Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Relatore:
Dott.Michele Bisogni
M di chirurgo
Medico hi
Specializzando in medicina dello sport
- valutare infortunato
i f nelle situazioni
i i i dii emergenza
(arresto cardio-circolatorio e/o respiratorio, trauma cranico,
stato di shock)
- medicare
SOCCORRITORE NON PREPARATO
- tranquillizzare il traumatizzato
Va te
tenuto
uto presente
p ese te che
c e il primo
p o soccorritore
socco to e non
o deve mai
a
sostituirsi al medico!!
MATERIALE DI PRIMO INTERVENTO ADEGUATO AI
DIVERSI TRATTAMENTI
• materiale per detersione ferite infortunato e mani soccorritore
• cerotti medicati
• rotolo cerotto
• acqua ossigenata
• spray raffreddante
L'atleta che si p
procura una contrattura riesce solitamente a terminare la
gara senza troppi fastidi. Il dolore compare dopo la gara o il
giorno seguente.
Trattamento:
La terapia
p è rappresentata
pp da: calore, massaggigg e stretching.
g
La prognosi è di 4-7 giorni (rientro in gara).
Non si deve usare il ghiaccio!!
LESIONI MUSCOLARI
LESIONE MUSCOLARE ACUTA
LESIONE TENDINEA
Protection = Protezione
Rest = Riposo
Ice = Ghiaccio
Compression = Compressione
Elevation = Elevation
Protezione
L’atleta infortuna deve interrompere l’allenamento, trasferirsi in
una zona sicura fuori dal campo di allenamento e proteggere
la p
parte lesa da ulteriori danni.
Evitare di caricare peso sulla parte lesa (tutori, bendaggi,
stampelle..)
P.R.I.C.E
Riposo
E’ un componente chiave nella guarigione degli infortuni.
Senza riposo, uno sforzo continuo è posto sulla zona
interessata, con conseguente aumento della infiammazione,
dolore e possibili ulteriori lesioni.
Vi è anche il rischio di riparazione anormale o infiammazione cronica risultanti da
una carenza di riposo. In generale, il periodo di riposo dovrebbe essere
abbastanza lungo da permettere in modo che il paziente sia in grado di utilizzare
l' t interessato
l'arto i t t edd il dolore
d l sia
i sostanzialmente
t i l t scomparso.
Ghiaccio
E’ eccellente nel ridurre la risposta infiammatoria e il dolore.
Il suo corretto utilizzo può ridurre notevolmente i danni
derivanti dall
dall’infiammazione.
infiammazione.
Un buon metodo di applicazione è ghiaccio 20 minuti
ogni ora oppure alternanza di ghiaccio e non-ghiaccio
ogni 15-20
15 20 minuti per un periodo di 2424-48
48 ore.
ore
Per evitare ischemia localizzata o congelamento alla pelle, si raccomanda che il
ghiaccio venga collocato all'interno di un asciugamano e non a diretto contatto
con la
l zona interessata
i t t
P.R.I.C.E
Compressione
Mira a ridurre il gonfiore e l’edema determinati dal
processo infiammatorio. Anche se un po 'di di gonfiore è
inevitabile, troppo gonfiore si traduce in una
significativa perdita di funzione, eccessivo dolore e
riduzione del flusso di sangue.
sangue
E’ preferibile un bendaggio elastico, piuttosto che una
fasciatura rigida (ad esempio zincata) per evitare il
rischio
i hi di una potenziale
t i l di ischemia.
i h i
Elevazione
L’elevazione dell’arto lese, preferibilmente sopra il
livello del cuore, mira a ridurre il gonfiore aumentando
il ritorno venoso del sangue nella circolazione
sistemica. Ciò non comporterà solo riduzione dell’
edema ma anche un aiuto nella rimozione dei rifiuti
edema,
prodotti dalla zona lesa
CONTUSIONI
Causa: Urto diretto di una parte del corpo contro una superficie
rigida
i id (terreno
(t – avversario)
i )
Aspetto esterno
¾Ecchimosi: contusioni in cui rimanendo integro lo
strato superficiale si ha la rottura di piccoli capillari
sanguigni
g g con conseguente g modesto stravaso
emorragico.
¾Ematoma: contusione in cui si ha la rottura di vasi
sanguigni più grandi con conseguente emorragia
significativa. La raccolta di sangue può rimanere
circoscritta o infiltrare i tessuti circostanti.
¾Abrasione: contusione caratterizzata da micro rotture
degli strati più superficiali dell'epidermide.
¾ Escoriazione: quando la discontinuità interessa gli
strati più profondi e si accompagna a modeste lesioni
vascolari
CONTUSIONI
CONTUSIONI
Trattamento
· Moderata
M d t o 2° gradod : interrotta
i t tt una maggiore
i porzione
i di legamento
l t
: bisogna tutelare l’articolazione colpita e mantenerla in posizione
corretta,, oltre ad assumere antinfiammatori ed antidolorifici,, locali o
per via generale.
· Grave
G o 3° grado
d : iinterruzione
t i completa
l t del
d l llegamento
t : trattamento
t tt t
chirurgico se si vuole ottenere la restituzione completa della funzione.
DISTORSIONI
Trattamento
E’ importante
i t t valutare,
l t neii limiti
li iti del
d l possibile,
ibil i segnii di instabilità
i t bilità e/o
/
l’accentuazione oltre i limiti fisiologici del movimento
dell articolazione.
dell’articolazione.
Perdita completa dei rapporti tra i capi articolari, che provoca una
deformità locale di solito evidente;; se la perdita
p dei rapporti
pp è solo
parziale, si parla di sub-lussazione.
IInteressano,
t in
i ordine
di decrescente
d t di frequenza:
f
• la spalla
• l’acromion-claveare
• il gomito
• le dita
• l'anca
l'
• il ginocchio
Sintomi
¾ Tumefazione
T f i con alterazione
lt i del
d l profilo
fil articolare.
ti l
¾ Dolore molto intenso che aumenta tentando di muovere l’arto
¾ Formicolio,, sensazione di freddo nelle pparti più
p periferiche
p dell’arto
interessato
LUSSAZIONI
C
Cause: diabete,
i eccessivo
i esercizio
i i fisico.
fi i
Sintomi: inizia con un grido o con un breve arresto del respiro, caduta
improvvisa, sussulti e violente contrazioni, mascelle serrate, bava alla
bocca viso cianotico per difficoltà respiratorie
bocca, respiratorie.
Sintomi:
Si t i perdita
dit di coscienza
i di b
breve durata,
d t cefalea,
f l confusione
f i
mentale, amnesia, sonnolenza, torpore, vomito, disturbi visivi,
rallentamento della frequenza
q cardiaca.
Cause: trauma cranico.
La comparsa
p anche di uno solo di q
questi sintomi obbliga
g
all’immediato trasporto in un Pronto Soccorso.
E’ inoltre possibile la comparsa tardiva di una sintomatologia dopo
un trauma
t cranico,
i anche
h dopo
d diverse
di ore: anche
h in
i questo
t caso è
indispensabile il Pronto Soccorso.
FERITE
Lesione in qualsiasi punto della cute tale da determinarne la
lacerazione
IIntervento:
t t compressione
i di
diretta
tt ddella
ll ferita
f it sanguinante,
i t nell caso di
emorragia arteriosa comprimere I'arteria che irrora la regione
interessata dal trauma in un p
punto situato tra la ferita e il cuore,, la forza
deve essere esercitata su un piano osseo,
EPISTASSI
Perdita di sangue dalla mucosa delle cavità nasali
Pericoli: shock.