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Alberto Anile
Alessandro Bergonzoni
Leggerlo Francesca Cappelletti
sempre Maurizio Cucchi
Leggerlo
comunque Giancarlo De Cataldo
Ma soprattutto Simonetta Fiori
leggerlo Umberto Gentiloni
di questi tempi
Ecco perché Antonio Gnoli
Mariarosa Mancuso
di Ezio Mauro
Maurizio Maggiani
con le lettere inedite Michela Marzano
di Fëdor Dostoevskij
e un commento
Stefano Massini
di Michele Mari
Paolo Mauri
Marino Niola
Stefania Parmeggiani
La nuova favola
J.K. Rowling
“Noi bambini
illustratori per lei”
di Ilaria Zaffino
L’intervista
La terapia
Dostoevskij
Morgan
“La semplice verità
adoc-photos/Corbis via Getty Images
NZ
* Settimanale, supplemento de la Repubblica del 07/11/2020. Sabato 07/11/2020 da vendersi obbligatoriamente con la Repubblica e D a € 2,50. Da domenica 08/11/2020 opzionale a € 0,50 più il prezzo
del quotidiano. Sped. Abb. Post. Art. 1, Legge 46/04 del 27/02/2004 - Roma.
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pagina
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2 ROBINSON Copertina Sabato, 7 novembre 2020
Fëdor Dostoevskij
Perché proprio ora
ne abbiamo bisogno
Noi, suoi poveri fratelli in cerca di luce
finiti in castigo senza vedere il delitto
di Ezio Mauro
er misurare le radici del Male (sen- Povera gente; quel tempo «così umido e nebbioso
za illudersi di trovare le sue ragio- che a stento si era fatto giorno» mentre il treno da
Tre forze dominano
P
ni) bisogna andare un’altra volta Varsavia sta arrivando a tutto vapore a Pietrobur-
a prendere Rodion Romanovich go nell’Idiota. Come se la città dettasse uno stato
Raskolnikov al numero 19 di via questo orizzonte abbandonato d’animo, o fosse nata dall’acqua per specchiare e
Grazhdanskaja, proprio all’ango-
lo col vicolo Stoljarnyj, in cima ai
nella solitudine e nell’oppressione ingigantire quell’angoscia, con il vento che prima
di sera viene a gemere sotto i ponti. Per contrasto,
tredici gradini che sta scendendo per l’eternità dentro il quale lo scrittore nei Fratelli Karamazov il colloquio in carcere del
dalla sua soffitta fino al quinto piano. È ancora libe- cardinale Grande Inquisitore con Cristo che è sce-
ro, ma ha già deciso, scegliendo la dannazione. vede dibattersi so nuovamente a camminare nelle «torride stra-
Tra poco sbucherà sotto l’arco del cortile, attraver-
serà il portone, passerà davanti alle 22 bettole
la vita umana: il mistero, de» per manifestarsi almeno un istante al popolo
sofferente — ed è stato subito arrestato — si apre
aperte sulla via, arriverà al ponte Kokushkin e po- l’autorità e il miracolo sulla «buia, calda, esanime notte di Siviglia, dove
co dopo si troverà davanti il numero 104 del cana- l’aria profuma di lauri e limoni», dopo che quindi-
le Griboedov. Sono 730 passi, li aveva contati più ci secoli sono trascorsi «da quando i cieli smisero
volte mentre camminava nei percorsi di prova, pri- di offrire certezze all’uomo».
ma senza crederci, poi via via sempre più impiglia- Dunque «non danno più pegni i cieli». E allora
to nelle sue fantasticherie mostruose, di cui scopri- tre forze dominano questo orizzonte abbandona-
va l’oscura seduzione. Adesso l’ultima pausa, solo to nella solitudine e nell’oppressione dentro il qua-
un attimo, mentre guarda i due androni e i cortili, le Dostoevskij vede dibattersi la vita umana: il mi-
la scala di destra su cui sta per infilarsi fino al ter- stero, l’autorità e il miracolo, come le tre tentazio-
zo piano, dove premerà il campanello con un suo- ni che lo “Spirito tremendo” propone a Gesù nel
no debole e spento, che sembra di latta e non di ot- È Dmitrij Karamazov deserto. Il primo mistero è proprio il Male, la ragio-
tone. Ma prima, davanti alla casa, ha tempo per ne ultima della sofferenza, l’ingiustizia del dolore
mettersi la mano destra sul cuore, che batte trop- che svela il mistero, che attraversa la letteratura russa fin dal Cantare
po forte. Appesa a un cappio cucito all’interno del
soprabito, sotto l’ascella sinistra, è pronta l’accet-
quando comprende delle gesta di Igor («Di pena si piega l’erba/ a terra
si è prostrato/ l’albero per il tormento»), che veni-
ta con cui lassù spaccherà la testa alla vecchia usu- che “il diavolo lotta con Dio va recitato davanti al trono di Vladimir il Sole nel-
raia Alena Ivanovna e a sua sorella Lizaveta, in un la lontananza dell’antica Rus’di Kiev, quando con
delitto di pochi minuti che per 690 pagine insegui- e il campo di battaglia è il cuore il battesimo cristiano del popolo nelle acque sacre
rà il suo castigo.
Tutt’attorno c’è San Pietroburgo, lurida nelle im-
dell’uomo”. Nell’uomo si può del Dniepr vennero abbattuti tutti e sei gli idoli
delle tribù che dalla collina di Boricev vegliavano
mondizie gettate nel canale, luminosa nel ghiac- cercare con la causa il rimedio sul palazzo del Principe: e non per caso si salvò sol-
cio, mobile nelle acque, gelida nella pietra, insin- tanto Perùn terribile, signore del fulmine e del tuo-
cera «perché qui tutto è inganno — come avverte no, che non voleva affondare nel fiume e soprav-
Gogol —, e la città mente a ogni ora». Lo scenario visse per sempre nella sua minaccia distruttiva,
perfetto per disperdere nei vicoli e nelle piazze la perenne perché originaria. Poi di fronte al Male
solitudine e la sofferenza in cui si muove il mondo c’è il silenzio di Blok dopo la rivoluzione («Tutti i
di Fëdor Dostoevskij: anzi, qualcosa di più, perché suoni sono cessati. Soffoco, il poeta muore perché
i suoi romanzi scelgono di “Piter” solo le parti più non ha più nulla da respirare»), l’interrogativo di
buie e più spoglie, quasi a cercare nel paesaggio Osip Mandel’stam («Mio secolo, mia belva, chi sa-
urbano un’eco dolorante all’angoscia dei suoi per- prà guardare nelle tue pupille?»), il Requiem defini-
sonaggi: lo squallore trafelato di piazza Sennaya tivo di Anna Achmatova («Di morte sopra noi sta-
col mercato del fieno che arriva dai barconi, men- vano stelle/ e innocente la Rus’si contorceva/ cal-
tre le taverne riempiono i cortili degli odori di zup- pestata da stivali sanguinosi»), fino al ritratto mini-
pa e carne salata al rafano in Delitto e castigo; la mo ma intimo, a tu per tu, di Nina Berberova: «Vo-
giornata autunnale «grigia, fosca, torbida e agra» glio guarire ma non ci riesco. Non riesco a estirpa-
già alle otto del mattino quando Jakob Petrovic Go- re questo male nero, non riesco a resuscitare. Mi
ljadkin sbadiglia svegliandosi nel Sosia tra il verde La statua sposto senza sapere dove vado, giro in tondo, vivo
sudicio delle pareti affumicate e polverose di via Marzo 2020: un uomo con la mascherina fermo in luoghi che mi rimangono estranei. Sono anch’io
Sestilavosnaja; i singhiozzi soffocati che Makar De- sotto la statua in bronzo dedicata a Fëdor Dostoevskij come uno specchio che non riflette più nulla».
vushkin sente una sera dietro l’uscio dell’unica nel centro di Mosca, davanti alla Biblioteca di Stato L’impossibilità di capire dove nasce questa con-
stanza dove vive una famiglia con tre bambini in russa, o Biblioteca Lenin, una delle più grandi del mondo danna è l’ossessione di Dostoevskij. Certo, ci sono
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Sabato, 7 novembre 2020 ROBINSON Copertina pagina 3
Anja, perdonami
ho perso tutto
al tavolo da gioco
La grazia sul patibolo, i vizi e le virtù
Ecco le lettere intime dello scrittore
di Fëdor Dostoevskij
F
1849, San Pietroburgo, fortezza
di Pietro e Paolo
ratello, amico mio caro! È deciso! So-
no stato condannato a 4 anni di lavo-
ri forzati nella fortezza (di Orenburg,
a quanto pare) e poi nei ranghi dei
“
La vita è vita ovunque, la vita
è dentro di noi, non al di fuori
Intorno a me ci saranno altri
Anja cara, amica mia, moglie mia, perdonami, non chia-
marmi mascalzone! Ho compiuto un misfatto, ho perso
tutto ciò che mi hai inviato, tutto, tutto fino all’ultimo
kreuzer, ieri ho ricevuto il denaro e ieri l’ho perso. Anja,
come potrò guardarti ora, cosa dirai di me adesso! Una co-
sa soltanto mi terrorizza: cosa dirai, cosa penserai di me?
soldati semplici. Oggi, 22 dicembre, ci hanno portato Solo il tuo giudizio per me è temibile! Potrai e vorrai mai
sul patibolo della piazza d’armi Semënovskij. Ci hanno uomini, ed essere un uomo stimarmi ora? E che cos’è l’amore senza la stima? Per que-
letto la sentenza di morte (Dostoevskij era stato condan- sto tutto il nostro matrimonio ha vacillato. Oh, amica
nato per aver frequentato un circolo di socialisti utopi- tra gli uomini e rimanerlo mia, non incolparmi una volta per tutte! Il gioco mi è odio-
ci accusati di eversione, ndr), ci hanno fatto baciare la
croce, hanno spezzato sopra la testa le spade e ci hanno
per sempre, ecco in che cosa so, non soltanto adesso, ma anche ieri e l’altro ieri, l’ho
maledetto; dopo aver ricevuto i soldi ieri e aver cambiato
fatto la toeletta del condannato (camicie bianche). Poi consiste la vita, qual è il suo scopo la banconota, sono andato a giocare con il pensiero di re-
ne hanno messi tre al palo per eseguire la condanna. cuperare almeno qualcosa, di aumentare almeno di un
Ero il sesto, ne chiamavano tre alla volta, perciò a me poco le nostre finanze. Credevo così tanto in una piccola
toccava il secondo turno e mi restava da vivere non più vincita.
di un minuto. Mi sei tornato in mente tu, fratello, e i L’inizio del romanzo non mi All’inizio ho perso qualcosa, ma appena ho iniziato a
tuoi cari; nell’ultimo istante tu, soltanto tu, eri nei miei
pensieri, e lì ho capito quanto ti voglio bene, fratello
veniva. L’ho ricominciato più perdere mi è venuta voglia di recuperare i soldi perduti e
più perdevo, più, ormai contro la mia volontà, continuavo
mio caro! Ho fatto in tempo ad abbracciare Pleščeev, volte. In effetti è accaduta a giocare per rivincere almeno i soldi necessari a partire
Durov, che mi stavano accanto, e dirgli addio. — e alla fine ho perso tutto. Anja, non ti supplico di avere
Alla fine è stato dato il segnale della ritirata, hanno una cosa che non mi era mai compassione di me, è meglio che tu sia imparziale, ma te-
ricondotto indietro quelli legati al palo e ci hanno letto
che Sua Altezza imperiale ci risparmiava la vita. Quin-
successa prima: per intere mo terribilmente il tuo giudizio. Per me stesso non temo.
Al contrario, ora, ora dopo una tale lezione mi sono fatto
di sono seguite le vere condanne. Soltanto Pal’m è sta- settimane interrompevo il lavoro
“ all’improvviso del tutto tranquillo per il mio avvenire.
to graziato. Torna nell’esercito con lo stesso grado. Mi Ora mi attendono lavoro e fatica, lavoro e fatica, e mostre-
hanno appena detto, fratello caro, che oggi o domani sull’inizio e scrivevo il finale rò che cosa posso fare! Come si risolveranno le questioni
ci fanno partire. Ho chiesto di vederti. Mi hanno però future non lo so, ma Katkov (l’editore, ndr) ora non si rifiu-
detto che è impossibile; ti posso soltanto scrivere que- terà di darmi il denaro. E tutto quello che succederà do-
sta lettera, sbrigati anche tu a darmi un cenno di rispo- po dipenderà, penso, dal valore del mio lavoro. Se sarà
sta. Temo che fossi in qualche modo a conoscenza del- buono, arriveranno anche i soldi. [...] Anja, vorrei solo non
la condanna (a morte). Dal finestrino della carrozza perdere il tuo amore. Nelle nostre già misere condizioni
che ci portava sulla piazza d’armi Semënovskij ho vi- ho scialacquato in questo viaggio a Hombourg e ho perso
sto una marea di gente; può darsi che la notizia fosse Il libro più di 1000 franchi, 350 rubli! È un delitto!
giunta anche a te e che tu stessi in pena per me. Ora sa-
rai più sollevato. Fratello! Non mi sono scoraggiato né
Un’autobiografia involontaria A M.N. Katkov 20 ottobre 1870, Dresda
perso d’animo. Egregio signore, stimatissimo Michail Nikifirovič, oggi
La vita è vita ovunque, la vita è dentro di noi, non al Lettere di Fëdor Dostoevskij ho inviato alla redazione di Russkij vestnik soltanto la pri-
di fuori. Intorno a me ci saranno altri uomini, ed essere (il Saggiatore, a cura di Alice ma metà della prima parte del mio romanzo I demoni.
un uomo tra gli uomini e rimanerlo per sempre, qualun- Farina, traduzione di Giulia Molto presto invierò anche la seconda metà della prima
que disgrazia capiti, senza lamentarsi, non perdersi d’a- De Florio, Alice Farina e Elena parte. Le parti saranno in tutto tre; ciascuna tra i 10 e i 12
nimo — ecco in che cosa consiste la vita, qual è il suo sco- Freda Piredda, pagg. 1372, fogli. D’ora in poi non ci saranno più rallentamenti. Se de-
po. Me ne sono reso conto. Quest’idea si è fatta di carne euro 75) comprende ciderete di stampare la mia opera a partire dal prossimo
e sangue. È la verità! Quella testa che creava, si nutriva finalmente la raccolta più anno, mi pare essenziale informarVi in via preliminare,
della vita superiore dell’arte, che ha compreso e si è abi- completa dell’epistolario anche per sommi capi, su come andrà avanti il romanzo.
tuata alle nobili esigenze dello spirito, quella testa or- dell’autore di Delitto Il famoso omicidio di Ivanov da parte di Nečaev a Mosca
mai si è staccata dalle mie spalle. Ne è rimasto il ricordo e castigo. Si tratta di 455 sarà uno dei tanti importantissimi avvenimenti del mio
e le immagini create, ma rimaste ancora senza forma. scritti inviati a familiari, amici racconto. Metto subito le mani avanti: non conoscevo e
Lasceranno cicatrici, è vero! Però in me è rimasto il cuo- ed editori, tutti ritradotti non conosco affatto né Nečaev, né Ivanov, né le circostan-
re, e quella carne e quel sangue che ancora possono e alcuni pubblicati in Italia ze dell’omicidio, se non dai giornali. E se anche le sapessi,
amare, soffrire, desiderare e ricordare, e in fondo an- per la prima volta non copierei punto per punto. Mi limito a prendere il fat-
che questa è vita! On voit le soleil! to accaduto. La mia fantasia può essere ben distante dal-
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Sabato, 7 novembre 2020 ROBINSON Copertina pagina 5
L’epistolario
Memorie
dal sottosuolo
della grande
anima russa
di Alice Farina
L’ uomo ha 28 anni ed è di
fronte agli ultimi secondi
della sua vita. È al patibolo,
accusato di aver partecipato a
una società segreta con scopi
sovversivi. È il 22 dicembre del
1849. Leggono la condanna a
morte. I condannati baciano la
croce. I primi tre sono già al palo.
Poi toccherà a lui; anche per
morire c’è da aspettare, come in
coda, all’ufficio postale. L’uomo
abbraccia gli amici per l’ultimo
addio. Poi tutto si ferma. Arriva,
di colpo, una missiva dello zar.
Sono tutti salvi. I condannati non
saranno uccisi: pagheranno la
loro pena con i lavori forzati. Ci
sono istanti che cambiano la
storia di un uomo, e altri che
cambiano la storia di un uomo e
quella della letteratura. Come
questo: l’uomo, infatti, si chiama
Fëdor Dostoevskij, e ha ancora 32
ROBERTO KOCH/CONTRASTO
anni davanti a sé.
Ogni vita è fatta di punti di
svolta, cambi di direzione.
Qualcuna, poi, si porta dietro
abissi come questi. Dove
finiscono gli abissi? Se a vivere
quella vita è Fëdor Dostoevskij la
Ad A.F. Blagonravov, 19 dicembre 1880, San Pie- La lettera destinazione è naturale. La
troburgo “Caro papà, vicenda — non solo narrata, ma
Egregio signor Aleksandr Fëdorovič, Vi ringrazio per la ti amerò indagata nei meandri più
Vostra lettera. Avete giustamente dedotto che io vedo la sempre”: profondi dell’interiorità —
ragione del male nella mancanza di fede, e chi nega l’i- una lettera compare infatti in diversi
dentità nazionale e popolare nega anche la fede. Da noi è della figlia Ljuba romanzi di Dostoevskij, e
proprio così, giacché la nostra identità si fonda sul cristia- conservata memorabili sono le sue pagine a
nesimo. La parola: cristiano, le parole: Rus’ortodossa, so- nella casa riguardo nell’Idiota, dove il
no le nostre fondamenta originarie. Da noi il russo che ne- diventata museo principe Myškin rievoca con
ga l’identità nazionale e popolare (e ce ne sono molti) è di Dostoevskij esattezza l’atroce esperienza
per forza un ateo o un indifferente. Viceversa: chiunque a San dell’autore.
non creda o sia indifferente non può di certo comprende- Pietroburgo, Ecco, dove finiscono gli abissi:
re né comprenderà mai il popolo russo o la sua identità. dove lo scrittore nella letteratura. Qual è il valore,
Ora la questione essenziale è: come far sì che la nostra in- visse dal 1878 allora, di un epistolario come
tellighenzia lo accetti? al 1881, anno questo, dove si raccoglie la quasi
Provate ad attaccare il discorso: vi mangeranno vivi o della sua morte totalità delle lettere dell’autore
vi prenderanno per un traditore. Ma traditore di chi? Di A sinistra, di Delitto e castigo? Le Lettere —
loro, di qualcosa cioè che gira nell’aria e al quale è diffici- la casa museo componendo di fatto un’opera
le anche dare un nome, perché essi stessi non sono in gra- parallela a quella letteraria —
do di inventarsi una definizione. Oppure traditori del po- costituiscono il romanzo di una
polo? No, è meglio stare col popolo; da esso soltanto ci si vita. Superando le onde degli
può aspettare qualcosa, non dall’intellighenzia russa, istanti ordinari, dei giorni
che rinnega il popolo e che non è nemmeno così intelli- anonimi, e delle grandi
gente. Ma una nuova intellighenzia sta rinascendo ed è in illuminazioni — sul mondo, su
marcia, una che vuole essere con il popolo. E il primo indi- Dio, sulla propria scrittura — le
zio di un legame indissolubile con il popolo è il rispetto e lettere si fanno così organismo
ROBERTO KOCH/CONTRASTO
l’amore verso il fatto che il popolo, nella sua interezza, vivente, capace di raggiungere
ama e rispetta ciò che è sopra ogni cosa al mondo: il pro- quel luogo lontano che, talvolta,
prio Dio e la propria fede. non è raggiungibile neanche
Questa nuova intellighenzia russa, sembrerebbe inizia- dalla letteratura: il luogo cioè
re proprio ora ad alzare la testa. Proprio ora, infatti, pare dove la “vita vera”, l’“arido vero”,
sia richiesta per la causa comune ed essa stessa comincia vive per quello che è: è e basta,
a rendersene conto. Qui si adoperano in ogni modo per così com’è.
la realtà e il mio Pëtr Verchovenskij può non assomigliare cancellarmi dalla faccia della terra, per il fatto che predi- Addentrandoci così nei sismi
affatto a Nečaev; eppure mi sembra che la mia mente sia co Dio e l’identità nazionale e popolare. Per quel capitolo quotidiani di una vita
rimasta impressionata e abbia partorito con l’immagina- dei Karamazov (sull’allucinazione) del quale Voi, un me- tormentata, non potremo che
zione un viso, un tipo adatto a una tale azione criminale. dico, siete rimasto così contento, erano già pronti a insul- sentire la tempesta dell’estrema
Indubbiamente aveva senso esibire una figura simile; ma tarmi e darmi del retrogrado e del mostro che si è spinto vitalità interiore di Fëdor
da lei sola non mi sarei fatto abbindolare. Secondo me a scrivere «dei diavoli». Si immaginano ingenuamente Dostoevskij.
mostri di questo genere non sono degni della letteratura. che sia davvero tutto così e strepitano: «Ma come? Do- La vita è nella letteratura e la
Con mia grande sorpresa il personaggio che ne esce è per stoevskij si è messo a scrivere del diavolo? Ah, che volga- letteratura è nella vita. «La vita —
metà comico. [...] L’inizio del romanzo non mi veniva. re, ah, che ritardato!». Però non ci sono riusciti, a quanto scrive — è vita ovunque, la vita è
L’ho ricominciato più volte. In effetti con questo roman- pare! Vi ringrazio, soprattutto in quanto dottore, per il dentro di noi, non al di fuori […]
zo è accaduta una cosa che non mi era mai successa pri- messaggio sulla verosimiglianza della malattia psichica Quante volte ho peccato contro il
ma: per intere settimane interrompevo il lavoro sull’ini- da me descritta in questa persona. Il parere di un esperto mio cuore e il mio spirito — il mio
zio e scrivevo il finale. Temo, inoltre, che l’inizio avrebbe mi sosterrà, e sarete d’accordo con me che quest’uomo cuore ora sanguina. La vita è un
potuto essere un po’ più movimentato. In 5 fogli e mezzo (Iv. Karamazov), date le circostanze, non poteva avere dono, la vita è felicità, ogni
di stampa (che sto inviando) faccio appena cenno all’in- nessun’altra allucinazione se non quella. Più avanti, nel minuto poteva essere un secolo
treccio. C’è da dire che l’intreccio, l’azione, si amplieran- futuro Diario, voglio dare in prima persona una spiegazio- di felicita».
no e svilupperanno in maniera inaspettata. Sull’interesse ne critica di questo capitolo.Vogliate ora accettare i miei L’autrice ha curato le Lettere di
per il seguito del romanzo posso garantire. Mi è sembrato migliori e più sinceri saluti. Il Vostro devoto Fëdor Do- Fëdor Dostoesvskij in uscita da il
sia meglio così come è ora. Non ci saranno soltanto figure stoevskij. Saggiatore
oscure; ce ne saranno anche di luminose. ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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6 ROBINSON Copertina Sabato, 7 novembre 2020
Breve guida
letteraria
ai nostri demoni
Dall’Idiota ai Fratelli Karamazov
L’umanità rinchiusa in una pagina
di Michele Mari
insetto più famoso della letteratura è tosto che con la verità». È lo stesso estremismo che sul
certamente lo scarafaggio della Meta- piano etico e sociale fa muovere e parlare i protagonisti
Il ritratto
Fëdor Dostoevskij in un ritratto a figura intera,
custodito nella casa museo di San Pietroburgo
dove lo scrittore trascorse gli ultimi anni della sua vita
Fototeca Gilardi / AGF
pagina
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8 ROBINSON Rubriche Sabato, 7 novembre 2020
Da leggere peregrinare e le isole felici primo uomo a mettere piede sulla mormora “è proprio necessario?
Benoîte Groult
offrono. L’autrice affronta il luna, quello del piccolo passo per Farà male?”. Il dentista lo
vissuto di una famiglia francese un uomo, un grande passo per rassicura, ma intanto la situazione
va in crociera
benestante ed analizza in modo l’umanità. Tanta vicinanza mi precipita, Neil è quasi svenuto,
trascinante il proprio percorso emoziona un po’, divento occorre sospendere l’estrazione,
interiore ed i momenti altalenanti logorroico, comincio a fare somministrare un tranquillante,
Recentemente ho letto Il prezzo che lo caratterizzano. domande. Com’è l’eroe in privato? attendere che il battito cardiaco di
delle cose di Benoîte Groult ed ho Che dice? Che fa? Russa? Si fa la stabilizzi. Fortunatamente tutto
trovato davvero interessante sia Miriam Cobellini barba? Tiene comportamenti rientra, e Neil può lasciare lo
la struttura dell’intreccio sia superumani? Lei sorride e mi studio dentistico sedato e placato.
l’intensità dell’analisi interiore racconta questo episodio. Una “L’eroe che non conosce la paura
che pervade il testo. Durante la Guarda che Luna mattina Neil si sveglia con un per una punturina aveva la
Quando Armstrong
lettura, infatti, ho potuto forte mal di denti, si prende un tremarella e la tachicardia”, mi
constatare che, in un arco di immediato appuntamento con un sorride mrs. Carol “come vede
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Sabato, 7 novembre 2020 pagina 9
ROBINSON
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Libri
I nostri voti
aaaaa aaaac aaacc aaccc acccc
Cinque stelle Quattro stelle Tre stelle Due stelle Una stella
Capolavoro Classico Ottimo Buono Sufficiente
(10 in pagella) (9 in pagella) (8 in pagella) (7 in pagella) (6 in pagella)
R
l’odore dello zolfo. zo considerato “inadattabile”. Del re-
Riusciamo a immagi- sto la Miramax, prima di finire nell’Uni-
nare le furie e le cen- verso Disney, era nata nel 1979 per di-
sure che Harvey atti- stribuire film indipendenti.
rerà come una cala- Le ragazze non aveva scandalizzato
mita (nelle intervi- nessuno. L’adolescente in cerca d’amo-
ste sui giornali americani, l’intreccio re che diventa assassina è evidente-
tra cronaca e fantasia è troppo ghiotto mente più accettabile del predatore
per lasciarselo sfuggire). Emma Cline che si aggira con il braccialetto elettro-
non aggiunge mai il cognome. Tutti gli nico alla caviglia, abbastanza lasco per
indizi rimandano a Harvey Weinstein, poterci infilare sotto i calzini rossi pa-
travolto da una valanga di accuse e pali, fatti arrivare dal Vaticano. Né
condannato lo scorso marzo a 23 anni scandalizzerano i racconti di Daddy, la
di carcere. Per abusi sessuali. raccolta di racconti firmata Emma Cli-
È la notte prima della sentenza, in ne già uscita negli Usa: altro campiona-
una villa del Connecticut. Un uomo rio — il titolo è ambiguo — di uomini po-
piuttosto malmesso cerca di tirar mat- co raccomandabili e ragazze bisogno-
tina, afflitto ma tutto sommato speran- se d’amore e di ancoraggio. Harvey ci
zoso: «il mondo che gli si sagomava in- sarebbe stato benissimo. E in generale,
torno» non può essere sparito all’im- molte sono le storie che sfruttano la lu-
provviso. Tornerà. Con «la predilezio- ce riflessa dei processi, la tecnica è col-
ne che Dio aveva mostrato per certe laudata. Già esiste un film — L’assisten-
persone», e lui si sente ben messo nella te, scritto e diretto da Kitty Greene —
lista. Per i malanni alla schiena, arrive- cresciuto all’ombra di Harvey Win-
rà un medico con l’infermiera, e una stein.
magica sostanza che allevia i dolori. Rispetto al romanzo, Emma Cline
Per l’orgoglio ferito e il potere perdu- ha abbandonato la quantità esagerata
to, calcola che gli dovranno ricambia- — e studiatissima — di svolazzi lirici a
re «un milione di favori». vantaggio della precisione. Un bel pas-
Emma Cline aveva fatto il suo trion- so avanti, anche quando sulla pagina
fale ingresso sulla scena letteraria — ca- bisogna rendere il delirio. Procurato
tegoria: anticipi miliardari per roman- dagli analgesici che finalmente fanno
zi di culto immediato — con Le ragazze effetto. Generato da una mente che ri-
(sempre Einaudi, 2016). La storia di mugina sulla «sfortuna mastodontica
una quattordicenne del 1969, attirata che aveva portato via la luce dalla sua
in una comune promiscua e strafatta. vita», e ora potrebbe portargli via tutto
L’escalation sarà atroce, fino all’omici- il resto. Harvey non si rassegna, pensa
Emma
È la notte prima Cline
Harvey
della sentenza, Einaudi
in una villa Traduzione
Giovanna
del Connecticut Granato
Un uomo piuttosto pagg. 104
euro 12
malmesso cerca
di tirar mattina VOTO
Jasmin Merdan/Getty Images/Moment RF
aaacc
Il Grande
trettanto innegabile era il talento della cordo di una gita in Kashmir. Il guru
scrittrice nata nel 1989. Certificato da pronuncia il suo mantra, Harvey non
Richard Ford, molto meno generoso di lo sente perché tira su col naso, troppa
Jonathan Franzen in quanto a frasi da roba gasata nello stomaco.
scrivere sul risvolto: «Un romanzo ma- A rigore, secondo le moderne regole
gnifico e struggente. Straordinario che stanno risucchiando i romanzi
non solo per un’autrice cosí giovane, dentro i confini dell’autobiografia, Em-
Predatore
ma per qualsiasi scrittore». ma Cline non potrebbe scrivere di uo-
Questo racconto era uscito l’estate mini, né valorosi né schifosi, meno che
scorsa sul New Yorker, con il titolo Ru- mai oltre la mezza età. Concesse solo
more bianco. Proprio come il romanzo le storie tra ragazze o le dinamiche di
scritto nel 1985 da Don DeLillo, che fa gruppo: aveva tre sorelle in una fami-
la sua comparsa a pagina 20. Come per- glia di sette figli. Figuriamoci se può
sonaggio: è il vicino di casa che esce entrare nella testa del Grande Predato-
sul vialetto in pigiama e stivali di gom- re (ha dovuto precisare che si è tratta-
ma per ritirare il giornale. Subito rico- to di curiosità non di assoluzione, que-
nosciuto da Harvey, che era nel parco stione che nessuno oserebbe porre a
per telefonare — la servitù ha firmato Emma Cline, dopo il successo de “Le ragazze”, uno scrittore di sanguinolenti thriller).
un accordo di riservatezza, ma la pru- Siamo di fronte a un romanzo, per
denza non è mai troppa. irrompe nell’attualità con “Harvey”, storia quanto breve. Meglio seguire un’altra
Scambiano un cenno di saluto. Il cer-
vello del produttore che «trasformava
di Weinstein, molestatore di Hollywood pista. L’apparizione di Don DeLillo po-
trebbe essere una delirante fantasia, e
in Oscar quel che toccava» comincia a il titolo alludere al film Harvey di Hen-
fare progetti (era la sua etichetta, pri- ry Koster, con James Stewart. La storia
ma che cadesse in disgrazia e diventas- di Mariarosa Mancuso di un amico immaginario, che lì era un
se il Molestatore Numero Uno di Holly- gigantesco coniglio, e qui lo scrittore
wood — in questo ordine). Sarebbe — di Rumore bianco e di Underworld.
pensa — una grandiosa idea rientrare ©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
.
10 ROBINSON Libri Sabato, 7 novembre 2020
In streaming Al via Etimologie, otto parole per capire il (Mariapia Veladiano), confini (Silvia Salvatici),
Al via il progetto “Etimologie” presente. Ogni lunedì un vocabolo, a partire memoria (Ezio Mauro). Modera Marino
Otto parole per capire il mondo dal 9 novembre con Vito Mancuso sul coraggio Sinibaldi, ideatore del progetto insieme a
e Donatella Di Cesare sul popolo. Seguiranno: Claudio Longhi. In streaming su Facebook
generazioni (Stefano Laffi), cura (Giorgia Emilia Romagna Teatro Fondazione (ore 21).
Serughetti), lavoro (Domenico De Masi), scuola Introduce gli incontri Valeria Della Valle.
La chiesa
pregiudizio e lo trasforma in
anti-razzismo o in anti-sionismo. In
apparenza è una polemica interna
al dibattito francese e al riaffiorare
di temi anti-ebraici che
riconducono fino a Dreyfus. In
realtà il filosofo, parlando di sé e
della sua famiglia, come del
di Mussolini k I Patti
pregiudizio contro Israele, pone
questioni di fondo che toccano Il papa Pio XI
ancora una volta la qualità della stringe la mano
democrazia e lo smarrimento di al re Vittorio
un’epoca in cui l’umanesimo è Emanuele III
subordinato alla tecnica e tutto si in occasione
riduce a un eterno presente della firma
a-storico. dei Patti
©RIPRODUZIONE RISERVATA Lateranensi
Il rapporto contraddittorio tra cattolici e regime fascista del febbraio 1929
Il disegno è
Alain torna al centro di un saggio dello storico Valerio De Cesaris dell’illustratore
Finkielkraut
In prima
Che ripercorre la complessa dinamica di repulsione e attrazione e pittore Alfredo
Ortelli
persona tra due mondi solo apparentemente inconciliabili per il settimanale
Marsilio L’Illustrazione
Traduzione del popolo del
Mauro Zanon 24 febbraio 1929
pagg. 120 di Umberto Gentiloni
euro 15
.
Sabato, 7 novembre 2020 ROBINSON Libri pagina 11
Università di Firenze Dal 9 al 13 novembre il dipartimento di storia, 2021. Tra i relatori i docenti del dipartimento
Un ciclo di conferenze online archeologia, geografia, arte e spettacolo ma anche il regista Federico Tiezzi e il
per il settecentenario di Dante (Sagas) dell’ateneo fiorentino propone un presidente della Crusca Claudio Marazzini.
ciclo di conferenze online dal titolo Dante. Apertura del ciclo il 9 novembre (ore 15). Tutta
Storie Immagini Paesaggi che anticipa le la manifestazione sarà accessibile online sul
iniziative per il settecentenario dantesco del canale YouTube del Sagas.
Storia e stereotipi
L’antisemitismo
nascosto
Michele Sarfatti mette a fuoco i “deragliamenti”
e gli “inciampi” degli studiosi nelle ricostruzioni
della persecuzione razziale in Italia
di Simonetta Fiori
S 1938, la legisla-
zione antisemita
arrivò come “un
fulmine a ciel se-
reno”? E che a fir-
mare il Manifesto fascista della
consapevolezza diffusa nel mon-
do colto, dal giurista Mario Falco
che fin dal 1931 lamentava la chiu-
sura agli ebrei delle alte cariche
dello Stato a Vittorio Foa e Gino
Luzzatto, attenti nel cogliere con
razza furono svariate centinaia di malinconia “l’antisemitismo dila-
studiosi e non dieci “scienziati” as- gante”. Una preoccupazione con-
serviti? E per quanto tempo anco- divisa dalla stessa Unione delle Co-
ra dovremo sentire che il fascismo munità Israelitiche Italiane, che
italiano è “fuori dal cono d’ombra nell’aprile 1937 accolse con ango-
dell’Olocausto” (copyright De Feli- scia il successo editoriale dei Pro-
ce), ignorando gli ordini d’arresto tocolli degli anziani di Sion. Non
di prefetti e questori? In un picco- un lampo improvviso, insomma,
lo libro che è una grande lezione furono i provvedimenti razziali,
di storia, Michele Sarfatti mette a specie negli ambienti più avverti-
fuoco otto stereotipi sulla perse- ti. Piuttosto la sorpresa – corregge
cuzione antiebraica nell’Italia ne- Sarfatti – sarebbe scaturita dalla
ra, dimostrando come la memoria drammatica accelerazione degli
da sola non basti. E sia sempre ne- eventi.
cessario lo scavo documentario Gli “inciampi” possono nascere
senza il quale nel discorso pubbli- anche da un imbarazzo persona-
co rischiano di perpetuarsi errori le, come dimostra la ricezione de
e fraintendimenti. La Storia di Elsa Morante. Ancora
Nel caso della campagna antise- negli anni Settanta, la critica italia-
mita, quelli che lo studioso chia- na aveva difficoltà ad affrontare il
ma “inciampi” hanno origine nel- tema della schedatura degli ebrei
la stessa storiografia, che fin dal presente nel romanzo. Con la sola
principio ha avuto difficoltà a fare eccezione di Pier Paolo Pasolini e
i conti con i pregiudizi presenti di Oreste Del Buono, nessuno vi fe-
nella società italiana. Anche per ce cenno. Forse perché tra quei re-
gli storici più attrezzati non è sta- censori c’era chi aveva rivendica-
to facile accettare e quindi raccon- to la propria “razza ariana” nelle ri-
tare le responsabilità criminali petute rilevazioni a scuola e all’u-
dei connazionali che parteciparo- niversità?
no alla persecuzione e l’afasia mo- In pochi si salvano dalla severa
rale dei tantissimi che finsero di ricognizione di Sarfatti, non Enzo
non vedere, anche dei più bei no- Santarelli né Gabriele De Rosa, ac-
mi dell’intellighenzia pronti a cusati di non aver fatto i conti fino
commuoversi sulla propria “aria- in fondo con la propria responsabi-
nità” nelle schede di censimento lità di giovani propagandisti anti-
distribuite all’università e nelle ac- semiti. E non si salvano neppure
cademie. È da questa rimozione le istituzioni (perfino il Quirinale!)
che deriva un serio ritardo storio- che distribuiscono onorificenze o
grafico a cui gli studiosi italiani commemorano gli anniversari in-
hanno tentato di porre rimedio ne- correndo in errori e superficialità
GIANCARLO COSTA/BRIDGEMAN IMAGES
gli ultimi decenni. Un lavoro che è (attenzione alla notizia infondata
questo quadro sono centrali trapposizione solo apparente? tuttora in corso. dei trecentotrenta firmatari del
(non sempre valorizzate nelle ar- Una sfida o una subdola conver- Quello di Sarfatti, tra i massimi Manifesto fascista della razza). In
gomentazioni dell’autore) i temi genza? Prima della virata filocat- storici della Shoah, è un corpo a questo libro che inaugura una
della formazione, dell’educazio- tolica di Mussolini le differenze corpo con le opere monumentali nuova collana di Viella, “l’antido-
ne alla guerra e alla mobilitazio- prevalgono sulle analogie: il fa- del passato, incluse le autorità in- to”, lo sguardo dello storico a trat-
ne, di una vera e propria strate- scismo esalta la guerra mentre i discusse di Raul Hilberg e Anna ti può sembrare eccessivamente
gia per la conquista di mentalità vertici della chiesa la deplorano, Harendt, generalmente assoluto- severo. Ma sempre illuminato da
e coscienze. I primi anni sono «il primo ostenta una natura vio- rie verso il fascismo di Salò. Un’i- una grande passione civile.
quelli della scoperta, quando fa- lenta la seconda invoca ordine e dea ricorrente tra gli stranieri è ©RIPRODUZIONE RISERVATA
scismo e Chiesa cattolica erano pacificazione». Due tempi distin- che Mussolini sia “troppo italia-
due mondi distanti e sconosciu- ti: quello della centralità della na- no” per approvare la soluzione fi-
ti: «il primo neonato contava po- zione «vero terreno d’incontro nale, e che il clima mediterraneo Michele
chi aderenti e si confondeva con Valerio tra due realtà così distanti»: la na- favorisca una mitezza poco conci- Sarfatti
altri gruppi di quel tormentato De Cesaris zionalizzazione possibile dei cat- liabile con lo sterminio. Di altra na- Il cielo sereno
dopoguerra, aveva caratteri sov- Seduzione tolici seduce e convince, anche tura sono i “deragliamenti” nati e l’ombra
versivi e parlava un linguaggio ri- fascista quando ciò che divide prevale su nella nostra storiografia, dove al- della Shoah
voluzionario e anticlericale», «la San Paolo ciò che potrebbe unire i due cuni degli errori persistenti sono Viella
seconda era guidata da un papa pagg. 304 mondi. E un secondo passaggio riconducibili a Renzo De Felice. In- pagg. 116
che aveva condannato con forza euro 25 quando la rottura del 1938 fa sì sieme a Luigi Salvatorelli, il biogra- euro 18
la guerra e sperava di risolvere che il fascismo «tiri dritto sulla fo di Mussolini è ricorso più volte
l’annosa questione romana, gra- questione razziale» senza tener alla metafora del “fulmine a ciel
zie a un nuovo impegno dei catto- VOTO conto di opposizioni o perplessi- sereno” per raccontare la sorpre-
lici in politica». Un fossato incol- aabcc tà. sa degli ebrei di fronte alle leggi VOTO
mabile o, al contrario una con- ©RIPRODUZIONE RISERVATA razziali. Pur presente in diverse te- aabcc
.
Sabato, 7 novembre 2020 ROBINSON Libri pagina 13
narrativa straniera
Controvento
Si può essere
cosmopoliti Detective
anche da fermi
di Franco Marcoaldi
senza fede
T ra gli effetti nefasti del Covid
c’è anche quello di rimanere
schiacciati da un flusso
informativo e statistico che lascia
tramortiti. Ma poiché la pandemia
sta sconvolgendo le nostre vite e
a Shanghai
non possiamo eludere Qiu Xiaolong firma una nuova indagine
l’argomento, l’unica chance è
cercare qualche libro capace di di Chen Cao, poliziotto e intellettuale
uno sguardo più lungo ed aperto,
compresi i necessari azzardi sul
per svelare il lato più oscuro della Cina
mondo nuovo che ci attende. Che
è poi l’intento di Ivan Krastev,
studioso bulgaro ed editorialista di Giancarlo De Cataldo
del New York Times, in Lezioni per
il futuro (Mondadori), saggio che
peraltro non dimentica il passato;
più in particolare le trascorse
pandemie, che pur avendo
lasciato sul campo milioni di
morti, non sono sedimentate nella
memoria collettiva. Come
l’influenza spagnola, che ha fatto
non meno vittime delle due
guerre mondiali, ma non viene
abbastanza ricordata tra gli eventi
capitali del Novecento.
A differenza di quanto accade in
battaglia, infatti, «in una
pandemia non c’è nulla di eroico»;
di legato cioè a un fine supremo,
GETTY IMAGES
giusto o sbagliato che sia. No, solo
sciagurata arbitrarietà,
smarrimento, solitudine. Dunque l maestro Liu si si innamora facilmente — non sem- suo personaggio), e gran fustigato-
«I
può anche essere, continua rammarica della pre corrisposto — e il suo sguardo re del lato oscuro della Cina con-
Krastev, che in futuro ci lontananza dal sul contemporaneo non è quello di temporanea. Chen Cao è una fasci-
ricorderemo del Covid come di monte Peng, e io, una Guardia Rossa dura e pura. È, nosa figura di gastronomo, angli-
«un’allucinazione di massa», mille volte più insomma, un membro scettico del sta, intellettuale. In questa vicen-
«provocata da “un difetto di lontano dalle sistema, convinto che lo si possa co- da è sostenuto da una sorta di “spi-
spazio compensato da un surplus montagne…». Nel- munque migliorare lavorandoci rito guida”, il giudice Dee. Perso-
di tempo”, per citare le parole del la tradizione cinese, il distico espri- dall’interno. Ma il suo minimo etico naggio a metà fra la storia — esiste-
poeta Iosif Brodskij a proposito me il rimpianto per una perdita ir- è decisamente più alto di quello in va un vero giudice con questo no-
della prigionia». Ma i segni reparabile. La leggenda racconta voga. Ci sono compromessi che me durante la dinastia Tang — e la
saranno indelebili e muteranno che il giovane maestro Liu si avven- non è disposto ad accettare: non letteratura — sulla figura di Dee so-
alla radice i nostri assetti sociali. turò sul monte Peng e vi trascorse manderebbe mai un innocente in no incentrati i romanzi che il diplo-
Sette sono i “paradossi del mondo momenti meravigliosi in compa- Qiu galera, non proteggerebbe mai un matico e sinologo olandese Robert
nuovo” indicati dall’autore. gnia di una bellissima donna. Quan- Xiaolong assassino per compiacere questo o Van Gulik scrisse fra gli anni Cin-
Concentriamoci sul primo: il virus do rientrò al suo villaggio natale, lo Processo quel funzionario. Fatale che uno co- quanta e Sessanta — Dee, come
«mette in luce il lato oscuro della trovò irriconoscibile, poiché in real- a Shanghai sì a un certo punto entri in rotta di Chen, è perennemente in bilico fra
globalizzazione, ma agisce al tà erano passate centinaia di anni, Marsilio collisione con il Partito. Chen do- la propria coscienza di uomo giu-
contempo come fattore di tuttavia non riuscì a ritrovare la Traduzione vrebbe, a questo punto, godersi il sto e le angustie imposte dal ruolo
globalizzazione». Mai come oggi strada per ritornare alle montagne. Fabio suo esilio dorato. Dopo tutto hanno “politico” che ricopre. E anche qui
infatti sappiamo cosa vuol dire Riflette amaramente su quegli anti- Zucchella creato apposta per lui un “ufficio nulla di nuovo: al tempo di Dee
vivere in “un mondo comune”. chi versi l’ex — ispettore Chen Cao. pagg. 272 per la riforma del sistema giudizia- non c’era tripartizione dei poteri, e
Anche per questo, ben presto, Il governo lo ha rimosso da ogni in- euro 18 rio”, e gli hanno assegnato una se- il giudice era un funzionario impe-
saremo costretti a disfarci delle carico operativo esiliandolo in un de dignitosa e un’avvenente segre- riale, nella Cina di oggi si può esse-
“grandi illusioni ottiche” che ci ruolo periferico in attesa di asse- VOTO taria. Ma come si fa a fermare uno re nominati giudici con un’infari-
hanno accompagnato, a gnarlo a qualche nuova missione. O aabcc come Chen Cao? Il fatto è che lui natura tecnica di base, per esclusi-
cominciare dall’idea secondo cui di farlo fuori con misure più drasti- non vuole fermarsi. Tanto più che vi meriti di partito. Come Chen, il
solo chi è in costante movimento che. Il fatto è che Chen Cao è il più Vecchio Cacciatore, un tempo suo giudice Dee finisce immancabil-
ha la patente del cosmopolita, grande poliziotto cinese. Dai suoi sottoposto, oggi investigatore pri- mente per svelare il fine ultimo del
dotato cioè di una “prospettiva uffici nell’amata e controversa vato, lo convince a occuparsi, in mo- delitto, smascherando quel grumo
universalista”. Come la mettiamo Shanghai ha risolto praticamente do semi-clandestino, di un torbido oscuro di passione e interesse che
allora, si chiede Krastev, con tutti i casi che gli sono stati affidati, caso di omicidio nel quale sono invi- se ne sta nascosto nel cuore dell’es-
Immanuel Kant, “il più grande basandosi su una tecnica fatta di in- schiati una bella cortigiana, ricchi sere umano. Chen però, a differen-
cosmopolita di sempre”, che non tuizione, dedizione, capacità di ap- affaristi, e un giudice in odor di cor- za di Dee, è andato oltre la perples-
si mosse mai da Königsberg, sua profondimento psicologico e so- ruzione. Inutile dire che Chen cede- sità del retto funzionario che, pur
città natale? Forse “i paradossi prattutto umanità. Per sua sfortu- rà ancora una volta al richiamo del- condannandone le distorsioni, sal-
della globalizzazione” sono na, risolvere un caso, nella Cina po- la foresta, aiutato dalla segretaria — va il sistema. Chen ha proprio per-
cominciati proprio con lui. polare di oggi, può a volte compor- non solo avvenente, soprattutto in- so la fede. Non sono più un poliziot-
E proseguono oggi con il tare l’incriminazione di qualche telligente — in un’impresa che appa- to, e non so se lo sarò ancora, si in-
terremoto del Covid 19, che, pezzo grosso dell’onnipresente Par- re impossibile, e che si rivelerà, stra- terroga, e non so che ne sarà di me.
mentre ci costringe in casa e tito, notoriamente poco incline a da facendo, l’ennesimo atto d’accu- Nessuno lo criticherebbe se mollas-
spinge tanti Stati a politiche tollerare interferenze nel suo asso- sa a un sistema perverso e, forse, se. Ma non può arrendersi. Chen
neoisolazioniste, ci rende obtorto luto dominio di territorio, istituzio- inemendabile. «ricorda sempre ciò che gli disse
collo più cosmopoliti, visto che la ni, coscienze. Tanto meno da parte Processo a Shanghai è il dodicesi- suo padre, citando Confucio: la co-
nostra sorte pandemica è legata a di uno spirito libero. Intendiamoci: mo romanzo della serie “gialla” di noscenza è priva di senso pratico,
quella degli altri cittadini del Chen non è un sovversivo. Spesso e Chen Cao. Un’avventura all’altezza quasi impossibile da raggiungere,
mondo. volentieri è sceso a patti con il pote- delle precedenti, che conferma l’in- ma tu devi comunque fare quello
©RIPRODUZIONE RISERVATA re, e può vantare protezioni altolo- discusso talento di Qiu Xiaolong, che devi».
cate. La bella vita non gli fa orrore, raffinato narratore e poeta (come il ©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina
.
14 ROBINSON Libri Sabato, 7 novembre 2020
sam shepard
Testo a Fronte
L’amore è un trucco
che si scopre
alla seconda pagina
Addio vita
di Piergiorgio Paterlini
Originale Traduzione
È estate, Graziano è
laureato in lingue e
letterature straniere,
È estate, Graziano è
laureato in lingue e
letterature straniere, lavora Il grande autore premio Pulitzer, affetto da una malattia degenerativa,
lavora in un ristorante e in un ristorante e non sa
non sa cosa fare dopo gli cosa fare dopo gli studi. La prima di morire affida i suoi ultimi pensieri alla carta, aiutato da Patti
studi. La casa dove vive
con Alex, un compagno di
casa dove vive con Alex, un
compagno di università, è
Smith. E mescolando, in un racconto appassionante, realtà e finzione
università, è afosa e ha afosa e ha qualcosa di
qualcosa di stantio, e il stantio, e il cane Lucky,
cane Lucky, l’unico amore l’unico amore della sua vita, di Alberto Anile
della sua vita, è morto. è morto. Nonostante la
Nonostante la giovinezza, giovinezza, tutto gli sembra
tutto gli sembra immobile, e la città di Torino
immobile, e la città di riverbera questa immobilità.
Torino riverbera questa Un giorno, nel ristorante
immobilità. Un giorno, nel dove nulla accade, arriva
ristorante dove nulla Edoardo, un uomo che pare
accade, arriva Edoardo, avere sia un passato che un
un uomo che pare avere futuro e che, sorridendo, gli
sia un passato che un propone un lavoro:
futuro e che, sorridendo, accompagnarlo in America,
gli propone un lavoro: per un viaggio. Graziano è
accompagnarlo in incredulo ma, in fondo,
America, per un viaggio. nulla lo trattiene a Torino,
Graziano è incredulo ma, nemmeno i genitori, con i
in fondo, nulla lo trattiene quali la vita, d’altronde, non
a Torino, nemmeno i è stata né facile né
genitori, con i quali la vita, piacevole. Dopotutto, molto
d’altronde, non è stata né peggio di così non potrà
facile né piacevole. La andare, no? Quindi via, coast
richiesta è semplice: to coast. Ma dove starà il
dovrà solo guidare la trucco? Noi lo capiamo già
macchina. Così, dalla alla seconda pagina,
costa del New England Edoardo ne impiegherà oltre
fino a Los Angeles, nel più duecento per svelarlo, e
classico e sognato dei altrettante Graziano per
coast to coast, Edoardo e capirlo. Il non brillantissimo
Graziano impareranno a intuito di Graziano
conoscere le proprie costringerà oltretutto
fragilità, i propri desideri, Edoardo ad abbandonare
e a fare i conti con le ogni vena romantica e a
proprie malattie, quelle parlare come una didascalia:
vere e quelle «Ti ho portato in un locale
immaginarie, che sono, gay di cowboy. Quando
tuttavia, altrettanto qualcuno ci ha scambiati per
dolorose. Giancarlo una coppia, a me veniva da
Pastore, con una scrittura piangere e urlare per la
pulita e commovente, felicità e io non capivo come
racconta una bellissima potessi non accorgertene». l problema che la malattia peggiorava; la vec- mente definita ogni produzione
storia d’amore, e riesce a In effetti. Intanto, poco dell’ultimo libro chia amica Patti Smith lo aiutò a commerciale, dalla biografia
mostrare quanto l’amore
ci faccia tornare
adolescenti, fisicamente
impacciati ma
appassionati e attenti,
incantati. Da una stanza
prima, «un ululato eruppe
nel buio». Magia della
letteratura non conoscere
un vero confine tra Snoopy e
Paul Vecchiali.
I di Sam Shepard,
uscito postumo,
è il suo appeal ri-
cattatorio.
Spiando la pri-
ma persona (edito da La nave di
correggerlo. I ritocchi finali, ap-
portati negli ultimi giorni della
sua esistenza, sono comunque
tutti suoi, com’è sua la scelta del-
la copertina, una foto della messi-
cana Graciela Iturbide con un ma-
non autorizzata al reportage pa-
ragiornalistico), ha la qualità
dell’opera distillata, scritta in
una prosa cristallina e orchestra-
ta in lucidi flussi di coscienza.
La “trama”, se vogliamo chia-
d’albergo a un’altra, in Teseo, traduzione di Massimo gnifico vecchio che scruta uccel- marla così, prevede un uomo
una danza – virile e Bocchiola) mette in scena sostan- li in volo. Di fronte a un’origine bloccato su una sedia a rotelle e
composta – che avvicina e zialmente l’autore stesso, un uo- del genere, scatta il riflesso pavlo- accudito da figli e parenti in una
allontana Edoardo e mo piegato da una malattia dege- viano del testamento letterario, cittadina che somiglia molto a
Graziano, tra una nerativa che mescola ricordi, im- dell’opera partorita in extremis, Santa Fe. Un secondo personag-
menzogna dichiarata e i pressioni visive e appunti di cro- nata dal dolore di un uomo in pro- gio osserva dall’altro lato della
sogni nei quali il cane naca famigliare. cinto di sparire, e dunque auto- strada quello seduto sotto il por-
Lucky continua a correre Colpito da sclerosi laterale maticamente emblematica e im- tico. Ci sono i veri figli dello scrit-
e confortare, questi due amiotrofica, il premio Pulitzer perdibile. tore, che nel finale lo portano in
giovani uomini trovano il aveva nascosto a tutti le sue con- Il valore di Spiando la prima un ristorante a mangiare enchila-
coraggio di scoprirsi e Giancarlo Pastore dizioni, e per circa un anno, dall’i- persona va per fortuna oltre le da di manzo, e altri personaggi
trovarsi. Un giorno nizio del 2016 fino a pochi giorni suggestioni della reliquia. Que- fittizi ispirati ad amici reali. Un’e-
uno di noi prima di morire (il 27 luglio 2017), sto strano oggetto letterario, sile linea “gialla” aggiunge una
Marsilio si era dedicato a questo nuovo la- neanche cento paginette che lo sparatoria durante una corsa di
pagg. 224 voro. Cominciò a scriverlo a pen- stesso autore ha preteso non ve- cavalli e un’evasione da Alca-
euro 16 na, lo proseguì dettandolo al regi- nissero etichettate come “roman- traz. Realtà e fantasia, ricordo e
stratore e ai suoi cari, man mano zo” (come oggi viene pomposa- immaginazione si mescolano, co-
.
Sabato, 7 novembre 2020 ROBINSON Libri pagina 15
j Il signore degli uccelli
Si intitola El Señor de los pájaros
lo scatto della fotografa
messicana Graciela Iturbide
La “trama”, se
di Michela Marzano
vogliamo chiamarla
così, prevede un uomo ella primavera che parte della propria vita: le paure
bloccato su una sedia del 2009 mi tro- remote e gli incubi notturni, le lettu-
a rotelle e accudito
da figli e parenti
in una cittadina che
«N vai in una di quel-
le piccole crisi
che periodica-
mente affliggono
la nostra vita,
quando le impalcature che ci sosten-
re che l’hanno accompagnata duran-
te l’infanzia e il rapporto complesso
con tutti gli uomini che ha amato.
Talvolta, l’acqua del fiume lava via
ogni pensiero e desiderio, cancella i
ricordi, persino quello del suo no-
somiglia a Santa Fe gono sembrano destinate a crollare. me. Talvolta, invece, il passato si rag-
Avevo perso un lavoro per caso e gruma fitto e impalpabile come il
poi, per pura negligenza, avevo per- polline. L’acqua rende tutto più bel-
so l’uomo che amavo». In Gita al fiu- lo: leviga i bordi degli oggetti, tramu-
tava inorridito se stesso. Ma se lì me. Un viaggio sotto la superficie, la ta le schegge di vetro in lisce pallot-
la morale filosofica era il vecchio scrittrice britannica Olivia Laing tole, opacizza la plastica. Ma poi è
esse est percipi di George Berke- racconta il viaggio solitario che deci- anche «carica di azoto, e nasconde
ley, qui il nocciolo è un misto di de di intraprendere lungo il fiume carcasse rigonfie e carrelli della spe-
autoriflessione, espediente hit- Ouse in un momento della propria sa». Laing ha una scrittura spesso al-
chcockiano, mimesi dell’altera- vita durante il quale sembra aver lusiva ma sempre precisa, che le per-
zione mentale provocata dalla perso ogni fiducia nell’avvenire. mette di passare da un ricordo a una
malattia, autobiografia metafori- Quel fiume che per tanti anni l’ave- citazione, da un aneddoto a una ri-
ca. La fine, ancora più inesorabi- va attirata con la stessa forza con flessione esistenziale, senza che
le perché già dichiarata, è un cui una calamita attira il metallo, le questo l’obblighi a interrompere il
buio oltre la siepe, evocato senza sembra il luogo ideale per ritrovar- racconto, anzi. In ogni pagina pren-
lagne né proclami. si, cambiarsi le idee e ripulirsi. E allo- de il lettore per la mano e lo accom-
E sbuca in una riflessione di ra, il giorno del solstizio d’estate, pagna alla scoperta di vicende e fat-
passaggio, seminascosta: «C’è prepara uno zaino, lo riempie di car- ti inediti del passato oppure anche
questo fatto, nel dopo. Che non te geografiche e mappe, prende un di dettagli del bosco o parti del fiu-
sai cosa verrà. Non sai come an- treno, arriva a Haywards Heath, nei me. Trova somiglianze sorprenden-
pressi della fonte dell’Ouse, si im- ti, come quando parla delle libellule
merge nel paesaggio e inizia a cam- che le ricordano una scatola di fiam-
minare fino a New Haven, dove il fiu- miferi, o dell’erba tagliata e imballa-
me sfocia nel mare. In pochi giorni, ta nella plastica azzurra, «la stessa
Un testo che va oltre percorre chilometri e chilometri ac- tinta dei camici da chirurgo». Narra
canto all’acqua, alla ricerca di tutte la storia di Iris Murdoch e recita alcu-
le suggestioni quelle risposte che la vita pare ne- ni passaggi dell’Eneide o della Divi-
della reliquia: garle: «A differenza di laghi e mari, i
fiumi hanno una destinazione e la
na Commedia mentre mangia una
fetta di formaggio o prende a calci
uno strano oggetto certezza del loro tragitto ha qualco- lo zaino perché si è persa. Cambia
sa che li rende molto rilassanti, spe- ritmo e tono nel giro di poche frasi,
redatto in una prosa cie per coloro che hanno perso la fi- intrecciando pensieri diversi come
cristallina ducia nella loro meta».
Nota in Italia per Città sola, Laing
tanti piccoli affluenti che confluisco-
no all’interno di un unico fiume. E
e orchestrato in lucidi è capace come pochi altri di passare quando il viaggio lungo l’Ouse fini-
dalla saggistica alla narrativa con- sce, e Laing arriva a New Haven, non
Graciela Iturbide
flussi di coscienza servando freschezza e creatività. In è solo la scrittrice a essere più sere-
questo suo primo libro, pubblicato na e a ricominciare a fidarsi della vi-
in inglese nel 2011 e adesso tradotto ta. Anche il lettore fa pace con i pro-
da Il Saggiatore, intreccia le riflessio- pri ricordi e ridà forma e coerenza a
me in molta produzione di She- dranno a posto tutti i sospesi. ni e i ricordi personali con la rico- quel passato che, quand’era ancora
pard. Ma a dispetto della malat- Qualcosa succederà di certo, ma struzione della storia di un’altra presente, ne era del tutto privo: «Mi
tia, la mano è sempre salda e il di- non sai cosa». grandissima scrittrice, Virginia è capitato, sprofondata in un fiume
segno consapevole. Dunque non un testamento let- Woolf, che nel 1941 decise di mette- o in un mare opaco, di sentire il pas-
Le sovrapposizioni, le duplica- terario ma tutt’altro che un ca- re fine ai propri giorni inabissando- sato levarsi sopra di me come un’on-
zioni, le confusioni fra finzione e priccio autoindulgente: Spiando si proprio nelle acque dell’Ouse. I da. L’acqua ha liberato qualcosa; ha
autobiografia sembrano allude- la prima persona è un breve ap- fiumi, nota Laing, racchiudono d’al- sciolto ciò che un tempo era secco;
re a una moltiplicazione di co- passionato congedo dalla vita e tronde un mistero che ci attira: sor- come appesantito dal piombo, ora
scienze (Shepard è stato molte dalla letteratura, che interroga gono da luoghi nascosti e viaggiano filtra nelle mie stesse vene».
cose: stato scrittore appartato, pacatamente lo scrittore e i suoi per strade impervie, cambiando tal- ©RIPRODUZIONE RISERVATA
iconica star cinematografica, lettori, in uno stimolante miscu- volta persino il proprio percorso.
premio Pulitzer, e i tanti perso- Sam Shepard glio di finto e di vero. Raccontando la storia di Leonard
naggi da lui scritti o interpreta- Spiare la prima «La realtà è sopravvalutata», e Virginia Woolf – il giorno in cui Olivia Lang
ti), che si manifesta innanzitutto persona scriveva Patti Smith nell’introdu- comprarono all’asta una casa isola- Gita al fiume
nello sdoppiamento fra un osser- La nave di Teseo zione al precedente Quello di den- ta non lontana dalla rive dell’Ouse, il Saggiatore
vatore e un osservato. «Non pos- Traduzione tro, e sono parole che stanno be- le visioni e le voci di Virginia e l’amo- Traduzione
so non avvertire una somiglian- Massimo nissimo anche addosso a questo re e la pazienza del marito, la genesi Francesca
za tra lui e me» dice il narratore Bocchiola libro. «Quello che resta sono le e la nascita della Signora Dalloway, Mastruzzo
in un capitolo. «Non so di che si pagg. 96 parole scritte su un panorama di Gita al faro e delle Onde, che Virgi- e Giulia Poerio
tratta. A volte sembra che siamo euro 15 che si dipana, vestigia di foto- nia compose quasi integralmente a pagg. 304
la stessa persona. Un gemello In libreria dal 12 grammi polverosi staccati dalla Monk’s House, fino a quella mattina euro 24
perduto. Le sopracciglia. Il men- novembre memoria, trenodia di voci tra- del 1941 quando la scrittrice lasciò
to. Il fremito di un orecchio. Le scorse che attraversa la pianura una lettera di addio a Leonard, si
mani in tasca. Questo modo de- VOTO americana». riempì le tasche di sassi e si inabissò VOTO
gli occhi, di sembrare insieme si- aaacc ©RIPRODUZIONE RISERVATA nell’Ouse – Olivia Laing racconta an- aabcc
Dall’autrice del best seller Le ragazze
EMMA CLINE
HARVEY
EINAUDI
STILE LIBERO BIG
.
Sabato, 7 novembre 2020 ROBINSON Libri pagina 17
Editoria La London Book Fair (LBF), tra gli eventi più motivare il rinvio è la speranza di poter
La London Book Fair slitta importanti del mondo per la vendita dei svolgere dal vivo, nelle nuove date, le attività
da marzo a giugno 2021 diritti editoriali, non si svolgerà a marzo, della fiera all’Olympia London. Il gruppo
come accade di solito, ma a giugno 2021. Relx, che gestisce la logistica della LBF, ha
Ad annunciare lo slittamento è stato il nuovo annunciato per il 2020 perdite del 70 per
direttore, Andy Ventris, spiegando che a cento rispetto all’anno precedente.
Emmanuel
Dongala
Johnny
Mad Dog
Marotta
&Cafiero
Traduzione
Monica
Martignoni
pag. 376
VOTO euro 16
aaacc
S
mondo vi siano sciamo qualcuno che ha attra-
trecentomila mi- versato quell’inferno. Il roman-
norenni costret- zo di Dongala ci permette di su-
ti a combattere. perare le distanze, promuove la
I bambini solda- comprensione e l’empatia per
to vengono rapi- condizioni umane complesse,
ti o reclutati dopo essere stati in- descrive la violenza con tale
dottrinati, si stordiscono di alcol asciutta precisione da risultare
e droghe pesanti, dimenticano inquietante soprattutto perché i
le famiglie, stuprano e uccidono cuori e le menti dei personaggi
nemici di cui non sanno nulla, sono stranamente riconoscibili:
ubbidiscono a capibanda che ri- non sono altro da noi. Johnny è
tengono protetti da spiriti e ma- imprevedibile e violento, non sa
gie, burattini nelle mani dei veri distinguere il bene dal male. Si
signori della guerra. Vivono un difende: «Non sono un assassi-
inferno che fatichiamo a com- no». In guerra si bruciano edifi-
prendere. Johnny Mad Dog è ci, si stuprano donne, si obbedi-
uno di questi bambini. È nato sce a uomini che per eccitarsi
nel 2002 dalla penna dello scrit- sfregano il peperoncino sugli oc-
tore Emmanuel Dongala ed è ar- chi delle vittime e ovviamente si
rivato a Cannes nel 2008 con il uccide. Per lui è normale. Laoko-
regista Jean-Stéphane Sauvaire: lé mantiene salda, nonostante
un pugno allo stomaco simile a l’orrore, la capacità di vedere il
quello che raggiunse, qualche bene. Entrambi hanno sete di co-
anno dopo, gli spettatori di Be- noscenza. Lui ha la quarta ele-
stie senza una patria (Beasts of mentare, si sente superiore a chi
No Nation), altro film e romanzo lo circonda, piomba sulle case
dall’impatto sconvolgente. all’improvviso quando ancora
Nato nel 1941 nella Repubblica gli uomini dormono, lanciando
l’infanzia violata
Erano solo
Centrafricana, Dongala ha vissu- granate e sfondando porte, raz-
to nel Congo Brazzaville e si è ri- ziando tutto ciò che si può raz-
fugiato negli Stati Uniti dopo la ziare, soprattutto libri che sono
guerra civile del 1997 grazie al so- il bottino migliore per chi come
stegno di Philip Roth. Ha visto e lui sogna una biblioteca degna
poi denunciato cosa accade di un intellettuale. Però ha ab-
ragazzi
quando le milizie di ragazzini, bandonato il futuro. Dice di com-
accecate dal loro delirio di onni- battere per la libertà, perché co-
potenza, raggiungono i villaggi. sì gli hanno insegnato a rispon-
In Johnny Mad Dog, ripubblicato dere, ma vive solo nel presente,
ora in Italia in una magnifica edi- la violenza è un’arma di riscatto.
zione arricchita da fotografie Lei riesce quasi a finire il liceo,
dalla Marotta&Cafiero – giovane vuole una professione che le per-
casa editrice indipendente nata metta di usare la conoscenza
a Scampia per “spacciare” narra- per fare progredire la società, si
tiva civile –, Dongala racconta la rivolge alle ambasciate stranie-
storia di un soldato sedicenne in Torna in libreria “Johnny Mad Dog” dello scrittore re, spera che qualcuno nelle
una nazione dell’Africa occiden- Ong o nell’Alto commissariato
tale senza nome. Laokolé, sua Emmanuel Dongala che racconta la storia per i rifugiati possa aiutarla. Il ro-
coetanea, sogna di fare l’inge-
gnere, ma è costretta a fuggire
di un bambino soldato durante una guerra civile africana manzo procede a ritmo serrato,
scioccando il lettore, trascinan-
dai ribelli trasportando la ma- dolo nell’inferno dei bambini fi-
dre amputata in una carriola. no a quando i due narratori non
Johnny e Laokolé sono i narrato- di Stefania Parmeggiani si incontreranno. E non saranno
ri che a capitoli alternati raccon- solo Johnny e Laokolé a fronteg-
tano cosa significa crescere du- giarsi, ma due modi differenti di
rante una guerra civile. resistere alle atrocità della guer-
Nonostante l’attenzione dei ra. Per i lettori una sola certezza:
media occidentali, i trattati in- nessuno riesce ad attraversare
ternazionali e l’istituzione il 12 k Il film immune il male, nemmeno i
febbraio della giornata interna- Una scena di Johnny Mad Dog (2008) diretto da Jean-Stéphane Sauvaire, bambini.
zionale contro l’utilizzo dei bam- tratto dal libro di Emmanuel Dongala ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il nuovo romanzo di
alessandr o d’avenia
l’appello
Di quanto amore abbiamo bisogno
per avere un volto?
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Sabato, 7 novembre 2020 ROBINSON Libri pagina 19
L
fia) di Luigi Piran- re sul Giornale d’Italia di Alberto Ber-
dello è di per sé gamini, la poi famosa terza pagina.
un infinito roman- Molti anni dopo, celebrando a Cata-
zo che ruota intor- nia gli ottant’anni di Verga, Pirandel-
no ad un artista in- lo non perde l’occasione per attacca-
quieto, sempre re ancora una volta d’Annunzio, che
pronto a sognare la gloria e a soffri- ha deviato gli animi con un “abba-
re perché ritarda, non arriva, men- glio fascinoso”, mescolando arte e vi-
tre puntuali si addensano nubi di ta. Scopertosi prima poeta e poi nar-
ogni genere, problemi economici e ratore, Luigi è alla continua ricerca
poi, via via, problemi famigliari e di un giornale o di una rivista che ac-
l’invidia per chi ha avuto, invece, su- colga i suoi lavori. Ma quando appro-
bito successo e si chiama, non è un da al Corriere della Sera gli fanno tal-
mistero, Gabriele d’Annunzio. Piran- volta osservare che le sue trame tur-
dello diventerà grandissimo, il suo bano i lettori, mentre d’Annunzio,
teatro conquisterà il mondo intero, sempre lui, tra cronaca e poesia, tra-
rivoluzionando le scene e imponen- scina le folle e il giornale aumenta
do personaggi che cercano se stessi: vertiginosamente la tiratura. Attra-
una guida originalissima al tormen- versare, come fa l’Andreoli, la vita di
tato uomo contemporaneo… Pirandello significa anche inoltrarsi
Poi, nel ’34, ci sarà il Nobel però a nella minuta cronaca letteraria ro-
due anni appena dalla morte, che, la- mana del primo Novecento. Si incro-
sciò scritto, voleva affrontare da so- cia il piemontese Giovanni Cena, re-
lo, il corpo avvolto in un lenzuolo e dattore capo della Nuova Antologia,
nient’altro. Le ceneri erano destina- con cui Pirandello fa amicizia. Si in-
te alla villa del Caos, dove era nato crocia Grazia Deledda, che aveva
nel 1867 e dove ora c’è un museo a avuto una storia con Emilio Cecchi,
lui dedicato. Siamo nei dintorni di molto più giovane di lei, vincitrice
Agrigento, che allora si chiamava an- del Nobel nel ’26. Pirandello non la
cora Girgenti, dove tutto era comin- ama, ricambiato. E si incrocia, tra i
ciato e che sarebbe sempre rimasta molti siciliani trasferiti nella capita-
il polo siciliano di una vita spesa in le, anche Luigi Capuana, col quale i
gran parte altrove e soprattutto a rapporti si incrineranno. Capuana
Roma dove cambiò un numero in- era pieno di debiti, si era messo con
credibile di case a seconda delle ne- una donna molto giovane e poi ave-
cessità e possibilità del momento. I va tentato anche il suicidio sdraian-
Pirandello erano ricchi, ma non sen- dosi sui binari della ferrovia. Dei ne-
za improvvisi tracolli: Stefano, il pa- mici Pirandello si vendica scriven-
dre, possedeva miniere di zolfo che do. Intanto, tornando al privato, Lui-
ad un certo punto fallirono, ma in- gi si è sposato, accettando una pro-
tanto Luigi era stato mandato a stu- posta del padre, non proprio disinte-
diare prima a Palermo e poi a Roma ressata. La sposa, Antonietta Portola-
e poi a Bonn, dove si era laureato no, è una cugina di secondo grado
Bridgeman Images
con una tesi sul dialetto di Girgenti ed è figlia di un socio di Stefano Pi-
tradotta in tedesco. Era il momento biografie randello. Porterà in dote settantami-
in cui trionfavano nuove filologie, la lire, che il padre intende usare per
di Pirandello
Stefano, il padre, che le sue trame
possedeva miniere turbano i lettori,
di zolfo che a un certo mentre d’Annunzio
punto fallirono trascina le folle
cui Luigi, spinto da Ernesto Monaci, Nel 1934 vinse il premio Nobel per la letteratura salvare le miniere, garantendo a Lui-
si era adattato, ma non senza resi- gi, settemila lire di rendita annua.
stenze. Che importava a lui della fi- Ma prima? Come diventò, dal nulla, un grande scrittore? Non poche, se si pensa che con il suo
lologia romanza e della glottologia?
Lui voleva scrivere, non restaurare
Un saggio ricostruisce la storia favolosa di Luigi lavoro di professore di stilistica al
Magistero, Pirandello guadagna cir-
o studiare i manoscritti altrui. È l’e- ca tremila lire all’anno. Non gli basta-
poca in cui diventa un formidabile no, mentre Pascoli, che è andato ad
bugiardo. Annamaria Andreoli, che di Paolo Mauri insegnare anche a Messina ed è accu-
presiede l’Istituto di studi pirandel- dito da una sorella economa, se le fa
liani di Roma, ma che da studiosa e bastare. Antonietta darà tre figli a
biografa di d’Annunzio, ha diretto Luigi. Stefano, partito poi volontario
anche il Vittoriale degli Italiani, ha per la Grande Guerra e subito fatto
appena pubblicato da Mondadori Di- amori: imbastì una promessa di ma- ch’io, andava scrivendo al giovane prigioniero, Lietta e Fausto, poi dive-
ventare Pirandello, un cospicuo sag- trimonio con un cugina di primo Annamaria amico Luigi Antonio Villari, Il fu Mat- nuto un ottimo pittore. La vita coniu-
gio che sulla base di numerosissimi grado che si chiamava Lina, come Andreoli tia Pascal romanzo del fu Luigi Piran- gale non è semplice. Luigi oltretutto
documenti anche inediti testimo- l’amata sorella. Ma in Germania Diventare dello. Ecco un frontespizio sul quale non va d’accordo con il suocero.
nia, appunto, la complessa vicenda avrebbe avuto una ragazza, di no- Pirandello pioverebbero gli elogi e il volume an- Mentre Pirandello sta diventando Pi-
dell’autore dei Sei personaggi, pri- me Jenny, che era la figlia della sua L’uomo drebbe a ruba. Ma se non amava i giu- randello, Antonietta precipita nel
ma del successo. Proprio il fatto che padrona di casa. Con Lina ruppe, in- e la maschera dizi tiepidi o stroncatori, Pirandello pozzo senza fondo della malattia
fin da ragazzo si fosse allontanato ventandosi una malattia che, in ca- Mondadori era tuttavia pronto a ferire i nemici. mentale e finirà in una clinica di lus-
da Girgenti per studiare ci permette so di matrimonio, lo avrebbe porta- pagg. 432 «Non perde occasione», scrive l’An- so per il resto dei giorni. A consolare
oggi di rileggere quegli anni nelle to addirittura alla morte. euro 22 dreoli, che un po’ si diverte a coglie- il padre, preda delle sue ansie da
moltissime lettere che inviava a ca- Con la sua morte, molte volte mi- re le debolezze dei letterati, «di deni- scrittore, provvede il figlio prigionie-
sa. Si può dire che per la propria fa- nacciata, ci giocò anche in letteratu- grare Pascoli e d’Annunzio». ro. Un ennesimo rovescio delle par-
miglia Luigi recitava volentieri e ra. Il fu Mattia Pascal è la storia, co- VOTO E quando escono I Canti di Castel- ti. Il saggio dell’Andreoli ci conduce
riempiva le lettere di notizie su ciò me si sa, di un uomo che si finge aabcc vecchio e le Laudi confessa di dete- fino agli anni Venti, quando nella vi-
che stava scrivendo o progettando morto dopo aver vinto una bella starli con tutte le forze dell’animo. ta di Pirandello compare l’astro di
attribuendosi incontri e successi somma al Casinò di Montecarlo. Se Ma Gabriele è sulla cresta dell’onda Marta Abba, che diverrà il centro del-
spesso mai avvenuti. Era arrivato ad oggi quel romanzo è considerato un k Era mio padre e non si cura dei detrattori, mentre la sua passione e del suo teatro. Ma
anticipare la tesi e la laurea, chie- classico, testimonianza dell’umori- Ritratto di Luigi Pirandello, olio Pascoli, seccato, lo chiamava Pindi- questo è un altro capitolo: tra l’altro
dendo al padre i soldi per un vestito smo pirandelliano cresciuto sui rac- su tavola del 1936 realizzato dal figlio, rindello. E non parliamo della soffe- le lettere alla Abba hanno fruttato
adeguato alla cerimonia finale, conti di Alberto Cantoni, non fu co- il pittore Fausto Pirandello renza con cui Luigi aveva assistito al- anni fa un intero Meridiano, pieno
quando nulla di tutto ciò era alle sì al suo primo apparire agli inizi del (1889-1975), e conservato alla Galleria la prima della Francesca da Rimini di di fuoco, ma anche di tormenti.
porte. Intanto cominciavano i primi Novecento. Vorrei essere morto an- nazionale d’arte moderna di Roma d’Annunzio al teatro Costanzi di Ro- ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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JO NESBØ
IL FRATELLO
Fin dove sei disposto a spingerti
per difendere la tua famiglia?
EINAUDI
STILE LIBERO BIG
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Sabato, 7 novembre 2020 ROBINSON Libri pagina 21
di Marino Niola
unto, due punti, punto e virgola! Fai vedere che chiave della farmacopea alla Summa de arithmetica di fra’ Luca Pa-
«P
abbondiamo». Se Totò e Peppino possono stra- cioli, il grande matematico inventore della partita doppia. Anche
pazzare le leggi della punteggiatura nella leg- se, da raffinato umanista qual è, il linguaggio degli scienziati gli ap-
gendaria scena della lettera di Totò, Peppino e la pare rozzo e privo di sfumature.
malafemmina, lo dobbiamo all’uomo che quelle La sua passione sono i classici, soprattutto greci poi anche latini.
leggi le ha fissate, dando dei punti alla nostra È all’insegna della sua casa editrice che vede la luce la prima edizio-
scrittura. Quest’uomo è Aldo Manuzio, che ha ne a stampa di tutto Aristotele. Un’opera in cinque volumi che vale
fatto del libro uno dei simboli della modernità, mostrando a chiare un patrimonio. E rende molto all’editore. La prima copia Aldo la de-
lettere che con la cultura si mangia. Come racconta Alessandro dica ad Alberto Pio nipote di Pico della Mirandola, un po’ per affet-
Marzo Magno ne L’inventore di libri (Laterza), un bel libro dedicato to un po’ per strategia. Perché le dediche servono a coltivare le rela-
al personaggio simbolo della Venezia rinascimentale, che trasfor- zioni con i potenti. Inoltre, l’editore firma spesso e volentieri le pre-
ma l’arte della stampa in un marketing globale. fazioni, per fidelizzare i lettori, ma anche per lanciare le prossime
In realtà il principe degli editori lagunari non è nato a Venezia, Alessandro uscite. Insomma, un drago della comunicazione e del marketing.
ma a Bassiano, una cittadina dell’attuale provincia di Latina. Ma Marzo Magno Ma la vera rivoluzione manuziana è il tascabile, la cosiddetta Al-
tra Quattrocento e Cinquecento la Serenissima è diventata la capi- L’inventore dina. Che mette fine all’epoca del libro a due piazze, inamovibile, il-
tale mondiale dell’industria libraria. Grazie a una massiccia campa- dei libri. Aldo leggibile senza leggio. Consultato solo per studio e per lavoro, pre-
gna di investimenti dei patrizi, che scommettono sulla nuova in- Manuzio, ghiera e liturgia. Roba indigeribile, da studenti e professori, giuri-
venzione di Gutenberg. Fra Rialto e Cannaregio alla fine del Quat- Venezia e il suo sti e medici, preti e cuochi. Mentre i libretti di Aldo, colti e popolari,
trocento sono in funzione 200 torchi dai quali esce il 15% dei libri tempo li leggono tutti, per piacere, per passare il tempo, per darsi delle
europei e addirittura il 75% di quelli italiani. Ma se Manuzio ha biso- Laterza arie. Di fatto il genio di Bassiano inaugura l’era di homo legens, dal-
gno di Venezia per spiccare il volo, la città ha bisogno di un talento pagg. 224 la quale non siamo ancora usciti. Non a caso i nostri pocket hanno
innovatore e visionario come quello di Aldo per trasformare la tipo- euro 20 ancora le dimensioni delle Aldine. E fra un bestseller e l’altro, lo Ste-
grafia in editoria. E Manuzio è stato questo, un raffinato intellettua- ve Jobs del cartaceo si toglie altri sfizi editoriali. Come la pubblica-
le con la vocazione dell’imprenditore, metà Bobi Bazlen e metà Ar- VOTO zione della leggendaria Hypnerotomachia Poliphili, il libro illustra-
noldo Mondadori. Parla correntemente molte lingue, morte e vive. aabcc to più bello di sempre.
Conversa in greco antico e si lega a una serie di figure chiave della E ad ogni edizione Manuzio inventa font che noi usiamo ancora,
politica e della cultura del suo tempo. Da Pico della Mirandola, di come il corsivo, il Bembo, o il Times New Roman. E perfino quello
cui diventa un quasi-parente, a Erasmo da Rotterdam, dal bibliofi- che va sotto il nome di Garamond, dal noto incisore parigino del
lo Pierfrancesco Barbarigo, nipote di doge, al grande Pietro Cinquecento, a onor del vero, è farina del sacco di Aldo e del
Bembo. Fino agli strepitosi umanisti greci, i funamboli suo collaboratore Francesco Griffo.
dell’aoristo, gli apostoli dello spirito dolce, provenienti In realtà la febbre creativa che regna nell’officina di
da Creta e da Costantinopoli. Due nomi per tutti, Mar- Manuzio non risparmia nemmeno gli autori più illu-
co Musuro e Demetrio Calcondila. Oltre a Costan- k Capolavoro stri. Fra questi il grande Erasmo da Rotterdam,
tino Lascaris il cui Erotemata, la grammatica Trionfo di Polifilo che rivede le pagine dei suoi Adagia tenendo-
su cui Erasmo impara il greco, apre il cata- da Hypneroto- le sulle ginocchia, come l’ultimo dei corret-
logo aldino. Siamo nel 1495, anno in cui machia Poliphili tori e le passa una dopo l’altra ai tipogra-
inizia l’irresistibile ascesa del signo- stampato fi. Gli operai le compongono e le affi-
re che dà del tu ai caratteri e fa da Aldo Manuzio dano alle mani di Aldo. Lui odo-
della grafica una forma d’ar- nel 1499 ra i fogli, si chiude nel suo stu-
te. Da allora pubblica di ©De Agostini dio e da quel momento
tutto, dalle humani- via Getty Images non c’è per nessuno,
ties alle opere nemmeno per il Do-
scientifiche, ge. E ho detto
dal Dioscori- tutto!
de, testo
©RIPRODUZIONE
RISERVATA
IL NUOVO LIBRO
DAL
10 NOVEMBRE
Maki Galimberti
ANTEPRIMA ASSOLUTA
MARTEDÌ 10 NOVEMBRE / ORE 11
ROBERTO SAVIANO
PRESENTERÀ IL LIBRO
CON MICHELA MURGIA
Cesare raccontato
I demoni
narrativa straniera
di Amparo
poi, soli e esterrefatti, dinanzi alla
rivelazione dello straordinario. È di Annarita Briganti
infatti tra le mura domestiche,
C
nelle relazioni familiari, che
alla rovescia
di recupero delle specie in Roma – allora come adesso capi- tu, Bruto?». Capitoli brevi, lin-
estinzione. Nel libro Peterson tale della politica e in quanto ta- guaggio contemporaneo – a un
esplora le esistenze ai margini: le dilaniata dalle fazioni –, il con- certo punto salta fuori pure la
quelle di chi abita in aree dottiero invincibile con una vi- parola stalker –, mentre la divul-
J imenez è un marchio
prezioso, nel panorama
editoriale italiano: pubblica
cittadine malmesse e
abbandonate (se non dagli
uomini certamente da Dio), in
sione ampia della sua missione,
l’erede di una delle più antiche
famiglie dell’Urbe con uno
gazione storica, che si tratti di li-
bri o di conferenze nei festival,
piace sempre di più, anche a un
narrativa d’Oltreoceano di cui l’unica cosa che cresce è sguardo «magnetico, a tratti pubblico giovane. Il passato,
qualità, permettendoci di l’indigenza, e in cui i sogni quasi inquietante» era, secondo per quanto tumultuoso, per fug-
leggere romanzi di valore che sembrano spezzarsi ancora M. A. Peterson l’autrice, umano, umanissimo. gire per qualche ora dalla realtà
altrimenti rischierebbero di non prima di nascere. È qui che I ragazzi «Ama scrivere, poetare, ha una attuale. Migliore cameo, e non
essere mai tradotti. E appartiene facciamo conoscenza con la di Cota Street vera passione per gli abiti ele- poteva essere altrimenti: quello
alla categoria I ragazzi di Cota protagonista, Vera, che lotta tra Jimenez ganti, i giochi del circo, i cavalli di Cleopatra, che avrà un figlio
Street di Melissa Anne Peterson, una famiglia d’origine sfasciata, Traduzione veloci e le donne» dice di lui Va- da Cesare.
scrittrice debuttante dalla vita la voglia di riscatto, le GianlucaTestani glio, che ricorda pure le sue crisi ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Percorsi arte
riscopriamo l’autore
Vincenzo
criveva Giacomo zioni di comodo. Leggendo le sue poe-
S
Leopardi: «L’uso ha sie notiamo infatti, tra l’altro — pur nel-
introdotto che il poe- la ricerca continua di un decoro stilisti-
ta scriva in verso. co, di una nobiltà d’accenti — il frequen-
[...]. Ma in sostanza, e te insinuarsi, perfettamente controlla-
per se stessa, la poe- to, di elementi più prosastici. Come an-
Cardarelli
sia non è legata al che Mario Luzi aveva ben individuato,
verso». scrivendo di un linguaggio «suscettibi-
Anche alla luce di queste parole, ap- le di ogni impurità, ma dotato allo stes-
pare di rinnovata attualità un poeta co- so tempo di un infinito coraggio di di-
me Vincenzo Cardarelli, sempre dichia- re». Cardarelli passa dalla meditazione
ratamente legato all’esempio leopar- lirica a movimenti narrativi, e in que-
Poesia in prosa
diano, e la cui opera si è espressa nella sto senso basterebbe ricordare una del-
coerenza tra poesia in versi e prosa d’ar- le sue prime poesie, Incontro notturno,
te. Essendo quest’ultima molto spesso che così si apre: “Ah, vagabondo, gli es-
in Cardarelli vera e propria poesia in seri come te! / Con le tue scarpe di tela
prosa, vale a dire componimento atten- bianche, / i vasti pantaloni di velluto, /
to all’economia della parola, alla musi- e un sigaro spento che pende / fra le
ca della frase, all’efficacia espressiva tue labbra / come un proposito dimen-
del suo ritmo interno. Oggi, tra l’altro, ticato, / allocco delle città, / cane apata
si assiste a un chiaro ritorno, in molti e furioso / che circoli tra la folla / sviato
autori anche giovani, al componimen- da tutti gli odori, / tu sei capace d’aver
to poetico in prosa. di Maurizio Cucchi visitato / tutti gli scali del mondo”. E di
Ma andiamo con ordine. Vincenzo se stesso disse, in Tempi immacolati, di
Cardarelli — pseudonimo di Nazareno sentirsi “viandante disorientato“. La
Caldarelli — era nato nel 1887 a Tarqui- sua scrittura si apre alla realtà autobio-
nia (morì nel 1959), e apparteneva dun- grafica ma anche al viaggio e ai vari luo-
que a una generazione straordinaria, ghi esplorati, come si vede in Il sole a
quanto mai ricca di figure rilevanti. Ba- picco (1929), illustrato da Giorgio Mo-
sterebbe ricordare che tra il 1883 e il randi e poi in Il cielo sulle città (1939) fi-
1888 erano nati Guido Gozzano (’83), no al Viaggio d’un poeta in Russia del
Umberto Saba (’83), Aldo Palazzeschi 1954.
(’85), Clemente Rebora (’85), Dino Cam- Fu comunque un personaggio eccen-
pana (’85), Delio Tessa (’86), Camillo trico e straordinario, molto attivo nella
Sbarbaro (’88), Giuseppe Ungaretti realtà letteraria del suo tempo, come
(’88), e ne ho qui nominati solo alcuni giornalista culturale e dirigendo nel do-
dei più noti a titolo puramente esempli- poguerra una rivista storica, la Fiera let-
ficativo... teraria. Nel 1942 la raccolta delle sue
Cardarelli si era formato sulle opere Poesie inaugurò la mondadoriana colle-
di Nietzsche e Pascal, di Baudelaire e zione dello Specchio dedicata alla poe-
appunto Leopardi, aveva pubblicato sia. In quel tempo di guerra, tra il ’42 e
su una rivista come La Voce ed era stato il ’44, quella raccolta ebbe ben quattro
Noi, i bambini
kabog — questo il titolo del romanzo
— li ha aiutati a superare quei mesi,
chiusi in casa, senza scuola né ami-
ci. A dimostrazione del fatto che J.K.
Rowling, nonostante le recenti accu-
se di omofobia che hanno riacceso
vecchie e nuove polemiche, ha anco-
ra una volta fatto centro, quando do-
po oltre dieci anni ha tirato fuori dal
di J.K. Rowling
cassetto — e dalla soffitta dov’era fi-
nito — questo racconto nato come fa-
vola della buonanotte per i suoi due
figli più piccoli e regalato invece ai
bambini di tutto il mondo per tener-
li occupati durante il lockdown.
«Mi ha fatto davvero compagnia»,
racconta Gaia Carnesecchi, 10 anni,
di Olbia, «ogni giorno aspettavo con
ansia che uscisse una nuova punta-
ta». «A casa mia», le fa eco Sofia Sega-
lini che di anni ne ha 12 e abita a Ca-
stelleone, provincia di Cremona, di Ilaria Zaffino
«era tutta la famiglia — io, mia ma-
dre, mio fratello e mia sorella, lo ab-
biamo letto tutti insieme — ad atten-
dere che venisse messo online ogni
nuovo capitolo». Un piccolo rituale
che si ripeteva giorno dopo giorno, quando è terminato il concorso e Teo e il terribile Ickabog, che «enor-
una parentesi felice in un momento questi ragazzi ancora non ci credo- J. K. Rowling me, con gli occhi come due lanter-
tutt’altro che sereno: decidere poi no di veder il proprio nome accanto L’Ickabog ne» infesta le paludi del nord nel
quali illustrazioni realizzare è stato a quello della loro autrice del cuore. Salani prospero regno di Cornucopia, è
il passatempo perfetto in quei gior- «Se conoscevo il mondo di Harry Traduzione una storia sulla verità e l’abuso di po-
ni di chiusura totale. «Io purtroppo Potter? Li ho letti tutti i libri, ho ini- Valentina Daniele tere, temi senza tempo, che pensati
sono riuscita a leggere solo una par- ziato che avevo sette anni», confes- pagg. 320 ieri funzionano benissimo anche og-
Photography Debra Hurford Brown -® J.K. Rowling 2018
te della storia, perché l’ho scoperta sa Pablo Santoruvo, di Legnano, che euro 19,80 gi. La magia però qui non c’è. «Certo
negli ultimi giorni che era online», ora ne ha 12, «e ho visto anche tutti i Età: 7+ un po’ di personaggi magici io me li
si rammarica Sofia Oudich, 8 anni, film. Però sapevo che questo non In libreria dal 10 aspettavo», confessa Stefano Cosen-
di Roma, «non vedo l’ora che esca fi- era Harry Potter». Del resto l’autrice novembre tino, 11 anni, di Livorno. «Anche se
nalmente in libreria per leggerla tut- lo aveva messo in chiaro. «Lo aveva non c’è Harry Potter mi piace lo stes-
ta con la mia famiglia!». Il racconto detto», puntualizza Sofia, «e anzi ha so», dice invece Leonardo Lodi, 7 an-
inedito, completato dall’autrice all’i- fatto molto di più: ha creato un’altra j L’autrice ni, di Casola Valsenio, provincia di
nizio della quarantena con la com- storia, anche questa bellissima. Non J. K. Rowling, 55 anni, ha iniziato questo Ravenna, il più piccolo del gruppo,
plicità e l’aiuto di quei due figli che è stato facile, non era scontato dopo libro più di dieci anni fa mentre scriveva che nonostante l’età le avventure
lo avevano ascoltato da bambini, è ri- il successo di Harry Potter». la saga di Harry Potter, venduta in oltre del maghetto le conosce bene per-
masto online infatti fino al 24 luglio, Quella di Robi, Margherita, Re 500 milioni di copie e in 80 lingue ché, racconta, ha ascoltato già tutti
.
Sabato, 7 novembre 2020 ROBINSON Libri per ragazze e ragazzi pagina 27
Il concorso L’Ickabog — in libreria in contemporanea stessa ha invitato i bambini di tutto il mondo tra
Gara tra minilettori in ogni Paese mondiale in più paesi dal 10 novembre — è una i 7 e i 12 anni a partecipare a un concorso per
posta in palio: essere pubblicati! favola inedita che J.K. Rowling ha immaginato illustrare il libro: i disegni dei 34 vincitori per
per i suoi figli oltre dieci anni fa e ha pubblicato ciascun paese sono stati pubblicati
online, per un periodo limitato di tempo, la nell’edizione cartacea del romanzo che uscirà
scorsa primavera durante il lockdown. L’autrice nel paese di appartenenza.
Le illustrazioni
I vincitori
e le loro creazioni
Classifiche
Legenda NEW Novità X In salita U Stabile W In discesa R Rientro 10 Settimane di permanenza 100 Titolo più venduto (gli altri in proporzione)
Tutti pazzi
per la regina
1 Benedetta Rossi
Insieme in cucina 1 Papa Francesco
Fratelli tutti
NEW 1 100
Mondadori Electa, euro 19,90 Marsilio, euro 8,90
dei fornelli
di Claudia Morgoglione
2 Sveva Casati
Modignani
Il falco
2 Ennio Flaiano
Tempo di uccidere
W
S
3 62
i respira aria di lockdown, Sperling & Kupfer, euro 19,90 Adelphi, euro 19
in questa top ten: tempo
di smart working, di rarissime
uscite da casa, di
riorganizzazione del tempo
libero. E il risultato è che
Benedetta Rossi, campionessa
web delle ricette facili e veloci
3 Antonio Manzini
Gli ultimi giorni
di quiete
3 Simone de Beauvoir
Le inseparabili
X 2 54
da fare nella propria cucina, Sellerio, euro 14 Ponte alle Grazie, euro 15
sorpassa tutti e si piazza
4 4
direttamente in prima
posizione. Provocando un Ken Follett Simone Veil
effetto a catena: la regina Fu sera e fu mattina Alba a Birkenau
della scorsa settimana, la
veterana della narrativa pop
Sveva Casati Modignani, W 7 46
Mondadori, euro 27 Guanda, euro 19
scivola al secondo posto,
spodestando il graphic novel
Scheletri di Zerocalcare che
rotola al quinto. Ad
agguantare il podio, invece, è
Antonio Manzini, beniamino
degli appassionati di noir
5 Zerocalcare
Scheletri 5 Nicola Lagioia
La città dei vivi
W 3 44
all’italiana, con il romanzo Bao Publishing, euro 21 Einaudi, euro 22
“fuoriserie” (niente Rocco
6 6
Schiavone) Gli ultimi giorni di
quiete. Mentre subito dietro di Simonetta Agnello David Attenborough
lui, al quarto, scende l’ex re Hornby La vita sul nostro
Ken Follett, col thriller
medioevale Fu sera e fu Piano nobile pianeta
mattina. W 3 35
Feltrinelli, euro 19 Piemme, euro 18,90
Esaurita la prima metà della
7 Valérie Perrin
Cambiare l’acqua
ai fiori
7 Ken Follett
Fu sera e fu mattina
U 24 33
e/o, euro 18 Mondadori, euro 27
8 A. Toriyama - Toyotaro
Dragon Ball Super 8 Kader Abdolah
Il sentiero
webphoto
10 10
capitolo della saga Dragon Adriana Carranca
Ball Super. L’altra ha la firma
Alessandro Barbero
di un personaggio noto per le Dante Malala
avventure e disavventure
televisive, oltre che per i libri
da sempre molto venduti: è W 4 28
Laterza, euro 20 DeAgostini, euro 14,90
Mauro Corona con L’ultimo
sorso, e il titolo, visto di chi
stiamo parlando, è già un stati uniti regno unito francia germania
programma.
Completano infine la rosa dei Lee e Andrew David Attenborough Jul - Achdé Sebastian
magnifici dieci una coppia di
volumi in discesa — l’affresco
1 Child 1 A Life 1 Un cow-boy dans le coton 1 Fitzek
The Sentinel on Our Planet Les aventures de Lucky Luke Der Heimweg
familiare di Simonetta Delacorte Press Ebury Press Lucky Comics Droemer
Agnello Hornby e il Dante
dello storico Alessandro
Barbero — e uno stabile: John John Grisham René Goscinny - Albert Uderzo Volker Klüpfel
Cambiare l’acqua ai fiori di 2 Grisham 2 A Time 2 Astérix Hors-Serie 2 Michael Kobr
Valérie Perrin, superstar 2020 A Time for Mercy for Mercy Le Menhir d’Or Funkenmord
per longevità. Perché in tempi Doubleday Hachette Collections Albert Rene Ullstein
difficili leggere storie che
strappano un sorriso, anche in Nicholas Dawn French Léna Ken Follett
un contesto amaro, può fare la
differenza.
3 Sparks 3 Because 3 Situations 3 Kingsbridge. Der Morgen
The Return of You Toujours plus + = + einer neuen Zeit
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Grand Central Publishing Michael Joseph Robert Laffont Lübbe
.
Sabato, 7 novembre 2020 pagina 29
Benedetta Rossi esordisce al primo posto con un ricettario facile e veloce
Subito dopo il romanzo sentimentale di Sveva Casati Modignani
Sul podio anche Antonio Manzini, ma senza il suo Rocco Schiavone
narrativa narrativa
saggistica VARIA ragazzi
italiana straniera
1 1 1 1 1
Sveva Casati Modignani Ken Follett Alessandro Barbero Benedetta Rossi A. Toriyama - Toyotaro
Il falco Fu sera e fu mattina Dante Insieme in cucina Dragon Ball Super
vol. 12
2 2 2 2 2
Antonio Manzini Valérie Perrin Aldo Cazzullo Leo Ortolani Stef&Phere
Gli ultimi giorni Cambiare l’acqua A riveder le stelle Bedelia Il libro delle meraviglie
di quiete ai fiori
54 33 26 10 20
Sellerio, euro 14 e/o, euro 18 Mondadori, euro 18 Bao Publishing, euro 19 Magazzini Salani, euro 16,90
3 3 3 3 3
Zerocalcare Stephenie Meyer Gianrico Carofiglio Rossella Migliaccio Elena Favilli
Scheletri Midnight Sun Della gentilezza Forme Storie della buonanotte
e del coraggio per bambine ribelli 3
44 17 18 8 16
Bao Publishing, euro 21 Fazi, euro 20 Feltrinelli, euro 14 Vallardi, euro 18 Mondadori, euro 19
4 4 4 4 4
Simonetta Agnello Sophie Kinsella Carlo Rovelli Valerio Mazzei - Sespo Elisabetta Gnone
Hornby Amo la mia vita Helgoland #valespo. Per sempre La storia perduta
Piano nobile Fairy Oak
35 14 17 7 11
Feltrinelli, euro 19 Mondadori, euro 19 Adelphi, euro 15 Mondadori Electa, euro 15,90 Salani, euro 18
5 5 5 5 5
Mauro Corona Joël Dicker Mario Calabresi Michela Proietti J. K. Rowling
L’ultimo sorso L’enigma Quello che non ti dicono La milanese Harry Potter e la pietra
della camera 622 filosofale. Nuova ediz.
29 13 17 6 11
Mondadori, euro 18,50 La nave di Teseo, euro 22 Mondadori, euro 18 Solferino, euro 17 Salani, euro 10
6 6 6 6 6
Antonio Scurati Valérie Perrin Papa Francesco Benedetta Rossi Geronimo Stilton
M. L’uomo Il quaderno dell’amore Fratelli tutti In cucina con voi! Il piccolo libro
della provvidenza perduto delle emozioni
27 13 14 6 10
Bompiani, euro 23 Nord, euro 14,90 San Paolo, euro 2,90 Mondadori Electa, euro 19,90 Piemme, euro 3
7 7 7 7 7
Francesco Guccini Danielle Steel Papa Francesco Luciano Ligabue Akira Toriyama
Loriano Macchiavelli Una notte silenziosa Fratelli tutti È andata così La saga di Majin Bu
Che cosa sa Minosse (ediz. rilegata) Dragon Ball full color
vol. 6
22 Giunti, euro 15 12 9 5 8
Sperling & Kupfer, euro 19,90 San Paolo, euro 6,50 Mondadori, euro 28 Star Comics, euro 6,90
8 8 8 8 8
Marco Vichi Michael Connelly Riccardo Falcinelli Fumettibrutti Ilaria Capua
Un caso maledetto La morte è il mio Figure Anestesia Ti conosco mascherina
mestiere
17 Guanda, euro 19 12 8 5 7
Piemme, euro 19,90 Einaudi, euro 24 Feltrinelli, euro 16 La Coccinella, euro 13,90
9 9 9 9 9
Roberto Vecchioni Corina Bomann Bruno Vespa Al.ta Cucina Charlie Mackesy
Lezioni di volo La speranza di Sophia Perché l’Italia Cosa cucinare quando Il bambino, la talpa,
e di atterraggio amò Mussolini non sai cosa cucinare la volpe e il cavallo
17 9 8 4 7
Einaudi, euro 17 Giunti, euro 16,90 Mondadori, euro 20 Mondadori, euro 20 Salani, euro 15,60
10 10 10 10 10
Daniela Raimondi Toshikazu Kawaguchi Papa Francesco Rosanna Lambertucci Lyon
La casa sull’argine Finché il caffè è caldo Fratelli tutti La dieta delle diete Le storie del mistero
Festival
i Il disegno
L’illustrazione
ideata per
Politecnico di Torino
l’edizione 2020
del Festival
Scrittorincittà
è di Sonia
Lezioni
Cucculelli
di tecnologia
per un futuro
sostenibile
accontare il pros-
R
simo e le sue diver- di Jaime D’Alessandro
se declinazioni.
Quando hanno
scelto il tema di
“Scrittorincittà
2020” i curatori
del festival cuneese dedicato agli au-
tori e lettori, in programma solo onli-
ne dall’11 al 15 novembre, non hanno Un assaggio di futuro, guardan-
pensato solo alle persone, a chi è vi- do al presente, condensato in ap-
cino. Il prossimo è lo spazio vicino, è pena quattro giorni fitti di appun-
il tempo vicino, è qualche cosa pros- tamenti. Il Politecnico di Torino,
sima, che sta per accadere, bella o a partire dal 12 novembre, apre la
brutta, e non si può evitare. prima edizione della Biennale di
Ad aprire la XXII edizione sarà Tecnologia portando in scena
Gherardo Colombo. mercoledì 11 centoquaranta incontri online
novembre alle 17.30 in live strea- con ben duecentosessanta ospi-
ming. Un dialogo con Cristina Cle- ti. Non sono nomi da poco e rara-
rico sul tema “La democrazia, una mente nel nostro Paese se ne so-
casa in cui abitare” ispirandosi al li- no visti così tanti in un’unica ma-
bro Anche per giocare servono le re- nifestazione. Dall’economista
gole (Chiarelettere) scritto dell’ex Jeffrey Sachs allo scrittore di
magistrato protagonista della stagio- fantascienza e saggista Bruce
ne di Mani Pulite. Un festival pensa- Sterling, dal teorico bielorusso
to per una formula mista, in presen- Evgeny Morozov, da sempre
za e parte in streaming, poi gli orga- una delle voci più critiche sulla
nizzatori si sono dovuti adeguare al- Silicon Valley, a David Lyon, fra
la situazione. «Protagonisti gli auto- i primi a parlare dell’era della sor-
ri che raccontano la prossimità di veglianza digitale di massa. E an-
rapporti, tra spazio e tempo, indaga- cora: il sociologo e ministro spa-
no la relazione, il sentimento, il futu- gnolo dell’Università Manuel Ca-
ro. Scrittori che raccontano l’inevita- Cinque giorni di incontri online stells, l’accademico cinese
bile e ciò che verrà», sottolineano i Zhang Daogen, il biologo ameri-
curatori. Un filo conduttore scelto sullo spazio, il tempo, le relazioni cano David Gruber, lo studioso
sonia cucculelli
Avanti
sociali con Murgia del Digital Asia Hub Malavika Ja-
yaram, il regista russo Aleksan-
a quelli del mondo dr Sokurov.
Economia, storia, arte, scien-
con Molinari za, letteratura, intelligenza artifi-
ciale, robotica, big data, salute e
filosofia delle macchine. Fino al
il prossimo !
15 novembre sul palco virtuale
Una prossimità fatta di mutamen- del Politecnico di Torino si toc-
ti e metamorfosi, sul piano geopoliti- cheranno molti temi suddivisi in
co, economico e sociale. Cambia- dodici grandi aree, passando da
menti sempre più rapidi che saran- lezioni a dialoghi fra due o più
no raccontati dal direttore di Repub- esperti. La teoria e la pratica del-
blica, Maurizio Molinari, grazie al- la nostra epoca, comprese le ar-
le mappe del suo Atlante del Mondo mi tecnologiche usate per contra-
che cambia edito da Rizzoli. L’econo- stare la pandemia. Con un tema
mista Tito Boeri e il vicedirettore di principale attorno al quale ruota-
Repubblica Sergio Rizzo (Riprendia- no gli altri: “Mutazioni – per un fu-
moci lo Stato, edito da Feltrinelli) cer- di Diego Longhin turo sostenibile”, inteso come
cheranno di indicare al pubblico la quelle trasformazioni fisiche
via d’uscita dal labirinto della buro- dell’ambiente che ci circonda at-
crazia e dalle storture del Paese. Nel tuate attraverso la tecnologia.
2020 cadono i 50 anni dello Statuto Fra gli italiani, sono previsti gli
dei lavoratori, sempre più precari e Elena Loewenthal, una delle prota- pieno stile Peppone e Don Camillo. interventi dell’astronauta Paolo
distanti causa la pandemia: al festi- goniste del festival. Michela Mur- In programma Altro tema è la violenza, quella di Nespoli, del divulgatore scienti-
val ne discuteranno Silvia Zanella gia, invece, riflette sull’immagina- chi è prossimo, vicino, di chi fa par- fico Piero Angela, dell’urbani-
(Il futuro del lavoro è femmina, Bom- rio femminile raccontato dagli uo-
Dall’11 te della stessa famiglia ed è fratello. sta Stefano Boeri, del giurista
piani), e Roberta Lisi (Lavorare è mini e le diverse tipologie di maschi- al 15 novembre Lo psicanalista Massimo Recalcati Gustavo Zagrebelsky, dell’im-
una parola, Donzelli). L’ex presiden- lista. nel suo Il gesto di Caino (Einaudi) in- prenditore Stefano Quintarelli
te del Senato ed ex magistrato Pie- Corrado Augias (Guarda!, Feltri- daga come la storia dell’uomo abbia che è stato uno dei pionieri di In-
tro Grasso (Paolo Borsellino parla nelli) racconterà invece le storie del- inizio da un atto di violenza. ternet in Italia, dell’economista
ai ragazzi, Feltrinelli) racconterà a le opere d’arte di ogni epoca, men- Nei cinque giorni non mancheran- ed ex direttore dell’Istat Enrico
chi nell’estate del ’92 non era ancora tre il giornalista Saverio Simonelli no le occasioni per parlare di pande- Giovannini. Ma con i nomi ora ci
nato la storia di chi si oppose alla ma- (Cercando Beethoven, Fazi) in dialo- mia. Riccardo Iacona, giornalista e fermiamo qui, è impossibile se-
fia. Don Luigi Ciotti parlerà dei go con Paolo di Paolo cercherà di Centoquarantasei autore di Mai più eroi in corsia (Piem- gnalarli tutti. Li trovate però nel
suoi anni tra Libera e il Gruppo Abe- far riscoprire l’uomo che ha cambia- appuntamenti online, tutti me) e Paolo Griseri, vicedirettore programma della manifestazio-
le. to per sempre il destino della musi- gratuiti, per la XXII edizione de La Stampa, discuteranno degli ef- ne sul sito biennaletecnologia.it
Il fil rouge scelto per l’edizione ca. Orietta Berti (Tra bandiere ros- del festival “Scrittorincittà” fetti del Covid. E poi sindaci a con- dove saranno trasmessi tutti gli
2020 permetterà incursioni in tutti i se e acquasantiere, Rizzoli) sarà in- di Cuneo all’insegna del tema fronto: Giorgio Gori di Bergamo (Ri- incontri ovviamente in strea-
campi. L’amore e le relazioni, come tervistata da Matteo Corradini per “Il prossimo”.Programma scatto, Rizzoli), con il collega di Cu- ming.
la vicinanza e la distanza raccontata raccontare uno spaccato del Paese e dirette: scrittorincitta.it neo, Federico Borgna. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
in La Carezza (La Nave di Teseo) di dove è cresciuta e che non c’è più, in ©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina 32 Sabato, 7 novembre 2020
ROBINSON
.
i Susanna
Susanna
e i vecchioni
(1610)
Arte
uando comparve
all’attenzione de-
Da ragazza, a Roma,
andava a messa
a Santa Maria
del Popolo dove poteva
ammirare Caravaggio
Giustizia
re realizzato da una ragazza di di-
ciassette anni allieva del padre, seb-
bene già nel nome sembrasse iscrit-
to il suo destino: Arte -mi -sia. La pro-
tagonista ha il volto di Artemisia; la
maniera sapiente in cui è realizzata
la figura principale tradisce la colla-
per Artemisia
borazione o per lo meno la guida del
padre, seguace e amico di Caravag-
gio della prima ora. Probabilmente
anche Artemisia assimilò qualcosa
della prima ondata caravaggesca.
Anche se usciva poco di casa, anda-
va a messa a Santa Maria del Popolo
dove le tele della cappella Cerasi, la
Caduta di Saulo e la Crocefissione di
San Pietro attiravano l’ammirazione
dei pittori. Tutta la sua vita, dall’in-
Passata alla storia per aver portato a processo il suo stupratore,
fanzia in poi, è inseparabile dalla pit- la pittrice Gentileschi fu una vera protagonista del Seicento europeo
tura, dalle sofferenze e dalla gloria
che possono derivarne. La casa è an- Come dimostrano i dipinti esposti alla National Gallery di Londra
che lo studio di suo padre, gli amici
del padre sono pittori e, fra questi,
Agostino Tassi, che lavora con Ora- di Francesca Cappelletti
zio Gentileschi al casino delle Muse
per Scipione Borghese, violenta Ar-
.
Sabato, 7 novembre 2020 pagina 33
Viene invitata
alla corte inglese
da Carlo I. Può così
ricongiungersi
al padre Orazio
I
l museo Mambo il progetto
di Bologna, come
Il museo
tutti i musei in Ita-
lia, è di nuovo
chiuso e tuttavia
non spento: al di
là delle grandi vetrate che si affaccia-
no sotto il portico si possono scorge-
re gli artisti al lavoro. Non uno o
officina
due, ma dieci, dodici. È così dall’esta-
te, e non è previsto che l’attività si in-
terrompa nel caso di lockdown. Que-
sto accade perché lo scorso aprile,
nell’impossibilità di pianificare mo-
stre di ampio respiro, il Museo d’ar-
te moderna ha deciso di offrire la
sua Sala Ciminiere ad artisti che
avessero bisogno di un luogo dove
lavorare. Dei duecento candidati
che hanno risposto alla chiamata Chiuso come gli altri spazi italiani,
pubblica una commissione guidata
da Lorenzo Balbi, responsabile del
il Mambo di Bologna si è trasformato
museo, ne ha scelti dodici. Tra loro in un laboratorio aperto ai giovani artisti
c’è chi come Allison Grimaldi Dona-
hue viene da Middletown, Stati Uni-
ti, e Francis Offman da Butare,
Rwanda, e Bekhbaatar Enkhtur da di Brunella Torresin
Ulaanbaatar, Mongolia. E poi ci so-
no Ruth Beraha da Milano, Paolo Bu-
falini da Roma, Letizia Calori e Eleo-
FOTO VALENTINA CAFAROTTI E FEDERICO LANDI
nora Luccarini da Bologna, Giusep- incoraggiato la nascita di progetti denze d’artista, e in Italia rimasto ap-
pe De Mattia da Bari, Rachele Mai- comuni: ad esempio, Allison Grimal- parentemente unico.
strello da Vittorio Veneto, Mattia Pa- di Donahue, autrice ed editor, e Ru- A fine dicembre l’esperimento si
jè da Melzo, Vincenzo Simone da Se- th Beraha, che ha diverse esperien- chiude, ma, spiega Lorenzo Balbi,
raing, Belgio, e Filippo Tappi da Ce- ze di produzione video, ne presenta- «si esaurisce solo la prima edizione,
sena. Un “13° Spazio” è assegnato a no uno per il bando ministeriale non l’idea. Possiamo prorogarla, se
un’allieva dell’Accademia di Belle “Cantica21”. Un secondo progetto le condizioni di lockdown dovesse-
Foto Valentina Cafarotti e Federico Landi
Arti. Età dai 24 ai 40 anni. Pittori, unisce Grimaldi Donahue a Vincen- ro protrarsi. In ogni caso stiamo cer-
scultori, performer, chi lavora in di- zo Simone, pittore, che non aveva cando un luogo, nel distretto della
gitale, chi con il video e la fotografia mai affrontato prima il grande for- Manifattura delle Arti, dove dare al
e chi con la poesia: ognuno ha rice- mato, e qui ora lavora a una tela di progetto una dimensione perma-
vuto un incentivo di 2000 euro e lo tre metri di altezza. nente, con bandi di sei o di dodici
stesso inquadramento degli opera- È un modello nuovo, produttivo e mesi». Intanto, esclusa una “restitu-
tori del museo, dunque liberi di en- distributivo, che risponde alla do- zione”, cioè una mostra che desse
trare e uscire, e grazie a loro il Mam- manda: di quale museo si sente il bi- conto di ciò che è stato realizzato, si
bo non ha mai spento le luci. Un pu- sogno, oggi, in questo tempo di è scelto di dar forma a una pubblica-
blic program di visite di curatori, ar- cesco Zanardi, aveva attrezzato un lezioni permanenti, solo le strisce di emergenza? Lo stesso interrogativo zione conclusiva, una sorta di blog
tisti, addetti ai lavori, ha moltiplica- panificio comunale per sfamare la nastro adesivo giallo sul pavimento attraversava il “manifesto” pubblica- collettivo: «Sarà il diario di viaggio
to le occasioni di confronto. città. Oggi non si sforna il pane, e separano le rispettive aree di lavoro, to in aprile da Hans Ulrich Obrist, di- di tutto quel che è accaduto qui den-
È un progetto che hanno chiama- temporaneamente nemmeno mo- piene di appunti, di tavoli ingombri, rettore delle Serpentine Galleries di tro: un’esperienza condivisa, dentro
to “Nuovo Forno del Pane” stre, ma vi si incrociano linguaggi di argilla modellata, di telai. Gli spa- Londra, e le risposte fotografano a un museo e in contatto con le sue
(www.nuovofornodelpane.it), per- espressivi di tutti i generi, e persino zi laterali rimasti vuoti sono a dispo- quello che da sei mesi anima il Mam- molte professionalità, dove si sono
ché in questa stessa sala, negli anni i programmi di una web radio, Neu sizione di tutti per riprese video, set bo. Un progetto ripreso a Bologna sviluppate competenze che fuori di
della prima guerra mondiale, un sin- Radio. A guardarle dall’alto, cosa fotografici, prove di performance o da gallerie d’arte e dalla Raccolta qui non sarebbero state accessibili».
daco leggendario, il socialista Fran- che è possibile fare salendo nelle col- di allestimento. La coabitazione ha Lercaro, che hanno ampliato le resi- ©RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Sabato, 7 novembre 2020 ROBINSON Arte pagina 35
L’Architettura raccontata
«P
in una casa editrice, Ise nel 1924 sono diventata «Mentre leggevo con gli studenti La involucri termici intelligenti degli
si trasferì a Dessau, dove esploratrice. nuova casa: La donna creatrice di edifici. Si sognava una città che
contribuì a ideare la Meisterhaus, Nell’archivio di Bruno Taut, del 1924, scoprimmo che “ascoltava i bisogni dei suoi abitanti”,
la casa modello - oggi distrutta - Berlino non c’era le invenzioni ergonomiche importate che li integrava nel processo di
che rappresentava gli ideali molto di utile, e il dall’America furono sperimentate a creazione delle case e dei luoghi di
Bauhaus diario del Bauhaus Dessau nella casa che Gropius costruì incontro, di lavoro, di svago. Ciò
è un documento formale. Per per sé e Ise. Fu lei, insieme a Taut, a grazie all’innovazione didattica in
scoprire chi era Ise Frank ho cercato disegnare gli interni della “donna architettura e urbanistica:
altrove. Chiedendomi che cosa aveva emancipata moderna”. Pur non l’insegnamento divenne una pratica
spinto una figlia dell’alta borghesia essendo architetto, ma giornalista e attiva, sperimentale. Il concetto di
ebraica a legarsi a Gropius, uno scrittrice, Ise è stata l’anima del homo faber, sviluppato da Hannah
squattrinato architetto autodidatta, movimento riformista di Gropius». Arendt, ne fu la conseguenza logica.
più anziano di lei, e a costruire Il libro è anche il ritratto di quel Infine, si voleva “una città di brevi
insieme a lui un’idea pedagogica ed movimento, di una generazione distanze”: i quartieri popolari non
etica rivoluzionaria. Non mi sarei geniale stretta tra enormi tragedie. erano fuori città, ma negli interstizi
azzardata a scrivere il romanzo senza Chi l’ha affascinata di più? urbani. Berlino, Colonia, Francoforte
le testimonianze degli allievi «Non posso fare classifiche: l’audace ne sono i testimoni. Ma anche nei
americani di Gropius e della nipote di spirito di scoperta di Marcel Breuer, villaggi più piccoli, per esempio a
Ise». Così la tedesca Jana Revedin, l’intelligenza effervescente di László Dessau Törten, si faceva lo stesso».
architetto e urbanista, docente Moholy-Nagy, la determinazione di Che cosa accadde con l’esilio e lo k In posa
all’École spéciale d’architecture di Marianne Brandt, la postura sterminio dell’avanguardia Nello scatto di Oskar Schlemmer,
Parigi, spiega come ha raccontato aristocratica e lo humour della riformista in Europa negli anni ’40? una donna sconosciuta, spesso
l’avventura della più celebre scuola madre di Gropius, Manon». «Si lasciò spazio alla dottrina della identificata con Ise Frank,
d’arte, design e architettura del ’900, Di questo gruppo solo Ise e Irene “città a misura della macchina” di Le indossa una maschera sedendo
Jana narrando al tempo stesso una storia Hecht seppero intuire il futuro. Corbusier: lo zoning, la tabula rasa, la sulla poltrona Wassily di Marcel
Revedin d’amore e il percorso della Germania «Già alla fine del 1927 Ise si rese conto macchina per abitare sono gli errori Breuer. L’abito è firmato
La signora da Weimar al nazismo. Con un punto dei rischi che correvano i docenti e gli fatali dell’urbanismo del dopoguerra. da Elisabeth Beyer-Volger
Bauhaus di vista inedito, quello de La signora studenti del Bauhaus, disprezzati Solo negli anni ’70 si ripensa la
Neri Pozza Bauhaus (Neri Pozza), ossia Ise Frank, dall’emergente partito nazista. relazione tra uomo e territorio:
Traduzione che conobbe Gropius nel 1923, gli fu Insieme all’amica fotografa Irene Christopher Alexander a Berkeley,
Alessandra accanto negli anni della scuola e poi, Hecht, escogitò un piano di fuga. Jane Jacobs a New York, Giancarlo de
Petrelli dopo il 1933 e la fuga dalla Germania Mentre i grandi maestri della scuola Carlo e Aldo Rossi a Venezia
pagg. 302 di Hitler, fu centrale nel fare degli ancora credevano nella stabilità formuleranno le basi teoriche di una
euro 18 Stati Uniti la seconda patria democratica di Weimar, loro “città a misura d’uomo” partecipativa
dell’uomo che aveva sposato e del intuirono che il “metodo Bauhaus” ed inclusiva».
suo ideale di modernità. doveva migrare altrove. Avevano ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Spettacoli
pensieri corsari
M
a perché Morgan
fa un audiolibro?
Che senso ha?
Poi lo ascolti. C’è
Morgan
“Ma io sono
tutto: memorie,
frammenti,
canzoni, il padre,
l’amore, Nietzsche, Luci a San Siro,
inediti, cover, Chomsky, la figlia
Anna Lou, un’eco di Asia, 2001:
Odissea nello spazio, Landolfi, Il
cantico dei drogati e Oh mia bela
madunina. Non avete mai sentito
buono!”
niente del genere: è un’opera nuova,
molto strana. L’opera, come dice
Ivano Fossati nella prefazione,
anch’essa musicata, di “un grande
inadattabile”. Un’opera in continua
evoluzione che si muove, si
trasforma, non vuole finire. Forse
l’unica possibile chiave per capire chi
è davvero Morgan.
Come stai?
«La domanda “Come stai?” ha due A dodici anni dall’ultimo album, arriva “L’audiolibro”
possibilità di risposta: la prima è
conformista e come risposta richiede Uno strano oggetto che mette insieme musica, arte e riflessioni
un “Bene, grazie” ma non vuole dire E un’idea: “Datemi la tv e vi mostro quello che può fare la cultura”
nulla, è una formalità. Altrimenti, se
devo rispondere davvero, bisogna
aprire un vaso di Pandora. E forse non
è il caso».
Spero sempre che qualcuno di Luca Valtorta
risponda davvero alla domanda…
«Allora, diciamo che ho avuto dei
momenti peggiori per cui ringrazio il
cielo perché sono fisicamente messo
bene, la malinconia, in un livello da
f
Parlo troppo, mi
sporco le mani, faccio
paura. E non paga
Quello di Sanremo
è stato un gesto
di spettacolo e verità
g
uscirà la mia canzone con il testo
completo: non sarà situazionismo ma
“morganismo”».
E Bugo dov’è?
«In quanto “buco” è imploso, non
sappiamo dove trovarlo. Forse è
dentro di noi: tutti quanti abbiamo
un buco dentro. Un buco nero».
Nell’audiolibro parli spesso di tua
figlia Anna Lou. L’ho appena vista in
“Baby” e trovo che sia molto brava.
«È bravissima. Una cosa fantastica è
che adesso, quando vado in giro con
lei, i ragazzi dicono: “Guarda, è quella
di Baby!” e nessuno fa caso a me».
Poi da Chomsky e Foucault passi a
“Oh mia bela Madunina”.
«Nel capitolo su Milano ne faccio
un’esegesi perché la sua storia non è
ovvia: è la prima canzone del
repertorio milanese di Giovanni
D’Anzi, stanco che ai concerti gli
chiedessero sempre quelle
napoletane. Al contrario di quello
che molti pensano è una canzone
sull’accoglienza, tanto che nel finale
Gianluigi Di Napoli / LUZphoto
Serie tv
Ricordando
Margaret
Helena Bonham Carter interpreta la principessa
sorella di Elisabetta II nella quarta stagione
della serie: “Diceva quello che pensava. Come me”
di Silvia Bizio
DES WILLIE/NETFLIX
na mina vagante crisi, soprattutto ora con il nostro sono fin troppo aperta, a volte dico
U
carica di Nella realtà e nella finzione difficile rapporto con l’Europa e la cose che poi rileggo sui giornali, ci
infelicità. Così è frammentazione in atto per via del ripenso e mi dispiace, ma la vita è
la principessa Regina Covid. Scozia, Inghilterra e Galles troppo bella e troppo breve. E,
Margaret prima Elisabetta hanno diverse regole al riguardo. confesso, un po’ mi piace prendere
di diventare, con A interpretare Sono molto preoccupata per loro e in giro le persone».
il passare del Elisabetta II per noi. Penso che quando la regina Lei è apprezzata anche
tempo, una solida “cortigiana”, e è l’attrice Olivia morirà sarà per tutti noi un grande per le sue mise eccentriche. È stata
chi conosce le vicende dei reali Colman, premio shock, considerando quanto solo la coinvolta nella scelta degli abiti di
d’Inghilterra sa che non si discosta Oscar nel 2019 sua presenza ci abbia dato stabilità. scena?
molto dalla realtà — alcolismo, per La favorita Sarà interessante vedere cosa «Ci ho provato ma non sono andata
depressione, imprevedibilità — il succederà dopo. Sopravviverà la molto lontano. Più di una volta ho
ritratto che nella pluripremiata monarchia, ci sarà ancora un Regno cercato di suggerire qualcosa ma
serie The Crown ne restituisce Unito? Non so, è difficile capirlo. La mi hanno detto “lascia perdere”. È
Helena Bonham Carter. La Principessa stato un po’ frustrante non potermi
ritroviamo anche nella nuova
stagione, la quarta, su Netflix dal 15
Margaret
Helena Bonham
f esprimere attraverso gli abiti. Ma
era così anche per Margaret. Nella
novembre, sul trono sua sorella Carter Dopo la morte della vita privata indossava caftani
maggiore Olivia Colman già da
tempo negli abiti color pastello di
è la contessa di
Snowdon (1930 regina sopravviverà morbidi e colorati, come vediamo
nella serie, e si sentiva se stessa. Ma
Elisabetta II. Una performance già
applaudita quella della 54enne
-2002), sorella
di Elisabetta
la monarchia, ci sarà la maggior parte del suo
guardaroba era composto da “abiti
attrice britannica, vista in tanti film ancora un Regno da lavoro”, che la rendevano
dell’ex compagno Tim Burton, nota
ai ragazzini in qualità di Bellatrix Unito? Non so irriconoscibile. Del resto i
costumisti devono restituire al
Lestrange in vari Harry Potter,
candidata all’Oscar per Il discorso
Principessa
Diana
È difficile capirlo pubblico il senso della moda
dell’epoca, e doveva essere il più
del re di Tom Hooper, 2010. Ed è
dall’abitazione di Londra che ci
Emma Corrin,
24 anni, è Diana
g accurato possible. Quindi ho
dovuto indossare delle orribili
appare in videocollegamento. Spencer, gonne a pieghe. Il problema è stato
“The Crown” è una lezione di principessa regina Elisabetta è sopravvissuta a fumare costantemente, non sai mai
storia sulla monarchia. C’è del Galles tredici primi ministri, questa sua quando inali o meno e a me non
qualcosa che non conosceva e l’ha (1961-1997) continuità ci aiuta piace fumare».
sorpresa? psicologicamente». Un’ultima domanda: cosa pensa
«Confesso che non sapevo nulla Margaret è stata una donna della decisione del principe Harry
sulle dinamiche del trono. Non ne senza filtri, ha sempre parlato con di trasferirsi negli Stati Uniti?
conoscevo le costrizioni, Margaret grande sincerità sia in famiglia che «Preferisco non fare commenti,
quell’esistenza dettata da regole Thatcher nelle situazioni ufficiali. Ha trovato direi cose che verrebbero fraintese,
ferree ancora oggi inattaccabili. Ma Il primo ministro qualcosa che le somiglia? fuori contesto. È una sua scelta
è stato fantastico trascorrere (1925-2013) ha «Io sono sincera fino alla personale, spero sia felice e abbia
diciotto mesi nei panni di Margaret. il volto di Gillian sfacciataggine. Per fortuna non una vita piena di soddisfazioni.
E scoprire parecchio su di lei e la Anderson, appartengo alla famiglia reale... Purtroppo sarà sempre il principe
sua illustre famiglia». agente Scully Margaret fu accusata di essere Harry, a questo non potrà mai
Cos’è per lei la monarchia? in X-Files addirittura scortese, ma lei diceva sfuggire. Ma se vogliono riscrivere il
«Rafforza il senso di identità in un quello che pensava, era un modo di proprio destino, buon per loro».
paese che sta attraversando tante movimentare una vita noiosa. Io ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Sabato, 7 novembre 2020 pagina 41
ROBINSON
.
Fumetti
Arriva anche in Italia “La vita è un segno”,
Thierry Thomas
di Thierry Thomas che in Francia ha vinto La vita
il premio Goncourt per la miglior biografia: è un segno
Rizzoli Lizard
una lettura obbligatoria pagg. 192
euro 17
In uscita
martedì
10 novembre
Hugo Pratt
Aspettando
Corto
Rizzoli
pagg. 192
euro 17
In uscita
martedì
10 novembre
Q
un biografo? e il romanzo uno di questi momenti che
Raccontare la vita Qui accanto: determinano un prima e un
attraverso i fatti o estratti dopo e fanno arrivare al punto:
raggiungere da Corto Maltese la persona da capire» .
l’essenza, il cuore Per l’occasione Ci sono altri giorni fatidici
del personaggio da viene ripubblicato nella vita di Pratt?
descrivere? Scrivendo La vita è un anche l’unico romanzo «Almeno altri due: quello in cui
segno, Thierry Thomas ( scrittore e scritto da Pratt, da bambino a Venezia è stato
documentarista francese, classe 1956) Aspettando Corto, colpito da una lunga amnesia
aveva una necessità: spiegare tra finzione dopo un’insolazione, e quello in
l’incantamento che lo ha legato a Pratt e autobiografia cui il padre gli ha regalato il
da quando, da ragazzo, ha lettola sua romanzo di Stevenson dicendogli:
prima storia, perdendosi tra la poesia “Anche tu troverai la tua isola del
di quelle linee che un bravo lettore di tesoro….”. Ma il più importante è quel
fumetto fa muovere, vivere, vibrare viaggio in treno perché lì Pratt ha
attraverso i suoi occhi. Per farsi aiutare deciso che tra tutti i personaggi de
cita Cocteau: “Se Picasso fa una croce, Una ballata del mare salato sarebbe
io dirò: è una croce di Picasso”. stato Corto Maltese il suo eroe. Una
Dunque, la personalità si trova nel giornata che ha cambiato anche la
segno stesso di Pratt. Poi, certo, c’è storia del fumetto» .
anche l’uomo: Thomas l’ha In quella giornata lei entra in
conosciuto, prima nella sua dettagli che sarebbe stato
giovinezza e poi lavorando con lui alla impossibile ricostruire: i passeggeri
sceneggiatura del film animato Corte che occupano i posti vicini al suo, il
Sconta detta Arcana. E ha potuto panino che lui va a comprare
(togliendo le foglie d’insalata)…
f «L’unica cosa documentata sono gli
orari dei treni di allora. Per quanto
Solo mettendo riguarda tante altre cose, come il
da parte cibo, uno dei grandi problemi che ha
avuto nella vita Pratt è stato quello di
il personaggio, scegliere: gli era difficilissimo,
perché lui voleva tutto» .
si può capire Ma è vero che poteva sedersi al
ristorante e chiedere al cameriere di
la profondità portare tutto il menu?
del suo lavoro «Sì, assolutamente vero. Anche per
Hugo Pratt
verificare di persona come Pratt scrivendo il libro mi è sembrato di
facesse di tutto per sedurre e avere a che fare con un attore che
incantare. Per questo Thomas ha deve costruire una propria mitologia:
perfino il coraggio di prenderlo era il suo piano per nascondersi, per
affettuosamente in giro, sottolineando non essere visto. È un paradosso, ma
come si sentisse defraudato di un il paradosso tipico dell’attore» .
diritto naturale quando non riusciva a Lei ha scritto che osservando i
La sua vita
incutere soggezione con la sola disegni di Pratt sente la sua voce.
potenza del suo sguardo. Ma ancora «È così. E d’altra parte il suo obiettivo
più potente di Pratt qui è il suo segno, era quello di disegnare un segno che
trasformato in una madeleine parla. Quando io penso a tutti i
proustiana che permette a Thomas di fumetti di Pratt, sento che tutte le età
indagare e comprendere la propria della mia vita coesistono, si
illuminazione adolescenziale. Si parla intrecciano, che nessuna parte è
spiegata bene
di Corto Maltese e del suo autore in veramente finita. Ed è un sentimento
queste pagine ricche di suggestioni e che mi riempie di allegria» .
di poesia, ma c’è tanto anche del Nel libro si parla anche di Fellini.
biografo e delle sue tante intense «Non era previsto. E nonostante i
passioni. Thierry Thomas, infatti, mondi di Pratt e di Fellini siano
come aveva fatto già in un suo diversi, ci sono molti motivi per
bellissimo documentario, anche in accostarli, a partire dall’interesse per
questo libro si sofferma sul viaggio in il mondo magico» .
treno che Pratt ha fatto da Venezia Lei riporta una bellissima frase di
verso la redazione del settimanale per Fellini: “L’ideale sarebbe fare un film
ragazzi “Pif” a Parigi. con una sola immagine,
Perché questa scelta? eternamente fissa e continuamente
«Perché ho sempre pensato che nella di Luca Raffaelli ricca di movimento”.
vita ci sono giornate fatidiche, «Non le sembra che stia parlando
illuminanti. Purtroppo giornate rare. proprio del fumetto?».
E ho sempre avuto il desiderio di ©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina 42 Sabato, 7 novembre 2020
ROBINSON
.
Straparlando
l’inizio del modo di pensare in Occidente. Heidegger
Umberto
ritiene che ci possa essere un “altro inizio” che
effettivamente può presentare qualche suggestione
religiosa. Anche se questa suggestione non si rifà al
Dio cristiano (fondamento della metafisica) ma
piuttosto alla mistica di Meister Eckhart e, come ha
mostrato Hans Jonas, alla Gnosi».
Ancora oggi si discute dei suoi rapporti con il
nazismo. Tu come giudichi la sua scelta?
Galimberti
«Distinguerei, come ha suggerito Gadamer, tra lo
studioso e l’uomo. Heidegger non fu mai coraggioso e
oltretutto poco interessato alla politica. Accettò di
diventare Rettore per riformare l’università pensando
ingenuamente che, rispetto ai 22 partiti allora esistenti
in Germania, il nazionalsocialismo gli poteva offrire
questa possibilità. È evidente che prese una cantonata
ma nel 1934 lasciò il rettorato anche a causa di alcuni
nella tecnica
denazificazione delle università tedesche fu
d’accordo, con gli altri commissari, Nicolai Hartmann
e Romano Guardini, nel riconoscere la sua adesione al
nazismo e la relativa sua sospensione
dall’insegnamento. Nondimeno, sottolineò sempre la
grandezza del filosofo: “In Germania, scrisse, non c’è
nessuno che sia all’altezza di un confronto con lui”. In
pratica con quel parere lo riammetteva
all’insegnamento. Nonostante questo riconoscimento,
i rapporti tra i due non si ricomposero più».
di Antonio Gnoli Nel tuo periodo trascorso in Germania so che hai
conosciuto Jaspers. Come avvenne?
«Nel 1963 andai in Germania per imparare il tedesco.
La mattina studiavo al Goethe Institut e per
sempre complicato parlare di un migliaia di saggi scritti in tutte le lingue su di lui. La sua mantenermi il pomeriggio lavoravo in una fabbrica di
È
personaggio intellettualmente tesi di fondo è che il pensiero occidentale è stato tessuti. Poi vinsi una borsa di studio ed entrai in
controverso. Soprattutto essendone governato dalla metafisica inaugurata da Platone, la contatto con Hans Saner, assistente di Jaspers che
amico. Ho una lunga anche se cui preoccupazione era quella di salvare gli enti, ossia ebbi modo di incontrare più volte nella sua abitazione
frammentaria consuetudine con le cose del mondo, per garantire all’uomo il loro di Basilea. Avevo 22 anni e puoi capire quanto quel
Umberto Galimberti, il filosofo più possesso e la loro disponibilità. La tecnica è ai suoi confronto fosse importante per uno che fino a quel
amato, e in alcuni casi detestato, dalla occhi l’ultima e più radicale espressione della momento avevo avuto nella vita solo quello che era
vasta platea di coloro che lo seguono. Umberto è un metafisica che ha inaugurato il pensiero come calcolo riuscito a guadagnarsi con sforzi notevoli».
uomo mite, compatto, con il dono della parola che sa economico e tecnico, senza nessuna alternativa. Per Quando dici sforzi che intendi?
porgere e a volte incantare. Spiega il difficile in modo questo privilegio l’Heidegger successivo a Essere e «Sono l’ottavo di dieci figli, mio padre era un
semplice, senza banalizzare quell’eccesso di Tempo. Quello che ricerca un nuovo linguaggio, impiegato di banca e mia madre una maestra. Quando
concettosità che avvolge la filosofia. Ha sembianze da alternativo al pensiero unico, e prossimo al linguaggio mio padre morì, avevo 14 anni. Tutti noi fratelli
vecchio operaio alla catena di montaggio, Umberto. E dei poeti. Questo salto espressivo è apparso decidemmo di metterci a lavorare. Le mie sorelle
una testa raffinatissima. Un tale contrasto sembra all’abituale pratica filosofica fumoso, quando non frequentavano l’università e facevano anche le donne
riassumere le sue origini: «Sono nato povero, in una esoterico o mistico». di servizio. Io suonavo l’organo in occasione dei
famiglia numerosa e ho dovuto ingegnarmi fino Tu come rispondi alle accuse secondo cui matrimoni e dei funerali. Parlavamo di sforzi. Beh
all’inverosimile per uscire da quella condizione», questo Heidegger è incomprensibile e astruso? queste condizioni di vita non furono un ostacolo alla
potrebbe dirci. Un amico, per quanto indulgente, non «La sua lingua è idonea a “pensare” più che a mia crescita, negli anni Cinquanta erano comuni a
può ignorare la triste vicenda che lo coinvolse nel 2008 “conoscere”, nel senso che le conoscenze provengono molti italiani. A me hanno insegnato un forte principio
quando venne accusato di plagio e quell’accusa se ne dalla scienza, la quale secondo lui “non pensa” perché di realtà che ancora oggi mi consente di distinguere i
portò dietro altre, al punto che il povero Umberto G. fu ciò che deduce proviene unicamente dalle premesse problemi veri da quelli inventati».
trattato alla stregua di un mostro copiatore, senza capire che pone; mentre il pensiero va alla radice delle parole Ti sei laureato alla Cattolica con Emanuele
che quegli errori non annullavano tutto quanto egli per cogliere quanto vi è di segretamente custodito e Severino, hai condiviso le sue idee e poi te ne sei
aveva scritto in ambito filosofico e psicoanalitico. Ora ha trascurato dal pensiero che calcola». distaccato. Esiste il “trauma felice”?
pubblicato un denso volume per Feltrinelli Heidegger e il Il pensiero che calcola, per intenderci, sarebbe il «“Trauma felice” è una giusta espressione. Con
nuovo inizio, la cui lettura fa intravedere come certe pensiero scientifico? Severino ho avuto rapporti per sessant’anni e ho
scelte culturali di Galimberti nascano dalla riflessione «Sì». cenato con lui ancora un mese prima che morisse. Lo
soprattutto dell’ultimo Heidegger. Io propendo per il i Il ritratto Non ritieni che questo pensiero strumentale che considero con Heidegger il più grande filosofo del
primo, ma questo è irrilevante. Umberto egli condanna nel nome di un pensiero aurorale, Novecento. Non ero in grado di fare obiezioni al suo
Perché ritieni la lettura di Heidegger Galimberti prescientifico, si spieghi meglio con il ricorso ai temi sistema che mi pareva inscalfibile. E allora mi dedicai
fondamentale? in un disegno religiosi? ai temi del mondo della vita. Scrissi un libro sul corpo
«Innanzitutto perché a mio giudizio è il filosofo più di Riccardo «Il pensiero aurorale è quello che precede la che mi procurò un grande successo, ma anche, come
importante del Novecento, come dimostrano le Mannelli metafisica di Platone che solitamente consideriamo peraltro mi aveva avvertito Severino, tanti guai
.
Sabato, 7 novembre 2020 pagina 43
La giovinezza in una famiglia numerosa e le difficoltà economiche per proseguire gli studi
Una laurea in filosofia con Emanuele Severino e la passione per la psicoanalisi iniziata
negli anni Settanta con Karl Jaspers. Vita, errori e traguardi di un filosofo “guru”
accademici». scomparsa da qualche anno. Cosa rappresenta la razionalità mai raggiunta dall’uomo, la quale consiste
Dai temi del corpo sei passato a quelli dell’anima, morte di chi ci è prossimo? Le tappe nel conseguire il massimo degli scopi con l’impiego
addentrandoti nel territorio della psicoanalisi. Che «Tatjana è stata per 41 anni la mia stessa esistenza. Ha minimo dei mezzi. Ma l’uomo è anche irrazionale,
percorso è stato? insegnato all’università di Milano biologia molecolare perché irrazionale è il dolore, l’amore, la fantasia,
«Negli anni Settanta la psicoanalisi incuriosiva tutti e e biotecnologie. Dopo di lei la mia vita si è h La famiglia l’immaginazione, l’ideazione, il sogno. Per la tecnica
io in quel mondo ero stato avviato da Jaspers. Ebbi letteralmente spenta. Faccio le cose perché sono Umberto sono tutti elementi di disturbo. Se la tecnica diventa il
anche qui dei grandi maestri: Mario Trevi, con il quale capace di farle, ma non sono più interamente nelle Galimberti modo di pensare in generale, l’uomo esce dalla storia».
condussi il mio percorso di formazione psicoanalitica, cose che faccio. Mi manca il testimone. E tutti abbiamo nasce a Monza Ci sono storie generali con la esse maiuscola e altre
ed Eugenio Borgna con il quale frequentai per tre anni bisogno di qualcuno che ci guarda». nel 1942, ottavo più individuali. Sei stato accusato di plagio. Non
il suo ospedale psichiatrico a Novara, per rendermi A cosa si espone chi pratica la psicoanalisi? di dieci fratelli, credo che tu avessi bisogno di copiare. Ma è solo la
conto delle condizioni psicotiche dei malati. «Al contagio. Perché se vuoi aiutare qualcuno devi figlio mia opinione. Come ti sei sentito e cosa ti rimproveri?
Esperienza che mi servì per capire meglio quelle partecipare emotivamente alla sua condizione». di un impiegato «Negli ultimi mesi di vita di mia moglie ho copiato, ma
nevrotiche che avrei incontrato nella pratica Che valore dai alla parola guarigione? di banca solo dai miei scritti. Nelle recensioni ho inserito frasi
analitica». «La psicoanalisi non guarisce, ti porta semplicemente e di una maestra dell’autore senza virgolettarle. Quando quelle
Uno dei frutti di questo tuo lavoro è stato il alla conoscenza e alla consapevolezza di sé, perché A 14 anni recensioni uscivano nessuno se ne è lamentato».
Dizionario di psicologia che è uscito in forma vivere a propria insaputa non mi pare una bella perde il padre Ma l’assenza di virgolette, riscontrata in diversi
aggiornata un paio di anni fa (per Feltrinelli). Lo condizione». e per la famiglia brani, ti ha scatenato contro l’accusa di plagio.
dedichi a Jaspers. È così importante la relazione tra Cosa pensi delle neuroscienze e del loro impetuoso si apre una fase «Quando uscì il mio libro, L’ospite inquietante. Il
filosofia e psicoanalisi? sviluppo legato alla tecnologia? difficile nichilismo e i giovani, ci fu una recensione infuocata da
«La contaminazione jaspersiana di psicologia e «Le neuroscienze tentano di spiegare parte del cardinal Ruini e poi una trentina di articoli
filosofia è diventata la cifra del mio lavoro. Sono scientificamente i disturbi psichici, ma non sono in h Gli studi nei giornali di destra. Fui massacrato. Il libro oltretutto
convinto che i progressi della psicologia nel grado di coglierne il significato». Si laurea era in classifica da una ventina di settimane. Ho
Novecento in ambito psicoterapeutico li hanno Tu parli spesso di “dominio della tecnica”. Non in filosofia adottato l’insegnamento degli Stoici greci: reggi il
determinati filosofi come Heidegger, Jaspers, Sartre, credi che liberare l’uomo da questo dominio possa alla Cattolica dolore e astieniti dal metterlo in scena».
Merleau-Ponty, Foucault e lo stesso Basaglia che per essere inutile e perfino dannoso? di Milano Credo che tu abbia pagato un prezzo alto, anche in
chiudere i manicomi si ispirò alla psichiatria «Freud diceva che l’umanità ha rinunciato a una con Emanuele tribunale. Ora invochi gli Stoici e il distacco dalle cose.
fenomenologica». grossa fetta della sua felicità per un po’ di sicurezza. La Severino Ma so che ne hai sofferto terribilmente.
Tra chi ha collaborato al Dizionario c’è tua moglie, tecnica rassicura in quanto è la più alta forma di Negli anni ’60 «Mi sono esercitato nel dolore. Ma poi penso: davvero
va a studiare in avevo bisogno di copiare? Erano frasi verificabili,
Germania, dove ripeto frutto di recensioni, il mio errore è stato a
entra in contatto distanza di tempo di non attribuirle a chi le aveva
con Hans Saner
e Karl Jaspers f
h I libri Ho adottato l’insegnamento
Ha appena
pubblicato degli Stoici greci: reggi
per Feltrinelli
Heidegger
il dolore e astieniti
e il nuovo inizio dal metterlo in scena
Tra i titoli più
noti Il corpo Ma poi penso: davvero avevo
e I miti del nostro bisogno di copiare?
tempo. Nel 2018
è uscito il Nuovo
g
Dizionario
di Psicologia scritte. È buffo, ma per uno che ha progettato e
(tutti Feltrinelli) composto un “Dizionario di Psicologia” dove ogni voce
è introdotta e virgolettata da chi l’ha ideata, l’accusa di
plagio appare profondamente ingiusta».
Che cos’è per te originale e cosa è copia?
«Originali sono i grandi pensatori che cambiano
radicalmente il modo di interpretare il mondo. Ne
nascono tre o quattro in un secolo. Gli altri se non sono
copia, sono commentatori».
Oggi ti senti più forte o più fragile rispetto a quella
vicenda?
«Se ritieni di essere nel giusto, o quanto meno di non
aver voluto danneggiare nessuno intenzionalmente,
l’accusa ti pesa ma non ti porta a fondo».
Sei un filosofo di successo. Qualcuno ti può
scambiare per un “guru”. Non hai l’impressione di far
parte anche tu della società dello spettacolo?
«È un rischio da cui cerco di difendermi il più possibile.
Esco solo per fare conferenze e non faccio vita sociale.
Penso però che la filosofia non debba essere solo una
faccenda accademica, perché più è alla portata di tutti,
più tutti hanno un’occasione per pensare. Quanto allo
spettacolo ho sempre pensato che la cattedra è anche
un palcoscenico e tutti i professori dovrebbero fare un
corso di teatro per insegnare».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LIBRERIA
Sabato, 7 novembre 2020 pagina 45
ROBINSON
.
È
pure Carofiglio. nosciamo le fatiche dei cineasti.
Già. Paola e Silvia Scola, con generosi-
Cioè, di sedici tà, amore per il padre e per tutto
teste di serie non quello che ruota intorno al mestie-
ce n’è neanche re del cinema, elargiscono a piene
una che sia riusci- mani aneddoti e ricordi degli inter-
ta a raggiungere le semifinali. preti che ho maggiormente amato,
Proprio così. quanto raccontato nel libro mi raf-
C’è qualcosa che non mi torna. forza e intenerisce».
I titoli onorifici di ciascuno scrit- E già, e già. Si tratta alla fine della
tore delle teste di serie non reggo- nostra giovinezza...
no evidentemente all’esame con- Cambiamo discorso, prego, c’è
creto dei testi letti e giudicati dai già il lockdown, se ci mettiamo an-
© RPBW Shunji Ishida
forti lettori dei Circoli di lettura ita- che a suonare in tono minore...
liani e non solo italiani. Del resto, Qualcuno dei libri che restano rie-
se ci pensa, non è neanche strano. sce finalmente a far ridere?
Supponendo che i sedici siano per Anche questa domanda, vede, è
Il gioco
davvero dei grandi scrittori, resta tipica di Scola. Ne La terrazza c’è
che non tutte le opere di un grande questo produttore (Tognazzi) che
scrittore sono sempre degne di lui. pretende sempre sceneggiature
Possiamo dire che, da questo pun- che facciano ridere...
to di vista, il 2019 — forse — è stata Via, restiamo in tema.
un’annata sfortunata. Del resto la Beh, La sartoria di via Chiatamo-
selezione dei sedici è stata fatta sul- ne (Nutrimenti), con questo perso-
delle
la fama, il curriculum, il successo naggio, Carolina, che parla napole-
in libreria. Abbiamo chiamato in tano, induce di sicuro al sorriso. È
causa i Circoli dei lettori proprio un libro ottimista, merce oggigior-
per verificare che a quelle belle ipo- no rarissima.
tesi corrispondessero fatti altret- Ha perso con Starnone.
tanto convincenti. E, si direbbe, Già. Ma ha fatto un gran percor-
non corrispondono. so, dalle Qualificazioni fino agli Ot-
coppie
Carofiglio è comunque una sor- tavi, e anche i lettori di Nettuno
presa, i circoli precedenti lo aveva- coordinati da Giovanni Marcotul-
no giudicato con favore. lio ne hanno detto in sostanza be-
Il Circolo dei lettori di Milano 10, ne. Marco Vaccher: «La Napoli di
che fa capo alla libreria Il colibrì di Savino è autentica, fa sorridere dal
Arianna Montanari, è formato di primo capoverso, fa piangere ad
persone dai gusti assai difficili. ogni fine capitolo e manca come
Non gli sono piaciuti né Carofiglio un amico vero al termine del ro-
né Ami, il romanzo di Erba risulta- manzo. Carolina, la tellurica, san-
to alla fine vincitore per un solo guigna sarta di Via Chiatamone è il
punto. Le critiche a Carofiglio si ri- centro magnetico di dozzine di vi-
feriscono ai troppi tecnicismi de di Giorgio Dell’Arti te, quella di suo marito, dei suoi fi-
La misura del tempo (Einaudi). Lo gli, delle sorelle e dei vicini che
scrittore si è dato l’obiettivo, assai hanno avuto la fortuna di conoscer-
lodevole, di sfruttare l’intreccio la durante l’atroce stagione della
giallo per mostrare come si svolge, Seconda guerra mondiale. Raggela-
per davvero, il processo penale ita- ta dallo spauracchio di poter, un
liano. Ma, come direbbe Walter Si- giorno, patire la fame, organizza,
ti, questa è informazione, non lette- lavora, risparmia, lavora fino al col-
ratura. E i milanesi sono rimasti lasso ma non smette ma di essere
perplessi. Eleonora Sartori, 37 an- una donna e una madre piena di vi-
ni, commessa e appassionata di gio- ta». Il rosa della vita è invece piaciu-
chi in scatola: «Il romanzo di Caro- to poco ad Anna Porchetti: «La tra-
figlio ripercorre quasi “live” la sto- ma sembra a tratti edulcorata, pri-
ria di un processo per omicidio. Si va di svolte veramente tragiche, i
parla delle prove, dell’imputato, pochi incidenti si concludono sem-
© Marcellino Radogna/fotogramma
Il Tab
LE QUALIFICAZIONI I GIRONI IL TORNEO
Paola G12 VICCHIO/MILANO 3 Enrico Brizzi Enrico Brizzi Paola e Silvia Scola
e Silvia Scola Q24 SESTO F./MONOPOLI 2 Il diavolo in Terrasanta Il diavolo in Terrasanta Chiamiamo il babbo
Giulia Caminito Mondadori - 9 a 6 Mondadori - 10 a 5 Rizzoli 8 a 3
Alfredo Covelli, Un giorno verrà
Q25 TREVISO/ROMA 6 Fabio Bompiani PIACENZA BASSANO
Guaglione
Paola Capriolo Andrea Vitali
Nessun G13 ROMA 3 /VIBO
Marie e il signor Sotto un cielo sempre
qualificato Q26 MAGENTA Mahler - Bompiani azzurro - Garzanti
Edoardo Erba
Ami 8 º 8
Nessun
Q27 CASSINA DE’ P./RONCAVE qualificato Mondadori Paola e Silvia Scola Paola e Silvia Scola
Chiamiamo il babbo Chiamiamo il babbo
Nessun G14 ROMA 12 Rizzoli - 8 a 6 Rizzoli - 10 a 5
qualificato Q28 MILANO 3/ROMA 7
Enrico Brizzi
Il diavolo
Nessun in Terrasanta
Q29 ROVERETO qualificato Mondadori Le qualificazioni
Eugenio G15 VIGEVANO
La carica degli scrittori
Giudici Q30 VERONA 1 Quelli che appaiono nei piccoli rettangoli
Valeria Parrella sotto la lettera Q sono i nomi degli
Valentina Almarina scrittori che, al termine di un piccolo
Q31 TRAPANI 1 Durante, Einaudi torneo di dieci libri, si sono qualificati per
Simone Marcuzzi la successiva fase dei Gironi. Date le
Nessun G16 NAPOLI 3
caratteristiche del torneo (Regolamento
qualificato Q32 NAPOLI 2 su https://torneoletterariodirobinson.
Maurizio blogautore.repubblica.it/) è possibile che
Giovanni De Giovanni in uno dei 64 tornei non si sia qualificato
Montanaro Le parole nessuno come è possibile che dallo stesso
di Sara - Rizzoli torneo si siano qualificati in più d’uno
.
Sabato, 7 novembre 2020 ROBINSON Il torneo pagina 47
ellone
IL TORNEO I GIRONI LE QUALIFICAZIONI