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Giornata AICE – 29 novembre 2018

Preventivazione / Fattibilità di Nuovi Impianti


Impatto della Innovazione Tecnologica
Giancarlo Guenzi1 DIF ICEC, EIE/ICEC A Giovanni Cannistrà1
1
Energoconsult srl, Novara. E-mail address energoconsult@yahoo.it

ABSTRACT

Scopo
La Innovazione Tecnologica è stata il motore dello sviluppo della nostra società negli ultimi secoli, e
prevedibilmente continuerà ad esserlo nel futuro prossimo; pertanto, l’impatto della Innovazione Tecnologica
deve essere attentamente considerato e analizzato dai professionisti che si occupano di Total Cost
Management.
Lo Scopo di questo paper è l’analisi delle problematiche legate alla Innovazione Tecnologica nelle fasi iniziali
dello sviluppo di nuovi progetti industriali, direttamente relazionate al Total Cost Management:
- Fattibilità
- Valutazione e Preventivazione,
- Valutazione e Comparazione delle Offerte.
Non si è invece incluso per brevità il Progetto di Massima, molto importante, ma le cui scelte economiche sono
già in buona parte considerate nella fattibilità.

Metodologia
Il primo passo è l’analisi di casi di studio di progetti ad elevato contenuto tecnologico, che fanno parte del
bagaglio professionale degli autori:
- Centrali di generazione tradizionali, in cui sono stati rimpiazzati alcuni sistemi con altri di più avanzata
tecnologia,
- Centrali di generazione con nuove tecnologie (fotovoltaico e eolico),
- Sistemi luci pista aeroportuali, con utilizzazione di LED invece di lampade convenzionali.
Vengono successivamente analizzati altri fattori, come la utilizzazione di tecnologie derivate dal campo
militare, che presentano sia analogie che differenze tecnico / economiche con quelli di uso civile.
Le analisi sono realizzate in modo da poter raggiungere alcuni risultati generalizzati.

Risultati
Si è cercato di estrapolare una generalizzazione dei risultati, che, per quanto limitata, può costituire la base
per una Linea Guida o Recommended Practice. Chiaramente i risultati riflettono in modo soggettivo
l’esperienza degli autori, e sono pertanto “open for discussion”.
Viene anche analizzato in dettaglio il contributo del Cost Engineer, e il suo valore aggiunto.

Applicazioni Pratiche
Le considerazioni presentate come risultati vengono già da tempo utilizzate dagli Autori come Linea Guida per
le valutazioni di questo tipo di impianti / sistemi; una successiva generalizzazione, con contributi di altri autori,
può portare alla elaborazione di una Recommended Practice.

Contenuti Originali
L’approccio é originale, in quanto considera la diretta pluridecennale esperienza degli autori, e soprattutto la
dialettica (si fa per dire) durante lo sviluppo dei progetti.
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1. ANALISI DELLE PROBLEMATICHE - PERCORSO

Per evitare una schematizzazione arida, e per facilitare l’interpretazione dell’origine delle problematiche, si è
preferito affrontare immediatamente i Case Studies, e successivamente passare ad una generalizzazione. In
altre parole, si è ritenuto che in questo modo l’interesse del lettore sarebbe stato più attento.
Seguono pertanto i tre Case Studies, e successivamente la bozza di Linee Guida.

2. CASE STUDIES

Vengono analizzati nei capitoli successivi i seguenti Case Studies di Impianti con Tecniche Innovative, che
fanno parte del bagaglio professionale degli Autori; di questi Case Studies vengono volutamente messi in
evidenza gli aspetti critici, per poter ottenere una generalizzazione delle problematiche.
A. Centrali di generazione tradizionali, in cui sono stati rimpiazzati alcuni sistemi con altri di più avanzata
tecnologia,
B. Centrali di generazione con nuove tecnologie (fotovoltaico e eolico),
C. Sistemi luci pista aeroportuali, con utilizzazione di LED invece di lampade convenzionali.
In Appendice, viene proposto un Case Study quantitativo, relativo a sistemi di autodiagnostico.

3. CENTRALI DI PRODUZIONE TRADIZIONALI, CON SOSTITUZIONI AD ALTA TECNOLOGIA

Le Centrali Elettriche di produzione, se esercite con regolare manutenzione e senza stress particolari, hanno
una vita utile di varie decine di anni. Esempio tipico sono le Centrali Idroelettriche, la cui costruzione è iniziata
nella seconda metà del 1800; alcune sono in servizio da oltre 100 anni.

Le ragioni della longevità delle centrali attive da tempo sono:


 Le centrali installate da molti decenni sono quelle che hanno potuto sfruttare i salti migliori, ed è perciò
conveniente mantenerle attive;
 I macchinari idraulici sono meno soggetti a forti stress, come quelli dovuti a fermata-ripartenza delle
turbine a vapore; dato che la vita utile e la affidabilità sono inversamente relazionate con gli stress, si
comprende la loro lunga operatività;
 La loro capacità di adattare la produzione al carico, e in particolare di compensare le punte di carico
ha permesso una gestione ottimizzata del parco generatori nazionale, con le termiche in
funzionamento di base; pertanto le centrali idrauliche sono state considerate una fonte privilegiata da
“trattare bene” (buona manutenzione) per assicurare una lunga vita lavorativa.
 Le energie rinnovabili, tra cui quelle di origine idraulica, sono giustamente state privilegiate negli ultimi
decenni; questo tipo di centrale ha ricevuto particolari attenzioni, tipicamente una attenta
manutenzione che ne ha allungato la vita lavorativa.
 Eventuali interventi progettuali sulle opere civili e sulla parte elettromeccanica, volti a migliorare il
rendimento, non hanno di solito aumentato gli stress, e quindi non hanno diminuito la vita utile.

La “Innovazione Tecnologica” prevalente per questi impianti è però stata la automazione, e negli ultimi anni la
digitalizzazione. Raramente si è invece intervenuto sul macchinario elettromeccanico, tranne che per inserire,
molto opportunamente, sistemi di monitorizzazione per prevenire i guasti gravi e poter estendere la vita
lavorativa.

I Vantaggi Indiscussi di questa miglioria tecnologica sono:


- Possibilità di integrare correttamente la Centrale nel sistema elettrico nazionale di trasmissione e
distribuzione; è una reale necessità.
- Riduzione o quasi eliminazione del personale di Centrale, e risparmio dei costi operativi.

Le Problematiche decorrenti dalla automazione sono:


- Non sempre il sistema di automazione si adatta immediatamente ai componenti elettromeccanici di
precedente generazione tecnica, che non sono nati con questa predisposizione; ne conseguono
spesso, specialmente nella fase iniziale, interruzioni nella erogazione di energia, con perdite di introiti
che a volte vanificano il risparmio ottenuto con la riduzione del personale;
- Il miglioramento delle prestazioni, che normalmente viene promesso, spesso non è realistico perché
le caratteristiche dei macchinari, e in particolare i rendimenti, non cambiano sensibilmente con
l’automazione;
- La vita residua dei componenti elettromeccanici è il limite principale dell’investimento; realisticamente
essa è quasi sempre di molto inferiore a quella dei nuovi sovrapposti sistemi di automazione;
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- I sistemi di automazione presentano una obsolescenza tecnica abbastanza rapida, di cui si deve tener
conto nel valutare l’investimento;
- Il valore residuo a fine vita è dipendente essenzialmente dai macchinari elettromeccanici e dalle opere
civili, che sono i componenti principali. La rapida obsolescenza tecnica della automazione rende
invece il suo valore residuo quasi ininfluente. In altre parole, l’investimento tecnologico in automazione
ha valore se e finché la centrale funziona, ma non ha valore residuo a fine vita della centrale.

Fattibilità Tecnico/Economica - Parametri di cui è opportuno tener conto


- Valutazione della esigenza di ammodernamento, che può essere reale e critica. Una valutazione
obiettiva è necessaria, e serve come supporto decisionale per la scelta dell’investimento.
- Reale possibilità tecnica dell’intervento; è necessaria una attenta valutazione da parte o della
ingegneria interna o di un consulente esterno, con comprovata esperienza di impianti simili e con le
stesse problematiche di obsolescenza tecnica; deve essere attentamente valutata la possibilità di
sovrapposizione del nuovo sistema ai vecchi macchinari e impianti. Se il costruttore è ancora attivo e
si occupa di revamping di sue opere, è opportuno coinvolgerlo, ma solo con una controparte tecnica
adeguata.
- Vita residua e Ritorno dell’Investimento: Devono essere compatibili. Non bisogna farsi illusioni sulla
durata dei macchinari, anche se progettati ai loro tempi con i migliori criteri. E’ necessaria una
comparazione obiettiva con le statistiche elaborate da Enti qualificati e specializzati, come CIGRE’ e
IEEE.
- Valutazione obiettiva a) della futura capacità di generazione, che non dovrebbe discostarsi molto da
quella precedente, e b) dei risparmi sulle spese di gestione, in particolare decorrenti dalla riduzione
del personale. Nel DCF – Discounted Cash Flow, per i primi anni, devono essere inclusi come costi
anche gli interventi non programmati e le perdite di produzione per adattamento del Interface tecnico
tra i componenti elettromeccanici e l’automazione. La valutazione deve assolutamente tener conto di
esperienze precedenti di Enti erogatori di energia, che sono chiaramente i più sensibili alla perdita di
introiti per mancanza di produzione, e non solo delle dichiarazioni dei fornitori che sono chiaramente
di parte. È anche opportuno un coinvolgimento del project Management, per verificare a priori la
possibilità di ottimizzare tempi e modalità di intervento, minimizzando i tempi di fuori servizio e quindi
i mancati introiti.
- Valutazione comparativa della completa sostituzione dell’impianto. Anche se la convenienza della
automazione è sicura, la comparazione aiuta a trovare i punti deboli e a valutarli economicamente.

Preventivazione - Parametri di cui è opportuno tener conto


- Interface tra Sistema di Automazione nuovo e Componenti Elettromeccanici esistenti: è necessario
uno studio dettagliato della situazione esistente per poter correttamente valutare, sia tecnicamente
che economicamente, gli interventi necessari. La mancanza di questo studio porta normalmente a una
sottostima da parte dell’offerente, che può far vincere la gara ma con conseguenze per la realizzazione
del contratto. La elaborazione di questo studio dovrebbe essere a carico del cliente, che avrebbe molto
meno margini di incertezza nella scelta della migliore offerta; però, la prassi comune è che esso venga
demandato ai vari offerenti; è perciò opportuno che l’offerta enfatizzi che lo studio è stato effettuato, e
con cura, anche se non è opportuno presentare i dettagli perché potrebbero essere ritrasmessi agli
altri offerenti che si troverebbero nella stessa posizione tecnica senza alcun merito.
- Livello Tecnologico: É raccomandato, e deve essere dichiarato, che l’offerta considera la soluzione
minima che tecnicamente consente il corretto funzionamento. E’ conveniente evitare soluzioni con
“orpelli” tecnici che possono poi essere di difficile implementazione; questa scelta può sembrare meno
attraente tecnologicamente, ma è più valida e più economica (vincente); questo deve essere spiegato
ed evidenziato in offerta.

Valutazione Offerte - Parametri di cui è opportuno tener conto


- Tutti i parametri considerati nei punti precedenti.
- Estensione della garanzia: E’ opportuno richiederla, per cautelarsi contro scelte apparentemente
valide ma di difficile realizzazione.

4. CENTRALI DI PRODUZIONE, CON TECNOLOGIE NUOVE

Le principali tipologie di centrali di produzione elettrica di nuova tecnologia sono:


- PV – PhotoVoltaic (Fotovoltaico - Pannelli Solari)
- WT – Wind Turbines (Turbine a Vento – Eoliche)
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Esse hanno avuto un progresso tecnico e guadagnato una considerevole porzione del mercato dell’energia,
per queste ragioni:
- Evoluzione rapida delle tecnologie di base legate allo spaziale (PV) e all’avionico (WT),
- Richiesta sempre più generale di energie rinnovabili e pulite,
- Tentativo di molti paesi di affrancarsi dalla dipendenza di altre fonti energetiche, in particolare petrolio.

Le tecnologie dei sistemi di generazione PV e WT sono ormai mature, e di fatto queste tipologie di centrali
sono ormai diventate una parte consistente dei parchi di generazione sia dei paesi avanzati che di quelli in via
di sviluppo. Il desiderio comune a tutti i paesi è di espandere al massimo la loro installazione, e in qualche
caso si è ipotizzato che, insieme alle altre fonti rinnovabili (idrauliche) possano diventare le uniche fonti future
di energia.

Il problema è che le tecnologie delle fonti di generazione PV e WT sono effettivamente mature, ma esse sono
derivate da ingegneria non direttamente collegata alla produzione estesa di energia e alla sua distribuzione;
con la loro diffusa installazione, si sono venuti a creare alcuni problemi, relazionati essenzialmente con la
gestione delle grandi reti elettriche, e non associati invece con la tecnologia di base di queste fonti di energia:
- Accumulo della energia, che viene prodotta quando ci sono le condizioni climatiche (sole e vento) ma
che spesso non coincidono temporalmente con la richiesta. In altre parole, l’ideale sarebbe che
l’energia prodotta da eolico e solare venisse immediatamente utilizzata, ma il momento della richiesta
non è correlato con le condizioni per generare (sole e vento).
- Difficile intervento delle protezioni in caso di guasto sulle reti di distribuzione elettrica, in quanto gli
inverters collegati ai generatori funzionano come “collo di bottiglia” e consentono il passaggio di
correnti di guasto tanto ridotte da essere rilevate con difficoltà dalla tecnologia attuale. Uno degli Autori
(Guenzi) è membro di un Working Group internazionale che sta analizzando questa problematica
specifica.

In sintesi, l’obiettivo di utilizzare solo generazione eolica e fotovoltaica al momento è improponibile, e viene
rimandato a un futuro prossimo; invece, il parco generazione di un paese industrializzato deve al momento
includere sempre una percentuale consistente di generazione tradizionale (idro e termo) per ovviare alle
problematiche sopradescritte. Questa situazione ha ovviamente un impatto sulla scelta degli investimenti, sia
da parte degli enti erogatori di energia, sia da parte di chi investe nella generazione distribuita; una discussione
più dettagliata è riportata nei prossimi paragrafi.

La estesa installazione di generazione PV e WT ha creato anche problemi collaterali; in particolare, il surplus


di energia disponibile che si è venuto a creare ha reso necessario un cambiamento nell’esercizio di varie
grandi centrali termiche a vapore, concepite per lavorare “a tavoletta” e invece costrette a varie partenze-
ripartenze:
- Le sollecitazioni termiche di ogni partenza-ripartenza comportano notevoli stress per i macchinari, la
cui vita utile o residua si accorcia;
- Cambia la pianificazione originale degli enti che hanno acquistato grandi centrali termiche già
funzionanti, pensando di farle funzionare a servizio continuo, e si riduce la quantità di energia da loro
prodotta con conseguente diminuzione degli introiti; il ritorno dell’investimento potrebbe in alcuni casi
avere un tempo troppo lungo, o addirittura non esserci.

Riassumendo, le centrali PV e WT con tecnologie nuove e innovative sono sicuramente la soluzione per il
futuro, ma le problematiche tecniche dei sistemi di trasmissione dell’energia non hanno lo stesso livello di
maturazione di quello delle centrali; di fatto lo scenario dei parchi generazione in questo momento è complesso
e un investimento deve essere attentamente valutato. La non contemporaneità dell’avanzamento tecnologico
delle varie discipline di un progetto si ritiene un problema generale, riesaminato più avanti.

Fattibilità Tecnico/Economica - Parametri di cui è opportuno tener conto


- Incentivi e Ritorno dell’Investimento: Le incertezze a lungo termine di un investimento in questo tipo
di generazione costringono a una valutazione attenta, in particolare sul tempo di ritorno
dell’investimento. La possibilità di utilizzare incentivi è sempre stata essenziale, nel campo della
generazione, per assicurare un ritorno sufficientemente rapido, e pertanto ogni valutazione non può
prescindere dagli incentivi e dalla loro entità, in particolare per gli investitori privati che devono sempre
ragionare a breve, o al massimo a medio termine.
- Load Forecast: E’ la domanda futura di energia, che essenzialmente rappresenta la possibilità di
vendità di energia. Per esperienza degli Autori, un Load Forecast superiore a 10 anni può essere un
pregiato esercizio matematico, ma è sempre poco realistico; la ragione é che il trend della domanda
futura dipende da parametri in costante evoluzione, legati allo sviluppo del paese. Un esempio di
cambio di prospettiva dei carichi è la diminuzione negli ultimi anni della produzione industriale locale,
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spesso decentrata all’estero, e la diminuzione generale della domanda a causa per esempio della
crisi; in altre parole, ci si aspettava un costante ma moderato aumento della domanda e invece si è
avuta spesso una diminuzione. Concludendo, il Load Forecast deve essere valutato entro uno
scenario di rischio.
- Valore Residuo: Al momento è difficile da stimare, in quanto non si intravede un riutilizzo, dopo decenni
di esercizio, di pannelli solari e centrali eoliche; si raccomanda di considerarlo nullo. In effetti si sta
innescando, specialmente nel PV, un mercato di vendita delle celle esistenti con un valore residuo
che tenga conto dei maggiori introiti per un nuovo investimento con migliori performances, ma è un
mercato in evoluzione fin troppo accelerata, e ancora con prospettive non chiare.
- Obsolescenza tecnica: E’ uno dei problemi affrontati al capitolo precedente; si raccomanda di
verificare che il ritorno dell’investimento sia rapido, in modo da poter re-investire ed evitare i problemi
legati alla obsolescenza.
- Livello Tecnologico: Deve essere sempre considerato il livello tecnologico più avanzato, che però sia
“maturo” e dia garanzie di affidabilità. Un consulente o un dipartimento di energia, di principio, non
dovrebbe mai proporre una soluzione “nuova” che non sia stata ampiamente sperimentata, e questo
è in parte contradditorio con la applicazione di tecnologie innovative. Il problema è dimostrare che la
tecnologia utilizzata è avanzata, ma anche sicura; questo concetto viene ripreso e ampliato nei capitoli
successivi.
- Specifiche Tecniche basate sulla Fattibilità: Tutte le considerazioni tecniche dello studio di fattibilità
devono essere riportate nelle Specifiche Tecniche, che devono fornire una base obiettiva e comune
per la elaborazione delle offerte; in caso contrario, in uno scenario con vari parametri di incertezza, si
lascerebbe troppo libera la stima della consistenza degli impianti, e la comparazione delle offerte
sarebbe difficile.

Preventivazione - Parametri di cui è opportuno tener conto


- Livello Tecnologico: Deve essere sempre offerto il livello tecnologico più avanzato, che però deve
essere accompagnato da evidenza della maturità e affidabilità; chiaramente, questo comporta che il
costo in offerta sia più alto, ma è necessario se si vogliono mettere in evidenza i vari parametri che
giustificano maturità e affidabilità, in modo che possano essere comparati e “pesati” con quelli di altre
offerte.
- Soluzione Alternativa: Oltre alla soluzione base, in stretto accordo con le specifiche tecniche, per i
sistemi ad alta tecnologia si ritiene sempre opportuno fornire una soluzione alternativa, ottimizzata al
costo, basata sul know-how proprio del Fornitore, evidenziando però le specifiche problematiche
tecniche ed economiche.

Valutazione Offerte - Parametri di cui è opportuno tener conto


- Tutti i parametri considerati nei punti precedenti.
- Criteri di valutazione dichiarati e dettagliati.

5. LUCI PISTA AEROPORTI – TECNOLOGIA LED

L’evoluzione e la sempre maggiore disponibilità dei LED ha portato in modo naturale a considerare la
sostituzione delle lampade tradizionali per le “luci pista” (segnali) aeroportuali con i LED.
Nelle valutazioni tecniche ed economiche, i parametri essenziali che hanno portato alla scelta della
sostituzione sono stati:
- Esperienza consolidata del componente principale (LED); la sua applicazione alle luci pista era invece
innovativa.
- Vita utile molto maggiore, e conseguente riduzione dei costi di gestione.
- Costo maggiore delle Lampade LED, ampiamente compensato dalla minore sostituzione.
- Affidabilità tale da garantire le prescritte condizioni di sicurezza in tutte le manovre di aeroporto.

Nel momento in cui la soluzione LED per luci pista è stata presentata, era realmente innovativa; la scelta si è
dimostrata corretta perché ormai i LED sono diventati di uso comune.

I vantaggi economici sono apparsi evidenti dall’inizio, in quanto la sostituzione programmata delle lampade,
particolarmente gravosa negli aeroporti, può essere realizzata con cadenza molto più lunga, con risparmi sia
sul costo delle lampade che sul costo della manutenzione.
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E’ stato poi necessario uno sforzo sia tecnico che economico per assicurare i livelli richiesti di affidabilità,
ovviamente molto importanti visto l’alto livello di sicurezza richiesto per tutte le operazioni aeroportuali
(atterraggio, decollo, rullaggio, ecc.). Sono in particolare stati sviluppati:
- Studi specifici che tengono conto della affidabilità sia a livello di componente che di sistema;
- Test accelerati delle schede elettroniche, per ottenere valori sicuramente alti di affidabilità;
- Test di resistenza meccanica (impatto, vibrazioni, ecc.) dei segnali, completi di LED e relativa
elettronica, sia in accordo con specifiche e norme anche militari, sia ideati per poter dimostrare oltre
ogni dubbio ragionevole la validità della soluzione.
Questo sforzo si è rivelato determinante, e ha permesso di dimostrare che i vantaggi economici erano
comunque basati su una sicura validazione tecnica; gli Autori ritengono che questa metodologia sia
appropriata (vincente) e generalizzabile per i sistemi con innovazione tecnologica.

Fattibilità Tecnico/Economica - Parametri di cui è opportuno tener conto


- Tecnologia proponibile: Si deve poter dimostrare che la tecnologia si basa su presupposti tali da fugare
ogni dubbio sulla sua applicabilità. In mancanza di esperienza previa su impianti innovativi del tipo
considerato, si deve trovare il modo di dimostrare che la tecnologia proposta è assolutamente
realizzabile secondo i migliori parametri di qualità industriale. Nei casi reali, si sono evidenziate le
esperienze realizzate con aeroporti / assistenza al volo / enti regolatori che hanno avuto fiducia nel
fornitore e hanno permesso di sperimentare con gradualità le soluzioni innovative.
- Vantaggi economici: Devono essere chiari ed evidenti, altrimenti nessuno si prende il rischio di
accettare una nuova tecnologia se quella tradizionale ha lo stesso prezzo;
- Affidabilità: Deve essere dimostrata sia a livello di componente che di sistema, ricorrendo a pratiche
internazionali consolidate, e, quando necessario, anche a metodi di prova innovativi che si dimostrino
più restrittivi delle pratiche consolidate. Si deve seguire la tecnica consolidata di partire “bottom-up”
dai singoli componenti, per chiudere con una analisi “top-down” verificando se tutte le condizioni sono
state soddisfatte.
- Sicurezza: Ogni nuova tecnologia porta con sé alcuni rischi, anche relazionati con la sicurezza, e nel
caso degli aeroporti la sicurezza è estremamente importante; si deve dimostrare che tutti i rischi sono
stati valutati e con ampio margine.
- Vendor List: E’ molto opportuna una Vendor List dei fornitori dei componenti principali che
compongono il sistema; i Vendors devono essere di prima qualità (purtroppo alto costo iniziale) per
poter assicurare che il prodotto innovativo è valido.

Preventivazione - Parametri di cui è opportuno tener conto


- Massima chiarezza tecnica; E’ essenziale che non rimangano dubbi tecnici, che possono far ribaltare
la decisione di aggiudicare l’ordine. Il dettaglio tecnico deve arrivare al massimo limite possibile,
chiaramente senza rivelare i “segreti” della innovazione tecnologica. Ad esempio, in questo caso è
stato opportuno analizzare in modo comparativo il problema del degrado e dimostrare di averne tenuto
conto.
- Garanzie: E’ opportuno che siano chiare e convenienti; il Cliente deve sentirsi completamente
supportato.
- Affidabilità e risparmio dei Costi di gestione: Devono essere evidenziati, per dimostrare che il
vantaggio economico esiste ed è sicuro. Per questa tecnologia, gli Autori hanno pubblicato alcuni
articoli con dettagliate argomentazioni, in congressi nazionali e internazionali.

Valutazione Offerte - Parametri di cui è opportuno tener conto


- Tutti i parametri considerati nei punti precedenti.
- Prospettive future della tecnologia: nella valutazione si deve anche tener conto di quale sarà il trend
della tecnologia, per non rimanere obsoleti con tecniche tradizionali. Nel caso della tecnologia LED,
le valutazioni delle offerte hanno avuto un cambiamento favorevole con il passare del tempo e la
sempre maggiore accettazione dei LED stessi.

6. ALTRI FATTORI LEGATI ALLA INNOVAZIONE TECNOLOGICA, E NON INCLUSI NEI CASE STUDIES

6.1 Avanzamento Non Simultaneo delle Tecnologie

E’ un fattore in parte già analizzato nel Cap. 3. Spesso la tecnologia di un componente / sistema ha subito un
forte avanzamento tecnologico, che però è stato limitato ad un suo aspetto specifico; invece altri aspetti, come
lo sviluppo tecnologico di sistemi ausiliari importanti o come l’inserimento in un contesto impiantistico, possono
essere stati meno sviluppati.
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Il caso storico più eclatante è il Titanic, prodotto di una ingegneria navale avanzata tanto da poter produrre a
quel tempo un bastimento di quella stazza, ma con sistemi di telecomunicazione ancora rudimentali limitati a
trasmissioni in codice Morse, lontani dal livello tecnologico del Radar che avrebbe potuto impedire il disastro.
Nella analisi di fattibilità è necessario tener conto di questo aspetto, che può essere fortemente limitativo; la
storia di casi simili mostra che all’inizio c’è una facile accettazione del componente / sistema, ma
successivamente si ha un ristagno quando si rendono evidenti le discrepanze nell’avanzamento delle diverse
tecnologie, con difficoltà temporanee del mercato fino a che il contesto tecnologico generale non diventa
equilibrato.

6.2 Saturazione della Tecnologia

Una tecnologia può essere innovativa e commercialmente interessante e proponibile, ma può anche
imboccare il vicolo cieco della saturazione. Un esempio è costituito dalla evoluzione degli autoveicoli; negli
ultimi anni è sembrato che la “digitalizzazione” fosse la frontiera tecnologica delle automobili, e si è arrivati ad
una specie di saturazione. Si è sentita da parte dei produttori la necessità di un’altra frontiera tecnologica, che
tenesse anche conto delle esigenze ambientali, ed è stato fatto uno sforzo considerevole per sviluppare le
auto elettriche, che stanno cambiando radicalmente il mercato.
Lesson Learned: Non ci si deve incaponire a puntare solo su una tecnologia che ha raggiunto la sua maturità.

6.3 Derivazione dal Militare

Nei Paesi più avanzati militarmente, le tecnologie degli apparati militari sono spesso estremamente avanzate,
con integrazioni di diverse discipline come aerospaziale e digitale; di fatto, un moderno jet o un missile sono
progettati già integrando i vari sistemi, che diventano indissolubili.
Le problematiche della innovazione tecnologica sono di vario tipo; ne riportiamo alcune.
- Costi: la valutazione economica da parte del committente é determinante solo quando si sfora un limite
inaccettabile. Altrimenti, le alte spese sono spesso giustificate con il motivo di andare più avanti dei
competitori; è proibito perdere.
- Avanzamento tecnologico: Spesso non è progressivo; quando ci si accorge che il “nemico” sta sviluppando
una tecnologia comparabile, si tende a iniziare un progetto alternativo che abbia caratteristiche non solo
più avanzate ma diverse, e non abbia i limiti del progetto attuale. Non bisogna pertanto fossilizzarsi a
continuare a sviluppare un progetto, se il trend tecnologico è cambiato; le spese sarebbero comunque alte
senza un effettivo ritorno.
- Ricaduta sul civile: É facile e appetibile, in quanto normalmente vengono resi accessibili quelli che sono
stati dei “poteri” nuovi e desiderabili; un caso tipico sono i navigatori e i gps. A livello industriale però ci
sono varie limitazioni, soprattutto nell’inserimento degli equipaggiamenti in un contesto più ampio, come
è stato il caso delle centrali PV e WT. Un altro limite è il fatto che è difficile un consistente ulteriore sviluppo
della tecnologia di origine militare, sia perché, dopo che la tecnologia militare è stata trasferita al civile, gli
investimenti verrebbero ponderati sulla base di un ritorno economico effettivo, sia perché, come si è
accennato al paragrafo precedente, le tecnologie “segrete” facilmente imboccano un’altra strada che
diventerà la tecnologia del futuro prossimo.
In sintesi, la ricaduta sull’ambiente civile è spesso molto interessante sia tecnicamente che
economicamente, ma può avere in alcuni casi un tempo limitato.

7. LINEE GUIDA

Si tenta di seguito la definizione di alcune Linee Guida per la fattibilità e la preventivazione / valutazione offerte,
sulla base delle analisi riportate nei capitoli precedenti. Questa generalizzazione rispecchia l’esperienza
consolidata degli Autori, ma deve considerarsi “open for discussion”; sarebbe di fatto opportuna una
discussione ampia per poter ottenere Linee Guida generalizzate.
NOTA: Molti paragrafi sono ripresi e adattati dalle sintesi dei capitoli precedenti.

7.1 Fattibilità e Specifiche Tecniche

Per i sistemi con tecnologia avanzata / innovativa, più che opportuno è necessario che venga prodotto uno
studio di fattibilità, e che sulla base dei risultati della fattibilità vengano elaborate specifiche di acquisto con
livello tecnico tale da non lasciare ambiguità agli offerenti; queste attività devono essere svolte o da un
dipartimento interno di ingegneria qualificato, o da un consulente specializzato. In altre parole, si deve evitare
di demandare ai possibili fornitori le scelte di ingegneria, sia tecniche che economiche.
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I criteri generali per la elaborazione degli studi di fattibilità e delle specifiche tecniche devono essere quelli di
alto livello normalmente seguiti dai gruppi qualificati di ingegneria. Di seguito si riportano alcune
raccomandazioni per questo caso particolare.

- Tecniche Consolidate e Innovative: per garanzia di fattibilità, gli studi di ingegneria dovrebbero
considerare solo tecniche ormai consolidate, e senza rischio; questo però è contradditorio con la
applicazione di tecniche innovative ma senza una “storia” ragionevolmente lunga. Si deve tener conto del
trend futuro della tecnologia, che può aprire scenari differenti e rendere obsolete le tecniche consolidate;
deve però essere sempre valutata la possibilità di sfruttare incentivi specifici, che spesso sono
determinanti per la valutazione economica.
Quando effettivamente si ritenga opportuna la applicazione di nuove tecnologie, si deve tener conto dei
seguenti fattori:
• Tecnologia Proponibile: Si deve poter dimostrare che la tecnologia si basa su presupposti tali da
fugare ogni dubbio sulla sua applicabilità. In mancanza di esperienza previa su impianti innovativi del
tipo proposto, si deve trovare il modo di dimostrare che la tecnologia applicata è assolutamente
realizzabile secondo i migliori parametri di qualità industriale.
• Reale possibilità tecnica dell’intervento, nel caso di sovrapposizione di nuove tecnologie su impianti
esistenti; è necessaria una attenta valutazione della possibilità di sovrapposizione, da parte o della
ingegneria interna o di un consulente esterno, con comprovata esperienza di impianti simili e con le
stesse problematiche di obsolescenza tecnica.
- Valutazione Obiettiva della Futura Capacità Produttiva / Performance, e dei Risparmi sulle Spese
di Gestione; la valutazione deve essere obiettiva e deve basarsi su una analisi dettagliata, e sulla
esperienza di enti o società che abbiano adottato la stessa tecnologia; si deve invece evitare di
considerare solo le valutazioni dei fornitori, che sono chiaramente di parte, a meno che i fornitori stessi
accettino di condividere il rischio (è successo in alcuni casi con tecnologie innovative installate in impianti
realizzati in paesi in via di sviluppo, per testare sul campo la loro effettiva performance). Nel DCF –
Discounted Cash Flow per i primi anni devono essere previsti, e inclusi come costi, interventi limitati ma
non programmati e le conseguenti perdite di produzione / servizio per adattamento alle nuove tecnologie.
I vantaggi economici (LCC) devono essere chiari ed evidenti, altrimenti nessuno si prende il rischio di
accettare una nuova tecnologia se quella tradizionale ha lo stesso prezzo.
- Obsolescenza Tecnica: si deve stimare sia la vita fisica che la obsolescenza (vita) tecnica dell’impianto,
e verificare che il ritorno dell’investimento sia entro questi limiti. Deve essere specificato e valutato che
software (bugs e implementazioni), assistenza tecnica, e parti di scorta siano disponibili durante gli stessi
limiti. Si deve anche valutare un costo per l’ammodernamento periodico degli impianti, in accordo con
criteri di tecnica e di sicurezza.
- Affidabilità e Sicurezza: Sono fattori determinanti per la accettazione di nuove tecnologie.
• Affidabilità: Deve essere dimostrata sia a livello di componente che di sistema, ricorrendo a pratiche
internazionali consolidate, e, quando necessario, a metodi di prova innovativi che si dimostrino più
adeguati e quindi spesso più restrittivi delle pratiche consolidate. Si deve seguire la tecnica matura di
partire “bottom-up” dai singoli componenti, per chiudere con una analisi “top-down” verificando se tutte
le condizioni sono soddisfatte.
• Sicurezza: Le aziende e i consumatori sono diventati giustamente molto sensibili alla sicurezza. Dato
che ogni nuova tecnologia porta con sé alcuni rischi, in alcuni casi anche per la sicurezza delle
persone, si deve dimostrare che tutti i rischi sono stati valutati e con ampio margine.
- Soluzione Alternativa con Tecnologia Tradizionale: Dovrebbe essere sempre considerata; la
comparazione aiuta a trovare i punti deboli, e a valutarli economicamente.
- Vendor List di Fornitori Qualificati; le specifiche tecniche devono contenere una Vendor List solo di
fornitori qualificati, per i quali la innovazione tecnologica è abituale, in modo da assicurare che
l’innovazione è valida. Questi Vendors però sono normalmente cari, e si deve trovare un compromesso
ottimizzato; ad esempio, in occasione di una gara si può introdurre una New Entry, sia per calmierare i
prezzi che per non chiudere le porte a nuove aziende promettenti, chiaramente dopo una accurata verifica
che ne comprovi l’idoneità. La tecnologia di questi Vendors dovrebbe essere già considerata nello studio
di fattibilità.

7.2 Preventivazione, e Valutazione Offerte

I criteri generali per la preventivazione offerte sono quelli normalmente adottati da Fornitori qualificati. Di
seguito si riportano alcune raccomandazioni per il caso particolare delle tecnologie innovative.

- Necessità di proporre tecnologie di avanguardia: si origina dalla necessità del Fornitore di dimostrare
che si mantiene al passo e in anticipo con il progresso tecnologico. Si deve dimostrare sia che le nuove
Preventivazione / Fattibilità di Nuovi Impianti – Impatto della Innovazione Tecnologica 9

tecnologie sono necessarie, sia che riducono i costi di fornitura e di esercizio (costo totale durante il LCC).
Per la dimostrazione, si può far riferimento alla evoluzione di progetti pre-esistenti che hanno avuto buon
esito, e a test che comprovino efficienza e riduzione dei costi di esercizio. Deve essere sempre offerto il
livello tecnologico più avanzato, che però deve essere accompagnato da evidenza della maturità e
affidabilità; chiaramente, questo comporta che il costo di offerta sia più alto, ma si raccomanda che siano
messi in evidenza i vari parametri che giustificano maturità e affidabilità, in modo che possano essere
comparati e “pesati” con quelli di altre offerte.
- Interface tra Sistema di Nuova Tecnologia e Sistema Pre-Esistente: è necessario uno studio
dettagliato della situazione esistente per poter correttamente valutare, sia tecnicamente che
economicamente, gli interventi necessari. La mancanza di questo studio porta normalmente a una
sottostima da parte dell’offerente, che può far vincere la gara ma con conseguenze per la realizzazione
del contratto. La realizzazione di questo studio dovrebbe essere a carico del cliente, pena la perdita di
gestione del processo di gara o uno sforzo notevole per riappropriarsene; però, la prassi comune è che
questo studio venga demandato ad ognuno degli offerenti; perciò è utile che l’offerta enfatizzi e dichiari
ufficialmente con un documento a parte, la realizzazione di questo studio, anche se non è opportuno
presentare i dettagli perché potrebbero essere ritrasmessi agli altri offerenti che si troverebbero nella
stessa posizione tecnica senza alcun merito.
- Massima chiarezza tecnica; E’ essenziale che non rimangano dubbi tecnici, che possono far ribaltare la
decisione di aggiudicare l’ordine. Il dettaglio tecnico deve arrivare al massimo limite possibile, chiaramente
senza rivelare i “segreti” della innovazione tecnologica.
- Affidabilità; E’ importante che venga dichiarata, su basi obiettive. Si può dimostrare anche come
estrapolazione delle precedenti tecnologie, mostrando quale è stata la evoluzione.
- Garanzie; E’ opportuno che siano chiare e convenienti; il Cliente deve sentirsi completamente supportato.
Nella valutazione offerte, è opportuno che venga chiesto un periodo di garanzia più lungo, per cautelarsi
da malfunzionamenti dopo il primo periodo di esercizio.
- Risparmio dei Costi di gestione: Deve essere evidenziato, per dimostrare che il vantaggio economico
esiste ed è sicuro.
- Risoluzione di problemi che non era possibile affrontare con il precedente livello tecnologico; deve
essere evidenziata in offerta.
- Soluzione di Nuovi / Recenti Aspetti di Sicurezza: E’ importante, e deve essere evidenziata in offerta.
- Soluzione Alternativa: Oltre alla soluzione base, in stretto accordo con le specifiche tecniche, per i
sistemi ad alta tecnologia si ritiene sempre opportuno fornire una soluzione alternativa, ottimizzata al
costo, basata sul know-how proprio del Fornitore, evidenziando le problematiche tecniche ed economiche.

8. RUOLO DEL CCE – CERTIFIED COST ENGINEER

Premessa

Si permetta agli Autori di uscire per un momento dalla schematizzazione tipica di questo articolo, per una
rapida digressione. A noi, la competenza e la qualificazione ottenute con AICE sono state ampiamente
riconosciute, e sono state fattori qualificanti nelle attività illustrate nei capitoli precedenti.
Le discussioni con le controparti sono sempre iniziate con una specie di intervista, non certo amichevole.
Tipicamente, la prima “accusa” è sempre stata “Lei è un tecnico”, con leggero scuotimento della testa;
traduzione in lingua corrente “sei un nerd, innamorato delle tue sterili idee, che non sa capire l’importanza di
una valutazione economica”. L’altra accusa è sempre stata “Lei vede solo l’interesse a corto termine, e non le
prospettive molto migliori che si aprono”; traduzione in lingua corrente, quasi sempre: “Non riesco a venderti
la patacca”.
La conclusione a cui siamo arrivati è che, quando si tratta di fattibilità e preventivazione, per essere accettati
come professionisti validi bisogna possedere e anche saper dimostrare tutte queste qualifiche:
- bagaglio tecnico
- conoscenze specifiche per la valutazione economica
- capacità di project management

8.1 Professionalità, Ruoli e Responsabilità

Uno studio di fattibilità necessariamente deve considerare sia gli aspetti tecnici che quelli economici.
La professionalità richiesta per qualsiasi studio avanzato di fattibilità è complessa, e non può essere limitata
solo alla esperienza tecnica o a quella economica; si noti anche che mettere assieme due professionisti
ognuno specialista solo nel proprio campo difficilmente dà buoni risultati. Al professionista che gestisce la
fattibilità, si richiede normalmente di dare evidenza di:
Preventivazione / Fattibilità di Nuovi Impianti – Impatto della Innovazione Tecnologica 10

- una formazione tecnica di base, tipicamente in ingegneria,


- una formazione di tipo economico essenzialmente indirizzata alla valutazione dei costi; può essere un
MBA, ma l’esperienza ha dimostrato che è anche più valorizzata la qualifica CCE, più limitata come
estensione di competenze ma più specifica.
In altre parole, è molto apprezzato l’ingegnere con qualifica CCE.
Chiaramente, uno studio di fattibilità richiede un background considerevole, e non può essere guidato da
personale senza esperienza previa abbastanza lunga, soprattutto di trattative e discussioni con il Cliente;
anche la delicatezza delle trattative richiede un sense of touch che normalmente si acquisisce e/o si affina
solo dopo varie “battaglie”..
In sintesi, la guida e la responsabilità di uno studio di fattibilità, per avere una buona riuscita dovrebbero essere
demandate a un ingegnere maturo con esperienza comprovata anche in ingegneria dei costi; possono invece
essere demandate attività specifiche a collaboratori che invece potranno essere più tecnici o più economisti,
e il loro lavoro dovrà essere integrato dall’ingegnere CCE in capo.
Altra digressione: Non è un problema di età, quanti vecchi tromboni abbiamo incontrato…

La preventivazione ha invece normalmente a capo un “commerciale” che si avvale della esperienza tecnica,
e spesso della inventiva (bisogna “inventare” soluzioni in tempi brevi) di vari collaboratori; la abilità del
commerciale è essenziale, ma se non è supportata da una analisi chiara e obiettiva dei costi si può incorrere
in valutazioni fuorvianti, che possono causare sia il rifiuto dell’offerta, che la sua accettazione ma a condizioni
penalizzanti; questa analisi dei costi deve essere realizzata da personale competente sia nell’area tecnica che
in quella economica / manageriale, e si torna alla figura del CCE.

La Valutazione Offerte è particolarmente delicata, in quanto presenta aspetti rilevanti sia tecnici che economici,
e si raccomanda che a capo vi sia un ingegnere con qualifica CCE o equivalente.

8.2 Competenze e Modalità di Azione

Le competenze per uno studio serio di fattibilità fanno parte del Body of Knowledge del CCE; in particolare:
- Costruction / Manufacturing Cost Estimating,
- Planning and Scheduling,
- Contracts Management,
- Project Evaluation
In altre parole, un ingegnere o professionista che ha ottenuto la qualifica CCE possiede tutte le competenze
necessarie per sviluppare o essere a capo di uno studio di fattibilità. E’ invece giusto avere riserve su chi si
propone in veste di responsabile per questi studi solo sulla base di esperienza lavorativa, ma senza una base
e una sensibilità economica.
Per le modalità di azione, si permetta agli Autori di rimandare ai tre articoli raggruppati in “Feasibility Studies,
Guidelines and Examples” presentati alle Giornate AICE 2005.

Per la preventivazione, le competenze sono essenzialmente le stesse.

Per la valutazione offerte, le competenze sono sempre le stesse, e forse anche più importanti, dato che gli
aspetti economici sono rilevanti e si chiude finalmente il cerchio (non ci sono più altre sedi per eventuali
correzioni).

8.3 Prospettive per le Professionalità AICE

Le prospettive sono molto buone, e, con la maggiore qualificazione richiesta a livello europeo, lo saranno
sempre di più.

In sintesi, dovendo scegliere a chi affidare uno studio di fattibilità, una valutazione offerte, o la supervisione di
una preventivazione, è sempre stata data preferenza al professionista con una qualifica specifica nel Total
Cost Management; l’esperienza diretta ha dimostrato che la qualifica CCE è una valenza in più, che ha sempre
fatto la differenza.

Nel nostro gruppo di lavoro, noi (gli Autori), pur avendo gestito con successo progetti complessi, abbiamo
sentito la necessità di affrontare il percorso di certificazione CCE, e raccomandiamo a tutti i colleghi, in
particolare ai giovani, di aggiungere alla qualifica tecnica anche una qualifica nel Cost Management, che per
esperienza diretta rappresenta davvero un valore aggiunto e discriminante.
Preventivazione / Fattibilità di Nuovi Impianti – Impatto della Innovazione Tecnologica 11

9. BIBLIOGRAFIA

Il contenuto dell’articolo è originale, e si basa su esperienza diretta; perciò una bibliografia specifica è
improponibile. Vengono riportati solo alcuni articoli precedenti degli Autori, che riportano tematiche simili.

Guenzi, Cannistrà, 1993, Project Management of Mini Hydroelectric Plants and High Technology Plants, 6th
European Forum on Cost Engineering, Milan

Guenzi, Cannistrà, 2002, Appraisal of High-Tech Industrial Assets, 2002 AACE International Transactions,
Portland

Guenzi, Politano, 2003 EHV Substations Reliability Improvement by Means of Circuit Breakers Autodiagnostic
– IEEE POWERTECH 2003

Guenzi, Cannistrà et al., 2005, Feasibility Studies – Guidelines and Examples, Giornate AICE 2005, Milano

Guenzi, Cannistrà, 2005, Alternativa di Progetto per la Pista di Slalom del Sestriere mediante Circuiti in Serie,
Impianti in serie e Global Service nell’Illuminazione Pubblica, IEN Galileo Ferraris, Torino

Guenzi, Cannistrà, 2005, Valutazione Comparativa della Affidabilità e Manutenibilità dei Sistemi Serie e
Derivazione, Impianti in serie e Global Service nell’Illuminazione Pubblica, IEN Galileo Ferraris, Torino

Guenzi, Cannistrà, 2006, Incandescent ˄ LED Lamps in Airfield Lighting Systems – “Reduced Minimum”
Comparative Probabilistic Assessment – Effect on Airport Maintenance and Operation, IESALC 2006, Atlantic
City

Guenzi, Cannistrà, 2014 Impact of Equipment and System Reliability on Project Economic Optimization –
ICEC IX World Congress

Guenzi, Cannistrà, 2016 Optimization of the Investment of a Large System / Plant, as a Balance between
Reliability, Cost and Incomes – ICEC X World Congress

GLI AUTORI
Giancarlo Guenzi was born in Italy on 1946. He received a Master of Science equivalent degree in Electrical Eng. - Power Plants from
Politecnico di Milano, a Master of Science in Electrical Eng. - Power Systems Analysis from USP - São Paulo, Master of Science and PhD
– Doctor of Philosophy in Reliability Engineering from University of Maryland; furthermore, he is Certified Cost Engineer and Fellow of
AICE – ICEC A, Life Senior Member IEEE, and Professional Engineer in Novara – Italy.
He is Managing Director of Energoconsult, Novara – Italy, in charge of cost engineering studies, risk and reliability analysis, power systems
design and analysis.
He is author / co-author of more than 30 papers covering cost engineering, reliability and risk analysis, ground grids, protection systems.

Giovanni Cannistrà was born in Italy on 1949. He received a Doctoral Degree in Electrical Engineering (Magna cum Laude) on 1973
from Università di Bologna; he was Certified Cost Engineer and Fellow of AICE – ICEC A. He has been Site General Manager in foreign
offices of consulting companies, General Manager and Vice-President of OCEM Group, and he is Chief of Project Management of
Energoconsult.
He holds many patents on airfield lighting systems, and he is author / co-author of more than 20 papers covering cost engineering,
reliability and risk analysis.
Preventivazione / Fattibilità di Nuovi Impianti – Impatto della Innovazione Tecnologica 12

APPENDICE

Application of Autodiagnostic System


(Innovative Technique)
to HV Substations

A reliability / cost optimization must take into account both the impact of the “heavy” faults and the long outages
(loss of energy delivery) due to their long repair times.
Auodiagnostic proved a very effective innovative technique to reduce dramatically the probability of “heavy”
faults on main equipment; in fact, the degradation factors are permanently monitored, and it is possible to
detect and to decide when and how to repair the fault before it becomes the cause of a serious equipment
damage.
A specific study has been carried out comparing the outage time of two EHV (Extra High Voltage) Substation
alternative configurations:
1. 1 ½ Circuit Breaker Scheme – Tot. 9 High Voltage Circuit Breakers
2. Single Circuit Breaker Scheme – Tot. 6 High Voltage Circuit Breakers
The comparison showed that with the adoption of autodiagnostic it is possible to adopt the simpler (cheaper)
2) configuration with almost the same reliability. In fact, the adoption of autodiagnostic has a relevant impact
on the simpler configuration, and conversely a negligible impact on the more expensive one, that is already
very reliable.
It is possible to evaluate the impact of autodiagnostic, with the following sequence, in the frame of the above
described methodology.
The faults which can be detected in their early stage by autodiagnostic should be identified and separated
since the beginning in the FMEA (Failure Modes and Effects Analysis).
Two separated sets of faults should then be considered in the transition diagram, which will have the same
residence states. The problem is that if the new “heavy” faults would be included (added) in the original frame,
it is very likely that the transition matrix could became too large to be easily handled; this is the biggest limit of
the Markov Process. The solution is to carry out two separate Markov analysis, considering the same transition
and matrix diagram as follows (symbols and codes are same as for (1)):
A. A Markov analysis with all the faults but the “heavy” ones; it has to be pointed out that in this case it is
necessary to evaluate the power NOT delivered in every residence state, instead of the delivered power.

(2)

B. A further Markov analysis with the same residence states, but considering only the “Heavy” faults.

(3)

The Average Power Delivery, not taking into account the simultaneous probability of outages (REA – Rare
Events Approximation), is

(4)
Preventivazione / Fattibilità di Nuovi Impianti – Impatto della Innovazione Tecnologica 13

Fig. 1 – EHV SubStations Schemes

1 ½ CB Scheme Single CB Scheme

The result of the above reliability evaluation is the power amount that can be generated and delivered to the
grid; the product “power x time = energy” leads to the further “energy x KWh tariff = project economic income”.

However, for a sound project evaluation, it is advisable to consider also two different points of view:
- Utility Point of View: the Utility main interest is in energy selling, therefore the system performance index
is simply the Project Economic Income = Energy x KWh Tariff. However, there are some constraints
related with Industrialized/Developing Countries, Load Forecast and Power Station size, as reported in
the following chapters.
- Customer Point of View: for the Customers, the main concern is to avoid as far as possible power
outages; therefore, the several system “states” with less than the total possible power delivery have to be
penalized.

Moreover, two different points of view relevant to the Customers have to be considered, in order to take into
account the specific aspects of power delivery in Industrialized or Developing Countries, as follows.
Preventivazione / Fattibilità di Nuovi Impianti – Impatto della Innovazione Tecnologica 14

• Industrialized Countries: Specific characteristics of these Countries are:


- Load Forecast with a moderate per cent increase;
- Consistent Generating Park, with a permanent reserve, suitable to promptly compensate a power
station out-of-service.
The decision to install a new power station is often due to the necessity to substitute an old existing one;
only in few cases it is necessary to install a new power station, to face the future load demand.
Eventually,
- A new power station should be called to produce at full capacity just from its start-up. Therefore, the
economic income is just the energy produced at the total capacity, possibly with a reasonable reserve
margin;
- The partial or total out of service of the new power station is supposed to be easily compensated by
the remaining generating park, and the penalization of the “states” with limited production can be either
modest or null.

• Developing Countries: Specific characteristics of these Countries are:


- Load Forecast with sometimes relevant per cent increase; in many cases, the Load Forecast is
conditioned by the power availability, and it can increase with the addition of a new power station.
- Limited Generating Park, with poor reserve; difficulty to promptly compensate a power station out-of-
service, which can be dramatically sharpened in case that the faulted power station is the predominant
one.
The decision to install a new power station is mainly due to the necessity to match the increasing Load
Demand.
Eventually,
- A new power station is usually oversized for the present Load Demand, and it can be called to produce
only at partial capacity along the first years. Therefore, the economic income is the cost of the energy
produced at partial capacity, until the Load Demand is increased up to require the full power
availability.
- The partial or total out of service of the new power station can be barely compensated by the
remaining generating park, and the penalization of the “states” with limited production becomes quite
relevant.

The project evaluation is usually carried out by means of the widely used DCF - Discounted Cash Flow
technique; in this case, the DCF “income” is the energy selling, that has to be adapted in accordance with the
above considerations.

Specifically:
- The system “states” with total or higher energy production have to be compared with the actual Load
Demand; otherwise the DCF income would be not realistic. This comparison leads to quite negligible
effects in Industrialized Countries, but relevant effects in Developing Countries.
- The system “states” with low or null production have to be “penalized”, due to the difficulties arising from
the total or partial power outage; the penalization is low or negligible in Industrialized Countries, and it
can be serious in Developing Countries.

The above mentioned penalization of every low production state of all the alternatives has to be computed as
an yearly “outcome” Q in the Discounted Cash Flow; it has to be considered as an amount to be properly
assessed on a case-by-case basis, taking into account the specific characteristics of the project, as above
discussed.
This fixed amount has to be adjusted with the following figures / coefficients:
- L: Loss of produced energy; this is coming from the identification of states and their power production.
- C: Unit (KWh) Shadow Cost of the lost energy; this shadow cost (outcome) has to be assessed on a
case-by-case basis, and it can be quite different from the unit cost (income) of the produced energy.
- K1: Coefficient that takes into account the difficulties for the power outage; this coefficient is much greater
for Developing Countries that for Industrialized Countries. and especially in case that the power station
in analysis is predominant.
- K2: Coefficient that takes into account the extension of a power outage; a general black-out is much
worse than a localized outage. This coefficient is much higher for Developing Countries,
Finally, the penalization (yearly outcome) is:

Q = L*C*K1*K2

The above criteria is originated by a general system reliability rule: If the overall system is poor, the component
reliability has to be strong.

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