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calcio giovanile

l’ allenatore
Il fattore “densità di gioco”
nell’allenamento tecnico-tattico
di S. D’Ottavio, G. Petrocchi, F. Quaranta, N. Tozzo

a molti anni nell’attività giovanile ven-

D gono proposti programmi didattici, ti-


pologie di gare e di confronti che siano
adeguati alle caratteristiche fisiologiche del gio-
La ricerca è stata effettuata
con l’obbiettivo di monitorare
vane calciatore (D’Ottavio, Russo, 1993). Orga- il variare di alcuni parametri
nizzare delle attività che rispondano a questi cri-
teri è il compito più difficile che si presenta agli tecnico-tattici della prestazione
allenatori, perché debbono saper integrare le loro
conoscenze con la capacità di adattarle alle esi- del giovane calciatore
genze degli allievi.
Per venire incontro a questa richiesta, per una squadra d’élite che partecipava al campionato
esempio, risulta opportuno verificare cosa avviene Federale di categoria Esordienti durante la stagio-
oggettivamente in gara. La match analysis è la me- ne sportiva 2005-2006. Ciascuno dei giocatori, al
todica di rilevamento di dati che, attraverso l’in- momento della sperimentazione, aveva un’ espe-
dagine scientifica e statistica, consente di valutare, rienza di gioco di almeno tre anni con una fre-
in modo oggettivo, il rendimento fisico e tecnico- quenza di allenamento trisettimanale con una gara
tattico del singolo atleta e dell’intera squadra. Po- nel week-end. Nel corso della sperimentazione so-
trebbe quindi essere definita come il mezzo che no state analizzate cinque partite a campo ridotto
trasforma il modello di prestazione in un dato (25x25 m) variando il numero di giocatori
matematico per poter analizzare meglio il modello (dall’1vs1 al 5vs5) e cinque partite in modalità
stesso e migliorarlo attraverso l’allenamento. Dai 5vs5 variando le dimensioni del terreno di gioco
dati riportati in letteratura scientifica (Castagna et (20x20 m; 25x25 m; 30x30 m; 40x40 m; 50x50
al., 2003) possiamo dire che il calcio è configura- m). Ciascuna modalità degli small-side games mo-
bile come una prestazione multifattoriale dove nitorati aveva la durata di gioco di tre minuti e ve-
l’impegno fisico è subordinato a scelte di tipo tec- niva disputata in assenza di porte. Lo scouting tec-
nico-tattico da parte del giocatore. Con questo in- nico-tattico, avvenuto a posteriori grazie all’analisi
tento è stata effettuata questa ricerca con l’obbiet- dei video delle partite, ha consentito di monitorare
tivo di monitorare il variare di alcuni parametri con l’ausilio di griglie d’osservazione sia i parame-
tecnico-tattici della prestazione del giovane calcia- tri tecnici di gioco che quelli tattici. In particolare,
tore, attraverso l’utilizzo di mezzi di allenamento a i gesti tecnici osservati sono stati: il dribbling, il
ranghi ridotti (small-side games) basati sul modello numero di passaggi riusciti ed errati, il numero di
di gara, modificando il numero dei giocatori coin- passaggi eseguiti di prima intenzione e il numero
volti e le dimensioni del campo, e osservare di
conseguenza l’adattamento del giovane calciatore
nell’affrontare le diverse situazioni di gioco. I dati ottenuti dall’indagine
evidenziano che il variare
METODI
della densità influenza la
Alla sperimentazione hanno preso parte quat- scelta delle soluzioni tecniche
tordici giovani calciatori di età media pari a 12,1 ± 23
0,3 anni. I giocatori presi in esame militavano in che il giocatore mette in atto
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di passaggi lunghi. Per quanto riguarda l’osserva- tecniche che il giocatore mette in atto per risolvere
zione tattica del gioco, sono stati presi in conside- i problemi tattici legati allo sviluppo del gioco. Gli
razione il numero di azioni svolte e la media dei small-side games utilizzati avevano come obbiettivo
passaggi eseguiti per ogni singola azione di gioco. di gioco il mantenimento del possesso della palla a
prescindere dello spazio utilizzato e dal numero dei
giocatori coinvolti. Come riportato in tabella 1, è
ANALISI STATISTICA possibile apprezzare i risultati ottenuti analizzando
le due modalità proposte: variazione del numero
I dati raccolti sono stati inseriti su un foglio dei giocatori; variazione della dimensione dello
elettronico di lavoro (Microsoft Excel) per il loro spazio di gioco.
trattamento statistico. I valori medi dei dati tecnici
e tattici presi in esame per le diverse modalità di Small-side games con spazio di gioco costante e
gioco sono stati messi a confronto utilizzando il co- variazione del numero dei giocatori
efficiente di correlazione di Pearson, con l’indica-
zione per cui un valore di correlazione 0,60/0,70 è Osservando i parametri tecnici nella modalità
ritenuto attendibile per l’attinenza di due valori. di gioco con variazione del numero dei giocatori
(figura 1) emerge che vi è una correlazione piutto-
sto alta (r = 0,75) sulla percentuale di dribbling
RISULTATI riusciti che crescono all’aumentare del numero dei
giocatori coinvolti. È invece facilmente prevedibile
Small-side games con spazio di gioco costante e che la percentuale maggiore di errore per quanto
variazione del numero dei giocatori riguarda questo gesto tecnico (71,4% dribbling fal-
liti) si verifichi nel 1vs1, situazione nella quale il
I dati ottenuti dalla presente indagine eviden- giovane calciatore si trova ad affrontare da solo il
ziano come il variare della densità – ovvero il rap- suo diretto avversario e quindi la possibilità di falli-
porto tra lo spazio e il numero dei giocatori – in- re è molto alta: inoltre per poter dribblare bisogna
fluenzi in maniera oggettiva la scelta delle soluzioni possedere una sufficiente padronanza nel controllo

Tabella 1. Rilevamento dei dati degli small-side games

Dribbling Passaggi
Fattori Passaggi Passaggi
densità N° azioni
principali di prima lunghi
% riusciti % falliti tot. % riusciti % falliti tot.

1vs1 28,6 71,4 7 -- -- -- -- -- 10

2vs2 50,0 50,0 8 76,0 24,0 25 6 3 18


Tipologia
3vs3 60,0 40,0 5 79,6 20,4 49 9 6 1
esercizio
4vs4 60,0 40,0 5 68,8 31,3 32 5 8 21

5vs5 54,5 45,5 11 51,3 48,7 39 12 7 27

20x20 m 44,4 55,6 9 51,4 48,6 35 10 4 28

25x25 m 54,5 45,5 11 51,3 48,7 39 12 7 27


Dimensioni
spazio di 30x30 m 50,0 50,0 10 71,1 28,9 38 8 6 23
gioco
40x40 m 50,0 50,0 4 81,6 18,4 49 18 8 12
26 50x50 m 50,0 50,0 8 72,7 27,3 44 8 4 17
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della palla che in questa fascia di età ancora non si Tale aspetto, per altro prevedibile data l’elevata
è ben consolidata. In ogni caso, si nota come l’au- densità indotta dalla presenza di più giocatori, pro-
mentata densità di gioco determina un incremento voca un aumento della velocità d’azione e quindi
dell’utilizzo del dribbling (tabella 1) come soluzio- costringe il giocatore a giocare di prima.
ne tecnica a una situazione tattica sempre più ag-
gressiva che offre sempre meno spazio giocabile.

Figura 3. Rappresentazione grafica del numero di azioni ese-


guite durante diversi tipi di small-side games con numero di
giocatori costante e variazione dello spazio di gioco.
Figura 1. Differenza percentuale di dribbling riusciti durante
diversi tipi di small-side games con variazione del numero dei
giocatori. Small-side games con numero di giocatori costan-
te e variazione dello spazio di gioco
Per quanto riguarda la trasmissione della palla,
non emergono differenze sul numero totale di pas- Variando lo spazio e quindi la densità di gioco
saggi eseguiti nelle diverse modalità di gioco, ma si notano differenze nella percentuale di dribbling
dal punto di vista qualitativo (come si può apprez- riusciti e falliti (figura 4), ma il dato di gran lunga
zare in figura 2) l’aumento del numero dei giocato- più rilevante è risultato quello relativo alla quantità
ri (densità) determina una riduzione significativa e alla qualità dei passaggi. Si notano infatti un au-
del numero dei passaggi riusciti (r = 0,87). Nono- mento del numero totale di passaggi e della per-
stante la percentuale di errore aumenti quindi per centuale dei passaggi riusciti (figura 5) con un in-
via del maggior numero di giocatori in gioco, la dice di correlazione alto (r = 0,85), a differenza di
differenza percentuale di passaggi riusciti è sempre quanto emerso nelle situazioni in cui si variava in-
superiore in tutte le modalità di gioco proposte. vece il numero di giocatori (tabella 1). Probabil-
mente l’aumento dello spazio di gioco favorisce la
comprensione del gioco in un tempo più lungo, ta-
le da permette al giocatore di poter mantenere
maggiormente il possesso della palla, ma che di
conseguenza determina una riduzione importante
(r = 0,86) del numero di azioni totali (come mo-
strato in figura 6).

Figura 2. Differenza percentuale di passaggi riusciti durante


diversi tipi di small-side games con variazione del numero dei
giocatori.

I dati inoltre evidenziano che l’incremento del


numero dei giocatori, a parità di spazio di gioco a
disposizione, determina un aumento (r = 0,94) del
numero di azioni (figura 3): i parametri tecnici che Figura 4. Differenza percentuale di dribbling riusciti du-
più beneficiano di questa variazione di densità nel rante diversi tipi di small-side games con numero di gioca- 27
gioco sono risultati i passaggi di prima (tabella 1). tori costante e variazione dello spazio di gioco.
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percepire coscientemente e valutare opportuna-
mente l’efficacia del proprio comportamento
(feedback), creando una maggior motivazione
ad apprendere (D’Ottavio, 1998). In base a
questo l’allenatore dovrà tener conto degli ele-
menti fondamentali che guidano l’allenamento,
cioè la “complessità del compito” e “l’organizza-
zione del compito” (Singer, 1984 in D’Ottavio,
Figura 5. Differenza percentuale di passaggi riusciti duran- 1999). L’utilizzo di esercizi del tipo degli small-
te diversi tipi di small-side games con numero di giocatori side games, basati quindi sul modello gara, è or-
costante e variazione dello spazio di gioco. mai da diversi anni una prassi consolidata nel
campo dell’allenamento giovanile (D’Ottavio,
1992; Roticiani et al., 2003). I risultati ottenuti
di fatto, come lecito aspettarsi, sostengono
quanto riportato in letteratura specializzata e
mettono in risalto come il comportamento tec-
nico-tattico del giovane calciatore sia influenza-
to dalle variazioni dell’ambiente di gara: l’alle-
namento situazionale rappresenta quindi uno
strumento valido per la formazione e lo svilup-
Figura 6. Rappresentazione grafica del numero di azioni po del pensiero tattico e delle abilità tecniche
eseguite durante diversi tipi di small-side games con nume- del giovane calciatore.
ro di giocatori costante e variazione dello spazio di gioco. L’alta densità di gioco determina un continuo
confronto con l’avversario, con conseguente au-
mento della velocità d’esecuzione dell’azione: l’al-
CONCLUSIONI lievo è costretto a pensare e agire in tempi mino-
ri. I dati ottenuti dallo studio sostengono tale
Il gioco del calcio è una disciplina sportiva in ipotesi: infatti, in uno spazio di gioco di dimen-
cui la prestazione agonistica e i fattori che la sioni fisse, il maggior numero di giocatori coin-
compongono sono influen- volti (densità) determina un
zati da variazioni dell’am- I dati evidenziano incremento del numero dei
biente di gara. A tal riguar- dribbling (r = 0,75) e un au-
do, molti autori concorda- che l’incremento del mento del numero dei pas-
no sull’importanza di creare saggi eseguiti di prima in-
una proposta didattica che
numero dei giocatori tenzione. Inoltre, l’aumento
pone l’attenzione sui con- a parità di spazio dei passaggi sbagliati (r =
cetti di “funzionalità” e “si- 0,87) conferma quanto già
tuazione” dell’allenamento di gioco a disposizione riportato (D’Ottavio, 1989)
del giovane calciatore (Ri- sul conflitto rapidità-accura-
poll, 1989; Manno et al., determina un aumento tezza. In altre parole, il mi-
1992; D’Ottavio, 1996). Le nor tempo a disposizione
espressioni “funzionalità” e
del numero di azioni per elaborazione dell’infor-
“situazione” stanno a signi- e dei passaggi di prima mazione determina una
ficare che non ha alcun sen- scelta rapida ma spesso im-
so l’esecuzione tecnica fine a se stessa se non è precisa. Ricordiamo quindi che la rapidità, nel
collegata (funzionalità) al contesto (situazione) senso più ampio del termine, può essere conside-
che ne giustifica l’utilizzazione. È molto impor- rata una qualità selettiva e di riferimento per la
28 tante quindi che l’allenatore insegni la tecnica valutazione del livello di apprendimento e succes-
mettendo il giovane giocatore nelle condizioni di sivamente per un’eventuale selezione “tecnica”.
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Per ogni fascia di età è quindi possibile ipotiz- Concludendo, visti i dati ottenuti dal seguen-
zare una capacità diversa di ottenere un determi- te studio in riferimento a giovani calciatori in età
nato comportamento in re- scolare, possiamo affermare
lazione al numero dei gioca- L’allenamento che le dimensioni del campo
tori e allo spazio di gioco che influenzano la qualità delle
si presenterà loro e che l’alle- situazionale rappresenta azioni e il numero delle stes-
natore effettivamente mette- se e che il numero dei gioca-
rà in atto.
uno strumento valido tori all’interno di uno spazio
La riduzione della densità, per la formazione di gioco modifica le scelte
durante small-side games con operative (soluzioni tecniche
numero costante di giocatori, e lo sviluppo del e tattiche) del singolo gioca-
pone il giovane calciatore in tore. Quanto emerso sembra
una condizione che gli con- pensiero tattico e delle influenzare le componenti
sente una migliore presa d’in- tecnico-tattiche in allena-
formazione in termini di tem-
abilità tecniche del mento. La variabile “densità
po. L’intervento ritardato del- giovane calciatore di gioco” e il suo “controllo”
l’avversario permette al gioca- può essere considerata uno
tore di comprendere e di agire in maniera più pre- strumento utile e funzionale nella progettazione
cisa. Per la seguente modalità di gioco, l’aumento delle unità di allenamento.
delle dimensioni del campo ha determinato un in-
cremento dei passaggi riusciti e dei passaggi lunghi
totali: per contro, si è registrata una riduzione del
numero dei passaggi di prima. S. D’Ottavio, FIGC – Università di Tor Vergata
In altre parole, i giocatori cercano di control- G. Petrocchi, As Cisco Calcio, Roma
lare la palla prima di effettuare altre soluzioni F. Quaranta, Università di Tor Vergata - As Cisco Calcio, Roma
tecniche (passaggi, dribbling, tiri ecc.). N. Tozzo, Università di Tor Vergata

Scuola calcio Firenze-Sud, alcune fasi di allenamento dei nati nel 2002.

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