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CAPITOLATO GENERALE TECNICO DI APPALTO

DELLE OPERE CIVILI


PARTE II - SEZIONE 19
COLLAUDO STATICO

CAPITOLATO FOGLIO
Codifica: RFI DTC SI PS SP IFS 003 B
PARTE II - SEZIONE 19 1 di 30

CAPITOLATO GENERALE TECNICO DI APPALTO DELLE


OPERE CIVILI

PARTE II - SEZIONE 19
COLLAUDO STATICO

19.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

19.2 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO

19.3 DEFINIZIONI

19.4 ABBREVIAZIONI

19.5 CATEGORIE DI OPERE SOGGETTE A COLLAUDO STATICO

19.6 TIPOLOGIE DI PROVE, INDAGINI, MISURE E CONTROLLI

19.7 PROVE DI CARICO

19.8 RELAZIONE A STRUTTURE ULTIMATE

19.9 CERTIFICATO DI COLLAUDO STATICO

SCHEMA DI CERTIFICATO DI COLLAUDO STATICO PER UN PONTE


All. A
FERROVIARIO

SCHEMA DI CERTIFICATO DI COLLAUDO STATICO DI UN RILEVATO


All. B
FERROVIARIO
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PARTE II - SEZIONE 19
COLLAUDO STATICO

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PARTE II - SEZIONE 19 2 di 30

INDICE
19.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE..................................................................................................... 4
19.2 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO ............................................................................................. 4
19.2.1 NORMATIVA NAZIONALE ......................................................................................................................................... 4
19.2.2 NORMATIVA EUROPEA .................................................................................................................................................... 4
19.2.3 DOCUMENTAZIONE TECNICA ..................................................................................................................................... 5
19.2.4 NORMATIVA FERROVIARIA ........................................................................................................................................... 5
19.3 DEFINIZIONI ............................................................................................................................................ 5
19.4 ABBREVIAZIONI ....................................................................................................................................... 5
19.5 CATEGORIE DI OPERE SOGGETTE A COLLAUDO STATICO .......................................................... 5
19.5.1 OPERE DI SCAVALCO ......................................................................................................................................................... 6
19.5.2 OPERE GEOTECNICHE (OPERE CHE INTERAGISCONO CON I TERRENI) .............................................. 6
19.5.3 BARRIERE ANTIRUMORE ................................................................................................................................................. 6
19.5.4 OPERE IDRAULICHE .......................................................................................................................................................... 6
19.5.5 OPERE IN TERRA .................................................................................................................................................................. 6
19.5.6 FABBRICATI CIVILI E INDUSTRIALI ............................................................................................................................ 6
19.5.7 OPERE DI SOSTEGNO DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI.................................................................................. 6
19.5.8 COSTRUZIONI ESISTENTI................................................................................................................................................ 7
19.6 TIPOLOGIE DI PROVE, INDAGINI, MISURE, CONTROLLI.............................................................. 8
19.6.1 BARRIERE ANTIRUMORE ........................................................................................................................................... 9
19.6.2 OPERE IN TERRA ............................................................................................................................................................ 9
19.6.2.1 Esame del progetto dell’opera ............................................................................................................................................... 9
19.6.2.2 Esame delle indagini geotecniche ......................................................................................................................................... 10
19.6.2.3 Esame dei certificati di qualifica dei materiali provenienti da cava ...................................................................................... 10
19.6.2.4 Esame dei certificati delle prove condotte dall’esecutore e dei verbali delle prove fatte eseguire dalla DL/AS ....................... 10
19.6.2.5 Attività di ispezione dell’opera ........................................................................................................................................... 11
19.6.2.6 Esame dei documenti di controllo di qualità e del registro delle non conformità.................................................................... 11
19.7 PROVE DI CARICO .................................................................................................................................. 12
19.7.1 PROVE DI CARICO PER PONTI FERROVIARI E ALTRE OPERE MINORI SOTTOBINARIO ............... 12
19.7.1.1 Tipologie di prove e misurazioni ......................................................................................................................................... 13
19.7.2 PROVE DI CARICO PER PONTI STRADALI .............................................................................................................. 13
19.7.3 PROVE DI CARICO PER FABBRICATI ........................................................................................................................ 14
19.7.4 PROVE DI CARICO PER BARRIERE ANTIRUMORE ............................................................................................. 14
19.8 RELAZIONE A STRUTTURE ULTIMATE ............................................................................................ 14
19.9 CERTIFICATO DI COLLAUDO STATICO ............................................................................................ 15
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ALLEGATO A - SCHEMA DI CERTIFICATO DI COLLAUDO STATICO PER UN PONTE FERROVIARIO ....... 16


ALLEGATO B - SCHEMA DI CERTIFICATO DI COLLAUDO STATICO DI UN RILEVATO FERROVIARIO ... 25
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19.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


Scopo della presente sezione è quello di definire:
 le categorie di opere soggette a collaudo statico;
 il tipo e l’entità di prove, indagini, misure, controlli, da eseguire per ogni opera, a seconda della
categoria di appartenenza;
 le modalità di esecuzione delle prove, indagini, misure.
Vengono, pertanto, definite le attività minime attese dal collaudatore statico, fatte salve maggiori e più
dettagliate prestazioni richieste dalle Norme (Leggi, D.M., Istruzioni, Circolari), dal contratto e dai Capitolati.
Ovviamente, il Collaudatore Statico potrà estendere i propri accertamenti in tutti quei casi ove ne ravvisi la
necessità, e potrà effettuare quelle ulteriori prove che riterrà necessarie per lo svolgimento del proprio
incarico. La presente sezione è quindi da intendersi non esaustiva dell’attività che i Collaudatori Statici
svolgeranno ai sensi di legge nell’espletamento dell’incarico affidato.
La presente sezione è parte integrante del Capitolato generale tecnico di appalto delle opere civili (cod. RFI
DTC SICS SP IFS 001 D) e:
 annulla e sostituisce la “Linea guida per il collaudo statico delle opere di ingegneria civile
dell'infrastruttura ferroviaria ” (RFI DTC SICS PO LG IFS 001 A del 27.12.2013);
 tiene conto delle indicazioni del Decreto Ministeriale del Ministro delle Infrastrutture del 17.1.2018
“Aggiornamento delle “norme tecniche per le costruzioni””, nonché della Circolare del 21 gennaio
2019, n. 7 C.S.LL.PP. “Istruzioni per l’applicazione dell’ «Aggiornamento delle norme tecniche per le
costruzioni» di cui al Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018”.

19.2 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO


La presente sezione deve essere integrata con le disposizioni legislative vigenti (Leggi, Decreti, Circolari
Applicative), le Istruzioni e le Specifiche emanate dalle FERROVIE. Nel seguito si riporta un elenco delle
principali norme di riferimento.

19.2.1 NORMATIVA NAZIONALE


 Legge n. 1086 del 5 novembre 1971: Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio
armato normale e precompresso e a struttura metallica ee relative circolari.
 Legge 2 febbraio 1974, n. 64 “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le
zone sismiche” Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 "Testo unico delle
disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.”
 Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 “Codice dei contratti pubblici”.
 Decreto del Ministero delle Infrastrutture del 17 gennaio 2018: “Aggiornamento delle “Norme
Tecniche per le Costruzioni””
 Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 C.S.LL.PP. - “Istruzioni per l’applicazione dell’”Aggiornamento dell
“Norme Tecniche per le Costruzioni” di cui al D.M. 17.01.2018”.

19.2.2 NORMATIVA EUROPEA


P.m.
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19.2.3 DOCUMENTAZIONE TECNICA


 ISO 9001 – Sistemi di gestione per la qualità;
 ISO 14001 – Sistemi di Gestione Ambientale;
 Istruzione CNR 10011 - Costruzioni in acciaio - Istruzioni per il calcolo, l'esecuzione, il collaudo e la
manutenzione;
 Istruzione CNR 10016 - Strutture composte di acciaio e calcestruzzo. Istruzioni per l'impiego nelle
costruzioni;
 Istruzione CNR 10018 - Apparecchi d'appoggio per le costruzioni. Istruzioni per l'impiego.
 CNR – B.U. n. 27 - Metodo di prove per la misura equivalente in sabbia.
 CNR – B.U. 30 - Determinazione della stabilità e dello scorrimento di miscele di bitume e inerti
lapidei a mezzo dell’apparecchio Marshall.
 CNR – B.U. 39 - Determinazione della porosità o percentuale dei vuoti di miscele di aggregati lapidei
con bitume o catrame.
 CNR – B.U. 68 - Norme per l’accettazione dei bitumi per usi stradali - caratteristiche per
l’accettazione.

19.2.4 NORMATIVA FERROVIARIA


 Procedura “Visite di controllo ai ponti, alle gallerie e alle altre opere d’arte dell'infrastruttura
ferroviaria” RFI DTC PSE 44 1 1 del 27.06.2019;
 Manuale di progettazione delle Opere Civili ed. corrente;
 Procedura “ La Direzione dei Lavori negli appalti gestiti da RFI” - RFI DPR P 01 1 0 del 20.04.2018;
 Procedura Operativa “Emissione e gestione dei documenti organizzativi a contenuto procedurale di
RFI” RFI DRUO PD ORG 011 A

19.3 DEFINIZIONI
Ai fini del presente Capitolato si adottano le seguenti definizioni:
ESECUTORE: soggetto incaricato dell’esecuzione dei lavori (Appaltatore, General Contractor, Contraente
Generale);
FERROVIE: RFI S.p.A. o chi agisce in nome e per conto di RFI S.p.A. (Direttore Lavori, Alta Sorveglianza).

19.4 ABBREVIAZIONI
p.m.

19.5 CATEGORIE DI OPERE SOGGETTE A COLLAUDO STATICO


Sono soggette al collaudo statico tutte le opere o le parti di opere che svolgono funzione portante e che
interessano la sicurezza dell’opera e, conseguentemente, la pubblica incolumità.
Di seguito sono indicate le opere e le parti d’opera che correntemente sono soggette a collaudo statico. Tale
elenco deve intendersi non esaustivo delle casistiche che possono presentarsi.
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19.5.1 OPERE DI SCAVALCO


In tali opere sono comprese le seguenti tipologie:
 ponti e viadotti ferroviari o stradali, comprensivi dei dispositivi di vincolo e delle opere di protezione
(ad es. parapetti);
 sottovia e cavalcavia stradali o ferroviari, comprensivi dei dispositivi di vincolo e delle opere di
protezione (ad es. parapetti);
 sottopassaggi e sovrappassi pedonali, comprensivi dei dispositivi di vincolo e delle opere di
protezione (ad es. parapetti);.
Per i ponti provvisori il collaudo statico si esegue, di norma, in officina in occasione della loro realizzazione e
prima dell’applicazione nell’infrastruttura ferroviaria per la quale resta a carico del Direttore dei Lavori l’onere
di certificare la corretta posa in opera e la conformità al progetto costruttivo approvato da FERROVIE.

19.5.2 OPERE GEOTECNICHE (OPERE CHE INTERAGISCONO CON I TERRENI)


In tali opere sono comprese le seguenti tipologie:
 opere di sostegno quali muri e paratie di pali accostati o elementi di diaframma continui, etc.;
 opere in sotterraneo quali gallerie naturali, gallerie artificiali, pozzi, cunicoli, comprensive delle
eventuali opere di protezione (ad es. parapetti) degli imbocchi;.

19.5.3 BARRIERE ANTIRUMORE


Tali opere includono sia la parte in fondazione che quella in elevazione a sua volta composta dalla struttura
portante e dalla pannellatura acustica.

19.5.4 OPERE IDRAULICHE


Tale categoria comprende le opere strutturali relative a scavalchi o sottoattraversamenti idraulici, vasche e
serbatoi.

19.5.5 OPERE IN TERRA


In campo ferroviario, le opere in terra soggette a collaudo statico sono:
 rilevati ferroviari;
 rilevati stradali comprese le rampe di accesso dei cavalcaferrovia;
 dune in terra, in terre armate o in terre rinforzate, quando svolgono funzione di protezione della sede
ferroviaria o di mitigazione acustica.

19.5.6 FABBRICATI CIVILI E INDUSTRIALI


Tale categoria comprende i fabbricati tecnologici, i fabbricati viaggiatori e le relative opere accessorie quali le
pensiline di stazione e le scale.

19.5.7 OPERE DI SOSTEGNO DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI


Tale categoria comprende le seguenti tipologie di opere:
1. pali e portali della T.E. e relativi basamenti di fondazione;
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2. pali e portali per impianti di telecomunicazione e relativi basamenti di fondazione;


3. elettrodotti.
Riguardo alle opere di cui ai punti 1 e 2 comprese nel campo di applicazione della Legge N. 1086/1971, ai
sensi della circolare LL.PP 31/07/1979 N. 19581, il collaudo non è obbligatorio per le strutture non
complesse qualora siano soggette a definite procedure di omologazione e accettazione emanate da
FERROVIE.

19.5.8 COSTRUZIONI ESISTENTI


Per le costruzioni esistenti sono sottoposti a collaudo statico in accordo al § C9.1 della Circolare n.7/2019 gli
“interventi di miglioramento” e gli “interventi di adeguamento” così come definiti al § 8.4 delle NTC’18.
Inoltre sono sottoposti a collaudo statico gli interventi strutturali relativi ad edifici di interesse strategico e alle
opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di
protezione civile, nonché relativi agli edifici e alle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in
relazione alle conseguenze di un loro eventuale collasso (opere afferenti al sistema di grande viabilità ferroviaria
ai sensi dell’OPCM n.3274/2003 di cui all’allegato n.5 del Manuale di Progettazione delle Opere Civili PARTE
II-SEZIONE 2-Ponti e Strutture).
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19.6 TIPOLOGIE DI PROVE, INDAGINI, MISURE, CONTROLLI


Le tipologie e le modalità di effettuazione di prove, indagini, misure e controlli da eseguire, sono quelle
indicate ai paragrafi 9.1 del Decreto Ministeriale del Ministro delle Infrastrutture del 17.1.2018
“Aggiornamento delle “norme tecniche per le costruzioni”” e della Circolare del 21 gennaio 2019, n. 7
C.S.LL.PP. “Istruzioni per l’applicazione dell’ «Aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni» di cui
al Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018”.
Tali attività, della cui esecuzione deve essere fatta specifica menzione nel certificato di collaudo statico o nei
suoi allegati, sono di seguito elencate riportando, laddove necessario, alcune specifiche indicazioni:

A. ispezione generale dell’opera;

B. esame dei certificati relativi alle prove sui materiali;

C. esame dei certificati relativi ai controlli in stabilimento e nel ciclo produttivo su materiali e componenti,
in particolare sulle armature in acciaio (per cemento armato e precompresso) e sulla carpenteria
metallica;

D. esame dei verbali delle prove di carico fatte eseguire dal Direttore dei lavori, in particolare quelle sui pali
di fondazione;

E. esame dell’impostazione generale della progettazione dell’opera, degli schemi di calcolo utilizzati e delle
azioni considerate, nonché delle indagini seguite nelle fasi di progettazione e costruzione;

F. esame della relazione a strutture ultimate redatta dal Direttore dei lavori secondo la Procedura Operativa
Direzionale RFI DPR PD IFS 005 C “La Direzione dei Lavori negli appalti gestiti da RFI”;

G. convalida dei documenti di controllo qualità e del registro delle non-conformità;

H. prove di carico sulle opere e prove sui materiali messi in opera, per le quali al successivo paragrafo 18.7
sono riportate alcune prescrizioni obbligatorie;

I. valutazione delle caratteristiche di durabilità dell’opera e dei materiali strutturali in relazione


all’esposizione ambientale, con particolare riguardo alla funzionalità dei sistemi di drenaggio delle acque.
Ai sensi del § C9.1 della Circolare del 21 gennaio 2019, n. 7 C.S.LL.PP. “Istruzioni per l’applicazione
dell’«Aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni» di cui al Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018”
al Collaudatore può essere richiesto di emettere un collaudo statico provvisorio anche in pendenza del
completamento dei controlli previsti ai punti F, G e I, qualora ciò si renda necessario per documentati motivi
di disponibilità del servizio pubblico. In tal caso il Collaudatore potrà, a suo insindacabile giudizio, imporre
limitazioni o cautele all’esercizio dell’opera fino al completamento delle sue attività e quindi alla riemissione
definitiva del collaudo statico.
RFI potrà inoltre richiedere, sempre in accordo al § C9.1 della Circolare suddetta, l’esecuzione di collaudi
statici parziali riguardanti parti completamente indipendenti della struttura.
Si sottolinea che l’atto di collaudo statico di un unico organismo strutturale deve essere unico e non può
essere sostituito o anticipato da collaudi statici parziali.
Detti certificati parziali o provvisori potranno consentire l’uso della costruzione o di alcune sue parti, nei
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limiti espressi dal certificato medesimo.

19.6.1 BARRIERE ANTIRUMORE


Relativamente alle barriere antirumore il Collaudatore Statico dovrà accertarsi che siano stati svolti gli
adempimenti previsti nella parte II – sez. 1 del “Manuale di progettazione delle opere civili” e nella parte II –
sez. 14 del “Capitolato generale tecnico di appalto delle opere Civili”
In particolare si richiede che il Collaudatore statico:
 dia evidenza sia della verifica dei “verbali di serraggio dei bulloni” redatti dal Direttore dei lavori e
riportati nella RSU, sia dei controlli di serraggio effettuati nel corso delle visite di collaudo statico;
 certifichi il corretto collegamento della piastra di base del montante della BA alla sottostante struttura
di fondazione, nel rispetto delle prescrizioni progettuali (malta di allettamento, tirafondi, ecc).

19.6.2 OPERE IN TERRA

19.6.2.1 ESAME DEL PROGETTO DELL’OPERA


Il Collaudatore Statico dovrà esaminare l’impostazione generale del progetto verificando che le scelte
progettuali abbiano effettivamente tenuto conto delle prestazioni attese dell’opera, dei caratteri
geologici/geotecnici del sito e delle condizioni ambientali ed effettuando le verifiche dei calcoli statici.
Più nel dettaglio, il Collaudatore dovrà verificare che:
 sia stata effettuata un’adeguata campagna di indagine geologica/geotecnica volta a caratterizzare
compiutamente i parametri fisico-meccanici dei terreni costituenti le opere e quelle dei terreni di
fondazione;
 siano state fornite indicazioni in merito alla qualificazione dei materiali;
 sia stata fornita una descrizione esaustiva delle fasi e delle modalità costruttive dell’opera in terra:
modalità e tempi di costipamento, spessore degli strati in funzione del tipo di materiale impiegato,
eventuale utilizzo di terre trattate o di materiali provenienti dal settore delle demolizioni edilizie,
utilizzo di geotessili, etc;
 siano stati definiti i controlli da eseguire durante la costruzione e i limiti di accettabilità dei materiali,
del grado di compattazione da raggiungere e della deformabilità degli strati;
 siano state condotte correttamente le verifiche di sicurezza dell’opera (stabilità globale dell’insieme
opera in terra-terreno di fondazione) nelle condizioni corrispondenti alle diverse fasi costruttive, al
termine della costruzione e in esercizio;
 in caso di opera su pendio, sia stata esaminata l’influenza del carico dovuto alla realizzazione
dell’opera stessa sulle condizioni generali di sicurezza del versante;
 siano state trattate eventuali problematiche di erosione e sifonamento dell’opera;
 siano stati definiti gli interventi per la risoluzione delle interferenze con i corsi d’acqua;
 sia stato debitamente predisposto il Piano di manutenzione dell’opera composto, ai sensi del DPR n.
207 del 5/10/2010, dal Manuale d’uso, dal Manuale di manutenzione e dal Piano di Manutenzione
dell’opera.
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19.6.2.2 ESAME DELLE INDAGINI GEOTECNICHE


Il Collaudatore Statico dovrà esaminare le indagini effettuate (in sito e in laboratorio) durante le fasi di
progettazione e costruzione dell’opera verificando che queste siano idonee a:
 individuare la natura e la disposizione stratigrafica dei terreni e delle rocce costituenti il sottosuolo;
 definire il regime delle acque sotterranee;
 individuare le proprietà dei vari terreni presenti nel sottosuolo tra cui:
 proprietà fisiche: assortimento granulometrico, porosità, contenuto d’acqua, peso dell’unità di
volume, etc.;
 proprietà meccaniche: compressibilità, deformabilità, resistenza a rottura, etc....;
 proprietà idrauliche: permeabilità;
 individuare la profondità e morfologia del substrato rigido o di un deposito ad esso assimilabile;
 definire la risposta sismica locale dell’opera;
 individuare le proprietà delle terre da impiegare nella realizzazione del rilevato, nel caso di utilizzo di
materiale proveniente da scavi;
 permettere un’adeguata caratterizzazione geotecnica del volume significativo di terreno, ossia della
parte di sottosuolo influenzata, direttamente o indirettamente, dalla costruzione dell’opera e che
influenza l’opera stessa.

19.6.2.3 ESAME DEI CERTIFICATI DI QUALIFICA DEI MATERIALI PROVENIENTI DA


CAVA
Il Collaudatore Statico dovrà esaminare le certificazioni di qualità dei materiali provenienti da cava, rilasciate
da laboratori ufficiali e presentate dall’Esecutore alla Direzione Lavori prima della posa in opera degli stessi.
In particolare, il Collaudatore verificherà che tali certificati contengano tutti i dati relativi alla provenienza e
all’individuazione dei singoli materiali ad alla loro composizione, agli impianti o luoghi di produzione, nonché
i dati risultanti dalle prove di laboratorio atte ad accertare i valori caratteristici richiesti per le varie categorie di
lavoro o di fornitura.

19.6.2.4 ESAME DEI CERTIFICATI DELLE PROVE CONDOTTE DALL’ESECUTORE E


DEI VERBALI DELLE PROVE FATTE ESEGUIRE DALLA DL/AS
Il Collaudatore dovrà esaminare:
 i certificati delle prove condotte dall’Esecutore;
 i verbali delle prove fatte eseguire di routine dalla Direzione Lavori.
Tali prove nel caso di realizzazione di rilevati ferroviari o stradali includono:
 il controllo dei materiali attraverso:
 l’analisi granulometrica del materiale;
 la determinazione dell’indice di portanza CBR;
 la prova Los Angeles;
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 la determinazione dell’equivalente in sabbia;


 la determinazione del coefficiente di disuniformità;
 altre prove specificatamente previste dalle vigenti prescrizioni tecniche di FERROVIE,
relativamente alle terre trattate e ai materiali provenienti da demolizioni;
 il controllo sul contenuto d’acqua dei materiali;
 il controllo sulla posa in opera dei materiali e sul livellamento degli strati, attraverso:
 la misura dello spessore degli strati stesi, prima della compattazione;
 il controllo della pendenza trasversale della superficie dello strato finito, dopo la compattazione;
 il controllo della densità secca degli strati dopo compattazione, attraverso:
 la prova di costipamento ASSHTO modificata (CNR-BU n. 69);
 il controllo del modulo di deformazione degli strati dopo compattazione, attraverso:
 la prova di carico su piastra.

19.6.2.5 ATTIVITÀ DI ISPEZIONE DELL’OPERA


Il Collaudatore Statico dovrà effettuare un’ispezione generale dell’opera in terra volta a verificare la
rispondenza della stessa al progetto esecutivo ed ai capitolati di costruzione.
Più in dettaglio, avrà cura di controllarne la geometria e la presenza di tutte le opere accessorie necessarie al
corretto funzionamento dell’opera, verificando ad esempio, per i rilevati, che:
 la pendenza delle scarpate sia coerente con le proprietà meccaniche delle terre impiegate e, per i
rilevati, non superiore a 2/3 (2 verticale; 3 orizzontale);
 nel caso di rilevati alti (altezza superiore a 6 m), siano presenti ogni 6 m banche laterali di larghezza
non inferiore a 2 m;
 siano presenti le opere accessorie di raccolta e smaltimento delle acque, previste nel progetto.
Le verifiche succitate devono intendersi come un elenco non esaustivo ma esemplificativo dei controlli che
potranno essere effettuati nel corso dell’attività di collaudo statico.

19.6.2.6 ESAME DEI DOCUMENTI DI CONTROLLO DI QUALITÀ E DEL REGISTRO


DELLE NON CONFORMITÀ
Nel caso in cui l’opera sia stata eseguita in procedura di garanzia di qualità, il Collaudatore Statico dovrà
convalidare i documenti di controllo qualità e il registro delle non conformità, come previsto dalle NTC18 e
dalla Circolare n. 7 del 21/1/2019 (par. C9.1).
In particolare qualora riscontri la presenza di non conformità irrisolte, il Collaudatore Statico dovrà
interrompere la sua attività e non potrà concludere il collaudo statico.
Comunicherà tale circostanza al Responsabile di gestione del Sistema Qualità, al Committente, al Costruttore,
al Direttore dei lavori, per l’adozione dei provvedimenti di competenza, finalizzati all’adozione di azioni
correttive o preventive ai fini della correzione o prevenzione delle non conformità, secondo le procedure
stabilite nel manuale di gestione del Sistema Qualità.
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19.7 PROVE DI CARICO


Le prove di carico devono essere eseguite secondo le indicazioni riportate ai paragrafi 9.2 del Decreto
Ministeriale del Ministro delle Infrastrutture del 17.1.2018 “Aggiornamento delle “norme tecniche per le
costruzioni”” e della Circolare del 21 gennaio 2019, n. 7 C.S.LL.PP. “Istruzioni per l’applicazione dell’
«Aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni» di cui al Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018”.
A seguito della definizione da parte del Collaudatore del programma e delle modalità di prova da eseguirsi,
dovrà essere predisposta dal progettista una dettagliata relazione in cui vengano individuati i valori teorici
delle grandezze da misurare, per le diverse condizioni di carico previste.
L’esito delle prove sarà riportato in un dettagliato “Rapporto di prova” redatto dal Laboratorio incaricato
dell’esecuzione delle prove medesime.
Di seguito sono indicate alcune ulteriori specifiche prescrizioni.

19.7.1 PROVE DI CARICO PER PONTI FERROVIARI E ALTRE OPERE MINORI


SOTTOBINARIO
La prova di carico sarà condotta in modo da indurre nelle strutture le sollecitazioni massime di progetto
corrispondenti alla combinazione rara degli stati limite di esercizio, assumendo come carico da traffico quello
del gruppo di carico 4 della tabella 5.2.IV del Decreto Ministeriale del Ministro delle Infrastrutture del
17.1.2018 “Aggiornamento delle “norme tecniche per le costruzioni”; il carico da traffico dovrà comunque
essere non inferiore al carico della categoria della linea come indicato nel capitolo 2.11 della parte II della
sezione 2 del “Manuale di progettazione delle Opere Civili”, incrementato con il coefficiente dinamico reale
di cui al capitolo 2.5 della parte II della sezione 2 del “Manuale di progettazione delle Opere Civili” e
applicato interamente a tutti i binari previsti sull’opera.
Per le opere a doppio binario dovranno prevedersi due diverse condizioni di carico relative rispettivamente a
1 binario carico e a 2 binari carichi, tutte e due con i massimi carichi di cui sopra (adottando cioè
rispettivamente il coefficiente 0,8 o 0,6 del gruppo di carico 4 della tabella 5.2.IV del Decreto Ministeriale del
Ministro delle Infrastrutture del 17.1.2018 “Aggiornamento delle “norme tecniche per le costruzioni””). Per le
opere con più di due binari si procederà in modo analogo caricando progressivamente i singoli binari secondo
lo schema più gravoso.
Per opere nuove su linee ferroviarie in esercizio, in caso di documentati limiti di disponibilità della linea in
termini di carico o di interruzione dell’esercizio, le prove potranno essere condotte con i più gravosi mezzi
ferroviari ordinari e/o speciali ammessi a circolare sulla stessa linea. Per le opere con più di due binari si
procederà caricando progressivamente i singoli binari secondo lo schema più gravoso.
Nel caso di opere a più campate che presentino caratteristiche ripetitive, è consentito al Collaudatore Statico
di sottoporre alle prove di carico solo alcune campate, purché ciò sia fatto almeno una volta per ogni tipo
diverso e, nell’ambito di uno stesso tipo, almeno una volta ogni 5.
Tutte le campate di un’opera dovranno essere in ogni caso assoggettate singolarmente al carico di collaudo
(vedi punti precedenti) e per esse il Collaudatore accerterà, dopo esame visivo, che non si siano prodotte
lesioni o altri segni esteriori di dissesto durante o a seguito del carico.
I valori di riferimento con i quali confrontare le misurazioni e/o i risultati delle prove saranno quelli calcolati
dal progettista e riportati nella relazione citata in premessa. Si precisa che limitatamente alle deformazioni di
pile e spalle le misurazioni non hanno lo scopo di confrontare i valori misurati con quelli teorici, ma solo
quello di evidenziare anomalie del sistema (pali, fondazioni, elevazioni) in quanto i valori misurati sono
generalmente della stessa entità delle approssimazioni di lettura.
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19.7.1.1 TIPOLOGIE DI PROVE E MISURAZIONI


Il tipo di prove e le misurazioni minime da effettuare a cura del Collaudatore sono quelle descritte nel seguito
a seconda del tipo di opera.
P1) Misurazione della 1a frequenza propria dell’impalcato, da effettuare prima del carico della struttura.
P2) Misurazione della deformata trasversale sia dell’impalcato che delle pile, per i ponti a doppio binario,
sotto il massimo carico di prova, relativo ad un solo binario.
P3) Misurazione della deformata longitudinale massima sia dell’impalcato che delle pile/spalle mediante
rilievo:
per l’impalcato
- della freccia massima in mezzeria;
la prova condotta sarà giudicata positiva se la freccia δmax misurata sarà inferiore o uguale a quella
calcolata δd per la stessa combinazione di carico: δmax  δd. Qualora a seguito dell’applicazione del carico
di collaudo la deformazione permanente allo scarico δ01 fosse: δ01 > 0,15 δd, si dovrà realizzare un
secondo ciclo di prova e dovrà essere rispettata la diseguaglianza: δ02  0,5 δ01. Il Collaudatore dovrà
comunque verificare che la componente anelastica della deformazione massima misurata tenda ad
annullarsi.
- della rotazione di estremità;
per le pile e le spalle
- dell’abbassamento medio del piano di posa degli appoggi.

P4) Misurazione della 1a frequenza propria dell’impalcato, da effettuare dopo la conclusione delle prove di
carico.

Con riferimento alle misure di tipo P1, P2, P3 e P4 sopra descritte si procederà, in via indicativa, come
appresso descritto e l’esito delle relative misure dovrà essere riportato nel certificato di collaudo:
IMPALCATI/ARCHI
(L = interasse appoggi)
L < 18 m - misurazione di tipo “P3”
18  L  32 m - misurazione di tipo “P1”, “P3”, “P4”
L > 32 m - misurazione di tipo “P1”, “P2”, “P3”, “P4”,
Per ponti aventi L < 5,00 m, laddove non si siano riscontrati particolari problemi in fase di costruzione, potrà
essere omessa la prova di carico.

SCATOLARI
Per scatolari con luce netta L > 5.00 m si dovrà eseguire la misurazione di tipo “P3” con lettura della freccia
verticale della soletta superiore.
TELAI
Si dovrà eseguire la misurazione di tipo “P3” con lettura della freccia verticale della soletta.

19.7.2 PROVE DI CARICO PER PONTI STRADALI


Per quanto riguarda questo tipo di opere si richiama integralmente quanto previsto nel D.M. 17.01.2018 e
nella circolare n. 7 del 21.01.2019, in particolare ai punti 9.2.2.
Per le opere interferenti con l’infrastruttura ferroviaria, sono da prevedere anche le seguenti misurazioni sulle
campate soggette a prove di carico:
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 la misurazione della prima frequenza propria dell’impalcato da effettuare prima del carico della
struttura,
 la misurazione della prima frequenza propria dell’impalcato da effettuare a seguito della prova di
carico.
Si precisa comunque che, in caso di più campate di uguali caratteristiche dimensionali, dovrà essere sempre
soggetta a prova di carico una delle campate di scavalco della linea ferroviaria.

19.7.3 PROVE DI CARICO PER FABBRICATI


Per quanto riguarda i fabbricati si rimanda, in relazione alle diverse tipologie strutturali, alle disposizioni
contenute nel DM 17.01.2018 e relativa circolare applicativa n. 7 del 21.01.2019.
In merito si precisa che oltre ai controlli visivi e dimensionali e all’esame documentale si dovrà prevedere una
prova di carico ogni 3 orizzontamenti in grado di ottenere la massima sollecitazione in una zona di solaio e in
una trave. Per edifici con più di tre orizzontamenti, dovrà prevedersi anche la prova di carico sulla rampa
delle scale.

19.7.4 PROVE DI CARICO PER BARRIERE ANTIRUMORE


Per ogni intervento omogeneo, individuato come tale sulla base dell’altezza e della tipologia di montante, della
soluzione di attacco alla fondazione, del tipo di fondazione, si eseguiranno prove di carico sollecitando un
numero n di montanti della barriera prescelta in modo da riprodurre le massime sollecitazioni di progetto
corrispondenti alla combinazione rara degli stati limite di esercizio.
Di seguito si indica il numero minimo “n” di montanti che dovranno essere sottoposti a prova in relazione
all’estensione “L” complessiva degli interventi individuati come omogenei.
Per L minore o uguale 1.000 m il numero n dovrà essere pari a L/100 (con L espressa in metri), con n
approssimato al numero intero superiore; il numero n comunque non dovrà essere inferiore a 3:
L 1000 m n = L/100  3.
Per l'ulteriore estensione del tratto omogeneo di barriere da 1.000 m a 10.000 m, il numero n dovrà essere
pari a L/200, con n approssimato al numero intero superiore:
1000 < L  10.000 m n = 10+L/200.
Per l'ulteriore estensione del tratto omogeneo di barriere al disopra dei 10.000 m, n dovrà essere pari a L/300,
con n approssimato al numero intero superiore:
L > 10.000 m n = 55+L/300.

19.8 RELAZIONE A STRUTTURE ULTIMATE


Il collaudatore statico dovrà esaminare, dandone evidenza nel certificato di collaudo, la relazione a strutture
ultimate, redatta dal D.L. e il dossier di qualità dell’opera, con riferimento almeno ai seguenti elementi:
 certificati delle prove sui materiali emessi da Laboratori autorizzati ai sensi della norma vigente, così
articolati:
 nell’accertamento del numero dei prelievi effettuati e della loro conformità a quanto fissato dalle
normative in vigore, capitolati e indicazioni del progetto;
 nel controllo che i risultati elaborati delle prove siano compatibili con i criteri di accettazione fissati
dalle suddette normative, capitolati e indicazioni di progetto;
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 certificati di controllo in stabilimento e nel ciclo produttivo su materiali e componenti, in particolare


sulle armature in acciaio (per cemento armato e precompresso) e sulla carpenteria metallica;
 dossier di qualifica dei materiali impiegati;
 certificati di origine per i manufatti prefabbricati prodotti in serie;
 verbali inerenti la tesatura dei cavi e dei sistemi di messa in coazione per le opere in conglomerato
cementizio armato precompresso e conformità con il programma di tesatura e con i limiti delle varie
fasi in funzione delle tipologie costruttive;
 esito di eventuali prove di carico (su pali, solai e impalcati), allegando le copie dei relativi verbali
firmate per copia conforme;
 dichiarazione da parte del Direttore Lavori che:
 dia conferma della chiusura delle non conformità sulle opere oggetto del collaudo;
 riporti la descrizione di tutte le non conformità che hanno interessato l’opera, con il parere dello
stesso Direttore Lavori sulla risoluzione delle stesse;
 l’opera corrisponde al progetto approvato;
 sono state osservate le prescrizioni di esecuzione e la qualità dei materiali impiegati.

19.9 CERTIFICATO DI COLLAUDO STATICO


Al termine delle attività su menzionate, il Collaudatore redigerà il certificato di collaudo statico contenente le
risultanze delle operazioni svolte e il proprio giudizio, debitamente motivato, sulla collaudabilità (o non
collaudabilità) dell’opera.
Oltre a quanto sopra specificato, tale certificato, firmato dal solo Collaudatore Statico (gli intervenuti o gli
invitati alle attività di collaudo potranno sottoscrivere i verbali di visita), conterrà:
 i riferimenti della nota con cui è stato nominato il Collaudatore Statico;
 una dichiarazione nella quale si attesti che il Collaudatore non è intervenuto in alcun modo nella
Progettazione, Direzione Lavori/Alta Sorveglianza ed Esecuzione dei lavori in appalto;
 i verbali delle visite di collaudo effettuate;
 un giudizio sull’ispezionabilità dell’opera ai fini manutentivi, con riferimento all’intero periodo di vita
utile dell’opera stessa;
 un giudizio sulla collaudabilità o non collaudabilità dell’opera che riporti:
 in caso di esito positivo, la dichiarazione di conformità dell’opera al progetto approvato;
 in caso di esito negativo, i provvedimenti e le azioni che l’Esecutore dovrà intraprendere al fine
rendere collaudabile l’opera.
Per favorire la redazione dei certificati di collaudo statico sono stati predisposti uno schema di certificato per i
ponti e viadotti (Allegato 1) e uno schema per i rilevati ferroviari (Allegato 2); per le altre categorie di opere
tali modelli dovranno essere opportunamente adattati.
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ALLEGATO A - SCHEMA DI CERTIFICATO DI COLLAUDO STATICO PER UN PONTE


FERROVIARIO
A.1.1 PREMESSA
Scopo del presente sezione è quello di fornire uno schema di certificato di collaudo statico di un generico
ponte ferroviario o stradale ad una campata.
A.1.2 DATI GENERALI
OPERA l’opera è relativa a…….
COMMITTENTE: ………………………….
APPALTATORE …… – Via ……– ……in virtù della convenzione del …. e atto integrativo del
…….
ESECUTORE/IMPRESA ……/ ……– ……– ……, per la realizzazione delle opere in c.a.;
……– ……– ……, per la realizzazione delle travi in c.a.p.
PROGETTISTA ing. ……, residente ……, iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di ……
n0 …… ;
DIRETTORE ing. ……, residente a……, iscritto all’Ordine degli Ingegneri
DEI LAVORI della Provincia di …… n0 ……

COLLAUDATORE ing. ……, residente a…………, iscritto all’Ordine degli Ingegneri


STATICO della Provincia di …… n0 ……

RELAZIONE A Il Direttore dei Lavori ing. … ha consegnato in data…. la relazione a


STRUTTURA struttura ultimata del …….
ULTIMATA
A.1.3 DESCRIZIONE DELL’OPERA
A.1.3.1 GEOMETRIA
Il collaudo in questione riguarda le opere in c.a. relative alla realizzazione …..del ponte…. situato alla
progressiva Km. …… della linea ……. - … nel comune di …… (Prov. ….).
Le caratteristiche geometriche principali sono:
 luce netta tra le spalle in obliquo e in retto m ……
 luce netta tra gli assi appoggi dell’impalcato m ……
 larghezza della soletta dell’impalcato in retto m ……
 numero di binari presenti ……
L’impalcato è stato realizzato con …… travi prefabbricate del tipo a cassoncino in c.a.p. a trefoli aderenti
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solidarizzate tra loro con il getto di una soletta dello spessore di…… cm, e con n….. traversi precompressi
con barre di……
L’impalcato è vincolato alle spalle mediante appoggi in acciaio e teflon.
Le spalle/pile sono del tipo1 ……, spessore2 m. ……, con plinti h = ……m, fondati ognuno su …… pali del
diametro =…… mm, lunghi m. …….
Il terreno di fondazione è costituito da una successione stratigrafica di ……di natura …… tipo ……
intercalata da ……
In corrispondenza del piano di appoggio dell’impalcato, le spalle sono completate da ritegni antisismici.
L’opera è completata con muri andatori h = …… m, per la lunghezza di circa …… m, fondati direttamente.
A.1.3.2 MATERIALI
I materiali previsti in progetto dell’opera …… sono:
 calcestruzzi
- C25/30 per i pali di fondazione;
- C25/30 per i plinti di fondazione;
- C28/35 per le strutture in elevazione e per la soletta dell’impalcato;
- C35/45 per le travi in c.a.p..
 acciai
- B450C per le armature ordinarie;
- fptk > 1860 N/mmq per i trefoli delle travi in c.a.p.;
- st 85/105 per le barre dei trasversi.
A.1.4 VERIFICA DEL PROGETTO
Il collaudatore darà atto di aver controllato l’impostazione generale del progetto strutturale, per accertarne la
rispondenza alle disposizioni di legge nonché gli ulteriori criteri progettuali forniti dal Committente.
A.1.4.1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Nel seguito si richiamano in particolare:
 Legge n. 1086 del 5 novembre 1971: Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio
armato normale e precompresso e a struttura metallica;
 Legge 2 febbraio 1974, n. 64 “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”
 Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 "Testo unico delle disposizioni legislative
e regolamentari in materia edilizia.”;

1 Piene / cave
2 Variabile da a
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 Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 “Codice dei contratti pubblici”.


 Decreto del Ministero delle Infrastrutture del 17 gennaio 2018: “Aggiornamento delle “Norme Tecniche
per le Costruzioni”” - G.U. n. 42 del 20/02/2018;
 Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 C.S.LL.PP. - “Istruzioni per l’applicazione dell’”Aggiornamento delle
Nuove “Norme Tecniche per le Costruzioni” di cui al D.M. 17.01.2018” Suppl. Ord. G.U. n. 35 del
11/2/2019;
A.1.4.2 VERIFICA DELL’IMPOSTAZIONE PROGETTUALE
Il Collaudatore darà atto di aver eseguito un riesame della relazione di calcolo al fine di verificare la
correttezza dei seguenti aspetti:
 impostazione generale della progettazione strutturale
 schemi di calcolo
 azioni e relative combinazioni.
Dall’esame suddetto non sono emerse particolari osservazioni.
A.1.5 CONTROLLO DEI REQUISITI DEI MATERIALI E DELLA LORO
RISPONDENZA AI DATI DI PROGETTO
Nel corso della realizzazione della struttura, il Direttore dei Lavori ha provveduto al controllo della
documentazione accertante la qualità delle forniture dei materiali e a far effettuare i necessari prelievi e prove
dei singoli materiali per confermarne la qualità e le caratteristiche.
Le prove sui campioni prelevati in cantiere sono state eseguite presso laboratori autorizzati secondo le
modalità previste dalle specifiche normative.
I risultati ottenuti, indicati sui singoli certificati, sono stati esposti dal Direttore dei Lavori nella relazione a
struttura ultimata. Gli originali sono depositati presso gli uffici della D.L., e costituiscono parte integrante del
Dossier di Qualità dell’opera.
L’esame dei certificati delle prove sui materiali, è stato svolto dal Collaudatore presso i propri uffici per le
parti in copia e sull’originale completo in occasione delle visite in cantiere. Si è riscontrato essere stati eseguiti
tutti i controlli previsti dalla normativa vigente e si è verificata sia la rispondenza del numero di prove alle
quantità dei materiali messi in opera, sia i risultati esposti nei singoli certificati. Le prove hanno dato tutte
esito positivo.
Il Collaudatore ha inoltre eseguito il controllo delle certificazioni di prequalifica in stabilimento degli acciai e
dei manufatti prefabbricati il tutto come appresso dettagliato.
A.1.5.1 CONTROLLI SUI CALCESTRUZZI GETTATI IN OPERA
Per le strutture in c.a. e in c.a.p., la resistenza caratteristica, del calcestruzzo, è stata determinata secondo le
modalità prescritte per il controllo di accettazione dal D.M. 17.01.2018 e successive modifiche ed integrazioni.
Una sintesi dei dati salienti è riportata nelle tabelle seguenti, suddivise per elementi strutturali (N.B.: i valori
numerici sono solo esemplificativi).

Criterio di accettazione tipo A


(da utilizzare di norma e comunque per getti entro i 1500 m3)
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R1, R2, R3 resistenze di prelievo con R1  R2R3;


R1  R2  R3
Rm 
3 resistenza media dei 3 prelievi
min R1  R1,lim= Rck - 3.5 (valore minimo fra gli R1 risultanti da ogni tre prelievi)
min Rm  Rm,lim= Rck + 3.5 (valore minimo fra gli Rm risultanti da ogni tre prelievi)
Parte d’opera Dati progetto (*) n.ro prelievi min R1 min Rm
Pali 25; 21.5; 28,5 … … ≥ R1,lim … ≥ Rm,lim
Plinti 30; 26.5; 33,5 … … ≥ R1,lim … ≥ Rm,lim
Elevazioni – pulvini- baggioli 35; 31.5; 38,5 … … ≥ R1,lim … ≥ Rm,lim
Travi 55; 51.5; 58.5 … … ≥ R1,lim … ≥ Rm,lim
Soletta impalcato 35; 31.5; 38.5 … … ≥ R1,lim … ≥ Rm,lim
Cordoli laterali 35; 31.5; 38.5 … … ≥ R1,lim … ≥ Rm,lim
Cordoli paraballast 35; 31.5; 38.5 … … ≥ R1,lim … ≥ Rm,lim
Note:
(*) Nell’ordine Rck, R1,lim, Rm,lim in MPa
Criterio di accettazione tipo B
(ove eseguito per getti > 1500 m3 )
Ri Resistenze dei prelievi con R1≤ R2≤…≤Rn e n ≥15;
in

R i
Rm  i 1

n Resistenza media degli n prelievi


minR1  R1,lim= Rck - 3.5 (valore minimo fra gli R1 risultanti da ogni tre prelievi)
minRm  Rm,lim= Rck + 1.4 s (valore minimo fra gli Rm risultanti da ogni tre prelievi)
i n

 R  Rm 
2
i
con s  i 1
scarto quadratico medio
n 1
Parte d’opera Dati progetto (*) n.ro prelievi min R1 min Rm
Pali 25; 21.5; … … … ≥ R1,lim … ≥ Rm,lim
Plinti 30; 26.5; … … … ≥ R1,lim … ≥ Rm,lim
Elevazioni – pulvini- baggioli 35; 31.5; … … … ≥ R1,lim … ≥ Rm,lim
………… ……. … …… ……
Note:
(*) Nell’ordine Rck, R1,lim, Rm,lim in MPa
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A.1.5.2 ACCERTAMENTO DELLE PROPRIETÀ MECCANICHE DELL’ACCIAIO


UTILIZZATO PER IL C.A./C.A.P.
Le forniture delle armature in acciaio risultano accompagnate da certificati di prova rilasciati da Enti
autorizzati e relativi alle verifiche di qualità della produzione (caratteristiche meccaniche, saldabilità, etc..)
effettuate in un periodo non anteriore a tre mesi dalla data di spedizione in cantiere.
La Direzione Lavori ha verificato la certificazione di origine dei materiali metallici impiegati e ha fatto
sottoporre a prove di laboratorio campioni provenienti dalle varie partite di acciaio impiegato nella
costruzione per confermarne le caratteristiche meccaniche, così come previsto dalle Normative vigenti.
Le prove meccaniche sui campioni prelevati, sono state effettuate presso laboratori autorizzati e i risultati
hanno confermato l’idoneità dei materiali impiegati e la loro conformità alle previsioni progettuali.
PROVE SU ACCIAIO IN BARRE PER C.A.
Sono stati eseguite prove su campioni ottenuti in cantiere da n°.….. prelievi di spezzoni di barre di acciaio,
ottenendo per tutti l’idoneità della prova. In particolare sono stati determinati tramite prove i valori delle
seguenti grandezze:
 …..;
 …..;
Riassumendo, sono state effettuate le prove indicate nella seguente tabella con l’esito ivi indicato:

Partita e/o bolla e/o colata Parti d’opera n.ro prelievi Diametri provati Note
…… Pali … … …
……. Plinti … … …
……. Elevazioni + pulvini … … …
…….. Travi … … …
…….. Soletta … … …
PROVE SU ACCIAIO ARMONICO ( ove eseguite )
Per ogni fornitura sono state eseguite prove sul prescritto campione costituito da almeno … saggi, ottenendo
per tutti l’idoneità della prova. In particolare sono stati condotti i seguenti controlli in cantiere effettuando le
prove relative alla valutazione delle seguenti grandezze:
 …..;
 ……
Riassumendo, sono state effettuate le prove indicate nella seguente tabella con l’esito ivi indicato: (N.B.: i
valori numerici sono solo esemplificativi).

Partita Parte d’opera n.ro tot. Campioni Tipo Note


travi … … …
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A.1.5.3 ACCERTAMENTO DELLE PROPRIETÀ MECCANICHE DELL’ACCIAIO


UTILIZZATO PER LA CARPENTERIA METALLICA E DELLE RELATIVE
LAVORAZIONI
Le proprietà meccaniche dell’acciaio impiegato per realizzare la struttura metallica sono state accertate con
controlli in acciaieria e/o presso i fornitori.
La D.L. ha verificato ed allegato alla relazione di struttura ultimata sia i certificati d’origine dei materiali
metallici rilasciati dai produttori (i quali attestano che i suddetti materiali sono prodotti qualificati) sia i
verbali di collaudo dei materiali metallici (lamiere, profili, connettori, bulloni, etc) emessi in base ai
documenti di FERROVIE richiamati negli atti contrattuali.
Inoltre sono stati esaminati i certificati di collaudo delle strutture contenenti i controlli effettuati in officina
ed in cantiere sui materiali lavorati (forature, saldature, verniciature, bullonature ecc.) sempre in base ai
documenti di FERROVIE richiamati negli atti contrattuali
I risultati dei controlli hanno confermato l’idoneità dei materiali impiegati e delle lavorazioni eseguite
nonché la loro conformità alle prescrizioni progettuali.
A.1.5.4 ULTERIORI CONTROLLI SUI MATERIALI EFFETTUATI DAL
COLLAUDATORE (EVENTUALI)
Il Collaudatore al fine di formarsi il convincimento sull’accettabilità dei materiali ha ordinato i seguenti
saggi e/o controlli non distruttivi :
 ………………
 ………………
A.1.6 VISITE DI COLLAUDO
I sopralluoghi per il collaudo statico sono stati effettuati nei
giorni……………………………………………………………............... alla presenza dei signori:
 ………………………………… per l’Impresa Appaltatrice;
 ………………………………… Direttore dei Lavori;
 ………………………………… per l’Alta Sorveglianza.
I verbali delle visite di collaudo sono allegati al presente certificato di collaudo statico (allegati
n……………..).
Durante il corso delle visite, dall’ispezione generale è stata constatata la rispondenza delle opere realizzate
a quelle del progetto non riscontrando di fatto difetti, deformazioni, cedimenti, etc…di particolare rilievo.
E’ stato eseguito un esame generale dell’opera eseguendo verifiche di carattere dimensionale (ad es. sezioni
geometriche delle pile, luce dell’impalcato, dimensioni travi e traversi di testata, disposizioni apparecchi
d’appoggio, verticalità delle pile etc..) e riportando nel verbale di visita i valori progettuali e quelli rilevati.
A.1.7 ESAME DELLA RELAZIONE A STRUTTURA ULTIMATA
Il Direttore dei Lavori, Ing. ……….., ha redatto la relazione a struttura ultimata che è stata consegnata al
Collaudatore in data……….
Da tale relazione risulta che il Direttore dei Lavori:
 dichiara che l’opera è stata eseguita in conformità al progetto costruttivo vidimato, nell’osservanza delle
prescrizioni esecutive del progetto medesimo, nonché impiegando i materiali della qualità prevista;
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 espone i certificati delle prove sui materiali, emessi da Laboratori Ufficiali/Autorizzati;


 espone i certificati di controllo in stabilimento per gli acciai impiegati per le opere in c.a.;
 espone i certificati di origine per i manufatti prefabbricati prodotti in serie;
 allega il dossier di qualifica dei materiali impiegati;
 allega le copie dei verbali firmati per copia conforme relative all’esito delle prove di carico (ove effettuate
e a cura della D.L.);
 allega le indicazioni inerenti la tesatura dei cavi e dei sistemi di messa in coazione per le opere in
conglomerato cementizio armato precompresso;
 dichiara che tutte le N.C. che hanno interessato l’opera sono state chiuse;
 allega la descrizione di tutte le N.C. che hanno interessato l’opera con il parere del Direttore dei Lavori
sulla risoluzione delle stesse.
A.1.8 PROVE DI CARICO
A.1.8.1 PROVA DI CARICO SULLA STRUTTURA FINITA
La prova di carico è stata eseguita in data ……… sulla base di quanto stabilito nella relazione “Programma
e modalità di prova” redatta dal Collaudatore, nel rispetto dei contenuti minimi previsti.
Il Progettista delle strutture ha trasmesso con nota n… del… una specifica relazione nella quale, a fronte
delle modalità di prova indicate dal Collaudatore, ha individuato i carichi di prova corrispondenti alle
massime sollecitazioni di progetto, nonché i valori teorici dei parametri da sottoporre a misurazione.
Si riporta, di seguito la sintesi delle misurazioni eseguite nel corso dello svolgimento della prova
relativamente ai parametri significativi nonché il relativo confronto tra i valori rilevati e quelli previsti.

Parametro U.M. Val. teorico Val. misurato


Abbassamento in mezzeria mm
Abbassamento medio agli appoggi corrispondenti mm
Freccia netta in mezzeria mm
Abbassamento residuo in mezzeria mm
Abbassamento residuo medio agli appoggi corrispondenti mm
Freccia residua netta in mezzeria mm
Rotazioni agli appoggi (ove richiesto) rad
Etc… ..

Dall’esame dei dati riportati in tabella risulta che:


 i valori degli abbassamenti misurati risultano inferiori ai corrispondenti valori teorici;
 i valori misurati delle rotazioni agli appoggi risultano inferiori ai corrispondenti valori teorici (ponti
ferroviari);
 Inoltre, dall’esito della prova, è risultato che:
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 le deformazioni si sono accresciute all’incirca proporzionalmente ai carichi;


 nel corso della prova non si sono prodotte lesioni, deformazioni o dissesti che compromettano la
sicurezza o la conservazione dell’opera.
Si può, pertanto, affermare che il comportamento del manufatto risulta in linea con le previsioni
progettuali.
A.1.8.2 PROVA DI CARICO DINAMICO SULLA STRUTTURE FINITA PER LA
VALUTAZIONE DELLA PRIMA FREQUENZA PROPRIA
Le prove sono state eseguite in data ……. prima e dopo la prova di carico statica eseguita in data …….
sulla base di quanto stabilito nella relazione “Programma e modalità di prova” redatta dal Collaudatore.
Il Progettista delle strutture ha trasmesso con nota n….. del..… una specifica relazione nella quale, a fronte
delle modalità di prova indicate dal Collaudatore, ha individuato il carico di prova ed i valori teorici dei
parametri da sottoporre a misurazione.
Si precisa che come carico di prova è stato utilizzato il mezzo delle seguenti caratteristiche:
n. assi …../distribuzione geometria assi……/valori di carico assiali…../altro
La velocità di prova è stata pari a ….. compatibile con le caratteristiche della strada e con quelle del mezzo.
(Se utilizza altra causa eccitatrice, specificare quale)
Si riporta, di seguito la sintesi delle misurazioni eseguite nel corso dello svolgimento della prova
relativamente ai parametri significativi nonché il relativo confronto tra i valori rilevati e quelli previsti.

Parametro U.M. Val. teorico Val. misurato


Prima frequenza propria dell’impalcato prima della prova Hz
statica
Prima frequenza propria dell’impalcato dopo la prova Hz
statica

Dall’esame dei risultati risulta che:


 i valori misurati delle frequenze proprie sono risultati all’incirca invariati dopo la prova di carico statico;
 nel corso della prova non si sono prodotte lesioni, deformazioni o dissesti che compromettano la
sicurezza o la conservazione dell’opera.
Si può, pertanto, affermare che il comportamento del manufatto risulta in linea con le previsioni
progettuali.
A.1.8.3 PROVE DI CARICO SU PALI
Il D.L. ha condotto delle prove di carico di collaudo dei pali in numero adeguato secondo quanto previsto
dal DM Infrastrutture 17 gennaio 2018, dalla Circolare 21 gennaio 2019 n° 7, dal progetto e dai capitolati.
Dette prove sono state condotte secondo i criteri generali e le modalità di prova previsti in detti documenti.
Dall’esame dei verbali delle prove di carico fatte eseguire dalla D.L. si è constatato inoltre che:
 i carichi limite determinati;
 i corrispondenti coefficienti di sicurezza rispetto al carico di esercizio;
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 l’andamento dei cedimenti in funzione del carico applicato;


 i valori dei cedimenti residui allo scarico sono in linea con le previsioni progettuali.
A.1.9 CONVALIDA DEI DOCUMENTI DI CONTROLLO QUALITA’ E DEL
REGISTRO DELLE NON CONFORMITA’
……………………
A.1.10 VALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI DURABILITA’ E DI
ISPEZIONABILITA’ DELL’OPERA
…………………….
A.1.11 CERTIFICATO DI COLLAUDO
Premesso e sottoscritto tutto quanto riportato ai precedenti punti e considerato che:
 la progettazione è basata sulla vigente normativa;
 le opere sono state eseguite in conformità al progetto;
 le massime sollecitazioni previste nel calcolo sono compatibili con le sollecitazioni ammissibili dei
materiali impiegati, come anche la qualità dei materiali prescritti in progetto corrisponde a quella dei
materiali posti in opera,
 le prove di carico effettuate hanno determinato rapporti accettabili tra carichi e deformazioni, fornendo
pertanto una verifica del buon comportamento sotto carico della struttura;
 i riscontri effettuati hanno confermato che le dimensioni delle strutture corrispondono a quelle previste
nel progetto;
 le opere sono eseguite a regola d’arte e sono prive di evidenti manchevolezze o difetti costruttivi;
 i materiali utilizzati sono conformi a quelli previsti in progetto e alle prescrizioni di legge;
il sottoscritto Collaudatore
CERTIFICA
che l’opera in questione è collaudabile e, in effetti, con il presente atto
COLLAUDA
ai sensi della legge no 1086 del 5/11/1971 e successive integrazioni e modifiche, il ponte sito alla
progressiva Km … linea … tratta …… per l’uso in base al quale è stato progettato e realizzato.
A norma delle leggi vigenti, il sottoscritto dichiara di essere iscritto con il n. …… all’Ordine degli Ingegneri
della Provincia di…….., con anzianità ……, e di non essere intervenuto nella progettazione, direzione ed
esecuzione delle opere collaudate.

Roma, ……

Il Collaudatore statico
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ALLEGATO B - SCHEMA DI CERTIFICATO DI COLLAUDO STATICO DI UN RILEVATO


FERROVIARIO
A.2.1 PREMESSA
Scopo della presente sezione è quello di fornire uno schema di certificato di collaudo statico relativo a un
rilevato ferroviario.
A.2.2 DATI GENERALI
OPERA l’opera è relativa a…….
COMMITTENTE: ………………………….
APPALTATORE …… – Via ……– ……in virtù della convenzione del …. e atto integrativo del
…….
ESECUTORE/IMPRESA ……/ ……– ……– ……, per la realizzazione delle opere in c.a.;
……– ……– ……, per la realizzazione delle travi in c.a.p.
PROGETTISTA ing. ……, residente ……, iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di ……
n0 …… ;
DIRETTORE ing. ……, residente a……, iscritto all’Ordine degli Ingegneri
DEI LAVORI della Provincia di …… n0 ……

COLLAUDATORE ing. ……, residente a…………, iscritto all’Ordine degli Ingegneri


STATICO della Provincia di …… n0 ……
A.2.3 DESCRIZIONE DELL’OPERA
A.2.3.1 GEOMETRIA
Il collaudo in questione riguarda il rilevato ferroviario situato dalla progressiva Km. …… alla progressiva
Km. …… della linea ……. - … nel comune di …… (Prov. ….).
Le caratteristiche geometriche principali sono:
 altezza media del rilevato rispetto al piano di campagna m ……
 larghezza della piattaforma ferroviaria m ……
 numero di binari presenti ……
Il terreno di fondazione è costituito da una successione stratigrafica di ……di natura …… tipo ……
intercalata da ……
L’opera è completata con n. ...... opere di sotto attraversamento idraulico, non oggetto del presente
certificato di collaudo.
A.2.3.2 MATERIALI
I materiali previsti in progetto dell’opera …… sono:
 per il piano di posa del rilevato terre del tipo…………………………………… di cui alla tabella di
classificazione ex CNR-UNI 10006
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 per lo strato anticapillare ....................................


 per il corpo del rilevato terre del tipo…………………………………… di cui alla tabella di
classificazione ex CNR-UNI 10006
 per lo strato sommitale del rilevato terre del tipo…………………………………… di cui alla
tabella di classificazione ex CNR-UNI 10006
 per lo strato di sub-ballast ....................................
A.2.4 VERIFICA DEL PROGETTO
Il collaudatore darà atto di aver controllato l’impostazione generale del progetto, per accertarne la
rispondenza alle disposizioni di legge nonché gli ulteriori criteri progettuali forniti dal Committente.
A.2.4.1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Nel seguito si richiamano in particolare:
 Legge n. 1086 del 5 novembre 1971: Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio
armato normale e precompresso e a struttura metallica;
 Legge 2 febbraio 1974, n. 64 “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”

 Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 "Testo unico delle disposizioni legislative
e regolamentari in materia edilizia.”;
 Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 “Codice dei contratti pubblici”.

 Decreto del Ministero delle Infrastrutture del 17 gennaio 2018: “Aggiornamento delle “Norme Tecniche
per le Costruzioni”” - G.U. n. 42 del 20/02/2018;
 Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 C.S.LL.PP. - “Istruzioni per l’applicazione dell’”Aggiornamento delle
Nuove “Norme Tecniche per le Costruzioni” di cui al D.M. 17.01.2018” Suppl. Ord. G.U. n. 35 del
11/2/2019;
A.2.4.2 VERIFICA DELL’IMPOSTAZIONE PROGETTUALE
Il Collaudatore darà atto di aver eseguito un riesame della relazione di calcolo al fine di verificare la
correttezza dei seguenti aspetti:
 impostazione generale della progettazione strutturale
 schemi di calcolo
 azioni e relative combinazioni.
I calcoli e le verifiche di stabilità dell’insieme rilevato-terreno di fondazione sono stati condotti con il
metodo semiprobabilistico agli stati limite (secondo le Norme Tecniche per le Costruzioni emanate con
D.M. 17 gennaio 2018) attraverso il programma di calcolo………………………….
Il progetto ha fornito una valutazione dei cedimenti istantanei, dei fenomeni di consolidazione primaria e
secondaria e del loro andamento nel tempo.
Lo studio geologico ha interessato una zona significativamente estesa in relazione al tipo di opera e al suo
contesto geologico.
Dall’esame suddetto non sono emerse particolari osservazioni, anche in merito agli aspetti geotecnici.
A.2.5 CONTROLLO DEI REQUISITI DEI MATERIALI E DELLA LORO
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RISPONDENZA AI DATI DI PROGETTO


Il rilevato oggetto di collaudo è stato realizzato nel pieno rispetto delle prescrizioni delle specifiche a base
del progetto, delle avvertenze alle voci di tariffa e delle specifiche tecniche. In particolare, il rilevato è stato
realizzato con terre aventi caratteristiche di seguito riportate.
Piano di posa del rilevato
Il piano di posa del rilevato è stato realizzato con terre del tipo …………………………………… di cui
alla tabella di classificazione ex CNR-UNI 10006, costipate mediante..…………………….
Con tale sistema di compattazione si sono ottenuti:
 una densità secca non inferiore a.....% della densità massima (valore minimo 95%), ottenuta per
quella terra, con la prova di costipamento AASHTO modificata (CNR-BU n. 69);
 un modulo di deformazione misurato mediante prova di carico su piastra, al primo ciclo di carico
nell’intervallo 0.05 MPa – 0.15 MPa, non inferiore a..... (valore minimo 20 MPa).
Primo strato di rilevato o strato anticapillare
Lo strato di anticapillare, dello spessore di 50 cm, è stato realizzato con pietrischetto avente dimensioni
comprese tra 2 e 25 mm e le seguenti caratteristiche granulometriche:
 25 mm ≤100%;
 4 mm ≤ 20 %;
 2 mm ≤ 10 %;
 Equivalente in sabbia >70.
Lo strato è stato costipato mediante .……………………………………………………………
Con tale sistema di compattazione si è ottenuto un modulo di deformazione misurato mediante prova di
carico su piastra, al primo ciclo di carico nell’intervallo 0.05 MPa – 0.15 MPa, non inferiore a ....... (valore
minimo 20 MPa).
Corpo del rilevato
Il corpo del rilevato è stato realizzato con terre provenienti da ……………………………………..
appartenenti ai gruppi ……………………. di cui alla di cui di cui alla tabella di classificazione ex CNR-
UNI 10006.
Il materiale utilizzato è stato steso in strati dello spessore di ………… cm.
Ciascuno strato è stato costipato mediante………………………………………………………
Con tale sistema di compattazione si sono ottenuti:
 una densità secca non inferiore al .... % della densità massima (valore minimo 95%), ottenuta per
quella terra, con la prova di costipamento AASHTO modificata (CNR-BU n. 69);
 un modulo di deformazione misurato mediante prova di carico su piastra, al primo ciclo di carico
nell’intervallo 0.05 MPa – 0.15 MPa, non inferiore a .... per le zone di rilevato a distanza inferiore a
1 m dai bordi dello stesso (valore minimo 20 MPa) e a .... per la restante zona centrale (valore
minimo 40 MPa).
Ultimo strato del rilevato o strato super compattato
La superficie costituente il piano di posa del sub-ballast è stata realizzata mediante formazione di uno
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strato di terra fortemente compattato di spessore finito non inferiore a ....... (valore limite 30 cm) con
terreni appartenenti ai gruppi ……………………………….. di cui alla tabella di classificazione ex CNR-
UNI 10006, legati con l’aggiunta di legante naturale passante al setaccio 0.4 UNI.
La costipazione è avvenuta mediante………………………………………………..ottenendo:
 una densità secca non inferiore al ....% della densità massima (valore limite 98 %), ottenuta per quella
terra, con la prova di costipamento AASHTO modificata (CNR-BU n. 69);
 un modulo di deformazione misurato, in condizioni prossime a quella ottima di costipamento
mediante prova di carico su piastra, non inferiore a ....... al primo ciclo di carico (valore minimo 80
MPa).
Strato di sub-ballast
Lo strato di sub-ballast è stato realizzato in conglomerato bituminoso impastato a caldo, steso in opera in
uno strato finito di 12 cm con macchina vibrofinitrice e costipato con idonei rulli metallici e gommati.
A.2.5.1 ULTERIORI CONTROLLI SUI MATERIALI EFFETTUATI DAL
COLLAUDATORE (EVENTUALI)
Il Collaudatore al fine di formarsi il convincimento sull’accettabilità dei materiali ha ordinato i seguenti saggi
e/o controlli non distruttivi :
 ………………
 ………………
A.2.6 VISITE DI COLLAUDO
I sopralluoghi per il collaudo statico sono stati effettuati nei
giorni……………………………………………………………............... alla presenza dei signori:
 ………………………………………… per l’Impresa Appaltatrice;
 ………………………………………… Direttore dei Lavori;
 ………………………………………… per l’Alta Sorveglianza.
I verbali delle visite di collaudo sono allegati al presente certificato di collaudo statico (allegati
n……………..).
Durante il corso delle visite, dall’ispezione generale è stata constatata la rispondenza delle opere realizzate a
quelle del progetto non riscontrando di fatto difetti, deformazioni, cedimenti, etc…di particolare rilievo.

A.2.7 ESAME DELLA DOCUMENTAZIONE ACQUISITA E/O PRODOTTA


DALLA DIREZIONE LAVORI
E’ stata controllata la documentazione acquisita dalla Direzioni dei Lavori durante la fase esecutiva dei
lavori. In particolare:
1) Documentazione di accompagnamento della fornitura del materiale impiegato per la realizzazione del
piano di posa del rilevato prodotto dalla cava…………………………………
situata in………………………………………………………………………………………...;
laboratorio ufficiale, concessione n……………………………del……………………………...
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2) Documentazione di accompagnamento della fornitura del materiale impiegato per la realizzazione del
corpo del rilevato prodotto dalla cava……………………………..…situata
in………………………………………………………………...……………………………...;
certificato di qualifica del materiale n…………………………del…………………rilasciato dal
laboratorio ufficiale, concessione n……………………………del……………………………...
3) Documentazione di accompagnamento della fornitura del materiale impiegato per la realizzazione
dello strato di super compattato prodotto dalla cava…………….………..…situata
in………………………………………………………………...……………………………...;
certificato di qualifica del materiale n…………………………del…………………rilasciato dal
laboratorio ufficiale, concessione n……………………………del……………………………...
4) Documentazione di accompagnamento della fornitura del materiale impiegato per la realizzazione
dello strato di sub-ballast prodotto dalla cava…………….………..…situata
in………………………………………………………………...……………………………...;
certificato di qualifica del materiale n…………………………del…………………rilasciato dal
laboratorio ufficiale, concessione n……………………………del……………………………...
5) Certificato delle analisi sulle terre provenienti dagli scavi ......... attestanti le caratteristiche chimiche
del materiale utilizzato per la realizzazione del corpo del
rilevato………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………….
6) Verbali delle prove sulle terre provenienti dagli scavi ....... attestanti le caratteristiche fisiche e
meccaniche del materiale utilizzato per la realizzazione del corpo del
rilevato………….…………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
Sono stati inoltre esaminati i verbali delle prove fatte eseguire dalla Direzioni dei Lavori durante la fase
realizzativa dei lavori. In particolare:
7) Verbali di prova del……………….relativi alle prove per la determinazione della densità secca del
materiale impiegato per la realizzazione del piano di posa;
8) Verbali di prova del……………….relativi alla prove per la determinazione del modulo di
deformazione del materiale impiegato per la realizzazione del piano di posa mediante prova di carico
su piastra, al primo ciclo di carico nell’intervallo 0.05 MPa – 0.15 MPa;
9) E’ stata esaminata la dichiarazione da parte del Direttore dei Lavori che:
- ha confermato la chiusura di tutte le non conformità;
- ha riportato la descrizione di tutte le non conformità con il parere dello stesso
Direttore dei lavori sulla chiusura delle stesse;
10) ……….……………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
A.2.8 PROVE E CONTROLLI SULL’OPERA
A conferma della buona esecuzione dei lavori e della rispondenza dell’opera ai requisiti progettuali, il
sottoscritto Collaudatore Statico ha fatto eseguire le seguenti prove:
1) ……….……………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………….
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2) ……….……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
A.2.9 CONVALIDA DEI DOCUMENTI DI CONTROLLO QUALITA’ E DEL
REGISTRO DELLE NON CONFORMITA’
……………………
A.2.10 VALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI DURABILITA’ E DI
ISPEZIONABILITA’ DELL’OPERA
…………………….
A.2.11 CERTIFICATO DI COLLAUDO
Premesso e sottoscritto tutto quanto riportato ai precedenti punti e considerato che:
 che dall’esame del progetto dell’opera, dell’impostazione generale degli schemi di calcolo utilizzati
e delle azioni considerate, la progettazione è da ritenersi conforme alla vigente normativa;
 che le opere sono state eseguite in conformità al progetto;
 che le indagini geotecniche eseguite nelle fasi di progettazione e di costruzione hanno interessato
un volume significativo di terreno influenzato dall’opera e che sono da ritenersi conformi alla
vigente normativa tecnica emanata con D.M. 17 gennaio 2018;
 che i risultati dei controlli sui certificati di qualifica dei materiali provenienti da cava hanno dato
esito positivo;
 che i risultati dei controlli sui certificati delle prove effettuate dall’Appaltatore hanno dato esito
positivo;
 che i risultati dei controlli sui verbali delle prove fatte effettuare dal Direttore dei Lavori/Alta
Sorveglianza hanno dato esito positivo;
 che i controlli fatti eseguire hanno mostrato la buona esecuzione dei lavori e la rispondenza ai
requisiti progettuali;
il sottoscritto Collaudatore
CERTIFICA
che l’opera in questione è collaudabile e, in effetti, con il presente atto
COLLAUDA
ai sensi della legge no 1086 del 5/11/1971 e successive integrazioni e modifiche, il rilevato sito dalla
progressiva km … alla progressiva km … della linea … per l’uso in base al quale è stato progettato e
realizzato.
A norma delle leggi vigenti, il sottoscritto dichiara di essere iscritto con il n. …… all’Ordine degli
Ingegneri della Provincia di…….., con anzianità ……, e di non essere intervenuto nella progettazione,
direzione ed esecuzione delle opere collaudate.

Roma, ……

Il Collaudatore statico

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