Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
ancora la saggezza infinita del Buddha eterno, ma che ci possono servire nel nostro percorso
del sutra del loto verso il raggiungimento della perfetta illuminazione.
Il gosho che vorrei proporvi, è uno dei gosho più importanti che Nichiren ha scritto, e che contiene
un profondo messaggio che a parer mio è nascosto nelle sue parole, ho cercato di usare un linguaggio semplice per f
ar capire
anche per chi non conosce l'esoterismo, in quanto il Sutra del Loto è un'insegnamento esoterico.
Il gosho è Lo stupa ingioiellato, chiamato anche
La torre praziosa, traduzione che usa l'esperia.
Il passo del quale vorrei riflettere è il seguente:
Questo passo, nasconde una profonda rivelazione spirituale, qui Abutsubo aveva avuto un'esperienza incredibilment
e meravigliosa
un'esperienza astrale, al di fuori del suo corpo, con la recitazione e la meditazione dell odaimoku, praticamente avev
a compenetrato con la sua stessa vita
il sutra del loto, manifestando Ishinen Sanzen i 3000 regni in un singolo istante di vita.
Questo tipo di esperienza succede solo di notte, e in determinate ore.
Solo ed esclusivamente di notte, questo vale per tutti noi che pratichiamo il sutra del loto.
E di questo ci da la conferma Nichiren in un altro gosho dove dice:
Il tempo e le direzioni nell'antico Giappone erano contrassegnati da dodici animali diversi: l'ora
del bue va dalle ventitré all'una del mattino e l'ora della tigre dall'una alle tre. Il Buddhismo
tradizionalmente le considera ore cruciali, in cui la vita si sposta dal polo negativo (yin) a quello positivo
(yang), dal sonno al risveglio, dalla morte alla vita. Mettendo in correlazione le ore con i punti cardinali, le ore del b
ue e della tigre corrispondono al nordest,
che si credeva fosse la dimora del Buddismo e dei demoni.E queste ore coincidono con lo spostamento dei due poli d
ella terra,
con l'apertura dei portali tridimensionali, Shakyamuni raggiunse l'illuminazione sotto l'albero di
Bodhi in queste ore e anche Nichiren Daishonin nella notte fra il 27 e 28 Aprileraggiunse l'illuminazione
per poi la mattina al sorgere del sole, rivolto verso esso pronunciò per la prima volta Namu Myoho Renge Kyo,
Proclamandolo come vero ed unico insegnamento del Buddha e del Sutra del Loto.
Questa meravigliosa esperienza è descritta nell'11 capitolo del sutra del loto, chiamata la cerimonia nell aria
della grande assemblea, dove il buddha sperimenta per la prima volta la sua perfetta illuminazione, e per noi singnifi
ca ottenere l'illuminazione, nella nostra forma presente, mentre
degli insegnamenti Shakumon, che non è la perfetta illuminazione del Buddha degli insegnamenti Honmon, ma una
parziale illuminazione.
l'illuminazione perfetta, del Buddha Eterno è ancora da raggiungere.
Nichiren la spiega bene. Quindi per noi è un viaggiamo nel tempo senza inizio e senza fine definito goyaku jitengo.
Possiamo vedere con la nostra vita il buddha eterno sollevato in aria in alto e ammirare un infinita
moltitudine di Buddha Bodhisattva, esseri umani e non umani, tutti a formare un'infinito cerchio,
possiamo sperimentare un infinita gioia incontrollabile e manifestare lo stato di Buddhità, illuminazione.
Ora questa esperienza che ha fatto Abutsu bo, è stato il raggiungimento di uno stato di non
regressione quello aquisito dagli arhat lo stato piu alto nel buddhismo ynayana, e per questo evento
il quale (Abutsu bo) era rimasto meravigliato scrisse una lettera a Nichiren chiedendo spiegazioni, il quale (Nichiren
) rispose
con la spiegazione e lo ringraziò per la sua fede sincera.
Questa esperienza secondo la soka gakkai è l esperienza ultima della pratica buddhista, cioè la meta,come
afferma lei stessa, nella sua versione degli insegnamenti orali (Onji Kuden) trasmessi da Nichiren, (capitolo 11 )
ma se esaminiamo bene le parole di Nichiren ci rendiamo conto che non è la
meta della nostra pratica, ovvero l'arrivo, ma è semplicemente un passaggio da un insegnamento
provvisorio o transitorio, che noi stiamo praticando, all insegnamento definitivo o essenziale del Sutra del Loto
definito anche come Honmon come ho accennato prima, quindi il nostro percorso verso la perfetta illuminazione del
Buddha, è ancora lungo.
Questa esperienza la si sperimenta una sola volta nella vita come dicevo oppure per chi non riesce per un motivo
o un altro, la sperimenta quando arriva al momento della morte dove verrà condotto da nichiren su
quello che viene definito picco dell aquila.
Quindi con questo passaggio iniziale si entra negli insegnamenti definitivi Honmon seconda frazione
degli insegnamenti del Buddha del Sutra del Loto, e da quel momento aquistiamo piu sensibilità, piu saggezza nel di
ffondere il dharma, piu
percezione dell ambiente e soprattutto non proviamo piu emozioni come lo stato del mondo d'inferno l'animalità la
rabbia, la collera, anche il mondo di estasi cambia totalmente, ma entriamo in una sensazione di pace e tranquillità, u
na serenità e una maggiore
concentrazione mentale sulla recitazione dell odaimoku meditazione del sutra, avremo piu protezione dagli shoten ze
ngin e il nostro stato
vitale avrà una linea piu diretta e meno travallante, non scendendo più nei mondi bassi.
Ma vediamo perché sono importanti le due sezioni del sutra del loto, shakumon e honmon.
Nel gosho "Curare la malattia" nichiren dice cosi:
Come dice c'è anche la differenza fra i discepoli dei 2 insegnamenti, esempio la nichiren shu che
insegna l'honmon ha fedeli che praticano diversamente rispetto a quelli della soka gakkai e nichiren
shoshu, vedono 2 diversi buddha eterni, quelli della nichiren shu studiano e praticano gli
insegnamenti del buddha eterno shakyamuni e dei vari bodhisatva, recitano e studiano tutti i capitoli del sutra del lot
o
mentre quelli della soka gakkai e nichiren shoshu praticano e venerano solo nichiren, confondendolo dal buddha del
sutra del loto.
Anche l oggetto di culto cambia, per i primi il vero oggetto di culto è solo il gohonzon e per la shoshu
il dai gohonzon mentre in realtà per i secondi il gohonzon è un oggetto di venerazione infatti
secondo una mia ricerca dove mi sono consultato con un ricercatore di filosofie religiose.
Per quanto riguarda il termine in sé, GOHONZON, esso è composto di tre caratteri cinesi, il primo, go, è un prefisso
onorativo,
e in quell'accezione si impiega praticamente solo in Giappone; il secondo e terzo carattere HON e ZON formano un l
emma composto che vuol dire "originale devozione o rispetto".
Il primo carattere, HON, ha il significato di "originale", "scaturigine", "centrale/primario" o anche, importante, "verit
iero, verità originaria (preesistente alle mistificazioni), autentico".
Il secondo carattere ZON vuol dire 1) alto status sociale 2) rispetto, devozione 3) colui cui si deve rispetto. E' in ques
t'ultima accezione che forse va inteso: infatti ad esempio, composto con il numero tre (san), dà origine al lemma "san
zon":
i tre oggetti di rispetto, in contesto confuciano il sovrano - il genitore - il maestro, addirittura in contesto buddhista i t
re oggetti di rifugio supremo ossia Buddha, Dharma e Sangha, mentre lo stesso carattere, nell'espressione "Seson" (S
e = mondo)
"Onorato dal Mondo", che compare nella traduzione di Kumarajiva del Sutra del Loto, indica il Buddha.
La traduzione del termine honzon è pertanto "Oggetto originale di devozione / rispetto / rifugio", nulla ha a che vede
re col culto e non è da identificarsi con il mandala in sé: quello è solo una rappresentazione simbolica.
Sennò sarebbe come prendere un bel dipinto di Tara o Shakyamuni e dire che quello è l'originale.
Tanto è che nella Nichirenshu si chiama "mandara gohonzon", e quando si omette una delle due parole, si chiama sol
o "mandara" e basta, tanto per loro il più importante è quello. Un'ultima cosa che il mio contatto accademico mi ha e
videnziato è che
sebbene si credesse che la parola Honzon si usasse solo in contesto giapponese, in un dizionario tibetano-cinese edit
o in Cina risulta che il termine Honzon è usato corrente anche sul continente asiatico e non solo in Giappone e può tr
adurre
nell'ambito del buddhismo tantrico, la parola sanscrita Yidam.
Inoltre questo concetto importante delle 2 sezioni del sutra nichiren lo evidenzia anche in altri scritti
ai suoi discepoli, di solito li scriveva per i monaci che avevano una conoscenza del buddhismo piu
alta rispetto alle persone comuni, e anche ai discepoli che avevano una preparazione scolastica, perchè non tutti sape
vano leggere e scrivere, specialmente i contadini
che non potevano mandare i loro figli nei monasteri per l'istruzione, per mancanze economiche,ma nonostante questi
ostacoli molti riuscirono
ad ottenere l'illuminazione recitando l'odaimoku.
Nichiren spiegava spesso l'importanza delle due dottrine provvisorie e definitive.
Nel gosho : "istituire i quattro bodhisattva come oggetto di culto" vediamo che spiega ancora l'importanza
dell'insegnamento, in modo ancora più approfondito, chiaro e dice:
Per confermare ciò che dico, riporto un'affermazione di Daisaku Ikeda, tratta dal suo libro terza edizione del 1968 de
l suo scritto
del 12 ottobre 1967 scrive proprio questo:
"Il capitolo 28 Hokekyo è dottrinalmente diviso in due parti: lo Shakumon (i primi 14 capitoli) e l' Honmon (l'ultima
metà. Nella parte dello Shakumon
viene esposto Ri-no Ichinen Sanzen ( il principio teorico di Ichinen Sanzen) secondo gli Al contrario, la parte Honm
on rivela Ji-no Ichinen Sanzen (il principio pratico di Ichinen Sanzen)
secondo la vera causa del Buddha. Quindi l'Honmon è chiamato il Vero Insegnamento; e lo Shakumon, l'Insegnamen
to Transitorio .
Eppure questi due insegnamenti dell'Hokekyo, se confrontati con gli insegnamenti di Nichiren Daishonin, sono ugua
lmente ridotti a un insegnamento transitorio.
Il motivo: nel periodo di Mappo, l' Hokekyo insegnato da Shakyamuni non è valido come la pula di grano; e solo Sa
n-dai-hiho (le Tre Grandi Leggi Segrete)
è valido o il grano stesso. Il San-dai-hiho era stato a lungo tenuto segreto nelle profondità del Capitolo Juryo fino a q
uando Nichiren Daishonin non lo aveva rivelato."
Qui è chiaro il suo pensiero, pensiero ereditato dalla Shoshu, perciò questo punto è di vitale importanza per la nostra
pratica verso l'illuminazione
quello di seguire l'insegnamenti di Nichiren e non di altri "maestri"
che conoscono la dottrina da poco più di un secolo ed è anche una dottrina distorta non insegnata da Nichiren, e ques
te differenze dottrinali, si manifestano nei fedeli delle scuole
non dimentichiamoci che la Nichiren Shu è stata fondata da Nichiren in persona 800 anni fa, e lasciata in eredità a tu
tti i 6 discepoli 7 con toky jonin monaci anziani che
hanno tramandato il suo insegnamento compresi gli insegnamenti orali attraverso i successivi patriarchi.
Infatti la venerabile Nichiren Shu specifica i due insegnamenti shakumon e honmon:
"Shakumon (L’insegnamento del Buddha storico)_e Honmon (l’insegnamento del Buddha Eterno)
Il Sutra del Loto è composto di 28 capitoli. I capitoli dal primo al quattordicesimo, che sono chiamati
“shakumon”, sono quelli che rivelano l’essenza del Buddha storico limitata da spazio, tempo, vita e morte,
proprio come accade alle persone comuni come noi. Nella sezione di shakumon, Shakyamuni è [solo] uno
dei buddha delle dieci direzioni dell’universo, così come è [solo] uno dei buddha delle tre esistenze di
passato, presente e futuro. Gli ultimi quattordici capitoli del Sutra rivelano il Buddha Originale e la sua
natura eterna. Shakyamuni è [qui] l’unico Buddha Originale mentre tutti gli altri buddha costituiscono sua
manifestazione. In questo modo, lo Shakyamuni che ottenne l’illuminazione a Buddhagaya, sotto l’albero di
Sal, diviene effettivamente manifestazione del Buddha Originale. Il capitolo XVI spiega la relazione tra il
Buddha Originale e i buddha di manifestazione. Questa concezione di un “Buddha Originale” è rivelata
unicamente nel Sutra del Loto. Molte persone, inclusi i fondatori di svariate scuole buddhiste, non
comprendono oppure non arrivano a prendere fede nella concezione di un Buddha Originale, affermano
che il Sutra del Loto è troppo difficile da comprendere e che i suoi insegnamenti non sono adatti a noi,
persone ordinarie. Senza comprensione e senza fede nella concezione di un Buddha Originale nessuno ha la
capacità necessaria a metabolizzare la verità disvelata nel Sutra del Loto. Dobbiamo comunque essere
molto attenti al fatto che il Buddha Originale si manifesta solo in seguito al Buddha storico e, allo stesso
modo, dobbiamo fare attenzione al fatto che la sezione di Honmon sia rivelata solamente in seguito
all’esposizione della sezione di Shakumon. Attraverso gli espedienti, il Buddha Originale si manifesta in
molteplici forme al fine di educarci alla comprensione, in modo tale da prepararci ad afferrarne, un giorno,
la concezione di “Buddha Eterno”. Nichiren Shōnin fino a prima dell’esilio di Sado non aveva ancora
realizzato la sua rinascita come Bodhisattva Jōgyō (uno dei discepoli di Shakyamuni e leader dei bodhisattva
della terra) ma, dopo la tentata esecuzione di Tatsunokuchi e il successivo esilio a Sado, egli credette
fermamente che il Buddha Shakyamuni gli avesse trasmesso il Sutra del Loto. Nichiren affermò che anche
coloro che recitano l’Odaimoku sono discepoli del Buddha Eterno. E’ per questo motivo che noi dobbiamo
propagare l’Odaimoku."
Concludendo, è importante per noi devoti del sutra del loto riconoscere queste differenze dottrinali per
poter praticare quello che è il vero e autentico insegnamento di Nichiren, il sutra del loto
e arrivare alla saggezza e illuminazione eterna dove poter entrare nel nirvana ed ottenere la non rinascita.
Seguiamo direttamente gli insegnamenti di Nichiren, che nei suoi scritti troviamo tutto quello che ci serve senza dov
er seguire guide e discorsi di
esponeti responsabili saccenti che non hanno una vera e profonda preparazione del Sutra del Loto
Nichiren nel gosho "Lettera a Nikke" è molto chiaro: