Sei sulla pagina 1di 6

Bambini

da 0 a 4 anni ed esposizione agli schermi

Trascrizione del video su YouTube di Anna-Lise Ducanda e Isabelle Terrasse

https://www.youtube.com/watch?v=9-eIdSE57Jw

Siamo due medici della Protezione Materno Infantile la dott.ssa Isabelle Terrasse e io, Anna-Lise
Ducanda, che abbiamo preso liniziativa di fare questo video per allertare i genitori, i professionisti
e gli enti pubblici, sulle conseguenze gravi di tutti gli schermi sui bambini da 0 a 4 anni, e in
particolari i Disturbi che assomigliano molto ai Disturbi dello Spettro Autistico. Le nostre
constatazioni derivano dalla nostra pratica quotidiana. I medici della PMI effettuano delle
consultazioni gratuite per bambini da 0 a 3 anni, e in certi territori visite mediche in scuole
dellinfanzia a bambini di 4 anni.

Negli ultimi 5 anni gli insegnanti ci chiedono sempre di pi di vedere bambini che presentano
ritardi nello sviluppo, disturbi del comportamento e Disturbi dello Spettro Autistico: bambini chiusi
nel loro mondo, indifferenti a ci che li circonda e che spesso non reagiscono al loro nome, cosa
che i bambini dovrebbero fare a 9 mesi, che non giocano con gli altri, che non parlano o parlano in
ecolalia, cio il bambino ripete parola per parola una domanda che gli si pone. Bambini che non
comprendono una semplice consegna, inibiti, che non si muovono, o al contrario molto agitati, che
scappano, gettano tutto per terra, bambini intolleranti alla frustrazione, se si dice loro no, urlano
e si buttano a terra. Talvolta sono aggressivi, mordono, picchiano, graffiano, hanno dei
comportamenti non adattati, agitano le mani come se fossero ali, guardano in modo fisso una
luce, un vetro, giocano sempre con lo stesso giocattolo, quello che si chiama stereotipie.

Ora la triade:

- disturbi della comunicazione

- disturbi della relazione sociale

- e stereotipie

la definizione di ci che si chiama Disturbi dello Spettro Autistico o Disturbi Invasivi dello
Sviluppo.

Su 500 bambini della stessa et nella mia citt, le scuole mi segnalano tutti gli anni allincirca 25
bambini che hanno questo quadro, cio 1 bambino su 20. Ricevo i bambini in consultazione coi
genitori se possibile per unora, durante la quale osservo il bambino e gli faccio semplici test.
Gioca in sala dattesa? Reagisce al suo nome quando lo chiamo? Riesco a incrociare il suo sguardo
quando gli parlo? Sa rispondere a una consegna semplice come Dai il giocattolo a pap?. Sa
rispondere al test del linguaggio ERTL 41 calibrato per i bambini di 4 anni? Sono due bambini che si
preparano per andare a scuola e noi gli poniamo delle domande, alcuni bambini non guardano
nemmeno il foglio. Faccio questa domanda: Che fa la bambina?, il bambino risponde Che fa la
bambina?, questa ecolalia, oppure Di chi sono le scarpe blu?, il bambino risponde
Daccordo, questo un rispondere in maniera tangenziale. Dopo aver escluso la sordit, cerco di
comprendere, interrogo in dettaglio i genitori sulle abitudini di vita del bambino: tra 0 e 3 anni,
come occupa le sue giornate, come stato accudito? E ora ? Che fa a parte la scuola?

Pongo in modo molto preciso la domanda sugli schermi.

unabitudine lasciare in permanenza la TV accesa a casa? Se s, da quando nato il bambino? Il


bambino la guarda o ci gioca vicino senza guardarla o tutte?

Al bambino piace prendere il telefono di mamma e gioca sul tablet di pap ? Ha un suo tablet per
guardare dei cartoni animati ? Per fare dei giochi educativi? Usa altri schermi come il computer,
la Play Station, i videogiochi del fratello?

Annoto il numero totale di ore trascorse al giorno davanti allo schermo, a settimana, nei fine
settimana, prima dei 3 anni e a 4, e li sommo su una lavagna. Il rilevamento inequivocabile: i
bambini di 3-4 anni con grandi difficolt che ci segnalano le scuole sono quasi tutti fortemente
esposti allo schermo da 6 a 12 ore al giorno, fanno poco o niente giochi dimitazione e in ogni
modo li abbandonano a vantaggio dello schermo. Questo delle volte anche in assenza di problemi
sociali o familiari. Ma gli schermi non sono dei giocattoli come gli altri.

Ricordiamo come si sviluppa il cervello del bambino. Il cervello dei bambini non pu svilupparsi
che manipolando i giocattoli con le mani, che lo tocchi con la bocca ed esplori il suo ambiente
reale. Per esempio con i cubi, egli cerca dincastrare i cubi, uno sullaltro, poi un cubo cade, lui
ricomincia adattando il suo gesto. O manipola una palla, si rende conto che rotonda, che quando
si appoggia sopra si deforma, che ha una certa grandezza, che ha dei buchi. Quando la lancia va
verso il muro, il cervello analizza gli effetti di questi gesti sugli oggetti reali ed una delle
condizioni attraverso cui il cervello stabilisce delle connessioni cerebrali e si sviluppi. Il cervello del
bambino non si sviluppa senza il tatto. Invece la successione di flash luminosi e sonori molto rapidi
degli schermi capta lattenzione involontaria del bambino, che ha difficolt a staccarsene e a fare
altro. Pu restare delle ore fissato allo schermo, cosa che ostacola lesplorazione dellambiente
reale attraverso il tatto e allo stesso tempo lo isola dallambiente umano indispensabile per la
comunicazione e il linguaggio. In effetti il bambino non pu sviluppare il linguaggio che se una
persona si rivolge a lui, lo guarda, gli dice tu, e gli parla di ci che sta facendo. Per esempio se un
genitore dice a suo figlio guardandolo Nathan, vieni ti aiuto a metterti il cappotto e poi usciamo
fuori tutte due mentre lo aiuta a mettersi il cappotto e uscendo con lui, la frase acquista senso e
il bambino impara cosa vuol dire, perch lo fa allo stesso tempo. Se un bambino ascolta
esattamene la stessa frase in un cartone animato, che non si rivolge affatto a lui Vieni, ti aiuto a
metterti il cappotto e poi usciamo fuori tutte due, questa frase solo una successione di termini
che scivola su di lui e non acquista alcun senso. Non impara cosa significano queste parole. Se il
bambino gioca accanto alla televisione accesa, ma sembra non guardarla, interrompe
continuamente il suo gioco di manipolazioni per gettare unocchiata alla televisione, e non impara
dal gioco che fa. La confusione e il rumore della televisione, lo isolano di pi, e per lui le parole non
servono a comunicare.
Peraltro gli schermi non permettono due cose essenziali alla comunicazione: lo sforzo e la
frustrazione. Inoltre questi flash luminosi e sonori irregolari che provengono dallo schermo, non
sono n prevedibili, n rassicuranti, e generano nel bambino delle emozioni e delle angosce che
non sa gestire. Tutto questo pu provocare nel bambino dei comportamenti aggressivi e violenti.
Sempre di pi ci sono bambini che al nido e alla scuola dellinfanzia picchiano e mordono. Questo
accade se vedono cartoni animati, ma aumenta se il programma non adatto (il telegiornale, film
per adulti).

Noi vediamo in consultazione, dei bambini tesi, che piangono molto senza cause mediche, n
psicologiche e che si pacificano miracolosamente quando i genitori spengono la TV. Inoltre gli
schermi hanno un grande potere di dipendenza, a poco a poco il bambino non sa farne a meno e li
reclama sempre di pi. Se i genitori cercano di toglierlo, lui pu andare in gran collera, urla, si
rotola a terra, pu battere la testa contro il muro. La reazione molto pi violenta che se gli si
toglie un qualsiasi altro giocattolo. Questo complica lo stop allo schermo. Spesso i genitori trovano
come unica soluzione di rimetterlo davanti allo schermo. Gli schermi per pi ore al giorno
impediscono al cervello di svilupparsi e generano dei disturbi di comportamento e di relazione.
Come siamo arrivati qui? Da qualche anno la rivoluzione digitale si invitata a casa delle famiglie
con 10-15 schermi per abitazione. La televisione uno schermo sempre pi grande e simpone nel
salone. accesa tutta la giornata dal mattino, talvolta nelle stanze da letto, la cucina. I canali si
sono moltiplicati e alcuni si sono specializzati per ragazzi o bambini. Sempre di pi i bambini e i
genitori stanno sui loro schermi, cosa che limita in modo considerevole gli scambi soprattutto coi
piccoli da 0 a 4 anni che hanno tanto bisogno che si parli loro. I produttori di strumenti digitali
lhanno capito bene: il nuovo mercato quello dei bambini. Vediamo infatti nei cataloghi di
giocattoli delle televisioni, dei computer, dei tablet creati proprio per bambini da 6 mesi in su: i
migliori giochi educativi! I giocattoli con lo schermo sostituiscono sempre di pi gli altri giocattoli,
e dal 2014 il tablet il n 1 dei giochi venduti. I genitori non pensano di far male, credono che lo
schermo calmi i bambini, li renda bravi e consenta di fare tutto quello che devono fare. I genitori
pensano anche che il bambino apprenda con i video, con i giochi sul tablet, le applicazioni
telefoniche, le reti televisive dedicate ai bambini, perch i bambini ripetono le lettere, i numeri, le
forme in italiano [N.d.T. francese, nel testo originale] e anche in inglese. Ma tutto ci non significa
nulla per il bambino che non parla ancora, lui ripete senza apprendere e queste parole non hanno
alcun senso per lui. Incontriamo bambini che contano fino a 100, ma se gli chiediamo dammi 2
cubi, sono incapaci di rappresentare ci che 2 rappresenta. A 3-4 anni lesposizione massiccia agli
schermi provoca nei bambini dei disturbi che sono molto simili a quelli dellautismo. Ricevo dei
bambini diagnosticati autistici dallospedale, ma i cui sintomi scompaiono dopo un mese di
arresto delluso degli schermi.

I bambini che vediamo non riescono a sviluppare una vita sociale normale, ad acquisire
apprendimenti scolastici, e vengono considerati handicappati. Altri bambini non hanno disturbi
relazionali, di contatto, ma hanno gravi ritardi. Per esempio questi due disegni di figure umane,
richiesti a dei bambini di 4 anni: qui quello di un bambino poco esposto agli schermi, qui quello di
un bambino che ha 3 mesi di pi e che molto esposto agli schermi.
Il loro disturbo impone alle scuole di chiedere un AVS, un Aiuto di Vita Scolare, un sostegno
scolastico, una persona assunta e pagata dalla scuola per occuparsi di loro oltre allinsegnante,
perch non fanno niente senza una persona accanto e si mettono in pericolo o mettono in pericolo
gli altri. NellEssonne le richieste si sono triplicate negli ultimi 5 anni, le attese si allungano e delle
volte occorrono 9 mesi per avere un insegnante di sostegno. Alcuni bambini non sono scolarizzati
e la scuola non pu accoglierli senza il sostegno perch fuggono, picchiano e gettano tutto per
terra.

Notiamo inoltre che i bambini escono sempre di meno e non vanno a giocare nei parchi. Ogni anno
noi chiediamo dei bilanci ospedalieri per tutti i bambini con segni autistici e oramai esploriamo
tutti la pista degli schermi, perch quasi tutti i bambini che vediamo hanno una forte esposizione
agli schermi dalle 6 alle 12 ore al giorno, talvolta dalla nascita col televisore acceso nel salone. La
nostra prima prescrizione e raccomandazione di dire ai genitori di limitare lesposizione dei
bambini a 1 ora massimo al giorno a qualsiasi tipo di schermo. molto difficile perch i genitori
vogliono vedere la tv e guardano spesso sugli schermi e anche i bambini, ma il carattere additivo
degli schermi provoca delle grandi crisi quando sinterrompono. Queste crisi possono durare pi
giorni, pi weekend prima che il bambino si pacifichi, si calmi e si metta a giocare come non ha mai
fatto prima e il suo sviluppo cerebrale possa riprendere normalmente. Bisogna cambiare tutte le
abitudini familiari e coinvolgere i fratelli e le sorelle maggiori e talvolta anche i nonni e sopportare
le crisi del bambino dai 3 ai 5 giorni, ai 2, 3 weekend. Non sempre possibile e certe situazioni
necessitano un certo sostegno ai genitori, un aiuto educativo che pu prendere pi forme: TISF,
Tecnico dInserzione Sociale e Familiare (assistenti sociali), Dispositivo di Successo Educativo, Aiuto
Educativo a Domicilio o altro. Un SESSAD, Servizio di Educazione Speciale e di Cure a Domicilio,
molto utile per apportare stimolazione ludica e pedagogica al bambino, ma bisogna attendere
dagli 1 ai 2 anni. Quando i genitori giungono a limitare luso degli schermi a 1 ora al giorno, soli o
con aiuto, i disturbi e i segni autistici scompaiono miracolosamente o diminuiscono moltissimo. In
un mese i progressi sono spettacolari, soprattutto se vi associamo dei giochi dimitazione, una
fattoria con degli animali, una casa con dei personaggi, una cucina, un garage, delle bambole. Noi
consigliamo ai genitori di giocare coi loro bambini, almeno allinizio. Quello che anche molto
importante di parlare sempre al bambino, di verbalizzare quello che fa, quello che si fa con lui,
ti tolgo la maglia, dammi il piede per metterti la scarpa, hai mangiato bene oggi e ora andiamo a
passeggio, ecc.. Consigliamo anche leliminazione di giocattoli parlanti che ripetono cifre e lettere
dellalfabeto in italiano e in inglese, ma che non ha alcun senso per il bambino, anzi lo allontanano
dal linguaggio. I progressi sono davvero folgoranti! I comportamenti violenti e aggressivi, se non
c altra causa a parte gli schermi, cessano in qualche giorno, i bambini si calmano.

ovvio che alcuni casi necessitano di un parere medico, una presa in carico psicologica, delle volte
di altre cure, ma non tutti, e in ogni modo non la prima cosa da fare.

Davanti a ogni bambino in gran difficolt bisogna porre prima di tutto la domanda sugli schermi.
Se 1 mese dopo linterruzione degli schermi, il bambino non ha fatto alcun progresso, allora
bisogna chiedere un parere medico. Per un appuntamento allospedale i genitori devono
attendere 12 mesi, e 6 per fare un esame, lasciando la famiglia nello smarrimento totale e con un
bambino che sta male. Per un aiuto psicologico al CMP o al CMPP2, bisogna attendere dai 9 ai 12
mesi, 2 anni per il logopedista, sapendo che nella maggior parte delle situazioni un aiuto
educativo di cui i genitori hanno bisogno: per limitare gli schermi, accompagnare i genitori ad
accompagnare i bambini a fare giochi adatti a loro. Incontriamo genitori esauriti che non sanno
farci e che chiedono aiuto. Per questo auspichiamo la creazione di scuole di genitori. Nellattesa,
per i genitori che guardano questo video:

- spegnete quanto pi potete la tv se vostro figlio, che ha meno di 4 anni, nel salone e la guarda
o che ci gioca vicino senza guardarla;

- la mattina non accendete la tv, altrimenti vostro figlio adotter lo stesso atteggiamento passivo
che ha davanti lo schermo televisivo;

- non date il vostro cellulare a vostro figlio, metteteci un codice daccesso;

- non regalategli un tablet per Natale o il suo compleanno, almeno fino a 6 anni, questo gioco non
gli offre niente se non delle crisi quando dovete toglierglielo di mano;

- leggetegli dei libri, dategli dei giochi di manipolazione, dei giochi dimitazione: la fattoria, la
cucina;

- portatelo a fare una passeggiata;

- autorizzatevi a dirgli no sin da piccolissimo, si calmer in pochi minuti, e non vi amer meno per
questo;

- lasciate che se la sbrogli da solo e se non ci riesce incoraggiatelo, ma non lo fate al posto suo.

Solo cos lo aiuterete a crescere. Parlategli di tutto quello che voi fate e di quello che fa lui, e di
preferenza nella vostra lingua materna. Nella vostra lingua saranno dei rapporti molto pi ricchi
che gli trasmetterete e quando lui avr imparato e strutturato la vostra lingua materna, allora
potr pi rapidamente imparare litaliano a scuola.

Laumento esponenziale dei Disturbi di Spettro Autistico riguarda tutti i paesi ricchi ed
esclusivamente i paesi ricchi. Forse perch i paesi pi poveri non sono stati ancora invasi dal
digitale e dagli schermi? Poniamo la domanda perch notiamo che molti dei nostri piccoli pazienti3
migliorano miracolosamente ritornando da un soggiorno in Africa di pi settimane. Si tratta di
una grande sfida della Sanit Pubblica relativa ai bambini dei paesi sviluppati che costa milioni di
euro alla societ (esami medici di 5 giorni, diversi esami come la risonanza magnetica cerebrale o
test genetici, MPDH4, AVS, sostegno, aiuto educativo, ASL, logopedista, centri specializzati, centri
per handicappati), e per ogni famiglia coinvolta un dramma umano e familiare dal costo
inestimabile.

Questo fenomeno riguarda sempre di pi fratelli e sorelle, forse perch crescono tutti con gli stessi
schermi? Per la Francia non disponiamo di alcuna statistica affidabile, ma negli USA il CDC, Centro
per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, fornisce delle cifre. Nel 1975, stranamente dopo
larrivo della televisione, la curva dei disturbi autistici comincia ad aumentare con 1 bambino
autistico su 5000, nel 1995, 1 bambino autistico su 500, nel 2005, 1 bambino autistico su 166, e
ultime cifre del 2014, 1 bambino autistico su 68. Un aumento del 600% in ventanni. Nel 2016,
nella mia citt 1 bambino su 20 ha disturbi nella relazione.

Si capito. tutto lavvenire della nostra societ che in gioco. Invitiamo giornalisti e
telegiornalisti a venire a studiare e filmare, con laccordo dei genitori ovviamente, i nostri piccoli
pazienti con Disturbi dello Spettro Autistico, poi la loro trasformazione dopo un mese
dallinterruzione delluso degli schermi. Invitiamo dei ricercatori per degli studi seri sul legame fra
lesposizione massiccia agli schermi e Disturbi dello Spettro Autistico. La nostra pratica quotidiana
va in questa direzione ogni giorno. Ci sono molti genitori gi daccordo per testimoniare. una
corsa contro il tempo per migliaia di bambini colpiti attualmente o che lo saranno negli anni a
venire. Linformazione dei genitori e il cambiamento delle abitudini familiari possono trasformare
il futuro di migliaia di bambini in Francia e forse laumento della violenza in adolescenza. Noi
cerchiamo dorganizzare degli incontri e della formazione con diversi partner, Consiglio Superiore
dellAudiovisivo (CSA), Pubblica Istruzione, lavoratori sociali, medici, assistenti allinfanzia, tutti i
professionisti dellinfanzia, deputati, enti pubblici, CAF5, associazioni, genitori, e molti altri ancora.
Siamo pronti a lavorare con quanti sono interessati al fenomeno e non sono pochi. Il CSA ha
appena fatto una campagna per sconsigliare la tv prima dei 3 anni, ma sono tutti gli schermi che
occorre allontanare dai bambini da 0 a 4 anni. Vogliamo allertare La Suprema Autorit della Salute,
il Ministero della Salute e gli altri Ministeri, dellIstruzione, degli Affari Sociali, della Famiglia,
dellinfanzia e dei Diritti delle donne. Sappiamo che provocheremo molte reazioni. Siamo pronti a
confrontarci e a lavorare con voi. nostro dovere condividere le nostre osservazioni. Grazie per
averci seguito.

Traduzione Rosa Armellino


1
ERTL 4, Epreuve de Reprage des Troubles du Langage 4 ans di B. Roy , Ch. Maeder e e Franois Alla.
Test per lindividuazione dei disturbi del linguaggio a 4 anni creato da due logopedisti e un medico
specializzato in epidemiologia.
2
N.d.T. In Francia sigle per Centro Medico Psicologico e Centro Medico Psico-Pedagogico
3
N.d.T. Qui le autrici si riferiscono ai bambini che ritornano per alcuni periodi di vacanza nei paesi dorigine
dei loro genitori emigrati dallAfrica.
4
MPDH sigla per Maisons Dpartementales du Handicap, Centri Regionali per lHandicap.
5
CAF il Centro di Allocations Familiale che svolge funzioni simili per certi aspetti al nostro INPS.

Potrebbero piacerti anche