29 giugno 2019
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Peccato che l’unico che sia doveroso citare – meglio ancora:
imitare – in questo funebre corteo di cari estinti non ci sia. Alludo
a Giorgio Scerbanenco, leggere sotto. La storia, di per sé, è
insignificante. Il maresciallo Fenoglio deve fare un tot di sedute di
fisioterapia, scortato dall’aitante cinquantenne Bruna – che è
bionda e “piena di sensualità vigorosa”: fornirà all’eroe, alla fine
del libro, il numero di cellulare, cioè il pretesto per la prossima
puntata della soap. Mentre fa ginnastica, il maresciallo incontra un
ragazzo, Giulio, che si è sfasciato l’anca in un incidente: comincia
perciò, per scacciare la noia – ergo: esasperandone i confini – a
raccontargli alcuni episodi ‘scottanti’ della sua vita lavorativa.
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Sulle indagini: “Salvo rare eccezioni, le indagini non sono
procedure lineari. Il risultato investigativo… dipende da un
procedere per tentativi”;
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