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Agosto 201 6 - N.

Journal of Culinary Nutrition


Ricerche scientifiche, ricette, articoli, informazioni e approfondimenti
La rivista online a cura del comitato scientifico dell’Associazione e
dei nostri esperti sulla Sicurezza Nutrizionale in Cucina

FOCUS
Carne rossa:
mangiamone meno
e cuciniamola meglio

Gelato!
È solo buono o
fa anche bene?

Un gelato buono da morire…


anzi, buono da vivere!
Editoriale – a cura del Prof. Michele Rubbini

N
on possiamo aprire me e scompiglio sull’argomento. Di questo
il nuovo numero del argomento ci eravamo già occupati ma in
nostro Journal senza questa occasione Ilaria Roncaioli ne riprende
soffermarci un mo- i temi di fondo basandosi proprio sullo studio
mento sulla notizia circolata di Massimo sul bollito non bollito, chiarendo
nelle ultime settimane rela- quali possano essere i benefici e le straor-
tiva al successo conseguito dinarie possibilità che l’innovazione tecno-
da uno Chef ed un ristorante logica e la conoscenza possono realizzare.
italiano: parliamo di Massimo Bottura e del- Consolidando poi la nuova strutturazione
la Sua Osteria Francescana. Un successo editoriale in rubriche, Elena Afanasyeva pro-
che arriva a conferma di una continua ed pone una lettura critica di una ulteriore “die-
incessante ricerca nell’ambito della Scien- ta”, affrontandone con sapienti argomenta-
za Gastronomica basata, come Massimo zioni tecniche e scientifiche luci ed ombre
stesso ha avuto occasione di affermare, sul ma riaffermando il concetto, che ci è proprio,
concetto che il cibo del futuro deve essere che non esistono cibi o diete particolari cui
“buono e sano”. Un successo che ci rallegra fare riferimento per una alimentazione salu-
per almeno due regioni: la prima è che Co- tare ma che questa scaturisce dalla scelta
lui che lo ha conseguito è co-presidente del degli alimenti , dal loro dosaggio e dal modo
Comitato Scientifico di ASSIC, ed ha mante- con il quale vengono lavorati per trasformar-
nuto nel tempo un legame stretto con la no- li in cibo. Francesca Grisenti, ci guida tra il
stra Associazione, le sue finalità, i suoi sforzi Vero e Falso affrontando il tema dei Radicali
per affermare un nuovo modo di intendere la Liberi, la loro formazione e le modalità per
nutrizione ed il rapporto tra questa, il gusto cercare di limitarla. Un altro tema scottante
e la salute; la seconda è che con Massimo riguarda la delibera di EFSA del Maggio 2016
Bottura condividiamo molti dei concetti che sui contaminanti negli oli vegetali e negli ali-
sono alla base della convinzione che il cibo menti comunemente conosciuta come la
debba essere buono e sano ed ,aggiungiamo delibera sull’Olio di Palma. Anche su questo
noi, che faccia bene e non sia quindi causa tema avevamo già espresso la nostra opinio-
di aumento del rischio di ammalarsi. Un rico- ne suffragata da dati scientifici, valutandone
noscimento internazionale che viene quindi a negativamente l’impiego soprattutto nelle
premiare un grande artista della Cucina ma produzioni industriali. Vincenzo Brandolini
anche un ricercatore ed un innovatore. Qua- riprende quanto deliberato dall’EFSA e ne
lità che, assieme ad una grande conoscenza spiega con rigore e semplicità i punti salienti,
e cultura in ambito culinario, anche noi nel offrendo un veloce compendio destinato ad
nostro piccolo e modesto lavoro quotidiano entrare nel patrimonio culturale e professio-
cerchiamo di coltivare. Ci rallegriamo quin- nale di tutti colori che intendono occuparsi
di per il successo di Massimo, e ci sentiamo di alimentazione e salute. Chiara Manzi e
vicini a Lui, al Suo lavoro, ed al Suo modo Maria Mattera puntualizzano le caratteristi-
di intendere il ruolo del cibo, augurandoci che rispettivamente di Cioccolato e Gelato
che anche dal nostro comune lavoro possa- svelandone le caratteristiche Antiaging, e so-
no scaturire ulteriori elementi di innovazione prattutto come un alimento piacevole al gu-
e sicurezza nutrizionale che, associati alla sto possa anche svolgere una funzione me-
costante ricerca del gusto, possano aprire tabolicamente positiva e quali accorgimenti
sempre nuovi traguardi. Ed è proprio ricol- adottare perché da un piacere non scaturi-
legandoci al lavoro di ricerca condotto da sca un danno ma al contrario uno stimolo al
Massimo sulle carni che siamo tornati sul benessere. Silvia Brazzo, con la consueta e
tema delle carni rosse, dopo che la nota ormai proverbiale rigorosità e competenza ,
dell’IARC (International Agency for research ritorna con una nota dello Stupidario, dimo-
on Cancer) ,aveva a fine 2015 gettato allar- strando, conti alla mano, che la frutta ha

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Editoriale – a cura del Prof. Michele Rubbini

un ruolo insostituibile in una corretta alimen- queste note complimentandoci per un gran-
tazione ma che anche essa può avere delle de successo ottenuto dalla tradizione, inven-
controindicazioni se non addirittura risultare tiva e capacità innovativa della cucina italia-
nociva quando, pensando di ottenere un be- na. In questa, unitamente ai principi della
neficio, se ne consuma in modo improprio. Culinary Nutrition possiamo trovare la strada
Infine un divertente fumetto con il quale Mas- per soddisfare anche le esigenze più parti-
simo Salvadei e Filippo Jacoponi affronta- colari, di grandi e piccoli, avendo in mente
no il tema della colazione riferito ai bambini un solo comune obiettivo: una alimentazione
alle loro curiosità e domande e come questo sana, buona e che fa bene.
può avere un ruolo nel rapporto con i geni-
tori anche nell’influenzare in seguito le scelte
alimentari, sia dal punto di vista dei singoli Michele Rubbini
alimenti che come atteggiamento generale di Professore del dipartimento di Morfologia,
fronte al cibo. Chirurgia e Medicina Sperimentale ù
Da ultimo, non certo per importanza ma per- dell’Università di Ferrara
ché legato a questo ultimo tema un veloce
commento ad un altro “fatto” riportato da-
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gli organi di stampa: il ricovero ospedaliero
di una bambina alla quale i genitori avevano
imposto una dieta vegana. Personalmente
non condivido ne la filosofia ne la scelta nu-
trizionale cui fanno riferimento i “Vegani”. Ar-
gomento del quale abbiamo in più occasioni
espresso le nostre perplessità e sul quale
quindi non intendiamo tornare. Allo stesso
tempo ritengo che ognuno abbia diritto di se-
guire il regime alimentare che ritiene migliore.
Parliamo però di persone in grado di sceglie-
re, consapevoli ed informate. In altre parole
un adulto è responsabile per se stesso e per
le scelte che fa, quando invece parliamo di
bambini, bisognerebbe avere una maggiore
consapevolezza di ciò che le nostre azio-
ni, ancorché dettate dalle migliori intenzioni
possono determinare. Una “dieta” richiede il
parere del Pediatra per stabilire se si può o
non si può fare, deve, a mio modesto parere,
essere oggetto di molte attenzioni e rifles-
sioni: certamente molte di più di quante non
ne abbiano ricevute finora. Abbiamo aperto

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AUTORI
Hanno contribuito a questo numero

CHIARA MANZI
Fondatrice di Art joins Nutrition Academy, l’Accademia Europea di Culinary Nutrition,
la branca della nutriziona applicata alla cucina (www.nutrizioneincucina.it)
Presidente dell’Associazione per la Sicurezza Nutrizionale in cucina
Docente al Master di Medicina Estetica dell’Università di Roma Tor Vergata.
Autrice di diversi libri divulgativi sulla Nutrizione in Cucina

MICHELE RUBBINI
Professore del dipartimento di Morfologia, Chirurgia e
Medicina Sperimentale dell’Università di Ferrara

SILVIA BRAZZO ELENA AFANASYEVA MASSIMO SALVADEI FILIPPO M. JACOPONI


Dietista-Culinary Nutritionist Dietista - Culinary Chef AJN Psicologo clinico esperto in
responsabile dell’AjNpoint Nutritionist, Piacenza Executive chef Hotel psicologia alimentare
di Pavia Ristorante Le Sequoie approccio cognitivo-compor-
tamentale, Roma.

ILARIA RONCAIOLI FRANCESCA GRISENTI MARIA MATTERA VINCENZO BRANDOLINI


Nutrizionista - Nutritional Laureata in Scienze Dietista – Culinary Professore ordinario e titolare della
Therapist - Culinary Nutritionist Gastronomiche all’Università Nutritionist cattedra di Chimica degli Alimenti
Responsabile dell’Art joins degli Studi di Parma dell’Università di Ferrara
Nutrition Academy del Centro-Sud Diplomata in Culinary Nutrition

Journal of Culinary Nutrition


Mensile – Numero 8 – Agosto 2016
Direttore responsabile ed Editore: Professore Michele Rubbini
Presidente ASSIC e Art joins Nutrition Accademy: Dott.ssa Chiara Manzi
Staff editoriale: Prof. Massimiliano Rinaldi, Dott.ssa Ilaria Proietti, Prof. Vincenzo Brandolini,
Dott.ssa Silvia Brazzo, Dott. Giuseppe De Carlo, Dott. Domenicoantonio Galatà, Pasticciera
Patrizia Lombardi, Dott.ssa Francesca Grisenti, Dott.ssa Ilaria Roncaioli, Dott.ssa Maria Mattera,
Dott.ssa Elena Afanasyeva, Dott.ssa Laura Onorato, Chef Massimo Salvadei.
Sommario
Rubriche:
Pag. 6.........FOCUS - Carne rossa: mangiamone
meno e cuciniamola meglio

Pag. 11.......Diete - Dieta Paleo: dobbiamo mangiare come


i nostri antenati per mantenerci in salute?

Pag. 15.......News dal mondo scientifico – Process contaminants


in vegetable oils and foods

Pag. 20......Vero o falso - Radicali liberi nemici della salute? Vero!

Pag. 21.......Voglio essere Chiara - Il cioccolato

Pag. 24......È solo buono o fa anche bene? - Gelato!

Pag. 28......Stupidometro - A pranzo posso mangiare solo frutta?

Pag. 30......AliMenti - Il mattino ha l’oro in bocca: dai


comportamenti alle proposte per una colazione
in famiglia

Pag. 33......ASSIC - Notizie in breve

Vieni a trovarci sul nostro sito

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FOCUS
Carne rossa: di fare un pieno di sostanze benefiche assumendo
meno quantità di carne.
mangiamone I cuochi che partecipano al Master in Culinary Nutri-
tion all’ Art joins Nutrition Academy, scoprono che la
meno e cottura sottovuoto non è solo un ottimo metodo di
cottura per esaltare la qualità della materia prima ma
cuciniamola anche il modo per tutelare il benessere dei propri clienti.

meglio “Il passato è materia viva, da ripensare criticamente;


uno deve entrare in cucina e chiedersi: ma la tradi-
zione ha veramente così rispetto delle materie pri-

N
on è passato tanto tempo dall’allarme me? Se la risposta è no, è nostro dovere cambiarla
dell’OMS dell’Ottobre 2015 che metteva per evolverci. Ci ho messo nove anni per far capire
in guardia i consumatori sulla relazione tra che il bollito era una carne morta condita con salse.
consumo di carne rossa e tumori. Noi facciamo un bollito che si è evoluto: serviamo
Dopo tanto terrore che ha addirittura portato ad un carne viva con vitamine, proteine e proprietà orga-
calo delle vendite di carne rossa, è stata poi fatta nolettiche” – sono le parole di Massimo Bottura,
chiarezza. La World Cancer Research Fund ci rassi- Executive Chef dell’Osteria Francescana, mi-
cura: c’è una dose al di sotto della quale la ricerca glior ristorante al mondo, e presidente del comitato
scientifica assicura che non si corre nessun peri- scientifico dell’ASSIC.
colo, questa dose è 50 grammi al giorno o 350
grammi a settimana. Proprio con la collaborazione di Massimo Bottura,
Certo, non è facile, ma se esistesse un metodo di l’ ASSIC e l’Università di Parma hanno svolto una
cottura che ci potrebbe venire in soccorso? ricerca sulla cottura sottovuoto della carne bovina.
La risposta è SI! La cottura sottovuoto a bas- La ricerca pubblicata nel 2014 sulla rivista Food and
sa temperatura è il miglior metodo di cottu- Biopress Technology: an International Journal ha di-
ra per preservare al meglio le vitamine pre- mostrato che la cottura sottovuoto a 75°C per 36 ore
8 senti nella carne rossa. Questo ci permette permette di trattenere la vitamina B12 fino al 83%.
Essendo una vitamina idrosolubile, la vitamina
B12 viene dispersa in acqua quando la carne vie-
ne bollita. Ecco che allora per assumere la vitamina
B12 raccomandata sarà necessario assumere una
quantità maggiore di bollito tradizionale rispetto alla
stessa carne bovina cotta sottovuoto LT-LT: a bas-
sa temperatura per lungo tempo (75°C per 36 ore).
In pratica, per coprire il fabbisogno giornaliero di
vitamina B12 basteranno 75 g di carne bovina
cotta sottovuoto a bassa temperatura rispetto ai
123 g di bollito tradizionale.

Questo ci permetterebbe di poter consumare la car-


ne rossa fino a 5 volte alla settimana con un apporto
di 12 mcg di vitamina B12 a settimana. Per raggiun-
gere lo stesso quantitativo di vitamina B12 con il
bollito tradizionale dovremmo invece consumare la
carne rossa al massimo 3 volte a settimana per non
superare i 350 g, dose limite sotto la quale non c’è
aumento di rischio per il tumore al colon.

Preservare la vitamina B12 è molto importante per


gli anziani che sono i soggetti più a rischio di svilup-
pare una carenza di vitamina B12, causa di anemia,
stanchezza e riduzione delle facoltà mentali.

Perché meglio 60 g di carne rossa cot- I vantaggi nutrizionali della cottura sottovuoto del-
ta sottovuoto che 123 g di bollito tradi- la carne non si limitano al contenuto di vitamine. Il
zionale? sottovuoto permette di cucinare senza grassi e sale
perché i cibi mantengono tutti i sapori e il gusto
La carne rossa è un’ottima fonte di vitamina B12, all’interno del sacchetto. Inoltre, perdendo poca ac-
una vitamina necessaria al nostro organismo per la qua la carne risulta più tenera, per un’esplosione di
produzione di globuli rossi e per il funzionamento del gusto e benessere.
sistema nervoso. La vitamina B12 si trova in alimenti
di origine animale come fegato, uova, latte, formag- Ilaria Roncaioli
gi e carne. L’assunzione raccomandata di vitamina Nutrizionista - Nutritional Therapist - Culinary Nutri-
B12 è di 2.4 mcg al giorno. tionist - Responsabile dell’Art joins Nutrition Aca-
demy del Centro-Sud

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efficienza energetica

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Diete

Dieta Paleo: dobbiamo mangiare


come i nostri antenati per
mantenerci in salute?
L
a dieta paleo è un regime alimentare basato legata alla caccia e alla pesca ed erano magri e in
sulle presunte abitudini alimentari dei nostri salute, come dimostrano le analisi effettuate sui loro
antenati durante l’era paleolitica (prima del- resti.
lo sviluppo dell’agricoltura circa 10.000 anni Questa teoria si basa sulla similitudine del corredo
fa), quando l’uomo si alimentava con i prodotti della genetico dell’uomo contemporaneo rispetto a quello
caccia, della pesca e della raccolta di frutti della ter- del suo antenato del paleolitico. Secondo i sosteni-
ra che nascevano spontaneamente. tori della dieta paleo, infatti, il DNA dell’uomo e la
La dieta paleo prevede il consumo di carne, meglio capacità di adattamento dell’organismo sono variati
se di animali selvatici o allevati allo stato brado sen- meno dell’1% negli ultimi diecimila anni.
za l’utilizzo di granaglie, pesce e frutti di mare pe-
scati, frutta secca, semi oleosi, frutta e vegetali non Diecimila anni fa l’uomo ha “inventato” l’agricoltura
amidacei di stagione. Le fonti di grassi ammesse e l’allevamento, dopo che per quattro milioni di anni
sono l’olio extravergine di oliva, l’olio di noci, l’olio si è cibato con i prodotti della caccia, della pesca e
di cocco e l’olio di avocado. Mentre è da escludere della raccolta di frutta e vegetazione spontanea. Il
il consumo di cereali, legumi, latticini e alimenti in- conseguente sviluppo di tecniche di coltivazione e
dustriali. allevamento, ha determinato la disponibilità di ali-
menti che prima non erano conosciuti e non face-
Secondo i sostenitori della dieta paleo, l’unico modo vano parte della dieta dell’uomo come cereali, le-
per prendersi cura del proprio corpo, tenerlo lontano gumi, e latticini. Secondo i fautori della dieta paleo
dalle malattie e allo stesso tempo ottenere una piena l’organismo umano ha risentito negativamente del
forma fisica è tornare ad alimentarsi come facevano cambio di dieta che ha causato la comparsa di pa-
i nostri antenati nel paleolitico, prima dell’avvento tologie come le malattie cardiovascolari, la sindro-
dell’agricoltura. Gli uomini del paleolitico dovevano me metabolica e il cancro, mai riscontrate nell’età
accontentarsi di quello che la natura offriva nei diffe- paleolitica.
renti periodi dell’anno. La loro dieta era fortemente
11
La dieta paleo è davvero vantaggio-
sa per la nostra salute?
Sono stati condotti diversi studi che hanno dimostra-
to un effetto della dieta paleolitica sul miglioramento
dei parametri metabolici e sul peso, ma la maggior
parte degli studi condotti è di piccole dimensioni e di
breve durata. Per dimostrare gli effetti positivi di tale
dieta e valutarne l’efficacia rispetto ad altri regimi ali-
mentari è necessario condurre trial clinici controllati
randomizzati su un campione ampio di popolazio-
ne e valutarne gli effetti a lungo termine. Uno studio
condotto a San Francisco, per esempio, ha valutato
la variazione dei parametri metabolici e fisiologici di
9 volontari (uomini e donne) in buono stato di salute,
normopeso e sedentari che hanno seguito la dieta
paleo per 10 giorni, rispetto alla loro alimentazione
abituale. Al termine dello studio il peso e l’acqua
corporea dei soggetti sono rimasti invariati, mentre male alla salute a seconda della quantità che ne
la pressione sanguigna, la tolleranza al glucosio, l’in- viene consumata, dei processi di trasformazio-
sulino resistenza, il colesterolo LDL e i trigliceridi si ne e dei metodi di cottura che ha subito e de-
sono ridotti significativamente. Per poter confermare gli abbinamenti con altri alimenti. Ad esempio,
questi benefici è necessario che vengano dimostrati un eccessivo consumo di frutta può causare un
in campioni decisamente più ampi di popolazione e aumento ponderale, in particolare un aumento
che vengano valutati gli effetti a lungo termine. Per il del grasso viscerale, e l’innalzamento dei livelli
momento non possiamo affermare che la dieta pa- ematici di trigliceridi perchè ha un elevato conte-
leo apporti maggiori benefici per la salute rispetto ad nuto di fruttosio. Mentre un eccessivo consumo
altri regimi alimentari. di frutta secca e semi oleosi può causare un au-
mento ponderale perchè hanno un elevato con-
tenuto di grassi (i grassi costituiscono il 50% del
Vediamo i punti critici di questa dieta... peso del prodotto). I grassi contenuti nella frutta
secca e nei semi oleosi sono grassi positivi per
1. La dieta paleo promuove il consumo quotidiano la salute (acidi grassi omega 3 e omega 6), ma
di frutta, verdura, frutta secca e semi oleosi, ali- se consumati in eccesso rispetto ai fabbisogni
menti positivi per la nostra salute perché sono anch’essi possono causare aumento di peso.
fonte di vitamine, minerali, fibra, antiossidanti,
fitocomposti e grassi polinsaturi. Ma è necessa- 2. L’esclusione di cereali e legumi dalla dieta com-
rio precisare che un alimento può far bene o far porta uno sbilanciamento dell’alimentazione

12
con il rischio di assumere quantità eccessive industrializzati, dove il consumo di carni rosse è
di proteine e grassi rispetto ai fabbisogni che molto diffuso, è il terzo tumore più frequente e la
corrispondono rispettivamente al 10-15% e 20- terza causa di morte per malattie oncologiche.
35% dell’apporto energetico giornaliero (LARN
2012). Le uniche fonti di carboidrati nella dieta 4. Dagli studi condotti dal Dott. Loren Cordain, idea-
paleo sono la frutta e la verdura, il cui consumo tore della dieta paleo, è emerso che l’uomo pale-
non è sufficiente per soddisfare il fabbisogno di olitico era in buona salute, a differenza dell’uomo
carboidrati del nostro organismo con il rischio di contemporaneo, ma è necessario tenere presen-
stanchezza, astenia e mancanza di concentra- te che la durata media della vita era intorno ai
zione. I carboidrati sono il principale carburante 35 anni. Lo stato di salute dell’uomo paleolitico
energetico del nostro organismo: il fabbisogno è non può per questo essere paragonato allo stato
pari al 45-60% dell’apporto energetico giorna- di salute dell’uomo contemporaneo. L’aumento
liero (LARN 2012). Considerando il fabbisogno dell’insorgenza di patologie cardiovascolari, dei
energetico dell’uomo medio italiano di 2000 kcal, tumori e la diffusione dell’obesità tipici della no-
il fabbisogno di carboidrati è di circa 270 g, di stra epoca sono dovuti al cambiamento dello sti-
cui il cervello quotidianamente ne utilizza 120 g. le di vita diventato sedentario e alla diffusione di
abitudini alimentari scorrette con elevato appor-
3. La dieta paleo comporta un eccessivo consumo to di calorie, grassi e zuccheri rispetto ai fabbi-
di carne con elevato apporto di proteine e grassi sogni e all’energia utilizzata durante la giornata.
saturi che aumentano il rischio di patologie car-
diovascolari e tumori. Un elevato apporto di gras- 5. La dieta paleo è un regime alimentare difficile da
si saturi, infatti, causa l’aumento del colesterolo seguire per lungo tempo: può risultare monoto-
totale e LDL con aumento del rischio di insorgen- na, restrittiva e causare rinunce in quanto pre-
za di patologie cardiovascolari. L’eccessivo con- vede l’esclusione di interi gruppi di alimenti nor-
sumo di carne rossa può aumentare il rischio di malmente presenti nella nostra alimentazione.
insorgenza di tumori. Il colore rosso della carne Inoltre è un regime alimentare costoso in termini
è dato dalla presenza nei tessuti di due proteine, economici per l’elevata presenza di prodotti di
strettamente imparentate fra loro: l’emoglobina e origine animale che hanno un costo maggiore ri-
la mioglobina. Entrambe contengono una mole- spetto al pane, ai cereali, ai legumi e agli ortaggi.
cola, detta gruppo eme, con al centro un atomo
di ferro. Il gruppo eme è la “trappola molecolare”
per catturare le molecole di ossigeno, essen- Cosa possiamo fare per mantenerci
ziali per la produzione di energia. Per questo ne in salute?
vengono immagazzinate grandi quantità nei mu-
scoli. Diversi studi indicano che il gruppo eme Per tenere sotto controllo il peso corporeo e preve-
stimola, a livello dell’intestino, la produzione di nire l’insorgenza di patologie cardiovascolari, me-
alcune sostanze cancerogene e induce infiam- taboliche e tumori dovremmo imitare lo stile di vita
mazione delle pareti intestinali. Un’infiamma- dell’uomo paleolitico piuttosto che la sua alimenta-
zione prolungata nel tempo dovuta a massiccia zione! L’attività fisica, infatti, svolge un ruolo molto
ingestione di carne rossa aumenta le probabilità importante nel controllo del peso, nella prevenzio-
di sviluppare tumori al colon-retto, che nei Paesi ne e trattamento di patologie metaboliche e cardio-

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vascolari, nella prevenzione di alcuni tipi di tumore - Evitare il consumo di pane a tavola, se non con la
(tumore al colon e seno), inoltre riduce i sintomi di seconda portata.
ansia, stress e depressione. Sono consigliati almeno - Fare attenzione alla quantità di condimenti utiliz-
30 minuti di attività fisica al giorno. Non è obbligato- zata. Aiutarsi con l’utilizzo di unità di misure casa-
rio iscriversi in palestra, è possibile mantenersi attivi linghe. Utilizzare uno spray per l’olio per limitarne la
facendo camminate, andando in bicicletta e prati- quantità utilizzata durante la preparazione degli ali-
cando hobby come il ballo o il giardinaggio. menti e a tavola senza rinunciare al gusto.
- Utilizzare sale iodato, limitandone le quantità. Per
insaporire gli alimenti preferire l’utilizzo di spezie e
Quale alimentazione seguire? aromi.
- Evitare il consumo di bibite zuccherate e succhi di
La tipologia di alimentazione che ci permette di man- frutta. In sostituzione consumare acque aromatizza-
tenerci in salute dovrebbe essere bilanciata e varia, te.
con il giusto apporto di proteine, grassi, carboidrati, - Limitare il consumo di alcolici a non più di un bic-
fibra, vitamine, minerali, antiossidanti e fitocompo- chiere di vino per la donna e due bicchieri per l’uomo
sti, senza farci rinunciare al gusto dei piatti della tra- al giorno.
dizione. La culinary nutrition permette di coniugare il - Leggere le etichette dei prodotti alimentari acqui-
piacere di stare a tavola con il benessere. stati al supermercato.
- Limitare il consumo di alimenti confezionati.
Vediamo quali accorgimenti possiamo seguire nella
quotidianità: Dott.ssa Elena Afanasyeva
- Variare le scelte degli alimenti. Dietista & Culinary Nutritionist
- Non saltare i pasti.
- Masticare lentamente.
- Consumare ogni giorno la colazione. Bibliografia
- Consumare ad ogni pasto una fonte di carboidrati AIRC - Associazione Italiana per la Ricerca sul Can-
cro, http://www.airc.it/cancro/disinformazione/pro-
complessi, meglio se integrali. Gli alimenti e cereali
teine-origine-animale-salute/
integrali che hanno un maggiore contenuto di fibra,
importante per dare il senso di sazietà dopo il pasto, Frassetto L.A. et al, Metabolic and physiologic impro-
modulare l’assorbimento dei nutrienti e favorire la re- vements from consuming a paleolithic, hunter-gathe-
golarità intestinale. rer type diet, European Journal of Clinical Nutrition
- Consumare quotidianamente 2 porzioni di frutta e (2009) 63, 947–955
3 porzioni di verdura, consumando la verdura come
Ministero della Salute, http://www.salute.gov.it/por-
contorno e come ingrediente delle pietanze prepara- tale/salute/p1_5.jsp?id=51&area=Vivi_sano
te. Preferire il consumo di frutta e verdura biologica Pitt E. Christopher, Cutting through the Paleo hype:
perchè ha un maggiore contenuto di vitamine, an- the evidence for the Paleolithic diet, The Royal Au-
tiossidanti e fitocomposti. stralian College of General Practitioners 2016
- Preferire il consumo di frutta come spuntino per
SINU- Società Italiana di Nutrizione Umana, LARN
evitare di arrivare troppo affamati ai pasti.
- Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed
- Preferire l’utilizzo di piatti di piccole dimensioni. Energia per la Popolazione Italiana, Bologna, 2012
- Fare attenzione alle porzioni consumate.

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News dal mondo scientifico

Process contaminants in
vegetable oils and foods
C
hemical contaminants concentrazione siano particolarmente elevati nell’olio
Recentemente il gruppo di esperti scientifi- di palma anche se si possono trovare nelle margarine,
ci sui contaminanti nella catena alimentare sughi, crema per caffè e prodotti da forno come torte
dell’EFSA (CONTAM), su richiesta della Commissio- e biscotti che li renderebbero dannosi in particolare
ne Europea, ha valutato le informazioni di letteratura per i reni.
sulla tossicità del glicidolo, composto progenitore di
esteri di neoformazione (GE), di MCPDs (3- e 2-mo- I 3-monocloropropandiolo-1,2-diol (3-MCPD) e 2-mo-
nocloropropandiolo) e dei rispettivi esteri di acidi gras- nocloropropandiolo-1,3-diol (2-MCPD) sono derivati
si. Il Gruppo ha concluso che, per questi composti, vi clorurati del glicerolo (1,2,3-propantriolo). I loro este-
fossero sufficienti indicazioni di una potenziale geno- ri con acidi grassi sono cloropropanoli non volatili e
tossicità e/o cancerogenicità sollevando in tal modo sono stati identificati alla fine del 1970 negli idrolizzati
preoccupazioni sui potenziali effetti sulla salute so- proteici vegetali (HVP) utilizzati principalmente come
prattutto se presenti in alimenti per lattanti. E’ stato ingredienti per migliorare il sapore degli alimenti. Gli
quindi consigliato di ridurre il livello di esteri del gli- esteri di 3 e 2-MCPDs sono prodotti nei grassi e negli
cidolo negli alimenti per lattanti e di proseguimento. oli vegetali raffinati e contengono gli stessi acidi grassi
L’autorità della sicurezza alimentare olandese (Niamh con un rapporto simile ai comuni oli e grassi alimentari
Michaail 28/04/2016) ha anche riferito che in un quinto di partenza.
dei bambini esaminati veniva superata la dose giorna- Il glicidolo è associato alla formazione e decomposi-
liera tollerabile per il potenziale cancerogeno espresso zione dei 3- e 2-MCPDs ed è in grado di formare mo-
dal 3-MCPD. Il 3-monocloropropandiolo-1,2-diolo (3- noesteri con acidi grassi (GE) durante la raffinazione
MCPD), è un contaminante di processo che si forma di oli vegetali.
durante la produzione di oli vegetali e grassi raffinati. I cloropropanoli si formano negli HVP durante
Questo recente studio ha dimostrato come i livelli di la fase di idrolisi acida durante il processo di
15
fabbricazione. Nelle produzioni alimentari, i cloropro- Nella terza serie, in molti casi, al contributo al totale di
panoli sono prodotti dalla reazione di acido cloridrico, 3 e 2 MCPD erano stati inclusi anche quelli in forma
endogeno o aggiunto, con glicerolo e/o acilgliceroli, libera, mentre per i risultati sul glicidolo solo gli este-
anche se il meccanismo preciso non è stato ancora rificati.
chiarito. Al momento l’unica informazione disponibile Negli studi di grassi e oli, sono state considerate uni-
sulla formazione di GE nel cibo si crede sia indipen- camente le forme legate di queste sostanze in quanto
dente dalla formazione di esteri di acidi grassi MCPD, il contributo delle forme libere è stato valutato come
sebbene possa anche formarsi con l’eliminazione di trascurabile. Ove possibile, nei gruppi di alimenti non
acido cloridrico dai monoesteri MCPD con struttura rappresentati nei set di dati, la presenza di 3-, 2-MCPD
clorurata. Le condizioni di lavorazione utilizzate nella e di glicidolo è stata calcolata utilizzando un model-
fabbricazione di HVP producono 3- e 2-MCPD liberi. lo basato sui dati disponibili di grassi e oli, tenendo
Gli esteri del glicidolo si formano da DAG con il riscal- conto della quota di mercato delle diverse tipologie di
damento degli oli vegetali a temperature superiori a prodotti consumati in Europa. Questo modello è stato
200 °C, ad esempio durante le fasi di raffinazione e utilizzato anche per stimare la presenza degli esteri di
deodorazione e sono quindi un problema particolare 3 e 2-MCPD in gruppi di alimenti per i quali i dati risul-
nell’olio di palma, che può presentare un elevato con- tavano disponibili solo per le forme libere.
tenuto di DAG (4-12%). I valori di formazione più alti sono stati trovati nel
Le industrie, su indicazione dell’EFSA, stanno cercan- gruppo di alimenti definiti “Grassi e oli”, in particolare
do di studiare nuovi processi di routine sia per ridurne nell’olio di palma con un livello medio di 2.912 mcg/
la formazione, sia per abbassare i loro livelli, anche kg per il 3-MCPD (esteri), 1.565 mcg/kg per i 2-MCPD
se ad oggi, il problema non è stato ancora risolto. At- (esteri) e 3.955 mg/kg per i glicidoli (esteri). Livelli medi
tualmente sono comunque disponibili metodi analitici inferiori risultavano presenti in altri oli e compresi tra
validati per un adeguata gamma di alimenti e idonei 48 e 608 mcg/kg per il 3-MCPD (esteri), tra 86 e 270
alla caratterizzazione dei 3- e 2-MCPDs nei prodotti mg/kg per 2-MCPD (esteri) e tra 15 e 650 mg/kg per
alimentari. glicidoli (esteri).

Nella valutazione dell’esposizione a questi tossici, il Le margarine normali avevano livelli medi di 668 mg/
gruppo CONTAM ha preso in considerazione circa kg per il 3-MCPD (esteri), 236 mcg/kg per 2-MCPD
7.175 indagini sulla presenza di 3-MCPD, 2-MCPD e (esteri) e 582 mg/kg per i glicidoli (esteri). Tra i gruppi
glicidolo negli alimenti. Sono state considerate tre se- alimentari diversi da grassi e oli, i livelli più alti sono
rie di dati analitici: stati osservati nelle patatine (216 mg/kg per 3-MCPD
• una su 3-MCPD (in forma libera) in salsa di soia, totali, 135 mcg/kg per 2-MCPD totali e 110 mcg/kg
HVP e prodotti correlati (702 dati); per glicidoli (esteri), parti suprficiali dei prodotti di pa-
• un altra su esteri del 3 e 2-MCPD e glicidolo in oli sticceria (247 mcg/kg per 3-MCPD totali, 123 mcg/kg
e grassi (4.754 dati); per 2-MCPD totali e 137 mcg/kg per glicidoli (esteri),
• una terza sui 3- e 2-MCPD (liberi ed esterificati) e biscotti (200 mcg/kg per 3-MCPD totali, 103 mg/kg
glicidolo (esterificato) in gruppi di alimenti diversi per 2-MCPD totali e 134 mcg/kg per glicidoli (esteri).
da quelli di cui sopra (1.719 dati). La valutazione per 3 e 2-MCPD era basata sul livello

16
risultati positivi, non ci sono ancora prove sicure che
il 3-MCPD sia genotossico in vivo per tutti gli organi
testati, compreso il rene e testicolo.
Il gruppo CONTAM ha tuttavia concluso che il rene
e testicoli sembravano essere i principali organi ber-
saglio di 3-MCPD, gli effetti tossici sembrano essere
associati con il metabolismo ossidativo di 3-MCPD a
β-clorolactaldeide e acido β -clorolattico. L’inibizione
della glicolisi da parte dei metaboliti associati al per-
corso del β-clorolattato è stato suggerito come possi-
bile meccanismo nefro e spermo tossico di 3-MCPD.
Il gruppo CONTAM ha concluso inoltre che le cellule di
di esposizione ai composti di partenza indipendente- Leydig e i tumori della ghiandola mammaria osservati
mente dalla loro forma originale cioè in forma libera con esposizioni a lungo termine di 3-MCPD non era-
o come esteri di acidi grassi. Analogamente è stata no probabilmente rilevanti per gli esseri umani.
valutata l’esposizione al glicidolo considerato come Come approfondimento, il gruppo CONTAM ha se-
composto progenitore, anche se in questo caso le lezionato due ulteriori studi con esposizione a lungo
forme originali erano presenti come esteri di acidi termine di ratti che hanno ricevuto 3-MCPD via acqua
grassi. L’esposizione cronica su base alimentare al 3 e potabile al fine di eseguire controlli dose-risposta per
2-MCPD e al glicidolo è stata valutata come presenza osservare gli effetti sul rene e sul testicolo. Dai risul-
media e alta (95 percentile, P95) utilizzando sondaggi tati ottenuti in entrambi gli studi il gruppo CONTAM
dietetici. I diversi livelli di esposizione hanno mostrato ha potuto stabilire una dose giornaliera tollerabile
una relativamente poca differenza tra i valori ottenuti (TDI) di 0,8 mg/kg di peso corporeo al giorno
per cui la caratterizzazione del rischio è stata succes- per 3-MCPD. Questo valore è basa-
sivamente basata solo su stime di esposizione medie. to su uno studio cronico nei ratti
In tutti gli scenari valutati, i gruppi di popolazione più con BM e DL10 di 0.077 mg/kg di
giovani (Neonati, piccoli e altri bambini) sono quelli peso corporeo al giorno e con iper-
che hanno evidenziato i maggiori rischi. L’esposizio- plasia dei tubuli renali nei maschi ed è
ne media al 3-MCPD è stata calcolata in 0,5-1,5 mg/ stato ottenuto utilizzando un fattore di
kg di peso corporeo (pc) al giorno per i gruppi di età incertezza complessiva di 100.
“Neonati”, “Piccoli” e “Altri bambini”, mentre in caso
di una esposizione maggiore in questi gruppi di età Notando la mancanza di dati spe-
(P95) a 3-MCPD il valore passava a 1,1-2,6 mcg/kg cifici sugli esteri degli acidi grassi
di peso corporeo al giorno. In adolescenti e gruppi di 3-MCPD e loro idrolisi, il grup-
di popolazione adulta (adulti, anziani, molto anziani), po CONTAM ha confermato
l’esposizione media a 3-MCPD variava da 0,2 a 0,7 che la tossicità degli esteri di
mg/kg di peso corporeo al giorno mentre con una 3-MCPD dovrebbe essere
esposizione maggiore (P95) si passava da 0,3 a 1,3 considerata equivalente
mcg/kg di peso corporeo al giorno. a quella del composto
L’esposizione media ai glicidoli è stata stimata in 0,3- originario. Pertanto, il
0,9 mg/kg di peso corporeo al giorno per i gruppi di gruppo
età “Lattanti”, “Piccoli” e “Altri bambini”, mentre l’e-
sposizione più elevata (P95) era valutata in 0,8-2,1
mcg/kg di peso corporeo al giorno. Negli adolescenti
e gruppi di popolazione adulti (adulti, anziani, persone
molto anziane), l’esposizione media ai glicidoli variava
da 0,1 a 0,5 mg/kg di peso corporeo al giorno men-
tre per gli ‘Adolescenti’ con una esposizione maggio-
re (P95) passava a 0,4-1,1 mg/kg di peso corporeo al
giorno. Nei gruppi di adulti e anziani era di 0,2-0,7 mg/
kg di peso corporeo al giorno.

Nonostante alcuni test di genotossicità in vitro siano


17
CONTAM ha concluso che il TDI di 0,8 mg/kg di peso particolare per i gruppi di età più giovani. Tutto ciò
corporeo al giorno possa costituire un TDI di grup- anche se vi è, tuttora, una notevole incertezza per i
po per tutti gli esteri di acidi grassi 3-MCPD e vada punti di riferimento utilizzati come base per il calco-
espresso come equivalenti di MCPD. lo dei Moes (margini di esposizione). Il gruppo CON-
TAM raccomanda quindi di riconsiderare tutti i gruppi
Non è stato possibile trovare alcun dato utile negli stu- di alimenti con potenziale rischio di contaminazione
di a lungo termine su 2-MCPD e relativi esteri di acidi e gli alimenti dove le misure di mitigazione sono sta-
grassi. Dati sulla genotossicità in vitro per 2-MCPD te applicate senza successo, sviluppando attività di
erano troppo limitati per portare a conclusioni ade- monitoraggio per tutti i 3-, 2-MCPD e glicidoli. Sono
guate. I meccanismi alla base della tossicità renale e la stati inoltre fortemente raccomandati ulteriori studi per
distruzione di muscoli striati, compreso il cuore, sono valutare il grado di de-esterificazione e il destino me-
quindi ancora sconosciuti. Anche se i dati di espo- tabolico degli esteri di acidi grassi con 3 e 2-MCPD e
sizione erano disponibili, non è stato quindi possibi- GE. Altri test approfonditi dose-risposta sarebbero ne-
le valutare l’impatto dei rischi dovuti a 2-MCPD. Due cessari per la conoscenza della cancerogenesi dovuta
anni di studi di cancerogenicità nei topi (25 e 50 mg/ a somministrazione cronica orale di glicidolo e dei suoi
kg di peso corporeo al giorno) e ratti (37,5 e 75 mg/kg esteri nei ratti, al fine di ridurre le attuali incertezze del
di peso corporeo al giorno) hanno mostrato induzione rischio sulle valutazioni finali.
di tumori in più organi di entrambi i sessi. Anche alcuni
elementi di prova per la cancerogenicità del glicidolo Vincenzo Brandolini
sono stati forniti da uno studio a breve termine in un Professore ordinario e titolare della cattedra di Chi-
ceppo di topo transgenico. mica degli Alimenti dell’Università di Ferrara
C’è quindi una forte evidenza, grazie ai dati in vitro e
alcune prove provenienti da studi in vivo, che il gli-
cidolo sia un composto tendenzialmente genotossi- fonte
EFSA - 3 May 2016, EFSA Journal 2016;14(5):4426
co. Tuttavia il gruppo CONTAM ha considerato solo
© 2016 Autorità europea per la sicurezza alimentare.
gli studi di tossicità dovuta al glicidolo negli animali, EFSA Journal, pubblicato da John Wiley and Sons
mancano ancora dati in vivo per i suoi esteri. Alcu- Ltd, a nome di Autorità europea per la sicurezza ali-
ne considerazioni dose-risposta sono state fatte per i mentare.
glicidoli considerando la completa idrolisi degli esteri Parole chiave: MCPD, glicidoli, processi contaminan-
dopo l’ingestione. Tuttavia, i dati dose-risposta con ti, olio e grassi raffinati.
questo modello sono stati considerati inadeguati. In
considerazione del potenziale genotossico e cance-
rogeno del glicidolo, è stato quindi ipotizzato un pos- Clicca qui per lasciare il tuo commento
sibile margine di esposizione (MoE). Le stime di Moe
sono state determinate rapportando la concentrazio-
ne di riferimento di 10,2 mg/kg di peso corporeo al
giorno con i livelli di esposizione. In conclusione, l’e-
sposizione stimata e superiore sostanzialmente al TDI
dei gruppi considerati è abbastanza preoccupante in

18
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19
Vero o falso

Radicali liberi nemici della


salute? Vero!
D
al punto di vista chimico i radicali liberi sono consigliato mangiare i pasti principali intervallati dai
molecole con un elettrone spaiato nella loro due spuntini.
orbita esterna e per questo dotati di elevata NO A CIBI AD ALTO INDICE GLICEMICO,
reattività e instabilità. SI ALLA FIBRA
Perché ci interessa tanto contrastarli? Perché sono Senza entrare dettagliatamente nel complesso mondo
tra i responsabili dell’invecchiamento cellulare e del- della biochimica, possiamo affermare che gli zuccheri
le tanto odiate rughe. I radicali liberi reagiscono con che assumiamo durante un pasto, se in eccesso, au-
molecole con cui vengono a contatto e dalle quali mentano la formazione di radicali liberi durante il ciclo
sottraggono un elettrone per acquisire stabilità. Si di Krebs, ciclo metabolico che genera energia partendo
genera così una reazione a catena che può esse- dai nutrienti (carboidrati, lipidi, proteine).
re interrotta dal sistema antiossidante. È importan- Pertanto è importante introdurre la giusta quantità di
te ridurre la formazione di queste sostanze perché fibra all’interno di ogni pasto al fine di rallentare l’assor-
un’eccessiva produzione determina: bimento di zuccheri semplici e ridurre i picchi glicemici.
• La modifica delle membrane cellulari con con- NO A TROPPI GRASSI, SI ALLA CULINARY
seguente difficoltà a far entrare le sostanze NUTRITION
“buone” e rilasciare quelle dannose (es: tossine). Diversamente da quanto si possa pensare anche in
• L’ossidazione delle lipoproteine LDL, concausa un regime di dieta controllata è possibile eccedere
delle patologie cardiovascolari. nel consumo di grassi. Ad esempio un’insalata di
• Mutazioni del DNA responsabili di numerose tra- riso con una scatoletta di tonno e una mozzarella
sformazioni neoplastiche. contiene più del doppio di grassi rispetto un menù
completo di primo, secondo e dolce preparato in
Ecco cosa possiamo fare per ridurre la produzione chiave antiaging. Infatti, è possibile realizzare un
di radicali liberi con corrette abitudini quotidiane: menù restando nelle 800 kcal totali con 30 grammi
NO A UN’ALIMENTAZIONE IPERCALORICA, SI A di grassi, tante vitamine e più di 10 grammi di fibre.
5 PASTI AL GIORNO Tutto questo è possibile grazie alla culinary nutrition
Dopo un pasto ipercalorico si crea uno stato infiam- che insegna a cucinare i piatti della tradizione con
matorio, infatti, davanti all’eccesso di nutrienti il no- un ingrediente in più: il benessere antiaging, senza
stro corpo reagisce come se subisse un attacco virale, rinunciare al gusto.
producendo sostanze antinfiammatorie che in realtà
non devono attaccare nessun virus. Dott.ssa Francesca Grisenti
Anche consumare pasti abbondanti aumenta la Laureata in Scienze Gastronomiche all’Università
produzione di radicali liberi, per questo moti- degli Studi di Parma - Diplomata in Culinary Nutrition
vo è sbagliato fare un solo pasto abbondan-
20 te durante tutta la giornata. Al contrario è Clicca qui per lasciare il tuo commento
Voglio essere Chiara

Cioccolato
1.
Vissuto in passato solo come un Cacao, la polvere ottenuta dai semi della pianta del
cibo goloso e, addirittura, da evi- Cacao, utilizzata per creare il cioccolato e tantissimi
tare, ultimamente il cioccolato è altri dolci. Per ottenere i suoi benefici, dobbiamo sce-
stato riabilitato. Quali le sue caratteri- gliere solo cioccolato fondente, con una percentua-
stiche nutrizionali? le di cacao almeno del 70%! La cioccolata al latte, a
il cioccolato è un alimento ricchissimo di polifenoli, causa della caseina, neutralizza i benefici dei polife-
sostanze bioattive con azione cardio protettiva. Molti noli ed inoltre è più calorica e ha un contenuto mino-
studi scientifici attestano che il consumo regolare di re di fibra. Per quanto riguarda la cioccolata bianca,
5 grammi di cioccolato fondente al 70%,(pari a circa contrariamente a quella fondente, è nemica del cuore,
mezzo quadratino al giorno o un quadratino due o tre ricchissima di zuccheri semplici, non contiene cacao
volte alla settimana) abbassa la pressione, contribui- ma burro di cacao che ha un alto contenuto di grassi
sce a ridurre il deposito di colesterolo sulle pareti dei saturi.
vasi sanguigni e protegge dal diabete. La cioccolata
fondente è inoltre ricca fibre (circa 8 grammi su 100), 3. In quali occasioni può esserne consi-
vitamine, come B1 e B2 e tante chilocalorie e grassi gliato il consumo parlando di bellezza e
saturi che se da una parte rendono il cioccolato un ali- antiaging?
mento energizzante, dall’altra, consumato in eccesso, i polifenoli contenuti nel cacao, oltre a migliorare lo
possono annullare gli affetti positivi dei polifenoli stato cardiovascolare, combattono i radicali liberi in
maniera indiretta svolgendo un’azione antiinvecchia-
2. Cacao e diversi tipi di cioccolato: mento. In particolare, i flavonoidi aumentano la produ-
quali privilegiare per il benessere e la zione endogena di antiossidanti. Grazie all’azio-
bellezza? ne svolta dai polifenoli sul sangue, il consumo
Polifenoli, sali minerali e vitamine sono contenuti nel moderato di cioccolato migliora la circolazio-
21
ne, anche a vantaggio di pelle e capelli. seina, in quanto la proteina del latte impedisce l’assor-
bimento intestinale dei polifenoli. Quindi no al ciocco-
4. Secondo alcuni, il cioccolato aiuta lato al latte, la cioccolata calda facciamola con l’acqua
addirittura nel controllo del peso. Cosa e la ganache con l’olio di arachidi, non con la panna!
possiamo dire in proposito? Risulta efficace abbinarlo a cibi come il pompelmo
Anzitutto è necessario precisare che un singolo ali- rosa, contenente licopene, uno dei tre antiossidanti
mento non può farci dimagrire o avere un effetto far- naturali (oltre alla vitamina E e alla vitamina C). I po-
macologico; il cioccolato agisce sul metabolismo del chi grassi di una porzione di cioccolato permettono
glucosio (prevenendo diabete e sovrappeso) solo se l’assorbimento del licopene, elemento liposolubile che
inserito all’interno di un’alimentazione bilanciata nel se non accoppiato ai grassi non verrebbe assorbito
contenuto di calorie, grassi, zuccheri e sale: l’unica ali- dall’organismo.
mentazione capace di allungarci la vita e la sua qualità.
8. Infine, una ricetta facile facile.
5. C’è anche una componente psicolo- Ecco una ricetta semplicissima col cioccolato!
gica nel consumo di cioccolato. Questo “Macedonia, cocco, noci e cioccolato nero”.
aspetto a sua volta non potrebbe ave- Abbiamo bisogno di 2 mele rosse, 2 pompelmi, 20 g di
re un effetto benefico sulla bellezza? cocco grattugiato, 4 noci e 4 quadratini di cioccolato
Mangiare cioccolato produce le stesse sensazioni di fondente all’80%.
felicità e appagamento di quando ci innamoriamo. Il Tagliamo le mele a quadratini lasciando la buccia e
magico cacao stimola neurotrasmettitori come Sero- tagliamo in due i pompelmi, per largo e poi scavia-
tonina ed Endorfine, considerate a tutti gli effetti an- mo l’interno eliminando tutto il frutto. In questo modo
ti-stress naturali, e contiene feniletilammina, (detto an- otterremo 4 cestini in cui serviremo la macedonia. A
che ormone del piacere), un oppiaceo naturale prodotto questo punto tagliamo a cubetti la polpa del pompel-
dal cervello nella fase di innamoramento. Esattamente mo, lo uniamo alla mela e condiamo con il cocco grat-
come quando ci innamoriamo, facciamo sport o siamo tugiato. Serviamo all’interno dei pompelmi svuotati
felici, il consumo di cioccolato migliora lo stato della guarnendo con le noci spezzettate e un quadretto di
pelle che risulterà più luminosa e i capelli più lucidi. cioccolata a persona!
Trovate questa e tantissime altre ricette per dimagrire
6. Qualche precauzione nel consumo di e restare in forma nel mio libro ANTIAGING con gusto,
cacao e cioccolato? appena tornato in libreria con una nuovissima secon-
Non bisogna superare la dose consigliata di 5-10 gram- da edizione ancora più ricca della prima!
mi al giorno, altrimenti gli effetti benefici vengono a per-
dersi a causa dell’elevata concentrazione calorica e Chiara Manzi
all’elevato contenuto di grassi saturi, nemici del cuore! Fondatrice di Art joins Nutrition Academy
Presidente dell’Associazione per la
7. Eventuali consigli su abbinamenti Sicurezza Nutrizionale in cucina
con altri cibi?
Il cioccolato non dev’essere mai abbinato con la ca-
Clicca qui per lasciare il tuo commento

22
23
È solo buono o fa anche bene?

Gelato!
Ecco la domanda che da oggi devi farti e devi
fare. Entra in cucina con la Culinary Nutrition e
trasforma i piatti della nostra tradizione in elisir
di lunga vita.

U
n gelato buono da morire…anzi, Il gelato è solo buono o fa anche bene?
buono da vivere! La stragrande maggioranza dei gelati, confeziona-
ti o artigianali, contengono tanto zucchero. Que-
Il gelato è un’invenzione tutta italiana. Nel Cin- sto ingrediente dona dolcezza e cremosità grazie
quecento, a Firenze, il pollivendolo Ruggeri vinse al suo potere anticongelante.
con esso un concorso indetto dai Medici per la È noto che lo zucchero è una delle prime cause di
presentazione del “piatto più singolare che si fos- obesità e sovrappeso perché viene rapidamente
se mai visto”. Un altro fiorentino, Bernardo Buon- assorbito e se non lo utilizziamo a scopo energe-
talenti, né perfezionò la tecnica di preparazione. tico, facendo un’adeguata attività fisica, si trasfor-
Fatto poi conoscere oltralpe alle corti d’Europa ma in grasso.
da Caterina de’ Medici, il gelato si diffuse anche Oltre allo zucchero, troppo spesso, i gelati conten-
tra le classi meno nobili per opera del siciliano gono grassi di pessima qualità. È facile rinvenire
Francesco Procopio de’ Coltelli, che emigrò nella lista degli ingredienti di un gelato confezio-
a Parigi per iniziarne il commercio riscuo- nato la presenza di olii vegetali tropicali (palma e/o
24 tendo grande successo. cocco) che hanno un’elevata percentuale di acidi
grassi saturi che assunti in eccesso
aumentano i livelli di colesterolo ed il
rischio di sviluppare malattie cardio-
vascolari.

È possibile vivere a lungo


senza rinunciare ai dolci?
Il gelato rappresenta lo “strappo alla
regola” per chi vuole mantenersi in
forma o il “tabù” per chi invece sof-
fre di disfunzioni metaboliche come
il diabete.
Materie prime di altissima qualità e
lavorazione artigianale non bastano
a garantire la salubrità di un prodot-
to, per questo entra in gioco la Culi-
nary Nutrition.
Grazie alla collaborazione tra Culi-
nary Nutritionist e Chef Antiaging è
possibile realizzare dolci buoni da vi-
vere come il gelato al lampone che
oltre ad avere ingredienti di qualità ci
assicura il giusto apporto di nutrienti
ed è arricchito di Benessere Antia-
ging.

25
2. Eritritolo, uno zucchero naturale che si ot-
Gelato fragola e limone tiene dalla fermentazione della frutta che non
Carte d’or apporta calorie e non provoca l’aumento della
glicemia.
Valori nutrizionali per 100 g:
• Proteine 0,7 g
3. Lamponi, ricchi di fibra e vitamina C, un po-
• Grassi 1,3 g tente antiossidante che ci protegge dall’invec-
• Carboidrati 31 g chiamento cellulare.
• Di cui zuccheri 31 g
• Fibra 0g
• Energia 142 Kcal Non ti resta che andare in cucina e preparare un
gelato in 3B: bello, buono e che ti fa bene!
Gelato al lampone
Ingredienti per 10 persone:
Art joins Nutrition Accademy Lamponi 500 g
Valori nutrizionali per 100 g:
Eritritolo
160 g
• Proteine 0,5 g Inulina 50 g
• Grassi 0,3 g Acqua 270 g
• Carboidrati 3g
• Di cui zuccheri 3g
• Fibra 8 g Preparazione:
• Energia 18 Kcal Frullare l’eritritolo alla massima velocità per
circa 10 secondi per ottenere una consisten-
za simile allo zucchero al velo. Aggiungere nel
Il gelato al lampone non solo ha il 90% in meno mixer la frutta precedentemente surgelata,
di zuccheri e calorie rispetto al più comune gela- l’inulina e un goccio di acqua, frullare a media
to confezionato alla frutta, ma ha più fibra, meno potenza per circa 1 minuto e mezzo, aggiun-
zuccheri e meno calorie di un’albicocca! gere acqua se necessario per ottenere una
consistenza cremosa. Servire e consumare
Possibile si, ma come? subito.
L’evoluzione del gelato al lampone sta nella scelta
e nel dosaggio degli ingredienti: Dott.ssa Mattera Maria
1. Inulina, una fibra che si estrae dalla radice Dietista & Culinary Nutritionist
della cicoria dona al gelato stabilità, cremosità
e proprietà prebiotiche. Questa fibra è in gra- Clicca qui per lasciare il tuo commento
do di migliorare la microflora intestinale favo-
rendo la crescita dei microrganismi “buoni” in
più rallenta l’assorbimento degli zuccheri e ci
dona un maggiore senso di sazietà.

26
GELATO FIOR DI PANNA
Il gelato buono da morire...anzi buono da vivere

Gli stessi zuccheri


di una mela

Quantità:
100 g

Caratteristiche
nutrizionali kcal proteine lipidi zuccheri fibre
144 4g 6,7g 15g 3g

Confronto con un Claims nutrizionali


gelato tradizionale: 1 Fonte di fibra
zuccheri fibra 2 A tasso ridotto di zuccheri

calorie prebiotici 3
Minore aumento di glucosio
ematico dopo l’assunzione
grassi ...Gusto 4 Contiene Prebiotici
27

www.cucinaevolution.it
Stupidometro

A pranzo posso mangiare


solo frutta?
Q
uesta è la domanda che spesso mi fan- nutrienti tale dieta dovrebbe contenere circa 40 g
no le persone nel periodo estivo e sapete di grassi totali, 220 g di carboidrati complessi e
qual è la mia risposta? massimo 45 g di zuccheri semplici.
NO! Scopriamo perché… Ecco la sua giornata tipo (kcal 1480, Proteine 74
Sappiamo tutti che la frutta fa bene al nostro or- g, Lipidi 40 g, glucidi 218 g, solubili 45 g, fibra
ganismo e ci protegge da varie patologie. E’ ricca 18 g):
di acqua, utile per idratarci, soprattutto nei mesi Colazione = caffè + 100 ml di latte parzialmente
estivi, di sali minerali e vitamine, di fibra (utile per scremato + 40 g di fette biscottate
aumentare il senso di sazietà e regolarizzare l’inte- Spuntino = 200 g di pesche
stino) e di molecole ad azione antiossidante. Pranzo = 100 g di pane + 60 g di prosciutto crudo
Ci dimentichiamo però che la frutta è anche ricca sgrassato + 200 g di zucchine grigliate condite con
di zuccheri semplici, facilmente assimilabili ed è 10 g di olio extravergine d’oliva
povera di proteine e grassi: non può quindi sosti- Merenda a metà pomeriggio = 200 g di albicocche
tuire un pasto completo! Cena = 70 g di pasta al ragù di verdure (con 10 g
Per avere il “il corretto equilibrio”, il pasto dovreb- di olio extravergine d’oliva) + 30 g di pane+ 120 g
be contenere i vari nutrienti nelle giuste quantità di carne + 200 g di pomodori conditi con n.1 cuc-
affinché l’organismo li utilizzi non solo per avere chiaino di olio extravergine d’oliva.
l’energia ma anche per mantenere uno stato di sa-
lute ottimale. Rebecca decide di sostituire il pranzo con una ma-
Vediamo un esempio pratico: cedonia composta da 150 g di pesche + 100 g di
Rebecca, in sovrappeso di circa 15 kg, sta banane + 150 g di prugne + 150 g di albicocche.
seguendo una dieta ipocalorica da 1500 Avrà fatto bene?
28
kcal: per mantenere il giusto equilibrio dei Guardate come cambiano i valori nutrizionali della
sua giornata tipo: Il mio consiglio?
kcal 1300, Proteine 53 g, lipidi 38 g, glucidi 198 g, Inserisci la frutta in un pasto equilibrato per au-
solubili 88 g, fibra 21 g mentare il senso di sazietà e arricchire i piatti di
“salute”.
10 motivi per convincere Rebecca a non sosti- In quale quantità?
tuire il pranzo solo con la macedonia di frutta: 2-3 porzioni di frutta fresca al giorno! 1 porzione
1. gli zuccheri semplici della giornata rad- equivale a circa 150 g.
doppiano: troppi zuccheri stimoleranno
la produzione di insulina con conseguente Silvia Brazzo
aumento del grasso addominale. Dietista & Culinary Nutritionist
2. il senso si sazietà sarà momentaneo e responsabile dell’AjNpoint di Pavia
dopo due ore avrà ancora fame.
3. le proteine totali della dieta si ridurranno: Clicca qui per lasciare il tuo commento
l’organismo utilizzerà quindi le proteine
del muscolo per le attività giornaliere.
4. le kcal giornaliere saranno inferiori: ciò
potrebbe contribuire a diminuire il meta-
bolismo basale…e sarà più facile ripren-
dere i kg persi.
5. Il quantitativo di fibra aumenterà solo leg-
germente e non avrà ulteriori effetti benefici
sulla salute
6. l’eccesso di fruttosio contribuirà all’aumento
dell’acido urico.
7. troppi zuccheri faciliteranno l’aumento dei tri-
gliceridi.
8. le vitamine liposolubili (solubili nei grassi)
non verranno assorbite.
9. preparando la macedonia molte ore prima
del pranzo, avrà perso una buona parte di
vitamina C.
10. l’eccesso di zuccheri presenti nella frutta,
potrebbe portare nelle persone predi-
sposte, disturbi intestinali quali gonfiore o
distensione addominale.

29
AliMenti

Il mattino ha l’oro in bocca:


dai comportamenti alle
proposte per una colazione
in famiglia
A
liMenti – la rubrica apre oggi con confusione, se non proprio favorire «convinzioni
un articolo dedicato alla primo disfunzionali» su ciò che è bene o male mettere in
pasto della giornata. atto rispetto all’alimentazione, su quale immagine
corporea sia giusta o sbagliata. Il cibo diventa un
Se il mattino ha l’oro in bocca è attraverso la boc- oggetto di tendenza e moda, perdendo il suo si-
ca che facciamo scorta del carburante necessa- gnificato primario, ossia quello di nutrirci. Secondo
rio per il funzionamento dell’organismo. Il corpo, la teoria socio-cognitiva (Bandura, 1986), ognuno
come la macchina non partirebbe se ci fossimo di noi è portatore di idee e convinzioni derivanti
dimenticati di fare rifornimento, risente dei nostri dalla propria esperienza personale (storia di vita,
comportamenti di trascuratezza rispetto al pasto famiglia, cultura del territorio) ed è inserito in un
considerato necessario dopo la notte lontano dal ambiente con il quale interagisce e dal quale rice-
cibo ma questi stessi comportamenti sono frutto ve stimoli, messaggi, apprendimenti (Engel, 1977).
dell’influenza di diversi fattori (bio-psico-sociali) La consapevolezza di quello che può influenzare
che possono essere considerati (Engel, 1977). le nostre scelte quotidiane consente di valutare il
nostro comportamento come uno dei fattori all’in-
terno di un sistema più complesso, diminuendo il
Come genitore le capita di non sapere
senso di colpa e l’ansia di essere a tutti i costi «
quali scelte fare per l’alimentazione
dei bravi genitori, di fare sempre la cosa giusta».
dei suoi figli?
L’appetenza per il cibo nei bambini e ragazzi risen-
Spesso le informazioni derivanti dai giorna- te della particolare fase evolutiva in cui sono inse-
li, internet e televisione possono indurre riti (es. velocità di crescita corporea, predilezione
30 cibi particolari, scarso interesse per alcuni cibi),
nonché dei bisogni individuali di autonomia e affer-
mazione, oppositività all’insistenza, questioni re-
lazionali all’interno del contesto famiglia o scuola,
confronto con i coetanei (Linee Guida Larn, 2014).

Cosa fare come genitore rispetto


all’alimentazione dei propri figli?

Obbligare all’assunzione di determinati cibi non


tiene conto dei gusti personali del bambino/a o
ragazzo/a che vanno invece osservati e tenuti in
considerazione.

Quanto le nostre idee e convinzioni


stanno contribuendo a farci scegliere
un certo cibo piuttosto che un altro?
Talvolta intorno al mangiare ruotano questioni che
non hanno a che fare con la nutrizione: ad esempio
potremmo imporre un certo cibo promettendo un
futuro premio (o anticipando una punizione in caso
non venga mangiato il pasto). Tali strategie non
sempre funzionano e per lo più rimandano asso-
ciazioni disfunzionali sull’alimentazione diminuen-
do la naturale capacità di percepire la propria sa- Fumetto a cura di Valentina Di Giacomo
zietà e il proprio appetito. Per uscire dall’obbligo e
l’imposizione può essere utile passare per l’ascol- Dott. Filippo M. Jacoponi
to e l’osservazione, promuovendo un approccio psicologo clinico esperto in psicologia alimentare
di graduale avvicinamento rispettando le naturali approccio cognitivo-comportamentale, Roma.
predisposizioni personali al gusto, alla consisten- www.azionipensate.com
za, alla forma del cibo. Promuovere il «mangiare
consapevole» è una delle finalità educative in tema
di comportamento alimentare. Il genitore può agire
da modello per i figli, rispettando il momento della
colazione (e gli altri pasti) nei suoi tempi e modali-
tà, condividendo un pensiero sull’origine, la storia,
i processi che hanno consentito l’arrivo sulla nostra
tavola di quello specifico cibo e, perché no, imma-
ginare di poterlo raccogliere insieme direttamente
dal contesto naturale durante una passeggiata.

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Smoothie frutti bosco
Ingredienti per 2 persone

150 gr frutti bosco congelati


100 gr yogurt bianco magro
10 gr miele
300 ml acqua
2 cime di menta fresca

Per preparare gli smoothie l’unica cosa di cui ab-


biamo bisogno è in frullatore o Bimby.
In questo caso mettiamo tutti i nostri ingredien-
ti nel contenitore, escluse le foglie di menta che
useremo per decorare, azioniamo la macchina
alla massima velocità per un minimo di trenta se-
condi, più lungo sarà il tempo più il nostro Smo-
othie risulterà vellutato.

Con meno calorie e zuccheri di una mela, questo


smoothie è l’ideale per la merenda/colazione di
un bambino. Il frullato, è ancora meglio di un cen-
trifugato per la salute del tuo bambino perchéé
permette di mantenere la fibra. La fibra aiuta a
rallentare e in parte ridurre l’assorbimento degli
zuccheri e aumenta il senso di sazietàà. La frut-
ta congelata può anche dimostrarsi più salutare
di quella fresca poichéé una volta raccolta vie-
ne surgelata senza rimanere sugli scaffali a lungo
dove ossigeno e luce riducono le vitamine e gli
antiossidanti in essa presenti.

Consigli per le mamme:


Per fare in modo che nel nostro congelatore ci
sia sempre un po’ di frutta ghiacciata, che arric-
chisce i nostri Smoothie di vitamine, possiamo,
nei vari periodi dell’anno, far scegliere la frutta di
stagione che i nostri bimbi preferiscono, frullarla
con poca acqua e versarla nei contenitori per fare
i cubetti di ghiaccio, riporli in congelatore e utiliz-
zarli all’occorrenza.

Chef Antiaging Massimo Salvadei

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32
Notizie in breve
C
ontinua la ricerca che ASSIC Queste giornate sono state pensate per per dare
sta svolgendo con l’Università la possibilità a professionisti del food e della sa-
di Parma e la partecipazione di lute di scoprire il Master in Culinary Nutrition in
Electrolux. I primi risultati sono molto promet- partenza nelle sedi del Centro-Nord e nel Cen-
tenti. È alle porte una grande svolta per la sicurez- tro-Sud.
za nutrizionale in cucina.
Grande successo per le
L’innovativo corso di aggiornamento Cene INevolution,
realizzato dall’Art joins Nutrition Aca- l’innovativo format realizzato da Cucina Evolution
demy riprende il via con 2 nuove edizioni del che vede la partecipazione dei professionisti del
Master in Culinary Nutrition e cucina Antiaging: food e della salute diplomati in Culinary Nutrition.
12 Settembre Parma INevolution prevede un corso più cena per impa-
3 Ottobre Carsoli rare la cucina antiaging. Il menù è preparato da
uno Chef Antiaging e all’evento partecipa anche il
L’Art joins Nutrition Academy ha or- Culinary Nutritionist che insegna come restare in
ganizzato due eventi esclusivi: forma senza diete.
1. IN AULA CON I BIG: il 24 Agosto presso la
nuovissima Accademia Pellegrini a Peschiera
Borromeo si potrà partecipare alla conclusio-
ne della 26a Edizione del Master in Culinary
Nutrition. Il Maestro Pasticcere Campione del
Mondo Davide Comaschi e lo Chef Stellato
Fabio Ciervo dell’Hotel Eden di Roma presen-
teranno le loro tesi.
2. PRANZO ANTIAGING: il 5 Settembre 2016
presso la sede della nostra Accademia a Car-
soli. Il menù sarà realizzata dallo chef diploma-
to in Culinary Nutrition Massimo Salvadei.

33
Via Ferrara 14 - 43122 Parma
Tel. 0521 1640539 - C.F. 97569720580
info@sicurezzanutrizionale.org - www.sicurezzanutrizionale.org

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