Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Saturno.
Stella madre Sole
Parametri orbitali
(all'epoca J2000)
9,5825561773855 au[1]
Perielio 1 352 550 000 km
9,0412383122242 au[1]
Afelio 1 515 500 000 km
10,130491783798 au[1]
56,469125519445 au[N 1]
(10 756,6125 giorni)[1]
9,68 km/s[1] (media)
10,18 km/s[1] (max)
Inclinazione 2,485°[1]
sull'eclittica
Eccentricità 0,0565[1]
nodo ascendente
Satelliti 82[2]
Anelli 500-1000[3]
Dati fisici
Diametro equat. 120536 km[1]
Diametro polare 108728 km[1]
Schiacciamento 0,09796[1]
Superficie 4,26×1016 m²[4]
Volume 8,27×1023 m³[4]
Massa 5,6834×1026 kg[1]
(10 h 33 min 38 s)
(all'equatore)
s)
Declinazione 83,54°[1]
Albedo 0,47
Dati osservativi
0,43[1] (max)
Magnitudine ass. 28
Diametro 14,5"[1] (min)
apparente 20,1"[1] (max)
Indice
1Osservazione
2Storia delle osservazioni
o 2.1Esplorazione spaziale
2.1.1Pioneer 11
2.1.2Le sonde Voyager
2.1.3Cassini-Huygens
3Parametri orbitali
4Caratteristiche fisiche
o 4.1Struttura interna
o 4.2Atmosfera
4.2.1Le bande
4.2.2Esagono di Saturno
4.2.3Ciclone del polo sud
o 4.3Campo magnetico
5Anelli
o 5.1Composizione
o 5.2Anello di Febe
6Satelliti naturali
7Saturno nella cultura
o 7.1Significato mitologico-religioso
o 7.2Nell'astrologia
o 7.3Opere
o 7.4Nelle opere di fantascienza
8Note
9Bibliografia
o 9.1Titoli generali
o 9.2Titoli specifici
9.2.1Sul sistema solare
9.2.2Sul pianeta
10Voci correlate
11Altri progetti
12Collegamenti esterni
Osservazione[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Osservazione di Saturno.
Tavola illustrativa dell'articolo di Gottfried Heinsius Observationes circa phasin [!] Saturni rotundam pubblicato negli Acta Eruditorum del 1761.
La distanza media di Saturno dal Sole è di 1,4 ×10 9 km e impiega circa 29,5 anni a compiere un'orbita, qui rappresentata in rosso, attorno al Sole.
Con una massa pari a 95,181 volte e un volume pari a 744 volte quello terrestre Saturno è
il secondo pianeta più grande del sistema solare dopo Giove. È classificato come gigante
gassoso poiché gli strati esterni sono costituiti prevalentemente da gas e manca di una
superficie definita, anche se potrebbe avere un nucleo solido. Saturno appare
visibilmente schiacciato ai poli, con i suoi diametri equatoriale e polare
(120536 km e 108728 km rispettivamente) che differiscono di quasi il 10%.[1] Questa forma
è il risultato della sua rapida rotazione e della sua composizione chimica, con
la densità più bassa del sistema solare, facile a deformarsi. Anche gli altri pianeti, e i
giganti gassosi in particolare, sono deformati in maniera analoga, ma in modo molto meno
evidente.[42] Saturno è anche l'unico pianeta del sistema solare con una densità media
inferiore a quella dell'acqua: solo 0,69 g/cm³. In realtà il valore medio è una combinazione
di densità molto basse nell'atmosfera del pianeta e densità più elevate all'interno,
sicuramente maggiori di quella dell'acqua. Per questi valori si presuppone che il pianeta
abbia un nucleo di rocce e metalli non particolarmente massiccio. Saturno ha una massa
95 volte quella terrestre, e assieme a Giove compone il 92% della massa planetaria totale
del sistema solare.[43]
Struttura interna[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Struttura interna di Saturno.
Saturno possiede una struttura interna molto simile a quella di Giove e presenta una
composizione affine a quella del Sole, essendo costituito per il 75% di idrogeno e il 25%
di elio, con tracce d'acqua, metano e ammoniaca.[44] Nello strato esterno è presente
un'atmosfera dove si alternano fasce chiare e scure parallele all'equatore con
perturbazioni cicloniche e formazioni di nubi; il tutto degrada nella zona sottostante, dove a
densità superiori a 0,01 g/cm3 l'idrogeno diviene liquido. La temperatura, la pressione e la
densità all'interno del pianeta aumentano costantemente spostandosi verso il nucleo e
negli strati più profondi del pianeta l'idrogeno diviene metallico[43].
Al centro del pianeta è presente il nucleo. I modelli planetari standard suggeriscono che
all'interno di Saturno esista un piccolo nucleo roccioso simile nella composizione al nucleo
terrestre, ma più denso. Nel 2004 gli astronomi francesi Didier Saumon e Tristan Guillot
hanno stimato la massa del nucleo di Saturno tra 9-22 volte la massa terrestre, che
corrisponde a un diametro di circa 25.000 chilometri; nel nucleo si raggiunge la
temperatura di quasi 12 000 °C e la pressione di 10 milioni di atmosfere.[45][46] Il nucleo è
circondato da uno spesso strato di idrogeno liquido metallico, seguito da uno strato liquido
di idrogeno molecolare ed elio che si trasformano in gas all'aumentare dell'altitudine. Lo
strato più esterno si estende su 1.000 km e consiste in un'atmosfera gassosa.[47]
Saturno, al pari di Giove, irradia radiazione infrarossa energeticamente più che doppia
rispetto a quella che riceve dal Sole. Solo una parte di questa energia è attribuibile
al meccanismo di Kelvin-Helmholtz; un ulteriore meccanismo che spiegherebbe il calore
generato è quello di una "pioggia di elio" al suo interno: goccioline d'elio, più pesante
dell'idrogeno, sprofondano nell'oceano liquido sottostante e comprimendosi, liberano
calore che per convezione migra verso l'alto fino all'atmosfera, dove può sfuggire nello
spazio esterno.[48][49]
Atmosfera[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Atmosfera di Saturno.
Immagine dalla Cassini in falsi colori della "Tempesta Dragone" di Saturno (in alto a destra).
L'atmosfera esterna di Saturno è composta per il 96,3% da idrogeno e per il 3,25% da elio.
[50]
La percentuale di elio è notevolmente minore rispetto all'abbondanza di questo
elemento nel Sole.[51] Le quantità di elementi più pesanti dell'elio non sono note con
precisione; la massa degli elementi pesanti è stata dedotta dal modello della formazione
del sistema solare ed è stata stimata, nel caso di Saturno, in 19-31 volte la massa della
Terra, con una percentuale significativa situata nella regione del nucleo planetario. [52]
Nell'atmosfera di Saturno sono state rilevate anche tracce
di ammoniaca, acetilene, etano, propano, fosfina e metano.[53][54] Le nubi superiori sono
costituite da cristalli di ammoniaca, che gli conferiscono il tipico aspetto giallognolo,
mentre quelle degli strati inferiori sembrano essere composte da idrosolfuro di
ammonio (NH4SH) o acqua.[55] La radiazione ultravioletta del Sole provoca la fotolisi del
metano negli strati superiori dell'atmosfera, causando una serie di reazioni chimiche degli
idrocarburi con i prodotti risultanti trasportati verso il basso dai vortici atmosferici. Questo
ciclo fotochimico è regolato dal ciclo annuale stagionale di Saturno. [56]
Le bande[modifica | modifica wikitesto]
L'atmosfera di Saturno mostra bande simili a quelle di Giove, ma molto più deboli e più
larghe vicino all'equatore. Le formazioni atmosferiche (macchie, nubi) sono così deboli da
non essere mai state osservate prima dell'arrivo delle sonde Voyager. Da allora i telescopi
a terra e in orbita sono migliorati al punto da poter condurre regolari osservazioni delle
caratteristiche atmosferiche di Saturno. Sono state trovate tempeste di forma ovale dalla
lunga vita e molto simili a quelle di Giove. Nel 1990 il telescopio spaziale Hubble osservò
un'enorme nube bianca vicino all'equatore del pianeta, e un'altra fu osservata nel 1994.[57]
La composizione delle nuvole varia con la profondità e l'aumentare della pressione. Negli
strati superiori, con una temperatura compresa tra 100-160 K e pressioni tra 0,5 e 2 bar, le
nuvole sono costituite da ammoniaca ghiacciata. Scendendo nell'atmosfera di Saturno si
trovano le nubi di ghiaccio d'acqua, dove la pressione è compresa tra 2,5 bar e 9,5 bar e
le temperature tra i 185 e 270 K. Più in basso si trova uno strato di idrosolfuro di ammonio
ghiacciato, a pressioni tra 3-6 bar e temperature comprese tra 290 e 235 K. Infine, negli
strati inferiori, dove le pressioni sono di circa 10-20 bar e le temperature di 270-330 K, è
presente una zona composta da gocce d'acqua mista ad ammoniaca in soluzione
acquosa.[58]
Una sostanziale differenza fra le atmosfere di Giove e Saturno è la presenza di bande
chiare e scure, specialmente presso l'equatore, molto evidenti nel primo ma estremamente
soffuse e poco contrastate nell'altro. Il motivo è un più spesso strato di foschia che
sovrasta la parte dell'alta atmosfera di Saturno, probabilmente causata dalla minore
temperatura (130 K nell'alta atmosfera), che favorisce la formazione di nubi a una
profondità maggiore rispetto a Giove.[59] Ciò nonostante l'atmosfera saturniana è percorsa
da venti fortissimi, che soffiano fino a 1 800 km/h presso l'equatore.[9] Inoltre sono presenti
cicloni, soprattutto alle alte latitudini, dalla durata relativamente breve, come quello ripreso
dal telescopio spaziale Hubble nel 1990, tipico esempio di Grande Macchia Bianca,
tempeste temporanee che si formano durante le estati saturniane nell'emisfero nord, e
osservate anche nel 1876, 1903, 1933 e 1960, non presenti durante il passaggio delle
sonde Voyager.[60]
Esagono di Saturno[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Esagono di Saturno.
Il polo nord di Saturno ripreso da Cassini il 9 settembre 2016: si vede perfettamente la conformazione esagonale delle sue nubi.
Anelli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Anelli di Saturno.
Moonlet che genera degli effetti d'ombra visibili sull'anello A, immagine ripresa dalla sonda Cassini nel 2009.
La composizione degli anelli principali, i primi quattro scoperti, anello A, B, C e D è per più
del 99% di acqua pura in forma di agglomerati di ghiaccio, [79] che li dota di una brillantezza
notevole, dalla grandezza variabile mediamente tra 1 centimetro e 10 metri. Lo spessore
degli anelli varia da 10 metri[80] a un chilometro, apparendo quindi sottili all'osservazione.
La densità di queste particelle varia da anello ad anello e anche all'interno dell'anello
stesso, passando da valori di 40-140 grammi per centimetro quadrato a valori di circa zero
in quelle che vengono definite divisioni o separazioni: [81] spazi vuoti che separano gli anelli
o all'interno di un anello, creati probabilmente da un gioco di risonanze gravitazionali dei
satelliti pastori.
Alcuni agglomerati di ghiaccio più massicci possono alterare lievemente l'uniformità
dell'anello. Agglomerati dell'ordine di centinaia di metri vengono definiti "minilune"
(moonlet in inglese) e non sono visibili al telescopio e nemmeno alle sonde che finora
hanno visitato il pianeta, bensì creano delle perturbazioni che generano dei giochi di luce e
ombra visibili solo in determinati periodi dell'anno saturniano. La NASA stima che gli anelli
potrebbero "nascondere" milioni di minilune. [82]
Anello di Febe[modifica | modifica wikitesto]