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La bella e la bestia 

(titolo francese: La belle et la bête) è una famosa fiaba europea, diffusasi in


molteplici varianti, le cui origini potrebbero essere riscontrate in una storia di Apuleio, contenuta
ne L'asino d'oro (conosciuto anche come Le metamorfosi) e intitolata Amore e Psiche[1]. La prima
versione edita fu quella di Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, pubblicata in La jeune
américaine, et les contes marins nel 1740. Altre fonti, invece, attribuiscono la ricreazione del
racconto originale a Giovanni Francesco Straparola nel 1550. Un racconto che potrebbe essere
stato ispirato da una storia vera avvenuta sulle sponde del lago di Bolsena, in provincia di Viterbo[2],
nel personaggio di Petrus Gonsalvus. La versione più popolare è, tuttavia, una riduzione dell'opera
di Madame Villeneuve pubblicata nel 1756 da Jeanne-Marie Leprince de Beaumont nel Magasin
des enfants, ou dialogues entre une sage gouvernante et plusieurs de ses élèves. La prima
traduzione, in inglese, risale al 1757.[3]
Numerosi sono gli adattamenti e le trasposizioni di questa fiaba conosciuti in tutta Europa.[4] In
Francia, per esempio, nel 1771 fu scritta da Marmontel e composta da Grétry la versione lirica de La
bella e la bestia, basata sulla storia di Mme Leprince de Beaumont e dal titolo Zémire et Azor, che
riscosse enorme successo anche nell'Ottocento.[5]

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