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LA RADIOATTIVITA’

E GLI EFFETTI BIOLOGICI DELLE RADIAZIONI

Radioattività: quando, perché, come, quanto


Forze nucleari
Stabilità dei nuclei Radiazioni in natura e nella vita umana
Decadimenti radioattivi Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti
Attività radioattiva Esposizione alle radiazioni
Legge del decadimento radioatt. Dose assorbita
Periodo di dimezzamento Radioattività naturale
Datazione con il radiocarbonio
Questione radon
Radioattività nel corpo umano
Danni biologici
Radioprotezione

Paolo Montagna
Ricercatore (“esaurito”…) in Fisica Nucleare
Università di Pavia – Dip.Fisica Nucleare e Teorica
Docente di Fisica Medica e Radioattività
nei corsi di laurea delle Professioni Sanitarie Tecniche

P.Montagna Liceo "Omodeo" Mortara 26 gennaio 2011 pag.1


Che cos’è la radioattività?
Becquerel 1896:
una lastra fotografica può essere impressionata da radiazioni emesse dall‟uranio
Curie 1898:
i minerali d‟uranio contengono sostanze nuove (radio e polonio)
che emettono molte più radiazioni dell‟uranio stesso
Rutherford 1902:
nei decadimenti le sostanze si trasformano in altre,
e le radiazioni emesse vengono deviate diversamente da campi elettrici e magnetici

Radioattività = trasformazione spontanea o artificiale


dei nuclei con emissione di radiazione
corpuscolare  particelle
elettromagnetica  energia

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Particelle o radiazioni?
massa, carica, velocità, energia
Nel linguaggio comune, si chiamano Interaz. coulombiana si o no
RADIAZIONI
particelle cariche e neutre En.cinetica o elettromagn.
particelle con massa e senza massa
massa m m 0 0
carica e 0 e 0
tipo Protone, Neutrone nessuna Fotone
Elettrone (luce, raggi X …)

velocità v (<c) v (<c) c c


energia Cinetica Cinetica Elettromagn Elettromagn
E = ½mv2 E = ½mv2 E = hn E = hn
Avvertenza: in Fisica Nucleare l’energia si misura sempre in elettronVolt:
1 eV è l’energia acquisita da un elettrone quando viene accelerato
tra due punti tra cui c’è una differenza di potenziale di 1 V. Cioè (da L=qV):
1 eV = (1.6∙10-19 C) ∙ (1 V) = 1.6∙10-19 J

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Radioattività: quando?
Quando? N
Nei nuclei non compresi nella
“valle di stabilità” nucleare:
• nuclei con troppi protoni (Z>92)
• nuclei con troppi neutroni
• nuclei con pochi neutroni
• nuclei con troppa energia
Isotopi: (notazione A
ZXN con A=Z+N) Z
stesso n.protoni Z
diverso n.neutroni N
(stessa specie chimica, diversa massa)
Stabilità dei nuclei:
circa 280 stabili (naturali) Nuclei leggeri (Z  20)  N = Z
circa 2500 radioattivi Nuclei pesanti (Z > 20)  N > Z
(1000 naturali e 1500 artificiali) … come si spiega? …

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Ma cosa succede nel nucleo?
I protoni non si respingono?
Nel nucleo ci sono Z protoni molto vicini tra loro (d  10-15 m).
Essi risentono delle forze di:
attrazione m pm  11

(1 . 67  10 27 ) 2  34
FG   G   6 . 67  10   2  10
p
N
gravitazionale r 2
(10
 15 2
)

?!?
repulsione FE 
1 q pq p
 9  10 9 (1.6 10
19 2
)
 230 N
elettrostatica 40 r 2 (10 15 2
)

FE FG FG FE
P P

In base alle forze che conosciamo (gravitazionale ed elettromagnetica)


i protoni dovrebbero respingersi violentemente
e quindi distruggere o impedire la formazione dei nuclei atomici.
A MENO CHE…
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La “colla” nucleare

A MENO CHE…
All’interno dei nuclei atomici si manifesti una ulteriore
nuova forza di attrazione, capace di “incollare” tra loro i protoni
vincendo la loro repulsione coulombiana.
Per tenere uniti i protoni sono necessari anche i neutroni!

FORZA NUCLEARE FORTE:


• E’ sempre attrattiva
• Si manifesta solo a distanze d  10-15 m
• Vale tra protoni, tra neutroni, tra protoni e neutroni

... ma ancora non basta a spiegare come sono fatti i nuclei...

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Guardando i nuclei leggeri...
... si vede che quando ci sono troppi o pochi neutroni
il nucleo non è stabile

Idrogeno: Z=1 Elio: Z=2


1 2 Non
1H 2 He
esiste!
2 3
1H Deuterio 2 He
3
1H 4
Trizio 2 He

 instabile! 5
2 He
 instabile!
La forza nucleare non basta ancora: FORZA
ci deve essere un’altra forza NUCLEARE
responsabile dei decadimenti nucleari  DEBOLE

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Tutta la Fisica in una pagina:
le 4 forze fondamentali della Natura
Forte Elettromagnetica

Gravitazionale Debole

Forza intensità relativa raggio d’azione


Gravitazionale 10-38 infinito (≈1/r2)
Elettromagnetica 10-2 infinito (≈1/r2)
Nucleare forte 1 rnucl ≈10-15 m
Nucleare debole 10-14 rnucl ≈10-15 m

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Radioattività: perché?
Come si spiega intuitivamente l’eventuale instabilità dei nuclei?

I nucleoni sono in continuo movimento e si scambiano continuamente energia.


A seguito di questi casuali scambi di energia, può accadere che qualche
nucleone acquisti energia cinetica sufficiente a sfuggire dal nucleo.
Per far questo, bisogna che l’energia acquistata sia sufficiente a vincere
la barriera di potenziale nucleare generata dall’interazione nucleare forte
che lega tra loro i nucleoni entro il nucleo.

Nei nuclei stabili, a causa dell’energia di legame molto alta


(=barriera di potenziale negativo molto profonda)
questo processo non può avvenire.
Nei nuclei instabili invece questo processo può avvenire
casualmente con una certa probabilità.

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Nuclei… magici!
Gli isotopi stabili naturali hanno Z e N
secondo la seguente tabella:

e sono particolarmente stabili quando


Z e N hanno i seguenti valori particolari:
( analogia: gas nobili in tavola Mendeleev)

Z  2,8,20,28,50,82
N  2,8,20,28,50,82,126
Es. Nuclei doppiamente magici:

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Riassunto: nuclei stabili e instabili
Ma quanti neutroni ci vogliono nei nuclei?
Evidentemente, né troppi, né troppo pochi!

La forza nucleare p-p, p-n, n-n è uguale.


Quindi il rapporto tra protoni e neutroni nel nucleo non dovrebbe influire
sulla stabilità, tranne che per la repulsione coulombiana tra i protoni.
Invece si verifica che in natura esistono solo

• nuclei leggeri con N  Z


RADIOATTIVITA’
• nuclei pesanti con N > Z
Addirittura esistono numeri “magici” per Z e N
che favoriscono la stabilità dei nuclei
Altri nuclei non esistono, o – se prodotti – decadono spontaneamente
dopo un certo tempo, emettendo particelle, o trasformandosi in altre
specie, o spezzandosi in nuclei più piccoli (FISSIONE).

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Radioattività: come?
(Principali) TIPI DI DECADIMENTI RADIOATTIVI

 + A
Z XN
A4
Z  4
 2 N  2 2 He2
Y
Nuclei pesanti

- + +  Z A1YN 1  e   n
A
Z XN
Nuclei con troppi neutroni

+ + + A
Z XN  Z A1YN 1  e   n
Nuclei con pochi neutroni

 + A
Z XN  ZAX N  hn
Spesso dopo decadimento  o 

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A spasso verso la stabilità

Dove si posizionano
Ogni generico nucleo AZX,
i decadimenti se è instabile, cerca di
sulla carta dei nuclei? raggiungere la situazione
energeticamente più stabile,
“muovendosi” verso la valle
di stabilità.
N=numero di neutroni


I tre decadimenti , , 
corrispondono a “movimenti”

lungo le direzioni oblique
del grafico Z-N,
 a seconda che aumentino
o diminuiscano i valori
di Z e N
Z=numero di protoni

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Decadimenti a catena
232Th
decadimenti dell'isotopo 3 famiglie radioattive naturali
 decad. 238U 235U 232Th
N  decad.– 232Th

140 228Ra 228Ac  : (Z, N, A)  (Z–2, N–2, A–4)


224Ra
228Th
–: (Z, N, A)  (Z+1, N–1, A)
135 220Rn (con emissione di neutrini)
216Po +: (Z, N, A)  (Z–1, N+1, A)
(con emissione di neutrini)
130 212Pb
212Bi
212Po
 : (Z, N, A)  (Z, N, A)
208Tl
125 208Pb (stabile)
Z …decadimenti tuttora in corso
Z dalla nascita della Terra!
80 85 90
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Radioattività: quanto?
Attività radioattiva = n. decadimenti/s
( “velocità di decadimento”)

Unità di misura SI: dimensionalmente


becquerel  1 Bq = 1/s uguale all’hertz

1 Bq = 1 decadimento al secondo  unità troppo piccola

Unità pratica:
curie: attività di 1g di radio
(decadimento : 234
84Ra  230
82Rn, t=1620 anni)
1 Cu = 3.7  1010 Bq

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Legge esponenziale negativa
Il decadimento radioattivo è un processo statistico
a probabilità costante (= indipendente dal tempo)
Il n.di nuclei rimasti diminuisce nel tempo
con legge esponenziale negativa

... provare per credere...  lancio delle monete

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Legge del decadimento radioattivo
Il numero dei nuclei che decadono nell’unità di tempo
è proporzionale al numero di nuclei presenti:

-Dn/Dt  n
-Dn/Dt = l•n l = costante di decadimento

n(t) = n0 e-lt
1/l = t = vita media
n(t) = n0 e-t/t

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Periodo di dimezzamento

Vita media t = tempo dopo il quale rimangono il 37 % dei nuclei (=1/e)


Periodo di dimezzamento T1/2 = tempo dopo il quale rimangono
il 50 % dei nuclei

n(t)
T1/2 < t Relazione tra t e T1/2:
n0
n(T1/2) = n0/2 = n0 e-T1/2/t
e-T1/2/t = 1/2
0.50 n0
-T1/2/t = ln ½ = -ln2 = -0.693
0.37 n0
t
T1/2 = 0.693 t
0 T1/2 t
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Al passare del tempo…
In rappresentazione normale: legge esponenziale negativa
In rappresentazione semilogaritmica: legge lineare
 retta con pendenza negativa
Dopo n T1/2 , quanto
è ridotta l’attività?
DECADIMENTO RADIOATTIVO DECADIMENTO RADIOATTIVO

1,E+00 1,E+00

9,E-01 1 T1/2 A = 50 %
8,E-01 2 T1/2 A = 25 %
NUME RO DI ATOMI (%)

NUME RO DI ATOMI (%)


7,E-01 3 T1/2 A = 12.5 % 1,E-01
6,E-01 4 T1/2 A = 6.25 %
5,E-01 5 T1/2 A = 3.125 %
4,E-01 6 T1/2 A = 1.5625 %
3,E-01 7 T1/2 A = 0.78125 % 1,E-02

2,E-01
8 T1/2 A = 0.390625 %
1,E-01
9 T1/2 A = 0.1953125 %
0,E+00
10 T1/2 A = 0.09765625 % 1,E-03
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
TEMPI DI DIMEZZAMENTO 10%  aspettare 4 T1/2 TEMPI DI DIMEZZAMENTO
1%  aspettare 7 T1/2
1‰  aspettare 10 T1/2

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Misura del periodo di dimezzamento
Per vite medie abbastanza lunghe: Δn n  0.693 
A   n  
misura di attività (contatore Geiger) Δt t T
 1/2 

Il contatore Geiger-Muller rivela la presenza di


particelle elettricamente cariche ed è costituito da 0.693  n
un tubo metallico chiuso ai due estremi e T1/2 
contenente gas a bassa pressione. A
Un filo metallico detto collettore, teso lungo
l'asse del contenitore (che funge da catodo) e da
esso isolato, viene mantenuto a un potenziale
Es. periodi di
positivo di poco inferiore al potenziale di scarica dimezzamento:
rispetto al tubo.
Il filo e il contenitore sono connessi ad un circuito 3H
amplificatore, che comanda un contatore di impulsi ( ) 12.33 anni
elettrici. 14C () 5730 anni
Le sorgenti radioattive vengono introdotte, con 40K ()
opportune precauzioni, dall„ apertura superiore in un 1.28•109 anni
pesantissimo cilindro in piombo, mentre nel foro 60Co () 5.7 anni
laterale si inserisce il contatore Geiger. 137Cs ()
Quando una particella carica 30 anni
penetra nel tubo, ionizza il gas, 131I () 8 giorni
provocando tra filo e involucro una 222Rn ()
breve scarica elettrica, che viene 3.82 giorni
segnalata dal contatore, e spesso 235U () 7.04•108 anni
anche da un altoparlante che 238U ()
emette un inconfondibile brusio.
4.47•109 anni

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Le radiazioni nella materia
Ogni radiazione, interagendo con la materia, cede energia
alla struttura atomica/molecolare del materiale attraversato.

Se l’energia ceduta è sufficiente


(radiazioni ionizzanti: E  100 eV),
si verificano nel materiale effetti distruttivi
(frammentazioni, rotture di legami, ionizzazione,...).

Radiazioni ionizzanti:
- elettromagnetiche (m=0, E=hn) raggi X e 
- corpuscolari (m>0, E= ½ mv2)  particelle , , p,n,...

L’assorbimento delle radiazioni nella materia è un processo


molto vario e complesso. I parametri importanti sono:
tipo e energia della radiazione incidente, natura del materiale.

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Emissione e assorbimento
di radiazioni
Le radiazioni emesse da una
sorgente radioattiva vengono
irraggiate nello spazio in tutte
le direzioni.
Una loro frazione, dipendente
dall’angolo solido e dalla
distanza (IW/r2), colpisce il
soggetto esposto cedendogli
energia.
I danni che esso ne riceve
dipendono dall’energia, dal tipo
di radiazione, dagli organi che
ne vengono colpiti.

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Penetrazione (range)
Range R (E) =
Radiazioni ,, distanza media ... e nel corpo umano
in diversi materiali... percorsa nella materia (impiego terapeutico)

 da 60Co  da elettroni protoni


E=1.3 MeV E=25 MeV E=200 MeV
cm
0 0
10 10
20 20
cm

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Schermi protettivi

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Esposizione
I raggi X e  nella materia provocano ionizzazione,
cioè creano coppie di ioni +/-

Esposizione (dose irraggiata) =


misura della ionizzazione prodotta da una radiazione in un materiale

Materiale di riferimento: aria (1 cm3, 0oC, 1 atm)

Unità di misura:
SI: C/kg
pratico: Röntgen  0.33•109 C in 1 cm3 di aria a 0oC, 1 atm
1 R = 2.58•10-4 C/kg

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Effetti biologici
delle radiazioni ionizzanti
MOLECOLE
ATOMI
eccitazione eccitazione
ionizzazione
ionizzazione
dissociazione

STRUTTURE
SUB-CELLULARI
ORGANI blocco biosintesi
effetti sulla crescita effetti genetici
effetti su funzioni nervose effetti funzioni nucleo
effetti su risposta umorale

CELLULE
blocco della divisione
effetti sul metabolismo

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Dose assorbita
Dose = energia assorbita per unità di massa
m = massa del
D = DE/Dm materiale assorbitore,
non della radiazione!
Unità di misura:
SI  Gray = J/kg
1 Gy = 100 rad
pratico  rad = 100 erg/g
Problema: la stessa dose
dovuta a radiazioni diverse
e/o assorbita da materiali diversi
produce effetti/danni diversi!
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Dose equivalente

Per uniformità si definisce una radiazione standard: raggi X a 200 keV

Efficacia Biologica Relativa: RBE = D(X 200 keV)/DR


= rapporto tra le dosi della radiazione standard e della radiazione R
che producono lo stesso effetto nel materiale di riferimento.

Unità di misura: 1 Sv = 100 rem


SI  Sievert = RBE• Gray
Radiazione QF
pratico  rem = RBE•rad
fotoni, elettroni 1
protoni 5
Al posto della RBE si usa il neutroni (varie energie) 5-20
fattore di qualità QF particelle alfa, nuclei pesanti 20
che tiene conto degli effetti es. 1 Gy () = 10 Sv
1 Gy (X 200 keV) = 1 Sv
globali di ionizzazione

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Dose efficace
Ulteriore problema: la stessa dose equivalente assorbita
in organi o tessuti diversi produce effetti/danni diversi!

Dose efficace = dose Organi w


equivalente “pesata” gonadi 0.20
a seconda del diverso midollo osseo 0.12
impatto sugli organi: colon 0.12
Deff = w•Deq = w•QF•D polmone 0.12
stomaco 0.12
A ogni organo/tessuto vescica 0.05
si assegna un mammella 0.05
fattore di peso w. fegato 0.05
La somma dei fattori di esofago 0.05
tiroide 0.05
peso di tutti gli organi è 1 cute 0.01
(su tutto il corpo: superfici ossee 0.01
dose efficace = altri tessuti (tot.) 0.05
dose equivalente) totale 1.00

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Dall’irraggiatore all’irraggiato: sintesi
Dall’emissione...
Sorgente radioattiva
Attività  becquerel, curie
Materiale irraggiato
Esposizione  C/kg, röntgen

Assorbimento
Dose assorbita  gray, rad
Danno biologico
Dose equivalente/efficace
 sievert, rem
...all’assorbimento

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Gli effetti biologici dipendono da...

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Radiazioni e vita

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Radiazioni naturali e artificiali

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Radioattività naturale
Elementi radioattivi naturalmente presenti
nell’atmosfera
Sorgenti extraterrestri nel sottosuolo
 Raggi cosmici nelle acque
nei vegetali e negli animali
Sorgenti terrestri nel corpo umano
 Radionuclidi naturali
circa 75 nuclidi

Radionuclidi naturali primordiali  famiglie radioattive naturali


Nucleosintesi delle stelle (23892U, 23592U, 23290Th)
(nascita Sistema Solare, 4·109 anni fa) 40 K,87 Rb
19 37

Radionuclidi naturali cosmogenici  3


1H,
14
6C
Reazioni nucleari tra radiazione cosmica es. n + 2
1H  1H
3

e atmosfera o terra n + 14 N  14 C
7 6 + p

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Radiazione cosmica

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Un orologio radioattivo: il radiocarbonio
Isotopi del carbonio: Ogni 1012 atomi di carbonio,
uno è radioattivo
12C 98.92 % stabile (= 1011 atomi/mole)
13C 1.08 % stabile con periodo di dimezzamento
14C 1.2•10-10 % T1/2 = 5730 anni
Per il contributo sul radiocarbonio
grazie a Simona Costantinopoulou

Produzione Decadimento

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Perché è possibile
la datazione con il 14C?
Gli organismi viventi nei loro processi
vitali (sintesi clorofilliana, respirazione,
cicli alimentari) “scambiano carbonio”
con l’ambiente.
Quando muoiono, lo scambio si interrompe.
Rimane il carbonio “interno” che continua
a decadere.

Dalla curva di decadimento


si può risalire al momento
della morte dell’organismo
1945 W.F. Libby (Nobel Chimica 1960)

N(t) = N0e-t/t Entro un intervallo temporale di 200-60000 anni


possibile datazione di: (fino a ≈ 10 T1/2)
e-t/t = N(t)/N0 ossa  morte animale
-t/t = ln(N(t)/N0) tela lino  morte pianta lino
lana  tosatura pecora
t = -t/[ln(N(t)/N0)] pergamena  morte animale

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14C: metodi di misura e limiti di validità
Due metodi di misura:
• metodo di Libby
misura di attività radioattiva -Dn/Dt  n
necessaria “abbondante” quantità di carbonio estratto dal reperto
problema del fondo radioattivo naturale
• metodo AMS
separazione tra 14C e 12C tramite spettrometro di massa

Il metodo del 14C è basato sulle ipotesi Sono vere???


che il rapporto 14C/12C sia costante
• nello spazio Misure su reperti datati storicamente,
• nel tempo o comunque in modo indipendente
• nell’aria e nell’acqua (CO2 disciolta)
• negli organismi viventi Dendrocronologia: dalla misurazione
della età radiometrica degli anelli di
accrescimento di tronchi di alberi
calibrazioni si può avere una curva di calibrazione
accurata fino a circa 104 anni fa

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14C: età radiometrica ed età vera
Esempio di curva di correzione

Non c’è esatta corrispondenza Es. in questo caso l’età radiometrica


tra età radiometrica e età vera: (120±20) anni potrebbe corrispondere
la curva non è esattamente una retta a tre differenti periodi:
1686-1736 1807-1886 1911-1930

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Casi celebri: l’uomo dei ghiacci
Ötzi, la Mummia ritrovata
congelata il 19 settembre
1991 a circa 3200 metri di
altitudine e conservatasi
per circa 5300 anni sotto il
ghiacciaio del Similaun, nei
pressi della Val Senales

Età stimata: 3350 a.C.

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Casi celebri: la Sindone
3 analisi indipendenti (Oxford, Zurigo, Tucson-USA)
compiute nel 1988 da un campione prelevato nella
stessa zona del lenzuolo
… ma rimangono molti dubbi sulle procedure di
analisi, e finora non è stato concesso di ripeterle…

Età stimata: 1260-1390 d.C.

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Il radon nel terreno

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Il radon: caratteristiche chimiche
Per il contributo sul radon
grazie a Alberto Panzarasa

 E’ il gas nobile
più pesante
(Z = 86,
A = 219-222)
 E’ 8 volte più
denso dell’aria
 E’ un gas
incolore,
inodore e
insapore

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Il radon: caratteristiche fisiche
Si trova un po’ ovunque
A temperatura ambiente
nel sottosuolo,
si presenta come un gas incolore
in particolare in alcune rocce:
tufi, granito, porfido e fillade Unico gas radioattivo
a temperatura ambiente

Tsolid = -71 oC Teboll = -61 oC


gas

Concentrazione:
all’ aria aperta in media 5-10 Bq/m3
in ambienti chiusi in media 50 Bq/m3
nel sottosuolo fino a 10000 Bq/m3

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Isotopi del radon
222Rn 220Rn 219Rn

Generati dalle 3 famiglie radioattive:


• 238U  …  226Ra  222Rn (T1/2= 3.82 g)
• 232Th  …  224Ra  220Rn (T
1/2= 54.5 sec)
• 235U  …  223Ra  219Rn (T
1/2= 3.92 sec)

Il radon è pericoloso perché:


•è un gas nobile  diffonde facilmente senza interagire con altre sostanze
•viene respirato e decade   può provocare il cancro ai polmoni

Il 220Rn e 219Rn hanno tempo di dimezzamento troppo breve


e decadono prima di poter essere inspirati

L’isotopo veramente pericoloso è il 222Rn

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I discendenti del radon
 218  214  214  214  210
222
Rn  Po  Pb  Bi  Po  Pb
T1/2=3.82 g T1/2=3.05 min T1/2=26.8 min T1/2=17.9 min T1/2=0.1 msec

Nella famiglia radioattiva del 238U


238U …  226Ra  222Rn  218Po  …  206Pb

i prodotti di decadimento del radon hanno tutti


vita media breve fino al 210Pb
T1/2 (Po,Pb,Bi) << T1/2 (Rn)
T1/2 (210Pb) = 22 anni

I “figli” del Rn sono in equilibrio secolare


con il Rn fino al 210Pb
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Storia del radon
Indizi:
• Una sconosciuta malattia polmonare nei minatori europei del 1400
• Identificata nel 1879 in autopsie di minatori europei come
cancro dei polmoni (lymphosarcoma)
• Osservazione di morti eccessive per cancro ai polmoni
tra i minatori di moltissime nazioni
tra i minatori di miniere di uranio
(USA, Cecoslovacchia, Francia, Canada…)

Oggi
il radon è di gran lunga
la maggior causa di esposizione
alle radiazioni ionizzanti.
Negli USA è la seconda causa di morte
per tumore al polmone dopo il fumo.

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Il radon negli edifici

Il radon entra in casa attraverso


fessure, intercapedini, acqua,…
e viene “aspirato”
per gli scambi d’aria interno-esterno,
regolati dai venti e dai moti convettivi
dovuti a differenze di temperatura.

Dp=10-4 atm consente


un ricambio totale di aria in 1 ora in una casa media!

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Proteggersi dal radon
L’inquinamento
Dipende da: da radon dipende da:
• Produzione di radon Cosa fare:
nel terreno
terreno circostante
circostante  Aspirare dal suolo e disperdere
• Flusso di gas che entra nell’edificio all’esterno
(dipende dalla
dalla permeabilità
permeabilitàdel
delsuolo
suolo  Indurre differenza di pressione
eedalle
dallefondamenta
fondamenta della casa)
della casa) tra suolo e casa usando aspiratori
• Ventilazione della casa e riducendo il flusso di radon
entrante
 Ventilare sotto il pavimento

Cosa non fare:


 Pulire l’aria tramite filtri
perché diminuisce il pulviscolo
e rimangono più nuclei radioattivi “nudi”
 Isolare meglio la casa
perché non diminuisce il flusso in ingresso
ma il flusso in uscita

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Misura di concentrazione del radon
Tecniche di misura “attiva”:
il campionamento del Rn è forzato Monitoraggio della
Misura quasi istantanea (minuti, ore) concentrazione di radon
Strumenti più costosi in una stanza
Tecniche di misura “passiva”:
il Rn entra nel rivelatore per diffusione
Misura più laboriosa (6 mesi, 1 anno)
Strumenti meno costosi

Forte variabilità
nello spazio e nel tempo
dipendente da svariati fattori:

•Terreno
•Clima
•Temperatura
•Pressione
•Grado di umidità e polverosità
•Variazioni giornaliere e stagionali

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Il radon nel mondo e in Italia

Studio in Italia:
Campione di
5000 case
in 200 comuni
Misure in 1 anno,
divise in 2 semestri
MEDIA MONDIALE: 40 Bq/m3 Forte variabilità
Nelle abitazioni italiane: da regione
77 Bq/m3 valore medio a regione!
200 Bq/m3 il 5% delle case
400 Bq/m3 l'1% delle case
1000 Bq/m3 valori massimi
Casi limite in USA e UK: 10000 Bq/m3
Livello limite per radioprotezione: 500 Bq/m3
(per 2000 ore l'anno in tali condizioni la
probabilità di tumore è del 0.25 %)

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Radioattività nel corpo umano

Elemento Contenuto in peso Radioisotopo Abbondanza


in un corpo di 70 Kg isotopica
Carbonio 16 Kg (23 %) 14
6C 1.5•10-10 %
Potassio 0.140 Kg (0.02 %) 40
19K 1.17 %
Torio 0.1 mg (1.4 10-7 %) 232
90Th 100 %
Uranio 0.1 mg (1.4 10-7 %) 238
92U 99.3 %

Attività: 4000 Bq (14C) + 4000 Bq (40K)


+ 238U e 232Th (trascurabili)
 8000 Bq

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Dose da radiazioni
naturali e artificiali
Radiazioni naturali Dose media annuale
Sorgenti esterne 1 mSv
raggi cosmici 0.5 mSv
radiazione ambientale 0.5 mSv
Sorgenti interne 0.25 mSv
40K,226Ra,228Ra,210Pb,14C,222Rn (nel sangue)

totale 1.25 mSv


Dose media assorbita in una radiografia
Addome 1 mGy
Urografia endovenosa 30 mGy
Colonna lombare 20 mGy
Torace 7 mGy
Radioscopia 100 mGy per min.

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Radioattività: rischi a confronto
Ma la radioattività quanto è pericolosa,
in confronto ad altri fattori di rischio? Riduzione aspettative di vita

20 sigarette al giorno
Il rischio di cancro aumenta Sovrappeso del 15%

Fattore di rischio
di un milionesimo ogni: Alcol (USA)

 1.4 sigarette fumate Incidenti

(cancro ai polmoni) Radioattività 10 mSv/anno


 2 giorni passati a NewYork Radioattività 3 mSv/anno
(inquinamento) Pericoli naturali
 65 Km di guida (incidente) 0 500 1000 1500 2000 2500
 2500 miglia di volo (incidente) Giorni
 6 minuti di canoa
 0.1 mSv (una vita intera vicino a una Esame medico Dose effettiva Rischio cancro Sigarette Km in macchina
centrale nucleare; 6 mSv/anno) mSv 1/1000000 equivalenti equivalenti

Ad es. le radiazioni ricevute RX torace 0.03 1 9 37


durante alcuni esami medici:
TAC al cervello 0.15 6 44 166

Per il contributo Esami con Bario 0.54 20 148 571


sui rischi da radiazioni
grazie a Andrea Negri
Scintografia ossea 4.40 180 1300 5120

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Tempo di esposizione
E’ determinante la durata dell’esposizione:
una stessa dose, assorbita senza danno su tempi lunghi,
può essere letale se assorbita in tempi brevi
(irraggiamento acuto).

L’irradiazione dipende da:


materiale interposto distanza tempo di esposizione

inserire schermi allontanarsi abbreviare le procedure

RADIOPROTEZIONE

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Limiti di dose annua
Dosi efficaci annue in mSv Dosi efficaci annue in mSv
Radiazioni Dose media Radiazioni Dose media
popolazione lavoratori
Raggi cosmici 0.39 Attività ciclo nucleare 2.9
Radiazione terrestre 0.46 Attività altra industria 0.9
Radionuclidi naturali nel corpo 0.23 Attività diagnosi/terapia medica 0.5
Radon e suoi discendenti 1.3
TOTALE rad.naturali 2.4 MEDIA in attività con radiazioni 1.1
Rad.diagnostica medica 0.33
(paesi industrializzati 1.1 )

Limiti di dose annua per radiazioni artificiali:


popolazione normale 1 mSv/anno
lavoratori esposti 50 mSv/anno
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Radioprotezione annuale

Radioprotezione
annuale:
comunicazione
dosi individuali

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Danno biologico
per irraggiamento acuto
In caso di dose assorbita su tutto il corpo in qualche ora:

Dose (Sv): Effetto:


< 0.25 nessuno
0.25 – 1 lievi alterazioni sangue, raddoppio rischio
leucemia e anomalie genetiche
1 – 2 notevoli alterazioni sangue, nausea,
emorragie intestinali, forte rischio leucemia
e anomalie genetiche
2 – 3 gravi emorragie, shock, stato di prostrazione
4 – 7 morte nel 30-60% dei casi
> 8 morte nel 100% dei casi

160000 volte la dose limite dei lavoratori professionalmente esposti!

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Dosi annuali e dosi acute: sintesi

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In conclusione…

«Sii meno curioso della gente,


e più curioso delle idee.»
«Nella vita non c'è nulla
da temere, solo da capire.»
Questa presentazione è online sul sito
http://www.pv.infn.it/~montagn1/ Marie Curie

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