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Costituzione

atto normativo fondamentale che


definisce la natura, la forma, la struttura,
l'attività e le regole fondanti di
un'organizzazione

Questa voce o sezione sugli argomenti teoria


del diritto e diritto costituzionale non
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La costituzione, nel diritto, è l'atto


normativo fondamentale che definisce la
natura, la forma, la struttura, l'attività e le
regole fondamentali di un'organizzazione
ovvero il vertice della gerarchia delle fonti
che definisce l'ordinamento giuridico di
uno Stato di diritto. Sotto il profilo
sociologico, è il frutto di secoli di
evoluzione storico-politica europea ed
occidentale[1], affermatasi poi a livello
mondiale con molteplici contaminazioni.
Da essa discende il diritto costituzionale.

Il termine, spesso, indica la legge


fondamentale di uno Stato, ovvero il
vertice nella gerarchia delle fonti di
diritto, mentre per l'atto fondamentale di
altri enti, pubblici o privati, viene
solitamente adottata la denominazione
di statuto.

Descrizione

Origine e significato del termine …


Il termine deriva dal latino constitutio, che
si riferiva a una legge di particolare
importanza solitamente emanata
dall'imperatore, e in tale particolare
accezione è tuttora usato nel diritto
canonico onde indicare rilevanti decisioni
prese dal papa come, su tutte, la
costituzione apostolica fissante il regime
da seguire durante il periodo di sede
vacante e per l'elezione, nel successivo
conclave, del nuovo vescovo di Roma.

Ad ogni modo il termine è ricco di


significati, sia descrittivi che assiologici.
Da un punto di vista descrittivo, si può in
linea generale, e con una certa
approssimazione, affermare che la
costituzione è la legge fondamentale di
un ordinamento giuridico, la fonte
principale, o superprimaria, da cui deriva
la legalità di tutte le altre fonti. Da un
punto di vista assiologico, invece, diffuso
soprattutto dall'illuminismo e dalla
rivoluzione francese, con il termine
costituzione si indica una determinata
legge fondamentale, e in particolare la
legge fondamentale che fonda un
sistema di separazione dei poteri.

I primi studi sulla costituzione risalgono


al periodo illuminista e sono divenuti
rapidamente oggetto di una declinazione
politica del principio liberale detta
costituzionalismo, la cui storia attraversò
tutti i successivi due secoli: "limiti al
potere e democratizzazione
costituiscono (...) i due elementi che
caratterizzano il costituzionalismo
contemporaneo sia per quanto riguarda i
(...) rapporti tra individuo e autorità
(forma di stato), sia per quanto riguarda i
rapporti tra i supremi organi
costituzionali in relazione alla funzione di
indirizzo politico (forma di governo) e
scandiscono il passaggio dal cosiddetto
Stato di diritto legislativo parlamentare a
quello costituzionale. Lo Stato di diritto
costituzionale individua - com’è noto - un
ordinamento dove supremi sono i valori
costituzionali, non vulnerabili dalle
cangianti maggioranze parlamentari,
anche se interpretabili in modo
diversificato. La sua introduzione ha
costituito per l'ambito europeo un
progressivo abbandono della teoria della
tradizionale supremazia dell'organo
legislativo (inteso in senso stretto o
complesso) e la costruzione di un
ordinamento dove i diritti fondamentali
degli individui ed i rapporti tra gli organi
costituzionali sono sottoposti a limiti e
garanzie di tipo giurisdizionale"[2].

Caratteristiche …

S'intende come costituzione vera e


propria (in senso stretto) un corpo di
leggi fondamentali prodotte dalla
sovranità del popolo, di solito per il
tramite di un'assemblea costituente. Se
la costituzione è invece il risultato di una
cessione di autorità da parte di un
monarca si parla solitamente di "statuto
costituzionale" (es. statuto albertino del
1848) o di "carta costituzionale". Lo
statuto è una costituzione ottriata (cioè
concessa da un sovrano, sino a quel
momento assoluto).

Sia per queste sue origini storiche che


per il ruolo esercitato nella vita
istituzionale degli Stati moderni, la
Costituzione svolge la funzione di
"limitazione legale della politica".
La maggioranza degli stati ha alla base
del proprio ordinamento una
Costituzione scritta (come ad esempio
quella dell'Italia e quella degli Stati Uniti
d'America), mentre altri - solitamente di
lunga tradizione democratica - non
hanno una costituzione esplicita, ma
alcune leggi di riferimento e delle
consuetudini, che nel loro complesso
possono essere considerate una
costituzione materiale (ad esempio
Regno Unito e leggi come Habeas corpus
oppure Magna Charta).

Classificazione

Costituzioni flessibili e …
Costituzioni rigide

Lo stesso argomento in dettaglio:


Costituzione flessibile e Costituzione
rigida.

Alcune costituzioni sono protette contro


le modifiche, nel senso che per la loro
modifica richiedono un procedimento
legislativo gravato da maggiori oneri
procedurali rispetto alle leggi ordinarie.
Un esempio è l'Italia, dove servono due
passaggi in Parlamento, distanti non
meno di tre mesi l'uno dall'altro, ed una
maggioranza assoluta o di due terzi dei
componenti, nella seconda votazione, per
le modifiche costituzionali. Se i due terzi
non sono raggiunti, alcuni soggetti
possono chiedere la sottoposizione a
referendum del progetto.

Le costituzioni si dicono "rigide" quando


sono protette contro modifiche rispetto
alle leggi ordinarie, ma anche quando
operano organi di garanzia della
Costituzione (caso della costituzione
italiana, per la quale opera la Corte
Costituzionale).

Sono invece "flessibili" negli altri casi,


quando cioè la costituzione, dal punto di
vista della modificabilità, è analoga ad
una legge ordinaria, a cui è parificata
nella scala gerarchica delle fonti.
Le procedure di aggravamento dell'iter
legislativo per la modifica della
costituzione sono volte ad ottenere il
maggior consenso possibile da parte
della collettività e garanzie per le
minoranze. Per questo per l'approvazione
di tali leggi è spesso richiesta una
maggioranza parlamentare qualificata,
molte costituzioni richiedono
l'approvazione popolare
dell'emendamento tramite referendum
oppure l'approvazione degli stati membri
per gli stati federali (ad esempio negli
Stati Uniti d'America).

Costituzioni brevi e lunghe …


Le costituzioni si dicono "brevi" se
contengono un numero ristretto di
disposizioni riguardanti principi
fondamentali, stabiliscono regole basilari
della struttura statale e degli organi
costituzionali e garantiscono alcuni diritti
fondamentali dell'individuo.

Con le costituzioni "lunghe" si amplia


l'ambito di interesse, passando talvolta a
disciplinare vari aspetti della società
civile dettando regole oltre che generali,
anche particolari.

Costituzione materiale …
La nozione di Costituzione materiale è
dovuta all'elaborazione di Costantino
Mortati (1891-1985). Tali studi nacquero
dalla congerie istituzionale e politica
degli anni Trenta[3] e sono stati riscoperti
alla fine del XX secolo[4].

Le definizioni più comuni della


costituzione, fanno riferimento ad essa
come "sorgente del diritto", da cui
discendono le altre leggi. Tale approccio
ha però pieno senso in una visione
statica o almeno in una prospettiva di
tipo storico.

Una visione invece dinamica di


costituzione non può fare a meno di
vedere come essa sia una
rappresentazione formalizzata dei
rapporti di potere tra le varie classi
sociali. Chi non ama il concetto di classe
sociale può considerare termini come
lobby o gruppo d'interesse. L'evoluzione
dei rapporti di potere porta gradatamente
ad uno scollamento tra la legge scritta e
quella applicata e concretamente
"vivente".

Il progressivo scollamento tra la


costituzione scritta e quella applicata
può portare a situazioni traumatiche (o
rivoluzionarie, o catastrofiche) in cui i
poteri cambiano ed i nuovi rapporti di
potere vengono sanciti in una versione
rivista della carta costituzionale.
È forse il caso di dire che spesso alcune
leggi di dettaglio che sanciscono i nuovi
rapporti di potere possono comparire
prima della modifica costituzionale. Nello
stesso tempo ci può essere un
contributo della giurisprudenza ad
interpretare le leggi esistenti secondo i
nuovi rapporti di potere che si vanno
configurando. A ciò si possono sommare
atti dell'esecutivo (del governo) non in
aderenza con la Costituzione scritta.

L'assieme di nuove leggi, di nuova


giurisprudenza, di atti dell'esecutivo, si
possono configurare come una
organizzazione di fatto dello Stato, cioè
una costituzione materiale, diversa da
quella scritta.

Andrebbero forse aggiunte agli interpreti


della costituzione materiale anche le
parti sociali coinvolte, che percepiscono i
cambiamenti del potere reale e si
adeguano ad esso (esempio: sindacati).

In questo approccio evolutivo, la


Costituzione non è tanto la madre di tutte
le leggi ma quasi la figlia dello stato di
fatto che ha prodotto un cambiamento
della costituzione materiale, mentre le
classi sociali o i gruppi d'interesse che
erano meglio rappresentati dalla
costituzione scritta restavano incapaci di
difendere la "loro" costituzione.
Costituzione formale …

È il particolare atto normativo con cui


viene stabilito un nuovo ordine politico e
statale. In particolare, indica il
documento (scritto) nel quale sono
contenuti i princìpi, i valori, le regole e gli
istituti fondamentali dell'organizzazione
statale; esso può coincidere o meno con
la costituzione materiale, dato che
quest'ultima ne rappresenta l'evoluzione
spaziale e temporale, evoluzione che può
svilupparsi in modo diverso dal "progetto
fondante". Nel caso italiano, ad esempio,
la Costituzione formale è costituita dal
testo entrato in vigore nel 1948.
L'integrazione con il diritto
dell'Unione europea
La neutralità di questa voce o sezione
sull'argomento diritto è stata messainformazioni
Ulteriori in dubbio.

Trattato Trattato Trattato


sull'Unione sull'Unione sull'Unione
europea europea europea

Trattato

Il processo di integrazione dell'Europa ha


portato ad un ripensamento dei concetti
di costituzione e sovranità.

Il processo di assimilazione del diritto


europeo all'interno dell'ordinamento
costituzionale italiano avviene secondo il
principio sancito dalla nostra Carta
dell'articolo 11 che recita:

"L'Italia... consente, in
condizioni di parità con gli
altri Stati, alle limitazioni di
sovranità necessarie a un
ordinamento che assicuri la
pace e la giustizia tra le
nazioni; promuove e favorisce
le organizzazioni
internazionali rivolte a tale
scopo".

e dall'articolo 10 comma 1, Cost. che


recita:
"L'ordinamento giuridico
italiano si conforma alle norme
del diritto internazionale
generalmente riconosciute".

Con la riforma del titolo V della


Costituzione del 2001 è intervenuta una
riformulazione dell'art. 117, Cost. che ha
introdotto il riferimento ai "vincoli
derivanti dall'ordinamento comunitario" e
degli artt. 97 e 119 nel 2012, con
riferimento ai vincoli Ue sulle politiche di
bilancio, specificando la posizione del
diritto europeo, sovraordinaria e
subcostituzionale, nei confronti del diritto
nazionale.
La sentenza della Corte di cassazione
232/1989 specifica i controlimiti
all'integrazione del diritto europeo
all'interno dell'ordinamento giuridico e
costituzionale italiano: il rispetto dei
principi supremi e dei diritti inviolabili
della nostra Costituzione. Questa
clausola di salvaguardia, ad oggi, non ha
avuto effetti concreti: questo si spiega
con l'analogia o la corrispondenza tra i
principi dell'Unione Europea e quelli che
la nostra Corte costituzionale esige.

I regolamenti europei vengono assimilati


mediante processo automatico. Questo
non abroga o modifica gli atti fonte
interni, bensì ne sospende l'efficacia
finché è il diritto comunitario a regolare
la materia.

Diversamente, le direttive europee


necessitano di un processo di
assimilazione nell'ordinamento giuridico
interno (eccezion fatta per le direttive
autoapplicative, come disciplinato dalla
sent. 168/1991) e vengono assorbite nel
sistema delle fonti nella posizione che è
propria dell'atto di recepimento.[5]

Costituzioni storiche
Lo stesso argomento in dettaglio: Lista
delle costituzioni.

Costituzione degli Stati Uniti d'America


Costituzione polacca di maggio (1791)
Costituzione francese del 1791
Costituzione francese del 1793
Costituzione francese del 1795
Costituzione francese del 1799
Costituzione spagnola del 1812
Costituzione siciliana del 1812
Costituzione svizzera del 1848
Costituzione Federale degli Stati Uniti
Messicani del 1857
Costituzione della Repubblica Italiana
(1948)
Costituzione della Repubblica Federale
di Germania (1949)

Note
1. ^ R.C. van Caenegem, An Historical
Introduction to Western
Constitutional Law, 1995, Cambridge.
2. ^ Fulco Lanchester, IL PROFUMO DEL
COSTITUZIONALISMO, Nomos,
2/2018 , p. 3.
3. ^ Sul fatto che l'elaborazione
dell'epoca partisse da «un dato di
costituzione “materiale”», ovvero
«quello del Partito nazionale
fascista», v. Michele Salvati, Il partito
nella elaborazione dei socialisti, in Le
idee costituzionali della Resistenza,
Roma 1997, p. 264.
4. ^ Pinelli Cesare, La costituzione di
Santi Romano e i primi Maestri
dell'età repubblicana, in Diritto
amministrativo, 2012 fasc. 3, pp. 251
- 298.
5. ^ Augusto Barbera e Carlo Fusaro,
Corso di Diritto Pubblico.

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Voci correlate
Assemblea costituente
Potere costituente
Diritto costituzionale
Controllo di legittimità costituzionale
Corte costituzionale
Costituzione flessibile
Costituzione materiale
Costituzione rigida
Diritto dell'Unione europea
Fonti di diritto
Gerarchia delle fonti di diritto
Costituzione Europea
Lista delle costituzioni

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Collegamenti esterni
Costituzione / Costituzione (altra
versione) , in Dizionario di storia,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
(IT, DE, FR) Costituzione , su hls-dhs-
dss.ch, Dizionario storico della
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(EN) Costituzione , su Enciclopedia
Britannica, Encyclopædia Britannica,
Inc.
Costituzione , in Treccani.it –
Enciclopedie on line, Istituto
dell'Enciclopedia Italiana.
Costituzione della Repubblica Italiana
(GU Serie Generale n.298 del 27-12-
1947) , su Gazzetta Ufficiale. URL
consultato il 27 ottobre 2018
(archiviato il 31 Marzo 2016).
Sito istituzionale della Corte
Costituzionale italiana , su
cortecostituzionale.it (archiviato il 10
Ottobre 2018).
Associazioni di giuristi
Forum costituzionale - Rivista
"Quaderni costituzionali" .
Associazione Italiana dei
Costituzionalisti , su
associazionedeicostituzionalisti.it. URL
consultato il 18 settembre 2006
(archiviato il 1º ottobre 2018).
Fonti archivistiche
Archivio delle Costituzioni Storiche , su
Dipartimento di Scienze Giuridiche
dell'Università di Torino (archiviato il 6
Agosto 2007).
Archivio di Diritto e Storia
Costituzionali , su Dipartimento di
Scienze Giuridiche dell'Università di
Torino. URL consultato l'8 dicembre
2006 (archiviato il 10 ottobre 2018).
Controllo Thesaurus BNCF 37208  · LCCN
di (EN) sh85031336  · GND
autorità (DE) 4062787-1

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