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I giochi per i bambini autistici non verbali o verbali sono attività che possano essere usate
per creare interazioni con altri bambini.
Molti bambini con autismo non sanno come giocare. Usano i giochi in modo non funzionale
e atipico ad esempio:
1. Allineano i giochi;
2. Fanno ondeggiare i giochi davanti ai loro occhi;
3. Fanno ruotare all’infinito le ruote delle macchinine o le parti mobili;
4. Rovesciano tutti i giocattoli che sono nelle scatole a ripetizione
Possiamo notare difficoltà nel gioco immaginativo: come il fare finta che qualcosa sia
qualcos’altro e difficoltà con abilità di comunicazione sociale: gran parte dei giochi
richiedono la capacità di leggere le intenzioni e le emozioni degli altri, capire quando le
regole cambiano o scendere a compromessi quando è necessario. Queste sono tutte abilità
che possono essere difficili da imparare per i bambini con autismo.
Il tempo libero di questi bambini è spesso difficile da occupare per molti genitori o insegnanti
che si ritrovano molte volte in difficoltà nella gestione di comportamenti stereotipati e ripetitivi
e l’aderenza a routine rigide che emergono anche durante i giochi (Kanner, 1943)
Ozonoff e colleghi (2008) hanno confrontato, infatti, il gioco di esplorazione degli oggetti dei
bambini con e senza autismo e hanno riscontrato che i bambini autistici mostravano una
maggiore tendenza a ruotare gli oggetti e una loro esplorazione visiva insolita, questo tipo di
approccio ai giochi li porta a perdere opportunità di nuove esperienze e allontanare
potenziali compagni di gioco (Charlop et. al, 2019), oltre che a rendere più difficile per
l’adulto inserirsi nel gioco.
I prerequisiti alla base della competenza di gioco che vanno sviluppati sono:
1. Collaborazione
2. Attenzione
3. Imitazione
4. Motivazione
Giocare, proprio come imparare a parlare, leggere o lavarsi i denti, è un’abilità e come tale
può essere insegnata se viene scomposta in ogni sua piccola componente, rinforzata e
molto praticata.
Importante è capire le preferenze del bambino (cosa stimola la sua attenzione e il suo
interesse),per orientarci nella scelta di giochi per bambini autistici non verbali possiamo
andare a individuare quale sia l’area sensoriale maggiormente “preferita” dal bambino:
I GIOCHI
Questi giochi sono selezionati in base alla possibilità di alcuni di essi di essere “motivanti”
rispetto ad alcune caratteristiche dell’autismo e alla possibilità che essi danno di stimolare
varie abilità che vedremo insieme nello specifico
LE BOLLE DI SAPONE
Le bolle di sapone sono un tipo di gioco utile a stimolare:
1. le richieste verbali (vocali o con CAA) (“soffia”, “voglio le bolle”, “fai una bolla
grande”, “fammi tante bolle”, solo quando il bambino fa la richiesta soffierò le bolle –
potrebbe essere inizialmente necessario guidare la richiesta con un prompt verbale
totale “dici: soffia!” …)
2. la sintonia emotiva tra te e il tuo bambino
3. il contatto oculare (solo quando il bambino contatta il mio sguardo soffierò le bolle)
SABBIA/SABBIA CINETICA
Per i bambini con delle preferenze tattili, i giochi con la sabbia sono ottimi momenti di svago.
La sabbia potete metterla in una sabbiera esterna, ma potete anche crearla a casa con la
farina, l’amido di mais e l’olio vegetale o acquistare la sabbia cinetica in un negozio di
giocattoli o in internet.
Questo gioco permette di sviluppare abilità fino-motorie, di imitazione di azioni come
scavare, nascondere e cercare piccoli oggetti, fare castelli o creare formine di vari tipi, i
bambini possono così stimolare l’immaginazione e la loro creatività anche grazie alla vostra
partecipazione attiva.
PALLONCINI
I palloncini di vari tipi o forme sono ottimi alleati nel gioco a due con i bambini autistici non
verbali. Possiamo gonfiarli solo quando otteniamo il contatto oculare, e soprattutto
continuare a soffiare solo se il contatto oculare rimane sostenuto mettendoci davanti al
bambino e cercando di rimanere all’altezza del suo sguardo.