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DEI DELL'OLIMPO
GIOVE: (Entrando) E anche oggi comincia un'altra giornata di lavoro. Voi non avete
idea com'è faticoso fare il padre di tutti gli dei... a parte l'eternità che ci
portiamo addosso e che non finisce mai, ci sono 'sti mortali che non ti
lasciano un attimo in pace: ora un sacrificio di qua, poi una preghiera di là...
e che dei sono! Pigliatevi un po' di riposo e fateci riposare pure a noi! Ah,
ma le cose devono cambiare, e come se devono cambiare! Apposta ho
organizzato un gran consiglio con tutti gli dei. A proposito, ma che ora è?
(Guardando la clessidra che ha al polso) Manca poco alla riunione, speriamo
che non facciano tardi come al solito.
(Parte stacchetto tipo comiche e Mercurio entra correndo convulsamente per tutto il palco,
poi si ferma di fianco a Giove)
MERCURIO: (Con tono effemminato) Salve sommo Giove, c'è posta per te! (Gli porge una
busta)
GIOVE: Per me, e cosa sarà mai?
MERCURIO: La bolletta dell'ENEL.
GIOVE: (Leggendo il contenuto della busta) Per Giove!...
MERCURIO: Si si, è proprio per tè.
GIOVE: 1.654.983.000 dracme di elettricità!
MERCURIO: Bè, perché ti meravigli?Con tutte le saette che hai scagliato sulla terra
questo bimestre avresti dovuto aspettartelo, no?
GIOVE: Vabè, vuol dire che chiederò la rateizzazione del pagamento in 136 comodi
anni! Ad ogni modo, è arrivato il nuovo numero di "Olimpella 2000"?
MERCURIO: Si, tieni, ma non so proprio come faccia una somma divinità come te a
leggere certa robaccia!
GIOVE: Perché, quali sarebbero invece le tue letture impegnate?
MERCURIO: Io leggo solo la mia rivista sindacale: "II messaggero"! Bè, comunque
adesso vado che devo ancora consegnare alcune convocazioni per la
riunione di oggi. (Sbaciucchiando Giove) Bacini bacini bacini.
(Parte stacchetto e Mercurio correndo esce di scena)
GIOVE: Mamma mia che giornata! Meno male che almeno mia moglie Giunone è
andata al mercato e non devo sorbirmi le sue tiritere...
GIUNONE: (Chiamando da lontano) Giove!...
GIOVE: Ho parlato troppo presto!
GIUNONE: (Con tono da vrenzola) Giove!... Tu qua stai?
GIOVE: (Rassegnato, a mò di cantilena) Si cara.
GIUNONE: Ti ho cercato per tutto l'Olimpo.Ti volevo dire che sono andata al mercato,
hai capito?
GIOVE: (Infilandosi di nascosto dei batuffolini nelle orecchie) Si cara.
GIUNONE: Mamma mia e che bella roba che ho trovato !Ho preso tre chili e mezzo di
cotiche per la pasta e fagioli e un paio di sacchi di cozze per l'impepata di
stasera, hai capito?
GIOVE: (Soddisfatto, aprendo il giornale) Si cara.
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Dei dell’Olimpo
GIUNONE: Poi ho preso una dozzina di ceste di "porto valli" sanguigni per farci la
spremuta a Eolo, che tiene sempre il catarro, e un quintale di zeppole e
panzarotti per me e un po' anche per Mercurio che a quello ci
piacciono... .specialmente i panzarotti !Hai capito?
GIOVE: (Immerso nella lettura) Si cara.
GIUNONE: Poi ho preso polli, tacchini, conigli, salsicce, 2 prosciutti, mezzo bue e
qualche quaglia per secondo, un po' di verdurine per il brodo, così non ci
appesantiamo troppo, e per dolce 6 guantiere di cannoli, sfogliatelle e babà.
Hai capito?
GIOVE: (Meccanicamente) Si cara.
GIUNONE: Uè, ma tu mi stai sentendo o no?
GIOVE: Si cara.
GIUNONE: No, perché certe volte mi sembra quasi che quando io parlo tu ti assenti.
GIOVE: Si cara.
GIUNONE: Ma che fai, mi sfotti?
GIOVE: Si cara.
GIUNONE: Uh, guardate nu poco 'stu piezzo 'e scornacchiato mi vuole fare fessa a me...
mo l'aggiusto io per le feste!
(Giunone abbassa il giornale e ammiccando sensualmente fa cenno a Giove di togliersi il tappo
da un orecchio)
GIUNONE: (Con tono sexy, avvicinandosi all'orecchio) Giove.
GIOVE: (Prima intimorito,poi via via eccitato) Si cara?
GIUNONE: (Urlandogli nell'orecchio) E 'a schiatta! (Al pubblico, soddisfatta) Ah! E mò
gliel'ho detto! (Esce di scena)
GIOVE: (Riprendendosi dall'urlo) Ah le dee, chi le capisce è bravo...
(Ancheggiando con aria annoiata, entra in scena Venere)
GIOVE: (Accorgendosi di Venere)... meno male che però quassù non sono tutte così!
Questa si che è un gran pezzo di dea ...non come quel "turzo di carcioffola"
di Giunone che pensa solo a mangiare! (Avvicinandosi a Venere che nel
frattempo si è seduta) E allora, come sta in una così bella giornata la nostra
bella dea dell'amore?
(Parte la base tipo “Stranamore” ed entra in scena Cupido, che dopo essersi fatto un giretto
attorno a Giove gli scocca una freccia sul sedere)
GIOVE: Io m'ero scordato che ogni volta che si pronuncia la parola “amore” esce 'stu
"friariello" che tira 'e frecce (Rendendosi conto della parola detta) Uh
mannaggia 'a morte, m'e scappato un'altra volta!
(Riparte la base e rientra Cupido che si comporta come sopra, poi esce)
GIOVE: (Rivolto a Cupido) Hai ragione che sono immortale e non mi so fatto niente,
sennò in testa tè le scassavo le frecce (Riaccorgendosi di Venere, si
ricompone e si riavvicina) Allora, dicevo, come sta la nostra dea dell'... (si
ricorda di Cupido)... hem, della bellezza?
VENERE: Oggi sono alquanto seccata, mi sono svegliata male a causa di questa
viunione che hai convocato e non mi va' di fave nulla. Mi sento pigva pigva
pigva pigva... (sospiro) ...pigva. Tu pensa che mi aveva invitato Mavte pev
una battaglia navale e non sono neanche andata. Voglio solo stave seduta e
non fave niente niente niente niente... (sospiro)... niente!
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Dei dell’Olimpo
GIOVE: Capisco, allora per farmi perdonare ti tiro su io. Senti questa che è buona:
chi è il dio dei mari?
VENERE: Ma che domanda cvetina….Nettuno!
GIOVE: Impottibile, qualcuno deve pur ettere!
VENERE: Guavda, vido solo pevchè sei il capo e ti voglio accontentave.
GIOVE: (Con tono lussurioso) Allora se mi vuoi veramente accontentare mostrami un
po' delle tue virtù.
VENERE: (Con tono malizioso) Davvevo vuoi che ti mostvi le mie doti?
GIOVE: (Sempre più eccitato) Non aspetto altro.
VENERE: (Pizzicandogli vigorosamente una guancia) Buongustaio! (Si alza
sensualmente e poi inizia a parlare velocissima) Allova guavda questo nuovo
ballo che ho impavato l'ultima volta che sono scesa sulla tevva e che fa
pvessapoco così : musica!
(Parte la base e Venere balla non curandosi di Giove che tenta di seguirla sbagliando tutti i
passi)
VENERE: Come mi sento stanca stanca stanca stanca... (sospiro) ... stanca (si siede).
GIOVE: (Dolorante) Eh, come ti capisco (Chinandosi verso Venere con un piede alzato
all'indietro) Allora perché dopo la riunione non ci rifocilliamo con nettare e
ambrosia in quel localino vicino alle Pleiadi?
(Intanto è entrato Bacco che, sbronzo, con un fiasco in mano, barcollando vistosamente, si
avvicina da dietro a Giove)
BACCO: (Agitando con una mano il piede sollevato di Giove) Buongiorno pezzi di dei
che non siete altro, ve la state spassando, eh? Bravi, così si fa, la vita
bisogna godersela! (Si accorge che Giove lo guarda in cagnesco) Goccetto?
GIOVE: Bacco, ma possibile che sei sempre sbronzo?! Ma tu pensa che razza di
figlio! Vedi di metterti a sedere che tra un po' cominciamo 'sta riunione….
(facendo gli occhi dolci a Venere)….che poi stasera ho da fare!
MARTE: (Entra battendo forte i piedi a terra) Ein zwei, ein zwei, ein zwei... (si
ferma davanti a Giove) attenti, presentat arm, (facendo il gesto del saluto
nazista) heil Giove! Sommo Giove tutte le truppe sono schierate, la fanteria
presidia i confini, i mezzi pesanti sono disposti nei punti strategici, la
cavalleria è pronta alla carica e il battaglione d'assalto aspetta solo un tuo
comando per sferrare l'attacco.
GIOVE: Ma quale esercito truppe e battaglioni! Marte tu la devi finire co' 'ste manie
di grandezze, lo vuoi capire che l'unico soldato sulla faccia dell'olimpo sei
tu….e ti asicuro che basti e avanzi!
(Parte stacchetto ed entra Mercurio come sopra e si ferma a fianco a Marte)
MERCURIO: Salve divino Marte, c'è posta per tè (gli mostra una busta).
MARTE: (Felicemente sorpreso) Per me?
MERCURIO: Si, una preghiera arrivata direttamente dalla terra. (Porgendogliela)
Bacino?
MARTE: (Strappando la busta dalle mani di Mercurio) Ma che bacino, dai qua!
(Entusiasta legge ma via via assume un'espressione sempre più delusa) "Oh
divino Marte ti prego voler esaudire la mia preghiera..."
GIOVE: Che c'è Marte, brutte notizie? Io sono il padre di tutti gli dei, se c'è qualche
problema devo saperlo.
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APOLLO: Adesso basta, mi hai stufato. Hey! (schiocca le dita e le due ancelle fanno le
boccacce a Bacco) Piuttosto, Gio', a che ora inizia 'sto party, che tra un po'
avrei un certo impegno (fa una smorfia di ammiccamento), tu mi capisci vero,
Gio'?!
GIOVE: (Sempre più stizzito) Per tua informazione questo non è un party ma un gran
consiglio, e poi io non mi chiamo Giò ma Giove, hai capito? G-I-O-V-E!
APOLLO: Certo Gio' che ho capito, allora questa è una cosa seria, potevi dirlo prima,
no? Hey! (schiocca le dita e le ancelle gli mettono a posto i capelli)
GIOVE: (Tra sé, Stizzitissimo) Ha ragione che mi è arrivata una bolletta alta, se no
gli scagliavo un paio di saette in testa lo facevo diventare un punk!
VENERE: (Seccata) Giove, tva un'ova ho un appuntamento col pedicuve, pev amove
degli dei, questa viunione la cominciamo o no?
GIOVE: (Disperandosi) Noooooo!
TUTTI: Come no?
GIOVE: Cioè si, ma amore no, non lo dovete più dire!
(Parte stacchetto ed entra Cupido come sopra, poi esce)
GIOVE: (Piagnucolando) Non ce la faccio più, c'ho il culo più bucato di una groviera.
Giunone usa le mie mutande come scolapasta! (Urlando) Marte!
MARTE: (Scattando sugli attenti) Agli ordini sommo Giove!
GIOVE: Ti ordino di fucilare immediatamente chiunque da questo momento osi
pronunciare ancora quella parola!
MARTE: Ma Giove non ho il plotone di esecuzione.
GIOVE: E a che ti serve un plotone, da oggi hai ai tuoi comandi 'nu cacacazz'...hem,
un'arciere che vale per cento!
(Entra Eolo lamentandosi)
EOLO: (Aiutandosi a camminare con un bastone) Hoi hoi hoi, l'artrosi; hoi hoi hoi i
reumatismi; hoi hoi hoi la cervicale; etcì etcì, l'allergia; chra-pù (sputa), la
bronchite cronica.
GIOVE: Alla buon'ora, stavamo aspettando tè per iniziare.
EOLO: Hai ragione sommo Giove, ma vedi, oggi non mi sento niente bene.
Guarda, mi tocco qui (si tasta con l'indice varie parti del corpo) e mi fa
male, poi mi tocco qui e mi fa sempre male, poi mi tocco qui e mi fa ancora
male, dimmi divino Giove cosa sarà mai?
BACCO: Il dito rotto! Hi hi hi.
(Parte stacchetto ed entra Mercurio come sopra, poi si ferma accanto a Eolo)
MERCURIO: Oh divino Eolo, supposta per te! (Tira fuori una suppostona e gliela da)
EOLO: Grazie Mercurio, la aspettavo con ansia. (Si avvicina a Mercurio per baciarlo)
Bacino?
MERCURIO: (Scansandolo repentinamente) A chi! Con tutti quei microbi che ti porti
appresso mi fai schifo!
GIOVE: Ora basta, ho aspettato fin troppo, abbia inizio la riunione.
(Eolo e Mercurio prendono posto vicino agli altri)
GIOVE: Dunque, vi ho convocati tutti qui perché sulla terra la situazione è molto
grave. Gli uomini ormai non ha più il ca... (interrotto da Venere)
VENERE: (Disperata) Noooooo, come non ha più il ca...?!
GIOVE: Dicevo.. .non hanno più il carattere volitivo che avevano un tempo...
VENERE: Ah, meno male!
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GIOVE: ...Un carattere che dia loro la forza di resistere alle tentazioni. Inoltre hanno
perso l'uso del pen... (interrotto da Venere)
VENERE: Noooooo, come hanno perso l'uso del pen...?!
GIOVE: Dalle! Dicevo... inoltre hanno perso l'uso del pensiero...
VENERE: Ah, che spavento!
GIOVE: ...che li differenzia da tutti gli altri animali, facendosi guidare dal solo
istinto. E come se non bastasse, essi hanno perso anche la voglia di sco...
VENERE: Noooooo, la voglia di sco..., no!
GIOVE: (Furioso) E mò basta figlia mia! Possibile che tu pensi sempre e solo ad una
cosa? La tua è una malattia!
BACCO: Si, una malattia " venerea"! Hi hi hi.
GIOVE: Dicevo... gli uomini hanno perso la voglia di scoprire la gioia di vivere nella
virtù; insomma l'uomo si è perso nei dedali, dell'ingordigia, della lussuria,
della consumismo, della violenza, dell'alcool... (a queste parole a turno
ognuno degli dei assume un'espressione mortificata)... ed è per questo che vi
ho riuniti tutti qui, perché da questo consiglio dovrà venire fuori il nome di
qualcuno che si assuma la responsabilità di ripulire il mondo degli uomini
dal vizio e dalla perdizione per ricondurli sulla retta via verso una vita
basata su valori sani, sull'amicizia e sulla virtù'. Chi di voi ha da suggerire
un nome che sia in grado di portare a termine un così ingrato compito?
(Irrompono le ancelle di Apollo cantando e ballando)
ANCELLE: Zitti tutti parla Apollo
di voi tutti lui è il più bello
è un gran pezzo di ragazzo...
BACCO: Ma ci ha proprio rotto il caz... (interrotto da Giove)
GIOVE: Bacco, per Giove!
BACCO: Allora per tè...
GIOVE: Per me?
BAC & GIO: (A mò di tocco) Per tè per tè, uno due e tré!
GIOVE: (Riprendendosi) Ah, un'altra volta mò! E basta: Siamo Dei, mica
verdummari!
GIUNONE: Ma perché, che tieni da dire sui verdummari, quelli ci portano i cocozzielli
freschi ogni mattina, che io li faccio alla scapece!
GIOVE: Basta ,silenzio! Mi sembra di aver capito che forse Apollo ha un nome da
suggerirci.
APOLLO: Certo che ce l'ho. L'unico che può riuscire in quest'impresa è Ricky Martin,
non ci sono dubbi.
(Le ancelle improvvisano un breve balletto)
ANCELLE: She bengs, she bengs
APOLLO: oh, baby
ANCELLE: when she moves, she moves
APOLLO: Hey! (Le ancelle gli ritoccano il trucco)
GIUNONE: Ma che Ricky Martin, qua ci vuole una persona come Suor Germana, che
quella è saggia e cucina anche bene... io poi tengo pure tutte le sue ricette!
DIANA: Secondo me ciò che conta è lo stile, allora chi meglio di Valentino può
risolvere la situazione!?
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FINE