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Il problema dei quattro colori

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Introduzione ai Grafi

Il problema dei quattro colori consiste nel colorare una qualsiasi


carta geografica utilizzando soltanto quattro colori in modo tale
che due generiche nazioni confinanti non abbiano mai lo stesso
colore.
Alcune considerazioni: osserviamo che, negli studi compiuti a
riguardo da Apel e Haken nel 1976, sono state messe in evidenza
1936 configurazioni critiche (una sorta di ipotetiche trappole o
situazioni non desiderate), per le quali sono state impiegate 1200
ore di elaborazione con un calcolatore per dimostrare che in realtà
ogni situazione critica può essere risolta con quattro colori.

Si palesa così la complessità della dimostrazione.

Procediamo per passi:

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passo 1: 1 colore.

È evidente che non è sufficiente.

passo 2: 2 colori.

Se consideriamo una regione divisa in tre partizioni si osserva


che due colori non sono sufficienti: necessariamente due
partizioni attigue hanno lo stesso colore

passo 3: 3 colori.

Se consideriamo una regione divisa in quattro partizioni si


osserva che tre colori non sono sufficienti: anche in questo
caso necessariamente due partizioni attigue hanno lo stesso
colore

passo 4: 4 colori.

Con quattro colori si osserva che il problema del terzo passo è


risolto e per ogni successiva partizione è possibile assegnare
uno dei quattro colori in modo tale che sia diverso da quelli
delle partizioni confinanti.

Introduzione alla Teoria Cromatica dei Grafi

Per affrontare analiticamente il problema dei quattro colori


trasformiamo la nostra cartina geografica in una corrispondente
struttura più agile, quale è il grafo.

Un grafo G è descritto da due insiemi V(G) e E(G) dove:


V(G) è l'insieme dei vertici di G
E(G) è l'insieme degli archi di G

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un vertice è un oggetto semplice al quale è possibile associare un
nome ed altre proprietà;
un arco è una connessione fra due vertici.

Traduciamo ora il problema dei quattro colori in termini di grafi.


La trasformazione che utilizziamo è detta corrispondenza Primale
- Duale.
Il Primale è la cartina: per ognuna delle partizioni in cui è divisa la
regione di spazio considerata individuiamo un elemento di
rappresentanza (e.g. in una cartina geografica può essere la
capitale), gli elementi di rappresentanza costituiscono l'insieme
V(G) dei vertici del grafo G (il duale) che stiamo costruendo.
Gli elementi di rappresentanza di due partizioni confinanti sono
uniti da un arco: l'insieme degli archi così ottenuto è il nostro E(G).

Primale Duale

Osservazioni:

# dei nodi del Duale = # delle regioni del Primale


# degli archi del Duale = # dei confini del Primale
La trasformazione è una corrispondenza biunivoca, che
pertanto mantiene la cardinalità degli insiemi in
corrispondenza.
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Il duale associato alla cartina geografica è un grafo planare. A
grafi di questo genere si può nuovamente applicare la
costruzione precedente; applicando due volte la
trasformazione si torna alla situazione iniziale.
Con i grafi non planari non si riesce a costruire il duale, nel
qual caso si introducono i matroidi.

Il problema di colorare le regioni di una cartina geografica diventa


allora equivalente al problema di colorare i vertici del grafo duale.
Il numero di colorazioni possibili dipende dal grafo e dal numero
di colori a disposizione ed è definito dal polinomio cromatico del
grafo.

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