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ANTROPOLOGIA CULTURALE 18/10/21

Iniziamo oggi a trattare del libro di Jared Diamond, il libro si intitola “Acciaio, Armi e
Malattia”, con il sottotitolo ironico di “Breve riassunto di 13 mila anni di storia dell’uomo”,
in vita fu un ornitologo, ma quando entro in contatto con gli indigeni della nuova Guinea se
ne interesso e così entro nel campo dell’antropologia pur rimanendo un ornitologo.
Attraverso questi studi e arrivo a comporre un'ipotesi, l’autore compie una riflessione
andando all’indietro; infatti, sappiamo che la storia fu dominata dal blocco euroasiatico, ma
quindi perché l’Eurasia ha dominato così tanto sul resto? Quindi si mette a riflettere su quali
siano le giustificazioni e le cause che hanno portato al predominio dei bianchi su tutto il
resto del mondo.
13.000 anni fa tutta la popolazione mondiale era sulla stessa linea di partenza, tutti erano
cacciatori e raccoglitori, ma quindi cosa è successo dopo? Cosa ha portato a questo abisso
tra le varie società? Prima andiamo a vedere la storia dell’evoluzione, ovvero il processo che
porta alla nascita dell’uomo partendo dalla scimmia, però tutto si è evoluto grazie ai piedi,
perché la storia dell’umanità è caratterizzata dal movimento.

Quindi la storia dell’uomo inizia con il nomadismo e si evolve fino a giungere al


sedentarismo; infatti, l’uomo inizia la sua storia come cacciatore e raccoglitore, attraverso
tecniche particolari, spostandosi l’uomo si sostentava, paradossalmente i cacciatori
raccoglitori stavano meglio rispetto che i contadini e avevano una dieta molto più variegata.
Circa un milione di anni fa, alcuni dei primi uomini si sposta verso l’Asia e poi da lì l’uomo
inizia a diffondersi “velocemente” in tutto il mondo. Nella mezzaluna fertile ovvero la
Mesopotamia, l’uomo si evolve da parassita a “lavoratore” dato che modifica e trasforma il
pianeta così, non necessità più spostarsi più per ricavare il cibo, l’agricoltura nasce
probabilmente secondo la teoria della latrina, ma in sintesi l’agricoltura nasce a causa di una
serie di osservazioni da parte degli uomini.
Anche le piante vengono domesticate (natura vicino a casa), infatti selezionando sempre e
solo le piante migliori, si è arrivati ad ottenere le piante che conosciamo adesso, in pratica
tutte le verdure che noi mangiamo esistono a livello selvatico, ma tramite questa
domesticazione si è potuto creare le piante che conosciamo. La mezzaluna fertile permette
la nascita dell’agricoltura dato che ben 32 delle 56 piante commestibili si trovavano li;
quindi, per chi è giunto li è stata una grande botta di culo.
Come detto prima l’agricoltura rende sedentari, e quindi si iniziano a realizzare i villaggi e
case ed abitazioni sempre più complesse, con la nascita dell’agricoltura si inizia ad
addomesticare gli erbivori, i quali erano attratti dai campi, così si avvia un processo di
domesticazione (domesticazione=rendere domestica la specie, addomesticare=domesticare
un simbolo animale) delle bestie, le quali in perenne contatto con l’uomo diviene
domestico. Quindi con il passare degli anni moltissimi animali vengono domesticati dagli
uomini
Dei 14 mammiferi domesticabili, 13 di loro vivevano in Eurasia, l’unico che non si è
sviluppato li era il Lama, e tutti gli altri chi più e chi meno ha aiutato e reso più semplice la
vita dell’uomo, prendiamo per esempio il cavallo, il quale fu il mezzo di trasporto per
eccellenza fino all’arrivo delle macchine.
Tutti gli animali domesticabili sono domesticabili, allo stesso modo, mentre gli animali non
domesticabili non sono domesticabili per modi diversi, ad esempio non ha senso
domesticare le tigri o i rinoceronti, inoltre è sato più facile e veloce domesticare gli animali
che vivono in branco; infatti, l’uomo deve solamente sostituirsi al capobranco per
controllare gli animali.
Con la nascita delle società sedentarie, abbiamo un incremento della produzione del cibo,
questo porta anche all’incremento della popolazione, inoltre nascono le prime
specializzazioni, e così i vari uomini si sviluppano in determinati ambienti, in questo modo gli
strumenti e le tecniche diventano sempre più fini ed efficaci. Quindi dalla specializzazione
nasce la società complessa, la quale si può originare solamente da una vita sedentaria e da
un sur plus di cibo.

Quindi è proprio il potere contadino che porta alla nascita delle prime piccole società, però il
potere contadino è assoggettato al potere dell’acqua, ed è qui che gli uomini del neolitico
iniziarono a realizzare numerosi modi per gestire e propagare l’acqua, da qui però nasce il
“gestore” dell’acqua dato che l’acqua è un bene comune di più villaggi, e così i vari gestori
dell’acqua si riuniscono e in questo modo si formano i vari stati. Al culmine dello stato
abbiamo il sovrano divino che viene così rispettato da tutti.
Con l’avvento dei primi stai e quindi dei primi grandi imperi, nascono anche le prime forme
di scrittura, in pratica in tutte le zone dove nasce l’agricoltura abbiamo la nascita della
scrittura, la quale inizialmente veniva utilizzata per tenere conto dei raccolti, poi come
sappiamo è andata ad evolversi fino ai giorni nostri.

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