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LA QUESTIONE FEMMINILE IN MASSONERIA

Un’antica questione irrisolvibile

M.M.1 = Primo Maestro Muratore - M.M.2 = Secondo Maestro Muratore

M.M.1
Vorrei parlare con te sulla questione femminile in Massoneria
M.M.2
Non mi piace di parlare del nulla.
M.M.1
Che vuoi dire?
M.M.2
Che quel tema non è una questione.
M.M.1
Cioè?
M.M.2
Cioè non esiste una questione femminile in Massoneria.
M.M.1
Non capisco. Si discute molto se le donne possano entrare o non nella Massoneria.
M.M.2
È vero, in altre occasioni mi sono lasciato trascinare in questa diatriba. Ma sono convinto che è un falso
problema. O meglio che la questione è mal posta.
M.M.1
Credo di capire che cosa vuoi dire. Chiedersi genericamente se le donne possono entrare in Massoneria,
effettivamente è errato. Ma vorrei che fossi tu a spiegare.
M.M.2
La questione è molto più a monte ed importante.
M.M.1
Ah, capisco. Gli Antichi Doveri.
M.M.2
Esatto. Nelle Costituzioni di Anderson sia nell’edizione del 1723 sia in quella del 1738, bada, dopo quindici
anni cioè il tempo di averci pensato bene, rimane la regola che nelle logge non possono essere ammesse le
donne. Ergo…
M.M.1
Ergo, si pone il problema a monte se gli Antichi Doveri sono una Tradizione intangibile oppure se è una
Tradizione mutabile.
M.M.2
Vedi bene che parlare di Tradizione mutabile è una violazione del concetto di Tradizione. La tradizione per
sua definizione semantica è qualcosa che si mantiene nel tempo.
M.M.1
Ma le tradizioni mutano nel tempo! Non esiste una tradizione, nelle culture umane, che sia rimasta identica
per secoli.
M.M.2
È vero, ma la Tradizione che muta non è mutata per scelta di qualcuno o di tanti. Se è mutata ciò è accaduto
perché è mutata l’intera cultura alla quale essa appartiene.
M.M.1
Non puoi negare che in Europa in tre secoli non è mutata la cultura di tutti i paesi.
M.M.2
Anche questo è certamente vero, ma, e qui torniamo nel nostro ambito massonico; la Tradizione, vale a dire
le antiche regole, non sono un qualcosa che appartiene al mondo profano e allora…
M.M.1
Allora?
M.M.2
È ovvio, la Massoneria è una società iniziatica, non è un’associazione civile. Pertanto le antiche regole non
possono mutare perché muta la società civile, che nulla ha a che fare con le questioni iniziatiche.
M.M.1
Vuoi dire che se mutano le condizioni culturali della società civile questo non può influire sulla società
iniziatica.
M.M.2
Se non fosse così, che razza di società iniziatica sarebbe? Immagina, se ad ogni cambiamento culturale, e
questo si può dire che nelle società civili questo avviene con profondità almeno ogni venti, trenta anni, che
accadrebbe?
M.M.1
Che se la massoneria dovesse seguire i cambiamenti socio-culturali dovrebbe cambiare le sue regole
fondanti altrettanto spesso.
M.M.2
Forse non così spesso, ma abbastanza, diciamo almeno una o due volte ogni secolo. In tal caso…
M.M.1
La tradizione perderebbe ogni significato intrinseco.
M.M.2
Non si può parlare di Tradizione se questa cambia spesso. Ma il problema vero non è questo. Sta a monte.
M.M.1
Ancora di più?
M.M.2
Certo, è il concetto stesso di Tradizione.
M.M.1
Capisco, la Tradizione come essenza dell’esoterismo.
M.M.2
No, per carità. Non c’entra nulla l’esoterismo. La Tradizione della Massoneria non sussiste nell’ambito
dell’esoterismo.
M.M.1
Perché no?
M.M.2
Ma perché sono due concetti diversi di Tradizione, quello massonico e quello esoterico. Non si possono
assimilare l’uno nell’altro.
M.M.1
E perché no?
M.M.2
Mi sembri confuso. La Tradizione esoterica è una cosa, anch’essa abbastanza confusa, nel senso che non è
definibile a parole. Dicendo Tradizione esoterica ci si rifà a tempi lontani, immemorabili
M.M.1
Già, qualcuno parla addirittura prima della venuta dell’uomo sulla terra.
M.M.2
La Massoneria esisteva prima dei dinosauri, al tempo del brodo primordiale?
M.M.1
Beh, forse in senso puramente allegorico, forse.
M.M.2
Facendo delle allegorie da osteria o da pub fumoso alle prime luci dell’alba.
M.M.1
Quando le parole ed i pensieri cavalcano i fumi dell’alcool; capisco.
M.M.2
Non voglio discutere sulla Tradizione esotericamente intesa, ma di quella massonicamente intesa.
M.M.1
Che, se ho capito bene, per te consiste nelle antiche regole e basta.
M.M.2
Non basta? Che altro necessita?
M.M.1
Non so.
M.M.2
L’avevo capito. E pensare che ti ho proposto io per l’elevazione a Maestro!
M.M.1
Peggio per te. Allora?
M.M.2
Allora, se la tradizione massonica è tutta nelle antiche regole, c’è poco da discutere. O si mantengono quelle
regole o…
M.M.1
Se ne fanno altre.
M.M.2
Ma in questo caso?

……..

Il testo continua nel libro di Francesco Angioni: DIALOGHI MASSONICI (pagine 186) prezzo €18
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