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ANTROPOLOGIA CULTURALE 05/10/21

Il sesso a differenza del genere è un dato biologico/genetico, cioè è ciò che la natura ci ha dato,
potremmo dire che la maggior parte delle società umane differenzia tra maschio e femmina,
ovviamente tra i due sessi vi è una profonda differenza. è giusto dire però che ogni società,
costruisce e rende differenti i vari generi. Negli anni 70 sorgono i primi problemi legati
all'accudimento dei figli; infatti, una scrittrice statunitense capisce che questo è un problema storico
politico, dove l'uomo vede come naturale che sia la donna ad accudire i figli. Questa visione è dovuta
al fatto che gli uomini possedendo una forza superiore alle donne si occupava di lavorare mentre le
donne dovevano gestire i bambini ma ormai non esistendo più una società fondata sulla forza è
insensato relegare le donne a quel singolo compito.

Come detto alcune società pensano che esista un terzo genere, ovvero degli individui
tendenzialmente maschili che si vestivano da donna ed accompagnavano dei grandi combattenti,
anche in Alaska attraverso il culto dello sciamanesimo nasce un vero terzo genere che è proprio lo
sciamano stesso, il quale è esterno alla vita dei due sessi.

Il genere invece, è un prodotto generato dall'uomo è un cosiddetto fatto culturale, dato che implica
una scelta, ed è qualcosa che cambia, si evolve in base al periodo storico. Le scelte della nostra
sessualità non portano ad un cambiamento del nostro genere, però come sappiamo nelle specie
animali l'omosessualità non esiste perché gli animali puntano solo alla riproduzione, ma noi non
essendo degli animali come gli altri siamo in grado di concepire ed accettare l'omosessualità come
uno stile di vita.

Ancora oggi gli omosessuali cercano un posto all''interno della società, essi vogliono essere
riconosciuti dalla società ed avere diritti e doveri come gli altri, esistono anche individui che sono
indecisi sul loro genere e qui che nascono i problemi all'interno della società, quindi accettare se una
persona può scegliere a quale genere appartenere è complesso per la società, infatti richiede
moltissimo tempo e numerosi cambi generazionali. Gli occidentali però vanno a rendere più statici
queste separazioni tra i generi e i possibili cambiamenti, mentre nelle regioni del sud America questo
movimento del genere è molto più fluido e a volte ricade nel mondo naturale, l'uomo va quasi ad
animalizzarsi e diventa parte della natura. Per la maggior parte della storia umana gli omosessuali
vivono due vite diverse, una sul palco della vita dove vanno ad indossare una maschera per
nascondere il loro vero io, mentre nel backstage, nel loro privato tirano fuori il loro vero io.

Ricapitolando il SESSO è dato dalla natura e non viene criticato praticamente da nessuno, mentre il
GENERE viene influenzato dalla cultura, varia durante il tempo e cambia in base al paese nel quale ci
troviamo, la società costruisce lo stereotipo (o modello) il quale però è possibile infrangere
dall'individuo stesso.

Lo stereotipo va semplicemente a rendere la classificazione della società più semplice, lo stereotipo


serve anche indirettamente a classificare anche chi va al di fuori di essi, proprio perché fuoriesce da
questi stereotipi.

Anche nel linguaggio vediamo come gli omosessuali maschili vengano più malvisti rispetto alle donne
omosessuali, questo è dovuto dal fatto che agli uomini è affibbiato lo stereotipo che li mostra come
virili e la realizzazione dell'omosessualità distrugge così tanto questo stereotipo da rendere la loro
omosessualità inconcepibile per alcuni membri della società nella quale viviamo.

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