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Dawn Ades scrisse: "Gli orologi molli sono un simbolo inconscio della relatività dello spazio
e del tempo, una meditazione surrealistica sul crollo delle nostre nozioni riguardo ad un
sistema cosmico immutabile" (Ades, Dawn. Dalí. Thames and Hudson, 1982). Infatti l'idea
che i surrealisti vogliono esprimere è di cancellare tutte le regole fisse che scandiscono la
vita di tutti i giorni come ad esempio le regole del tempo scandite dall'orologio: ore di 60
minuti, minuti di 60 secondi... mentre in questo dipinto gli orologi simboleggiano il tempo
della memoria e per questo hanno una forma poco definita, quasi sembrano fluidi, per
dimostrare l'opposto delle ferree regole del tempo, ossia l'elasticità del tempo della
memoria.
Il tempo meccanico, misurabile con gli orologi, è messo in crisi dalla memoria umana, che
del tempo ha una percezione ben diversa. L'opera sembra dunque richiamare una visione
del mondo parallela a quella introdotta dalla teoria della relatività speciale di Albert
Einstein. "Sorprendentemente, in risposta ad una lettera di Ilya Prigogine, Dalì spiegò che il
concepimento della sua opera fosse in realtà più precisamente legato ad una sua
personale e sensibile riflessione surrealistica riguardo all'"ipermollezza" e allo scioglimento
del formaggio al sole" (Salvador Dali (2008) (DVD). La Dimensione di Dalì: Decifrando la
Mente di un Genio).
Dalí immaginò tre orologi come oggetti inattesi, sottratti alla realtà quotidiana e
deformati dallo sguardo delirante di un sogno, che è quello creato dall’inconscio
dell’artista sintetizzato nell’occhio dalle lunghe ciglia che giace addormentato
(secondo un’idea già proposta da Dalí ne Il grande masturbatore del 1929). Questi
tre orologi sul punto di sciogliersi al sole - mentre un quarto, ancora chiuso nel suo
coperchio dorato, è assaltato da un cumulo di formiche brulicanti - rappresentano
l’aspetto psicologico del tempo, il cui trascorrere, nella soggettiva percezione
umana, assume una velocità e una connotazione diversa, interna, che segue solo la
logica dello stato d’animo e del ricordo.
Ci induce a fare dunque è sul tempo e sulla relatività di esso. Il primo concetto
chiave è che anche il semplice istante trascorre così velocemente che gli
oggetti si modificano già sotto il nostro sguardo; non solo, ma il tempo non
trascorre uguale per tutti, il trascorrere del tempo varia a seconda del nostro
stato d’animo, ecco spiegata la deformità degli orologi che si modificano al
cospetto dei singoli stati d’animo.
Nel 1935 scrisse: i famosi orologi molli non sono altro che il molle, pazzo,
solitario, paranoico-critico Camembert del tempo e dello spazio.