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Una delle caratteristiche principali del testo poetico è l’uso delle figure retoriche:
tecniche, espedienti, accorgimenti formali e stilistici che consentono al poeta di
creare immagini insolite, originali e di conferire al suo discorso particolare vivacità,
ricchezza ed espressività.
Le figure retoriche si possono classificare in tre grandi categorie:
figure di suono, che riguardano il modo in cui vengono combinati i suoni delle
parole;
figure di ordine, che riguardano l’ordine, la disposizione delle parole nelle frasi;
produrre il suono, il rumore o il verso della cosa o dell’animale che si vuole in-
dicare, non solo con il significato della parola stessa, ma anche con la sua
«forma»:
Il tuo trillo sembra la brina
che sgrigiola, il vetro che incrina
tr, tr, trr, terit, terit.
DI RIMA IN RIMA
(Emily Dickinson)
È un ritratto di te a trent’anni
(Attilio Bertolucci)
Di me medesmo meco mi vergogno
(Francesco Petrarca) tornavano le rondini nei nidi
(Anna Achmatova)