanford, in cui sono state monitorate 321 balene


appartenenti a sette specie di misticeti, i cetacei
provvisti di fanoni (nella foto una balenottera
di Bryde). Ogni animale è stato munito di un
dispositivo per rilevarne le attività, come il numero
di tuffi e le profondità raggiunte nella ricerca di
cibo, e i dati raccolti hanno mostrato che in media i
grandi cetacei mangiano una quantità di cibo pari
al 5-30% della loro massa corporea. Se i giganti dei
mari mangiano di più, producono anche più feci, un
tassello importante nella catena produttiva degli
oceani perché forniscono preziose sostanze nutritive
MELBA PHOTO AGENCY / Alamy / IPA CURIOSITÀ

UN BUE IN PELLICCIA
I suoi polmoni sono più grandi e il sangue ha un maggior numero di globuli rossi rispetto
agli altri bovini, in modo da respirare meglio in montagna. Lo yak (Bos grunniens), che
sembra un bue coperto da una pelliccia lunga e folta, può arrivare a una tonnellata di
peso nei maschi più grandi, ma è un vero campione della sopravvivenza ad alta quota.
Gli abitanti della regione dell’Himalaya, in Asia Centrale, li usano come animali da
trasporto: ancora oggi gli yak accompagnano le spedizioni degli alpinisti.

12
Sul TETTO
del mondo

Per vivere ad alta quota


S
opravvivere in alta montagna non è solo
questione di rimanere al caldo. L’aria si fa
non basta una folta più rarefatta ed è difficile respirare, ogni
pelliccia. Le condizioni sforzo costa fatica. Le pareti di roccia verticale
estreme impongono e la neve rendono difficili gli spostamenti. Per
questo gli animali che vivono in alta montagna
adattamenti hanno molto più di una bella pelliccia per
più profondi. cavarsela. Il loro corpo si è adattato alla quota
e ha prestazioni speciali, come accade, tra noi
uomini, agli alpinisti e alle persone che vivono
di Francesco Tomasinelli in alta montagna.

13
CAMPIONI
DI AGILITÀ
Nella regione
dell’Himalaya vivono
diverse specie di
grandi erbivori, affini
ai mufloni e agli
stambecchi delle
nostre montagne, che
si sono adattati alla vita
ad alta quota. La
pecora blu
o bharal (Pseudois
nayaur) è una delle
più agili, capace di
spostarsi su pareti
quasi verticali.
Queste capacità sono
essenziali, perché
è una delle prede
MELBA PHOTO AGENCY / Alamy / IPA preferite del leopardo
delle nevi: per sfuggirgli
compie sorprendenti
acrobazie.

Il leopardo
Pete Oxford / Minden Pictures

delle nevi
occupa vasti
territori ed è
assai discreto:
molti abitanti
dei luoghi
in cui vive
non sono
mai riusciti a
vederne uno
in tutta la
loro vita

14
CURIOSITÀ

IL FANTASMA
DELL’HIMALAYA
RANA DALLA PELLE MOLLA Per sopravvivere sulle montagne
Uno degli anfibi più strani al mondo, la rana dell’Asia, fino a 5mila metri di altitudine,
del lago Titicaca (Telmatobius culeus), vive solo il leopardo delle nevi (Panthera uncia)
nelle zone umide di alta quota delle Ande, tra è diventato un cacciatore molto
Perù e Bolivia. Sopravvive a quasi 4mila metri specializzato. Per resistere al freddo ha
di altitudine nelle acque fredde, anche a una pelliccia folta e pesante e un corpo
profondità superiori ai 10 metri. Le pieghe visibili più compatto di quello degli altri grandi
sulla pelle la fanno apparire in sovrappeso, felidi. Grazie alle zampe forti e allargate,
ma in realtà sono piene di capillari e le servono corre con facilità sulla neve e lungo i
per respirare nei laghi, aumentando la superficie pendi di montagna dove vive, spiccando
di contatto con l’elemento liquido. balzi che possono superare i 10 metri
in lunghezza. Silenzioso e discreto,
si muove come uno spettro: molti degli
abitanti di questi luoghi non sono mai
riusciti a vederne uno in tutta la loro vita.

15
LO SGUARDO
DELLA REGINA
Pattugliando i fianchi delle
montagne, l’aquila reale (Aquila
chrysaetos) cerca di individuare
le prede con i grandi occhi. La sua
vista è molto migliore della nostra:
vede una gamma più ampia di
colori e presenta nei bulbi oculari
“lenti addizionali” in grado di creare
un’immagine ingrandita quando
lo sguardo del rapace si concentra
sul soggetto. L’effetto deve essere
qualcosa di simile a un binocolo
integrato direttamente nell’occhio,
ma mantenendo una buona
visione periferica.

Roland Seitre / Minden Pictures

Mousam Ray/Shutterstock

ASINO D’ALTA QUOTA


È strano vedere un asino a 4mila metri di altezza sugli altopiani dell’Asia Centrale.
Eppure il Kiang (Equus kiang) se la cava benissimo anche a queste altezze. Più grande
ed elegante nel portamento e nei colori degli asini che conosciamo meglio, ha una folta
pelliccia e si adatta a mangiare anche le radici che cerca scavando nel terreno. I kiang,
però, non sono animali addomesticati: vivono in piccoli gruppi lontano dall’uomo,
guardandosi dai branchi di lupi che si spingono più in alto.

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CURIOSITÀ

Assieme al falco pellegrino, la


grande aquila reale è uno dei rapaci
con la distribuzione più ampia:
si incontra in Nord America, Europa,
Asia e parte del Nord Africa,
ma sempre in habitat montuosi

SEMPRE IN GUARDIA
Quando una marmotta dell’Himalaya (Marmota
himalayana) si solleva sulle zampe posteriori, sta
cercando di capire quello che avviene nei dintorni.
Potrebbe esserci una volpe nascosta dietro una
roccia a breve distanza, ma lei è pronta a lanciare
un richiamo acuto che dà l’allarme e fa scappare
i suoi simili nelle tane scavate nel terreno.
Anche le marmotte delle Alpi europee si comportano
in questo modo, ma la specie asiatica vive a quote
ancora maggiori.

17
IN PARETE

Mousam Ray/Shutterstock
Con le ali corte barrate di rosso e il volo che ricorda quella di una farfalla, il picchio
muraiolo (Tichodroma muraria) è uno degli uccelli di montagna più affascinanti.
Il suo nome fa riferimento alla capacità di arrampicarsi sulle pareti di roccia verticali,
dove nidifica e cattura i piccoli insetti nascosti tra le crepe, grazie al becco lungo e
appuntito. È presente anche in Italia, in alta montagna. Durante l’inverno scende a quote
più basse, ma vederlo non è facile.

ORSI ALPINISTI
Di solito gli orsi non si spingono troppo in alto
sulle montagne, ma l’orso tibetano (Ursus
arctos pruinosus) è un’eccezione: si tratta di
una varietà rara e minacciata di orso bruno,
capace di vivere anche oltre la quota degli
alberi, fino a 5mila metri di altitudine. La sua
storia, così come quella del simile orso bruno
dell’Himalaya (Ursus arctos isabellinus), è
intrecciata con quella del leggendario Yeti,
l’“uomo delle nevi”. Per diversi studiosi e
alpinisti, molti strani avvistamenti, impronte
o reperti, riguardavano in realtà questi orsi
e non una misteriosa creatura.

18
CURIOSITÀ
Il corpo compatto, che disperde poco calore, è tipico
degli animali di alta montagna, come il gatto di Pallas

IL MIO MESTIERE È L’AGGUATO


Non è un vero alpinista come il leopardo delle
nevi, ma lo strano gatto di Pallas o manul
(Otocolobus manul) se la cava bene negli
altopiani dell’Asia Centrale. Poco più grande
di un gatto domestico, ha zampe corte, manto
folto e una testa ampia che lo rendono unico
e molto riconoscibile. Non è un buon corridore
e preferisce tendere agguati, sfruttando la livrea
e i movimenti furtivi, che lo fanno “scomparire”
tra le rocce.

19
UNA BELLA PELLICCIA
Appartengono alla stessa famiglia
di cammelli e dromedari ma, al posto
dei deserti, i lama (Lama glama)
vivono sui pendii di alta quota delle
Ande, le montagne del Sud America.
La loro pelliccia soffice e spessa,
così evidente in questa immagine,
tiene al caldo loro e i popoli che
abitano queste vette, che li hanno
addomesticati da millenni. I lama
sono anche formidabili animali da
soma, capaci di portare un carico
di 50 kg in alta montagna per più
di 20 chilometri al giorno.

20
CURIOSITÀ

Daniel Prudek/Shutterstock

SCIMMIE OLTRE LE NUVOLE


Parlando di scimmie pensiamo subito alle foreste tropicali, ma ci sono specie in grado
di sopravvivere sulle montagne fino a 4mila metri di altitudine. Gli entelli del Nepal
(Semnopithecus schistaceus) resistono bene al freddo, ma evitano i luoghi innevati,
perché si nutrono di foglie, che trovano solo alle quote più basse. Per scaldarsi meglio
tendono a rimanere vicini gli uni agli altri nelle giornate più fredde e durante la notte.

Yva Momatiuk and John Eastcott / Minden Pictures I lama sono


IL VOLO DELLE GRU parenti stretti
Spinti dalla necessità di spostarsi, di guanaco,
per raggiungere luoghi più favorevoli vigogna e
dove riprodursi o passare l’inverno,
gli uccelli migratori attraversano anche
alpaca, tutte
le montagne più alte, volando in specie molto
formazione per risparmiare energia. simili adattate
Queste eleganti gru canadesi (Grus
canadensis) passano di fronte
alle vette del
alle montagne dell’Alaska. Ci sono Sud America
addirittura uccelli che riescono a
sorvolare la catena dell’Himalaya,
che supera gli 8mila metri di quota:
una prestazione degna di un aereo
a reazione.

21
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ANIMALE DEL MESE

Piccole ma...
che carattere!
Di manguste ne esistono
molte specie diverse, diffuse
dall’Africa all’Asia Meridionale
e a quella Sud-Orientale, ma
tutte accomunate dall’essere
agguerrite carnivore.
di Marco Colombo

RITRATTO DI FAMIGLIA
Un gruppo di manguste striate nella
riserva del Masai Mara, in Kenya.
Ampiamente diffuse nelle regioni
centrali e orientali dell’Africa,
hanno pelo ruvido, con bande
verticali marroni e nere sul dorso.
24
NPL

Carta d’identità
Nome comune: Mangusta icneumone
Nome scientifico: Herpestes ichneumon
Dimensioni: corpo lungo circa 50 centimetri, a cui si aggiungono
circa 30 centimetri di coda
Dove vive: la sua distribuzione comprende gran parte dell’Africa,
ma è stata introdotta anche in Europa Meridionale
Segni particolari: pelo marrone screziato, occhi chiari, arti
scuri e corti
Habitat: frequenta ambienti molto diversi, principalmente aperti,
con alberi radi e cespugli, come la savana, ma anche foreste e
macchie mediterranee
Cosa mangia: principalmente piccoli mammiferi, uova di uccelli,
invertebrati e rettili.

25
CHI DEI DUE AVRÀ LA MEGLIO?
Una mangusta grigia indiana affronta
un cobra. Non è immune al suo
veleno (anche se ha sviluppato una
certa resistenza alle neurotossine)
ma con la sua velocità ne schiva
gli attacchi, fino a sfiancarlo.

I
l nome della mangusta è familiare e su toni del marrone, del rossastro e del grigio;
abbastanza noto ai più, ma forse non tutti in certe specie, sono presenti striature più scure
sanno che serve a indicare un gruppo sul dorso.
abbastanza ampio di specie simili tra loro,
addirittura 34 in totale. Le manguste fanno ALLA CORTE DEL RE
infatti parte della famiglia degli Erpestidi, Le specie più famose sono: la mangusta
i cui parenti più stretti sono i Viverridi (che icneumone (Herpestes ichneumon), diffusa
includono la famosa genetta), ma anche in gran parte del continente africano e
inaspettatamente Ienidi (le iene) e Felidi (tigri, caratterizzata da una colorazione bruna screziata
leoni, leopardi, gatti...), che appaiono veramente e da bellissimi occhi chiari; la mangusta striata
molto diversi dalle manguste. (Mungos mungo), sempre africana, dal
Eppure la genetica ha mostrato le loro relazioni caratteristico mantello a bande, che vive in
evolutive, portando gli studiosi a raggrupparli colonie con una struttura sociale complessa;
tutti nel sottordine dei Feliformi. la mangusta grigia indiana (Herpestes edwardsii),
Nonostante il gran numero di specie, in generale dalla pelliccia color cenere a eccezione di muso
le manguste hanno un aspetto simile tra loro: e zampe rossicci; la mangusta cancrivora
si tratta infatti di animali bassi e lunghi, (Herpestes urva), asiatica, che si nutre
affusolati, con zampe relativamente corte principalmente di crostacei. Tra le manguste
e un muso appuntito, dotato di piccole si annovera anche il suricato (Suricata
orecchie; la coda è particolarmente sviluppata. suricatta), reso celebre dal film Il re leone,
Il colore del mantello, variabile anche da in cui si accompagnava col nome di Timon
individuo a individuo, verte normalmente al facocero Pumba.

26
ANIMALE DEL MESE

La struttura dei denti Alain Mafart-Renodier / Biosphoto/Mondadori Portfolio

(numerosi e acuminati)
e delle zampe (munite
di lunghi artigli) riflette
la loro dieta, a base
per lo più di carne
Mondadori Portfolio/Bios

INCIDENTE DI CACCIA
Per catturare uno scorpione,
questa mangusta gialla del deserto
del Kalahari (Africa Meridionale)
ha rischiato di perdere un occhio.

Getty Images

ACCESSO SBARRATO
Una femmina di sciacallo dalla
gualdrappa (Lupulella mesomelas)
difende la tana e i suoi cuccioli da
un gruppo di manguste striate.

27
NPL (2) TOELETTATRICI PER PASSIONE
Un facocero (Phacochoerus
africanus) si lascia “spulciare”
da alcune manguste striate.

Tra le manguste striate, i parti sono sincronizzati. Così le


madri, non potendo distinguere i propri cuccioli, offrono
il loro latte a tutta la nidiata, senza fare preferenze
TUTTE INSIEME APPASSIONATAMENTE i componenti delle famiglie
Le varie specie hanno una predilezione per diminuiscono di numero e
gli ambienti aperti: in generale sono comuni quelli in “eccesso” vengono
nella savana, in boscaglie rade, aree allontanati. Queste famiglie
cespugliate e praterie, dove si muovono di manguste occupano tane
tra la vegetazione durante le ore diurne. sotterranee, costituite da gallerie e camere a cui
Questo suona un po’ strano, perché siamo è possibile accedere grazie a numerosi accessi
abituati a pensare a questo tipo di animali, sulla superficie del terreno.
simili ai Mustelidi (faine, martore ecc.), come
strettamente notturni: in realtà le manguste NON C’È SPAZIO PER I BULLI
sono ben attive dall’alba al tramonto, anche Come in numerose specie sociali, sono molto
nelle ore centrali più calde. intense le attività di grooming (pulizia
Se è vero che talune specie hanno un del proprio corpo dai parassiti) e
comportamento solitario, è anche vero che soprattutto allogrooming (pulizia reciproca)
altre specie vivono in gruppi coesi, uniti per rinsaldare i legami.
da legami sociali particolarmente stretti. I rapporti tra i vari individui possono essere
La mangusta nana comune (Helogale parvula), veramente interessanti: un recente studio,
per esempio, costituisce nuclei familiari per esempio, ha mostrato cosa succede in caso
che possono arrivare a includere addirittura di diverbi per le prede. Quando una mangusta
30 diversi individui. Esistono in ogni caso infastidisce un’altra che sta mangiando per
delle gerarchie: una coppia, in particolare, rubarle il cibo, quest’ultima emette versi simili
si riproduce, mentre gli altri fungono da a squittii, che sono ben udibili anche dagli altri
helper, cioè aiutanti nella caccia e nella crescita membri del gruppo. La ricerca, effettuata
dei piccoli. Gruppi più grandi, ovviamente, su una famiglia del Limpopo (in Sudafrica),
sono legati a una buona disponibilità di risorse, ha evidenziato come alla sera gli individui che
mentre se queste ultime scarseggiano, avevano compiuto queste azioni violente nei

28
ANIMALE DEL MESE

Mondadori Portfolio/Bios

L’IMPORTANZA
DEL GRUPPO
Alcune specie
sono solitarie,
altre preferiscono
vivere in società.
Sopra, una famiglia
di manguste nane
comuni esplora
un termitaio
(fonte di cibo o
utile rifugio)
nella Moremi
Game Reserve,
in Botswana.
A sinistra, un
folto gruppo di
manguste striate
si dedica al
grooming nel
Queen Elizabeth
National Park
(Uganda).

29
DIETA SPECIALIZZATA
Una mangusta
cancrivora alla ricerca
del suo cibo preferito
(crostacei) in uno
stagno thailandese.

Shutterstock

confronti degli altri venivano esclusi dalle Rudyard Kipling Il libro della giungla, infatti,
operazioni di allogrooming: una sorta di si legge di uno di questi animali che lotta con
punizione per i bulli! un cobra, e da lì è nata l’idea che mangino solo
Le manguste sono efficienti predatori, questi rettili velenosi. In realtà la loro dieta è
anche se la loro nomea di animali estremamente variegata: è vero che sono
specializzati nella caccia ai serpenti deriva in grado di sopraffare abilmente serpenti
da una generalizzazione: nel romanzo di pericolosi e veloci, pur non essendo del

NEHA MANOJ; SHAH

30
ANIMALE DEL MESE
Come molte specie sociali, NPL

anche questo piccolo


mammifero tende a essere
incredibilmente curioso

FICCANASANDO QUA E LÀ tutto immuni al loro veleno, ma predano


Masai Mara (Kenya): manguste
striate si avvicinano, incuriosite, anche regolarmente piccoli mammiferi,
a una fotocamera telecomandata uccelli, lucertole, grossi insetti, ragni e
e, qui sopra, a una gru coronata scorpioni. Nel menu rientrano pure le uova che
grigia (Balearica regulorum). trovano in nidi sul suolo, che vengono spaccate
grazie all’utilizzo di pietre come strumenti.
L’azione di cattura di grosse prede può essere
di gruppo e, con specie pericolose come il cobra,
alcuni individui puntano a distrarre la vittima
mentre altri da dietro la mordono e trascinano
fino a ucciderla.

KILLER SU COMMISSIONE
Con gli esseri umani le manguste hanno uno
stretto legame fin dall’antichità: gli Egizi, per
esempio, ci hanno lasciato diverse raffigurazioni
di questi animali, ritenuti sacri.
Attualmente alcune specie di mangusta
sono state introdotte in giro per il mondo,
al di fuori del loro areale originario, allo
scopo di tenere sotto controllo le
popolazioni di topi: un grave errore, visti
i danni arrecati a diverse specie locali già molto
minacciate. Un esempio arriva anche da zone
vicine all’Italia: su certe isole croate la mangusta
icneumone è stata immessa per eliminare i
serpenti autoctoni, portando a una riduzione
delle popolazioni di questi ultimi. L’efficienza
nella caccia della mangusta risulta sì lodevole
nelle zone di origine, ma problematica in quelle
di introduzione.

31
Squalo volpe
Riconoscibile per la sua lunga
pinna caudale, questo squalo non
è pericoloso per l’uomo.
Al contrario, siamo noi il suo
principale nemico: ancora oggi,
infatti, viene cacciato per
il consumo alimentare o per
utilizzarne alcune parti del corpo
nella medicina non convenzionale.

di Marta Ferrario

POSSENTE MA INNOCUO. PER NOI


Lo squalo volpe (Alopias vulpinus) è uno squalo di
dimensioni medio-grandi (raggiunge i 6 metri di
lunghezza e 500 kg di peso), diffuso in tutte le acque
temperate del mondo. La sua caratteristica più
evidente è la pinna caudale, che può raggiungere
la stessa lunghezza del corpo e che utilizza come
“arma” per stordire le prede (soprattutto pesci
che vivono in gruppo) prima di cibarsene. È un
animale solitario che si sposta alla ricerca di cibo: in
estate migra verso nord, in inverno si dirige a sud,
verso l’equatore, alla ricerca di acque più tiepide;
in genere non è pericoloso per l’uomo, ma se
disturbato, può diventare aggressivo.

32
Getty Images
Lo squalo volpe vive
in tutti gli oceani,
a non più di 30 km
di distanza dalle coste
e a una profondità
OCEANI massima di 550 metri
(ma di solito non
supera i 200 metri).

Perché
è in pericolo
• PER I CAMBIAMENTI
CLIMATICI. L’innalzamento
della temperatura dei mari
fa sì che questi squali, che si
muovono costantemente in
cerca di cibo, trovino sempre
meno prede e siano costretti
a lunghi ed estenuanti
spostamenti.
• PER LA PESCA
ACCIDENTALE. Spesso,
soprattutto nell’oceano
Atlantico, la sua voluminosa
coda rimane impigliata nelle reti
da pesca o nei sistemi utilizzati
in mare aperto per catturare i
pesci spada.
• PER IL COMMERCIO.
In Oriente lo squalo volpe
è molto apprezzato come
ingrediente principale per la
zuppa di pinne di pescecane. La
carne, inoltre, viene consumata
fresca o essiccata. L’olio estratto
dal suo fegato è molto richiesto
nella medicina tradizionale o
per produrre cosmetici.

33
STORIA VERA

I MIEI NUOVI AMICI


Al Lwiro Primate
Centre nella regione
del South Kivu, in
Congo, ho incontrato
nuovi amici. Tanti
sono orfani e quasi
sempre, come me,
hanno passato delle
brutte avventure
prima di essere
salvati.

È
lwiroprimates.org (3)

S
ono uno scimpanzé a Congo, in Africa) mi ha
cui è stato dato il nome Le foto con i turisti acquistato per ottenere un
del famoso “re della La mia storia inizia alla fine facile guadagno: i turisti di
giungla”, abituato a vivere degli anni Novanta quando, passaggio, infatti, pagavano 10
nella natura e capace di mille ancora cucciolo, sono stato dollari per una foto con me.
avventure: infatti mi chiamo catturato da bracconieri senza Una situazione comoda per chi
Tarzan. Ma, per i primi 25 anni scrupoli. Una famiglia mi sfruttava che però, dopo
della mia vita, non sono stato di Bunia (una città della qualche anno, è cambiata
un animale né libero né felice. Repubblica Democratica del radicalmente: una volta

34
Lwiro Primate Centre (2)

SUGLI ALBERI
Quando mi sarò
ambientato del
tutto potrò salire in
cima agli alberi del
santuario che mi
ospita: un sogno!
Sotto, ecco la mia
vita precedente:
bevevo alcool per
combattere la noia
delle giornate
sempre uguali.

Ho vissuto per 25
anni incatenato
e sfruttato come
attrazione per
“spillare” soldi ai
turisti. Ora sono
libero e desidero
riprendermi la
vita che mi è stata
tolta da cucciolo.
di Emilio Vitaliano

cresciuto sono diventato specie particolarmente dura circa cinque anni. Un


intollerante verso questa vita socievole e intelligente periodo in cui siamo accuditi
così frustante. Niente di strano, come la mia, quell’esistenza dalla mamma e in cui
in fondo a nessuno piace stare era un incubo. impariamo tutto ciò che può
in prigione. A nessun uomo e a servirci per il futuro. Grazie al
nessun altro animale. Forse Siamo animali selvatici! pollice e all’alluce opponibili
qualcuno pensa che per noi sia In natura noi scimpanzé riusciamo ad arrampicarci
più semplice abituarsi ma si viviamo in gruppi di decine di velocemente sugli alberi, che
sbaglia di grosso: per una individui e la nostra infanzia sono in tutto e per tutto la

35
Noi scimpanzé, da
piccoli siamo carini
con voi esseri umani.
Ma da adulti emerge
il nostro carattere
selvatico
nostra casa, anche di notte.
Inoltre, siamo bravi ad
adattarci, tanto da aver
occupato zone con
caratteristiche molto diverse fra
loro. E, come voi uomini,
siamo in grado di adoperare
degli attrezzi primitivi per le
azioni più disparate. Non degli esseri umani e questo, contesto sociale tipico della mia
usiamo un linguaggio fatto di unito alla nostra abitudine a specie e non ho potuto
parole come il vostro, ma ci dare morsi e alla nostra arrampicarmi sugli alberi
esprimiamo lo stesso: usiamo naturale aggressività, quando per sentirmi davvero uno
una comunicazione non diventiamo adulti può scimpanzé. Con il tempo sono
verbale (come darci la mano o rappresentare un problema. diventato sempre più frustrato
abbracciarci) e sappiamo Insomma, siamo in qualche e quindi pericoloso. E così, nel
imparare il linguaggio dei modo divertenti e carini da tentativo di calmarmi mi
segni. Per queste ragioni c’è chi cuccioli, ma quando hanno dato spesso alcol e
pensa di tenerci come animali... cresciamo la nostra natura sigarette, tanto che ne ero
da compagnia! Sono persone di animale selvatico diventa diventato dipendente.
insensibili e che non ci evidente. A un certo punto, poiché non
conoscono affatto. Qualunque potevo più essere usato per le
casa è troppo piccola per noi, Alcol e sigarette foto con i turisti ed ero
che siamo nati per muoverci in Lo prova anche la mia storia, diventato “inutile” per la
ambienti decisamente più emblematica da più punti di famiglia che mi aveva
ampi. Siamo molto più forti vista. Non ho vissuto nel acquistato, sono stato relegato
in un luogo isolato.
MI PREPARANO PER LA LIBERTÀ!
Pensate: sul muro della mia
1 Alcune fasi del mio salvataggio: 1, prigione qualcuno aveva scritto
la sedazione; 2, nella gabbia per il in francese: “Accesso vietato.
trasporto a Lwiro; 3, che paura, che Tarzan, bestia feroce” (foto in
cosa succederà ora? 4, rrronf, non alto nell’altra pag.); una catena
ho ancora smaltito l’anestesia...

36 lwiroprimates.org (6)
STORIA VERA

SONO ARRIVATO,
fissata a un vecchio motore mi DATEMI LA MANO!
stringeva il collo e mi limitava Due momenti
nei movimenti. della mia vita in
schiavitù: mentre
La liberazione cerco un contatto
con una turista che
La mia vita sembrava segnata, mi fotograferà (in
insomma, ma non bisogna mai alto, nell’altra pag.)
disperare. Agli inizi del 2021 e legato alla catena,
alcuni investigatori di solo e annoiato.
A sinistra alcuni
un’associazione che si chiama orfani del santuario
“Conserv Congo” hanno di Lwiro dove vivo
visitato la zona in cui vivevo ora: diventeremo
e si sono accorti della mia presto amici e le
triste condizione. Subito si mani che stringerò
saranno le loro!

3 4

37
STORIA VERA

Se vedete un
animale selvatico
imprigionato, non
fatevi selfie come
hanno fatto con me!

di dimenticare. Lo voglio con


tutte le mie forze, tanto che mi
sono dimostrato estremamente
gentile e dolce con le persone
nel santuario che, diversamente
da quelle a cui ero abituato, mi
trattano bene. Sappiamo tutti
che la mia riabilitazione sarà
UNA NUOVA DIETA lunga e io sto cercando di
Nel santuario recuperare le forze il prima
di Lwiro mi sto possibile mangiando tanto,
rimettendo in soprattutto cavoli, di cui sono
forze: basta alcool
e sigarette, evviva il davvero ghiotto! Una leccornia
mango! lwiroprimates.org
che mi mette di buon umore e
che mi fa riflettere su quanto,
nonostante tutto, io sia stato
sono dati da fare per quarantena prima d’incontrare fortunato; infatti, molti animali
liberarmi, affrontando diverse la mia nuova famiglia. che sono detenuti in condizioni
difficoltà, perché in molti si pessime come la mia, solo per
sono opposti considerandomi La vita a Lwiro consentire di scattare una foto
in qualche modo un abitante Della mia lunghissima prigionia ricordo, rimangono delle
del quartiere. Alla fine, però, sono rimasti visibili il segno attrazioni per l’intera vita. Se
grazie anche alla della catena che ho portato al volete aiutarci non cedete mai
collaborazione di altre collo e i muscoli non alla tentazione di un “selfie”,
associazioni e istituzioni, il 6 completamente sviluppati a perché alimentereste un
maggio del 2021 ho causa del poco spazio in cui mi traffico di animali maltrattati
abbandonato quella catena muovevo; il resto sono anni e che, invece, devono vivere liberi
così odiosa che mi teneva anni di brutti ricordi che spero nella natura selvaggia!
schiavo. Una volta raggiunto
un accordo, comunque, la
QUI SIAMO AL SICURO Lwiro Primate Centre
preoccupazione dei veterinari Un caretaker con
era legata alla mia dipendenza alcuni scimpanzé
da alcol e sigarette e alla rimasti orfani
necessità di sedarmi per per mano dei
potermi trasportare. Un rischio bracconieri.
per la mia salute ma, per
fortuna, l’anestesia non mi ha
causato problemi e tutto è
andato bene. Dopo due lunghi
giorni di viaggio sono arrivato
in quella che è diventata la
mia casa: il Lwiro Primates
Sanctuary, per iniziare
finalmente a vivere. Qui sono
stato visitato con attenzione e
ho trascorso ben due mesi in

38
IL
POSTER
DI
CODE DRITTE, I basset hound sono cani da caccia
che amano fare lunghe passeggiate

ORECCHIE nei boschi.


Grazie al loro fiuto eccezionale,
AL VENTO! riescono a individuare il passaggio
degli animali selvatici anche sulla
neve: quando si mettono al lavoro
e seguono una pista... è difficile
convincerli a tornare a casa!
IL
POSTER
DI
IL
POSTER
DI
Un piccolo di mangusta striata (Mungos
NEL MIO mungo) dorme al sicuro sul dorso di un
adulto nel Queen Elizabeth National
LETTINO Park, in Uganda. Questa specie vive in
gruppi composti anche da 40 individui
PELOSO e le femmine tendono a partorire in
sincronia, per cui i cuccioli sono allattati
in comune, senza disparità.

Mark MacEwen / NPL


Due cuccioloni di elefante marino del Sud
(Mirounga leonina) appisolati sulla riva PANCIA
della Georgia del Sud, un’isola australe.
Nei maschi la caratteristica “proboscide” A PANCIA
inizia a essere visibile solo verso i 3-4 anni.
In realtà è una sacca nasale che, dilatandosi,
fa da cassa di risonanza per produrre
i “ruggiti” nel periodo riproduttivo.

Yva Momatiuk and John Eastcott / Minden Pictures


DI
POSTER
IL

Irina Filkova/Shutterstock
GATTO La natura curiosa del gatto lo porta
a esplorare l’ambiente coperto di

DELLE neve. Attenzione però che i mici


abituati a vivere in appartamento
NEVI non sviluppano il folto sottopelo
necessario a proteggerli dal freddo
più intenso. Quindi quando escono
all’aperto, è meglio farli rientrare
dopo un po’ e lasciarli pisolare
accanto alla stufa.
Shutterstock
domanda inviata da Giulio

Chi sono le
PRONTI? VIA!
Una regina di
Camponotus piceus
in procinto di

formiche
spiccare il “volo
nuziale” per andare
a formare una
nuova colonia.

volanti?
Spesso avvistate in
sciami, sono formiche di
varie specie diverse
che nascono con le ali
per migrare in cerca di
un luogo dove potersi
accoppiare e dare vita a
nuovi insediamenti.

di Marta Ferrario

In alcuni periodi
dell’anno, che cambiano
a seconda della specie,
capita di imbattersi in
sciami di formiche
volanti, formati anche da
MANDACI LA
TUA DOMANDA ?
REDAZIONE@FOCUSWILD.IT
migliaia di individui.
Si tratta di maschi e di
femmine riproduttive
che, grazie alle ali, si
allontanano dalla
propria colonia
per accoppiarsi e dar vita
a un nuovo formicaio.
Sciamano tutti insieme
per aumentare le
possibilità di
accoppiamento.
Dopo questi voli nuziali i
maschi muoiono, mentre
le nuove regine vanno
15 mila
circa le specie
alla ricerca di un luogo
idoneo in cui dar vita alla di formiche
nuova colonia. Qui
perdono le ali, iniziano a attualmente
produrre operaie e conosciute nel
soldati, e il ciclo mondo
ricomincia.
Richard Becker / FLPA / Minden Pictures

47
DOSSIER

I cani più intrepidi e generosi

Cristina Conti/Shutterstock
del 2021 sono stati celebrati a
San Rocco di Camogli durante
la 60a edizione del Premio
internazionale Fedeltà del Cane.
Ecco le storie di alcuni di loro.
di Dunia Rahwan

N
el Dopoguerra a San Rocco, un paesino
a picco sul mare nel Parco di Portofino,
comparve un cagnolino senza padrone.
Pucci, così venne chiamato, si fece subito notare
in paese perché amava la compagnia dei bambini
delle scuole elementari e ogni mattina
aspettava il loro arrivo sul
piazzale della chiesa, punto
di ritrovo per i piccoli di tutta
la collina, per accompagnarli
a scuola. Ricompariva poi
durante l’ora della ricreazione
e gironzolava scodinzolando
tra i bambini intenti a fare
merenda. Dei bocconi che
riceveva in dono, ne nascondeva
sempre una parte per il pasto serale.
Ogni giorno, per oltre dieci anni, Pucci aspettò
la fine delle lezioni davanti alla scuola per
riaccompagnare il gruppo di ragazzini fino
al piazzale della chiesa. La sua storia ispirò la
nascita del Premio Fedeltà del Cane, inaugurato
il 16 agosto 1962 durante la festa patronale.

SAN ROCCO, IL PROTETTORE DEI CANI


Non è un caso che proprio in questo paese
si celebri il cane e le sue doti. San Rocco,
infatti, non è solo il patrono del paese che
ha dato i natali al Premio, ma è anche il
santo protettore dei cani. La leggenda narra
che Rocco di Montpellier era in pellegrinaggio
verso Roma quando scoppiò un’epidemia di
peste, ma lui anziché fuggire si dedicò alla cura
degli appestati. A un certo punto si ammalò
lui stesso e nessuno volle più avvicinarlo, tranne
un cane che ogni giorno gli portava un pezzo di
pane sottratto alla mensa del suo proprietario,
il signore del luogo. Un giorno il nobile signore
decise di seguire il cane tra i tortuosi sentieri del
bosco fino alla capanna di Rocco, che soccorse e
curò. E il santo riprese il suo cammino.

48
ICI I

IL PAESE AMICO DEI


QUATTRO ZAMPE
San Rocco è una
frazione del comune
costiero ligure di
Camogli. Il nome
ricorda il santo
protettore dei cani
(da uno dei quali fu
sfamato, a destra
nell’illustrazione).
Per la 20a edizione
del Premio Fedeltà
del Cane, che qui
si celebra dal 1962,
è stato eretto
un monumento
al migliore amico
dell’uomo (a sinistra).

49
AMON
CAMPIONE DI FEDELTÀ
Il vincitore del Premio Fedeltà del
Cane 2021 è il piccolo Amon, il
chihuahua di 4 anni e mezzo che
per 80 interminabili ore ha vegliato
la sua compagna umana, la signora
Sandra, 71 anni, scivolata in un
dirupo durante la passeggiata con i
suoi cani: Amon e il border collie
Oscar. Proprio i guaiti del cagnolino
hanno attirato l’attenzione dei
soccorritori, che per quattro giorni e
tre notti avevano battuto la zona senza
successo, anche con l’aiuto dei cani
molecolari. Le ricerche erano partite
non appena i parenti si erano accorti
che la signora Sandra era sparita.
Il secondo giorno era stato ritrovato
Oscar, bagnato e infreddolito, ma di
Sandra nessuna traccia. Una falsa
pista aveva portato fuori strada i
soccorritori, che al quarto giorno di
ricerche avevano iniziato a perdere le
speranze, finché verso sera uno di
loro ha sentito guaire nel dirupo!
Sporgendosi il gruppo di soccorso
ha visto la donna, miracolosamente Danilo Temporini

ancora viva, adagiata a un albero


spezzato che aveva frenato la caduta
nel vuoto. Amon era accucciato sul
ANUBI
collo della donna, come a volerla
proteggere e riscaldare. Sebbene
TI PROTEGGERÒ SEMPRE
sfinito, i soccorritori hanno raccontato
che non ha perso di vista la sua
padrona neppure per un secondo,
e anche quando gli hanno fatto
le feste e dato da bere, il chihuahua
ha avuto attenzioni soltanto per lei.

Tra gli altri episodi di fedeltà


premiati, quello di Gimmi,
meticcio di 9 anni che si è
ferito difendendo il padrone
dall’attacco di un cinghiale

Valentina Pegoraro

50
DOSSIER
NICOLETTA
SI È MERITATA UN MONUMENTO
All’ingresso del cimitero di Panza, sull’isola d’Ischia,
si viene accolti dalla statua di un cane accompagnata
da una targa che recita: «In ricordo di Nicoletta,
dolce cagnolina che non ha mai lasciato la tomba
del suo padrone dando agli umani una lezione di
fedeltà e amore». Questo monumento è dedicato a
una meticcia che per dieci anni ha vegliato la tomba
di Alfred, l’uomo di origine tedesca che fino al
29 gennaio 2009 era stato il suo padrone. Durante
la sepoltura la cagnolina si aggirava per il cimitero,
poi si era accucciata accanto allo scavo predisposto
per il feretro di Alfred. Da allora non ha più lasciato
quel luogo, scegliendo di rimanere accanto al suo
compagno giorno e notte. Una dedizione che ha
commosso tutto il paese. Molti si sono mobilitati
per lei: il custode del cimitero si è assicurato che
avesse una cuccia riparata per le notti invernali,
i volontari della Lega del Cane le hanno garantito
le cure necessarie ed Enrico Mattera, in particolare,
non l’ha più abbandonata dopo averla incontrata
mentre era in visita alla tomba del padre, mancato
di recente. Da allora Enrico ha visitato la cagnolina
ogni giorno e se n’è preso cura con grande amore
e con il rispetto dovuto a un cane che ha scelto di
vivere nel ricordo della persona amata fino all’ultimo.
Il 25 maggio 2019 Nicoletta si è addormentata
per sempre, con la zampa nella mano del suo
amico Enrico.

Enrico Mattera

Il compito di Anubi, un incrocio tra pastore tedesco e groenlandese


di 3 anni, è proteggere Rebecca, la sua amica umana di 18 anni che
soffre di crisi epilettiche. Ed è quello che ha fatto una sera di gennaio
a Lainate, nell’hinterland milanese, quando Rebecca si è sentita male
in strada ed è caduta a terra. In automatico è partita la chiamata di
allarme alla madre, che una volta sul posto ha subito notato l’assenza
di Anubi. Quando Rebecca si è ripresa non voleva salire
sull’ambulanza senza il cane, ma ogni ricerca è stata vana fino a
quando è stato segnalato ai carabinieri un animale ferito a poca
distanza dal luogo in cui Rebecca si era sentita male. Probabilmente,
nel tentativo di difenderla, Anubi era stato investito e la macchina
era fuggita senza prestare soccorso. L’incidente ha gravemente ferito
l’eroico cane, ma Anubi è forte e dopo un delicato intervento è tornato
in perfetta forma, pronto a proteggere la sua Rebecca in ogni
momento, soprattutto quando è più fragile. I cani come Anubi
cambiano la vita del malato, che attraverso la relazione di fiducia
con il compagno a quattro zampe ritrova la sicurezza e la serenità
per affrontare il mondo. Senza paura e senza più sentirsi solo.

51
AKELA TRIS
IL RISCATTO DEL C.L.C. UN’AMICIZIA
CHE SUPERA
OGNI OSTACOLO
Tris è una meticcia di un anno e
le manca una zampa destra; Yuri
Prezzi è un ventisettenne di Budrio,
in provincia di Bologna, e gli manca
la gamba sinistra: insieme si sono
completati. La madre di Tris ha
partorito 10 cuccioli in un terreno
privato vicino a Palermo, ma
non si è presa cura di lei perché
era malata: aveva una zampina
Akela è un cane da soccorso molto speciale, che prima in cancrena. A 10 giorni pesava
di iniziare a salvare vite umane è stata lei stessa salvata. appena 600 grammi, mentre i suoi
La femmina di 10 anni di cane lupo cecoslovacco, che oggi fratelli erano in buone condizioni.
fa parte del Soccorso Cinofilo Liguria e ritrova le persone Così i volontari sono intervenuti,
disperse (come l’anziano sparito per due giorni a San è stata amputata la zampa malata
Quirico, in provincia di Genova, e da lei rintracciato ancora e quando la cucciola è stata meglio
in buone condizioni), da giovane è stata abbandonata. La hanno pubblicato un annuncio
vita di Akela è cambiata a 2 anni grazie alla CLC Rescue, di adozione sui social. Per una
l’associazione che si occupa di trovare una nuova famiglia cagnolina così speciale serviva una
ai cani lupo cecoslovacchi rimasti senza casa, che le ha
presentato Giuliano Franci e Lillo, un altro cane lupo
cecoslovacco di qualche anno più grande di lei. Ed è stato
subito amore. Akela, che nel 2016 ha iniziato il suo Il premio internazionale è
percorso di formazione per diventare un cane da soccorso,
è la dimostrazione che un cane considerato ingestibile,
andato a Lupo-Mercurio,
da scartare, può rivelarsi il migliore dei compagni di vita, pastore tedesco di 9 anni
perfino un salvatore, se educato nel modo corretto. La in forza alla polizia russa,
razza del cane lupo cecoslovacco di recente ha affascinato che ha salvato una
molti cinofili, ma non sono cani per tutti, richiedono grande
pazienza e dedizione, nonché una profonda conoscenza ragazza dallo stupro
della loro comunicazione e dei particolari fabbisogni.

BROWN
IL MIGLIORE
VICINO DI CASA
La prossima volta che l’abbaio del
cane del vicino vi disturba, pensate
alla storia di Brown, un rhodesian
ridgeback di 9 anni che abbaiando
ha salvato la vita della signora della
porta accanto, caduta a terra e
gravemente ferita. La signora Nella
era in giardino da sola quando è
crollata. Il dolore era insopportabile:
aveva gridato, chiesto aiuto, ma

52
DOSSIER

famiglia altrettanto speciale. La foto


di Tris è apparsa sul computer di
Yuri, che insieme alla madre si è
subito innamorato di quegli occhi e
della sua storia e hanno deciso di
adottarla. Oggi la giornata tipo
con Tris inizia alle 7, quando salta
sul letto sopra Yuri; segue la
colazione, la passeggiata di un’oretta
e gli incontri con l’educatore, che
sta insegnando a Yuri e Tris come
relazionarsi l’uno con l’altra. I cani
tripodi riescono a compensare la
loro disabilità in modo sorprendente
e affrontano a modo loro ogni
ostacolo, senza mai scoraggiarsi.
Un grande esempio di forza d’animo
per chi ha la fortuna di averli
accanto. «Tris è uno sprone a fare
meglio» ha raccontato Yuri. «Mi ha
cambiato: mi sono reso conto di cosa
vuol dire amare, e non riesco a
immaginare la mia vita senza di lei».

Yuri Prezzi

nessuno l’aveva sentita, neppure Nella, con le ultime forze rimaste,


il marito che riposava dentro casa. le ha urlato di non rimproverare
Nessuno tranne Brown. Il cane ha il cane ma di chiamare subito i
subito capito che stava succedendo soccorsi. All’arrivo dell’ambulanza
qualcosa d’insolito, forse pericoloso, le sue condizioni erano
e ha iniziato ad abbaiare senza allarmanti, ma dopo una lunga
sosta per avvisare i suoi padroni. convalescenza è tornata nella
Nella perdeva molto sangue, era sua casa di Sori, in provincia di
sfinita, e percepiva l’abbaio sempre Genova, e appena le condizioni
più distante, seppure indefesso, glielo hanno permesso, è scesa
finché ha udito la voce della vicina in giardino e ha chiamato il cane
accorsa per sgridare il cane, con le lacrime agli occhi: «Grazie
all’apparenza impazzito. Allora Brown! Mi hai salvato la vita».

Manuela Nucaro 53
LASSIE
CON TE FINO ALL’ULTIMA
PASSEGGIATA
Dopo aver assistito ai funerali del suo proprietario,
Lassie, un meticcio di 2 anni e mezzo, ha seguito il corteo
funebre fino al cimitero di Buonabitacolo, in provincia di
Salerno, ed è salito sul carro per adagiarsi accanto alla
bara prima che venisse tumulata. Nessuno è intervenuto,
e nella commozione generale hanno lasciato che Lassie
stesse insieme al suo migliore amico fino alla fine.
Rimane un mistero come i cani vivano il lutto, ma di certo
sono in grado di percepire le emozioni come il dolore,
di provare empatia e comprenderci.

Cono Garone

ARWEN
TI GUIDERÒ OVUNQUE ANDRAI
I cani guida come Arwen, la labrador di 4 anni di Silvia, sono alleati
insostituibili per chi soffre di disabilità visive: compagni premurosi e
pazienti, sempre pronti a indicare la via. Arwen è stata addestrata
alla Scuola Cani Guida di Limbiate (Mb) e da tre anni vive con Silvia
a Ruta di Camogli, in provincia di Genova. Accompagna la sua
padrona ovunque: a fare la spesa, in posta e in chiesa. Silvia, infatti,
è organista e, durante le funzioni, Arwen si accovaccia accanto allo
strumento musicale e segue attenta ogni movimento della sua umana
finché la celebrazione termina e lei scatta sull’attenti, pronta per una
nuova avventura. La cagnolina si è distinta per le attenzioni e premure
verso Silvia, che conduce sempre al di là di ogni ostacolo, passando
per la via più sicura. Quando s’incontra un cane guida è buona norma
non toccarlo, soprattutto senza chiedere il permesso, perché in quel
momento è concentrato a fare il suo lavoro e potreste disturbarlo.

LUIGI
IL CORRIERE IN TEMPI DI LOCKDOWN
Nel 2020 il Premio Fedeltà del Cane è stato assegnato a Luigi,
il pincher di 10 anni che durante il lockdown imposto per la
pandemia di Covid-19 è diventato un rider a Feltre, in provincia
di Belluno, per aiutare la sua famiglia. Maria Beatrice, la padrona
di Luigi, e la mamma anziana abitano a 300 metri di distanza,
ma Maria evitava di incontrarla per proteggerla dal contagio,
anche se le spiaceva non potersi prendere cura di lei. Un giorno

54 Maria Beatrice Buzzat


DOSSIER

IL PREMIO DELLA BONTÀ


Il Premio Bontà va agli umani che si prendono cura dei cani,
come Debora Rizzo, 30enne di Stalettì, in provincia di
Catanzaro, volontaria di canile, che da anni adotta solo cani
anziani e disabili, invisibili che troppo spesso trascorrono
l’intera esistenza in un box, dove infine si spengono. Grazie
a Debora il destino di molti cani è cambiato proprio sul
finale, trovando una casa, al caldo, circondati da morbide
coperte, accuditi e amati, proprio come è accaduto a Nonno
Lupo. Arrivato cucciolo in canile, ha trascorso vent’anni
dietro le sbarre, finché lo sguardo di Debora si è posato
su di lui. Si pensava gli restasse poco da vivere, e invece
Nonno Lupo è restato con lei per quasi due anni, e ha
vissuto molte prime volte: i primi passi fuori dal box, le prime
notti acciambellato sul cuscino, le prime passeggiate, la
prima volta al mare, il primo giro in macchina guardando
fuori dal finestrino. «Tante semplici cose a cui spesso non
diamo grande peso e che grazie a Nonno Lupo ho rivalutato
e riscoperto con altri occhi. Fare le cose con il passo lento
di un cane anziano è un’avventura che auguro a chiunque;
farle con un cane anziano che ha vissuto da sempre in
canile è un’emozione straordinaria» ha raccontato Debora.
«Sono tantissimi i cani che attendono da una vita la loro
occasione: ci sono così tante emozioni chiuse e dimenticate
in quei box che aspettano solo di uscire per insegnarci
qualcosa» giura lei, che oggi vive con due cani muniti di
carrellino, oltre ad altri cani e gatti anziani, con tre zampe,
sordi o ciechi, con malformazioni dalla nascita o dovute a
maltrattamenti, «ognuno con la sua storia di rinascita».

Debora Rizzo

Menzione speciale per Angelo, cane


pastore che nella Sardegna in fiamme ha
protetto le sue pecore a costo della vita

aveva finito di leggere il giornale e avrebbe voluto passarlo


alla madre, così ha chiesto a Luigi di portarglielo. E lui l’ha fatto!
Da allora il cagnolino è stato munito di uno zainetto e ha aiutato
le due donne a scambiarsi piccoli oggetti e beni di prima
necessità. «Non potevo crederci nemmeno io» ha raccontato
Maria Beatrice «e invece andava e veniva come niente fosse».
Il comportamento di Luigi è l’ennesima conferma della capacità
dei cani di comprenderci e venirci in aiuto, anche quando non
ce lo aspetteremmo.
FOTO

Un concerto...

Saltafango (Periophthalmus
spp) su una spiaggia di Taiwan:
sembra che stiano cantando o
stiano facendo prove di salto
in alto. In realtà, questi pesci
possono sopravvivere a lungo fuori
dall’acqua e, con balzi, si spostano
sulla terraferma.

Chu Han Lin / Comedy Wildlife Photography Awards

56
di RISATE
Il Comedy Wildlife
Photo Awards torna
a farci sorridere
con le immagini più
buffe e divertenti
degli animali
selvatici, simbolo
di una biodiversità
inestimabile da
proteggere.
di Dunia Rahwan

57
La reazione
del cane
della prateria
ha colto di
sorpresa
l’aquila di mare
testabianca,
quanto basta
per permettere
al piccoletto
di scappare e
infilarsi nella
tana
Gurumoorthy K/ Comedy Wildlife Photography Awards

 Il camaleonte John Spiers/Comedy Wildlife Photography Awards


indiano (Chamaeleo
zeylanicus) sembra
verde di rabbia mentre
fissa l’obiettivo.
La posa da attore svela
come le zampe divise
in parti opponibili
funzionino da tenaglie
per aggrapparsi al
ramo.

Il fotografo stava


riprendendo dei
piccioni in volo
quando si è accorto
che una foglia secca
trasportata dal vento
era atterrata proprio
sul muso di uno di loro,
a simboleggiare
la fine dell’estate.

58
FOTO

Arthur Trevino/Comedy Wildlife Photography Awards


Andrew Parkinson/Comedy Wildlife Photography Awards  Quando la
maestosa aquila di
mare testabianca
(Haliaeetus
leucocephalus) ha
mancato la preda, il
piccolo e coraggioso
cane della prateria
(Cynomys spp.) le si è
rivoltato contro, come
Davide contro Golia!

Due cuccioli di
orso bruno della
Kamchatka (Ursus
arctos beringianus)
non stanno ballando
ma giocano alla
lotta, per celebrare
l’attraversamento del
pericoloso torrente…
in realtà un ruscelletto.

59
Jan Piecha/Comedy Wildlife Photography Awards
Ken Jensen / Comedy Wildlife Photography Awards

ANCHE GLI
ORANGHI
SORRIDONO
Fin dalla loro nascita
nel 2015,i Comedy
Wildlife Photography
Awards hanno scelto la
strada dell’umorismo
per risvegliare l’amore
verso la natura e la
biodiversità,e fare il
possibile per preservarle.
Va in questa direzione
la scelta di devolvere
il 10% del ricavato
dell’edizione 2021 a
SaveWild Orangutans,
un’organizzazione che
protegge gli oranghi del
Borneo.

I rami servono all’aquila


di mare testabianca per
sistemare il nido, lo stesso
anche per decenni

S Un maschio di
macaco rhesus (Macaca
mulatta) a cavalcioni
sul cavo d’acciaio, in
Cina, sembrerebbe
gridare per il dolore; in
realtà sta urlando per
dimostrare la propria
forza e aggressività.
La foto ha vinto il
Comedy Wildlife Photo
Awards 2021.
David Eppley/Comedy Wildlife Photography Awards

XIl tentativo di
un’aquila di mare
testabianca (Haliaeetus
leucocephalus) di
spezzare un ramo per
il nido è finito con una
figuraccia. Di norma
è un rapace è abile a
“fare legna”, ma non
sempre le cose vanno
come vorremmo.

60
FOTO

Chee Kee Teo/Comedy Wildlife Photography Awards  Questi giovani


procioni (Procyon
lotor) sembra si stiano
confidando dei segreti
nei pressi della loro
tana, condivisa con la
madre per i loro primi
dieci mesi (l’unica
parentesi “social” in
una vita altrimenti
solitaria).

Una lontra
liscia (Lutrogale
perspicillata) sta dando
lezioni di nuoto al suo
cucciolo, portandolo a
forza dall’altro lato del
fiume per obbligarlo
ad attraversarlo.
A giudicare
dall’espressione del
piccolo, lui non ne può
proprio più!

61
I citelli comuni
trascorrono il
46% del loro
tempo sottoterra
nelle tane;
quando escono
passano il 73%
del tempo in
cerca di cibo

Due canguri

Lea Scaddan/Comedy Wildlife Photography Awards


grigi occidentali
(Macropus
fuliginosus)
stanno
combattendo
senza esclusione
di colpi. Ma il
calcio diretto
allo stomaco
dell’avversario
è andato a
vuoto. I maschi
competono per
conquistare
l’esclusiva sulle
femmine del
gruppo.

62
Roland Kranitz/Comedy Wildlife Photography Awards
FOTO

Una nasica (Nasalis


larvatus) approfitta
della corteccia ruvida
dell’albero per darsi
una bella grattata
al naso, il tratto
distintivo di questa
specie endemica delle
foreste tropicali del
Borneo.
La proboscide larga e
carnosa, che supera
i 10 centimetri
nei maschi adulti,
agisce come cassa
di risonanza nei
vocalizzi.

In Francia un
Jakub Hodan/Comedy Wildlife Photography Awards

intraprendente
procione, forse in
cerca di cibo, tenta
di entrare in una
casa, forzando la
finestra. Sebbene
l’orsetto lavatore
sia un predatore
originario del Nord
America, nel corso
del secolo scorso è
stato introdotto in
alcune parti di Asia
ed Europa, dove si è
diffuso.

Nicolas de Vaulx/Comedy Wildlife Photography Awards


 «Ti prendo io,
non preoccuparti
amico!» sembra dire
il citello comune
(Spermophilus
citellus) al suo
compagno in volo.
Questi scoiattoli
dell’Europa
sudorientale vivono
in colonie, ma ogni
individuo occupa
la propria tana che
non condivide con i
vicini.

63
FOTO Vicki Jauron/Comedy Wildlife Photography Awards

La serie di scatti cattura l’immensa gioia di un


elefante africano (Loxodonta africana) che in un
afoso pomeriggio estivo si rinfresca rotolandosi
nel fango sulle rive del lago Kariba, in
Zimbabwe. I bagni di fango aiutano i pachidermi
a mantenere una buona idratazione e a tenere
alla larga i parassiti.

La pelle degli elefanti africani è


spessa fino a 3 centimetri ma è anche
delicata, con pochi peli, e necessita di
frequenti bagni di sabbia e fango per
essere protetta dal sole

64
MIC
A

I
A
I C AS
D

Ksenia Raykova/123RF
CONSIGLI
PRATICI
GATTO EDUCATO,
È POSSIBILE?
PAG. 66
RAZZE CANINE
PASTORE SCOZZESE
PAG. 74
CHIEDI AL
VETERINARIO
VACCINI, COME
REGOLARSI?
PAG. 76
Shutterstock

ADOZIONI
TROVATELLI IN CERCA
DI PAPPA, CUCCIA E
AMORE BUON NATALE AMICI!
PAG. 78
«Quest’anno ho
chiesto a Babbo
Natale una doppia
razione di carote, da
condividere con le
renne: siamo tutti
LA POSTA DEI più buoni in questo
LETTORI periodo!»
PAG. 80

65
CONSIGLI PRATICI

Shutterstock (2)

È possibile far
capire al gatto
che alcuni suoi
comportamenti,
per esempio dare la
Come convivere
sveglia in piena notte per
uno spuntino o per
giocare, non vanno bene?

hi vive con un gatto lo sa: con


C il tempo la casa diventa -
inevitabilmente - “anche” sua:
divani, tavoli, librerie, mensole,
armadi… ogni luogo può
diventare ideale per osservare il
resto del mondo, per lavarsi o
per schiacciare un pisolino.
Quante volte avete cercato di
spiegare al gatto di non salire sul
tavolo? Quante volte gli avete
chiesto di non
accucciarsi sopra
al golfino
appena tirato
fuori dall’armadio
(e appoggiato per

66
123RF

felicemente
Getty Images/iStockphoto
di Giulia Paracchini
un secondo appena?) E quante
volte di spostarsi dal giornale che
state cercando di leggere?
Potremmo continuare, ma
sicuramente riuscite a
Dal lavoro al cibo immaginare le situazioni che il
e dai mobili di casa allo vostro gatto tende a riproporre,
studio: in queste foto quotidianamente (o quasi) e che
ecco quattro tipiche cercate di modificare.
situazioni di gatti a cui
va spiegato di essere
meno... invadenti Cento strategie,
(e distruttivi). zero risultati
Se il gatto sale sul tavolo che
cosa fate per fargli cambiare
idea? Sono servite le
strategie che avete provato?
Probabilmente no.
Forse avete provato con le
buone e, ogni tanto, anche con
metodi “poco ortodossi”. Prima
di usare qualunque “tecnica”
bisogna però capire se è adatta a
quel gatto, capire che cosa vuol
dire “no” per quel soggetto o
che cosa vuol dire uno
“sbruffetto” (o altro) per lui.
Quel gesto lo porta a non

67
CONSIGLI PRATICI

Buffetti e sgridate: Getty Images/iStockphoto (3)


siete sicuri che
convincano il vostro
gatto a cambiare
comportamento?
compiere più il
comportamento sgradito, oppure
serve solo al momento perché
dopo poco il gatto ripete
l’azione? E soprattutto: quali
conseguenze ha il vostro gesto e
come viene interpretato dal
gatto?

Le maniere forti sono


controproducenti
Le punizioni ripetute
possono portare il gatto a
scendere dal tavolo quando
ci vede, non perché ha capito

che non deve salire, ma per Gatto e cane, infatti, sono Per stare bene, ogni micio
allontanarsi e prevenire la animali molto diversi: per dovrebbe avere...
punizione che sta per arrivare; conoscerli è necessario capire le I gatti hanno una costituzione
con questi metodi, infatti, si ragioni dei loro comportamenti. fisica che li rende rapidi e
incrina la fiducia che il gatto ci I gatti non basano il rapporto acrobatici, il loro corpo è
offre (e grazie alla quale con gli umani sulla collaborazione progettato per saltare, per
condivide spazi e momenti con (come fanno i cani), preferiscono arrampicarsi e per riuscire a
noi). Colpi, buffetti, spruzzate lo invece considerarci alla pari, degli camminare in equilibrio su
fanno allontanare ma suscitano amici con cui condividere spazi, superfici molto strette.
diffidenza, paura o panico, cioè tempo, giochi o attività. È facile Questi comportamenti, che
emozioni che si ripercuotono capire come la fiducia, per loro, ripetono anche in casa, sono
sulla relazione con lui. sia alla base di tutto. naturali e, scegliendo di vivere

68
Lo spruzzino
serve?
Sul web si legge che usare uno
spruzzino riempito di acqua è
utile per insegnare al gatto a
non compiere alcune azioni. È
davvero così? No, non serve: il
gatto non fa solo l’associazione
“azione = spruzzata di acqua”,
ma calcola anche la presenza
della persona che spruzza.
Quindi che cosa si ottiene?
Quando il gatto vede l’umano
con lo spruzzino scappa a gambe
levate per evitare l’acqua. Ma,
quando l’umano non è presente,
compie comunque l’azione
che si vorrebbe impedire: per
il gatto il problema è l’umano
con lo spruzzino, non il
comportamento!

I gatti sono
atleti nati: salti,
arrampicate
e acrobazie sono
ragioni di vita.
Ecco perché, per
il loro benessere,
una casa con
mensole ad hoc,
con percorsi
e attrazioni
speciali, li rende
più appagati e
gestibili.

con loro, è necessario mettere a Sale sul tavolo? Un meraviglioso in cui richiede la nostra presenza,
disposizione spazi in cui possano gioco super interessante appare per esempio quando ha voglia di
esercitarsi ed esprimersi in a terra e si muove rapidamente! essere accarezzato o di giocare:
modo adeguato. Se vogliamo insegnare se siamo al centro della sua
qualche esercizio o gioco al attenzione è più facile che impari.
La distrazione è nostro gatto, è necessario
l’arma vincente aspettare che sia molto Felini dalle richieste
Che cosa fare quando il gatto fa motivato e avere l’accortezza super insistenti
qualcosa di “sbagliato”? che la sessione di gioco si I gatti sanno essere molto
La scelta più efficace è quella di concluda quando è ancora insistenti e, soprattutto alcuni,
spostare la sua attenzione su “preso” dall’esercizio. È utile con le loro richieste sono capaci
altro, insomma distrarlo. approfittare anche dei momenti di sfinire letteralmente i

69
CONSIGLI PRATICI

I gatti sanno
come “educarci”.
Sta a noi non
cascare nella
trappola
proprietari. Proprio per
questo è necessario fare molta
attenzione alle risposte che
diamo loro.
Spesso, infatti, i gatti
educano perfettamente i
loro... coinquilini umani: li
fanno alzare all’alba perché
hanno fame, si fanno aprire e
chiudere la portafinestra mille
volte al giorno perché “devono
uscire proprio in quel momento”
per poi rientrare poco dopo.
Ci sono perfino dei gatti che
pensano di essere al ristorante:
annusano sdegnati la ciotola
preparata con cura (e mangiata Shutterstock (2)

voracemente fino al giorno


precedente) e fissano l’umano
miagolando “c’è altro?”.
Alcuni umani, educati
perfettamente dal loro gatto,
hanno imparato a rispondere
rapidamente alle loro richieste, si
svegliano in trance e aprono
bustine prelibate pur di poter
tornare a dormire, aprono e
chiudono porte a ripetizione e
hanno più menù per il gatto in
dispensa che verdure in
frigorifero!
Questi comportamenti a
volte superano il limite e la
convivenza può diventare
difficile, soprattutto se il gatto
decide di svegliare il proprietario
alle cinque del mattino per
mangiare o per giocare!

La giusta risposta
alle richieste più assurde
Se una notte “cedete” e vi alzate
aprendo la miglior scatoletta
della dispensa, per il gatto sarà
un pretesto per provare a farvi
alzare le notti successive.

70
È normale che
i gatti abbiano
voglia di giocare
e siano attivi o
affamati quando
i loro padroni
vorrebbero
solo dormire.
Una corretta
educazione serve
a far capire loro le
cose che possono
fare (e quando)
e quelle che,
invece, non sono
gradite.

Getty Images/iStockphoto

E riprovarci ancora e ancora: la diventerà magicamente una atteggiamenti e sottovalutino il


risposta farà la differenza, preda da cacciare. loro vero significato.
sempre, ecco perché è Vivere con un gatto è
necessario fare molta attenzione. decisamente piacevole e Attenzione ai cambi di
Lo stesso discorso vale divertente ma può diventare comportamento improvvisi
anche per i gatti che iniziano anche impegnativo: sono molti i Le deiezioni fuori dalla
a giocare durante la notte o proprietari che lamentano lettiera, per esempio, hanno
che rincorrono e tendono difficoltà di convivenza, unghie sempre un motivo,
agguati ai piedi sotto le affilate sul divano nuovo, comportamentale o fisico,
coperte: la cosa migliore è fare deiezioni fuori dalla lettiera, così come tutti i repentini
finta... di essere svenuti! miagolii insistenti, o gatti con cambiamenti di comportamento.
gusti alimentari molto complessi. Siate curiosi di capire meglio i
Sangue freddo per Ogni gatto è un mondo a parte vostri gatti, rivolgetevi a un
“spegnere” il micio ed è bene che ogni sua esigenza veterinario esperto in
Se non reagite, dopo un po’ il e richiesta sia valutata in modo comportamento, o a un
gatto perderà interesse per i opportuno e presa in consulente della relazione felina,
vostri piedi; se invece (anche considerazione nel modo vi aiuteranno a rendere la
inavvertitamente) ne spostate corretto: spesso capita che i convivenza ancora più piacevole
uno, il piede che si è spostato proprietari si “abituino” a questi e a risolvere le difficoltà.

71
RAZZE CANINE

Storia della razza


I pastori scozzesi hanno origini molto
antiche: si pensa che discendano dai
cani da pastore giunti in Gran Bretagna
assieme alle legioni romane che invasero
l’isola nel I secolo d.C.
^Alla fine del 1800 la regina Vittoria
acquistò alcuni soggetti che, quasi
sicuramente, furono incrociati con
levrieri russi, dono degli zar ai reali
inglesi.
^Fino al 1863 (anno della prima
esposizione nazionale per cani da caccia,
che si svolse a Chelsea) erano
generalmente indicati come “cane da
pastore inglese” e, fino al 1876, non
c’era distinzione tra pastore scozzese a
pelo lungo, ossia il rough collie utilizzato
per la gestione delle pecore al pascolo e
a pelo corto, cioè lo smooth collie
impegnato a condurre le pecore dalla
città alla campagna.
^Nel 1895 il Kennel Club Inglese ha
riconosciuto ufficialmente le due razze.

Colori ammessi
Sono previsti il color sabbia (ogni sfumatura
da oro chiaro a mogano intenso o sfumato),
sabbia e bianco, tricolore (nero predominante
con focature alle zampe e alla testa), blue merle
(predominanza di blu argentato, macchiato
e marmorizzato con nero).
^Tutti i colori dovrebbero avere le tipiche
macchie bianche da collie: collare bianco,
pettorale, zampe e punta della coda. Una
striscia bianca può comparire sul muso,
sul cranio o su entrambi.

Convivenza & educazione


e
Il pastore scozzese ha bisogno o di presenza e di
condividere la vita con il gruppoo familiare: ha una
motivazione predatoria molto a alta (tende a inseguire le
e
“cose” che si muovono) che de eve essere ben gestita,
per evitare che sia generalizzata – e che quindi insegua
qualunque cosa, in qualsiasi luogo, abbaiando!
^La noia è il peggior nemico did questa razza, così
come lo stare da soli e isolati.
Shutterstock
74
Giulia
Che cosa ama Paracchini
^È un cane molto attivo e sempre pronto a fare Istruttore cinofilo,
qualcosa: avrebbe voglia di stare in movimento e operatore di
fare attività all’aperto senza sosta. zooantropologia
^Lavoratore instancabile, per stare bene ha asssistenziale e didattica.
bisogno di tenersi in esercizio e di avere compiti
precisi.
^Di indole molto obbediente, ama rispondere alle
richieste dei compagni umani e accompagnarli in Ch
he cosa non ama
ogni avventura. ^DDetesta la noia, l’inattività, la monotonia.
^Vuole essere capito, sentirsi utile, sentirsi parte ^SStare in giardino da solo.
del gruppo familiare, vivere in mezzo alla natura. ^I rumori forti e improvvisi e le situazioni
tro
oppo caotiche.
^HHa difficoltà con le persone
che si avvicinano in modo invadente
eccon maniere troppo decise.

123RF

QUALI ATTENZIONI PARTICOLARI


Tra il 4° e il 5° mese è necessario effettuare un
controllo preventivo per la displasia delle anche poiché
la razza è predisposta a questa patologia: quando
acquistate un cucciolo richiedete sempre i risultati degli
esami svolti dai genitori per displasia e oculopatie
ereditarie (CEA), che il cucciolo sia stato sottoposto a
una visita oftalmologica entro le otto settimane, o che
abbia il Dna test esente.

75
CHIEDI AL VETERINARIO

Il tema delle vaccinazioni è molto attuale


non soltanto tra gli esseri umani, ma anche
per i nostri amici a quattro zampe.

Vaccini, come
regolarsi?
l protocollo vaccinale del
MANDA LA TUA
DOMANDA AL VET
REDAZIONE@FOCUSWILD.IT

diventa “core” anche il vaccino


I proprio animale deve essere
scelto in accordo con il medico
contro la rabbia; in Italia non è
obbligatorio perché la rabbia non
veterinario curante e dipenderà è presente, ma è obbligatorio
dallo stile di vita, dal luogo in cui farlo per spostarsi in altri Paesi.
vive l’animale e dall’età.
In base alle linee guida Dipende dallo stile di vita
internazionali (wsava.org) tutti i Gli altri vaccini sono definiti
cani e tutti i gatti devono “non-core” e devono essere
ricevere i vaccini definiti usati in base allo stile di vita
“core”: quelli, cioè, che li dell’animale e in base ai
proteggono da malattie rischi geografici di esposizione
gravi, potenzialmente mortali e all’ipotetico contagio. Per i cani
diffuse in gran parte del mondo. questi vaccini sono quelli contro Le vaccinazioni
Per i cani i vaccini “core” sono la leptospirosi (malattia per il cane e per il
quelli contro il virus del cimurro trasmessa dalle urine dei topi, se gatto sono diverse;
(CDV), l’adenovirus canino (CAV) portatori), la tosse dei canili, la inoltre, cambiano
e le varianti del parvovirus borrelliosi e la piroplasmosi anche da individuo
a individuo in
(CPV-2); per i gatti sono quelli (queste ultime due sono malattie funzione della
contro il parvovirus felino (FPV), trasmesse attraverso le zecche). vita che l’animale
il calicivirus felino (FCV) e Per i gatti, invece, il vaccino conduce, dell’età
l’herpesvirus felino di tipo 1 “non-core” è quello contro la e del luogo in cui
(FHV-1). In zone endemiche FELV (virus della leucemia felina). vive.

76
Shutterstock (2) Gérard
Mangiagalli
Medico veterinario,
Presidente di Milano
Natura (www.
milanonatura.it)

Quando vaccinarli essere ripetuti ogni tre anni, Le vaccinazioni facoltative


L’età della prima vaccinazione dopo la valutazione della Il veterinario saprà suggerirvi i
dipende dalla storia clinica del titolazione anticorpale. vaccini “non-core” più adatti al
cucciolo: gli anticorpi della vostro animale, considerando il
mamma possono interferire con Quanto dura l’efficacia suo stile di vita: un gatto anziano
l’efficacia della maggior La titolazione anticorpale valuta, che non esce mai di casa, per
parte dei vaccini “core” e attraverso un esame del sangue, esempio, può non essere
sono quindi necessarie più se la sieroprotezione (cioè vaccinato contro la FELV se non
dosi per essere sicuri che la l’efficacia del vaccino) è ancora viene in contatto con altri gatti
copertura vaccinale sia completa. attiva o troppo bassa; in alcuni (o se vive con altri gatti nelle sue
L’ultima deve essere effettuata soggetti, infatti, la durata stesse condizioni).
alla 16esima settimana, con un dell’immunità può durare diversi Al contrario, lo stesso gatto
richiamo dopo 12 mesi. Dopo il anni e dunque è bene non anziano deve essere vaccinato se
primo ciclo completo i somministrare un nuovo vaccino è abituato a uscire di casa o se
vaccini “core” dovrebbero se non occorre. frequenta pensioni.

77
VUOI VEDERE I LORO VIDEO?
ADOZIONI www.focusjunior.it/animali/adozioni/

Cercasi
334-3655706 347-5
anna.aclonlus@gm143882
ail.com

disperatamente
VLADI - 9 ANNI - Roma
Vladi per anni ha vissuto in una famiglia che lo ha accudito, sfamato, carezzato:
si capisce perché è un cane buono, gentile, affettuoso, che ci accoglie
amichevolmente e ci chiede una carezza; desidera il contatto con le persone.
Un bel giorno però è stato lasciato per la strada e ora Vladi vive in un box
di cemento, con scarse speranze di trovare una famiglia perché si trova in
una zona dove praticamente nessuno si reca in canile. Lo scorso mese aveva
ricevuto una richiesta di adozione e proprio quando doveva uscire dal canile…
il suo adottante è scomparso. Tradito un’altra volta! Pesa circa 15 kg, è nato nel 2012, abbandonato in strada a 8 anni d’età, è
finito in canile ad agosto 2020. Compatibile con maschi e femmine, è vaccinato, sterilizzato, con microchip.

4 -3 65 57 0 6 3 47-5143882
33 s@ gmail.com CARLOS - 4 ANNI - Roma F
an n a.a clon lu Entriamo nel box di Carlos, un nuovo arrivo
nel canile e restiamo molto perplesse. Mai
sentito un cane del canile con un pelo come
il suo: pulito, morbido e setoso, quasi fosse
uscito dalla porta di casa il giorno prima.
Segno evidente che lui, per la strada, non ci ha
passato il tempo che fa ammalare, sciupare,
puzzare e aggrovigliare il pelo. Fuori di casa...
e dentro in canile. Carlos ci accoglie felice
e festoso, lieto di conoscere nuovi amici e
di ricevere una carezza. Ma anche inquieto
perché di finire in canile non se lo aspettava
proprio. Nei primi tempi, pochi cani riescono
M ad adeguarsi alla dura vita del canile e spesso SISSI - 5 ANNI - Napoli
devono passare mesi, se non anni, prima Sissi, nata circa a settembre
che si rassegnino.Vorremmo farlo uscire 2016, di taglia media, la abbiamo
velocemente dal canile, è buono e simpatico, conosciuta nel canile in cui è
compatibile con maschi e femmine, ben arrivata di sicuro quando era una
socializzato. Di taglia medio piccola, sui 12-13 cucciola insieme a suo fratello
kg, nato circa nel 2017, ha vissuto 4 anni in Franz. Festosa e curiosa quando ci
famiglia e poi è finito in un box di canile a vede dietro alla recinzione, quando
febbraio 2021. Un amore di cane da adottare entriamo nell’area sgambamento,
subito.Vaccinato, con microchip, sterilizzato. è un pochino timorosa, ma si
lascia avvicinare e accarezzare
e scodinzola piano. Le piace
rincorrere la pallina anche se poi
MANGO - 5 ANNI - Milano non la prende.Va d’accordo con
Mango è un bellissimo setter inglese che non vuole i cani (e facilmente con qualsiasi
cacciare. Dolcissimo, affettuoso ed equilibrato, va essere vivente). Con il caldo, si
d’accordo con gli altri cani:adatto a chiunque lo diverte a scavare nella ciotola
voglia amare! dell’acqua per rinfrescarsi un
po’. Speriamo di poterla vedere
347-75
luponuvola@yahoo58315 felice quanto prima.Vaccinata, con
.com microchip,sterilizzata.

Hai adottato uno di questi animali?


32 4 7 33 9-1680505
Raccontaci com’è andata: 328-302 i@ gmail.com
info.adoz ion
redazione@focuswild.it
M
78
casa
d

Il c a

nai
1
-3 023247 339 -1680505 334-3655706 347-5 2
328
info.adozioni@
gmail.com anna.aclonlus@gm143882
ail.com
SELINA - 2 ANNI - Roma
F Non riusciamo più a stupirci di nulla,
neppure vedendo in un box di canile
una cagnolina così piccolina e delicata.
Vi presentiamo Selina e, per farvi
capire come si sente un cane in un
box di canile, vi mostriamo la sequenza 3
fotografica del nostro primo incontro.
All’inizio (1), fa finta di non vederci: se lei
non vede noi, noi non vediamo lei, no? F
Poi, quando ci avviciniamo parlandole
dolcemente, e tendendo una mano, pian
piano si fa avvicinare e accarezzare (2);
ci annusa e ci giudica. Quando capisce
che non vogliamo farle del male, cambia
PERLA - 9 MESI - tutto. Si avvicina, ci fa gli occhi dolci,
Napoli abbassa le orecchie e comincia a dirci
Perla,nata a marzo 2021,di di portarla subito fuori di lì (3). Si fa
taglia media,è stata trovata prendere in braccio (4) e coccolare, non
nell’immondizia insieme alla smette un attimo di starci vicino. Di
sorellina da alcuni operatori taglia piccola (circa 6 kg), nata nel 2019,
ecologici,durante la loro raccolta
notturna. Affidata ad alcune è finita in canile ad agosto del 2021.
volontarie che se ne stanno Vaccinata, con microchip, sterilizzata. 4
prendendo cura,è ancora in cerca
della sua famiglia per sempre.
Perla è socievole,educata e
tranquilla:un tesoro.Vaccinata ZENZERO - 5 MESI - Napoli
e con microchip.Obbligo di Zenzero,nato circa a luglio 2021,è stato trovato
sterilizzazione a tempo debito. nel motore di un auto insieme al fratello.È un
cucciolo molto dolce,giocherellone e goloso.
Un po’ timido all’inizio,dopo poco comincia a
fare tante fusa durante le coccole.Va d’accordo
con cani e gatti.Vaccinato,obbligo di castrazione a
tempo debito.
F 328-3023247 339-1 M
info.adozioni@gma680505
il.com

VALERIA - 4 Vuoi adottare


ANNI - Brescia un 4zampe?
Valeria,di taglia medio Sappi che un volontario
piccola,è molto verrà prima a conoscerti (controllo Cos’è una staffetta?
affettuosa e coccolona,va pre-affido) per accertarsi che Le staffette, grazie ai volontari
d’accordo con tutti i cani. l’animale sia affidato in mani sicure che in tutta Italia coprono
e tornerà qualche tempo dopo ognuno un tratto di strada,
l’adozione per verificare che sia
377-4483279 curato nel migliore dei modi
portano i trovatelli fino
a casa tua (o quasi).
eicaniadozioni@gmail.com (controllo post-affido).
arcad
79
LA POSTA DEI LETTORI

Pet felici
con casa, amici, affetto

, il suo labrador Nino


Giorgio llezione di FWild
e la loro co

Che trio!
Carla e Olly, mamma e figlia border
collie, sono insieme all’ultima arrivata
che si chiama Gigi e ha 4 mesi.
Abbandonata ad Avellino, Gigi è stata
adottata da Diletta e portata con
staffetta fino a Parma.Tra le cagnoline
è stata amicizia a prima vista. Giovanni e
Lulù

ya, l’amica di Davide Naso (20 anni) è il


Ma ga
di Anita (9 anni) tto

80
PANTERE
iceto di Alessandra A CONFRO
Bigné, il cr N
La mia dolc TO!
“panterina e
con il num ” Poggie
Focus Wild ero 122 di
in copertin, che aveva
au
pantera nena vera
Complime ra!
n
il nostro gioti, siete
preferito! Srnale
ofia

il nostro birichino,
Questo è o, divertente
monell Dallas.
e affettuosoLoris
Luana e

L’adozione di Beatrix
Gentilissima redazione,
abbiamo adottato la gattina Beatrix lo scorso agosto,dopo averla vista
sulle pagine di FocusWild n.121.Nostra figlia Bianca è abbonata e quando
l’ha vista ha subito capito che era la gattina giusta per la nostra famiglia.
L’associazioneTrovatelli 4000,che l’aveva salvata,è stata molto attenta
e disponibile e ha organizzato velocemente una staffetta da Napoli a
Genova,dove viviamo.Ora è a casa con noi da tre mesi e siamo tutti
molto felici!!! Ringraziamo FocusWild,l’associazioneTrovatelli 4000 e gli
Vuoi scriverci
staffettisti per avere reso possibile questo sogno.Un caro saluto da o mandarci una foto?
Bianca,Edo,Susanna e Fabio
Focus Wild
Via Mondadori 1
20090 Segrate (Mi)
redazione@focuswild.it
Ricordati di controllare la risoluzione
e la qualità della foto: se troppo
piccola o sfocata non potremo
pubblicarla.

Per la pubblicazione delle foto ritraenti


minori, è necessario il consenso di entrambi
i genitori. Nella mail inserire la seguente
dichiarazione compilata (allegando copia
del documento di identità, va bene anche
la foto fatta col telefono):“Io sottoscritto
[nome del genitore o chi ne fa le veci]
autorizzo, anche in nome e per conto di
[nome dell’altro genitore], la pubblicazione
dell’immagine allegata assumendomi ogni
responsabilità”.

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Shutterstock

«HO RUBATO Correre sulla neve è molto divertente


e lo è ancora di più se lo si fa con in
LA SCOPA... bocca la scopa della befana. Guardate
infatti come è allegro questo cucciolo di
ALLA BEFANA!» golden retriever! Con questa immagine
la redazione di Focus Wild vi augura un
nuovo anno ricco di momenti altrettanto
belli e spensierati in compagnia dei vostri
amici a quattro zampe. Buon 2022!!!

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