13/19 nov 2020 n. 1384 • anno 28 internazionale.

it 4,00 € In cerca
Ogni settimana Chimamanda Attualità Reportage di fortuna
il meglio dei giornali Ngozi Adichie Speranze e dubbi Il treno Internazionale
di tutto il mondo Pronto soccorso sul nuovo vaccino di Nazem storia
In edicola
In cerca
di fortuna
L’emigrazione italiana
dall’ottocento
a oggi sulla stampa di
tutto il mondo

Per alcuni è troppo

moderata, per altri un
simbolo di cambiamento.
Di sicuro la nuova
vicepresidente degli Stati
Uniti avrà un ruolo
importante nei prossimi
quattro anni

Il potere di
Kamala Harris In allegato
un supplemento
con le prime pagine
sulla vittoria di
Joe Biden
ART 1, 1 DCB VR • AUT 8,20 € • BE 7,50 €

D 10,00 € • PTE CONT 7,00 € • E 7,00 €

C H 8 , 2 0 C H F • C H C T 7, 7 0 C H F
SETTIMANALE • PI, SPED IN APDL 353/03
13/19 novembre 2020 • Numero 1384 • Anno 28
“In Siria un treno è molto più che un treno.

Sommario È politica”
ANA VAN ES A PAGINA 64

La settimana IN COPERTINA
13/19 nov 2020 n. 1384 • anno 28 internazionale.it 4,00 € In cerca
Ogni settimana Chimamanda Attualità Reportage di fortuna
il meglio dei giornali Ngozi Adichie Speranze e dubbi Il treno Internazionale
di tutto il mondo Pronto soccorso sul nuovo vaccino di Nazem storia
In edicola
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Il potere di Kamala Harris

di fortuna
L’emigrazione italiana
dall’ottocento
a oggi sulla stampa di
tutto il mondo

Invisibili
Per alcuni è troppo

La futura vicepresidente degli Stati Uniti sarà una donna nera figlia di
moderata, per altri un
simbolo di cambiamento.
Di sicuro la nuova
vicepresidente degli Stati
Uniti avrà un ruolo
importante nei prossimi
quattro anni

immigrati. Troppo moderata per alcuni, simbolo di cambiamento per

Kamala Harris altri. Di sicuro avrà un ruolo centrale nei prossimi quattro anni
Il potere di

(p. 42). Foto di Daniel Acker (The New York Times/Contrasto)

In allegato
un supplemento
con le prime pagine
sulla vittoria di
Joe Biden

SETTIMANALE • PI, SPED IN APDL 353/03

ART 1, 1 DCB VR • AUT 8,20 € • BE 7,50 €
C H 8 , 2 0 C H F • C H C T 7, 7 0 C H F
D 10,00 € • PTE CONT 7,00 € • E 7,00 €
Giovanni De Mauro
È stato un periodo impegnativo per “una ATTUALITÀ SPAGNA POP
donna”: è stata nominata alla guida della 20 Speranze e dubbi 52 Nella trappola 102 Pronto soccorso
banca centrale giapponese, di Facebook in sul nuovo vaccino della politica Chimamanda
Africa, di una squadra di pompieri in New Scientist Expresso Ngozi Adichie
Francia, dell’università Ca’ Foscari di 22 Le scuole europee 106 Lo sport
BRASILE
Venezia, è stata eletta perfino alla resistono al virus d’alto livello
El País 58 L’esempio solidale Thomas Gunzig
vicepresidenza degli Stati Uniti. Una pagina
di Paraisópolis
satirica di Wikipedia segnala le volte in cui,
CAUCASO El País Semanal SCIENZA
sui mezzi d’informazione di tutto il mondo,
26 La pace di Putin 109 Il cervello
nel titolo di una notizia si parla SIRIA
in Nagorno gioca sempre
genericamente di “una donna” senza farne
Karabakh 64 Il treno di Nazem d’anticipo
il nome. “Dopo anni di silenzio, le conquiste De Volkskrant
The New Times The Conversation
delle donne sono rese invisibili
dall’espressione ‘una donna’. Non SCIENZA
AMERICA CENTRALE ECONOMIA
riusciamo a sapere chi ha fatto cosa, e non 28 Il Guatemala 72 I dati contro E LAVORO
siamo quindi in grado di dare a queste affronta il covid-19 114 Pechino mette
donne il giusto riconoscimento”, spiega due emergenze New Scientist un freno
l’attivista Sherine Deraz. Quando ci si fa Plaza Pública alla tecnofinanza
PORTFOLIO
caso la prima volta, si comincia a notare Financial Times
“una donna” dappertutto. “Una donna” ha ETIOPIA 78 Un’infinita
30 Abiy Ahmed avventura
tante nazionalità, molte professioni e Cultura
infrange le sue Alessandra
infinite competenze. Ma non sono solo
promesse in Tigrai Sanguinetti 92 Schermi, libri,
belle notizie quelle che la riguardano: in
musica
Italia “una donna” muore ogni due giorni, Financial Times RITRATTI
uccisa dal marito o dal compagno. 85 Andreou Sotiris.
AUSTRALIA Le opinioni
“Nessuno scriverebbe in un titolo ‘Un uomo L’ultimo taglio
eletto presidente di’, sarebbe ridicolo”,
33 Canberra 16 Domenico Starnone
inquina ancora The Attic
spiega Marlène Coulomb-Gully, 92 Giorgio Cappozzo
e rimane sola
dell’università di Tolosa. “Questo perché le GRAPHIC 94 Goffredo Fofi
The Straits Times JOURNALISM
donne sono trattate come se avessero una 96 Giuliano Milani
qualità specifica, mentre gli uomini sono 88 Cartoline
LE OPINIONI 100 Pier Andrea Canei
visti come se avessero una qualità da Iquitos
38 Il prossimo Trump Zéphir
universale”. “Una donna” finisce nei titoli potrebbe essere Le rubriche
spesso involontariamente, per pigrizia o peggio VIDEOGIOCHI
8 internazionale.it
sciatteria di chi i titoli li scrive (ed è capitato Bhaskar Sunkara 90 La guerra
anche a Internazionale). Ma a volte serve a 16 Posta
40 I palestinesi dei bottoni
sottolineare la novità. “Così facendo, però, 19 Editoriali
si ammalano Libération
si rischia di rafforzare l’eccezionalità nelle carceri 24 Il covid-19 in cifre
internazionale.it/sommario

dell’evento in un mondo dominato dagli israeliane 119 Strisce

uomini, e al tempo stesso di rendere la Amira Hass 121 L’oroscopo
persona invisibile”, fa notare Benjamin 122 L’ultima
Dodman di France24. “Evidenziare il ruolo
delle pioniere può avere un’utilità
educativa, purché sia accompagnato da un
esame della natura sistematica delle Il nuovo
discriminazioni di genere che spieghi Internazionale Internazionale pubblica in
perché l’attesa di una donna è stata così Kids esclusiva per l’Italia gli articoli
lunga”, aggiunge Coulomb-Gully. u è in edicola dell’Economist.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 7

 Online
Internazionale.it
Attualità
THE ECONOMIST
Il vaccino è l’inizio della
fine della pandemia
In attesa dei dati sulla sua
efficacia, bisogna pensare a
come distribuirlo rapidamente
alle persone giuste.
ANNALISA CAMILLI
La rabbia e la lotta dei rider
durante l’emergenza
Il loro lavoro è precario e senza
garanzie. Perché i fattorini
DR
scioperano da giorni in tutta
Italia.
CLAUDIA GRECO (AGF)
Milano, 4 novembre 2020
Newsletter
Internazionale ha cinque
newsletter. Una quotidiana
riservata agli abbonati, con le
notizie più importanti
dall’Italia e dal mondo.
Una settimanale, per tutti,
con una selezione di articoli
del sito. E altre tre newsletter
settimanali: Americana,
sugli Stati Uniti, In Asia, con
notizie dall’Asia e dal Pacifico
e Musicale, sul mondo
della musica.
Questi articoli
Per ritrovare rapidamente
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8 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Video Articoli più letti
1
Donald Trump non
accetterà mai la sconfitta
2
Quando e come finisce
una pandemia
3
Cosa prevede il nuovo
dpcm
Una scelta vincente contro l’eroina
Dal 2001 il Portogallo non considera più reato il possesso e il 4
consumo di droghe. I critici prevedevano un aumento della tossi- Il mondo di QAnon.
codipendenza, invece l’esperimento ha funzionato. Il primo epi- Prima parte
sodio di Stato alterato, una serie di video della Folha de S.Paulo
sugli effetti delle politiche sulle droghe nel mondo. 5
Ci si può fidare di questi
Stati Uniti?
Punti di vista
CLAUDIA DURASTANTI
Quattro anni per
MICHELE COLUCCI
La storia
Cultura
ricostruire gli Stati Uniti dell’immigrazione GIOVANNI ANSALDO
Joe Biden e Kamala Harris a Roma Lana Del Rey
dovranno affrontare i problemi L’immigrazione è un punto di vuole amare come
che Trump ha esasperato, dal vista inedito con cui rileggere lo una donna
razzismo alle disuguaglianze. sviluppo storico della città. Il nuovo singolo della
cantante mette a segno una
melodia come sempre di
prima qualità.
Memorabili
FOTOGRAFIA
HENRIK SORENSEN (GETTY)
L’altrove di Teju Cole
Per cinque anni lo scrittore e
fotografo ha visitato la
Svizzera, che è diventata
per lui un’ossessione.
DANIELE CASSANDRO
La favola invernale di
Sophie Ellis-Bextor
Da disco diva a eroina
romantica: la reinvenzione
di Sophie Ellis-Bextor con Ed
Harcourt.
Buona fortuna GIOVANNA D’ASCENZI
La seconda vita di Death
All’inizio tutti pensano a uno scherzo. Poi scatta la paura: di mori- in the making
re, di essere rapiti. Alla fine arriva il fuoristrada. Come si vive do- La nuova edizione del libro di
po aver vinto 60 milioni di euro. L’articolo di Frédéric Potet, Robert Capa e Gerda Taro
dall’archivio di Internazionale. sulla guerra civile spagnola.
Immagini
Comincia la festa
New York, Stati Uniti
7 novembre 2020

Dopo che è stata annunciata la vittoria

di Joe Biden alle elezioni presidenzia-
li, il 7 novembre, migliaia di persone
hanno festeggiato in tutti gli Stati Uni-
ti. Anche i sostenitori del presidente
Donald Trump sono scesi in piazza,
per contestare il risultato del voto. Bi-
den, che s’insedierà alla Casa Bianca
il 20 gennaio del 2021, ha dichiarato
che la sua priorità sarà contenere la
diffusione del nuovo coronavirus. Da
inizio novembre il paese registra ogni
giorno più di centomila contagi.

Foto di Todd Heisler (The New York

Times/Contrasto)
Immagini
Sommersi
Villahermosa, Messico
7 novembre 2020

Una zona allagata dopo l’esondazione

del fiume Grijalva, uno dei più grandi
dello stato di Tabasco. Le forti piogge,
legate al passaggio dell’uragano Eta in
America Centrale e a un fronte freddo
sul Messico, hanno causato almeno
venti morti nel sud del paese. A Vil-
lahermosa, dove in alcune zone il li-
vello dell’acqua ha raggiunto anche i
tre metri, migliaia di persone sono
state evacuate e hanno trovato rifugio
nei centri di accoglienza allestiti dalla
protezione civile.

Foto di America Rocio (Afp/Getty Ima-

ges)
Immagini
Riti fumosi
Narayanganj, Bangladesh
8 novembre 2020

Fedeli induisti in un tempio celebrano

la Rakher upobash, festa dedicata a
Lakenath, un santo indù del diciotte-
simo secolo. Dopo il tramonto i fedeli
si siedono in preghiera davanti al tem-
pio, bruciano l’incenso e accendono
piccole lampade a olio per chiedere il
favore degli dei prima di terminare il
digiuno. Secondo le autorità sanitarie,
i contagi in Bangladesh stanno au-
mentando perché le persone non ri-
spettano le norme di sicurezza.

Foto di Salim (Xinhua/Ansa)

Posta@internazionale.it
Il covid-19 favorisce
l’avanzata dei robot
u L’articolo sull’avanzata dei
robot (Internazionale 1382)
sembra suggerire che il colpe-
vole della sparizione di posti di
lavoro, dell’aumento delle di-
suguaglianze e dei disordini
sociali sia l’aumento dell’auto-
mazione, potentemente incre-
mentato dalla pandemia. E
sembra tutto plausibile, detto
così. La soluzione, però, non
sta nel frenare la robotizzazio-
ne e la digitalizzazione, ma nel
gestirle, ponendo rimedio a
millenni d’ingiustizie e di inac-
cettabili disparità economiche.
A chi tocca? Ai politici, ai go-
verni e agli organismi interna-
zionali. Marx sosteneva che in
futuro le macchine avrebbero
liberato l’uomo dal lavoro e gli
avrebbero permesso di vivere
saggio e felice sulla terra.
Liliana Marta
Errore di sistema
u All’indomani delle elezioni
statunitensi l’analisi più con-
vincente tra quelle che si sono
succedute negli ultimi numeri
Dear Daddy Claudio Rossi Marcelli
Suoceri a piccole dosi
Sto con un ragazzo da due
anni e ho conosciuto me-
glio i miei “suoceri” duran-
te il lockdown. Purtroppo il
padre è complottista, con-
tro la scienza e in generale
lui e la moglie credenti ac-
caniti mentre io sono biolo-
ga e atea. Durante il perio-
do passato insieme sono
stata buona e cara, anche se
i loro discorsi mi pesavano
molto. Il mio fidanzato in-
vece accetta questi com-
portamenti. Come fare per
difendere le mie idee e allo
stesso tempo avere un rap-
porto corretto con loro?
–Lucia
16 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
rimane quella di Edward Luce
(Internazionale 1382). Se infat-
ti George Packer aveva dato
grandi speranze invitando i
suoi concittadini a “resuscita-
re l’elemento che ha sempre
tenuto in piedi il loro paese,
così esteso e variegato: la fede
nella democrazia” (Internazio-
nale 1378), Luce ci ricorda che
questo paese non è stato co-
struito per essere una demo-
crazia. L’emblema di ciò che
rimane del sogno americano
pare essere Redemption center,
la foto di Gregory Crewdson
(Internazionale 1383).
Daniele Baldisserri
Che giornalista è stato
Robert Fisk
u L’articolo di Randall su Fisk
mi ha stupito molto. Durante il
mio dottorato ho portato avan-
ti un progetto di ricerca sul
conflitto israeliano-palestine-
se e gli scritti di Fisk su Israele
sono assolutamente impecca-
bili, così come le analisi impie-
tose sulla presidenza Obama.
Mi stupisce leggere il contra-
rio. E se Fisk negli ultimi anni
era veramente diventato arro-
Consiglio numero uno: parlane
con il tuo ragazzo. Un proble-
ma con i suoceri è un problema
di coppia. Come tutti i figli, è
probabile che lui abbia svilup-
pato degli anticorpi per sorvo-
lare sui lati più difficili dei suoi
genitori, ma se si è scelto come
ragazza una biologa atea sono
certo che capirà il tuo disagio.
Consiglio numero due: delimi-
ta i confini. Decidete insieme
quanto spesso vedere la sua fa-
miglia e anche dove. Se un
giorno doveste avere dei figli,
questi limiti si riveleranno vita-
li per proteggere i vostri spazi.
Consiglio numero tre: ti sei
messa con il tuo ragazzo, non
gante, a leggere Randall mi
viene da pensare che fosse
una arroganza più che legitti-
ma. Ci vorrebbero più Fisk e
meno giornalisti “pompieri”.
Alberto Arati
u Vorrei esprimere il mio dis-
senso sulla scelta di ricordare
Robert Fisk attraverso l’arti-
colo di Randall (Internaziona-
le 1383). Ho trovato inappro-
priato e di cattivo gusto ricor-
dare uno degli ultimi “grandi
e veri” giornalisti con un arti-
colo che scade più volte su
aspetti caratteriali che nulla
hanno di rilevante rispetto ai
meriti che ha avuto Fisk in
questi decenni così
complessi.
Fabrizio Bogo
Errori da segnalare?
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PER CONTATTARE LA REDAZIONE
Telefono 06 441 7301
Fax 06 4425 2718
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INTERNAZIONALE È SU
Facebook.com/internazionale
Twitter.com/internazionale
con i suoi genitori. Il rapporto
con loro non dev’essere neces-
sariamente ottimo ma, come
dici tu, corretto. Quasi tutti ab-
biamo una specifica categoria
di parenti che consideriamo in-
sopportabili, ma a cui siamo af-
fezionati, e i tuoi suoceri devi
piazzarli lì. Consiglio numero
quattro: evita lo scontro diret-
to. Aggira i temi caldi e indivi-
dua interessi comuni che vi
permettano di conversare in
modo amichevole. Infine, con-
siglio numero cinque: se ci sarà
un altro lockdown, passatelo a
casa tua.
daddy@internazionale.it
Parole
Domenico Starnone
Fedeli
agli ordini
u Cittadini, abbiate fede e ag-
grappatevi a Speranza, per ca-
rità. Questa, al momento, do-
vrebbe essere l’unica racco-
mandazione che conti, se si
vuole evitare il caos. Ma le rac-
comandazioni, ormai non più
corroborate dalla paura, di-
ventata normale come il caffè
al risveglio, contano zero. Ec-
covi un dialoghetto colto con
queste orecchie: “Il ministro
Speranza si raccomanda di
non farlo”. “Si raccomanda o
lo vieta severamente?”. “Si
raccomanda”. “Cioè non lo
vieta nemmeno tanto per vie-
tare, senza severità?”. “No”.
“Allora vieni, babbeo, c’è il so-
le: t’hanno convinto che anche
il sole fa male?”. Ora sarebbe
molto sbagliato credere che
questo atteggiamento sia solo
di matrice salvinomeloniana.
C’è una cittadinanza trasver-
sale che ormai il virus è dispo-
sta a prenderlo sul serio solo
se – tassativamente – le ordini
di prenderlo sul serio. Non è
sufficiente dirle con garbo:
“Gli ospedali stanno collas-
sando; la malattia può fare co-
se veramente terribili al tuo
organismo; ti raccomando di
riguardarti usando riguardo
agli altri”. Ti risponde: “E per-
ché io devo seguire le tue rac-
comandazioni mentre gli altri
se la godono?”. È un inno alla
disobbedienza che, parados-
salmente, invoca reclusione
per tutti e punizione per chi di-
sobbedisce. Agli occhi di que-
sti cittadini il ministro Speran-
za conta meno di Paperino, se
si limita a dire: qui si può fare,
là no, mi raccomando.
Editoriali

Una via d’uscita dalla pandemia

“Vi sono più cose in cielo e in terra, Orazio,
di quante se ne sognano nella vostra filosofia”
William Shakespeare, Amleto
Direttore Giovanni De Mauro
The Guardian, Regno Unito
Vicedirettori Elena Boille, Chiara Nielsen,
Alberto Notarbartolo, Jacopo Zanchini
Editor Giovanni Ansaldo (opinioni), Daniele La medicina è solo in parte una questione scien- ganizzazione mondiale della sanità, è una di-
Cassandro (cultura), Carlo Ciurlo (viaggi, visti
dagli altri), Gabriele Crescente (Europa), Camilla tifica. È, in realtà, anche una questione che ri- stribuzione equa delle dosi su scala internazio-
Desideri (America Latina), Simon Dunaway
(attualità), Francesca Gnetti (Medio Oriente), guarda le persone. La notizia rincuorante che nale. Ma il piano ha ancora pochi finanziamenti,
Alessandro Lubello (economia), Alessio
Marchionna (Stati Uniti), Andrea Pipino un vaccino contro il covid-19 è a portata di ma- e si teme che per anni i paesi in via di sviluppo
(Europa), Francesca Sibani (Africa), Junko Terao
(Asia e Pacifico), Piero Zardo (cultura, no, con i risultati provvisori che dimostrano saranno in grado di vaccinare solo una piccola
caposervizio)
Copy editor Giovanna Chioini (web, un’efficacia del 90 per cento del prodotto della parte della popolazione. Le esigenze tecniche di
caposervizio), Anna Franchin, Pierfrancesco
Romano (coordinamento, caporedattore), Pfizer e della Biontech, riflette gli straordinari questo vaccino – che dev’essere conservato a 80
Giulia Zoli
Photo editor Giovanna D’Ascenzi (web), Mélissa sforzi fatti dagli scienziati. La velocità con cui gradi sotto zero – potrebbero porre ulteriori pro-
Jollivet, Maysa Moroni, Rosy Santella (web)
Impaginazione Pasquale Cavorsi (caposervizio), questo vaccino, e gli altri in arrivo, sono stati svi- blemi in alcune regioni.
Marta Russo
Web Annalisa Camilli, Stefania Mascetti luppati è notevole. Restano molti punti da chia- Un secondo ostacolo potrebbe essere il rifiu-
(caposervizio), Giuseppe Rizzo, Giulia Testa
Internazionale Kids Alberto Emiletti, Martina
Recchiuti (caposervizio)
rire, come la durata della protezione, se preven- to della vaccinazione. Servono altri sforzi per
Internazionale a Ferrara Luisa Ciffolilli
Segreteria Teresa Censini, Monica Paolucci,
ga o meno la capacità di infettare gli altri e la sua contrastare la diffidenza verso i vaccini, in au-
Gabriella Piscitelli, Angelo Sellitto
Correzione di bozze Lulli Bertini, Sara
efficacia nelle persone anziane. Non è ancora mento da tempo. Qualcuno avrà poi dei dubbi
Esposito Traduzioni I traduttori sono indicati
dalla sigla alla fine degli articoli. Gigi Cavallo,
sicuro che sarà usato, anche se la produzione è ragionevoli su questo specifico vaccino, vista la
Stefania De Franco, Andrea De Ritis, Federico
Ferrone, Stefano Musilli, Giusy Muzzopappa,
stata avviata. In ogni caso questo potrebbe esse- rapidità della sua messa a punto. La migliore
Francesca Rossetti, Fabrizio Saulini, Andrea
Sparacino, Bruna Tortorella Disegni Anna Keen.
re un momento epocale. risposta a questi dubbi sono informazioni limpi-
I ritratti dei columnist sono di Scott Menchin
Progetto grafico Mark Porter Hanno
Ora sta a noi fare la nostra parte. Se questo de, esaurienti e facilmente comprensibili. Li-
collaborato Gian Paolo Accardo, Giulia
Ansaldo, Cecilia Attanasio Ghezzi, Gabriele
vaccino sarà disponibile a partire dalla fine quidare simili timori senza neanche prenderli in
Battaglia, Gaia Berruto, Francesco Boille,
Giorgio Cappozzo, Catherine Cornet, Sergio dell’anno, e altri seguiranno, la distribuzione considerazione farebbe solo crescere la diffi-
Fant, Claudia Grisanti, Ijin Hong, Anita Joshi,
Alberto Riva, Andreana Saint Amour, Francesca sarà importante quanto la scoperta. Come ha denza. Il pericolo più serio è che le persone, con-
Spinelli, Laura Tonon, Pauline Valkenet,
Francisco Vilalta, Guido Vitiello, Marco Zappa fatto notare uno scienziato, “non sono i vaccini vinte che una soluzione sia a portata di mano,
Editore Internazionale spa
Consiglio di amministrazione Brunetto Tini che salvano vite, ma le vaccinazioni”. La Pfizer smettano di rispettare le misure contro il conta-
(presidente), Giuseppe Cornetto Bourlot
(vicepresidente), Alessandro Spaventa e la Biontech sperano di rendere disponibili gio. Sarebbe un errore mortale. La notizia del
(amministratore delegato), Antonio Abete,
Emanuele Bevilacqua, Giovanni De Mauro, quest’anno cinquanta milioni di dosi, ma ne vaccino dovrebbe invece essere un incentivo a
Giovanni Lo Storto
Sede legale via Prenestina 685, 00155 Roma serviranno due per paziente. Dato che Stati raddoppiare gli sforzi. Abbiamo ancor più moti-
Produzione e diffusione Angelo Sellitto
Amministrazione Tommasa Palumbo, Uniti, Regno Unito e Unione europea hanno già vi per guadagnare tempo dato che sappiamo
Arianna Castelli, Alessia Salvitti
Concessionaria esclusiva per la pubblicità fatto delle ordinazioni, ogni paese avrà solo perché lo stiamo facendo. Rafforzati dalla con-
Agenzia del marketing editoriale
Tel. 06 6953 9313, 06 6953 9312 una minima parte delle dosi di cui ha bisogno. sapevolezza che, a quanto pare, esiste una via
info@ame-online.it
Subconcessionaria Download Pubblicità srl L’obiettivo del Covax, il piano lanciato dall’Or- d’uscita. ◆ ff
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El País, Spagna
Registrazione tribunale di Roma
n. 433 del 4 ottobre 1993
Vari paesi dell’Unione europea hanno stabilito sa privata viene fatturato quasi sempre nei Pa-
Direttore responsabile Giovanni De Mauro
Chiuso in redazione alle 19 di mercoledì
(o lo faranno all’inizio del 2021) nuove regole esi Bassi o in Lussemburgo. Le entrate pubbli-
11 novembre 2020
Pubblicazione a stampa ISSN 1122-2832
per l’attività delle grandi piattaforme digitali. citarie di Google o Facebook in Spagna sono
Pubblicazione online ISSN 2499-1600 Queste aziende, in gran parte statunitensi, rie- trasferite in Irlanda. Alcuni stati europei prefe-
PER ABBONARSI E PER scono a minimizzare le somme versate al fisco riscono lasciare le cose così. Per esempio quel-
INFORMAZIONI SUL PROPRIO
ABBONAMENTO nonostante una presenza altamente redditizia li che hanno una tassazione ridotta che sfiora il
Numero verde 800 111 103
(lun-ven 9.00-19.00), nei mercati europei. L’impegno dei governi per dumping fiscale, come Irlanda e Lussemburgo,
dall’estero +39 02 8689 6172
Fax 030 777 23 87 mettere fine a questa ingiustizia è lodevole, ma ma anche i paesi che temono effetti negativi
Email abbonamenti@internazionale.it
Online internazionale.it/abbonati insufficiente. per l’innovazione digitale, come la Svezia.
LO SHOP DI INTERNAZIONALE Bruxelles ha proposto di concordare una Questo favorisce il blocco inaccettabile del-
Numero verde 800 321 717
(lun-ven 9.00-18.00)
tassa digitale a livello globale. Ma trovare un’in- la cosiddetta “tassa Google” europea, tornata
Online shop.internazionale.it
Fax 06 442 52718
tesa in un panorama così vasto e diversificato è sul tavolo del negoziato in occasione del lancio
Imbustato in Mater-Bi
difficile. L’Unione non può continuare a na- del Recovery fund contro gli effetti della pan-
scondersi dietro l’assenza di un accordo inter- demia. L’Unione europea deve trovare un ac-
nazionale, per ritardare la creazione di un si- cordo sul tema. È una questione di equità e una
stema che garantisca un contributo equo da necessità impellente in un contesto segnato
parte di tutte le imprese. Oggi il pasto portato dall’aumento del debito pubblico e dal calo
dal ristorante di una capitale europea a una ca- vertiginoso delle entrate fiscali. ◆ as

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 19

 Attualità
Bogotá, 12 ottobre 2020. Caschi contro il covid-19 disegnati da un gruppo di ingegneri colombiani
JUANCHO TORRES (ANADOLU AGENCY/GETTY)
COVID-19
Speranze e dubbi
sul nuovo vaccino
Graham Lawton, New Scientist, Regno Unito
L’azienda farmaceutica
statunitense Pfizer e la tedesca
Biontech affermano di avere un
vaccino efficace al 90 per cento
contro il nuovo coronavirus. Ma
quali sono le questioni irrisolte?
Cosa hanno sviluppato la Pfizer e la
Biontech? La casa farmaceutica statuni-
tense Pfizer e l’azienda tedesca Biontech
hanno divulgato i risultati parziali di uno
studio clinico sul loro vaccino sperimen-
tale contro il covid-19, il BNT162b2, da cui
emergerebbe un’efficacia del 90 per cen-
to. I dati provengono da un test clinico in
fase III, lo stadio finale della sperimenta-
20 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
zione che serve a verificare la sicurezza e
l’efficacia di un vaccino o di un farmaco.
Le aziende hanno somministrato il vacci-
no o un placebo ai 43.538 volontari di uno
studio in doppio cieco. Significa che circa
la metà dei partecipanti ha ricevuto il vac-
cino mentre all’altra è stato dato un place-
bo senza che nessuno sapesse chi aveva
ricevuto l’uno e chi l’altro. All’8 novembre,
38.955 volontari avevano ricevuto una se-
conda dose. Le due aziende hanno aspet-
tato fino a quando non ci sono stati 94 casi
confermati di contagio tra i partecipanti,
che nel frattempo erano tornati alle loro
vite. Una commissione indipendente ha
avuto accesso ai dati e ha scoperto che cir-
ca il 90 per cento dei contagiati rientrava
nel gruppo che aveva ricevuto il placebo.
Le cifre esatte non sono state rese note,
ma un calcolo approssimativo fa pensare
che 85 casi rientravano nel gruppo del pla-
cebo e nove in quello del vaccino.
Significa che stiamo per avere un vac-
cino che funziona? Non ancora. È un
verdetto provvisorio, non definitivo. E il
“punto finale” di questo test – rispetto al
quale viene giudicato il successo o il falli-
mento – è quasi il minimo indispensabile.
Ci dice solo se le persone sono state pro-
tette dall’infezione virale, ma non se il
vaccino previene forme gravi della malat-
tia o la morte. Se il 10 per cento delle per-
sone vaccinate rimane vulnerabile perché
ha contratto il virus, ci potrebbero essere
comunque molti malati e morti. Il test non
è abbastanza ampio per dircelo. “Gli studi
non hanno un numero adeguato di pa-
zienti per dirci in modo affidabile se si
possono evitare forme gravi di malattia”,
afferma Susanne Hodgson, del Jenner in-
stitute dell’università di Oxford, un cen-
tro specializzato nella ricerca sui vaccini.
Hodgson ha parlato con New Scientist
degli studi sul covid-19 e sui vaccini in ge-
nerale, non di quello della Pfizer/Bionte-
ch in particolare. “Per raccogliere questo
tipo di dati avremo bisogno di sommini-
strare i vaccini a una popolazione molto
più ampia”. La ricercatrice ha lavorato agli
studi clinici nel Regno Unito sul vaccino
candidato alla lotta al sars-cov-2 sviluppa-
to dall’università di Oxford e dalla Astra-
Zeneca, ma non è coinvolta nel vaccino
BNT162b2.
Un’altra cosa importante, dice Hodg-
son, è che l’efficacia del vaccino nel mon-
do reale può essere inferiore a quella ri-
scontrata negli studi clinici. Questo può
dipendere dal fatto che i vaccini non fun-
zionano molto bene nelle persone anzia-
ne, mentre di solito sono testati su quelle
più giovani. La Pfizer e la Biontech non
hanno dato dettagli sulla fascia di età dei
partecipanti al loro studio.
Quindi bisogna aspettare ancora? Sì.
La sperimentazione andrà avanti fino a
quando non ci saranno state 164 infezioni
confermate, e una prima valutazione sarà
fatta dopo 120 infezioni. Ma le possibilità
che il risultato si capovolga sono molto ri-
dotte. Un po’ come il conteggio dei voti
nelle presidenziali statunitensi, il numero
di casi nel gruppo placebo ha già raggiun-
to un livello che non può essere superato
dal gruppo del vaccino, che si sta avvici-
nando alla soglia necessaria per “vince-
re”, almeno secondo i criteri stabiliti
dall’Organizzazione mondiale della sani-
tà (Oms) nella sua valutazione ufficiale di
ciò che costituirebbe un vaccino contro il
covid-19 sicuro ed efficace. Quella soglia
è la riduzione del 50 per cento del rischio
relativo, che in questo studio significhe-
rebbe non più di 54 contagi nel gruppo dei
vaccinati su un totale di 164 contagiati tra
i due gruppi.
Quando si raggiungerà quella soglia?
Estrapolando i risultati ottenuti finora
dallo studio, abbastanza presto. Il test è
cominciato il 27 luglio e ha registrato 94
casi in tre mesi. Ne bastano altri 70 per ar-
rivare al numero magico di 164. E con i
contagi in aumento in molte parti del
mondo – lo studio è globale con molti vo-
lontari negli Stati Uniti – ci si potrebbe ar-
rivare prima di Natale.
Cosa succederà a quel punto? Se i nu-
meri sono ancora buoni, le aziende po-
trebbero decidere di chiedere l’approva-
zione del vaccino a un ente che si occupa
della regolamentazione dei farmaci, co-
me la Food and drug administration (Fda)
statunitense. La Fda ha detto che non
prenderà scorciatoie. Non ha fissato dei
tempi per il processo di approvazione, e
rispetterà la procedura standard: rivedere
i dati, chiedere consiglio al comitato con-
sultivo sui vaccini e prodotti biologici cor-
relati, e prevedere un periodo per la di-
scussione pubblica. Potrà anche richiede-
re ulteriori dati alle due aziende.
Secondo il Forum economico mondia-
le, di solito l’approvazione di un vaccino
richiede uno o due anni. L’agenzia statu-
nitense ha affermato che accelererà il pro-
cesso, ma senza abbreviarlo. “La Fda non
autorizzerà né approverà alcun vaccino
contro il covid-19 prima di aver soddisfat-
to le rigorose norme dell’agenzia in termi-
ni di sicurezza ed efficacia”, ha dichiarato
il commissario Stephen Hahn in un comu-
nicato del 29 settembre.
Poi saremo a posto? No. Anche se un en-
te regolatore autorizza il vaccino, ci sono
altri ostacoli, non ultimo l’offer-
ta limitata. “Prevediamo di pro-
durre fino a cinquanta milioni di
dosi di vaccino nel 2020 e fino a
1,3 miliardi di dosi nel 2021”,
hanno scritto le due aziende nel
comunicato stampa che annunciava i ri-
sultati. Servono circa 14 miliardi di dosi
per vaccinare tutti, tenendo conto degli
inevitabili sprechi e del fatto che ogni per-
sona avrà bisogno di due dosi.
I vaccini richiedono anche un’attenta
valutazione dopo l’autorizzazione, spesso
chiamata studio di fase IV, perché le rea-
zioni avverse possono essere troppo rare
per emergere dagli studi clinici, ma abba-
stanza gravi da rendere il vaccino inadatto
per un uso diffuso, afferma Hodgson. Al-
cune reazioni avverse possono richiedere
mesi o anni per essere rilevate, spiega.
La Pfizer e la Biontech hanno detto di
non aver riscontrato nello studio nessun
serio problema di sicurezza. Ma questo
vaccino usa l’Rna messaggero del virus,
cioè del materiale genetico virale, per in-
durre una risposta immunitaria, mentre
di solito nei vaccini si usano virus attenua-
ti o proteine virali. Finora nessun vaccino
di questo tipo è stato mai approvato, quin-
di potrebbero ancora esserci sorprese. Le
aziende hanno spiegato che i volontari
saranno monitorati per due anni dopo
aver ricevuto la seconda dose.
E l’approvazione d’emergenza? È una
possibilità concreta. La Fda ha una proce-
dura chiamata autorizzazione all’uso d’e-
mergenza (Eua), e in situazioni critiche
può concedere un’approvazione tempo-
ranea a medicinali non testati. La Pfizer e
la Biontech intendono richiederla per il
loro vaccino, ma non hanno ancora dati
sufficienti sulla sicurezza. Li stanno rac-
cogliendo e potrebbero averne abbastan-
za nella terza settimana di novembre. La
Fda ha già emesso cinque Eua per le tera-
pie covid-19. Anche l’Oms ha una proce-
dura per l’uso in casi di emergenza, ma la
Pfizer e la Biontech non hanno dichiarato
di volerla seguire.
Ci sono altri aspetti negativi? Sì. Il vac-
cino dev’essere conservato a bassissime
temperature, cosa che può essere proble-
matica, e soprattutto richiede due dosi,
un fatto che l’Oms considera tutt’altro
che ideale. I vaccini a iniezione singola
sono preferibili perché servono meno do-
si e non si rischia che le persone saltino il
richiamo. Un altro aspetto ne-
gativo è che i risultati escludono
le persone che sono state infet-
tate dal virus in precedenza. Un
vaccino molto diffuso sarà ine-
vitabilmente somministrato a
chi ha avuto la malattia, quindi dobbiamo
conoscere anche gli effetti che ha su di
loro. Ancora una volta, le due aziende af-
fermano di avere dati al riguardo e che
continueranno a indagare durante il pro-
cesso.
C’è anche il fatto che i risultati sono
stati divulgati con un comunicato stam-
pa, non in un articolo scientifico, quindi
per gli scienziati è difficile valutare i det-
tagli. Pfizer e Biontech affermano che
sottoporranno presto i risultati alla revi-
sione di esperti in vista di una pubblica-
zione su una rivista scientifica. Un ultimo
problema è che non sappiamo ancora
quanto potrebbe durare l’immunità in-
dotta dal vaccino.
A che punto sono gli altri vaccini? Se-
condo l’Oms, sono allo studio altri 46
vaccini, sette dei quali in fase III.
Comunque questo studio è una buo-
na notizia, giusto? Sì. “Anche un vacci-
no parzialmente efficace potrebbe avere
un forte impatto sul corso della pande-
mia”, dice Hodgson. ◆ bt
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 21
Attualità
COVID-19
Le scuole europee
resistono al virus
El País, Spagna
Nonostante l’aumento dei
contagi, i governi europei
considerano l’istruzione in
presenza una priorità e cercano
di ritardare il più possibile la
chiusura degli istituti
a quando in Europa è comin-
D ciata la seconda ondata di co-
vid-19, la maggioranza dei pa-
esi ha affermato che chiudere
le scuole sarebbe stata l’ultima risorsa
nella lotta al virus. Gli esperti sono sem-
pre più convinti che i bambini siano poco
contagiosi e che le scuole non siano foco-
lai d’infezione. Francia, Regno Unito,
Germania e Spagna hanno approvato mi-
sure molto restrittive, ma hanno lasciato
aperte le scuole, a differenza di quanto
era successo a marzo, accogliendo gli av-
vertimenti dei pedagogisti sull’enorme
danno intellettuale ed emotivo che avreb-
bero subìto i bambini se fossero stati nuo-
vamente isolati.
Nel Regno Unito, nonostante il nuovo
lockdown nazionale in vigore dal 5 no-
vembre, la grande maggioranza delle
scuole è rimasta aperta. Il premier Boris
Johnson, come gli altri leader europei,
considera una priorità mantenere in fun-
zione scuole e università. Da quando
l’anno scolastico è ricominciato a settem-
bre (in Scozia o in Galles la riapertura è
stata anticipata ad agosto) ci sono stati
centinaia di contagi in tutto il paese, e
molti istituti hanno dovuto chiudere del
tutto o in parte per almeno due settima-
ne. I contagi sono aumentati negli ultimi
due mesi, soprattutto nelle scuole secon-
darie tra gli alunni di età compresa tra 11
e 16 anni, ma si tratta di numeri molto
controllabili.
Diversa è la questione dell’abbandono
scolastico, che nel Regno Unito è cresciu-
to con la pandemia. Secondo l’ultimo
sondaggio realizzato dalla fondazione
22 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Education policy institute, attualmente
l’87 per cento degli studenti partecipa re-
golarmente alle lezioni.
Le scuole europee “si stanno compor-
tando bene”, dice Salvador Peiró, porta-
WOLFGANG RATTAY (REUTERS/CONTRASTO)
voce della Società spagnola di sanità pub-
blica e amministrazione sanitaria. “Il li-
vello di trasmissione in queste comunità
è molto più basso di quello rilevato nella
popolazione in generale. I bambini di so-
lito sono asintomatici, hanno una carica
virale bassa e scarsa capacità di trasmis-
sione. Se le cose vanno così bene dobbia-
mo dedurre che gli insegnanti e le fami-
glie si stiano comportando meglio della
società nel suo complesso. La situazione Una scuola secondaria a Bonn, in
dovrebbe peggiorare parecchio per co- Germania, 26 ottobre 2020
stringerci a chiudere”, spiega. In Israele,
continua Peiró, le scuole sono diventate gi nelle scuole di Berlino, e ha chiesto di
un focolaio d’infezione e sono state chiu- ripristinare l’alternanza tra lezioni in pre-
se. “Ma avevano riaperto senza adottare senza e a distanza, com’era prima dell’e-
quasi nessuna misura di sicurezza. Ora ci state. “Non c’è un altro luogo chiuso in cui
stanno riprovando seguendo il nostro tante persone si riuniscono senza distan-
esempio: mascherine, distanziamento e ziamento e, nella maggior parte dei casi,
aule ventilate”. senza mascherina”, ha affermato il re-
Anche in Germania la chiusura delle sponsabile regionale del sindacato, Tom
scuole è considerata l’ultima spiaggia. In Erdmann. A Berlino 586 scuole hanno
ogni suo discorso la cancelliera Angela dovuto rafforzare le misure di sicurezza e
Merkel ripete che tenerle aperte è una pri- 154 rientrano nel cosiddetto “livello aran-
orità. Questo nonostante il vertiginoso cione”, che impone norme ancora più re-
aumento dei contagi nel paese, che sta strittive come l’uso di mascherine in aula.
registrando picchi quotidiani molto supe-
riori a quelli della prima ondata, anche Flessibilità e autogestione
negli istituti. Non ci sono ancora dati na- Nei vari incontri degli ultimi mesi tra i re-
zionali sulla diffusione della pandemia sponsabili dell’istruzione dell’Unione
nelle scuole, ma una recente analisi della europea c’è stato consenso sulla necessi-
televisione pubblica tedesca mostra che tà di garantire l’insegnamento in presen-
nella regione della Renania-Palatinato, za, ma di fronte all’aumento dei casi mol-
per esempio, il numero di studenti positi- ti paesi hanno cominciato ad applicare
vi è passato da 98 alla fine di ottobre a 522 eccezioni per le scuole secondarie.
una settimana dopo. Tre scuole hanno L’Italia è uno di questi. Il dilagare dei
dovuto chiudere completamente e 57 par- contagi nelle ultime due settimane, e il
zialmente. In tutto il paese decine di mi- fatto che secondo i virologi la fascia d’età
gliaia di alunni e insegnanti sono in qua- compresa tra i 14 e i 18 anni ne sarebbe in
rantena. gran parte responsabile, hanno convinto
Il sindacato tedesco degli insegnanti il governo a spostare online le lezioni per
Gew ha recentemente espresso la sua gli studenti dai 14 anni in su e a imporre
preoccupazione per l’aumento dei conta- l’uso costante delle mascherine per tutti

gli altri. Il nuovo decreto, che divide il pa-
ese in tre zone, prevede che nelle regioni
rosse si svolgano in presenza solo le lezio-
ni fino alla seconda media, a causa della
grande importanza rappresentata dal
contatto fisico in quell’età, come ha di-
chiarato il presidente del consiglio Giu-
seppe Conte. Per il momento rimangono
aperte anche le scuole materne. L’Austria
è un altro dei paesi che ha approvato il
passaggio online di tutte le lezioni delle
scuole secondarie.
In Francia, dopo giorni di protesta da
parte di studenti e professori, il governo
ha accettato di rendere più flessibile la
presenza in classe degli studenti delle
scuole superiori. A causa della rapida dif-
fusione del virus e del timore che le aule
possano favorire i contagi, le scuole po-
tranno organizzare come preferiscono le
lezioni per gli studenti dai 15 anni in su,
garantendo l’insegnamento in presenza
a metà di loro. Per decongestionare le au-
le, metà classe sarà a scuola a metà tem-
po, un giorno su due o a settimane alter-
ne, mentre l’altra metà seguirà le lezioni
da casa.
Dalla fine del primo lockdown a mag-
gio, la priorità del ministro dell’istruzione
francese Jean-Michel Blanquer è stata il
ritorno in aula. A settembre tutti gli stu-
denti sono tornati a scuola, e gli istituti
sono rimasti aperti nonostante il secondo
lockdown nazionale, entrato in vigore il 30 delle scuole. Non ha senso tenere aperte
ottobre. le scuole se l’obiettivo è ridurre i contatti
In Spagna la ministra dell’istruzione sociali per contenere la diffusione del vi-
Isabel Celaá si è detta “fermamente” rus”, sostiene Ramón Izquierdo, portavo-
convinta che le scuole rimarranno aperte, ce del sindacato degli insegnanti Anpe.
per non mettere a repentaglio la forma- Francisco Lires, a capo dell’associa-
zione di un’intera generazione e per avere zione dei presidi delle scuole primarie
un riferimento sull’evoluzione della pan- pubbliche della Galizia, assicura che oggi
demia (l’1,7 per cento del totale delle clas- la situazione non è affatto drammatica:
si è in isolamento). Nella maggior parte “È vero che alcune classi sono in isola-
dei casi le lezioni continuano a svolgersi mento, ma per il momento è tutto gestibi-
almeno parzialmente in presenza nei licei le. L’insegnamento a distanza non è la
e nelle scuole secondarie professionali. stessa cosa. L’interazione con i bambini
non può essere sostituita dallo schermo di
Funzione insostituibile un computer. Penso che dovremmo finire
Nonostante i suoi limiti, la scuola in pre- i corsi in presenza, per il bene di tutti”.
senza svolge una funzione educativa “in- Le associazioni spagnole delle fami-
sostituibile”, ricorda Juan Manuel Escu- glie degli alunni condividono la sua idea.
dero, professore emerito di organizzazio- Dopo alcune polemiche in estate e gli av-
ne scolastica all’università di Murcia. “È vertimenti delle autorità scolastiche e
essenziale non solo per coltivare e svilup- della procura di stato sull’obbligo di fre-
pare abitudini mentali, ma anche per la quenza, l’assenteismo dovuto al covid-19
socializzazione e lo sviluppo emotivo ed è stato un problema marginale, secondo il
affettivo, oltre che per ridurre le disugua- ministero dell’istruzione.
glianze”, aggiunge. “La presenza è l’unico modo per ga-
Dopo la prolungata chiusura dell’ulti- rantire il diritto allo studio. Se ci sono
mo anno accademico – la Spagna è stata ostacoli all’insegnamento in presenza –
uno dei paesi in cui è durata più a lungo – per esempio nelle scuole di Madrid dove
la maggior parte dei sindacati degli inse- a novembre non sono ancora arrivati gli
gnanti si è espressa a favore del rientro insegnanti – provate a immaginare cosa
nelle classi, anche se ha chiesto misure di succede con l’insegnamento a distanza”,
sicurezza e organizzato scioperi per otte- dice Mari Carmen Morillas, presidente
nerle. Adesso, con la seconda ondata, al- della federazione Giner de los Ríos. “Le
cuni stanno assumendo posizioni più sfu- scuole sono gli unici strumenti che molte
mate, come altri sindacati europei. “La famiglie hanno per trovare un equilibrio”,
presenza dev’essere mantenuta il più sottolinea. u ff
possibile, ma la tutela della salute deve
prevalere su tutto. Se continueremo così e Gli autori di questo articolo sono Ignacio
tutti saremo costretti a stare chiusi in ca- Zafra, Ana Carbajosa, Rafa de Miguel,
sa, forse non sarà più possibile l’apertura Daniel Verdú e Marc Bassets.
Da sapere Emergenza a est
u In Romania, dove il Klaus Iohannis. La annunciato nuove restrizioni,
sistema sanitario è uno dei Repubblica Ceca, il paese tra cui la chiusura delle
più precari d’Europa, i con il più alto tasso scuole elementari per la
contagi giornalieri sono d’infezione pro capite in prima volta da marzo. Le
raddoppiati in due settimane. Europa, ha chiuso tutte le lezioni delle scuole di
Per questo il governo ha scuole e le università. Per secondo grado e delle
imposto nuove misure a fermare la diffusione dei università si svolgono online
partire dal 9 novembre, tra contagi il governo ha già da qualche settimana. In
cui un coprifuoco tra le 23 e le decretato lo stato Slovacchia sono aperte le
5 del mattino e la chiusura d’emergenza il primo ottobre scuole per le bambine e i
delle scuole per un mese. e lo ha prorogato fino al 20 bambini fino ai nove-dieci
“Dobbiamo essere realistici. novembre. Nel paese restano anni. Per tutti gli altri
Servono misure più severe aperte solo le scuole studenti delle scuole
per contenere la diffusione dell’infanzia, come in primarie e secondarie le
dell’epidemia”, ha dichiarato Polonia. Il 7 novembre, lezioni si svolgeranno online
il 5 novembre il presidente infatti, il governo polacco ha fino al 27 novembre. El País
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 23
 Le tre macroregioni che hanno registrato i

Il covid-19 in cifre maggiori aumenti nelle morti rispetto alla

settimana precedente sono Europa (44 per cento),
Africa (30) e Mediterraneo orientale (23).
FONTE: JOHNS HOPKINS U. DATI AGGIORNATI ALL’11 NOVEMBRE

Mondo Europa
Totale dall’inizio Settimana dal Variazione I paesi con il maggior numero di nuovi casi
della pandemia 5 all’11 novembre settimanale al giorno, media dell’ultima settimana
Casi 51.684.237 4.028.222 +7,7% Francia
Italia
46.699
33.662
Morti 1.275.995 58.250 +4,5 % Regno Unito 25.702
Polonia 25.611
Russia 20.501
Nuovi casi e decessi settimanali per covid-19 nel mondo
Casi Morti I paesi con il maggior numero di morti al
4.000.000 Americhe 60.000 giorno, media dell’ultima settimana
Sudest asiatico
3.500.000 Francia 560
Europa 50.000
Morti Spagna 466
3.000.000 Mediterraneo
FONTE: OMS. DATI ALL’8 NOVEMBRE 2020

orientale

FONTE: REUTERS
40.000 Italia 417
2.500.000 Africa
Pacifico Regno Unito 360
2.000.000 30.000
occidentale
Russia 339
1.500.000
20.000
aumento o calo medio nelle
1.000.000 ultime due settimane
10.000
500.000

0
20 gen 10 feb 2 mar 23 mar 13 apr 4 mag 25 mag 15 giu 6 lug 27 lug 17 ago 7 set 28 set 19 ott
0
Italia
Settimana dal 5 all’11 novembre 2020

Casi settimanali di covid-19 per fasce d’età in Europa

Stime, in migliaia
Settimana del
5 12 19 26 2 9 16 23 30 6 13 20 27 4 11 18 25
FONTI: OMS, BRAZEAU ET AL. (2020), THE ECONOMIST

Letalità
Età Luglio Agosto Settembre Ottobre %*
0-4 2 2 3 3 4 4 5 5 6 7 9 11 10 10 11 14 19 0

5-14 4 5 5 6 7 8 10 12 14 16 22 29 31 32 43 65 97 0,01

FONTE: MINISTERO DELLA SALUTE

15-24 11 12 15 16 19 21 25 29 33 39 44 57 72 117 150 170 204 0,02

25-49 46 49 52 57 62 67 80 92 100 116 132 159 171 214 306 454 671 0,127

50-64 25 25 26 28 30 31 35 42 47 56 65 78 85 111 161 239 339 0,660

65-79 12 12 11 12 13 14 16 19 21 26 29 35 38 48 69 102 153 2,548

> di 80 5 4 4 4 5 5 7 7 8 11 13 16 17 20 30 46 84 10,93

Totale 105 108 115 126 140 150 177 207 230 270 314 383 424 553 770 1.089 1.567 1,04

*Le stime includono infezioni non diagnosticate. Nuovi casi nell’ultima settimana
ogni 100.000 abitanti

L’andamento delle misure di restrizione in alcuni paesi europei 2.500 4.500

Il Government stringency index è un indicatore elaborato dall’università di Oxford per misurare

la severità dei provvedimenti presi dai governi per contenere i contagi. Considera nove parametri Casi attualmente positivi 613.358
tra cui: chiusura di scuole e luoghi di lavoro, cancellazione di eventi pubblici, limitazioni agli
spostamenti interni e controlli sui viaggi internazionali. Valori da 0 a 100 (100 = il più rigoroso).
Casi positivi sul totale dei tamponi16,3%
Spagna
Aumento nell’ultima settimana +2,1%
Francia
80 Pazienti in terapia intensiva
Regno Unito Rep. Ceca 3.081
Italia Aumento nell’ultima settimana +789
FONTE: OUR WORLD IN DATA

60
Casi dall’inizio della pandemia 1.028.424

40 Nuovi casi nell’ultima settimana +238.047

Svezia Morti dall’inizio della pandemia 42.953
20
15 aprile 2020 19 giugno 8 agosto 27 settembre 9 novembre
Aumento nell’ultima settimana +3.189

24 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

 Europa
I festeggiamenti per la vittoria a Baku, in Azerbaigian. 10 novembre 2020
TOFIK BABAYEV (AFP/GETTY)
CAUCASO
La pace di Putin
in Nagorno Karabakh
Aleksej Makarkin, The New Times, Russia
L’accordo siglato da Azerbaigian
e Armenia grazie alla mediazione
di Mosca ha messo fine ai
combattimenti. E ha sancito la
vittoria degli azeri. Ma nella
regione la situazione rimane tesa
ent’anni fa nella città armena di
C Alessandropoli (oggi Gyumri) fu
firmato il trattato di pace tra il
governo kemalista turco ed Ere-
van, che rinunciava così al sogno della
“grande Armenia” e perdeva le province
di Kars e dell’Ararat. I confini sanciti dal
trattato – firmato da un governo armeno
non più in carica, perché obbligato a di-
mettersi dagli invasori sovietici il giorno
prima – sono ancora in vigore.
Dopo l’accordo siglato il 9 novembre
per mettere fine ai combattimenti in Na-
gorno Karabakh non si può parlare di per-
dite territoriali dirette per gli armeni, ma
le conseguenze possono essere paragona-
bili. Dopo aver perso il suo “cuscinetto di
sicurezza” con l’Armenia, e con l’esercito
azero nella città di Shusha, il Nagorno Ka-
26 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
rabakh ha perso qualsiasi prospettiva di
normale sviluppo. Ormai è solo questione
di sopravvivenza.
Il vero vincitore è il presidente dell’A-
zerbaigian Ilham Aliyev. E il miglior ami-
co dell’Azerbaigian è il leader turco Recep
Tayyip Erdoğan, che ha sostenuto l’azione
militare di Baku. La Turchia ha ottenuto il
massimo possibile: in una fase di grandi
difficoltà economiche, è un risultato mol-
to importante per Erdoğan. Ora probabil-
mente Ankara costruirà nuovi rapporti
anche con la Georgia, accrescendo la sua
presenza nel Caucaso meridionale.
Nikol Pashinian, il premier armeno,
farà invece da capro espiatorio. Dopo l’ac-
cordo è stato accusato di tradimento e la
sede del governo è stata presa d’assalto da
una folla inferocita. In prima fila tra i suoi
accusatori ci sono quelli che nel 1998 fece-
ro dimettere il presidente Levon Ter-
Petrosian perché era pronto ad accettare
un compromesso vantaggioso sul Kara-
bakh, che avrebbe dato al paese vent’anni
per prepararsi alla guerra appena combat-
tuta. Ma tutto questo evidentemente non
conta: la responsabilità dev’essere di
Pashinian, in carica da due anni e mezzo.
Da sapere
Nuovi equilibri
Zone controllate dall’Armenia
Zone controllate dall’Azerbaigian
Zone riconquistate dall’Azerbaigian
u Dopo sei settimane di combattimenti, il 9
novembre 2020 Armenia e Azerbaigian hanno
firmato un accordo che mette fine alla guerra
nella regione contesa del Nagorno Karabakh e
sancisce di fatto la vittoria militare azera. La
tregua è stata raggiunta grazie alle mediazione
del presidente russo Vladimir Putin, che
invierà nella regione duemila soldati per
assicurare il rispetto degli accordi. In base
all’intesa, l’Azerbaigian prenderà il controllo di
alcuni territori all’interno della repubblica
filoarmena del Nagorno Karabakh e di buona
parte delle aree che la circondano e che erano
occupate dall’Armenia dal conflitto del 1994.
La Russia, dal canto suo, si erge a ga-
rante degli armeni in Karabakh, mante-
nendo l’alleanza con Erevan. Ma lo fa sen-
za entusiasmo, per necessità.
Mosca ha fatto la scelta giusta? Aveva
alternative? I russi non vogliono fare la
guerra, vogliono che siano risolti i proble-
mi interni e di ordine economico. Non ci
sono idee forti per mobilitare le persone.
L’effetto galvanizzante della riconquista
della Crimea, nel 2014, è passato e co-
munque la stessa dinamica non avrebbe
funzionato in Karabakh, i cui abitanti non
sono considerati compatrioti dai russi.
Un’azione militare diretta era impossibile,
e l’invio di volontari, cioè mercenari, non
c’è stato per un motivo evidente: contro
un esercito dotato di droni armati, come
quello azero, sarebbero stati impotenti. La
Russia, quindi, aveva una sola scelta: farsi
garante della pace, assicurando la sua pre-
senza sul terreno. Perché non è escluso
che tra cinque anni l’Azerbaigian possa
decidere di riaprire le ostilità. Baku ha
aspettato molto, può aspettare ancora. In-
tanto può dedicarsi alla ricostruzione del-
le aree riconquistate e consolidare la sua
presenza nella zona di Shusha. u ab
 UNIONE EUROPEA AUSTRIA KOSOVO

Passi avanti Le colpe dello stato Il presidente

sul bilancio
Il 10 novembre il Consiglio
dell’Unione europea e il parla-
mento di Strasburgo hanno tro-
vato un accordo sul bilancio
dell’Unione per il periodo 2021-
2027, grazie allo stanziamento
di risorse aggiuntive per la ricer-
ca e la sanità. L’accordo dovreb-
be permettere l’adozione entro
gennaio del pacchetto da 1.800
miliardi di euro che comprende
anche il recovery fund, approvato
a luglio per aiutare i paesi colpiti
dalla crisi causata dalla pande-
mia. Ci sono ancora diversi
ostacoli da superare, avverte
Politico. Il pacchetto dovrà es-
sere approvato da tutti i governi,
e il premier ungherese Viktor
Orbán continua a minacciare di
bloccare il processo se non sarà
eliminato il meccanismo che su-
bordina l’erogazione dei fondi al
rispetto dello stato di diritto.
alla sbarra
Falter, Austria Il presidente del Kosovo
Dopo l’attentato del 2 novembre a Hashim Thaçi (nella foto) si è di-
messo il 5 novembre dopo esse-
Vienna, in cui quattro persone sono
re stato formalmente accusato
morte e 23 sono rimaste ferite, in di crimini di guerra e contro l’u-
Austria infuria la polemica sulle manità dal Kosovo specialist
responsabilità della polizia e dei chamber, un tribunale sotto la
servizi segreti. Il ministero giurisidizione di Pristina ma con
dell’interno ha annunciato l’apertura sede all’Aja, che indaga sui cri-
di un’inchiesta per capire come mini dell’Esercito di liberazione
del Kosovo (Uck) nella guerra
l’autore della strage, che era stato
con la Serbia del 1998-1999. Po-
condannato per aver cercato di unirsi al gruppo Stato che ore dopo Thaçi è stato arre-
islamico (Is), possa essere sfuggito alla sorveglianza delle stato e condotto all’Aja, dove il 9
istituzioni. Il settimanale viennese Falter ha indagato sul novembre è comparso in aula, si
contesto dell’attacco e ha individuato diversi fallimenti è dichiarato innocente e ha defi-
da parte dello stato austriaco, a cominciare dalle scarse nito le accuse a suo carico “sen-
risorse destinate ai servizi sociali che dovrebbero za fondamento”. Come spiega
Tol, Thaçi è accusato, con altri
prevenire la radicalizzazione dei giovani musulmani.
tre ex leader dell’Uck, Kadri Ve-
Questo nonostante a Vienna fosse stata accertata selj, Rexhep Selimi e Jakup Kra-
l’esistenza di una rete di reclutamento dell’Is, che aveva sniqi, di decine di casi di omici-
convinto almeno trecento persone ad andare a di, rapimenti e torture contro
combattere in Siria. Il 10 novembre il cancelliere serbi, rom e oppositori politici
austriaco Sebastian Kurz ha incontrato il presidente kosovari.

BIELORUSSIA
francese Emmanuel Macron a Parigi. I due hanno
partecipato a una videoconferenza con altri leader
Lo stallo europei, in cui si è parlato di rafforzare i controlli alle
continua frontiere e la cooperazione in materia di terrorismo. ◆

In Bielorussia non si fermano le

PIERRE CROM (GETTY)

proteste e prosegue la repressio- UCRAINA corte “demolisce le riforme

ne. Dopo l’ultima delle consuete
manifestazioni domenicali a
Minsk, l’8 novembre (nella foto),
la polizia ha arrestato più di mil-
le persone. Un rapporto dell’Or-
ganizzazione per la sicurezza e
la cooperazione in Europa ha
documentato violazioni dei di-
ritti umani “sistematiche e di
massa”, prima e dopo le elezioni
presidenziali del 9 agosto.
REUTERS/CONTRASTO
Scontro
costituzionale
Una sentenza della corte costi-
tuzionale sulla lotta alla corru-
zione ha scatenato una tempe-
sta politica in Ucraina. La deci-
sione, resa nota il 28 ottobre, in-
debolisce notevolmente l’Agen-
zia nazionale per la prevenzio-
ne della corruzione (Nazk), uno
dei tre organi creati dopo il
cambio di regime del 2014 per
contrastare il malaffare. Tra le
altre cose, la sentenza rende
impossibile per i cittadini acce-
dere ai dati patrimoniali delle
contro la corruzione, che si sta-
vano dimostrando molto effica-
ci”, mentre il presidente Vo-
lodymyr Zelenskyj, eletto nel
2019 dopo una campagna elet-
torale incentrata sulla lotta alla
corruzione, ha dichiarato che
“gli ucraini non tollereranno
passi indietro” in materia. Due
giorni dopo la sentenza Zelen-
skyj ha presentato in parlamen-
to un progetto di legge per an-
nullare il pronunciamento della
corte e revocare i poteri dei giu-
dici costituzionali. Come spie-
ga Ukrinform, “Zelenskyj è
convinto che lo scontro con la
corte costituzionale sia un otti-
IN BREVE
Ungheria Il governo ha presen-
tato in parlamento un disegno di
legge per inserire nella costitu-
zione il divieto di adozione per
le coppie omosessuali. Nel pae-
se il matrimonio tra persone
dello stesso sesso non è consen-
tito, ma per adottare basta la ri-
chiesta individuale di uno dei
due partner della coppia.
Grecia Il governo ha imposto
un nuovo lockdown per fermare

personalità pubbliche e depe-
nalizza le dichiarazioni false sui
patrimoni. Secondo Andrij Bo-
rovyk, direttore di Transpa-
rency international Ucraina, la
mo punto di partenza per una l’aumento dei casi di covid-19.
più ampia riforma del sistema Dal 7 novembre i negozi non es-
giudiziario, che ripristini la fi- senziali sono chiusi e gli sposta-
ducia dei cittadini nelle istitu- menti sono consentiti solo in ca-
zioni”. so di necessità.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 27

 Americhe
Il villaggio di Quejá in Guatemala, 9 novembre 2020
JOSUE DECAVELE (GETTY)
AMERICA CENTRALE
Il Guatemala affronta
due emergenze
Ricardo Marroquín, Plaza Pública, Guatemala
Il paese centroamericano è stato
duramente colpito dall’uragano
Eta, che ha causato 150 tra
vittime e dispersi. Ora bisogna
evitare che negli alberghi per gli
sfollati si diffonda il covid-19
l 6 novembre il presidente del Gua-
I temala, Alejandro Giammattei, ha
detto in conferenza stampa che a
causa dell’uragano Eta “circa seimi-
la famiglie hanno perso i loro campi” e
150 persone sono morte o disperse. Inte-
re comunità sono finite sotto il fango,
molte case sono state abbattute e i raccol-
ti sono andati distrutti. Nel dipartimento
di Izabal, una delle zone colpite dall’ura-
gano, ci sono molti casi di covid-19. Il 9
novembre la protezione civile del Guate-
mala (Conred) ha reso noto che più di un-
dicimila persone, che hanno perso tutto o
non possono tornare a casa per le inonda-
zioni, hanno trovato riparo nei centri di
accoglienza. Nel frattempo la commis-
sione governativa istituita per la pande-
mia, la Coprecovid, ha raccomandato al-
28 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
cuni comportamenti utili a prevenire il
contagio nei centri d’accoglienza tempo-
ranei, come l’isolamento di ogni nucleo
familiare in una tenda di nylon, con un
distanziamento di tre metri fra una tenda
e l’altra. Secondo gli esperti, a causa dei
pochi mezzi che il paese ha a disposizione
e della mancanza di preparazione nella
gestione delle catastrofi, le raccomanda-
zioni della Coprecovid sono difficili da
rispettare. “I centri non sono attrezzati ”,
dice Karin Slowing di Laboratorio de da-
tos, un’organizzazione che segue l’evolu-
zione della pandemia. “I casi di covid-19
aumenteranno, perché nelle strutture di
accoglienza non si riesce a garantire il di-
stanziamento”.
Condizioni igieniche
David De León, portavoce della Conred,
ha detto che sono stati attrezzati centri
per gli sfollati nei dipartimenti di Izabal,
Petén, Quiché e Alta Verapaz. Per i danni
causati dall’uragano le autorità hanno
decretato lo stato di calamità in nove di-
partimenti del paese: Petén, Quiché, Alta
Verapaz, Izabal, Chiquimula, Zacapa,
Jutiapa, Progreso e Santa Rosa. In tutti, a
eccezione di Santa Rosa, ci sono comuni
considerati ad alto rischio per il numero
di casi di covid-19 o per la percentuale di
casi positivi. Nell’Izabal tre comuni su
dieci (Puerto Barrios, Morales e Los
Amates) sono zone rosse. In questo di-
partimento c’è la maggior parte delle
strutture per le vittime dell’uragano Eta:
sono 41 e ospitano più di quattromila per-
sone, più di cento per ogni centro. A pre-
occupare sono il sovraffollamento, la
difficoltà di accesso all’acqua e le condi-
zioni igieniche. Secondo Slowing, di La-
boratorio de datos, nelle zone colpite
dall’uragano e nei centri d’accoglienza si
dovrebbero fare più tamponi, oltre a for-
nire a tutti le mascherine e a garantire
l’accesso all’acqua potabile.
Julia Barrera, portavoce del ministero
della sanità, ha assicurato che nei centri
di Izabal, Alta Verapaz, Quiché e Petén si
faranno più controlli per valutare lo stato
di salute delle persone e individuare con
tempestività eventuali casi di covid-19.
Le piogge, le inondazioni e le valanghe
hanno messo la pandemia in secondo
piano, ma il Guatemala non è uscito dalla
crisi sanitaria. “Siamo in una situazione
di stallo”, dice Slowing. “Tutti i giorni ci
sono tra i 650 e i 700 nuovi casi di co-
vid-19. Servono una strategia di monito-
raggio efficiente e più tamponi”. ◆ fr
Da sapere
I danni
◆ Più di duecento persone sono morte o
disperse in America Centrale e in Messico
dopo il passaggio dell’uragano Eta. Il bilancio
più grave è quello del Guatemala, con 150 tra
vittime e dispersi. Altre 57 persone hanno
perso la vita in Honduras e 20 nello stato
messicano del Chiapas. In Florida, negli Stati
Uniti, l’uragano ha provocato alluvioni e
blackout elettrici. L’11 novembre 2020 in
Guatemala i casi di covid-19 erano 112.129, le
vittime 3.832 (dati Johns Hopkins university).
 BOLIVIA AMERICA LATINA

Le sfide di Luis Arce Istruzione

sospesa
“L’8 novembre il Fondo delle
RODRIGO ABD (AP/LAPRESSE)

Luis Arce a La Paz, 8 novembre 2020

Nazioni Unite per l’infanzia
(Unicef ) ha pubblicato un
rapporto che denuncia le con-
seguenze della chiusura delle
scuole a causa della pande-
MARCELO PEREZ DEL CARPIO (BLOOMBERG/GETTY)

mia in America Latina e nei

PERÙ paesi dei Caraibi”, scrive El
Destituito Espectador. L’Unicef scrive
che da marzo il 97 per cento
per corruzione delle bambine e dei bambini
della regione non fa scuola in
“Il 9 novembre il parlamento presenza, “una catastrofe ge-
peruviano ha approvato con nerazionale che avrà conse-
un’ampia maggioranza la desti- guenze profonde su tutta la
tuzione del presidente Martín società”. Anche se molte
Vizcarra (nella foto) per un epi- scuole hanno attivato la di-
sodio di corruzione avvenuto dattica a distanza, “milioni di
“Dopo un anno di crisi politica, l’8 novembre in Bolivia è
nel 2014, quando lui era gover- alunni, soprattutto quelli del-
natore della regione di Moque- cominciata una nuova fase. Luis Arce, candidato del
le famiglie più povere, non
gua, nel sud del paese”, scrive Movimento al socialismo, ex ministro dell’economia nei stanno ricevendo nessun tipo
El País. Contro il presidente, in governi di Evo Morales e vincitore delle elezioni del 18 di istruzione”.
carica dal 2018, era già stata pre- ottobre, si è insediato alla presidenza”, scrive Clarín. Arce
sentata una mozione di sfiducia ha garantito che governerà il paese senza condizionamenti
a settembre per incapacità mo- e che il compito principale del suo esecutivo sarà
rale permanente, che il congres-
“ricostruire l’economia”, duramente colpita dalla crisi
so aveva respinto. Vizcarra si è
detto innocente e ha dichiarato sanitaria e dalla gestione della presidente ad interim
di andarsene “a testa alta, con la Jeanine Áñez. Intanto Evo Morales, che era in esilio in
coscienza pulita” e con la consa- Argentina, è rientrato in Bolivia. u
pevolezza di aver fatto il proprio
dovere. Il suo incarico sarà rico-

FONTE: UNICEF
perto ad interim dal presidente STATI UNITI New York Times, “ma le ri-
del parlamento Manuel Merino,
del partito Acción popular. Uno
Epidemia sorse sanitarie non sono state
potenziate e l’amministrazione
dei principali quotidiani del Pe- senza freni Trump si è concentrata solo sui
rù, La República, ha definito la vaccini e sulle cure”. Joe Biden,
destituzione di Vizcarra un “col- Nell’ultima settimana gli Stati che il 7 novembre ha vinto le IN BREVE
po di stato”: “Un gruppo di co- Uniti hanno raggiunto il livello elezioni presidenziali e s’inse- Argentina L’8 novembre mi-
spiratori interno al congresso, più alto di casi di covid-19 dierà alla Casa Bianca il 20 gen- gliaia di persone hanno manife-
con ramificazioni nel sistema dall’inizio dell’epidemia. Il 10 naio del 2021, ha invitato i citta- stato a Buenos Aires e in altre
giudiziario e in alcuni mezzi novembre sono stati più di dini a usare la mascherina e ha città del paese contro le politi-
d’informazione, ha messo a 140mila. Nello stesso giorno è messo insieme una squadra di che del governo del presidente
punto un golpe per appropriarsi stato registrato il numero più tredici scienziati per affrontare Alberto Fernández.
del governo e mettere fine a alto di ricoverati: 61.964. Inol- l’emergenza sanitaria. Messico Il giornalista Israel
vent’anni di democrazia”. Le tre, nella settimana tra il 4 e il Casi di covid-19 negli Stati Uniti, Vázquez Rangel è stato ucciso a
prossime elezioni presidenziali 10 novembre ci sono stati in variazione settimanale, migliaia colpi di pistola il 9 novembre
ci saranno ad aprile del 2021. media più di mille morti al gior- nel municipio di Salamanca,
no. Non succedeva da agosto. 100 nello stato di Guanajuato, nel
Secondo i dati aggiornati all’11 centro del paese. Lavorava per
FONTE: THE NEW YORK TIMES

Newsletter novembre, gli statunitensi mor- il giornale locale El Salmantino

ti di covid-19 sono 240mila. 50 e stava facendo un servizio sul
Americana è la newsletter “Da mesi gli epidemiologi ripe- ritrovamento di alcuni cadaveri
settimanale di Internazionale tevano che ci sarebbe stato a un nella zona. È il terzo giornalista
con le notizie sugli Stati Uniti. nuovo aumento dei contagi in 0 ucciso in Messico in meno di un
Per riceverla: intern.az/1Cq5 autunno e in inverno”, scrive il Mar Mag Lug Set Nov mese, il settimo nel 2020.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 29

 Africa e Medio Oriente
Combattenti in viaggio verso la regione del Tigrai, Etiopia, 9 novembre 2020
TIKSA NEGERI (REUTERS/CONTRASTO)
ETIOPIA
Addis Abeba usa l’esercito
contro i ribelli del Tigrai
D. Pilling e A. Schipani, Financial Times, Regno Unito
Da quando è arrivato al potere
nel 2018, il primo ministro Abiy
Ahmed ha sempre detto di voler
rendere l’Etiopia più unita e
democratica. Ma ha finito per
scatenare una guerra civile
a guerra è la sintesi dell’in-
“L ferno”, ha dichiarato il pri-
mo ministro etiope Abiy
Ahmed nel dicembre del
2019 a Oslo quando ha ricevuto il premio
Nobel per aver firmato la pace con l’Eri-
trea. Oggi Abiy è di nuovo in guerra, que-
sta volta contro il suo popolo. Il 4 novem-
bre ha inviato le truppe nell’irrequieta re-
gione del Tigrai, sostenendo che i soldati
tigrini avevano sferrato un attacco contro
una base dell’esercito federale. Nel Tigrai
è stato dichiarato lo stato d’emergenza e le
linee telefoniche e la rete internet sono
state bloccate. Entrambi gli schieramenti
hanno riportato vittime nel corso di vio-
lenti combattimenti (alcune fonti gover-
native parlano di centinaia di morti e di
raid aerei). Il conflitto minaccia d’infran-
30 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
gere le promesse di transizione democra-
tica fatte da Abiy quando è diventato pri-
mo ministro nel 2018, e potrebbe far dera-
gliare una delle più promettenti storie di
successo economico dell’Africa. Inoltre
indebolisce la reputazione di Abiy come
leader in grado di unire i 110 milioni di abi-
tanti dell’Etiopia sotto la bandiera della
democrazia liberale. “Una guerra contro
uno stato della federazione è una tragedia
epica”, ha scritto su Twitter Tsedale Lem-
ma, direttrice del sito Addis Standard.
Le tensioni con il Tigrai si sono acuite
di pari passo con l’ascesa di Abiy, origina-
rio dell’Oromia. Il premier ha eliminato
molti tigrini dai vertici dell’esercito, dei
servizi di sicurezza e della coalizione al
potere, mettendo fine al predominio tren-
tennale del Fronte popolare di liberazione
del Tigrai (Tplf ) nella scena politica na-
zionale. Gli alti funzionari del Tplf sono
tornati a leccarsi le ferite nella loro regio-
ne. A settembre, nonostante la decisione
di posticipare le elezioni generali a causa
del covid-19, il Tplf ha organizzato e vinto
lo scrutinio nella sua regione. L’ammini-
strazione centrale ha risposto tagliando i
fondi al governo tigrino. All’inizio di no-
vembre Abiy ha accusato il Tplf di armare
milizie irregolari, e di aver superato una
“linea rossa” rubando equipaggiamenti e
armi da una base dell’esercito nazionale.
Avanti da solo
Secondo Christopher Clapham, esperto
di Etiopia dell’università di Cambridge,
non si sa se l’attacco ci sia stato veramen-
te. In ogni caso il Tigrai è solo uno dei pro-
blemi di Abiy: “Non è riuscito a creare una
coalizione in grado di formare una base di
governo stabile. Sembra essere andato
avanti da solo”.
La regione dell’Amhara, un’altra sede
tradizionale del potere in Etiopia, è ai ferri
corti con il Tigrai per vecchie dispute ter-
ritoriali e questa settimana ci sono stati
combattimenti al confine tra le due regio-
ni. Nell’Oromia, dove vive più di un terzo
degli etiopi, una parte della popolazione
protesta contro Abiy perché pensa che ab-
bia tradito gli interessi del suo gruppo et-
nico. Nel Tigrai è accusato di aver calpe-
stato i diritti della regione con il pretesto di
voler difendere l’unità nazionale. “L’idea
del panetiopianismo è una sciocchezza”,
ha detto Getachew Reda, esponente del
Tplf. “Presuppone lo smantellamento del
modello federalista per cui abbiamo com-
battuto duramente”, cioè la costituzione
del 1995 che ha trasferito il potere a regio-
ni definite su base etnica.
Non tutti sono delusi. “Abiy vuole un
paese unito”, afferma Mesfin Worku, che
vende cartine geografiche nel centro della
capitale. “È una cosa buona per tutti gli
etiopi”. Secondo Clapham, ad Abiy man-
ca soprattutto la volontà di accettare i
compromessi necessari a concretizzare i
suoi progetti. “Due anni fa si sperava che
l’avvento di un oromo al potere avrebbe
posto le basi per un accordo politico. Ma
non è andata così”. ◆ gim
 SENEGAL GIORDANIA

Scomparsi in mare In piena crisi

sanitaria
Libération, Senegal I giordani hanno votato il 10 no-
I senegalesi hanno lanciato sui vembre per le legislative (nella
foto, le urne elettorali) in un pe-
social network gli hashtag
riodo di recrudescenza dei con-
#LeSenegalEnDeuil, tagi di covid-19 e di grave crisi
#WhatsHappeningInSenegal e economica, dovuta allo stop del
MOZAMBICO #DeuilNationalSN per discutere turismo. Il voto ha una scarsa ri-
delle conseguenze delle migrazioni levanza politica perché il parla-
Una provincia irregolari e per ricordare i giovani mento (che ha 130 seggi, di cui
fuori controllo connazionali morti nel tentativo di 27 riservati alle minoranze e alle
donne) ha un ruolo marginale,
raggiungere l’Europa passando per
I mezzi d’informazione mo- visto che il potere è concentrato
le isole Canarie (che fanno parte della Spagna). Dal 24 nelle mani del re. Nei primi mesi
zambicani denunciano un nuo-
vo violento attacco degli Al Sha- ottobre almeno 480 senegalesi sono stati dichiarati della pandemia, ricorda Middle
baab, i miliziani jihadisti affilia- morti o dispersi in almeno cinque naufragi avvenuti al East Eye, il governo era riuscito
ti al gruppo Stato islamico, il 7 largo delle coste nazionali. “Il lutto impossibile”, titola a bloccare la diffusione del vi-
novembre in un villaggio del di- il quotidiano senegalese Libération, che ha raccolto le rus, ma dall’inizio di ottobre si è
stretto di Muidumbe, nella pro- testimonianze di alcuni familiari delle vittime e di un ex registrata un’impennata di con-
vincia settentrionale di Cabo tagi (121mila in totale), con qua-
trafficante di esseri umani. Gli attivisti di internet
Delgado. Secondo Pinnacle si 1.400 morti. Gli ospedali sono
hanno indetto per il 13 novembre una giornata di lutto pieni e nell’ultima settimana so-
News, una cinquantina di per-
sone, tra cui numerosi ragazzi, nazionale per ricordare coloro che hanno perso la vita no morti nove medici.
sono state radunate in un cam- nella traversata, ma anche per spingere il governo
Amman, 8 novembre 2020
po da calcio e uccise, e i loro guidato dal presidente Macky Sall ad affrontare la

MUHAMMAD HAMED (REUTERS/CONTRASTO)

corpi sono stati mutilati. La si- questione con più fermezza. Le autorità sono infatti
tuazione è molto grave in que- accusate di non fare abbastanza per garantire ai giovani
sta provincia ricca di gas e il go- un’istruzione e opportunità di lavoro migliori
verno di Maputo ha chiesto aiu-
(soprattutto nel settore della pesca), e per fermare il
to all’estero per fermare l’insur-
rezione. traffico di esseri umani. ◆

COSTA D’AVORIO LIBIA varie aree geografiche e correnti

Il risultato Riparte politiche del paese. Queste per-
sone devono designare i compo-
è confermato il dialogo nenti di un governo unitario
(composto da rappresentanti IN BREVE
Dopo che il 9 novembre il consi- A Tunisi il 9 novembre è ripreso dell’est e dell’ovest) che accom- Arabia Saudita L’11 novembre
glio costituzionale ivoriano ha il dialogo per favorire una solu- pagni il paese a nuove elezioni e a Jeddah almeno quattro perso-
convalidato i risultati delle pre- zione politica alla crisi in Libia. I sorvegli l’operato del consiglio ne sono rimaste ferite nell’e-
sidenziali del 31 ottobre – boicot- colloqui, promossi dalle Nazioni presidenziale. I 75 partecipanti splosione di una bomba a una
tate dall’opposizione e vinte dal Unite, coinvolgono 75 personali- hanno promesso di non candi- cerimonia di commemorazione
presidente uscente Alassane tà libiche (nella foto, uno dei par- darsi a cariche politiche, precisa della fine della prima guerra
Ouattara con il 94,27 per cento tecipanti) che rappresentano le il quotidiano panarabo Al Ara- mondiale, a cui partecipavano
dei voti – l’Unione africana e la by al Jadid. Intanto il 10 no- anche dei diplomatici europei.
Comunità economica degli stati vembre a Bengasi è stata uccisa, Iraq L’8 novembre 11 persone
dell’Africa occidentale si sono in una strada trafficata e in pie- sono morte in un attacco contro
YASSINE GAIDI (ANADOLU AGENCY/GETTY)

congratulate con Ouattara per il no giorno, l’avvocata Hanan al una postazione militare a
terzo mandato, che invece è du- Barassi, 46 anni, nota per la sua Radwaniyah, a sud di Baghdad.
ramente contestato dai suoi av- attività in difesa dei diritti delle L’attentato è stato attribuito al
versari. Il 9 e 10 novembre nel donne. Poco prima di essere uc- gruppo Stato islamico.
paese ci sono state nuove vio- cisa aveva pubblicato su internet Palestina Il 10 novembre a Ge-
lenze, con dodici morti, scrive un video in cui denunciava alcu- rusalemme è morto di covid-19
Jeune Afrique. Da agosto que- ni gruppi armati vicini al gene- Saeb Erekat. Aveva 65 anni. Fu il
sti scontri hanno causato una rale Khalifa Haftar per le violen- capo negoziatore palestinese ai
cinquantina di vittime. ze sulle donne. tempi degli accordi di Oslo.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 31

 Asia e Pacifico
Un treno trasporta carbone nel New South Wales, Australia, ottobre 2020
DAVID GRAY (BLOOMBERG/GETTY)
AUSTRALIA
Canberra inquina ancora
e rimane sola
The Straits Times, Singapore
Con l’arrivo di Biden alla Casa
Bianca anche Washington si
unirà ai paesi impegnati ad
azzerare le emissioni. Ma il
governo australiano, sostenuto
dall’industria mineraria, resiste
lla guida di uno dei pochi paesi
A ricchi che non si sono impe-
gnati ad azzerare le emissioni
di CO2, il primo ministro au-
straliano Scott Morrison è più isolato che
mai. Dopo l’elezione di Joe Biden, infatti,
gli Stati Uniti si uniranno ai paesi che
hanno promesso di raggiungere la carbon
neutrality. Alcuni di loro (Giappone, Cina
e Corea del Sud) comprano grandi quan-
tità di combustibili fossili dall’Australia.
Morrison, che per sostenere l’indu-
stria degli idrocarburi una volta ha porta-
to un pezzo di carbone in parlamento, è in
difficoltà anche nel suo paese, dove i capi-
tali si stanno concentrando sulle energie
rinnovabili e molti cittadini chiedono più
impegno contro il cambiamento climati-
co dopo un’estate caratterizzata da incen-
di devastanti. Allo stesso tempo, però, il
primo ministro è uscito rafforzato dalla
rimonta elettorale del 2019, arrivata gra-
zie al sostegno mostrato all’industria mi-
neraria. E se il suo governo conservatore
regge nei sondaggi grazie alla gestione
della pandemia, Morrison non sembra
intenzionato a invertire la rotta, anche se
l’Australia è uno dei paesi più inquinanti
del mondo in termini di emissioni pro ca-
pite. “Le scelte politiche si baseranno su-
gli interessi nazionali”, ha detto il 9 no-
Da sapere
I grandi inquinatori
I paesi ricchi che inquinano di più, tonnellate di
CO2 pro capite, 2018. Fonte: International energy agency
Australia
Canada
Stati Uniti 15,0
Corea del Sud 11,7
Giappone 8,6
Germania 8,4
Regno Unito 5,3
vembre, rispondendo a chi gli chiedeva se
l’impegno di Biden ad azzerare le emis-
sioni degli Stati Uniti entro il 2050 in-
fluenzerà la politica energetica di Can-
berra.
Le esportazioni di carbone e gas rap-
presentano un quarto delle entrate
dell’Australia. Secondo un rapporto di
luglio dell’università del New South Wa-
les, questo ha conseguenze non trascura-
bili: oggi il paese è il principale esportato-
re mondiale di carbone e gas, dunque è
uno dei primi responsabili del cambia-
mento climatico attraverso le emissioni
“esportate”. Con Biden alla Casa Bianca,
circa il 70 per cento degli accordi com-
merciali bilaterali dell’Australia coinvol-
gerà paesi che hanno promesso di azzera-
re le emissioni.
Canberra cerca di privilegiare quelle
che definisce “tecnologie a basse emis-
sioni” (tra cui i motori a idrogeno) per ri-
durre l’inquinamento prodotto dai gas
serra. Alle prese con la prima recessione
in trent’anni, Morrison ha proposto una
ripresa economica “guidata dal gas”. E
come strumento per incrementare la pro-
duzione sta promuovendo l’energia elet-
trica affidabile e a basso costo derivata
dai combustibili fossili. Una strategia
criticata dagli imprenditori e dagli am-
bientalisti, che preferirebbero investi-
menti in energie rinnovabili come l’eoli-
co o il fotovoltaico, oltre a una tassa per le
aziende più inquinanti.
Danno politico
Alla fine il sostegno di Morrison ai com-
bustibili fossili potrebbe danneggiarlo
anche politicamente. La maggioranza
degli australiani crede che il riscalda-
mento globale sia un problema grave, da
affrontare al più presto. Il Partito laburi-
sta, principale forza di opposizione, spin-
ge per azzerare le emissioni.
Ma anche provare a convincere la sua
coalizione a cambiare posizione sulle
emissioni potrebbe esporre Morrison a un
forte rischio. Il suo predecessore, Mal-
15,3
colm Turnbull, è stato espulso dal partito
15,3 nel 2018 proprio perché aveva chiesto una
svolta ambientalista. Secondo Turnbull la
posizione dell’Australia diventerà sempre
più insostenibile, perché “tutti i nostri
maggiori partner commerciali si stanno
allontanando dai combustibili fossili, e
capiscono che il mondo non può conti-
nuare a bruciare carbone”. ◆ as
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 33
 Asia e Pacifico
Pechino, 23 ottobre 2020 BIRMANIA GIAPPONE

Trionfo atteso Allerta

per l’inverno
Yangon, 9 novembre 2020 Con l’avvicinarsi dell’inverno e i
contagi in crescita, un comitato
KYODO NEWS/GETTY

di esperti ha invitato il governo

ad adottare misure più severe
contro il covid-19. Finora in
Giappone la pandemia è stata
contenuta, con un basso nume-
SHWE PAW MYA TIN (REUTERS/CONTRASTO)

DIPLOMAZIA ro di morti (1.864), ma dopo set-

Biden visto timane di stabilità i casi hanno
ripreso a salire (il 10 novembre
da Pechino quelli registrati erano 1.284). Si
sospetta che la campagna Go
Mentre gli altri leader mondiali travel, lanciata dal governo a lu-
si congratulavano con il presi- glio per sostenere il turismo in-
dente eletto negli Stati Uniti, Joe terno con bonus da spendere in
Biden, alcuni capi di stato e di hotel, ristoranti e trasporti abbia
governo hanno evitato di farlo. Secondo i risultati parziali, la Lega nazionale per la causato l’aumento delle infezio-
Tra questi il presidente cinese ni, scrive il Japan Times.
democrazia (Nld), al governo, avrebbe stravinto alle
Xi Jinping. Come mai? SupChi-
na scrive che, finché Trump non
elezioni legislative dell’8 novembre. Per l’esito definitivo
ammetterà la sconfitta, Pechino bisognerà aspettare, ma il partito di Aung San Suu Kyi
considera l’esito elettorale anco- potrebbe superare il risultato del 2015 e ottenere più dei
ra conteso e non vuole essere due terzi dei seggi parlamentari in palio, necessari per
accusata di “interferenza eletto- scegliere il presidente e formare un governo. Il principale
rale” da Washington. La situa- partito d’opposizione, il Partito dell’unione per la
JIJI PRESS (AFP/GETTY)
zione anomala che si è creata
solidarietà e lo sviluppo (Usdp), vicino all’esercito, avrebbe
dopo il voto statunitense fa gio-
co alla Cina, perché dimostra i
perso più della metà dei seggi conquistati alle elezioni di
limiti della democrazia. I mezzi cinque anni fa. Il 10 novembre U Than Htay, leader
d’informazione statali hanno in- dell’Usdp, ha contestato la legittimità del voto e
sistito su quattro temi: la natura annunciato un’azione legale, scrive Irrawaddy. Secondo
caotica del processo elettorale, l’Asia Nikkei con il voto i birmani hanno prima di tutto IN BREVE
il ruolo dell’estremismo di de- voluto tenere i militari lontani dal governo, più che Hong Kong Quattro deputati
stra, il fatto che la questione raz-
sostenere Aung San Suu Kyi. Ora l’Nld dovrà affrontare sono stati espulsi dal parlamen-
ziale sia stata un tema centrale e
questioni chiave: il processo di pace con le minoranze, la to locale l’11 novembre in base a
i costi delle elezioni. Sui social
riforma costituzionale, lo sviluppo economico, l’impatto una risoluzione di Pechino con-
network cinesi i contenuti sui
tro i politici considerati una mi-
due candidati erano tra i più di- della pandemia e la riduzione degli investimenti e degli
naccia per la sicurezza naziona-
scussi. Ma come cambieranno i aiuti stranieri. Oltre alla successione di Suu Kyi, che ha le. La misura colpisce chi sostie-
rapporti tra Cina e Stati Uniti ottant’anni e nessun erede designato. u ne l’indipendenza di Hong
con Biden alla Casa Bianca?
Kong, non riconosce la sovrani-
Caixin scrive che Biden aggiu-
tà cinese e chiede a paesi stra-
sterà ma non stravolgerà le re- CINA poteva permetterseli, si è diffu-
nieri d’interferire negli affari
lazioni tra Washington e Pechi-
no. Molti osservatori sostengo-
Mestruazioni sa già in 250 atenei. Anche se in
Cina parlare di mestruazioni è
della città. Tutti i deputati filo-
no che il nuovo presidente cer- senza tabù tabù, negli ultimi mesi l’argo-
democratici hanno annunciato
che si dimetteranno, lasciando il
cherà di rafforzare le pressioni mento è stato affrontato più
parlamento senza opposizione.
multilaterali sulla Cina per so- Nelle università cinesi è in corso apertamente grazie a un’altra
stenere la supremazia statuni- una campagna contro lo stigma campagna di Stand by her: il
tense in alcuni settori chiave, ri- delle mestruazioni e il costo ec- gruppo ha distribuito assorbenti
conoscendo allo stesso tempo cessivo degli assorbenti. L’ini- alle operatrici sanitarie impe- Newsletter
che le due potenze devono col- ziativa, lanciata dalle attiviste di gnate in prima linea contro il
laborare di più contro minacce Stand by her (con lei), che sui covid-19. Per molte donne gli In Asia è la newsletter setti-
comuni come la pandemia, il social network avevano invitato assorbenti hanno un costo inac- manale di Internazionale con
cambiamento climatico e la a lasciare assorbenti gratis nei cessibile, ma il problema è igno- notizie dall’Asia e dal Pacifico.
proliferazione nucleare. bagni dei campus per chi non rato, scrive Sixth Tone. Per riceverla: intern.az/1CrO

34 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

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Le opinioni

Il prossimo Trump
potrebbe essere peggio
Bhaskar Sunkara
orse c’è ancora qualche voto da contare Trump. Sono loro, non gli abitanti dei quartieri ricchi

F e il presidente uscente insiste a negare a cui di solito si rivolge l’establishment democratico,

la realtà, ma Joe Biden ha battuto Do- ad avere le chiavi della politica statunitense.
nald Trump. Milioni di persone applau- Forse Joe Biden ha vinto a causa dell’impopolarità
dono la caduta di un presidente bugiar- di Trump, ma i democratici dovranno offrire ai citta-
do, disgustoso e incapace di gestire una dini qualcosa di diverso se vogliono avere un governo
pandemia che ha ucciso più di 230mila statunitensi. stabile: una politica in grado di convincere ceti popo-
In mezzo ai festeggiamenti però dovrebbe esserci lari e lavoratori. I progressisti devono lanciare una
spazio per un inquietante timore. Joe Biden si è candi- sfida alle politiche centriste delle ultime amministra-
dato promettendo un ritorno alla nor- zioni democratiche, ma dovranno an-
malità degli anni di Obama. Se gover- Joe Biden ha vinto che resistere al rigido identitarismo che
nerà come un “normale” democratico per l’impopolarità si annida nelle loro file. Non può esiste-
però, in poco tempo dovremo fare i con- di Donald Trump, re una politica progressista di massa
ti con un altro Trump. Quello vero si è ma i democratici che coinvolge solo chi è già d’accordo
scavato la fossa con i suoi errori e non è dovranno offrire con noi. Chi rimane confinato nella bol-
riuscito a mantenere le promesse fatte ai cittadini qualcosa la progressista rifiuta la possibilità di
in campagna elettorale. Invece di salva- di diverso rispetto organizzare lavoratori di tutte le origini,
re posti di lavoro nel settore manifattu- al passato rurali e urbani, all’interno di un pro-
riero e di proteggere “il lavoro, gli sti- gramma fondato su sanità pubblica,
se vogliono avere
pendi e il benessere dei lavoratori statu- posti di lavoro sindacalizzati e un new
nitensi prima di ogni altra cosa”, ha eli- un governo stabile deal verde. In una recente intervista con
minato le regole sugli straordinari, ab- il New York Times, la deputata Alexan-
bassato le tasse ai ricchi e ha mandato in fumo 740mi- dria Ocasio-Cortez ha indicato questa strada e ha
la posti di lavoro nel settore manifatturiero nel 2020. definito frustrante la guida del Partito democratico,
Un altro Donald Trump avrebbe potuto gestire ma per tutta risposta i leader del partito hanno incol-
con competenza la pandemia, lanciando un program- pato l’eccessivo spostamento a sinistra per gli scarsi
ma per creare infrastrutture e posti di lavoro capace di risultati degli ultimi anni.
migliorare le vite di milioni di persone. Senza sfidare Biden ha fatto una campagna elettorale diversa da
le oligarchie e gli interessi delle aziende, il Trump di quella di Hillary Clinton. Ha scelto un messaggio leg-
questa realtà alternativa avrebbe potuto coniugare germente più populista, facendo comizi in aree tra-
populismo economico e xenofobia, la stessa formula scurate dall’ex segretaria di stato. Ma la sostanza dei
che ha catapultato al potere figure autoritarie di de- metodi di governo che propone è più simile alla “nor-
stra in altri paesi. Un diverso Trump sarebbe perfino malità” di Clinton e Obama che a quella invocata da-
riuscito a conquistare un numero di elettori che gene- gli alleati di un tempo come Bernie Sanders. Questa
ralmente votano per i democratici, tra cui i neri, suffi- normalità, durante l’amministrazione di Bill Clinton,
ciente a fargli vincere il voto popolare. ha distrutto buona parte dell’industria manifatturiera
Per quanto pessimi siano stati gli ultimi quattro statunitense e ha accelerato il processo d’incarcera-
anni, gli americani sono stati fortunati ad avere zione di massa ed eliminato le tutele sociali. Con Ba-
Trump e non un politico più capace. Questo non si- rack Obama milioni di persone sono state espulse, fi-
gnifica che siano condannati a seguire la strada del gure come John Podesta hanno ottenuto incarichi alla
populismo di destra. Negli ultimi anni paesi come Casa Bianca, e perfino durante la crisi del 2008 non
Portogallo e Spagna hanno consolidato governi di si- c’è stato alcun tentativo di rompere con decenni di
nistra o di centro. Ma, per evitare l’ascesa di un altro fallimentari politiche economiche.
Trump, i progressisti statunitensi dovranno comin- Quando Hillary Clinton disse che faceva politica
ciare a pensare più seriamente a cosa ha reso possibi- da trent’anni, gli elettori avevano molti motivi per es- BHASKAR
SUNKARA
le la sua presidenza. Trump non è stato solo un pro- sere scettici, visto quello che era successo nei
è il direttore della
dotto del razzismo e del sessismo latente. L’ipocrisia trent’anni precedenti, tra salari stagnanti e disugua-
rivista statunitense
delle recenti amministrazioni democratiche sulle glianza crescente. Scegliendo d’interpretare il ruolo Jacobin. Collabora
questioni economiche ha avuto un ruolo importante del populista, Trump è riuscito a entrare alla Casa con In These Times e
nella disaffezione degli elettori della classe operaia, Bianca. Ma ha sprecato il suo mandato. Se Biden farà The Nation. Questo
per non parlare dei milioni di persone che nel 2016 lo stesso, il prossimo presidente di destra potrebbe articolo è uscito sul
hanno scelto di non votare né per Clinton né per non farlo. ◆ ff Guardian.

38 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

Le opinioni

I palestinesi si ammalano
nella carceri israeliane
Amira Hass
i recente i mezzi d’informazione ti in due giorni su una popolazione carceraria di 450

D israeliani hanno riferito che in appe- detenuti. In meno di una settimana il virus ha colpito
na due giorni sono stati diagnostica- il 20 per cento dei detenuti.
ti 66 nuovi casi di covid-19 tra i dete- I giudici della corte suprema hanno riflettuto su
nuti palestinesi del carcere di Gil- questa impennata dei contagi? Hanno pensato che i
boa. Mi chiedo se la notizia abbia promotori della petizione sapevano bene di cosa sta-
solleticato la memoria dei giudici della corte suprema vano parlando, quando hanno sottolineato il rischio
Ofer Grosskopf, David Mintz e Isaac Amit. Alla fine di di un focolaio a Gilboa? Hanno pensato che forse le
luglio i tre giudici avevano respinto una petizione che autorità carcerarie non si stanno impegnando al mas-
sottolineava il rischio che il covid-19 si simo per evitare un focolaio proprio
diffondesse in quella struttura, che si In appena due giorni nella struttura indicata dalla petizione?
trova nel nord di Israele. Grosskopf, sono stati Ricordano cosa hanno sostenuto gli av-
Mintz e Amit avevano accettato il pare- diagnosticati vocati del Centro legale per i diritti delle
re della procura di stato, secondo cui il 66 nuovi casi minoranze arabe in Israele? In quell’oc-
servizio penitenziario israeliano stava di coronavirus tra i casione i giudici hanno ripetuto l’opi-
facendo il possibile per evitare il conta- detenuti palestinesi nione del governo, ovvero che il “di-
gio dei detenuti in tutte le strutture del del carcere stanziamento fisico” per ostacolare il
paese. A giugno la corte suprema aveva di Gilboa, in Israele. contagio non si applica ai detenuti, che
respinto un’altra petizione che chiedeva invece devono essere considerati come
E le istituzioni
la scarcerazione anticipata a causa della componenti di un’unica unità familiare
pandemia anche per alcuni detenuti non fanno niente che vivono insieme in un singolo am-
nelle carceri di sicurezza. biente. Anche a Gilboa. Gli avvocati del
Le nuove regole del servizio penitenziario nell’era Centro legale per i diritti delle minoranze arabe han-
della pandemia consentono la scarcerazione dei de- no sottolineato che le guardie carcerarie entrano in
tenuti condannati a non più di quattro anni di prigio- ogni cella circa cinque volte al giorno. “Non è come
ne e a cui resta da scontare meno di un mese. La nor- una casa privata dove si può impedire l’ingresso delle
mativa ha portato a mille il numero delle persone rila- guardie per essere al sicuro”, hanno spiegato. “Le
sciate in libertà vigilata, e permette la scarcerazione guardie entrano ed escono, poi rientrano a casa e il
anche in penitenziari al limite della capienza. Ma è giorno dopo tornano al lavoro”.
stata fatta un’eccezione per i prigionieri palestinesi Israele e le sue istituzioni sono ormai drogati dal
nelle carceri di sicurezza. La corte suprema non ha disprezzo per le vite dei palestinesi. È per questo che
fatto una piega davanti a questa ennesima discrimi- hanno respinto due petizioni che chiedevano l’ado-
nazione, e ha respinto la petizione. zione di misure facilmente applicabili, che avrebbe-
Fin dall’inizio della pandemia la maggior parte dei ro potuto ridurre il rischio di contagio tra i detenuti
detenuti (arabi e israeliani) ha vissuto nel terrore del palestinesi.
contagio. Le condizioni delle carceri israeliane sono Il 3 novembre ho chiesto al portavoce del servizio
pessime, con un enorme sovraffollamento. Non sor- penitenziario i dati sui contagi tra tutti i detenuti, uo-
prende che il fenomeno sia particolarmente grave mini e donne, israeliani e palestinesi. Volevo cono-
nelle strutture che ospitano i palestinesi. La grandez- scere il numero di quelli risultati positivi dall’inizio
za media di una cella di Gilboa è di 22 metri quadrati, della pandemia, il numero di persone attualmente
da cui bisogna sottrarre circa sei metri quadrati per la infette e il numero di malati gravi. Ho chiesto se in
doccia, il bagno e il cucinino. In ognuna di queste cel- altre strutture, oltre a Gilboa, si era verificato un au-
le vivono sei persone, con meno di tre metri quadrati mento dei casi così importante. Ho pensato che i dati
a testa. sarebbero stati immediatamente accessibili sui siste-
Fino alla settimana scorsa la situazione nei peni- mi informatici. Invece il portavoce del dipartimento AMIRA HASS
è una giornalista
tenziari sembrava sotto controllo. Il numero di dete- ha trattato la mia richiesta come fosse un’indagine
israeliana. Vive a
nuti infettati era relativamente basso, e i malati erano complessa.
Ramallah, in
sparsi in diverse strutture. A luglio i contagiati erano Dopo un secondo tentativo, ho ricevuto subito i Cisgiordania, e scrive
sette, di cui soltanto due nelle prigioni di sicurezza. dati: 23 detenuti sono risultati infetti negli ultimi nove per il quotidiano
Nessuno a Gilboa. Ma il 3 novembre è arrivata la noti- mesi. Altri 87 detenuti sono risultati infetti nell’ulti- Haaretz, che ha
zia che 66 palestinesi detenuti a Gilboa erano positivi. ma settimana. Tutti nel penitenziario di Gilboa. Fino pubblicato questo
Il 5 novembre il numero è salito a 87: ben 21 contagia- al 5 novembre. ◆ as articolo.

40 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

In copertina
Il potere di Kamala Harris
La futura vicepresidente degli
Stati Uniti sarà una donna nera
figlia di immigrati. Troppo
moderata per alcuni, simbolo
di cambiamento per altri.
Di sicuro avrà un ruolo centrale
nei prossimi quattro anni
Arwa Mahdawi, The Guardian, Regno Unito
amala Harris ha passato
K la vita a infrangere bar-
riere e a essere “la pri-
ma”: la prima procura-
trice distrettuale di San
Francisco e poi la prima
procuratrice generale della California; la
prima donna di origini indiane a essere
eletta al senato e ora la prima donna a oc-
cupare la carica di vicepresidente degli
Stati Uniti. Se Joe Biden deciderà di fare
solo un mandato da presidente (come
sembra probabile visto che tra quattro
anni avrà quasi 82 anni), Harris potrebbe
cercare di prendere il suo posto e diventa-
re così la prima donna nera presidente
degli Stati Uniti.
Ma lei ha sempre cercato di scrollarsi
di dosso questo tipo di etichette. “È stato
uno dei problemi più difficili da affronta-
re quando mi sono candidata per la prima
volta. Ti chiedono di definire te stessa in
modo da rientrare in una categoria che
altre persone hanno creato”, ha detto in
un’intervista al Washington Post nel
42 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
2019. “Io sono quello che sono. Forse gli
altri hanno bisogno d’inquadrarmi, ma a
me va bene così”. Kamala Harris non si fa
troppe domande sulla sua identità. Si
considera semplicemente “un’america-
na orgogliosa”.
Come era successo a Barack Obama,
alcune persone hanno messo in dubbio
l’americanità di Harris. Appena Biden
l’ha scelta come candidata alla vicepresi-
denza, ad agosto, sono spuntate teorie
complottiste sul suo certificato di nasci-
ta, naturalmente amplificate da Donald
Trump. Newsweek ha pubblicato un arti-
colo in cui l’autore si chiedeva se Harris,
figlia d’immigrati, avesse i requisiti costi-
tuzionali per candidarsi. Sua madre, una
ricercatrice che si occupava di tumore al
seno, era nata in India. Suo padre, un eco-
nomista, è nero ed è nato in Giamaica.
Harris invece è nata a Oakland, in Cali-
fornia. Questo, se mai ci fosse bisogno di
ribadirlo, la rende cittadina degli Stati
Uniti e le permette di candidarsi alla pre-
sidenza o di essere vicepresidente.
Secondo Pawan Dhingra, docente di
studi americani dell’Amherst college, nel
Massachusetts, le origini di Harris “rac-
contano una parte spesso ignorata della
storia degli statunitensi di origine asiati-
ca”. Dhingra sottolinea che queste perso-
ne sono sempre state giudicate in base
“alla loro capacità di somigliare ai bianchi
per livello d’istruzione e per reddito”. Il
“mito della minoranza modello” ha spes-
so contrapposto la comunità nera a quella
asiatica. Ma Harris, spiega Dhingra, rom-
pe questo schema. La sua storia personale
è piena di riferimenti alla solidarietà tra
comunità diverse e all’impegno politico. I
suoi genitori, entrambi di sinistra, erano
molto attivi nel movimento di protesta
degli anni sessanta e settanta. Lei ha di-
chiarato spesso di aver partecipato al mo-
vimento per i diritti civili “dal passeggi-
no”. Dhingra è convinto che Harris sia
diventata “un simbolo e una portavoce
dei progressisti di origine asiatica”.
Anche il Canada ha rivendicato dei di-
ritti su Harris, visto che dai 12 ai 17 anni la
 Wilmington, Delaware, 7 novembre 2020
ANDREW HARNIK (AP/LAPRESSE)

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 43

 In copertina
senatrice ha vissuto a Montréal, dove la
madre si era trasferita per lavoro (i genito-
ri divorziarono quando Harris aveva sette
anni, e fu la madre a crescere lei e la sorel-
la Maya). In Canada Harris fece fatica ad
ambientarsi, anche perché la sua scuola
era francofona. La frase che ripeteva di
più era quoi? quoi? quoi?, che in francese
significa “cosa? cosa? cosa?” ma suona
anche come “qua qua qua”. Nella sua au-
tobiografia scrive: “Ricordo che mi senti-
vo una papera”.
Poliziotta o attivista?
Harris entrò in un corpo di ballo femmini-
le chiamato Midnight Magic. Quando
non ballava, era in prima fila alle manife-
stazioni. A tredici anni guidò la protesta
dei bambini del quartiere contro le regole
che vietavano di giocare sul prato davanti
casa. L’iniziativa fu un successo. Anni do-
po, quando arrivò il momento del ballo
scolastico, Harris faceva parte di un grup-
po di studenti che si presentarono senza
accompagnatore, in modo da non far sen-
tire esclusi quelli che non ne avevano tro-
vato uno.
Dopo essersi diplomata in Canada,
s’iscrisse alla Howard university di
Washington, un ateneo frequentato so-
Stati Uniti La mappa del voto
NORTH
WASHINGTON MONTANA DAKOTA
Il passato di Harris, dalle violenze dalla polizia, il suo passato
nelle forze dell’ordine ha fatto molto di-
insomma, è piuttosto scutere. Quando era procuratrice distret-
complesso. E il futuro? tuale di San Francisco, dal 2004 al 2011,
Harris si vantò di aver portato in tre anni
Come vicepresidente la percentuale di condanne dal 53 per
si sposterà su cento al 67 per cento, il dato più alto del
decennio. Inoltre si schierò a favore di
posizioni progressiste una legge che prevedeva l’incarcerazione
o resterà al centro? dei genitori se i figli saltavano abitual-
mente la scuola.
Come procuratrice generale della Ca-
prattutto da afroamericani. Poi frequentò lifornia, tra il 2011 e il 2017, Harris si op-
la facoltà di legge di Hastings, in Califor- pose alla scarcerazione anticipata dei
nia. Il Washington Post racconta che du- detenuti condannati per crimini non vio-
rante gli anni universitari Harris “pensa- lenti, sostenendo che gli istituti carcerari
va più alla carriera che all’attivismo, fre- rischiavano di perdere “un’importante
quentando ambienti d’élite e facendo ti- fonte di manodopera”. Dopo che Michael
rocini prestigiosi”. Brown fu ucciso a Ferguson, in Missouri,
Kamala Harris è una politica in carrie- nel 2015, Harris non ascoltò gli inviti degli
ra o una militante? È pragmatica o pro- attivisti che chiedevano di indagare sulle
gressista? Sono anni che si cerca di ri- violenze commesse dalla polizia a San
spondere a queste domande. Francisco (anni dopo ha cambiato idea e
Durante la campagna elettorale molte ha condannato gli abusi delle forze
persone l’hanno definita una “poliziot- dell’ordine).
ta”, per via del suo passato da procuratri- Tutto questo comunque non ha impe-
ce in California (il procuratore generale è dito alla destra di sostenere che Harris
il responsabile dell’applicazione della fosse una socialista radicale. In un’inter-
legge in uno stato, ed è eletto dai cittadini vista a Fox Business, il presidente Trump
ogni quattro anni). In una fase segnata l’ha definita “la persona più di sinistra nel
senato”. In realtà Harris non sembra se-
guire un preciso programma politico.
Una delle critiche che le sono state rivolte
è proprio quella di essere incoerente. Nel
NEW 2004, per esempio, promise ai cittadini
MINNESOTA HAMPSHIRE
di San Francisco che si sarebbe opposta
MI VERMONT
C alla pena di morte. Ma nel 2014, dopo che
PENNSYLVANIA MAINE
HI

SOUTH WISCONSIN un giudice federale l’aveva dichiarata in-

GA

OREGON DAKOTA NEW YORK costituzionale in California, presentò un

N

IDAHO WYOMING
NEBRASKA IOWA MASSACHUSETTS ricorso contro quella decisione.
ILLINOIS R.I.
OHIO D.C. CONN. Durante la campagna elettorale Har-
NEVADA INDIANA WEST NEW JERSEY
UTAH COLORADO KANSAS VIRGINIA DELAWARE ris è sembrata indecisa se schierarsi con
CA

MISSOURI KENTUCKY l’ala progressista del partito o con quella

VIRGINIA MARYLAND
LIF

RN OKLAHOMA
più moderata. Inizialmente aveva detto
O

IA ARIZONA TENNESSEE NORTH CAROLINA

NEW ARKANSAS
MEXICO SOUTH di essere favorevole a un sistema sanita-
CAROLINA
FONTE: THE WASHINGTON POST

ALABAMA rio pubblico e universale, come quello

TEXAS
ALASKA
HAWAII
u Il 7 novembre del 2020, quat-
tro giorni dopo il voto, la vitto-
ria alle presidenziali è stata as-
segnata a Joe Biden, il candi-
dato del Partito democratico.
u L’affluenza alle urne è stata
molto alta. Hanno votato alme-
no 160 milioni di statunitensi,
il 67 per cento dell’elettorato.
Con circa 77 milioni di voti, Bi-
GEORGIA
MISSISSIPPI
LOUISIANA
den è il candidato più votato
nella storia delle presidenziali.
Il presidente uscente Donald
Trump, con 72 milioni di voti,
è il secondo più votato.
u Biden ha vinto in tre stati che
nel 2016 avevano votato per
Trump: Pennsylvania, Michi-
gan e Wisconsin. Inoltre è vici-
no alla vittoria anche in Arizo-
Repubblicani
Repubblicani
FLORIDA in vantaggio
Democratici
Democratici
in vantaggio
na e Georgia, dove lo scrutinio
è ancora in corso.
u I democratici hanno mante-
nuto il controllo della camera.
Per sapere chi avrà la maggio-
ranza al senato bisognerà
aspettare gennaio, quando ci
saranno i ballottaggi per due
seggi in rappresentanza della
Georgia.
proposto dal senatore Bernie Sanders,
poi ha fatto marcia indietro e ha chiarito
di preferire una riforma più contenuta.
Senza paura
Mary Kay Henry, leader del Service em-
ployees international union, un sindacato
che rappresenta quasi due milioni di lavo-
ratori negli Stati Uniti e in Canada, non
crede che Harris sia un’ipocrita. Ricorda
che da procuratrice generale della Cali-
fornia “ha sostenuto più volte le rivendi-
cazioni dei lavoratori. Durante la crisi fi-
nanziaria ha difeso i nostri iscritti che ri-
schiavano un pignoramento, e le leggi che

44 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020


JOSH EDELSON (AFP/GETTY IMAGES)
ha sostenuto hanno contribuito a evitarne
decine di migliaia”. Harris introdusse an-
che alcuni provvedimenti per garantire i
diritti dei lavoratori domestici e appoggiò
l’aumento del salario minimo a 15 dollari
all’ora. “Per tutta la vita ha combattuto
per assicurarsi che gli Stati Uniti fossero
un paese in cui la libertà è per tutti, a pre-
scindere dal genere, dal reddito o dalla
comunità di appartenenza”.
Il passato di Harris, insomma, è piut-
tosto complesso. E il futuro? Come vice-
presidente si sposterà su posizioni pro-
gressiste o resterà ancorata al centro?
Anche in questo caso rispondere potreb-
be essere piuttosto complesso. Harris è
legata all’ala conservatrice del Partito
democratico rispetto ai rapporti con Isra-
ele, e a quella più progressista sulla crisi
climatica. Sostiene il new deal verde e ha
promesso che farà di tutto per eliminare
le regole che consentono l’ostruzionismo
in senato, in modo che il provvedimento
passi. Ha anche detto che chiederà al di-
partimento di giustizia di tenere sotto
controllo le attività delle compagnie pe-
trolifere. È probabile che Harris cercherà
di portare il tema del razzismo strutturale
Harris al gay pride di San Francisco, giugno 2018
al centro del dibattito pubblico, ma non è
chiaro fino a che punto si spingerà per
combatterlo.
Parlando della pandemia, ha sottoli-
neato come i neri e gli ispanici siano stati
colpiti in modo sproporzionato dal co-
vid-19 e ha annunciato che saranno intro-
dotti corsi di formazione contro il razzi-
smo per gli operatori sanitari. È un passo
importante, ma resta una risposta simbo-
lica a un problema strutturale. Inoltre
Harris non ha una posizione chiara
sull’immigrazione. In passato ha detto
che la sua priorità sarebbe stata “mettere
fine alla guerra contro gli immigrati” co-
minciata dall’amministrazione Trump e
ha sostenuto di voler portare avanti una
riforma incisiva. Ma finora non ha fatto
proposte concrete.
L’immigrazione non è l’unico tema su
cui Harris vorrà prendere le distanze da
Trump. La futura vicepresidente ha detto
che sotto la guida della nuova ammini-
strazione il dipartimento di giustizia do-
vrà indagare sui tentativi di ostacolare le
indagini sui rapporti tra i repubblicani e il
governo russo. Questa promessa dovreb-
be spaventare Trump: Harris ha dimo-
strato più volte di non avere paura quan-
do si tratta di affrontare uomini di potere.
Basta vedere l’aggressività con cui la se-
natrice ha interrogato il giudice Brett Ka-
vanaugh durante le audizioni per la sua
conferma alla corte suprema, nel 2018.
Di sicuro Kamala Harris potrà contare
sul sostegno della famiglia. Il marito,
Douglas Emhoff, è un avvocato d’azienda
che ha preso un congedo per aiutarla in
campagna elettorale. Harris ed Emhoff si
sono conosciuti a un appuntamento al
buio, e si sono sposati nel 2014. Harris ha
stretto “un’amicizia sincera” con l’ex mo-
glie di Emhoff (anche lei ha collaborato
alla campagna elettorale) e ha un rappor-
to affettuoso con i figli del marito, che la
chiamano “Momala”. “A volte scherzia-
mo dicendo che la nostra famiglia mo-
derna è fin troppo funzionale”, ha scritto
Harris nella sua autobiografia.
A prescindere da cosa riserverà il futu-
ro, la vicepresidenza di Harris è un even-
to storico. Sarà la prima donna nera e di
origine asiatica a ricoprire la seconda ca-
rica politica più importante del paese. È
una novità enorme, soprattutto dopo
quattro anni di Donald Trump. u as
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 45
 In copertina
Shyamala Gopalan (a sinistra), la madre di Kamala Harris, a Berkeley negli anni sessanta
KAMALA HARRIS CAMPAIGN
Nel nome della madre
Rikha Sharma Rani, The Atlantic, Stati Uniti
Tra le sue fonti d’ispirazione
Kamala Harris cita spesso la
madre, Shyamala Gopalan,
immigrata a Berkeley dall’India.
Un modello d’indipendenza e
di determinazione
haron McGaffie era abituata ad
S avere la casa piena di gente. Una
sera, nei primi mesi del 1969, suo
cugino Aubrey LaBrie portò con
sé, come spesso faceva, un gruppo di
amici. La casa, una bifamiliare a West
Berkeley, si trasformava così in un ritrovo
improvvisato per giovani intellettuali ne-
ri, un posto dove discutere in modo ani-
mato ma amichevole delle ultime notizie,
che all’epoca riguardavano soprattutto la
46 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
lotta per i diritti civili e il neoeletto presi-
dente Richard Nixon. McGaffie, ancora
adolescente, faceva i compiti mentre la
madre e un’altra cugina cucinavano il
gumbo, un piatto tipico della Louisiana,
uno dei preferiti della famiglia.
Quella sera c’era una persona che Mc-
Gaffie non aveva mai visto: una donna
minuta, vestita con il sari, di nome Shya-
mala Gopalan. “La si notava perché era
indiana”, ricorda McGaffie. Gopalan,
però, non dava l’idea di sentirsi fuori po-
sto. Partecipò alle discussioni e a un certo
punto entrò in cucina e cominciò a parla-
re con la madre di Sharon. “Era assoluta-
mente a suo agio”, racconta LaBrie.
Gopalan aveva trascorso buona parte
della vita cercando di sentirsi a suo agio
in posti dove non era scontato che lo fos-
se. Quando lasciò l’India nel 1958, a 19
anni, per studiare all’università della Ca-
lifornia a Berkeley, era una delle poche
indiane dell’ateneo. In realtà era una del-
le poche indiane in tutti gli Stati Uniti.
Cinque anni dopo si sottrasse alla tradi-
zione del matrimonio combinato e s’in-
namorò di un economista in erba di no-
me Donald Harris. Chiamarono la loro
prima figlia Kamala, “fior di loto” in san-
scrito.
Abbattere le barriere
Prima vicepresidente asiatica e nera de-
gli Stati Uniti, Kamala Harris ha più volte
richiamato la figura della madre, morta
per un cancro al colon nel 2009, nel corso
della campagna elettorale. L’ha citata
così spesso nei suoi comizi che il rapporto
tra le due è diventato un tema ricorrente:
nel discorso alla convention nazionale
democratica di agosto, Harris ha definito
la madre “la persona più importante del­
la mia vita”, una fonte d’ispirazione al
pari di Fannie Lou Hamer (una nota atti­
vista statunitense per i diritti civili) e
Shirley Chisholm (la prima donna afroa­
mericana eletta al congresso di Washing­
ton). “Mi appoggio sulle spalle di un’altra
donna”, ha dichiarato Harris. “Mia ma­
dre, Shyamala Gopalan Harris”. Durante
il dibattito tra i candidati alla vicepresi­
denza, Harris ha parlato di tutte le barrie­
re che stava abbattendo presentandosi
come vice di Joe Biden, e ha aggiunto che
Gopalan “stava osservando tutto dall’al­
to”. Anche il nome in codice che le hanno
dato i servizi segreti, Pioneer (Pioniera),
è un riferimento alle origini di Harris.
Ma ancora prima che Kamala Harris
nascesse, Gopalan stava abbattendo altre
barriere. Il suo atteggiamento era del tipo
“sono fatta così”, racconta Lenore Pome­
rance, amica di lunga data di Gopalan,
con cui si conobbero nel 1961. La stessa
mentalità sembra aver accompagnato
Harris dall’infanzia a Berkeley alla soglia
della Casa Bianca. “Non lasciare che sia­
no gli altri a dirti chi sei”, le diceva Gopa­
lan. “Sei tu che devi dirglielo”.
Figlia di un alto funzionario dell’am­
ministrazione coloniale britannica in In­
dia, Gopalan ebbe un’infanzia conforte­
vole. Nacque a Madras (oggi Chennai),
nel sud dell’India, ma il lavoro del padre
portò la famiglia anche a Bombay (Mum­
bai), Calcutta e New Delhi, dove Gopalan
fece gran parte delle scuole. Quando ave­
va nove anni, nel 1947, l’India si liberò dal
dominio britannico. Un anno dopo fu as­
sassinato il Mahatma Gandhi. Dopo l’in­
dipendenza del paese, suo padre, P. V.
Gopalan, coordinò il reinsediamento dei
profughi che scappavano dall’odierno
Bangladesh verso l’India.
Queste esperienze contribuirono a in­
stillare in Gopalan la fiducia di avere mol­
te possibilità davanti a sé. Ottenne una
laurea in scienze domestiche – che in In­
dia serviva a preparare le donne alla vita
in casa – ma poi capì che voleva diventare
una vera scienziata. All’epoca poche don­
ne continuavano gli studi dopo la laurea,
senza contare che gli studenti indiani ge­
neralmente dovevano scegliere il loro
percorso universitario alla fine delle su­
periori. Per lei cambiare strada era quasi
impossibile.
Sentì parlare di un dottorato a Berke­
ley in nutrizione ed endocrinologia, e fe­
ce domanda. “Quando Shyamala espres­
CONTINUA A PAGINA 48 »
Elezioni
Sinistra vincente
Ella Nilsen, Vox, Stati Uniti
Cori Bush, Jamaal Bowman,
Mondaire Jones: il voto del
3 novembre ha portato al
congresso politici neri e radicali
l 3 novembre un nuovo gruppo di
I politici neri e di sinistra è stato
eletto al congresso. Le loro vitto­
rie seguono mesi di proteste na­
zionali contro la violenza della polizia
e il razzismo esplose dopo l’omicidio
di George Floyd a Minneapolis. E sono
un grande passo avanti per la rappre­
sentanza delle minoranze nelle istitu­
zioni.
“Abbiamo bisogno di avere al con­
gresso più persone che vedano la politi­
ca come un fatto personale”, diceva
quest’estate in un’intervista a Vox Mon­
daire Jones, che il 3 novembre è stato
eletto alla camera dei rappresentanti
per lo stato di New York. “Prima che
scoppiassero le proteste per la morte di
Floyd ero l’unico candidato a parlare di
giustizia razziale. Sono contento che
adesso sia un tema fondamentale an­
che per tante altre persone”.
Jones e Ritchie Torres, anche lui
dello stato di New York, saranno i pri­
mi deputati neri gay dichiarati. Oltre a
loro sono stati eletti anche Cori Bush,
attivista del Missouri, e Jamaal Bow­
man, mentre Raphael Warnock, reve­
rendo della Georgia, dovrà andare al
ballottaggio per un seggio al senato.
Cori Bush decise di entrare in poli­
tica sull’onda delle proteste per la
morte di Michael Brown, ucciso da un
poliziotto a Ferguson, in Missouri, nel
2014. Un evento che ha ricordato l’e­
state scorsa, nel suo discorso dopo la
vittoria alle primarie. “Esattamente
sei anni fa Mike Brown veniva assassi­
nato. Io sono stata colpita dai gas lacri­
mogeni e picchiata da quegli stessi po­
liziotti in quelle stesse strade. Tra sei
mesi, quando sarò la prima donna nera
a essere eletta al congresso nella storia
del Missouri, chiederò conto a ciascu­
no di quei poliziotti”.
Il 2020 è stato l’anno in cui tutto il
paese si è accorto delle discriminazio­
ni razziali sul lavoro, nel sistema sani­
tario e nella gestione dell’ordine pub­
blico. I politici neri che stanno per en­
trare al congresso hanno grandi pro­
getti su come affrontarle.
In estate Bowman ha detto di voler
spingere il congresso ad approvare un
grande piano per la giustizia razziale,
simile a quelli adottati dopo la fine
della guerra civile e negli anni sessan­
ta del novecento. “Ci abbiamo prova­
to alla fine dell’ottocento, ma gli sforzi
sono stati vanificati dal Ku klux klan e
dai suprematisti bianchi che colpiva­
no e terrorizzavano le comunità nere.
Ci abbiamo riprovato con il movimen­
to per i diritti civili, ma quelle conqui­
ste sono state cancellate dall’incarce­
razione di massa”.
In fondo alla scala
Bowman è cresciuto in un complesso
di case popolari a New York e per
vent’anni è stato insegnante e poi pre­
side in una scuola pubblica del Bronx,
dove ha fatto da mentore a studenti
provenienti da famiglie a basso reddi­
to. Ha visto il razzismo strutturale ri­
flettersi nella vita di molti abitanti
della sua comunità: nella mancanza
di fondi per le scuole, nei quartieri se­
gregati, nelle case popolari fatiscenti.
È stata questa esperienza diretta,
insieme alla richiesta di rappresen­
tanza da parte degli elettori delle mi­
noranze, a determinare la vittoria di
molti candidati afroamericani alle
elezioni per il congresso. E questa
nuova classe di progressisti rafforzerà
la capacità della sinistra d’influenzare
l’azione legislativa, aggiungendosi al­
la squad, il quartetto formato da
Alexandria Ocasio­Cortez, Rashida
Tlaib, Ilhan Omar e Ayanna Pressley.
Tutte e quattro le deputate hanno
conservato facilmente il loro seggio.
“Ho fatto l’insegnante per vent’an­
ni. Vengo dalla classe lavoratrice”,
spiega Bowman. “La nuova genera­
zione ha il sostegno della base, della
classe operaia, di chi è rimasto in fon­
do alla scala socioeconomica per
troppo tempo”. u gim
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 47
In copertina
se il desiderio di studiare in California,
mio padre le disse: ‘Vai pure’”, racconta
Gopalan Balachandran, il fratello minore
di Shyamala. “Anche lui se n’era andato
da casa da giovane per lavorare a Delhi,
dove non conosceva nessuno. Il fatto che
Shyamala volesse imitarlo non era un
problema”.
In realtà era una cosa fuori dal comu-
ne, anche per una famiglia di casta eleva-
ta come quella di Gopalan. L’India è tut-
tora un paese profondamente patriarca-
le, e lo era ancora di più quando Gopalan
partì per Berkeley. Il tasso d’alfabetizza-
zione delle donne è nettamente più basso
di quello degli uomini, e l’aborto selettivo
in base al sesso, anche se illegale, è anco-
ra diffuso. La madre di Gopalan non ave-
va frequentato le scuole superiori, come
molte altre indiane dell’epoca. Ses-
sant’anni fa mandare una figlia a studiare
all’estero, a migliaia di chilometri di di-
stanza, era una scelta straordinariamen-
te progressista.
L’epoca delle proteste
Se la decisione di lasciare la famiglia in
India dev’essere stata dura per Gopalan,
anche arrivare nel paese così giovane non
dev’essere stato facile. Oggi gli indiani
statunitensi sono circa quattro milioni, e
i nuovi immigrati possono contare
sull’appoggio di questa comunità. Gopa-
lan arrivò negli Stati Uniti in un’epoca in
cui le leggi sull’immigrazione imponeva-
no quote rigide agli ingressi dall’Asia: gli
indiani a cui era consentito trasferirsi ne-
gli Stati Uniti erano al massimo cento
all’anno. Gopalan diventò una dei dodici-
mila indiani che ci vivevano, la maggior
parte dei quali erano uomini. Dovevano
fare i conti con un notevole razzismo. Da
quanto racconta McGaffie, Gopalan si
sentiva discriminata sul lavoro. “Ogni
donna proveniente dall’India, all’epoca,
era un po’ un’outsider”, spiega Anirvan
Chatterjee, uno storico non di professio-
ne che si occupa di comunità dell’Asia
meridionale a Berkeley.
Quando Gopalan arrivò negli Stati
Uniti erano in corso numerose proteste:
contro l’ingiustizia razziale, l’imperiali-
smo, la guerra in Vietnam. Berkeley era al
centro di tutto. Gopalan ci si tuffò a capo-
fitto. Nel 1960 gli studenti neri del North
Carolina organizzarono un sit-in di prote-
sta contro le leggi sulla segregazione raz-
ziale sedendosi al bancone di un ristoran-
te della catena Woolworth’s, un’azione
che ebbe una grande risonanza sui mezzi
d’informazione. Gopalan partecipò a un
48 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Gopalan arrivò negli
Stati Uniti in un’epoca
in cui le leggi
sull’immigrazione
concedevano
l’ingresso solo a cento
indiani all’anno
sit-in nel Woolworth’s locale in segno di
solidarietà. Si avvicinò anche a un gruppo
di studenti neri, l’Afro american associa-
tion, che s’incontrava per studiare le ope-
re di scrittori neri come W.E.B. Du Bois e
Ralph Ellison, e contribuiva a portare i
black studies nelle università di tutto il pa-
ese, fornendo gran parte dell’arsenale
intellettuale al partito delle Black pan-
ther. “Fu un incubatore per i movimenti
della coscienza nera e del potere nero”,
spiega LaBrie, che partecipò a sua volta.
Gopalan era l’unica non nera del gruppo.
Grazie all’attivismo per i diritti civili
Gopalan conobbe Donald Harris, un dot-
torando di Berkeley proveniente dalla
Giamaica. Harris aveva tenuto un discor-
so a un evento fuori dal campus, e Gopa-
lan andò a presentarsi. I due cominciaro-
no a uscire insieme e si sposarono pochi
anni dopo, “in tribunale, durante la pausa
pranzo”, racconta Pomerance.
La coppia ebbe due figlie, Kamala e
Da sapere
Accuse infondate
u Il presidente uscente Donald Trump e i più
importanti esponenti del Partito repubblicano
si rifiutano di riconoscere la vittoria di Joe Biden
alle elezioni presidenziali, sostenendo che in
alcuni stati ci sono stati brogli che rendono
irregolare il risultato del voto. Il New York
Times ha intervistato decine di funzionari
elettorali, sia democratici sia repubblicani, in
vari stati: “Tutti sostengono che non ci sono
prove di irregolarità e che il processo elettorale
è stato un successo, considerando l’affluenza
senza precedenti, l’alto numero di voti per posta
e il fatto che si votava durante la pandemia”. Il
comitato elettorale repubblicano ha presentato
ricorsi e ha chiesto di ricontare i voti in alcuni
stati. Ma, considerando il numero di voti di
differenza, anche negli stati più contesi, è
molto difficile che il risultato possa cambiare.
u Intanto l’amministrazione Trump sta
facendo tutto il possibile per ostacolare e
ritardare i passaggi formali necessari per
assicurare la transizione verso la nuova
amministrazione. Biden si insedierà alla Casa
Bianca il 20 gennaio del 2021.
Maya. Oggi Maya è avvocata e consiglie-
ra della sorella.
Evitando un matrimonio combinato e
scegliendo un compagno nero, Gopalan
fece saltare molte convenzioni. Il razzi-
smo contro i neri e la discriminazione in
base al colore della pelle sono ancora dif-
fusi in India e nella diaspora indiana. In
una ricerca del 2012, il Pew research
center chiese agli indiani americani che
rapporto avessero con gli afroamericani:
quasi un quarto rispose “non troppo buo-
ni o per niente buoni”. Solo il 7 per cento
disse lo stesso dei bianchi. Il rapporto tra
Gopalan e Harris “fu decisamente rivolu-
zionario”, commenta Sooni Taraporeva-
la, sceneggiatrice del film Mississippi ma-
sala, nel quale una donna indiana s’inna-
mora di un nero. “Abbiamo girato il film
negli anni novanta. Anche allora era
estremamente raro”.
Nell’India degli anni sessanta quel
matrimonio fu uno scandalo. Balachan-
dran, il fratello di Gopalan, racconta che i
suoi genitori si sentirono feriti e delusi,
ma la loro reazione non aveva niente a
che vedere con il fatto che il marito fosse
nero. “Il problema è che non avevano co-
nosciuto lo sposo prima”, spiega. Ma Go-
palan era convinta che non tutti gli india-
ni lo avrebbero accettato. “La sentii dire
che non avrebbe potuto portare le figlie in
India perché si era sposata fuori della sua
comunità, con un nero”, racconta McGaf-
fie, la cui madre spesso si occupava di Ka-
mala e Maya dopo la scuola.
Nel 1971 Gopalan chiese il divorzio,
che come il matrimonio fu motivo di po-
lemiche. L’India registra uno dei tassi di
divorzio più bassi al mondo, in parte a
causa del profondo stigma, soprattutto
per le donne. Da come Kamala Harris ne
parla si capisce che fu un momento diffi-
cile per la madre, e la famiglia. “Credo
che per mia madre il divorzio abbia rap-
presentato un tipo di fallimento che non
aveva preso in considerazione”, ha scritto
Harris nella sua autobiografia The truths
we hold: an american journey (Penguin
2019). “Il suo matrimonio fu un atto di
ribellione quanto d’amore. Spiegarlo ai
genitori era già stato abbastanza difficile.
Spiegare il divorzio, immagino, fu ancora
più difficile. Dubito che le abbiano mai
detto, ‘te l’avevo detto’, ma queste parole
le saranno comunque riecheggiate nella
testa”.
Harris racconta spesso di come la ma-
dre la portasse alle manifestazioni “allac-
ciata bene al passeggino”. A lei ha dedi-
cato un video della campagna elettorale,

KAMALA HARRIS CAMPAIGN
attribuendole il merito di avere instillato
“in mia sorella Maya e in me i valori che
avrebbero definito il corso della nostra
vita”.
Uno di questi valori è il rifiuto di farsi
limitare dalle aspettative della società.
Gopalan non si uniformò mai alle idee che
avevano gli altri su quale dovesse essere il
suo posto, e chiarì da sempre alle figlie che
avrebbero dovuto fare lo stesso. “Se non ti
definisci da sola”, diceva, “le persone cer-
cheranno di definirti”.
Al momento del divorzio,
Gopalan aveva finito il dottora-
to e lavorava nel campo della
ricerca sul cancro a Berkeley.
Mantenne la custodia di Kama-
la e Maya, che vedevano il padre, profes-
sore all’università di Stanford, nei fine
settimana e durante le vacanze estive.
Quando Harris aveva 12 anni Gopalan ac-
cettò un posto di lavoro all’università Mc-
Gill, e la famiglia si trasferì a Montréal.
Gopalan era una madre affettuosa e
protettiva. Ma essendo sola, aveva poca
pazienza per le cose futili. A colazione da-
va alla figlie succhi di frutta e merendine
perché, come si legge nell’autobiografia,
quello “non era un momento in cui per-
dere tempo”. Quando Kamala o Maya
BIDEN FOR PRESIDENT
tornavano a casa dispiaciute per qualcosa
che era successo a scuola, Gopalan le in-
vitava a riflettere sulle loro responsabili-
tà, chiedendogli cosa avessero fatto di
sbagliato. E non gli nascondeva che
avrebbero dovuto affrontare degli osta-
coli perché i loro genitori erano di gruppi
etnici diversi. “Non gli parlava come si fa
con i bambini”, ricorda McGaffie. “Aveva
con loro delle vere conversazioni”.
Andavano regolarmente a visitare la
famiglia in India, dove Harris
faceva lunghe passeggiate sulla
spiaggia insieme al nonno e im-
parava a pregare nel tempio in-
dù. A casa Gopalan cucinava
piatti indiani. Ma anche dopo il
divorzio volle crescere le figlie coltivan-
done l’identità nera. Kamala e Maya can-
tavano nel coro dei bambini di una chiesa
battista nera. Il giovedì sera “Shyamala e
le ragazze” frequentavano il Rainbow
Sign, un centro culturale nero di Berke-
ley. Gopalan, scrive Harris, “sapeva che il
suo paese d’adozione avrebbe visto Maya
e me come ragazze nere, ed era determi-
nata a far sì che crescessimo come donne
nere orgogliose e sicure di noi stesse”.
All’epoca per un’indiana si trattava di
una scelta inusuale. “Non è che se ne fre-
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
A sinistra: Kamala Harris con la sorel-
la e la madre a Berkeley, nel 1970. In
alto i suoi genitori, Shyamala Gopa-
lan e Donald Harris.
gasse”, racconta LaBrie. “Ma è così che
viveva la sua vita, e se nessuno era d’ac-
cordo con lei, non se ne faceva un proble-
ma”. In questo Kamala le somiglia: “Io
sono quello che sono. E non mi faccio pro-
blemi. Forse gli altri hanno bisogno d’in-
quadrarmi, ma a me va bene così”.
L’atteggiamento di Harris in politica
porta le tracce dell’influenza materna.
Anche se il Partito democratico è diviso
tra progressisti e moderati, lei è una delle
poche dirigenti le cui politiche non si alli-
neano chiaramente con uno dei due
schieramenti. Quando era procuratrice a
San Francisco, e poi come procuratrice
generale della California, Harris non è
stata esattamente un modello di progres-
sismo. Ha rifiutato la richiesta di nuovi
test del dna che avrebbero potuto scagio-
nare un detenuto nel braccio della morte,
e ha resistito alle pressioni degli attivisti
locali affinché fossero aperte indagini
sull’uso delle armi da parte della polizia
contro uomini neri.
Anche se di recente si è riavvicinata
alla parte più progressista del partito – nel
2019 in senato è stata tra quelli che hanno
votato più a sinistra – è contraria all’e-
stensione del programma sanitario Me-
dicare a tutta la popolazione e ha svilup-
49
In copertina
pato un rapporto con la Silicon valley più
amichevole rispetto a molti esponenti del
partito. Durante le primarie democrati-
che, quando i paladini della sinistra Ber-
nie Sanders ed Elizabeth Warren concen-
travano la loro campagna sulla “rivolu-
zione politica” e sui “grandi cambiamen-
ti strutturali”, Harris ha detto al New
York Times che non stava “cercando di
rinnovare la società”.
“In un certo senso è refrattaria alle
etichette”, spiega Ron Hayduk, studioso
di scienze politiche della San Francisco
state university. “Ha preso posizioni che
non rappresentano nessuno dei due cam-
pi. Questo ha spinto alcuni elettori a met-
tere in dubbio l’autenticità delle sue con-
vinzioni”.
Il diritto di giocare
Questa tendenza a “rifiutare le false scel-
te” non ha pagato quando Harris ha volu-
to presentarsi come candidata alla presi-
denza: è uscita dalla corsa prima ancora
che si votasse per le primarie. “Cercava di
rimanere a metà strada”, spiega Hayduk,
“ma a chi interessa la persona che sta a
metà strada, che cerca di andare da una
parte e dall’altra?”. Invece il fatto di non
essere strettamente legata a nessuno dei
poli ideologici del partito l’ha resa proba-
bilmente la scelta giusta come vicepresi-
dente di Biden.
Gopalan non può più consigliare a
Harris di fregarsene delle aspettative de-
gli altri, ma la prossima vicepresidente
probabilmente non sarebbe arrivata do-
v’è senza di lei. Seguendo i passi della
madre, Harris organizzò una protesta
quando era ancora un’adolescente a
Montréal, reclamando il diritto di giocare
a calcio nel cortile del condominio. “So-
no felice di poter dire che le nostre richie-
ste furono accolte”, ha scritto Harris.
Quando lanciò una lunga campagna per
diventare procuratrice distrettuale di San
Francisco nel 2003, Gopalan fu parte in-
tegrante di quello sforzo: le fece da auti-
sta per accompagnarla agli eventi in pro-
gramma, coordinava i volontari e racco-
glieva consensi per la candidatura della
figlia. Non c’era prato in cui sua figlia non
potesse giocare. Nessun incarico che non
potesse ricoprire.
Per tutta la sua vita, Shyamala Gopa-
lan continuò a coltivare la sua idea di cosa
fosse possibile. Forse il fatto che un gior-
no sua figlia avrebbe raggiunto il vertice
della piramide politica statunitense è
proprio una delle cose che avrebbe potu-
to immaginare. ◆ ff
50 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Elezioni
La vittoria di Stacey Abrams
Maya King, Politico, Stati Uniti
I democratici sono riusciti a
strappare alla destra uno stato
conservatore. Merito degli sforzi
contro la soppressione del voto
l 5 novembre, quando Joe Biden è
I passato in vantaggio su Donald
Trump in Georgia, molte persone
sono rimaste senza parole. Ma Sta-
cey Abrams e la sua rete di attivisti si
preparavano a questo momento da dieci
anni. Conoscevano le ragioni che aveva-
no impedito alla sinistra di vincere negli
stati del sud: la tradizionale influenza
dei repubblicani nella regione, le leggi
per impedire ai neri di votare e l’incapa-
cità dei democratici di coinvolgere le
persone che non avevano mai votato.
Qualcosa ha cominciato a cambiare
nel 2018, quando Abrams ha perso di po-
chissimo le elezioni per diventare gover-
natrice dello stato. In quel momento si è
capito che i cambiamenti demografici
nei sobborghi residenziali ai margini del-
le grandi città erano sul punto di deter-
minare una svolta politica. Abrams si è
rivolta ai leader nazionali del partito
spiegando una cosa semplice: per vince-
re bisognava puntare sugli elettori neri
che di solito non andavano a votare e
smettere di concentrarsi su quelli indeci-
si, moderati e quasi sempre bianchi.
La strategia ha funzionato. In vista
delle elezioni presidenziali il Fair fight e
il New Georgia project, due organizza-
zioni fondate da Abrams, sono riuscite a
registrare nelle liste elettorali 800mila
persone, il quadruplo rispetto a due anni
fa. Molti nuovi elettori erano giovani ne-
ri, che hanno permesso a Biden di con-
quistare un vantaggio di più di diecimila
voti (ci sarà un riconteggio, ma il risulta-
to finale non dovrebbe cambiare).
Oggi, mentre la Georgia si prepara al-
le elezioni straordinarie di gennaio che
potrebbero permettere ai democratici di
ottenere la maggioranza in senato, l’in-
frastruttura costruita da Abrams e dai
suoi collaboratori è fondamentale. E la
loro speranza è che in futuro il partito usi
la stessa strategia per vincere in altri stati
del sud tradizionalmente conservatori.
La composizione demografica della
Georgia sta cambiando rapidamente so-
prattutto nei sobborghi intorno ad At-
lanta. La partecipazione dei neri, degli
statunitensi di origine ispanica e di ori-
gine asiatica – unita al contributo dei
bianchi che si avvicinano al Partito de-
mocratico – ha permesso di creare un
fronte solido. Inoltre l’ostilità nei con-
fronti di Trump ha dato l’opportunità
unica di trasformare la frustrazione in
un successo elettorale.
Per la vittoria dei democratici, in Ge-
orgia e nel resto del paese, sono state de-
terminanti le donne afroamericane. Se-
condo gli exit poll, il 91 per cento di loro
ha votato per Biden. A motivarle è stato il
disprezzo per Trump e l’ammirazione
per Kamala Harris, la senatrice di origini
giamaicane e indiane scelta da Biden co-
me vicepresidente.
Sempre in moto
Eppure, per molto tempo i democratici
hanno ignorato i consigli degli attivisti.
Jessica Byrd, che fa parte del movimento
Black lives matter e ha diretto la campa-
gna elettorale di Abrams, ricorda che nel
2018 i vertici del partito si erano rifiutati
di aumentare le risorse per contrastare la
soppressione del voto e avevano definito
“folle” la strategia di Abrams. La candi-
data perse con un margine molto ridotto,
anche perché i repubblicani avevano
cancellato più di centomila elettori dalle
liste elettorali. “Molti hanno detto che
Abrams aveva perso perché è una donna
nera, perché è troppo di sinistra o perché
non aveva abbastanza fondi. Ma non è
così”.
Due anni dopo il messaggio di
Abrams è stato finalmente recepito. Nel-
le settimane prima delle elezioni Biden,
Harris e l’ex presidente Barack Obama
hanno concentrato molti sforzi sulla Ge-
orgia. Abrams sottolinea l’affluenza sen-
za precedenti tra gli elettori neri e tra
quelli di origine latinoamericana e asiati-
ca, e conclude: “Non ci siamo mai fer-
mati. Abbiamo provato in tutti i modi a
convincere i vertici del partito che impe-
gnarsi qui sarebbe stato estremamente
utile”. ◆ as
 In cerca
di fortuna
L’emigrazione italiana
dall’ottocento
a oggi sulla stampa di
tutto il mondo

Internazionale storia
In cerca
di fortuna
L’emigrazione italiana
dall’ottocento a oggi sulla
stampa di tutto il mondo
192 pagine di reportage,
commenti, foto e fumetti
In edicola e in libreria
Spagna
Nella trappola
della politica
Ángel Luis de la Calle, Expresso, Portogallo
Podemos è nato nel 2014 dal movimento degli indignados per cambiare
il sistema di potere spagnolo. Ma le divisioni interne e la partecipazione al
governo insieme ai socialisti hanno messo in crisi la sua identità
Q
uando i libri si occuperanno
di questo turbolento perio-
do della storia spagnola,
dedicheranno senz’altro
un’attenzione speciale al
fenomeno Podemos. Che
piaccia o meno, questo gruppo, ormai
strutturato come un partito ma nato
dall’attivismo della piazza e dall’impegno
spontaneo, è l’unico elemento nuovo che
la società ha portato nell’immobile siste-
ma politico spagnolo negli ultimi anni. In
poco più di cinque anni, Podemos ha
scosso il rigido schema socioeconomico
nato nel segno della costituzione del
1978, ha portato nel dibattito pubblico gli
aspetti meno “cattolici” della transizione
alla democrazia avviata dopo la morte del
dittatore Francisco Franco e ha messo la
sinistra spagnola davanti alle sue nume-
rose contraddizioni. In questo breve pe-
riodo Podemos ha vissuto una profonda
trasformazione, passando dalle assem-
blee di piazza e dal populismo senza fron-
zoli così in voga di questi tempi ai morbidi
tappeti su cui cammina il potere, che il
movimento ha smesso di combattere per
entrare a farne parte.
Unidas podemos (Up) – come si chia-
ma oggi dopo aver assorbito quel che re-
stava del Partito comunista spagnolo,
confluito nella sigla di Izquierda unida
(Iu) – è una componente essenziale della
coalizione che governa la Spagna. Il lea-
der del partito Pablo Iglesias (41 anni) è il
vicepresidente del governo guidato da
Pedro Sánchez, del Partito socialista ope-
52 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
raio spagnolo (Psoe). Nel consiglio dei
ministri siedono quattro dei principali
esponenti del partito (tra cui la compagna
di Iglesias) con incarichi di rilevanza so-
ciale. Up è presente nelle istituzioni chia-
ve dello stato, come il consiglio di sicu-
rezza nazionale, e assolve con lealtà (an-
che se probabilmente senza troppo entu-
siasmo) gli obblighi che il suo status gli
impone, come i rapporti con la monar-
chia (che combatte con convinzione) e
con il re Felipe VI. Iglesias guida il partito
con pugno di ferro, mettendo a tacere
qualsiasi contestazione. Per le sue attivi-
tà Up dispone di decine di milioni di euro
di fondi pubblici legati ai voti ricevuti alle
elezioni dal 2014. E non è esente dai mali
endemici dei partiti tradizionali spagno-
li: i sospetti di finanziamenti illeciti e il
ricorso alla giustizia per risolvere i con-
flitti interni.
Sono passati solo nove anni, eppure
sembra che la nascita del movimento de-
gli indignados, il 15 maggio del 2011, risal-
“Sí se puede” (sì si
può) era il motto di
queste prime riunioni
tra professori, in
seguito trasformato in
parola d’ordine
collettiva
ga alla notte dei tempi. Era stato un effet-
to della grave crisi del 2008, che aveva
fatto perdere il lavoro a milioni di spagno-
li spingendoli ai margini della società.
Chiamata alle armi
Quel sorprendente 15 maggio, che riempì
di accampamenti la Puerta del Sol a Ma-
drid e altre decine di piazze, prima in Spa-
gna e poi nel resto del mondo, era l’em-
brione di un movimento che avrebbe se-
gnato la vita politica spagnola. I giovani e
meno giovani che parteciparono a quel
dibattito permanente non sopportavano
più gli eccessi del bipartitismo, della cor-
ruzione, dell’oscurantismo istituzionale e
della rigidità di un sistema modellato da
un’oligarchia politica, finanziaria e corpo-
rativa che controllava tutto. Alcuni giova-
ni professori della facoltà di scienze poli-
tiche dell’università Complutense di Ma-
drid avevano già notato quei sintomi.
Così avevano formato Contrapoder,
un’associazione informale che aveva l’o-
biettivo di analizzare la realtà seguendo la
metodologia marxista.
L’associazione avrebbe dovuto limi-
tarsi alle valutazioni teoriche, ma il 15
maggio era una tentazione difficile da
ignorare. Era una chiamata alle armi, lo
spunto perfetto per convertire la trasfor-
mazione della società in un obiettivo rag-
giungibile al di là di tutte le analisi acca-
demiche. “Sí se puede” (Sì si può) era il
motto di queste prime riunioni tra profes-
sori, in seguito trasformato in parola d’or-
dine collettiva. Il primo Podemos è nato
 Pablo Iglesias, leader di Podemos, davanti al palazzo della Moncloa. Madrid, gennaio 2020
PABLO BLAZQUEZ DOMINGUEZ (GETTY IMAGES)
al teatro del Barrio di Madrid il 17 gennaio
del 2014, con un manifesto firmato da
trenta militanti provenienti soprattutto
da ambienti universitari. L’obiettivo era
chiaro: rompere il bipartitismo che impe-
rava in Spagna e fornire agli indignados
uno strumento per affermarsi.
John Carlin, scrittore ispano-britanni-
co che studia il fenomeno fin dalle sue
origini, ha descritto le basi di questo entu-
siastico gruppo iniziale: “Non ci sono ide-
ologie, programmi e nemmeno promes-
se. C’è una narrativa, una storia compren-
sibile, un messaggio breve che entra in un
tweet e un appello emotivo”. Dal nucleo
fondatore è subito emerso Pablo Iglesias,
riconoscibile dalla coda di cavallo da mu-
sicista rock degli anni sessanta e con una
retorica impeccabile. Nelle prime foto-
grafie ufficiali di Podemos, accanto a lui
c’erano Íñigo Errejón, Luis Alegre, Juan
Carlos Monedero e Carolina Bescansa.
Errejón, l’ideologo più raffinato, ha for-
mulato i princìpi del movimento: “Sini-
stra e destra sono metafore, sono solo
nomi. Noi rappresentiamo il sentimento
comune di un’identità trasversale e popo-
lare contro l’oligarchia”. Gli obiettivi? De-
mocratizzare il potere e ridare moralità
alla vita pubblica, in mano a una “casta
corrotta”. L’identikit di questa “casta” era
chiaro: un insieme di élite politiche, so-
ciali ed economiche che dominano la
Spagna dalla borsa, dalle istituzioni fi-
nanziarie, dalle grandi aziende, dai circo-
li di una nuova aristocrazia arricchitasi in
modo improvviso e spesso oscuro e dai
mezzi d’informazione asserviti.
“Non esiste un capitalismo dal volto
umano”, sottolineava Juan Carlos Mone-
dero. Iglesias sembrava avere le idee chia-
re: “L’obiettivo è vincere”. Nelle ansie più
riformiste che rivoluzionarie di quei primi
entusiasti c’era già un obiettivo: sostituire
il Psoe come punto di riferimento della
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 53
Spagna
sinistra spagnola. I metodi erano sempli-
ci, almeno in apparenza: riaffermazione
delle idee repubblicane, appello a una
crociata morale, calcolata confusione ide-
ologica e ambiguità nelle proposte pro-
grammatiche, soprattutto in campo eco-
nomico.
Podemos ha avuto subito successo.
Alla prima prova elettorale, le europee del
2014, ha ottenuto cinque eurodeputati
(compreso Iglesias). A dicembre del 2015
ha conquistato 69 seggi in parlamento.
Alle due elezioni del 2019, dopo la caduta
del governo di Mariano Rajoy (Partito po-
polare) nel 2018, era già cominciata la
flessione: da 71 deputati è passato a 35. Up
ha perso 68 seggi nei parlamenti regiona-
li, cinque eurodeputati e molti sindaci e
consiglieri comunali, e gran parte del suo
potere sul territorio a causa di feroci lotte
interne. Oggi il partito punta a mantenere
il 12 per cento dei voti conquistato a no-
vembre del 2019.
In quel periodo si profilava la possibi-
lità di una coalizione con il Psoe, che si è
concretizzata a sorpresa all’inizio del
2020. Carolina Bescansa, ormai lontana
dalle strutture del potere di Podemos, ha
commentato: “Non è un problema se per-
di il potere elettorale ma ottieni quello
istituzionale”.
Manuel Monereo, un altro ex dirigente
del partito, è più critico: “La crisi elettora-
le di Up è dovuta alla perdita del contatto
con il conflitto sociale. Si è allontanato
sempre di più dal conflitto e dalle lotte
delle masse, trasformandosi in un altro
ingranaggio della macchina politica”.
Sotto assedio
“Nel momento in cui dovessimo somi-
gliare anche lontanamente alla casta,
spariremmo”, diceva Iglesias nel 2014
con la massima convinzione. Allora il lea-
der criticava “i politici che vivono nelle
ville, che non sanno cosa significa pren-
dere un autobus, che non vanno al super-
mercato”. Ora la coppia formata da Igle-
sias e da Irene Montero, ministra per l’u-
guaglianza, vive in una villa di 270 metri
quadri comprata nel 2017 e valutata
700mila euro, con un terreno di duemila
metri quadri in una zona residenziale a 45
chilometri da Madrid. I due hanno acceso
un mutuo trentennale da 1.750 euro al
mese. Questo radicale cambiamento di
vita ha scandalizzato i sostenitori del par-
tito, al punto che Iglesias ha dovuto sotto-
porre l’acquisto della sua casa al giudizio
dei militanti attraverso un voto telemati-
co. Alla fine ha ottenuto l’approvazione,
54 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
L’assemblearismo
popolare che aveva
caratterizzato
Podemos si è
trasformato in una
direzione monolitica
e chiusa
ma un terzo dei votanti ha chiesto le sue
dimissioni.
Iglesias e Montero guadagnano circa
200mila euro all’anno in quanto esponen-
ti del governo, parlamentari e dirigenti
del partito. Sono obbligati a versare nelle
casse di Up una parte dei redditi, il cui
ammontare non è stato divulgato. Si spo-
stano a bordo di auto ufficiali, accompa-
gnati da una scorta. La guardia civil sorve-
glia costantemente la casa della coppia a
Galapagar, contenendo a fatica l’assedio
quotidiano dei manifestanti di estrema
destra. “Non ci fermeremo fino a quando
quei due non andranno via dalla Spagna”,
promette Cristina Gómez, rappresentan-
te locale del partito Vox e loro vicina di
casa.
In estate la coppia e i tre figli hanno
subìto un attacco simile a Felgueras, un
piccolo centro sulla costa delle Asturie
dove erano in vacanza, e che alla fine sono
stati costretti ad abbandonare a causa
delle minacciose proteste dei vicini.
Qualcuno aveva scritto “ratto con la coda
di cavallo” su un muro vicino alla casa do-
ve alloggiavano. In quell’occasione la mi-
nistra della difesa Margarita Robles, indi-
pendente, ha ricordato a Iglesias cosa
aveva detto quando i militanti di Pode-
mos avevano assediato il vicepresidente
Da sapere
Ascesa e declino
Voti ottenuti da Podemos alle elezioni
politiche, percentuale
2015
2016
21,2
20,7
Aprile
2019
Novembre
14,3 2019
12,9
del Partito popolare: “Gli escrache (i presi-
di davanti alle case) sono uno sciroppo
democratico”.
Controllo totale
Il segretario generale di Up si è affermato
come leader unico (anche se contestato)
dell’organizzazione, imponendo una
struttura verticale che molti militanti
considerano pericolosa. Nell’ultima as-
semblea cittadina, a maggio, Iglesias è
stato rieletto con il 92 per cento dei voti,
una percentuale che tuttavia non nascon-
de la scarsissima partecipazione: appena
l’11 per cento degli iscritti su un totale di
500mila. Iglesias ha chiesto e ottenuto
che fosse annullato il limite dei mandati
per i leader del partito, così come l’obbli-
go per i dirigenti di non superare un reddi-
to mensile pari a tre volte il salario mini-
mo, che in Spagna è di 950 euro.
L’assemblearismo popolare che aveva
caratterizzato inizialmente il processo
decisionale di Podemos si è trasformato
in una direzione monolitica e chiusa, in
cui il dissenso è punito con l’ostracismo.
Tutto è in mano alla cupola nazionale,
dalle liste elettorali alle comunicazioni
sui social network.
Del quintetto che compare nella prima
foto dell’organizzazione, solo Iglesias fa
ancora parte del direttivo. Gli altri si sono
dedicati ad altri progetti. L’ideologo Er-
rejón ha fondato un partito locale a Ma-
drid. I leader delle formazioni originarie
più a sinistra hanno preso le distanze dal-
la disciplina del gruppo. È il caso di Teresa
Rodríguez, della corrente Anticapitali-
stas, che con la sua defezione ha indeboli-
to Up in Andalusia. In altre regioni dove
all’inizio erano state formate alleanze
basate sulle prime idee di Podemos, la
mancanza di un dibattito interno ha fatto
calare il sostegno ai gruppi locali, che
hanno subìto pesanti sconfitte elettorali.
È successo in Galizia e nel Paese Basco.
Solo in Catalogna il partito ha ancora una
presenza solida, grazie alle sue posizioni
repubblicane (molto ben viste dagli indi-
pendentisti) e alla forza di En comú, la li-
sta che appoggia la sindaca di Barcellona
Ada Colau.
Nonostante queste difficoltà, Iglesias
è soddisfatto dei risultati. Up è un ele-
mento essenziale del governo di un paese
di 47 milioni di abitanti, che fa parte
dell’Unione europea ed è riconosciuto
come interlocutore principale in zone del
mondo come l’America Latina. Quella
con il Psoe è la prima coalizione a gover-
nare la Spagna dal 1936. Alberto Garzón è
 Iglesias (al centro, in primo piano) e il premier Pedro Sánchez (a sinistra) in parlamento, ottobre 2020
MANU FERNANDEZ (GETTY IMAGES)
il primo comunista a sedere nel consiglio
dei ministri dalla fine della seconda re-
pubblica nel 1936. Ma la partecipazione al
governo di Unidas podemos coincide con
un’altra novità assoluta: una frammenta-
zione parlamentare senza precedenti.
Oggi qualsiasi iniziativa legislativa ha bi-
sogno del sostegno di almeno dieci parti-
ti. Le trattative sono estenuanti.
Un matrimonio difficile
Il percorso della coalizione formata da
Psoe e Podemos all’inizio dell’anno, su-
perando la ritrosia di Sánchez a firmare
un patto “che non lo facesse dormire la
notte”, è tutt’altro che semplice. Chi co-
nosce Iglesias e Sánchez dice che non c’è
la minima sintonia personale tra i due, ma
questo non gli impedisce di mantenere la
concordia necessaria per restare al pote-
re. La coalizione funziona, nonostante
molte ed evidenti divergenze. “Parliamo
con lingue diverse, ma diciamo le stesse
cose”, ha spiegato Iglesias. Due esempi:
le trattative sulla legge di bilancio e la po-
sizione ufficiale dell’esecutivo rispetto
all’istituzione monarchica. Scartata fin
dall’inizio un’ipotetica collaborazione del
Partito popolare per l’approvazione del
bilancio, il Psoe ha cercato appoggi dove
possibile, trovando una stampella nel
partito liberale di centrodestra Ciudada-
nos e nei suoi dieci seggi. Up e Iglesias
hanno condannato questa collaborazione
e hanno chiesto a Sánchez di concordare
il bilancio con i partiti indipendentisti ca-
talani Erc e JxCat e con Bildu, erede poli-
tico dei terroristi dell’Eta. Questi gruppi
avevano già appoggiato la com-
plicata nomina di Sánchez in
cambio di varie concessioni,
offrendo al Partito popolare ar-
gomenti per rifiutare qualunque
collaborazione con “i partiti che
vogliono distruggere la Spagna”.
Non sono pochi i leader di Podemos
che rinnegano il coinvolgimento del par-
tito nell’attività di governo. Manuel Ca-
margo, portavoce degli Anticapitalistas in
Andalusia, sottolinea con rammarico che
“si è passati da lottare contro la classe po-
litica e l’élite economica a diventare una
parte della prima senza intaccare i privile-
gi della seconda”. Ramón Espinar, leader
del partito a Madrid fino a gennaio, affer-
ma che sono state “stravolte le basi dell’e-
tica politica su cui è stato creato Pode-
mos”. Ancora più categorico è Miguel
Urbán, eurodeputato di Up ma ormai
considerato un dissidente: “L’ingresso
dei ministri di Up in un governo progres-
sista neoliberista, monopolizzato dal
Psoe, piuttosto che indebolire l’attuale
regime politico presuppone un’integra-
zione nel regime stesso e l’idea che la ge-
stione del potere sia l’unico orizzonte
possibile”.
La monarchia è un altro tema estrema-
mente delicato. I socialisti con-
siderano il rispetto della struttu-
ra costituzionale approvata nel
1978 un pilastro della propria
posizione politica. La costituzio-
ne del 1978 ha consacrato la mo-
narchia parlamentare come forma di sta-
to. Up contesta questa idea e non nega che
il suo obiettivo politico a medio termine
sia l’abolizione della monarchia, dal mo-
mento che “le generazioni più giovani non
hanno votato la costituzione e non capi-
scono perché non si possa eleggere il capo
dello stato”. I sondaggi condotti regolar-
mente dal partito mostrano che l’opposi-
zione alla monarchia è condivisa da gran
parte del suo elettorato, soprattutto dopo
gli scandali finanziari che hanno coinvolto
il re precedente, Juan Carlos I.
I leader di Podemos attaccano costan-
temente l’istituzione: sottolineano la
“mancanza di neutralità” di Felipe VI in
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 55
Spagna
alcuni discorsi, chiedono con insistenza
(finora senza successo) la creazione di
una commissione parlamentare per inda-
gare sui conti di Juan Carlos e non esclu-
dono di convocare il re davanti al parla-
mento per chiedergli spiegazioni sulla
condotta del padre. L’ultimo scontro tra
Iglesias e Sánchez è avvenuto quando
Juan Carlos ha deciso di espatriare. Il lea-
der di Podemos ha accusato il primo mi-
nistro di averlo tenuto all’oscuro per pro-
teggere la fuga dell’ex sovrano.
Il recente consiglio civico statale, prin-
cipale organo collettivo di Up tra un’as-
semblea e l’altra, ha chiarito che l’“obiet-
tivo fondamentale” del partito è “lavora-
re per avanzare verso un orizzonte repub-
blicano che approfondisca la democra-
zia”. I leader socialisti che non gradiscono
troppo la presenza di Up nel governo ri-
tengono che la campagna antimonarchi-
ca di Podemos sia solo una “cortina di fu-
mo” per nascondere i problemi giudiziari
del partito.
Il pericolo maggiore per Up e per il suo
leader potrebbe essere la recente decisio-
ne del giudice del cosiddetto caso Dina,
che ha chiesto al tribunale supremo di
Da sapere La corona perde lustro
u Un sondaggio realizzato a ottobre per conto
della Plataforma de medios independientes,
composta da 16 mezzi d’informazione tra cui
Público, Ctxt ed El Salto, mostra che in un
ipotetico referendum sulla forma dello stato più
del 40 per cento degli spagnoli voterebbe per la
repubblica e meno del 35 per cento per la
monarchia. L’inchiesta, realizzata su un
campione di tremila persone di età superiore a
16 anni, conferma il forte sostegno alla
repubblica in Catalogna e nel Paese Basco,
dove otterrebbe i voti di circa due terzi dei
cittadini, mentre la monarchia vincerebbe in
Andalusia e a Madrid. La questione divide gli
spagnoli anche dal punto di vista generazionale
– con i giovani prevalentemente a favore della
repubblica e gli anziani attaccati alla monarchia
– e soprattutto politico: più del 90 per cento
degli elettori di Podemos e il 55 per cento di
quelli del Partito socialista voterebbe per la
repubblica, mentre quelli dei partiti
conservatori sono favorevoli alla monarchia.
Un altro sondaggio commissionato pochi mesi
fa dal quotidiano conservatore Abc aveva
ottenuto un risultato opposto, con il 56 per
cento del campione a favore della monarchia e
il 33,5 della repubblica. Oltre all’orientamento
politico dei committenti, a spiegare la
differenza potrebbero contribuire le recenti
vicende di Juan Carlos, padre del re Felipe
VI. Ad agosto l’ex sovrano, già coinvolto in
diversi scandali durante il suo regno, si è
56 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
indagare su Iglesias per violazione della
privacy, pirateria informatica e simula-
zione di reato. Il magistrato Manuel Gar-
cía Castellón ha dovuto rivolgersi al tri-
bunale perché Iglesias gode dell’immu-
nità parlamentare. Se la corte dovesse
considerare fondati i sospetti del giudice,
chiederà al parlamento l’autorizzazione a
procedere contro l’attuale vicepresidente
del governo.
Il caso Dina risale al 2015, quando il
cellulare di una collaboratrice di
Iglesias, Dina Bousselham, fu
rubato in un grande magazzino.
Poco tempo dopo i contenuti
del dispositivo, tra cui alcune
informazioni compromettenti,
furono pubblicati da diversi siti d’infor-
mazione. Un famoso editore di riviste,
dopo aver ricevuto la scheda di memoria
del telefono, la fece recapitare personal-
mente a Iglesias, che decise di conservar-
la, con il pretesto di “proteggere Dina”. In
seguito Iglesias ha consegnato la scheda,
a quanto pare danneggiata e manipolata,
alla sua proprietaria. García Castellón,
che inizialmente aveva considerato Igle-
sias una vittima, oggi ritiene che abbia
rifugiato ad Abu Dhabi dopo l’apertura di
un’inchiesta su un versamento di cento milioni
di dollari in suo favore da parte di un fondo
vicino alla monarchia saudita. Gli investigatori
sospettano che si tratti di una tangente legata a
una serie di appalti. Il 6 novembre le autorità
spagnole hanno annunciato di aver aperto
un’altra inchiesta a carico di Juan Carlos in
seguito a una segnalazione dell’agenzia contro
il riciclaggio di denaro.
Intenzioni di voto in un ipotetico referendum
istituzionale, ottobre 2020
Fonte: Plataforma de medios independientes
Indecisi Astenuti Scheda bianca
Repubblica Monarchia
12,9
8,6 7,5 5,3
1,4
4,5
3,3
1,3 2,4
5,2 3,1 3,5
6,4
11,0 9,6
4,9
40,9 55,0
91,1
76,0 79,2
34,9 29,9
2,0
Totale Psoe Pp Unidas Vox
del campione podemos
approfittato del processo per ottenere
vantaggi elettorali, tessendo una com-
plessa trama a questo scopo. Nella vicen-
da sarebbero coinvolti anche elementi di
una rete chiamata “polizia patriottica”,
un gruppo nascosto nei meandri dello sta-
to il cui proposito sarebbe compromettere
l’immagine di Podemos e dei suoi leader.
Il leader del Pp, Pablo Casado, ha chie-
sto le dimissioni di Iglesias da vicepresi-
dente del governo, invitando Sánchez a
“espellerlo” immediatamente.
Sánchez invece ha appoggiato
pubblicamente il suo alleato.
All’interno di Up molti si dicono
convinti che il procedimento
non avrà alcun seguito e che il
tribunale supremo respingerà le richieste
di García Castellón.
I rischi della normalità
Resta il fatto che i vertici del partito stan-
no spendendo molte energie per neutra-
lizzare diverse inchieste giudiziarie. Un
ex avvocato di Podemos, José María Cal-
vente, ha accusato i vertici di essersi ap-
propriati di fondi pubblici, aver falsificato
documenti e saccheggiato i fondi di
emergenza del partito per pagare i diri-
genti. La corte dei conti ha rilevato ano-
malie nella contabilità delle elezioni del
2019, con almeno 400mila euro di spese
ingiustificate. Inoltre ci sono sospetti su
un possibile finanziamento illecito e forti
dubbi sulle transazioni fatte attraverso la
società di consulenza latinoamericana
Neurona, accusata di aver inviato a Up
fatture elevate per servizi mai realizzati.
Sono i rischi della normalizzazione
della politica. Podemos è nato come una
richiesta di attenzione, come il grido di
aiuto di una grossa parte della società,
imbarcata in una vecchia nave con lo sca-
fo danneggiato da anni di navigazione tra
le tempeste. Aspirava a essere il collante
che avrebbe tenuto insieme le assi, ma
10,1 finora non ha avuto successo. C’è chi ri-
0,8 tiene che i suoi esponenti si siano stanca-
5,8
ti quasi subito di provarci. Lo scrittore
23,5
Juan José Millás lo spiega in modo sem-
plice: “Podemos è partito con l’intenzio-
ne di cambiare il mondo, ma alla fine è
stato il mondo a cambiarlo. Ora è solo un
dipartimento amministrativo della realtà
ufficiale”. u as
59,8
L’AUTORE
Ángel Luis de la Calle è un giornalista
spagnolo. Ha lavorato per il quotidiano
spagnolo El País e collabora con diversi
Ciudadanos
giornali portoghesi.
 Brasile
La scuola di ballo di Paraisópolis, a São Paulo, 27 agosto 2020
NELSON ALMEIDA (AFP/GETTY IMAGES)

L’esempio solidale
di Paraisópolis
Naiara Galarraga Gortázar, El País Semanal, Spagna
È una delle favelas più grandi di São Paulo. Una rete di attivisti del quartiere si è
organizzata per assistere i malati di covid-19 e aiutare i più deboli della comunità

58 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020


sabel Brito, vedova, 58 anni, è abi-
I tuata a prendersi cura degli altri.
Per anni ha accudito il marito che
aveva avuto un ictus, oggi visita i
malati costretti a letto e ha anche
adottato una vicina anziana che
viveva sola e che secondo i suoi calcoli de-
ve avere circa 90 anni: un traguardo in una
favela brasiliana come Paraisópolis, a São
Paulo. A Brito, però, finora non era mai
successo che qualcuno si occupasse così
tanto della sua famiglia. “La spesa, l’ac-
quisto delle cose indispensabili, tutto
quello che serve insomma. Ogni giorno
viene la ragazza, ci chiede come stiamo o
se abbiamo la febbre. Ci porta le masche-
rine e il gel disinfettante per le mani”, rac-
conta stupita senza togliersi la mascheri-
na. Isabel Brito vive con la nuora e tre ni-
poti in una delle favelas più grandi della
città. L’aiuto che riceve è il risultato di
un’iniziativa che non è stata promossa
dalle autorità statali, ma dalla rete di abi-
tanti di Paraisópolis. Alcuni di loro si sono
organizzati per affrontare l’ultima sfida in
quasi cent’anni di storia del quartiere: la
pandemia.
La “ragazza” di cui parla Brito è un’abi-
tante di Paraisópolis che durante la crisi
sanitaria è diventata presidente della stra-
da dove abita. Il suo compito è visitare
ogni giorno circa cinquanta famiglie. Di-
stribuisce da mangiare, chiede se qualcu-
no ha sintomi di covid-19 e s’informa su
chi esce dal quartiere per andare a lavora-
re. Porta gli aiuti e raccoglie informazioni
con un solo obiettivo: fare in modo che
tutti gli abitanti sopravvivano alla pande-
mia e alle sue conseguenze in una delle
società più disuguali del mondo. La disu-
guaglianza in Brasile è molto alta: a São
Paulo la speranza di vita nel quartiere più
ricco è di 85 anni, in quello più povero di
71. I 660 presidenti di strada conoscono i
bisogni di tutti gli abitanti.
Sbagliare poco
Per cominciare gli attivisti hanno dovuto
smontare l’idea che i poveri non potessero
ammalarsi. I primi brasiliani ricoverati per
covid-19 erano ricchi, gente abituata ad
andare in vacanza in Europa, cenare in ri-
storanti francesi e frequentare club esclu-
sivi. Chi non poteva neanche sognare cose
del genere si era convinto di essere immu-
ne alla malattia. Si era anche diffusa l’idea
che il covid-19 sarebbe stato meno perico-
loso nei paesi tropicali. Queste informa-
zioni false, unite alle posizioni negazioni-
ste del presidente Jair Bolsonaro, che par-
lava di “influenzetta”, erano un miscuglio
potenzialmente letale per le favelas. Così
alcuni abitanti sono passati all’azione: con
un’auto e un megafono hanno girato per
Paraisópolis per convincere la gente che il
pericolo era reale.
Mentre percorrevano le poche strade
asfaltate del quartiere, un pastore evange-
lico (che coordina il programma di musica
della favela) e un pompiere si davano il
turno al microfono per spiegare agli abi-
tanti che dovevano uscire solo se era dav-
vero necessario e che era importante la-
varsi spesso le mani. Una regola difficile
da rispettare in questa zona di São Paulo
dove restare a casa è un lusso alla portata
di pochi e dove gran parte delle famiglie
non ha risparmi da parte per affrontare
con serenità gli imprevisti. Informare e
rendere consapevoli gli abitanti è stata la
prima missione degli attivisti di Parai-
sópolis.
A coordinare questo lavoro enorme è
un uomo carismatico di 36 anni, Gilson
Rodrigues. Il suo titolo ufficiale è presi-
dente dell’associazione degli abitanti e
dei commercianti di Paraisópolis. In pra-
tica Rodrigues è la persona a cui ogni
giorno si rivolgono i 75mila abitanti del
quartiere quando hanno un problema. Il
suo lavoro si avvicina a quello di un sinda-
co, in una delle favelas più organizzate di
São Paulo e tra le più ricche del Brasile.
“Ho una responsabilità. Credo molto nel
potere dell’esempio, per questo cerco di
fare pochi errori e di correggerli subito”,
dice Rodrigues.
Paraisópolis non è nota solo per lo
spaccio di droga (controllato dal potente
gruppo criminale Primeiro comando da
Capital) o per le operazioni della polizia,
ma anche perché ospita attività economi-
che socialmente utili, un’orchestra e per-
fino un gruppo di danza. Rodrigues è un
uomo tenace, che veste in modo informa-
le ma impeccabile. Lui e la sua squadra
hanno cercato una soluzione per ognuno
Da sapere
Senza lavoro
Numero di disoccupati in Brasile da maggio
a settembre 2020, milioni
Agosto
12,9
Settembre
13,4
Luglio
Giugno
12,2
11,8
Maggio
10,1
Fonte: Ibge
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 59
Brasile
dei molti problemi sollevati dalla crisi sa-
nitaria. “Il servizio di ambulanze non vie-
ne a Paraisópolis? Abbiamo noleggiato
delle ambulanze. La gente ha bisogno di
mangiare? Abbiamo organizzato i piatti di
Maria. Servono le mascherine? Abbiamo
cominciato a produrle. Abbiamo trovato
modi diversi per affrontare la pandemia”,
spiega.
Gli abitanti avevano tutti gli elementi
contro quando è scoppiata la crisi sanita-
ria. Le favelas sono luoghi sovraffollati,
con case spesso costruite con materiali di
fortuna o lamiere e servizi igienici scarsi.
Lo stato è assente per paura o per negli-
genza, e chi ci vive vorrebbe avere scuole
migliori, più servizi sanitari e meno poli-
zia. L’obesità e l’ipertensione sono malat-
tie diffuse.
“Paraisópolis e altre favelas sono state
abbandonate a se stesse troppo a lungo.
Da quasi cent’anni non ci sono politiche
pubbliche a favore degli abitanti di questi
quartieri. Visto che il governo non fa nul-
la, noi abitanti abbiamo unito le forze per
provare a cambiare le cose”, dice Rodri-
gues.
Alla mancanza cronica di assistenza si
è aggiunta la caotica gestione politica del-
la pandemia, fin dall’inizio. Il presidente
Bolsonaro ha destituito due ministri della
sanità, ha sabotato le iniziative dei gover-
natori di alcuni stati che hanno imposto
misure più severe per rallentare i contagi e
ha promosso l’uso dell’idrossiclorochina,
un medicinale la cui efficacia non è dimo-
strata. Bolsonaro ha sempre pensato che
la crisi economica avrebbe provocato più
vittime del covid-19. Dando prova di buo-
ni riflessi politici, ha stanziato molto pre-
sto un sussidio che arriva a un terzo dei
cittadini. Anche se il Brasile è il terzo pae-
se del mondo per numero di morti provo-
cati dal covid-19, la popolarità di Bolsona-
ro è altissima.
Un pasto caldo
Gilson Rodrigues e gli altri attivisti hanno
lanciato varie campagne di finanziamento
collettivo su internet e hanno raccontato i
loro progetti su Facebook e su Instagram.
Le iniziative hanno funzionato. In Brasile
la pandemia ha attivato un’autentica cor-
sa alla domanda e all’offerta di donazioni.
L’associazione degli abitanti di Parai-
sópolis ha assunto medici e infermieri che
prestano servizio ventiquattr’ore al giorno
e ha noleggiato un’ambulanza, perché
quelle della sanità pubblica non osano en-
trare nella favela. Gli attivisti hanno anche
chiesto alle autorità cittadine di usare due
60 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Gli abitanti
hanno chiesto
alle autorità cittadine
di usare due scuole
pubbliche come
centri d’accoglienza
per isolare i malati
scuole pubbliche come centri di acco-
glienza per la quarantena dei contagiati
asintomatici che vivono in baracche dove
l’isolamento è impossibile, e i medici di un
ospedale privato di São Paulo si sono of-
ferti di visitare i malati online. Ad agosto,
quando le donazioni e le richieste di aiuto
sono diminuite, i centri hanno chiuso ma
altre iniziative proseguono a pieno ritmo.
Gli abitanti hanno adattato le risorse che
avevano alle nuove circostanze, a comin-
ciare dalla sede. Il centro diurno per gli
anziani è diventato il loro quartier genera-
le. Molte imprese a impatto sociale (una
definizione su cui insistono le fondatrici)
nate sotto l’ala dell’associazione degli abi-
tanti sono rimaste senza contratti e hanno
cominciato a occuparsi dei bisogni dei lo-
ro vicini.
È lunedì e un’ora prima dell’inizio della
distribuzione del pasto si forma la fila. Il
giorno dopo anche. È la prima volta che
Daniele Brasiliana, 34 anni e madre di tre
figli, cerca un piatto caldo per la famiglia.
Ha perso il suo impiego in un mercato, ma
finora se l’era cavata. Oggi, però, non ha
niente da mangiare. È la prima della fila. Il
catering Mãos de Maria (Mani di Maria),
Da sapere
I giornali e l’epidemia
u Il 9 novembre 2020 il Brasile ha registrato
264 morti per covid-19 e 15.211 nuovi casi,
arrivando a 162.638 vittime e più di 5,6 milioni
di persone contagiate dall’inizio della
pandemia. Questi dati sono stati raccolti grazie
a una collaborazione inedita tra sei giornali e
siti d’informazione brasiliani – Folha de S.
Paulo, Uol, O Estado de S.Paulo, Extra, O
Globo e G1 – per diffondere i numeri sul nuovo
coronavirus. L’idea del consorzio giornalistico
è nata all’inizio della pandemia come reazione
al governo di Jair Bolsonaro, che ha
minacciato di nascondere i dati epidemiologici,
posticipato i bollettini sanitari e divulgato
numeri contrastanti. I dati del 9 novembre non
tengono conto di cinque stati, tra cui quello di
São Paulo, che non ha aggiornato i rilevamenti
per problemi tecnici. Folha de S.Paulo
che serviva piatti pronti nelle scuole e per
gli eventi, cucina e distribuisce cinquemi-
la pasti al giorno. Oggi il menù prevede
riso, fagioli, carne e insalata. Dall’inizio
della crisi Mãos de Maria ha cucinato e di-
stribuito più di 700mila pasti, ma ora il
ritmo è sceso perché le donazioni sono
diminuite. Un’altra azienda, Costurando
sonhos (Cucendo sogni), è passata dalla
sua prima collezione di moda sostenibile
a cercare macchine da cucire e sarte per
produrre mascherine in casa: ne hanno
cucite più di 270mila.
Paraisópolis era un terreno brullo, de-
stinato ad accogliere residenze di lusso
per gli abitanti ricchi di São Paulo. Poi cir-
ca cento anni fa cominciò a riempirsi di
persone che venivano da lontano e non
avevano nulla, neanche un posto dove vi-
vere. Erano immigrati che arrivavano da-
gli stati di Bahia, Pernambuco e Ceará –
zone povere e colpite periodicamente
dalla siccità – e approdavano nella dina-
mica São Paulo in cerca di lavoro e di un
futuro dignitoso. “Quando sono arrivata
non c’erano case: solo boschi, pochi cam-
pi coltivati e qualche baracca”, ricorda Isa-
bel Brito. All’epoca aveva 17 anni.
Iniziativa di successo
Paraisópolis è una delle zone di São Paulo
che illustrano con più evidenza le disu-
guaglianze profonde del Brasile. Gratta-
cieli con le piscine a ogni piano incombo-
no maestosi su fragili costruzioni di mat-
toni e tetti di lamiera accalcate senza
nessun ordine. Paradossalmente proprio
questa vicinanza, che mostra chiaramen-
te l’abisso che separa l’1 per cento dei bra-
siliani più privilegiati dai milioni di citta-
dini che vivono nelle baraccopoli, ha tra-
sformato Paraisópolis in una delle favelas
più dinamiche del paese. L’offerta e la
domanda di manodopera sono una ac-
canto all’altra, un aspetto fondamentale
in una megalopoli di quasi venti milioni di
abitanti, con un traffico terribile.
Grazie alla reazione comunitaria Pa-
raisópolis ha contenuto i danni della crisi
sanitaria e ha evitato una catastrofe più
grande, ma il colpo è stato duro. Come in
altri paesi del mondo, anche in Brasile la
pandemia ha colpito in modo più grave le
persone povere e i neri. Secondo uno stu-
dio dell’istituto Pólis, a maggio il tasso di
mortalità per covid-19 nella favela era me-
no della metà della media di São Paulo.
Un dato che avvicinava la zona ai quartieri
più ricchi della città. Gli autori dello studio
tuttavia hanno sottolineato che l’età me-
dia degli abitanti della favela era più bas-
 São Paulo, 11 settembre 2020. Operatori sanitari a Paraisópolis per fare i tamponi rapidi
CARLA CARNIEL (AP/LAPRESSE)
sa. I dati più recenti dipingono un quadro
molto diverso. Gli stessi ricercatori hanno
rilevato che alla fine di agosto la media di
São Paulo era di 133 morti ogni centomila
abitanti, mentre quella di Paraisópolis era
più del doppio (293 ogni centomila).
“L’effetto delle iniziative solidali degli
abitanti a poco a poco si è ridotto perché le
persone continuano a uscire e a muoversi
per la città per guadagnarsi da vivere.
Inoltre è mancato un sostegno deciso del
governo”, dice Jorge Kayano, uno degli
autori dello studio.
Il primo segnale di crisi sono stati i li-
cenziamenti. Con il telelavoro e le misure
di confinamento molte famiglie bene-
stanti di São Paulo hanno mandato via
baby-sitter, autisti, cuoche, impiegate do-
mestiche e anche i portieri. Cioè i loro vi-
cini, quelli che vivono nelle favelas. Per
affrontare la situazione una delle reti di
attivisti di Paraisópolis, nota come
LinkedIn della favela, ha lanciato la cam-
pagna Adote uma diarista, adotta una la-
voratrice a giornata. “Molte donne devo-
no mantenere la famiglia e pagare un affit-
to. Con il lockdown avevano due possibili-
tà: rimanere a casa senza mangiare o
uscire a cercare lavoro e rischiare il conta-
gio”, spiega Rejane dos Santos, 35 anni,
fondatrice di questa piccola impresa che
mette in collegamento i datori di lavoro
con i disoccupati. L’idea ha avuto molto
successo. L’obiettivo era aiutare cinque-
cento persone, invece grazie alle donazio-
ni ricevute ne hanno sostenute più di mil-
le. Poi, con il lento ritorno alla normalità,
il programma si è trasformato in Contrate
uma diarista, assumi una lavoratrice.
L’attività di Dos Santos, la mensa po-
polare e la sartoria per produrre mascheri-
ne sono laboratori per le donne
di Paraisópolis. La maggior par-
te di loro non ha studiato e in
questi laboratori impara un me-
stiere, importante per raggiun-
gere l’indipendenza economica.
Queste attiviste e imprenditrici hanno
dato un impiego ad altre donne della fave-
la. Come amano ripetere sempre, le loro
attività hanno un impatto sociale.
Com’è successo a milioni di persone, il
mondo di Claudia Regina di Silverio, 48
anni, è crollato con la pandemia. Ha perso
quasi subito il lavoro: si occupava di nove
bambini le cui madri sono state tutte li-
cenziate. Da un giorno all’altro non hanno
potuto pagarla e soprattutto non avevano
più bisogno dei suoi servizi. In più, il suo
ex marito ha smesso di pagarle gli alimen-
ti per i due figli. Così Di Silverio ha bussato
alla porta dell’associazione degli abitanti
della favela, come aveva già fatto in altre
occasioni. Non avevano un lavoro per lei,
ma le hanno proposto di diventare presi-
dente della sua strada. Da quel momento
visita ogni giorno decine di famiglie, si
assicura che tutti si proteggano e abbiano
il necessario per resistere fino all’arrivo
del vaccino. Una mattina, poco dopo mez-
zogiorno, Di Silverio trasporta lungo la via
due contenitori pieni di piatti
caldi. Con la mascherina, una
rete per i capelli e una maglietta
con la scritta “Resta a casa” bus-
sa alla porta di Natalia, una
bambina di sette anni che segue
le lezioni a distanza sul cellulare. Quasi
nessuna famiglia ha un computer.
Poi è il turno di Celia Gomes, 40 anni,
quattordici figli e un sesto nipote in arri-
vo. Gomes non aveva un lavoro dignitoso
neanche prima della pandemia, quando
rovistava nella spazzatura in cerca di ma-
teriali da riciclare. Fa parte dei milioni di
brasiliani che vivono alla giornata. Alla
fine del giro Di Silverio torna a casa per
preparare dei dolci che poi venderà. Con
il ricavato paga le bollette e mantiene i
suoi figli. u fr
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 61
OLTRE IL 65% FONTI DI CARBOIDRATI
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 SOLO NEI PET SHOP
E NEGOZI SPECIALIZZATI
Siria

Il treno
di Nazem
Ana van Es, De Volkskrant, Paesi Bassi
Far riprendere i collegamenti lungo la linea tra
Berlino e Baghdad nella Siria sconvolta dalla guerra.
Era il sogno di un ferroviere curdo innamorato del
suo mestiere. Una voglia di libertà pagata con la vita
lla stazione di Qamishli sono arrivate le minacce. Fouaz Mah-

A sembrano essersi già di-

menticati dell’uomo che
ha rimesso in funzione il
treno. Le guardie fanno
finta di non conoscerlo:
“Chi? Nazem Hussein. Oh, purtroppo è
morto. Un incidente, certo. Qui fuori, a
sera tarda, tra i vecchi vagoni”.
Di Nazem è rimasta solo una fotografia
stampata su un foglio A4, appesa nel pic-
colo ufficio della rimessa. È stata scattata
poco prima che tutto cominciasse ad an-
dare storto. Quando il confine con l’Iraq
sembrava raggiungibile, stava per essere
inaugurata una linea ferroviaria ad alta
moud, l’uomo che oggi si occupa del treno
(o di ciò che ne è rimasto), vuole che la foto
rimanga dov’è, sopra un disegno con mo-
tori diesel e scritte in francese e in italiano,
risalente ai tempi in cui Qamishli era an-
cora la porta verso l’Europa. Per sentirsi a
casa, ha fatto montare dei sedili di un tre-
no su blocchi di cemento: “È arte”, dice.
Oltre che ferroviere, Fouaz è anche at-
tore e regista. E incarna diverse contrad-
dizioni, almeno apparenti: è musulmano
ma ha fatto battezzare i figli in una chiesa
cristiana e, pur sostenendo la causa curda,
racconta – non senza orgoglio – di aver in-
contrato il presidente Bashar al Assad do-
AFP/GETTY IMAGES

velocità e Nazem e il suo treno erano finiti
in tv. La foto è un fermo immagine della
trasmissione. Nazem guarda dritto nell’o-
biettivo con occhi fieri. È stato lui a ripri-
stinare con le sue mani, metro dopo me-
tro, un collegamento ferroviario d’impor-
tanza cruciale. Dopo l’intervista, però,
po uno spettacolo teatrale. In Siria è possi-
bile, la coerenza assoluta non esiste.
“Sembri molto giovane”, gli avrebbe detto
Assad. Fouaz ha sessantaquattro anni e i
capelli grigi, ma ha l’agilità di un venten-
ne. Entra nella rimessa, non ancora ripuli-
ta dalle macerie dell’ultimo attacco aereo,
e salta sulla locomotiva rossa che è al cen-
tro della nostra storia. “L’americana”, pro-
dotta dalla General Motors. LDE 1800,
numero 352, consegnata nel febbraio del
1976. Sembra impossibile che nel ventu-
nesimo secolo un oggetto simile rivesta un
ruolo, anche solo secondario, in un con-
flitto internazionale. Eppure è così. A bor-
do di questo treno Nazem voleva condur-
re i curdi della Siria verso l’indipendenza.
Qamishli – una grigia città di confine
avvolta in un’eterna coltre di smog, piena
di bar dove la gente sorseggia latte di leo-
ne per dimenticare i drammi della vita –
sarebbe un tutt’uno con la turca Nusaybin
se non fosse per i binari che le separano.
La linea Berlino-Baghdad, altrimenti
detta “la grande ferrovia di Baghdad”, fu
progettata alla fine dell’ottocento per col-
legare la Germania e la capitale dell’Iraq.
Nata dalla “spinta verso Oriente” dell’ul-
timo kaiser tedesco, conquistata dai bri-
tannici, sfruttata dai francesi, oggetto di
contesa nella prima guerra mondiale,
completata durante la seconda. Il leggen-
dario percorso dell’Orient Express e del
Taurus Express. Teatro di storie e colpi di
scena sorprendenti.
Per centinaia di chilometri le rotaie se-
gnano il confine tra Siria e Turchia, una

64 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

 Il primo viaggio di prova dopo la riapertura della ferrovia Aleppo-Damasco, 5 novembre 2020
linea di demarcazione artificiale all’inter-
no del mondo arabo. Gli abitanti della zo-
na dicono di vivere “sopra i binari” (in
Turchia) o “sotto i binari” (in Siria). Oggi
la linea è nascosta da un muro di cemento
eretto dai turchi e alto diversi metri. L’Eu-
ropa contribuisce alla sorveglianza del
confine.
Le grandi potenze europee che un tem-
po si contendevano questo ponte verso il
mondo arabo, oggi bloccano ogni passag-
gio. Un treno da Baghdad a Berlino attra-
verso la Siria sarebbe un incubo per i lea-
der politici: immaginate cosa succedereb-
be se i profughi lo usassero per arrivare in
Europa. Anche così, la vecchia linea Berli-
no-Baghdad, arrugginita e in stato di ab-
bandono, continua a mietere vittime.
Nell’ottobre del 2019 le truppe turche so-
no entrate in Siria passando per le sue sta-
zioni, per anni usate come uffici di doga-
na. Erano in marcia verso sud, lungo l’au-
tostrada M4. La Turchia vuole un nuovo
confine con la Siria: non più le vecchie ro-
taie, ma la moderna autostrada. Asfalto
liscio, adatto al trasporto militare pesante
e, soprattutto, in pieno territorio curdo.
Gli statunitensi, allora presenti nella
Siria nordorientale, avevano inizialmente
concesso ampio spazio di manovra ai tur-
chi. Washington non ha voluto opporsi a
un paese della Nato che aspirava a ridise-
gnare i confini al margine estremo del
mondo arabo. Ma i russi, fedeli alleati del
presidente Assad, si sono messi in mezzo.
Da allora, per prudenza, gli Stati Uniti cer-
cano di “proteggere il petrolio” in Siria.
Tra le loro basi c’è una delle stazioni ab-
bandonate. La linea ferroviaria è ancora
parte dello sfondo del grande gioco delle
potenze mondiali, che si scontrano in Siria
da ormai più di un secolo.
Sul confine
La stazione internazionale di Qamishli si
trova proprio sul confine turco, con vista
su Nusaybin. L’edificio principale, circon-
dato da vecchi alberi, non stonerebbe nel-
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 65
 Siria
La sede della ferrovia di Baghdad ad Aleppo, 1913
ULLSTEIN BILD/GETTY IMAGES
la campagna francese. Dopo la prima
guerra mondiale, quando l’Europa intera
aveva messo gli occhi sulla linea ancora
incompiuta, la Francia ottenne la conces-
sione per costruire binari e stazioni. Per
questo le ferrovie siriane hanno un nome
francese: Chemins de fer syriens.
La carriera di Nazem comincia proprio
qui. All’inizio ricopre la più umile delle
funzioni: fa il facchino. Trascina i bagagli
dei passeggeri quando arriva il treno diret-
to a Baghdad. È il 1996. Qamishli è lo sno-
do centrale del traffico ferroviario tra la
Turchia e il mondo arabo. Quando rag-
giungono la città, i binari piegano a sud,
verso l’interno.
Nazem è un giovane padre di famiglia.
Ha due figlie. Il desideratissimo maschiet-
to, Issam, è in arrivo. Il nuovo impiego è
un’occasione d’oro: non per lo stipendio,
ma per le condizioni di lavoro di cui godo-
no i dipendenti delle ferrovie, a prescinde-
re dal loro ruolo. Gli viene assegnata una
stanza nell’edificio della stazione. Dovrà
bastare a tutta la famiglia. Quando il treno
si ferma, si aprono le porte del mondo. La
moglie di Nazem, Sheikha Saleh Mustafa,
spalanca gli occhi. Vede donne irachene
che si coprono non solo i capelli, ma anche
il volto. “A Qamishli non si usava”.
66 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
L’arrivo dei treni internazionali desta
ancora curiosità in questa piccola città di
confine, ma la linea ferroviaria non è più
quella di una volta. Sono scomparsi i va-
goni letto azzurri del Taurus Express, a
bordo dei quali nel 1935 avevano viaggia-
to la scrittrice Agatha Christie e suo mari-
to, un archeologo impegnato in Siria. Al
massimo si vede passare una triste pro-
cessione di vecchie carrozze provenienti
da Gaziantep, in Turchia, e dirette a
Baghdad. A causa dei conflitti lungo il
confine, capita spesso che la linea sia
chiusa. Sarà solo dal 2003, cioè dopo l’in-
vasione statunitense dell’Iraq, che que-
sta ferrovia coloniale comincerà a vivere
un’inaspettata ripresa. I carichi di mate-
riale edile diretto a Baghdad faranno so-
sta a Qamishli più volte al giorno. Come il
convoglio che trasporta il petrolio da una
raffineria irachena.
Nazem non si limita a portare i baga-
gli. Nel tempo libero ripara motori diesel.
Diventa custode della rimessa. Quando
un treno per Aleppo o per l’Iraq si ferma in
mezzo ai campi, spesso è lui ad andare a
risolvere il problema. Non ha i titoli ne-
cessari, ma nessuno se ne preoccupa.
L’importante è che il treno riparta. “Sape-
va fare di tutto”, dice Sheikha. “Per que-
sto lo conoscevano ad Aleppo come in
provincia”.
Presto il monolocale è sostituito da
una casa con giardino. La famiglia si allar-
ga. I figli diventano sette. La casa è tra due
binari. A volte Sheikha ha la sensazione
che il treno la attraversi. Lei e Nazem ama-
no sentirlo sferragliare.
Stabilità e dittatura
Dal punto di vista politico, in questi anni la
Siria è più stabile che mai. Non si tengono
elezioni. La famiglia Assad governa con il
pugno di ferro dal 1971. All’inizio della
carriera di Nazem, la stazione è piena di
poster di Hafez al Assad, il padre dell’at-
tuale presidente.
Per tenere sotto controllo i curdi che
vivono lungo il confine, Assad padre adot-
ta la strategia del divide et impera. Sigla un
patto con Abdullah Öcalan, leader del
movimento curdo Pkk. Il governo siriano
sostiene per anni la rivolta curda in Tur-
chia e si garantisce così la lealtà dei leader
curdi in Siria. Un’astuzia le cui conseguen-
ze si faranno sentire.
Dopo la morte di Hafez, nel 2000, gli
succede il figlio Bashar. Il giovane ditta-
tore è al potere da appena quattro anni
quando i suoi servizi di sicurezza repri-

SEPIA TIMES/UNIVERSAL IMAGES GROUP/GETTY IMAGES
mono con la forza le proteste dei curdi a
Qamishli. I morti sono almeno dieci, e ci
sono molti arresti. Migliaia di curdi fug-
gono in Iraq attraverso le montagne.
Qamishli è circondata da giacimenti
petroliferi, ma la maggioranza curda non
ne trae beneficio. Nella Siria di Assad i
terreni agricoli dei curdi sono occupati
dagli arabi e il possesso di libri in curdo è
punito con la prigione. Nazem non può
parlare la sua lingua con i colleghi in sta-
zione. Si tiene lontano dalla politica. Ogni
tanto va ad Aleppo, la seconda città della
Siria, la cui stazione principale si chiama
non a caso Baghdad, e porta con sé il fi-
glio Issam. Si accorda con il macchinista
perché il bambino possa guidare il treno
per un breve tratto: non è mai troppo pre-
sto per imparare.
Ad Aleppo hanno sede gli uffici centra-
li delle ferrovie. Il talento dell’ex facchino
di Qamishli non passa inosservato, in par-
ticolare quando la Siria acquista nuovi
macchinari per la manutenzione delle ro-
taie, prodotti dall’azienda austriaca Plas-
ser & Theurer. Per usarli occorre parec-
chia pratica: servono i migliori tecnici del
paese. Nazem è uno di loro. Per tutta la
vita conserverà con orgoglio il certificato
spedito dall’Austria, con il quale si attesta
I binari della ferrovia Berlino-Baghdad ad Aleppo, intorno al 1900
che è in grado di manovrare questi porten-
tosi macchinari europei.
Nazem va in Turchia più spesso che
può per portare le locomotive a Nusaybin.
Lì compra pane e tè turco per Sheikha. In
quanto ferroviere può varcare il confine,
dove troneggia un enorme ritratto di Ha-
fez al Assad, simbolo dell’inamovibilità
del regime.
Solo tre giorni
All’improvviso però, nel 2011, arrivano le
primavere arabe. Anche a Qamishli si pro-
testa contro Assad. I curdi, che qualche
anno prima avevano visto la loro rivolta
repressa in un bagno di sangue, abbando-
nano il dittatore. Qamishli diventa la capi-
tale del Rojava, la nuova regione curda
che gode di un’autonomia de facto.
Nel novembre del 2012, mentre la ri-
voluzione cede il passo a una guerra bru-
tale, il treno compie il suo ultimo viaggio,
con grande tristezza dei ferrovieri. I capi
delle ferrovie rimangono fedeli ad Assad.
Vogliono impedire a tutti i costi che i cur-
di si impossessino dei treni. I mezzi mi-
gliori vengono portati ad Aleppo. A Qa-
mishli restano solo carrozze arrugginite,
inutilizzabili secondo il regime. Per Na-
zem cominciano anni difficili. Alla stazio-
ne non ha più niente da fare. Il suo setti-
mo figlio, un maschietto, nasce con un
grave handicap: una deviazione della
colonna vertebrale. I combattenti curdi,
che si presentano come “compagni”, gli
requisiscono la casa per via della posizio-
ne strategica.
Nazem è costretto a trasferirsi in un
appartamento di servizio di fronte alla
stazione sud di Qamishli, una scatola di
mattoni in stile sovietico lungo la linea
interna che porta alla città di Al Hasaka. I
paesi europei non sono stati gli unici a
mettere il proprio marchio sulle ferrovie
siriane, l’hanno fatto anche i russi. L’ap-
partamento è senza giardino e pieno
d’infiltrazioni.
I curdi hanno il vento in poppa. I gior-
nali occidentali tessono le lodi del Rojava.
I militari americani addestrano e armano
i combattenti che affrontano il gruppo Sta-
to islamico (Is). Il loro territorio si espande
giorno dopo giorno. A un certo punto arri-
va a occupare un terzo della Siria.
Per strada la gente invoca democrazia
e diritti per le donne. Ovunque si vedono
poster con il volto di Öcalan. Arabi e cri-
stiani lamentano di essere i nuovi oppres-
si. Ma per i curdi siriani poter parlare la
propria lingua e sentirsi finalmente veri
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 67
Siria
cittadini nella loro terra è una grande
conquista. La regione ha bisogno di un
treno, dicono i leader del Rojava. Serve
per i trasporti militari tra Qamishli e una
piccola stazione abbandonata in mezzo
ai giacimenti petroliferi in direzione del
confine iracheno. Il nome della stazione
è Kubur el Bid. All’inizio del novecento
l’area fu dissodata dai cristiani assiri in
fuga dagli squadroni della morte turchi.
Ora i combattenti curdi ne hanno fatto il
loro campo base. Kubur el Bid è
isolata. Bisogna rifornirla di ar-
mi. I servizi d’intelligence cur-
di, Asayish, cercano di attivare
una linea. In tutta la Siria nor-
dorientale c’è un solo uomo che
può aiutarli: Nazem Hussein.
A Nazem bastano tre giorni. Sa cosa
serve: la locomotiva sovietica del 1974,
realizzata in Ucraina ma chiamata dai
suoi colleghi “la russa”, non funzionereb-
be nel caldo dell’estate siriana. Una delle
locomotive americane è ancora in buono
stato. Quando, tra mille cigolii, il veicolo
si mette in moto, Nazem comincia a so-
gnare. Un collegamento militare è neces-
sario, certo. Ma non sarebbe bello se il
treno riprendesse a trasportare civili, co-
me una volta? Sui binari intorno alla sta-
zione ci sono diversi vagoni della Germa-
nia Est. I sedili sono sfondati, il pavimen-
to è pieno di buchi. Ma non importa.
Sì, Nazem riattiverà il treno. In Siria,
nel bel mezzo della guerra. Nonostante
l’opposizione dei vertici delle ferrovie ad
Aleppo. Su una linea dal passato insan-
guinato. Il confine turco è chiuso. L’Euro-
pa è fuori portata. Ma Nazem vuole rag-
giungere il confine con l’Iraq.
È politica
Sheikha è preoccupata. Rimane nel loro
piccolo appartamento, mentre Nazem
passa le giornate alla stazione. Con lei c’è
il figlio più piccolo, che non cammina be-
ne. A volte dice al marito: “Hai dei figli,
dedica un po’ d’attenzione anche a loro”.
Ma niente trattiene Nazem.
Di certo non può completare da solo
quest’impresa titanica. Così prende co-
me assistente Fouaz, che al lavoro in sta-
zione affianca quello di attore e regista.
Per lui l’idea di riattivare il treno è “arte”.
Insieme, Nazem e Fouaz fondano il
“Gruppo dei 18”. Diciotto ferrovieri pro-
vetti, con decenni di esperienza.
Si riuniscono nella rimessa ogni mat-
tina. Bevono una tazza di tè intorno alla
stufa a olio, avvolti in tute grigie con il lo-
go delle Chemins de fer syriens sulla
68 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
schiena, gli abiti di lavoro di quando c’era
il regime. Lavorano tutto il giorno. Il pro-
blema non è la locomotiva americana,
ma le rotaie in pessimo stato. Per fortuna
a Qamishli è rimasto uno dei macchinari
Plasser & Theurer, e Nazem può mettere
a frutto quello che ha imparato al corso
seguito anni prima ad Aleppo. Ma il mac-
chinario cede presto. I bulloni vanno av-
vitati a mano. Con l’inverno alle porte,
per un tratto di 79 chilometri: tanto dista
il confine con l’Iraq.
Alla fine del 2017 nella zona
est di Qamishli la solitaria loco-
motiva nera attraversa la pianu-
ra siriana lungo la vecchia linea
Berlino-Baghdad. Procede ver-
so Kubur el Bid, in direzione del confine
iracheno. È un viaggio di prova. La loco-
motiva è verniciata di nero in omaggio
all’Asayish. Nazem la fa condurre al figlio
Issam, che a soli diciannove anni è già un
macchinista esperto.
In altri paesi sarebbe un innocente
passatempo: ferrovieri disoccupati che
salgono su una vecchia locomotiva per un
breve viaggio. Ma in Siria un treno è mol-
to più che un treno. È politica. I treni e le
linee ferroviarie definiscono il potere del-
Da sapere
I curdi e la guerra in Siria
◆ Dopo lo scoppio della guerra civile siriana nel
marzo del 2011, nel 2012 i curdi siriani
costituiscono l’Amministrazione autonoma del
nordest della Siria, conosciuta come Rojava,
che si propone come un nuovo progetto politico
basato su un sistema democratico, pluralistico,
multietnico, sull’uguaglianza di genere,
economica e culturale e sul rispetto
dell’ambiente.
◆ Tra il settembre 2014 e il marzo 2015 i
combattenti curdi delle Unità di protezione
del popolo (Ypg) respingono i jihadisti del
gruppo Stato islamico (Is) da Kobane. Con il
sostegno degli Stati Uniti, i curdi combattono
contro l’Is nel nord della Siria, fino alla
liberazione di Raqqa (l’autoproclamata capitale
dei jihadisti), nell’ottobre del 2017 e alla
sconfitta del gruppo nel marzo del 2019.
◆ Nell’ottobre del 2019 il presidente degli Stati
Uniti Donald Trump annuncia il ritiro delle
truppe americane dal nord della Siria e la
Turchia lancia un’offensiva per cacciare le forze
curde dal territorio lungo il confine. Sentendosi
abbandonati, i curdi concludono un accordo
con il governo siriano per ricevere sostegno
militare contro i turchi. La Turchia e la Russia
(alleata di Damasco) si accordano per condurre
dei pattugliamenti congiunti nel nordest della
Siria, mentre gli Stati Uniti mantengono un
contingente nella zona.
lo stato. “Se puoi far muovere i treni, allo-
ri vuol dire che governi”, dice Fouaz. Na-
zem ha grandi ambizioni. Il Rojava meri-
ta di più: il treno curdo deve diventare un
mezzo di trasporto ad alta velocità.
Il regime ha un treno ad alta velocità,
un moderno modello coreano che prima
della guerra viaggiava da Aleppo a Da-
masco a 120 chilometri orari, una veloci-
tà da capogiro per le ferrovie siriane. I
curdi non possono essere da meno. La
loro locomotiva americana non sarà nuo-
vissima, ma ha grandi potenzialità. L’o-
biettivo è arrivare a 50 chilometri orari,
dai 40 che rappresentavano la velocità
massima sulla tratta da Qamishli all’Iraq
sotto il regime. La televisione locale vie-
ne a filmare il treno risorto.
Un rumore sospetto
Ma poi tutto comincia ad andare per il
verso sbagliato. Quando Kubur el Bid è
ormai all’orizzonte, arrivano notizie ina-
spettate. I vertici curdi non vogliono più il
treno. La locomotiva deve tornare nella
rimessa. Il motivo ufficiale è che si corro-
no troppi pericoli: c’è il rischio di esplo-
sioni sulle rotaie. Il regime fa pressione
sia sui curdi sia su Nazem. “Il treno dava
potere alle autorità curde e il regime non
poteva accettarlo”, spiegherà Issam.
Qamishli è la capitale del Rojava, ma
il regime siriano continua a esercitare un
potere occulto sulla zona. L’aeroporto, un
quartiere residenziale, numerose scuole
e strutture pubbliche sono ancora in ma-
no ad Assad, il cui esercito ha allestito
diversi posti di blocco nelle strade. I ver-
tici curdi, occupati nella lotta contro l’Is,
lo tollerano. Gli analisti occidentali so-
spettano che si sia siglato una specie di
patto informale.
Neanche il direttore regionale delle
Chemins de fer syriens ha lasciato Qami-
shli. È stato bandito da entrambe le sta-
zioni, ma ha conservato un ufficio in una
vecchia biglietteria, vicino a un posto di
blocco presidiato dalle truppe di Assad.
I macchinisti sgraditi all’amministra-
zione curda si ritrovano qui. Tutti gli ex
ferrovieri continuano a ricevere lo stipen-
dio, anche se ufficialmente non lavorano
da anni. In questo modo il regime fa capi-
re di non aver abbandonato Qamishli e di
non aver dimenticato nessuno. Solo Na-
zem, leader dei ferrovieri ribelli, riceve lo
stipendio con mesi di ritardo, dopo molte
sollecitazioni. Stavolta Aleppo fa sul se-
rio: il progetto del treno va abbandonato.
La sera di martedì 6 febbraio 2018 Na-
zem riceve una telefonata. Un custode

PUMP PARK VINTAGE PHOTOGRAPHY/ALAMY
della stazione, Ahmed, ha sentito qualco-
sa durante il suo giro d’ispezione. Un ru-
more sospetto proveniente dai vagoni. Il
treno è in pericolo. Chiede a Nazem di
andare a controllare la sera stessa.
Nazem non esita un istante. Esce di
casa, supera l’insegna delle ferrovie sotto
il portico, attraversa la strada buia e si di-
rige alla stazione. Da quando c’è la guerra
le finestre sono chiuse con pannelli di le-
gno. Uomini armati in uniforme verde
presidiano l’accesso.
Ahmed lo sta aspettando. Mine, dice.
Piazzate da un intruso. Come altro spie-
gare quel rumore? Nazem si fida di Ah-
med: hanno entrambi un figlio disabile e
condividono esperienze simili. A volte,
dopo aver finito di lavorare, bevono un tè
insieme per non dover tornare subito a
casa. I due non hanno dubbi: è opera del
regime. Nazem teme che l’intruso sia ar-
Rifugiati europei arrivati in Siria con il treno Taurus Express, 1943
rivato passando per i sentieri che collega-
no la stazione a un paese nelle mani di
una famiglia vicina ad Assad. Ci vuole
solo un’ora di cammino.
Bisogna capire da dove veniva il ru-
more, trovare gli esplosivi, affrontare il
responsabile. Prima che cominci una
nuova giornata di lavoro, per evitare che
il Gruppo dei 18 corra dei rischi. Nazem
ha con sé solo una torcia. Ahmed imbrac-
cia il suo kalashnikov. I due si addentrano
nel buio fra i treni abbandonati sull’enor-
me spazio della stazione.
Salgono sui vagoni di questo museo
ferroviario a cielo aperto. “Société
anonyme franco-belge”, si legge su una
vecchia targhetta di rame sopra le ruote
di un vagone merci arrugginito. “1911”. Il
veicolo è arrivato in Siria da una fabbrica
di La Croyère, in Belgio, più di un secolo
prima. All’improvviso si sente uno sparo.
Nazem si accascia sulle rotaie. È ancora
vivo. L’ambulanza arriva subito. All’ospe-
dale Nazem è operato d’urgenza. Sua mo-
glie e il primogenito gli sono vicini. C’è
speranza. Ma quando il sole sorge su Qa-
mishli, il volto di Nazem si fa livido. Na-
zem muore a 49 anni, lasciandosi dietro
sette figli.
“È stato un incidente”, sono le sue ul-
time parole. “A cosa serve il rancore?”.
Nel corridoio, con il kalashnikov ancora
in mano, c’è l’uomo che ha premuto il
grilletto. L’uomo con cui Nazem beveva
tè e parlava dei suoi problemi familiari. Il
custode Ahmed.
Ahmed racconta la sua versione. Na-
zem se ne stava di sotto, sulle rotaie, con
la torcia in mano, mentre lui era su un va-
gone. Voleva aiutarlo a salire. E a quel
punto, per errore, ha premuto il grilletto.
L’arma era pronta a sparare: da un mo-
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 69
Siria
mento all’altro potevano ritrovarsi faccia
a faccia con l’intruso.
Il colpo è partito davvero per sbaglio?
Alla stazione non c’è traccia di mine. Ah-
med viene arrestato dai colleghi dell’A-
sayish. Non è la prima volta che un agente
inesperto preme accidentalmente il gril-
letto di un kalashnikov, ma in genere non
ci sono vittime. “Non sappiamo cosa sia
successo davvero”, dice Sheikha.
Circa una settimana dopo la morte di
Nazem, è lei a firmare con l’impronta del
pollice una dichiarazione in cui s’impe-
gna a non denunciare Ahmed, che può
così uscire di prigione e tornare al lavoro.
L’ultimo desiderio del marito era che la
sua morte fosse considerata un incidente.
Si è spento sui binari che erano la sua vita.
“Morire per il treno era il suo destino”.
Dopo la morte di Nazem, il Gruppo
dei 18 si scioglie. Solo Fouaz continua a
Con i civili che continuano a
morire, i curdi prendono una
decisione inevitabile. Accettano la
protezione del dittatore
usare regolarmente il treno. Bisogna far-
lo, altrimenti la batteria si scarica. A
Kubur el Bid e tra i pozzi petroliferi vicino
all’Iraq non si può andare, ma ci si può
spingere fino alla stazione internazionale
sul confine turco. Ogni tanto Fouaz azio-
na il fischio del treno: “Così facciamo ve-
dere che siamo ancora vivi. Fa bene al
morale”.
I binari segnano ancora il confine tra i
due paesi? Secondo i turchi no.
Il presidente Recep Tayyip Erdoğan
ha paura del piccolo stato dei curdi siria-
ni. Lo preoccupano i rapporti tra i vertici
curdi in Siria e il Pkk, responsabile di at-
tentati in Turchia.
Buchi nel tetto
È l’ottobre del 2019. Con un tweet, Do-
nald Trump scarica inaspettatamente i
curdi siriani. Senza il loro sacrificio le
bandiere nere del califfato islamico sven-
tolerebbero ancora nella valle dell’Eufra-
te. Ma l’Is è stato sconfitto, e all’improv-
viso la strategia diplomatica cambia. A
Washington i curdi, fino ad allora i princi-
pali alleati in Siria, non servono più. La
Turchia può attaccarli e avanzare lungo
l’autostrada M4.
L’Europa sta a guardare, come ha fatto
in altre occasioni in cui erano in gioco gli
interessi curdi. I governi europei non ve-
70 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
dono di buon occhio il Rojava. Troppi le-
gami con il Pkk e con Assad.
Chi vive vicino al confine si allontana
dai binari sui quali avanza l’esercito tur-
co. File interminabili di persone in fuga
verso sud. Proprio come era successo do-
po la rivolta fallita del 2004, migliaia di
profughi si addentrano nelle montagne
verso l’Iraq. Dalla stazione di Qamishli,
dove Nazem è morto, la sera si sentono i
colpi dei mortai turchi.
Con i civili che continuano a morire, i
vertici curdi prendono una decisione ine-
vitabile. Accettano la protezione del dit-
tatore al quale sette anni prima avevano
indicato la porta, Bashar al Assad. Dopo
un fine settimana sanguinoso che segna il
ritorno dell’esercito siriano nel Rojava,
Fouaz entra nella rimessa. Ha un sussul-
to: due buchi nel tetto, macerie per terra.
Il treno è stato danneggiato. L’unica loco-
motiva americana che ancora funziona-
va. Proprio ora che gli statunitensi hanno
piantato in asso i curdi.
Fouaz, sconvolto, valuta il danno. Il
treno non è stato colpito per caso. La lo-
comotiva russa, praticamente inservibi-
le, è intatta. Volevano colpire quella ame-
ricana e sapevano dov’era. Hanno cen-
trato il motore. Anche i binari, si scopre,
hanno subìto dei danni. Le rotaie sono
ridotte a brandelli proprio in corrispon-
denza dello scambio per l’Iraq. Proprio
dove Fouaz e Nazem le avevano riparate
a mano, metro dopo metro.
Per Fouaz dietro c’è la Turchia. Secon-
do lui non può essere stato nessun altro.
Qualcuno alla stazione deve aver tra-
smesso le coordinate della locomotiva e
dei binari. Di chi ci si può fidare in Siria,
dove i rapporti di potere cambiano alla
velocità della luce? “Temiamo sia stato
uno dei nostri”.
I combattenti curdi sono di guardia
presso l’edificio della stazione che affac-
cia sul confine turco, dove è cominciata la
carriera di Nazem. Si raddrizzano i ber-
retti davanti a un vecchio vagone con la
scritta “Dining car”, vagone ristorante.
Niente foto, dicono gesticolando all’om-
bra dell’edificio in rovina.
La stazione internazionale di Qami-
shli è consumata dal tempo, ma quello
che succede al suo interno rimane un se-
greto. Gloriosa testimonianza di un’epo-
ca lontana, è un avamposto della guerra.
I turchi sono una questione di secondo
piano: intorno a Qamishli sorgono basi
militari sia russe sia americane. Le pattu-
glie delle due potenze s’incrociano sulle
strade di campagna tra l’autostrada e la
vecchia linea ferroviaria.
Venti euro di pensione
Sheikha vive ancora nell’appartamento
pieno d’infiltrazioni. Issam, il primogeni-
to, che ormai ha 23 anni, studia letteratu-
ra curda. Per mantenere i fratelli e le so-
relle lavora per l’Asayish. Come Ahmed,
l’uomo che ha ucciso suo padre. Non vuo-
le più guidare un treno. In Siria, dice, il
treno ha troppi nemici.
Sheikha conserva il diploma della
Plasser & Theurer in una valigetta di pla-
stica. Insieme a un altro oggetto: un ri-
tratto a matita che Nazem ha fatto di lei
molto tempo fa, quando erano ancora
giovani e vivevano alla stazione. Quando
Qamishli sembrava l’anticamera del
mondo. Nel ritratto, Sheikha indossa un
dolcevita e ha un taglio di capelli sbaraz-
zino. Oggi porta un lungo vestito nero e
un velo intorno alla testa. La vita è dura.
Sperava che Nazem fosse riconosciuto
come martire: ha dato la vita per il treno.
Le famiglie dei martiri ricevono aiuti eco-
nomici. I vertici curdi, però, non si sono
fatti sentire.
Il regime non l’ha abbandonata. Ogni
mese Sheikha preleva la pensione del
marito nell’ex biglietteria delle Chemins
de fer syriens. Non è un granché: 40mila
sterline siriane, una cifra che corrisponde
a meno di 20 euro. Ma in una famiglia con
tanti figli ogni aiuto è utile.
Michel Issa, direttore regionale delle
ferrovie, che fa regolarmente rapporto ad
Aleppo, racconta per telefono della colla-
borazione tra i curdi e il regime. “Siamo
una cosa sola”, dice. Se le trattative politi-
che andranno a buon fine, il treno ripren-
derà a viaggiare presto. Sotto la protezio-
ne di Assad. “Perché solo il governo può
farlo ripartire”.
Ma è davvero così? Nella rimessa dan-
neggiata, Fouaz sale sulla locomotiva
americana. Accende il motore. Ignora le
scintille. La locomotiva si avvia tra i bor-
bottii. La rimessa si riempie di fumo nero.
Fouaz è raggiante. Ce l’ha fatta, grazie ai
pezzi trapiantati nel veicolo. La locomo-
tiva americana funziona di nuovo. Ora
bisogna riparare i binari. E poi via, verso
l’Iraq. ◆ sm
montura.it
 Scienza
Firenze, Italia, 31 maggio 2020
TERRAPROJECT

I dati contro il cov

72 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
 Capire le statistiche sulla pandemia aiuta a
valutare meglio i rischi che si corrono e riduce
le ansie legate al timore di contagiarsi
Dan Jones, New Scientist, Regno Unito
Foto di Michele Borzoni
a pandemia di covid-19 ha
L da poco superato il traguar-
do del milione di morti e i
contagi continuano a salire.
Nei prossimi mesi – anzi,
forse, nei prossimi anni – do-
vremo trovare un equilibrio tra la necessi-
tà di contenere il numero dei morti e dei
danni provocati dal virus e quella di anda-
re avanti per non perdere il benessere eco-
nomico e la salute mentale. “Superare
questa pandemia è essenzialmente un
esercizio di gestione del rischio”, dice Al-
lison S chrager, economista del
Manhattan institute di New York. Per far-
lo, dobbiamo affidarci alle informazioni
che riceviamo dagli esperti di sanità pub-
blica, dai mezzi d’informazione e dai go-
verni. Dobbiamo sapere quant’è pericolo-
so il virus per noi, ma anche per chi – tra i
nostri amici e i nostri cari – è più esposto a
causa dell’età o di altri fattori. E dobbiamo
conoscere i rischi collegati all’aumento
dei tassi di contagio per capire se misure
drastiche come un nuovo lockdown siano
necessarie o, al contrario, eccessive.
La comunicazione del rischio è una
questione complicata anche in tempi nor-
mali, figuriamoci ora che in molti paesi la
pandemia ha generato un grande flusso di
statistiche e grafici allarmanti sui tassi di
contagio e sulle vittime. David Spiegelhal-
ter, presidente del Winton center for risk
and evidence communication dell’uni-
versità di Cambridge, nel Regno Unito, lo
ha definito il “teatro dei numeri”. Come
facciamo a portare il dramma fuori dal te-
atro e ad avere una valutazione equilibrata
delle incertezze che abbiamo davanti?
Non ci sono risposte facili, ma se capiamo
come il nostro cervello affronta il rischio e
i tranelli che spesso si nascondono dietro
la presentazione dei dati, forse riusciremo
ad alleggerire il fardello mentale di questa
pandemia.
vid-19
Nonostante una copertura dei mezzi
d’informazione quasi ininterrotta dall’ini-
zio dell’anno, la pandemia resta una mi-
naccia sconosciuta per la maggior parte
delle persone. Ed è qui che cominciano le
difficoltà nel valutare i rischi. “Siamo a no-
stro agio con i rischi che corriamo ogni
giorno, ma quelli nuovi e drammatici ci
destabilizzano”, dice Schrager.
Questo è vero soprattutto quando un
singolo evento provoca danni a molte per-
sone in un arco temporale breve, come nel
caso di incidenti aerei, attacchi terroristici
e catastrofi naturali. Le immagini di questi
eventi attivano zone del nostro cervello
che si sono evolute per valutare e registra-
re i rischi. “Una regione, l’amigdala, ri-
sponde al grado di rischio di un evento,
mentre la corteccia prefrontale ventrome-
diale ci permette di valutare i costi e i be-
nefici delle diverse opzioni, in modo che
possiamo decidere qual è, a conti fatti, la
cosa migliore da fare”, spiega Joseph
Kable, neuroscienziato dell’università
della Pennsylvania.
Il problema è che quando le minacce
sono nuove e drammatiche le risposte
evolutive possono offuscare il pensiero
razionale. Gerd Gigerenzer, studioso del
rischio all’università di Potsdam, in Ger-
mania, definisce dread risk (rischi genera-
ti dalla paura) queste minacce con un im-
patto emotivo che altera la nostra perce-
zione della pericolosità. “Anche se provo-
cano meno morti rispetto a una serie di
rischi con cui conviviamo felicemente, i
dread risk catturano l’attenzione dei mezzi
d’informazione, alimentano la nostra an-
sia e ci fanno temere eccessivamente al-
cuni eventi”, osserva lo studioso.
La paura può modificare i nostri com-
portamenti, aumentando effettivamente
il rischio d’infortunio e di morte. Nel 2004
Gigerenzer scoprì che dopo gli attentati
dell’11 settembre 2001 molte persone, per
paura di volare, avevano scelto di spostar-
si in auto, un mezzo in realtà molto più
pericoloso. “Circa 1.600 statunitensi in
più hanno perso la vita sulle strade”, dice.
Per lo stesso motivo oggi la gente evita
di farsi visitare negli ospedali, perché ha
paura di contrarre il covid-19. Secondo la
World stroke organization, in cento paesi
i ricoveri ospedalieri per sintomi da ictus
nei primi mesi della pandemia sono dimi-
nuiti in media del 60 per cento rispetto
allo stesso periodo del 2019. Negli Stati
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 73
Scienza
Uniti e nel Regno Unito i ricoveri per in-
farto hanno avuto cali simili. Uno studio
realizzato in Inghilterra e nel Galles ha ri-
scontrato che, tra marzo e giugno del
2020, la mancanza di cure essenziali ha
provocato 2.085 morti per malattie cardia-
che e ictus in più di quelle previste in con-
dizioni normali. Sono 17 morti in più al
giorno.

Un’idea precisa
Il dread risk del covid-19 è diverso rispetto
a quello di eventi come l’11 settembre,
perché è collegato più ai numeri che
all’impatto viscerale delle immagini. Dato
che i pazienti sono messi in isolamento, si
vedono poche immagini di persone che
soffrono o muoiono a causa del virus. An-
che i numeri da soli, però, possono terro-
rizzare, soprattutto quando non abbiamo
un’idea precisa di cosa significano.
Questo aspetto introduce un secondo
problema che, sommato alle nostre paure
evolutive, rende difficile la valutazione del
rischio. “La maggior parte delle persone
non ha una preparazione statistica”, os-
serva Gigerenzer. Anche i numeri legati ai
rischi quotidiani a volte ci confondono.
Per esempio, cosa significa quando le pre-
visioni del tempo ci dicono che per doma-
ni c’è una probabilità di pioggia del 30 per
cento? “Per alcuni significa che pioverà
per il 30 per cento della giornata, per altri
che pioverà sul 30 per cento della regione
interessata dalle previsioni, per altri anco-
ra che tre meteorologi su dieci prevedono
pioggia”, dice Gigerenzer. In realtà, signi-
fica semplicemente che c’è una probabili-
tà del 30 per cento che si metta a piovere.
Questo è un esempio relativamente inno-
cuo, ma l’ambiguità o la mancanza di in-
formazioni di contesto possono farci valu-
tare in modo sbagliato anche i rischi per la
salute.
A metà degli anni novanta la Commit-
tee on safety of medicines del Regno Uni-
to segnalò che alcune pillole contraccetti-
TERRAPROJECT

ve raddoppiavano il rischio di trombosi

potenzialmente mortali, e molte donne
smisero di prenderle. L’anno successivo
un’ondata di gravidanze indesiderate por-
tò a tredicimila aborti in più. Il rischio di
trombosi suonava allarmante, ma in ter-
mini assoluti i casi riscontrati tra le donne
che assumevano pillole di terza genera-
zione erano due su settemila, contro un
rapporto di 1 su settemila per chi usava
pillole di seconda generazione. Il rischio
iniziale era basso. Quindi, il raddoppio del
rischio in termini relativi significava che
anche il rischio assoluto restava basso.
Spesso ci servono entrambi i tipi di infor-
mazioni per dare la giusta dimensione a
un determinato rischio o beneficio. Anche
gli esperti, tuttavia, possono confondersi,
come abbiamo visto durante la pandemia.
Ad agosto Stephen Hahn, capo della Food
and drug administration degli Stati Uniti,
ha detto che il plasma sanguigno preleva-
to da soggetti guariti dal covid-19, se som-
ministrato ai contagiati, avrebbe salvato
35 pazienti su cento. In realtà uno studio
(per altro impostato in modo discutibile)
aveva stabilito che il trattamento al pla-
sma riduceva i decessi da covid-19 dal 14
al 9 per cento: una riduzione del rischio
del 35 per cento in termini relativi (cioè tra
il 14 e il 9 per cento), ma di appena il 5 per
cento in termini assoluti, pari a cinque
malati di covid-19 su cento. Per chi cerca
di navigare tra le acque agitate del rischio

74 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020


legato al covid-19, essere semplicemente
al corrente della differenza tra rischio re-
lativo e rischio assoluto, e sapere cosa rap-
presenta un certo numero è già un grande
passo in avanti verso la comprensione
dell’effettiva rilevanza del fenomeno. An-
che qui, però, cercare di individuare i ri-
schi connessi al covid-19 può essere com-
plicato, perché emergono di continuo
nuove informazioni. Il rischio che il co-
Firenze, Italia, 20 marzo 2020
vid-19 rappresenta per ciascuno di noi – in
termini assoluti o relativi – dipende
dall’età e dalla presenza di patologie pree-
sistenti. “Il nesso tra l’età e la mortalità del
virus è impressionante”, osserva Spie-
gelhalter. “Un ottantenne ha mille proba-
bilità in più di morire di covid-19 rispetto a
un ventenne”. Secondo le stime di un
gruppo di ricercatori dell’Imperial college
di Londra, la possibilità di morire di co-
Da sapere
Rischio relativo e assoluto
◆ Per affrontare meglio un rischio (la
probabilità di subire un danno connessa a
circostanze più o meno prevedibili) legato a
una malattia come il covid-19 è importante
capire i concetti di rischio relativo e rischio
assoluto. Il rischio assoluto misura la
probabilità che una persona possa subire un
danno. Il rischio relativo indica quanto
incide su quella probabilità l’adozione di un
certo comportamento. Se per esempio un
comportamento fa salire la probabilità del 30
per cento, allora il rischio relativo è pari al 30
per cento. Prendiamo il caso segnalato nel
2015 nello studio con cui l’Agenzia
internazionale per la ricerca sul cancro
(Iarc) ha inserito le carni lavorate tra i
cancerogeni certi e le carni rosse tra le
sostanze probabilmente cancerogene per
l’essere umano. Secondo la Iarc, mangiare 50
grammi di carni lavorate al giorno aumenta il
rischio di tumore del colon-retto del 18 per
cento. Potrebbe sembrare molto, ma questo
dato indica il rischio relativo. Nei paesi
occidentali il rischio assoluto di ammalarsi di
tumore al colon-retto è del 5 per cento nel
corso di una vita. Quel 18 per cento in più
legato al consumo di carni lavorate porta il
rischio assoluto al 6 per cento, un aumento
non insignificante ma meno spaventoso.
Union for international cancer control
vid-19 per i contagiati tra i 10 e i 20 anni è
dello 0,006 per cento, pari a sei morti
ogni centomila persone. Nella fascia d’età
tra i 40 e i 49 anni il rischio sale a 15 su die-
cimila. Per chi ha più di 80 anni il rapporto
è quasi di 1 a 10.
Responsabili per gli altri
Come succede spesso, il significato di
questi numeri è difficile da interpretare
senza un contesto di riferimento. Negli
Stati Uniti la probabilità di morire in un
incidente automobilistico è 1 su 106, se-
condo le stime del National safety council.
Il rischio di morire per malattie cardiache
è di 1 su 6. Per valutare in modo più signifi-
cativo quanto il covid-19 aumenta il ri-
schio di morire rispetto ad altre minacce,
spiega Spiegelhalter, dobbiamo confron-
tarlo con il rischio di morire nell’anno suc-
cessivo, cioè con il rischio di morte annua-
le. Questo aumenta in modo esponenziale
a partire dai dieci anni e raddoppia ogni
otto anni circa. Il covid-19 fa raddoppiare
il rischio di morte annuale: il rischio resta
molto basso per chi è giovane, ma cresce
con l’età.
C’è un’ulteriore complicazione. Tutte
queste stime di rischio descrivono il tasso
Internazionale 1383 | 6 novembre 2020 75
Scienza
di letalità del contagio (rapporto tra dece-
duti e malati), cioè la probabilità di morire
se si contrae il covid-19. Ma esiste anche il
tasso di mortalità della popolazione (rap-
porto tra deceduti e popolazione), cioè la
probabilità di contrarre il virus e morire. È
facile confondere questi due dati, con una
conseguente distorsione delle risposte ra-
zionali, a livello sia individuale sia pubbli-
co. A maggio, per esempio, l’ufficio nazio-
nale di statistica del Regno Unito ha pub-
blicato un rapporto che rivelava grandi
differenze nel tasso di mortalità della po-
polazione tra vari gruppi etnici, con un
valore quasi doppio tra i neri rispetto ai
bianchi. Da quello che hanno scritto i gior-
nali, sembrava che un nero che contraeva
il covid-19 avesse il doppio delle probabi-
lità di morire rispetto a un bianco. In real-
tà, sono le grandi disuguaglianze sanitarie
a rendere le minoranze più vulnerabili di
fronte al contagio. Per quanto riguarda il
rischio di contagio in sé, questi numeri so-
no ancora più difficili da leggere, perché
influiscono tanti fattori diversi, tra cui l’e-
sposizione complessiva al virus.
Nonostante la confusione, se usati cor-
rettamente, i numeri possono aiutarci a
calibrare le nostre paure e ansie. Nel con-
testo del covid-19, il quadro delineato dai
dati è sostanzialmente rassicurante, so-
prattutto per chi è in buona salute e ha me-
no di 50 anni. Questo però non significa
che l’esposizione al virus sia priva di rischi
per i giovani, tutt’altro: stiamo ancora cer-
cando di misurare le conseguenze dei sin-
tomi persistenti, il cosiddetto covid lungo.
E anche se il rischio personale è basso, re-
sta la possibilità di trasmettere l’infezione
ad altre persone più vulnerabili. Ecco per-
ché, nel decidere come affrontare l’incer-
tezza della pandemia, dobbiamo andare
oltre il rischio individuale e pensare a
quello collettivo, dice Nassim Nicholas
Taleb, della Tandon school of engineering
presso la New York university. “In una
pandemia, i rischi individuali possono es-
sere bassi e i rischi collettivi alti”.
Abbiamo quest’ulteriore problema,
perché le malattie infettive, a differenza di
altri rischi individuali come gli incidenti
stradali o gli infarti, si diffondono e si mol-
tiplicano nella società. Mentre altri tipi di
rischio sono stabili nel tempo e la colletti-
vità ha imparato ad affrontarli, un nuovo
focolaio aggiunge una tensione inaspetta-
ta al sistema, minacciando di paralizzare
la società.
“Le pandemie sono imprevedibili”,
dice Taleb. Studiando le epidemie di mas-
sa negli ultimi 2.500 anni, Taleb e Pasqua-
76 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
le Cirillo, della Technische universiteit di
Delft, nei Paesi Bassi, hanno osservato
che la maggior parte ha avuto conseguen-
ze relativamente contenute. Alcune, inve-
ce, sono state disastrose. Tra il 1331 e il
1353 la peste nera uccise circa duecento
milioni di persone (una cifra enorme per
l’epoca, è come se oggi morissero quasi
quattro miliardi di persone).
“Una nuova pandemia può
estinguersi rapidamente o sfug-
gire subito di mano e trasfor-
marsi in una minaccia esisten-
ziale”, spiega Taleb, che già a
gennaio aveva chiesto misure straordina-
rie per contenere il contagio. “Non si tor-
na indietro dal disastro”, dice. La minac-
cia collettiva del covid-19 ci mette tutti
sulla stessa barca. “È fondamentale che le
persone riconoscano che far parte di una
società significa essere responsabili per gli
altri”, dice Gigerenzer.
Reazioni amplificate
Cosa vuol dire in pratica? Come possiamo
valutare i rischi che affrontiamo personal-
mente – e nella società – e prendere deci-
sioni che ci permettano di andare avanti
con la nostra vita? Non è semplice. Le si-
tuazioni incerte e difficili da interpretare
Da sapere
Abbiamo bisogno di più dati
u I dati sulla pandemia in Italia diffusi ogni
giorno dalle autorità danno solo un’idea vaga
della situazione e se male interpretati possono
essere fuorvianti. Questo perché ci sono
differenze regionali nel tracciamento dei
contatti e nella capacità di fare i tamponi, nei
tempi di restituzione dei risultati e nella
trasmissione delle informazioni alle autorità
sanitarie. Da tempo la comunità scientifica
invoca una raccolta migliore dei dati. A ottobre
Giorgio Alleva e Alberto Zuliani, ex
presidenti dell’Istat, in un intervento sul
Corriere della Sera hanno sottolineato che
l’Italia non ha “investito in un sistema di
raccolta di dati che consenta un monitoraggio
accurato su probabilità di contagio, dimensioni
delle componenti sintomatiche e
asintomatiche, collegamento con i rischi
successivi, ricoveri e terapie subintensive e
intensive, letalità. L’assenza di un quadro
affidabile e condiviso favorisce una
comunicazione non univoca”. Per capire quali
misure adottare per contenere il contagio
avremmo bisogno di molte più informazioni, ha
scritto l’economista Fabio Sabatini sul sito di
Internazionale: “Dove e come è avvenuto il
contagio? Chi sono i contagiati? Che lavoro
fanno, che abitudini hanno, qual è il loro stato
di salute?”.
creano ambiguità, che a sua volta stimola
reazioni amplificate nelle regioni del cer-
vello che registrano il rischio, rendendo
ancora più difficile mettere le minacce in
prospettiva, spiega Kable. Ognuno di noi
ha una diversa tolleranza dell’incertezza e
ha anche un’idea diversa di cos’è un livello
di rischio accettabile.
Detto questo, ci sono delle
regole pratiche consigliate dagli
specialisti del rischio. Innanzi-
tutto bisogna considerare l’in-
sieme, valutando se i numeri
con cui abbiamo a che fare rap-
presentano rischi relativi o assoluti, ma
soprattutto cercando di capire se le nostre
emozioni non ne ingigantiscono il signifi-
cato. È importante tenersi aggiornati. Se-
guire ossessivamente le notizie sul co-
vid-19 può avere conseguenze sulla salute
mentale, ma in una situazione che cambia
rapidamente è fondamentale cercare fon-
ti attendibili e aggiornare le valutazioni
del rischio quando arrivano nuove infor-
mazioni. All’inizio della pandemia sem-
brava che le superfici fossero una delle
principali fonti di contagio. Oggi i dati in-
dicano che è più pericoloso restare insie-
me ad altre persone in ambienti chiusi.
Dobbiamo sempre ricordare che è impos-
sibile eliminare del tutto il rischio e che ci
sono dei compromessi: evitare un rischio
può crearne altri peggiori.
Per affrontare tutto questo, alcuni fun-
zionari della sanità pubblica ritengono
che possa essere utile stilare un “bilancio
dei contatti” settimanale, che tenga conto
delle circostanze personali e della vulne-
rabilità agli effetti del contagio, cercando
di limitare al minimo le attività che com-
portano una più alta probabilità di esposi-
zione al virus. È inoltre fondamentale ri-
flettere su come le nostre scelte possono
mettere in pericolo o proteggere altre per-
sone, osserva Gigerenzer.
Anche se non siamo ancora fuori peri-
colo, questa pandemia prima o poi pas-
serà. Ma impareremo qualcosa dal co-
vid-19? “Penso che ci cambierà molto, e
che in futuro gestiremo queste situazioni
in modo diverso”, dice Schrager. “In molti
paesi, tra cui gli Stati Uniti, la comunica-
zione del rischio è stata uno dei più grossi
fallimenti della sanità pubblica. Nessuno
si è davvero preoccupato di spiegare i reali
rischi associati al covid-19 e di comunicar-
li in modo che la gente potesse capire”.
Forse uno degli aspetti positivi di questa
crisi è che finalmente capiremo l’impor-
tanza di raccontare – e pensare – il rischio
in modo più oggettivo e razionale. u fsa
 La vera storia dei 5 Stelle
raccontata da uno dei padri

Mi sono sempre chiesto

come mai Morosini abbia
goduto di un’attenzione
mediatica così distratta.
È un po’ come se a nessuno
fosse venuto in mente di
fare a Engels qualche
domanda su Marx.

MICHELE SERRA
Portfolio

Un’infinita
avventura
La fotografa Alessandra Sanguinetti ha raccontato per
vent’anni l’amicizia tra Belinda e Guille, due cugine nate
nella zona rurale di Buenos Aires, in Argentina. Nel suo
nuovo libro mostra le due ragazze alle prese con
l’adolescenza e l’inizio dell’età adulta
er vent’anni Alessandra Sangui- ti ha scattato per quasi cinque anni, a ottobre è

P netti ha ritratto Belinda e Guille,

due cugine che vivono nella cam-
pagna intorno a Buenos Aires, in
Argentina. Le ha incontrate la pri-
ma volta nel 1999 mentre lavorava
a un progetto sul legame tra gli agricoltori e i loro
animali. All’epoca Sanguinetti stava fotografan-
do la nonna delle due bambine: “A un certo pun-
to ho cominciato a interessarmi a loro, mi piace-
va la loro compagnia”, dice la fotografa, che por-
tava sempre con sé anche una piccola videoca-
mera con cui le riprendeva mentre giocavano.
“Fingevano di essere in uno spettacolo televisi-
vo, ballavano e cantavano, e si facevano doman-
de sul loro animale o cantante preferito”.
Via via che le foto aumentavano, Sanguinetti
ha capito che c’era una storia da raccontare: “Da
quel momento le nostre vite si sono intrecciate”.
Dopo The adventures of Guille and Belinda and the
enigmatic meaning of their dreams (Nazraeli Press,
2009), in cui sono raccolte le foto che Sanguinet-
uscito il secondo volume, intitolato The adventu-
res of Guille and Belinda and the illusion of an ever-
lasting summer (Mack).
Questo nuovo libro è il risultato di dieci anni
(2003-2013), in cui la fotografa ha seguito Belin-
da e Guille, dalla loro adolescenza fino ai 24 anni.
Nelle immagini le ragazze sono cambiate e si so-
no un po’ allontanate. Entrambe sono diventate
madri molto giovani, Belinda a 16 anni e Guille
poco dopo. Oltre al rapporto tra le due, anche
l’approccio di Sanguinetti al progetto è maturato:
“I giochi sono passati in secondo piano. Conti-
nuavo a pensare a loro come le bambine che ave-
vo conosciuto, invece erano diventate adulte. Ho
dovuto imparare a interpretare i loro cambia-
menti”. All’inizio la fotografa ha provato un sen-
so di malinconia, poi ha deciso di raccontare
quello che stavano vivendo: “Ho capito che la
distanza nata tra loro è naturale, è qualcosa che si
crea quando si diventa adulti. Ma che si trasfor-
ma in un altro tipo di connessione”.u

78 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
79
TUTTE LE FOTO © ALESSANDRA SANGUINETTI, FROM ‘THE ADVENTURES OF GUILLE AND BELINDA AND THE ILLUSION OF AN EVERLASTING SUMMER’ (MACK, 2020). COURTESY THE ARTIST AND MACK
Portfolio

80 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 81
Portfolio

82 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

Da sapere Il libro
◆ Alessandra Sanguinetti è una fotografa nata a New
York nel 1968 e cresciuta in Argentina, dove ha vissuto
per trent’anni, fino al 2003. Fa parte dell’agenzia
Magnum. Il suo nuovo libro The adventures of Guille
and Belinda and the illusion of an everlasting
summer è stato appena pubblicato da Mack. Nel 2021
la casa editrice pubblicherà la ristampa del primo
volume The adventures of Guille and Belinda and the
enigmatic meaning of their dreams.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 83

Ritratti

Andreou Sotiris
L’ultimo taglio
Testo e foto di Garth Cartwright, The Attic, Romania
Nato a Cipro, per più
di cinquant’anni ha fatto
il barbiere a Peckham, nel sud
di Londra. E il suo salone era
l’unica cosa rimasta identica
mentre il quartiere intorno
si trasformava

il 29 agosto, un sabato pome-

È riggio. Mi siedo sulla poltrona

e chiedo un “numero uno” a
Andrew, l’affabile cipriota che
gestisce il Gents Hairdressers
di Peckham, nel sudest di
Londra. È una routine che ho seguito per
più di dieci anni, ma in questo ventoso po-
meriggio estivo ha un significato speciale:
è l’ultimo giorno di apertura del negozio.
Un’istituzione locale sta per chiudere i
battenti, ma non ne sono sorpreso. Tempo
fa, infatti, mi sono presentato da Andrew
per il primo taglio di capelli dopo il
lockdown.
Per la prima volta l’ho trovato seduto
fuori dal negozio. Non l’avevo mai visto lì.
Di solito bisognava sedersi e aspettare il
proprio turno. Mi ha confessato che gli af-
fari non erano mai andati così male. An-
che se i telegiornali raccontavano di par-
rucchieri prenotati con settimane di anti-
cipo, alcuni addirittura costretti ad allon-
tanare i clienti, Andrew aveva scoperto
che i suoi frequentatori abituali non se la
sentivano ancora di uscire di casa.
Andrew ha 74 anni ed è un tipo all’anti-
ca. Il suo salone è nascosto in una piccola
strada pedonale, Atwell road, nei pressi di
Rye lane, la principale via commerciale di
Peckham. E non è cambiato da quando
Andrew ha cominciato a lavorarci, 55 anni
fa. Si paga in contanti, non c’è musica né
tv, le letture offerte ai clienti consistono in
un unico tabloid e le mura sono spoglie,
Andreou Sotiris nel suo salone, settembre 2020
fatta eccezione per un paio di foto che ri-
traggono Andrew e Steve, il suo ex socio. I
clienti di Andrew sono soprattutto anziani
del quartiere.
Quando sono andato da lui io e An-
drew ci siamo messi a parlare, raccontan-
doci le nostre esperienze degli ultimi tre
mesi. Andrew era rimasto a casa, occu-
pandosi della moglie disabile e del giardi-
no. Era stata la più lunga pausa dal lavoro
della sua vita adulta. Sua figlia e i nipoti
vivono a Cipro, ma il coprifuoco imposto
dalle autorità locali gli aveva impedito di
andare a trovarli. Mi ha confessato di es-
Biografia
◆ 1946 Nasce a Cipro.
◆ 1964 Si trasferisce nel Regno Unito.
◆ 1965 Comincia a fare il barbiere a Peckham.
◆ Agosto 2020 Dopo la pandemia di covid-19
decide di chiudere il salone.
sere felice di tornare al lavoro, ma era pre-
occupato dal calo dei clienti. Se non pote-
va guadagnare abbastanza per pagare
l’affitto del locale non aveva senso conti-
nuare. Un mese dopo il Southwark News,
il quotidiano locale, ha annunciato che
Andrew sarebbe andato in pensione e che
il 29 agosto sarebbe stato il suo ultimo
giorno con le forbici in mano. Sapevo di
non poter mancare all’appuntamento.
Una volta arrivato al salone ho scoper-
to che molti altri avevano avuto la mia
stessa idea. Invece di aspettare lì il mio
turno, ne ho approfittato per andare a fare
un po’ di compere. Peckham è fantastica
per la frutta, gli ortaggi, i libri usati, i nego-
zi economici e quelli che offrono prodotti
africani e delle Indie occidentali. Dopo un
po’ sono tornato a controllare la situazio-
ne da Andrew. C’era ancora molta gente
ed era anche spuntato un tavolo con be-
vande e snack. Ma in quel momento nes-

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 85

Ritratti
suno era seduto sulla poltrona. Ho stretto
la mano ad Andrew e gli ho detto che non
ero venuto solo per augurargli buona for-
tuna, ma anche per un ultimo taglio. Co-
me sempre fa il suo lavoro in modo impec-
cabile. Mi accorcia anche le sopracciglia.
Pago otto sterline (erano sette prima del
lockdown), più una di mancia. Probabil-
mente non esiste un barbiere più econo-
mico in tutta Londra.
La fine di un’era
Poi prendo qualcosa da bere e comincio a
chiacchierare con le altre persone, mentre
Andrew passa al cliente successivo. In pie-
di vicino al tavolo ci sono due uomini della
mia età (sulla cinquantina). Dopo le pre-
sentazioni mi raccontano di essere cre-
sciuti nello stesso palazzo di Peckham e di
aver frequentato il Gents Hairdressers di
Andrew per tutta la vita. La chiusura del
locale, per loro, rappresenta la fine di un’e-
ra. Riflettiamo sullo sviluppo frenetico di
Peckham, passata da quartiere operaio a
simbolo della gentrificazione. Ricordia-
mo con affetto Steve Georgiou, ex socio di
Andrew. Steve è più giovane di Andrew,
ma ha scelto di andare in pensione quan-
do aveva da poco superato i sessant’anni.
Vivo nel sudest di Londra dal 1994, e
in venticinque anni ho assistito a cambia-
menti che non avrei mai immaginato
quando sono arrivato. Per le persone nate
e cresciute nel quartiere non c’è più trac-
cia della Peckham degli anni sessanta e
settanta. Soltanto il Wilson’s Cycles,
aperto 150 anni fa su Peckham road, ha
una storia più lunga del Gents Hairdres-
sers. Ma il negozio non è più della famiglia
che lo ha gestito per più di un secolo.
Quindi Andrew merita il premio per il più
longevo commerciante della zona. Fatto
non trascurabile, ha sempre lavorato con
il sorriso sulle labbra.
Andrew è nato a Cipro, il nome sul suo
certificato di nascita è Andreou Sotiris. È
arrivato a Londra da adolescente ma parla
ancora con un pesante accento cipriota.
Steve è cresciuto nel sud di Londra e ha il
classico accento cockney. Andrew è gentile
e ha una voce suadente, mentre Steve non
smette un attimo di parlare, tra una battu-
ta divertente e il racconto di tutti gli attori
e le modelle che ha incontrato lavorando
come comparsa. Andrew e Steve non sono
fratelli di sangue, ma non ci vanno lonta-
no. Andrew ha sposato la sorella di Steve.
Il padre di Steve, Chris, fondò il Gents
Hairdressers nel 1965, assumendo An-
drew, che aveva già fatto il barbiere a Ci-
pro, prima del figlio. Per anni i tre hanno
86 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Il fatto che a Peckham
non ci fosse
una stazione
della metropolitana
tagliava fuori
il quartiere da buona
parte di Londra
lavorato nel locale insieme, uno accanto
all’altro: Andrew a sinistra, Steve a destra
e Chris in mezzo. Li chiamavano affettuo-
samente i “tre amigos di Cipro” ed erano
rispettati dalla gente del quartiere.
Il fatto che a Peckham non ci fosse una
stazione della metropolitana tagliava fuo-
ri il quartiere da buona parte di Londra,
quindi i residenti avevano sviluppato un
certo orgoglio locale. Non ho mai chiesto
ad Andrew o a Steve perché Chris avesse
scelto proprio quel locale su una piccola
strada per la sua attività, ma immagino
che la risposta sia ovvia: affitto basso, nes-
sun altro barbiere nelle vicinanze e so-
prattutto il fatto che Camberwell, a due
chilometri di distanza, ospitava la più nu-
merosa comunità cipriota della città. An-
cora nel 1994, quando mi sono trasferito
qui, a Camberwell c’erano barbieri e orto-
lani ciprioti, l’alimentari Olive Shop e una
chiesa ortodossa cipriota.
L’arrivo della comunità cipriota a
Southwark (il distretto londinese che si
estende a sud del Tamigi) non è ben docu-
mentato, ma si sa che i ciprioti comincia-
Old Kent road, Londra, settembre 2020
rono a trasferirsi nel Regno Unito dopo
l’annessione dell’isola da parte dei britan-
nici, nel 1914. A Londra i ciprioti greci so-
no tre volte più numerosi dei ciprioti tur-
chi, ma qui, lontano dal conflitto della
madrepatria, le due comunità convivono
senza problemi.
I ciprioti si ambientarono bene a Lon-
dra. Molti aprirono ristoranti, saloni e
negozi di frutta e verdura. Tra quelli che
si stabilirono nella capitale c’erano anche
il padre di Cat Stevens e quello di George
Michael (entrambi gestivano un ristoran-
te). Andrew parla spesso di Cipro con af-
fetto. La sua famiglia era di Cipro del
Nord e fu costretta a spostarsi a sud con
l’invasione turca. Andrew era a Londra
ormai da un decennio, quando seppe che
i suoi genitori erano diventati profughi.
Eppure non ha mai manifestato alcun
rancore verso i ciprioti turchi. Qualche
anno fa ha perfino visitato il villaggio del-
la sua famiglia a Cipro del Nord. A dirla
tutta non l’ho mai sentito parlare male
di nessuno.
Arrivato nel Regno Unito nel 1964, in
tutti questi anni Andrew ha assistito non
solo al cambiamento radicale del suo pae-
se d’origine, ma anche a quello di Londra.
Nel 1965 trovò una Peckham ancora do-
minata dai bianchi della classe operaia.
Dopo la seconda guerra mondiale questo
antico insediamento sassone ospitava al-
cune delle più grandi case popolari del
Regno Unito.
Forse furono proprio gli alloggi econo-
mici ad attirare gli immigrati. Insieme ai
ciprioti arrivarono anche famiglie dalle

Indie occidentali. A metà degli anni set-
tanta invece Peckham era considerata un
centro nevralgico della comunità giamai-
cana. Ogni tanto il dj della Bbc John Peel
prendeva il treno da Victoria Station e an-
dava a Peckham Rye per comprare nuovi
dischi reggae e dub da negozianti specia-
lizzati giamaicani.
Il quartiere era fuori mano: non c’era
la metropolitana, mancavano sale da
concerto e locali notturni e la zona era
considerata pericolosa per l’alto tasso di
accoltellamenti e rapine. Inoltre era un
quartiere nero: Bob Marley arrivò qui nel
1972 per esibirsi in una scuola locale, ma
nessun musicista britannico famoso osa-
va avvicinarsi.
Dal degrado agli hipster
Rye lane, poco lontana dal Gents Hair-
dressers, era una delle strade commercia-
li più famose del sud di Londra, ma i danni
delle bombe e la fuga dei bianchi dopo la
guerra provocarono la chiusura dei grandi
negozi, che furono sostituiti da piccole at-
tività commerciali gestite da immigrati.
All’inizio degli anni settanta, lungo
Peckham road fu costruito il North
Peckham Estate, un edificio di cemento
che era il più vasto progetto di edilizia po-
polare del Regno Unito e che sarebbe di-
ventato presto uno degli edifici residen-
ziali più poveri dell’Europa occidentale.
La zona diventò sinonimo di degrado.
Abitavo in un palazzo situato davanti al
North Peckham Estate. Il 27 novembre del
2000 la polizia e le ambulanze sfrecciaro-
no sulla strada entrando nell’edificio, do-
La vetrina del negozio di Sotiris
ve trovarono il corpo senza vita di Damilo-
la Taylor, un bambino nigeriano di dieci
anni accoltellato alla coscia da una banda
di adolescenti mentre tornava da scuola.
La notizia conquistò l’attenzione dei mez-
zi d’informazione nazionali e internazio-
nali, associando Peckham alla violenza
minorile e al disagio sociale.
In realtà però la morte di Taylor arriva-
va proprio mentre Peckham stava comin-
ciando a cambiare: i nigeriani si erano
stabiliti in massa nel quartiere, tanto che
la zona era stata ribattezzata “Little La-
gos” (l’attore di Star wars John Boyega vi-
veva qui). Anche gli europei dell’est erano
numerosi, come testimoniava l’apertura
di molti negozi polacchi e romeni. Il North
Peckham Estate era già in fase di demoli-
zione quando morì Damilola.
Dieci anni dopo il quartiere era gentri-
ficato e attirava i giovani hipster che pri-
ma non avrebbero mai pensato di mette-
re piede nel sudest di Londra. Era im-
provvisamente “alla moda”. Hanno aper-
to nuovi bar, caffè, ristoranti, gallerie
È stato il barbiere
della gente
di Peckham.
Ha passato circa
centocinquantamila
ore lavorando
nel suo salone
d’arte e negozi di musica. Peckham è
passata dalle notti silenziose al caos di
giovani ubriachi che facevano la spola tra
i bar e le discoteche.
Oggi il quartiere è sia un centro della
comunità nera sia una zona importante
per il commercio e la cultura giovanile.
I prezzi degli immobili hanno avuto
un’impennata e oggi serpeggia un certo
risentimento nei confronti dei nuovi arri-
vati. Ma la povertà e il crimine ci sono
ancora, e lo stesso vale per l’orgoglio del-
la comunità locale.
Immagino che Andrew cominci ad ap-
prezzare la nuova Peckham, pur restando
legato alla vecchia. Di sicuro ha visto mol-
ti cambiamenti nei 55 anni passati a taglia-
re i capelli degli abitanti del quartiere. Ma,
diversamente da altri anziani, non si ab-
bandona al rimpianto dei vecchi tempi.
Mantiene un atteggiamento positivo, feli-
ce di aver servito la comunità per mezzo
secolo. “Ho aperto il locale alle sei e mez-
za del mattino ogni giorno, tranne la do-
menica, e ogni mercoledì ho lavorato per
mezza giornata”, racconta. “Mi è sempre
piaciuto andare a lavorare, ritrovare i miei
clienti abituali, incontrare nuove persone,
trattare tutti con rispetto e scoprire le loro
vite. Un anno fa non avrei mai pensato di
chiudere. Ma è arrivato il momento di
smettere e passare più tempo con i miei
nipoti”, dice.
A testa alta
Andrew mi mostra un’insegna comme-
morativa che gli è stata donata dal consi-
glio municipale di Southwark: su un lato
c’è scritto “Atwell road 1965–2020”, men-
tre sull’altro: “Auguriamo a Andrew e Ste-
ve una pensione felice. Tutti gli amici del
consiglio municipale di Southwark”. An-
drew sorride. Quel piccolo regalo ha un
significato speciale, così com’è importan-
te che tante persone siano venute a salu-
tarlo. Osservo la poltrona rossa e penso
alle migliaia di ore che Andrew ha passa-
to dietro la spalliera, a tagliare i capelli.
È stato il barbiere della gente di
Peckham, che ogni giorno sforbiciava con
maestria e poi spazzava per terra. Ha pas-
sato nel salone circa centocinquantamila
ore. E anche oggi Sotiris Andreou tiene la
testa alta e la stretta di mano salda. E ha
sempre quella scintilla negli occhi e una
nota gentile nel sorriso.
Di una cosa sono sicuro: Peckham lo
rimpiangerà molto. Ora ho bisogno di un
buon barbiere. Ne avete uno da consiglia-
re? Per favore, niente che costi più di dieci
sterline. u as
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 87
Graphic journalism Cartoline da Iquitos, Amazzonia peruviana

88 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

Zéphir è un autore di fumetti e illustratore nato nel 1992 a Parigi. Vive su una piccola isola a ovest delle coste francesi.
Il suo ultimo libro è L’esprit rouge (Futuropolis 2016). Il suo sito è zephirzephir.tumblr.com

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 89

 Cultura
Videogiochi
Appassionati di Xbox, Los Angeles, giugno 2019
CASEY RODGERS (INVISION FOR XBOX/AP/LAPRESSE)
La guerra
dei bottoni
Erwan Cario e Marius Chapuis, Libération, Francia
L’uscita delle nuove console
della Sony e della Microsoft
non porterà niente di nuovo
nell’industria dei videogiochi
se i videogiochi fossero una
E forza conservatrice? Non par-
liamo dei giochi in quanto tali
(sui quali peraltro ci sarebbe
parecchio da dire) né dei gio-
catori (che sanno essere reazionari e
oscurantisti), ma dell’energia stessa che
fa girare un’industria sempre pronta a sot-
tolineare quanto sia all’avanguardia,
mentre nei fatti tutte le tecnologie “inno-
vative” di questi ultimi anni si sono sgon-
fiate come soufflé.
A Natale del 2010 ci veniva venduta la
rivoluzione del motion gaming e l’intera-
zione del corpo con il gioco, senza il filtro
90 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
degli “obsoleti” gamepad. Per le feste del
2016 si parlava di democratizzazione del-
la realtà virtuale che, ci veniva assicurato,
avrebbe stravolto il concetto d’immersio-
ne totale. E nel 2019 Google ha lanciato il
suo servizio di cloud gaming Stadia con-
tando i suoi futuri utenti non più in milio-
ni ma in miliardi. Magia dei fuochi di pa-
glia: i gamepad sono sempre lì, la realtà
virtuale non è stata una rivoluzione e ci
piacerebbe sapere quante persone hanno
anche solo sentito parlare di Stadia.
Solite promesse
Alla fine del 2020 quello che agita l’indu-
stria è la buona vecchia “guerra di conso-
le”. Da una parte la Sony con la sua Play-
Station 5, bianca e affusolata, dall’altra la
Microsoft e il suo monolite nero Xbox
Series X. Insomma il videogioco del futu-
ro somiglia molto a quello di ieri.
La prima promessa di questa nuova
generazione di macchine è ben nota ai
giocatori: dalla risoluzione dell’immagi-
ne al numero di frame al secondo, tutto
sarà più bello, più definito e i giocatori po-
tranno riscoprire la fragile bellezza di una
pozzanghera dove si riflettono le luci al
neon. In realtà la next gen, la nuova gene-
razione di console, è un po’ più definita
ma nulla di stupefacente. L’ultima vera
svolta tecnologica risale al 2006 con la
PlayStation 3 e la Xbox 360, che corri-
spondevano al passaggio all’alta defini-
zione. Lo stesso periodo in cui un’altra
azienda del settore, la Nintendo, decide-
va di cercare una seconda via, quasi low-
tech, basata su concetti diversi e molto
coinvolgenti. Una strada che, dalla Wii
alla Switch, si è rivelata un successo.
Anche se non si possono negare i con-
tributi di questa nuova generazione, in
particolare il silenzio da cattedrale degli
apparecchi che sostituisce il rumore da
aspirapolvere delle macchine precedenti,
non bisogna aspettarsi un cambiamento
epocale. La next gen di console dà l’im-
pressione che l’industria progredisca per-
ché deve comunque andare avanti, che
spinga a consumare dell’hardware perché
è quello che ha sempre fatto.
Del resto anche la Ps4 e la Xbox One
non hanno introdotto chissà quali novità.
Presa in giro nel 2013 per aver osato chie-
dere ai giocatori di tenere la console sem-

JOE BRADY (GETTY)
pre collegata, la Microsoft ha vissuto un
periodo terribile dal punto di vista delle
pubbliche relazioni e si è fatta rapidamen-
te travolgere dalla concorrenza. Nel mon-
do sono state vendute più di due Ps4 per
ogni Xbox One (a giugno 110 milioni ri-
spetto a 47 milioni). Sette anni dopo le
abitudini si sono trasformate e danno ra-
gione a Microsoft: gli acquisti di giochi da
scaricare hanno uguagliato la vendita
delle copie materiali, il gioco online va a
gonfie vele e le console sono di fatto tutte
connesse a internet.
Quello che si può dire è che lo scontro
di principio tra i due produttori di console
ha sempre meno senso: la differenza di
catalogo ha ormai un carattere marginale
e riguarda solo alcuni giochi esclusivi
(quasi sempre in favore della Sony), ma
l’offerta non è stata mai così simile.
Quando si è resa conto del fallimento
commerciale della Xbox One, la Micro-
soft ha usato questa piattaforma come un
laboratorio di ricerca per una strategia di
lungo termine. Fin dal 2014 ha adottato
una politica di acquisizioni di case pro-
duttrici di videogiochi sempre più aggres-
siva. All’acquisto della svedese Mojang (e
del suo Minecraft, che potrebbe essere
considerato uno dei giochi più importanti
del decennio) si sono aggiunti quelli di
Playground Games, Undead Labs, Ninjia
Theory, Compulsion Games, Obsidian e
Double Fine. Questo rafforzamento
Londra, ottobre 2017. La fiera di videogiochi Egx
dall’esterno ha raggiunto il suo culmine
nelle ultime settimane con l’acquisto
(non ancora perfezionato) addirittura di
un editore, Zenimax-Bethesda, il cui ca-
talogo molto ricco dovrebbe costare non
meno di 7,5 miliardi di dollari (vicino alla
somma spesa dalla Disney per comprare
la Marvel e la Lucasfilm). Attraverso que-
sta offensiva, permessa dalla valorizza-
zione stratosferica della casa madre, i cui
capitali sono molto maggiori di quelli del-
la Sony, la Microsoft mira a disfarsi della
posizione di eterna sfidante nella quale è
relegata da sempre.
Abbonati e collegati
L’altro asse maggiore e complementare
della strategia della Microsoft è un servi-
zio chiamato Game pass. Lanciato nel
2017, è una specie di “Netflix del video-
gioco”: un catalogo di giochi disponibili
su abbonamento. In un’offerta commer-
ciale che ricorda più la telefonia mobile
che il mondo dei videogiochi, la Microsoft
propone un abbonamento di due anni che
include la nuova console e Game pass per
una trentina di euro al mese. In una recen-
te intervista a un sito specializzato Phil
Spencer, il responsabile del settore video-
giochi di Microsoft, ha sintetizzato in mo-
do molto chiaro il nuovo mantra dell’im-
presa: “Il nostro obiettivo rimane sempre
lo stesso: aumentare il numero di persone
che giocano sull’Xbox. Ma ‘giocare
sull’Xbox’ non vuol dire necessariamente
giocare su una console. Vuol dire far parte
del nostro ecosistema, da uno smart-
phone Android, da un pc o anche da una
Switch”. Già disponibile su pc, Game pass
è destinato a svilupparsi e a beneficiare
del cloud sviluppato dall’azienda.
Da parte sua, la Sony guarda la concor-
rente agitarsi preferendo rimanere con le
braccia incrociate e puntando sul suo va-
sto catalogo costruito nell’arco di un ven-
tennio attraverso le grandi produzioni di
Naughty Dog (Uncharted), Santa Monica
Studio (God of war), Insomniac (Spider-
Man), Guerrilla Games (Horizon), riuniti
sotto l’etichetta PlayStation Studios.
La vera novità è che il videogioco è al-
trove, che le console non esistono più o
comunque non sono più il centro d’inte-
resse principale dell’industria. Oggi tutti i
riflettori sono puntati su Sony e Micro-
soft, ma altri giganti cominciano a farsi
notare: i più famosi sono Apple, Google e
Amazon. E non bisogna dimenticare la
cinese Tencent che investe somme tali da
essere diventata, zitta zitta, leader mon-
diale del settore. È il concetto stesso di
guerra delle console a essere superato.
Poco importa su quale macchina si apre il
paracadute per lanciarsi da un autobus in
caduta libera, quello che conta è accedere
a Fortnite, che sia su Xbox Series X, su
Ps4, su pc , su smartphone o da un frigo
collegato a internet. u adr
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 91
Cultura
Schermi
Documentari
Covid-19: lotta al virus
National Geographic,
martedì 17 novembre, ore 20.55
In tutto il mondo scienziati e
ricercatori sono impegnati a
comprendere e fermare l’epi-
demia e a studiare il funziona-
mento dei sistemi sanitari, per
prevenire prossime pandemie.
Heimat è uno spazio
nel tempo
RaiPlay
In un film monumentale nello
stile e nella durata (218 minu-
ti), il regista tedesco Thomas
Heise viaggia nel tempo tra
storia ufficiale e familiare, in-
trecciando il destino di quattro
generazioni e del suo paese.
La fine del sogno
americano?
Arte.tv
In cinque episodi, la vita di al-
cune famiglie e di alcuni citta-
dini statunitensi durante i mesi
che hanno preceduto le elezio-
ni presidenziali del 2020.
Profit motive and the
whispering wind
Mubi
Le elezioni statunitensi hanno
confermato il ruolo dell’attivi-
smo nella politica. In questo
magnifico lavoro del 2007 il
regista John Gianvito, ispirato
dallo storico Howard Zinn, at-
traversa il paese visitando luo-
ghi simbolo di secoli di lotte.
The painter and the thief
Adessocinema.it
Nel 2015 a Oslo sono state ru-
bate due opere della pittrice
Barbora Kysilkova. Durante il
processo per il furto, l’artista
chiede a uno dei ladri di posare
per lei. Un racconto incredibile
in uno dei migliori documen-
tari dell’anno, disponibile fino
a domenica 15 novembre per il
Pordenone Docs Fest online.
92 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Serie tv
Blood of Zeus
Netflix, 8 episodi
Fino a poco tempo fa una serie
d’animazione sugli dei dell’O-
limpo pensata per un pubblico
adulto sarebbe stata impensa-
bile. Ma la Powerhouse anima-
tion era già riuscita in un’im-
presa che sulla carta sarebbe
sembrata impensabile, cioè
produrre una serie animata di
alta qualità basata su un video-
Televisione Giorgio Cappozzo
Quote
Per i suoi futuri reality show, la
statunitense Cbs ha annuncia-
to che metà del cast dovrà es-
sere bipoc (black, indigenous
and people of color). Non tanto
per urgenze progressiste,
quanto per arginare le critiche
piovute sulla rete: troppi con-
correnti razzisti e poca diversi-
tà. I produttori, impugnata la
calcolatrice, hanno buttato giù
quote ed etnie, come dei Noè
senza mandato divino, car-
pentieri di un’arca che salvi i
format dalle burrasche politi-
che. L’albero maestro di questi
gioco (Castelvania). In Blood of
Zeus un ragazzo mortale si tro-
va in mezzo a uno scontro epo-
cale tra Zeus e la moglie Era,
stufa dei suoi continui tradi-
menti. Anche se non manca di
difetti, la serie fornisce una
bella rappresentazione del
mondo mitologico e strizza
l’occhio a Star wars.
The Observer
programmi è il casting. Miglia-
ia di persone convocate, provi-
nate e infine selezionate per
intrattenere il pubblico con le
loro opinioni. Nel tempo i cast
hanno assunto la forma di cor-
po sociale. La lente del socio-
logo si è spostata dai cancelli
delle fabbriche a questo cata-
logo dei viventi frutto di infini-
te convocazioni nei vicoli del
paese. Comizi d’amore secondo
Alfonso Signorini. Non c’è giu-
dizio. Anzi, l’autenticità delle
voci è rimasta integra. Le spa-
rate apologetiche sul fascismo
YouTube
Il team
delle piante
#TeamTrees è un progetto
creato dallo youtuber MrBeast
nell’ottobre 2019 per
festeggiare i venti milioni di
follower. Obiettivo:
raccogliere venti milioni di
dollari per piantare venti
milioni di alberi entro la fine
del 2022. Più di seicento
youtuber hanno rilanciato
l’idea e in due mesi i soldi sono
arrivati. Ma gli alberi? “La
Arbor Day foundation vuole
sistemare sette milioni di
alberi quest’anno ed è quasi a
due terzi del percorso”, scrive
The Verge. “Ma a causa della
pandemia circa il dieci per
cento dei progetti è stato
sospeso”. Finora le
associazioni hanno lavorato
per lo più in Madagascar
(mangrovie), in Senegal
(piante da frutto) e in
Michigan (pini).
Gaia Berruto
o gli insulti xenofobi sono ma-
teria viva anche fuori dagli stu-
di. I reality, che avrebbero do-
vuto rivoluzionare l’immagi-
nario degli spettatori, si sono
rivelati l’affresco di una volta
poco celeste, invitando gli edi-
tori, almeno negli Stati Uniti, a
mettersi intorno a un tavolo e
stabilire per contratto origini e
percentuali. Rimedio dal sapo-
re un po’ forzoso ma con il pre-
gio di allineare la tv a una so-
cietà più giusta e di permettere
a chiunque di diventare un
giorno Rocco Casalino. u

Merveilles à Montfermeil
DR
Film
Merveilles à Montfermeil
Di e con Jeanne Balibar. Con
Ramzy Bedia, Emmanuelle
Béart, Mathieu Amalric.
Francia 2019, 109’. Mubi
●●●●●
Dopo aver visto Merveilles à
Montfermeil si ha l’impressione
di aver partecipato a una festa
un po’ folle, con momenti mol-
to divertenti e altri molto con-
citati. Ma l’irregolarità di que-
sto casino organizzato non im-
pedisce di apprezzare questo
film libero e felice di esistere.
La sindaca di Montfermeil ap-
pena eletta, Emmanuelle Joly
(Emmanuelle Béart), decide di
mettere in pratica delle idee
innovatrici: creare una scuola
di lingue, insegnare la mate-
matica in arabo, offrire dei la-
boratori di “armonizzazione
umana”, istituire il diritto alla
siesta e una giornata del kimo-
no e via dicendo. L’utopia di
questo programma politico,
neanche troppo assurdo, si ri-
flette anche sui rapporti tra i
componenti della squadra del-
la sindaca. I confini tra pubbli-
co e privato sono molto sfuma-
ti. Così la commedia politica è
raddoppiata da quella senti-
mentale in cui Joëlle (Jeanne
Balibar) e Kamel (Ramzy Be-
dia), consiglieri comunali sul
punto di divorziare, ripensano
alla loro relazione. Il film, far-
I consigli On the rocks
della Sofia Coppola,
redazione Apple Tv
sesco e sbarazzino, è troppo
onesto per trasformarsi in una
vera satira. Anche perché Bali-
bar (alla sua prima regia tutta
da sola, dopo aver codiretto
Par exemple, Électre insieme a
Pierre Léon) ha voluto applica-
re a se stessa e a tutto il cast i
princìpi di libertà collettiva e
individuale che muovono i
suoi personaggi. Lontano dal
realismo dei Miserables di Ladj
Ly (con cui ha condiviso più
della semplice location), Mer-
veilles à Montfermeil fa rivivere
un certo cinema utopico degli
anni settanta, quando si soste-
neva che ogni film dovesse in-
ventarsi forme allineate ai suoi
intenti politici.
Marc Uzal, Libération
Citation
Di Kunle Afolayan. Con Temi
Otedola, Jimmy Jean-Louis,
Adjetey Anang. Nigeria 2020,
DR
151’. Netflix
●●●●●
Citation è un interessante
dramma sugli abusi sessuali
all’interno delle università,
basato su una storia vera. Non
è il primo film su un problema
diffuso, ma fornisce un punto
di vista diverso, almeno per
chi non vive in Africa occiden-
tale, in termini crudi e convin-
centi. Nell’ambiente che de-
scrive, lo stupro e le molestie
sono quasi normalizzate da
una cultura in cui dialgano le
His house
Remi Weekes,
Netflix
oppressioni di genere, Kunle
Afolayan fa suonare un cam-
panello d’allarme che si fa
sentire ben oltre i confini della
Nigeria. Al centro del film c’è
Moremi (Temi Otedola), una
studente brillante e determi-
nata, che accusa lo stimato
professore Lucien N’Dyare
(un carismatico Jimmy Jean-
Louis) di averla molestata.
Gran parte del film si svolge in
tribunale dove si confrontano
Moremi, N’Dyare, testimoni e
avvocati. Nel film non c’è nes-
suna ambiguità. Il professore
è colpevole, e il film fornisce
abbastanza dettagli da non la-
sciare nessun dubbio. Eppure,
via via che Moremi racconta la
sua storia in tribunale, è la sua
credibilità a essere messa in
discussione. Il film è lungo e
tende a disperdersi, ma grazie
a una storia forte, ben raccon-
tata, la complessità emotiva
rimane intatta fino alla fine.
Tambay Obenson,
IndieWire
The lie. La bugia
Di Veena Sud. Con Peter
Sarsgaard, Joey King, Mireille
Enos. Stati Uniti 2018, 97’.
Prime Video
●●●●●
Nei film cercare di nasconde-
re un crimine, anche un crimi-
ne efferato, è normale come
starnutire. In The lie Jay (Peter
Citation
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Dogs don’t wear pants
Jukka-Pekka Valkeapää,
Mubi
Sarsgaard) e la figlia di 15 anni
Kayla (Joey King) per tutto il
tempo cercano di nascondere
un crimine che però non sem-
bra davvero un crimine. Na-
scondono un brutto incidente
come fosse un reato, facendo-
lo diventare tale. Durante un
viaggio in macchina, Joy e
Kayla danno un passaggio a
un’amica della ragazza, che
durante una sosta nei boschi
finisce in un torrente gelato,
con Kayla che afferma di aver-
cela spinta per sbaglio. The lie
è uno degli otto film della
Blumhouse productions (fa-
mosa per i suoi horror come
Paranormal activity) che usci-
ranno su Prime Video (l’altro
già uscito è Black box). Non è
un horror ma un thriller a bas-
sa intensità con alcuni ele-
menti drammatici molto con-
vincenti e altri meno. Le cose
migliori del film sono legate ai
personaggi ben interpretati da
un cast scelto con cura e al fat-
to che tutti si chiedono cosa
avrebbero fatto al posto dei
protagonisti. Alcuni snodi del-
la trama invece sfociano in ve-
re e proprie incongruenze. The
lie è tutt’altro che un gran film,
ma dispensa abbastanza ten-
sione da farci sperare che la
Blumhouse continui a muo-
versi in questa direzione.
Owen Gleiberman,
Variety
93
Cultura
Libri
Italieni
I libri italiani letti da un corri-
spondente straniero. Questa
settimana Salvatore Aloïse
della tv francotedesca Arte.
Carlo Montariello
La ragazza del fuoco
Astoria edizioni, 274 pagine,
16,90 euro
●●●●●
Estate, spiaggia, amici e una
ragazza di cui innamorarsi per-
dutamente. Gli ingredienti
classici di un romanzo di for-
mazione adolescenziale ci so-
no tutti. L’estate è quella del
1982, l’anno dei Mondiali di
calcio di Spagna, memorabile
ma forse inflazionata. Ma qui
lo sfondo narrativo s’intreccia
bene con il racconto. Il roman-
zo d’esordio di Carlo Monta-
riello convince. Sarà anche per
la scrittura, lineare, quasi dida-
scalica; o, forse, per la nostal-
gia che molti di noi hanno di
quei tempi. Di sicuro la storia
prende e procede con ritmo,
pagina dopo pagina. Quell’e-
state cambierà per sempre l’e-
sistenza del protagonista, Mar-
co Milordi, 14 anni, sconvolta
dall’incontro con due persone.
La prima è Maria, la “ragazza
del fuoco”, appunto, grazie alla
quale il fin troppo misurato
Marco riuscirà a liberarsi di
molte delle sue paure. La se-
conda è Achille. Achille è la
chiave. Un anziano fuori dagli
schemi, che vive ai margini del
paese – un immaginario ma
identificabile posto di mare del
Cilento – e da cui, per i ben-
pensanti, si deve stare alla lar-
ga. Sarà invece decisivo per la
crescita dell’adolescente. Sarà
l’adulto che, più che dargli ri-
sposte, gli farà capire quali do-
mande porsi. L’autore è sce-
neggiatore. Non sarà un caso.
S’intuisce che, portata in tv, la
storia potrebbe emozionare un
bel po’ di telespettatori.
94 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Regno Unito
Campi di battaglia
NEIL HALL (EPA/ANSA)
In The brutish museums
il curatore Dan Hicks invita
pubblico e istituzioni a
riflettere sulla natura dei
grandi musei etnografici
I musei sono posti belli, sono
educativi, sono istituzioni
civiche, meta di gite
scolastiche, ideali per un
primo appuntamento, per un
passare un pomeriggio
piovoso. Quasi sempre
meritano una visita, sono
luoghi sicuri, al limite del Il British museum di Londra
noioso. Siamo quasi tutti
d’accordo, tranne Dan Hicks. Secondo Hicks i musei sono suo libro fa appello al pubblico
Nel suo bellissimo e campi di battaglia perché le per superare l’idea di “museo
argomentato saggio The opere e i reperti esposti, brutale” e dare vita a qualcosa
brutish museums (I musei soprattutto nei cosiddetti di nuovo. Come? Tanto per
brutali) parla dei musei come musei etnografici, spesso sono cominciare attivandosi perché
luoghi di violenza atavica, bottini di guerra. Hicks chiede ogni reperto e ogni opera
traumi che non sembrano di prendere un impegno ritorni al paese e al popolo a
avere fine, crimini coloniali preciso. In parte ricostruzione cui appartengono.
che si ripetono ogni mattina. storica, in parte manifesto, il The Guardian
Il libro Goffredo Fofi
Ritorno sul Nilo
Agatha Christie intimo e allegro sadismo. Del lei non ci amava, diffidava del
Assassinio sul Nilo suo sguardo disincantato e genere umano e delle
Mondadori, 308 pagine, 14 euro continentale la grande signora passioni, tentazioni e ipocrisie
Stanchi di tanti polizieschi si servì per guardare alla che lo portano spesso alla
anche italiani poco vari e società britannica del suo dissimulazione disonesta, al
raramente profondi, anzi tempo, “in trasferta” in questi doppio gioco, alle coltellate
stupidi o trucidi, si è grati agli due romanzi. Se sull’Orient alle spalle. I connazionali della
Oscar della nuova traduzione Express l’azione è più lady per primi, ma anche gli
di un “classico”, dopo concentrata e dinamica, sul altri non scherzano. Il piccolo
Assassinio sull’Orient Express Karnak, il grande battello che grande Poirot ha il volto di
con cui forma un dittico va su e giù nel Nilo, è più lenta Kenneth Branagh nel nuovo
memorabile. Ne è e permette di conoscere film da questo libro, di cui è
protagonista il belga Hercule meglio i tanti personaggi, anche regista. Chissà se
Poirot, degno erede di nessuno innocente, vittime riuscirà a farci dimenticare i
Sherlock Holmes, forse meno comprese. Ma della trama è suoi due geniali predecessori
scientifico ma dotato di uno bene tacere. In definitiva si in quel ruolo, Albert Finney e
strano umorismo e di un certo amava Agatha Christie perché Peter Ustinov. u
 I consigli Simone de Beauvoir Thierry Thomas Anne Carson
della Le inseparabili La vita è un segno Autobiografia del rosso
redazione Ponte alle Grazie Rizzoli Lizard La nave di Teseo

Il romanzo Mark Haddon

La focena
Altre possibilità Einaudi, 312 pagine, 20 euro
●●●●●
Il nuovo romanzo di Mark
Haddon, un thriller violento e
pieno di azione che fa la spola
ALBERTO CRISTOFARI (CONTRASTO)
Franck Bouysse
Nato da nessuna donna
Neri Pozza, 272 pagine,
18 euro
●●●●●
Nato da nessuna donna avreb-
be potuto essere una sceneg-

Matt Haig
La biblioteca tra l’antichità e il presente, si giatura per Luis Buñuel, un in-
di mezzanotte apre con un uomo d’affari ric- cubo per Octave Mirbeau o un
Edizioni e/o, 329 pagine, chissimo e ombroso, Philippe, compendio di testi gotici e fan-
18 euro che piange sua moglie, l’attrice tastici in cui castelli e mona-
● ● ● ●● svedese Maja. La donna muo- steri disegnano sagome in-
Poche fantasie sono più diffuse re mentre è in gravidanza, ma quietanti. Ma il romanzo di
di quella di avere una seconda la bambina, Angelica, viene Franck Bouysse si avventura al
possibilità nella vita, una sorta fatta nascere sana e salva. di là di questi stereotipi lettera-
di azzeramento magico in cui Mentre Angelica cresce, edu- ri. Contiene tutto ciò di cui è
gli errori possono essere cata a una vita lussuosa e soli- capace la malvagità umana ma
cancellati, i rimpianti taria, la cerchia d’affari di Phi- anche la redenzione in cui la
affrontati, le scelte cambiate. lippe sospetta che lui stia abu- tenerezza e l’amore ci fanno
La biblioteca di mezzanotte di sando di lei. Ma non fa nulla, sperare. Gabriel, un giovane
Matt Haig appartiene a queste neppure quando Philippe ucci- sacerdote, è avvicinato da una
fantasie. La protagonista di Matt Haig de il figlio di un mercante d’ar- donna per benedire il corpo di
Haig è Nora Seed, una donna te, Dario, in uno scoppio di ge- una persona morta in un ex
di trentacinque anni. Nora è è riluttante, ma la bibliotecaria losia dopo che il ragazzo ha convento adibito a manico-
una donna con molti talenti e è inflessibile. “Perché osato mettere gli occhi su An- mio. Nel segreto del confessio-
pochi risultati. Nel giro di altrimenti saresti qui?”, le gelica. Gli elementi di questo nale gli dice che sotto la gonna
breve tempo, in una vita già chiede. Così Nora apre il suo scenario fanno eco alla leggen- del cadavere troverà due qua-
piena di rimorsi, ha perso sia il primo libro. Alla fine, ne avrà da greca del giovane principe derni, e si fa promettere dal sa-
lavoro sia il suo amato gatto aperti molti altri. Mentre gioca Apollonio (meglio conosciuto cerdote che li leggerà. Sono i
Voltaire. Nel libro di Haig, il attraverso le sue miriadi di come Pericle, grazie alla com- taccuini di Rose. Chi li ha scrit-
meccanismo attraverso il possibilità, le conseguenze media di Shakespeare), che ri- ti è una giovane contadina che
quale si ottengono nuove delle sue scelte su ciascuno dei schia la morte per aver rivelato il padre, in un momento di fol-
possibilità è la biblioteca di personaggi sono profonde; le la relazione incestuosa di un re lia, ha venduto a un signorotto
mezzanotte a cui fa loro vite sono alterate dalle siriano con la figlia. Dopo che di campagna. A 14 anni Rose
riferimento il titolo. Questa decisioni di Nora, anche quelle Angelica ha assistito all’attac- lascia i genitori e le sorelle, ed
struttura occupa uno spazio delle figure minori della sua co del padre a Dario – la prima è portata con la forza in un ca-
magico tra la vita e la morte. Il vita. L’universo è pieno di di molte scene di combatti- stello dove convivono l’uomo e
suo aspetto esteriore riproduce infinite possibilità, ma la storia mento – il romanzo entra nella la madre, una donna il cui odio
quello di una normale rimane focalizzata sulla vita “nebbiosa terra di confine tra traspare anche nei rari sorrisi.
biblioteca, fatta di scaffali interiore di una singola donna sogno e realtà”. In una narra- Sopporta la crudeltà del padro-
pieni di libri, ma su una scala e su tutte le sue esistenze zione parallela Angelica im- ne, di cui descrive i vizi nel suo
infinita. La bibliotecaria è potenziali. Al momento giusto, magina che Dario non è stato diario. “Sicuramente nessuno
molto saggia, come tendono a non troppo presto e non troppo ucciso ma è fuggito trasfor- mi leggerà mai”, annota Rose,
essere i bibliotecari. tardi, Nora farà la sua mossa mandosi in Pericle. Haddon che tuttavia impara a scrivere
Incoraggia Nora a decisiva, portandoci combina questo elemento oni- per lasciare una testimonianza
sperimentare una varietà di nell’ultima sezione del libro. rico con un’azione tesa ed elet- contro le persone che la usano
testi, promettendole che non Tutta la narrazione di Haig è trica: naufragi, fughe all’ulti- come un giocattolo. Diarista
appena si sentirà insoddisfatta pervasa da un’atmosfera mo minuto e scene di combat- autodidatta, Rose sa come de-
di una nuova vita, si ritroverà leggermente antiquata, come timento. Un’elica, una sfera scrivere le sue sensazioni e i
in biblioteca, pronta per un una favola della buonanotte. È stroboscopica, un cilindro del suoi dolori, come scovare la
altro tentativo. Questo può una lettura coinvolgente ma mago, scegliete voi: il romanzo poesia nel deserto. Bello e cru-
accadere dopo pochi istanti o confortevole, fantasiosa nei di Haddon è un piacere a tutto dele, questo romanzo è prima
dopo mesi. Intanto, il tempo in dettagli pur nella struttura campo, che mescola espedien- di tutto un tributo a tutto ciò
biblioteca resterà fermo. Un tradizionale. ti metanarrativi con azione che le parole sanno esprimere.
numero infinito di nuove vite Karen Joy Fowler, concitata. Anthony Gilles Heuré,
la attendono. Nora sulle prime The New York Times Cummins, The Guardian Télérama

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 95

Cultura

Libri
Ian Manook
Askja
co a Reykjavík. Verrà fuori che
questa storia del cecchino è
Han, un agente di una società
commerciale britannica che si
Storia
Fazi, 428 pagine, 17 euro molto più minacciosa delle al- trasferisce nella casa accanto.
●●●●● tre due incredibili indagini in È birmano ma ha adottato lo
Kornelius Jakobson conduce cui Manook e i suoi personaggi stile dell’élite britannica. Way
un’indagine insolita qui sull’al- si divertono a guidare il lettore. Way lo osserva da una finestra

topiano muschioso di Askja: il
corpo della vittima è scompar-
so, così come l’unico testimo-
ne. La scientifica ha trovato
sangue ovunque, anche se
qualcuno ha cercato di rimuo-
vere tutte le tracce del crimine,
ma niente cadaveri e niente
impronte digitali. Niente, tran-
ne il dna e perfino lo sperma di
Kornelius, che ha avuto una re-
lazione con la vicina di casa
sulla scena del crimine. Quan-
do lo stesso tipo di situazione
si ripete con poche variazioni
in un’altra indagine della squa-
dra di Kornelius – nessun cada-
vere, tracce di sangue e un te-
stimone fuggito – capiamo che
qualcosa non va. Soprattutto
perché tutto questo avviene
mentre un cecchino ha comin-
ciato a sparare in siti forte-
mente frequentati dai turisti di
tutto il paese. In breve, è pani-
Siamo infatti di fronte a un col-
po di stato con implicazioni
politiche estremamente im-
portanti. Un giornalista ne pa-
gherà il prezzo e, questa volta
sì, il suo corpo sarà ritrovato.
Ian Manook ci sorprende. Co-
me al solito.
Michel Bélair, Le Devoir
Journal-Kyaw Ma Ma Lay
La sposa birmana
O Barra O Edizioni, 240 pagine,
16 euro
●●●●●
Considerata una delle migliori
scrittrici dei suoi tempi, Ma
Ma Lay pubblicò questo libro
nel 1955. A prima vista, la pro-
tagonista della storia sembra
avere poco in comune con la
formidabile vita dell’autrice.
Delicata e rispettosa figlia di
un commerciante di riso, Way
Way s’innamora di U Saw
MARK BENNINGTON
del piano superiore e diventa
consapevole dello squallore
della propria casa e della sua
famiglia che mangia con le
mani, nel modo tradizionale. Alan Mikhail
È un accoppiamento destinato God’s shadow
a fallire, ma i due si sposano. Norton
U Saw Han incarna l’occiden- Colta e dettagliata storia
te, e crede in tutti i casi che le dell’espansione ottomana in-
cose britanniche siano miglio- torno al 1500 e delle conse-
ri. Leggendo il romanzo oggi, guenze sulle relazioni tra
l’allegoria dello scontro cultu- oriente e occidente. Mikhail è
rale tra est e ovest sembra un direttore del dipartimento di
po’ schematica e moralistica, storia a Yale.
anche se nel 1955, sulla scia
dell’indipendenza, probabil- Peter Walther
mente riusciva a parlare al Fieber. Universum Berlin
sentimento anticoloniale dei 1930-1933
lettori. Tuttavia, La sposa bir- Aufbau Verlag
mana offre un quadro comple- Resoconto caleidoscopico e
to della cultura locale e delle drammatico del passaggio del-
tensioni dell’era coloniale, ol- la Germania dalla democrazia
tre ad alcuni momenti stra- parlamentare alla dittatura.
zianti. Whitney Light, Peter Walther è uno storico na-
Myanmar Times to a Berlino nel 1965.

Non fiction Giuliano Milani
L’epoca degli indirizzi
Deirdre Mask
Le vie che orientano
Bollati Boringhieri, 400 pagine,
25 euro
“Il viale Giulio Cesare mette
capo al largo Ermenegildo Fre-
gnetti. E tal è di noi. Amen”.
Così Carlo Emilio Gadda iro-
nizzava sulla toponomastica
urbana. Di nomi delle strade
parla anche questo libro diver-
tente e ben informato che fa ri-
flettere sull’importanza della
nozione di residenza nel mon-
do in cui viviamo. Senza un in-
dirizzo (com’è il caso di moltis-
simi abitanti delle baraccopoli)
oggi non si riesce ad aprire un
conto in banca. Grazie alla
mappatura delle residenze in
passato sono state combattute
epidemie. Non tutte le società
sentono il bisogno di nomina-
re le strade: nella Roma antica
si procedeva per descrizioni
vaghe (“la strada tra i due ar-
chi”), a Tokyo ci si orienta con
i numeri degli edifici e il pro-
getto di attribuzione dei nomi
alle vie del West Virginia è co-
sa recente e piuttosto discussa.
La svolta è avvenuta nell’otto-
cento nella maggior parte
dell’occidente, quando si è af-
fermata una nuova idea di cit-
tà più razionale, pianificata e
socialmente divisa. Nei consi-
gli comunali sono allora co-
minciate le polemiche che an-
cora vanno avanti: mantenere i
nomi tradizionali, talvolta buf-
fi o osceni, oppure celebrare
qualcuno? Ma, in questo caso,
chi? In Sudafrica e negli Stati
Uniti si scende spesso a mani-
festare in piazza per il nome di
una piazza, mentre i senzatet-
to, che forse sarebbe meglio
chiamare senza indirizzo,
esclusi dal sistema, cercano
nuovi modi di sopravvivere. u
Cyrille Bret
Dix attentats qui ont
changé le monde
Armand Colin
Appassionante analisi del no-
stro secolo, così come l’ha di-
segnato il terrorismo globale.
Bret è funzionario presso
l’Ispettorato generale dell’am-
ministrazione e docente di fi-
losofia a Sciences Po Paris.
François Hartog
Chronos
Gallimard
Hartog, docente presso l’École
des hautes études en sciences
sociales di Parigi, ha sviluppa-
to la riflessione più lucida sul
rapporto tra il tempo percepito
dagli individui e quello costru-
ito dagli storici.
Maria Sepa
usalibri.blogspot.com

96 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

 Internazionale Kids
è in edicola!
In questo numero: stregati dal cubo di
Rubik, parkour tra i tetti, storia delle
mascherine, cos’è l’omofobia, fumetti
per Halloween e molto altro
Ogni mese articoli, giochi e fumetti
dai giornali di tutto il mondo
per bambine e bambini

Singola kids14.indd 93 28/10/20 11:30

 DAL 17 NOVEMBRE IN LIBRERIA

IL LIBRO DELL’ANNO

L’APPASSIONANTE RACCONTO
DELL’UOMO CHE CI HA ISPIRATO
A CREDERE NEL POTERE
DELLA DEMOCRAZIA
Cultura
Libri
Ragazzi
Andare
avanti
Kwame Alexander
Gli invincibili
Orecchio acerbo, 44 pagine,
16 euro
Kwame Alexander ha comin-
ciato a scrivere questa poesia
nell’anno in cui è nata sua fi-
glia Samaya e in cui Barack
Obama è stato eletto presi-
dente degli Stati Uniti. Un
momento importante simbo-
licamente, ma che, visto con
gli occhi di oggi, non è stato
risolutivo. Le disuguaglianze,
le ingiustizie, il razzismo sono
ancora lì. Kwame Alexander
lo sa, ma la sua poesia parte
da uno dei momenti più sim-
bolici della storia americana
recente, quello dell’elezione
di Obama (che trova eco oggi
nell’elezione di Kamala Har-
ris prima donna, nera e india-
na, vicepresidente degli Stati
Uniti), e rivolgendosi a sua fi-
glia, ai suoi coetanei, alla so-
cietà del futuro dice solo: non
mollate mai. Un po’ rifacen-
dosi a quello che diceva prima
di lui la poeta Maya Angelou:
“Mi hanno messo al tappeto
davanti al mondo intero, e mi
sono rialzato”. Il libro toglie il
fiato per le parole della poesia
e per le illustrazioni di Kadir
Nelson. È come attraversare
quattrocento anni di storia
degli afroamericani, dall’indi-
cibile delle navi negriere per
poi abbracciare quelli che
hanno fatto la storia degli Sta-
ti Uniti. Frederick Douglass,
Langston Hughes, Zora Neale
Hurston, Malcolm X, il dottor
King, John Lewis, Phillis
Wheatley. Nomi più o meno
noti. Pietre miliari, martiri,
combattenti, guerriere.
Igiaba Scego
Fumetti
Nord plastificato
Miguel Vila
Padovaland
Canicola, 160 pagine, 18 euro
Miguel Liva, giovane autore
padovano esordiente, si collo-
ca nella scia di tante opere im-
portanti del fumetto italiano
che hanno indagato l’aliena-
zione delle persone comuni in
una società postindustriale e
postmoderna. Ma lo fa da una
prospettiva nuova e con una
propria forte personalità, mal-
grado echi evidenti dal fumet-
to d’autore statunitense (in
particolare Nick Drnaso). Al-
ternando con scioltezza in-
quadrature spesso piccole, a
volte minuscole, a volte inve-
ce grandi, e lavorando già da
grande virtuoso sulla contem-
plazione delle tavole nel loro
insieme, Vila crea una sinfo-
nia onirica, dei climax, grazie
anche a una colorazione in
qualche modo psichedelica.
Ma tanto colore kitsch na-
sconde altrettanta alienazio-
ne nelle relazioni umane, che
qui sembrano una maionese
impazzita. È il ritratto di un
nordest fittizio, di paccotti-
glia, plastificato, omologato,
indistinguibile nelle forme.
Un mondo chiuso, circolare,
di cui sono paradigmatiche la
prima e l’ultima tavola. Se le
donne sono al centro di que-
sta infelicità, questo è vero
anche per gli uomini. Perfet-
to nel descrivere le situazioni
intime e sociali, nei dialoghi,
notevole nelle espressioni
facciali (ma qui deve ancora
migliorare), Vila non realizza
un libro femminista ma sem-
bra più interrogarsi sul potere
che abbiamo sugli altri. E ci
porta a constatare che, insie-
me alla gentrificazione, un
mondo urbano quasi ridotto
a un giocattolo è la grande
tragedia (post)moderna.
Francesco Boille
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Ricevuti
Diamela Eltit
Manodopera
Alessandro Polidoro Editore,
168 pagine, 16 euro
L’anonimo dipendente di un
supermercato racconta le sue
giornate tra gli scaffali e i cor-
ridoi. Una lettura cruda e rea-
lista del sistema di produzio-
ne neoliberale.
Lana Bastašić
Afferra il coniglio
Nutrimenti, 240 pagine,
17 euro
Sara vive a Dublino. Una tele-
fonata di Lejla la riporta a
Mostar e poi a Vienna per aiu-
tare l’amica a ritrovare il fra-
tello. Un mosaico di presente
e passato in un viaggio nella
memoria che si sfalda.
Angela Saini
Superiori
HarperCollins, 352 pagine,
19,50 euro
Il nazionalismo etnico è una
minaccia tornata attuale nel
mondo. La pluripremiata
giornalista scientifica,
esplora il concetto di “razza”
dalle origini a oggi.
Alberto Magnaghi
Il principio territoriale
Bollati Boringhieri, 336 pagine,
30 euro
Il territorio inteso come atto
politico e spazio da ripensare
diventa una via d’uscita dal
divorzio fra natura e cultura.
A cura di Alessandra
Mauro
Un tempo, un luogo.
Racconti di fotografia
Contrasto, 192 pagine, 22 euro
Fin dalla sua nascita, la
fotografia ha affascinato
molti scrittori. Questa
antologia raccoglie undici
storie nate da immagini che
hanno ispirato gli autori.
99
Cultura
Musica
Dalla Giamaica
Una nuova stella
COLUMBIA
La giovane Koffee
è diventata uno dei nomi
di punta del reggae
mondiale
Nel 2020 la carriera della can­
tante Koffee ha fatto un grande
passo avanti, soprattutto grazie
all’ottima accoglienza che la
critica ha riservato al suo al­
bum Rapture. Koffee, il cui vero
nome è Mikayla Simpson, è
cresciuta a Spanish Town, nel
sud della Giamaica. A soli
vent’anni è diventata la prima
artista donna a vincere il
Grammy per il miglior album
reggae nei 35 anni di storia del
premio, ma anche la più giova­
ne vincitrice di tutti i tempi in
quella categoria. Koffee inoltre
Playlist Pier Andrea Canei
Bolla e nulla
Yes
1 Siberian Khatru
Strane creature mitologi­
che, questi britanni eterni pro­
gressive di cui ricorderemo
sempre le copertine fantasy di
Roger Dean, i virtuosismi
strumentali, la voce eterea del
cantante Jon Anderson e le fa­
scinose lungaggini (e quella
volta che, in una delle forma­
zioni più strampalate, ribalta­
rono certezze con un successo
planetario, Owner of a lonely
heart). L’uccellaccio siberiano
torna due volte: nel loro nuovo
Live in Las Vegas, antologia dei
loro classici sopravvissuti, e
nelle bozze di un romanzo (di
Riccardo Pro) in uscita a di­
cembre. Sarà un presagio?
100 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Koffee
è stata da poco inserita nella
21 Under 21 2020, una lista sti­
lata dalla rivista Billboard e de­
dicata ai migliori artisti emer­
genti. La cantante ha raggiun­
to i 189,2 milioni di riproduzio­
ni sui servizi di streaming in
tutto il mondo”. Nel frattempo
Koffee ha firmato un paio di
collaborazioni con la star bri­
tannica J Hus (nel brano
Post nebbia
2 La mia bolla
“Abbandonarsi intera­
mente alla percezione è un
modo facile di vivere per me”.
Carlo Corbellini, ventenne ar­
tefice di questa band al secon­
do album, Canale paesaggi,
traccia linee ideali da Telepa­
dova 7 Gold al Vietnam pas­
sando per i Mgmt prima ma­
niera, le ansie del presente,
frattaglie elettroniche dall’ete­
re, piccoli e collosi ganci di sin­
tetizzatore che sembrano ri­
presi da colonne sonore di
thriller scollacciati degli anni
ottanta. È una forma di fora­
ging, a scopo artigianale: se
bolla autoreferenziale dev’es­
sere, che sia fatta in casa.
Repeat) e la leggenda del reg­
gae Buju Banton (il remix di
Pressure). A chi le ha chiesto
qual è la cosa migliore dell’es­
sere arrivata così giovane al
successo, Koffee ha risposto:
“Per me è un’opportunità. Pos­
so dare il buon esempio ai mu­
sicisti che sono ancora più gio­
vani di me, ispirarli a raggiun­
gere il loro pieno potenziale”.
“È un’enorme responsabilità e
voglio gestirla molto bene”, ha
aggiunto la musicista. Tra i
suoi fan c’è anche la famiglia di
Barack Obama: l’ex presidente
infatti ha citato il brano Toast
tra i suoi preferiti del 2019 e
Michelle usa i suoi pezzi per fa­
re ginnastica.
Buzz Caribbean
The end
3 Allt är intet
In norvegese, “tutto è
nulla”; nulla di più appropria­
tamente apocalittico, sia come
nome di band sia come titolo
del pezzo, così come di uno de­
gli album più fascinosi e sfi­
danti di questo finale di (duris­
sima) partita 2020. Autoscon­
tri di sassofoni, un rotolare ca­
cofonico nel free jazz, tra bru­
talismo blues e ornamenti di
folk (l’accompagnamento di
langeleik, come una cetra in
scatola), ritmi selvaggi e la vo­
ce incantata dell’etiope­svede­
se Sofia Jernberg, e un’aria di
cupio dissolvi come quella che
ormai avvolge questa rubrica,
giunta al suo epilogo.
Album
Angel Bat Dawid &
Tha Brothahood
Live
International anthem
●●●●●
Clarinettista, cantante, com­
positrice e tastierista jazz di
Chicago, Angel Bat Dawid si è
fatta conoscere nel 2019 con il
disco The oracle. Ha composto
e registrato quell’album quasi
completamente da sola, river­
sando gli strumenti e le voci
su un’app multitraccia per lo
smartphone. Ma il suo ap­
proccio alla musica normal­
mente è molto più corale: in
un’intervista al Chicago Read­
er, ha dichiarato che all’inizio
i brani del disco non erano al­
tro che demo da far suonare
alla Brothahood, la sua band,
ma poi suonavano talmente
bene che ha deciso di tenerli
così. Live non è altro che la
manifestazione della sua idea
iniziale: le composizioni di
Dawid sono il veicolo per l’e­
statica improvvisazione della
band. Il disco presenta la ric­
chezza strumentale che ci si
aspetta dal free jazz, ma cattu­
ra anche tutta la gamma
espressiva della voce umana.
Dawid e i musicisti della
Brothahood sfoderano canti
meravigliosi e scissi, vocalizzi
a base di vocoder fantascien­
tifico e monologhi appassio­
nati. Spesso i brani comincia­
no con una frase ripetuta co­
me un mantra, che si evolve e
si ricostruisce in nuovi ritmi.
A volte, come nell’inno all’or­
goglio nero Black family,
Dawid coinvolge il pubblico, e
quasi lo sfida. Nella sua con­
cezione del jazz come un’e­
sperienza multisensoriale ed
eclettica, Dawid segue il solco
tracciato da Sun Ra, mentre
nella voglia di dialogo con il
pubblico ricorda Rahsaan Ro­
land Kirk e nell’improvvisa­
 Pop
Scelti da Giovanni
Ansaldo
zione vocale invece fa venire
in mente Linda Sharrock. Live
non ci fa solo perdere nella
musica, ci fa anche riflettere
sul razzismo e sui suoi effetti.
Andy Cush,
Pitchfork
Camila Fuchs
Kids talk sun
Felte
●●●●●
Tra l’uscita dell’album prece-
dente e quella di Kids talk sun
i Camila Fuchs si sono trovati
FELTE
a insegnare musica elettroni-
ca a bambini e adolescenti
brasiliani. Facendolo, si sono
resi conto di quanto sia diffi-
cile arrivare a studenti così
giovani che vivono in una re-
altà problematica: la violenza
intorno a loro li porta inevita-
bilmente a innalzare delle
barriere impenetrabili per di-
fendersi. Con Kids talk sun la
messicana Camila De Labor-
de e il tedesco Daniel Her-
mann-Collini costruiscono la
loro barriera contro la violen-
za nei confronti del nostro
pianeta. Ogni brano si chia-
ma come un elemento natu-
rale (Sandstorm, Roses) e si
sviluppa come un poema sin-
fonico elettronico. Sono mo-
menti musicali più organici
di una semplice canzone, in
cui la voce s’integra come se
fosse uno strumento tra i tan-
ti. L’album, interamente rea-
lizzato con i sintetizzatori, è
una performance eccellente
di consapevole ingenuità, un
abbraccio espressivo e prei-
storico. I Coil l’hanno fatto
per primi negli anni ottanta e
forse meglio, ma Kids talk sun
è un disco altrettanto apprez-
zabile. I suoi vortici di suono
ci ricordano la decadenza
dell’ambiente urbano e di
quello rurale con beat trip
hop frammentati e grandi
muri di suono. Quest’opera
contiene la rappresentazione
Busta Rhymes
e Kendrick Lamar
Look over your shoulder
Conglomerate
unica di una violenza lenta e
inesorabile.
Dafydd Jenkins,
Loud and Quiet
Chester Watson
A japanese horror film
Pow Recordings
●●●●●
Chester Watson, cresciuto a
St. Louis, è un ragazzo di ta-
lento, nato da una discenden-
za digitale di giovani virtuosi
del rap. Come la maggior par-
te dei ventenni, è il prodotto
di un’infanzia passata nell’era
di internet. Avendo avuto ac-
cesso a una grande quantità
di contenuti, può contare su
influenze diverse. A Japanese
horror film è solo uno dei suoi
tanti progetti: in 41 minuti ve-
niamo guidati attraverso una
proiezione astrale autopro-
dotta, un viaggio spirituale
che spinge gli ascoltatori
all’introspezione. La voce di
Watson a volte somiglia a un
borbottio o un grugnito. Non
si deve conoscere a fondo la
tradizione sovrannaturale
dello yōkai o uno dei tanti ri-
ferimenti di Chester Watson
per capire la profondità della
sua musica. A Japanese horror
film è il suo lavoro migliore, e
ricompensa con gli ascolti ri-
GUS BLACK
petuti. È una colonna sonora
in bilico tra le generazioni, lu-
Enny
Peng black girls
Emi
Camila Fuchs
cida ed elegante come l’igno-
to che rappresenta nelle sue
canzoni.
Vinyl Me Please
Eels
Earth to Dora
E Works/PIAS
●●●●●
Insieme a J. Mascis, Mark
Oliver Everett è l’altro eroe
del grunge anni novanta che
continua a sfornare dischi
senza pausa. Anche Earth to
Dora, il tredicesimo album
degli Eels, è basato sulla sua
voce elegiaca e, ascoltando le
canzoni, si può sempre imma-
ginare di sfidare la depressio-
ne cantandole una ninna nan-
na. Comunque, per le abitudi-
ni di Everett, in molti punti si
trovano anche toni gioiosi. In
Are we alright again Everett ar-
riva perfino alla conclusione
che va tutto abbastanza bene
Eels
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Tyler Childers
Long violent history
Hickman Holler Records
e che forse è il momento di al-
zarsi in piedi. Un’affermazio-
ne curiosa, alle porte del se-
condo lockdown del 2020.
Jens-Christian Rabe,
Süddeutsche Zeitung
Alexandre Kantorow
Musiche di Brahms,
Bartók e Liszt
Alexandre Kantorow, piano
Bis
●●●●●
Nel giugno del 2019, quando
diventò il primo pianista fran-
cese a vincere il concorso
Čajkovskij di Mosca, Alexan-
dre Kantorow aveva 22 anni.
Oggi dà alle stampe il suo se-
sto disco. È chiaramente un
musicista di altissimo livello,
con una tecnica che gli per-
mette chiarezza assoluta nelle
tessiture più complesse e la di-
mostrazione di una maturità
che va molto oltre la sua gio-
vane età. Un’appassionata let-
tura della prima delle due rap-
sodie op. 79 di Brahms fa da
ouverture alla debordante se-
conda sonata del musicista te-
desco, che è come una sinfo-
nia rinchiusa in una sonata,
con il pianista sempre in sinto-
nia con il suo allora dicianno-
venne compositore. Quando
Bartók compose la rapsodia
op. 1 era più o meno un coeta-
neo di Kantorow, che si fa stra-
da con convinzione nella den-
sa retorica post-lisztiana del
compositore ungherese, im-
pregnandola anche di un affa-
scinante rubato parlando. Alla
fine la rapsodia n. 11 di Liszt è
un’oasi del più puro classici-
smo, e il pianista rimane chia-
ro ed equilibrato anche a velo-
cità vertiginose. È raro che un
artista così giovane abbia fatto
così tanti dischi. Non vedo l’o-
ra d’incontrare nuove testimo-
nianze della sua costante cre-
scita.
Patrick Rucker,
Gramophone
101
Pop
Pronto soccorso

Chimamanda Ngozi Adichie

ia figlia e io stavamo giocando tutto questo. Mi sono ritrovata di sopra, seduta sul

M ad acchiapparella, o una specie letto, una borsa del ghiaccio premuta contro la faccia,
di acchiapparella. Prima ci era­ quando mio marito è entrato precipitosamente di ri­
vamo esercitate con la lettera P torno dal lavoro. Più tardi lo avrei immaginato, dopo
e avevamo ballato sulla musica la telefonata di mia figlia, mentre si strappava di dos­
di I feel good di James Brown, so l’abbigliamento protettivo, il camice bianco a sbuf­
una canzone che aveva selezionato lei sull’iPod. Ave­ fo, la visiera sul volto; mi ero agitata quando la sua
vamo riso ballando, lei con un senso del ritmo im­ clinica aveva tardato un po’ a procurargli l’abbiglia­
pressionante per una bambina di quattro anni, io con mento protettivo, e quando finalmente era arrivato
la mia irrecuperabile mancanza di grazia. Poi il nostro gli avevo detto che sembrava un robot sgraziato.
programma prevedeva i Muppet. Erano “Dobbiamo andare al pronto soc­
circa le due del pomeriggio. Giovedì 28 Non ricordo niente. corso”, mi ha detto.
maggio 2020. Un giorno che aveva sod­ Mi sono ritrovata Io l’ho guardato, disorientata.
disfatto la sua promessa di non avere in seduta sul letto, Cos’era successo?
serbo sorprese, come tutti gli altri giorni una borsa del So di essere caduta, ma è una cono­
del lockdown, giorni rattrappiti con rou­ ghiaccio premuta scenza seminascosta, e non riesco ad
tine raggrinzite. “Quando il corona­ contro la faccia, afferrare la foschia della mia memoria
virus finirà”, diceva spesso mia figlia, quando mio marito per raggiungere un dettaglio chiaro.
parole traboccanti di desiderio per la è entrato Sento una profonda impotenza, la sen­
scuola materna, gli amici, le lezioni di sazione di qualcosa che scivola via. Co­
precipitosamente
nuoto. E io, tra brevi periodi di gioia e me sono arrivata qui? Sono nella mac­
scoperta, mi sentivo spesso annoiata e
di ritorno dal lavoro china di mio marito, diretta al pronto
poi in colpa per quella sensazione di soccorso dell’università del Maryland a
noia, nel ruolo ampliato e senza limiti di genitri­ Baltimora e non so cosa mi è successo.
ce­compagno di gioco. “Probabilmente è solo una commozione cerebra­
Mia figlia ha raccolto una pompa verde per gonfia­ le, ma dovresti fare una tac per essere sicuri che non ci
re i palloncini, mi ha spruzzato addosso l’aria ed è sia altro”, dice mio marito.
scappata via, girando intorno al bancone della cuci­ Ma perché non ricordo? Perché non riesco a ricor­
na. Quando l’ho raggiunta, strillando, toccava a lei dare? Sembra un fallimento, una colpa.
acchiapparmi. Io avevo delle ciabatte bianche che “Ricordati, il tuo cervello è un organo delicato che
avevo infilato in valigia da un hotel in qualche luogo fluttua dentro il cranio. Hai battuto la testa e il tuo cer­
del mondo, ai tempi in cui i viaggi all’estero erano vello ha subìto uno scossone”, dice mio marito, ed è
normali. Erano morbide e avevano la suola sottile. una nuova sorpresa per me che a causa di questo
Ricordo tutto questo chiaramente per via delle tante “scossone” una fetta della mia consapevolezza sia
CHIMAMANDA
NGOZI ADICHIE
cose che non sarò in grado di ricordare dopo. Mi sono scomparsa nel nulla. Siamo così fragili. Ci rompiamo
è una scrittrice allontanata dalla cucina per rendere più lungo l’inse­ così facilmente. Eppure per navigare questa vita dob­
nigeriana. Il suo guimento ed è successo qualcosa. Sono scivolata o biamo credere di non esserlo.
ultimo libro inciampata o il mio destino si è assottigliato e sono Mi chiedo cos’altro non ricordo e, più terribile an­
pubblicato in Italia è caduta e ho battuto la testa sul parquet. cora, cos’altro non riuscirò a ricordare. Il mio cervello
Il pericolo di un’unica All’inizio del lockdown, tormentata da angosce ora è uno sconosciuto. La mia comprensione di me
storia (Einaudi 2020). amorfe, avevo insegnato a mia figlia come chiamare stessa comincia a inclinarsi.
Questo articolo è mio marito medico al lavoro. Per ogni evenienza. Mia Al liceo, in Nigeria, uno dei miei insegnanti mi
uscito sul
figlia dice che le ho detto: “Chiama papà”. Mio marito chiamava spesso “cervello elettrico”. “Cervello di pri­
Washington Post
dice che parlavo in modo coerente. Gli ho detto che ma categoria”, amava ripetere un altro professore.
con il titolo A
prizewinning novelist,
ero caduta e che il dolore alla testa era “lancinante” e “Quel tuo cervello”, diceva mia madre, con il sorriset­
a bad concussion and quando ho detto “lancinante” è sembrato che sussul­ to materno che le madri nel tempo hanno sfoderato
loss of memory during tassi. Dice che ha chiesto a mia figlia di prendere nel per lodare qualcosa in cui credono di avere almeno
the coronavirus freezer la borsa del ghiaccio e che ho detto “Grazie una fuggevole responsabilità.
pandemic. tesoro” quando lei me l’ha data. Non ricordo niente di Penso a come il mio cervello sia legato alla mia

102 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

 EMILIANO PONZI

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 103

 Pop
EMILIANO PONZI
identità. Penso alla vita senza il mio cervello come lo
conosco, e comincio a piangere. Nell’ultimo anno o
giù di lì mi sono accorta che dimentico le parole; ogni
tanto un termine ristagna al bordo della mia mente,
vicino, familiare, ma sempre a un passo di distanza,
fuori dalla mia portata. “Banalità” è il più recente. Per
un giorno intero ho cercato di ricordare “banalità”. Mi
sono preoccupata, ma solo leggermente, perché una
ricerca su Google ha detto che non c’era niente di cui
preoccuparsi. E ora questo.
Storie vere La sala d’attesa del pronto soccorso è quasi vuota,
Yutaka Umeda,
con mia sorpresa, la testa piena di storie sulla bolgia
73 anni, è il sindaco di
Yamato, cittadina
negli ospedali di New York. L’atmosfera ha qualcosa
della prefettura di di spettrale. Prima del covid-19 avrei potuto indignar-
Kumamoto, in mi con la donna che prende i miei dati, seduta all’in-
Giappone. È terno di una capsula di vetro, la sua ruvidezza al limite
diventato una star su della maleducazione. Ma ora provo empatia, imma-
Twitter quando ginando il suo stress, i suoi strati di paura, come il suo
qualcuno si è accorto chiedersi se il prossimo paziente arriverà in una nuvo-
che il suo nome si può la invisibile di un milione di virus che lei, malgrado il
leggere anche Jō suo gabbiotto di vetro e la sua visiera e le mani rosse
Baiden. Gli
per i ripetuti lavaggi, inalerà ammalandosi. Quando
ideogrammi
giapponesi hanno
mi portano dentro, un’altra donna – forse un’assisten-
diverse letture, te infermiera – mi chiede quanto peso e io la fisso con
onyomi (lettura sguardo assente. Mi ricordo quanto peso o credo sem-
cinese) e kunyomi plicemente di non ricordarlo perché so di non ricor-
(lettura giapponese), dare cosa è successo dopo la mia caduta?
così ume (susina) si Lei dice con impazienza: “Sto solo cercando di
può leggere anche bai avere delle informazioni”.
e da (campo) si può “Sono caduta”, borbotto da dietro la mascherina,
leggere anche den. quasi a spiegare il mio sbigottimento, per cercare
Yutaka invece è una
comprensione, perfino pazienza, ma quello che arri-
lettura meno comune
di jō. Del presidente
va da lei è una decisa freddezza.
eletto negli Stati Uniti “Allora lei non sa quanto pesa?”, chiede, e senten-
il sindaco ha detto: domi come una scolaretta le dico quanto credo di pe-
“Mi sento molto sare. Più tardi mi sarei chiesta quale cosa si potrebbe
vicino a lui, è come se perdonare di non sapere a una persona che ha appena
avessi vinto anch’io” . battuto con forza la testa su una superficie dura.
104 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
La mia prima infermiera si rivela un’ammiratrice,
ma mi piace pensare che sarebbe stata comunque
premurosa; mi porta un antidolorifico e mi racconta
caustiche storielle sul coronavirus, le braccia cospar-
se di tatuaggi come una forma d’arte. Mi dice che for-
se dovrò aspettare parecchio per la tac e a un certo
punto delle sei ore di attesa mio marito, seduto in
macchina perché nel pronto soccorso sono ammessi
solo i pazienti, mi manda un messaggio per dire:
“Non è il momento migliore per una brutta caduta”.
In effetti.
Ho il collo in fiamme e la pulsazione alla testa si è
spostata da una parte all’altra. Perché il dolore si è
spostato? Perché sono così sensibile ai suoni e alla
luce? Tutto lascia presagire male per il mio cervello.
Avverto l’improvvisa vertigine della paura di non po-
ter tornare a essere quella che ero. Quando la dotto-
ressa mi visita, mentalmente ordino alla magia di
compiersi, agli astri di allinearsi, ai miei antenati
d’intervenire e che la sua conclusione sia che non ho
bisogno di una tac ma solo di un riposino perché il
mio cervello torni a posto e io di nuovo perdutamen-
te innamorata del mondo. Ma ovviamente lei dice
che serve una tac. Resisto all’impulso di cercare su
Google “commozione cerebrale danni” e invece
scrivo ai miei genitori in Nigeria per raccontare cosa
è successo.
Poi riaffiora un ricordo. Una rapida caduta, il dolo-
re che mi esplode su tutta la faccia e la testa. Ricordo
che ero sdraiata sul pavimento, gemevo e mi tenevo
metà della faccia per il dolore tremendo che non vole-
va diminuire. Ricordo di essermi resa conto che era
successo qualcosa di serio e di aver detto “telefona a
papà, telefona a papà”. Aver strappato questo ricordo
dal vuoto mi sembra un’impresa eroica. La sua abba-
gliante chiarezza mi provoca un’ondata di speranza,
perfino qualcosa di simile alla gioia. Il mio cervello sta
bene. Il mio cervello starà bene. Ma qualche minuto
dopo sono di nuovo angosciata: perché non ricordo il
resto? Com’è possibile che abbia parlato coerente-
mente con mio marito e non ne abbia nessuna memo-
ria? Cos’altro è successo che non ricordo?
Devo andare in bagno e premo il campanello per-
ché mi liberino dai cavi fissati al petto col nastro ade-
sivo, ma non viene nessuno. Nell’infermeria proprio
davanti alla mia camera, c’è un’infermiera seduta che
mangia patatine. Una seconda tiene in mano il telefo-
no per mostrare ad altre due una foto sullo schermo.
La mia infermiera non c’è. Premo e premo il campa-
nello finché, non potendo più aspettare, sfilo il dito
dal pulsiossimetro e stacco i cavi del monitor cardiaco
facendo scattare dei forti segnali di allarme. Nessuna
delle infermiere accenna a guardarmi quando, svuo-
tata la vescica, torno nella mia stanza dove gli allarmi
continuano ancora a squillare e a fare bip. Il suono
s’infiltra nella mia testa, una pressione che la fa sbal-
lottare. Non viene nessuno.
Mi alzo ed esco dalla stanza per chiedere: “Potre-
ste aiutarmi a spegnere l’allarme, per favore?”.
“Vengo subito”, dice un’infermiera. Mangia anco-
ra qualche patatina e passa un lungo minuto prima
che si alzi.
Forse il coronavirus fa sembrare tutto il resto pic-
colo e trascurabile. Forse le infermiere si svegliano
pensando a tutti gli operatori sanitari che hanno preso
ogni precauzione e sono comunque morti per questo
nuovo flagello. Forse la loro apatia è uno scudo, un
modo di reagire.
La mia seconda infermiera – la prima se n’è andata
a fine turno – arriva con il camice in disordine, un’aria
di panico contenuto.
“Ha un’endovena?”, è la prima cosa che dice.
“Non lo sa?”, è la risposta che mi viene subito in
mente. Invece dico: “No”.
Deve essere oberata. Spaventata forse. Ha visto
molti pazienti sfiniti dalla tosse sforzarsi di respirare
e morire?
Più tardi, dopo la tac, un breve scivolare dentro e
fuori una macchina, arriva con un modulo e dice:
“Può essere dimessa. Firmi questo per favore”.
Sono ammutolita dalla sorpresa. Tutto qui? Mi
aspettavo che il medico mi dicesse qualcosa della tac,
o almeno l’infermiera. Oppure hanno scoperto un
danno così grave che vogliono semplicemente man-
darmi a casa? Sicuramente se fosse così non mi man-
derebbero a casa.
“C’è qualcosa che devo sapere della tac?”, chiedo.
“Non ha evidenziato anomalie”.
Si volta per andarsene, il modulo firmato in mano.
Sono ancora collegata al monitor.
“Potrebbe aiutarmi a togliere questi?”, indico il
petto con un gesto.
“Oh, certo”, dice.
In macchina, tornando a casa, mentre piego e ri-
piego il generico foglio di dimissioni, mi sento avvili-
ta, insoddisfatta, ma come se dovessi scusarmene.
Volevo che la mia caduta fosse presa in considerazio-
ne seriamente, che mi dicessero del mio cervello, e
della tac, e di cosa aspettarmi nei prossimi giorni. Ma
potrebbe essere un’aspettativa irragionevole in un’e-
poca di coronavirus. Forse questa è la nuova normali-
tà, questa assistenza frettolosa, infastidita, l’ennesi-
ma perdita da calcolare nel conteggio finale delle
vittime della pandemia.
olendo disperatamente risvegliare la
V mia memoria, chiedo a mia figlia di
raccontarmi cos’è successo, esatta-
mente quello che è successo, passo
dopo passo. Sono sempre stata affa-
scinata dal suo modo non lineare di
raccontare, ma ora vorrei che fosse lineare. “Mi hai
detto di chiamare papà. Poi ti sei seduta sulla sedia”,
dice. Un attimo dopo aggiunge: “Mi hanno dato una
maschera al compleanno di Marcon” (che è stato no-
ve mesi fa). Mio fratello, offrendomi dell’umorismo
nero per consolazione, dice che il problema è che
non ho amici maneschi, altrimenti saprei che dopo
una rissa la gente cade in un buco nero e non mi pre-
occuperei tanto della mia perdita di memoria. Mi
preoccupa molto, invece. Ogni momento è carico di
apprensione; in ogni pulsazione alla testa, in ogni
parola che non riesco a ritrovare velocemente ab-
bondano significati nascosti. Ho il viso gonfio e sen-
sibile. Non riesco a sopportare il suono della musica.
Anche se è troppo presto per il ciclo, ho forti crampi
mestruali. Le donne soffrono in modo diverso? Una
commozione cerebrale influisce sul ciclo mestruale
o è stato lo stress a provocarlo?
Voglio costringere la mia mente a ricordare, per-
ché solo ritrovare la memoria può attenuare la mia
preoccupazione, ma più mi sforzo più il vuoto insidio-
so si allarga. Quello che ho dimenticato ha più peso di
quello che ricordo. Ho paura soprattutto per la mia
immaginazione: una mente bloccata, una creatività
appiattita da un cervello diventato poroso come un
setaccio. Non oso pensare troppo alla mia capacità di
fare quello che amo di più: scrivere. Come ho potuto
in qualche modo permettere questo assurdo inciden-
te? Forse è successo qualcos’altro che ha provocato la
mia caduta e che non riesco a ricordare (esamino le
normalissime ciabatte d’albergo che portavo e poi le
getto nella spazzatura, un atto stranamente appagan-
te). Quello che voglio, e mi manca, è capire la mia ca-
duta. E così diventa un mistero, reso più confuso dal
mio senso di responsabilità.
“Volo semplicemente in aria e atterro sulla faccia?
Perché non ho frenato la caduta con le mani?”, chiedo
a mio marito e a mio fratello.
Loro si scambiano un’occhiata e soffocano un sor-
risetto. Mi prendono sempre in giro perché sono sco-
ordinata: il ballo, la pessima tecnica negli sport, la
mancanza di manualità nelle cose pratiche.
Il coronavirus mi ha spinto, per la prima volta in
vita mia, a prendere vitamine per le difese immunita-
ria, e ora mi ritrovo a cercare su Google integratori per
la salute cerebrale. So che potrebbero essere tutti ri-
medi da ciarlatano, ma ne ordino lo stesso qualcuno
per provare. Un gesto di speranza, che il mio cervello
stia di nuovo bene presto. u gc
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 105
 Pop
sione, probabilmente perché in questa parte della
Francia, se non dell’Europa, la concorrenza non era
molto dura e Gilbert sentiva che sarebbe potuto di­
ventare senza troppi sacrifici il Campione. Probabil­
mente perché amava l’ascesi e la solitudine che gli
imponeva l’allenamento nel corridoio appositamen­
te preparato sopra l’appartamento di sua madre, tra
la camera da letto e il bagno. Probabilmente perché
era solo e non trovava il posto da agente di commer­
cio al quale aspirava né una donna che avrebbe potu­
to trovare attraente un campione di freccette finlan­
desi disoccupato.
Gilbert era presidente della sezione locale della
Federazione internazionale di freccette finlandesi,
che era composta di sette persone, tra cui sua madre
(socia d’onore), sua zia (sostenitrice) e quattro per­
sone che non vedeva da molto tempo e che comun­
que non erano in regola con le quote. Rimaneva il
fatto che Gilbert era campione, che faceva parte del­
la federazione internazionale e che a questo titolo
ricevette per posta un invito al campionato del mon­
do di freccette finlandesi, che si sarebbe svolto
tre mesi dopo a Kemijärvi, in Lapponia, la mecca
delle freccette.
Con l’aiuto di sua madre e sua zia, Gilbert aveva
CHIARA DATTOLA

raccolto i soldi necessari. Si era allenato con grande

assiduità dalle otto alle 18, con una pausa di mezz’o­
ra per mangiare, e dopo tre mesi si sentiva pron­
to. Abbracciò la madre e la zia e volò verso il circolo

Lo sport polare.
Era tutto bene organizzato. La delegata della Fe­

d’alto livello derazione internazionale lo aspettava all’aeroporto

con un piccolo cartello con su scritto “Gilbert Mon­
treynaud”. La delegata della federazione era una
ragazza dai capelli neri e corti che gli spiegò che era
Thomas Gunzig un onore per la Finlandia ricevere il Campione.
“Non è nulla, non è nulla”, disse modestamente
l campione si chiamava Gilbert. Gilbert Gilbert guardando la piacevole curva del seno della

THOMAS GUNZIG
è uno scrittore e
sceneggiatore belga.
Il suo ultimo libro
pubblicato in italiano
è Feel good (Marcos y
I Montreynaud. Noto anche con il nome di
Gilbert “Cannonball” Montreynaud, Gil­
bert “Snake Eyes” Montreynaud, Gilbert
“Mano fredda” o, ancora, Gilbert “il Mago”.
Gilbert, il campione, amava questi nomi e se
li ripeteva spesso la sera, prima di addormentarsi.
Li amava, ma quello che preferiva era indubbia­
mente il nome più semplice ed evidente di tutti: il
Campione.
delegata sotto il suo maglione di pura lana. La dele­
gata disse ancora che “tutti i partecipanti sono ormai
arrivati, cinquanta in totale, e c’è anche Petre Olia­
gov”. Nel sentire questo nome Gilbert fu percorso
dai brividi: Petre Oliagov, il leggendario campione
uzbeco che aveva rafforzato la sua leggenda vincen­
do 27 tornei all’aperto a meno 15 gradi e con molto
vento, bevendo tra un set e l’altro l’equivalente di
una zuppiera di vodka.
Marcos 2020,
traduzione di Gilbert era campione di freccette. In realtà di una “La concorrenza è forte”, disse Gilbert guardan­
Francesco Bruno). specialità ben precisa del gioco delle freccette, la do gli occhi color smeraldo della delegata.
Parteciperà a specialità storica, la specialità che si praticava con le “Sono sicura che farà una bella gara. Ne sono cer­
Bookcity Milano freccette da 20 grammi, le punte in ottone, le alette ta. Del resto ho puntato su di lei”, disse la delegata.
sabato 14 novembre in piuma d’anatra. La specialità che si praticava sulla “La Francia è un paese di campioni, no?”.
alle 16.00 con la distanza tradizionale di uno sputo e mezzo dal ber­ Gilbert annuì. Un lampo attraversò la sua mente.
scrittrice belga saglio, cioè quattro metri e 25 centimetri, la speciali­ Si sarebbe sposato con questa ragazza, lo voleva. Le
Adeline Dieudonné.
tà secondo la quale i punti si contano in sesti di punto avrebbe dato quattro figli per metà lapponi, sarebbe
Questo racconto è
sulla base di sei set vincenti di un punto e mezzo e andato a vivere con lei in questo paese innevato che
uscito nella raccolta
Assortiment pour une
mai per squadre: la specialità finlandese. doveva, ne era certo, avere terribilmente pochi
vie meilleure (Au Ma come aveva fatto Gilbert, abitante di Bar­ agenti di commercio. Un secondo lampo seguì il pri­
diable vauvert 2009) veau­sur­Semoi, a diventare il campione locale di mo. Se voleva sposare la ragazza dagli occhi verdi,
con il titolo Le sport de freccette finlandesi? Questo non ha molta importan­ doveva vincere. A qualunque costo.
haut niveau. za per la nostra storia. Probabilmente grazie alla pas­ Arrivarono sul luogo della gara, un centro sporti­

106 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

vo moderno costruito fuori città. La ragazza gli mo- AGNIESZKA
strò la sua camera e gli disse che i primi incontri sa-
Poesia KUCIAK
è una poeta e
rebbero cominciati la sera stessa, sul campo da
Nuda, mi ha aperto un cancello segreto. traduttrice polacca
pallacanestro appositamente sistemato. Gilbert si nata nel 1970. La sua
fece una doccia, s’infilò la tuta nuova comprata per Varcandolo sono entrato
versione della Divina
l’occasione e si recò al campo di gioco. in un altro mondo. commedia ha vinto il
La competizione cominciò dopo una cerimonia premio Feniks.
d’apertura sotto il segno della fratellanza tra i popoli. Là splendeva la luna e giaceva lei. Questa poesia è tratta
Un coreano batté un tedesco, un neozelandese batté Come un cucchiaio d’argento per sorbire la luna.
dalla raccolta Dalekie
un croato, un peruviano batté un russo, uno statuni- kraje. Antologia
tense batté un danese, un finlandese batté un ceco, poetów nieistniejących
Nuda, mi ha aperto un cancello segreto. (Paesi lontani.
Gilbert batté un ungherese e Petre Oliagov batté fa-
Varcandolo sono entrato Antologia di poeti
cilmente un giovane cinese che tremava nel dover
inesistenti, Znak
affrontare la leggenda. in un altro mondo.
2005). Traduzione di
Con la coda dell’occhio Gilbert sorvegliava l’uz- Raffaella Belletti.
beco: un uomo minuscolo ma con un carisma evi- Là splendeva la luna e giaceva lei.
dente. Un volto da marinaio del medioevo, braccia Forchettina d’argento per mangiare le stelle.
come roccaforti, un sguardo d’aquila e una precisio-
ne diabolica. Al suo fianco una giovane ragazza orba
Nuda, mi ha aperto un cancello segreto.
da un occhio gli porgeva dei bicchieri di vodka du-
rante le pause. Gilbert guardò la bella delegata dagli Avrei voluto varcarlo
occhi verdi, lei lo vide e gli sorrise. Petre Oliagov era, per tornare.
più che mai, l’uomo da battere.
Per uno strano scherzo del destino, la camera del Ma là c’erano il mondo e la luna, e c’era lei.
campione uzbeko era proprio accanto a quella di Gil- Come un coltello d’argento per tagliare la luna.
bert. Strani rumori gli arrivarono attraverso la pare-
te: tac – tac – tac. Gilbert aveva bisogno di dormire e
Si è alzata, ha chiuso il passaggio con l’abito bianco
andò a bussare alla porta del campione, che gli aprì
seminudo. e mi ha lasciato per sempre, non so
“Il rumore…”, disse Gilbert, “m’impedisce di in quale mondo.
dormire”. Attraverso la porta socchiusa vide la ra- Eros XL
gazza orba da un occhio in piedi contro il muro con
un’arancia sulla testa. Petre Oliagov vide il suo Agnieszka Kuciak
sguardo e sorrise: “Mia figlia… come Guglielmo
Tell… Ottimo allenamento. Ah, ah… Ma qui non ci
sono mele”. E chiuse la porta.
Il rumore finì ma Gilbert dormì male. Sognò sua alla ragazza dagli occhi verdi, lei gli sorrise, si sentì
madre diventata guercia per colpa sua e la ragazza un superuomo. Poi fu il turno di Oliagov, la figlia or-
della federazione con delle arance al posto dei suoi ba gli servì una tazza di vodka che lui bevve d’un fia-
occhi verdi. Si svegliò sudato ma deciso a battersi to. Quando incrociò Gilbert, lo prese per un braccio:
con l’uzbeco. Ricordandosi Le grand bleu fece qual- “Volevo dire…”, cominciò l’uzbeco. “Ho visto, guar-
che esercizio di respirazione, si sentiva in forma, era di la ragazza. Fai attenzione… una vera puttana, pen-
campione di Francia, gli altri se ne sarebbero accorti. sa solo ad andare a letto con i partecipanti e a lasciar-
Fu accolto dalla bella delegata dagli occhi verdi. li dopo. Completamente matta”.
Bella e pura come un cristallo. Gilbert batté il corea- Dopodiché l’uzbeco si posizionò disinvoltamente
no, il neozelandese e il peruviano. Oliagov batté lo dietro la linea tracciata da uno sputo e mezzo, mirò
statunitense, il finlandese e il danese. Altri, in altri appena, tirò e zac… nel centro.
gruppi, si batterono tra di loro, Gilbert ne sconfisse Di nuovo fu il turno di Gilbert. Da qualche istante
ancora un certo numero, così come Oliagov, gli occhi la sua vista era annebbiata e si sentiva debole, molto
verdi della bella delegata scintillavano di mille luci. debole. Il bersaglio che mirava gli sembrava improv-
Era arrivato il momento della finale: Oliagov contro visamente del tutto irrilevante. A che serviva? Sba-
Montreynaud. Gilbert rischiava molto, rischiava la gliò il lancio. E sbagliò tutti i successivi.
vita, lo sapeva. Oliagov fu consacrato campione. La bella delega-
Come esigeva il rigido regolamento delle freccet- ta dagli occhi verdi applaudì molto, ma Gilbert non
te finlandesi, i due uomini tirarono a sorte per sapere la vide. Era già partito. Sua madre lo aspettava all’a-
chi avrebbe lanciato per primo. La sorte decise che eroporto. C’era anche sua zia.
sarebbe stato Gilbert. Si posizionò perfettamente, le “Lascio perdere”, disse. “Le freccette non fanno
anche dritte, il busto leggermente piegato, i piedi a per me”.
formare un angolo a 90 gradi. Con scioltezza lanciò “E adesso?”, chiese la madre.
la freccetta: nel centro. “Ancora non so, forse le bocce. Forse sono fatto
Gilbert sorrise, era fiducioso. Fece l’occhiolino per le bocce”. u adr

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 107

 Scienza
ANGELO MONNE
NEUROSCIENZE
Il cervello gioca sempre
d’anticipo
Stefan Bode, The Conversation, Australia
Alcuni studi indicano che
l’attività cerebrale precede
l’intenzione consapevole di
agire, ma gli scienziati sono
divisi. Il libero arbitrio è ancora
un mistero, scrive Stefan Bode
esperimento condotto dal fisio-
L’ logo statunitense Benjamin Li-
bet nel 1983, considerato una
pietra miliare delle scienze co-
gnitive, ha diviso psicologi, neuroscien-
ziati e filosofi, entusiasmando alcuni e
preoccupando altri. In sé era molto sem-
plice. I partecipanti, collegati a un appa-
recchio che ne misurava l’attività cerebra-
le e muscolare, dovevano eseguire due
compiti: primo, piegare il polso ogni volta
che ne avevano voglia; secondo, segnare il
momento in cui si accorgevano di volerlo
fare, basandosi sulla posizione di un punto
che si sposta su un quadrante di orologio.
L’attività cerebrale oggetto dello studio
era il “potenziale di prontezza”, che au-
menta prima dell’esecuzione di un movi-
mento. Libet ha poi confrontato i tempi
del movimento muscolare, dell’attività
cerebrale e dell’intenzione consapevole di
muoversi. Ha rilevato, com’era prevedibi-
le, che le ultime due precedevano il movi-
mento, ma ha scoperto che l’attività cere-
brale precedeva l’intenzione di muoversi
di circa mezzo secondo: evidentemente il
cervello aveva “deciso” di eseguire il mo-
vimento prima che i partecipanti ne fosse-
ro consapevoli.
Da allora alcuni ricercatori sostengono
che l’idea intuitiva della coscienza (o di un
“sé”) distinta dal cervello, che ci spinge
all’azione, potrebbe essere sbagliata. Es-
sere “autori” delle proprie azioni sembra-
va implicare che a prendere le decisioni
fosse un “io”, non il cervello. Ma dato che
solo il cervello (o i neuroni) può spingerci
ad agire, la scoperta che l’intenzione è la
conseguenza dell’attività cerebrale, e non
l’origine, non dovrebbe sorprenderci.
Altri studiosi hanno invece contestato
la teoria di Libet. Per esempio, hanno
messo in dubbio il fatto che piegare il pol-
so potesse essere considerato una decisio-
ne, in assenza di un’azione alternativa, e la
possibilità di stabilire con precisione il
momento dell’intenzione di muoversi.
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Eppure lo studio è stato replicato con
successo. Usando altri metodi, come la
risonanza magnetica funzionale unita a
nuove tecniche analitiche, alcuni ricerca-
tori hanno dimostrato che l’esito delle de-
cisioni tra due alternative può essere pre-
visto vari secondi prima dell’intenzione
consapevole riferita.
Fattori esterni e interni
Un’altra possibilità è riconoscere che lo
studio di Libet non sia collegato alla que-
stione del libero arbitrio, come invece si
pensava. Per noi libero arbitrio significa
“avrei potuto scegliere diversamente?”. In
teoria la risposta può essere no: tornando
indietro nel tempo e trovandoci nella stes-
sa situazione, l’esito della decisione sareb-
be lo stesso. Ma forse non ha importanza,
perché la vera domanda è “non c’erano
fattori esterni a influenzare la mia decisio-
ne e ho davvero scelto liberamente?”. La
risposta potrebbe comunque essere sì.
Chi si preoccupa del libero arbitrio solo
perché a volte siamo influenzati da fattori
esterni deve tenere a mente che siamo in-
fluenzati anche da fattori interni: decisio-
ni precedenti, ricordi, desideri e obiettivi,
tutti rappresentati nel cervello. Le nostre
decisioni richiedono quasi sempre pianifi-
cazione perché sono più complesse di
quelle spontanee analizzate da Libet. Ma
curiosamente quando prendiamo decisio-
ni complesse, che richiedono più attività
cerebrale, non mettiamo in discussione il
libero arbitrio.
Il fatto che l’attività cerebrale rifletta il
processo decisionale e non il risultato non
costituisce necessariamente una contrad-
dizione filosofica. L’importante è chiarire
cos’è “la decisione”: è il momento in cui si
consegue un risultato o l’intero processo
che porta al suo conseguimento? Nello
studio di Libet l’attività cerebrale sembra
riflettere l’intero processo, che perde così
la sua aura di mistero.
L’esperimento di Libet non risolve la
questione del libero arbitrio ma solleva
domande interessanti: quali processi ce-
rebrali contribuiscono all’azione volonta-
ria, come percepiamo l’agire, cos’è il libe-
ro arbitrio in relazione alla responsabilità
delle nostre azioni e come cambiamo idea
dopo aver preso una decisione. u sdf
Stefan Bode è professore associato e diret-
tore del Decision neuroscience laboratory
dell’università di Melbourne.
109
Scienza
SALUTE
Covid-19
e cancro
La pandemia di covid-19 ha
causato dei ritardi nelle cure per
il cancro, anche a causa delle
precauzioni per proteggere i pa-
zienti oncologici dal contagio.
Ma posticipare di un mese un
intervento chirurgico, la radio-
terapia o la chemioterapia au-
menta dal 6 al 13 per cento il ri-
schio di mortalità. È il risultato
dell’analisi di 34 studi, pubblica-
ti negli ultimi vent’anni, che
contengono informazioni sui
trattamenti ritardati per alcuni
tipi di cancro: vescica, seno, co-
lon, retto, polmoni, collo dell’u-
tero, testa e collo. Più si rinviano
le cure più è alto il rischio, scrive
il British Journal of Medici-
ne. Per esempio, nel caso di tu-
more al seno un rinvio di due
mesi aumenta il rischio di morte
del 17 per cento e un rinvio di tre
mesi del 26 per cento (questo
porterebbe a 1.400 decessi in
più all’anno solo nel Regno Uni-
to). Sono quindi necessari degli
interventi mirati per contenere i
ritardi nelle cure oncologiche.
CORONAVIRUS
La mutazione
dei visoni
La Danimarca ha ordinato di
abbattere i 15 milioni di visoni
allevati nel paese, dopo che ne-
gli animali è stata rilevata una
mutazione del virus sars-cov-2
che ne riduce la sensibilità agli
anticorpi. Si teme infatti che la
trasmissione di questa variante
agli esseri umani possa compro-
mettere l’efficacia dei futuri vac-
cini. Il governo danese ha infor-
mato l’Organizzazione mondia-
le della sanità di aver rilevato la
mutazione in dodici persone.
Ma è troppo presto per valutare
l’entità della minaccia. Secondo
alcuni scienziati intervistati da
Stat, è improbabile che la va-
riante trasmessa dai visoni sia
più contagiosa di quella attuale.
110 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
PER GENTILE CONCESSIONE DI JESSE MARTIN E DAVID STRAIT
SALUTE
Un peso eccessivo
The Lancet, Regno Unito
In molti paesi dell’Africa
subsahariana, in Nuova Zelanda e
negli Stati Uniti i ragazzi e le ragazze
crescono in modo poco sano, perché IN BREVE
acquistano troppo peso rispetto alla Paleoantropologia Vicino a
crescita in altezza. Lo stesso si può Johannesburg, in Sudafrica, è
stato rinvenuto un cranio di Pa-
dire dei ragazzi in Malaysia e in
ranthropus robustus, un ominide
alcune isole del Pacifico, e delle vissuto tra 2,3 e 1,2 milioni di an-
ragazze in Messico. Un nuovo studio ni fa. Il reperto (nella foto), ap-
ha analizzato in modo innovativo le variazioni di peso e di partenente a un maschio adulto,
altezza di 65 milioni di bambini e ragazzi tra i cinque e i 19 conferma che la specie ha
anni in circa duecento paesi. È emerso che l’alimentazione subìto piccoli cambiamenti nel
e lo stile di vita, per esempio l’abitudine all’esercizio fisico, corso del tempo, una microevo-
sono importanti. Tra i diciannovenni dei Paesi Bassi e luzione, scrive Nature Ecology
and Evolution. Le differenze tra
quelli di Timor Leste, rispettivamente i più alti e i più bassi fossili trovati finora non erano
del mondo, ci sono circa venti centimetri di differenza. quindi dovute ad altre cause,
Negli ultimi decenni la statura è cambiata in molti paesi. I come le caratteristiche sessuali.
maggiori incrementi sono stati registrati in Cina e in Salute Secondo il Journal of
Corea del Sud. Al contrario, l’altezza degli adolescenti è Clinical Psychiatry, il senso di
rimasta uguale o si è ridotta in molti paesi dell’Africa solitudine è al culmine tra i ven-
subsahariana. Secondo gli autori dello studio, è tenni ed è ai minimi tra i sessan-
tenni. Un altro picco si presenta
importante garantire una buona alimentazione e uno stile intorno ai 45 anni. La capacità
di vita sano ai ragazzi e alle ragazze per tutta la fase della di provare compassione riduce
crescita, e non solo nei primi anni di vita. ◆ la solitudine a tutte le età. L’in-
dagine è stata svolta online su
persone tra i 20 e i 69 anni negli
NASA/JPL/UNIVERSITY OF ARIZONA
Stati Uniti.
CORONAVIRUS
Le attività
più rischiose
Uno studio condotto negli Stati
Uniti ha cercato d’individuare
le attività in cui è più probabile
prendere il sars-cov-2. Per farlo
ha usato i dati dei telefoni cellu-
lari e modelli di diffusione del
ASTRONOMIA virus. I ristoranti con servizio al
tavolo sembrano essere tra i po-
Europa brilla nel buio sti più a rischio. I quartieri pove-
Europa, la luna di Giove, probabilmente brilla nell’oscurità. Secondo ri delle città presentano un ri-
Nature Astronomy, il ghiaccio che ricopre la sua superficie (nella schio maggiore, in parte perché
foto) potrebbe emanare una luce verde. In un esperimento in labora- gli abitanti lavorano meno da
torio alcuni ricercatori hanno simulato la composizione del ghiaccio remoto e in parte perché fre-
e le condizioni a cui è esposto, come la radiazione proveniente dal quentano negozi più affollati.
pianeta, che è dotato di un forte campo magnetico. Hanno così sco- Lo studio, pubblicato su Natu-
perto che il ghiaccio sarebbe in grado di diventare luminescente. re, non ha considerato bambini,
Una sonda potrebbe verificare l’effettiva esistenza del fenomeno. anziani e detenuti.
 falacosagiusta.org

Www.allascopeRtadelMateRbi.it
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 Il diario della Terra
ANTONIO BRONIC (REUTERS/CONTRASTO)

Il nostro clima
Riforma
alimentare
◆ Anche se rinunciassimo a
usare i combustibili fossili per
produrre elettricità, per i tra-
sporti e per l’industria, il pia-
neta continuerebbe a scaldar-
si. Il problema è la produzione
agroalimentare. Se nei prossi-
mi anni continueremo a pro-
durre come abbiamo fatto fi-
nora, sarà difficile raggiunge-
re l’obiettivo dell’accordo di
Parigi di limitare il riscalda-
mento del pianeta a 1,5-2 gradi
Pesci Se ben gestite, le risorse ittiche potrebbero aiutare l’umanità a superare un ipotetico inverno rispetto ai livelli preindustria-
nucleare. Molti modelli hanno cercato di prevedere le conseguenze di un conflitto nucleare sulla li. Il settore agroalimentare è
produzione agricola. L’immissione di particelle radioattive nell’atmosfera, il conseguente oscura- infatti responsabile di circa il
mento del cielo e l’abbassamento delle temperature farebbero crollare la produzione alimentare 30 per cento delle emissioni di
globale. Secondo Pnas, ci sarebbero conseguenze negative anche per la vita negli oceani. Tuttavia, gas serra, tra cui anidride car-
la pesca potrebbe compensare, almeno in parte, la perdita dei raccolti. Le previsioni sono condizio- bonica, metano e ossidi di
nate dallo stato delle risorse ittiche: più sono usate in modo sostenibile, più potrebbero costituire azoto. “Il fallimento sarebbe
una riserva alimentare in caso di emergenza. Nella foto: Pola, Croazia inevitabile anche se riuscissi-
mo magicamente a bloccare
tutte le altre fonti di emissio-
Radar precedenza l’uragano aveva
causato 250 tra vittime e di-
gravi rischi per gli ecosistemi
locali e per la biodiversità.
ni”, spiega Michael Clark,
dell’università di Oxford, in-
Un iceberg spersi in America centrale e in
Messico. ◆ La tempesta tropi- Epidemie Il ministero dell’a-
tervistato da New Scientist.
Secondo uno studio pub-
in rotta cale Atsani ha sfiorato la costa
nordorientale delle Filippine,
gricoltura dei Paesi Bassi ha
annunciato l’abbattimento di
blicato su Science, ridurre le
emissioni del settore agroali-
di collisione mentre la tempesta tropicale 215mila polli dopo che alcuni mentare è fondamentale per il
Odalys si è formata a ovest del casi di influenza aviaria sono pianeta. I ricercatori hanno
Messico. stati rilevati in un allevamento identificato cinque cose da fa-
Iceberg L’iceberg più grande a Puiflijk, nel sud del paese. re al più presto. Primo, incen-
del mondo, chiamato A68, è Incendi Due persone sono tivare l’alimentazione vegana
in rotta di collisione con l’isola morte negli incendi che si so- Lupi Il governo statunitense o quasi, con pochi alimenti di
della Georgia del Sud, un ter- no sviluppati vicino a Tipasa, ha annunciato l’esclusione del origine animale. Anche per-
ritorio d’oltremare britannico nel nord dell’Algeria. Secondo lupo grigio dalla lista delle ché con la crescita dei redditi
nell’oceano Pacifico meridio- le autorità, i roghi sono di ori- specie protette a livello fede- nei paesi poveri aumentano
nale. Se colpisse l’isola, po- gine dolosa. rale. Si trovava nella lista dal anche le persone che mangia-
trebbe ostruire le rotte di fo- 1978, quando la popolazione no carne. Secondo, suggerire
raggiamento della fauna Alluvioni Secondo il Pro- era scesa a meno di mille un limite al consumo di calo-
dell’isola, in particolare pin- gramma alimentare mondia- esemplari. rie pro capite. Terzo, aumen-
guini e foche. L’iceberg, che si le, le alluvioni che si sono ve- tare le rese agricole. Quarto,
è staccato dalla penisola An- rificate a partire da luglio in ridurre gli sprechi alimentari,
tartica nel 2017, ha dimensio- Congo hanno colpito almeno e quinto, aumentare l’efficien-
ni simili a quelle dell’isola. 83mila persone. za agricola, per esempio usan-
do meglio i fertilizzanti. “Più
Cicloni L’uragano Eta ha rag- Lagune Otto lagune su dieci aspettiamo, più cambiamenti
WADE TREGASKIS

giunto la Florida, nel sudest lungo la costa mediterranea dovremo introdurre e più sarà
degli Stati Uniti, causando al- della Francia sono fortemente difficile raggiungere l’obietti-
luvioni e blackout elettrici. In contaminate dai pesticidi, con vo”, conclude Clark.

112 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

 Il pianeta visto dallo spazio 09.10.2020
Si avvicina l’inverno sui monti Džugdžur, in Russia

Nord
5 km
EARTHOBSERVATORY/NASA

◆ Quest’immagine dai colori
naturali, scattata dal satellite
Landsat 8 della Nasa il 9 otto-
bre, mostra i monti Džugdžur,
nell’estremo oriente russo,
quando il primo freddo autun-
nale ha cominciato a lasciare
tracce sul paesaggio. A settem-
bre le valli avevano tonalità ac-
cese di giallo e arancione, dal
colore delle foglie di betulle,
larici e altri alberi. Ma già ai
primi di ottobre, con la caduta
delle foglie, l’area aveva assun-
to un colore marrone. Le fore-
ste di abeti e pini ad altitudini
maggiori sono invece domina-
te dal verde, colore che man-
tengono per tutto l’anno.
A causa del forte vento che
spazza la regione in inverno, le
vette più alte ospitano solo una
scarna vegetazione alpina. Già
a dicembre le temperature
massime sono di appena tren-
ta gradi sottozero e la luce so-
lare arriva solo sei ore al giorno
(a ottobre le ore di luce sono
dieci). Nella foto, che è stata
scattata quando il sole era bas-
so sull’orizzonte, le ombre si
allungano dalle cime delle
La catena montuosa si
estende per settecento
chilometri, parallelamente
al mare di Ochotsk. Le
macchie blu sono zone
d’ombra in cui la neve
riflette il blu del cielo.
◆ Dai monti partono alcuni fiumi
montagne. Le macchie blu so-
no aree in cui le ombre rico-
prono la prima neve della sta-
gione. In assenza di luce solare
diretta, la neve riflette il blu del
cielo.
La catena montuosa si
estende per settecento chilo-
metri, parallelamente al mare
di Ochotsk, e la vetta più alta è
il monte Topko (1.906 metri).
che sfociano nel mare di
Ochotsk, a sudest, e altri più
lunghi che raggiungono il mar
glaciale Artico, a nord.–Nasa

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 113

 Economia e lavoro
Hangzhou, Cina
QILAI SHEN (BLOOMBERG/GETTY)
CINA
Pechino mette un freno
alla tecnofinanza
J. Kynge, H. Sender e S. Yu, Financial Times, Regno Unito
Doveva essere il debutto in
borsa più ricco della storia. Ma le
autorità hanno fermato l’azienda
finanziaria Ant, facendo venire
alla luce un duro scontro tra lo
stato cinese e l’economia privata
Jack Ma, il fondatore del colos-
A so cinese del commercio onli-
ne Alibaba, piace sognare in
grande. Quando nel 2004 la
sua azienda preparava il lancio di Alipay –
all’epoca un goffo sistema di pagamenti
online – disse ai colleghi che “un giorno
sarebbe potuta diventare la più grande
banca della Cina”. All’inizio di novembre
114 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
quel sogno stava per diventare realtà. Poi
però Pechino ha sospeso all’ultimo mo-
mento la quotazione in borsa della Ant,
un’azienda finanziaria che si è sviluppata
intorno ad Alipay. Gli investitori avevano
attribuito alla Ant un valore di almeno 316
miliardi di dollari, nettamente superiore a
quello delle maggiori banche cinesi.
La sospensione di un collocamento in
borsa che avrebbe fruttato 37 miliardi di
dollari – il più grande della storia – appare
come un autogol per la Cina. Il debutto
della Ant a Hong Kong e Shanghai doveva
essere il coronamento di un campione na-
zionale della tecnologia finanziaria e
avrebbe dimostrato che la Cina non ha più
bisogno dei mercati statunitensi per fi-
nanziare le sue aziende globali. L’opera-
zione avrebbe avuto anche un risvolto ge-
opolitico, rafforzando l’immagine della
Cina come superpotenza tecnologica che
strappa l’iniziativa agli Stati Uniti. Il 2 no-
vembre, però, Ma e alcuni alti dirigenti
sono stati convocati dalla banca centrale
cinese e da altre tre autorità di controllo
per una lavata di testa. Secondo gli esper-
ti, Pechino ha fatto naufragare il colloca-
mento in borsa soprattutto sulla base di
considerazioni di potere. Jack Ma sarà an-
che uno dei cinesi più ricchi, hanno spie-
gato, ma le pungenti critiche rivolte a otto-
bre al governo in un discorso pubblico so-
no state ritenute inaccettabili. “Il partito
comunista sta reagendo. Non permette
agli imprenditori di uscire dal seminato”,
afferma Duncan Clark, esperto del settore
internet cinese. Le accuse rivolte a Ma e il
contesto in cui sono state formulate dico-
no molto della natura di un regime sempre
più autoritario e della sua determinazione
a sostenere il sistema finanziario di fronte
alla crescente rivalità con gli Stati Uniti. In
un discorso tenuto il 24 ottobre Ma ha ac-
cusato le grandi banche cinesi, la maggior
parte delle quali è pubblica, di avere una
“mentalità da banco dei pegni” che ri-
chiede garanzie e assicurazioni per fare
credito. Ha affermato che la seconda eco-
nomia mondiale ha bisogno di aziende
nuove e coraggiose che possano fare cre-
dito a chi è a corto di garanzie, aggiungen-
do che le aziende innovative spesso so-
no snobbate dai gruppi finanziari cinesi.
In quel momento pochi avevano capito
che Ma era in trattative con le autorità sul-
le regole con cui Pechino intendeva imbri-
gliare il settore della tecnofinanza in piena
esplosione, suggeriscono diverse persone
bene informate dei fatti.
Un punto controverso riguarda la
quantità di capitale che le aziende della
tecnofinanza devono iscrivere a bilancio
come garanzia dei prestiti che concedono.
Secondo Oliver Rui, docente alla China
Europe international business school, pri-
ma alla Ant sarebbe bastato un capitale di
tre miliardi di yuan (circa 450 milioni di
dollari) per concedere prestiti pari a 300
miliardi di yuan. In base alle nuove regole,
invece, le aziende come la Ant dovranno
finanziare direttamente almeno il 30 per
cento dei prestiti, non più il 2 per cento.
“Per la Ant questo significa che deve tro-
vare più o meno altri 20 miliardi di dollari
in riserve di capitale per sostenere il suo
attuale portafoglio di prestiti”, spiega un
finanziere cinese che ha chiesto di restare
anonimo. “Se pensiamo che il colloca-
mento di parte del capitale sociale avreb-
be permesso di raccogliere circa 37 miliar-
di di dollari, si capisce che i soldi in ballo
sono davvero tanti. Non c’è da stupirsi che
Ma fosse così agitato”.
La questione è cruciale per la sosteni-
bilità della Ant, un’azienda che ha scon-
volto un sistema finanziario dominato
dalle banche di stato. La Ant è nata come
azienda specializzata nei pagamenti, ma
negli ultimi anni ha esteso la sua attività a
molti altri segmenti redditizi del settore
finanziario, in passato dominati da ban-
che pubbliche come la Icbc e la China
Construction Bank. La maggior parte del-
le sue entrate arriva dal credito: ha con-
cesso 1.800 miliardi di yuan (272 miliardi
di dollari) in piccoli prestiti a 500 milioni
di clienti. La Ant offre a chiunque abbia un
cellulare un modo facile per pagare e inve-
stire i risparmi senza rivolgersi a una ban-
ca tradizionale. Domina il settore dei pa-
gamenti via cellulare in Cina grazie ad
Alipay, che ogni mese connette più di 700
milioni di utenti con più di 80 milioni di
commercianti. Nell’ultimo anno ha gesti-
to pagamenti per 17mila miliardi di dolla-
ri, circa 24 volte il volume registrato da
PayPal.
Tuttavia la questione delle regole non
basta da sola a spiegare la sospensione del
collocamento in borsa. In casi normali,
affermano i banchieri cinesi, le autorità si
sarebbero consultate con le principali
aziende del settore e, una volta raggiunto
un consenso, avrebbero annunciato le
nuove regole. In questo modo si sarebbero
ridotte al minimo le ripercussioni sui mer-
cati. L’intervento di Ma ha cambiato tutto.
“Il suo discorso suggerisce una sfida aper-
ta alle autorità di controllo, una cosa asso-
lutamente inaccettabile”, afferma un diri-
gente di un’importante banca pubblica
cinese. “Questo ha spinto le autorità ad
annunciare subito le nuove regole. La lo-
gica di Pechino è ‘se non ti capisco e non ti
controllo, non ti permetto di crescere’”.
Secondo Chen Zhiwu, professore di fi-
La logica del governo è
se non ti capisco e non
ti controllo, non ti
permetto di crescere
nanza all’università di Hong Kong, “le
autorità di controllo avevano approvato il
collocamento prima del discorso di Jack
Ma. La necessità di mettere ordine nella
tecnofinanza non era una questione prio-
ritaria per le autorità. Dopo quel discorso,
però, tutto è cambiato. L’agenzia di stam-
pa Xinhua ha attaccato apertamente l’im-
prenditore”.
Le autorità di vigilanza hanno espresso
preoccupazioni anche per il controllo che
la Ant esercita sui dati dei clienti. Guo Wu-
ping, alto funzionario della commissione
sulle banche e le assicurazioni della Cina,
ha dichiarato che “le aziende di tecnolo-
gia finanziaria abusano della loro posizio-
ne dominante”, sottolineando che do-
vrebbero usare i dati a vantaggio delle
persone, non per fare solo i loro interessi.
Il 4 novembre la linea ufficiale cinese
era che la sospensione del collocamento
era stata una misura necessaria. Wan
Wenbin, portavoce del ministro degli
esteri cinese, ha detto che bisognava “ga-
rantire la stabilità dei mercati azionari e
proteggere gli interessi degli investitori”.
Ma cosa succederà ora? Diversi esperti ri-
tengono improbabile che il collocamento
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
sarà annullato, tenuto conto del valore
dell’operazione e delle aspettative che ha
generato. Lo scenario più plausibile è che
Ma e gli altri dirigenti della Ant saranno
rimessi in riga e obbligati a fare dichiara-
zioni pubbliche di pentimento. In ogni
caso potrebbero volerci mesi prima che la
Ant si adegui alle nuove regole. Quando lo
avrà fatto, trovando i soldi per rafforzare il
suo capitale, i margini di profitto potreb-
bero essersi ridotti, e a quel punto la sua
valutazione in borsa sarebbe molto diver-
sa. Secondo Brock Silvers, del fondo d’in-
vestimenti Kaiyuan Capital, “è comunque
improbabile che le prospettive dell’azien-
da vengano danneggiate in modo signifi-
cativo”.
Basso profilo
Il caso della Ant è una lezione per chi vuo-
le investire in Cina e in generale per chi
cerca di capire la natura mutevole della
superpotenza asiatica. “In questo mo-
mento se un uomo d’affari fa soldi, abbas-
sa la testa e cerca di non attirare l’attenzio-
ne, va tutto bene”, spiega Chen Zhiwu.
“Jack Ma ha alzato un po’ troppo la testa e
ne ha subìto le conseguenze”.
Quest’interpretazione dà l’idea dell’a-
ria che si respira oggi in Cina. Xi si è impe-
gnato sempre di più a rafforzare il potere
del Partito comunista, spesso a scapito del
settore privato. A novembre Pechino ha
lanciato un appello per rendere le aziende
di stato “più forti, migliori e più grandi”.
Inoltre le autorità hanno raccomandato
una migliore educazione ideologica per
chi lavora nel privato, più impegno a raf-
forzare il partito nelle aziende private e
una maggiore partecipazione dei privati
alle strategie nazionali. “Il messaggio è
chiaro”, dicono Anna Holzmann e Caroli-
ne Meinhardt, analiste del centro studi
Merics. “Nella Cina di Xi il partito ha la
precedenza su tutto”.
Si preannuncia uno scontro culturale
che non promette niente di buono per im-
prenditori come Jack Ma o aziende come
la Ant, che scuotono l’ordine economico.
“Questo collocamento era pieno di mes-
saggi simbolici”, sostiene Jeffrey Towson,
professore della Peking university Guan-
ghua school of management. “Doveva
essere il debutto in borsa più ricco del
mondo. L’azienda sarebbe stata quotata
solo in Cina, era molto innovativa e senza
paragoni in occidente. Eppure è stata fer-
mata a pochi giorni dal suo lancio”. u gim
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116 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

 Economia e lavoro
TURCHIA REGNO UNITO UNIONE EUROPEA

Le dimissioni I sussidi Amazon sotto accusa

non bastano
del genero
I sussidi ai disoccupati e le
Manchester, Regno Unito
misure per la ripresa eco-
nomica non hanno impedi-
8 novembre si è dimesso a sor-

L’ presa Berat Albayrak (nella fo-

to), ministro delle finanze della
Turchia e genero del presiden-
te Recep Tayyip Erdoğan, scrive Die
Tageszeitung. “In un post su Insta-
to l’elevato numero di li-
cenziamenti registrato nel
Regno Unito prima dell’ar-
rivo di nuove e più dure re-
strizioni per fermare la
pandemia di covid-19. “Se-

PAUL ELLIS (AFP/GETTY)

gram, Albayrak ha dichiarato che la sua condo l’Ufficio di statistica
decisione è dovuta a motivi di salute. Ma nazionale, tra giugno e set-
la vera ragione potrebbe essere il costan- tembre, un periodo in cui i
te peggioramento della situazione eco- sussidi pubblici sono diven-
nomica del paese. La lira turca continua a tati meno generosi, hanno
svalutarsi rovinosamente (oggi per avere perso il lavoro 314mila per- Il 10 novembre la Commissione europea ha
un euro ci vogliono dieci lire turche, qual- sone”, scrive il Guardian.
accusato formalmente Amazon di “abusare della
che anno fa ne bastavano tre), mentre il Tra il secondo e il terzo tri-
mestre del 2020 il tasso di
sua posizione dominante nel settore del
tasso d’inflazione è stabilmente alto (in- commercio online al dettaglio per ottenere un
torno al 12 per cento). Da tempo gli inve- disoccupazione nel Regno
Unito è passato dal 4,1 al vantaggio sleale sulla concorrenza”, scrive il
stitori stranieri hanno voltato le spalle ad
4,8 per cento. “I più colpiti Financial Times. Secondo la commissaria
Albayrak”. Poco prima delle dimissioni
sono i giovani, tra i quali il europea alla concorrenza Margrethe Vestager, per
del ministro delle finanze, Erdoğan aveva
tasso di disoccupazione su- rafforzare le vendite dei prodotti distribuiti con il
licenziato senza indicare un motivo pre-
pera di tre volte la media
ciso il presidente della banca centrale marchio Amazon, il colosso statunitense ha usato i
nazionale”.
turca Murat Uysal, che è stato subito so- dati riservati (per esempio, quelli sulle vendite e
stituito dall’ex ministro delle finanze Na- Londra, Regno Unito sulla spedizione dei prodotti) delle aziende esterne
ci Agbal. “Le dimissioni di Albayrak”, – molte piccole e medie imprese, in Europa circa
osserva il quotidiano tedesco, “sono un 150mila – che si servono di Amazon per le loro
segno inequivocabile della disperazione vendite online. Bruxelles ha anche aperto
TOLGA AKMEN (AFP/GETTY)

del governo turco, che non sa più come un’inchiesta su un possibile trattamento di favore
salvare il paese da una probabile insol-
riservato ai venditori che usano i servizi di logistica
venza. Secondo la banca d’investimenti
dell’azienda fondata da Jeff Bezos. “In caso di
statunitense Goldman Sachs, negli ultimi
due anni la banca centrale turca ha speso condanna, Amazon rischia una multa che può
circa cento miliardi di dollari nel vano arrivare al 10 per cento del suo fatturato globale,
tentativo di fermare la svalutazione della cioè circa 19 miliardi di dollari”. In un comunicato
lira. E ora che le riserve monetarie del pa- l’azienda statunitense ha respinto le accuse. u
ese sono praticamente esaurite, l’istituto NORVEGIA
dovrebbe aumentare i tassi d’interesse Oslo non aiuta
per attirare nuovi investitori, ma Erdoğan ARABIA SAUDITA del settore privato potranno
la Norwegian Air cambiare lavoro e lasciare
si è sempre opposto”. u Più libertà
l’Arabia Saudita senza dover
Il 9 novembre il governo per gli immigrati chiedere il permesso di chi li
norvegese ha respinto la ri- ha assunti”. Le organizza-
chiesta di aiuti presentata Il 4 novembre l’Arabia Sau- zioni per i diritti civili so-
dalla Norwegian Air, da dita ha annunciato che eli- stengono da tempo che il si-
tempo in crisi e salvata gra- minerà “alcune delle clau- stema attuale espone i lavo-
zie all’intervento di investi- sole dei contratti di lavoro ratori ad abusi e sfruttamen-
MUCAHID YAPICI (AP/LAPRESSE)

tori stranieri lo scorso mag- che di fatto permettono alle ti. “Giudicano positiva la ri-
gio, scrive la Neue Zürcher aziende di controllare la vi- forma, anche se elimina so-
Zeitung. Quest’anno la ta dei dipendenti, soprat- lo una parte del sistema”. Il
compagnia aerea ha regi- tutto dei dieci milioni di im- ministero delle risorse uma-
strato una perdita di 7,9 mi- migrati presenti nel paese”, ne saudita ha precisato che
liardi di corone norvegesi scrive la Bbc. “Grazie a le nuove norme entreranno
(circa 740 milioni di euro). questa riforma i lavoratori in vigore nel marzo del 2021.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 117

 Buni War and Peas Arctic Circle Laerte
Ryan Pagelow, Stati Uniti E. Pich e J. Kunz, Germania Alex Hallatt, Nuova Zelanda Laerte, Brasile
Strisce

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

119
Gaetano Savatteri con il suo umorismo dissacrante, fatto di battute e contro-
sensi, racconta in un giallo carico di riflessioni sociali e umane il dramma
quotidiano del rapporto con il futuro, dello scontro tra generazioni che ha
sancito la rottura del patto tra padri e figli.

«Brillante, godibile, di una vitalità invidiabile, Savatteri è campione di

autoironia».
Antonio D’Orrico, LA LETTURA - CORRIERE DELLA SERA

«La strepitosa figura di Lamanna, ormai nei racconti di Savatteri coppia

fissa con Peppe Piccionello, infradito havaianas e magliette siciliane. En-
trambi ancora al centro di pagine cariche di umorismo, di beffardi ab-
bagli capaci di mettere a nudo e sorridere dei luoghi comuni su Sicilia e
siciliani».
Felice Cavallaro, CORRIERE DELLA SERA

www.sellerio.it
 L’oroscopo

Rob Brezsny
COMPITI A CASA
Qual è la cosa che non hai mai detto
al tuo migliore amico e che
sarebbe ora di dirgli?

SCORPIONE miliardi di dollari e li divide equa- ma di essere completata. Questa è

“In me convivono una bestia, un angelo e un pazzo”, mente tra le sue 32 associate. La la notizia strana. Quella buona è
squadra di Green Bay, nel Wiscon- che la torre è in piedi da più di otto
scriveva il poeta Dylan Thomas (1914-1953), dello Scor-
sin, che ha 105mila abitanti, riceve secoli ed è sopravvissuta anche a
pione, in una lettera a un amico. Non sembra una cosa
la stessa cifra della squadra di Chi- quattro forti terremoti che hanno
facile da gestire! Infatti non sempre Thomas ci riusciva, anche se cago, che ha 2,7 milioni di abitanti. colpito la zona. Come ha fatto?
a volte attingeva alla sua fonte primordiale per creare poesie inte- Nelle prossime settimane ti consi- Un’équipe di ricercatori ha stabili-
ressanti. Ti propongo le sue parole perché penso che nelle prossi- glio di seguire una linea simile. Di- to che si è salvata proprio grazie al
me settimane potrai essere una miscela acuta, sofisticata e matu- stribuisci benedizioni, attenzioni e terreno cedevole alla sua base, che
ra di una bestia, un angelo e un pazzo. Incarna la versione più favori nel modo più equo possibi- le impedisce di tremare violente-
saggia del tuo io selvaggio, Scorpione! le, senza favorire un bambino, un mente durante le scosse. Quindi la
amico, un animale domestico o cosa che la rende precaria è la
una persona cara. Cerca anche di stessa che la mantiene salda. C’è
essere un’osservatrice imparziale qualcosa di simile nella tua vita? Io
ARIETE refrenabile voglia di goderti la vita ed evita di farti accecare dai pre- penso di sì. È un buon momento
“Non sempre l’amore può per superare aspre difficoltà. Stai giudizi. Non preoccuparti: più per riconoscere questa fortuna e
agire”, diceva la scrittrice facendo affidamento sulla bellez- avanti, se lo desideri, potrai torna- imparare a usarla meglio.
Iris Murdoch. “A volte deve solo za e sull’amore per sfuggire a una re a essere faziosa. Ma nel prossi-
guardare nelle tenebre”. Per quan- situazione apparentemente senza mo futuro il tuo benessere dipen- ACQUARIO
to ne so, è proprio quello che hai speranza. Continua così! de da un’amichevole neutralità. Anche se tendi a prestare
fatto ultimamente: hai guardato più attenzione a ciò che va
nell’oscurità per amore. È una co- CANCRO BILANCIA male rispetto a ciò che va bene,
sa positiva! Hai goduto delle bene- “Mi sembra impossibile es- “Chi decide tra ‘lascia cor- nelle prossime tre settimane ti
dizioni che derivano dalla con- sere completamente se rere’ e ‘intervieni’?”, si chiedo di cambiare atteggiamen-
templazione di misteri ed enigmi. stessi”, dice il rapper Vince chiedeva la scrittrice Katherine to. Anche se pensi che il cinismo
Hai ricalibrato la tua capacità di Staples, del Cancro. Perché? Per- Mansfield, della Bilancia. Te lo di- sia segno d’intelligenza e l’ottimi-
provare amore in questi tempi in- ché andiamo continuamente oltre co perché ora ti trovi in un limbo smo un’inutile debolezza, vorrei
certi. Ma sospetto che presto sarà quello che siamo diventati, oltre i tra le due posizioni. Ma molto pre- che mettessi in discussione questa
il momento di cambiare rotta. Sei successi che abbiamo ottenuto. sto (sono sicuro che avrai una idea. In accordo con i potenziali
quasi pronto per dedicarti all’inti- Non c’è un “sé” definitivo, pieno e chiara idea sul quando) troverai il astrologici, t’invito a riflettere sul-
mità resa possibile dal tempo pas- ideale da esprimere, ma solo la no- modo di fare una mossa decisiva le parole dell’attivista Helen
sato a guardare nell’oscurità. stra identità che va continuamen- che le sintetizzi, includendo ele- Keller: “Ogni ottimista si muove
te creata. Secondo Staples, se rag- menti di entrambe. con il progresso e lo accelera,
TORO giungessimo un mitico punto in mentre ogni pessimista tiene fer-
“Non cercare di capire cosa cui capissimo esattamente chi sia- SAGITTARIO mo il mondo. La conseguenza del
vogliono sentirti dire gli al- mo e lo incarnassimo alla perfe- “Il mio motivo di speranza pessimismo nella vita di uno stato
tri, ma cerca di capire cosa hai da zione, ci annoieremmo. Abbiamo è sempre stato che la storia è la stessa che nella vita di una
dire tu”, dice la scrittrice Barbara il compito di trasformarci in nuove è più straordinaria di quanto pos- persona. Il pessimismo uccide l’i-
Kingsolver. È sempre un consiglio versioni del nostro mistero. Sem- siamo immaginare e che l’inaspet- stinto che spinge le persone a lot-
prezioso, ma ti sarà particolar- bra divertente! Penso che tutto tato si manifesta più spesso di tare contro la povertà, l’ignoranza
mente utile nelle prossime setti- questo, Cancerino, possa darti una quanto sogniamo”, dice l’attivista e la criminalità, e prosciuga le fon-
mane. Probabilmente subirai più grande forza. e scrittrice Rebecca Solnit. A mio ti di gioia del mondo”.
pressioni del solito per dire agli al- parere di astrologo, nelle prossime
tri quello che vogliono sentire, e LEONE settimane la sua speranza dovrà PESCI
forse avrai paura di deludere le lo- “Sono il mio santuario e essere anche la tua. Il futuro è più Alcuni ricercatori britannici
ro aspettative. Ma ho una buona nella vita posso rinascere aperto di quanto tu possa pensare. hanno scoperto che il 62 per
notizia per te: potrai essere fedele tutte le volte che voglio”, dice la I limiti apparenti del passato sono cento della popolazione adulta si
a te stesso senza sembrare un idio- cantautrice Lady Gaga. Ti offro almeno temporaneamente sospesi vanta di aver letto classici che in
ta o danneggiare i tuoi interessi a quest’affermazione come motto, o comunque irrilevanti. Il tuo de- realtà non ha mai letto. Perché?
lungo termine. Quindi ti conviene Leone. Secondo la mia analisi dei stino è stato depurato dai vecchi Principalmente per fare colpo su-
dire esattamente quello che pensi. presagi astrali, è un ottimo mo- condizionamenti e dall’inerzia gli altri. 1984 di George Orwell è
ILLUSTRAZIONI DI FRANCESCA GHERMANDI

mento per essere il tuo santuario. della tradizione. T’invito a una fu- oggetto del maggior numero di
internazionale.it/oroscopo

GEMELLI
“Le violette tra le monta-
gne hanno spaccato le roc-
ce”, scriveva il drammaturgo Ten-
nessee Williams. Penso che sia
una descrizione poetica ma esatta
dell’impresa a cui ti sei dedicato
ultimamente, Gemelli. Stai spac-
cando con grazia ostacoli duri co-
me rocce. Stai sfruttando la tua ir-
T’invito a rinascere almeno due
volte entro la fine di novembre.
Quale potrebbe essere il primo
passo?
VERGINE
La National football league
(Nfl), la lega statunitense di
football americano, è una gigante-
sca impresa socialista. Guadagna
ga per la libertà, verso il magnifico
ignoto.
CAPRICORNO
La torre di Pisa è inclinata
perché il terreno su cui sor-
ge tende a cedere da un lato. Di
conseguenza quella grande strut-
tura in marmo e pietra calcarea ha
cominciato a inclinarsi ancor pri-
false affermazioni, seguito da
Guerra e pace di Lev Tolstoj, Ulisse
di James Joyce e la Bibbia. Spero
che nelle prossime settimane non
farai come queste persone. Per co-
me la vedo io, è importante che tu
sia onesto e sincero su chi sei e co-
sa fai. Forse pensi che mentire
possa portarti dei vantaggi imme-
diati, ma ti assicuro che non è così.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 121

 L’ultima
CÔTÉ, CANADA

“Forte aumento della raccolta di rifiuti ingombranti

durante la pandemia”.

BANX, REGNO UNITO

EL ROTO, SPAGNA

“Vogliamo serie tv migliori!”.

DONNELLY, THE NEW YORKER

MORLAND, REGNO UNITO

“Penso che avrei un aspetto migliore senza di te”.

Le regole Musica in streaming

1 Se oltre alle canzoni sai a memoria la pubblicità, è ora di un abbonamento premium. 2 Le playlist le
chiami compilation? Ok, boomer. 3 Non importa cosa ascolti ma come: investi su una cassa decente.
4 Su YouTube cominci dai video musicali e ti ritrovi a guardare gatti che si spaventano. 5 Rassegnati:
nel mondo di Spotify non c’è più posto per la tua colonnina porta cd. regole@internazionale.it

122 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

 natale 2020

FRANCO CARDINI ALESSANDRO VANOLI MAURIZIO BETTINI

PRAGA AUTUNNO HAI SBAGLIATO FORESTA
CAPITALE SEGRETA D’EUROPA IL TEMPO DEL RITORNO IL FURORE DELL’IDENTITÀ

Alla scoperta di Un viaggio struggente Contro i misfatti del

un fascino al quale nella stagione furore identitario, una
nessuno può resistere malinconica guida alla nostra foresta

PATRIZIO BIANCHI JOHN D.BARROW DACIA MARAINI

NELLO SPECCHIO 1 + 1 NON FA CHIARA VALENTINI
DELLA SCUOLA (SEMPRE) DUE IL CORAGGIO
Solo ripensando UNA LEZIONE DI MATEMATIVA DELLE DONNE
il sistema scolastico L’ultima riflessione A che punto
si potrà davvero del grande scienziato è arrivato il lungo
cambiare il paese appena scomparso cammino delle donne

www.mulino.it
Supplemento speciale

La vittoria
di Biden
Le prime pagine dei giornali
di tutto il mondo

Joe Biden
a Wilmington,
Stati Uniti,
il 6 novembre
2020
Supplemento speciale

Comincia l’era di Joe Biden

David Remnick
elle elezioni presidenziali del 3 no- gli attacchi giudiziari e retorici di Trump, il nuovo

N vembre era in gioco la democrazia presidente comincerà il suo mandato in un paese

degli Stati Uniti. La democrazia ha spaccato, ancora più diviso di quanto abbiano mo-
vinto, ed è stato un grande sollievo, strato le elezioni. Una nazione in cui metà della po-
ma il margine di questa vittoria non polazione non riesce a capire l’altra metà. Biden do-
dev’essere sopravvalutato. Joe Bi- vrà anche affrontare una pandemia sempre più gra-
den sarà il 46° presidente degli Stati Uniti. La sena- ve, un’economia disastrata, enormi ingiustizie raz-
trice Kamala Harris, figlia di un nero giamaicano e di ziali e una crisi climatica che milioni di persone si ri-
una donna di origini indiane, sarà la vicepresidente. fiutano di riconoscere.
Donald Trump, invece, sarà ricordato come il politi- Molti sostenitori di Biden avevano sperato in una
co più cinico ad aver mai occupato la Casa Bianca. vittoria più netta, magari con la conquista del Texas
Ha continuato a mentire fino alla fine, sostenendo di e dell’Ohio. Ma alla fine, con margini di vittoria mol-
aver vinto quando lo scrutinio era ancora in corso e to ridotti in vari stati, Biden ha dovuto accontentarsi
poi dicendo che la presidenza gli era di battere Trump. Rispetto a Hillary
stata sottratta in modo irregolare, an- Donald Trump ha Clinton, sconfitta nel 2016, l’ex vice-
che se non si è capito bene da chi. Sicu- scatenato una presidente ha conquistato il Michigan,
ramente porterà avanti la sua strampa- guerra contro le il Wisconsin e la Pennsylvania, e ha
lata causa nei tribunali e sui mezzi d’in- istituzioni portato a casa stati tradizionalmente
formazione di destra. Non ci sarebbe democratiche, ha conservatori come l’Arizona e la Geor-
da stupirsi se incitasse la gente a ribel- trasformato la gia. È un dato cruciale. I sondaggi si
larsi per lui: gli ultimi quattro anni ci presidenza in un sono rivelati inattendibili e hanno nuo-
hanno insegnato che è capace di tutto. vamente sottovalutato il sostegno di
reality show in cui
La sua conferenza stampa del 4 no- cui gode il presidente uscente. Le pre-
vembre dalla Casa Bianca è stato uno
erano consentite visioni di una grande “ondata demo-
spettacolo prevedibile e imbarazzante, accuse e prepotenze cratica” capace di travolgere l’ammini-
che ha scandalizzato anche alcuni dei strazione Trump e cancellare il ricordo
suoi alleati più vicini. In diretta televisiva, una perso- degli ultimi quattro anni si sono rivelate un’illusione.
na instabile e con impulsi autoritari ha cercato in Ma la fine dell’era Trump segna comunque un mo-
ogni modo di danneggiare uno dei sistemi democra- mento decisivo della storia moderna degli Stati Uni-
tici più antichi del mondo. “È una truffa ai danni del ti. Gli ultimi quattro anni hanno avuto conseguenze
popolo americano”, ha tuonato, “una vergogna per il tragiche. Un altro mandato di Trump avrebbe causa-
nostro paese”. “Abbiamo vinto noi”, ha dichiarato to danni irreparabili.
senza portare nessuna prova delle sue affermazioni. Durante il suo mandato Trump ha scatenato una
Come sempre, Trump era pronto a mettere a re- guerra contro le istituzioni democratiche, con politi-
pentaglio gli interessi e la stabilità del paese pur di che basate sulla crudeltà, il fanatismo e le divisioni.
soddisfare il suo ego e conservare il potere. La sera Ha trasformato la presidenza in un reality show in
del 5 novembre ha ripetuto la sua patetica esibizione: cui erano consentite accuse terribili e compiaciute
nella sala stampa della Casa Bianca ha sostenuto prepotenze di ogni tipo. Alla fine ha pagato per il mo-
(ancora una volta senza prove) di essere stato “im- do in cui ha gestito la pandemia di covid-19. Il di-
brogliato” da un “sistema corrotto”. Leggendo da un sprezzo mostrato verso medici e scienziati e il modo
foglio, ha detto che qualcuno stava “riducendo” le in cui si è opposto alle misure basilari contro la diffu-
sue percentuali man mano che lo spoglio andava sione del virus hanno portato alla morte evitabile di
avanti, vaneggiando di funzionari disonesti, di una decine di migliaia di statunitensi.
tubatura esplosa in Georgia e di “grandi cartoni” Probabilmente l’evento più emblematico della
DAVID REMNICK
usati per coprire le finestre dei seggi. Le sue parole scelleratezza di Trump è stata la cerimonia alla Casa
è un giornalista e
suonavano rabbiose e folli, e la sua voce tradiva la Bianca in cui il presidente ha annunciato la nomina
scrittore statunitense,
sconfitta. Nessun presidente degli Stati Uniti aveva della giudice Amy Coney Barrett alla corte suprema.
direttore del New
mai pronunciato un discorso così pericoloso, e i lea- A pochi giorni di distanza si è capito che quella ceri- Yorker. Questo
der del Partito repubblicano non sembravano inten- monia, in cui quasi nessuno indossava la mascherina articolo è stato
zionati a prendere le distanze. e rispettava la distanza di sicurezza, era stato un pubblicato sul New
In tutto questo Biden ha di fronte una sfida colos- evento superdiffusore. Yorker con il titolo
sale. Se nelle prossime settimane riuscirà a superare La pandemia ha anche messo in luce le differenze The Biden era begins.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 3

Supplemento speciale
caratteriali tra i due candidati alla presidenza. Per
mesi Trump non ha mostrato né empatia né parteci-
pazione. Durante i suoi comizi mostrava un atteggia-
mento tra il superficiale e l’indifferente, senza mai
riconoscere la gravità della pandemia o esprimere
sentimenti vagamente umani. “Siamo sulla buona
strada!”, ha continuato a ripetere mentre il conto del-
le vittime aumentava. Per un breve momento, quan-
do si è ammalato di covid-19, ha fatto finta di provare
un briciolo di compassione per le persone che aveva-
no perso la vita, si erano ammalate o avevano paura
del virus. Ma quel momento è durato poco.
a morte e il lutto sono invece al centro
L della vita di Biden. Quando aveva
trent’anni, nel 1972, ha perso la moglie
e la figlia in un incidente d’auto, e nel
2015 il figlio Beau, morto per un cancro
al cervello. Biden è un uomo con dei
difetti evidenti (nella sua lunga carriera al senato ha
fatto scelte discutibili e spesso usa una retorica con-
fusa e prolissa), ma nella sua attività pubblica ha
sempre dato prova di grande empatia. Questa quali-
tà potrebbe aver contato più di qualsiasi posizione
politica.
Donald Trump è incapace di accettare un trasfe-
rimento di potere ordinato, e sicuramente continue-
rà a dire che è vittima di un complotto. Se il passato è
di qualche insegnamento, possiamo scommettere
che paragonerà la sua presidenza a quella di Abra-
ham Lincoln. È difficile immaginare che Trump par-
tecipi alla cerimonia d’insediamento di Biden e si
comporti con un minimo di eleganza. Sa cosa succe-
derà nei prossimi mesi e non può sopportarlo: Biden
e sua moglie Jill si trasferiranno alla Casa Bianca,
mentre lui dovrà ritirarsi nella tenuta di Mar-a-Lago,
in Florida, dove potrebbe passare i prossimi anni a
difendersi dai creditori, dai tribunali, dall’agenzia
delle entrate e dal giudizio della storia. Forse tenterà
una nuova avventura televisiva, o addirittura si can-
diderà alle elezioni del 2024.
Ma anche se la carriera politica di Trump fosse
finita, il trumpismo non scomparirà. Nel 2016
Trump ha individuato un vuoto di potere nel Partito
repubblicano e ha rapidamente sbaragliato i candi-
dati favoriti alle primarie, da Jeb Bush e Marco Ru-
bio. Una volta diventato presidente ha preso defini-
tivamente possesso del partito, piegando al suo vole-
re chi in un primo momento gli si era opposto e allon-
tanando tutti quelli che hanno messo in dubbio la
sua autorità, il suo giudizio o la sua sanità mentale. I
leader repubblicani hanno dimostrato di essere di-
sposti a ignorare tutte le buffonate di Trump pur di
ottenere quello che volevano: nuovi giudici conser-
vatori e tasse più basse per le multinazionali e per i
ricchi.
Alla fine Trump ha perso, ma non si può dire che
gli statunitensi abbiano ripudiato in modo netto la
sua presidenza. Decine di milioni di elettori hanno
sposato le sue politiche illiberali, fanatiche e ranco-
rose, o comunque sono disposti a tollerarle per una
4 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
serie di motivi. Oggi il futuro del trumpismo è un
punto interrogativo.
Lo stesso dubbio aleggia sulla presidenza Biden.
L’ex vicepresidente ha cominciato la sua campagna
elettorale da moderato, disposto a migliorare il siste-
ma sanitario e a riportare gli Stati Uniti negli accordi
internazionali, come quello nucleare con l’Iran e
quello sul cambiamento climatico siglato a Parigi nel
2015. A differenza del suo principale avversario, Ber-
nie Sanders, non ha mai usato parole come “rivolu-
zione” e “movimento” per descrivere il suo pro-
gramma. Avendo trascorso più di quarant’anni a
Washington, Biden si è candidato presentandosi
come l’uomo del compromesso, una figura rassicu-
rante che avrebbe garantito un ritorno a una forma
indefinita di “normalità”.
Durante le primarie ha faticato a farsi strada. I
suoi avversari lo hanno criticato per alcune scelte
fatte in passato, per le gaffe e per l’età (quando entre-
rà alla Casa Bianca, Biden avrà 78 anni, più di quanti
ne aveva Ronald Reagan alla fine del suo secondo
mandato). In quella fase Biden è sembrato stanco e
senza un obiettivo chiaro. Su BuzzFeed il giornalista
Ben Smith aveva giustamente sottolineato che la
campagna elettorale di Biden “sembrava avviata
verso la catastrofe”.
Eppure dopo i risultati disastrosi nelle primarie in
Iowa, New Hampshire e Nevada, Biden è andato
avanti. Il suo messaggio politico, in sintesi, si basava
sul fatto di essere stato vicepresidente durante il
mandato di Obama e di essere il candidato con più
possibilità di sconfiggere Trump. Biden ha vinto le
primarie in South Carolina in parte grazie al soste-
gno del parlamentare afroamericano James Cly-
burn, alla sua vicinanza a Obama e al grande soste-
gno degli elettori neri. Da quel momento la sua cam-
pagna elettorale ha preso slancio. Biden ha continua-
to a scontrarsi con i rivali, soprattutto con Sanders,
ma si capiva che tutti i candidati condividevano la
stessa priorità: evitare un secondo mandato di
Trump.
L’8 aprile, dopo una serie di sconfitte, Sanders ha
sospeso la sua campagna elettorale. Definendo Bi-
den “una persona per bene”, ha dichiarato di aver
vinto il confronto sul cambiamento climatico, il sala-
rio minimo e molti altri temi. In un certo senso San-
ders aveva ragione. Anche se non ha convertito Bi-
den in un socialista, lo ha spinto a essere più ambi-
zioso. Da quel momento Biden ha capito che tornare
all’epoca di Obama non sarebbe stato sufficiente.
Gli eventi delle settimane successive hanno pla-
smato la candidatura di Biden ancora più delle pri-
marie. Dopo aver ottenuto la nomination, ha subito
dovuto affrontare due realtà: la risposta inadeguata
dell’amministrazione Trump alla pandemia e le ma-
nifestazioni organizzate in tutto il paese dal movi-
mento Black lives matter, innescate dall’omicidio di
George Floyd a Minneapolis e dal razzismo sistemi-
co. Biden ha capito che per essere all’altezza delle
sfide che si presentavano al paese avrebbe dovuto
agire con la stessa prontezza di Obama, che nel 2009
era entrato in carica durante la crisi economica. A un
certo punto l’ex vicepresidente ha cominciato a dire
che una volta alla Casa Bianca si sarebbe ispirato a
Franklin Delano Roosevelt, il presidente che negli
anni trenta portò il paese fuori dalla crisi economica
e sociale.
Alla fine di ottobre Biden ha parlato da Warm
Springs, la città della Georgia dove Roosevelt si tra-
sferiva quando doveva sottoporsi alle cure per la po-
liomielite. In quell’occasione ha messo l’accento
sulla necessità di guarire le ferite del paese: “Vivia-
mo una serie di crisi dolorose di portata storica: un
virus pericoloso, le difficoltà economiche e le discri-
minazioni razziali. Una sola di queste crisi sarebbe
stata sufficiente a scuotere la nazione”. Ha promes-
so, in un certo senso, di andare oltre il suo istinto
centrista, promettendo di costruire un’ampia coali-
zione e di agire con compassione e determinazione
per gestire l’emergenza sanitaria, la crisi economica
e gli effetti catastrofici del cambiamento climatico.
“Dio e la storia ci hanno portato a questo momento e
a questa missione. La Bibbia ci dice che esiste un
tempo per distruggere e uno per costruire. Questo è
il momento di costruire, di guarire”.
iden avrà successo se saprà mantene-
B re quella promessa. Il suo destino po-
litico e quello degli Stati Uniti dipen-
dono dalla sua capacità di unire un
paese radicalmente diviso e contem-
poraneamente di affrontare quelle
crisi con l’ambizione di Roosevelt. Di sicuro il senato
non gli renderà la vita facile. Biden incontrerà la stes-
sa resistenza politica e ideologica che ha dovuto af-
frontare Obama.
Dovrà risanare le istituzioni e riaffermare i valori
democratici e liberali. Le agenzie d’intelligence sta-
tunitensi hanno confermato che durante la campa-
gna elettorale del 2016 il presidente russo Vladimir
Putin ha cercato di favorire Trump, spinto da un’an-
tipatia di lunga data per Hillary Clinton. Gli storici e
gli esperti di spionaggio informatico continueranno
a discutere sulla portata e gli effetti di questa inge-
renza, ma non è difficile capire perché Putin preferis-
se vedere Trump alla Casa Bianca. Il presidente rus-
so sperava di liberarsi dell’ingerenza degli Stati Uni-
ti in Ucraina e da quella della Nato negli stati baltici e
in Europa centrale e orientale. Finché gli Stati Uniti
fossero rimasti impantanati in un conflitto interno e
il presidente avesse rotto le alleanze internazionali
nate dopo la seconda guerra mondiale, Putin sareb-
be stato contento. Il Cremlino considera ipocrita la
pretesa di Washington di avere un’autorità morale
sul palcoscenico mondiale, soprattutto dopo le ulti-
me avventure militari di Washington in Medio
Oriente. “L’idea liberale non ha più senso”, ha di-
chiarato nel 2019 Putin al Financial Times. La vitto-
ria di Trump sembrava una conferma delle idee del
presidente russo.
La pandemia ha mostrato i costi umani pagati da-
gli stati che non garantiscono ai loro cittadini una
rete di sicurezza sociale e un accesso universale alle
cure sanitarie. Ma anche quanto è importante avere
dei leader competenti. Angela Merkel in Germania e
Jacinda Ardern in Nuova Zelanda sono state un
esempio per il modo in cui hanno comunicato con la
popolazione e hanno agito con fermezza per conte-
nere il virus, affidandosi alle prove scientifiche e a
valutazioni razionali. Il comportamento di Trump,
invece, ha ricordato il negazionismo e lo stile dispo-
tico del presidente brasiliano Jair Bolsonaro.
Per ricostruire la fiducia nel processo democrati-
co, Biden dovrà fare in modo che i cittadini tornino a
fidarsi del governo. Dovrà dare spazio agli scienziati
e agli esperti dei centri per il controllo e la prevenzio-
ne delle malattie, allontanare i funzionari inaffidabi-
li che lavorano nel dipartimento di giustizia e i lobbi-
sti dell’industria del petrolio che compromettono gli
sforzi sui temi ambientali.
Trump si è scagliato molte volte contro le persone
più competenti, come l’epidemiologo Anthony Fau-
ci, minacciando di licenziarle. Ha inveito contro lo
“stato profondo”. Ha cancellato una serie di regola-
menti e ostacolato il lavoro dei funzionari pubblici.
In questo senso è incoraggiante che Biden abbia pro-
messo di “mettere fine al teatrino politico e alla di-
sinformazione deliberata” fin dal suo primo giorno
da presidente, “mettendo al centro” della sua ammi-
nistrazione “gli scienziati e gli esperti di salute pub-
blica”.
Il nuovo presidente dovrà far capire agli statuni-
tensi che la competenza è essenziale in tutti gli am-
biti dell’attività di governo, dai tribunali alla sanità,
dalle scienze ambientali alla diplomazia, dalla dife-
sa all’economia. Infine, per risanare la democrazia
statunitense dovrà avviare una riforma del sistema
elettorale, che è obsoleto e iniquo.
La vittoria di Biden è il momento di fare un bilan-
cio. Altri quattro anni di presidenza di Trump avreb-
bero aggravato la situazione sanitaria e compromes-
so la battaglia contro la catastrofe climatica. Il presi-
dente uscente, un uomo con istinti autoritari, avreb-
be continuato a circondarsi di consulenti disposti a
eseguire ogni suo ordine, e avrebbe attaccato ancora
i mezzi d’informazione e la verità stessa.
Trump non ha mai dato l’impressione di capire la
portata del danno politico e spirituale che stava inflig-
gendo agli Stati Uniti. Anche perché non gli interessa-
va. Concepiva la presidenza come uno spettacolo in
cui lui era il protagonista e che tutti dovevano guarda-
re. Compresi nel prezzo c’erano una grande casa, un
corteo di automobili, un aereo fantastico, opportuni-
tà imprenditoriali infinite e soprattutto l’attenzione
costante di giornali, tv e internet. Alla fine della cam-
pagna elettorale, durante un comizio a Lehigh Valley,
in Pennsylvania, Trump ha osservato un autotreno
parcheggiato poco lontano. “Pensate che potrei met-
termi al volante e andare via?”, ha chiesto con un ghi-
gno. “Mi piacerebbe tanto svignarmela. Andarmene
via da qui. Ho avuto una vita incredibile. La mia vita è
stata spettacolare”. Tutto, nella sua mente, ruotava
attorno a lui. Fino alla fine. ◆ as
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 5
‫‪Al Akhbar Libano‬‬
‫‪ 24‬صفحة‬ ‫اإلثنين ‪ 9‬تشرين الثاني ‪2020‬‬
‫رأس المال‬ ‫‪ 1000‬ليرة‬ ‫العدد ‪ 4194‬السنة الخامسة عشرة‬
‫‪Lundi 9 Novembre 2020 n o 4194 15ème année‬‬
‫الوحش المالي‬
‫يواصل ضرب الصناعة‬
‫● ماهر ُ ّ‬
‫سالمة‪ ،‬محمد وهبة‬
‫«الثقة» د ّمرت‬
‫حراسها‬ ‫على يد‬
‫● مصباح رجب‬
‫إعادة إعمار وسط بيروت‪:‬‬
‫الرهان المستحيل؟‬

‫]‪[4‬‬ ‫شركات التدقيق‪ :‬شكوك حول قدرة المصارف على االستمرار‬

‫تأليف الحكومة‪ :‬المشاورات عادت إلى النقطة الصفر‬

‫ّ‬
‫باسيل لألميركيين‪ :‬حررتموني ]‪[2‬‬

‫العالم‬
‫تغيرّ‬
‫يسابق جو بايدن الزمن ليحل في منصب تاق طويال لشغله بعدما منحته االنتخابات تفوقًا على دونالد ترامب الذي رفض إعالن الهزيمة‪ ،‬وفضل الركون إلى معركةٍ قضائية صار مدركًا استحالة فوزه فيها )أ ف ب(‬
‫ّ‬

‫يا جو!‬
‫ً‬ ‫َ‬

‫[‪ 8‬ـ ‪]13‬‬

‫ّ‬

‫!‪Il mondo è cambiato, Joe‬‬

‫‪6‬‬ ‫‪Internazionale 1384 | 13 novembre 2020‬‬

Apple Daily Taiwan
A1 封面故事 二○二○年十一月八日 星期日 農曆庚子年九月二十三日 疫 情 中，最 值 得 信 賴 的 報 紙

統一扳平中信 開放國人出國旅遊
台灣大賽今決戰 陳時中：明年底較可能
相關新聞刊D1《體育》版 相關新聞刊《武漢肺炎》版

290 票 美媒：拿下290票 214 票

拜登 零 售 每 份 20 元
訂報專線：0809-090-915

當選
拜
■登今晨在推特感謝人民支持。 法新社

■川普拒絕承認敗選。
資料照片

川普拒認輸
「大選還沒結束」
【國際中心／綜合外電報導】美 但早在拜登勝出之前，川普發推文宣 只有些微差距，就較可能以郵寄選票不可 秒懂關鍵州開票戰況
稱自己「已贏得大選，贏很多」，但隨即 靠為由，拒絕承認敗選結果。正常情況 賓州（20）
國總統大選終揭曉！民主黨籍候選人
遭推特標注為不實。競選團隊持續稱賓州 下，12月14日選舉人團將投票確認正副總
拜登昨拿下賓州、內華達州，以共計 開票進度：99％-拜登勝出
的選舉不公，有舞弊狀況，已經委請律師 統是誰。
290張選舉人票跨過當選門檻。包含 團召開記者會。 拜登 49.68% 川普 49.17%
截至6日晚上開票結果，拜登已取得 若爭議拖過就職日
CNN等多家媒體都宣布拜登當選美國 內華達州（6）
7400萬票，創下美國史上最高得票紀錄， 眾院議長任臨時總統
總統，拜登也發聲明「感謝美國人 也比川普多出逾410萬票。 開票進度：88％-拜登勝出
民」、「民主深植美國人心」，但川 不過，川普顯然不願認輸，不斷暗示 道格拉斯說，若計票結果持續有爭 拜登 49.91% 川普 47.92%
不會輕易離開白宮。他6日雖未公開露面， 議，直到明年1月6日將由新選出的眾議
普竟搶先美媒發布前，發推文稱「我 卻透過推特狂嗆：「拜登不得錯誤宣稱勝 員，從選舉人票最高前3名中選出總統，並 北卡羅萊納州（15） 郵寄選票到12日截止收件
已贏得大選，贏很多」，隨後還稱 選，我一樣也能宣稱勝選。法律程序現在 由參議院選出副總統。倘若爭議拖到明年1 開票進度：99％-川普領先
才剛展開。」他再度強調，自己大選夜在 月20日就職日都還沒解決，眾議院議長、
「大選還沒結束」。
這些州的大幅領先狀態，過去幾天卻「神 即民主黨的裴洛西可按《憲法》出任臨時
拜登 48.7% 川普 50.1%
場漫長的開票過程，在台灣時間 奇消失」，「或許隨著我們的法律程序進 總統，直到拜登的資格獲得確認為止，但 喬治亞州（16）因雙方差距太小，6日宣布重新計票

這 今凌晨零時許終有突破，依據福
斯新聞報導，拜登在賓州獲得334
萬5906票，贏過川普的331萬1448票，
行，這些領先狀態將再度回歸」。另外，
他也持續將矛頭指向選舉舞弊，在未提出
事證下拋出質疑，「喬治亞州失蹤的軍人
川普也可自行宣誓連任，如此勢必引發更
多難以預測的後果。
導致這次開票「龜速」的主因是受疫
開票進度：99％-拜登領先
拜登 49.5% 川普 49.3%
20張選舉人票入袋，而拜登在內華達州也 選票在哪裡？它們怎麼了？」 情影響。全美逾1.5億張選票中，高達約 註 ■ （）內為該州選舉人票數
拿6張選舉人票，共計獲得了290張選舉人 川普揚言要以法律戰因應民主黨以 7000萬張為郵寄選票。郵寄選票處理程序 ■ 統計截至台灣時間今晨1時

票，已跨過270張選舉人票的當選門檻，將 「非法選票」舞弊「偷走大選」，但保守 繁瑣，須以儀器確認選民親筆簽名是否符

拜登擬組﹁史上最多元﹂內閣

資料來源：福斯新聞網
成為美國總統。 派媒體近日風向已轉，例如川普最愛媒 合資料庫，並須檢查郵戳日期等，在郵政
體、媒體大亨梅鐸旗下福斯新聞率先將亞 與選務人力有限條件下，計票大幅延宕。
拜登得票史上新高 利桑那州選舉人票「判給」拜登，而同集 拜登早在確定當選前，就與幕僚討論 早在開票結果出爐前，拜登早與團隊
川普怒斥「選票消失」 團大報《華爾街日報》和小報《紐約郵 如何處理武漢肺炎疫情、經濟等議題，他 加快政權交接計劃，並物色白宮辦公室與
報》也都開始呼籲川普應該有風度地下 也提早擺出總統當選人高度，藉演說弭平 聯邦機構重要職務人選，預計籌組一個美
拜登贏得賓州後，包含美國有線電視 台，以保留政治遺產。 分裂、呼籲團結，「我們不是敵人，我們 國史上最多元的內閣，首批高官名單最快
新聞網（CNN）、美國國家廣播公司 美國開國以來從未有總統連任失敗者 是美國人。我們已經沒有時間可以浪費在 本周可能出爐。
（NBC）、美聯社、英國廣播公司（BBC） 拒不下台的狀況，若川普堅稱自己當選、 黨派戰爭中。」 拜登與副手賀錦麗5日已和衛生、經
等媒體紛紛推播拜登當選美國總統。拜登 拒不下台，恐成美國史上第一遭。 濟專家進行視訊會議，盼加緊處理肆虐全
隨後也將自己推特的頭銜改為「美國總統 阿默斯特學院法律教授道格拉斯就指 美的武漢肺炎疫情，考慮撤銷部分川普已
相關新聞刊A2 發布的行政命令。
當選人」，並發推文「我將作為全美國人 出，若川普的普選票和選舉人票都大敗，
的總統，不管你有沒有投票給我。」 將很難拒絕承認連任失敗，但若選舉人票 評論刊《論壇》版 拜登私下已就上任後能快速投入執政
展開籌劃，包括討論執政團隊人選。鑒於
他先前曾透露，期待中的內閣需要納入男
拜粉熱舞 川粉帶槍 性、女性、同性戀、異性戀，中間派、非
語慶祝拜登即將勝選。

參加集會。
拜

裔、白人或亞洲人等各種多元觀點，人選
■登支持者 日在白宮附近，持標

■西根州底特律市的川粉

安排的討論將朝此方向推進。
而長期擔任拜登助手的考夫曼（Ted
Kaufman）將率領團隊，處理政權交接工
作，拜登的顧問並透露，一旦確定當選，
6 拜登首要任務是公布白宮幕僚長人選並籌
組抗疫團隊。
早前拜登已表明會在過渡期內到訪各
州，爭取在全美實施強制戴口罩。拜登團
隊也可能會像川普政府般，成立以副總統
日 帶槍
法新社

6 為首的抗疫小組，賀錦麗有望成為新小組
路透

領導人。 ■國際中心

主編：郭瑋瑋 視覺設計：許振煌

2020年11月8日 星期日 中華民國109年11月8日 農曆庚子年九月二十三日 第十八年三一三號 只售NT20元

今天印數：105,000份 h t t p s://t w.a p p l e d a i l y.c o m 11月6日印數：107,500份 實銷：96,602份
21 22 22 23 《蘋果》每日 1句
《 蘋 果 新 聞 網 》會 員 訂 閱 服 務 電 話：0 8 0 9 - 0 0 6 - 8 8 0 電 郵：c s @ n e x t d i g i t a l . c o m . t w 台北 23 台中 28 台南 28 高雄 29 太多人沉醉於過去種種，必須將過
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Too many people live too much in the past.
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投訴爆料熱線 電 話 0809-012-555 傳 真 0809-013-666 爆 料 投 訴 電 郵 news@appledaily.com.tw 商 業 廣 告 刊 登 專 線 0809-018-588 蘋 果 新 聞 網 會 員 服 務 中 心 onlineservice@appledaily.com.tw 英國前首相 麥米倫 Harold Macmillan

別人不敢報導，快向《蘋果日報》爆料；別人不敢追究，我們替你討回公道 總機：(02)6601-3456 爆料投訴電話專線：0809-012-555 傳真專線：0809-013-666 編輯部 電話：(02)6601-6995 廣告部 電話：0809-018-588 (04)3600-9922#809 (07)969-7711#811 發行部 電話：(02)6601-6789
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Secondo i giornali statunitensi Biden è stato eletto con 290 voti.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 7

Asahi Shimbun Giappone

A A
天気 ６ 9 １2 15 18 2（
1時）

朝日新聞東京本社
〒104-
8011東京都中央区築地5-
3-2電話03-
3545-
0131www.
asahi
.com

米大統領選開票状況
氏 氏
(
民主党) (
共和党)
選挙人(計538人) 残 60人 新型コロナ 主な関連ニュース
2 6 4 人(22州 首都) (23州)2 1 4 人
過半数270人
得票率
5 0 .6 1 ％ 4 7 .7 3 ％
7481
万5999票 7055
万5927
票

勝敗 確定 州 得票率
ペンシルベニア州(選挙人20人)
4 9 .6 4 ％ 4 9 .2 1 ％
予測開票率99％
ジョージア州(選挙人16人)
4 9 .4 5 ％ 4 9 .3 1 ％
予測開票率99％
ノースカロライナ州(選挙人15人)
4 8 .6 9 ％ 5 0 .0 9 ％
予測開票率99％
ネバダ州(選挙人6人)
4 9 .8 3 ％ 4 8 .0 4 ％
予測開票率87％
アラスカ州(選挙人3人)
3 3 .5 1 ％ 6 2 .1 1 ％
予測開票率50％
日本時間7
日午後1
1時現在。AP集計

©Fuji
ko-
Pro 新聞をひらいてこたえをさがしにいこう

ASA検索 検索

Vittoria sicura di Biden.

8 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

Clarín Argentina
Borensztein
Chau, Pino La caída del
kirchnerismo
Solanas murió norteamericano
a los 84 años Van der Kooy
Cineasta, político y El Gobierno
vende humo
embajador ante la
Unesco en París.
Falleció por Covid. Naishtat Recuperados
Pensar en grande, River volvió al triunfo.
También San Lorenzo.
P. 44
la receta
de Galperin P. 60

Un toque de atención para

la solución argentina de los
problemas argentinos

Domingo 8.11.2020
BUENOS AIRES, ARGENTINA - PRECIO: $ 150,00

EFE

La hora de celebrar.
Biden y Kamala Harris, tras
los discursos en Delaware.

Tema del día ● Confirmó su victoria y estará en la Casa Blanca por cuatro años.

Biden es el nuevo presidente y llamó

a cerrar la grieta de Trump en EE.UU.
Después de cinco días, la incógnita lle-
gó a su fin. Joe Biden confirmó ayer su
triunfo en Pennsilvania y Nevada. Así,
alcanzó 279 electores, nueve más de los
necesarios para convertirse en presi-
dente de EE.UU. Trump rechazó la con- las calles. Biden fue saludado por líde- Opinión
sagración de su rival e insistió con que res mundiales y anoche habló en Wil- John Carlin
seguirá su ofensiva judicial. “Gané las mington: “Es hora de sanar a EE.UU.; Marcelo Cantelmi
elecciones”, dijo en Twitter. Los simpa- los que no nos votaron no son enemi- Paula Lugones
tizantes del demócrata celebraron en gos, son estadounidenses”, culminó. P. 8 Carlos Pérez Llana

Del Editor
REFERENTE DEL PROGRESISMO CONFLICTIVO TRASPASO DEL PODER
Ricardo Kirschbaum
Kamala Harris, primera Qué sucederá si Trump
mujer vicepresidenta decide atrincherarse Acuerdo capitalista
con el FMI y vacuna
Nació en Oakland, California. Es hija de El Presidente insiste en rechazar el
inmigrantes y abogada. Fue fiscal de resultado electoral y en ir a la Justicia antiimperialista
condado y senadora por su Estado. P. 11 Final del juego. Trump, en Virginia. para denunciar el supuesto fraude. P.14 P. 3

REPÚBLICA ARGENTINA, AÑO LXXV, N° 26.915 - RECARGO ENVÍO AL INTERIOR: $ 15, 00 - URUGUAY: $ 110, 00 - PRECIOS DE LOS OPCIONALES, EN EL ÍNDICE DE LA PÁGINA 74.

Biden è il nuovo presidente e ha invitato a riparare la spaccatura creata da Trump negli Stati Uniti.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 9

Folha de S.Paulo Brasile
ANO 100 ┆ Nº 33.457
BIDEN DERROTA TRUMP
E FREIA ONDA POPULISTA
* DEMOCRATA VENCE NA PENSILVÂNIA E CHEGA A RECORDE NACIONAL DE VOTOS * KAMALA
HARRIS É 1ª VICE MULHER E NEGRA * REPUBLICANO, SEM APRESENTAR PROVAS, FALA EM FRAUDE
Antes da vitória na eleição, Joe Biden discursa em Wilmington (Delaware), em foto de sexta
Bolsonaro não felicita
de maneira pública o
vitorioso democrata p. 9
Tedioso, Biden promete
uma temporada de paz
na Casa Branca p. 12
Esquerda brasileira se
engana sobre eleito, diz
Glenn Greenwald p. 13
Opinião
Yascha Mounk
Após ascensão do
centrismo, rival tentará
trazer à tona o pior do
eleitor americano p. 3
EDITORIAL A2
Já vai tarde
Foramtantasasinvestidas
de Trump contra os pila-
res da civilização que a re-
ação despertada transfor-
mou-o num dos raros de-
tentoresdo cargo nos EUA
a quem foi negada a reelei-
ção.Suaderrocadacarrega
lições para Bolsonaro.
AUDIÊNCIA/MÊS
PÁGINAS VISTAS 176.292.687
VISITANTES ÚNICOS 34.419.037
ISSN 1414-5723
33457
9 771414 572018
Biden sconfigge Trump e frena l’onda populista.
10 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
Moro e Huck cogitam se unir para
concorrer à Presidência em 2022
Dois dos principais nomes
docentronapolítica,oapre-
sentador Luciano Huck e o
ex-ministro Sergio Moro ini-
ciaram conversas para for-
mar uma aliança na eleição
presidencial de 2022.
Umencontroentreosdois
ocorreu no apartamento de
Moro, em Curitiba, em 30
de outubro, quando acerta-
ramaintençãodeseunirem
uma espécie de terceira via.
Justiça há mais de 1 ano
discute se ministro vira
réu por laranjas Poder A6
UM JORNAL A SERVIÇO DA DEMOCRACIA
DOMINGO, 8 DE NOVEMBRO DE 2020
#UseAmarelo pela Democracia
Erin Schaff/New York Times
Como foi uma primeira
conversa, não se decidiu
quem seria o cabeça de cha-
pa de uma eventual campa-
nha. Essa é uma discussão,
avaliaram ambos, para ser
feitaaolongodoanode2021.
O convite para o encon-
tro partiu de Moro. Huck
chegou à residência do ex-
juiz da Lava Jato por volta
das 12h. Almoçaram e con-
versaram até antes das 15h.
Hoje adversário, Covas
fez do Procon feudo de
Russomanno Poder A10
Nós conseguimos.
Nós conseguimos,
Joe. Você será
o próximo
presidente dos
Estados Unidos
Kamala Harris
vice-presidente eleita
dos EUA
Kamala Harris
conversa com Biden
Kamala Harris on Twitter
Segundo a Folha apurou,
ambos concordaram que há
espaçoparaaconstruçãode
uma candidatura que des-
crevem como racional, não
atrelada nem à direita liga-
da a Jair Bolsonaro nem à
esquerda que orbita em tor-
no de Ciro Gomes e de Lula.
Já existem candidaturas
neste campo, a principal de-
las a do governador de São
Paulo, João Doria. Poder A4
Congresso acumula 64
projetos sobre trabalho
de aplicativos Mercado A14
R$ 7,00
Em uma disputa histórica, Joseph Robinette Biden
Jr. venceu a eleição dos Estados Unidos ontem, 50
anos após ter tomado posse pela primeira vez em
um cargo político, informa Marina Dias. Será o 46º
presidente americano, derrotando Donald Trump
em meio a uma pandemia que já matou mais de
230 mil pessoas nos EUA e mergulhou o país na crise.
Em novembro de 1970, o democrata assumiu uma
cadeira no conselho do condado de New Castle, em
Delaware, espécie de Câmara de Vereadores. Meio
século depois, ganha a corrida à Casa Branca co-
mo o presidente mais velho a iniciar um mandato
—Biden terá 78 anos no dia da posse, 20 de janeiro.
A vitória veio com o resultado na Pensilvânia.
Bidenjátemamaiorvotaçãonacionaldahistória(74,5
milhões), e Trump, a segunda (70,4 milhões). Desde
1992 um presidente em exercício não perdia a elei-
ção, mas a conduta errática do republicano na pan-
demia custou a renovação de seu mandato. Sem pro-
vas, ele acusa a existência de fraude no pleito. Devido
ao coronavírus, quase 100 milhões votaram de forma
antecipada, dois terços deles por correspondência.
Uma das conquistas do mandato de Trump, a
redução do desemprego a patamares historica-
mente baixos, foi desfeita pela crise econômica.
Contam-se hoje 11,1 milhões sem trabalho no país.
O vice de Barack Obama dá fim a uma das presi-
dências mais polêmicas daquela república. Trump
governou em constante campanha, incitou a pola-
rização e disseminou falsidades nas redes sociais.
Na companhia da vice Kamala Harris, negra e pri-
meira mulher a chegar ao posto, Biden expele do
governo americano a onda populista de direita que
se espalhou pelo mundo e chegou ao Brasil. Mundo
Análise Fernando Canzian
Novo ocupante da Casa Branca reaviva expectativa de freio
em aumento da desigualdade que tem marcado o país p. 8
Análise Patrícia Campos Mello
Teoria conspiratória da fraude eleitoral deve manter base
trumpista mobilizada mesmo após derrota no pleito p. 7
Análise Igor Gielow
Devoção de Bolsonaro a Trump vai cobrar um preço sob
novo cenário, e o ponto mais nevrálgico é o ambiente p. 10
Opinião Opinião
Juliana Borges Lúcia Guimarães
Kamala explicita o Emaranhado de
quanto mulheres negras encrencas que paira
são o mais poderoso sobre republicano não
grupo da sigla p. 14 tem similar nos EUA p. 7
Cai adesão a
Audi e Estúdio
vacina e a sua
imposição
Folha apresentam:
feel the
em 4 capitais
future
Apesar de ainda ser majo-
ritária,adesãoàvacinação
caiu 7 pontos em São Pau-
lo, Belo Horizonte e Rio de O Futuro da
Janeiro e 10 pontos no Re- Comida com o
cife em um mês, mostra
chef Alex Atala,
pesquisa Datafolha. A ta-
xa dos favoráveis à impo- escute o
sição da imunização tam- terceiro episódio
bém teve queda nas qua- do podcast
tro cidades. Em São Paulo,
foi de 72% para 58% após o
presidente Jair Bolsonaro
e o governador João Doria
trocarem farpas públicas
sobre o assunto. Saúde B1
Frankfurter Allgemeine Germania
8 . NOVEMBER 202 0 NR. 45 D 2 D 5 6 11 2 4 , 50 E URO

H E R AU S G E G E B E N VO N G E R A L D B R AU N B E RG E R , J Ü RG E N K AU B E , C A R S T E N K NO P, B E R T H O L D KO H L E R

SCHÖNE ABFALLPRODUKTE ZEIT FÜR BRETTSPIELE GOLDFISCHE FRAU IM POP

Nicht nur bei Ikea: Möbel Fünf Tipps für den Erst Privileg des Kaisers, dann Judith Holofernes über
aus Recyclingmaterial liegen Corona-Herbst zu Hause. Massenware – und nicht die Rollenmuster einer
im Trend. Wohnen Geld & Mehr nur Glücksbringer. Wissenschaft Männerbranche. Feuilleton

Joe Biden am Freitag in seiner Heimatstadt Wilmington, Delaware Foto AP

Joe Biden zum Wahlsieger erklärt

Trump: Es ist noch lange nicht vorbei. Amerikanische Medien sehen keine rechnerische Möglichkeit mehr für einen Sieg Trumps
Nach tagelangen Auszählungen ist der de-
mokratische Kandidat Joe Biden von ame-
rikanischen Medien am Samstag zum Sie-
ger der Präsidentenwahl 2020 erklärt wor-
den. In ihren Prognosen sahen sie keine
rechnerische Möglichkeit mehr für einen
Sieg von Amtsinhaber Donald Trump.
Dieser wollte seine Niederlage nicht aner-
kennen. „Die simple Tatsache lautet: Die-
se Wahl ist noch lange nicht vorbei“, er-
klärte er. Biden teilte auf Twitter mit,
dass er ein Präsident für alle Amerikaner
sein wolle. In Washington, New York
und Philadelphia jubelten Menschen auf
den Straßen. In Harrisburg, der Haupt-
stadt von Pennsylvania, protestierten hin-
gegen verärgerte Trump-Anhänger.
Die Auszählung ist im Bundesstaat
Pennsylvania so weit fortgeschritten, dass
Trump die Wahl dort nach den Progno-
sen von CNN, Fox News, „New York Ti-
mes“ und Associated Press sicher verlo-
ren hat. Auch in Nevada wurde Biden
zum Sieger erklärt. Damit gilt die Wahl
als entschieden. Biden würde selbst dann
noch Präsident, wenn er die Bundesstaa-
ten Arizona und Georgia verliert. In die-
sen Bundesstaaten führte er, Stand Sams-
tagabend, aber ebenfalls.
Bundespräsident Frank-Walter Stein-
meier und Bundeskanzlerin Angela Mer-
kel gratulierten Biden noch am Abend.
„Sie stehen für ein Amerika, das um den
Wert von Allianzen und Freunden, von
Verlässlichkeit und Vertrauen weiß“, sag-
te Steinmeier. Auch der französische Prä-
sident Macron und der britische Premier-
minister Johnson gratulierten Biden.
Vor der Bekanntgabe der Prognosen
hatte Biden die Nation zur Einigkeit auf-
gerufen. Als er am Freitagabend in sei-
nem Heimatort Wilmington im Bundes-
staat Delaware auftrat, sagte er, Ziel sei-
ner Politik sei es nicht, „die Flammen des
Konflikts anzufachen, sondern Probleme
zu lösen“. Er sagte auch, er rechne damit,
im Wahlleutegremium am Ende mehr als
300 Stimmen auf sich zu vereinen. Mit ei-
ner ähnlichen Zahl an Stimmen hatte
Trump vor vier Jahren gegen Hillary
Clinton gewonnen und dies als „Erd-
rutschsieg“ bezeichnet.
Trump hingegen hatte in den vergange-
nen Tagen immer wieder gesagt, er wer-
de eine Niederlage nicht akzeptieren.
„Ich werde nicht aufhören, für euch und
unsere Nation zu kämpfen“, erklärte er.
„Ich habe diese Wahl gewonnen, und
zwar mit großem Vorsprung“, schrieb er
am Samstag auf Twitter. Das „Wall Street
Journal“ hatte unter Berufung auf mehre-
re Quellen in Trumps Umfeld berichtet,
der Präsident sei nicht bereit, eine Nie-
derlage einzugestehen. Ein Berater be-
schrieb die Stimmung des Präsidenten als
„schwarz“. Demnach telefoniere Trump
viel mit Beratern und stachele sie an,
nichts unversucht zu lassen, um das Wahl-
ergebnis anzufechten. Ein anderer sagte:
„Ihre Strategie lautet, jeden Stein umzu-
drehen. Aber irgendwann muss man sich
fragen, wann es genug ist.“ Ein anderer
Berater sagte dem Sender CNN: „Er ist
im Kampfmodus. Er glaubt, es ist in sei-
nem Interesse, zu kämpfen.“
In dem Bemühen, die Auszählung der
Stimmzettel anzufechten, war Trump zu-
nächst wenig erfolgreich. Ein Richter des
Obersten Gerichtshofs ordnete auf
Trumps Antrag hin an, dass in Pennsylva-
nia alle am Wahltag abgeschickten Brief-
wahlumschläge separat ausgezählt wer-
den müssen. Das soll eine spätere Anfech-
tung ermöglichen, für die bislang aber
keine Begründung existiert. Auch in ande-
ren Bundesstaaten bereiten Anwälte von
Trump Klagen vor oder haben angekün-
digt, eine Neuauszählung aller Stimmzet-
tel zu beantragen. Unabhängige Fachleu-
te für das amerikanische Wahlrecht schät-
zen die Chancen Trumps, das Ergebnis
durch Anfechtungen substantiell zu verän-
dern, als gering ein.
Trump verbreitete am Wochenende
weiter Verschwörungstheorien über ei-
nen angeblichen Wahlbetrug. Der Mehr-
heitsführer der Republikaner im amerika-
nische Senat, Mitch McConnell, wurde
gefragt, ob er einen friedlichen Macht-
wechsel erwarte, falls Trump die Wahl
verliere. „Natürlich“, sagte McConnell,
„wir hatten seit 1792 friedliche Macht-
wechsel, alle vier Jahre gab es eine neue
Regierung.“
Im Repräsentantenhaus werden die
Demokraten weiter eine Mehrheit ha-
ben. Im Senat hingegen bleiben die Ver-
hältnisse bis Januar ungeklärt. Dann
kommt es in Georgia zu Stichwahlen
um die beiden Senatorensitze des Bun-
desstaates. Grund dafür ist, dass am 3.
November keiner der Kandidaten mehr
als die Hälfte der Stimmen erhalten hat.
Nur für den Fall, dass es den Demokra-
ten gelingt, beide Stichwahlen zu gewin-
nen, gäbe es ein Unentschieden im Se-
nat. Dann müsste die künftige Vizepräsi-
dentin Kamala Harris mit ihrer Stimme
den Demokraten zu einer Mehrheit ver-
helfen. F.A.S. Seiten 2, 3 und 10

Islamisten bald Ärzte befürchten Überlastung der Krankenhäuser

wieder frei Intensivbetten für Covid-Patienten werden in drei Wochen knapp

Der erste drehbare Solitärring

Die Bundesregierung hat keinen Über-
blick, wie viele Islamisten in Deutsch-
land inhaftiert sind und wann sie frei-
kommen. Nachdem bekanntgeworden
war, dass die Attentäter von Wien und
Dresden schon im Gefängnis saßen, er-
klärte das Bundesjustizministerium der
F.A.S., nur eine Zahl von Juni 2018 zu
kennen. Damals waren bundesweit 136
Islamisten in Haft, der Zeitpunkt ihrer
Entlassung war unbekannt. Terroris-
musforscher warnen, dass Islamisten in
der Haft nicht harmloser werden. Vie-
le, die seit 2010 verurteilt wurden, kom-
men aber bald frei. Eine Umfrage der
F.A.S. unter den Justizministerien der
Länder hat ergeben, dass bundesweit
weiterhin mindestens 134 Islamisten in-
haftiert sind. Hessen gibt an, dass meh-
Führende Mediziner in Deutschland ge-
hen davon aus, dass in drei Wochen kei-
ne regulären Intensivbetten für Covid-
Patienten mehr verfügbar sind. Bern-
hard Zwißler, Direktor der Klinik für
Anästhesiologie am Universitätsklini-
kum München, sagte der F.A.S., wenn
die Zahl der Patienten mit schweren Ver-
läufen weiter ansteige wie bisher, „dann
sind alle aktuell als frei gemeldeten Bet-
ten belegt, schon in drei Wochen. Der
Lockdown hat darauf kaum Einfluss,
der wird erst in Wochen wirken.“
Am Freitag waren im Melderegister
der Deutschen Interdisziplinären Verei-
nigung für Intensiv- und Notfallmedizin
(Divi) 6894 Intensivbetten in Deutsch-
land als sofort verfügbar angegeben.
2653 Covid-Patienten wurden behandelt.
Gesundheitssystem extrem fordern und
an den Rand der Belastbarkeit führen.“
Der Lockdown sei aus medizinischer
Sicht zu spät beschlossen worden. Es
könne sein, „dass wir im Nachhinein sa-
gen: Verflixt noch mal, da haben wir ei-
nen Fehler gemacht, wir hätten früher
schließen müssen.“
Sind die frei verfügbaren Betten be-
legt, gibt es in Deutschland eine soge-
nannte Notfallreserve. Darunter fallen
Betten, die Krankenhäuser binnen einer
Woche bereitstellen können. Um diese
Betten zu betreuen, muss allerdings Per-
sonal von anderen Stationen abgezogen
werden, besonders aus Operationssälen.
Onnen Mörer, Leiter der Intensivmedi-
zin am Universitätsklinikum Göttingen,
sagte: „Wir müssen im Moment damit
bis die Zahl der schweren Verläufe sinke.
„Und dann wird es schon sehr ungemüt-
lich. Denn dann werden es sehr viele Pa-
tienten sein, in ganz Deutschland. Und von Wellendorff.
die verlassen auch nicht einen Tag später
das Krankenhaus und gelten als geheilt.
Die liegen lange.“
Zwißler und Jerrentrup fordern zu-
dem, den Einsatz von Pflegern auf der
Intensivstation flexibler handhaben zu
dürfen. Bisher müssen Krankenhäuser
dafür sorgen, dass eine bestimmte Zahl
Pfleger auf eine bestimmte Zahl Patien-
ten kommt. Im Frühjahr hatte die Bun-
desregierung die Vorgabe aufgehoben,
sie im Sommer jedoch wieder einge-
führt. Aus dem Bundesgesundheitsminis-
terium hieß es, die Krankenhäuser seien
schon jetzt flexibel. Sie könnten weniger

rere Islamisten zwischen 2021 und 2025
freikommen, in Sachsen steht eine Ent-
lassung in einigen Monaten an. In Sach-
sen-Anhalt kommen zwei noch 2021
frei. Das Saarland entlässt bis 2022 drei.
Fünf werden in Baden-Württemberg
bis 2023 freikommen. In Bayern werden
sechs bis 2024 entlassen. jbe. Seite 9
Zwißler verwies auf die Vorhersage von
Epidemiologen, nach der sich die Zahl
der Patienten alle zehn Tage verdopple.
„Das heißt, in zehn Tagen haben wir
4500 Patienten auf der Intensivstation,
und in weiteren zehn Tagen haben wir
9000.“ Eines sei jetzt schon klar, sagte
Zwißler: „Die jetzige Krise wird unser
rechnen, dass wir Ende nächster Woche
in eine Phase kommen, in der die Kran-
kenhäuser ihr normales Operationspro-
gramm nicht mehr machen können.“ An-
dreas Jerrentrup, Chefarzt des Zentrums
für Notfallmedizin am Universitätsklini-
kum Gießen und Marburg, äußerte, es
werde mindestens drei Wochen dauern,
Video
Pflegekräfte für mehr Patienten einset-
zen, „bei starken Erhöhungen der Pa-
tientenzahlen, wie beispielsweise bei Epi-
demien“. Ärzte kritisierten das als unzu-
reichend. Das Robert-Koch-Institut mel-
dete am Samstag 23 399 neue Infektio-
nen binnen eines Tages – so viele wie
noch nie. frei. Seiten 6 und 11
Fotos Stephen Citrone, ddp, Getty, Marco Sensche

Lotto: 24, 32, 33, 36, 40, 45 – 4* Belgien, Luxemburg, Österreich, Slowakei 5,00 € B
LEBEN UND TOD PREMIERE ISLAMISMUS Spiel 77: 2 5 8 2 9 7 4 Frankreich, Griechenland, Italien, Malta, Niederlande,
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Joe Biden dichiarato vincitore delle elezioni.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 11

‫‪Haaretz Israele‬‬
‫שירות למנויים‪*5200 :‬‬
‫בין השעות ‪13:00-07:00‬‬
‫וביום שישי בין ‪12:30-07:30‬‬
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‫המחיר‪ 14 :‬שקלים כולל מע"מ באילת ‪ 12‬שקלים‬
‫תם עידן טראמפ‪ :‬ג'ו ביידן נבחר לנשיא ה–‪ 46‬של ארצות הברית‬
‫עמודים ‪8-3‬‬ ‫"אהיה הנשיא של כל האמריקאים"‪ ,‬הצהיר ביידן‪ ,‬שהוכרז כמנצח בפנסילבניה ובנבאדה טראמפ סירב להכיר בהפסד‪ ,‬והכריז ש"הבחירות רחוקות מלהסתיים"‬
‫סיקור נרחב‬ ‫מנהיגי העולם בירכו‪ .‬נתניהו וגנץ התמהמהו‬
‫‪Terminata l’era Trump, Joe Biden eletto 46° presidente degli Stati Uniti.‬‬
‫‪12‬‬ ‫‪Internazionale 1384 | 13 novembre 2020‬‬
‫גלריה‬
‫ליאור דיין יודע‬
‫לספר רק על עצמו‬
‫ב"נורמלי"‪" .‬הטבח"‬
‫מגישה שאריות‬
‫מחוממות מריאליטי‬
‫אריאנה מלמד‬
‫צילום‪ :‬באדיבות הוט‬
‫ביידן מוסר הצהרה בווילמינגטון שבדלאוור‪ ,‬אתמול‪ .‬המועמד הדמוקרטי הוביל אמש בפער קטן גם באריזונה ובג'ורג'יה‪ ,‬שבהן נמשכה ספירת הקולות צילום‪ :‬ארין שאף‪/‬ניו יורק טיימס‬
‫גם בתי המשפט לא הצילו את טראמפ‬
‫עורכת הדין שהובילה‬
‫את החקירה בתיק‬
‫‪ 4000‬הגישה‬
‫מועמדות לשיפוט‪.‬‬
‫אוסנת מארק דנה בה‬
‫גור מגידו‬
‫צילום‪ :‬אוליבייה פיטוסי‬
‫קמאלה האריס תהיה סגנית הנשיא הראשונה‬
‫יעל שטרנהל‬
‫מלחמה קרה‬
‫החדשות הטובות הן שבחירות ‪ 2020‬הוכיחו‬
‫את חוסנה של הדמוקרטיה האמריקאית‪ .‬הח־‬
‫דשות הרעות‪ :‬המלחמה הקרה שמשתקת את‬
‫וושינגטון כבר שנים תימשך במלוא המרץ‪.‬‬
‫המאמר המלא בעמוד ‪4‬‬
‫עמירה הס‬
‫בלי אשליות‬
‫בחירתו של ביידן טובה לרשות הפלסטי־‬
‫נית‪ :‬כפרו־ישראלי‪ ,‬הוא לא ייתן לה לקרוס‪.‬‬
‫השאלה היא אם הרוח החדשה בבית הלבן תח־‬
‫זק גם את הפלסטינים‪ ,‬ולא רק את הרשות‪.‬‬
‫המאמר המלא בעמוד ‪6‬‬
‫חיים לוינסון‪ ,‬עמוד ‪9‬‬ ‫המשבר הקואליציוני מועד אישור התקציב קרב וגנץ נמנע מהכרעה‬
‫איור‪ :‬ערן וולקובסקי‬
‫‪VOL 101/30882 NOVEMBER 8‬‬
‫נתנאל שלומוביץ‬
‫סדק בחומה‬
‫השתיקה שנפלה על בכירי הרפובליקאים‬
‫בימים האחרונים חשפה את הסדק בחומה שה־‬
‫גנה על טראמפ‪ .‬הנשיא נערך למאבק משפטי‪,‬‬
‫אך ספק אם ימצא לצדו את חבריו למפלגה‪.‬‬
‫המאמר המלא בעמוד ‪5‬‬
‫עמוס הראל‬
‫בין נשיאים‬
‫ארה"ב שרדה ארבע שנים של טראמפ‪ ,‬ות־‬
‫שרוד כנראה גם את חילופי השלטון‪ .‬אבל תקו־‬
‫פת המעבר שבין הנשיאים עלולה להתאפיין‬
‫בחוסר ודאות מסוכן‪ ,‬לאמריקאים ולעולם‪.‬‬
‫המאמר המלא בעמוד ‪6‬‬
‫יום ראשון‪ ,‬כ"א בחשון תשפ"א‪ 8 ,‬בנובמבר ‪2020‬‬
‫דרכו של ביידן לנשיאות‬
‫חמי שלו‬
‫העולם ניצל‬
‫לרוב אזרחי העולם ולדמוקרטיה עצמה‪ ,‬זהו‬
‫שחר של יום חדש‪ .‬ניצחונו של ביידן הוא ני־‬
‫צחון ההגינות על השחיתות‪ ,‬האמת על הש־‬
‫קר‪ ,‬הסדר על הכאוס והמתינות על הטירוף‪.‬‬
‫המאמר המלא בעמוד ‪3‬‬
‫נעה לנדאו‬
‫טוב לישראל‬
‫האם ביידן טוב לישראל? כן‪ :‬ניצחונו מח־‬
‫זק את כללי המשחק בעולם כולו‪ .‬מי שעשוי‬
‫להיפגע הוא נתניהו‪ ,‬שלא יוכל עוד לנצל לצ־‬
‫רכיו את הגל האנטי־דמוקרטי בוושינגטון‪.‬‬
‫המאמר המלא בעמוד ‪6‬‬
‫נתן זך‪,‬‬
‫‪2020–1930‬‬
‫אריאנה מלמד‬
‫נתן זך‪ ,‬הרבה יותר ממשורר‪,‬‬
‫היה חלק מן הפרויקט המוד ־‬
‫רניסטי הגדול ששאף לשחרר‬
‫את השירה מכבלי הרומנטיקה‪,‬‬
‫להפוך אותה נהירה וקונקר ־‬
‫טית‪ ,‬שכלתנית ומנומקת מתוך‬
‫עצמה‪ .‬אם היו בתרבות העברית‬
‫שתי דרכים מרכזיות‪ ,‬דרך‬
‫ביאליק המגויסת־לאומית ודרך‬
‫טשרניחובסקי המחויבת ל"אני"‪,‬‬
‫זך היה ממשיך דרכו של האח־‬
‫רון )ומכאן "רצח האב" שביצע‬
‫באלתרמן הביאליקאי(‪ .‬בשיריו‬
‫התגלתה מוזיקליות עזה‪ ,‬שהפ־‬
‫כה אותו לאחד המשוררים הע־‬
‫בריים היותר מולחנים‪ ,‬והקנתה‬
‫לו ולטקסטים שלו חיים חדשים‬
‫ובלתי צפויים‪ .‬אף הספד לזך‬
‫לא יתעלה על המלים "אהבתי‬
‫וגם שנאתי ‪ /‬טעמתי מזה ומזה ‪/‬‬
‫קברו אותי בחלקה של עפר ומר‬
‫לי‪ ,‬מר לי בפה ‪ /‬כמו עץ הש־‬
‫דה"‪ .‬רגבי עפרו‪ ,‬ביקש המשורר‬
‫להבהיר כבר אז‪ ,‬לא ימתקו לו‪.‬‬
‫המאמר המלא ב"גלריה"‬
Izvestija Russia
Ежедневная общественно-политическая газета
02 Уходя, не уходи
Вернётся ли Ва шингтон
в Па рижскую сделку по клима ту
Перемена мест руга емых
Что ждёт США и отношения с РФ при Ба йдене
Алексей Забродин
приходом администрации Джо Бай-
С дена ждать перезагрузки в россий-
ско-американских отношениях не стоит.
Об этом заявили опрошенные «Извести-
ями» эксперты, комментируя происхо-
дящее вокруг выборов президента США.
По их мнению, со сменой главы Белого
дома во взаимодействие Москвы и Ва-
шингтона могут вернуться прагматичный
подход и сотрудничество по традицион-
ным проблемам — например, в облас-
ти контроля над вооружениями. Однако
связи между странами находятся в столь
плачевном состоянии, что рассчитывать
на какие-то улучшения бессмысленно.
Пока со стороны Вашингтона не посту-
пит чёткий сигнал о желании перезагру-
зить отношения, надеяться на их норма-
лизацию не надо, заявили «Известиям»
в Совете Федерации.
Между тем действующий президент
США Дональд Трамп продолжает настаи-
вать на «украденной» у него победе и пока
не изменил решения добиваться резуль-
тата в суде. Политологи считают, что этот
«период отрицания» может продлиться
до 14 декабря, когда коллегия выборщи-
ков официально сделает 77-летнего де-
мократа главой государства. После этой
даты изменить что-то будет уже нельзя.
„ „ПЕРЕСМОТРЕТЬ
ОДНИМ ГЛАЗОМ
Когда Дона льд Тра мп в 2016 году взлетел
на ва шингтонский олимп «дела ть Аме-
рику снова великой», ка к минимум по-
ловина на селения США смотрела на него
ка к на а бсолютно нового и несистемно-
го политика . Оппоненты обвиняли его
в популизме, и да же в Республика нской
па ртии многие недоумева ли, ка к столь
неста нда ртный человек смог
взобра ться на та кую высоту. b
Такие ваши годы
Возра ст молодёжи поднимут до 35 лет
Наталья Башлыкова
олодёжью в России будут офи-
М циально считаться граждане
с 14 до 35 лет. Как выяснили «Известия»,
такие рамки будут установлены первым
в истории законом «О молодёжной по-
литике в РФ». 24 ноября его проект рас-
смотрит Госдума. Поддержать документ
готовы все фракции парламента и пра-
вительство. В Общественной палате обе-
спокоены тем, что новые возрастные
рамки внесут путаницу в статус детей,
которыми, согласно Семейному кодек-
су, россияне считаются до 18 лет. Также
общественники предлагают исключить
из критериев закона о молодёжи указа-
ние на место жительства.
„ „ОСТАНОВИЛИСЬ НА 35
В 2021 году в России ка рдина льно об-
новится молодёжна я политика . По ин-
форма ции «Известий», Госдума пра кти-
чески единогла сно готова поддержа ть
документ, который определит в феде-
ра льном за конода тельстве та кие поня-
тия, ка к «молодёжь», «молода я семья»,
«молодёжные общественные объедине-
ния» и другие, тем са мым за крепив ста -
тус гра жда н, относящихся к молодёжи.
Ею предла га ется счита ть социа льно-де-
могра фическую группу лиц в возра сте
от 14 до 35 лет, имеющих гра жда нство
РФ, постоянное место жительства в Рос-
сии или прожива ющих за рубежом.
ОФИЦИА ЛЬНЫЕ КУРСЫ ЦБ РОССИИ НА 09.11.2020
ДОЛЛАР США 77,18750 ЕВРО 91,3514
Scambio di posto.
Джо Байден начал готовиться к переезду в Белый дом ещё до официального оглашения результатов выборов
— Мы поддержа ли этот за конопроект,
потому что он очень ва жен и нужен, ведь
сегодня федера льного за кона «О моло-
дёжной политике» в России нет. Поэ-
тому это не просто инициа тива . Та м
определены многие ключевые понятия,
которые будут регла ментирова ть жизнь
молодых людей, — за явил «Известиям»
« ТЕПЕРЬ ВСЕ
ЛИЦА С 14 ДО
35 ЛЕТ СМОГУТ
ПОЛУЧИТЬ ЛЬГОТЫ. ДО СИХ
ПОР БЫЛИ СЛУЧАИ, КОГДА
МОЛОДАЯ СЕМЬЯ ПОДАВА-
ЛА ДОКУМЕНТЫ, А ЕЙ ОТКА-
ЗЫВАЛИ, ТАК КАК СУПРУГИ
БЫЛИ СТАРШЕ 32 ЛЕТ
гла ва профильного комитета по физи-
ческой культуре, спорту, туризму и де-
ла м молодёжи Борис Па йкин.
По его слова м, если говорить о воз-
ра сте молодёжи, который предла га ет-
ся уста новить за конопроектом, то се-
годня ка ждый регион ориентируется
на свою предельную пла нку: где-то это
30 лет, где-то 32 года .
— Мы оста новились на 35 года х, ис-
ходя из проведённых опросов и ориен-
тируясь на общественное мнение. Это
ма ксима льный возра ст, который по-
зволяет подвести под критерии моло-
дёжи, — подчеркнул па рла -
мента рий. f сокий процент ложноотрица тельных
АНГЛИЙСКИЙ ФУНТ 101,4630
Выходит с марта 1917 года
№171
07 Голос свободы
(30650)
Ка ким мы за помним
Миха ила Жва нецкого
9 ноября 2020
Понедельник
08 Назло рекорду 04 Познают в езде
Дзюба ответил хейтера м В России протестируют систему
победным голом «Кра снода ру» беспилотного вождения в потоке
В НОМЕРЕ
Евросоюз
отказался
от введения
безвиза
с Белоруссией 02
Как изменит ход
войны в Карабахе
потеря Шуши 03
Калининград
закроют новые
ракетные
танки 05
Почему
в регионах
начался
быстрый рост
заболеваемости
COVID 06
Потерявшихся
людей найдут
малые
спутники 05
В «Современнике»
увидели готовую
драматургию
в песнях Цоя 07
Kevin Lamarque | REUTERS
Юрий
Колокольников
улетел в космос
под песню
«Мумий Тролля» 07
Охота на прибыль
Ча стных инвесторов на бирже будет 10 млн уже в 2021 году Хоккейная
Роза Алмакунова ло частных инвесторов на бирже совсем депозитов усилили рост спроса на ин-
сборная уверенно
скоро достигнет 10 млн. Тогда как день- вестиционные продукты, отмеча ют выиграла
банках отмечают непрерывный рост ги с банковских счетов постепенно будут в кредитных орга низа циях. Та к, в Рос-
В спроса на инвестиционные продук- перетекать на фондовый рынок, полага- сельхозба нке за последний год он уве- Кубок Карьяла 08
ты. Россияне продолжают охотно вкла- ют опрошенные «Известиями» эксперты. личился на 50%, в «Дом.РФ» — на 30%,
дывать деньги в индивидуальные инве- в Почта -ба нке — на 20%. В ВТБ по ито-
стиционные счета (ИИС), золото и ценные „ „СБЕРЕЧЬ И ПРИУМНОЖИТЬ га м десяти месяцев портфель средств, Даниил Медведев
бумаги, выяснили «Известия» по итогам
опроса топ-30 кредитных учреждений. Низка я доходность по вкла да м вслед-
ра змещённых физлица ми в инвестпро-
дукты, увеличился на 69%, а в МКБ доля
взял парижский
По мнению аналитиков, интерес граждан ствие уменьшения ключевой ста вки ЦБ, та ких инструментов выросла втрое, «Мастерс» 08
к альтернативным способам сбережения
и приумножения средств усилится, а чис-
Неопознанный ковид
усиление неопределённости на рынке,
а та кже пла новые за крытия клиента ми
за няв почти треть всего
их портфеля. d
Больше половины ПЦР-тестов ока за лись ошибочными
Мария Недюк результа тов, что дела ет необходимым
поиск а льтерна тивных способов диа -
есты ПЦР ошибаются более чем в по- гностики COVID-19. Поэтому при поста -
Т ловине случаев, поэтому опираться
на них при диагностике коронавируса
новке диа гноза следует прежде всего
учитыва ть симптомы и ха ра ктер по-
нельзя. К такому выводу пришли спе- ра жения легких. Об этом свидетель-
циалисты Сеченовского университета, ствуют результа ты исследова ния меж-
которые совместно с коллегами из дру- дуна родной группы учёных, которое
гих стран провели масштабное исследо- прошло под руководством специа ли-
вание проблемы диагностики COVID-19 стов Сеченовского университета . Со-
в России и изучили течение заболева- ответствующа я ста тья опубликова на
ния у двух групп пациентов. В выбор- в журна ле Clinical Infectious Diseases.
ку вошло 3,5 тыс. больных. У половины Учёные сра внили течение COVID-19
из них наличие вируса было подтверж- у двух групп па циентов: с положитель-
дено лабораторным тестом, у осталь- ным результа том теста и с ха ра ктерны-
Дмитрий Корота ев | «Известия»
ных же были отрицательные результаты, ми симптома ми, но без ла бора торного
но специфические симптомы и состоя- подтверждения инфекции. Авторы из-
ние лёгких указывали на COVID-19. учили истории болезни 3480 человек,
ПЦР-метод, используемый для вы- поступивших в больницы Сеченов-
явления РНК корона вируса , да ёт вы- ского университета в а пре-
ле и ма е. g
КИТАЙСКИЙ ЮАНЬ 11,6589 ЯПОНСКАЯ ИЕНА 0,7459 ШВЕЙЦАРСКИЙ ФРАНК 85,4317 УКРАИНСКАЯ ГРИВНА 2,7352 КАНАДСКИЙ ДОЛЛАР 59,1022
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 13
‫‪Al Jareeda Sudan‬‬

‫اﻟﺸﻴﻮﻋﻲ‪ :‬اﻧﺴﺤﺎﺑﻨﺎ ﻧﻬﺎﺋﻲ واﻟﺤﻜﻮﻣﺔ ﻻ ﺗﻌﺒﺮ ﻋﻦ اﻟﺜﻮرة‬

‫اﻟﻠﺠﻨﺔ اﻟﻤﺮﻛﺰﻳﺔ‪ :‬ﻧﻌﺘﺬر ﻋﻦ اﺳﺘﻤﺮارﻧﺎ ﻓﻲ ﺗﺤﺎﻟﻒ )ﻗﺤﺖ( رﻏﻢ ﻣﺠﺰرة اﻻﻋﺘﺼﺎم‬
‫اﻟﺸﻴﻮﻋﻲ‪ :‬اﻧﺴﺤﺎﺑﻨﺎ ﻧﻬﺎﺋﻲ واﻟﺤﻜﻮﻣﺔ ﻻ ﺗﻌﺒﺮ ﻋﻦ اﻟﺜﻮرة‬ ‫ﺟﻮ ﺑﺎﻳﺪن اﻟﺮﺋﻴﺲ اﻟـ ‪٤٦‬‬
‫ﻳﺘﺤﻜﻢ ﻓﻲ ﺍﻟﻤﺸﻬﺪ ﺍﻻﻗﺘﺼﺎﺩﻱ‪.‬‬ ‫ﺍﻟﺨﺮﻁﻮﻡ‪:‬ﺣﺎﻓﻆ ﻛﺒﻴﺮ‬
‫ﻭﻗــﺎﻝ ﻛــﺮﺍﺭ ﺇﻥ ﺧﻄﻮﺍﺕ ﺗﺸﻜﻴﻞ ﺍﻟﻤﺠﻠﺲ ﺍﻟﺘﺸﺮﻳﻌﻲ ﻻ ﺗﺨﺪﻡ ﻗﻀﻴﺔ ﺍﻟﺸﻌﺐ‬
‫ﺍﻟﺴﻮﺩﺍﻧﻲ ﻭﺃﻥ ﺍﻟﻮﺛﻴﻘﺔ ﺍﻟﺪﺳﺘﻮﺭﻳﺔ ﺟﺮﻯ ﺍﻟﺘﻨﻜﺮ ﻟﻬﺎ ﺑﺎﺗﻔﺎﻕ ﺳﻼﻡ ﺟﻮﺑﺎ ‪ ،‬ﻭﺃﻧﻪ‬
‫ﻣﺎﻋﺎﺩ ﻓﻲ ﺍﻟﻮﻗﺖ ﻣﺘﺴﻊ ﻟﻠﻤﺰﻳﺪ ﻣﻦ ﺗﻀﻴﻴﻊ ﺍﻟﺤﻘﻮﻕ ﻭﺃﻥ ﺍﻟﺤﺰﺏ ﺑﻬﺬﺍ ﺍﻟﻤﻮﻗﻒ‬
‫ﻳﺘﺠﻪ ﻧﺤﻮ ﺍﻟﺠﻤﺎﻫﻴﺮ ﺍﻟﺘﻲ ﺻﻨﻌﺖ ﺍﻟﺜﻮﺭﺓ ﻻﺳﺘﻌﺪﺍﻝ ﻭﺍﺳﺘﺮﺩﺍﺩ ﻣﺴﺎﺭﻫﺎ ‪ ،‬ﻭﺯﺍﺩ‬
‫ﺃﻋﻠﻦ ﺍﻟﺤﺰﺏ ﺍﻟﺸﻴﻮﻋﻲ ﺳﺤﺐ ﺗﺄﻳﻴﺪﻩ ﻟﻠﺤﻜﻮﻣﺔ ﺍﻻﻧﺘﻘﺎﻟﻴﺔ ﻭﻭﺻﻔﻬﺎ ﺑﺄﻧﻬﺎ ﺗﺴﻴﺮ‬
‫ﻋﻜﺲ ﻋﻘﺎﺭﺏ ﺍﻟﺜﻮﺭﺓ ‪ ،‬ﻭﻗﺎﻝ ﻋﻀﻮ ﺍﻟﻠﺠﻨﺔ ﺍﻟﻤﺮﻛﺰﻳﺔ ﻟﻠﺸﻴﻮﻋﻲ ﻛﻤﺎﻝ ﻛﺮﺍﺭ‬
‫ﻟـ)ﺍﻟﺠﺮﻳﺪﺓ( ‪ :‬ﺧﻄﻮﺓ ﺍﻧﺴﺤﺎﺏ ﺍﻟﺤﺰﺏ ﻣﻦ ﺍﻟﺤﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ ﻭﻗﻮﻯ ﺍﻻﺟﻤﺎﻉ‬
‫ﺿﺮﻭﺭﻳﺔ ﺗﺄﺧﺮﺕ ﻛﺜﻴﺮﺍً ‪ ،‬ﻭﺃﺿﺎﻑ ﺻﺒﺮﻧﺎ ﻋﻠﻰ ﻫﺬﻩ ﺍﻟﺘﺤﺎﻟﻔﺎﺕ ﺑﻤﺎ ﻓﻴﻬﺎ ﺍﻟﺤﻜﻮﻣﺔ‬
‫ﻟﻠﻮﻻﻳﺎت اﻟﻤﺘﺤﺪة ا•ﻣﺮﻳﻜﻴﺔ‬
‫ﻛﺮﺍﺭ ﺑﺄﻥ ﺧﺮﻭﺝ ﺍﻟﺤﺰﺏ ﻧﻬﺎﺋﻲ ﻷﻥ ﺍﻟﺤﻜﻮﻣﺔ ﻻ ﺗﻌﺒﺮ ﻋﻦ ﺍﻟﺜﻮﺭﺓ ﻭﺃﻥ ﺍﻟﺤﺎﺿﻨﺔ‬ ‫ﺍﻟﻤﺪﻧﻴﺔ ﻟﻜﻦ ﻛﺎﻧﺖ ﻛﻞ ﻧﺪﺍءﺍﺗﻨﺎ ﻭﺭﺟﺎءﺍﺗﻨﺎ ﺻﺮﺧﺔ ﻓﻲ ﻓﺮﺍﻍ ‪ ،‬ﻭﻛﻞ ﻣﺎ ﺃﻋﺪﻧﺎ ﺍﻟﺘﺬﻛﻴﺮ‬
‫ﺍﻟﺴﻴﺎﺳﻴﺔ ﺳﺘﺘﺤﻤﻞ ﺍﻟﻤﺴﺆﻭﻟﻴﺔ ﻷﻧﻬﺎ ﺟﺎءﺕ ﺑﻬﺬﻩ ﺍﻟﺤﻜﻮﻣﺔ‪ ،‬ﻭﺫﻛﺮ ﺃﻥ ﺍﻟﺤﺪ ﺍﻻﺩﻧﻲ‬ ‫ﺑﻤﻄﺎﻟﺐ ﺍﻟﺜﻮﺭﺓ ﻅﻠﺖ ﺍﻟﺤﻜﻮﻣﺔ ﺗﻌﻤﻞ ﺿﺪ ﺃﻫﺪﺍﻑ ﻭﺗﻄﻠﻌﺎﺕ ﺍﻟﺸﻌﺐ ﺍﻟﺴﻮﺩﺍﻧﻲ‬
‫ﻟﻠﺘﺤﺎﻟﻒ ﺃﺻﺒﺢ ﻏﻴﺮ ﻣﻮﺟﻮﺩﺍً ﻭﻟﺬﻟﻚ ﻣﻦ ﺍﻟﻄﺒﻴﻌﻲ ﺃﻥ ﻳﻜﻮﻥ ﺍﻟﺤﺰﺏ ﺧﺎﺭﺝ ﻗﻮﻯ‬ ‫ﺍﻟﻤﺘﻤﺜﻠﺔ ﻓﻲ ﺍﻟﺒﺮﻧﺎﻣﺞ ﺍﻻﻗﺘﺼﺎﺩﻱ ﻭﺍﻟﻌﻼﻗﺎﺕ ﺍﻟﺨﺎﺭﺟﻴﺔ ‪ ،‬ﻭﻭﺻﻒ ﻛﺮﺍﺭ ﺍﻟﺤﻜﻮﻣﺔ‬
‫ﺍﻟﺤﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ ﻭﻗﻮﻯ ﺍﻻﺟﻤﺎﻉ‪.‬‬ ‫ﺑﺄﻧﻬﺎ ﺗﺴﻴﺮ ﻋﻠﻰ ﺧﻄﻰ ﺍﻟﻨﻈﺎﻡ ﺍﻟﺒﺎﺋﺪ ﻣﺆﻛﺪﺍً ﺑﺄﻥ ﻧﻈﺎﻡ ﺍﻻﻧﻘﺎﺫ ﻟﻢ ﻳﺘﻔﻜﻚ ﺑﻌﺪ ﻭﻣﺎ ﺯﺍﻝ‬

‫ﺗﺠﻤﻊ اﻟﻤﻬﻨﻴﻴﻦ‪ :‬ﻣﺠﻠﺲ )ﻗﺤﺖ( ﻏﻴﺮ ﻣﺆﻫﻞ ﻟﺘﻌﻴﻴﻦ أي ﺷﺨﺺ ﻓﻲ اﻟﻤﺠﻠﺲ اﻟﺘﺸﺮﻳﻌﻲ‬
‫ﻟﺪﻳﻨﺎ ﺍﺳﺘﻌﺪﺍﺩ ﻟﻠﺘﻌﺎﻣﻞ ﻣﻌﻬﺎ ﻭﻓﻖ ﺍﻟﻨﺴﺐ ﺍﻟﻤﻄﺮﻭﺣﺔ ﻓﻲ‬
‫ﺧﻄﺎﺑﻬﺎ‪ .‬ﻭﺑﺮﺭ ﺭﻓﻀﻬﻢ ﻟﻘﺮﺍﺭﺍﺕ ﺍﻟﻤﺠﻠﺲ ﺍﻟﻤﺮﻛﺰﻱ‬
‫ﻟﻠﺤﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ ﻷﻧﻪ ﺳﻴﻈﻞ ﻏﻴﺮ ﻓﻌﺎﻝ ﻓﻲ ﺍﻟﺘﻌﺒﻴﺮ‬
‫ﻋﻦ ﻗﻀﺎﻳﺎ ﺍﻟﺜﻮﺭﺓ ﻭﻣﻄﻠﻮﺑﺎﺕ ﺍﻟﺸﺎﺭﻉ‪ ،‬ﻟﺠﻬﺔ ﺃﻥ ﻗﻮﻯ‬
‫ﺍﻟﺤﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ ﻋﺒﺎﺭﺓ ﻋﻦ ﻗﻮﻯ ﺳﻴﺎﺳﻴﺔ ﻣﻠﺘﻔﺔ ﺣﻮﻝ‬
‫ﺇﻋﻼﻥ‪ ،‬ﻭﺃﺭﺟﻊ ﺗﺤﻔﻈﺎﺗﻬﻢ ﻋﻠﻰ ﺫﻟﻚ ﻷﻥ ﺍﻹﻋﻼﻥ ﻟﻢ ﻳﺘﻢ‬
‫ﺗﻄﻮﻳﺮﻩ ﺇﻟﻰ ﻣﻴﺜﺎﻕ ﻭﺑﺮﻧﺎﻣﺞ ﻭﻻﺋﺤﺔ‪ ،‬ﻭﺃﺿﺎﻑ ﺑﺎﻟﺘﺎﻟﻲ‬
‫ﺍﻟﻤﺠﻠﺲ ﺍﻟﻤﺮﻛﺰﻱ ﻟﻘﺤﺖ ﻳﺼﺒﺢ ﻫﻴﺌﺔ ﻣﺘﺮﻫﻠﺔ ﻳﻤﻜﻦ‬
‫ﻟﻸﻫﻮﺍء ﺍﻟﺸﺨﺼﻴﺔ ﺍﻟﻌﺎﺑﺮﺓ ﻟﻠﻜﺘﻞ ﺍﻟﺴﻴﺎﺳﻴﺔ ﻭﺍﻷﺣﺰﺍﺏ‬
‫ﻭﺍﻟﺘﻨﻈﻴﻤﺎﺕ ﺃﻥ ﺗﺘﺤﻜﻢ ﻓﻴﻪ ‪.‬‬
‫ﺍﻟﺤﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ ﻭﺃﻛﺪ ﻭﻟﻴﺪ ﻣﻮﻗﻔﻬﻢ ﺍﻟﺮﺍﻓﺾ ﻟﻠﻨﺴﺐ‬
‫ﺍﻟﺠﺪﻳﺪﺓ‪ ،‬ﻭﻭﺻﻒ ﺍﻟﻤﺠﻠﺲ ﺍﻟﻤﺮﻛﺰﻱ ﻟـ)ﻗﺤﺖ( ﺑﺄﻧﻪ‬
‫ﻏﻴﺮ ﻣﺆﻫﻞ ﻟﺘﻌﻴﻴﻦ ﺃﻱ ﺷﺨﺺ ﻓﻲ ﺍﻟﻤﺠﻠﺲ ﺍﻟﺘﺸﺮﻳﻌﻲ‪،‬‬
‫ﻭﺃﻭﺿــﺢ ﺑﺄﻧﻬﻢ ﻟﻴﺲ ﻟﺪﻳﻬﻢ ﺭﺃﻱ ﺳﻠﺒﻲ ﻓﻲ ﺃﻋﻀﺎء‬
‫ﺍﻟﻠﺠﻨﺔ ﺍﻟﻤﻜﻮﻧﺔ ﻟﻠﻨﻈﺮ ﻓﻲ ﺍﻟﻤﺠﻠﺲ ﺍﻟﺘﺸﺮﻳﻌﻲ ﻛﺄﻓﺮﺍﺩ‪،‬‬
‫ﻭﻭﺻﻔﻬﻢ ﺑﺄﻧﻬﻢ ﻭﻁﻨﻴﻮﻥ‪ ،‬ﻭﺍﺳﺘﺪﺭﻙ ﻗﺎﺋﻼ ﺇﻻ ﺃﻥ ﻋﻴﺐ‬
‫ﺍﻟﻠﺠﻨﺔ ﻫﻮ ﺃﻧﻬﺎ ﺗﺮﻓﻊ ﺗﻘﺮﻳﺮﻫﺎ ﻟﻤﺠﻠﺲ ﻏﻴﺮ ﻣﻌﺒﺮ ﻋﻦ‬
‫ﺍﻟﺜﻮﺭﺓ ﻭﻻ ﻋﻦ ﺍﻟﺤﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ‪ ،‬ﻭﺯﺍﺩ ﻭﻟﻴﺪ‪ :‬ﻧﺤﻦ‬
‫ﻧﺤﺘﺮﻡ ﻣﺠﻬﻮﺩ ﺃﻋﻀﺎء ﺍﻟﻠﺠﻨﺔ ﻛﺄﻓﺮﺍﺩ‪ ،‬ﻟﻜﻦ ﺑﻤﺎ ﺃﻥ‬
‫ﺍﻟﻠﺠﻨﺔ ﺳﺘﺮﻓﻊ ﺗﻘﺮﻳﺮﻫﺎ ﻟﻠﻤﺠﻠﺲ ﺍﻟﻤﺮﻛﺰﻱ‪ ،‬ﻓﺎﻧﻨﺎ ﻟﻴﺲ‬
‫ﺍﻟﺨﺮﻁﻮﻡ‪ :‬ﺣﺎﻓﻆ ﻛﺒﻴﺮ‬
‫ﺃﻛﺪ ﺗﺠﻤﻊ ﺍﻟﻤﻬﻨﻴﻴﻦ ﺍﻟﺴﻮﺩﺍﻧﻴﻴﻦ ﻣﻮﻗﻔﻪ ﺍﻟﺮﺍﻓﺾ ﻟﻠﻨﺴﺐ‬
‫ﺍﻟﺠﺪﻳﺪﺓ ﻟﻤﻘﺎﻋﺪ ﺍﻟﻤﺠﻠﺲ ﺍﻟﺘﺸﺮﻳﻌﻲ ﺍﻟﺘﻲ ﺃﺟﻴﺰﺕ ﻣﺆﺧﺮﺍً‬
‫ﺑﻌﺪ ﺗﻌﺪﻳﻞ ﺍﻟﻮﺛﻴﻘﺔ ﺍﻟﺪﺳﺘﻮﺭﻳﺔ‪ ،‬ﻭﻗﺎﻝ ﻋﻀﻮ ﻣﺠﻠﺲ‬
‫ﺗﺠﻤﻊ ﺍﻟﻤﻬﻨﻴﻴﻦ ﻭﻟﻴﺪ ﻋﻠﻲ ﻓﻲ ﺗﺼﺮﻳﺢ ﻟـ«ﺍﻟﺠﺮﻳﺪﺓ«‬
‫‪ :‬ﻟﻢ ﺗﺘﻢ ﻣﺸﺎﻭﺭﺗﻨﺎ ﻓﻲ ﺍﻟﻨﺴﺐ ﺍﻟﺠﺪﻳﺪﺓ ﻭﻟﻢ ﻧﻜﻦ ﺟﺰءً‬
‫ﻣﻦ ﺍﻟﻤﺠﻠﺲ ﺍﻟﻤﺮﻛﺰﻱ ﻟﻘﻮﻯ ﺍﻟﺤﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ‪ ،‬ﻭﺍﻋﺘﺒﺮ‬ ‫‪ ١٢‬ﺻﻔﺤﺔ‬ ‫«�‪≥≤π∑ œbF‬‬ ‫«‪?�±¥¥≤ ‰Ë_« l??O?�— ≤≤ ≠ Â≤∞≤∞ d�L�u� ∏ b?? �ô‬‬
‫ﻭﻟﻴﺪ ﺃﻥ ﺍﻟﺘﻌﺪﻳﻞ ﺍﻟﺬﻱ ﺗﻢ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﻮﺛﻴﻘﺔ ﺍﻟﺪﺳﺘﻮﺭﻳﺔ‬
‫ﻏﻴﺮ ﺩﺳﺘﻮﺭﻱ ﻭﺧﺮﻕ ﻟﻬﺎ ‪ ،‬ﻭﺃﺭﺩﻑ ﺍﻟﺘﻌﺪﻳﻞ ﺟﺎء‬ ‫‪ ٣٥‬ﺟﻨﻴﻬﺎﹰ‬ ‫رﺋﻴﺲ ﻣﺠﻠﺲ ادارة �‪ n�u� ÷u� bL�� ÷u‬رﺋﻴﺲ اﻟﺘﺤﺮﻳﺮ ‪e�eF�« b�� ·d�√ :‬‬
‫ﺑﻌﺪ ﺃﻥ ﺍﺧﺘﻄﻒ ﺍﻟﻤﺠﻠﺲ ﺍﻟﻤﺮﻛﺰﻱ ﻟﻠﺘﻐﻴﻴﺮ ﺭﺃﻱ ﻗﻮﻯ‬

‫‪ƠǦǍƲƼǚǖßöǢǗƬǖßúdžǍưǗǖ‬‬
‫‪øßçǢƶǖßǣǍ‬‬ ‫‪ǘǐéǏǦƟǂƣǖß‬‬

‫ﺟﻮ ﺑﺎﻳﺪن اﻟﺮﺋﻴﺲ اﻟـ ‪٤٦‬‬ ‫اﻟﺸﻴﻮﻋﻲ ﻳﻌﺘﺬر ﻋﻦ اﺳﺘﻤﺮاره ﻓﻲ ﺗﺤﺎﻟﻒ )ﻗﺤﺖ( رﻏﻢ ﻣﺠﺰرة اﻻﻋﺘﺼﺎم‬
‫ﻓﻲ ﺍﻟﻤﺠﻠﺲ ﺍﻟﺘﺸﺮﻳﻌﻲ ﻭﺍﻟﺤﻜﻢ ﺍﻟﺸﻌﺒﻲ ﺍﻟﻤﺤﻠﻲ ﻭﺍﻟﻤﻔﻮﺿﻴﺎﺕ‬ ‫ﻳﺤﺪﺙ ﻭﺭﻏﻢ ﺗﺠﺎﻫﻞ ﺃﺭﺍءﻩ ﻓﻲ ﻫﻴﺌﺎﺕ ﺍﻟﺘﺤﺎﻟﻒ‪ ،‬ﻭﻳﺘﺤﻤﻞ ﻛﺎﻣﻞ‬ ‫ﺍﻟﺨﺮﻁﻮﻡ ‪:‬ﺳﻌﺎﺩ ﺍﻟﺨﻀﺮ – ﺷﺬﻯ ﺍﻟﺸﻴﺦ‬
‫ﻟﻠﻮﻻﻳﺎت اﻟﻤﺘﺤﺪة ا•ﻣﺮﻳﻜﻴﺔ‬ ‫ﻭﻏﻴﺮﻫﺎ‪ ،‬ﻭﺍﻻﺑﻄﺎء ﻓﻰ ﺗﺤﻘﻴﻖ ﺍﻟﻌﺪﺍﻟﺔ ﻭﺍﻟﻘﺼﺎﺹ ﻟﻠﺸﻬﺪﺍء‬ ‫ﺍﻟﻤﺴﺆﻭﻟﻴﺔ ﻋﻦ ﻫﺬﺍ ﺍﻟﺨﻄﺄ ﻭﻳﻘﺪﻡ ﺍﻋﺘﺬﺍﺭﻩ ﻟﻠﺸﻌﺐ ﺍﻟﺴﻮﺩﺍﻧﻲ‬ ‫ﺃﻋﻠﻨﺖ ﺍﻟﻠﺠﻨﺔ ﺍﻟﻤﺮﻛﺰﻳﺔ ﻟﻠﺤﺰﺏ ﺍﻟﺸﻴﻮﻋﻲ ﻟﻠﺴﻮﺩﺍﻧﻲ‬
‫ﻭﺍﻟﺘﺤﻘﻴﻖ ﻓﻰ ﻓﺾ ﺍﻹﻋﺘﺼﺎﻡ ﻭﻣﺤﺎﻛﻤﺔ ﺭﻣﻮﺯ ﺍﻟﻨﻈﺎﻡ ﺍﻟﺴﺎﺑﻖ‬ ‫ﻭﻗﻮﺍﻩ ﺍﻟﺤﻴﺔ ﻋﻦ ﺍﻹﺳﺘﻤﺮﺍﺭ ﻓﻲ ﻋﻀﻮﻳﺔ ﺍﻟﺘﺤﺎﻟﻒ ﺑﻌﺪ ﻫﺬﻩ‬ ‫ﺇﻧﺴﺤﺎﺏ ﺍﻟﺤﺰﺏ ﺭﺳﻤﻴﺎ ﻣﻦ ﻗﻮﻯ ﺍﻟﺤﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ ﻭﺍﻟﻌﻤﻞ‬
‫ﻓــﺎﺯ ﻣﺮﺷﺢ ﺍﻟﺤﺰﺏ ﺍﻟﺪﻳﻤﻘﺮﺍﻁﻲ‪ ،‬ﺟﻮ ﺑﺎﻳﺪﻥ‪ ،‬ﻓﻲ‬
‫ﻣﻊ ﺍﻹﺑﻘﺎء ﻋﻠﻰ ﺍﻟﻘﻮﺍﻧﻴﻦ ﺍﻟﻤﻘﻴﺪﺓ ﻟﻠﺤﺮﻳﺎﺕ ﻭﻋﻘﺪ ﺍﻹﺗﻔﺎﻗﺎﺕ‬ ‫ﺍﻟﻤﺴﺎﻭﻣﺔ ﺍﻟﺘﻲ ﺃﺳﺘﻤﺮﺕ ﻟﺘﻠﺪ ﺍﻹﺗﻔﺎﻕ ﺍﻟﺴﻴﺎﺳﻲ ﺍﻟﻤﺸﻮﻩ‬ ‫ﻗﻮﻯ ﺍﻹﺟﻤﺎﻉ ﺍﻟﻮﻁﻨﻲ ﻭ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻣﻊ ﻗﻮﻯ ﺍﻟﺜﻮﺭﺓ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ‬
‫ﺍﻻﻧﺘﺨﺎﺑﺎﺕ ﻟﻴﺼﺒﺢ ﺍﻟﺮﺋﻴﺲ ﺍﻟﻘﺎﺩﻡ ﻟﻠﻮﻻﻳﺎﺕ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ‬
‫ﻭﺍﻟﺘﺤﺎﻟﻔﺎﺕ ﻣﻦ ﻭﺭﺍء ﻅﻬﺮ ﺷﻌﺒﻨﺎ‪ .‬ﻭﻧﻮﻩ ﺍﻟﻰ ﺃﻥ ﻋﻨﺎﺻﺮ‬ ‫ﻭﺍﻟﻮﺛﻴﻘﺔ ﺍﻟﺪﺳﺘﻮﺭﻳﺔ ﺍﻟﻤﻌﻴﺒﺔ ﺍﻟﺘﻲ ﻣﻜﻨﺖ ﺍﻟﻠﺠﻨﺔ ﺍﻷﻣﻨﻴﺔ‬ ‫ﺍﻟﻤﺮﺗﺒﻄﺔ ﺑﻘﻀﺎﻳﺎ ﺍﻟﺠﻤﺎﻫﻴﺮ ﻭﺃﻫﺪﺍﻑ ﻭﺑﺮﺍﻣﺞ ﺍﻟﺜﻮﺭﺓ ﻭﺗﻘﺪﻡ‬
‫ﺍﻷﻣﺮﻳﻜﻴﺔ‪ ،‬ﻣﺘﻐﻠﺒﺎ ﻋﻠﻰ ﺩﻭﻧﺎﻟﺪ ﺗﺮﺍﻣﺐ ﻓﻲ ﺃﻋﻘﺎﺏ ﻓﺮﺯ‬
‫ﻣﻦ ﺍﻟﺤﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ ﻅﻠﺖ ﺗﻌﻘﺪ ﺍﻹﺗﻔﺎﻗﺎﺕ ﺍﻟﺴﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﻤﺸﺒﻮﻫﺔ‬ ‫ﻣﻦ ﻫﻴﺎﻛﻞ ﺣﻜﻢ ﺍﻟﺴﻠﻄﺔ ﺍﻻﻧﺘﻘﺎﻟﻴﺔ ﻭﻗﻴﺎﺩﺓ ﺍﻟﻔﺘﺮﺓ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣﻦ‬ ‫ﺍﻟﺤﺰﺏ ﺑﺎﻋﺘﺬﺍﺭﻩ ﻟﻠﺸﻌﺐ ﺍﻟﺴﻮﺩﺍﻧﻲ ﻋﻦ ﺍﺳﺘﻤﺮﺍﺭﻩ ﻓﻲ ﺗﺤﺎﻟﻒ‬
‫ﻣﺜﻴﺮ ﻟﻸﺻﻮﺍﺕ‪.‬‬
‫ﺩﺍﺧﻞ ﻭﺧــﺎﺭﺝ ﺍﻟﺒﻼﺩ ﻭﺗﻘﻮﺩ ﺍﻟﺘﺤﺎﻟﻒ ﻧﺤﻮ ﺍﻻﻧﻘﻼﺏ ﻋﻠﻰ‬ ‫ﺍﻟﻤﺮﺣﻠﺔ ﺍﻻﻧﺘﻘﺎﻟﻴﺔ ﺍﻟﺘﻲ ﻭﺍﺟﻬﻬﺎ ﺑﺎﻟﺮﻓﺾ ﻭﺑﺄﻧﻬﺎ ﻟﻦ ﺗﺆﺳﺲ‬ ‫ﻗﻮﻯ ﺍﻟﺤﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ ﺭﻏﻢ ﺭُﻓﺾ ﺭﺃﻳﻪ ﻓﻲ ﻋﺪﻡ ﺍﻟﺘﻔﺎﻭﺽ‬
‫ﻭﺗﻘﻮﻝ ﺑﻲ ﺑﻲ ﺳﻲ ﺇﻥ ﺑﺎﻳﺪﻥ ﻗﺪ ﺭﺑﺢ ﺳﺎﺣﺔ ﺍﻟﻤﻌﺮﻛﺔ‬
‫ﺍﻟﺜﻮﺭﺓ ﻭﺍﻟﻤﻮﺍﻓﻘﺔ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﺴﻴﺎﺳﺎﺕ ﺍﻟﻤﺨﺎﻟﻔﺔ ﻟﻠﻤﻮﺍﺛﻴﻖ‬ ‫ﻟﻠﺪﻭﻟﺔ ﺍﻟﻤﺪﻧﻴﺔ ﺍﻟﺪﻳﻤﻘﺮﺍﻁﻴﺔ ﻭﻟﻦ ﺗﺤﻘﻖ ﺃﻫﺪﺍﻑ ﺍﻟﺜﻮﺭﺓ ‪.‬‬ ‫ﻣﻊ ﺍﻟﻠﺠﻨﺔ ﺍﻷﻣﻨﻴﺔ ﻭﻋﺴﻜﺮ ﺍﻟﻨﻈﺎﻡ ﻭﺍﻟﺘﻤﺴﻚ ﺑﺎﻟﺤﻜﻢ ﺍﻟﻤﺪﻧﻰ‬
‫ﺍﻟﺮﺋﻴﺴﻴﺔ ﻓﻲ ﻭﻻﻳﺔ ﺑﻨﺴﻠﻔﺎﻧﻴﺎ‪ ،‬ﻣﺎ ﺩﻓﻌﻪ ﺇﻟﻰ ﺗﺠﺎﻭﺯ‬
‫ﻭﺍﻻﻋﻼﻧﺎﺕ ﺍﻟﻤﺘﻔﻖ ﻋﻠﻴﻬﺎ‪ ،‬ﻭﺃﺭﺩﻑ ﻅﻠﺖ ﻫﺬﻩ ﺍﻟﻌﻨﺎﺻﺮ ﺭﻏﻢ‬ ‫ﻭﻧﻮﻩ ﺍﻟﻰ ﺍﺳﺘﻤﺮﺍﺭ ﺫﺍﺕ ﺍﻻﺯﻣﺎﺕ ﺑﻌﺪ ﻋﺎﻡ ﻣﻦ ﺗﻜﻮﻳﻦ ﻫﻴﺎﻛﻞ‬ ‫ﺍﻟﻜﺎﻣﻞ‪ .‬ﻭﻗﺎﻝ ﺍﻟﺸﻴﻮﻋﻲ ﻓﻲ ﺑﻴﺎﻥ ﻟﻪ ﺭﻏﻢ ﻣﺎ ﺣﺼﻞ ﻣﻦ‬
‫‪ ۲۷۰‬ﺻﻮﺗﺎ ﺑﺎﻟﻤﺠﻤﻊ ﺍﻻﻧﺘﺨﺎﺑﻲ ﻭﻫﻮ ﺍﻟﻌﺪﺩ ﺍﻟﻤﻄﻠﻮﺏ‬
‫ﻣﻮﻗﻔﻬﺎ ﺍﻟﺸﻜﻠﻲ ﻓﻲ ﻣﺠﻠﺲ ﺍﻟﺤﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ ﺗﺘﺂﻣﺮ ﻋﻠﻰ‬ ‫ﺍﻟﺴﻠﻄﺔ ﺍﻹﻧﺘﻘﺎﻟﻴﺔ ﻓﻀﻼ ﻋﻦ ﺃﻥ ﺍﻟﺴﻠﻄﺔ ﺍﻹﻧﺘﻘﺎﻟﻴﺔ ﺗﻌﻤﻞ‬ ‫ﺍﻟﻤﺠﺎﺯﺭ ﻭﺍﻟﺠﺮﺍﺋﻢ ﺿﺪ ﺍﻹﻧﺴﺎﻧﻴﺔ ﻓﻰ ﻓﺾ ﺍﻹﻋﺘﺼﺎﻡ ﻭﺭﺩ‬
‫ﻟﻠﻔﻮﺯ ﺑﺎﻟﺒﻴﺖ ﺍﻷﺑﻴﺾ‪ .‬ﻭﺗﺠﻌﻞ ﻫﺬﻩ ﺍﻟﻨﺘﻴﺠﺔ ﺗﺮﺍﻣﺐ‬
‫ﺗﻮﺻﻴﺎﺕ ﺍﻟﻠﺠﻨﺔ ﺍﻹﻗﺘﺼﺎﺩﻳﺔ ﻟﻠﺤﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ ﻭﺗﻘﻒ ﻣﻊ‬ ‫ﻋﻠﻰ ﺗﻘﻠﻴﺺ ﻣﺴﺎﺣﺔ ﺍﻟﺤﺮﻳﺎﺕ ﻭﺗﻨﺘﻬﻚ ﺍﻟﺤﻘﻮﻕ ﻭﺭﺃﻯ ﺃﻥ ﺫﻟﻚ‬ ‫ﺍﻟﺠﻤﺎﻫﻴﺮ ﻓﻲ ‪ ۳۰‬ﻳﻮﻧﻴﻮ ﺇﻻ ﺃﻥ ﺍﻟﺒﻌﺾ ﺃﺻﺮ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﻤﺴﺎﻭﻣﺔ‬
‫ﺃﻭﻝ ﺭﺋﻴﺲ ﻳﺘﻮﻟﻰ ﻟﻮﻻﻳﺔ ﻭﺍﺣﺪﺓ ﻣﻨﺬ ﺍﻟﺘﺴﻌﻴﻨﻴﺎﺕ ﻭﺃﻳﺎﻡ‬
‫ﺳﻴﺎﺳﺎﺕ ﺍﻟﺤﻜﻮﻣﺔ ﺍﻟﺪﺍﻋﻤﺔ ﻟﺘﺤﺮﻳﺮ ﺍﻟﺴﻠﻊ ﺍﻷﺳﺎﺳﻴﺔ ﻭﺭﻓﻊ‬ ‫ﻣﺤﺎﻭﻟﺔ ﻣﻨﻬﺎ ﻟﻮﻗﻒ ﺍﻟﻤﺪ ﺍﻟﺜﻮﺭﻱ ﻭﺍﻓﺮﺍﻍ ﺷﻌﺎﺭ ﺍﻟﺜﻮﺭﺓ ﺣﺮﻳﺔ‬ ‫ﺑﻴﻦ ﻗﻮﻯ ﺍﻟﺤﺮﻳﺔ ﻭﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ ﻭﺍﻟﻠﺠﻨﺔ ﺍﻻﻣﻨﻴﺔ‪ ،‬ﻭﻫﻨﺎ ﺃﻧﺘﻘﺪ‬
‫ﺟﻮﺭﺝ ﺑﻮﺵ ﺍﻷﺏ‪.‬‬
‫ﺍﻟﺪﻋﻢ ﻭﺍﻋﺘﻤﺎﺩ ﺗﻮﺻﻴﺎﺕ ﺻﻨﺪﻭﻕ ﺍﻟﻨﻘﺪ ﺍﻟﺪﻭﻟﻲ‪.‬‬ ‫ﺳﻼﻡ ﻭ ﻋﺪﺍﻟﺔ ﻣﻦ ﻣﺤﺘﻮﺍﻩ ﻭﻣﺼﺎﺩﺭﺓ ﺃﺩﻭﺍﺕ ﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺮ ﺍﻟﻤﺘﻤﺜﻠﺔ‬ ‫ﺍﻟﺤﺰﺏ ﺍﻟﺸﻴﻮﻋﻲ ﺇﺳﺘﻤﺮﺍﺭﻩ ﻓﻲ ﺍﻟﺘﺤﺎﻟﻒ ﺭﻏﻢ ﺇﺩﺭﺍﻛﻪ ﻟﻤﺎ‬

‫‪ŒŃŎĸĿí
ďîŌĀĿí‬‬ ‫ﻭﻻﻳﺔ ﺍﻟﺨﺮﻃﻮﻡ‬

‫
‪ÅŃäøĿí
Őŀī
ôñîķĎŀĿ‬‬ ‫ﺻﻨﺪﻭﻕ ﺍﻻﺳﻜﺎﻥ ﻭﺍﻟﺘﻌﻤﺮﻴ‬
‫‪
ŅíĉŎĔĿí
Ì
ÅŃäøĿí
ôīîňě
Ďń÷æŃ‬‬ ‫ﺍﻋﻼﻥ ﺗﺤﺬﻳﺮﻱ ﻧﻬﺎﺋﻲ‬
‫‪ľòĸøĔÎíō
ĪķíŎĿí‬‬

‫
‪čŎĤøĿíō
óĉîœĎĿí‬‬ ‫÷‪
öĄ‬‬ ‫ﺑﻬﺬﺍ ﻳﻨﻮﻫــ ﺻﻨﺪﻭﻕ ﺍﻻﺳﻜﺎﻥ ﻭﺍﻟﺘﻌﻤﻴﺮ ﺍﻻﻋﻼﻥ‬

‫‪
čîĬė‬‬ ‫ﺍﻟﺘﺤﺬﻳﺮﻯ ﺍﻟﺜﺎﻟﺚ ﻭﺍﻷﺧﺮﻴ ﺍﻟﻤﻮﺍﻃﻨﻴﻦ ﺍﻟﺬﻳﻦ‬
‫ﺗﻌﺎﻗﺪﻭﺍ ﻋﻠﻲ ﺷﺮﺍﺀ ﻣﺴﺎﻛﻦ ﺍﻗﺘﺼﺎﺩﻳﺔ ﻭﻋﻠﻴﻬﻢ‬
‫÷‪
ôœîīč
öĄ‬‬ ‫ﻣﺘﺄﺧﺮﺍﺕ ﺍﻗﺴﺎﻁ ﺷﻬﺮﻳﺔ ﻋﻠﻴﻬﻢ ﺳﺪﺍﺩ ﺍﻟﻤﺘﺄﺧﺮﺍﺕ‬
‫
‪őĉîĜøķśí
ĢŔĤĈøĿíō
ôŔĿîÎí
Ďœďō‬‬ ‫ﻛﺎﻣﻠﺔ ﻭﺫﻟﻚ ﻋﺒﺮ ﻣﺮﺍﺟﻌﻪ ﺍﺩﺍﺭﺓ ﺍﻟﺴﻜﻦ ﺍﻻﻗﺘﺼﺎﺩﻱ‬
‫ﺑﺎﺑﺮﺍﺝ ﺍﻟﻨﻴﻠﻴﻦ ﺑﺮﺝ ‪ ٨١‬ﺷﺮﻕ ﺷﺮﻭﻧﻲ ﺧﻼﻝ ﻓﺘﺮﺓ‬
‫ﺍﺳﺒﻮﻉ ﺗﺒﺪﺃ ﻣﻦ ﻳﻮﻡ ﺍﻻﺣﺪ ﺍﻟﻤﻮﺍﻓﻖ‪٢٠٢٠/١١/٨‬ﻡ‬
‫ﻭﺣﺘﻲ ﺍﻟﺨﻤﻴﺲ‪٢٠٢٠/١١/١٢‬ﻡ ﻭﻳﻌﺘﺒﺮ ﻫﺬﺍ‬
‫ﺑﻤﺜﺎﺑﺔ ﺍﻧﺬﺍﺭ ﻧﻬﺎﺋﻲ ﻟﺠﻤﻴﻊ ﺍﻟﻤﺘﻌﺜﺮﻳﻦ ‪.‬‬
‫ﻳﺤﺘﻔﻆ ﺍﻟﺼﻨﺪﻭﻕ ﺑﺈﺗﺨﺎﺫ ﺍﻻﺟﺮﺍﺀﺍﺕ ﺍﻟﺘﻲ ﺗﺤﻔﻆ‬
‫‪ÅŃäøĿí
Őŀī
ôñîķĎŀĿ
ŒŃŎĸĿí
ďîŌĀĿí‬‬ ‫ﺣﻘﻪ ﺑﻌﺪ ﺍﻧﻘﻀﺎﺀ ﺍﻟﻤﻬﻠﺔ ﺍﻟﺜﺎﻟﺜﺔ ﻭﺍﻟﻨﻬﺎﺋﻴﺔ ‪.‬‬
‫‪ôŔŇíĉŎĔĿí
ÅŃäøĿí
óĉîīçō
ÅŃäøĿí
õîĻĎė
ĉîĄ÷í‬‬
‫‪،،،‬ﻭﺍﷲ ﺍﻟﻤﻮﻓﻖ ‪،،،‬‬
‫‪ŁŎģĎĈĿí
ŁŜĔĿí
ĵĊňij


ŅîļńĿí‬‬

‫ﺻﻨﺪﻭﻕ ﺍﻻﺳﻜﺎﻥ ﻭﺍﻟﺘﻌﻤﻴﺮ‬

‫šš
šš
™›™›‪
Ł‬‬
‫ﺫﺭﻭﺓ ﺳﻨﺎﻡ ﺍﻟﺨﺪﻣﺔ ﺍﻟﻌﻘﺎﺭﻳﺔ‬
‫›š
šš
™›™›‪Ł‬‬

‫‪Biden è stato eletto 46° presidente degli Stati Uniti.‬‬

‫‪14‬‬ ‫‪Internazionale 1384 | 13 novembre 2020‬‬

 Journal de Montréal Canada

BIDEN46
N46 PRÉSIDENT
E RÉSIDENT
DESÉTATS-UNIS
PHOTO REUTERS

DIMANCHE
8 NOVEMBRE

PHOTO AFP
2020

17
PAGES

Trump congédié
après 4 ans

D-E-H-O-R-S!  
   
 


 
  
    
  
  
AD{JDM2304035}
JDM2299388

1,56 $ + TAXES ÉDITION PROVINCIALE 1,70 $ + TX ABITIBI ET LES ÎLES DE LA MADELEINE 1,74 $ + TX 64 PAGES VOL. LVII N O 143 W W W . J O U R N A L D E M O N T R E A L . C O M

Fuori!

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 15

Kleine Zeitung Austria
Welche Steirerinnen und Steirer haben heuer
Sie machen Besonderes geleistet? Wir suchen die Köpfe des
Jahres 2020. Nominieren Sie ab heute Ihre
dem Land Mut! Favoriten für die Wahl.
Seite 38/39

8.
NOVEMBER 2020
SONNTAG
SONNTAG -1 ˚ | 12 ˚
GRAZ
PRINT | WEB | APP

AMERIKA HAT GEWÄHLT

Hallo,
Mr.
President!
DIE WELT ATMET AUF.
Joe Biden gewinnt das Rennen
um das Weiße Haus. Mit Jubel
und spontanen Feiern auf der
Straße begrüßen seine Anhänger
Amerikas 46. Präsidenten.
Donald Trump erkennt den Sieg
des Demokraten nicht an.
Er spricht weiter von
Wahlbetrug und will mit einer
Armada von Anwälten gegen das
Wahlergebnis vorgehen.
Seite 4/5

ZEICHNUNG: PETAR PISMESTROVIC

STEIERMARK | ÄrztekammerzeigtefalschenArztschon2018an,der„ordinierte“bisjetztweiter. Seite 26

Buongiorno, Mr. President!

16 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

Le Monde Francia

MARDI 10 NOVEMBRE 2020

76E ANNÉE – NO 23588
3,00 € – FRANCE MÉTROPOLITAINE
WWW.LEMONDE.FR –
FONDATEUR : HUBERT BEUVE-MÉRY
DIRECTEUR : JÉRÔME FENOGLIO

ÉDITION SPÉCIALE

UN PRÉSIDENT,
DEUX AMÉRIQUE
1 ÉDITORIAL
LE DÉFI DE LA
RÉCONCILIATION
par JÉRÔME FENOGLIO
L’année 2020 a été trop
avare en bonnes nouvelles
pour que l’on puisse se per-
mettre de relativiser cel-
le-ci : le candidat démocrate
Joe Biden a battu le prési-
dent sortant, Donald
Trump, à l’issue, décalée, de
l’élection présidentielle des
Etats-Unis d’Amérique. Une
fois les recomptes de voix
effectués, une fois les re-
cours de son rival purgés –
ce sera long et pénible –, il
s’installera, le 20 janvier, à
la Maison Blanche, avec une
légitimité non seulement
assise sur les voix du col-
lège électoral, mais égale-
ment sur le vote populaire.
De fait, grâce à un bond his-
torique de la participation,
à défaut d’avoir remporté la
victoire dans tous les Etats ▶ Les tensions post- ▶ Première femme ▶ Les démocrates
que lui promettaient les
▶ Déclaré vainqueur,
sondages, il y entrera après Joe Biden a com- scrutin illustrent noire élue vice-pré- ont manifesté
avoir rassemblé le plus mencé à préparer l’ampleur des diffi- sidente des Etats- leur joie dans les
grand nombre de suffrages
de l’histoire du pays, au- la transition, alors cultés auxquelles Unis, Kamala Harris métropoles, mais
delà des 75 millions. que Donald Trump va se heurter Joe Bi- est présentée le pays est profon-
lire la suite page 34
refuse d’admettre den, à commencer comme l’« Obama dément divisé
sa défaite par l’épidémie au féminin » PAGES 2 À 1 3

A Wilmington (Delaware), le 8 novembre. JOHATHAN ERNST REUTERS

LE REGARD DE PLANTU
Arabie saoudite Covid-19 Les médecins
Loujain, 31 ans, généralistes en première ligne
prisonnière à Riyad la médecine de ville est da- beaucoup plus en charge les pa-
vantage sollicitée lors de cette tients, et pour la majorité d’entre
Loujain Al-Hathloul, deuxième vague épidémique, eux ça se passe bien, on n’en fait
une Saoudienne détenue alors qu’elle continue, en paral- hospitaliser que 3 % », relève
depuis mi-2018, incarne lèle, à suivre les patients chroni- Jacques Battistoni, président de
le féminisme dans son ques, qui avaient déserté les ca- MG France (le premier syndicat
binets au printemps. « La règle, de généralistes), qui se dit prêt à
pays. Depuis le 26 octobre, en mars-avril, c’était : “Tous à venir en soutien au secteur
elle est en grève de la faim l’hôpital.” La grosse différence, hospitalier.
PAGE 2 5 c’est qu’aujourd’hui on prend PAGES 1 5 -1 6

Haut-Karabakh Aides sociales Economie

L’Azerbaïdjan Vers une réforme La Banque de
fête ses avancées du financement France décrypte
face aux forces du RSA en Seine- les conséquences
arméniennes Saint-Denis du reconfinement
PAGE 1 4 PAGE 1 7 PAGE 2 0
Algérie 220 DA, Allemagne 3,70 €, Andorre 3,50 €, Autriche 3,80 €, Belgique 3,20 €, Canada 5,80 $ Can, Chypre 3,20 €, Danemark 36 KRD, Espagne 3,50 €, Gabon 2 400 F CFA, Grande-Bretagne 3,10 £, Grèce 3,50 €, Guadeloupe-Martinique 3,30 €, Guyane 3,50 €,
Hongrie 1 440 HUF, Italie 3,50 €, Luxembourg 3,30 €, Malte 3,20 €, Maroc 22 DH, Pays-Bas 3,80 €, Portugal cont. 3,50 €, La Réunion 3,30 €, Sénégal 2 400 F CFA, Suisse 4,40 CHF, TOM Avion 500 XPF, Tunisie 4,10 DT, Afrique CFA autres 2 400 F CFA

Un presidente, due Americhe.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 17

The New Sunday Express India

CHENNAI  SUNDAY  NOVEMBER 08, 2020  `8.00  PAGES 28  LATE CITY EDITION

5K COACHES TURNED INTO COVID `90K AVG COST OF CONVERTING A COACH PATIENTS RELUCTANT TO USE THEM

CARE UNITS, BUT ONLY 813 USED

Nearly `45 crore was incurred on converting non-AC railway
coaches into isolation facilities, according to an RTI reply
On average, about `90,000 was spent on each of the 5,231 coaches, RTI
replies received by TNIE from multiple railway offices revealed. The South
Western Railway spent `3.55 crore on conversion of 320 coaches. Central
■ Many Covid patients complained of extreme heat inside these
coaches during May, June and July. This, the authorities said,
was a reason why most of them were not used
573
Railway zone converted 482 coaches into isolation units for `3.74 crore. ■ The converted coaches will be restored for passenger services COACHES CONVERTED INTO COVID CARE
North Eastern Railway converted 217 coaches for `1.49 crore once their requirement to serve as isolation centres is fulfilled UNITS BY SOUTHERN RAILWAYS

CHENNAI ■ MADURAI ■ VIJAYAWADA ■ BENGALURU ■ KOCHI ■ HYDERABAD ■ VISAKHAPATNAM ■ COIMBATORE ■ KOZHIKODE ■ THIRUVANANTHAPURAM ■ BELAGAVI ■ BHUBANESWAR ■ SHIVAMOGGA ■ MANGALURU ■ TIRUPATI ■ TIRUCHY ■ TIRUNELVELI ■ SAMBALPUR ■ HUBBALLI ■ DHARMAPURI ■ KOTTAYAM ■ KANNUR ■ VILLUPURAM ■ KOLLAM ■ WARANGAL ■ TADEPALLIGUDEM ■ NAGAPATTINAM ■ THRISSUR ■ KALABURAGI

NITISH EXIT
JOE BIDEN DONALD TRUMP

290 Electoral college votes

7,48,57,880 votes 270 TO WIN
Electoral college votes
7,05,98,535 votes 214 EXIT POLLS
243 122 WRITTEN ALL OVER
PRESIDENT BIDEN!
But Trump refuses to concede, threatens further legal action on ballot counting
Victory call
MGB

120
Total seats
PROJECTIONS
NDA
TIMES NOW C-VOTER
116
TV9 BHARATVARSH
1 6
Needed to win

LJP OTHER
India Today-
Axis
MGB: 139-161
(150)
NDA: 69-91
(80)
EXPRESS NEWS SERVICE

NITISH Kumar’s 15-year rule in

Bihar is set to come to an end in
Bihar and Tejashwi Yadav will
be the next chief minister, three
back from a limited number of
voters in select areas.
In terms of vote share, Today’s
Chanakya projected 44 per cent
for the RJD-led opposition alli-
ance and 34 per cent for the NDA.
Biden had 264 115-125 110-120 3-5 10-15 LJP: 3-5 (4) out of seven exit polls predicted However, ABP-CVoter projected
electoral votes OTHERS: 9 on Saturday. a higher vote share for NDA at
and Trump 214 REPUBLIC-JAN KI BAAT The projected tally for Rash- 37.7 per cent followed by the
until Saturday 118-138 91-117 5-8 3-6 triya Janata Dal-led Mahagath- grand alliance with 36.3 per cent
Caste out?
evening. But bandhan (MBD), which compris- and 26 per cent for others.
later at night, ABP-CVOTER Analysts feel es the Congress and several Left India Today-Axis My India poll
US media 108-131 104-128 1-4 4-8 economic parties besides the Tejashwi Ya- showed 44 per cent of respond-
projected a win factors may dav-led RJD, ranged from 115 to ents prefer Tejashwi Yadav as
for Biden in the TODAY’S CHANAKYA override 161 while 122 seats are need- the next chief minister,
states of 180 55 0 8 caste ed to form government. while 35 per cent would
Pennsylvania preferences
PEOPLE’S PULSE PROJECTIONS Most of the exit polls like to give another
and Nevada this time in
also predicted RJD to chance to Nitish Kumar.
President-elect Joe Biden and VP-elect Kamala Harris; (R) People in Washington DC cheer at the news of Biden’s victory | AP (20 + 6 111 100 4 9 Bihar
again emerge as the sin- It projected 44 per cent
electoral (Margin of error - Plus or Minus Three per cent) gle largest party in the vote share for the RJD-
Biden said, “America, I’m hon- under former President Barack votes), that put 243-member Assembly
EXPRESS NEWS SERVICE 2015 led alliance and 39 per cent
him over the
ored that you have chosen me Obama. He is also Delaware’s along with a clear dip in the for the NDA.
270-mark.
AFTER four days of uncertain- to lead our great country. The longest-serving senator. 124 seat tally of Bihar chief minister According to political observ-
ty and slow pace of vote count- work ahead of us will be hard, Meanwhile, incumbent Re- 107 Nitish Kumar-led JD(U). ers, the exit poll projections show
ing due to a surge of mail-in but I promise I will be a Presi- publican President Donald Kamala’s While Today’s Chanakya-CNN caste was not a big factor in the
votes. US media outlets on Sat- dent for all Americans - wheth- Trump, 74, has not yet conced- ascension 80 News18 projected 180 seats for elections as voters were con-
urday declared Joe Biden as the er you voted for me or not.” ed defeat yet. “We all know why Kamala Harris 71 the MBD, India Today-Axis My cerned about economic and de-
winner of the November 3 pres- With Biden’s victory, Kamala Joe Biden is rushing to falsely made history as India poll gave the alliance be- velopment issues.
idential elections. Harris has become vice-presi- pose as the winner, and why his 53 tween 139 and 161 seats, against “Thanks to the corona-induced
the first Indian-
The 77-year-old former US dent-elect, the first time in his- media allies are trying so hard American 69-91 for the BJP-led National lockdown, the factor this time
vice president will become the tory that a woman — an Indian- to help him: they don’t want the woman to 27 Democratic Alliance. has become livelihood other than
46th president of the US, after American one at that — has truth to be exposed. The simple become the US Counting of votes for the three- caste. The parties have fielded
a victory in Nevada and Penn- been elected to such a White fact is this election is far from 10 phase Bihar assembly polls, candidates from all castes and
Vice President. 2
sylvania, the state where he House position. over,” Trump said in a hurried- She will be the which ended on Saturday, will be that’s a good sign,” said Meera
was born, put him over the 270 Before becoming the Demo- ly issued statement, indicating highest-ranking MGB RJD INC NDA JDU BJP LJP Others held on November 10. Singh, an educationist from
electoral votes needed to win. cratic presidential nominee, that the fight is far from over. woman ever to Exit polls are based on feed- Patna. P10
Welcoming the victory call, Biden served as vice president MORE REPORTS ON: P12 serve in US govt

‘Kerala church TN bags best State award for

routed money
via hawala’
EXPRESS NEWS SERVICE
@ Kochi
AFTER conducting detailed
raids in the premises of self-
styled evangelist and Believers
Eastern Church founder K P
Yohannan at different locations
across the country, the Income
Tax (IT) sleuths have found that
the group routed unaccounted
money through organisations
that remained only on paper.
“The group runs about 30
trusts, registered across the
country, and most of them exist
only on paper and have been
found to be used for routing the
unaccounted funds and for ac-
commodation transactions,”
said an IT dept communique.
“It has been found that the
modus operandi of the group is
to systematically inflate ex-
penses with the help of other
parties, who will return the in-
flated amount in cash through
domestic hawala channels to
the functionaries of the group,”
it said.
The searches were carried
out on the basis of credible in-
formation that the group, which
enjoyed I-T exemption under
the IT Act, 1961, received dona-
tions from foreign countries
ostensibly for helping the poor
and destitute.
water management in 2019
T M U R U G A N A N D H A M @ Chennai
TAMIL Nadu has been awarded
the best State for water man-
agement for the year 2019. The
State secured the top position
under the ‘Normal Category’ in
the National Water Awards, be-
sides securing significant plac-
es under the categories – Best
District in Revival of River, Wa-
ter Conservation, Best Urban
Local Body, Best Research/In-
novation/Adaptation of New
Technology for Water Conser-
v a t i o n a n d B e s t Wa t e r
Warriors.
Of all the awards in as many
as 16 different categories to be
presented for various States,
Tamil Nadu has won 11 prizes
EXPRESS READ
Bombay HC reserves order on
Arnab Goswami’s bail plea
Mumbai: Republic TV Editor-
in-Chief Arnab Goswami,
arrested in an abetment of
suicide case on Nov 4, failed
to get any relief on Saturday
as the Bombay HC reserved
its order on his interim bail plea | P7
WITH
THIS
ISSUE UNLOCK, TRAVEL
under five key categories. The
awards will be presented dur-
ing a two-day ceremony to be
held virtually on November 11
and 12, in the presence of Vice
President, M Venkaiah Naidu,
Union Minister for Jal Shakti,
Gajendra Singh Shekhawat,
and Union Minister for Envi-
ronment, Prakash Javadekar. Winning big
On behalf of the State govern- One of the
ment, PWD Secretary, K State’s major
Manivasan will be receiving achievements
the award. in conservation
Under the category of ‘Reviv- is renovation of
al of River’, Vellore and Karur 6,278 water
districts bagged the top two resources at
spots, while Perambalur dis- `1,433 crore
trict won the second prize in through the
the ‘Water Conservation’ cate- Kudimaramath
gory, at the national level. P4 scheme
Plea for straw in jail: NIA seeks
20 days to respond
Lucknow: The NIA has sought
20 days to respond to Jesuit
priest Stan Swamy’s plea
seeking a straw and sipper in
prison to drink water, as he
can’t hold a glass because of
Parkinson’s disease | P8
PLUS 12 PAGES

Tax raids at IT Infra group’s premises;

`1,000 cr unaccounted income detected
E X P R E S S N E W S S E R V I C E @ Chennai
THE Income Tax department conducted
raids at six locations in Chennai and
Madurai of IG3 Infra Limited, a Chen-
nai-based group operating in the IT In-
fra sector on Wednesday, and detected
an unaccounted income of `1,000 crore.
The search also unearthed evidence re-
lating to the group’s investments in a
Singapore-registered company – it was
found that the group had suppressed for-
eign income received in form of share
subscription, equivalent to `200 crore,
taxable in India in the hands of the
shareholder, said the I-T department.
Incorporated in 2004 as ETL Infra-
structure Service Limited (EISL), IG3
Infra also owns the Chennai One IT Spe- Gains of `200 crore not
cial Economic Zone. The group special- disclosed in FA schedule
ises in developing and managing secure
business infrastructure across high- It has been found that the
growth sectors, such as Information company belonging to the group
Technology and Hospitality. Its board of has invested a very nominal
directors include C Ramachandran, a amount, although it has a 72 per
retired senior civil servant who was in- cent shareholding, while the
strumental in bringing Ford Motors and other company, with 28 per cent
Hyundai Motors to set up plants in TN, shareholding, has invested
while he was the Industries Secretary. almost the entire money. This
According to a spokesperson from the resulted in a benefit of almost
I-T department, the shareholding of IG3 Singaporean $7 crore (about
Infra is held by two companies – one `200 crore). This was not
owned by the group searched, while the disclosed in its return of income
other company is a subsidiary of a ma- and the Schedule FA, which is the
jor infrastructure development and fi- details of foreign assets a
nancing group. CONTINUED ON: P5 taxpayer is required to disclose.

Presidente Biden!

18 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

The New York Times Stati Uniti
VOL. CLXX . . . No. 58,871
RACE IS FINALLY CALLED AFTER RECORD TURNOUT;
CHAOTIC TERM ENDS WITH RARE INCUMBENT LOSS
Kamala Harris and Joseph R. Biden Jr. addressed the nation Saturday night from Wilmington, Del., after the election was called. Page 11.
THE PRESIDENT-ELECT
A Politician Shaped by Tragedy Historic Milestone for Woman Dealmaker From Old School
And Decades of Bipartisanship Steeped in Civil Rights Battles Inherits Fractured Washington
By KATIE GLUECK
and THOMAS KAPLAN
Thirty-three years ago, he was
the fast-talking junior senator
from Delaware with a chip on his
shoulder, desperate to prove his
gravitas during a brief, ill-fated
presidential run.
The next time around, in 2008,
he was the seasoned foreign pol-
icy hand and veteran lawmaker
who strained to capture the imagi-
nation of Democratic presidential
primary voters.
As he weighed a third attempt
at the presidency last year, many
Democrats feared he was too late.
Too old, too moderate, too me-
andering to excite ascendant
voices in his party, too rooted in
the more civil politics of the past to
nimbly handle Donald Trump.
Joseph Robinette Biden Jr. ran
anyway. He ran as a grieving fa-
ther who connected with a coun-
try in pain. As a relative centrist
who emphasized character, stabil-
ity and belief in bipartisanship
over the particulars of a policy
agenda. As a flawed, uneven cam-
WEST WING REACTION
‘Far From Over,’ Trump Says
Aides to President Trump said he would
press forward with legal challenges to
the result, and had no immediate plans
to deliver a concession speech. PAGE 11
Biden batte Trump.
© 2020 The New York Times Company
ERIN SCHAFF/THE NEW YORK TIMES
Mr. Biden entered the Senate
during the Nixon presidency.
paigner whose vulnerabilities
were ultimately drowned out by
his opponent’s outsize weak-
nesses, and eclipsed by the seis-
mic issues at stake, as the nation
confronted the ravages of a deadly
pandemic.
In many ways, he ran as the po-
litician he has always been. And
for one extraordinary election,
that was enough.
“They’re not so much saying,
‘I’m investing in Joe Biden be-
cause of his philosophy,’” said for-
mer Senator William S. Cohen, Re-
publican of Maine, who served
Continued on Page 14
OVERCOMING CHALLENGES
A Smooth Election After All
Despite a nightmare scenario of voting
in a pandemic with threats of interfer-
ence and violence, the machinery of
democracy held up well.
NEW YORK, SUNDAY, NOVEMBER 8, 2020
THE VICE PRESIDENT-ELECT
By LISA LERER
and SYDNEY EMBER
From the earliest days of her
childhood, Kamala Harris was
taught that the road to racial jus-
tice was long.
She spoke often on the cam-
paign trail of those who had come
before her, of her parents, immi-
grants drawn to the civil rights
struggle in the United States —
and of the ancestors who had
paved the way.
As she took the stage in Texas
shortly before the election, Ms.
Harris spoke of being singular in
her role but not solitary.
“Yes, sister, sometimes we may
be the only one that looks like us
walking in that room,” she told a
largely Black audience in Fort
Worth. “But the thing we all know
is we never walk in those rooms
alone — we are all in that room to-
gether.”
With her ascension to the vice
presidency, Ms. Harris will be-
come the first woman and first
woman of color to hold that office,
a milestone for a nation in upheav-
SPONTANEOUS CELEBRATIONS
Jubilation in the Streets
Across the country, people cheered the
Biden-Harris ticket’s victory, shouting
from their windows, ringing cowbells
PAGE 10 and blaring car horns.
ERIN SCHAFF/THE NEW YORK TIMES
ERIN SCHAFF/THE NEW YORK TIMES
Ms. Harris was elected to the
Senate from California in 2016.
al, grappling with a damaging his-
tory of racial injustice exposed,
yet again, in a divisive election.
Ms. Harris, 56, embodies the fu-
ture of a country growing more ra-
cially diverse, even if the person
voters picked for the top of the
ticket is a 77-year-old white man.
In her victory speech Saturday,
Ms. Harris spoke of her mother
and the generations of women of
all races who paved the way for
this moment. “While I may be the
first woman in this office, I will not
be the last,” she told a cheering
and honking audience in Wilming-
Continued on Page 16
‘WELCOME BACK AMERICA!’
Overseas, Sighs of Relief
Foreign leaders showered the presi-
dent-elect with congratulatory mes-
sages, expressing optimism he would
PAGE 19 bring a return to normalcy.
Late Edition
Today, mostly sunny, warm for early
November, high 72. Tonight, clear,
mild, low 54. Tomorrow, sunshine,
patchy clouds, remaining warm,
high 71. Weather map, Page 21.
$6.00
Harris Will Become the Country’s
First Female Vice President
By JONATHAN MARTIN and ALEXANDER BURNS
Joseph Robinette Biden Jr. was elected the 46th pres-
ident of the United States on Saturday, promising to re-
store political normalcy and a spirit of national unity to
confront raging health and economic crises, and making
Donald J. Trump a one-term president after four years of
tumult in the White House.
Mr. Biden’s victory amounted to a repudiation of Mr.
Trump by millions of voters exhausted with his divisive
conduct and chaotic administration, and was delivered
by an unlikely alliance of women, people of color, old and
young voters and a sliver of disaffected Republicans. Mr.
Trump is only the third elected president since World
War II to lose re-election, and the first in more than a
quarter-century.
The result also provided a history-making moment
for Mr. Biden’s running mate, Senator Kamala Harris of
California, who will become the first woman to serve as
vice president.
With his triumph, Mr. Biden, who turns 78 later this
BIDEN TRUMP NOT CALLED
Results as of Saturday at 10:33 p.m. Eastern.
Map shows Maine and Nebraska statewide vote. THE NEW YORK TIMES
month, fulfilled his decades-long ambition in his third bid
for the White House, becoming the oldest person elected
president. A pillar of Washington who was first elected
amid the Watergate scandal, and who prefers political
consensus over combat, Mr. Biden will lead a nation and a
Democratic Party that have become far more ideological
since his arrival in the capital in 1973.
He offered a mainstream Democratic agenda, yet it
was less his policy platform than his biography to which
many voters gravitated. Seeking the nation’s highest of-
fice a half-century after his first campaign, Mr. Biden — a
candidate in the late autumn of his career — presented
his life of setback and recovery to voters as a parable for a
wounded country.
Appearing Saturday night before supporters at a
drive-in rally in Wilmington, Del., and speaking against
the din of enthusiastic honking, Mr. Biden claimed the
presidency and called on the country to reunite after
what he described as a toxic political interlude.
“Let this grim era of demonization in America begin
to end here and now,” he said.
Without addressing Mr. Trump, the president-elect
spoke directly to the president’s supporters and said he
recognized their disappointment. “I’ve lost a couple of
times myself,” he recalled of his past failures to win the
presidency, before adding: “Now let’s give each other a
chance.”
In a statement earlier in the day, Mr. Trump insisted
Continued on Page 12
NEWS ANALYSIS
By MATT FLEGENHEIMER
Joseph R. Biden Jr., distin-
guished backslapper and inveter-
ate deal-seeker, has spent most
of his last 50 years in the middle
of things.
As a presidential candidate, he
urged moderation, suggesting
that the country was not as pro-
ZACH GIBSON/THE NEW YORK TIMES
gressive as some Democratic
Mr. Biden says he’ll work with
rivals insisted. Senator Mitch McConnell.
As vice president, he was the
White House emissary dis- time heals,” Mr. Biden said in a
patched to negotiate with un- generous 2003 eulogy for Mr.
bending Republicans in Con- Thurmond, the avowed South
gress, at times with too little Carolina segregationist whom he
success and too willing capitu- saluted for moving to “the good
lation in the eyes of liberals. side” eventually. “Time changes.”
And across his decades in the Now, as Mr. Biden prepares to
Senate, Mr. Biden tended to find assume the presidency in a di-
his way to the center of the fray vided Washington, he will con-
— civil rights debates, judicial front the ultimate test of how
hearings, the crime bill, the Iraq much times have changed, and
war — priding himself on a repu- how much he has. While Demo-
tation as the lawmaker most crats have retained hope that
likely to befriend Ted Kennedy two runoff elections in Georgia
and Strom Thurmond in the might deliver them narrow con-
same lifetime. trol of the Senate after all, Biden
“For the man who will see, Continued on Page 13
SUNDAY REVIEW
Emily Dreyfuss PAGE 3
U(D547FD)v+&!,!/!?!z
PAGE 18
Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 19
El Nuevo Herald Stati Uniti
AHORRE

147
ETA llega
el lunes a
Miami 3A $
RO
ES ADENT
EN CUPON
AÑO 45, No. 225 FACEBOOK.COM/ELNUEVOHERALD CADA DÍA, Nublado, ventoso
CONECTE ELNUEVOHERALD.COM TWITTER.COM/ELNUEVOHERALD PARTE DE TU VIDA DOMINGO 8 DE NOVIEMBRE 2020 $3.00 y lluvioso
78°/ 75°

E1

ELECCIONES 2020

BIDEN PRESIDENTE
Promete ser un mandatario para unificar a todos los norteamericanos

mundo.
POR NORA GÁMEZ TORRES “Prometo ser un presidente
ngameztorres@elnuevoherald.com
no para dividir sino para unifi-
car, que no ve estados azules y

C
on un llamado a la
unidad y a dejar atrás
la hostilidad que ha
caracterizado la vida
política del país en los últimos
cuatro años, el presidente elec-
to Joe Biden celebró su victoria
en unas históricas elecciones
presidenciales en un discurso
el sábado en la noche, en el
que prometió trabajar para
controlar la pandemia de coro-
navirus, impulsar la economía
y luchar contra el racismo
sistémico.
El ex vicepresidente Biden
sobrepasó los 270 votos electo-
rales necesarios para convertir-
se en el próximo presidente de
Estados Unidos, tras derrotar a
Donald Trump en Pennsylva-
nia, en unas elecciones que
estuvieron cerradas hasta el
final y mantuvieron en vilo a
estadounidenses y al resto del
rojos, sino solo Estados Unidos
de América. Estoy orgulloso de
ser demócrata pero gobernaré
como presidente americano”,
dijo Biden en su discurso de
victoria en Wilmington, Dela-
ware. “Quise este puesto para
restaurar el alma de América”.
“Es tiempo de sanar”, dijo.
Mientras tanto, el presidente
Donald Trump no ha concedi-
do la derrota y se mantuvo
cuestionando los resultados en
Twitter durante el día pese a
que su campaña no ha mostra-
do evidencia de un fraude ge-
neralizado.
En su inauguración en enero
del 2021, Biden, quien en dos
semanas cumplirá 78 años, se
convertirá en el presidente
número 46 de Estados Unidos.
Su compañera de fórmula, la
senadora Kamala Harris, tam-
bién hará historia al ser la pri-

VEA BIDEN, 2A

‘‘
QUISE ESTE PUESTO PARA
RESTAURAR EL ALMA DE AMÉRICA
joe Biden, presidente electo

DREW ANGERER GETTY IMAGES

UN HITO EXTRAORDINARIO CÓMO SE TOMÓ LA NOTICIA EN LA CIUDAD

Kamala Harris hace historia Reaccionan en Miami

como la primera mujer en llegar los partidarios de Trump
a la vicepresidencia de EEUU POR LAUTARO GRINSPAN
Y JIMENA TAVEL
lgrinspan@miamiherald.com
POR LISA LERER Y SYDNEY jtavel@miamiherald.com
EMBER
voto latino fue determi-
nante para que Trump
na, un grupo de latinos
partidarios de Trump se
ganara los electores del juntaron frente al icóni-
estado. co Café Versailles, mien-
Por ello, mientras los tras otros pasaron en
seguidores de Joe Biden autos con banderas y

P
The New York Times
artidarios hispa-
nos del presidente celebraban golpeando carteles de Trump.
Donald Trump en cacerolas, ondeando “Fraude. Ha sido todo

D
esde los primeros días de su infan- banderas, y bailando en un fraude”, dijo Maria
el sur de la Florida reac-
cia, a Kamala Harris se le enseñó el centro de Miami este Clemente, quien se mu-
cionaron a la noticia de
que el camino hacia la justicia racial que Joe Biden será el sábado –después de que dó de Cuba a Miami
era largo. próximo presidente de múltiples medios nacio- hace 55 años y sostenía
Durante la campaña, Harris solía hablar EEUU con incredulidad nales e internacionales una bandera que decía,
de quienes la habían precedido, de sus y escepticismo. lo dieran ganador en en inglés, “el socialismo
padres, inmigrantes atraídos por la lucha La victoria de Biden Pennsylvania– otros apesta’ y ‘Trump 2020’.
por los derechos civiles en Estados Unidos hace que el ex vicepresi- manifestaron su apoyo a “Esto no se va a quedar
y de los antepasados que habían allanado el dente sea el primer can- Trump e insistieron en así. Esto no ha termina-
camino. didato desde 1992 en que el resultado de la do. Para mi, esto no ha
Con su ascenso a la vicepresidencia, llegar a la Casa Blanca elección no era aún terminado”.
Harris se convertirá en la primera mujer y sin ganar en Florida, definitivo, una premisa Isabel Sierra, otra
ANDREW HARNIK AP
la primera mujer de minorías en ocupar ese donde un aumento en el equivocada.
LA VICEPRESIDENTA electa Kamala Harris En La Pequeña Haba- VEA REACCIÓN, 14A
VEA HARRIS, 2A habla el sábado en Wilmington, Delaware.

Para servicio a los lectores llame al 1-800-843-4372

Biden presidente.

20 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

Philippine Sunday Inquirer Filippine
WEB www.inquirer.net E-PAPER inq.ph/inquirerepaper VIBER viber.com/inquirer TWITTER @inquirerdotnet | @dzIQ990 (Radio) SUNDAY November 8, 2020 ◆◆◆ 3 Sections | Vol. 35 No. 334 | P20

BIDEN ELECTED 46TH

US PRESIDENT
WASHINGTON—Democrat
Joe Biden captured the US pres-
idency on Saturday, several
major television networks said,
as voters narrowly rebuffed
Republican incumbent Don-
ald Trump’s tumultuous lead-
ership and embraced Biden’s
promise to fight the coronavi-
rus pandemic and fix the econ-
omy in a divided nation
When the former vice pres-
ident enters the White House
on Jan. 20, the oldest person to
assume the office at age 78, he
likely will face a difficult task
governing in a deeply polar-
ized Washington, underscored
by a record nationwide voter
turnout in a fight to the finish.
His projected victory came
after four days of nail-biting
suspense over the outcome of
Tuesday’s election, with the
counting of votes in a handful
of battleground states ongo-
ing thanks to a flood of mail-in
ballots.
Biden said on Friday he
expected to win the race but
stopped short of giving a
victory speech. A Trump A2

SIGNS, SOUNDS OF IMPENDING TRIUMPH People listen to a speech of then Democratic presidential nominee Joe Biden through speakers outside the White House on Nov. 6. Confident of victory,
Biden said: “The numbers tell us ... it’s a clear and convincing story: We’re going to win this race.” Those words came true hours later. —REUTERS/AFP

NEWS / A10
CATANDUANES: BATTERED
ISLAND STILL ON ITS KNEES

REGIONS / A11
CORDILLERA
BY THE THREAD

OPINION / A7
LESSONS CALM AFTER THE STORM The turquoise waters off this village in Virac, the capital of Catanduanes, are back to being calm

FROM RIVER
and inviting on Nov. 6, nearly a week after Typhoon “Rolly” (international name: Goni) ripped through the island province.
Destroying homes along the coastline and uprooting trees on the mountainside, Rolly packed winds so strong that they tore
leaves off branches. —MARK ALVIC ESPLANA

WHAT’S INSIDE

AT HOME ‘YAN
Monkeys prefer traffic
SA EDSA O QUIAPO!
to jungle noise–study

LIFESTYLE / C1 NEWS / A10

The din of vehicles rumbling past
rather than the calming sounds
of the wild proved the most pop-

PAINTING POTS
OT DOH: ROOF
ular choice for primates held
in captivity, surprising re-
A2
OF HAPPINESS
APPINESS OF ER MM NIT
searchers in Finland.

More Filipinos IN EB IT
‘optimistic’ of future
More Filipinos have become op-
timistic but still have mixed ex-
pectations whether their quality
of life will improve next year, ac-
cording to a Social Weather
Stations survey. A3
UCFC now a champ
like Ceres-Negros
United City FC (UCFC) lived WORLD / A12
CORONAVIR
up to its roots, dominating the
Philippines Football League and

FROM IN TATES
booking a trip to the AFC Cham-
pions Cup—like what Ce-
res-Negros did before it. A13

Biden eletto 46° presidente degli Stati Uniti.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 21

Politiken Danimarca
8. november 2020

Søndag Årgang 137. Nr. 39

Pris 40,00
Kundecenter
Politiken 70 15 01 01
1. udgave
www.politiken.dk

POLITIKEN MENER

Præsident

Vinder
til tiden
Biden kan slukke den
amerikanske ildebrand.
USA’s 46. præsident, Joe Biden, er si-
ne to forgængeres modsætning. Ba-
rack Obama tændte drømmen for
en halvdel af befolkningen, Donald
Trump tændte vreden i den anden
halvdel. Obama talte til den bedste
udgave af USA, Trump til det værste.
Den ene halvdels helt var den anden
halvdels skurk.
Med en nation optændt af polari-
seringens ild er en flammekaster i
Det Hvide Hus det sidste, USA har
brug for. Det får amerikanerne hel-
ler ikke med Biden som deres næste
præsident. Tværtimod.
De får en moderat politiker og en
ordholden mand, der kan forsone
og forene nationens to stridende
halvdele. De får en præsident, hvis
væsentligste opgave her og nu bli-
ver at få pillet fjendebillederne ned
og slukket hadets ildebrand.
Joe Biden skal formå at skræve
hen over de kolossale etniske, soci-
ale og økonomiske konfliktzoner og
brudflader, som præsidentvalget i
2020 har blotlagt og dramatisk ud-
videt.

IKKE SIDEN borgerkrigen har USA

stået så splittet som netop nu, og på
vejen ud af Det Hvide Hus eskalere-
de Donald Trump situationen med
et helt uhørt anslag mod selve de-
mokratiet i Amerika.
Trump viste den ultimative foragt
for både vælgerne og demokratiet
ved at modtage nyheden om Joe Bi-
dens sejr med en skandaløs afvis-
ning af at erkende sit nederlag. Der-
med er USA bragt ud i en uhyggelig
og uforudsigelig demokratisk krise,
som det nu bliver Joe Biden første
opgave at sikre ikke kommer helt
ud af kontrol.
Joe Bidens styrke ligger netop i
det, Trump under valgkampen ud-
stillede som hans svaghed: At han
kommer fra den jævne middelklas-
se og har 50 års erfaring i politik.
Han er en klassisk politiker, og det
er netop denne tilbagevenden til en
politisk normaltilstand, USA har
brug for efter fire tumultariske år
med Trump, der vendte op og ned
på sandt og falsk, rigtigt og forkert.
Med sine rødder i arbejderklassen
bør Biden være en mand, der kan
appellere til de vrede hvide vælgere,
som ikke mindst skabte Trumps
storhed.

FOR RESTEN af verden er Joe Biden

som præsident også godt nyt. Ver-
den – og EU – får igen en mere ord-
holden præsident, så det er muligt
at genetablere den regelbaserede
verdensorden, der har været nedkø-
let under Trump. Som internatio-
nalt udsynet demokrat vil Joe Biden
føre USA tilbage til den globale le-
derrolle, som Donald Trump frivil-
ligt abdicerede fra med sin ’Ameri-
can first’-nationalisme.
Joe Biden har forstået sin histori-
ske opgave. Hvor Trump alene talte
til sine egne vælgere, taler Joe Biden
til hele det USA, han skal forsone.
Han rækker hånden frem mod sine
modstandere ved at sige, at han »vil
arbejde lige så hårdt for dem, der
stemte for mig, som for dem, der
stemte imod mig«.
At Kamala Harris nu bliver histo-
riens første kvindelige vicepræsi-
Foto: Kevin Lamarque / Ritzau Scanpix

dent, varsler umådelig godt for, at

verdens ældste demokrati endnu en
gang vil vise sig i stand til at forsone
sit folk og forny sig selv.
Den 46. præsident kan blive en af-
gørende figur i en skelsættende pe-
riode af USA’s historie. Om fire år er
han efter alt at dømme fortid. Til
den tid har han forhåbentlig helet
nationen og genfundet USA’s politi-
ske idégrundlag, så verdens ældste
demokrati trygt kan overdrages til
den næste generation.
Det arbejde kræver en præsident
til tiden. Den præsident er Joe Bi-
den. cj

5 708730 910174 00045

Vincitore.

22 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

‫‪Al Quds al Arabi Regno Unito‬‬

‫‪w w w. a l q u d s . c o . u k‬‬ ‫‪ads@alquds.co.uk‬‬

‫العالناتكم‬
‫‪Al-Quds Al-Arabi‬‬ ‫‪Volume 32 - Issue 10081 Monday 9 November 2020‬‬ ‫يومية • سياسية • مستقلة‬ ‫السنة الثانية والثالثون العدد ‪ 10081‬اإلثنني ‪ 9‬تشرين الثاني (نوفمبر) ‪ 23 - 2020‬ربيع األول ‪ 1442‬هـ‬

‫بايدن واستحالة‬ ‫جنوم الرياضة‬ ‫إماراتيون يطالبون‬ ‫«شعرية‬

‫إعادة األشياء‬ ‫في أمريكا‬ ‫باستبعاد أصالة من‬ ‫الستينيات»‪ :‬تتغير‬
‫إلى «طبيعتها»‬ ‫يرحبون بفوز‬ ‫أوبريت النتقادها‬ ‫املوسيقى‪ ...‬تهتز‬
‫املفقودة‬ ‫بايدن وهاريس‬ ‫التطبيع‬ ‫املدينة‬
‫‪23‬‬ ‫‪19‬‬ ‫‪14‬‬ ‫‪12‬‬

‫مكافحة كورونا والعودة التفاقية باريس وإلغاء احلظر على املسلمني أولويات الرئيس اجلديد‬

‫احتفاالت في أمريكا والعالم بسقوط ترامب‪ ...‬وبايدن يعد بإعادة «تضميد جراح» البالد‬
‫ميالنيا ترامب تعد دقائق خروجها‬
‫من «البيت األبيض» كي تطلق الرئيس‬
‫• لندن ـ «القدس العربي»‪ :‬انتشــرت تقارير‪ ،‬تفيد بأن سيدة أمريكا األولى‪،‬‬
‫ميالنيا ترامب «حتسب دقائق مكوثها في البيت األبيض» حتى تقوم بتقدمي طلب‬
‫طالق من زوجها الرئيــس األمريكي‪ ،‬دونالد ترامب‪ ،‬بعد خســارته االنتخابات‬
‫األمريكية‪.‬‬
‫وأشارت صحيفة «دايلي ميل» البريطانية ً‬
‫نقال عن زميلة سابقة مليالنيا ترامب‪،‬‬
‫وهي أوماروزا مانيغولت نيومــان‪ ،‬أن زواج ميالنيا من ترامب الذي دام ‪ 15‬عاما‬
‫قــد انتهى‪ .‬وأضافت‪« :‬تعد ميالنيا كل دقيقة حتــى يخرج زوجها من منصبه لكي‬
‫حتصل على الطالق»‪ .‬وتابعت نيومان‪« :‬إذا حاولت ميالنيا التخلص من اإلذالل‬
‫املطلق وغادرت أثناء تولي زوجها منصب الرئاسة‪ ،‬فسيكون مصيرها العقاب»‪.‬‬
‫وذكرت الصحيفــة البريطانيــة أن ميالنيــا ترامب بقيت مقيمــة في مدينة‬
‫نيويورك ملدة ‪ 5‬أشــهر ولم تنتقل لإلقامة مع زوجها في العاصمة واشــنطن قبل‬
‫فوزه بالرئاســة عام ‪ 2016‬وأنها حتججت بأن جنلهما بارون في حاجة إلى إنهاء‬
‫دراسته هناك‪.‬‬
‫«مدام توسو» يبدل مالبس ترامب الرسمية بزي العب غولف‬
‫• لندن ـ «القدس العربي»‪ :‬أعلن متحف الشــمع «مدام توســو» في لندن أن‬
‫ثياب متثال الرئيس األمريكي دونالد ترامب تبدلت ليرتدي بدلة خاصة مبمارسة‬
‫رياضــة الغولف «تعكس نوعية مالبســه احملتملة فــي ‪ .»2021‬وقال املتحف في‬
‫تغريدة إن «ترامب بصدد تخصيص املزيد من الوقت ملمارســة رياضته املفضلة‪،‬‬
‫لهذا قام املتحف بتجديد ثيابه حتى تعكس خزانة مالبســه احملتملة في ‪.»2021‬‬
‫وشوهد ترامب وهو يلعب الغولف في والية فرجينيا‪ ،‬بعد وقت قصير من إعالن‬
‫منافسه جو بايدن فوزه بالسباق الرئاسي يوم السبت‪.‬‬
‫أمني‪ ،‬وانطلقت أصوات األلعاب النارية‪ .‬واحتشــد متظاهرون غاضبون‬
‫موالون لترامب يرفعون شــعار «أوقفوا السرقة» أمام مباني البرملان في‬
‫قرية هندية حتتفل بكاماال هاريس بعد فوزها‬
‫يقولون «نطالب بإعادة الفرز» وقال أحد املتحدثني أمام احلشــد «سنفوز‬
‫مبنصب نائبة الرئيس األمريكي‬
‫لندن ـ «القدس العربي» ووكاالت‪:‬‬
‫عمت االحتفاالت‪ ،‬الســبت‪ ،‬جميع أنحاء الواليــات املتحدة‪ ،‬إذ خرج‬ ‫ّ‬
‫الناس إلى الشــوارع محتفلني بفوز املرشــح الدميقراطــي‪ ،‬جو بايدن‪،‬‬
‫بالرئاســة األمريكية‪ ،‬أو محتفلني بانتهاء واليــة الرئيس احلالي دونالد‬
‫ترامب‪ .‬إال أن مشــاهد الفرح لم تعبر ســوى عن أكثر من نصف الناخبني‬
‫بقليل‪ ،‬إذ يبقــى أن ترامب حاز علــى ‪ 47.7%‬من األصــوات‪ ،‬ما ينم عن‬
‫ســيصعب من وظيفة بايدن لدى وصوله إلى‬ ‫ّ‬ ‫انقســام شــديد في البالد‬
‫البيت األبيض‪.‬‬
‫كما تشجع هذه األرقام ترامب على االدعاء بأنه الفائز في االنتخابات‪،‬‬
‫إذ عاد إلى التغريد بذلك بعد استراحة دامت أقل من يوم‪ ،‬يقال إنها جاءت‬
‫بعد قيام صهره ومستشاره جاريد كوشنر بإقناعه باالمتناع‪ ،‬إال أنه عاد‬
‫قائــال‪« :‬هؤالء الناس لصوص‪ ..‬أجهزة املدن الكبرى‬ ‫ً‬ ‫األحد ليجدد موقفه‬
‫فاسدة‪ ..‬هذه انتخابات مسروقة»‪.‬‬
‫وأشارت صحيفة «واشنطن بوســت» إلى أن مقربني من ترامب قالوا‬
‫في جلســات خاصة إنه من غير املرجح أن يتنازل الرئيس رســميا ويقر‬
‫بخسارته حتت أي ظرف من الظروف بالطرق التقليدية املتعارف عليها‪،‬‬
‫أي من خالل خطاب للتنازل أو عبر مكاملة هاتفية مع بايدن‪.‬‬
‫أما في اجلبهــة احملتفلة‪ ،‬فقال الرئيس األمريكي املنتخب جو بايدن إن‬
‫ً‬
‫عميقا‪ ،‬وذلك في‬ ‫ً‬
‫انقساما‬ ‫«الوقت حان لتضميد جراح» البالد التي تشــهد‬
‫أول كلمة يلقيها بعد فوزه‪.‬‬
‫وفاز بايدن بأصوات اجملمع االنتخابي العشــرين لوالية بنســلفانيا‬
‫ً‬
‫منهيا‬ ‫ليرتفــع عدد األصوات التــي جمعها ألكثر من ‪ 270‬الالزمــة للفوز‪،‬‬
‫أمريكيون يحتفلون في الشوارع بانتصار جو بايدن وهزمية ترامب أمس‬ ‫أربعة أيام من اإلثارة الشديدة‪ ،‬لينطلق أنصاره في احتفاالت صاخبة في‬
‫املدن الكبرى‪.‬‬
‫«احلاملــني» الذين دخلوا الواليات املتحدة كصغار وبطرق غير شــرعية‪،‬‬ ‫واختار امرأة لتكون نائبة الرئيس»‪.‬‬ ‫وقال بايدن أمــام أنصاره في خطاب النصر في مرآب للســيارات في‬
‫حســب أشــخاص على معرفة بخطط الرئيس املنتخــب‪ .‬ومع إعالن نبأ‬ ‫وقالت صحيفة «واشــنطن بوســت» إن الرئيــس األمريكي املنتخب‬ ‫مسقط رأسه ويلمنغتون في والية ديالوير‪« :‬لقد حتدث شعب هذه األمة‪.‬‬
‫فــوز بايدن‪ ،‬ترددت أصــوات التصفيق والتهليل فــي أنحاء مختلفة من‬ ‫جوزيف بايدن يعد لسلسلة من القرارات الرئاسية التي ستلغي سياسات‬ ‫منحونا نصــرا واضحا ومقنعــا»‪ .‬وتعهد بايدن بأنه سيســعى بصفته‬
‫واشــنطن‪ ،‬وخرج الناس إلى الشرفات وأطلقوا أبواق سياراتهم وقرعوا‬ ‫أقرها سلفه الرئيس دونالد ترامب‪.‬‬ ‫رئيسا للواليات املتحدة إلى توحيد البالد و«حشد القوى» ملواجهة وباء‬
‫الطبول‪ .‬وتوجهت حشــود إلــى البيت األبيض لالحتفال خارج ســياج‬ ‫وفــي تقرير أعده مات فايزر وســيونع مني كيم وآني لينســكي قالوا‬ ‫كوفيــد‪ ،19‬وإعادة االزدهار االقتصادي وتأمني الرعاية الصحية لألســر‬
‫فيه إن بايدن ســيقوم بعد تنصيبه فــي ‪ 20‬كانــون الثاني‪/‬يناير ‪2021‬‬ ‫األمريكية واجتثاث العنصرية املمنهجة من جذورها‪.‬‬
‫بتوقيع سلســلة من القرارات الرئاسية تؤشر ألولويات سياسته‪ ،‬ومنها‬ ‫وحتدث بعد كلمة لتقدميه ألقتها السناتور كاماال هاريس التي ستصبح‬
‫واليات ميتشــغن وبنســلفانيا وأريزونا‪ .‬وهتف محتجون في فينيكس‬
‫العــودة إلى اتفاقيــة باريس للمنــاخ التي خرج منهــا الرئيس ترامب‪.‬‬
‫كما ســيلغي قرار حظر الدعم عن منظمة الصحة العاملية‪ ،‬وســيلغي قرار‬
‫أول امرأة وأول أمريكية ســمراء وأول أمريكية من أصل آســيوي تتولى‬
‫منصب نائب الرئيس‪ ،‬ثاني أعلــى منصب في البالد‪ .‬وقالت هاريس‪« :‬يا‬
‫في احملكمة»‪( .‬تفاصيل ص ‪ 10‬ورأي القدس ص ‪)23‬‬ ‫حظر دخول املســلمني إلى الواليات املتحدة‪ ،‬وسيعيد قرار تثبيت وضع‬ ‫لها من شهادة لشخصية جو ألنه جترأ وكسر أحد أكبر احلواجز في بالدنا‬

‫• نيودلهي ـ د ب أ‪ :‬انطلقت االحتفاالت في املناطق اخلضراء احمليطة بإحدى‬

‫القرى الواقعة في جنوب الهند‪ ،‬أمس األحد‪ ،‬عندما اســتيقظ ســكان القرية على‬ ‫قوات النظام السوري حتاول اقتحام أحياء في درعا‪...‬‬ ‫قيادي في الشيوعي السوداني لـ«القدس العربي»‪:‬‬
‫أنباء تولي كاماال هاريس منصب نائبة الرئيــس االمريكي املنتخب‪ ،‬جو بايدن‪.‬‬
‫ومن املقرر أن تكون هاريس‪ ،‬املولودة ألب مــن جامايكا وأم هندية‪ ،‬أول أمريكية‬ ‫ومقتل أربعة جنود أمريكيني في احلسكة‬ ‫سنسقط السلطة إن أرادت اجلماهير‬
‫من أصول هندية وأفريقية على اإلطالق‪ ،‬تتولى منصب نائب الرئيس األمريكي‪.‬‬ ‫ولن ننزوي وســنكون مؤثرين وفاعلني‬ ‫اخلرطوم ـ «القدس العربي»‬
‫وقد كانت قرية ثوالســيندرابورام‪ ،‬التي تبعد نحــو ‪ 350‬كيلومترا من جنوب‬ ‫سوريا‪.‬‬ ‫دمشق ـ أنطاكيا ـ «القدس العربي»‬ ‫جدا في جهة تطلعات الشــعب السوداني‬ ‫ً‬
‫تشــيناي‪ ،‬موطنا جلدها الدبلوماســي‪ ،‬بي‪ .‬في جوباالن‪ .‬وخرج املواطنون إلى‬ ‫وقالت مصادر من درعا لـ«القدس العربي» إن القوات املهاجمة‬ ‫أيــا كانت»‪ .‬وبيّ ــن أن «حتالــف احلرية‬ ‫من عمار عوض‪:‬‬
‫شــوارع القرية‪ ،‬حاملني الفتات حتمل صورة هاريــس‪ ،‬وقاموا بتوزيع احللوى‬ ‫أجرت عمليات متشيط ملنطقتي الشياح والنخلة على أطراف درعا‬ ‫من هبة محمد ووائل عصام‪:‬‬ ‫والتغيير صار عصيا على اإلصالح‪ ،‬وفي‬
‫وأطلقوا االلعاب النارية‪.‬‬ ‫بحثا عن خاليا متهمة بتنفيــذ عمليات اغتيال وتفجيرات‬ ‫ً‬ ‫البلد‪،‬‬ ‫حتليلنا أن الرأسمالية الطفيلية سيطرت‬ ‫أثار قرار احلزب الشيوعي السوداني‪،‬‬
‫وذكرت محطــة «نيودلهي تي في» اإلخبارية‪ ،‬أن البعض قاموا برســم أمناط‬ ‫استهدفت قوات النظام في املنطقة‪ ،‬حسبما أكد الناشط اإلعالمي‬ ‫شــهدت محافظة درعا جنوب ســوريا‪ ،‬حملة أمنية‪ ،‬شــنتها‬ ‫ً‬
‫جميعا‪ ،‬وعلى العسكر كذلك‪،‬‬ ‫على مكوناته‬ ‫القاضي باالنســحاب من قــوى «احلرية‬
‫وكتب في أحد الرســوم الزخرفية‬ ‫تقليدية باأللوان أمام منازلهم لتهنئة هاريس‪ُ .‬‬ ‫ً‬
‫متحدثا من درعا‪.‬‬ ‫محمد عساكرة لـ«القدس العربي»‬ ‫الفرقة الرابعة التابعة ملاهر األســد ضمن قوات النظام السوري‪،‬‬ ‫وهذا كان ظاهرا لنا في تبنيهم لسياسات‬ ‫والتغيير» ومن كتلــة «اإلجماع الوطني»‬
‫املكتوبة على طراز فن الرانغولي الشعبي‪« :‬مبروك لكاماال هاريس‪ ،‬فخر قريتنا»‪.‬‬ ‫املتحدث الرســمي باسم «جتمع أحرار حوران» قال لـ«القدس‬ ‫ً‬
‫بحثا عــن مطلوبني فــي املدينة‪ ،‬فيمــا ردت فصائــل املعارضة‬ ‫اقتصادية مضرة بشــعبنا وتهدد وحدته‬ ‫التي تضم قوى سياســية عديدة‪ ،‬مفاجأة‬
‫وقال مدير املعبد احمللي‪ ،‬أس‪ .‬في رامانان‪ ،‬لوكالــة األنباء األملانية‪« :‬مت انتخاب‬ ‫العربي» إن التوتر الذي ســاد في منطقة درعا البلد لســاعات‪،‬‬ ‫مبهاجمة حاجــز للمخابرات اجلوية‪ ،‬وفرضت الســيطرة عليه‪،‬‬ ‫وأمنه»‪.‬‬ ‫صادمة في البالد‪.‬‬
‫واحدة من بنات القرية ألحد أهم املناصب في العالم‪ ،‬ونأمل اآلن أن تزور القرية»‪.‬‬ ‫انتهى بعد رضوخ قوات النظام الســوري املدعومة مبيليشيات‬ ‫وأسرت ‪ 10‬عناصر من قوات النظام بينهم ضابطان‪.‬‬ ‫وأضــاف‪« :‬كان مــن الصعــب علينا‬ ‫وفــي حني توقــع البعــض أن تؤدي‬
‫وأضــاف‪« :‬كنا نصلي على مدار األيام الثالثة املاضية في معبدنا الذي يبلغ عمره‬ ‫روســية ‪ -‬إيرانية‪ ،‬ملطالــب األهالي‪ ،‬وإطالق ســراح املعتقلني‬ ‫ً‬
‫بيانا‪ ،‬أعلنت فيــه إيقاف حلقات‬ ‫وأصدرت اللجــان املركزية‬ ‫البقاء فيه ونحن ال نســتطيع التأثير على‬ ‫اخلطوة إلى إضعــاف التحالف احلاكم‪،‬‬
‫‪ 300‬عام لكي تفوز»‪.‬‬ ‫املدنيــني الذيــن مت اعتقالهــم في املنطقــة مع انطــالق احلملة‬ ‫التواصل كافة مع الفرقـــة الرابعة‪ ،‬كما طالبت اجلانب الروسي‬ ‫سياســات احلكومــة إن كان فــي زيادة‬ ‫أكد القيــادي في احلزب صديــق فاروق‬
‫العســكرية التي بدأتها الفرقة الرابعة والتي يقودها ماهر األسد‬ ‫باحلضور الفوري وحتمل مســؤولياته‪ ،‬كمــا أعلنت وكالة أنباء‬ ‫أســعار الوقــود أو في قــرار التطبيع مع‬ ‫التوم لـ«القــدس العربي» أنــه «متى ما‬
‫شقيق رئيس النظام السوري‪.‬‬
‫مجتهد‪ :‬بن سلمان سيواجه‬
‫النظام الرســمية عن مقتــل ‪ 4‬جنود أمريكيني إثــر انفجار عبوة‬ ‫إســرائيل أو عدم تفكيك النظــام القدمي‬ ‫رأت اجلماهير أن السلطة القائمة ال حتقق‬
‫(تفاصيل ص ‪)4‬‬ ‫ناســفة اســتهدفت آليتهم في محافظة احلســكة شــمال شرقي‬ ‫ومحاسبته (تفاصيل ص ‪)3‬‬ ‫مصاحلها وقررت إسقاطها سننفذ رغبتها‬

‫مخاطر فورية لدى تسلم بايدن منصبه‬

‫■ لندن ـ «القدس العربي»‪ :‬قال املغرد الســعودي املعروف باسم مجتهد‪ ،‬إن‬
‫قال إن عقوبات أمريكا ضده ال عالقة لها بالفساد وهدفها ّ‬
‫فك التحالف مع احلزب‬ ‫توقيف جنل الرئيس املوريتاني السابق‬
‫ولي العهد محمد بن سلمان‪ ،‬سيواجه مخاطر فورية لدى تسلم جو بايدن رئاسة‬
‫الواليات املتحدة‪ ،‬أهمها مسألة احلكم‪.‬‬ ‫باسيل‪ :‬نختلف مع «حزب الله» حول «أمور أساسية» كوجود إسرائيل و«السالم في املنطقة»‬ ‫بشكوى من مستشار في الرئاسة‬
‫ورجح في تغريدة عبر حســابه في موقع تويتر أن يكلف بايدن ســي آي ايه‬ ‫ّ‬ ‫ً‬
‫شــخصيا‪ ،‬وحماية‬ ‫وال الوعود أغرتني‪ ...‬وبني عقوبات تطالني‬ ‫بيروت ـ «القدس العربي» ـ من سعد الياس‪:‬‬ ‫ونقل موقع «زهرة شنقيط» اإلخباري‬ ‫نواكشوط ـ «القدس العربي»‪:‬‬
‫بنشر معلوماتها عن قتل الصحافي جمال خاشقجي‪ ،‬ويجبر بن سلمان على رفع‬ ‫ً‬
‫صعبا‪،‬‬ ‫ســالمنا الداخلي الذي يحفــظ لبنان‪ ...‬اخليار لــم يكن‬ ‫عن مصــادر مقربة من بدر ولد عبد العزيز‬
‫احلصار عن قطر‪ ،‬ويوقف السالح والذخيرة عن حرب اليمن‪.‬‬ ‫اخترت حماية لبنان»‪.‬‬ ‫يعول لبنان الرســمي على وصول الرئيس األمريكي املنتخب‬ ‫ّ‬ ‫تأكيدهــا «أن املستشــار يرفض تســديد‬ ‫تضاربت األقوال حول طبيعة الشكوى‬
‫وتزامن هذا مع إعالن عضــو الكونغرس األمريكي عن احلزب الدميقراطي رو‬ ‫وحول عالقته باحلزب كانت إشــارة باسيل الفتة «نختلف مع‬ ‫جو بايدن إلى البيت االبيض لتغيير سياســة اإلدارة األمريكية‬ ‫ثمن ســيارة باعها له بدر منذ فترة‪ ،‬وأن‬ ‫التــي قدمها أحميده ولد اباه‪ ،‬املستشــار‬
‫خانا‪ ،‬أمس األحد‪ ،‬أن «بالده ســتوقف متويل احلرب التي تقودها السعودية في‬ ‫حزب الله حول أمور أساســية وعقائدية‪ ،‬مثل الســالم باملنطقة‬ ‫جتاه لبنان‪ ،‬واحلد من العقوبات على السياسيني اللبنانيني التي‬ ‫بدر كان يخطط لرفــع دعوة قضائية ضد‬ ‫في الرئاسة املوريتانية‪ ،‬ضد بدر ولد عبد‬
‫اليمن منذ نحو ‪ 6‬سنوات»‪.‬‬ ‫ووجود إســرائيل‪ ،‬ولم نرَ إيران تضع علينــا عقوبات‪ ،‬وال رأينا‬ ‫طال آخرها رئيس «التيار الوطني احلر» النائب جبران باســيل‪،‬‬ ‫املستشــار‪ ،‬قبل أن يفاجئــه باعتقاله من‬ ‫العزيز‪ ،‬جنل الرئيس السابق والتي أدت‬
‫وقال خانا‪ ،‬في تغريدة عبر توتير‪ ،‬إننا «سنوقف متويل احلرب السعودية في‬ ‫حــزب الله يقمعنا»‪ .‬وأوضــح أن «اخلالفات هــي على موضوع‬ ‫ً‬
‫إرهابيا‪،‬‬ ‫ّ‬
‫املصنف‬ ‫والتي تهدّ د كل من يتحالف ويدعم حــزب الله‬ ‫طرف الشرطة املوريتانية»‪.‬‬ ‫العتقال هذا األخير ظهر أمس األحد‪.‬‬
‫اليمن»‪.‬‬ ‫النازحني الســوريني وتوطني الالجئني وصفقة القرن‪ ،‬وحقوقنا‬ ‫ويتــردد أن الئحة العقوبات‬
‫ّ‬ ‫وكل من حتوم حوله تهمة الفســاد‪.‬‬ ‫وعــاد جنــل الرئيــس الســابق قبل‬ ‫وأكد موقع «القـــــوارب» املســـتقل‬
‫وبعد ترشــيحه رســميا من قبل حزبه‪ ،‬أعلنت حملة املرشح الدميقراطي جو‬ ‫مع إســرائيل فــي األرض واحلدود واملــوارد‪ ،‬ومســألة العدل‬ ‫ّ‬
‫استغلت وزاراتها‬ ‫املرتقبة ســتطال حوالى ‪ 20‬شــخصية جديدة‬ ‫أسبوعني من اســبانيا‪ ،‬حيث استجوبته‬ ‫«أن املستشــار الــذي كان مــــن أقــرب‬
‫بايدن‪ ،‬بشــكل رســمي ضمن برنامجه االنتخابي‪ ،‬أنه «ســينهي دعم الواليات‬ ‫والسالم مع إســرائيل‪ ،‬واإلرهاب»‪ .‬وكشف حول اتهامه بالفساد‬ ‫ومواقعها لفرض النفوذ واالنخراط بالفساد‪.‬‬ ‫شرطة اجلرائم االقتصادية واملالية حول‬ ‫أعــــوان الرئيس الســابق‪ ،‬أكد للشرطة‬
‫املتحدة حلرب السعودية في اليمن إذا انتخب رئيسا»‪.‬‬ ‫«أود أن أقــول للبنانيني‪ ،‬إننا في كل نقاشــاتنا مع األمريكيني‪ ،‬لم‬
‫ّ‬ ‫ً‬
‫توازيا‪ ،‬أعاد رئيس «التيار الوطني احلر» جبران باسيل تكرار‬ ‫ملفات يقــال إن والده الرئيس الســابق‬ ‫أن بدر ولد عبــد العزيز احتجزه‪ ،‬وهدده‬
‫يفتحوا مرة موضوع الفساد»‪( .‬تفاصيل ص ‪)4‬‬ ‫حقه «ال العقوبات أخافتني‬‫ردا على العقوبات األمريكية في ّ‬
‫قوله ً‬ ‫متورط فيها‪.‬‬ ‫بالقتل»‪.‬‬

‫اإلسالميون قلقون من هندسة النتائج بعد «القوائم»‬ ‫املتهم الرئيسي يتهم «النظام السابق» بالتواطؤ في سرقة أموال بنكه‬

‫األردن‪ :‬انتخابات نادرة بال مراقبني وفرز األصوات بال شهود في ظل كورونا وأزمات اقتصادية‬
‫ً‬
‫سؤاال حول كيفية توفير وقت‬ ‫ً‬
‫أيضا‬ ‫ً‬
‫طارحا‬ ‫بال شهود‪،‬‬
‫كاف ألطراف العمليــة االنتخابية لتوفير احتياجاتهم‬
‫من الســوق مبا يلزم للتعامل مع أيام احلظر الشــامل‬
‫وكيفية توفير نقلهم إلى منازلهم‪.‬‬
‫وتبــدو أســئلة من اإلســالميني ال جــواب عليها‪،‬‬
‫ً‬
‫خصوصا بعدما صرح رئيس الهيئة املســتقلة إلدارة‬
‫االنتخابات الدكتور خالد الكاللدة‪ ،‬بأن عملية االقتراع‬
‫في جانبها الفيروسي ستكون أكثر ً‬
‫أمنا من شراء اخلبز‬
‫والوقوف على أبواب اخملابز‪.‬‬
‫ذلك النمط من الهندسة مثير لألسئلة‪ ،‬فاحلكومة ‪-‬‬
‫برأي الناشط والسياسي ورجل األعمال جليل خليفة‬
‫‪ -‬تتخبط في قراراتها دون أن تعلن آلية واضحة ضمن‬
‫تفصيالت احلظر الشامل يوم االنتخابات تشرح كيفية‬
‫تأمني مصالح جيش يقدر بعشــرات اآلالف من ممثلي‬
‫القوائم واملســاندين واملتابعني واملراقبني والسائقني‪،‬‬
‫حتى تنجح نسبة االقتراع باالرتفاع ولو ً‬
‫قليال‪.‬‬
‫ويبــدو‪ ،‬فــي الســياق‪ ،‬أن االجتاهــات اجلديدة‬
‫قد تطــرح بعض التســاؤالت حول شــفافية ونزاهة‬
‫االنتخابات‪ ،‬وهي مســألة يعتقد أن السلطة والشارع‬
‫ً‬
‫جــدا في ظــل الرغبة اجلامحة‬ ‫قــد ال يعتبرانها مهمة‬
‫بالسيطرة على حالة التفشي الوبائي‪.‬‬
‫قضية اخلليفة أو «فضيحة القرن» أمام القضاء اجلزائري من جديد‬
‫الفرز بعد االقتراع بدون مندوبني ومراقبني؟‬ ‫عمان ـ «القدس العربي» ـ من بسام البدارين‪:‬‬
‫النظام القدمي»‪.‬‬ ‫وقال في معرض دفاعه عن التهم التي‬ ‫اجلزائرـ «القدس العربي»‬
‫وجتــري أطوار هــذه احملاكمــة بعد‬ ‫يتابع فيها أنــه قبل مغادرته اجلزائر في‬
‫فــي الســياق‪ ،‬قــدم األمني العــام ألكبــر أحزاب‬
‫املعارضة في األردن الشــيخ مراد العضايلة‪ ،‬مداخلة‬ ‫يعيد املشهد تكرار نفســه في احلالة األردنية التي‬ ‫قبــول احملكمة العليا لطلــب النقض في‬ ‫شــهر شــباط‪ /‬فبراير ‪ 2003‬عقب إنهاء‬ ‫من رضا شنوف‪:‬‬
‫ً‬ ‫ً‬
‫دومــا وعلى نحو‬ ‫يختلــط فيها السياســي بالوبائي‬ ‫أحــكام احملكمة اجلنائيــة جمللس قضاء‬ ‫مهامه من علــى رأس بنك اخلليفة «كانت‬
‫مطالبا حكومة الرئيس الدكتور بشــر‬ ‫قبل اآلخريــن‪،‬‬
‫ً‬
‫شــامال‬ ‫ً‬
‫حظرا‬ ‫متدحرج‪ .‬تقرر احلكومة األردنية فجأة‬ ‫البليــدة لســنة ‪ 2015‬وفقــا ملــا ذكرته‬ ‫جميــع األموال ال تــزال مودعة مبختلف‬ ‫انطلقــت أمــس األحــد فــي محكمة‬
‫اخلصاونــة بالتراجع عــن قرار بدء ســريان احلظر‬
‫يبدأ بعد ســاعتني فقط من انتهاء عملية االقتراع ً‬
‫غدا‬ ‫رئيسة اجللسة‪ .‬وبحضور جميع املتهمني‬ ‫وكاالت البنك ومبجــرد مغادرته البالد‬ ‫جنايــات مجلــس قضــاء البليــدة في‬
‫الشامل مســاء يوم االنتخابات‪ .‬واعتبر العضايلة أن‬
‫الثالثاء مساء‪ ،‬ثم ميتد خلمسة أيام حتى صباح األحد‪.‬‬ ‫باســتثناء املتهم رحال أعمر الذي وافته‬ ‫مت نهب هذه األموال وبتواطؤ من النظام‬ ‫اجلزائر‪ ،‬احملاكمة اخلاصة ببنك اخلليفة‪،‬‬
‫القرار محاولة أخيرة للتدخل في هندسة النتائج بعد‬
‫صدر القــرار اجلديد بعدما كانت احلكومة نفســها‬ ‫املنيــة وكذلك عدد من الشــهود في هذه‬ ‫الســابق» ليتم الكشــف بعدها عن هذه‬ ‫واملعروفــة إعالميــا بـ«فضيحة القرن»‬
‫التدخل في هندسة القوائم‪.‬‬
‫قد أعلنت بــأن احلظر بعــد االنتخابات ســيبدأ ملنع‬ ‫القضية الذيــن تخلف عدد هام منهم عن‬ ‫السرقات التي هو غير مسؤول عنها على‬ ‫بحضور عبد املؤمــن خليفة‪ ،‬املدير العام‬
‫ويعيــد اإلســالميون هنا مفهــوم الهندســة إلى‬
‫ً‬
‫صباحا وبعد إعالن النتائج‬ ‫التجمعات يوم اخلميــس‬ ‫احلضور‪ ،‬حسب وكالة األنباء الرسمية‪.‬‬ ‫حد قولــه‪ .‬كما فند‪ ،‬وفــق وكالة األنباء‬ ‫الســابق جملمع خليفة واملتهم الرئيسي‪،‬‬
‫الصدارة‪ ،‬ويعتبر العضايلة أن القرار اجلديد توظيف‬
‫والفرز‪ .‬فســر الناطق الرسمي باسم احلكومة‪ ،‬الوزير‬ ‫ويتابــع املتهم الرئيســي عبد املومن‬ ‫الرسمية‪ ،‬جميع التصريحات التي أدلى‬ ‫باإلضافة لـ ‪ 11‬متهما آخرين‪.‬‬
‫سياســي للجائحة في أخطر انتخابات متر بها البالد‬
‫علي العايد‪ ،‬القرار اجلديد عبر اإلشارة إلى أن التراجع‬ ‫خليفة‪ ،‬الــذي كان يطلق عليــه «الفتى‬ ‫بها املتصرف اإلداري محمد جالب‪ ،‬الذي‬ ‫ونفــى عبــد املؤمــن خليفــة املتهم‬
‫وفي ظل أصعب الظــروف السياســية واالقتصادية‬
‫ً‬
‫واعدا باملصارحة والشفافية‬ ‫عن القرارات شــجاعة‪،‬‬ ‫الذهبي» واملتواجــد رهن احلبس حاليا‬ ‫عني من طرف اللجنــة املصرفية بالبنك‬ ‫الرئيســي فــي القضية أن يكــون بنكه‬
‫واالجتماعية‪.‬‬
‫فــي كل األحوال‪ .‬بالنســبة للوزير العايــد‪ ،‬كان ال بد‬ ‫وباقي املتهمــني اآلخرين غير املوقوفني‪،‬‬ ‫املركزي لتســيير البنك بعد إنهاء مهامه‪،‬‬ ‫قــد أفلس‪ ،‬وأنه ترك ‪ 90‬مليــار دينار في‬
‫ويطرح قائــد احلزب اإلســالمي األكبر املشــارك‬
‫من اإلشــارة إلى ما متارســه احلكومات بالعادة عند‬ ‫بتهــم تتعلق أساســا بجنايــة تكوين‬ ‫والتي تفيد بوجود ثغــرات مالية كبيرة‬ ‫خزائــن فــروع البنك‪ ،‬وكان فــي إمكان‬
‫في االنتخابــات مالحظات فنية لها عالقة بعشــرات‬
‫تغيير القرارات عبر العودة إلى مسؤولي ملف الوباء‬ ‫جمعية أشــرار والتزوير فــي محررات‬ ‫وهذا «بإيعاز ‪ -‬حسب قوله ‪ -‬من النظام‬ ‫البنك االستمرار في العمل‪ ،‬واتهم النظام‬
‫اآلالف من مندوبي املرشــحني ومن يقوم على خدمتهم‬
‫والتأشــير على اعتراضهم ورغبتهم في متديد احلظر‬ ‫رســمية واســتعمال املــزور وجنحــة‬ ‫السابق»‪.‬‬ ‫السابق بالوقوف وراء انهيار مجمعه‪.‬‬
‫والقائمني على غرف عمليات األحزاب والكتل‪ ،‬وكيفية‬
‫ألغراض التقليل من االختالط واحلصر الفيروسي‪.‬‬ ‫السرقة املقترنة بظرف التعدد والنصب‬ ‫وأنكــر املتهــم خليفــة أيضــا جميع‬
‫قيامهــم بواجب متابعــة العمليــة االنتخابية في ظل‬
‫ً‬
‫دوما نغمة كالســيكية‪ ،‬لكن مــا ال تفصح عنه‬ ‫تلك‬ ‫واالحتيــال وخيانة األمانة والرشــوة‬ ‫التصريحــات التي تدينــه والتي أدلى‬
‫احلظر‪.‬‬
‫احلكومة حتى مساء األحد التقطه التيار اإلسالمي عبر‬ ‫والتزويــر فــي محــررات مصرفيــة‬ ‫بها املتهمون والشــهود في هذه القضية‪،‬‬
‫الســلطة ترغب في احتكار عملية إصدار النتائج‪،‬‬
‫جدا وبعنوان‪ :‬كيف ستجري عملية‬ ‫سؤال بوزن ثقيل ً‬ ‫واإلفالس بالتدليس‪.‬‬ ‫كونهــم كانــوا «حتت ضغــط من طرف‬
‫قال العضايلة‪ ،‬وهو يؤكد أن هذه االنتخابات ستجري‬

‫‪Price‬‬ ‫■ االردن ‪ 500‬فلس ■ االمارات ‪ 5‬دراهم ■ البحرين ‪ 300‬فلس ■ تونس ‪ 1.50‬مليم ■ اجلزائر ‪ 90‬دينارا ■ السعودية ‪ 3‬رياالت ■ السودان ‪ 10‬دنانير ■ سورية ‪ 12‬ليرة ■ ُعمان ‪ 200‬بيزة ■ العراق ‪ 500‬فلس ■ قطر ‪ 4.5‬رياالت ■ الكويت ‪ 150‬فلسا ■ لبنان ‪ 1500‬ليرة ■ ليبيا ‪ 500‬درهم ■ مصر ‪ 1‬جنيه ■ املغرب ‪ 6‬دراهم ■ اليمن ‪ 50‬رياال‬
‫‪List‬‬ ‫‪Australia 1.50 A.Dr • Austria € 2 • Belgium € 2.50 • Cyprus € 1.71 • Denmark 12DKK • France € 2.50 • Germany € 2.50 • Greece € 2 • Italy € 2 • Netherlands € 2.50 • Spain € 2.20 • Sweden SK 17 • Malta € 1.89 • Switzerland 3.50 SF • Turkey 1.60 YTL • UK £1 • USA $ 3.00 (New York $2.50) • Can $2.50‬‬

‫‪Celebrazioni in America e nel mondo per la caduta di Trump. Biden promette di “curare le ferite” del paese.‬‬

‫‪Internazionale 1384 | 13 novembre 2020‬‬ ‫‪23‬‬

San Francisco Chronicle Stati Uniti
C O M P L E T E C O V E R A G E AT S F C H R O N I C L E . C O M

SFChronicle.com | Sunday, November 8, 2020 | Contains recycled paper | $3.00 xxxxx

BIDEN WINS
‘TIME TO HEAL,’ HE TELLS DIVIDED NATION
HARRIS TO BECOME GROUNDBREAKING VP

Andrew Harnik / Associated Press

Kamala Harris and Joe Biden celebrate in Wilmington, Del., after a presidential election that left the nation on edge for days.

By John Wildermuth, Tal Kopan and Joe Garofoli
Joe Biden promised change and healing in his first speech to
the nation as president­elect Saturday, saying it is time to “let
this grim era of demonization in America begin to end — here
and now.”
“I pledge to be a president who seeks not to divide, but to
unify,” he told the crowd from a raised stage in an arena park­
ing lot in Wilmington, Del. “Who doesn’t see red and blue
states, but a United States.”
Saying that “the people of America have spoken” and given
him a clear and convincing victory, Biden said in his 15­minute
address that he will use that mandate to help build a fairer,
more inclusive country, one that “never leaves anyone behind ...
that never gives up, that never gives in.”
Paraphrasing the Black poet Langston Hughes, Biden
warned that “too many dreams have been deferred too long. We
must make the promise of this country real for everybody, no
matter their race, their ethnicity, their faith, their identity or
their disability.”
He was introduced by his running mate, California Sen.
Kamala Harris, who will become the nation’s first­ever woman
vice president.
President continues on A13

In an election of firsts, Tradition in peril:

Trump’s refusal to

Bay Area’s Harris set concede defeat en-

dangers presidents’
long legacy of public
to change face of politics concessions. A9
Biden’s challenges:
By Tal Kopan President-elect must
try to unite nation di-
WASHINGTON — California Sen. Kamala Harris’ vided by pandemic,
election as vice president is more than a data point economic turmoil,
for the history books. It’s a long­sought achievement racial divisions and
for women and people of color that could forever climate change. A10
change the face of politics. Harris’ promise: Vice
Harris, 56, who was born in Oakland, is the first president-elect says
woman ever to be elected vice president or to be she’ll uphold democra-
part of a winning presidential ticket, assuming cy, assures that her win
that none of the Trump campaign’s litigation over won’t be the last. A14
the election process derails the results. She will Trump’s legacy: Lead-
also be the first Black person and first Asian er made clear from the
American to be vice president. start he would be the
That list of firsts is not just trivia fodder. Espe­ focus, attacking rivals
cially for women and women of color, Harris on social media. A16
breaking down those long­standing barriers is Amy Osborne / Special to The Chronicle

transformative. Celebration: Dave Gifford cheers in San Francisco’s Castro neighborhood after Joe
“There’s still racism and sexism in every place Biden and Kamala Harris were declared winners of the presidential election. Crowds
Harris continues on A14 took to the streets in the Bay Area and nationwide to celebrate the election results. A16

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Gallery Showroom: 2751 Todd Street,Alameda, CA 94501
Sold for $33,000 Annex Showroom: 2701 Monarch Street,Alameda, CA 94501

Biden vince.

24 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

‫‪Shahrara Iran‬‬

‫ا���د د�ل�� ���� ��رس‬

‫���آرا از �����ی وا����� ��ای ���� ���ش ���� ا�ز‪ ��� ،‬و ��د�و ��ارش ��د��‬
‫ﺭﺍﻫﮑﺎﺭﻫﺎﯾﯽ ﺍﺳــﺖ ﮐﻪ ﺩﻻﻝﻫﺎ ﺑﺮﺍی ﻣﻘﺎﺑﻠﻪ ﺑﺎ ﺭﯾﺰﺵ ﻗﯿﻤﺖﻫﺎ ﺩﺭﭘﯿــﺶ ﮔﺮﻓﺘﻪﺍﻧﺪ‪ .‬ﻧﮕﺮﺍﻧﯽ ﺍﺻﻠﯽ ﺩﻻﻝﻫﺎ‪،‬‬ ‫ﺩﺭﺣﺎﻟﯽﮐﻪ ﺍﺯ ﺭﻭﺯ ﭘﻨﺠﺸﻨﺒﻪ ﺳﯿﺮ ﻧﺰﻭﻟﯽ ﻗﯿﻤﺖﻫﺎ ﺩﺭ ﺑﺎﺯﺍﺭﻫﺎی ﻃﻼ‪ ،‬ﺳﮑﻪ‪ ،‬ﺍﺭﺯ ﻭ ﺧﻮﺩﺭﻭ ﺁﻏﺎﺯ ﺷﺪﻩ‬ ‫ﺧﺒﺮ‬
‫ﺣﺮﮐﺖ ﻧﻘﺪﯾﻨﮕﯽ ﺑﻪﺳﻤﺖ ﺑﻮﺭﺱ ﺍﺳﺖ‪ .‬ﮐﺎﺭﺷﻨﺎﺳﺎﻥ ﺍﻗﺘﺼﺎﺩی ﻣﻌﺘﻘﺪﻧﺪ ﺑﻌﺪ ﺍﺯ ﺗﺨﻠﯿﻪ ﺣﺒﺎﺏ ﻗﯿﻤﺖ ﻃﻼ ﻭ‬ ‫ﺍﺳﺖ‪ ،‬ﺩﻻﻝﻫﺎ ﻭ ﻭﺍﺳﻄﻪﻫﺎ ﺩﺭﺣﺎﻝ ﺗﻼﺵ ﻫﺴﺘﻨﺪ ﺗﺎ ﺍﺯ ﺭﯾﺰﺵ ﺷﺪﯾﺪ ﻗﯿﻤﺖﻫﺎ ﺟﻠﻮﮔﯿﺮی ﮐﻨﻨﺪ‪.‬‬
‫��خ ���� آ�� ��‬ ‫ﺍﺭﺯ ﻭ ﮐﺎﻫﺶ ﻗﯿﻤﺖﻫﺎ ﺩﺭ ﺍﯾﻦ ﺑﺎﺯﺍﺭﻫﺎ‪ ،‬ﻧﻘﺪﯾﻨﮕﯽ ﺣﺎﺻﻞ ﺍﺯ ﻓﺮﻭﺵ ﻃﻼ ﻭ ﺍﺭﺯ‪ ،‬ﺭﺍﻫﯽ ﺟﺰ ﺑﺎﻧﮏ ﻭ ﺑﻮﺭﺱ ﻧﺪﺍﺭﺩ‪.‬‬ ‫ﻫﻤﺎﻫﻨﮕﯽ ﺑﺮﺍی ﮐﺎﻫﺶ ﻋﺮﺿﻪ ﺍﺭﺯ ﻭ ﺧﻮﺩﺭﻭ ﻭ ﻫﻤﭽﻨﯿﻦ ﻓﻀﺎﺳﺎﺯی ﺩﺭ ﻓﻀﺎی ﻣﺠﺎﺯی‪ ،‬ﺍﺯﺟﻤﻠﻪ‬
‫�� ����ن �� ���‪ ۲۰‬رأی ا����ال‬ ‫‪۰۶‬‬
‫ا���� ������ا��� �� ���������ری آ����� ر���‬
‫‪۱۱‬‬
‫����ن �����ت ���ا��‬
‫��ح ���م ���� ���ده �� ����‬
‫‪۰۲‬‬

‫‪� ۲‬وی ���‬

‫����� ���ی دا���‬
‫در��� ���ن ا����ب دا��� و ا����ب‬ ‫»��د��گ«‬ ‫‪۴۲۳‬‬
‫��ر�� ������� ��ز ��� �����‬ ‫ﺭﻭﺯﻧــــﺎﻣﻪ ﺷــــﻬﺮ ﺍﻣﯿــﺪ ﻭ ﺯﻧــــﺪﮔﯽ‬
‫‪۰۴‬‬
‫‪۱۸‬‬

‫‪۱‬ﺷـــﻨــﺒـﻪ‬
‫��������� ‪،‬ر��� ������ن �����‬
‫‪۰۸ 11‬‬
‫‪08‬‬
‫��رای ا���� ��� ����‪:‬‬
‫‪20‬‬
‫آ��د��ان �� ��� ����‬ ‫‪۹۹‬‬
‫‪ ۳۶‬ﺻــﻔﺤــﻪ؛‪ ۱۲‬ﺻﻔـﺤﻪ‪ ۴+‬ﺻﻔﺤــــﻪ ﻭﺭﺯﺷـــــــﯽ‬
‫‪۴+‬ﺻﻔﺤﻪ ﺧﺮﺍﺳﺎﻧﯿﺎﺕ ‪ ۱۶ +‬ﺻﻔﺤﻪ ﺷﻬـــﺮﺁﺭﺍ ﻣﺤﻠﻪ‬

‫���د ���ان����ه!‬
‫ﺷـــــــــــــــــﻤﺎﺭﻩ ‪ ۱۰۰۰ | ۳۲۴۳‬ﺗﻮﻣـــــــــﺎﻥ‬

‫‪۰۲‬‬ ‫را ����‬

‫���� ��د�و��ی ����‬
‫ﺩﺭ ‪ ۲‬ﻣﺎﻩ‪ ،‬ﺁﻣﺎﺭ ﺑﺴﺘﺮی ﻫﺎی ﺭﻭﺯﺍﻧﻪ ﻣﺒﺘﻼﯾﺎﻥ ﺑﻪ ﮐﺮﻭﻧﺎ ﺩﺭ ﺍﺳﺘﺎﻥ‬
‫�� د�ر��ی �����‬
‫ﺑﺎ ‪ ۲٫۵‬ﺑﺮﺍﺑﺮ ﺭﺷﺪ‪ ،‬ﺍﺯ ‪ ۱۴۵‬ﺗﻦ ﺑﻪ ‪ ۳۹۲‬ﺗﻦ ﺭﺳﯿﺪﻩ ﺍﺳﺖ‬
‫‪�����۵۵۰‬ن ������‬
‫���� راز ������ ‪۵۵۰‬‬
‫‪۰۲‬‬
‫را ��� از ��� ��ارداد ��� ��د‬
‫‪۱۲‬‬ ‫���ع ���� ��� �����‬
‫ﻋﮑﺲ‪ :‬ﺩﺍﻭﻭﺩ ﺑﻬﮕﺎﻡ‬

‫�����د�و �� ����ی �� �� ��ا�� ����� ��زی‬

‫��� ��ای �� ک ����‬ ‫��رش را در ��� ���� آ��ز ��د‬
‫��� ‪�� ۳۴‬ز در ‪�� ۷‬ه‬ ‫ﺷــﻠﻴﻚ ﻣﺮگ ﺑﺎﺭ ﺑﻪ ﻃــﺎﻕ ﺩﺭﻭﺍﺯﻩ‬
‫‪۰۳‬‬ ‫ﻣﺎﺷﻴﻦﺳﺎﺯﺍﻥ ﻣﻰﻧﺸﻴﻨﺪ ﺗﺎ ﻋﻨﺎﺑﻰﻫﺎﻯ‬
‫ﻣﺸﻬﺪ ﻟﻴﮓ ﺑﺮﺗﺮ ﺑﻴﺴﺘﻢ ﺭﺍ‬
‫�������� ��ز��ن ا����سرا��‬ ‫���و�� �� ���� ��ح ر����ر �� در��ره‬ ‫ﭘﺮﻗﺪﺭﺕ ﺁﻏﺎﺯ ﻛﻨﻨﺪ‪.‬‬
‫و��� »را��ت د���و«‬ ‫��ره ��ی آ�� ��ی ا����ی �����‬ ‫‪۱۰‬‬
‫���� ��� داد‬ ‫ز���� ز��ن ������� ��و�� ��ده ا��‬
‫�� �� �� ����ش �� ����‬ ‫ﯾﺎﺩﺩﺍﺷﺖ‬
‫‪���� ۰۵‬ل »��ن خ« ������‬ ‫ﻣﺤﻠﻪ ��دا�� ‪ ۲۰‬در��ی‬ ‫‪۱۴‬‬ ‫�������ن �������‬ ‫ﭼﺎﻟﺶ ﺍﻓﺸﺎﻧﻪﺯﺩﻥ‬
‫������ی ��ر��ان ا��ا�� �� ا������ت‬
‫آ����� ��ز��ب ����� دا��� ا��‬ ‫��را�� دو��� �� ا����سرا��‬
‫‪۴‬‬
‫��ره��ی ��د‬ ‫ا�� ��ر ز��ن‬ ‫ﺑﻪ ﻣُ ﻬﺮ‬
‫ﺣﺠﺖﺍﻻﺳﻼﻡ ﻣﺤﻤﺪﺭﺿﺎ ﺯﺍﺋﺮی‬
‫‪۱۳‬‬ ‫ﭘﮋﻭﻫﺸﮕﺮ ﺩﯾﻨﯽ‬

‫ﺷﻨﺒﻪ| ﻳﻜﻰ ﺍﺯ ﺩﻭﺳﺘﺎﻥ ﻧﺼﻴﺤﺘﻢ ﻣﻰﻛﻨﺪ ﻛﻪ‬

‫ﺧـــــــﺒﺮ‬

‫ﺭﻭﺯﻧﻮﺷﺖﻫﺎی ﺷﻬﺮی)‪(۶۷‬‬
‫ﺑﻪﮐﺎرﮔﯿﺮی اﻟﺰاﻣﺎت ﭘﺪاﻓﻨﺪ‬ ‫ﺑﺮﺍﻯ ﺭﻋﺎﻳﺖ ﺷﺄﻥ ﻋﻠﻤﻰ ﻭ ﺭﻭﺣﺎﻧﻴﺖ ﺧﻮﺩ‪،‬‬
‫ﻏﯿﺮﻋﺎﻣﻞ ﺑﺮای ارﺗﻘﺎی اﻣﻨﯿﺖ‬ ‫اﺧﺘﺼﺎص‪۱۵‬ﻣﯿﻠﯿﺎردﺗﻮﻣﺎناﻋﺘﺒﺎرﺑﺮایﺳﺎﻣﺎندﻫﯽﺷﻬﺮکﺷﻬﯿﺪﺑﻬﺸﺘﯽ‬ ‫ﺣﻀﻮﺭ ﺩﺭ ﻓﻀﺎﻯ ﻣﺠﺎﺯﻯ ﺭﺍ ﻛﻢ ﻛﻦ ﻳﺎ ﺣﺪﺍﻗﻞ‬

‫ـــــــــــــــــــــــ‬
‫زاﺋﺮان رﺿﻮی‬ ‫ﺑﻪ ﺍﺳﻢﻭﺭﺳﻢ ﺧﻮﺩﺕ ﻧﺒﺎﺵ! ﻣﻰﮔﻮﻳﻢ ﺍﺻﻞ‬
‫ﺣﻀﻮﺭ ﺭﺍ ﺑﻪ ﺩﻻﻳﻞ ﻣﺨﺘﻠﻒ ﻻﺯﻡ ﻣﻰ ﺩﺍﻧﻢ‬
‫ﻭ ﺑﻌﺪ ﻫﻢ ﺑﻪ ﻧﻈﺮﻡ ﺩﺭ ﻓﻀﺎﻯ ﻣﺠﺎﺯﻯ‪ ،‬ﻻﺯﻡ‬
‫ﺑﻨﺎ ﺑﻪﮔﻔﺘﻪ ﺗﻮﻟﻴﺖ ﺁﺳــﺘﺎﻥ ﻗﺪﺱ ﺭﺿﻮﻯ‪ ،‬ﺍﻳﻦ ﻧﻬﺎﺩ‬ ‫ﭘﻴﺸـﺒﺮﺩ ﻓﺮﺍﻳﻨـﺪ ﺁﻥ ﻫـﺎ ﻣﺴـﺘﻠﺰﻡ‬ ‫ﭼﻨﺪ ﻣــﺎﻩ ﭘﻴﺶ ﺑــﺎ ﻫﻤﺎﻫﻨﮕﻰ‬ ‫ﺍﺳﺖ ﺁﺩﻡ ﺧﻮﺩﺵ ﺣﻀﻮﺭ ﺩﺍﺷﺘﻪ ﺑﺎﺷﺪ ﻭ‬
‫ﺑﺮﺍﻯ ﺑﻪﻛﺎﺭﮔﻴﺮﻯ ﺍﻟﺰﺍﻣﺎﺕ ﭘﺪﺍﻓﻨﺪ ﻏﻴﺮﻋﺎﻣﻞ ﻭ ﺍﺭﺗﻘﺎﻯ‬ ‫ﻫﻤﺮﺍﻫـﻰ ﻭ ﻣﺸـﺎﺭﻛﺖ ﺳـﺎﻛﻨﺎﻥ‬ ‫ﺑﻴﻦﺩﺳﺘﮕﺎﻫﻰ‪ ،‬ﺩﻳﻮﺍﺭ ﻧﺎﻣﻬﺮﺑﺎﻧﻰ‬ ‫ﺻﻔﺤﻪﺍﺵ ﺭﺍ ﺧﻮﺩﺵ ﺍﺩﺍﺭﻩ ﻛﻨﺪ‪ .‬ﻣﻦ ﺧﻮﺏ‬
‫ﺍﻳﻤﻨﻰ ﻭ ﺍﻣﻨﻴﺖ ﺯﺍﺋﺮﺍﻥ ﺣﺮﻡ ﻣﻄﻬﺮ ﺭﺿﻮﻯ‪ ،‬ﺁﻣﺎﺩﮔﻰ‬ ‫ﺍﺳـﺖ ﻭ ﺳـﺎﻛﻨﺎﻥ ﺑﺎﻳـﺪ ﺩﺭ ﻗﺎﻟﺒـﻰ‬ ‫ﻛﻪ ﺣﺎﺋﻞ ﻣﻴﺎﻥ ﺷــﻬﺮﻙ ﻫﺎﻯ‬ ‫ﺑﺎﺷﻢ ﻳﺎ ﺑﺪ‪ ،‬ﺩﻭﺳﺘﻢ ﺩﺍﺷﺘﻪ ﺑﺎﺷﻨﺪ ﻳﺎ ﺩﺷﻤﻨﻢ ﺑﺪﺍﺭﻧﺪ‪،‬‬
‫ﻛﺎﻣﻞ ﺩﺍﺭﺩ‪ .‬ﺑﻪﮔﺰﺍﺭﺵ ﺭﻭﺍﺑﻂﻋﻤﻮﻣﻰ ﻭ ﺍﻣﻮﺭ ﺑﻴﻦﺍﻟﻤﻠﻞ‬ ‫ﺳﺎﺯﻣﺎﻥ ﺩﻫﻰ ﺷـﺪﻩ ﻭﺍﺭﺩ ﺗﻌﺎﻣـﻞ ﺑـﺎ‬ ‫ﺷﻬﻴﺪﺑﻬﺸــﺘﻰ ﻭ ﭘﺮﺩﻳﺲ ﺑﻮﺩ‬ ‫ﻫﻤﻪ ﻣﻰﺩﺍﻧﻨﺪ ﺑﺎ ﺧﻮﺩﻡ ﻃﺮﻑ ﻫﺴﺘﻨﺪ‪ .‬ﻧﻪ ﭘﺸﺖ ﻋﻜﺲ‬
‫ﺧﺒﺮ‬

‫ﺳﺎﺯﻣﺎﻥﭘﺪﺍﻓﻨﺪﻏﻴﺮﻋﺎﻣﻞﻛﺸﻮﺭ‪،‬ﺣﺠﺖﺍﻻﺳﻼﻡﺍﺣﻤﺪ‬ ‫ﻣﺪﻳﺮﻳــــﺖ ﺷﻬﺮﻯ ﺷــﻮﻧﺪ‪.‬‬ ‫ﭘــﺲ ﺍﺯ ‪40‬ﺳــﺎﻝ ﺑﻪ ﻫﻤــﺖ‬ ‫ﺣﺎﺝﻗﺎﺳﻢ ﺳﻠﻴﻤﺎﻧﻰ ﭘﻨﻬﺎﻥ ﻣﻰﺷﻮﻡ ﻭ ﻧﻪ ﺗﺼﻮﻳﺮ ﮔﻞ ﻭ‬
‫ﻣﺮﻭﻯ ﺩﺭ ﺩﻳﺪﺍﺭ ﺑﺎ ﺭﺋﻴﺲ ﺳﺎﺯﻣﺎﻥ ﭘﺪﺍﻓﻨﺪ ﻏﻴﺮﻋﺎﻣﻞ‬ ‫ﺭﺋﻴـﺲ ﻛﻤﻴﺴـﻴﻮﻥ ﻣﻨﺎﻃـﻖ ﭘﻴﺮﺍﻣﻮﻧـﻰ‬ ‫ﺷﻬﺮﺩﺍﺭﻯ ﻣﺸﻬﺪ ﻓﺮﻭﺭﻳﺨﺖ ﻭ‬ ‫ﺑﻠﺒﻞ ﻣﻰﮔﺬﺍﺭﻡ‪ .‬ﺧﻮﺩﻡ ﻫﺴﺘﻢ ﻭ ﻋﻜﺲ ﭘﺮﻭﻓﺎﻳﻠﻢ ﻫﻢ‬
‫ﻛﺸــﻮﺭ ﺍﻇﻬﺎﺭ ﻛﺮﺩ‪ :‬ﻣﺎ ﺑﺮﻧﺎﻣﻪﻫﺎﻯ ﻣﺒﺘﻨﻰ ﺑﺮ ﺭﻋﺎﻳﺖ‬ ‫ﻭ ﻛﻢﺑﺮﺧﻮﺭﺩﺍﺭ ﺷـﻮﺭﺍﻯ ﺍﺳـﻼﻣﻰ ﺷـﻬﺮ‬ ‫ﺣﺎﻻ ﭘﺮﻭژﻩﻫﺎﻯ ﺯﻳﺎﺩﻯ ﻫﻢ ﺑﺮﺍﻯ‬ ‫ﻋﻜﺲ ﺧﻮﺩﻡ ﺍﺳﺖ‪ .‬ﭘﻴﺎﻡﻫﺎ ﻳﺎ ﺩﺍﻳﺮﻛﺖﻫﺎ ﺭﺍ ﻫﻢ ﺍﮔﺮ‬
‫ﺍﻟﺰﺍﻣﺎﺕ ﭘﺪﺍﻓﻨﺪ ﻏﻴﺮﻋﺎﻣﻞ ﺭﺍ ﻋﻤﻠﻴﺎﺗﻰ ﻛﺮﺩﻩﺍﻳﻢ ﻭ ﻫﻴﭻ‬ ‫ﻣﺸـﻬﺪ ﺍﻓـﺰﻭﺩ‪ :‬ﺍﻳـﻦ ﭘﺮﻭژﻩ ﻫـﺎ ﺷـﺎﻣﻞ‬ ‫ﺑﺎﺯﺁﻓﺮﻳﻨﻰ ﺍﻳﻦ ﻣﺤﻠﻪ ﺩﺭ ﺣﺎﻝ ﺑﺮﻧﺎﻣﻪﺭﻳﺰﻯ‬ ‫ﺑﺘﻮﺍﻧﻢ ﺟﻮﺍﺏ ﺑﺪﻫﻢ‪ ،‬ﺧﻮﺩﻡ ﺟﻮﺍﺏ ﻣﻰﺩﻫﻢ‪ .‬ﻧﻤﻰﻓﻬﻤﻢ‬
‫ﺳﺴﺘﻰ ﺩﺭ ﺍﻳﻦ ﺯﻣﻴﻨﻪ ﺭﺍ ﻧﻤﻰﭘﺬﻳﺮﻳﻢ‪.‬‬ ‫ﻓﻀﺎﻫـﺎﻯ ﺑﻴـﻦ ﺑﻠﻮﻙ ﻫـﺎ‪ ،‬ﺑﺮﭼﻴـﺪﻥ‬ ‫ﺍﺳــﺖ ﻭ ﺑﻨﺎ ﺑﻪ ﮔﻔﺘﻪ ﺭﺋﻴﺲ ﻛﻤﻴﺴﻴﻮﻥ‬ ‫ﭼﻪ ﻣﻌﻨﺎﻳﻰ ﺩﺍﺭﺩ ﻛﻪ ﻛﺴﻰ ﺻﻔﺤﻪ ﺍﻯ ﺩﺭﺳﺖ ﻛﻨﺪ‬
‫ﺗﻮﻟﻴﺖ ﺁﺳــﺘﺎﻥ ﻗﺪﺱ ﺭﺿﻮﻯ ﺑﺎ ﺑﻴﺎﻥ ﺍﻳﻨﻜﻪ ﺩﺷﻤﻦ‬ ‫ﺍﻟﺤﺎﻗـﺎﺕ ﻭ ﻣﻠﺰﻣـﺎﺕ‪ ،‬ﺗﺄﻣﻴـﻦ ﺯﻳﺒﺎﻳـﻰ‬ ‫ﻭﻳﮋﻩ ﻣﻨﺎﻃﻖ ﭘﻴﺮﺍﻣﻮﻧــﻰ ﻭ ﻛﻢﺑﺮﺧﻮﺩﺍﺭ‬ ‫ﺑﻪ ﺍﺳﻢ ﺧﻮﺩﺵ ﻭ ﻣﺴﺌﻮﻝ ﺩﻓﺘﺮ ﻳﺎ ﺩﺍﻧﺸﺠﻮﻳﺎﻧﺶ ﻳﺎ‬
‫ﺍﻗﺪﺍﻣﺎﺕ ﺧﺼﻤﺎﻧﻪ ﺧﻮﺩ ﺭﺍ ﺩﺭ ﺣﻮﺯﻩ ﺍﻗﺘﺼﺎﺩ ﻭ ﻓﺮﻫﻨﮓ‬ ‫ﺑﺼـﺮﻯ ﻭ ﺳـﺎﻣﺎﻥ ﺩﻫﻰ ﻣﻨﻈـﺮﻯ ﻭ‪...‬‬ ‫ﺷﻮﺭﺍﻯ ﺍﺳﻼﻣﻰ ﺷﻬﺮ ﻣﺸﻬﺪ ﭘﺲ ﺍﺯ ﺍﻳﻦ‬ ‫ﺷﺮﻛﺖﻛﻨﻨﺪﻩﻫﺎﻯ ﺟﻠﺴﺎﺗﺶ ﺑﺮﺍﻯ ﺍﻭ ﺻﻔﺤﻪ ﺭﺍ ﺍﺩﺍﺭﻩ‬
‫ﻋﮑﺲ ‪:‬ﺩﺍﻭﻭﺩ ﺑﻬﮕﺎﻡ| ﺷﻬﺮﺁﺭﺍ‬

‫ﻣﺘﻤﺮﻛﺰ ﻛﺮﺩﻩ ﺍﺳﺖ ﻭ ﺭﻫﺒﺮ ﻣﻌﻈﻢ ﺍﻧﻘﻼﺏ ﺍﺯ ﻣﺪﺕﻫﺎ‬ ‫ﺍﺳـﺖ‪.‬‬ ‫ﺗﺨﺮﻳﺐ‪ ،‬ﻣﺪﻳﺮﻳﺖ ﺷــﻬﺮﻯ ﻣﺸــﻬﺪ ﺑﺎ‬ ‫ﻛﻨﻨﺪ ﻳﺎ ﻣﺜﻼ ﺻﻔﺤﻪ ﺍﻯ ﺭﺍ ﺧﻮﺩﺵ ﺍﺩﺍﺭﻩ ﻛﻨﺪ‪ ،‬ﻭﻟﻰ‬
‫ﻗﺒﻞ ﺩﺭﺑﺎﺭﻩ ﺁﻥ ﻫﺸﺪﺍﺭ ﺩﺍﺩﻩﺍﻧﺪ‪ ،‬ﺗﺼﺮﻳﺢ ﻛﺮﺩ‪ :‬ﺳﺎﺯﻣﺎﻥ‬ ‫ﻓﻴــــﻀﻰ ﺩﺭ ﭘﺎﻳـﺎﻥ ﮔﻔـﺖ‪ :‬ﻣﺪﻳﺮﻳـﺖ‬ ‫ﺍﺧﺘﺼــﺎﺹ ﺍﻋﺘﺒــﺎﺭ ‪15‬ﻣﻴﻠﻴﺎﺭﺩﺗﻮﻣﺎﻧﻰ‬ ‫ﺑﻪﺍﺳﻢ ﻃﺮﻓﺪﺍﺭﺍﻥ ﻓﻼﻧﻰ ﻭ ﺧﻮﺩﺵ ﭘﺴﺖ ﺑﮕﺬﺍﺭﺩ ﻛﻪ‬
‫ﭘﺪﺍﻓﻨﺪ ﻏﻴﺮﻋﺎﻣﻞ ﻛﺸﻮﺭ ﺑﺎﻳﺪ ﻣﺒﺘﻨﻰ ﺑﺮ ﻓﺮﻣﺎﻳﺶﻫﺎﻯ‬ ‫ﺷـﻬﺮﻯ ﻣﺸـﻬﺪ ﺑـﺎ ﻫـﺪﻑ ﺑﻬﺒـﻮﺩ‬ ‫ﻣﺼﻮﺏ ﺷﻮﺭﺍ‪ ،‬ﺑﺮﺍﻯ ﺳﺎﻣﺎﻥﺩﻫﻰ ﻓﻀﺎﻯ‬ ‫ﺍﺳﺘﺎﺩ ﻓﻼﻧﻰ ﻓﺮﻣﻮﺩﻧﺪ‪.‬‬
‫ﻣﻘﺎﻡ ﻣﻌﻈﻢ ﺭﻫﺒﺮﻯ ﺍﻗﺪﺍﻣــﺎﺕ ﻻﺯﻡ ﺭﺍ ﺑﺮﺍﻯ ﺍﺣﺼﺎﻯ‬ ‫ﺷـﺮﺍﻳﻂ ﺣﺎﻛـﻢ ﺑـﺮ ﺍﻳـﻦ ﺷـﻬﺮﻙ‪،‬‬ ‫ﺩﺍﺧﻠﻰ ﺷــﻬﺮﻙ‪ ،‬ﺳــﺎﻣﺎﻥﺩﻫﻰ ﻣﻌﺎﺑﺮ‪،‬‬ ‫ﯾﮑﺸﻨﺒﻪ| ﺩﺭ ﺧﺎﻧﻪ ﺑﭽﻪﻫﺎ ﺗﺸﻜﻰ ﭘﻬﻦ ﻛﺮﺩﻩﺍﻧﺪ ﻭ ﺩﺍﺭﻧﺪ‬
‫ﺁﺳﻴﺐﭘﺬﻳﺮﻯﻫﺎ ﺩﺭ ﺣﻮﺯﻩﻫﺎﻯ ﻣﺨﺘﻠﻒ ﺍﺟﺮﺍﻳﻰ ﻛﻨﺪ‪.‬‬ ‫ﺍﺯ ﺣﻴـﺚ ﻛﺎﺭﻫـﺎﻯ ﺍﺩﺍﺭﻯ ﻭ ﺻـﺪﻭﺭ‬ ‫ﺗﻘﻮﻳــﺖ ﻓﻀــﺎﻯ ﺳــﺒﺰ ﻭ ﺍﻳﺠــﺎﺩ‬ ‫ﻣﻌﻠﻖ ﻣﻰ ﺯﻧﻨﺪ ﻭ ﻣﻰ ﭼﺮﺧﻨﺪ‪ .‬ﻣﻦ ﻫﻢ ﻫﻤﺮﺍﻫﺸﺎﻥ‬
‫ﻭﻯ ﺍﻓﺰﻭﺩ‪ :‬ﺳــﺎﺯﻣﺎﻥ ﭘﺪﺍﻓﻨﺪ ﻏﻴﺮﻋﺎﻣﻞ ﻛﺸــﻮﺭ ﺑﺎﻳﺪ‬ ‫ﻣﺠﻮﺯﻫـﺎ ﻭ‪ ...‬ﺣﻤﺎﻳـﺖ ﺧﻮﺍﻫـﺪ ﻛـﺮﺩ ﻭ‬ ‫ﻛـﻮﺩﻛﺎﻥ‪ ،‬ﺗﺄﻣﻴـﻦ ﻓﻀـﺎﻯ ﻭﺭﺯﺷـﻰ ﻭ‬ ‫ﻣﻄﺎﻟﺒـﻪ ﻣﺮﺩﻣـﻰ ﺍﺳـﺖ ﻛـﻪ ﺗﻐﻴﻴـﺮﺍﺕ‬ ‫ﺷـﻬﺮ ﺍﺯ ﺗﻌﺮﻳـﻒ ﺩﻭ ﺩﺳـﺘﻪ ﭘـﺮﻭژﻩ‬ ‫ﺯﻳﺮﺳﺎﺧﺖﻫﺎﻯ ﻣﻮﺭﺩ ﻧﻴﺎﺯ ﺍﻗﺪﺍﻡ ﺧﻮﺍﻫﺪ‬ ‫ﻣﻰﺷﻮﻡ ﻛﻪ ﻣﻌﻠﻘﻰ ﺑﺰﻧﻢ‪ ،‬ﺍﻣﺎ ﻧﻤﻰﺩﺍﻧﻢ ﭼﻪ ﻣﻰﺷﻮﺩ‬
‫ﺑﺎ ﺗﻼﺷﻰ ﺧﺴﺘﮕﻰﻧﺎﭘﺬﻳﺮ‪ ،‬ﺁﺳــﻴﺐﭘﺬﻳﺮﻯﻫﺎ ﺭﺍ ﺑﻪ‬ ‫ﺑﺎ ﺳـﺎﻛﻨﺎﻥ ﻣﺸـﺎﺭﻛﺖ ﺧﻮﺍﻫﺪ ﺩﺍﺷـﺖ‪،‬‬ ‫ﺭﻭﺷـﻨﺎﻳﻰ ﻭ ﭘﺎﺭﻛﻴﻨـﮓ ﻭ‪ ...‬ﺍﺳـﺖ‪.‬‬ ‫ﺑـﺮﺍﻯ ﺁﻥﻫـﺎ ﻣﻠﻤـﻮﺱ ﺑﺎﺷـﺪ‪.‬‬ ‫ﺑـﺮﺍﻯ ﺷـﻬﺮﻙ ﺷﻬﻴﺪﺑﻬﺸـﺘﻰ ﻭ ﻣﺤﻠـﻪ‬ ‫ﻛﺮﺩ‪.‬‬ ‫ﻛﻪ ﻳﻚ ﻃﺮﻑ ﻣﻰﺍﻓﺘﻢ ﻭ ﭘﺎﻫﺎﻳﻢ ﻫﻮﺍ ﻣﻰﺷﻮﺩ ﻭ ﺳﺮﻡ‬
‫ﻣﺴﺌﻮﻻﻥ ﮔﻮﺷﺰﺩ ﻛﻨﺪ ﻭ ﻳﺎﺩﺁﻭﺭ ﺷﻮﺩ ﺗﺎ ﺣﺴﺎﺳﻴﺖ‬ ‫ﺍﻣـﺎ ﺩﺭ ﻣﺴـﺎﺋﻠﻰ ﻛـﻪ ﺟﻨﺒـﻪ ﺷـﺨﺼﻰ‬ ‫ﻓﻴﻀﻰ ﺧﺎﻃﺮﻧﺸـﺎﻥ ﻛـﺮﺩ‪ :‬ﺩﺭ ﻛﻨـﺎﺭ ﺍﻳﻦ‬ ‫ﺭﻣﻀﺎﻧﻌﻠـﻰ ﻓﻴــــــﻀﻰ ﺩﺭ ﺗﺸـﺮﻳﺢ‬ ‫‪22‬ﺑﻬﻤـﻦ ﺧﺒﺮ ﺩﺍﺩ ﻭ ﺍﻇﻬﺎﺭ ﻛﺮﺩ‪ :‬ﺩﺳـﺘﻪ‬ ‫ﺑﻪ ﮔـﺰﺍﺭﺵ ﺧﺒﺮﻧﮕﺎﺭ ﻣﺎ ﺑﻪ ﻧﻘـﻞ ﺍﺯ ﭘﺎﻳﮕﺎﻩ‬ ‫ﮔﻴﺞ ﻣﻰﺭﻭﺩ‪ .‬ﺑﻌﺪ ﻛﻪ ﻗﺪﺭﻯ ﺁﺭﺍﻡ ﻣﻰﮔﻴﺮﻡ‪ ،‬ﻫﻤﺴﺮﻡ‬
‫ﺑﻪ ﺍﻳﻦ ﻣﺴﺎﺋﻞ ﺩﺭ ﺗﺼﻤﻴﻢﮔﻴﺮﻯﻫﺎ ﻭ ﺑﺮﻧﺎﻣﻪﺭﻳﺰﻯﻫﺎ‬ ‫ﺩﺍﺭﺩ‪ ،‬ﻫﻤﭽـﻮﻥ ﺍﺣـﺪﺍﺙ ﺁﺳﺎﻧﺴـﻮﺭ ﻭ‪...‬‬ ‫ﭘﺮﻭژﻩ ﻫـﺎ‪ ،‬ﭘﺮﻭژﻩ ﻫﺎﻳـﻰ ﻫـﻢ ﻫﺴـﺘﻨﺪ‬ ‫ﭘﺮﻭژﻩ ﻫـﺎﻯ ﺍﻋﺘﻤﺎﺩﺳـﺎﺯ ﮔﻔـﺖ‪ :‬ﺍﻳـﻦ‬ ‫ﺍﻭﻝ‪ ،‬ﭘﺮﻭژﻩﻫـﺎﻯ ﺍﻋﺘﻤﺎﺩﺳـﺎﺯ ﻫﺴـﺘﻨﺪ؛‬ ‫ﺍﻃﻼﻉﺭﺳـﺎﻧﻰ ﺷـﻮﺭﺍﻯ ﺍﺳـﻼﻣﻰ ﺷـﻬﺮ‬ ‫ﻛﻪ ﺑﺎ ﻧﮕﺮﺍﻧﻰ ﺑﺎﻻﻯ ﺳﺮﻡ ﺁﻣﺪﻩ ﺍﺳﺖ‪ ،‬ﻣﻰﮔﻮﻳﺪ‪» :‬ﻓﻜﺮ‬
‫ﺩﺭ ﻧﻈﺮ ﮔﺮﻓﺘﻪ ﺷﻮﺩ‪.‬‬ ‫ﻧﻴﺎﺯﻣﻨـﺪ ﻫﻤﻜﺎﺭﻯ ﻫﻤﻪﺟﺎﻧﺒﻪ ﺳـﺎﻛﻨﺎﻥ‬ ‫ﻛﻪ ﺑـﺮﺍﻯ ﺗﻜﻤﻴـﻞ ﺣﻠﻘـﻪ ﺳـﺎﻣﺎﻥﺩﻫﻰ‬ ‫ﭘﺮﻭژﻩﻫـﺎ ﺷـﺎﻣﻞ ﺷـﻜﻞﮔﻴﺮﻯ ﻭﺭﻭﺩﻯ‬ ‫ﺷـﻬﺮﻙ ﺍﺯ ﻳﻚ ﻣﻠﻚ ﻣﺸـﺎﻉ ﺑـﻪ ﻓﻀﺎﻯ‬ ‫ﻣﺸـﻬﺪ‪ ،‬ﺭﺋﻴـﺲ ﻛﻤﻴﺴـﻴﻮﻥ ﻣﻨﺎﻃـﻖ‬ ‫ﻣﻰﻛﻨﻰ ﻫﻨﻮﺯ ‪20‬ﺳﺎﻝ ﺩﺍﺭﻯ؟ ﺍﻳﻦ ﻛﺎﺭ ﺭﺍ ﻛﺴﻰ ﺑﺎﻳﺪ‬
‫ﺭﺋﻴﺲ ﺳﺎﺯﻣﺎﻥ ﭘﺪﺍﻓﻨﺪ ﻏﻴﺮﻋﺎﻣﻞ ﻛﺸﻮﺭ ﻫﻢ ﺩﺭ ﺍﻳﻦ‬ ‫ﻫﺴـﺘﻴﻢ ‪.‬‬ ‫ﻣﺤﻠﻪ ﻫـﺎ ﻣـﻮﺭﺩ ﻧﻴـﺎﺯ ﻫﺴـﺘﻨﺪ ﻭﻟـﻰ‬ ‫ﺷـﻬﺮﻙ ﻭ ﺑﻮﻟﻮﺍﺭ‪ ،‬ﺍﻳﺠﺎﺩ ﻓﻀﺎﻫـﺎﻯ ﺑﺎﺯﻯ‬ ‫ﻋﻤﻮﻣﻰ ﺗﻐﻴﻴـﺮ ﻣﺎﻫﻴـﺖ ﺩﺍﺩﻩ ﻭ ﺑﻨﺎﺑﺮﺍﻳﻦ‬ ‫ﭘﻴﺮﺍﻣﻮﻧـﻰ ﻭ ﻛﻢ ﺑﺮﺧـﻮﺭﺩﺍﺭ ﺷـﻮﺭﺍﻯ‬ ‫ﺑﻜﻨﺪ ﻛﻪ ﺟﻮﺍﻥ ﺍﺳﺖ ﻭ ﻣﻨﻈﻢ ﻭﺭﺯﺵ ﻣﻰﻛﻨﺪ‪ ،‬ﻧﻪ ﺗﻮ ﺑﺎ‬
‫ﺩﻳﺪﺍﺭ ﺑﺎ ﺗﺄﻛﻴﺪ ﺑﺮ ﻟﺰﻭﻡ ﺗﺪﻭﻳﻦ ﺑﺮﻧﺎﻣﻪ ﺟﺎﻣﻊ ﭘﺪﺍﻓﻨﺪ‬ ‫ﺍﻳﻦ ﺳﻦﻭﺳﺎﻝ ﻭ ﺑﻪﺧﺼﻮﺹ ﺣﺎﻻ ﻛﻪ ﭼﻨﺪﻭﻗﺖ ﺍﺳﺖ‬
‫ﻏﻴﺮﻋﺎﻣﻞ ﺣﺮﻡ ﺭﺿﻮﻯ‪ ،‬ﮔﻔﺖ‪ :‬ﺁﺳﺘﺎﻥ ﻗﺪﺱ ﺭﺿﻮﻯ‬ ‫ﺑﻪﺩﻟﻴﻞ ﻛﺮﻭﻧﺎ‪ ،‬ﺩﻭﻳﺪﻥ ﻭ ﭘﻴﺎﺩﻩﺭﻭﻯ ﺭﻭﺯﺍﻧﻪ ﺭﺍ ﺗﺮﻙ‬
‫ﺑﻪﻋﻨﻮﺍﻥ ﻳﻚ ﺩﺍﺭﺍﻳــﻰ ﻣﻨﺤﺼﺮﺑﻪﻓﺮﺩ ﻣﻠﻰ ﻭ ﻣﻌﻨﻮﻯ‬
‫ﺷﻨﺎﺧﺘﻪ ﻣﻰﺷــﻮﺩ ﻛﻪ ﺣﻔﺎﻇﺖ ﺍﺯ ﺁﻥ ﻭﻇﻴﻔﻪ ﻫﻤﻪ‬ ‫ﭘﯿﺸﺮﻓﺖ‪۵۳‬درﺻﺪیﭘﺮوژهﺗﻘﺎﻃﻊﻏﯿﺮﻫﻤﺴﻄﺢاﺑﻮﻃﺎﻟﺐ‬ ‫ﻣﻰﮔﻮﻳﻢ ﻣﺸﻜﻞ ﻣﻦ ﺍﻳﻦ ﺍﺳﺖ ﻛﻪ ﺗﺼﻮﺭ ﺫﻫﻨﻰﺍﻡ ﺍﺯ‬
‫ﻛﺮﺩﻩﺍﻯ!«‬

‫ﻣﺎﺳﺖ‪ .‬ﻏﻼﻣﺮﺿﺎ ﺟﻼﻟﻰ ﺑﺎ ﺍﺷﺎﺭﻩ ﺑﻪ ﺍﻣﻀﺎﻯ ﺗﻔﺎﻫﻢﻧﺎﻣﻪ‬
‫ﻫﻤﻜﺎﺭﻯ ﻣﺸﺘﺮﻙ ﺑﻴﻦ ﺳــﺎﺯﻣﺎﻥ ﭘﺪﺍﻓﻨﺪ ﻏﻴﺮﻋﺎﻣﻞ‬
‫ﻛﺸﻮﺭ ﻭ ﺁﺳــﺘﺎﻥ ﻗﺪﺱ ﺭﺿﻮﻯ‪ ،‬ﺍﺑﺮﺍﺯ ﺍﻣﻴﺪﻭﺍﺭﻯ ﻛﺮﺩ‬
‫ﻛﻪ ﻫﺮﭼﻪ ﺳﺮﻳﻊﺗﺮ ﺍﻗﺪﺍﻣﺎﺕ ﻻﺯﻡ ﺑﺮﺍﻯ ﻋﻤﻠﻴﺎﺗﻰﺷﺪﻥ‬
‫ﺍﻳﻦ ﺗﻔﺎﻫﻢﻧﺎﻣﻪ ﺍﻧﺠﺎﻡ ﺷــﻮﺩ‪ .‬ﻭﻯ ﺧﺎﻃﺮﻧﺸﺎﻥ ﻛﺮﺩ‪:‬‬
‫ﻛﺎﻇﻤﻰ ﺍﺩﺍﻣـﻪ ﺩﺍﺩ‪ :‬ﭘـﻞ ﺍﺻﻠـﻰ ﺗﻘﺎﻃـﻊ ﺍﺑﻮﻃﺎﻟﺐ ﺑﺎ‬
‫ﻋﺮﺷـﻪ ﺗﻴـﺮ ﭘﻴﺶﺳـﺎﺧﺘﻪ ﺑﺘﻨـﻰ ﺑﻪﻃـﻮﻝ ﺣـﺪﻭﺩ‬
‫‪187‬ﻣﺘﺮ ﻭ ﺍﻧﺠـﺎﻡ ‪5700‬ﻣﺘﺮﻣﺮﺑـﻊ ﻋﻤﻠﻴﺎﺕ ﺧﺎﻛﻰ‬
‫ﺩﺭ ﺣﺎﻝ ﺍﺟﺮﺍﺳـﺖ‪.‬‬
‫ﺟﻨﻮﺑﻰ ﺑﻮﻟـﻮﺍﺭ ﺑﺎ ﻋﺒـﻮﺭ ﺍﺯ ﺑﺰﺭﮔﺮﺍﻩ ﺷـﻬﻴﺪﭼﺮﺍﻏﭽﻰ‬
‫ﺑـﻪ ﺑﺨﺶ ﺷـﻤﺎﻟﻰ ﻣﺘﺼـﻞ ﺧﻮﺍﻫﺪ ﺷـﺪ‪.‬‬
‫ﻭﻯ ﺗﺼﺮﻳﺢ ﻛـﺮﺩ‪ :‬ﺍﺟـﺮﺍﻯ ﺍﻳﻦ ﭘـﺮﻭژﻩ ﺩﺭ ﺳـﻬﻮﻟﺖ‬
‫ﺭﻓﺖﻭﺁﻣﺪ ﻭ ﻛﻨﺘﺮﻝ ﺗﺒـﺎﺩﻝ ﺗﺮﺍﻓﻴﻚ ﻣﻴـﺎﻥ ﺑﺰﺭﮔﺮﺍﻩ‬
‫ﺑـﺎ ﺑﺰﺭﮔـﺮﺍﻩ ﺷـﻬﻴﺪﭼﺮﺍﻏﭽﻰ ﻭ ﻫﻤﭽﻨﻴـﻦ ﺑﺨـﺶ‬
‫ﻣﺮﻛـﺰﻯ ﺷـﻬﺮ‪ ،‬ﻫﻔﺘـﻢ ﺍﺭﺩﻳﺒﻬﺸـﺖ ﺍﻣﺴـﺎﻝ ﺁﻏـﺎﺯ‬
‫ﺷـﺪ‪.‬‬
‫ﻭﻯ ﺍﺿﺎﻓـﻪ ﻛـﺮﺩ‪ :‬ﺍﻳﻨـﻚ ﺑﺰﺭﮔـﺮﺍﻩ ﺷـﻬﻴﺪﭼﺮﺍﻏﭽﻰ‬
‫ﺧﻮﺩﻡ ﺑﺎ ﺳﻦﻭﺳﺎﻝ ﻭﺍﻗﻌﻰ ﺟﺴﻤﻢ ﺗﻄﺒﻴﻖ ﻧﻤﻰﻛﻨﺪ‪،‬‬
‫ﺑﻨﺎ ﺑﻪﮔﻔﺘـﻪ ﻣﻌـﺎﻭﻥ ﻋﻤـﺮﺍﻥ‪ ،‬ﺣﻤﻞﻭﻧﻘﻞ ﻭ‬ ‫ﻣﺜﻞ ﻣﺨﺎﺭﺝ ﺯﻧﺪﮔﻰ ﻛﻪ ﺑﺎ ﺟﻴﺒﻢ ﺳﺎﺯﮔﺎﺭ ﻭ ﻫﻤﺎﻫﻨﮓ‬
‫ﺗﺮﺍﻓﻴـﻚ ﺷـﻬﺮﺩﺍﺭ ﻣﺸـﻬﺪ‪ ،‬ﺗﻘﺎﻃـﻊ‬ ‫ﻧﻴﺴﺖ‪.‬‬
‫ﻏﻴﺮﻫﻤﺴـﻄﺢ ﺍﺑﻮﻃﺎﻟﺐ ﺍﻳﻨﻚ ﺍﺯ ‪53‬ﺩﺭﺻﺪ‬ ‫ﺩﻭﺷﻨﺒﻪ| ﺑﻪﻃﻮﺭ ﺗﺼﺎﺩﻓﻰ ﺳﺮ ﻇﻬﺮ‪ ،‬ﺩﻭ ﺟﻠﺴﻪ ﭘﺸﺖﺳﺮ‬
‫ﭘﻴﺸﺮﻓﺖ ﻓﻴﺰﻳﻜﻰ ﺑﺮﺧﻮﺭﺩﺍﺭ ﺍﺳﺖ‪.‬‬ ‫ﻫﻢ ﺩﺍﺭﻡ‪ .‬ﻳﻜﻰ ﺩﻡ ﺍﺫﺍﻥ ﻭ ﻳﻜﻰ ﺑﻼﻓﺎﺻﻠﻪ ﺑﻌﺪ ﺍﺯ ﻧﻤﺎﺯ‬
‫ﺧﺒﺮ‬

‫ﺍﻳﻦ ﺗﻔﺎﻫﻢﻧﺎﻣﻪ ﺑﺎﻳﺪ ﻣﻨﺠﺮ ﺑﻪ ﺗﺸﻜﻴﻞ ﻛﺎﺭﮔﺮﻭﻩﻫﺎﻯ‬
‫ﻣﺸﺘﺮﻙ ﻭ ﺗﺪﻭﻳﻦ ﺑﺮﻧﺎﻣﻪﻫﺎﻯ ﻋﻤﻠﻴﺎﺗﻰ ﺷﻮﺩ؛ ﻗﻄﻌﺎ‬
‫ﭘﺲ ﺍﺯ ﺍﺣﺼﺎﻯ ﺁﺳﻴﺐﭘﺬﻳﺮﻯﻫﺎ‪ ،‬ﺗﻬﻴﻪ ﺑﺮﻧﺎﻣﻪﻫﺎﻯ‬
‫ﻋﻤﻠﻴﺎﺗﻰ ﺩﺭ ﻣﻮﺿﻮﻉ ﺁﻣﻮﺯﺵ‪ ،‬ﺗﺠﻬﻴﺰ ﻭ ﺭﺯﻣﺎﻳﺶﻫﺎﻯ‬
‫ﺩﻭﺭﻩﺍﻯ ﺑﺎﻳﺪ ﺩﺭ ﺩﺳﺘﻮﺭﻛﺎﺭ ﻗﺮﺍﺭ ﮔﻴﺮﺩ‪.‬‬
‫ﺍﻭ ﺍﻓـﺰﻭﺩ‪ :‬ﺗﻘﺎﻃﻊ ﻏﻴﺮﻫﻤﺴـﻄﺢ ﺍﺑﻮﻃﺎﻟﺐ ﺑـﺎ ﺍﺟﺮﺍﻯ‬
‫ﭘﻞ‪ ،‬ﻓﻀﺎﻯ ﺳـﺒﺰ‪ ،‬ﻧﻮﺭﭘـﺮﺩﺍﺯﻯ‪ ،‬ﺟﺎﺑﻪﺟﺎﻳﻰ ﻣﻌﺎﺭﺽ‬
‫ﻭ ﻫﺰﻳﻨـﻪ ﺗﻤﻠـﻚ ﺑـﺎ ﻣﺒﻠﻐـﻰ ﺑﻴـﺶ ﺍﺯ ‪80‬ﻣﻴﻠﻴـﺎﺭﺩ‬
‫ﺗﻮﻣـﺎﻥ ﺗـﺎ ‪22‬ﺑﻬﻤـﻦ ﺍﻣﺴـﺎﻝ ﺁﻣـﺎﺩﻩ ﺑﻬﺮﻩﺑـﺮﺩﺍﺭﻯ‬
‫ﺧﻮﺍﻫﺪ ﺷـﺪ‪.‬‬
‫ﺷـﻬﻴﺪﭼﺮﺍﻏﭽﻰ ﻭ ﺑﻮﻟـﻮﺍﺭ ﺍﺑﻮﻃﺎﻟـﺐ ﺗﺄﺛﻴـﺮ ﺑﺴـﻴﺎﺭ‬
‫ﺯﻳـﺎﺩﻯ ﺧﻮﺍﻫـﺪ ﺩﺍﺷـﺖ ﻭ ﻫﻤﭽﻨﻴـﻦ ﺩﺳﺘﺮﺳـﻰ‬
‫ﺑﻮﻟـﻮﺍﺭ ﻭﻟﻴﻌﺼـﺮ ﺑـﻪ ﺭﺍﻩ ﺟﺎﻧﺒـﻰ ﺷـﻤﺎﻟﻰ ﺑﺰﺭﮔـﺮﺍﻩ‬
‫ﺷﻬﻴﺪﭼﺮﺍﻏﭽﻰ ﻭ ﺑﻮﻟﻮﺍﺭ ﺍﺑﻮﻃﺎﻟﺐ ﺷـﻤﺎﻟﻰ ﺭﺍ ﺗﺄﻣﻴﻦ‬
‫ﺧﻮﺍﻫـﺪ ﻛﺮﺩ‪.‬‬
‫ﺑﻪﻋﻨـﻮﺍﻥ ﻳﻚ ﺷـﺮﻳﺎﻥ ﺣﻴﺎﺗـﻰ ﺑـﺎ ﺑﻮﻟـﻮﺍﺭ ﺍﺑﻮﻃﺎﻟﺐ‬
‫ﺑﻪﺻـﻮﺭﺕ ﻳﻚ ﺳـﻪﺭﺍﻫﻰ ﺗﻘﺎﻃﻊ ﺩﺍﺭﺩ ﻛﻪ ﺑﻪﻭﺳـﻴﻠﻪ‬
‫ﺩﻭﺭﺑﺮﮔﺮﺩﺍﻥ ﺗﺎﺯﻩﺗﺄﺳـﻴﺲ ﻏﻴﺮﻫﻤﺴـﻄﺢ ﺑـﺎ ﻓﺎﺻﻠﻪ‬
‫ﻣﻨﺎﺳـﺐ ﺩﺭ ﺩﻭ ﺳـﻤﺖ ﺑﻮﻟﻮﺍﺭ ﺗﻜﻤﻴﻞ ﺷـﺪﻩ ﺍﺳﺖ ﻭ‬
‫ﺑﺎ ﺍﺟـﺮﺍﻯ ﺗﻘﺎﻃـﻊ ﻏﻴﺮﻫﻤﺴـﻄﺢ ﺍﺑﻮﻃﺎﻟـﺐ‪ ،‬ﺑﺨﺶ‬
‫ﺑﻪﮔـﺰﺍﺭﺵ ﺧﺒﺮﻧـﮕﺎﺭ ﻣـﺎ ﺑﻪﻧﻘـﻞ ﺍﺯ ﭘﺎﻳﮕﺎﻩ‬
‫ﺍﻃﻼﻉﺭﺳﺎﻧﻰ ﺷﻬﺮﺩﺍﺭﻯ ﻣﺸـﻬﺪ‪ ،‬ﺧﻠﻴﻞﺍ‪...‬‬
‫ﻛﺎﻇﻤـﻰ ﺍﻇﻬـﺎﺭ ﻛـﺮﺩ‪ :‬ﻋﻤﻠﻴـﺎﺕ ﺍﺟﺮﺍﻳـﻰ‬
‫ﭘـﺮﻭژﻩ ﺗﻘﺎﻃـﻊ ﻏﻴﺮﻫﻤﺴـﻄﺢ ﺍﺑﻮﻃﺎﻟـﺐ ﺑـﺎ ﻫـﺪﻑ‬
‫ﺑﺮﻗـﺮﺍﺭﻯ ﺍﺭﺗﺒـﺎﻁ ﻣﻴـﺎﻥ ﺑﻮﻟـﻮﺍﺭ ﺍﺑﻮﻃﺎﻟﺐ ﺷـﻤﺎﻟﻰ‬
‫‪۰۵‬‬
‫‪۱۶‬‬
‫ﻭ ﺑﺮﺧﻼﻑ ﺍﻧﺘﻈﺎﺭ ﺩﺭ ﻫﺮ ﺩﻭ ﺟﻠﺴﻪ ﻫﻢ ﭘﻴﺶ ﺑﻴﻨﻰ‬
‫ﻧﺎﻫﺎﺭ ﻛﺮﺩﻩﺍﻧﺪ‪ .‬ﺩﺭ ﻫﺮ ﺩﻭ ﻣﻮﻗﻌﻴﺖ ﻫﻢ ﺭﻭﺩﺭﺑﺎﻳﺴﺘﻰ ﻭ‬
‫ﺗﻌﺎﺭﻑ‪ ،‬ﻃﻮﺭﻯ ﺍﺳﺖ ﻛﻪ ﺷﺮﺍﻳﻂ ﻋﺬﺭﺧﻮﺍﻫﻰ ﻭ ﻧﺨﻮﺭﺩﻥ‬
‫ﻧﻴﺴﺖ‪ .‬ﺍﺯ ﺗﻮﻓﻴﻖ ﺍﺟﺒﺎﺭﻯ‪ ،‬ﻫﺮ ﺩﻭ ﺟﺎ ﻧﺎﻫﺎﺭ ﮔﺮﻡ ﻭ ﻣﻔﺼﻞ‬
‫ﻣﻰﺧﻮﺭﻡ‪ ،‬ﺩﺭﺣﺎﻟﻰﻛﻪ ﻏﺎﻟﺐ ﺭﻭﺯﻫﺎﻯ ﻛﺮﻭﻧﺎﻳﻰ ﺍﺯﺟﻤﻠﻪ‬
‫ﺍﺩﺍﻣﻪ‬ ‫ﺩﻳﺮﻭﺯ ﻧﺎﻫﺎﺭ ﻧﻤﻰﺧﻮﺭﺩﻡ‪...‬‬

‫ودﯾﻌﯽ‬
‫ودﯾﻌﯽ‬
‫ﻣﺤﻤﺪﺣﺴﯿﻦ‬
‫آﻗﺎیآﻗﺎی دﮐﺘﺮ‬
‫ﺟﻨﺎب‬‫ﺟﻨﺎب‬ ‫ودﯾﻌﯽ‬
‫ودﯾﻌﯽ‬
‫ﺣﺴﯿﻦ‬
‫دﮐﺘﺮ‬
‫ﻣﺤﻤﺪ‬
‫آﻗﺎیآﻗﺎی‬
‫ﺟﻨﺎب‬‫ﺟﻨﺎب‬ ‫ﺟﻨﺎب آﻗﺎی دﮐﺘﺮ ودﯾﻌﯽ‬
‫ﻣﺸﻬﺪاﺳﻼﻣﯽﺷﻬﺮﻣﺸﻬﺪ‬
‫ﺷﻬﺮﺷﻮرای‬
‫ﻣﺸﺎرﮐﺖﻫﺎی‬
‫ﮔﺬاریوﺷﻮرای‬
‫ﺳﺮﻣﺎﯾﻪرﺋﯿﺴﻪ‬
‫اﻗﺘﺼﺎدی‪،‬ﻫﯿﺎت‬
‫ﮐﻤﯿﺴﯿﻮن ﻣﺤﺘﺮم‬
‫رﺋﯿﺲﻣﺤﺘﺮم ﻋﻀﻮ‬ ‫ﺷﻮرایﻣﺸﻬﺪ‬
‫اﺳﻼﻣﯽﺷﻬﺮﻣﺸﻬﺪ‬ ‫اﺳﻼﻣﯽ ﺷﻬﺮ‬ ‫ﺷﻮرای‬
‫ﻣﺸﺎرﮐﺖﻫﺎی‬ ‫رﺋﯿﺴﻪ‬
‫ﮔﺬاریو‬‫ﻫﯿﺎتﺳﺮﻣﺎﯾﻪ‬ ‫ﻣﺤﺘﺮم‬
‫اﻗﺘﺼﺎدی‪،‬‬ ‫رﺋﯿﺲﻣﺤﺘﺮمﻋﻀﻮ‬
‫ﮐﻤﯿﺴﯿﻮن‬ ‫رﺋﯿﺲ ﻣﺤﺘﺮم ﮐﻤﯿﺴﯿﻮن اﻗﺘﺼﺎدی‪ ،‬ﺳﺮﻣﺎﯾﻪﮔﺬاری و ﻣﺸﺎرﮐﺖﻫﺎ و اﯾﺜﺎرﮔﺮان ﺷﻮرای اﺳﻼﻣﯽ ﺷﻬﺮ ﻣﺸﻬﺪ‬
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‫‪La Casa Bianca è diventata blu.‬‬

‫‪Internazionale 1384 | 13 novembre 2020‬‬ ‫‪25‬‬

The Sunday Times Australia

PRICE $3 EXMOUTH / N-W / E.STATES $4.20 *INC GST | NOVEMBER 8, 2020

COLLECT
THE SET!
Token
Page 7

Register
to stop THE U.S. ELECTION
corona
EXCLUSIVE
SPECIAL EDITION
JOE SPAGNOLO

BUSINESSES including
cafes and restaurants will
have to start collecting cus-

AMERICA.
tomer contact details by
December under a McGo-
wan Government move to
protect WA from a second
wave of coronavirus.
The measure, which has
not been needed since the
depths of the pandemic,
comes as the State opens
up to interstate arrivals

GREAT
from next Saturday.
A QR code registration
system will be made avail-
able to businesses.
Full story Page 5

Shop on
Sunday
at 8am
EXCLUSIVE
JOE SPAGNOLO

SHOPS in Perth would be

allowed to open from 8am
on Sundays — rather than
11am — under new chang-
AGAIN.
es proposed by Liberal
leader Liza Harvey.
Mrs Harvey will today
Joe Biden has vowed to help his nation
tell West Australians if she
is elected premier next
March, Perth shoppers will
come together and heal after a bitter
not have to wait until 11am
to go shopping on a
election he says he’s certain to win.
Sunday.
Rather, shops would
open at 8am, in line with
FULL NEWS COVERAGE PAGES 6-9
weekday and Saturday ANALYSIS: JENNA CLARKE P17, GARETH PARKER P24
opening hours, and close at
5pm.

Full story Page 16

America. Di nuovo grande.

26 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020

El Universal Colombia
CARTAGENA - COLOMBIA

$2.200
DOMINGO
8 DE NOVIEMBRE DE 2020

WWW.ELUNIVERSAL.COM.CO Año LXXI-Edición 30909 / 4 Secciones / 32 Páginas / ISSN 0122-6843 / Licencia Mingobierno 003384 / Afiliado a la SIP y AMI

Baiden, con las llaves

de la Casa Blanca
Joe Biden, presidente electo de EE .UU., Trump no reconoce el triunfo de Biden
promete unir al país y ganarse la y prometió emprender impugnaciones
confianza de los que no votaron por él. jurídicas para aferrarse al poder.

Millares de ciudadanos salieron a las calles de las principales ciudades de los Estados Unidos para celebrar el triunfo de Joe Biden en las elecciones
presidenciales. Trump y sus seguidores anunciaron acciones jurídicas. Aún no reconocen el triunfo de los demócratas. // EFE. // PÁGS. 10 Y 13.

290 CON 270

SE GANA 214
JOE BIDEN 75.022.908 VOTOS (50,6%) 70.698.785 VOTOS (47,7%) DONALD TRUMP

LEA HOY EN FACETAS

LO INAPELABLE CARRASQUEL LAS MUJERES
“HAY QUE VENDER ESTA QUIERE DEVOLVERSE QUE SE ALQUILABAN
CASA”, DECÍA EL ABUELO PARA VENEZUELA PARA LLORAR
PÁG. 21 PÁG. 24 PÁG. 26

ELADIO EKOBIOS:
Y SU ‘BIBLIA’ DE DICHOS DANZAR Y VIVIR DESDE
POPULARES LO VIRTUAL
PÁG. 23 PÁG. 25

PRONÓSTICOS DE HOY Noviembre y No quieren Aumenta

Marea
min. -9 cms.
max. 22 cms.
23:58
15:33
diciembre, parrilleros riesgo de
N
desafíos ante hombres ni deslizamientos
el COVID-19 mujeres por lluvias
Oeste suroeste

Viento O E 13 a 23
kms/h
S
LAURA ANAYA GARRIDO ANGIE GÓEZ AHUMEDO ANGIE GÓEZ AHUMEDO
Temp. del mar 28 ºC Noviembre y diciembre, dos Aunque la Alcaldía expi- De acuerdo con el Obser-
Cartagena Islas del Rosario tradicionales meses de cele- dió un decreto que prohí- vatorio Ambiental al me-
Oleaje
0.7 Y 1.0 METRO(S) DE ALTURA braciones en Cartagena, be la circulación del parri- nos el 6.6% del suelo urba-
son un gran reto de cara a la llero hombre en ocho ba- no de Cartagena está en
Clima pandemia. Johana Bueno, rrios, aún sigue permitido riesgo de remoción de ma-
26 ºC
la directora del Dadis, expli- que lo hagan las mujeres. sas. Ante el aumento de
29 ºC ca cómo se prepara el Dis- Para la comunidad de lluvias y el inminente ries-
Lluvias aisladas FUENTE: CIOH.ORG.COM
trito para afrontarlos y le Manga con esto no se solu- go de deslizamientos, las
recomienda a la ciudadanía ciona el problema de la in- autoridades alistan los
no descuidarse con las me- seguridad ya que es difícil protocolos y recomiendan
didas bioseguras. hacer el control. Las mayores zonas de riesgo están en La Popa. // FOTO: LUIS evacuar zonas de riesgo.
//PÁG. 11 //PÁG. 3 EDUARDO HERRAN //PÁG. 2

Biden ha le chiavi della Casa Bianca.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 27

El Universal Messico
www.eluniversal.com.mx
México nos
discrimina:
petroleras
de EU
El American Petroleum
Institute pide apoyo al
secretario de Estado,
Mike Pompeo
NOÉ CRUZ SERRANO
—cartera@eluniversal.com.mx
Las empresas petroleras estadou-
nidenses que integran el Ameri-
can Petroleum Institute (API) so-
licitaron la intervención del se-
cretario de Estado, Mike Pompeo,
para encontrar una solución di-
plomática a lo que denunciaron
como prácticas discriminatorias
del gobierno mexicano.
En una llamada telefónica, el
presidente y CEO de la API, Mike
Sommers, le pidió “un compro-
miso diplomático directo sobre
estos temas”con México, y el fun-
cionario acordó convertirlo en
“una prioridad del Departamen-
to de Estado”.
El organismo identificó pro-
blemas como el retraso y cance-
lación de permisos para nuevas
estaciones de servicio, para im-
portación de gasolinas y hasta
por el cierre de gasolinerías por
infracciones menores.
300
PERMISOS
para nuevas estaciones de servicio
están a la espera de aprobación.
| CARTERA | A22
ALERTA MUNDIAL
Biden vince; López Obrador ancora non lo riconosce.
28 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020
ElUniversalOnline @El_Universal_Mx $15
Domingo 8 de noviembre de 2020
EU ELECCIONES 2020
BIDEN
VÍCTOR SANCHO
Y ALBERTO MORALES
Corresponsal y reportero
—elmundo@eluniversal.com.mx
Washington.— Fueron cinco
días de infarto, pero, al final, Joe
Biden será el presidente número
46 de Estados Unidos.
El candidato demócrata reba-
GANA;
só la cifra de 270 votos electorales
que necesitaba para ganar y le
arrebató a Donald Trump la po-
sibilidad de otros cuatro años.
Pennsylvania y sus 20 votos
electorales terminaron definien-
do la batalla.
Pero la verdadera historia en
estas elecciones la escribe su
compañera de fórmula, Kamala
Harris: primera mujer, primera
afroamericana, primera descen-
diente de asiáticos, primera hija
AMLO AÚN NO
de inmigrantes que llega a la vi-
cepresidencia estadounidense.
Ambos celebraron anoche su
triunfo. “El pueblo de esta nación
ha hablado”, sentenció Biden du-
LO RECONOCE
rante su primer discurso como
presidente electo.
Más de 75 millones de estadou-
nidenses, dijo, le han dado una
“victoria clara, convincente”para
el desafío que enfrenta: sanar las
heridas de un país en crisis, par-
Líderes mundiales lo felicitan a él y a tido en dos, en el que una mitad
salió ayer a celebrar por lo alto,
Kamala Harris; López Obrador no lo mientras que la otra denunciaba
que “ganaron con trampas”.
hace pues argumenta que el proceso “Llegó la hora de sanar”, anun-
no ha terminado y recuerda cuando a ció Biden, en tanto, Trump se re-
siste a aceptar la derrota. Insiste
él le “robaron” la presidencia en 2006 en un fraude inexistente, se afe-
rra a la vía judicial como salvavi-
das de unos comicios que no asu-
JIM LO SCALZO. EFE
me que han terminado para él.
Kamala Harris Líderes mundiales, desde el
es la primera premier canadiense, Justin Tru-
mujer en deau, y la canciller alemana, An-
ocupar la gela Merkel, hasta el presidente
vicepresidencia iraní, Hassan Rouhani, y el de Ve-
de Estados nezuela, Nicolás Maduro, les en-
Unidos. viaron sus felicitaciones.
El Mandatario mexicano, An-
drés Manuel López Obrador, evi-
tó reconocer el triunfo del demó-
crata: “No queremos ser impru-
dentes”, dijo, y recordó que en
2006, gobiernos extranjeros reco-
nocieron “a los que se declararon
ganadores” de las elecciones en
México cuando, aseguró, “nos ro-
baron la presidencia”.
| MUNDO | A16-A17
| NACIÓN |A4
Mujeres, electas para gobernar
sólo en 26% de municipios
Menor participación en la política mación del Observatorio de Par-
ticipación Política de las Muje-
cal se ha dado a pesar de que hay
reglas de paridad en las consti-
local se ha dado pese a reglas de res en México. tuciones de los estados, así co-
SABINA paridad en constituciones estatales En ese lapso, 537 mujeres al- mo en sus leyes electorales y de
BERMAN canzaron el cargo de regidoras;
sin embargo, en el caso de los
partidos políticos.
Tanto partidos como el Poder
“Y de pronto, en mi hombres fueron mil 497. Legislativo deben tener mayor
imaginación cae Donald
ALEXIS ORTIZ
Baja California es la única en- compromiso para dotar de he-
—nacion@eluniversal.com.mx
tidad donde, en sus últimos co- rramientas a los institutos elec-
Trump agarrado de un En las elecciones de los últimos micios, fueron votadas más mu- torales, a fin de transitar hacia
paraguas, y yo me sonrío: no, cuatro años en todos los estados jeres que hombres para encabe- una paridad de género más am-
no es mi imaginación: este del país, las mujeres ganaron só- zar un ayuntamiento. plia, consideró Fabiola G. Fran-
sábado ha caído del Poder lo 26% de las presidencias mu- La menor participación de co, politóloga de la UNAM.
uno de los machitos más nicipales, de acuerdo con infor- mujeres en la política a nivel lo- | NACIÓN | A6
peligrosos de la Historia”
|A2|
UD
ALERTA MUNDIAL
SEBASTIÁN LAUREANO. IMAGO7
OPINIÓN
INACIÓN
A7 Gaby Vargas
FIESTAS Y TRANSPORTE,
A9 Lorenzo Meyer FOCOS DE CONTAGIO
A10 Roberto Rock
A12 Jean Meyer EN ÁLVARO OBREGÓN
A12 Ulrich Richter
A12 Sara Sefchovich
A13 Arnoldo Kraus JOSÉ PIÑA
A13 Nelson Vargas Director de Protección
Civil en la alcaldía
A13 José A. Sánchez Cetina
“[Al] llegar a un
EL TIEMPO Máx Mín
domicilio particular
CDMX 24 10 Nublado
Guadalajara
Monterrey
27 13
26 14
Nublado
Soleado
y decir que no
se pueden hacer
Año 103, Número 37,612
CDMX 60 págs.
fiestas, recibimos
agresiones y no
podemos entrar”
ENTRE LOS CUATRO MEJORES
El Cruz Azul y los Pumas se unen al León y al América como los
equipos que clasifican de manera directa a los cuartos de final. | B1
| METRÓPOLI | A19
CONFABULARIO
BERENICE FREGOSO
COVID-19
Celebran carrera
EN MÉXICO 961,938 CASOS
CONFIRMADOS 94,808 MUERTOS de Verónica Murguía
La Vanguardia Spagna

Fundada en 1881 por Don Carlos y Don Bartolomé Godó

D O M I NG O , 8 DE NOV I E M BR E D E 2 0 2 0 . N Ú M E RO 49 . 9 8 9 W W W. L AVA NG UA R D I A .C O M · 2,50 EUROS(+ Ingeniería 12,45 € + Libro 9,45 €)

LA CARRERA A LA CASA BLANCA

EE.UU. despide a Trump

ERIC BARADAT / AFP

Una multitud se congregó ayer ante la Casa Blanca para festejar la victoria electoral del demócrata Joe Biden poco después de que esta fuera anunciada

Pensilvania propulsa a JOE BIDEN DONALD TRUMP Kamala Harris será

279 50,5% del voto popular 47,7% 214
Biden hacia una amplia 270 votos electorales para ganar
la primera mujer que
Resultados al cierre de esta edición
victoria que su rival Senado Cámara de Representantes ocupe la vicepresidencia
aún atribuye al fraude 48
Demócratas
50 48
Republicanos
215
Demócratas
218
Republicanos
195
INTER NACIO NAL / P . 3 A 13 Y E DITO R IAL

A RTÍ C U L O S D E B E AT RIZ F RANCE SC ANDY R AMO N JO HN ENR IC

NAVARRO PE IRÓN R O BINS O N AYMER ICH CAR L IN JUL IANA

Washington Nueva York Brunswick Barcelona Barcelona Madrid

A FONDO Jaume Asens LA LIGA

PRESIDENTE DEL GRUPO UP EN EL CONGRESO
Medio médico “El PSOE debe
El Barça gana al
ASEGURA TU COCHE
más para reformar ya Betis (5-2) pero
cada CAP la sedición” pierde a Ansu Fati PAGA MES A MES
S O C I E D A D / P. 3 4 Y 35 POLÍT ICA / P . 2 3 D EPO R TES / P . 56 A 59
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Gli Stati Uniti licenziano Trump.

Internazionale 1384 | 13 novembre 2020 29

The Washington Post Stati Uniti

Supplemento al numero 1384 di Internazionale. Non vendibile separatamente. In copertina foto di Erin Schaff (The New York Times/Contrasto). Direttore responsabile Giovanni De Mauro. Registrazione del tribunale di Roma n. 433 del 4 ottobre 1993. Distribuzione Press Di. Stampa Elcograf spa, Verona
ABCDE
Prices may vary in areas outside metropolitan Washington.

Mostly sunny, warm 73/53 • Tomorrow: Partly sunny, warm 73/59 C12 Democracy Dies in Darkness SUNDAY, NOVEMBER 8 , 2020
SU V1 V2 V3 V4

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ELECTION 2020

Biden defeats Trump

With Harris, he rebuilds ‘blue wall,’ calls for ‘a time to heal’
279 Biden 270 to win Trump 214
Won Won

President
presses legal
challenges,
won’t concede
BY T OLUSE O LORUNNIPA,
A NNIE L INSKEY
AND P HILIP R UCKER

Joseph Robinette Biden Jr.

was elected the nation’s 46th
president Saturday in a repudia-
tion of President Trump pow-
ered by legions of women and
minority voters who rejected his
handling of the coronavirus pan-
demic and his divisive, bullying
conduct in office.
Biden’s victory was the culmi-
nation of four years of struggle
for Democrats and others who
have resisted Trump. It was cel-
ebrated by an emotional out-
pouring in cities coast to coast
that ended with a tailgate-style
victory party in Biden’s home-
town of Wilmington, Del. The
election took four days to be
resolved after the former vice
president was projected to win a
series of battleground states, and
was clinched by the state where
he was born, Pennsylvania.
Voters also made history in
electing as vice president Kama-
la Devi Harris, 56, a senator from
California and daughter of Ja-
maican and Indian immigrants
who will become the country’s
first woman, first Black person
and first Asian American to hold
the No. 2 job.
Trump, who was at his Vir-
ginia golf course when Biden
was declared the winner, did not
concede.
In a prime-time speech to
flag-waving supporters outside
the Chase Center in Wilmington,
Biden made no mention of
Trump’s intransigence, instead
offering an olive branch to the
president’s supporters and im-
TONI L. SANDYS/THE WASHINGTON POST ploring all Americans to “put
away the harsh rhetoric” and end
President-elect Joe Biden and Vice President-elect Kamala D. Harris appear together Saturday outside the Chase Center on the Riverfront in “this grim era of demonization.”
Wilmington, Del., where they addressed the nation in victory speeches. Biden vowed to unify the nation and focus on beating back the coronavirus. SEE BIDEN ON A26

How covid Following Harris makes Biden to use

stirred Biden this election, history as first executive orders
and doomed can promise of woman of to roll back
Trump unity be kept? color in role Trump agenda
BY A SHLEY P ARKER, BY D AN B ALZ BY C HELSEA J ANES BY M ATT V ISER,
J OSH D AWSEY, S EUNG M IN K IM
M ATT V ISER President-elect Joe Biden A vice president-elect stepped AND A NNIE L INSKEY
AND M ICHAEL S CHERER spent three decades in pursuit forward on Saturday, and, for
of the presidency, but it is the first time in American his- President-elect Joe Biden is
Air Force One was descending doubtful he ever imagined the tory, she was not a man. planning to quickly sign a series
into Detroit when President challenges he will inherit when Kamala Devi Harris, a daugh- of executive orders after being
Trump posed a question that he takes the oath ter of Indian and Jamaican im- sworn into office Jan. 20, im-
would come to define his entire THE TAKE of office. What migrants, is set to become the mediately forecasting that the
approach to the deadly coronavi- awaits him will highest-ranking woman in the country’s politics have shifted
rus pandemic: “Do you think I require tapping into everything nation’s 244-year existence, as and that his presidency will be
should wear a mask?” he asked he has learned from more than well as a high-profile represen- guided by radically different pri-
the aides and advisers gathered four decades in public office tation of the country’s increas- orities.
in the plane’s front cabin. and more. JABIN BOTSFORD/THE WASHINGTON POST ingly diverse composition. He will rejoin the Paris cli-
Trump was headed to visit a The issue agenda alone is Crowds amass near the White House to cheer Joe Biden’s victory Harris’s victory comes mate accords, according to those
Ford Motor plant in Ypsilanti, crushing, from the coronavirus and the looming end of the presidency of Donald Trump, whom 55 years after the Voting Rights close to his campaign and com-
Mich., which by May was already pandemic to a weakened and voters in the region rejected by big margins. Story, Page C1. Act abolished laws that disen- mitments he has made in recent
a coronavirus hot zone, with unequal economy, to the franchised Black Americans, months, and he will reverse Pres-
more than 5,000 dead, thousands threats posed by climate 36 years after the first woman ident Trump’s withdrawal from
more sickened — and cases still change, to cries for an overdue ran on a presidential ticket and the World Health Organization.
spiking — in the critical Midwest reckoning on race and justice. 24-page special section four years after Democrats were He will repeal the ban on almost
battleground state. Those are just the top layer of devastated by the defeat of Hil- all travel from some Muslim-ma-
But the responses were nearly the president-elect’s inbox and A tempest: Maps show shifting Political realities: Biden faces lary Clinton, the only woman to jority countries, and he will rein-
unanimous, with senior White together they could consume political winds of change. A12 health, economic crises. A31 win the presidential nomina- state the program allowing
House officials arguing that most of his initial term in office. tion of a major party. “dreamers,” who were brought to
wearing a mask was unnecessary Beyond that, the conditions Historic moment: Posters of Facing failure: Trump becomes She emerged in all white, a the United States illegally as
and would send a bad signal to under which he will assume the Biden and Harris. A25, A48 what he hates most. A37 nod to the uniform of the suf- children, to remain in the coun-
the public about the magnitude presidency will add ‘I have been waiting’: Women Defiant: Trump supporters fragists who fought to enfran- try, according to people familiar
of the crisis. significantly to the demands on of color celebrate Harris. A28 insist the race isn’t over. A38 chise women 100 years ago, an with his plans.
You’re the leader of the free his leadership capabilities. embodiment of what was once Although transitions of power
world, they told him, and the Biden ran on a pledge to unite Biden’s career: A political arc How we got here: What led to just a dream for so many. can always include abrupt
SEE TRUMP ON A40 SEE TAKE ON A32 with few parallels. A29 this national moment. A44 SEE HARRIS ON A27 SEE AGENDA ON A46

ARTS..................................................................E1
BUSINESS..........................................................G1
COMICS......................................................INSERT
$164 SUNDAY’S
EDITORIALS/LETTERS.......................................A21 STOCKS.............................................................G8
CONTENT © 2020
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The Washington Post / Year 143, No. 339
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Biden sconfigge Trump.

30 Internazionale 1384 | 13 novembre 2020