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LA SCALA DI GIACOBBE

Simbologia e rappresentazione sacrale

M.M. = Maestro Muratore - A.A. = Apprendista Accettato

A.A.
Maestro…
M.M. [alzando gli occhi al cielo]
[Grande Architetto, salvami Tu!!] Dimmi Fratello carissimo.
A.A. [con aria furbetta]
Ti ho sentito, sai!
M.M.
Scherzavo, e sai perché?
A.A.
Mah?
M.M.
Perché il mio piacere più grande è quello di mettermi al servizio di voi Apprendisti Accettati, ascoltare le
vostre parole e rispondere, come posso, alle vostre domande.
A.A.
Piacere? Servizio?
M.M.
Il servizio di un Massone o è un piacere oppure è meglio che torni alla sua vita profana, senza sbattere la
porta del tempio alle sue spalle.
A.A.
Ora comprendo e ti ringrazio.
M.M.
Fai bene. Ora dimmi.
A.A.
Vorrei parlare della Tavola di Tracciamento.
M.M.
Non credi che sarebbe ora che tu ne parlassi ai Fratelli di loggia con la voce del Secondo Sorvegliante?
A.A.
Vorrei parlarne nel senso di avere chiarimenti.
M.M.
Vai avanti.
A.A.
Nella tavola di Tracciamento del Primo grado troviamo molte raffigurazioni simboliche. La tavola n’è piena
ed è difficile dire se esiste tra queste una gerarchia d’importanza.
M.M.
Questa è un’interessante osservazione.
A.A.
Ancora più difficile mi è capire le relazioni che collegano i tanti elementi della tavola.
M.M.
Molto bravo. Mi sembra che tu consideri la Tavola di Tracciamento come un sistema, vero?
A.A.
Esatto, cerco di vederla in questi termini. Non la vedo come un assieme, coordinato ma semplicemente
grafico, di simboli. Mi appare come un sistema articolato e molto complesso d’elementi, come dicevo, che
devono avere, non possono non avere, delle intime relazioni tra loro.
M.M.
Partiamo dall’inizio. Tu sai come nasce questa Tavola?
A.A.
La tavola di tracciamento che noi usiamo nelle nostre logge, fu disegnata da John Harris nel 1845.
M.M.
Molto bene e poi?
A.A.
Prima di essa ci furono molte diverse rappresentazioni ed è difficile rintracciare le descrizioni delle prime
forme di tavole. Queste, infatti, erano disegnate sul pavimento della loggia o su grandi fogli di carta e
distrutte alla fine dei lavori. Il fatto che le poche tracce descrittive, rintracciabili in rari documenti, non
concordino tra loro significa che ogni loggia tracciava la tavola con una certa libertà. Pian piano le
immagini vennero ad accomunarsi su certe simbologie collegiali fino al concorso vinto da John Harris per
definire un’immagine valida per tutte le logge.
M.M.
Vedo che sei ben preparato, allora?
A.A.
Non voglio qui fare una storia della tavola di tracciamento del primo grado e neppure fare una disamina di
tutti gli elementi illustrati nella tavola. Sarebbe un’impresa molto complessa. Piuttosto voglio ragionare
sulla presenza di un particolare elemento della Tavola di Tracciamento, in conformità ad uno scritto del
Rabbino di Roma, Riccardo di Segni sulla scala di Giacobbe o Yaqoov in ebraico.
M.M.
Ho il sospetto che lo hai trovato sul web
A.A.
Ebbene sì. Sulla Tavola di Tracciamento questa scala appare sul penultimo sfondo della prospettiva, essa
appoggia sul pavimento a scacchi e si proietta all’indietro verso il cielo. Lungo la scala salgono o scendono
due coppie di angeli, ma non solo, appaiono anche tre figure femminili. La scala si proietta in cielo e
sembra sprofondare all’interno di una luce abbagliante che appare come una stella fiammeggiante. Perché
si chiama scala di Giacobbe?
M.M.
Saprai anche perché si chiama scala di Giacobbe?
A.A.
Bisogna rifarsi alla Bibbia ebraica, dove appare la visione del patriarca Giacobbe che, fuggendo da
Canaan, si addormentò facendo questo sogno: ebbe la visione di “Una scala piantata sulla terra, con la
cima che arriva in cielo e gli angeli del Signore che vi salgono e scendono ...". Al suo risveglio Giacobbe ha
la certezza che il luogo dove ha dormito, come dice il Rabbino, è un luogo assolutamente sacro, “terribile”
[norà], che è la casa di Dio e porta del cielo. Il racconto biblico non offre altri particolari o collegamenti.
Questa la narrazione. Ho letto che su quest’immagine o meglio visione di Giacobbe si sono intrecciate
moltissime interpretazioni ebraiche e non ebraiche. Ciò che può interessare noi Massoni è scoprire perché
quest’immagine è presente nella Tavola di Tracciamento del Primo Grado. Più precisamente, che
significato ha la sua presenza nella nostra Tavola?
M.M.
Anche i Massoni, alla pari degli esegeti e studiosi della Bibbia ebraica, si sono sentiti autorizzati a dare le
loro interpretazioni e sono le più svariate. Non voglio dare qui l’ennesima interpretazione, le do tutte per
valide.
A.A.
Non pensi che rendere tutto vero è rendere tutto falso?
M.M.
Le cose a mio avviso, infatti, stanno proprio così.
A.A.
Spiegami perché.
M.M.
La Tavola di Tracciamento in discussione è un disegno, fatto da una persona un certo giorno di un certo
anno. Ciò rende questa Tavola un’immagine. In altri termini, quest’immagine ha una valenza storica, vale a
dire contingente e sensibile, in modo indiscutibile.
A.A.
E da quest’apodittica affermazione che ne consegue?
……..

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