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Le donne in Afghanistan

Sentiamo sempre più spesso parlare di donne uccise o discriminate dagli occidentali a
causa del velo e dalle loro famiglie a causa della propria volontà di non indossarlo.
In Afghanistan la condizione della donna è peggiorata a causa dell’avvento dei Talebani,
che hanno evidenziato ancora di più la differenza che per loro esiste tra uomo e donna; a
causa di questi le donne afghane non possono più entrare in negozi dove ci sono degli
uomini, indossare tacchi, andare in tv, non possono andare in bicicletta o in moto,
truccarsi, ridere ad alta voce, non possono indossare abiti colorati e possono essere
facilmente uccise per una minima azione sbagliata; per nascondere queste limitazioni i
Talebani hanno promesso che le donne saranno libere nella misura in cui lo dice la Sharia
(la legge religiosa dell’islam).
Per combattere le restrizioni molte donne il giorno dopo la ripresa del potere dai Talebani
(16 agosto 2021) hanno cominciato a protestare. Nonostante la promessa dei Talebani
queste donne sono state violentate in strada e gli è stato vietato l’accesso al lavoro e in
alcuni edifici.
Pian piano i Talebani hanno inoltre affermato che gli obblighi sul velo saranno più rigidi e
che le donne non potranno apparire in televisione a meno che non siano giornaliste che
devono solo leggere le notizie; è stato inoltre annunciato che i manifesti pubblici non
potranno inserire immagini di donne e che il ministero delle donne sarà eliminato. Hanno
impedito alle donne di rivolgere la parola e di guardare negli occhi gli uomini o di
stringergli la mano e sono stati eliminati tutti i bagni pubblici femminili; inoltre le donne
non possono indossare scarpe rumorose e non possono essere visitate da dottori maschi;
dal 2000 al 2021 (periodo di governo senza Talebani) la vita della donna non era
comunque molto semplice, ma era sicuramente migliore di quella odierna, ecco perché
molte persone stanno cercando di riportare i diritti delle donne a quelli di un tempo, per
arrivare pian piano ad avere la parità di genere.
In Italia la parità di genere (anche se si dice esista) non è assicurata e sono diverse le
discriminazioni che le donne subiscono; una di queste si vede nel momento in cui una
donna va a denunciare una violenza subita o quando ne parla e si sente dire che in parte è
anche colpa sua; anche il tradimento viene visto in modo diverso, poiché il tradimento di
un maschio viene visto come qualcosa di naturale in quanto l’uomo “non riesce a
trattenersi” mentre il tradimento di una donna è visto come una cosa assolutamente
sbagliata che fa porta la donna ad essere considerata non rispettosa;
Altra discriminazione viene fatta per il modo in cui ci si veste, infatti se una donna indossa
qualcosa di più scollato o aderente viene vista come una poco di buono; al contrario se
veste troppo coperta viene definita vecchia. Questo tipo di discriminazione avviene spesso
anche nei confronti degli uomini, i quali sempre più spesso vengono derisi semplicemente
perché indossano una gonna o un colore “femminile”; fino a quando queste
discriminazioni esisteranno non si potrà parlare del tutto di parità di genere a mio parere,
di conseguenza possiamo dire che la strada da percorrere per l’uguaglianza è ancora molto
lunga e tortuosa.

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