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^
VOLGARI
DI
GIOVANNI BOCCACCIO
CORRETTE SU
I
TESTI A PENNA
EDIZIONE PRIMA
VOL. XI.
FIRENZE
PER
I G.
M OU T I E R
MDCCCXIXI
Col benigno Sovrano rescritto del d 9 Giugno \^iQ,fu conceduta ad Ignazio Moutier
la privativa per anni otto della stampa del^
le
ommio
SOPRA LA COMMEDIA
IDH
ID^^^S
ik
IL i
(umiliali
DI
GIOVAINM BOCCxiCCIO
MUOVAMHNTE CORRETTO SOPRA UN TESTO
PENNA
TOMO
II.
PER
IG.
MOUTIER
1851
(B^]?Iia!I&
(^lltKS
ec
i.^
ri
,
el
presente Canto
1'
siccome negli
altri
:
superioe aven-
si
continua
do
come "Virgilio ed
,
quattro poeti
dove
ne mostra
.
secondo cerchio
tore in questo
come E fa T
nel
au-
Canto
si
come
detto
mo-
dimo-
un demonio esaminator
e in che supplicio
delle colpe
de' peccatori
cerchio
si
punisca
nella
quarta
:
nomina alquanti
puniti sono
nella sesta e
quivi
Stav\^i
6
clan
,
quivi
La prima
io ebbi
spirto.
.
di color
sesta e
La
quiuta quivi
quivi
:
Poscia
cK
La
ultima
Comincia adunque
del cerprimiero
chio primaio
cio del
,
limbo
il
quale
il
cio
Gi nel secondo
,
cerchio
che nten
luogo cinghia
cagion perch
l'
:
cio gira
e davanti mostrata la
la
quale
,
perciocch
la
forma
si
del,
inferno ritonda
e quanto pi in esso
,
discende
E tanto
maniera
,
ha pi do,
in questo cerchio
che puegli
:
gne
lo
cio tormenta in
i
che
co-
sirigne
tormentati
a guaio
,
quel,
come mostrato
egli
non
cir-
avvenia
perch
il
s'
egli questo
,
luogo minore di
conferenza che
superiore
molto maggior di
la
pena
Stavvi
1'
seconda parte,
nella quale
un demonio
in questo
Caron dimonio
qui trova Minos
,
luogo
forte quelli
,
che
gridan-
do
guai a voi
anime prave
ec.
Neil' entrata di
SOPRA DANTE
questo cercbio
,
7
ringhiando
in
Minos
gli
spaventa
quanto dice
Stavs^i
Minos orribilmente
e ringhia
seguenti troveremo
^
Dice
adunque
in su l'entrata di quel
,
cerchio secondo
Questo Minos
dicono
,
poeti
che
egli fu figHuolo di
Giove e
di
Europa
e ci essere
figliuola
il
Europa
quali abitarono
lito
della Soria
ciuta a
pia-
Giove Cretese
secondoch da Giove
gli
in
gli
un tauro bianchissimo
armenti
reali, tanto
e mescolatosi tra
si
benigno e mansueto
mostr
a questa vergine,
che
essa
prendendo
della sua
man-
mano,
menardal de-
Poi cresciuto
ardire in lei
siderio tratta vi
mont su
la
,
ve
soavemente portandola
il
poco a poco
e
si
comin-
ci a recare in su
lito
del
mare ;
mare
:
quando temla
po
gli
parve
si
gltt in alto
di
che
vergine
attenendosi forte
corna
:
quanto pi poteva
lo strigneva
il
con
,
le
gi-
nocchia
e in questa guisa
notando
toro
:
da quel-
lo lito di Soria
ne
la
e quivi ri-
li)
Manca
piacere.
8
presa
ia
uomo
giacque con
,
lei
e e
q processo di
Minos
a virile et,
prese per
gener figliuoli e
intra' quali
il
bile stificanza:
do
artificioso
molto
,
altro valoroso
perciocch ogni
uomo
vinceva, fu per
ucciso
Per
la
uomini
d'
a ven-
dicarlo
sacrificare al
quale
il
il
preg che
al-
cuna
ostia gli
mandasse
la
altari.
Per
,
la
mand un
toro bianil
chissimo
quale
come Minos
uscitogli di
avea
il
per averne
il
fatto
sacrificio
.
d*
uu
altro
alla
sua guerra
as-
salili
prima
Megaresi
tomessi
fatta
mise
si
fece obbligati;
gli
imponendo
loro
li
SOPRA DANTE
che
il
9
,
li
quali in
in
anniversario d'
sto
Androgeo avea
esso gli
consttuiti.
Ma
que-
Ateniesi guerreggiava
avvenne
e per
1'
l'
ira
il
Minos
e per
odio
,
la schiatta del
Sole
il
il
suo adulterio e di
s'
Marte aveva
bel toro
,
fatto palese
che Pasife
innamor del
,
il
quale Minos
s'
aveva riservato
senza a-
mandato
gliele
avea
lui
,
q
in
il'
una vacca
di legno contraffatta
i*
altre di dilettarsi
molto
,
e di lui
la
quale era
mezzo uomo
stata
mezzo
toro
ed Icaro suo
e fecegli
la
rinchiudere nella
aveva
fatta
E
li
come
infal-
mura
per
si
libilmente
e cosi tornando
senza volgersi
uscito fuori
5
se
ne sarebbe
,
1'
uomo
,
senza dubbio
tutto
ma
egli fu
e ancora
un monte
modo
che camere
usci
,
e ciascuna di queste
i
camere ha quattro
in
camere
poco
si
puote
avanti andare
che
1'
uomo
,
se
Pare che
vi sia
lacuna.
o
ivi a
Poi
sorte,
altri,
quivi venuto
arti mostrategli
il
vinse
minotauro ed ucciselo
;
tendosi
seco ne
men Adriana
d' altra parte
Fedra
fatte
figliuole di
s e al
Minos
E
,
Dedalo
ali a
figliuolo
di prigione
:
uscendo
se
ne
vol in Cicilia, e
,
di quindi a Baia
la
con
seguit
ma
esso
appo
Camerino
Politica
la
,
Dopo
a*Cretensi, e
nati
,
con
giustizia
ottimamente
,
gli
avea govergiudice in
lui essere
inferno
Quaesitor Minos
urnam movet
le
ille
silentum
discit etc.
,
Ma
fizioni
sopraddette
rimuover
la
,
nudo
senso allegorico
:
della storia
mei
desime
n' parte
mandato a
alla
marina, alcuna
ad Europa, e per
lai
la forza della
persona, essere
Europa condotta
marina
dove
SOPRA DANTE
Giove
ci occultamente aspettando
,
la
prese e por,
la
quale o
un tauro bian,
co
come
li
si-
e cosi ne fu trasportata in
i
dove
essa partor
detti figliuoli di
Giove
ella
e alcun
rata
la
la
prese
so-
ebbene quelli
se cosi fu
,
,
Minos
esser figliuolo di
Giove
,
per ampliar
la gloria della
si
sua progenie
o perch
,
Ed
uomo
in
mai pi avute
non aveano
accette
,
solo se
e in
es,
quella, poich
ser
bene e
al
uscendo fuori
mostrava
popolo
s quello
che
scritto e
:
composto
Giove
Ma
in alcun
modo
con-
Qt
ceda
tempo, concioslacosach
egli
apparisca
Aste-
mondo
agli
3 80 3, e la
guerra
che fu intorno
anni del
inondo 3960.
Ed
Miaos perci
in in-
ferno: ed esso,
leggi, e
mortali compose le
rend ragione
Le
tando
colpe
1'
autore
il
e a dimostrare
suo orro-
re dice
cani
suo albergo
s'
ap-
pressi.
laggii^i
Esamina
caggiono
.
le colpe
Equi
vere
1'
Minos,
mina:
appare
lui in questo
a'
per giudice
perciocch
giudici appartiene
esa-
seguita, nell'entrata:
a quell' ofcio
,
luogo conveniente
,
ac-
csaminazione
Giudica
seguita qui
autore
1'
medopo
della quistione
la
e
,
dopo
la
csaminazione giudica
:
quello che
il
legge
talora
P equit ne vuole
giudicalo
e per segue
manda ,
ad esecuzione.
SOPRA DANTE
e comanda che ad esecuzion
descrive
,
sia
mandato
E
,
quivi
essere
a questo
una dimostrazione
mandi,
in
il
quanto dice,
cio secondo
numero
la
delle
persona
coda sua
Ora perciocch
mente
descritto
all'
1'
uficio di questo
e'
Minos
per farlo
pi chiaro reassumendo
dice
Dico ,
si
elle
,
,
homo
ille")
La qual
perciocch non
veggono
giam noi
ma
giono ci che
Minos 5 dimostrando
una
delle condizioni
opportune a coloro
colpe d' alcuno
gli
,
che preposti
cio che essi
sono
al giudicio delle
,
sieno discreti
di quelle cose
e
,
cognoscano
effetti
e le
al
qualit
le quali
possono occorrere
suo giu-
dicio
d' inferno
da
essa
sia messa
i4
qui da sapere
,
inferno
secondocli al nostro
,
autor piace
essere distnto in
il
nove cerchi
,
quanto
pi
si
discende verso
,
centro
i
cio verso
stretti
il
profondo
tormenti
dell' inferno
pi sono
cerchi
maggiori.
E perciocch la
all'
de
intorno
esaminare e
giudicare che fa
,
sin-
sue sentenze
la
ha quel
modo
,
cignere con
cerchi
infra
l'
,
quanti gradi
lui
cio
sia
esso vuole
che l'anima da
:
esaminata
inferno messa
,
dimostrazione
nondimeno con
esaminazione
Sempre dinanzi a lui ne stanno molte ; perocch, come gi dimostrato , la quantit di quelli che muoiono nell' ira di Dio molta e queste co:
tali
V^anno a vicenda
dell' altra
,
cio
ordinatamente
,
1'
una
Di'
appresso
ciascuna al
e quivi
,
giudizio
cono,
loro
,
le lor
la
sentenza data di
tu che
,
qui dimostra
1'
sotto
dicendo
doloroso ospizio ,
(dell' inferno)
Disse Minos a me quando mi vide, ( esser vivo ) Lasciando V atto , cio 1' esercizio di cotanto ufi'
,
ZIO
quanto
1'
tutte
r anime
,
de' dannati
quasi
voglia dire
SOPRA DANTE
pu mai
1'
i5
poi uscire
e di cui tu
ti
zione
se
ad alcuno che
5
salvare
quasi vos
,
glia
Virgilio
dun-
Sentiva gi que-
demonio per
la
natura sua
la
quale
comech
pri-
per lo peccato da
vato
,
lui
commesso
fosse di
,
grazia
di scienza
che V autor
sa-
far vivo se
1'
demonio
stornato
Non
la
t^
inganni
V ampiezza
ma
1'
dell' entrare
lutti
entrar ci vogliono,
uscire
non
par
1'
autore
il
e nel vero
non
Non
,
essi
al-
ma
essi
non sono
utili
salutevol
fme
ma
per
farsi
,
danno
talvolta.
E
gli
perci con
de' malvagi
,
somma
uomini
paiono
pi da susplcare non
.
sotto nascosa
fraude ed inganno
!
'l
Poi seguita
lui
:
duca mio a
Non
tore a
compiere
l'au-
l'orazione
conoscendo che
fine
,
egli
non consigliava
1'
buon
ma
sentendo
autore
forse per
ostupefazione
egli
disse
gride
ingegnandoti di spaventarlo
,
Non
iuipedire
,
il
cio
.
come
si
debba intendere
si
quella parola
Che giova
nelle fata
dar di cozzo T
,
ma nondimeno
,
de
altro
che dipre-
mente intorno
alle cose
quale, poich
:
volendo cho
il
tegnamo
non fu
la
sentenza,
ma
schifiamo
vocabolo
cio di
sto
chiamar
que,
ne' suoi
la
qual fu
alla
quanto
si
po-
gen5
li
quali
gentili usa-
vano
si
guardavano
.
Ma
radicata
,
si
ferma
vangeJica
pu
tra'savii
ogni vo-
SOPRA DANTE
cabolo usare
entro vivo
nati
: ,
.
17
qua
Vuoisi cos
e dove
si
vuole/*
,
vuoisi, col
dove
,
si la
puote
qua!
Ci che
sola
vuole
cio nella
ella
mente divina
puote ci che
,
quasi dica
a te
non
si
.
muova la divinit a voler questo. Ora incomincian Qui comincia la terza parte di questo Canto nella
,
qual
dissi si
conteneva
si
se
condo cerchio
alla
primo
la-
menti
dice
le dolenti note
Ora incomincian
A /armisi sentire
si
facevano
al
or son venuto
,
gli
1'
essendo
necessit
che
egli si
muova
e col suo
moto percuota
,
delle quali
si
trovava
Che mugghia,
go
il
fa
un romore slmile
il
che mugghia
mare
COM. DI DANTE T.
11.
e per dice
come fa
'/
mar
per tempesta
Se da contrarii venti
cio infestato
:
combattuto,
che
la
il
che
con-
more
del
s
percioc-
ch da
cabolo
preso
un vo-
a discriver
meute
gli si confaccia
e questo
.
il
mugghiare
il
Ma
.
perciocch
assai
un suono
par che
convenientemente
bufera infernal
.
adatti al
,
La
Bufera
se io
,
ho ben compreso
delle genti
forte
il
qual persi
cuote
e
,
rompe
se io
para;
e questo
nella
comprendo bene
il
chiama
Aristotile
Metaura enephias,
,
in alto
le quali
come
pervengono in
'frigi-
con impeto
,
divengon ven-
ma
eziandio valido e
dialil
egli
divelle e schianta
.
egli
n dura molto
una
si
SOPRI DANTE
poco tempo
si
ig
ribolve tulio
che r autor voglia sentire per questa bufera : e bench nella concavit della terra questo vento causar
non
si
possa
,
non
causato
ma
,
nato perpetuo
di soffiare
Dice adunque
fa
,
die
mai non
si
resta
come
genera
Mena
col
gli spirti
Voltando e perco"
cio
pu comprendere, questa
,
enaphias:
cio
,
gli
si
tormenta
in questo che
sia
il
qui dimostrato
pu comprendere qual
pena
per
li
Le
quali
anime
cosi
Quando giungon mandate da Minos davanti alla mina che dall'impeto di questo vento
,
,
'l
lamento
de' miseri
Bestemmian
quivi la
virt,
si
divina
la
In questo bestemmiare
dissima e acerba
sto
dimostra
quanliih gran-
che quegli
tormento ricevono
essi
la
com-
muove che
Intesi
,
bestemmiano Iddio
cos fatto
eh'
a
1'
tormento
Qui poich
to
,
autore
ha
peccatori
,
a'
quali questo
si
tormento
da Virgilio
,
dee credere
gnato ,
che a
tormento
come
dise-
ao
Eraii dannati
peccator carnali
E
,
comecli questo
si
peccatore intendere
vuol nondimen
s'
1'
autore
bolo carnali ,
riosi. Seguita
lussu
adunque:
come
gli stornei
Qui
peccator carnali
,
V ali
volando
gli stor-
cio nel
mezzo
dell'
au-
gli stornelli
e molti al,
uccelli,
scampo
,
e in quelle ne
vanno
a schiera larga
:
e piena
Cos queljia-
dannati
li
Di qua
all' altro
di l
di gi
di su gli
mena
,
modo o
ordine
1'
uno contro
Nulla speranza
gli conforta
:
mai
Non riposo 5 ma
,
che di posa
,
ancora non
,
gli
conforta
minor pena
.
che
co^
quella la quale
me
gru
crlve
SOPRA DANTE
dati venire verso quella parte
,
ii
erano
gru
wan can-
tando lor
chiamano
ed questo vocabolo
si
forma
volgare composti
Facendo
in aer di s
medeil
quale
essi
e le
gambe
face-
le quali
e cosi fanno di s
li
lunga riga
spriti
quaJi
,
traen-
do guai
Ombre
Pere/i' io dissi
Genti
che
l'
,
aura nera
gastiga ?
cio tormenta
impetuosamente portandole.
La
pri-
ma
di color
Qui comincia
la
F autor nominava
son portati,
condizione e
sia
,
que,
di cui novelle
la
mi
Fu
^ vizio di lussuria fu
s
rotta
,
inchinvole
Che
il libito
cio
il
beneplacito, in,
f' licito
aa
che
signoreggiava
.
e questo fece
in sua legge
,
E
,
per-
cio
,
Per
il
hiasmo y
la
infamia
in che
era condotta
per
le
Poich detto ha
il
vi-
la
nomina Semiramis, di
istoriografi
,
cui si legge
Che
succedette
lui nel
dopo
la
morte di
regno
fu sua
sposa
visse
Ma
acciocch pi pienamente
,
comprenda
,
sua
istoria
Dico
sa
gano
lei
Nettuno
',
ma
che
essa fosse
r lo testi-
monio
di
di molti istoriografi
appare
,
Concepette costei
quale nato noraid'
figliuolo
il
naron Ninia
arme
avvenne
.
cie fedito
una
saetta
si
mori
Per
la
qual cosa la
fi-
donna temendo
gente
e
,
nuovamente
acquistato, pens
una mirabile
i
malizia
popoli
quali
s'
aveva eoa
.
armi sottomessi
SOPRA DANTE
figliuolo
,
aS
,
e massimaraenle in ci
tere s
citi
del padre
,
effigie
giovanile
essi
si
coperse
tiara
la
quale
si
chiamavan
e le braccia e le
.
gambe
na-
abito
non avesse
a generare alcuna
ammirazione di
lei
comand
a tutti
in
questa
forma dicendo
agli eserciti
:
s esser
Ninia
medesima present
e con
severissimamente serv
virile
animo
ardi
non solamente
,
di servare
P imperio
;
acquistato da
Nino
ma
e a
ninna fatica
rlre,
che robusto
si
uomo debba
poter soffe-
perdonando,
il
marito
stato, insino a
Ed
non dubit
di manifestarsi esser
Semi-
ramis, e non Ninia, a'suoi eserciti .Essa oltre alle predette cose
,
citt
da Nembrot edificata
e veggendola in grandissima
tutte le
mura
riedific
tezza e di circuito
posto tutto
il
tutta si diede
(i)
nel
MS.
a4
sono
femmine per
le
fu raccontato
che Babilonia
ria d'
le
s'
era ribellata
.
un suo
figliastro
,
La qual
e
si
impa-
zientemente ascolt
che
,
lasciato stare
i
componi-
mento
suoi
quella assedi
n mai
1'
dall' assedio si
,
mosse, intno a
ebbe
ed allora
,
si
fece la treccia
la
quale ancora
fatta
non avea
quando
E
di
bronzo
i
d'
una femmina
,
la
quale
dall'
un de'
lati
avea
capelli sciolti
una
molte
altre
tutte brutt
,
e diso-
La quale ancora
quelli
secondo;
perciocli
ch
come
alquanti dicono
giovani
,
quali
poich quello
Ma
nondimeno quantunque
,
ella
crudelmente
non
lei
:
pot occultare
figliuolo
gli
potesse
SOPRA DANTE
lui col
a
uomini
quale
gli
,
fra
noi usano
e di quello
figliuolo,
che
il
fi-
avendo
ella gi
Alcuni
,
altri
figliuolo
uccidesse
se
ma
ch esso
ne vergognasse, o perch
temesse non
di lei
il
Appresso pur di
seguendo
dice
1*
autore
,
,
Tenne
la
la terra
che
'l
soldan corregge
non da Babilonia
restaurare,
la
ma
da una Babilonia
quale quasi
la
quale edific
ella assali
Cambise
gitto
,
re di Persia
Nondimeno che
.
Eche
che
,
se ella
V occup, o no , non so
U altra
,
y
,
colei
amando
ruppe fede
uomo
,
al cener di Sicheo,
Vuole
1'
Didone
fi-
la istoria della
,
quale
si
Dido
il
cui
nome
scri-
fu primieramente Elissa
fu secondoch Virgilio
,
ve
figliuola di
,
il
fratello
e lei accora
,
lasci nelle
mani
quali
26
in loro re
faiiciulla
ed Elissa
cos
come
si
era
Sicheo che
chiamasse
,
o vero Sicarba
il
quale
il
reale
il
Tirii
li
quali insieme
uomo
quale
il
temendo V
,
Nondimeno essendo
ci
pervenuto
agli orecchi di
do
morte del
marito
temendo
:
di s
fuggirsi
di
che
ella
done
avendo
tratti nella
,
li
e quegli
come
,
se del luogo
dove
al
i
fratello
nascosamente in
suo marito,
tutti
Ed
li
quali sen-
tivano
alto
il
suo consiglio
si
salita
sopra
le
navi
come
in
mare
di rena tutti
comand che questi sacchi pieni fossero gittatl in mare E come questo
vide
,
.
fu fatto, convenuti
tutti
insieme
marinai e
in
gli
altri
lagrimando disse
lesori di
io
,
facendo gittare
mare
tutti
mio marito
ho trovato modo
alla
mia mor-
SOPRA DANTE
te
,
!>7
.
la
quale
io
ho lungamente desiderata
,
Ma
io
ho
compassione a voi
carissimi amici e
compagni
della
mia
noi
colpa; perciocch in
perverremo^ Pigmalione,
me
Nou,
dmeno
venirvi
se vi piacesse
io vi
prometto di noa
.
vostro bisogno
,
La qual
cosa
udendo
miseri marinai
nondimeno temen,
do
forte la
crudehh di Plgmalione
agevolmente s'acella
,
Dopo
il
p.I
ponente
alla
pervennero
marina trovai
rono
persolventi secondo
costume loro
primi
gusta menti di
Venere
a sollazzo
e eziandio a prolei
erano
fece
prendere e porre in su
nito nel sonno
le navi
similmente
,
ammolei,
un sacerdote
la
di
Giove
che in quella
onore
costeggiando la
dove
.
ella
citt
di Cartagine
alle navi
,
quivi estimando
marinar
faticali
prese terra
forestieri
,
e quale per
cominciarono
aS
E
,
apparendo
la
dimora
ed essendone ancora
quali similmente qui-
li
che seguita
ciarla, di
aveva
marsi
lei
alcuna
della contrada
la
mente
fatta dividere
assai
di terreno
quivi
fatti e'
fon-
E
i
acciocch pi animosamente
i
mag-
giore speranza
compagni adoperassono
,
a tutti fece
gittati
mostrare
in
tesori
li
mare
,
Per
la
mura
della
citta-
citt
le torri e'
:
il
porto e
gli
edificii
dini saliron su
ser bella
,
e apparve
non solamente
la citt
es-
ma
guerra
modo
la
del
vivere al
tutti
fu chiamata
della sua
Ed
,
fama
valore
avvenne che
il
re
non guari
lontano da Cartagine
moglie j e
fatti
mare
la
dimand
gli fosse
,
data non
la
citt
fatta
il
caccerebbe loro e
lei
Li quali conoscendo
fermo
temei-
proponimento di
lei di
sempre servar
castit
SOPRA DANTE
ter forte le
29
di dire a
minacce del re
non ardirono
Bidone domandamene,
to
,
ma
dissero che
il
P ammae-
e dove questi
non avesse
minacciava di
muover guerra
con
lui
per, concio-
andar
si
il
volesse,
avvenisse che
re minacciava
,
Non
:
s'
accorse la reile
ua
dell' astuzia
,
la
par-
lavano
o nobili cittadini,
sapete voi che
si
Non
?
padre e
alla patria
,
pu
dirit-
il
ma
?
ancora se
il
bisogno
alla
,
richiede
non
si
morte per
e lietamente
la
salute
Andate adunque
con pic-
il
minacciato incendio
Come
nobili
avere da
lei
iscoperserle la verit di ci
che
il
re
domandato avea.
cosi s'accorse,
La qual
s
cosa,
come
la reina
ebbe udita
a s data la sentenza
e ap,
provato
maritaggio
e seco
medesima
i
si
dolse
suoi
uomini avea-
no
usato.
Ma subitamente seco
che
se
termine
al
le
fosse dato
che
ella
an-
drebbe volentieri
marito.
Ed
3a,
ne conceduto
pressandosi
,
dovere andare
al
marito
e quello ap-
comella
porre un rogo
facesse
,
il
quale estimarono
cittadini
nivola
V anima
alla
,
quale
le
parca romper
fede
E compiuto
rogo
vestita di
,
vestimento bru-
no
e uccise secondo la
il
mont sopra
rogo
un
:
pose
,
al petto, e
chiamato Sicheo
,
disse
al
ottimi cittadini
cos
come
voi volete
io
si
vado
mio
marito
E
:
appena
finite le
parole
vi
lasci cadere
lutti
il
coloro che la
castissimo san-
viddero
gue
ma
scrive nello
Eneida
Bidone
dove
si
i
Sicheo
1'
ed insegnaconfort che
ella
la
presi
ella far
Cartagine
titosi,
Enea dopo
il
dove
egli fu
ricevuto e onorato da
e con
,
lei
avuta dimesti-
lasciatala
malcontenta
si
di
che
ella
I^a
quale opinione
,
per reverenza
io approverei
se
,
il
tempo noi
il
contrariasse
Assai
disfa*
manifesta cosa
Enea
il
SOPRA DANTE
cimento
'i
3i
Troia
esser
Bidone
e Troia fu distrutta
se-
E
,
il
es-
fatta
da
Carchedone Tirio
figliuola,
dopo Troia
disfatta
fu
parte scrve
del
da Bidone P anno
mondo
stala
,
4 186.
citore
fatta
,
scrive
Cartagine
essere
r anno
al-
Enea
.
e perci
vedesse
il
Macrobio in
,
Saturnalorum
del tutto
contradice
,
moella
la
che
Bido
e credere
che
ella
fosse
secon-
Fu adunque Bido
al
onesta dons'
e per
c^ner di Sicheo
ucci,
Ma
1'
come
in
assai
si
cose fa
P opinion
stenere
.
e per questo
convieu so-
Poi
e Cleopatras lussuriosa
adiettivo a caste!,
,
del-
le quali alcuna
non ne fu
si
legge
come
costei
della
qual
qui intende
Cleopatras fu reina d' Egitto
,
e per molti re
,
meLago
fi-
diami
di
trasse origine
:
da Tolomeo
figliuolo
lei
di
Macedonia
e piace ad alcuni
essere stata
351
gliuola di
cono
il
padre di
Tolomeo Aulete
si-
milmente re d*i5gitto,
del popolo di
Roma
due
venendo a morte
lasci al
tempo
del
primo consolato
il
stamento, che
maggior de'
quale fu nosi-
minato Lisania
rocrhia
-
e di pii di
:
che
la
l'
altra insieme
li
dopo
la
Romani
fu
mandala ad esecuzione.
desiderio di regnar sola
,
Ma
il
il
ardendo Cleopatra di
fratello fece
suo marito e
reame.
Ma
avendo gi
Pompeo Magno
dire
del
quasi tutta
a'Romani
,
venendo
il
in Egitto
priv Cleopatra
reame
e fecene re
minor
fratello
ancora assai
,
giovanetto
come
saglia
gitto
,
in essa
,
e dal giovane
Tolomeo
,
fatto
e seguitandolo Cosare
pervenuto in Alessan-
dria
tello
amenduni
gli fece
davanti a se chiamare,
per
Davanti
al
quale
perciocch bella
femmina fu
occhi e con
,
ornata
di reali vestimenti
compa/
e assai leggiermente le
gli
atti
venne
suoi
il
fatto di
prender con
.
gli
libidinoso principe
Di che segui
lei:
che aveudu
ed essendo gi
,
giovane
Tolomeo annegato
Della
dove contro
SOPRA DANTE
andato era
;
33
reame
,
Cesare
le
concedette
il
d' Egitto
menatone
per
lei
acciocch
non
e in istato transi
si
pos-
sa disonesta
femmina
e desiderosa di
i
ragunar tesori
e gioie
quasi di tutti
.
re orientali disonestamente
divenne amica
pli
le
fu questo assai;
ma
tutti
teni
d'Egitto, e
di statue e di tesori
stato ucciso
Appresso questo
e
essendo gi
Cesare
Bruto e Cassio
al
vinti
da Otta-
viano e da Antonio
forma
d' onorarlo
,
e lui, non
suo amore
a fare uccidere Arsinoe sua sirocchia, essa per sua salute rifuggita fosse nel
.
non ostante
tempio di
che
Diana Efesia
avendo
reame
di Siria e
Arabia
li
La qual dogliele
cia<
ma
le
diede di
ella
Poi avendo
accompaal
fiume
ria
,
di Eufrate
ne venne per
Si,
coronato di
(i)
^rd manca
nel
MS.
COM. DI DANTE T. IL
^
3
34
quel reame
laddove
ella
non dubit di
chezza
sperando
se a quella
il
il
potesse inducere
.
di
dovergli sottrarre
reame
di Siria
Di che accor-
minia
da ci
ma
dagli amici
,
la lasci
tornare in Egitto
tonio
,
il
era tornato
es,
sendo in
fu
di tanta presunzione
che
ella
li
chiese l'imperio di
Roma
se
.
Ed
Antonio e Ottaviano
tavia sua
per
1'
moglie e sirocchia
,
Ottaviano
e presa per
moglie Cleopatra
navale
arredi
,
con
altri assai
su
montativi
,
n'
andarono in
Epiro
e avendo
,
comreca-
battuto in terra
si
mare
nella qua-
prima a
la
la cui
nave aveva
la
gittati
via della
sua nave
venuti in Alessandria
sistere
ad Ottaviano
vegnente aspettarqno
forze diminuite,
Il
le lor
domand
non po-
Antonio
le condizioni della
,
pace
le quali
tendo avere
dove erano
SOPRA DANTE
usati di seppellirsi
i
35
uccise
.
re
e quivi s
medesimo
Ed
tra
arti
no
udendo che
animo sofFerendo
,
di
colo de'
n' entr
stasi a
Romani
dove
il
vestendosi
reali
ornamenti
,
l se
e po-
fattesi
aprire le vene
delle braccia
a quelle
,
si
chiamali inali
il
no
e a far
si
si
dormendo morire
trafitto
cos addor-
mentata
taviano
,
ci udito
,
Ot-
fatti
,
venire
e fatto
chiamano
Psilli
e tirar
fuori
tica
1'
-,
ma
ci fu fa-
perduta
il
perciocch
lei
.
la
gi ucciso
cuor di
tempo morta,
della
e d' altra
morte
ad Ottaviano
mangiare
Cleopatra con
,
la
morte
facesse
benlvolo Ottaviano
di
,
giare ad altrui
di
avvelen
ghirlande le quali
il
davanti portate
(i)
Che dicono
manca
nel Codice.
36
aveano
:
mise in
festa
e in
che
ella
i
l'
lande, e messe
fiori di
quelle in
si
quello
o vino
,
e volendolo
Antonio bere
se
,
ella
ritenne
Cleopatra
la
e per se io potessi
,
tempo
n'
ho
e tu
me
cagione
e quindi
fio,
mostratogli P inganno
ri
,
prendere e guardare
il
quale
ella ave-
va a lui
esser
viietato
.
morta
La prima opinione
s'
senza
ella
che a quella
aggiugne
Olla-
comand che compiuta fosse e che amenduni essa fossero seppelliti Elena y^d, in questa schie.
per cui
,
tanto reo
Tempo
:
si
volse
per
le
la
per ispazio di
,
al di
che
Eie
a Menelao fu restituita
perciocch tanto
pli,
stette
na in Troia, e
al
alquanto
siccome
Omero nell'ul-
lei
pianquasi
gendo sopra
il
,
morto corpo
che essendo
,
di Ettore
fa dire
queste parole
anni appo
detta
Priamo e
figliu.ol
una ingiuriosa
anni non fu
se
1'
3;
questi
il
venti
,
ad Ilione
non
e per
,
si
pu
intendere,
li
consumati
e nel
raddomaudare E,
lena
il
e nel
sommuovere
iani
,
Grecia
alla
impresa contro
a'
Trodelle
ul-
V apparecchio
il
vero che
i
gli
primi, perciocfatte
ch in
taglie
,
essi
molle bat-
uomini e
popolo
Elena
ve e di
fingono
Leda moglie
Elena
Tindaro re d'Oebalia
,
e lui
con
lei,
,
bellissima
donna e
madre
forma
d'
esser giaciuto
narrando in questa
le
la favola di
Giove
ec.
Ma
islorie
vogliono
Tindaro re
d' Oebalia e d
Leda
che
tic
Fu
la
bel,
non solamente
a discriversi
con
la
penna
fa-
Omero
ma
ella
ancora
siccome
il
tutti
suoi
contemporanei
molti
de' predecessori
trapass
ogni
fatica
d'
animo
38
altro
versi d'
Ome-
ro
e la
,
correa
screto
tutti
i
fece mostrare
be' fanciulli di
Crotone
le
e delle bellezze
de' corpi
Omero, form
nella
mente sua
l'arte
una vergine
quanto
simulacro
alla posterit
si
per vera
effigie
d' fil'
lena
Nel quale
artificio forse
pot abbattere
,
in-
al colore e
corpo
ma come
che
il
le,
tizia degli
1'
la
piacevolezza di tutto
,
il
viso
affabilit e
,
celeste riso
movimenti
,
varii della
faccia
e la qualit degli
ofcio della natura.
lei
atti? 11
esquisite
n
,
vedeano
la
fnsero figliuola di
nit
il
Giove
quale
il
chioma,
con
le
Da
questa tanto
SOPRA DANTE
ragguardevole bellezza
,
89
Egeo
re
la
quale
secondo
il
lor
costume, nella
,
conosciutala
la
le
.
rapi
e portonnela ad Atene
quantunque per
la verginale onest
Qui
gli
si
lutti
accordino
,
che Teseo
prima
dre di Teseo
Atene
rendala
.
raccomandata a Proteo
1'
aveva
renduta
et
a' fratelli
,
matura
:
fu maritata a Menelao re di
,
Lacedemo-
nla
e
,
Greti
portatane in Troia
di
consentimento di
lei
Altri dicono
che
ella
fu dal
,
dove
il
ad un certo
sacrificio
che
vi si faceva
secondo
la notte
Do
al
quale
il
sacrificio facevano,
con
l'altre
donne
della contrada
E son di
,
quelli
sua saputa, o volont questo essere stato fatto ( Qui del modo del vegghiare e come di qua il recarono
i
Marsillesi
donde vennero
le vigilie.)
In Troia di:
mor venti
anni,
come
di sopra
,
dicemmo
ed essendo
da Pirro
si
4o
fratello
:
Greci
ritrattisi
:
indietro
ella sail
da llione
ed
pendolo, ed essendo a ci
tempo
Greci
;
e ricevuta
la restituirono
altri
vogliono essere
cagione
perciocch non di
trat-
altri
perciocch tenne al
.
tornan-
Menelao
mare ne furono
portati in Egitto
e quivi da Poli-
bo
re onorevolmente ricevuti,
diversi casi ritenuti
,
do da
1'
ottavo anno
dopo
la
Lacedemonia: dove
,
Omero
nella sua
,
Odissea
che Telemaco
fi-
gliuolo di Ulisse
domandar Me,
gli
avendo Menelao
mato Megapenti
che di
di
e da
mai
e vi'
lei si fosse
H grande Achille
,
cio
,
per
amore
breo
al fine
combatteo
d'
contro
Apollo Timl'aveva
Ecuba
occultamente e falsamente
fatto venire,
avendo pro-
messo
non fu
invitata la
SOPRA.
mero
scrive nella Iliada
1
DANTE
, :
4i
secondo cbe Oil
cbiamala Ptia
quale, sedalla
coudoch
poeti scrivono,
,
come
nato fu
ma-
gno
tutto
il
tuff nel
,
fiume
fuori che
calcagno di lui
,
mano j
e questo fatto
:
il
il
diede a
nutric
lo allevasse
il
quale
non
in quella
,
forma che
sogliono nu-
tricare
ma
gli
faceva apparecchiare
mente
da
lui
E
si
e destro a sostenere
,
le
fatiche
per
nomi-
nato Achille
quanto sen-
za
uomo
corda
astrologia e
,
medicina
la
Ma come
madre
,
rapita da Paride
Elena
che
il
che
in quella
sarebbe
s'
trasse
e portonnelo in
una
isola chia-
mata Sclro
che
avendolo ammaestrato
,
quasi
come
fosse
una vergine
gliele diede,
che
il
guar-
Ma
42
essere occulto a
figliuola di
Lcomede
po
atto a ci
si
giacque
che
essa di
lui concepette
un
figliuolo
i
il
Pirro
Ma
poich
Greci ebbero
,
congiu-
razione contro
a' Troiani
non
messisi
ad
investigare di lui
con
fu trovato
citt
e menato a Troia
di
la
d per
iddi
,
Ed
sua restituita
al
pa-
dre
tolse Briseida
,
della
,
bato Achille
non
poteva fare
n per preghi n
egli volesse
i
Perch essendo
,
avendo
,
concedute
le
sue armi
ucciso
,
il
carro a Patroclo
,
da Ettore
turbato
,
s'
arm
e strascinatolo
di
,
e ultimamente Fendutolo a
,
Priamo
e poi persefra-
suspic
Ecuba
costui
non doverle
alcun de'
figliuoli lasciare,
per moglie
dove
egli le
SOPRA DANTE
dere arme contro a'Troiani.
maravigliosamente
,
43
Achille Polissena
Amava
gue veduta
1'
avea
mina paruta
zion
Ed essendo dunque esso in convencon Ecuba secondoch ella gli mand dicendo,
bella.
,
solo e disarmato
nel
tempio
alle
d'
Apollo
d' Ilio|
Timbreo
ne
,
il
mura
ma come
gli
con
certi
aperto V arco
il
fer
d'
una
non potere
ma
lito
piccola difesa
cadde, e fu ucciso
e poi seppel,
sopra
:
l'
uno
chiamato
Sigeo
F^id Paris
Paris
,
il
nome
fu chiamato Alessandro
fu figliuolo di Priamo e di
Ecuba
scrive,
de Divinatione
le
,
Troia
11
del
si-
Priamo
fece
domandare Aperirebbe
,
pollo
il
il
quale rispose
tutta
il
Troia
Per
la
che
figliuolo
che nascesse
il
Ma
essendo venuto
partorito
e avendo
lui
,
Ecuba
e noi
un
bel fanciullo
il
ebbe piet di
di
fece secondo
comandamento
Priamo
gittar via ^
ma
il
44
l'allevassero
es-
quivi primieramente us la
ne, e di
lei
1'
ebbe due
figliuoli, de'quall
chiam l'uno
Dafne
altro Ideo.
,
dimorando
in abito pastorale
in quella selva
giudice
Per
la
duto quasi
tutti
il
vero
nome
,
cio Alessandro
.
era da
chiamato Paris
esso cosi
quasi eguale
E
,
in
questo tem-
po che
dimorava avvenne
,
che Peleo
men
,
Giunone
Pallade e Venere
di
che gravandosi
la
un
de-
potno
gna: e
d'
oro
vi scrisse
su
alla pi.
gittollo
,
Di che
a
lei,
lette le lettere
siccome
pi degna, doversi
la
,
detto
pomo. Ed
lo
quistione grande
il
andarono per
giudicio a Giove
disse loro
:
ma
andate in Ida
,
e quivi
un
giustissimo
uomo
ne
sia
chiamato Paris
pi degna
,
Per
qual cosa
le tre
dee anda-
e trovarono Paris in
una parte di
Mesaulon
quivi propose;
dicendo Giunone
me
ti
pi degna di
pomo
dai a
io
far signore di
:
D'
altra parte
:
diceva Pallade
io
sono dea
della sapienza
se tu
il
me
io
ti
far tutte le
SOPRA DANTE
io
45
me
pomo
io
ti
far
avere
della pi bella
donna del
1'
Paris
egli
diede
la
il
pomo
,
a Venere
siccome a pi degna
si
Per
qual cosa
come
appresso
dir, egli
ebbe Elena.
slato
Fu
costui, se-
da
Nerone raccon-
contenzioni agonali,
le
quali
si
quale turlui
credendo
il
essere
un
pastore
:
messo mano ad un
,
coltello
volle ucci-
dere
e arebbel fatto
se
che gi da'
io sou
le
tuo
sue
mostrate
crepunde(i),
riconosciuto
,
quali
suo padre
sotto spezie
d'
ambasciadore
;
raddomandare
Ma
altri
lui
Lacedemonia venuto
lao
e di quindi alla
fama
,
Agamennone
non
essen-
(>)
46
Elena
li
quali ad
Agamennone erano
mioae
lea
figliuola di
andati
e seco aveano
d'
,
Menelao e
Elena
do presa
,
la citt presero
i
Elena
resistente
quanto pe-
e oltre a ci tutti
tesori di
:
la
Me duce
E
da Mene,
secondo
promessa di Venere
vi
la
quale in Troia
menatane
Ecuba
Troia ardea
i
Adunque per
prima
stato
giurali
e poi
,
Troilo
esso
medesimo
fi-
Tristano, secondo
lo del re Meliadus
,
romanzi di Francia, fu
figliuo-
e nepote del re
i
Marco
di
Cornodella
vaglia
e fu secondo
detti
romanzi pr'
:
uomo
e d'
am
la
la reina Isotta
per
un
es-
ed
andata a visitarlo,
si
1'
abbracci
e cori
lui
tanta forza la
strinse al
petto
che
lei
e a
scoppi
il
SOPRA DANTE
si niil
mente
seppelliti insieme.
.
Fu
costui al
47 tempo del
e pi d mille
Ombre mostrommi ,
dice mille
,
e nominolle
,
a dito
quasi molte
la
li
amor,
cio quella
mo
amore
5
con disonesta
morte
morir non
puote
Poscia
eli
io ebbi
Qui cominqual
dissi,
che
1'
parlava
e dice
Poscia di io ebbi
Nomar
Piet
le
meditazione semplij
cemente
visitar le
,
pene
e
de' dannati
ma
,
visitandole
e conoscendole
desime per
ro,
le
nostre
non
di
lo-
ma
di noi
me-
e dover
temere di non
ed
affliggerci
acciocch
tal
meditazione
tal
ci
sospinga a
pericolo ne tragghi-
E
, :
usa
V autore
di
quando maggiore,
e quasi
quando minore
in ciascun luogo
dove alcun
4S
peccato
si
medesi-
mo
peccatore
:
E
:
seguita
Io cominciai
Poeta
,
{volentieri
,
Che paiono
cio con
minor
Ed gli
me
Piii presso a noi , e tu allor gli prega Per queir amor ch'ei mena', qual che quello amor sa ed ei verranno qui, da quell' amor per lo qual
,
i
Si tosto
come
,
'l
Muovi
la voce
1^
cio prega
come
detto
t'
ho
per
la
qual cosa
anime affannate
,
dal
tor-
mento
Fienile
a noi parlar ,
.
5'
altri noi
,
niega
Quali colombe
Qui
1'
autore per
aft'ezione
:
venissero a
i
lui
Quali
,
di rivedere
figliuoli,
chiamate
,
Con V ali
,
alzate
volando
e
i
ferme
li
con l'affezione
al dolce nido
nel quale
figliuoli
fi-
hanno
lasciati
per
il
gliuoli e
per loro
verso
nido,
perciocch
gli
non hanno
altra
SOPRA DANTE
la
49
volont
e
o/
Dido ,
gru
V aer maligno
;
quanto
te
,
a loro
S for^
cio
:
si
si
potente
fu V affettuoso
go
non
e venuti
disson cos
O animai
grazioso
e benigno
gnamente preg
anzi vi
si
il
li
usa per
giustizia ri-
gidamente comandare
Che visitando vai per V aer perso, (cio oscuro) Noi , che tignemmo *l mondo di sanguigno
,
quando
sangue
,
uccisi
fummo
perciocch versandosi
tinse
il
lor
.
dovunque tocc
di noi
,
di color sanguigno
egli
Se fosse amico ,
dell* universo
,
come
,
nemico
il
re
cio Iddio
Noi pregheremmo
cio che pace
ti
pace
concedesse
mal perverso
ti
non
al nostro
tormento
Di''
piace
Noi udiremo ,
Mentre , che
al
^l
come fa,
medesi-
presente,
.
si
terra
Qui comincia
a' suoi piaceri
ma
ci fa per mostrarsi pi
si
pronta
Ma
COM. Di DANTE T.
li.
5o
proceda
,
e perch
morta
acciocch pi agevolmente
comprenda
costei fu figliuola di
,
mes-
ser
signor di
Ravenna e
di Cervia
tra lui e
i
signori Malatesti da
pace tra
avesse,piacque
do
parentado trattato fu
che
il
detto messer
Guido dovesse dar per moglie una sua giovane e bella figliuola chiamata madonna Francesca a Gianciot, ,
to figliuolo
di messer Malatesta
di messer
Ed
essendo questo
gi manifesto,
Guido
:
un
di loro a messer
Guido
guardate
come
voi
al-
fate
modo ad
egli ve
cuna parte
ne po-
tr seguire scandolo
figliuola
e quanto
,
eli'
animo
e se ella
sia perfetil
vede Gianciotto
to
,
avantich
matrimonio
n voi n
;
altri
voglia
per marito
e perci,
quando
vi paia, a
me
parrebbe
modo : che
Gianciotto ad isposarla
il
ma
venisseci
un
de' fralegli
quale
come
.
nome
di Gianciotto
di gran senti-
mento
il
disiderava
SOPRA DANTE
fralegli
.
5i
suo amico
gli
il
ordin segretamente
.
come
1'
Perch
tello di
al
tempo dato
,
fra-
Gianciotto
mo
e costumato
molto
andando con
che
gentiluo,
mini per
messer Guido
,
fu
,
l entro
il
conoscea
madonna
di
Francesca, dicendo
stro marito
;
quelli colui
e cos
si
credea
la
buona femmina
che madonna Francesca incontanente in lui pose 1' animo e 1' amor suo. E fatto poi artificiosamente il
contratto delle sponsalizie
,
e andatone la
donna a Riessa
delle
nozze levar da
ella
che
si
,
u perci rimovesse
animo suo
ella poi si
1'
amore
gi postovi verso
,
Polo
Gol
,
quale
giugnesse
1'
se
autore ne scrive
io
il
che
possibile
Ma
che
.
es-
sere avvenuto
se
io
Francesca in questa dimestichezza, ed essendo Gianciotto andato in alcune terre vicine per podest, quasi
di Gianciotto,
and
a lui, e raccontgli ci
che delle
52
bisogne sapea
promettendogli
.
quando
volesse
di
Di che Gianciotto
,
fiera-
mente turbato
questo cotale
ra di
all'
,
e da
madonna Francesca,
,
menato
nella quale
,
trare
chiam
donna
madon,
credendo Polo
cateratta, perla
,
qua-
camera
si
o in tutto
gitt
fallo
suo
si
per
dicendo
alla
donna che
gli
andasse
ad aprire.
Ma
ciocch gittandosi gi
coretto
,
s'
il
quale
egli
avea indosso
ad un ferro
5
il
perch,
avendo
ella
gi la
credendosi
,
ed en-
incontanente
,
s'
accorse Polo
in
mano correndo
,
per ucciderlo j e
donna ac,
corgendosene
oltre presta
il
,
corse
e msesi in
mezzo
il
tra
Polo e Gianciotto,
mano
e tutto
si
gravava sopra
colpo
avvenne
cio che
prima
che
egli aggiu-
medesimo amariferi
ya
la
donna
ritratto lo stocco
da capo
Polo, e
SOPRA DANTE
deciselo
t
53
,
e cosi
parti
,
amenduni
lasciatogli morti
.
subita-
mente
li
si
Furono poi
due amanti con molte lacrime la mattina seguente seppelliti e in una medesima sepoltura Dice adun,
que
la
do
Siede
,
cio
dimora
la terra
cio la citt di
si
Ravenna
che
crede
e fu
quantunque
ed
Ravignani dicano
No
del
:
mare Adriano
quale
ella vicina
due miglia
e per alcune
dimo,
strazioni
do-
ve
7 Po
il
discende
Nasce
il
nelle
,
montagne che
fiumi che
grossls-
dividono (i)
verso
d'
Italia dalla
,
Provenza
e discendendo gi
grossi
mare Adriano
dell'
per trenta
Apennino e
,
simo fiume
parti
tra
,
e tra
Mantova e Ferrara
1'
divide in dun
,
delle quali
1'
al
:
ad una
villa di
pervenuto a Ferrara
parti
,
si
divide in duo
,
dfelle
quali
1'
e di-
in
un luogo chiamato
Primaro
mette in mare
il
cor-
come
esso
con
essi
pace
in quanto pi
non corrono
Amor
ch'ai cor
il
luogo
la
(i)
Divide.
54
morte 5
rato di lei
Polo
essersi
innamo.
mente a dovere
questo volume
,
nel canto
XVIL
.
al-
alle parole
costei dice,
amore
cio
:
tevole
si
amore
,
utile
e quelP
fa
menzione
amor
due
,
dilettevole
perci lascian-
do
amor per
che
egli
di-
letto
chiamano
poeti
e di
Cupido
Venere
e dicono
fu
figliuolo di
Marte
libro
e a costui at,
tribuiscono
siccome per
,
Seneca
dice
:
nella
qual
Et jubet
Egit armentuni
positoque plectro
s^ocavit
.
nebulasque ducit
alas
,
Candidas
modo mo^it
et
,
forme
la
alle
quali
5
voler
lunga
storia
ma
,
appartiene
Amor
una passion
di niente delle
per
li
e poi approvata
SOPRA DANTE
dalle virt intrinseche
,
55
i
prestando
.
corpi superiori
Perciocch, secondoch
il
mo venerabile
nella nativi-
precettore
t d'
alcuno
Marte
si
Venere
in
Tauro
o in Libra
ha a
E
,
una disposizione
atta agi'
innamora-
menti e
alle fornicazioni
na femmina
la
commendata,
mieramente diviene
alla fantasia
,
e da questa
man-
e da quella alla
memora-
t apprensive
perciocch
questo
tile
il
siccome Aristo-
scrive in libro
,
de anima
intelletto passibile
come
ne
di sopra detto
portato v'
nel
se egli avviene
di colui
56
ri
,
ritenuta dentro
memoria
passione di questa
ro Cupido
E pone
quivi in
si
si
grande
il
e fassi
po-
che
egli fatica
gravemente
paziente a far
il
Spesse volte
costri-
gne
tal
meno
si
approvata questa
risolv e torna in
cosa piaciuta
leggiermente
niente: e cosi
sta
passione
come
,
ma
secondoch di
atti a
sopra detto
ri-
po
lo
la
si
quale attitudine
se
non
non
,
alto nato
ad amare
1'
e per
come
vide colei
la
,
approbazione
.
subitamente fu
<'a
amor
passionato e preso
siccome quelio
:
passione
ratto
apprende ,
:
ritenuta
Prese costui
cio Polo
5
il
il
quale mostra
prese
:
essere in
compagnia
,
di lei
e di che
Della
bella persona
la
quale
io
:
ebbi vivendo
^/ 7710
Jo
nel quale
Che mi fa mi
Amor
Questo
,
c/i'
salva
sempre
la
non
SOPRA DANTE
avviene d questa spezie di amore
,
ma
divlen bene
come V
autore
medesimo mostra
XXII., dicendo,
*
acceso di
virth
,
amore
sempre altro accese
,
.
Pur che
Ma
con-
uomo molto
,
stretta-
mente o
viene
legarsi dell*
amore
di cosa
ch' a
il
lui in tutto
in pi cose di natura
,
conforme
pu quel
e per
seguitare che
V autor dice
conciosi-
mile
la
come
la cosa
amata
sentir, e'
alle sue
,
costumi e
,
maniera
si
dell'
amante conformi
incontaella
nente
amare
come
all'
amata da
cosi
amato
non
faccia
ama
lui
Mi prese
,
di costui piacer
cere di costui
in che gene-
ralmente
si
ama
di piacere alla
,
cosa amata
Che , come \>edi , ancor non m* abbandona . Vuol dire come tu sai andar continuo con lui, puoi comprendere che io 1' amo come 1' amai mentre vi, ,
vevamo
Virgilio
Ma
il
in questo
l'
autor seguita
dell'
,
1'
opinion di
,
Eneida
Sicheo
perseverare nell'
amor
di
Bidone
,
dove dice
Tandem
corripuit sese
In nemus umbriferum : conjux ubi pristinus illi Respondet curis, aequatque Sichaeus amorem, etc.
Secondo
la cattolica verit
questo non
si
dee crede-
58
re, perciocch
conformi, o
alla
gli
porga con-
se questa
,
a s
medesima compiaces-
Amor condusse
ad una morte :
,
e in
un punto
Caina
attende. Caina una parte del nono cerchio del presente libro
,
cosi
mo
il
fratello carnale
mo:
stra di sentire
che
egli
egli sia in
e perciocch
,
fu
il
primo che
coloro che
peccato
lui
;
puniscono
tutti
fratelli
e con-
giunti uccidono.
che
lei
il
quale uccise
,
chi
cio colui
in
vita ci spense
altro
cio uccise
,
che un privare
il
quale
pu
dire spegner di
,
vita.
Queste parole
y
d sopra dette
,
da
Jor ci
fur
porte
cio da
madonna Francesca
parlante per s e
per Polo
Da
si
anime ojfense ,
e
si
dalla
morte ricevuta
'l
Chinai
sa
viso
come
,
colui fa
il
quale ha udita co
,
che
gli
grava
e tanto
tenni basso
,
disse
che pense ?
e' si
Quando
risposi
alla
domanda
comin-
SOPRA DANTE
dai
,
Bg
a dire
esser quegli
do-
vere ottenere
dica molto
,
cosa die
s'
ama
,
Men
a
costoro
Francesca e Polo
.
al
doloroso passo
! della
morte
,
Toi mi
rivolsi
:
loro
e parla' io
,
,
,
E cominciai
ne' quali io
ti
Francesca
,
tuoi martirj
veggio
e pio
Ma dimmi
cio
quando
tu ancora sospiravi
,
amando
gli
e speran,
do
A che, segno
amore
non
il
,
come ,
con"
te-
cedette
il
amanti
raorosl, e
lasciar loro
dispia,
cere
tu di
aprire
desiderio loro
,
Che conosceste
T
cio
Polo
e Polo di te
i
dubbiosi disiri
,
Chia-
magli dubbiosi
desideri!
degli amanti
perciocch
1'
atti
,
appaia che
uno ami
non
sia
altro
1'
altro
V uno
tuttavia suspicano
cos
come
Ed ella
Che
vita
ricordarsi del
felice
il
tempo /elice
il
chiama
,
tempo
perpetua
la
Nella
miseria
E veramente
in libro
de Con'
solatione , dicendo
Summum
'/
fuisse felicem
e ci sa
6
lio
, il
da
Enea
di
Bidone
Bidone
.
Enea
assai
chiaramente
il
dimostra
Ma se a
la
autore
mostrata di
Amor
sua
gli
si
cK
al cor
,
gentil
dell'
ec.
,
la
domanda
dimostra
,
cio
autore
il
madonna Francesca
come
s'
al frutto
desidera e
1'
autore che
principio
s'
intenda per
la fine
Far come colui che piange e dice Noi , cio Polo e io leggevamo un giorno , per diletto Di Lancelotto del quale molte belle e
io
creda
pi composte a beneplacito
e leggevamo
,
che secondo
la verit
come amor
si
lo
scrive,
Lan-
essere
stato
,
ferventissimamente innamorato
della reina
Ginevra
,
Soli eravamo
scrive
r autore
tre cose
mo
gli
cio leggere
amori
l'
esser soli
impedimento
ci
sospinse
un
1'
altro
SOPRA DANTE
Quella lettura
,
61
:
,
e scolorocci
"l
viso
come
che
d'
e poi
,
temono e
^
si
vergognano
e cos arrossi-
scono
Ma solo un punto fu
A
sto fu
,
desiderio
mio ;
e que-
Quando leggemmo
nevra
il
disiato riso
alla
reina Gi-
il
mi-
mondo
Questi
,
cio Polo
che
di quegli
li
quali con
che
essi
appetiscono
come qui
ferse a
ofil
Polo
:
la
prima voha
prendono
Galeotto fu
leotto
si
libro
e chi lo scrisse
,
romanzi
il
altro
l'occulto
il
amor
Ginevra:
soli riguardi,
ad istanza di Lancelotto
,
il
quale egli
amava maravigliosamente
tratta
un
d in una sala a
6a
ragionamento seco
Ginevra
e a quello chia-
malo Lancelotto
effetto fu
il
mezzano
che da
e quasi
occupando con
la per-
sona
il
della sala
lui
fece
che
essi si
,
baciarono in-
sieme .
E cosi
che quello
li-
bro
il
adoperasse tra lor due, che aoper Galeotto tra liancelotto e la reina Ginevra: e quel
medesimo dice
es-
avesse
non ne potrebbe
che
ne segui
lettor
tata baciata
da Polo seguitasse
la
Qui comincia
te
Canto
nella quale
V autor
discrlve
,
quel ragionamento
gli
seguisse
e dice
Mentre che
cio Polo
r uno
s
,
spirto, cio
U altro piangeva
,
,
sione
Io venni
meno
mancaronmi
le forze
coni io morisse
E caddi
come
che
la
compassione
il
cuore
,
strugge la neve
fuoco
di
,
che addiviene
le forze sensibili si
dileguano
e le animali rifug,
quasi ab-
bandonato
e cosi
il
63
come
altra
gli
non ha tanto
1'
autore per
,
medesimo
il
quale dalla
dere
se di quello
che
gi in tal colpa
ha commesso
,
non
egli
satisfa a contrizione e
penitenza a colui
il
quale
ha peccando offeso
com'
Iddio.
M<
le
,
.strato
che
la
,
ragione ha
li
il
supplicio
il
quale
per lo
sostengono coloro
lavacro del
stati
battesimo
dal
peccato
origina-
de a dimostrargli
quali sleno
i
tormenti
alli
i
no
fa
due cose
nel] presente
gli
canto
Primieramente
rigida e severa
in persona di
giustizia di
Minos
dimostra
gli
la
Dio 5 appresso
li
quali ol-
oltre
seguirono
lussuria,
il
nominando
ch pi pienamente
comprenda
la
sua intenzione.
Dico adunque
che primieramente
la
ragione ne di-
64
na giustizia
La prima, perch
,
piii in
questa
che pi su
sia mostrata.
o pi gi
ne
La seconda, perch pi
altro.
,
di MinoSi
giustizia
che d' un
sia
divina
ne
,
pi qui
cKe in alcun'
mostrata
virt
,
pu
la giustizia
la
qual secondo
duno
degli
gli
uomini uomini
,
nondimeno
,
delle quali
otti-
estimando
mamente
fare
il
sostenne^ in quanto
non
le
o da iniquit di ma>
,
se
non co-
me
sono
;
ragione
riosi
,
e de' mentecatti
ranti
tali
le
fanno
ne,
come
non
pu intorno
a questo
adoperare
luogo
,
se
ben
si
alcuni altri
furiosi
,
se
non questi
cio mentecatti o
lo
intorno
quali se la giustizia
non
s'
interpone
era di soperchio e
mal conveniente
,
SOPRA DANTE
ella
65
non
patisce.
sarebbe
siala oziosa
il
che
la virt
Ad
che
alle
pi profon,
de
doveano discendere
siccome
incerti di s
luogo dove
e cosi
non sarebbono
:
secondo
le
e oltre a ci s voglia
,
m dire,
fareb,
medesima
giustizia
la
quale
,
gli fa
pronti a tragli
similmente
be pronti a discendere
infno Ih
dove
ella fosse
ne
vi
scenderebbono
alla
esaminazione e
quelle pene che
al
essi
il
che
contro agli
e per ottimamente
,
autore
,
s'
impaccia
n hanno quegli
a discender giusoj
esser
debbono
,
n pu alcuno
stare in forse di s
do o
ella in
su questa entrala
,
pu
gli
cbe non
convenga venire
alla
sua esaminazione
nondimeno da intendere
,
la giustizia di
Dio
e per tutto
:
ri-
ha meritato
n biso-
come
alla
giustizia
de'mortali bisogna
stizia
di
Dio
non solamente
nostre opere
ella
.
ma
ancora
5
COM. DI DANTE T.
II.
66
pensier nostri
gli si
;
ma
e di
cooviensi
a'
nogli
forma dimostrare
qualunque
altra
spiritual cosa
di
sia
ne
e con questo da
questo Minos
i
col ravvolgimento
suoi gudicii.
avanti all'al-
pare
si
zia
massimamente
tre
,
ma
singularmente
rit
.
cio
prudenza
costanza e seve-
stizia
la
prudenza cognosca
che di ragion
si
convenga
di
perciocch altrimenti
da punire un uomo
offeso
un principe
di
un uomo
minor condizione
j
perciocch altrimenti
susciti
da punire un
un romore
delle
citt
quando
gli stati
quando
viensi
le citt
perciocch
in
al-
un eccesso
fa
in
un tempio, o
che chi
quel medesimo in
E conviensi
per
la
SOPRA DANTE
sappia discernere
i
67
che accusano
di quegli
di-
non po
Con-
acciocch da
,
quello
non
ri-
muova alcuna
odio
ste
;
,
non
que-
non prezzo
simili a
o da pi di queste
,
mosso
alto
giudiciali
per diversi,
all' altra
ma
es-
onesti accidenti
ser grazioso: la
biti
pii all'
non
vizio
:
ma
animo
nel
giudicante
conviene nell'ese-
r ordine
della ragione
5
na non uscire
il
massimamente
Dio
le braccia
tempo prestandoci
vogliamo:
volgere
,
se
prendere la
ma
ci
siamo voluti
siamo
lasciati
morire
con ogni
quella
serviti
dee qui
il
ministro della
giustizia
mandare ad esecu-
68
zione
.
Minos
operazioni
coloro
,
li
Che
che
egli fosse
prudente
si
pu comprendere
popoli suoi
, ,
in ci
egli
compose
le leggi a*
Che
egli
da quello che
ria di
la giustizia volesse
appare nella
vitto
al quale, quantun-
que nemico
uomo
sua citt
apparve
la
de' Megaresi
la
mossa
trad
il
padre, e
-,
fecel signor di
Megara
e a lu se
ne and
per la
,
femmina
e
,
Megara
lei
mare,
cos
li
forma
che
si
gittano
patricidi
suoi
comanda-
menti,
come
lamente
egli n*
stizia
;
ma
empi
per
la
no
gli
lui essere
appo l'anime
medesimo
SOPRA DANTE
siccome aella esposizione
letterale si mostra. (1 )
la
69
Adunpersona
.
que
d
assai
Minos
luogo figurata
la
divina
,
giustizia
Ma
per lo ravall'
Minos
intorno
.
esecu,
Ceita cosa
la
membro
,
al
quale
la
natura V ha
animali che
tende P
hanno
,
alla
autore altro
secondo
mio
giudicio
se
non
la strema
vita nostra,
secondo
la qualit della
forma
il
na
giustizia
perciocch quantunque
,
uomo
e con
sia scel-
leratamente vivuto
vita
,
se egli
buone
alla misericor,
Dio
che
in molti
,
esemmassi-
per
la divina Scrittura
,
mamente in quello ladrone il quale col nostro signore Ges Cristo fu crocifisso il quale avendo tutti e come peccatore riconosci ui d suol menati male
,
adunque assai convenientemente pare Minos in questo luogo la divina giustizia dimostri. Per lo ravvolgimento della coda di Minos intorno alV eaecuzione de* suoi giudicii^ e da vedere Certa cosa ec. Non so se quel di pi che si legge nella prima edizione proveuga da un altro MS.
(i) Il
Manoscritto ha cosi
Ho
pi com-
ne
sia sospella la
provenienza.
Anche qui
il
MS.
la divina giustizia
perciocch quantunque V
uomo
ec.
70
lo
,
cuore non dicendo altro che miserere mei , Domine , ciim veneris in regnum tuiim , il fece la misericordia di Dio degno d' udire dalla bocca di Cristo
,
Amen
r
dico tibi
hodie
mecum
eris in
paradiso
parte della
vita
fu
guardato.
E cos
in contrarlo, essendo
,
Giuda Scarlolto
^
e aven-
do
la
medesimo
la
dett la sentenza
al
divina
giustizia
a
per
quale fu
.
profondo
dello inferno
Ciascheduno
quali e'
adunque con
re
,
le
il
le
muo-
del luogo
.
quale
e'
stratore
Appresso
le
la
qualit
come
,
alla
il
qua-
conforme
il
supplicio
quale
in questo cerchio,
i
come asvizio
fu dichiarato leggendo
la lettera,
,
lussuriosi; intorno
da sapere
la
che
la lussuria A
naturale,
il
al
qurde
procrea
1'
e ci fa
la
natura avvedutamente
to
,
acciocch per
con-
nou
SOPRA DANTE
fosse nella natura delle cose
,
71
vcrrebbon
i
assai tosto
meno
generati
'1
e cos
rimanrebber vacui
.
cieli ,
la terra e
mare
di possessori
\ero che
,
eli' lia
in
uomo
posto certo
modo
scano
perati
maschi,
li
raffrenati sono
a'
femmine
di
se
non
prolunga in mol*
infra' quali le
alll
femmine
,
si
rendono benivole e
si
amorevoli
loro maschi
,
e loro
concedono
come conoscono
s aver
.
conceputo
negli
Ma
per,
ciocch
e per quello
s'
quando
e quanto
:
appar-
ben vivere
ma mai non mi
li
quali
mone
,
danamente vivono
le
la
ragione vuo;
in questo
atto osservasse
chiamata Zenobia
della quale
legge,
mai ad Ode-
figliuoli
il
servando in ci questo
che essendo
lei
pi accostare non
ella
lasciava
infno a tanto
:
che
se
conoun'^al-
gli
,
si
concedeva
se
conceputo aveva
il
mai Inslno
alla purifi-
cazione dopo
la laudevol
parto pi non
gli si
concedea.
,
Ma come
come
gli
72
uomini
gli
occhi nostri
dove
essi la
do
a s
medesimi porre
il
quale
veggiono
la
na-
in ci che possono
o sanno
in contrario
si
sforzano
in
Roma
fu
un giovane chiamato
la
il
persona
il
viso bellissimo,
fossero,
si
commovessono
rare
suoi abbracciamenti
non
esser cagione
men che
si
,
one-
sto
preso un coltello
tutto
il
bei viso
guast
rendendolo non
men con
le fedite
deforme
che
for-
moso
fatto
avessero le
mani
da doverla con
i
perpetua commendazione
vani fanno tutto
il
,
gloriare:
i
ma
moderni
gio-
contrario,
re alquanto morsi
tile
,
non
fa
acciocch
io
mi
piace di lasciare la
sollecitudine
la
po perdendo appo
zazzera
,
la
in far la forfecchina
,
zo di quindi
in
far
non occupi
la
bocca
e in ispeci
azziniarsi
e licchigarsi e
scrinarsi
ca,
aitrecciandoii
SOPRA DANTE
luti
^
,
su per
gli
e ora in
E similmente
non
,
ristvignersi
persona
in su'lombi,
ma
in
su
le natirhe^
cignendosi
come gatti
garsi, e
altrimenti che se con quelle uncinare dovessono le donne, e tirarle ne' lor piaceri: farsi le
trombe
alle
mani-
che, e di quelle
cacciare
.
non mani,
co* quali
o bab-
si
,
fanno
si-
milmente
co' quali
quasi
vor-
che
essi
poi non
gli atti
'1
,
E lascer sLire
,
gli
an,
damenti
cos le
e'
portamenti
e'
si
il
cantare
carolare
promesse
,
doni
de* quali
si
pu per pi
stretti
5
un
solo lor
costume verr
il
quale quantunque a
loro prestantissimo paia, perciocch con gli occhi offuscati di caligine infernal si
riguardano
,
mi par
tanto
detestabile
tanto abominevole
altrui
,
tanto vituperevole,
ma
io
il
quale di
,
tutti
mali confortatore
che a ci
ni
si
gli
sospgne
e questo ,
che portano
pan-
corti, e
che qualunque
avvedesse
,
che
alla
barba non s ne
maschio: e se
non mi par
si
da poter dubitare
tol-
panno
,
lino
il
qual sola-
mente
vela
il
74
In-
la
quale
sommamente
,
discreta,
le quali
pi occulte parvero
si
que'
membri
.
de' quali
mo-
strandogli ciascun
dee vergognare
E
,
oltre a ci
,
r uso
que no
,
ha dimostrato
ella
quantun-
dalla natura
di
,
secondoch
pot
nascosti sle:
velarli
e quan-
tunque
o necessilk o usanza V
,
corpo
,
scoperte patisca
quelle in alcun
,
modo
,
alcuno
le
sofferi
fuor che
presenti giovani
,
che scoperte
G' Indiani
poli
,
gli
Etiopi
Garamanti
quantun-
andare ignu-
scoperte
veggano
quali
Ma
li
che dico
io g' Indiani
gli
Etiopi
hanno
,
in s alcuna
umanit e costul'
me
quegli popoli
si
quali abitano
isole ritrovate,
gente
pu
coloro
li
da tempestoso mare
quantunque
fa-
ticati
randosi di tutto
quella parte
,
altro
se altro
non hanno
I
s'
ingegnano di
,
ri-
coprire con le
mani
,
poveri uomini
a'
quali
maneh-
cano
vestimenti
rimanga scoperta.
mentecatti
e' furiosi
gli
SOPRA DANTE
bri, mentrecli alquanto di sentimento
75
hanno,
si
ver-
in aperto
veduti sieno
,
ogni
lasciano al bestiale
dell'
ap
a'
conforti del
,
nemico
umana
genera-
zione sosplgnere
procedono
che
costume
il
che non
,
costume medesimo
1'
dicendo
primieramente
zioni
:
noi seguiamo
,
cosi
fanno gl'Inghilesi
e'
cosi
s'
Tedeschi
i
cosi
Franceschi
Provenzali : non
avveggono
miseri
le
troppe deli,
catezze
e'
non
g'
infermarono
dare
le leggi
il
le
fogge
costumi
e'
modi
mondo:
la
nella
nostra
prese
eminenza
il
dominio
,
e la potenza
dove segue,
soggiogate da noi
tarli
,
nostri vassalli
nostri servi
bare
umana
,
vita
non
si
servava
n sapeva
n saprebbon
il
se
non quanto
assai
d^g' Italiani
),
fu loro dimostrata (
che
chiaro
da loro
servi
mo
se da loro
,
non apprendiamo
per maggiori
O miseri!
gran
non
vilt d'
animo proceda
76
costumi
(li
altra
i
giovani
e'
ne' quali
dovrebbe
animo
se
se
non un
giusto sdegno
ne dovreb-
bono,
ma
per la quale
le
rori multiplicando
g*
e dicono
gli
che
vestimenti lunghi
impedivano, e non
.
stoltissimo
argomento vano
cotali
come
,
se coloro
quali
plii
lunghi portano
le
vestimenti
e se
sa',
rebbe lungo
il
sermone
io
le racconterei in
parte
ma presuppoguamo
sieno
,
come hanno passati nostri fatto co' panni lunghi,? come i Romani li quali in continue guerre, eoa r arme in dosso ogni di combattendo, tutto il mondo
occuparono?
i
Non
,
panni lunghi
.
eserciti
Ma
i
non
esser di
necessit agli
1'
uomini
li
quali sono in
fatti
d'
arme
avere
panni corti
,
come
alle
le
a coloro che
,
gheggiando
vanno facendo
schi
,
mostra
e eh' eglino
hanno
natiche tonde
i
e grosse le
SOPRA DANTE
medesimi
oggi per
le bestie
77
,
degli
somma
,
se esse avessono
derieno
Ma
che
gli
che
essi
Roma:
ni similmente
nel vero di
assai certa
portavano corti
come
il
fanno
cuore di fare
abbia vedute
;
prova per
iscritture
,
che
io
ma
il
in
luogo di quelle
le statue di
,
marmo
e di bron-
zo a quegli tempi
fatte
mondo
i
e delle quali
i
trovano ancora
assai
ne
loro abiti, e
come
corti por-
vestimenti
aver
vedute
vidi
,
armadure non
s
fosse
almeno
ginocchio coperta
,
per
la
qual cosa
si
assai
manifestamente
,
vede che
assai
che
panni
lunghi impediscano
tutti
,
vie ragioni
Dicono
adunque
petto
,
che
le
poppe
il
gli
quello appetito
medesimo
incitare
,
Sarebbe questa
dove
i
ella
abo-
minevole
tra'sensati
essi
^-
ma
non pensano
miseri quanto
scelleratamente
do caccian da
s ogni reverenza
materna
mostrando
78
GOMENTO DEL
BOCX^ACCl
,
figliuoli
mosse
come
1'
altre
femmine
si
muovonoj con,
non
nel
all'
ma
non addiviene
do-
vituperevole costume
vere
disonesti figliuoli
gli strani
non
si
convenga
talvolta di-
terminare con
s'
accorgono
dissipiti
dove
incitar
credono
le
fem,
mine
desiderano di tirare
,
quello che
altre
nelle cognate
nelle
congiunte adoperino^
le quali
quantunque spesse
tesi
,
da loro,
non
sal-
coloro
che a ci con
li
sospingona.
ancora considerano
le quali
dere esperienza di ci
necessita di conoscere
to,
saria
di
che lasciamo
stare
il
si
ma
le parole
men cheonef
Ma
molto
SOPRA.
alle
DANTE
poppe
11
79
petto
,
le
non sono
membri
osceni
e che nascondere
,
non
1'
te parte del
il
petto
anzi
fece
si
.
come
gli altri
poppe sono
concioi
primi
nudrlmenti
peccarono
,
Appresso
quando
nostri
primi parenti
,
non na-
scose la nostra
anzi siccome
fico
,
Adam
non
fattesi
copriture di
frondi
di
,
le quali costoro
vergognano di mostrare
,
N
co-?
aveano
se
,
non di
Dio che
storo
e di so medesimi
dove
,
n di Dio
Si-
milmente quando
no
vestimenti che da
Domeneddio furon
,
lor fatti
non ricopersono
quelle
fatti
,
le parti superiori
,
n per nasconder
furon da lui
,
ma
inferiori
delle quali
partita
,
la luce della
innocenza
essi di so
medesimi
si
vergo-
gnarono
E
,
donne
mostriamo
non fu
nella nostra
dre
il
biasimevole
non
si
scusa perci
la
vanit delle
donne
d' altra
8o
fervore inestimaarte
lor concupiscenza
elle
con industria e
,
ingegnano in ci che
possono
gli
di quello ado-
pi caldo a desiderare
dipingono
,
loro congiugnimenti
elle si
,
elle si
adornano
elle si
azzimano
e con
lano
cantano
lusingano con
gli
occhi
con
gli
la
atti
e con
le parole
lor
e rifrenare
costumi
,
Di che
assai
manifestamente
si
pu
raccogliere
che
da lui
giovani e le donne
volesse venire
il
il
destano,
,
il
chiamano, e
solale
se egli
eoa
a'
,
tirano
gli
non contenti
,
mente
portamenti,
ma
,
con
con
odori arabici
,
con
corterie
con
le polveri
le radici
e con liquori
con
le
ze, e
con
gli Olii
strandosi in lor
danno e
momal
.
cosi
abominevole
vi-
zio,
pervegnamo,
trae della
mente
la notizia di
Dio
e contro
;
all'
amor
togliendoci anla
debita solil
me-
moria
ingrossa
l'
ingegno
debilita
il
vedere
e ogni
Ella morte
di bugie,
e amica delle
,
femmine, madre
,
nemica
d' onest
guastamento di fede
conforto di
SOPRA DANTE
vizi, ostello di
81
lordura
uazione e vituperio
de' vecchi
alla
cui troppa
li-
cenza reprimere nostro signore primieramente istinel quale non dando pi che tu il matrimonio
,
n ad Eva
pii
che u marito
una, e una
il
mente comand
do
E
,
per
onestare
il
ma-
trimonio
zio
e ristrignere la presunzion
gi da s
1'
avendo
madri e
le figliuole,
si-
milemente
padri e
essendo
tol-
stati proibiti:
sero le leggi
fratelli e le
sorelle
e poi pi avanti
,
stendendosi
cio quelli
propinqui
;
stinguendo
gini
,
ancora
le
le
:
ver-
gli
uomini ancora e
le
le
si
femmine
quali
dalle
nostre leggi
pu comprendere,
per inconte-
quantunque
nenza molto
persone divenire
peccato,
ma
tra le
leggi singular
menzione
si
delle quali
,
acciocch per
ignoranza non
trasvada
adunque questo
ha
e questa spezie
DANT T, IL
82
COMENTO DEL
di colpa
5
BOCAX:CI
,
meo
zione
si
che alcuna
altra
e chiamasi
fornicail
il
qnni
nome
luogo dove
nelle
pi
.
solca anticamente
si
commettere, cio
fornici
Fornice
quantunque
a differen-
za di queste
dcVeali palagi
quelle
,
le
3
de* teatri
degli
quali
teatri
perciocch
si
la
moltitudine
di solenni
,
uomini anticamente
i
ragunavan
essi
si
in
a vedere
giuochi
quali
in
faceano
pren-
devano
in queste fornici le
femmine
piaceva
nome
cio fornicazione,
Com-
ed ebbe questo
V uso
non solamente
;
in vergine si
commetteva
ma
,
in vergine vestale
furono sa-
cratissime
appo
gentili
i
e di precipua venerazione
;
massimamente appo
stupore
,
Romani
e per
pareva uno
che alcuno
fosse di
tanta
presunzione che
;
una vergine
vestale
oggi que,
sto
nome
declinalo a
qualunque vergine
e ancora
per conper-
commette 5
meno
che
1'
aver viziala
la verginit d*
alcuna
quaa-
(1)
trupo
SPRA DANTE
tunque
perciocch le
si
83
toglie quello
pu, di che
il
ella riceve
grandissimo danno
quan,
to
la
colpa
per
la
tra obbligato
obbligata
tra soluto e
:
spezie adulterio
vizio
,
cio
adaltenum
il
cio
adulterio
si
ciocch in esso
di colui che
alla
tesi
prleme
possessione, la quale
non
la
prieme
,
u similmente d colei
lei.
quale premuta
ma
del marito di
Commeir
snera
tra
uomo non
sacra
:
iacro e fem,
mina
tra
e tra
uomo
sacro e
femmina
uomo
sacro e
femmina non
e deesi questo
ha
siccome sono
cherici e le
|
il
monache
la
qual
,
di
^/enere
che
tra
gli
pi ornamenti che
poeti aggiungono o
,
Vene,
re
chiamala ceston
nella
della
et
quale scrive
Omero
sua
lliada
atque cupido
atque facundia
,
,
blanditiae
vogliono
poeti
84
nerativa
,
celebrano
Venere vada
a questa
congiunzione cinta
quegli
li
legge
all'
si
congiungono sieno
costretti e obbligali
uno
venientesi al matrimonio, e
tuit d'esso.
massimamente
perpe-
dicono
che quando
ella
va scinta
chiamata cestoni e
quinci ogni congiunzion non legittima chiamarono incesto, cio fatta senza questo ceston
:
ma
questa gene-
ralmente
per
questa
gravissima
,
s'
offenda Id-
dio
conciosiacosach
vituperevole vizio
spezie aggiungono
maculate sieno
il
Alcuni a questa
tra
,
congiunti
il
aggiugne; per-
po con futuro matrimonio risarcire; perciocch come la monaca sacrala mai maritar pi non si puole
cosi tra congiunti
pu mai
intervenire matrimonio
dove
tesi
e nell'
un
tro
e questo
chiamalo soddomia
da una
cittk
antica chiamata
dissolutissi-
Soddoma mamente
li
cittadini della
quale in ci
viziali
furono;
ma
ha molto pi
di gravezza e di offesa
SOPRA DANTE
chio
si
il
85
punisca
anzi
si
come
quantunque
,
questo vizio
e che
l'
una meriti
vie
maggior pena
che V
al
altra
lussurioso
che un'altra^
distinte
ma
dobbiamo
,
credere,
quantunque
non sieno
pene
a tutte
Ma
,
deducendoci
a
quelle che
il
peccato
quantunque abbominevole e
molti mali
,
,
dannevole
per
la
sia
e cagion di
nondimno
talvolta se
opportunit di quello
la
e perch
,
pur
ne aumenta
che
generazione
umana
;
pare che
meno
offenda Iddio
,
condo cerchio
della terra
dell' inferno
il
che alcuno
altro
rimoto
e pi vicino a
:
Dio
par che
da' cieli
sare
,
nell' attitudine
la
se data
non
ci fosse stata la
ragione
,
la
quale
far
dobbiamo
piace
e quel che
e oltre a ci
il
libero arbitrio
gli
:
nel quale
quantunque
ri-
nondimeno
se
'1
calor naturale
ed eziandio P acci-
86
sero
ciute
non da dubitare
,
che
si
la
concupiscenza indebolirebbe
,
e leggiermente
risolverebbe
secondoch
l
la
,
sentenza di Terenzio
dove dice
Sirie
Cerere
et
Baccho
friget Vcnas
dalla divina
giustizia
quale con-
forta questo
sia
pu comprendere da
ci,
che
il
vento causato da
natura sar
il
nuvola frigidissima
vento frigidissimo
all'
:
e perci di sua
di questo vento
oltre
alla
avendone
il
opera
al disonesto desiderio
,
per molle
viglile
tuperare
le al
quali se
pestifero
alcuna volta
effetto
il
dlsideranle
conducono
finisce
il
,
non
si
contenta n
la
cosa
amata
bracciarla e di baciarla
se tutti
vestimenti rimoti
,
si
congiugne
aociocch p06i>a
SOPRA DAI^TE
ogni parte del corpo
sere tocco e slrlgnersi
lo
]'
,
87
c)gni
toccare
e della
^
con
morbidezza
miseramente consolarsi
petito
mezpu-
zo rimosso
Le
quali
due
detestabili operazioni
ma non
dove
uniforme
l'
una e V
altra punisce^
perciocch
la predetta
,
s' elle
potesser
anime.
adunque
5
la
bufera
impetuosissima
e quanto per
i
venire
al
peccalo
movimenti
no supplicio loro
gira e rivolge e
oltre
,
fu pi desiderala da loro
gli
afUlggo^
e la
cagione manifesta
perciocch
in la
1'
,
1'
impeto di questa
gli
bufera
il
quale in qua e
e di gi e di su
trasporta
un neir
altro riscontran-
dosi percuote
che
il
diletto
se
bene
si
considerano
assai
bene
si
vedr
.
1'
autoie
88
CAPITOLO SESTO
Al
tornar della mente che
si
chiuse ec.
V-iome
ha
fatto
cos in
;
quenella
sto si continua
egli
mostra
sione avuta d
madonna Francesca
mino
fa in
questo canto
1'
autore
cinque cose
go
demo-
che da
lui sapesse
,
si
:
puniva^ e altre
nella quarta
,
cose pi
domandandone
pii avanti
,
passando
Virgilio
stra
l'
,
muove
l'autore
:
un dubbio a
dimo-
nella quinta
La seconda comincia
quivi
Noi passavam La quarta quivi : S trapassammo La quinta quivi : Noi aggirammo Descrive adunque l' autore
ci scorse
Quando
La
terza quivi:
dicendo
le
Al
mia
c/ze, la
qua-
per compassione
si
chiuse y
,
come
SOPRA DANTE
Che di
tristizia tutto
89
mi confuse ;
la compassione avuta della lor misera fortuna : Nuovi tormenti , non quegli i quali nel secondo cerchio aveva veduti, ma altri, i quali dice nuovi, quan-
to a s
gli
avea
e nuovi
tormentati
duti
,
altri
eh' io
questa
qual piova
,
Eterna
ma-
ladetta
in
giustizia
addosso
:
cade
fredda
e per tanto pi
,
noiosa
e greve
cio ponderosa
a'
quali ad-
dosso cade
Regola
e qualit
d'
sempre cade
qual
sia
la
dicendo
Grandine grossa
comech queste
umidi
,
e acqua tinta
e neve
tre cose
,
e da aere freddo
effetto
,
dimeno per
Juogo cagglno
in tormento e in pena di
quegli che
,
sono
:
e per dice
si
riversa
Cerbero
go
Fingono
i
un enne
ferocissimo,
ferno
dicevano Plutone
,
dell' inferno
qui
il
ponga
tormentare
vendo
gole
f
forma sua
dicendo
Con
tre
lui
essere cane
come
descrivono
V acqua
e la neve
Gli occhi ha
E 7 ventre
,
largo
da poter, mangiando,
e unghiate le
:
mani
per poter
prendere e arrappare
GraJ^a
unghie
ed ingoia,
,
divorandogli,
ed isquatra,
,
graf-
fiandogli
Urlar, questo
come?
ch
la
e'
gli fa la P^^ggi^f-
loro
addosso
come
cani
Volgonsi spesso
gli
mostrando
:
gravemente
offenda la pioggia
dall'
perci,
cosi
si
un
lato ricevutala,
infino
tanto che
alcun
offesa
miseri profani
priamente
si
il
volta fu sacro
poi ridotto
all'
uso
comune
SC)FRA
alcuna
cliesa
,
DANTE
!a
91
vi
o tempio
quale mentre
fu
,
fu
tra-
sacro luogo
comune
smutata
la chiesa in altra
parte
5
si
il
luogo rimaso
dire degli
cosi
pu
dannati
mentre
ma
la
poich abbandonata
le
seguirono
malvagit e
partila
da loro
.
la grazia dello
ri-
masi profani
Quando
ci scorse
,
Comincia
quale
,
la
secon-
nella
all'
siccome
denti
cerchi
cosi
qui simil:
cani
quando uomo o
',
altro
ventare
denti
lui
,
mostrano
il
che aver
fatto
Quando
il
ci scor:
se
cio ci
vide venire
Cerbero,
gran vermo
di
vermo
i
dal
pi
perciocch
di quegli animali
mati vermini
perch
tre
Le bocche
come
di so-
denti
Non
11
ga
cere, e da altro
'l
Cerbero faceva
le
distese le sue
sue mani
la
a guisa
che
fa colui
con
grandezza della
,
Prese la terra
e con piene le
si
come
la
mano
aperta
cosi chiusa
pugno
La
bramose canne
come
di sopra
mootti-
E appresso
questo
mamente
demonio
eh'
convenientesi al comparato
:
dimostra quel
abbaiando
cio
veggendo ad alcuno
altro
mangiare alcuna
1'
quan-
tunque
s'
usi
in
qualunque cosa
j
uom
vede con
aspettazione disiderare
di cani
,
ed questo
atto proprio
altri
li
quali
si
mangia,
ch
*/
racqueta
,
senza
pii
abbaiare
poi-
pasto morde
cio quello
che
gittato gli
da
mangiare
Che
solo
dis^orarlo intende e
,
pugna
Cotai sifecer
che 'ntrona
,
U anime
s ,
Questo luogo
tutto preso
da Virgilio
:
di
dove
Eneida scrive
SOPRA DANTE
,
gS
,
Cui vates horrere videns jam colla colubris Melle soporatani et medicatis frugibus offam Objiciti illefame rabida tria guttura pandens
,
immania terga
la terza
resolvit
etc.
parte di que,
un Fiorentino
quale
gli
:
si
punisca
d* alcune cose
addoman-
dalo da lui
dichiara
,
dice
adunque
l'
vam
Virgilio e io
su per
,
ombre
cio prieme e
macera
,
La
greve pioggia
la
,
quale
e p-
come
di sopra mostrato
,
nevam
le
piante
de' piedi
,
ed
ma
in questa
opera
Virgilio
il
fa
il
simi-
pi leggiermente inteso
le
sono
loro supplicii
la
potrebbe
se questa
maniera non
in appa-
tenesse:
il
venga, pienamente
del Purgatorio
,
si
tratta
Elle ,
j
cio queir
Fuor
eh'
una y
a seder
si
lev
sicch appare
94
tosto
aUre
ratto
cio
di' ella
ci
:
e disse cos
O
cio
tu
menato
disse
f
Mi
riconoscimi
,
se sai
e la ragione
,
che
Tu fosti prima
,
eh' io disfatto
cio
che
io morissi
fatto
nella
morte
,
chiamiamo
;
,
uomo
n
auima
e cosi pi
ella
:
che
ne va
il
uomo
ti
e veramente nacque
que
Ed
la
io
lei
cio a
quella anima
V angoscia^
mento
tira
lA quale tu se',
Forse
ti
cio del
mio ricordo e
tiratene fuori
Si
che
non par
io
Ma
e a
poich
s
non
cK me
io ti vedessi
ne ricordo
se'
tu se'
,
che 'n
s
dolente Luogo
messa
,
come questo
nulla
fatta pena
altra
.
Che
5'
come maggia ,
,
questa cio
,
la
quale tale
,
maggiore
spiacente
Ed egli a me
,
rispose cosi
la tua cit^
piena D'inil
vidia
ed enne piena
che gi trabocca
si
sac-
co
piena
che
ella
no
SOPRA DANTE
la
gS
pu
dentro a se tenere
si
per
la
si
j
viene che
i
pervenga
agli effetti,
citici
massimamente
quale portava
la
famiglia
i
siccome vicini in
de' Cerchi
,
citt
contado,
la
famiglia
grandissimi
tre a ci nel
morbidi e vezzosi
citth
,
e ol-
reggimento della
alle
tentissimi
avevano
invidia
come
detto
non po^
mi
tenne, siccome
in
cittadino, in la vita
serena, cio
questa vita
,
mortale
la
per
.
ri-
dannato dimorava
T^oi
.
cittadini
costui
di Firenze
mi chiamaste Ciacco
,
Fu
uomo non
ma
perciocch
dice
,
erasi
come
gola
.
egli stesso
vizio della
Era morditore
sue
,
gentiluomini
splea,
e ricchi
era a
v'
andava
s'invi-
uomo
lutti
cjS
i
Fiorentini
sua condizione
5
ed eloquente
buon sentimento
Come
cio
io
tu vedi
questo
alla pioggia
quivi,
come
di sopra
detto
grandine grossa
tutti
gli
la
-,
quale
,
agramente percotendogi
rompeva
e dice
gola
che ci
nelle
gli
avvenia per
la
quali parole
manifesta
non era
chiamando
vizio
e siccome pi diste-
gorica
Ed
anima
s
trista
e veramente
trista
r anima
sola
;
di chi a
fatta
,
perdizion viene,
non son
perci
non
vorre'
stato
che tu credessi
ghiotto
,
che
io solo fossi
mondo
Che
tutte queste
le quali
dintorno a
me
che fo
io
Ciacco,
il
tuo affanno,
,
quale tu sostieni
per
la
,
Mi
pesa
cio
tanto
e mostra qui
T aufac-
acciocch egli
si
domandare
nondimeno quantunque
dica
a la-
SOPRA DANTE
volendo per questo mostrare
questo vizio maculato
stato
, ,
97
essere
stato
Ini
non
di
ma pure
,
ma
pieno peccato ne
dimostra
,
e
,
per
segue
Ma
dimmi
se tu sai
i
a che ,
,
fine
verranno I
citta-
din, cio
Fiorentini
due
,
sette
delle
quali
T una
si
chiamava bianchi
altra
e
,
dimmi
citt partita
il
quale riguardi
alcuna
setta
ben comuDC
non
dimmi
la cagione.
.
Perche
V ha
Domandalo adunque
Ciacco secondo
1'
alle quali
ordine della
domanda
successivarispose alla
mente risponde
prima
di
,
Ed
egli
a me , supple,
dopo lunga tendone , cio dopo riolta parole Verranno al sangue , cio fedirannosi e
,
ucciderannosi insieme 5
il
delle
a
i3oo, facendosi
in su la piazza di
,
santa Trinit
dell'
un gran
(jj
(fui
ballo di donne
che giovani
HA
)
una
setta
In questo luogo
il
copiatore
aW
ea-
irata
deW anno
di Cristo i3oo.
COM, DI DANTE T. IL
98
e dell' altra
1'
altra
e da questo
una gran
venuti
e dalle
e tra
gli
mani
alti
,
I
a' ferri
molti vi furono
fediti
naso
;
di
che tutta
questo
la
il
citta
fu soni-
mossa ad arme
non
fini in
malvagio co-
minciamento
comcio
e la parte selvaggia
,
bianca
la
perciocch
detto
tutti
il
quale era
come
,
e'
suoi consorti
erano
uomini
non
sola-
mente superbi e
intorno
a'
altieri
ma
egli
,
erano salvatichetti
perciocch non eragli
costumi cittadineschi
no
uomini, n
corteseg,
giavano
1^
si
comech alcuni ne
,
man-
comune
li
in esilio
del
l'
comune
,
per
loro eccessi
ma
intende
,
autor qui
che
bianca
caccer la parte
comune
come
fecero
e ci avvenne, con
altri
molta offensione
SOPRA DANTE
dissime
,
gg
a'
bianchi
quan-
to aveano
meno da pagare
.
Poi appresso
,
cio
dopo
,
tutto
questo
parte selvaggia
:
Gag-
ga
questo av-
verr
ni
5
Infra
tre soli
il
perciocch
d e
:
sole
,
zodiaco in
365
anno
volta
sole
il
:
un quarto
quali noi
chiamiamo uno
e questo
medesimo
sole
,
spazio di
il
tempo alcuna
si
chiama un
cio
,
un
perciocch non
compi
addivenne che
,
egli
il
che appare
esser
perciocch vedendosi
,
neri
opprimer
n'
corte di
tri
Roma
e con pi al-
suoi aderenti
pregarono
il
papa
,
gli
il
piacesse di
muovere alcuno
quale venisse
non
s'
non volendo
bianch
ubbidire
avendo
il
il
papa
mand
suo
in Francia al re Filippo,
quale ad istanza
di
il
mand
di
Valois
il
quale sotto
:
nome
tali
di
paciario
papa 4
mand
chiesti
a Firenze
e furono
i
d'Aprile i3o2.
tutti
ri-
da messer Carlo
per un trattato
il
quale do-
al detto
messer Carlo
non com-
lao
parirono
,
partlron di Firenze
di die poi
,
come
cosi
il
ribelli
reggimento della
nera
Appare dunque
come Ciacco
la
sormontata
istoria
vuole pie-
pone. Se-
altra sormonti
cio la parte
nera
la
quale sormont
tal
,
come mostrato
di sopra
.
Per la forza di
Dicesi appo
i
il
,
quale mo-
che
egli
;
non vuole
la
o di che
non
,
si
alcuni
Firenze aver
papa Bonifazio
mo-
e per
dovergli
il
cardinal
:
d' Acquasparta
ma
tutto
ci
gli
non
perciocch
l'
animo
la
pendeva
obbe-
stato salvatico e
,
duro
e per questo
,
egli volle
e occultamente adoper
i
furono
modi
come
di sopra
appare
e perci
1'
autore
con
la forza di tale
il
po
cio nel
nel regil
gimento e nello
lungo tempo
le fronti,
meno
To-
SOPRA DANTE
nendo V altra
siccome
che di ci
ti
,
io
,
parte cacciata
Io stare fuori di
,
Come
adon-
che
io predico
il
piangili
e die
ri
cio tu Dante,
,
detto
di Firenze
n mai poi
ci ritorn
,
e perci ne pia-
gnea
fanno
cio se ne dolca
alli
e adontavane
.
come
coloro
-
Qui
e dice
domanda
v'
fatta
dall' autore
,
dove
di sopra disse
s'
alcun
,
v^ giusto:
ha due che
quali donde
stato
sieno
sarebbe grave
,
V indovinare
che
egli sei
traggano
V uno r
il
autor
medesimo
cio
e Valtro
setta
Guido
con
Cavalcanti,
;
lui
ma non
<vi
sono intesi
:
non alcun
duto
Superbia
invidia
ed avarizia sono
i
Le
Qui
1'
hanno
cuori accesi
tore di sopra
dove dice
dimmi la cagione
5
perch
ha tanta discordia
assalita
,
cio superbia
la
quale era
,
per
le
male accostevoli
,
e dispiacen
done molto
In parte
si
gener
la discordia
Muovono
cos,
un dubbio, e dicono
sia il
la
prevedere
cose future, e
divina
ioa
si
non
buona
sia
dannati han-
no perduta
ma
quantunque
che quantunque
gli angeli,
quantunque da
non furon per
lui
pri-
conceduta
perla
pii
sanno
tanto pi conoscono
hanno, e
cos
quantunque
il
esse
per
a'
le loro
poter salire
beni di
eterna,
tunque in danno
da Dio
(i) Il
essere in ciascuna
anima
di
menlo,
Il
SOPRA DANTE
ciocch esso ne dona la ragione
arbitrio, e
,
io3
volont
,
la
il
libero
danne
la
memoria,
l'eternit, e l'intelletto,
ira
moiamo,
in parte ne
rimangono,
la
sua divinit,
a'
quale
,
conceduta ne ha
e se questa
si
rimane
dannati
me,
possono addomandare
ed
essi
mandata
1'
anima dannata
nella quale
ma
si
che
le predette
dote
si
Genesi
ad
im-a-
ginem ,
dette,
all'
simlitudinem no s tram
il
e se egli fece
le cose pre-
questo, che
fece,
il
anima e non
corpo nostro
;
,
per-
Domeneddio
,
come
non
j
ha n mani n piedi
quantunque
attribuisca
ta
,
la
divina Scrittura
i
membri
che
gli
acciocch
nostri ingegni
i
da dimostrasotto
misterii
.
questa forma
Scrittura intende
,
Furono adunque
per
col
concedute
,
all'
anima
la
uomo perch ella quella cosa r uomo mentre ella sta congiunta
,
quale
:
corpo
gli
e di
come
tutti
eserciti
nondimeno alcun
:
n' eser-
dopo
la
ma che
la divinit
ne
conceduta
o4
sia
anime
quan,
intervenga
il
il
potere s
nondimeno
dimostra talvolso-
ta,
dormendo
il
Qual pi
certa
Si-
fatta a
monide poeta
vicare
,
Aveva
il
di davanti
Simo-
lito
la
cui effigie
:
parve dor-
mendo
sopra
vedere
e udire da lui
la
Simonide
non
salire
la
nave, su
quale tu
ti
n molti di passarono
tato
,
gli
fu reci-
Non
fu similmente
non
,
una
che
volta
'1
ma
figliuolo
il
fi-
gliuola nascerebbe
sia
?
il
Afi-
Parendogli
la
prima
orina della
pal-
adombravan
tutta Asia
infi-
di queste dimostrazioni
,
si
potrebbon narrare
,
nite
le quali
n po-
trebbe conoscere
anima
le
potrebbe mostrare
SOPRA DANTE
legato libro, mostra
io5
della sua divinit
;
V anima molto
e debilitati siamo
,
corpo debole
,
pi pare
in-
cbe
sia
il
massimamente
,
quanto per
non
in-
anima
come quando
assai volte
E
,
la
,
s'
:
non
dormendo
avuto, cbe
ma vegghiando
,
veduto
e siccome esso
filosofo
Tullio recita
s da Possidonio
famoso
,
avere
minati
sei suoi
di s morire,
e qual terzo
natamente avvenuto,
d'india, essendo
re di
un
altro
cbiamaio Calano
salito, nella
presenza d'Alessandro
il
Macedonia
,
rogo
il
domandandolo
fa:
Alessandro
cesse
,
se egli volesse
ti
gli
rispose: io
rogo
si
mori
non
.
istette
se io
ho
ci era,
io
odo
che in questa
citt
pestifero del
presi
te
,
gli
uomini
peste,
i
e vicini alla
mor,
ne furon pi e pi
,
chi
e chi pi ne
se-
(ij
II
io5
s'
eran morti,
per
la
qual cosa
nondimeno
come
;
detto
pur
talvolta in
,
esesti-
quando
debbaa
V anima dannata
come
al-
n essa aver-
ne risposto
come
.
coloro che
il
dubbio moveano
il
volevan mostrare
il
vero che
credere che
divinit
al-
in
ma dobbiamo
divinit essa
prevede alcuna
d' alcuno
,
e cos
prevedere gP infortunii
gli
debbono
secondo
aggi ugner
il
stato invidia
la
stata nella
il
perch veggendo
portava invidia
so
povero
come
cose le quali pi
dia
;
felici
e oltre a ci v'era
quale generalmente
tutti
SOPRA DANTE
vedevan portavano invidia
molante coloro
g'
i
107
sti-
furono aguzzati
e de'
ingegni
i
modi
per
lo
la
quali la discordia
che mostrato
. 11 terzo vizio
con-
uom
possiede
e in
desiderare
e cosi
,
pu
essere
e nell'
una parte e
Cerchi
nell' altra
cagione di di-
no caporali
e se
come non
faceano
:
delle riotte
che nacquero
se stali fosser
,
non
a-
ne de-
il
nella par-
di loro avversarli
tre faville
cuori a discordia e a
lacr-
male adoperare
inabil suono
,
e tra
gli
air autore
medesimo
il
Ed
io
a lui , cio
ancor, oltre
,
a ci
che w/ insegni
cio dimostri
,
7 m
Tegghiaioy
io8
AdbianiV
c7e
far
s
,
degni
i
d'onore, quanto
1'
quali
sempre secondo
ap-
guardare
Rusticucci ,
de'
fa-
mosi
di
Firenze
,
e perch
loro
di loro in singularitk
nomi domanda
domandando
y
E gli altri
Iddio
,
nostri cittadini
,
non
ben
fare
secondo
poser
mento e
sono
e fa'
gli
,
sollecitudine
sai
ove
se son qui
eli
con teco
,
io gli conosca
riconoscerei veggendogli
te
,
se
non come
io
non
ri-
conosceva
gli
tanto
il
se'
Che gran
Se
'l
mi
stringe di sapere
,
cio
quegli
tu
supple rispose
,
ei
son
pili
coloro
,
de' quali
domandi
tra
V anime
egli
nere
,
chiaro
ma
per
:
superbia peccando
cos
infiio
tanto
dimoriamo
mincia
,
',
ma
tantosto
inco-
partitasi la purit
,
vamo
a divenire oscura
e quanto pi
pecchiamo
SOPRA DANTE
in
109
essere tra
co
1'
autore
domanda
r anime pi
gione dicendo
>
e Jacopo
nel
decimo canto
'1
Mosca
:
perch fu scismatico
,
nel
canto ventottesimo
assai
,
quali peccati
,
perch
pii
,
gravi
come
si
dimostrer
che non
il
la gola
gli
ag-
fondo
dell'infer,
no
Se tanto scendi
.
quanto
essi
son giuso
gli
potrai vedere
Ma quando
r amaritudine
cosa alcuna
di miseria
:
mondo
sia
quando questa
nel quale
non
e
altro
tristizia
Fregoli
cio
eh' alla
:
mi
torni
e qui
rare in costui
nondimeno non
1'
ha potuta
per tor-
ment che
sciare
lui
,
egli
che
egli
non addomandasse
,
che
l'
autore di
e rivocasselo nella
memoria
non
li
Pi non
ti
prego
e pi.
non
ti
rispondo ,
quali
Gli
autore
torse
allora in biechi
come
i
dette
e dice in biechi
quasi in guerci
Guardoimni un
poco:
cessita
gli
atto di coloro
,
sono
Cadde con
cio
de'
efoi chin la testa : essa , a par degli altri ciechi dannati a quella medesima pena cbe
, :
era
dannato esso
duto hanno
il
vedere intellettuale
.
col quale
beati
E
,
'l
Duca
si
disse
a me ,
,
pi non
che
desta
cio
non
che o
si
i
rileva
pi 5 e cosi pare
tra
altre
si
pene
leva
golosi
,
parli
come
ricaduto
pi di
qui
al di del giudicio
non
si
dell' angelica
,
tromba
quando un agnolo
et venite
gli
altri
il
i
una tromba
e dir
Surgite mortai
ad judicium
dannati
,
Quando vedr ,
,
ed egli e
,
la nimica podest
cio Cristo
in cui
perciocch sen-
ma
ci
il
vedranno nella
come
Il
contra nemici
,
ma
il
non
fia
vero, per-
ciocch
si
giusto giudice
come
sar ed Cristo,
ofl'eso^
non
per-
commuove
contro a colui
quale ha
parrebbe che
egli ani-
SOPRA DANTE
mosamente
stume
venisse alla sentenza
clie
:
1 1
ma
,
questo
clie
il
cosen-
di coloro
hanno
offeso
come
turbano^ e
come
sono turbati
essi
che
sia
turbato colui
che meritamente
dell'angelica
tromba che
trista
,
Ciascun rivedeva la
tomba
e chiamala trista
,
tomba
in
quanto
ella stata
guar-
datrice di ceneri
le
tormento
e sua figura
,
ma
,
per
divina
lor
po-
tenza
non per
,
bene
o consolazione strumento
dell'
ma
,
acciocch
a
il
corpo
le
il
quale fu
anima
commettere
colpe per le
quali dannata
to
;
e ripreso
il ,
corpo ciascuno
che in eterno
il
Udir quel
cio risuona
,
rimbomba
e pone
Dio
nella
dannati
Ite maledicti in
non cadranno
.
mente
quarta
loro
S trapassammo
,
Qui comincia
1'
nella quale
autore
muove
tra
un dubbio a
lo
:
Virgilio
,
dice
adunque
passammo ,
lasciato Ciacco,
,
V ombre
e della pioggia
,
quale essendo
,
come
rce-
di sopra detto
da
s
la
medesima sozza
terra
la
pi sozza
,
qual puliva
eia
vendo
nare
,
pioggia
a passi lenti
forse per lo
ragio-
stamente
andare per
uom
:
vivo
Toccando un poco
la vita futura,
vita
e questo mostra
,
si
per
le
pa-
role passate
dubbio mosso
dall'
Verdi io dissi
clie
Me-
anime dannate
ei
Cresceranno
data
da Do
nell'
O
co-
o saran
come sono
:
al presente
Ed egli a
,
me, supple
,
ritorna
a tua scienza
alla filosofia
,
Che
Pih senta
bene
e cos la doglienza
di
E
le
questo
ci
tutto
il
manifesto
perciocch noi
e saporite
dove ad uno
in-
fermo
sano
,
meno
appena sente
fattigli nella
le tagliature
dannati,
il
quando
inquanto avr
,
i
tormento in
che
pi sentire
Tutto
,
cio
dannati
In vera per-
SOPRA DANTE
iiS
fezion ; perfezione un nome, il quale sempre suona in bene e in aumento della cosa la quale di non perfetta dlvien perfetta ^ e perciocch ne* dannali non
pu
re
i
ma
piuttosto di-
minuiti
dice
1'
autore
In vera perfezion giammai non vada : andr adunque non in perfezione , ma in alcuna
militudine di perfezione
cosi
,
si
in
quanto riavranno
,
corpi
come
in
gli
riavranno
beati
,
ma
i
vranno
aumento
di gloria
dove
vranno
in
aumento
di tormento e di
pena
la
quale
diminuzione di perfezione.
di Dio
,
Di
pili
f
,
che di qua
dalla detta
sentenza
,
es^
i
sere aspetta
corpi riavuti
dopo
essi
non han.
no o avranno
corpi riprenderanno
la
Noi aggirammo
parte nella quale
Qui comincia
quinta e ultima
pervenissero
,
e dice
come molte volte stato detto ^ Parlando pi, assai eh* io non ridico,
pure intorno
cio al luogo
alla vita futura
,
F^enimmo al punto
^
dove
si
digrada
,
il
gran nemico ,
sia
gran demonio
il
rac-
nondimeno
il
chiama
8
autore avvedutamente
II.
il
COM. DI DANTE T,
11
to,
si
dira appresso
terrene
le quali in tanto
sono
mortali grandissime
possessor di quelle
;
il
dicendo Cristo
ad un
ric-
co entrare in paradiso
per
la
cruna
il
dell'
ago
mente che
testo
secondoch
cos
:
si
deono intendere
cio
d ago
il
si
soma
ricco
cammello
scaricato v'enlravaj
al
,
abbondante
di
qualunque sustanza
male acquistate
,
ma
por
In
la
di
soma
r entrata
Se adunque
esse
impediscono
meritamente dir
che ec.
Nel principio di
di sopra
questo canto,
,
1*
autore, siccome
ha
,
seguenti
ragione
SOPRA DANTE
come
i
ii5
lussuriosi
quali
e perciocch la
il
in quanto
la
gli
il
non
la
e'
converso
,
ragione
come
i
plicio punisca
golosi
e ac-
ciocch pi agevolmente
alquanto pi di
lontano cominceremo
Cre
il
nostro Signore
,
il
mondo
V acque
e
,
ogni creatura
e quelle
,
che in quello
all'
e separate
,
oltre
universal fonte
;
la terra
gli
divise
1'
erbe e
1'
animali
selve
,
e di quegli riempiute
l'
acque
aere e le
,
che
aves-
non
comandamento
gli
sero adoperato
avesse di Para-
diso cacciati
tutte le sopraddette
alli lor
dotte sottomise
piedi
siccome dice
,
Sal,
mista
Omnia
o^^es
et
hoves
li y et
et universa
pecora campi
,
et volucres
eoe-
pisces maris
mafrutti
ris
come
Per
maggiormente
nante
la
sic-
come per
universale
molti
crede
si
'1
nutric
diluvio
,
e visse innociva
, i
furono le ghiande
il
rozzi popoli
che oggi
sia a'golosi di
qualunque pi mor-
16
5
bido pane
mele salvatiche
le
,
castagne
fichi
come
gli
alberi,
cos slmile-
mente
libralissimi donatori.
Erano
oltre a ci le ra-
medesime piene
;
lutevoli
dilettevoli sapori
,
pre-
abbondevolmenle
,
carne, vestimenti
,
e caliamenti
di
sollecito ani-
male
vano
a quegli
finri
pieni di mele; e la
piuttosto
ti
,
che provocata
abbondantissimi fiumi,
E
i
ombre de'pini,
arbori
delle
temperavano
e
,
tempi
le
dalle
mani
della na-
difendeano
e sola
la serenit
del cielo, o
fiorili
gli
,
finir la vita
bomere
cizii
n falce
n coltello n lancia,
a'
loro eser-
erano intorno
giuochi pastorali
o in conser-
var
alcun
Era
in
que' tempi
la vita in
la
pudicizia
onorata:
SOPRA DANTE
rata
,
117
di
medico o
medicina
sana;
venerabile e riposata
si
Non
si
sa-
fosse
non
avarizia
non malizia
alcuna
ma
che
potea chia-
mare.
Ma
desiderio
,
di
la
tra-
venne Cerere
quale
appo Eleusina e
della terra,
il
in
Sicilia
il
prima mostr
il
il
:
lavoro
ricogliere
il
grano e fare
il
pane
Bacco
i
rec d'India
mescolare
e fare
usalo
-,
e con
appetito
le
non sobrio
tecce degli
certe piante
cordi
alberi
,
le
radice
sughi
,
e a con-
sapori naturali
e a
trovare gli
trovato
modo
,
di
li-
e di rite-
le
fiere
lacciuoli e
ami
cominciata
,
a fendere, e
d'
mare
un
portare
un luogo
in
altro
e recare
viziosi principli, si
mutaron con
siccome pi
animi.
si
E gi in
gran parte,
Sar-
atta a ci
Asia
,
per
gli artifcii di
e s
per
gli altrui,
da questa
come V
,
incendio suol
comsola-
parti
circustanti
,
cosi
V Egitto
gi
cosi la
in tanto che
non
mente
venuti
i
ne' maggiori
ma
'1
dilicati cibi e
.
vino
r antica semplicit
questo veleno
,
Ultimamente sparto
agi' Italiani
i
similmente pervenne
i
Ca-
povani
brlzli,
perciocch n
i
Qulntii
Curzii
Fa-
n
.
Papirii n gli altri questa ignominia sengi era perfetta la terza guerra
tivano
E
,
macedonica,
e vinto Antioco
Magno
Asiatico
quando primieramente
.
lavorare divenne
1'
di mestiere arte
E
il
intra
'1
mestiere e
arte questa
,
differenza
che
nel quale
s'
ado-
siccome
il
cambiatore
il
non
fa altro
o
,
come
era in
si
Roma
mettea
,
cuocere
a'
tempi che
io
dico
ne' quali
la
il
quale era
meno
utile
agli altri
,
sotto la caldaia
che
la
carne
diveniva
.
tenera a poterla
rompere e
tritar
co' denti
alla
mente
1'
opera manuale
s'
ma
ancora l'ingegno e
11
in-
adopera, siccome
comporre
una
si
statua,
fatica
molto Tingegno
e si
come
in fare
,
il
cuocere oggi,
al
la caldaia
,
ma
vi si
risi
chiede
artificio del
,
cuoco
sia
odorifero
SOPRA DANTE
non abbia alcun sapore noioso
al
119
,
gusto
come
sareb-
be
di
o troppo salalo
,
spezie
o sapesse di
del quale
il
fumo
o di
o di sapor simile
al
gusto schifo
Era adunque
il
tempo
,
di sopra in
detto
mestiere ancora
la
cuocere in
Roma
ma
che appare
le
modestia e
la sobriet k)ro5
poich
ricchezze
e'
no dell'imperio, di mestiere
secondoch alcuni credono
fu appellato Apicio
:
inventore uno
si
il
quale
,
e quindi
ac-
ciocch
membri
,
dal capo
non
e non
le fon-
che
le
ghiande
e' salvatichi
pomi
1'
eibe
,
o
e'
tane
dispregio avute
ma
per
furono
si
i
mandava per
pesci strani
,
le
caccia-
per
tano
sapore.
,
avere
,
lacciuoli
le reti
e gli
ami
tesi
per tutto
il
mondo
,
alle
cose le quali
il
dovevano poter
misero ,
dilettare la gola
ed empiere
ventre
ma
gli
odori
il
arabici
acciocch confortato
ma
trovati infiniti
modi
,
d' accenderla
dileticarla
non
a consumarla
trovate
;
di
vini
hanno
non bastando
lao
de' terreni e
danno loro
ancora con
misture varie
ri e di colori
.
E
,
possano ad empiere
tristo sacco,
,
hanno introdotto
che ne'
messi
foni
;
i
triclinii
nelle sale
,
alle
,
mense
sieno introe'
cantatori
sonatori
e' trastullatori
buf-
acciocch
sete
non
si
cessi.
Se
,
famiId-
ragionamenti venisser
,
meno
cielo
ragiona
,
come
dio vuole
in
che guisa
,
il
si
gira
delle
macchie
^
da questi subitamente
raggi che usano
gF Indiani
alla
alle qualit
al
nascono nel
Mar
maggiore,
,
n passa
che rinfrescare
non
si
comandi
,
Ed
tanto questa
mala-
che infino
a' nostri
,
tempi
pervenuta
e secondo
,
il
mio
ella
giudicio
,
dove che
ella
molto possa
con pi fervore
ella fa
i
che
appo
men
che altro
,
ve appo
dolore
il
nostri cittadini
tempo presente
con
dico
e se
P autore non
,
avesse solamente
vi-
nominato
forse senza
alcuna cosa
;
mi
passerei
que-
adunque mi
dannosa col-
SOPRA DANTE
glil riposti
lai
gli
non passino
occhi
gli
della
divina vendetta
s"*
alni
quale usasi
no
non quanto
converia
rebbe
ma
E
,
adunque
,
appo noi
per quel
al-
che a
me
atto
ne paia
1'
che quasi
cuno
non
,
ci si
fa
nelle private
In questo
bhci trangugiati
dacati
il
1*
estorsioni
dell' arti
ne' sin-
alle
vedove e
a' pupilli
le
nite
rie
i
,
1'
esecuzioni testamentarie
le quistioni arbitra,
e a
,
qualunque
non solamente
questo
laici
ma
si
religiosi
ci
si
divorano.
misecitta-
rabile atto
non
fa
come
che
tra
cittadino e
dino far
lezza trapassato
segno
,
gli
apparati reali
le
mense
pontiGciali
gli
de spesa
sia si
quantunque
,
quantunque superflua
,
riguarda
ogni
modo
ogni misura
ogni con-
venevolezza pretermessa
conviti
le
,
Veguono
,
confezioni
1
oltremarine
cacciagioni
di
transalpine
pesci marini
non
d'
,
una
ma
molle
,
maniere
son
il
di
quegli
che
,
senza vergogna
d* oro velano
numero
delle vivande
,
savori di sapori
e di colori diversissimi
e le
i22
glierl carichi di
tra
le
servidor che
portano
ma
i
le
mense, sopra
.
sotto di fatica vi
sudano
N
,
non
mal-
fosse volendo
trebbiani
grechi
le ribole, le
or volesse Iddio
che solo
a' prin,
ma
fatti
coloro ancora
luogo da ci
.
appetiscono e vogliono
come maggiori
messazioni
tri s'
,
comi
come
,
ven-
come tumultuino gli stomachi come fummino i cerebri, come i cuori infiammino, assai legempiano
gier cosa
da comprendere
i
a chi
,
vuole riguardare
i
In queste insuperbiscono
intollerabili
,
poveri
5
ricchi
divengono
cose vi
si
savii bestiali
per
le quali
uomo
,
e di
il
Dio
e talvolta
,
non potendo
lo
stomaco sostenere
faccia
il
soperchio
cane
sozza
mente
si
s'
insaccato
in queste
medesime
cosi laudevoli
,
cene, s'ordina
diffinisconsi le qui-
compongonsi P opportunit
,
cittadine
,
fatti
ma
si
il
come
nel
giudicio
condanna e
assolve, cui
vino conforta
o disaiuta 1 e coloro
quali
,
procuratori o avvocati
le
SOPRA DANTE
pi delle volte ottengono nelle loro bisogne
questo costume
si
.
ia3
Che
fine
il
sa
credo io
alle
che
egli
Ma
misere anime
manifesto lui
sente
:
assai
a'
noi ve-
dremo
V usano
bere
cibo
e
in-
divenir vecchi
perciocch
,
il
molto
cibo vince
le forze dello
stomaco
diletto
del gu-
sto, convien
manda
nervi
i
fuori rutti
tiene
,
afflitti
miseri che
i
la intrinseca passion
,
sentono
raffredda e contrae
corrompe
lo
stomaco
trasportati
debilitan
1'
le
giunture
creano
le
poda-
gre, fanno
uom
marcidi e lagrimosi,
lore
,
viso
,
malsano
di cattivo coi
le
mani tremanti
,
la
lingua balbuziente,
passi
,
disordinati
il
fiato
essi
meritamente
questi
senza
modo tormentano
si
il
fianco di
.
dilettano
Per
le
quali passioni
bestem-
miano
urlano e abbaiano
,
come
le
cani
Cos adunque
,
la rozza sobriet
la rustica simplicit
la santa
,
one-
st degli antichi, le
ghiande
fontane
gli esercizi!
come
dimostrato
aver detto
la
La quale
se
guarderemo e
pubblici danni e
a'
privati
medesi-
mo me
se Cristo stato
,
non fosse.
tornando
la
le quali
,
perde
sua
1'
primogenitura
vere con
la
a-
sommit
una verga
la
quale aveva in
mano
mele
morte dettata
Certi sacerdoti
di Bel,
sacrificii della
,
mensa
furono
E
il
leggiamo nell'Evangelio,
damente mangiava
Troiani
festa
,
fu seppellito in inferno
Come
l'
si
diedono
in sul
mangiare e
;
Greci presi
e quel clie
arme
fare,
feciono
cibi e
*1
I figliuoli di Job
,
le lor sorelle
furon d^lla
La
la
,
quale n
il
lungo cam-
mino , n
da' cibi
,
e dal vino
e poi
il
molte volte
vino e ine-
e uccisi
,
No avendo
gustato
briatosi
Cam
suo fl^iuolo
SOPRA DANTE
,
laS
veduto disonestamente dormire e ischernito. Lot per ebbro fu dalle avere men che debitamente bevulo
figliuole recato a giacer
latte di
coti
con loro
Sisara bevuto
,
il
mano
di Jael
addormentatosi
le
fu da lei
.
uno aguto
fittogli
per
tempie ucciso
Leonida
di,
suoi
compagni
diede ampisfigliuole
simo spazio
d' uccidersi a
,
Giudt.
le
di
Ma
perch mi
mali per
la gola stati,
infiniti?
ne
come
,
comprender
si
puote per
,
le cose pre1'
dette
tre
delli quali
i
una
dillcaticibi
,
le
sol
che
essi
trovino
che
di e la notte
rodono; e di questi
,
cotali, quasi
come
di disutili animali
si
care
spezie di golosit
madre
di oziosit e di
al
pigrizia
La seconda pecca
torno
al
cercano
dilicati
e saporosi vini,
,
ma
quegli ogni
si
26
,
vinum
Per
la
ingredi^
.
tur blande
notissimo mordebit
ut coluber
fatta spezie
di golosi
quod gustatum
affert
alcuno
perevole morte
golosit
testifica
come
davanti dimostrato.
questa
madre
della lussuria,
:
come
assai
chiaramente
,
Jeremia dicendo
venter
,
cile
despumat in libidinem
in his delectabitur
qui.
cumque
non
erit
sapiens
vino, similmente ammaestrandoci dice: Nollte inehriari vino, in quo est luxuria
zie di golosit pericolosissima
ancora questa
ella,
,
speil
inquanto
poich
apre, e
,
manifesta
manda
di
che grandissimi e
inil
al-
trui
stume
La
terza
maniera de'
golosi,
quali
sura bevendo
il
e mangiando e agognando
,
trapassano
de'quali
pu
rola di
Job
ma
secondoch
amara
a
erit
potio
bibentibus illam
nella
come Seneca
:
Lucilio scrive
XXIV.
Epistola
-,
mentum
vertuntur
SOPRA DANTE
ehretates
,
127
hidines
depravationes
tori
,
Questi adunque
tulli
ingluvia-
ugurgitatori
,
unti
brutti
,
lordi, porcinosi
rantolosi
bavosi
sto-
macosi
fastidiosi e noiosi
a vedere e ad udire
,
uo-
mini
son voti di
,
gran
vantatori
maldicenti e bugiardi
,
consumatori delle
li-
sustanze temporali
bidine
e trastullo de'sobrii
,
e perciocch ad alcuna
s
,
ma
medesimi guastano
non solamente
a' sensati
,
uomini
ma
ancoi^a
Dio
,
e se-
nel
terzo
cerchio
li
quale
sia
acciocch possiamo
la
come
essi
con
colpa confor-
me,
brevemente. Dice
il
adunque
autore
che
giacciono sopra
,
suolo
,
della terra
marcio
il
putrido
fetido e fastidioso
,
non
altrimenti che
e quivi per
la
ne
non altrimenti
che facciano
si
leva o parla
urlare inper-
oltre a ci sta
loro in
n mai
rista
08
occhi rossi e la
e le
il
venire largo
mani un-
de
miseri dannati
quali udendo
il
suo continuo
La qual pena
pare che
:
in cotal guisa
la
d-
e primie,
ramente come
viosamente preso
loro voglia
,
cos
pare convenirsi
in
che contro a
senza levarsi
in
male e
pena di loro
;
dolorosi
,
movimenti
perchio cibo
gione; e
il
gi di diverse torsioni
essi di diversi
come
liquori e di
intendendo per
la
la
gli
percuote
la
per lo soper-
V aggroppamento
1'
de' nervi
nelle giunture;
nella
per
acqua
tnta
memoria
vini esquisiti
il
soperchio
,
de"*
i
quali per le
gambe
il
stidiosi
vivendo versarono
,
e per la neve
male
condensato nutrimento
ma
lo viso macchiali
tenti
e cosi
come
essi
solamente
alle dilicate
a'
vivande, n a'favorosi
il
vq
n eziandio
pi-
SOPRA DANTE
gr e addormentato appetito
,
29
ma
vuoiti la divina
che
essi
la terra offesi, e
il
fastidioso letto
essi
che
1'
autore descrive
appresso
come
ti,
cos siano a
fuor sola-
mente
di tanto,
che come
essi
con
gli
stomachi traboc-
canti, e
con
le teste
,
abbaiar solcano
scia
il
cos
loro ango,
peccato della
gola
acciocch
memoria
il
,
rimprovero di quella
ingoi e affligga
,
e in
usavano, abbiano
g'
il
terribile
quale
intuoni
e senza pr'
faccia
desiderar
1'
d'esser sordi.
Ma
resta a
autore
la
come
detto
e guardiano
la-
in
ma
i'
uscire alcuno
non
per
lasciava
lui
Ma
qui,
come
si
detto ,
autore discrive
,
al
quale in-
tendimento
bene
nome
tanto dir
come pi
il
volte detto di
so-
in
alcuno altro
il
figura, per^
CpM. DI DANTE T.
i3o
che
cane
,
mente
che
goloso
piaccia
al
i
convien venire
vomito
.
come
le tre
di
sopra
golosi
Per
gole canine
monio caninamente
de'
losi
vuole esprimere
:
1'
uno
go-
due costumi
sono
e
'1
generalmente
gran favellatori
pi in
il
quale
pu
non espediscon
bene
le parole,
per
la
voce
il
e oltre a ci
ser battuti
,
perciocch
cani
se
non
o per es*
golosi,
quali
,
come
sopravvegna
quello che
essi
incontanente
i
mormorano e
all'
golosi
grandi agognatori, e
osso che rode
il
,
come
compagno
cosi
i
che
medesimo divora
occhi
a' ghiotti
golosi tengono
il
non meno
gli
compagno, o a
che a quello
il
taglieri
:
rimangono
quale ha in bocca
natori di
mangee
in
quanto
,
dice
occhi vermigli
vuol
s'inteada
degli
effetti
SOPRA DANTE
per soperchio bere
,
i3i
sto-
quali poi
e
per
la,
occhi distillandosi
.
gninosi
dimostrare che
si
possa
fare
,
e cosi
,
non potendosi
'1
mento o
la
'1
petto^ e
barba di
ogni un-
sia
nera
,
perciocch
i
il
pii
.
peli
fuor che
canuti
Potrebbesi
barba
s'
intenda
la
s'
nostra virilit,
intenda
non
ma
mente
il
uomo
virtuosa-
mente adopera
e allora rende
gli
operatori chiari, e
venuta nera
della gola gia
.
vuole P autor
s'
Dice
Cerbero avere
il
ventre largo
,
per dimostrare
quali
con
la
e ampliano
ventre
natura
tanto
la
sua
pi biasimevole
grandezza del
sopra detto
,
tristo
sacco
i
sono,
come
altra
volta
di
.
come
s'
cani costretti a
gittar
le
fuori
in
mani unil
ghiate
vuol che
intenda
il
distinguere e
;
partire
il
che
fa
il
e oltre a questo
pronto arrappare
iSa
dice
che alcuna
,
mem,
bro
vuol che
s'
la
genera per
li
non bene
altri
digesti cibi
o secondoch alcuni
e
vogliono
ne* bevitori
senz' acqua
,
massimamente
^
ed essendo
lo
stomaco digiuno
e puote
dell'
ancora
.
significare g*
,
incomposti movimenti
,
eh
bro Ultre a ci
la
che questo
demonio come
loro
le
gli
,
sanne
,
de' golosi
mo-
strano
o intendendo per
la forza del
,
la
quale consiste in
,
alle quali
la
por non
puote
se
gola
il
la
qual cosa
,
di-
uomo
,
re a
con
fa presta-
mente
con
ghiotto concede
lui
;
che
perciocch
porsi in novelle
dal savio
uomo
l'al-
posto silenzio:
e in questo pare
legoria
.
che
si
SOPRA DANTE
i33
CAPITOLO SETTIMO
Tape Satan , pape Satan aleppe
ec*
X lel
stra
precedente canto
1'
dimo-
dell' in-
ferno discendesse
si
puniscano
3
due
parti principali
gli
nella
prima mostra
dighi
e
,
avari
g*
e'
pro-
iracondi
gli accidiosi
Or discendiamo
La prima
nuandosi
Plutone
in pace
:
,
ornai a
maggior piet
5
parte
alle
si
divide in tre
,
nella
prima
conti-
cose precedenti
mostra
come
trov
come da
nella
mo fortuna demmo la
:
la
Cos scen:
terza quivi
,
Maestro
diss' io lui
dice
come
gran nemico
<Le
come
gli
gridare
e ad invocare
i34
do
,
randi
e perci
quando d'alcuna
,
cosa
ci
mara-
dicendo pape ^ e
del
da questo vocabolo
tefice, cio
si
forma
il
nome
sommo
,
pon-
papa
che
non senza
1'
cagione, veggendo
divina
riato.
,
in
autorit
il
vica-
lor
preti
pa^
in-
pas
po e
quasi
ammirabili
ammirabili sono,
il
cor-
e oltre
i
a ci
hanno
pec,
catori
cbe da loro
sic-
come
ta del
pi pienamente
quale siede
il
vicario di san
Piero
,
Satan
ed
nome
,
demoni
e suona
tanto in latino
trasgressore, percioc,
e
si
nemico
delle virlui
e similmente
,
pu vedere
istette
in
quanto non
,
fermo
ma
per superbia
questa
trapass
il
pape Satan:
e seguita
iterazione delle
l'
medesime parole ha
esser
a dimostrare
,
ammirazione
la
egli
maggiore
aleppe
Alep
quale
prima
usano
lettera
a
la
prima
Ebrei
nostra
lettera,
cio
a; ed
alep
appo
prima voce
la
quale
SOPRA DNTE
esprime
il
i35
a dimostrazione
fanciullo
come
nato
viia
,
che
egli sia
venuto in questa
.
la
quale piena di
,
dolore e di miseria
Maravigliasi
adunque Plutone
,
cio che
al-
l'inferno
temendo queaiuta-
non
il
sia in
come suo
il
tore
suo maggiore
al
e acciocch egli
renda pi
,
pronto
suo aiuto
si
,
duole iu pi dire
seguendo
,
le poetiche divisioni
Plutone ricordandosi
che Te-
e poi
quello
,
mer
de'
,
demoni
si
e sta
:
admiCornili'
rative
e dolendosi, chiama
y
principe suo
a gridare
,
,
ci Plato
supple
a dire
con la voca
chioccia
cio
i
come
il
pi
fanno coloro
prappiesi
.
oltre a ci,
per
ispaventar
Y autore
riori si
delti cerchi
il
ritraesse
di procedere avanti
buona
intenzione
Ma
proceda,
da sapere
quale
i
che secondoch
poeti dicono
Plutone
il
latini
chiamano
,
Saturno e di Opis
con Glauco
.
e nacque ad
un medesimo parto
,
egli
ebbe
nome
(1)
Cosi ha
il
56
temporum
mato
il
nome suo
fu Aidoneo.
,
Fu
costui chia-
Proserpina
Leon
un
altro Pluto,
figliuolo di Jasonio e di
assai
si
Cerere;
de' quali
succintamente
le Azioni descritte,
non
dilucidano, non
apparir perch
1'
ma
le
1'
debbano
dove V
,
altre allegorie
si
parranno
quivi
riserberemo
apriremo
cio Virgilio
il
scienze
oltre
mondane appartiene
liberali
,
perciocch
all' arti
,
egli
seppe
filosofia
,
morale e
pii
naturale
comla
uomo
la
a' suoi
tempi seppe
simo prezzo
Disse , per confortarmi , non
ti
noccia
,
La
sua paura
la
o vuol mettere
tone dica
>
in te di s^ e
di Plu-
vuol mostrare
l'
animale
si
suol
muovere
qual
si
muove:
avanti detto
,
,
Non
ti
SOPRA DAINTE
cio questo balzo
.
187
,
Poi
si
rivolse
,
a quella enfiata
superba, labbia
cio aspetto
E disse
perci
il
taci
maladetto lupo ,
,
cbiaraa lupo
acciocch
s'
il
qual vizio
meritamente
nel
si
cognomina lupo
assai
siccome di sopra
:
primo canto fu
pienamente dimostrato
,
Consuma dentro
la
quale continuamente
ti
pi avere,
sollecita e infesta
Non
,
senza cagion
r andare
V
alto
, ,
di costui
:
al cupo
,
ferno vedendo
F^uolsi
cielo
,
da Dio eh'
vada
,
nel-
cio in
l dove Michele
Arcan-
gelo
il
quale
come
nell'
Apocalisse
,
si
legge
in-
voluto fare
la
sua superbia
tano
gli
strupatori
1'
Quali
,
zione dimostra
vinta cadesse
,
autore
come
,
rabbia di Plutone
,
dicendo che
so-
perchio
avviluppate
che come le vele Caggiono avvolte ^ e poich V alber fiacca , cio V albero
impetuoso ^
la
Tal cadde a
cio Plutone
,
Cos scendemmo
Qui* comincia
38
r autore dimostra
sieno
e dice
,
peccatori,
,
puniscono
chi
e'
Cos
vinta e abbattuta la
rabbia
,
di Plutone
cio
parte d^ inferno
alla
cosi
alla
precedente e
pii
Pigliando
ci
intenda, se,
gue
Che
,
'l
mal y
il
cio le colpe e
peccati
delVu'
cio in
niverso
di tutto
mondo
tutto insacca
:
s insaccato riceve
ed esclamando segue
Ahi
Nuove travaglie
Chi
stipa
quante io viddi?
in
que-
E perche
di quella
.
cio
il
nostro
e attrita
o in noi vivi
temendo
pena
quella sostengono
l'
poi per
luogo
giustizia, e dice
Come fa V onda,
njra
Cariddi
Messina; intorno
punta di Calavra
chiaterra
mata Capo
dli
volpe,
SOPRA DANTE
chiamata Catona
pericolosissimo
,
i^g
stretto di
e a Reggio
uno
mare
il
miglia
chiatuato
,
il
e dicesi fare,
da P/iaros
visione
;
iso-
la di Sicilia
congiunta con
il
Italia
,
e poi
per
tremuoti
di Cicilia
lia
,
si
,
separasse
dal
monte
chiamalo Peloro
il
monte Appennino,
terra ferma
li
quale in
Ita:
cosi
quella
si
facesse isola
la
ducono
che
dicono
vedersi
manifestamente in
si
sparti
gran-
cio quelle
,
d'Appennino
.
a quelle
che sono
in
Pe-
loro
ed e converso
E come
mare
molto: e
ragione
come
libeccio e ponente
,
?ssi
sospingono
mare
di
Grecia
se allora
av-
che
il
mare
,
mare Oceano
rale,
il
fa ogni
di natuil
che sospignendo
,
la forza de'venti
marini
mare
verso la Grecia
in verso
il
ed
il
mare per
lo fiotto si ritragga
mare Mediterraneo,
contrarii, ivi
due movimenti
pare che le
si
pu aver
t4
orientali
,
cosi
ancora sosplgnendo
il
venli
mare
di Grecia verso
fare
il
mare
Tirreno
il
fiotto
mettendosi
avvien
quel me-
V autore vuol dire come fa P onda Che si frange con quella in cui s^ intoppa ,
e'
delle
,
quali
V una
si
si
ci
che davanti
Scilla
,
le
si
para trangugia
questa
1'
chiama
Italia 5
altra
chiama Cariddi
e questa
gitta
il il
fuori ci
che
Scilla
ha trangugiato 5
ma
secondo
vero que-
sta Cariddi, la
luogo dove
quali le-
di sopra dissi
l'
le
profondo
gittate fuori
che
In quella guisa
che
di sopra
si
le
due
onde
di
due
diversi
mari
qui due maniere di diverse genti o peccatori convenirsi scontrare: e questo intende in
la
volgendo come
ballatori
come fanno
non
si
l'
onde predette
,
vid' io gente
pii di'
altrove , troppa
e di questo
punisce non
pecchino
^ dannata
dicendo
,
E d* Ulta parte
SOP?,ADANTE
per lo dolore urlando
si
,
i4i
Voltando pesi , gravissimi per forza di poppa , cio del petto ponendo qui la parte per lo lutto: Percotevansi incontro ^ cio 1' un
mostrer
:
,
contro
all'
,
altro
con
,
que,sti pesi
tavano
in quel
e poscia
che percossi
,
s'
erano , pur
l ,
cio
medesimo luogo
medesimo
,
sentiero
,
in questo voltare
Gridando
:
incontro all'altra
gridava
1'
altra
,
Cos
,
tornas^an
come
s'
erano
e avean
gridato
parte dal
mezzo
1'
parte opposita
scontrava
altra parte
essi,
la
quale
partitasi dal
mede-
ciascuna parte
del cerchio
ra con
si
1'
al
punto
donde prima
,
era
e quivi ancovi
altra
pervenia,
l'
percotevauo
e quelle
5
medesime parole
un con-
continua-
per lo cerchio
Da
ogni
mano ,
davano
da destra e da
,
sinistra
,
del cerchio
,
a quello
onde
erano
partiti
,
erano
Gridandosi anco
>
come
usati
,
in loro ontoso
vituperevole
metro , cio
i4a
perche tieni
e perche burli?
il
quale
sia
,
1'
autore cb la-
ma
metro
ma
largamente
parlando,
come
pi volgarmente
si fa,
ogni orazione
,
o breve o lunga
chiain
mata metro:
e dicesi
^
do
versi poetici
secondo
^
y
la
qualit
Poi
,
si
volgea ciascun
d questi
al
che vol-
tavano
pesi
zo cerchio,
cerchio
,
come
mezzo cerchio
,
quale a lui
e chiamala giostra
Ed io eh' avea
di compassione
,
lo cor quasi
la
,
compunto
a tanto tormento
cuotersi sofferivano
e oltre a ci
aveva
,
compunil
il
quale
ro5
deva
il
che esso
to
dove dice ,
,
il
dalla lupa
in questo
i
da come'pec-
vizii
o poco o
:
molto
osta
il
noi non
abbiam dolore
l'autore
compunzione
dire,
,
come avea
compunzione
dell'es-
sere avaro
appare
fossero
perocch
SOPRA DANTE
i^i
qui usa r autore una figura chiamata preoccupazione : Dissi : maestro uno , qui domanda l' autore
Virgilio
nati
,
sia
dicendo
la
or
mi dimostra
altro
t'
Che gente
que-
sta,
afflitta:
,
e e
dopo questo
oltre a quel
muove un
dubbio dicendo
,
che domandato
ho
mi
di',
e se tutti
fur
clierci
Questi eh er cuti
Chercnti
in capo
,
gli
chiama
perciocch
aveano
la
cherica
e da questo
ancora
Ed egli a me
a
qui Vir
no
COSI a
man
,
destra,
come
man
alla
sinistra
determma;
fattagli
domanda
autore
e dlcegli
oltre a
ci
sinistra
fur
guerci
cio con
i
non
diritto
vedere
come
color ci
paiono
quali non
hanno
le luci
tamente come
gli altri
il
e talora
le
per
pia
fanciulli
hanno avuti
a nudrire
,
ponendo
loro la notte
un lume
di traverso
5
di sopra a quella
,
o esse medesime
,
come
indu-
g'
torcono
gli
,
occhi
e
si
in
quella
parte dove
,
lume veggono
si
sfor-
44
zano e torcono
agevolmente rimuovono
rai
ci
.
movimento,
divengon guersia
Questa spezie
uomini
,
quantunque non
del
non ha pertanto
i
tanta di mali,
uomini
astuti
maliziosi e viziati
il
il
pi
si
credolor
giudicio della
mente
,
che
essi
abbiano
gli
occhi
e per
,
dice
cos
tutti
perverso
temporali
in la vita priinaia
cio
in
questa
e ci fu
che o
essi
strinsero
essi
troppo
mani
dove
l
esse eran
da allargare, o
allar-
garon troppo
nell'
cosi
una parte n
,
sura
come
e quanto
e in cui non
convenia
Assai la voce lor chiaro V abbaia cio il manifesta, quando 'icono perche
che burli
me
il
quale pro-
Quando vengono
che burli
a'
gli dispaia
tenere contrario
cammi-
SOPRA DANTE
no
,
i45
.
Le
quali
colpe vuole
avarizia e
una appresso
egli
apre, e
,
altra
,
per
1'
e dice
che non
han coperchio
la
Peloso al capo
rasa
,
perciocch
cherira
,
la
quale
al-
capo
vogliono
cuni
al
\olendo intendere
la
e vedendolo
popo-
questo facesse
altri
vogliono
,
che
la
cherica
si
gnila
in dimostrazione
che coloro
gli altri
eguali
la
la
porta:
no
che non
portano
e chiamanla corona
te del
capo
il
un
sol cercliio
nere
conda, come
corona.
E
,
da cleros
graesorte
la
il
papi e cardinali
Cristo
,
papa
in
terra
vicario
,
di
1'
dal
quale
mediante
,
san Piero
hanno
autorit
grandissima
la
quale
pili
,
convenientemente
il
si
COM. DI DA.NTE T.
46
dir, e perci
onde qneslo
mostralo
.
poco avanti
sialo
,
sublime
nome
,
di
dignit
la
e comech
Roma
abbiano
chiesa di
altre
Rai
venna
quali
quella
di
Napoli e alcune
cardinali,
cherici
in
si
,
chiamano
preemi-
nenza
n in ofcio n
in abito
da comparare a quegli
eccellenza
della chiesa di
portano
il
nella chiesa di
scepoli,
li
mieramente
alto e
il
il
cardinalato di
,
Roma
il
il
pi
pi sublime grado
chiesa
:
appresso
s'
papa
che
sia nella
e perciocch a loro
appartiene, in-
loro
volga
il si
delle
cose predet-
E sono chiamati
,
cardinali da questo
nome, cardo
cardinis
Il
cielo
si
volge
per altro
,
nome
da
chiamata polo o
poli,
e cosi
cardo
sopra la quale
,
si
volge
P uscio
In cui
us avarizia
suo soperchio,
avarizia,
,
per
si
la
mente
desidera
altrui
si
mo possiede:
della quale pi
1'
distesamente diremo
dove descriveremo
SOPRA DANTE
sente di
i47
1'
questo canto
suo soperchio
,
,
autore
usare
il
bisogna
ne"*
e tenere
tutti
:
dove non
si
quali
lit
nominate
tutto
il
di negli occhi di
e perci
.
non bisogna
avendo qui
che
io
si
punisca
cio avarizia
vuol
che
s'
1'
cio la prodigalit
:
la
quale
superiore
come
l'avarizia consiste in
si
do-
vrebbe
quali
danno
dove, e quando, e
come non
si
pii
apertamente dimostri,
vzii
,
.
Ed
altri
,
io
maestro
di'
che tu mi
come
i
papi, e
signorie
Che furo,
,
vivendo
testi
immondi
,
:
di co.
mali
a
Ed
,
egli
me vano ,
cio superfluo
pensiero aduni
i48
COMENTODEL BOCCACCI
gli
dice
cagione seguendo
La
,
sconoscente vita
cio sen-
za discrezione menata
vizii
,
fama
Ad
ogni
conoscenza
ri
non degni
nome
due cozzi
,
In etemo verranno
cio
a'
all
dimostrati
gli
dove insieme
si
percuotono
Questi, cio
de' lati
,
avari,
dalFun
n-
il
colpa loro
cio la tenacitli
-,
la
1
chiuso s'intende
e questi
cio
co" crin
mozzi , per
ranno
per
gli
la loro prodigalit
E
i
la
crin mozzi
si testifichi
,
questa
le
intendono
dottori
moralmente
per
capelli
i
sustanze
monnoa
dane
e meritamente, perciocch
capelli in s
altra cosa la
5
quale
alla nostra
namento
tura
:
al
corpo
le quali
sono
ma
prestano alcuno
ornamento
coloro
stanze
,
corpi
risurgeranno adunque
,
mozzi a dimostrare
dispiacere a
come
essi
Dio diminuissono
,
le loro
temporali rici
chezze
Mal dnre
la
prodighi
SOPRA DANTE
e
i49
,
mal
,
tener
il
,
, il
che fanno
,
gli
avari
lo
mondo
,
piti-
ero
cio
cielo
Ha
tolto loro
siccome appare
due
posti
a quei
sta
zuffa, cio
,
di
quali volgono
e col rimproverarsi
:
una parte
all'al-
Quale ella
appulcro
,
sia
cio
la zuffa di costo-
ro
parole non
ci
ci
non
ci
ordino
,
e
as,
non
abbellisco dicendo
sa stato
che
sai di
sopra
dimostrato
Or puoi
Jigliuol
sue
gli
mostra quanto
si
sa
vana
la fatica di
coloro
quali tutti
sti
danno
a congregare o
adunare di que-
que
Or puoi
,
Jigliuol
veder
,
in costoro
,
la cor'
ta buffa
De' ben
cio delle
ricchezze e degli
tuna
secondo
1'
il
e ancora
i
secondo
beni,
sto
opinion di molti
quali
significato di
que-
la
1'
siccome
,
essersi
1'
uno uomo
,
accapigliato con
l'
altro
per
di-
qual capigla
,
capelli
i
sordinali
e ancora
vestimenti talvolta
e per ne
le quisto-
piali
le zuffe
le
il
per per
gli crediti
i
per
1'
eredit
j
occupazioni
mal regolati
desiderii
5o
,
strare
fatiche
si
"vane
che
intorno
mettono,
,
e dice,
Che
tatto
r oro
y
di sotto la luna
O che fa
slrr'jio
,
gi
Appare adunque
la
in questo
quanto
,
sia utile
e laudabile
fatica
di
questi colali
che
in
quando per
tutto quello
,
che per
la
non
se
ma
solamente un poco
in
muovono
1'
autore a
Maestro dis^i lui , or mi di' anche Qui comincia la terza parte della prima principale di questo canto, nella quale l'autore scrive, come Virgilio
.
gli
e per dice
,
maestro
detto
,
or
mi
di*
1'
anche
quasi dica
tu
m' hai
fare
che tutto
oro del
mostrato
quanto
sia
vana
quali
fortuna
faticano
intorno
:
all'
acquistarne e
:
all'
adunarne
si
ma dimmi
,
ancora
Questa fortuna
di che tu
mi
tocche
,
Che
cio
SOPRA DANTE
che cosa
che ? cio
?
i5i
s
.
che
tra bran^
tra le
mani e
:
E
,
quegli a
me
rispose dicendo
o creature sciocche
Quanta ignoranza e quella che v' ojjfende ! cio che i credendo come voi non dovete credere fortuna come beni temporali sieno in podest della
,
non donna
:
in donargli
parole seguenti
Or
cio
,
vo' che tu
mia sentenza ne
non con
'rnbocche
,
:
io
e dice
bocca corporale,
manda
,
allo
stomaco,
ma
e
con
bocca
dell' intelletto
il
quale rugumando ed
li
sensi esteriori
interiori
concepe
che per
umano
puote
che
dicendo
,
,
Colui
cio Iddio
il
quale
somma
,
sapienza
,
e appo
li cieli
il
stoltizia
Fece
mondo
con Aristotile
il
quale tieae
la
quale
1*
il
muove con
e che
in
:
autore
delle
questo senta
ma
una
dimostra dicendo
il
E queste cotali
messi da Dio
,
intelligenze
muovono
,
cieli
loro
com-
della lor
poten-
5a
,
za
de ,
ma
secondo
la in-
potenza loro.
come Domeneddlo ha
i
queste intelligeni
ze preposte a conducere
effetti ne'
cieli
e a distribuire
loro
corpi inferiori
cosi
,
mondo
Ordin general ministra e duce
,
cio di
tempo
gli
in
tempo
ben vani
,
c\oh le rlcrluzze e
,
onori tempoessi
5
rali
perciocch in
n stabllii
trova
Di gente
,
in gente
cio d'
una
nazione in un'
finite volte
altra
non che
nelle minori
Noi leggiamo
il
reame
T imRo-
mani^
altri
molti
regni e signorie
potrebbe dire
il
siralgllante,
1'
noi
abbiamo veduto
onore
e quivi
non
da credere
che
ella
debba
star
ferma,
ma come
in coloro stata
SOPRA DANTE
trasportata
,
i53
si
cosi ancora in
;
breve tempo
trasmu,
ter in altrui
e segue, e
d''
uno
in
altro sangue
la
la
superiore,
ducere
pospognamo
de' nostri di
Furon
in
Donati,
Toche
sioghi e altri
essi
nostra citl
piccole cose e le
grandi
secondo
5
il
piacer loro
ricordo di loro
famiglie
,
non
si
dee credere
che trapasser
diviene
,
in altri
potrebbono
;
in-
ducere
dimostrazioni
ma
i
per-
ciocch assai
degli
pu
pu
senni
potere
gli
stati
temporali
fermare
si
e ci avviene
Sa-guendo
,
mondani be; il
il
giudicio di costei
,
qual giudicio
in
Che sta occulto, e' sensi umani, come erba V angue, ^nguis ftna spezie di serpenti, la
i54
quale ha
massimamente
e percioccih egli
fra quelle
e sentito
tore
s
il
giudicio o
a' sensi
il
consiglio di questa
ministra
occulto
esser
ed oltre a questo
ragione
,
roborando
,
ancora V autore
Prostro sa^er
la predetta
seguita
:
non ha contasto a
lei
che anco-
rach noi
zione conoscessimo
il
inchina
o opporci
in guisa
che valevole
sia
e questo
in
sogno
suo
da Ferrea
in
ec.
,
de'
Medi
due sogni
figliuolo
il
quale an,
Mandane sua
d' Asia di
j
figliuola
gli
il
giov
il
sangue, n
il
il
Non
poterono
regno d'Alba in
villa
suo figliuolo
gliuola
,
d'aver
sua
fi-
giltatovi
gli
stitultovi
Numitore:
infiniti
si
sarebbono
potrebbedataci
ro mostrare
lasciandoci tirare
all'
attitudine
SOPRA DANTE
da' cieli:
r55
,
ma
se noi
vorremo
essere prudenti
e se-
guire
il
arbitrio
Nultum
Numen
ec.
per,
seguir noi
vinti da'
:
il
desiderio concupiscibile
di questa
ne
,
rimaner
movimenti
ministra
ec. e
perci segue
,
Ella
e
;
duce
pj'o'^vede
cose
le quali
,
sono
mento
esse
si
si
secondo
la
potenza de'quali
se
permutano
movessero
da giudicio
dato
gulare ed
occulta diliberazione
,
proseguire
quello
lei
,
cio le cose
commesse a
cio
l'
co-
me
il
Dei ,
intelligenze
in questa
11
parte
l'au-
pu, secondo
li
non
ed alle
cose spirliuall
pi
e danno
forma come
fossero
j il
se
e corporea
che qui
fortu-
conciosacosach
come
questi accidenti
la
quale qui
autore nomina
s*
se
attribuiscofor-
no
che alcuni in
ma
^^56
e fascanle
occhi
e fanriole
ma
chi
fa,
perciocch
costei
come
appresso apparir
ogni permutazion di
l'effetto di
quella
non segue
non
,
per
permutazione
cui
si
ma
il
dirizza
Le
sue permutazion
,
fa
de'beni
temporali
cio
intermissione
alcuna
siccome
guerreggiano
hanno
e perciocch
,
pu apparire che
autore
l'
movi-
essere di necessi,
le
potrebbon genesi
rare errore
il
torrk via
testo
questa mini-
qusta fortuna
te seguire,
simo uomo,
na
che
vita
stato
si sia
.
essere e felice e
,
sua
Questa
cio fortu,
colei
dalle
be-
stemmie e
da' rammarichi!
,
Pur da
da
e
lei
,
Dandole
btasnso
torto
mala voce
SOPRA DANTE
cio ne'loro rammarichi dicendo
s esser
167
male
trattati
da
lei
do\e sono
trattati
bene
essi
Ma ella s' e
creature
te
, ,
cio eterna
e ci
non ode
lieta
si
per la
quale
descrivono
sustanze temporali
di queste cose
.
e 5'6??a
gode
non curando
si
,
proceda
della qua!
"Virgilio
quantunque molte
una ministra di
chiudendo mostri
Dio
posta sopra
tirmi
ma
di dilucidarla
iddio mi prester: e
come che
non
essere altro se
cieli
non
,
1'
univer-
movimenti de*
quali
,
moe
il
vimenti
si
movimento uniforme
da essa ammi,
de* quali
;
,
movimenti de'
,
cieli
sono causatori
dimostrazione
e dicesl
dato ministro
piuttosto a
che cosa
nome
,
mutamenti
delle cose
,
rio di
bisogno
:
se
non
medesima operazion
de' cieli
58
quissima causa
cieli
il
causante,
figliuolo
siccome
al
le pii volte
,
il
padre
pare
clie seguir
,
debba
che
se
cieli
sono
in continuo
moto
che
1'
ba
essere in continuo
movimento
,
se
universale
effetto in
movimento continuo
le
sue particularii
;
e cosi
convenienti e con,
formi
alla cosa
che
le
governa
causa e dispone
e perciocch egli
non par
possibile cosa
che
g'
ingegni
umani com-
prendano
le particularita infinite di
,
questo universale
li
quali
quantunque Y
sia
ve-
race
nondimeno non
tanta
paiono
ingegni
umani
essere d
capacita
che
essi
come
il
cieloj
,
n ancora pienamente
le rivoluzioni
congiunzioni
mutazioni e aspetti
quello che
lo
il
cielo dimostra
apparecchia
sia sofficicnte
n baconsigli
stevole
V autore,
contrastare alle
:
ed esso
effetto
non
altro
SOPRA DANTE
cose prodotte da'
cieli
,
iSq
stabilita
,
le
quali
non avendo
possono avere
veloci
,
stabilita: e se
movintenti de'
cieli
son
moto
come
essi
sono
e seguiranne quello
tinue
e le permutazioni
.
e delle
minori
Non
osta quello
potrebbon
versi
dire, cio di
muo,
mal, o muoversi
con
difficult
sic-
come sono
le quali
lungo tem-
po consistono
adoperare secondo
la
disposi-
le quali
perpetua,
moto per
ella
,
medesima^
in alcuna
i
ma
se dalle
,
mani
degli
uomini
mossa
opera
adoperano
cieli
tardamente:
sia
il
ma
movimen-
pur
la
muovono
e per le citt
,
che di materia
si
terrea
paion composte
:
muovono tardamente
vimento, considerata
ve
,
nondimeno
in
la
muoco-
si
pu
Ora hanno
gli
uomini a
,
questo
effetto
posto
nome
fortuna a beneplacito
5
me
e secondoch
le cose
secondo
nostri piaceri
i6o
anzi sciocchezza
gentili,
alla
sua origine,
la
stima-
in cui fosse
potenza di dar
;
Lene e male
la
secondo
al
beneplacito suo
e per aver-
beni vola
,
le feciono
e sacrlGci
rit
,
pi che
la
ve,
la
Si fortuna volet
si volet
haec eadem
fies
de consule rhetor
che intorno a questa
che
altri vi
etc,
se
bestialit peccassero,
.
peccarono
,
necessit paia
come
se
detto
imposta
non sopra
,
movimenti
delle
cieli
delle quali
i
1*
sono
perciocch sopra
,
cieli
dotate di ragione
di volont
pu causare
tuto vedere
zio
te
,
in farci ricchi
che
in assai
,
s'
po-
in Senocrate
altri
in
Diogene
,
in
Fabbri-
e in
Curzio e in
il
assai
il
che chiaramen-
Giovenale
,
cendo
Nullum Numen ahest si sit prudentia , sed te Nos focimus fortuna Deam Coeloque locamus
,
la
nostra sciocchezza
,
seguendo
la for-
piuttosto con
che
Adunque
mo-
SOPRA DANTE
vmenti de'
cieli e delle
16 r
,
loro operazioni
si
secondo
il
mio
quella cosa
e la
e in questa opinione
se io intendo tanto
i
mi
che che
alle
quali sentirono
fate
,
una delle
tre sorelle
,
chiamate Parche, o
,
vogliam dire
cio Gloto
il
Lachesis e Atropos
quali la concezione e
tale
,
e similmente la vita e la
;
morte attribuiscono
vogliono
,
che
sia
Lachesis
,
cio quella la
nascendo noi
mutamenti
condo
infino al d della
morte
e questa seal
parer degli
uomini seguitando
fortuna
:
e perciocch,
come
e'
ssiono le revoluzoni
sai
mutamenti
asef-
fetto di
cieli
movimenti
quanto
E
i
questa fortuna
se-
gentili
esser perpetua
le
,
deificavano siccome
cieli
le
i
stel-
pianeti
gli
elementi
:
fiumi e le fonti,
1'
quali
tutti
chiamavano dei
e per vuol
autore sentire
,
Il
cieli
dureranno, e produceranno
.
gli effetti
quali
producer veggiamo
io
n'
abbia detto
I l
COM. DI DAKTE T.
i&
e
il
sempre
riservato
luogo suo
Or discendiamo ornai a maggior piet : Qui comincia la seconda parte del presente
nella quale l'autore fa tre cose:
canto
dove
nella seconda
dimostra
due spezie
di peccatori
,
iracondi
e accidiosi
nella
terza scrive
come per
lo cerchio
medesimo proce:
desse avanti.
Ed
io,
.
che
di mirar
La
Cos
ornai
y
girammo
quasi dica
Dice
:
adunque
Or discendiamo
,
assai
abbiamo ragionato
a maggior piet
la
cagione per
:
la
quale
di-
cendo
Gi ogni stella scende , che saii^a Quando mi mossi nelle quali parole
,
1'
autore de-
scrive
passata
mezza
notte
perciocch ogni
la
quale
regione cominciava
era
farsi sera
il
come
,
quando
si
mos-
sone
se
T^
ed
egli stesso
dimostra
dicendo,
Lo giorno
andava ,
al
sono, comin,
secondando
il
cielo
il
suo girare
a discendere
stati
molto, soggiugue
la
secondai
SOPRA DANTR
cagione per la quale
il
i63
dicendo,
sollecita a discendere,
,
il
troppo star
si s^ieta
cio
io
m'
proibito da Dio,
.
vengo leco
Noi
rici-
demmo
posita
:
il
cerchio
,
cio pel
,
mezzo passammo,
cio
,
e an-
dammone air
e
altra riva
all' altra
parte op-
quivi
pervennero
,
So\^r'
,
bolle
e riversa
1'
bo^
gliente
lei diriva
U acqua,
oscura,
era buia
il
cio
perso
un
colore assai
propinquo
oscura che
al
il
nero
color perso
.
ser nerissima
i
Pigliano P acque
colori
sapori
,
calori
1'
ut
dar quel
Altheana
;
quasi lattea
1'
pt^rch passa
per
luoghi piombosi
.... l'acque
in
da Volterra
1'
acque
.
Umbria
,
P acqua da santa
,
Lucia di Napoli )
noi
Virgilio e io
cowpa*
,
gaia
onde bige , cio lunghesso P acque bige come i compagni vanno P uno lunghesso P altro per un cammino: e chiama quest' acqua oscura e nera
dell'
,
bigia
strarla
men
nera
ma
largamente parlando
lo
in-
il
luogo che ha
dar'quel
MS:,
il
quale non ha
tre versi
letano
i64
sa
Entrammo gi
,
discendendo
.
cio malvagia
,
Poi segue
e'
:
Una palude Ja
Questo
dinare
,
ha nome Stige
tristo ruscel
Questo
tristo ruscel
cio rivicello
,/a una
palude f ragunandosi
luogo
C*
,
uscita
ha nome Stige
e quinci dice
,
quando questo
disceso, cor-
quando
rendo
mata
essi
la
quale
stata figliuola
non ardiscono
,
quando per
Virgilio
giurano
spergiurarsi
siccome dice
-'
Stigiamque Paludem
teoaono
etc.
la
essi
giurando per
la
Istige, di spergiurarsi,
qua-
le
Jstige si
beveraggio
il
quale
:
poeti
chiamano
nettare,
cio
dolcissimo e soave
esserle slata
e questa
,
onorificenza vogliono
la
conceduta
,
perciocch
Vittoria
la
do combatterono
co' figliuoli
Titano
e volle&i
SOPRA DANTE
pinltoslo concedere a loro, che addetti
i65
figlinoli
di
Titano
quantunque
,
non pala
ch
pure per^
in parte
.
la
,
scriver
Questo nome
tristizia
il
qual,
.
come
Pare
,
davonli detto
ad Alberigo
che colui
agevolmente divenga in
tristizia
Che
ella sia
1*
terra
infino
,
si
versano
pare
assrii
come V acqua
fa
che
In
questa palude.
,
Che
non vollero
intorno
al
niere di tristizia
V uomo
s'
attrista
perciocch egli
non pu
s' attrista
a* suo
Tuomo
spezie
cognoscendo che
ha alcuna o molte
rose
di tristizia
gl' iddi,
g' iddi
mai nutrice n
albergatrice de,
anzi
1*
intendendo
per
anime de^
,
ma
i
la
seconda fu ed
nutrice degl'iddi
iddi
,
cio di coloro
il
quali divengono
dolersi e
attristarsi
delle cose
fatte
66
per
la
quale
le
gentili an-
secondoch
loro storie
ne
mostrano
peccati n'
andiamo
eterna
.
nella quale
noi
siamo
veri iddii e
,
non vani
tristizia
la
dove
egli
manda
dell' inferno,
na redenzione
stizia e
gli altri
quali
,
hanno
ne'
sofferto trielisii
,
pena per
le lor
colpe
mena
campi
O vogliam
i
,
quali cole
nutrica e alberga
sole e le stelle,
^
e questo nel
tempo
noi
logi
,
di verno,
quando
il
sole essendo
,
rimoto da
gli
la
quale
astro-
chiamano
che
solstizio antartico
,
perciocch oltre
,
esso
;
gli astrologi
e in questo
tempo sono
che
nutriti
1'
opinione di coloro
quali
acqua
si
pascessero;
Che
questa palude d
Stige
secondo
il
la verit
sia sotto la
plaga meridioil
nale
quale egli
la
dicendo che
pa-
SOPRA DANTE
etcrlo vsono
;
167
mezzo-
mostrando appresso
essere
,
un luogo
il
quale chiamato
da' poeti
y
Jiale
il
la appo quel luogo essere una grandissima palude quale conclosiacosach a trapassarla sia molto mala-
gevole e faticoso
im,
papiri
,
perciocch caglon di
a'
tristizia
per
troppa fatica
trapassanti
,
Che
g' iddii
giurino
pu
esser la ragion
quele
quali noi
temiamo
o per quelle
riamo
ma
chi in
somma
,
allegrezza
abbia da desiderare
e quesli colali sono
g' iddii
quali
gentili
dice-
vano esser
desiderare
felici
,
resta
che giurino
,
per alcuna
cosa
:
la
quale
chi
si
e questa la tristizia
e che
,
perciocch coloro,
,
quali
solevan dire
cio
avere adope-
rato
nell'amaritudine della
,
Costei esser
madre
della Vittoria
s'
si
dice
ha
vittoria
,
per far
mangiare e bere
ballare o cantare
,
n ancora
ma
in
far
buona guardia,
mutamenti
e gli
andamenti
Am
de* nemJci
affligger
tristo
in
,
por
gli
aguati
in
prendere
vantaggi
e simili cose
V uomo
e a tenerlo
JEd io
die di mirar
mi
stava inteso
iracondi e
gli
,
,
accidioin que-
dice
adunque
,
Ed
io
che di mirar
,
sta
palude
mi stava
inteso
cio sollecito
e dice fangose
percioccb
le
per
1'
acqua cbe
sta oziosa
non
mena
come
si
corrono
mescola
di necessit
fangoso
Ignude
tutte
per lo tormento
acqua
si
ancora
si
percotean
dendo
sta
y
1'
non pur con mano ^ battendo e offenun V altro e s medesimi Ma con la te*
i ,
,
r un
membra
e la persona
.
a brano a brano
disse
.
cio
gli
a pezzo a pezzo
Lo buon maestro
,
Qui
si
tron-
cano
e dice
Figlio
or vedi
V ira
60PRA DANTE
Ed anco vo' che tu per certo
Che
sotto
169
,
credi
V acqua,
di
si
questa palude,
ha gente
duole,
E, sospirando, fanno
pullular quest'acqua al summo, noi diciamo nell'acqua pullulare quelle gallozzole o bollori, le quali noi
vegglamo
racchiusa
fare all'
,
acqua
o per aere
clie \i sia
sotto
di sotterra vi
surga
s^
Come V occhio y
:
cio
il
viso
ti
dice u che
,
aggira
la
palude
la
quale sotto
,
1'
acqua
so-
limo quella
alle rivo de'fu-
spezie di terra
la
mi l'acqua
do,
la
torbida, quando
fiume viene
scen:ian-
di questa
tutti
fondi de'paludi
dice
adunque
che
i
in questa
belletta nel
i
fondo del
:
palude sono
fitti
peccatori
quali, dicon
tristi
fummo
NelV aer dolce che del
,
sol
5*
allegra
cio
si
fa bella e
chiara
Portando dentro,
il
nel petto
il
vizio dell'accidia,
quale tiene
il
gli
uomini
come
ravtristi
fummo
:
si
volge
poi segue:
perciocch noi
fummo
nell' aer
dolce
qui
Or
ci attristiam, cio
piagnamo
in quel fango
l'
negra
altres
in
sempre avere
,
il
color
dell'
acqua
e che la
#7o
mena
ne
Quest^ Inno
,
g'
composte di
quale compose
ma
1'
autore
il
vocabolo
l'
ma
sti
non P
perciocch dove
inno
contiene la divina laude propriamente, quello che quepeccatori piangendo e dolendosi dicono in
la lor
modo
d'inno contiene
miseria e
la strozza
la lor
chiamiam
,
qual
muove
dal
polmone
e vien su insino
la voce, nella
al palato, e
pu
la
e
,
sono allora
parole pi simili
al
gorgogliare
che fa
talvolta
umana favella j e
gola piena del
necessit
fango e
essi si
dell'
di
che
za
perci
pro,
Cos, riguardando
si
offendevano, e ragionando,
pozza Grand*
chio, a guisa d'
un
il
quale
proprio
nome
oome
conceduto
a' poeti
cio
SOPRA lUJNTE
(? usare
171
la
un vocabolo per un
,
altro,
per
:
sirena legge
de' versi
non osano
e quinci
,
dice
che
egli
girarono
alla
quale
e il
mezzOy del
Con
ingozza
:
torre al dassezzo
aggiralo
.
avemmo lungamente
ec.
Di mostr l'autore
'I
come
la
ragione
gli
quali
in quel peccato
morivano
,
come
seguendo
cosa fosse
la
il
ragione
le fosse
da
lei
dimostrato che
lo della prodigalit
e sotto
il
fossero
,
proceve-
dendo appresso
in questo
medesimo canto
come
cio
iracondi e
gli accidiosi,
ii
Horo tormento.
per
17
quello che
primieramente vedremo
1'
come
d sopra
si
promise
questo cerclilo
che pecchi
il
la
pena
si
commesso,
come
,
pena
confaccia
a
al
peccato
e questo veduto
sia
procederemo
,
quello dell'
ira
e poi quello
dell' accidia, e
qual pena
essa
si
data
sia, e
come
conformi
Trova usi
detto, esse-
due Plutoni
assai
potrebbe
tunque
1*
siccome apPilato
,
parir appresso
che
uno
lei
il
con
lei s'
il
era congiunto
e di
nato Pljjto
sotto
il
tempo
del diluvio,
,
il
qua-
le fu in Tessaglia, a'
si
trov in
;
Creti
un mercatante
il
quale ebbe
,
nome
Jasonio
la
avendo per
ferlillth
di grano
e quella
comperata
,
a quel pregio
il
che esso
udendo
paese
i
diluvio stato in
i
come
la
egli
campi
trov
e le semente del
,
ma
ancora corrotta
vi
si
ogni biada
,
quale per
mal
forniti
SOPRA DANTE
stato era
II
i^^
diluvio
caricati
addomand
denari
fiece tanti
che
lui
stupore
grano
za
s'
.
gener Plutone
questo luogo
le
cio
in
si
pone Plutone
per lo quale
intendono
loro
siccome ap-
presso apparir
si
ma come
al
di sopra dissi
molto meglio
si
si
:
conformer
bisogno
il
legge
che Plutone,
quale
no e
della moglie
il
cui
nome
come
al-
Costui fnsero
cilt esser
Enelda quivi
,
et
e te
appresso a Virgilio
dicendo
infelicis in arce
et
omnibus umbris,
174
un carro siccome
,
al sole
ma
trga
nomi de'quali
olire
non
maniera
che
es-
sendosi
di
un
ingegnato
egli
gittarsi
,
da dosso Trnacra
alla
quale
sottoposto
ferno la luce
rare
del giorno
come
fondata e ferma
,
Trinacria
lontano a Siragusa
gli
la
andava cogliendo
fiori
,
e recusava
1'
suoi amori
,
ebbe
subita-
mente s'innamor
il
carro suo
,
n*
and
pina
la
seco ne la port
.
in inferno
E
,
oltre a
il
questo dicono
lui
avere avuto
un cane
,
quale
avere
aveva
tre teste,
ed era ferocissimo
:
e quello
del quale
cane dice
:
Hic saevus umbras territat Stjgius canis Qui trina vasto capita concutiens sono
Regnum
tuetur
SOPRA DANTE
Lamhunt cohihrae :
Longusque
viperis horrent juhae :
17$
torta sibilai
cauda draco
^
-,
al nostro proposito io
,
intendo
come
detto vegna tanto a dire quanto terra comech secondo Fulgenzio, Plutone in latino suona tanto quanto ricchezza; e perci
o di sotterra
cavino,
,
ma
terra.
Ma
perciocch
l'oro,
,
la-
vorare
la terra
padre di Plutone
tone intendiamo
una
citth
la
j
quale ha le
mura
menti degli
,
a"*
quali le ricchezze
la
commesse sono
esser di
ferro, e
conosciamo
non
che
il
cercare o
il
servare le
.
senza ingiustizia
e per
i
non
potersi fare
Per
,
la
si
deono intendere
dini infinite
,
1'
angoscia e
le
l'
ancora
fatiche
dannevoli
le
quali
176
hanno
le
gli
e ancora
paure d perderle
i
loro
quali con
le
aperta
;
gola
intendono sempre
ragnnare
ricchezze
considerare le circuizioni e
ravvolgimenti per lo
mondo
rendo
,
quali
e sospinti
essere
il
credo significhi
se
non
la fatica
,
il
pericolo e la in-
e cosi
cavalli
tre accidenti
altornianti
il
mondo
que
il
Chiamasi adun-
cavallo
,
primo Meteo
s'
il
quale interpelrato
1'
oscuro
per lo quale
d'
intende
oscura
cio stolta
bisofine
si
deliberazione
gno
dalla quale
.
il
lascia tirare
il
Il
acciocch
de' di-
per questo
scorrenti,
i
,
conosca
dolore e la
si
tristizia
trovano in
cose
ambigue
sime.
Il
e in paure
il
grandis-
quale tanto
\uol dire
cognosclamo
che per
la
,
speranza di coloro
d' acquistare
,
V ardore
11
il
confortava.
maritaggio di Proserpiua
la eguale
SOPRA DANTE
alcuna volta significa abbondanza
qui
,
177
e
massimamente
altrui
il
che con
che
co' ricchi
non
si fa
e spezialmente secondo
,
giudi-
la
sissimamente falsa
crede
ricchi
,
che
si
Ih
dove vede
granai pieni
sia
come appo
abbondanza
grandissi-
ma^ dove
in contrario, essendo le
,
avarizia procura
v*
genera
sia.
Cerbero cane di
Plutone, estimano alcuni essere stato vero cane, e perci essere detto lui aver tre teste, per tre singulari propriet le quali erano in lui
ta
:
voce e di sonora
ed era mordacissimo
e oltre a
;
nondimeno
i
cane
sentirono
diano di Dite
Dite
si
debbano intender
strato,
siccome davanti
dire,
mo-
alcuno essere
1'
avaro
al
ch alcuni sono
1'
quali
si
ardentemente desiderano
in ogni disonesto
,
oro
che
essi
cupidamente
si
guada-
lascian correre
acciocch quello
,
do-
si
possano
.
nondimeno sono
2
pessi-
mi
e dannosi
uomini
La seconda
spezie quella di
I
COM. DI DANTE T.
II.
17B
coloro
,
ragunano
qualunque maniera
ac-
ciocch tengano
e servino e
guardino, e n a so
,
n ad
altri dell'
La
o ingegno o
fatica
,
ma
per opera
ricchi
divengono
e di queste ric,
chezze sono
si
che
essi
non
altrimenti che se da
,
fossero
state
de-
poste le servano
I serpenti
,
chiome
,
mordaci cure
all'
le
acquistare e al guardare
gli antichi
acquistato
Oltre a
,
questo
y^tnam ,
et
non Proserpi"
etc.
nam ,
Il
percioc-
ch
ricettatore
delle morti
di
conciosacosach
si
egli riceva
ogni
uomo
muoia
cosi
egli
1'
si sia
luogo
il
che raccogliendo
sono
le
ricchezze
si-
demonio
il
peccato
e la cagion del
peccato
il
mente
si
punisce
si
Son
maraviglie-
SOPRA DAINTE
ranno
,
179
io
perciocch
l'
allegoria
la
quale
,
ho
al
pre,
cio a Cerbero
gli
la
quale
diedi nella
moio
e qui dimo-
stro io
Ma
prenda ammiraziopiena di
perciocch
lamente uno
ma due
se:
condoch
la
la variet del
,
luogo dove
si
trova richiede
qual cosa
,
veggiate
mi
che
il
serpente
venne ad Eva
,
confortolla
che
il
quale
1*
era stato
comandato
che
ella
non
versi intendere
tutti
i
nemico
della
umana
generazione,
santi
uomini
che
come
nell' esposizione
uccise
s'
il
serpente
intende per
tutti il
gli
.
perch
per lo serpente
diavolo
Ma
legge
che essendo
,
popolo
d' Israel
venuto
dietro a Mois
in
parte del
penti
vano
forte
popolo
,
non solamente
gli
offendeano
le
d' iafertnit
ma
egli
ve ne morivano per
tra-
8o
fitte
la
qual cosa
comandamento
dirizzata nel
di
mezzo
del popolo
una colonna
ve
'1
pose suso
fitto fosse
incontanente che
traftto fosse
mostrasse
ed egli
Intendesi in questa
,
il
quale
colon-
mezzo
nostre
,
na pe
della croce
,
le
per
li
penti
fatte nelle
nostre ani-
me
le quali
come
per
e per
la
satisfazione
incontanente
siamo per
la
ghe
le quali a
morte perpetua
,
ci
traevano
,
fu
questo serpente
propriet del
cio Cristo, di
, il
rame
secondo due
rame
versato per le
le battiture
per
per le piaghe
fattegli nelle
mani
su
la
croce
e per lo
.
costato
quando
gli
fu aperto
,
con
la lancia
Fu
in
quanto
mentre
mondo
fu predicata e udita
il
e ancora
:
si
predicja e predicher
in
mondo
il
durer
e cosi
una medesima
figura avete
serpente significare
Cristo e
U demo*
SOPRA DANTE
no: Cristo in quanto libera,
il
i8i
in
demonio
quanto of-
talora
:
1'
osti,
dice
il
Salmista
,
lapidem
quem reprohaverunt
in caput auguli
:
aedificantes
vogliono
.
dottori
per questa
del
'1
Fu
,
nella edificazione
tre
tra
1'
altre
,
molte piesi
lavorio
n mai
poloro
che
ella
bene risedesse
,
ultimamente provandola ad
un
canto
,
il
tempio
quel canto
gliono
due
pareti
Votem1*
adunque
i
dottori queste
due
gnificare
pio suo
de' quali
gentili
,
,
uno fu
di parte de'giudei
,
al-
tro fu de
reli fossero
fece
una chiesa
,
Significano ancora
il
due
alla te
,
pareti
due testamenti
vecchio e
nuovo
quanto
il
suo nascimento
,
la
sua predica-
segreti
mlsterii
ve-
e cosi quegli
,
sua dottrina
i
la
qual
Oltre a
et
suhstulit
i82
dottori
s'
intendano
pessimi
e malvagi uomini : ed Ezeohlello dice : aiiferam eis cor lapideum , perla quale intendono i dottori la
il
Salmista dice
descen-
questa pietra
il
peso e
la
diversi sensi
e di-
verse esposizioni;
poetiche
le quali
altra
.
significano
s
quando una
Scrittura
i
cosa e
quando un'
Ora
laici, la
avere
lori
,
II
naso di cera
e perci
predicatori e
dot*
secondoch
:
te e
ora in altra
percioc,
ch
la Scrittura di
Dio non ha
del quale
il
naso di cera
si
anzi
V ha
si
di
diamante
non
,
pu
levare
n vi
pu appiccare alcuna
la
cosa
si
pu rintuzzare
siccome quella
pietra viva
tosto dire
,
ma
,
cuore
V ingegno
;
occhi
incerati
come son
velo
la
se
un medesimo
maravigliare,
Non
si
dovranno alcuni
signific
il
se in altra parte
Cerbero
SOPRA DANTE
vizio della
i83
s'
gola
e in
*
questa
gli
attribuisce
la
Ma
ne'
due peccati
i
ci
deduciamo
dico
che seconre-
doch
poeti scrivono,
gn
fu una
et tanto laudevole
tanto piacevole
che
essi la
chiamarono
.
come
altra volta
et dell'
oro
quantunque
essi
vogliano
umano
intorno
ali*
de-
scrivono innocua
perciocch
tutti
i
essi
dicono, regnante
,
Saturno predetto
beni temporali
,
avvegnaa cia-
essere stati
comuni
scheduno
che servo
e perci
non
essersi allora
trovato alcuno
fosse,
servigio facesse
parimente
n era
ter-
mine o
fossa
o siepe segnato
esser
alcuno armento
si
siccome di
gnata
per
la
non
fos,
comune,
si
,
conosceva
in
meritamente
lieta
que* secoli
,
mondo
:
avete avuta
pace e consolata
quale be,
Dio
se conti-
nuata fosse
stata
da noi
come
non
i84
altro
dubbio alcuno
lasciata
e preso
all'in-
cammino,
,
vizii
ne trasviano
ferno
vita
simo similmente
semplicit
,
eterna.
Ma
il
poich
tra tanta
tra tanta
nemico dell'uma,
na generazione
tuo seminati
,
mio e
tanto
santo ordine
,
si
le sedie
rovinano ad accrescere
lor
numero
il
in in-
ferno
veleno
pestifero
gli era
,
non
i
nelle
si
cominciarono
campi
separare le
e cacciata la pace
gli affanni
superflui
le servitudini
:
le
maggioranze,
le violenze e le
guerre
e quantun,
e scalpi-
un tempo
1'
che
il
vizio di molti
all'
non
1'
a-
vanzasse
non bastando
insaziabile appetito le
mani
dalla natura
trov
l'
ingegno
i
umano nuove ed
nascosi pericoli ^ e
,
pertugiati
monti
e viscerata la terra
gli altri
del
ventre
profondit
SOPRA DANTE
de' fiumi e del
i85
il
mare
tirarono a vedere
cielo le pie-
tre preziose e le
rienza ammaestrati
dell'
coi suglii
erbe
;
trasformarono
seta
brevemente ogni
altra
la
qual potesse
tito de*
non
5
saziare
ma
crescere
misero appe-
mortali
mus quis fuit ilie .... Aiiri qui pondera tedi Gemmasque latere volentes ... PretO'
, .
u pericula fodit ?
Ma
polche Io splendor
,
dell'
oro
e la bellezza della
porpore fu veduta
averne
via
,
in tanto
s'
ad
per qualunque
e in questo inconveniente
,
non
di
ma
gi sono migliala
trascorse
,
e cosi la
prima semplicit, e
,
l'one-
povert
vitu-
perati e scacciati
ad ogni
illlcito
nuti
per
gli
la
qual cosa V
umana
,
la
comune
e che
fede e
nuiti
,
eserczii
laudevoli
ma
ancora
molto pi dannevole
s'
cercato
e cerca
lui
,
l'
odio
sopra
1'
onorare e reverire
1'
noi
oro
ariento
campi e
umane
sustanze in luogo di
.
lui
amiamo
lo
onoriamo e adoriamo
all'
Laonde segue
,
che per
appetito
non
86
morendo
vorremmo
mo
poter lasciare
delle
oo-
a voltare
faticosi pesi
.
come
l'
autore ne dimostra
si
1'
mandati siamo
acciocch meglio
,
comprenda
la
e quello
che
autore inten-
de
si
sappia
mi pare che
sia e in
.
adunque
l'avarizia, se-
aiiri
d'oro
ad Ephaesios
,
avaritia
est
idolorum servitus
stotile nel
quarto dell'Etica
avarizia difetto di
dare ove
si
conviene
,
non
si
conviene
Che
sia
avarizia sia
,
in parte gi dimostrato
e pi ancora
dimostrer
,
un
,
seguendo
bene
a
il
dimostra san
Geronimo
dove dice
una sua
pistola
Rustico
monaco
tra
peccai
Mercurii
inutiliter
quam
et
congregat
ridiculum videtur
,
qui ali'
qui
duo grana
thuris of"
feret creaturae
qaae Deo debuit offerre , et ille non judicetur idolatra , qui totum servitium vitae
,
SOPRA DANTE
suae
,
1B7
.
offer creaturae
Che
e soperil
dimostrer
,
seguente trattato
quali
non
s'accendono
il
trapassar TAlpi, e le
monta-
leggerissima cosa
avendo del
tutto in dispregio
ci
magnae dwitiae
:
sunt
lege naturae
composita paupertas
scis
siti re
non algere ;
ut famem
sitimque depellas
,
non
est necesse
supercilium grave
litatem pati
sequi castra
:
et
non
est necesse
,
parabile ebt
:
rat
et
appositum
ad supervacua sudatur :
quae in aliena
,
sunt quae
li tor
:
impin'
gunt
ad manum
est
quod sat
,
est
,
qui
cum pau
ter-
dives est
se questi cotali
il
naturale appetito
il
quale abbiamo
avere
gli
troverebbe
^
ma
nel
perciocch a questo
modo non
.
si
sa porre
tutti
pi che non
ci
conviene
il
vero che
il
trapassare
e8
quan.
do
i
a quelle
si
,
che molti
tengono
si
riguarda
Sono
in
pi
che ogni
,
onest
ogni ragione
non solamente
ma
bisognerebbe a molti
si
altri a
altri
con
non pi
d'
curando
si
Contro
:
et
hominem
ho-
incommodo , suum commodum augere, ma' gis est cantra naturam quam mors , quam paupertas , quam dolor quam caetera, quae possunty
,
,
etc.
Sono
nondimeno alcuni
eie
y
altri
quali pare
non
perciocch dove
ri,
non
di
si
posson con
i
n sono
il
Son
,
quegli
quali
s'
dovere
i
con diligenza
in-
lor
operazione
quantunque
,
ella trapassi
il
bisogno
si
perciocch quel pi
in assai
cose
commendabili
pu
poi a luogo e a
altri
con ogni
lealt
faranno una
SOPRA DANTE
loro arte
,
189
non sono
alcuna mercatanzla
quali qualilunque
,
ingegnano di riscuo-
e di racquistare quello
n questo da
quantunque
sia
sogna a chi
altri
,
il
raddomanda.
o per
cun
altro
e con fede
,
1'
avranno servilo
,
il
domansia
dar questo
il
volerlo
.
reputata avarizia
spezie d' avarizia
E
la
oltre alla
predetta la seconda
dove e quanto
1'
si
conviene
e in questa
.
quasi
,
tutta
universit degli
uomini pecca
Sonne alcuni
altrui
,
che
l'
sono divenuti
sono
si
fieramente tenaci
gli
o misericordia
mogli e a
in altro
si
muova
piccola quantit
s
un bisognoso
ma
a' figliuoli
,
alle
medesimi sono
,
si
scarsi
ristringano
il
ma
essi
n beono n man-
giano
trui
tri
quanto
prenderebbono
i
se loro dato
ne fosse. Alcuni
al-
ne sono,
,
quali n onore n
da alcuni
cuni
altri
Al-
ne sono
vigilie
o a'cassoni ferrati
ma
fatte
men
, ,
rano
di
che segue
assai sovente
che come
vi-
cosi
dopo
.
la
morte
pallian
^Itro
igo
questi colali la lor miseria col dire, noi siamo solenni guardatori del nostro
non ne costringa
dato
domandar
questi
altrui
o a fare altra
suo.
Edi
colali
,
sono alcuni pi da
altri
,
avvenire
,
verr abbondante
durata
nondimeno
industria o
oltre al vizio
il
che
perciocch in
in coloro av-
loro
viene
hanno
ama
si
le
1'
altrui
come
padri
figliuoli
poeti
versi loro,
i
E
,
di questi
ne' quali
,
medesimi
con men
cherici
questo peccalo
difficult
pi vituperevole
quanto
non
di loro patrimonio
:
non
con
di
venute loro
e oltre a ci
i
men
gono
perciocch
loro esercizii
,
debbono
deono
,
all'
stare
in
ora-
zione
digiunare
sobriamente vivere
e dar di s
le
buono esempio
porali e
il
cose tem-
mondo
essere
essi
di Cristo
appaiano
;
le
loro opere
conformi
alla
il
dottrina
le
quali
cose
come
le
fanno Iddio
vede
appres-
SOPRA DANTE
60 questo vizio
191
in
uiki
meao abbomnevole
1'
eth
che
,
in un' altra
perciocch
essere
un giovane avaro
,
perciocch
,
di sua
natura liberale
siccome
quella che
da
o d' acquistar
nuovo ^
il
ciocch
essi,
quali
,
il
non
si
veggono
ri-
se
non
le sustanze
tempopieni
di
in contrario
si
,
veggono ogni
di
e similmente s'accorgono
che essendo
mancar
loro
essere serviti
i
da coloro spezialmente
quali sperano
secondo
il
11
essi
ma
dalle mogli
,
da' figliuoli
avviliti
,
ributtati
e avuti in dispregio
,
la
siderata fa
maravigli
,
se essi
se
il
come
Evan-
dottrina evan-
santi
e' filosofi e*
gelio di
e nella
e nello Evangelio
et
se'
:
Ed Abacuc
cap.
2.
dice
193
Vae y
ed esso medesimo
cap. 2 .
Vae ,
:
.
malam
,
domui suae
scelestius
et Ecclesiastici
X, Avaro
:
nihil est
illis
Vae
qui
vivunt
ut
i
augeant
unde aeternas
disperi'
amittunt
ed esso medesimo
,
Maledictus
.
sator a\^arus
Dominus
:
Seneca a
Lucilio Epistola
vitias
,
XIIL
scrive
sed mutati o
Tullio in
,
Officiorum
Nihil
est tani
angusti
nestius
animi parvique, quam amare divitias : nihil hoy magnificentiusque,, quam pecuniam contemnere y
si
non haheas
si
haheas , ad
.
benefit-
centiam
liberalitatemque confierre
:
Virgilio
Discite
o miseri
et causas cognoscite
rerum
nummus
hahet
?
:
E Giovenale
Sed quo
ancora dice
divitias haec
dubius ,
locuples moriaris
sia avarizia
sono
e in che
il
prodigo
prodigalit
secondoch
Aristotile vuole
SOPRA DANTE
nel quarto dell' Etica
beralit
,
,
198
li-
V uno
opposito all'avarizia
e cosi
come
l'avarizia
si
consiste in tenere
con-
viene
si
che non
5
conviene
si
conviene
cosi
la prodigalit consiste
in donare e spendere
quanto
come
e dove
non
si
conviene
sta
questo nel
la
si
conviene
come
lit
veggiamo spesla
e"*
senza considerare
,
quafrutti
la
P entrate
nel cou-
vivare
o quando
si
o dove
fa
,
uomo
si
fafilo-
Come
il
si
legge faceva
il
figliuolo d*
Esopo
,
sofo
per dar
,
mangiare
suoi pari
i
comperava
i
gli
,
usignuoli
quali
,
montanelli
calderugi,
pappagalli
lo lor
gli
uo-
ben cantare
e quan,
do
non
gli lasciava
per danaio
boccone dieci
O come, ancora si
,
pu
;
il
come
consiste negli
apparati
met-
faranno venire
,
Iromi
saltatori
,
cantatori
trastullatori
,
ser-
vidori pettinati
azzimati e leggiadri
II.
non come
*
se
COM.DI Di^NTE T.
i3
i(j4
come
le
pi volte fanno
ma
,
re o imperadori
,
use-
non dico
o nelle camere
ma
e' sedili
scorniciati,
cosi
esqui-
come
i
se negli occhi
sempre aver
.
gli
dovessero, e
nel
al lor
Peccasi ancora
si
dove
fanno
cio
doni
magnifichi,
ni accettevoli
farannosi
letti,
che
se nobili e
:
nirvi
e se per avventura
un
valente
,
uomo
capitasse
con
tristo viso
con
in
Ora
il
il
prodigo
si
gitta va
il
suo
E
,
oltre a questo
prodigo
,
parte simile
all'
avaro
in
quanto esso
$
desidera
vere
si
venga P acquisto,
frodi, e inganni
,
adunare
ma noi fa a fine che l' avaro cio ma per avere pi che gittar via E se
.
per
al-
(i) 11 oodioe
ha tepulati.
SOPRA DANTE
tori
,
igS
;
sono talvolta
essi
il
cberici, cio
gran prelati
per-
ciocch
al
in cui conferiscono
arci-
vescovadi
vescovadi
le badie
e
,
uomini
di
che
il
non
ma
dalle miserie e
cattivit
di
cosi
fatti
pastori
.
trasviato all'inferno,
dietro al
malo esempio
,
ad
sai
Aristotile
men
per-
1'
avaro n
pur
pare
n'
la prodigalit
,
non debba
perciocch
le
divenir maggiore
prodigo continuale
mente diminuisce
prodigalit
quali la
,
non
,
si
pu mandare ad esecuzione
si
e diil
minuendosi
\izio
il
pare di necessit
dell'
debba diminuire
che
avarizia
suo
e accrescen.
dolo accresce
vizio esser
,
Appresso
,
,
il
il
quale
pu
in alcuna
maniera curare
si
pare
e la
pu
prodigalit
pu curare,
il
che non
si
pu
l'avarizia;
minor
il
mostrato
si
allre
196
gioni
la
perciocch quanto
uomo
pi
dove
si
:
disse
perch
giovani
non alcun
dubbio,
le ricchezze
ch
ni
5
r uom
i
uma-
sente
maggiori
quelle cose
per
,
le quali si
venire a quegli
La seconda ragione
perciocch la
si
gltta
,
e scialacqua
i
modo
^
,
e senza misura
il
suo
,
siccome
prodi-
ghi fanno
non pu donar n
j
spendere
e cos
il
come mostrato
,
le
ragion dette
;
la prodigalit es,
minor
vizio
che P avarizia
e se cosi
:
sar
chi
se la prodigalit
minor
vizio
che
avarizia
r autore
e
gli
prodighi
avari
conciosiacosach
?
il
minor pena
che
1'
il
non
in s
minore che
ava-
perciocch dove
,
appetito
stoltizia
pare che
la
da
che spezie di
laonde se alcuna
il
sup-
plisca
oltre a ci,
SOPRA DANTE
sto vizio
,
i^yv
egli
non
il
vi-
non merita.
,
cagione
e per conseguente
,
per
le
so-
dove
desiderio
non
pare
tna diminuito
il
vizio
E'
solamente l'opere,
in assai cose
ma
clii
ancora
la volonth, e
non pecca
,
meno
,
clie
chi
non diminuisce
prodigo e l'avaro
il
vizio
,
nello abi-
in egual sup-
plicio punirsi
sti
acciocch in eterno
Iddio
nari
,
de-
ma
altri
ancora vendutolo
come
lutto
fece Giuda, e
come
,
molti
fanno
si-
moneggiando e ingannando
no: e l'avere venduta
falsificati
i
il
giorno
il
vendo,
la giustizia
,
corrotte le leggi
testamenti
,
metalli e le
i
monete
,
assegli
diate le strade
commessi
tradimenti
furti
omicidii
1*
e ad ogni
aver
la
loro virgi-
la
1^
gi, e
menandare. maliose,
venefi-
(i) Il
codice ba venesche.
9B
sti
peccatori
.
da vedere
come
sia
conforme
al
pec-
cato
Come
detto
,
in ragunare
e in tenere
si
ragunato
,
e in guar-
conviene
e quella del
,
prodigo
e di
male
nevolmente pare
e con quegli
1'
avaro e
:
'1
e percuotersi insieme
dere
che come
in questa vita
poso
a diversi e
all'
satisfa-
cendo
appetito loro
,
nosa dilettazione
alflizion di loro
,
grande
come
si
a diversi fini
vivendo affaticarono
I'
uno incontro
all'al-
si
rimproverano
mostri, essi
di
mai
,
non
avere avuta
giustizia
vuole la
che
colare. Appresso
essere queste
due spezie di
si
vizio
dee credere
,
non
Io vi mostrai di sopra
la corte
clr-
cirro
lo sterile
;
matrimonio e
le
il
can
mVfik DANTE
spf^ttantl
si
,
V09
,
ed
;
all'
un
se
sanamente
giiarderh
e perci comecli
nondimeno
,
pu comprendere
air ontoso verso
lui
cio
il
suo significato
oltre
all' altra
dice
sempre con
memoria
degli avari
amati da loro
un punto
,
lutti
lor
pensieri
tutte le
loro speranze
non solamente
ma
essi
ancora
si
,
perch creder
dee
dolersi
gli
che
si
doveano
non
aveano
a*
dove
e&;i,
per
non
farlo
cosi similmente
si
prodighi
tone
ricordano
,
mente
ricchezze disutil-
donate e
gittate
non dee
dove per
lo contrario si
:
seria sempiterna
la
contnua e incompa-
i!
sempre
di
nuovo accende
coscienze loro.
ec.
setti-
Or discendiamo
Qusta
la
ornai a
maggior piet
ajH^
appare
1'
quinto; e avendogli
sia
dannati, in que-
colpa del-
ira
le
quanto meglio
s^
comprendano, e pi piena
due
dichiarare
di
in che questi
a dimostrare,
.
vizii consistano, e
la
quin-
verremo
come con
pena
confac-
cia la
colpa
,
guardare
assai
che
al-
cuno
non
,
il
quale
sia
tanto
ri-
stimolato
tanto
infestato
ri
tanto percosso e
la terra
acciocch di queli
le
metalli nascosi
,
si
traggano
evellansi
candidi
marmi
alti
durissimi porfidi e
1'
altre pietre di
qua-
lunque ragione:
quali da s
monti fermate
andare
,
ora
cavata e
.
e d' una
parte
,
in un' altra
gittata
Questa
grandissime oppressa
caricata e
premuta
questa
da ponderosissimi strascini!
dal
attrita
e scalpitata: questa
,
mare,
da' fiumi
;
estenuata e Uasportata
que-
SOPRA DANTE
sta dalle selve
,
201,
conti-
dall'
,
erbe
e dalle semente
nue poppata
sugata e
,
munta
questa
dagli
da' tremuot
sotterranei
,
quee
esusta,
Chi potrebbe
,
pienamen-
molestie
N
,
per
leg-
rammaricala
sia
si
rammarichi
:
stante e paziente
per
la
si
potrebbe
nostro Creatore
,
corpo
dell'
uom composto
,
che
na-
acciocch
,
la
della qual fu
composto
seguitando,
casi
Le
quali
,
cose
non come
stati
terrei
,
ma
chi
quasi
come
se di
fuoco fossimo
,
formnti
chi per
,
nobilt di sangue
per Taltezza di
stato, chi
membri
ci
tanto
divenuti siamo
teneri e descoli
e impa-
zienti
accendiai
mo
j
,
costu-
ingiuria ci adi,
da" cacciatori e
in
riamo
tumultuando
gridando e arrabbiando
e cosi
aoa
spesse volte e
gnamo
gli
di
la divina
ira
manda
in parie
dove
splendor mondani
e le ricchezze e le dignit
siamo avviluppati
c|uando
adirati
di percuotere
il
cielo
non
che
altro ci
,
qual cosa
pri-
ma mi
sista
,
sta
e per conseci
meglio guardar
possiamo: e
oltre a
ci con
men
difficuk veggia-
mo
come attamente V
zia di
plicio
Aristotile
l'ira, la
quale meritamente
di
tri-
un disordinato appetito
vendetta
stizia
falsa
in tanto
cotali
in
quanto questi
,
ira-
cundi
si
verso
quali non di
le
quali turbar
non
si
si
deono, e ancora
SOPRA DANTE
no
in istare adirati
20
che
essi
non deono.
E di
questi co-
tali adirati
prima
menoma
non
sati-
che per
sfaccia
,
le
subitamente
pono
in furore^
,
ma
lor
in
sia
verano
quasi
la
quale adirati
^si
sono;
:
ira
prima
la
quantun-
que non
re
:
sia
perci stata
la
inchinevoli coloro
lerica
,
dalla velocit
e sottigliezza
.
della
quale par
La seconda maniera
adirano
quali
ma
pure
in
:
sofferto
pervengono
ferma
difficulta
rati
,
lungamente adil'ira
servando dentro
medesimi
loro
ma
in
noia
perciocch quanto
il
fuoco pi
ristrigne
sodisfare a
tanto
servano
1'
ira
e s
ao4
Ed
questa ira
perciocch n amico n
pu
per
la
quale questa
nascosa
diminuisca o
,
si lasci;
sth
tempo,
son que,
cotali
non solamente a
,
s
a'
medesimi molesti
ma
,
Ancora
compagni e
agli
amici
stimolati dalla
turbazione intrinseca
.
da
percioc,
ch
in essi,
per
la
grossezza dell'umor
terreo
la
im-
La
terza
ma-
quali adirati in
l'
ira
n per consiglio
tempo
adirati
la
questi
sono pessimi
perciocch
come
assai
chiaramente vedersi
odio
i
.
pu
essi
hanno
1'
ira convertita in
Della qual
Toscani, e tra
Fiorentini,
ci
am-
e che ancora
molto peggio
il
mandandoci
,
tanto
comportiamo, che
di questo
male
,
strabocchevolmente trapassiamo
,
be-
stemmiandolo
sto^
rinnegandolo
e chiamandolo ingiudelle
SOPRA DANTE
sue parole nello Evangelio
al
,
aoS
signore
il
dell'
amfat*
il
servo
,
gli
ta-
lenti
e per
fosse
comand
duta
messo in prigione
pagato
:
infiiio
a tanto
che
ma
pregandolo eoa
umilt
debito
il
:
servo
gli
e poi liberato
gli
che udendo
,
il
signo-
che cento
,
il
fece pren-
dere
nebre
perciocch verso
il
stato ingrato
che esso
Iddio Padre
il
cento talenti
essere ciascheduno
pagare
il
il
debito
la
quale con
mal
grati
di
tanta
a'
non
ci
possiamo, n
lasciamo recare
,
con-
forti di coloro
a per1'
quantunque menoma,
,
uno
di
che
egli
avviene
stro
bene
diavolo.
tro
,
Ma quantunque
di queste tre
maniere
d' iracundi
,
nondimeno
nou aver
tutte
si
nel
2o(>
COMENTO DEL
il
,
liOGGACCI
e
s\
saputo porre
loro
e
si
per
la
ancora
di
comandamento
Dio,
,
,
dice:
Milli vindictam
et
ego retribuam
in quella morti
e
si
siam mandati
al
supplicio
quale
1'
autore ne descrive
nondimeno questo
non
sola-
mente per
cundi
,
lo futuro supplicio
dannoso molto
.
agi' ira-
ma
Ercole adirato
e
e iu furor divenuto
suoi figliuoli
figliuoli di
:
uccise
due
Medea
adirata similmente
:
due suoi
Eteocle re di
Tebe
tello discese:
Atreo diede
:
mangiare a
quale non
Aiace Telamonio
1*
il
armi troiane
del
Latino,
suo palagio
,
Anni-
per non
,
Romani
rad,
domandantilo
al re
Prusia
incontro a s
si
adiratosi
mori
Che bisogna
sia
raccontarne
molti
il
conciosiacosach manifesto
ira
,
poich
mo
col furor
quali
comech
in
questa
si
medesimi
e con altrui
crudelmente
SOPRA Dante
trattluo,
i^iio
ao7
non
esser
ne mostra l'autor
giustizia
trattati
,
aell' altra
,
Die-
dalia
fummo
,
continuo,
e pieni
tuffali
d' abominevole
e in
quella
non solamente
la testa
con
le
mani
lacerarsi
ma
ancora con
e con
,
ciascuno altro
membro
,
fieramente percuotersi
le
e troncarsi
persone e stracciarsi
,
Sotto
il
la
mesco-
lando
moral senso
,
con
lo spirituale
il
il
quale
dannati appartiene
in
si
pu vedere
sta vita
,
que.
e la gravosa
nell' altra
,
Il
percuotersi con
altra cosa
,
la testa
ninna
che un disegnare
iracundi
sono
incitali
la
le
testa dell'
iracondo
pensieri
,
g*
intendimenti
posti e
tutti
:
dirizzati
e questo percioc-
ch
riori
e ancora le intellettive
le predette cose
.
dalle
mate
dobbiam
1'
sentire
non
un
si
1'
altro,
l'
ma
ani-
medesimi
all'
in
pon
si
mo
effetto
desiderio
non
pren-
de da colui che
cibo usata
,
occupato n
1'
la
quantit del
n ancora con
conviene che
suo
ufi-
2oa
dal quale
impedimento
vi-
il
e cos
raentrecli
il
suo
ricevuta
vendicare
offende pi se
i
medesimo che
'1
nemico
le
piedi
dobbiamo intender
5
afi
fezioni di
qualunque persona
il
perciocch siccome
piedi portano
corpo
cosi
;
1'
aft'ezioui
menano
1'
l'ani-
mo
perciocch
alfezioni
dell'iracondo sono pronte, e inchinevoli a dovere nuocere a colui o a coloro contro a'quali adirato, dice qui
11
troncarsi coi
im-
intelletto e la
ma
ancora
fosse
,
il
che
se
non
ba-
sterebbe all'adirato
1'
aversi niorso
una
,
ciocch
il
il
farebbe rima-
alcuni di tanta e
si
fu*
che iu
,
che desiderano
come
mani
e delle braccia
e poi sputarle
di quegli
,
e questo
stati
che avendone
destre
hanno adoperato
Tideo amico
di
Polinice
il
chiamato Menalippo
e ultimamente
morte
di molti,
SOPRA DANTE
esseDdo ^alo Menalippo nel mezzo
della
a.09
battaglia
co* denti
gli
si
gitt addosso
cbe uma-
no
mori
egli e uccise
,
nemico
,
L'
essere in quella
,
palude
ftti
la
,
nera e nebulosa
la
piena di loto
stizia esser
assai
ben
si
pu comprendere
,
tri-
perciocch se quelle
delle quali
,
V uomo
s'
adira
se
non
ci contristassono
,
adireremmo
e cos per
,
l'
mo
e perci
acciocch
vizio
loro medesimo
puniti e
e per quello
donde
,
la
loro
ira
nacque
in
la
quale interpetrala
,
tristi-
demersi bollono
,
e in continua ira
, s'
in danno di
.
medesimi
come dimostrato
,
accendono
,
L'esas-
e nera e nebulosa
ne pu
,
ben dimostrare
iracundi
la
delle
intendendo per
,
caldezza
dissi
la
qual
subitamente accendersi
collerico
, il
amor
per
la
nebula del
degl* ira-
altra qualit
l'
la qual
dissi
lungamente servare
ira accolta,
risol-
ma
tempo
poco a poco
versi
stale quasi
buona parte
del d
.
pure
e tornano in niente
,
La
COM. DI DANTE T.
11^
aa o
mente non
tita in
mai V
ira presa
ma
quella conver-
cio ter,
si
pu intender per
la terra di
la
in
quanto
e la
nterpelra-
zon del
nome
il
della malinconia
dice da
.
melan
graece
tali
questi
co-
malinconici
,
bulbi e oscuri
perch
:
paion conformarsi
al co,
o voglia
do-
cio pec
caligine
la tristizia
,
per
l'
la
nebula
la
ignoranza
la
,
quale
e cos
,
ira
vedere
quello che
l'
sia
da fare
e per lo caldo
il
furor del-
loto, nel
quale
possiamo intendere
1'
macula
la
quale
ira
si
mette nelle
,
menti
di
qualunque da
gli effetti di
essa vincere
i
lascia
e an-
cora per
quella,
all'
iracundia
si
il
punisce
con
g'
iracundi, cio
1'
rimuovere
delle menti
umane
assai cose
ammaestramenti datine
virtuosi
:
uomini
ma
se ogni
assai
forza dovrebbe
SOPRA DANTE
tiauo esercizio
,
aii
schiera
delle
le
riguardare la bruna
vorremo attendere
senza ave-
prato fiorito
altra
come
talvolta
,
fanno
cognosce quando
ne viene,
contrade
ta
l'
e
si
quando sono
le
semente mature, e
in quali
la
e senza guii
da alcuna
tori le
tutte
si
dirizzano
ali* aie
,
dove
lavora-
e battono e
,
mondano,
a
a"*
granai
ajlro
ripongono
qualun-
que
te
:
luogo per
campi
e quivi
olllmamente dalla
ammaestra-
te
le
possono prendono^ e
mede-
sime, eoa quel che preso hanno ritornano alla lor tana;
e quello salvamente riposto
,
sione
quanto
il
ritofnauo al
ma
mentre
il
caldo dura
ciascuna mattina
j
mo,
per
le
piove
continue, e
si
la
state
trovano ia
a12
molte parti
quello
il
verno
che se
non
aves-
convenirle di
verno morir di
,
fame
La qual
non du-
non
,
contro
all' oziosit
,
cose opportune
si
vanezza
vecchiezza
aspettar
1'
si
ultimo giorno
quando
Dio piacesse
si
,
,
mandarlo
gnendo
mentre
che ve-
lieto e glorioso
luogo
intra' beati, e
,
non
esser
giltali
e stridor di denti
telletto di molti
,
Ma
perciocch
1'
addormentato
,
in-
n per disciplina
n per sollecitu
destare n in,
dine
u per
utili
esempli non
si
pu
la fatica
la
soler-
il
discreto
imitare
ma pur
avviene spesso
che
e neir altra tuffati bollono nella palude di Stige, nel presente canto ne descrive
si
1'
come
sto sia
autore
ac-
ciocch pi chiaramente
,
comprenda che
vizio que-
guardare
lo
pena loro
attri-
se-
SOPRA DANTE
dell'
'ji3
A.ristotile
Elca mostra
,
di /
11
non
rarsi
s'
,
adira
non adi;
dove
e in quel
che bisogna
per-
d'uomo
giuriante
servile
:
s* attristi,
,
e cos
non
il
non avere
gli
,
amici in prezzo
sia alto
la
ali*
,
considerala bene
altra cosa
caac-
gione
credo
s'
che
cidioso
ailribuisce
Che
dobbiam
mo
dell' accidioso
,
se
,
torpore
da una
villa
mente
per
le quali esso
le ingiurie f
Se ci
a'
co-
mandamenti
gi fatto
,
di
Dio
come
zion d'
animo
vittoria seguire
dove
stata
e noi diciamo
nelle passioni
,
santi
ua-
stali vittoriosi
turbasi
dunque
il
santo e savio
uomo
n operare
si
convenga;
ma prima
zienza vince
rita
:
la
turbazione
e di questa
vittoria
me-
ma l'accidioso non cos; perciocch non per virt, ma per cattivit paziente e tutto dimessosi
,
per
la vilt dell'
in
tutti
suoi
a 14
COMENTO mi BQQChCC
vile
,
divenendo pi
vita
quasi
non
non cosa
alcuna
quantunque menoma
pure tanto
,
la
di cominciare^ e se
lo infesta la necessil
che
egli
alcuna ne cominci
invilisce
,
me,
desimo
s\
che
le
.
pii
volte intralasciatala
il
non
pa
,
la
il
conduce
caldo
il
alla fine
,
Il
tempo freddo
gli
rattrap,
dissolve
il
giorno
noioso
la
qualunque
stagio-
ne
ha in
al
mento intorno
il
alle cose
che occorrono da
fare, e cosi
tempo nuvolo
gli
'1
pre
peggiora
tra le
mani; non
i
visita,
non
sollecita
i
le possessioni
sue, non
lavoratori di
i
quelle, non
,
servi
e l'essergli di quelle
.
frutti
diminuiti
non
se
alle quali se
,
pur sospinto
fosse
per
si
i
li
starebbe in quelle
letti
le notti
,
lunghissime
gli
sono graziosis,
la
solitudine
le
tenebre
.
silenzio
Ma
g'
posponendo
morali
visita
e alquanto parlando
degli spirituali
incarcerati
visita la
i
,
non
g'
infermi
non
visita
non sovviene
,
non
chiesa
non
,
si
confessa
i
a'
tempi
non
prende
sacramenti
non dispone n
:
fatti
dell'ani-
ma
sto
,
non onora
,
il
corpo di Cri-
trarsi
il
cappuccio
?
all'
usanza di Fiansi
dra
Ma
L'uomo
potrebbe sten-
SOPRA DANTE
dere assai
,
%iS
la
di questa miseria
ria, in
ma
perciocch disutile
le
mate-
poche conchiurlendo
, quanto pi pu
simigliante
e ca-
morte
nondimeno
ma
,
scabbioso
bolso
malinconico e pannoso
si
diviene
medesimo
di
Dio
fama
moltitudine di
pensier vani
,
tiepidezza di spirito
ne
e ultimamente
dopo
eterna perdi-
E
,
perciocch
sono freddi
torpenti e rimessi
culti
,
gli
fa
assai
,
convenientemente
autore stare
,
nascosi e riposti
nel fan-
nera e ne-
bulosa
fastdio di quella, e piagnere e senza pr' dolersi della vita trista e negligente
la
quale menarono
volen-
do per questo
della palude
,
s'
il
il
quale
,
sic-
come
re
:
gU
tormenta e punisce
e per
1*
vuol
s'
intenda la
tenebrosa lor
opere, delle
per questo
e occnlti
tuffati
sotterrati
a t6
sotto
acciocch
si
comprenda loro
nella pre-
sente vita,
non
.
conosciuti
che vogliam
ranza
,
telletto loro
quali
nati
.
essere
uomini
ad esercizio laudevole
la strozza
il
non a
detestabile ozio
L' avere
piena di fango, e
si
il
quale in alcuna
,
non
si
distese
se
non
in pensieri
e in meditazioni malinconiche, le
5
siccome grosse e
fasti-
hanno ad oppilare
CAPITOLO OTTAVO
Io dico seguitando , eh* assai prima
ec.
VJontlnuasi l'autore
come alquanto
a pie
aggirata della
d'una
cipio di questo dimostra quello che avanti al pie della torre pervenissero vedessero,
come
trasportati
da Flegias dimenio
SOPRA Dx\NTE
per nave, pervenissero
dividesi
il
ai;
dimostra
1'
autore
come vedute
certe
,
fiamme sopra
due
torri
mato Flegias
descrive
udisse,
la terza
1'
venisse in
una barchetta
:
nella seconda
la
palude
:
d'uno
mostra
alla
la
nel,
come
porta
e quindi
quella
fatta
pervenissero
nella
,
quarta pone
sopra
la
raccolta
all'
loro da'
demoni
che
5
porta o
come avendo
gli
fosse
da
e turbato a lu se ne
che dicesse:
la
: Mentre noi correvam : la terza quivi : Quivi il lasciammo : la quarta quivi : JYon enza prima
far: do ,
dice
adunque
nella
pu alcuna ammirazion
puoteogn'uomo comincoal-
prendere
minciata^ e
cuna
modo
di continuarsi alle
tolga via
,
so-
rella
la
il
quale di
lei
fi-
degli altri
chiamato Andrea
11
quale maravigliosa-
mente
Dante
e an-
e cosi andava
un
a i8
poco gobbo
uomo Jdioto ma
vole
;
e ne' suoi ragionamenti e costumi ordinato e laudedal quale, essendo Io suo dimestico divenuto
,
jo udii
tra
1'
pi
-volte de'
ma
altre cose
,
memoria
di che noi
siamo
al
presente in parole
setta
di
uno
ze
si
seguaci
:
esso
la
medesimo
qnal par,
parti e andossene a
,
Verona
appresso
tita
setta
contraria
messer
mente de'
siccome
furon condennati
,
ribelli
nell'
e tra
questi fu Dante
per
la
alle case
di tutti fu corso a
remore
.
popolo
e fu rubalo ci
che dentro vi
sto, la
si
trov
E
la
donna
,
di
Dante
qual fu chiamata
madonna
Gemma
va
pi care
per consiglio d' alcuni amici e parenti avecasa alcuni forzieri con certe cose
,
fattigli
porre
in salvo luogo
e oltre a questo
,
aver
le case
rubate
similmente
parziali pi pos-
senti
di que' condennati
Dante
sendo
ma
poi passati
es-
la cittk
SOPRA DANTE
le
a 19
loro ragioni
,
chi con
slati
un
titolo e
,
chi con
un
altro
sopra
beni
de' ribelli
,
la
donna
che
ella
almeno con
le ragioni della
.
dota Alla
ella
le
le quali
mutamento
gli
delle
fatti
cose aveva
fuggire
n poi mai
gli
aveva
:
aveva
per la
chiamar
lui
e fidategli le
quali mentre
il
procurator cercava
che avenerano pi
1'
dovi
Dante
^
tra esse
sonetti e
ma
tra
altre
che
pi
di
ti
',
gli
piacquero
di
dice fu
un quadernetto,
1
nel quale
mano
Dante erano
,
scritti
e per presolo
,
e recatosenelo
tra rilettolo
pur
diceva
gli
e per diliber
,
di dovergli portare
ad un valente
uomo
il
quale in
il
cui
nome
il
fu
Dino
,
di messer
Lambertuccio Frescobaldi;
qual Dino
copia
conoscendo
pens che
fossero da dover
rimandare a Dante
e di pregarlo
.
che seguitando
il
12 o
avendo Investigato e trovato che Dante era in quel tempi in Luniglnna con uno nobile uomo de' Malespini
chiamato
il
marchese Moruello,
il
quale era
uomo Inman-
ma
al
marchese, che
gliele manifestas-
quanto poimpresa,
sette canti
Dante continuasse
Pervenuti adunque
la
i
e se potesse la
predetti alle
mani
maraavendo
pia-
vigliosamente piaciuti
gli
mostr
,
Dante j
preg
avuto da
lu
il
gli
cesse di continuare
P impresa
al
qual
dicono che
Dante rispose
altre
io
mie cose e
fossero nel
,
tempo
che rubata mi fu
n' avea
casa
'1
perduti
l'animo e
pensier levato:
,
ma
ed
io
poich a
Dio
piaciuto
ham megli
potr di
pri-
rimandati innanzi
io
>
adoperer ci che
la
seguitare la bisogna
secondo
mia disposizione
,
ma^ e quinci rientrato nel pensiero antico mendo la intralasciala opera, disse in questo
del canto ottavo
,
e reassu-
principio
Io dico seguitando
.
gamente
intralasciate
Ora questa
istoria
medesima
nostro cittadino e
esso diceva, stato
uomo,
e secondoch
ma
In tanto
muta
il
fatto
non
il
Andrea Leoni,
quale
ture
,
ma
esso
medesimo
la
a' forzieri
per
,
le scrit-
e porta-
SOPRA DANTE
tgli
221
:
Dino
di messer
Lambertuccio
noa so a quale
io
mi debba pi fede prestare, ma qual che di questi due si dica il vero o no mi occorre nelle parole loro
,
un dubbio
solvere che
il
mi
il
dubbio questo
fagli pre-
come
avanti che
il
terzo
egli
la setta,
Dante
,
il
ch come detto
e
11
il
partirsi di
si
e per se
1'
auegli
tore
come poteva
ma un
canto pi
profetico
,
Certa cosa
per lo quale
egli potesse
vere
e a
me
che
5
egli
scrisse
e per
mal
conformano
dopo
le
parole di
au-
de' bianchi
esser
potuto occul-
tamente rimanere
la sua partita
il
in
Firenze
il
sesto e
settimo canto
dall'
non
si
conf
bene con
la risposta fatta
,
autore al marchese
canti con le
perduti
quando rubata
parole
,
fu la casa
al
il
gnere
sesto
canto poich
riebbe
le
le quali fa a dire a
Ciacco
i
non
puon sostenere
si
se
due superiori
racconta
aaa
o pur per
al-
cuno antico
o in
fatti
sia
avvenuta
lascer
pare
Tornando adunque
tando y
noi
y
al testo dice
,
Io dico segui-
alle
cose predette
,
chf assai
prima
Che
cio Virgilio e io
,
ta torre
crlf e
alla
che pervennero
sommit
,
perch
gli
occhi verso
,
due Jiammette
cio piccole
mo
tra
porre, in su quella
,
sommit
,
E un'al,
fiamma
di lungi
si
da questa torre
render
il
luogo vicino
al
quale
la novit
,
avviene
in-
incontanente per
sieme posti
ville del
si
sono
^
il
fa
manifesto a tutte le
terre e
paese
ma
fu renduto di lontano
i
:
Tanto, di a pene
cio discemere altro
ma
ebbe
dice
Ed io mi
il
volsi al
,
mar,
cio
all'
abbondanza,
di tutto
senno
E quel
savio gentil
:
e seguitai, Dissi
questo
SOPRA DANTE
fica
il
aaJ
,
fuoco
il
fatto
in
questa torre
il
e che risponde
la
quale n'
lontana
*l
sopra noi
Ed egli
di Stlge
te
,
a me
su per le sucide
onde ,
le quali
erano
Gi puoi
s'
quello che
sto
aspetta
queneb-
Se
'l
fummo ,
tor la
vista
tra
cio la
la
bia
ti
,
nasconde, perciocch
ha a
,
neb,
bia dove
non
si
dirada
delle cose
esse e
1'
davanti
.
mezza
ocri-
E
,
seguita
r autore
due
che segui
,
torri veduti
dicendo
Cor,
da , Che
la
,
s saetta
l*
corresse
cio volasse
,
i^ia
per
aer sneU
Com'
una nave
piccioletta
noi in quella,
quali servono
galeot-
ma
qui
licenza poetica
nomina
;
to
il
e dice
Che gridava
cio malvagia
sto
;
or se* giunta
e
anima fella
queal-
come
cun demonio,
quale preposto
sia
al
tormento
2'24
venti
come
e perci
il
pone
in
questo luogo
e questo artificiosamente
fatto, perciocch
si
dee in un medesimo
,
modo
il
que
modo
del dimostrare
qui infra
cerchio
si
cerchio ci che
citt di Dite.
contiene infino
entrata
della
in
quanto
le
,
demonio
il
pure
all'
un
di lor
due
cio a Virgilio
si
prendere
tito
,
l'
come dannato
non avere
alcuna potest;
ma
gridar
,
contro a Virgilio
acciocch
1'
autore spaventasse
spaventandolo
il
mento
tori e
i
com-
punzione
se
fosse. Al qual
,
demonio
Virgilio
proprio
nome
del
demonio che
si
la
nave menava
il
seguitando
tu
gridi a voto
re
y
per
la
quale Flegias
se' ve-
nuto
PiL
non
il
ci
,
avrai
cio
che tu
t'
avessi
se
non
.
passando
loto
il
SOPRA DANTE
quoslo detto
,
2^5
,
e dice
Quale
e colui che
Che gli sia fatto , che prima si turba rammarca , con gli amici e con altrui Tal si f' Fleg'ias neW ira accolta
parendogli essere ingannato in ci
,
e poi se ne
che alcun di
loi
loto
gli
,
era
avanti che pi
proceda
,
da sapere che
secondo-
num
uomo
:
,
due
,
Issione e
la
di
con
lo
,
lei,
il
e ingravidolla
la
qual cosa
al-
e qui-
quale a
re-
que' tempi
somma
;
mondo
per-
uomo
sue concorreva
Temporum^V anno
aS
di
Danao
re degli Argivi,
il
creazione del
mondo 87 62. E
II.
la
quale percioc-
CX>M.DI DA.NTE T.
l5
26
tempo
,
e trattale la creatura
;
levata
de' ventri
in
delle
quanto per
na
erano in vita
tratti
Scrivono oltre a ci
ci
,
poeti
turbato di
il
che Flegias
tempio suo,
ma
che
egli slesse
sempre
sotto
gli
un grandissimo
sasso,
il
quale
di
che
sempre stava
in
paura
:
e di lui
scrive Virgilio
E nei da
Admonet ,
Lo duca mio
che
sol
magna
umbras
Fle-
passando
il
loto,
nave di
via
Flegiaj;,
perch comprenpiii
,
der
si
pu
che
altra
,
non
v' era
avanti procedere
palude
e
,
dice
nella barca
appresso lui
E sol
E
in che assai
si
comprende
che
il
spirito
non
ma
sesto
dell'
Eneida
come Enea
:
- smul
Sutils
,
SOPRA DANTE
accipit alveo
227
multam
:
accepit rimosa
paludem
etc*
poi segue
autore
*/
Tosto che
duca ed
general
nome delle
quantunque non
se
il
s'usi se
non
,
Segando
ne va, dice
legname in
segando
in
,
quanto come
la
sega divide
due
parti
cosi la
divida
V acqua
la
r antica prora
,
antica la
chiama, per-
chiama
ponendo
la
chiama prora
sia
chia-
der
1'
acqua
1'
altra parte
si
al
V uno
per
i
1*
altro
quali
secondoch mossi
il
sono
la
:
nocchier
11
vuole
la terza
si
chiama carena
e questa
il
qiic'tle
consiste trn la
,
poppa e
per
,
la
proda
lo
disu-
Dell^ acqua
,
d(-l
palude
,
piii
che
non
quali in
da Flegias
3Icritre noi
228
corras^am
canto
,
Qui comincia
1'
la
nella quale
,
primiedel-
ramente dimostra
l'
come un pien
gli si
di fango fuori
;
dimostra
appresso scrive
come
pone
in dispregio
,
fangoso che
gli si
dimostr
oltre a ci
come quel
come
anime
scrive
,
ultimamente deDite
terza
La seconda comincia
quivi
:
quivi
.
Lo
collo poi
La
;
Ed io
maestro
La
quarta quivi
nella
la
morta gora
menata ad
al-
cun mulino o
altro servigio
il
quale fornito
si ritor-
stata tratta;
per lo qual
,
nome
licenza poetica
il
palude per
ceno intendimento
,
paludi
fanno
Dinanzi mi
,
si
fece
uscendo
dell'
acqua
del palude
catore
,
un pien di fango,
E disse
5'
chi se' tu
Ed
io
lui
risposi
vengo
,
non rimango
-,
dannato
Ma
tu
che
domandi
il
Rispose
:
quella anima
vedi
risposta
veramente
d*
uomo
SOPRA DANTE
stizzoso e
1*29
ri-
Ed
io
a lui
i
con piangere
_,
e con lutto
pongono
versi vocaboli
dicon pri-
mieramente, oXieJlere
il
ciam piagnere
fa
1'
uomo quando
:
piagne versan,
do abbondantissime lagrime
milmente per volgare viene
a
plorare
il
qual
,
si-
dir piagnere
:
e pia,
lugere
il
fa
e di-
cono etimologizzando
/f/^ere,
:
e questo pare
perciocch chiuse
,
le
all'
finestre
dove
il
corpo morto
sia
quasi
,
oscuro
piagnamo
ma
meglio credo
detto
quegli che
aver bisogno in
,
lor
per
la
:
qual noi
e
,
cognosciamo
noi
nati
,
tutti
per morire
per
non
da piagnere
:
to
il
autore
,
ejulare
che
e secondo piace ai
j
e dicesi
ab hei
in
fa
quod
est
gemere ancora
si
singhiozzando
a3o
re
:
esser
gono
e per dicendo
che
lutto
rimanga
non
fa
,
alcuna
inculcazione di parole
come
alcuni stimano
appa5
rendo che
le spezie dei
segue adunque
Spirito maladetto
in questo
,
ti
rimani ,
sii
tormento
CJi io ti conosco y
ancor
,
lordo tutto .
lui
Questo
gli
dice
l'
atiioce
,
perciocch esso da
l'
do-
mandato chi
e questo
el fosse
non
mani:
ecco-
fatto
me
iracundo,
se potuto avesse
V au-
si
detto di conoscerlo
quantunque
goso
Perche
il
maestro accorto
adirata
,
della
,
intenzione
il
di quest'
anima
,
lo sospinse
cio
rimosse
dalla barca
altri cani ,
di stracciarsi
commossi, usanza
condenti,
.
come
quivi
.
dice
si
stracciavano
la
iracundi
Lo
collo poi
Qui comincia
seconda
quale
la
ma
la
qual virt
SOPRA DANTE
spezie d' ira
,
281
chiama
mansuetudine
no
dice che
s'
e contro a
e ancora
:
come
si
tempo
sono
eses-
commendabili
e seguita che
mansueti vogliono
,
non vogliono
da alcuna passione
la
s'
ma
,
quello solamente
in
fare
che
ragione ordiner
adira tanto
.
cio
quelle cose
nelle quali
tempo
dice
to la ragione richieder
n'
Salmista: ivascimini,
et nolite
sia licito
peccare
il
commuoversi per
fa
il
non debitamente
maestro
fatte
siccome
men
polo
al figliuolo
all' altro
o
,
il
al disce-
1*
uno amico
egli
la
commozione
significante
l'ammonisca
sua indegnazione
,
la
quale
gli
pare
desideri vendetta,
,
e fatta
debita
ammonizione
adirandosi
,
ponga gi
l'
ira
e in questa
maniera
.
non
si
pecca
In
questa maniera
rarsi,
come
legge; e
il
il
Sal,
guardi
si
lui
debbe
commosso
alcuno
,
Cristo
nel
quale mal
non fu peccato
,
di funi
cacci del
aa^
tempio
i
dicendo
Do*
mus mea
chiamano
intender
sdegno
,
1'
autore
il
,
non
in
animi
gentili
ben
,
disposti e
che
sia
5
maggiore
quanto colui
perciocch quanto pi
e'
V uomo
mo-
commettono
e per conseguente
:
pi
commuove
,
e per dice
Salomone
ubi niul-
tum
sapienti ae
ibi
multum
quanto
indignationis,
vuo-
in
in parte
alcuna non
si
mostra per
esser
cerchio
:
commosso
,
come n!^uperiori
stato
festa
,
ma
avergli Virgilio
abbracbenedi
e in
dicendo
in segno di congratulazione
la
madre
avrebbe mai
fatta Virgilio
se
non
sia
in dimostrazione
1'
essere sdegnoso.
vero, che
come
di
molte
que-
mala
verit
parte
si
pone
,
il
vizii
la
del subletto
nondimeno
si
pone, averlo
sopra
testo
le quali di
il
Lo
cacciata quel-
anima iracunda
SOPRA DANTE
ciandonn, Baciommi
il
233
mo coloro
non dice
la
quali noi
amiamo molto
e dice
il
volto,
primieramente
perciocch
il
il
ove
sia
baciare in
bocca
le
alcuna volta,
il
e oltre a ci
perciocch
il
viziati
uomini
il
si
dimostra
voler
e perciocch e onesto
buono
approvando quel
buon
buona disposizione
sdegnosa, non
si
dimostrava
disse
alma
disse iracunda,
,
ma
sdegnosa, in quansi
to giustamente adirandosi
quanto
conviene ser-
vando V
,
ira
ma Benedetta
cinse
:
te
si
ventre
a
portano
e dice qui
1'
1'
autore
Benedetta
il
dimostrazione che
fruito
la
si
come
albero
,
qual porta
si
.
buon
dice benedetto
cosi
ancora
dice
benedetta
figliuolo
1'
E
,
in
commenda poco
per iscusato
s
,
autore
ma
fa
in
quanto non
questo per
commendar
ma
per
commendar
la
simo ogni
Questi y che
,
ti
si
mo-
str tjii al
mondo ,
persona or-
34
gogliosa
Bont , cio virt non memoria fregi , cio adorni^ perciocch , le virt adornano cosi il nome e la memoria dell'uomo nel quale state sono come il fregio adorna il vestimento Cos , cio come fu arrogante nel mondo s' e r ombra sua qui furiosa per rabbia e per
cio arrogante
:
,
die sua
Quanti
la
si
tengono or
e
lassi
furiosa
si
sconvenevole
volge Virgilio
,
meritamente
a biasimare, sotto
fastidii e le
nomi
stato
stomacaggini
uomini di maggiore
bei
si
,
ma
eziandio di
moki
ple-
non sono,
lare, e
effetto di
dicendo
il
Quanti
si
quale di sopra
gran regi ,
nondimeno
il
re
il
quale quantunque a
teste
bene, si tengono,
ma
perch
essi si
tengano,
essi
non
sono
ottimamente
favella
Seneca Tragedo
,
in
nominata Tieste
dove dice
non fanno
ti
le ricchez,
ze
re
non
il
rio
non
,
la
adornano
:
la fronte
il
loro
non
re colui
altro
quale ha
petto: re colui
tente ambizione
,
il
e dal favore
non
slabile
del preci-
SOPRA DANTE
pltante popolo: sola la siede
d'
il
a3^
poscavalli
regno
:
armi
re colui
non temere. Dalle quali parole possiam comprendere quanti sieno oggi quegli i quali degnamente si possano tenere re
re
si
:
cotali
che
tengono
,
seguita
che questi
tengono
perch
in
brago
e meritamente
ra riconoscano
morranno
Di
se lasciando
in questa vita
,
orribili dispregi
cio
memoria
di cose orribili
e meritamente da di.
Ed
io
maestro
Qui comincia
scrive
all'
la
nella quale
P autore
de-
come secondo
s'
il
che dail
vanti gli
e primieramente apre
,
suo
Ed
Di
io
maestro
quale tu mi
di'
che fu
persona orgogliosa
uomo
il
in questa broda
11
proprio
si-
nostro parlare,
s
1'
quel
leva a
il
:
quale davanti
ma
qui
usa
autore
2 36
il
quale
le
do
come
la
broda
questa palude.
,
L
-,
il
lago una
tra
ragunanza
si
acque
,
la
montagne
ed in tanto differente
dal palude
in
quanto
il
per
le
vi
si
conserva
,
buona
dove
:
ed
oziosa
vocabolo del
la licen-
usando
e largamente parlando
:
Ed egli a me
cio
estremit di questa
la
quale
1'
uomo
come
ma pone
l'autore questo
vocabolo proda
quelle rive dove
nome
di
navilii
pre
bono
carico
,
il
qual portano
la lor
prendono
pongono
proda
Ti
si lasci
cendo
Di
tal disio
,
r che tu goda
cio poco
cio
rallegri
Dopo
,
ci
poco
di Virgilio
vidi quel,
lo strazio
Far di
quali erano
e ne ringrazio
SOPRA DANTE
Tutti gridavano
tro
,
287
l'al?
que' dannati
:
animando Tun
corriam
e che gridavano
,
Filippo Argenti
tutti
Fu
Domenichi
to
cavallo,
,
il
quale usava
il
di cavalcare
e da questo trasse
soprannome
nerboruto
altro
,
fu
uomo
di persona
,
grande
bruno e
e di maravigliosa forza
,
e pi che alcuno
iracundo
:
menoma
ca,
gione
u di sue opere pi
per
s
assai ciascuna
lo
scrive
1'
pena dannato
H fiorentino
5
spirito bizzarro
cio iracundo
sia
e suona
In ira
possono
In
se
inedesmo
,
vedendosi schernire
ira
si
mor,
dendosi
Quiui
*/
lasciammo
,
procedendo avanti
che di
lui
dopo questo
si
se-
Ma negli orecchi
qui
si
,
mi percosse un duolo
si
avanti disessi
si
per-
cepe
un duolo
,
cio
una voce
dolorosa
percosse
gli
orecchi
di la
venendo dove
238
e segue
Perche io
,
avendolo udito
cio innanzi a
avanti,
me
la
intento
a riguardare
.
gli occhi
.
sbarro
Lo buon maestro
Qui comincia
dimostra
nella
quale V autore
:
come
,
dice adunque
Lo buon maestro
Co^ gravi cittadin
virt
la
,
disse
,
ornai Jigliuolo,
che ha
nome Dite
col
grande stuolo ,
cio
con
gran quantit
:
Ed io
maestro
gi le sue mesciute
i
meschite chiamano
Saracini
ad adorare
fatti
ad onore di Maometto
di
come
Dio
si
noi
faccia-
mo
fatti
luoghi
sogliono
uno che
j
di fuori della
venga
che V
altre cose
e perci
non
fa
1'
au-
tor
menzione
questa
dolente
,
ma
di
di
sola
chiamandole
meschite
,
siccome
e
edificii
non
Dio,
perciocch
,
la
citt
era
molto pi
,
e dice le discernea
potrebbe esser
in
quanto
di
sopra
ha
SOPPiA
pur lo
DANTE
e cosi vuol dire
, ,
i3g
ohe n
fosse
fummo
del palude
se
non
1'
si
.
essere
e-
cio rosse
E
,
quei
mi
disse
il
fuoco
terno
Ch' entro
cio roventi
V
:
affuoca
le
dimostra rosse
Come
Udita
la
cagione per
la
accioccb
ed egli sog-
gi ugue:
Noi pur giugnemmo dentro all' alto fosse Che {fallan quella terra sconsolata :
vallo
,
secondo
,
il
quello
palancato
alle terre,
il
quale
tempi di guerre
forti,
si
fa
dmtorno
acciocch siano pi
mente chiamiamo
minata ogni cosa
la
si
fa
per
afTor-
zamento
Le mura
:
di quella terra
mi parca
che
ferter*,
ferro fosse
ro
ra
,
nel
sesto dell'
Eneida
cosi:
solidoque
adamante colu(
mnae :
auras:
nulla virum
non
ipsi
excindere ferro
ad
a4o
Tisphoiieque sedens
Vestibulum exsomnis
noctasque , diesque,
et saeK^a
sonare
etc.
Non
ec.
Qui conimela
,
la
quarta
nella quale
T auquali
demoni
erano in su
la
porta di Dite
come
a Virgilio serra-
rono
la
entrare
di
come
Virgilio
,
domandasse
appresso dimostra
come
si
scon-
V andar
quivi
:
sta particella
Pensa
lettor
Dice adunque
primieramente
aggirata ,
avantich
giu-
sero per
li
fossi
di quella
citt
essi
Venimmo
lui
,
in parte
dove
nocchier
il
cio Flegias
proprio
nome
di
tutti
;
di cotutto
il
quale aspetta
il
governo generale
legno
e a lui aspetta di
,
comandare
gli
altri
marinari
secondoch
gli
pare di bisogno
,
e chia,
Uscite
ei
grid
qui
si
pu comprendere
,
dal
gridar forte di
questo nocchiere
al parlare
,
il
costume
deg' iracundi
il
intorno
quali
non pare
qui e
F entrata
,
del-
cio molti
,
in su le porte
di questa
citt
di
Dite
Da
del
SOPRA DANTE
piouud y
mente
desimi
Cio
a4>
demoni
cio iracundamenle
Dicean
, ,
ancor vivo
Fa per
cio per
lo regno della
inferno
,
morta gente ?
si
l'
il
quale veramente
pu
vi
dire
sono
segno
demoni
Di
Per
qual segno
essi
il
gran disdegno
,
ponesser gluso
il
ma
ricopersono
e qui di-
maladetti non
,
pu
essere n alcuna
:
cosa che
a virt aspetti
e disser
,
vien tu solo
qua a noi
e quei sen
vada
cio Dante
te,
Che
Sol
per
la
ardito, dietro a
si ritorni
e chiamala folle
non perch
potenza
perciocch non in
,
la strada di
ma
quali
si
adopedan-
rano
alla
nazione eterna
solo
,
Provi
se sa
,
tornarsene indietro
,
rimarrai
,
Che
gli hai
,
scorta
buia contrada
COM. DI DANTE T. IL
24a
cio
si
lo dimostrare
che negli
cerchi di sopra
de' ministri
ha di-
mostrato
>
infernali
;
sempre
all'
e cosi
,
il
Dite
introduce questi
demoni
buon
proponimento
rimovessero
si
e impedlsserlo a dover
,
dee fuggire
.
Pensa
lettor
qui
comincia
la
,
principale
fortasse
:
come
si
scon-
Pensa ,
lettor
se io
mi
sconfortai
Nel suon
cagione per
Cli* io
e soggiugne la
quale esso
si
sconfort
dicendo
,
non
credetti ritornarci
,
mai
vedendomi
,
torre colui
il
che
infia
quivi guidato
m'avea
e senza
.
dice
sette
l'
O caro
cio
infinito
e tratto
D' alto periglio che incontro mi stette ; cio quando tu mi levasti dinanzi alle tre bestie
quali impedivano
tasti
l'
le
il
ira di
Carone
di
Minos
5
,
di
Cerbero e degli
mi
si
sono
Non mi
lasciar, diss'io
cos disfatto
SOPRA DANTE
come
io sarei qui ritrovandomi senza le:
a43
se
,
V an-
dar pi
per
olire
cio pi giuso
ci
negato
Ritroviam
la via
V orme
tornandoci per
,
che
avea menato
,
Mi
cio
disse
1'
'l
nostro passo
,
Non
ci
pu
torre
le vi-
alcun
ste
quasi dica
,
grandi
essi
la
dicendo
da
tal
dato , cio da
al voler del
.
contrastar possa
Ma qui m^ attendi
faticato
e lo spirito lasso
per
la
paura
la
speranza
buona dicendo
CJi io
non
ti
lascer nel
,
mondo
basso
il
basso
Cos sen va
verso que'
demoni
e quivi
m^ abbandona Lo dolce padre , cio lascia solo di s ed io rimango in forse E 'l s ^ e 'l n che egli debba a me ritornare come promesso m' ha o
:
^
siccome
,
essi
il
minacciavano, di-
cendo
tu qui rimarrai
,
nel capo
mi tenzona
testa
.
cio
la
quale nella
poi
segue
demoni
porse
cio
si
disse
Ma
el
non
guari
si ricorse
a 44
Chiuser le porle
della cillk
Nel
ni
petto
fuor rimase :
demo-
comprendere
mostrasse
1*
inferno a colui
il
ritiraron den,
E ri'volsesi a me
tornando,
1'
autore
atto d coloro
si
turbano,
in
impeto, come
g'
si
ma
ter-
mansuetamente
dolgono
.
di ci
:
che alcuno ha
men
Poi segue
si
bassi
manifesta la turbazione
1'
del mansueto
lesta
,
dove
,
in contrario
iracundo leva la
e fa
romore
in
D' ogni
dentro
baldanza ^
con
quanto
mansueto
impeto
,
ristrigne
il
quale vorrebbe
,
cio
dove
appaiono
:
le dolenti case ?
i
hanno negalo
case dolenti
:
a
la
me
qual
,
le
gli
Ea
me
disse
non ostante
la
sua perturbazione
tu, per*
SOPRA DANTE
eli
-245
,
io in adiri
di quella ira ]a
quale meritoria
Non
ci
sbigottir, cio
eli
non
le
io
,
{^incer
la pruova
eli'
ci
dell' entrar
,
dentro
io
alla citt
v' entri
cVi io
,
Qual
alla difension
,
che
non
dentro
s'
g giri
cio
si
non
v' entri
del
che debbono
in
non w'
nuova
Che gi
V usaro
men
segreta porta
Ges
men segreta
,
in
quanto
quella
all'
e questa quasi al
mezzo; perch
e questo fu
gi
secondo-
che
all'
si
racconta
quando
1'
Cristo
risuscitalo scese
,
1*
inferno a trarne
anime
quali
quale
il
principe de'
,
demoni
fu
di tanta presunzione
e per que-
metaphorice
,
si
deir inferno
e rotti
catenacci del
ferro
La qual
men-
zione
l'
autore
cio la
men
segreta
,
alla
qual poi
non fu mai
simo dice
La qual senza serrarne ancor si truova N si dee intendere d'alcuna altra; perciocch secondo
,
nell' inferno
non ha che
di
so-
due porte
delle quali
,
1'
pra detto
46
Per me
la qual
(cio)
ec,
chiama
morta
perciocch ha a signi-
ficare a quegli
che per
,
morte:
la
,
porta di Dite
Infino alla
perciocch
,
si
crede
che
era:
dell' inferno
cio nel
,
limbo
no
quegli
e poi seguita
E
la
gi di qua da
cio da quella
si
prima porta
discende
,
trova
l*
erta,
ma
discendendo,
come
a quella di Dite
volte fa
l'
si
ma come
altro
,
spesse
,
autore, usa
li
un vocabolo per un
,
Pas,
sando per
non ha
cerchi
,
dell' inferno
senza scorta
avendo seco
sapienza
alla
quale
lui
che toccata
1'
aperse
ec,
il el
goria
come
perciocch non
ci si
descrive
SOPRA DANTE
alcuna cosa che quasi nel precedente non
allegorizzata
,
a47
sia
siala
,
in poche parole
al-
cuni
le
due
torri le quali
,
le
fiamme su
avere
ira-
cundi
il
vogliono
le tre
le
fiamme
fatte
sopr' esse
avere a dinel
,
mostrare
tre
canto precedente
anzi credo
,
ma
mi
sodisfa
e le torri e le
fiamme
semplicemente
suo poema
per
la
quale segno
si
desse a Flei
dovech
si fosse,
venisse a dovere
riva
,
due ve-
all' altra
siccome subita-
Per Flegias
assai
ben
si
pu comprendere,
iracundia
vizio
,
dell'
cui
effetti
quanto pi possono
to Flegias
5
bench
,
se-
condo Virgilio
zio
,
non
non perci
toglie
si
possa
concioslacosach Virgi-
dove descrive
la
non a quel-
per
la
quale
:
1'
iracundia
e se contro a Virgilio
1'
osasse dire
io
direi
Il
navicar
^4^
l'
puote a
alcu-
essere di necessit ad
dell' ira
no
re
,
il
diveni-
mente
sempre accompagnato
acciocch nou
,
canto
si tratter
trapassare
ci la
citt di
Dite
le
mura
1*
di ferro,
Virgilio uscirono
e oltre a ci
,
avergli serrata
la
tutto appartiene
dover dire con quelle cose le quali nel seguente canto della detta citt dimostra^ e per quivi, quanto
da
Dio conceduto mi
fa
ne scriver
CAPITOLO NONO
Quel color che
vilt di fuor
mi pinse
ec.
e
e
in cotal guisa
egli
ha dimostrato davanti
come
Vir-
debbiam credere
che per
la
turba^ion presa di
SOPRA DANTE
ci
,
Md
;
il
qual colore
V auvilt
veggendo
lui per
il
dividesi
presente
siero
muove un dubbio
a Virgilio
e Virgilio gliele
di sopra le
:
solve
come
mura
nella
e udissele gridare
pone
la venuta del
per opera
pone come
nella
citt
en-
trassero
punire
altro
gli eresiarchi
La seconda comincia
:
quivi
.
disse
La
terza quivi
J^olgiti indietro
La quarta
quivi:
E gi veniva. La
quinta quivi:
E noi movem,
mo
di Juor^
demoni
per
le
parole di
1'
entrata
siccome
gli
aveano
demoni
ma
,
poich
quasi
come
V au:
tore
temendo non
il
quando
ogni
e perci conviene
che
aSitt
la
qul
palldezza
colore acceso,
il
quale
aW autore
,
temere pi che
tosto
,
e per dice
,
Pi
il
che
,
fatto
non avrebbe
dentro
da
la
suo nuovo
,
cio
turbazion presa
ristrin'
meno
un
quinci
segue
gilio
e descrive
atto di Virgilio
dell' autore
ancora in conforto
,
mostrare
d' aspettare
impresa
e dice
Attento
si ferm , coni^
si
uom cK ascolta :
,
pu comprendere
Virgilio doil
vere immaginare
divino
e perci
mise
oltre a questo
ad ascoltare
per
,
e descrive la cagione
,
Per
l'
aer nero,
,
cio tenebroso
per-
ciocch
1'
e per la nebbia
la
cominci a dire
Cominci
.
ei
.
poich fermato
si
fu ad ascollare
5e.
non*
le
compiuto
d' esprimere la
SOPRA DANTE
minciata
,
a5i
,
seguendo
il
costume di coloro
quali ar^
senza
,
compier
sal-
per
all'
le quali
il
mostrano j e perci
orazione
il
mozza
Virgilio
desiderio suo
dicendo,
Oh
ch
quanto tarda a
a chi
me
,
,
molto desidera
non ven
si
prestamente
il
non giunga
gli
indugi moll'
quale abbatta
,
arro-
la
porta serrarono
e a lor
mal
quel
in
Io vidi ben
disse, se
siccom el ricoperse
cio le parole cominciate
,
Lo 'ncominciar ,
....
quando
che
non
.... tal
ne
,
s'offerse,
con
V altro,
col dire
a
Oh
quanto tarda
me,
Chefur
in quanto
parole alle
prime diverse
.
Ma
nondimen ,
,
comech
cio
il
paura
il
,
e mostra l'autore
dicendo
,
non
....
tal
ne
s'
offerse,
Forse, dice
forse,
mozze
eh" e'
a piggior sew
il
tenzia
cio intendimento
non tenne,
pr-
52
lar
gilio
Se
...
non
.... tal
ne
s' offerse,
,
che dove
il
essi
vincer la
punga non
avesser potuto
che
,
Cerbero e Pluto
che
aveano che
essi
detti
;
demoe cosi
non
gli
e di que,
paura
il
qua-
le credette
Virgilio
orazion
mozza
appare
Ma
la
,
intenzion di Virgilio
,
siccome poi
anzi era
punga
tal
n
,
s'
offerse
cio Iddio
far si,
tro
1*
^
che
egli
che malgrado
demoni
ma
per la ragione di
,
orazione
sue
Nondimeno per
le
parole
Oh
entr
quanto tarda a
l'
me
autore in
un dubbio
,
il
quale egli
muove
Virgilio dicendo
trista
conca
,
inferno
il
dalla similituessenziale
di so-
forma
,
il
quale,
come
detto
,
ampio
pra
e di sotto vien
ristri gnendo
SOPRA DANTE
cio cerchio
253
?
Che
sol
Pon qui
l'autore
il
perciocch
ma
in
quale descrive
al
come
cio
di deside-
e cosi
moz-
za e separata da s la speranza
Ed
questo cionca
vocabolo lombardo
quello che appo loro
il
colui cionca
:
Questa gidstion
che d nui
,
fec io
contra
mi
rispose
quali nel
Faccia
H cammino
Ver^ e , ch^ altra fiata quaggi fui , dove noi siamo, Congiurato , cio per congiurazione
sforzato
,
cio da quella
femmina crudele
chiamata
a* corpi sui
.
Di questa Erito
seri:
li-
Lucano
bro
dove dice ;
,
Inque novos
Dove
abitatrice
cielo turj
di sepolcri
n mai
non o essendo
il
di-
2 54
mostrando
affermando
,
oltre
a ci
di
Pompeo
figliuolo
Pompeo Magno
la
'1
padre
Di poco , tempo
1'
era di
il
me,
la
anima
quale
fu chiamato Virgilio
tendosi avea lasciato
la carne
nuda
la
quale par,
il
corpo ignudo di s
Ch* ella
mi fece ,
menti
,
di
Dite,
Per trarne un
cio
Giuda
i
ddla Giudecca
quali fu,
es-
con
lui
andarono
Erilo
per
sapere quello
;
della battaglia
e che allora
di
Giuda:
ma
ci
non pu
esser vero
,
siccome
libro teni
porum
e che istoria
letta
si
fosse
non mi ricorda
mai aver n
n udita
di sopra n^ detto
ifi
alcuna guisa
,
si
debba credere
dannata
e molto
meno
l'altre,
SOPRA DANTE
canta mento
si
aSS
forza d^ Incantamenti
e tra
1'
altre quella di
,
Samuel
profeta
re
,
il
a'
preghi di Saul
gli
,
che
,
g' inter-
venne
gli
i
dovea
santi
dico questo
tengono quello
non
il
essere stato
la
Samuel,
ma
quale per
e per la de-
strezza ad essere in
un momento dove
il
vogliono,
com-
pose questo corpo aereo, simile a Samuello, ed entratovi dentro, diede quel risponso,
quali
si
stati d'
alcuni
e che in
1'
essi
anime.
si
dir
dove
si
mandato
di
mente
QuelV
,
cerchio dove
Giuda
alla luce
'/
pi oscuro
in
quanto pi lontano
E il pia
della terra
che tanto
centro
:
sia
il
lontana
quanto
il
il
centro
,
nel quale
il
cerchio dove
cieli
-,
Giuda
si
centro de'
e cosi
cieli
sono da
e cosi
il
:
autore inten-
256
il
quale con
:
la sua
ampiezza
Ben
so
il
caminin
per
ti fa' sicuro
istoria
da Vir-
1'
della qual
,
per paura
1'
pareva caduto
e oltre a questo
acciocch
aspet-
la
Virgilio
il
Questa palu,
de
di Stige
che
'l
cio esala
5
,
e
i
acqua
,
la
quale in
essi
per
ferma
,
si
corrompe
ceva quella
perto
,
e tanto pi quanto
sco-
nel
,
quale
il
puzzo
si
divenisse
minore
citt dolente
:
,
,
piena di dolore
,
e dice d^ intorno
di
onde
tanto
dee comprendere
le
,
mura
questa
citt
di circuito prendere
giro la ritonda
forma
la
quale
come
5
fatta
come un
baratro
pu
luogo pendente,
ma eguain-
e cos vi
,
pu
l'
torno
E altro disse
presente canto
Qui comincia
,
la
come
sopra le
SOPRA DANTE
mura
di Dite vedesse le tre furie infernali
,
207
e udisstle
altro disse
che quello
che infino
qui ho detto,
ma non V
5
ho a menle
cagione per-
fr
pone
,
la
ch a niente non
chio
,
1'
abbia, la quale
Perocch
V oc-
cio
il
animo mio
,
il
quale veramente
torre
,
tutto dell'
uomo
f^er
V alta
la
quale era
in su le
mura
te
la
di quella torre
,
la
cima
cio la
,
sommit rovente
cio in su la
esser
,
tutta
den-
tro affocata
Ove ,
cima
in un punto
,
furon dritte ratto , cio iu un momento Tre furie infernal , di sangue tinte ,
e atto
una spezie
di serpenti
,
perciocch V acqua in
e queste
non sogliono
es-
rattempera
l'
impeto e
il
si
un
ventricello
il
piccolo
e
il
quale
le
serpi
hanno
,
sotto
palato
i
P umidit che
di quello esce
venendo sopra
:
ma
la spezie
per I0 genere
volendo
s'
ceraste
COM. DI DANTE T.
II.
258
i
quali
capo
e da
Onde
furie,
di
queste
erano avvinte
macapo
femmine
,
circondano
,
il
E quei
,
cio Virgilio
,
nobbe
le
meschine
cio le damigelle
,
Della regi'
,
na
cio di Proserplna
,
cio
pia-
d' inferno
dove sempre
piagne
sempre
si
gner
Guarda
nomina
mi
disse
le feroci
:
Erine (i)^
glie
e susseguentemente
le
e dice
(della torre)
,
Quella che piange dal destro canto della torre Aletto , cio quella furia cosi chiamata Tesifone ,
,
la terza furia
e nel
mezzo ,
,
delle
due nominate
di
sopra
e tacque
a tanto
me
fen^
r ebbe
dea
,
e fattelemi conoscere
si
Con V unghie
il
si
cio
graffiava
ciascuna
le
petto
Batteans
e gridavan
alto
mi
strinsi
temendo
io
E
,
Venga Mechiamano
di
pietra
dusa
femmina
la
quale
poeti
,
Gorgone
e
,
s
il
H farem
s'
di smalto
cio
lo smalto
chiese
,
pi che altrove
tio
erme, in luogo
<*
Erme
SOPRA DANTE
mattone e pietre vive mescolate
batterle
pietra
, ,
269
sia
la
insieme
quasi non
Dicevan
tutte e tre
,
gridando
o nella palude
o verso lui
assalto
quale ne
f'
fatto
,
a non vengiarlo
perciocch se vengiato
a vesso no
non
si
autore
il
vivo
volere
,
Ma
chi
sicno
,
queste furie
del quale
scriver
si
chi sa
Medusa
di-
pienamente dove
,
senso allegorico
,
rac-
conter
il
non ha
amico
di Pe-
disposero
fosse;
di
Giove non
,
ed
e quivi
rapita
in terra
se
di Plutone
Peritoo in inferno
e tentando di
,
Peritoo fu strangolato
26o
Altri
Peritoo
fu lasciato da Plutone
,
il
amico
di Plutone
e sen,
con
preda
tolta a
Gerione
,
gli si
la
gli lo stato di
Teseo
per
Teseo
e perciocch Cerbero
venuta Cerbero
per
barba
e oltre a
ci incatenato, ne fu
Qui
co-
mincia
la terza
ch l'autore ha dimostrato
romor
essere stata
pone l'auda
come
y
gli
occhi
gli fossero
Virgilio turati
acciocch non
la
que
Volgiti in dietro
verso le
mura
della citta
il
chiuso
pon qui
in
quanto voocchi
,
chiudesse
gli
disse
chiuso
il
viso, e dicegli la
,
cagione perch.
Che
dice,
se
*/
Gorgon
mostra
cio
Medusa
si
rie, si
dove esso
,
e tu'l vedessi
Nulla sarebbe del tornar mai suso nel mondo, perciocch subitamente
Cos disse
'l
diverresti sas-
ed egli
stessi
SOPRA DANTE
Mi
volse
,
%6i
,
in dietro, e
non
che
tenne
cio
non
si
affid
alle
me mani
io
con
esse
ben mi chiu-
dessi
Che con
acciocch
le sue
io
il
Gor-
gone
che
comprendere
si
il
Gorgone
si
mostrasse,
,
o vero che Virgilio suspicasse non sendo stato dalle furie chiamalo
chiuso
il
,
mostrasse
es-
e se
si
mostr, che
sieme con
scrive
che venne.
,
O
ria
,
voi
eli
avete
1'
gV
intelletti sani
,
apostrofa qui
autore
e lasciata la principal
i
matedi-
quali
hanno
screzione e senno
e dice loro
,
che
s'
asconde
,
velame degli
versi strani
^
e dove
il
senso
allegorico
ma-
nifestamente.
tro
E
,
ad alcuni
il
sotto
velame
di questi versi,
l'au-
semplicemente suona
il
senso litierale
quali per
teccia
comprende
,
chiama
1'
versi strani
in
non
era stata
gari,
ma sempre
26a
in
venia
,
Qui
le
T autore
la
e co-
mincia qui
descrive
V autore
per opecitth
ra del
porta della
,
aperta
chiusi
e dice cos
gi venia
avendomi
,
egli
gli
occhi
,
di
Stge
Un fracasso
di spavento
,
cio
un rompimento
Per
cui
le
sponde
,
il
Impetuoso
da s
come
,
turbo o
vi
la
bufera
,
dei
dove
dimostrai
si
,
secondo
come
generino,
due
cio
tjphon
e enephias,
sonoro
lazioni
quali
;
chiama
non
ardori
fossero
e se cosi
ma
in tanto
movea
le
,
velocis-
Che fier ,
,
questo vencui
la selva
,
alla
quale
s'
abbatte
frondl
percosse
r attento
il
senza alcun
suo impeto
,
Li rami
te
,
schianta
alhat'
e portafiori
,
sto
Dinanzi ,
cio in quella
,
polveroso va superbo
le fiere
,
cio rilevato
,
E fa fuggir
e li pastori , con le
SOPRA DANTE
lor greggi.
263
dalla
cliiusura
,
delle sue
mani
e disse
drizza
,
il
cio
il
ma
ba
,
antica
fosse,
per
la
quale
Flegias vide
o altra, non
:
pu
chiaramente
alcuna fiam-
comprendere
crederei
io,
che
ella fosse
ma
lora era
e questo credo
perciocch egli
la
chiama
antica
forse a differenza di
fatte
,
e pi, acerbo
Come
rane
Qui dimostra V
gli
quale Virgilio
mostrava
,
facessero
P anime
e dice che
Come
Fin
cio
s'
le rafie
dileguan tutte ,
s'
(
,
,
fuggendo )
ficcandosi
abbica
1'
ammonzicchia
1'
una sopra
,
altra
nella
quale dimora,
no
sto
la
nimica biscia
usando queserpi
,
le
per
la
sta Del-
acqua
e
si
che inimica
pasce:
,
anime cio infinite distrutte perdute, Fuggir cos , come dinanzi ad un y le rane ha mostrato che fuggono
di loro
Vid' io
,
di mille
noi nomina
ma
si
264
vedea
,
al passo
di Stige
,
le piante asciutte
i
,
,
piedi
poi segue
,
Dal
per
i
fammi
a fare
,
v'erano,
,
le
quali
hanno
nistra
Menando
,
la si-
rjinno
verga
s
,
siccome appresso
:
comprende
1'
innanzi
da
spesso
e in questo dimostra
non
ci
dee
parer maraviglia
venia
,
considerando chi
egli era,
onde
lasso
Ben
ni'
accorsi
s'
di egli era
da del messo
gli
:
,
e di questo
accorse
quando pi
1'
fu vicino
,
pre-
anime
de' dannati
che nel
che temevano
di
lo
,
quale davanti a
per
lo
inferno
:
commuoegli
un messo
,
di
Dio
perch
E valsimi al maestro^
fare
,
per sa-
io dovessi
,
appressandosi queil
messo da
,
cif'lo
e quei
cio
,
gno
me
passando
.
ed
inchinassi
ad
esso
facendogli reverenza
di disdegno
SOPRA DANTE
come
creatura perfetta e beata,
,
265
fare senza
non poteva
alla
sdegnare
ci che
:
demoni contro
volont di
si
Dio attentavano
comprendere,
poich
era
1'
e qui assai
manifestamente
pu
1'
uomo
angelo di Dio
.
il
commosso
^erghetta
la
serrata
e con
,
una
per
la
man
,
portava
e
quale
si
disegna
'1
uficio del
messo
i
V auto di
si
rit di colui
che
manda.
E secondoch
a'
santi voglios'
no
fuorch
cherubini non
commesso:
nelP esercizio
^
dell' uficio
si
commesso
si
chiama angelo
graece
,
perciocch angelo
a dire
si
dice da aggelos
:
messaggiere
poi
fornita la
commessione
il
non
chiama pi angelo,
,
ma
reassume
,
suo
nome
principale
s'
cio
virili
.
podest
abbia
.
L' aperse
In questo
si
potenza di Dio
la
quale non
C(j1
port.*,
quantunque
forte,
percuo-
commuovere
1'
a'
nemici di Dio,
sentendo
la
venuta di
ma non
va contro a loro
dice adunque,
266per
la loro
gente di spetta
cio avuta in
dispetto da
Dio
,
Onde,
cio da quale
est oltracotanza
di
s^
che voi
ritiene
,
fate
in voi
alletta ? cio
,
chia-
ma
si
Perche ricalcitrate
col perverso
vostro adoperare,
a quella voglia y
il
di
Do
,
pu
si
esser
mozzo
cio terminato
,
perch
ad esso non
sia infinito
pu pervenire
conciosiacosach Iddio
v'
ha cresciuta doglia
,
nel
profondo delil
inferno
siccome rilegato
si
il
Lucifero,
.
quale
gio-
pu muovere quindi
Che
il
divina disposizione
,
muro muro non si muoche si rompe l'uomo la testa e ve n per da credere che Domeneddio col suo provedere ponga necessita ad alcuno, come pienamenperare
non
altro se
col
'1
te si tratter nel
XVII
,
ma
per-
da sapere
fate
secondoch
poeti scrivono
che queste
son
tre
delle quali la
,
prima nomiAtropos: e
la terza
Demogorgone
di Caos
Vuoisi
qui recitare
I?
SOPRA.
sposizlon di quella:
DANTE
,
267
e la
le
ma
Tullio
il
quale
chiama Par-
che, in libro
de natura Deorunif
ma
il
io
m'
ac-
quale vuo-
la
natura natura.
la
alla verit
Queste me-
medesimo dicendo
fate,
essere
stato
figliuolo
d'
rebo e
chiama
una
epistola a Lucilio le
quale dice
e chi
fati
le fate
menano
:
non vuole
,
andare tirano
ma
e da
non credere
snza
il
noi
libero arbitrio,
che falso.
questa
saremmo meintito-
in quella tragedia la
,
quale
Edipo
dove dice
Non
Mutare rati stamina fusi ^ Quidquid patimur mortale gerius , Quid quid faci mus venit ex alto :
Ser^mtque suae decreta colus
Lachesis
,
Omnia
Non
non alla
a68
Mohilis
ordo
mults ipsum
Metals se nocet
multi
ad Fatuin
timent
.
'
Venere suiim
dam Fata
Venere
sola insuperabile
Fatum
Nata
Tecta
Ex
aere
et solido
Quae neque concursum coeli, ncque fulmlnls iram^ Nec metuunt ullas tuta , atque aeterna ruinas Tnvenies lille Incisa adamante perenni
.
Fata
tal generis
si
pu manifestamente
comprendere
fato.
per mostrare
la diversit
clie
che un
ffite
fato sia
queste tre
mato Pan
servigio di Plutone
iddio
dell' inferno
e questo
sentiamo
quelle
dice
II
predetto Fulgenzio
che
la
inler-
petrazione di questo
nome
seme
Cloto
tanto
a dire
s'
quanto evocazione
-,
ap-
SOPRA DANTE
io luce
.
269
per-
E come
esso
medesimo dice
Lacliesis vea
5
e chiamato
Lachesis
1'
ha
Atropos detta ab a
est coiversio
^
quod
est sne
e
5
tropos,
quod
perciocch ogni
incontanente
,
che
sita
ella
pervenuta
caggia
termine postole
di neces,
che
ella
nelle
mani
della
morte
dalla
Apuleio Madaurense
,
filosofo
di
non piccola
autorit
nomi
e dell'opere di que-
chiama Cosmografia
sant
,
scrive
Sed
tria
Fata
,
numeriLS
si
potestatem earum
pors referas
:
nam quod
,
fuso perfectuin
;
est
et
quod torquc'
tur in digitis
et
momenti pr aesenti s indicai spatia; quod nondum ex colo tractum est suhactuni,
id futuri
et consequentis
:
videtur ostendcre
liaec illis
conditio ex
tingi t
,
ut
quae futura
tlio
suiit
Clo^
nihus suadeat
sit
,
etc,
Son
di quegli
che Lachesis,
la
come
sia
quella cosa
qual noi
270
quale
a'
cliiamlamo fortuna
e da
lei
essere
ogni cosa
:
la
ma
per-
bisogno
fa
se
.
il
si
ponesse, ver,
r a quello
il
causato
perocch queste
,
mente causate
dir
si
possono
6gliuole di Dio
comeche Demogorgone,
sia
di cui
Teo-
vana opinio-
E
,
si
dee cos
,
volta detto
se-
condo
la verit,
,
un luogo della
terra profondissimo
la
s
e nascoso
la
la
quale tanta e
essa
,
trapas-
mente
siccome s
far do-
medesima vedente
vina mente
Che
si
pu
perciocch cia-
scuna cosa
quale
1'
acume
non
pu
trapassare,
alla not-
te; e cos
quantunque
esse sieno in
il
s splendidissime
a quelle attribuiamo
no-
SOPRA DANTE
str intelletto; e
271
chiamiamo
diciamo essere
a*
proprii
fate
da Tullio Par-
che j e credo
nominate
questo
stato
da/orym
,
il
quale
sta
per parlare;
prima parlato
prevedendo da Dio
il
che pare
:
ma come
orrore
il
pare che
egli abbia
in
vocabolo,
la vo-
lont di
Dio o
la
ga la sentenza,
cosi
.
ma
non nominarlo
:
seguita
1'
adunque continuando
,
le
autore
Cerbero
s^
ostro
se
ben
vi
il
ricorda
Ne porta
Teseo
si
ancor pelato
mento e
'l
gozzo ;
dette,
si riy^olse
V angelo
,
del pa-
lude di Stige
E non
,
r uno
gelo
:
era dannato
f' motto a noi ; perciocch e 1' altro non era ancora in tanta
altro dall' ani
grazia di
Dio
diavoli
egli far
?
motto a costoro
che erano
re
,
men
colpevoli
danno
il
perciocch
272
demoni
ma
f*
D* uomo , cui altra cura stringa e morda , Che quella di colui che gli damante , e cosi trapass oltre E noi movemmo Qui comin:
,
questo canto
neila
come
vi vedessono in arche
affocate
punire
gli
eresiarci
Dice adunque
stavano
le quali
,
ma
quanto
a coloro
furoa
Dentro
v^
entram-
mo
nel sesto
non ne
faccia
Ed io
nuove,
eli
tutti di
,
veder cose
La condizion
5
tezza serra
strato, le
perciocch aveva
di ferro,
la
come
di sopra
motanti
mura
ed era guardata da
porta
trovarono
e ancora
invio
che da vedere e da
E veggio ad ogni
man
a destra
SOPRA DANTE
e a sinisira
q
,
273
grande campagna
campagna
,
forma
di
Piena di duolo
dice rio essere
cjuello
il
e di tormento rio
per rispetto a
coloro
i
che
la
giustizia
si
Dio d
quali
cocentisslmi sieno
come
questa
campagna
Si
il
di-
campagne
esser
fatte
come ad Arli
in Provenza
Arli
,
una
citt antica in
su
il
Rodano
,
as-
foce del
,
mare
cio l
dove
,
il
il
Rodano
Rodano
inette in
mare
ove
'l
Rodano stagna
il
uu grandissimo fiume
scrive
di quella
il
Pom-
medesima montagna,
'1
della quale
escono
ri
Danubio e
Reno
la
Losanna
e
l'
impeto suo
,
nondimeno quale
tale
se
dividendo
una Galiia
,
e poi rivolto
,
il
ricevuto Arari
lissimi fiumi
,
e ancora Isara e
,
Durenza
corren,
e altri assai
e divenuto grandissimo
i
Voichi e
,
Cavar!
sono
gli
stagni
de' Voichi
e
,
un fiume secondo
un
castello
antico
COM. DI DANTE T.
274
in
mare
de Hlstoria naturali
chiamata Eraclea
,
fu una terra
Rodano
'l
ove
Ro-
dano stagna
io
cio
fa
il
predetto stagno
la
ed estimo
si
terra
chiamava Eraclea
la
oltre a ci sogglugne
,
autore
comparazione seconda
citt in Istria
dicendo
la
S corn a Pola,
Fola una
Medea moglie
Giasone, capitata
,
e abltolla di
Colchi
Il
come
quivi capitasse
in
;
per
la lascio
,
il
suoi termini
,
bagna
Quarnaro un seno di mare il quale nasce del mare adriano e va verso tramontana, e quivi divide
,
Italia dalla
Schiavonia
e chiamasi
,
Quarnaro da'posi
poli
che
chiamarono
Carnares Fanno
sono, tutto
sepolcri
,
loco varo
cio incamerellato
il
come
qua-
veggiamo sono
le fodere de'vall,
,
quasi in quadro
le vi
si
il
lascia
acciocch altra
H vero che ad
citt
pietra
fatte
de
e quale piccola
,
possi-
e appaiono
SOPRA DANTE
alcune d' esse alcune scritluiT secondo
tico
,
a; 5
il
sep-
pellito.
Di queste dicono
in
affermando
battaglia tra
Guglielmo
e barbari inuccisi
,
ed essere
la
stati
moUi
e che poi
notte seguente
per di-
cristiani
,
morti essere
La
che
io
qual cosa
quantunque possa
i
essere stata
cio
,
V arche
quivi per
noi credo^ bene essere a Dio possibile ci che e che forse quivi fosse una battaglia
,
piace,
e che
:
cristiani
ma
io
credo
fatte
come
in assai parti
mondo
,
se
credo
dice
sono
al
Dice adunque
1'
autore
continuandosi
a Pola la molti-
luogo varo
,
Salvo ^
modo
do
:
e poi descrive
amaro , qui, che ad Arli o a Pola; come pi amaro v'era il modo dicengli avelli
,
Che
tra
da evello evellis,
perciocch la terra
dove
1'
uom
276
sparte ,
fiamme erano
Per
le quali erari s
,
quelli avelli Che ferro pi , acceso, cio rovente non chiede verun arte la quale di ferro lavori il
,
si
quale
altri
li lor
coperchi
di quelle arche
eran sospesi
cio
levati in alto,
E fuor n\ uscivan s
per lo greve martiro
giaceano
,
duri lamenti
fatti
e d' offesi
per V autore
, :
si
mosse
domandar
Virgilio
di-
cendo
Ed
Che
io
maestro
seppellite dentro
da quelV arche ,
?
si
cio affocate,
1*
autore
lasciano
o non
si
:
possono
Ed egli
eresiarce
me
si
chiamano
e dicesi questo
est princeps
:
nome ah
heresis
et
arces
quod
Eresi secondo,
quali di Dio
o delle
miovo
e perversamente ere-
SOPRA DANTE
dettero e insegnarono
libretto
il
:
277 un
e
a'
delle
d'eresie,
quali
tutti
diversamente l'uno
drdl' altro
errarono
sia
:
tra'
nio,
sai
,
quali
1'
mostra
la re-
comech
servi
di quegli
solo
,
ma
es,
ed esservi
,
d^ ogni setta
d' eretici
e chiamale sette
,
il
qual
nome
viene da
essi
seco secas
il
primieramente son
son
divisi infra s
,
fede, e poi
siccome coloro
le
tombe cardie
e tra
perciocch
slati
Ar-
cipi e popoli
in tanto
cri-
stiani cattolici
che fossero
perfidia
.
Arriani
e dur molto
tempo questa
medesima arca
E^ monimenti
in
cio le sepoltu-
le quali
ammaestramento
di
sjB
non
in
qui
perch
.
Chiamale adunque
,
Fautore, sepolcri
ti;
avelli
arche
tombe, monimen-
nomlnansi ancora
,
locelli,
.
tumuli, sarcofagi e
,
mausolei, busti
urne
conciosiacosach
,
corpi corrotti
:
quali
in essi sono
perch
avello
si
chiami
detto davanti.
Chiamasi arca,
perciocch
quella
marmo, hanno
,
nelle
grano e
ella
cose loro
ed
il
perciocch
ha a rimuovere
,
vi
sono
o
la
il
ladro da
cosa segre-
Chiamansi tombe
,
luoghi concavi
perci
si
par che risuonino o rimbombino ; e tumba , quasi tumulus homhans , cio cosa rilevata che rimbombi Chiamasi moni mento perciocch ammoniscono la mente de' riguardanti recando loro a memoria la morte o il nome di colui
dice
.
che
in esso
seppellito
,
quale
e poi
morti
,
in picciolissimo luogo
cappiamo
,
Chiamasi tumulo
giamo sopra
in terra
corpi che
nuovamente son
levato
il
il
luogo dovfi
SOPJU DANTE
quel cotale fosse stato seppellito
;
279
\egassai.
la
giamo ancora
sarcofago
,
oggi
per lo
mondo
si
Chiamasi
carne di
perciocch in esso
consuma
ihe
quanto mangiare
5
.
e in essi
\ermini
mangiano
mausolei
,
la
Chiamansi ancora
,
sicco-
me
e chia,
al
quale morto
la
,
quale
secondoch
1'
niano
"vigliosa
perciocc^h Artemisia
,
rizia posta gi
fece
chiamare a
quattro
magScofuori
che
al
mondo
e
nomi
,
pas
Biyaxes
,
Timoteo
sua
real
e
,
Leocares
d' Alicarnasso
citt
comand
loro che
,
il
pi nobile e
tesse
: i
il
si
po-
quali preso
la
cui lun-
la
,
1'
altezza fu centoquaranta
circuito del
5
quale
cinsero di
e quella
parte
tagli
la
quale era
volta
a levante
a
xes
chares
Timoteo,
quali in intagliare
stu-
istorie e
il
mi-
28o
gllore
,
secoli poi , assai agevolmente apparve agrintendentl, questi maestri avere lavorato per
desiderato fine
il
un quinto
artefice di
ragguagli la piramide
riore
il
:
e poi vi
s'
aggiunse
sesto
chiamato Pjrthis
edificio fece
,
1'
una
da
^
quadriga
cio
tirato
quattro cavalli
e in questo
gnifico,
con maraviglioso
lavorio
,
artificio
composta
s
fin il
di tanta bellezza e
1'
ma-
uno
de'set-
le miracolosi lavori
quali in tutto
e
il
mondo
essere
allora
si
,
ragionavano
e cos,
minato
come
detto
ancora
si
nominano
i
le
Chiamansi ancora
se,
polcri busti
cio ars
,
solcano.
chia-
mansi urne,
to e d' oro
,
erano
cenere
vi
:
mettevano: e questo
seguita
,
son pi
men
caldi
secondo
la
che dentro
mo-
come
avanti procedessero
pur
tra le sepolture
dicendo
Passammo
tra
SOPRA DANTE
sepolture
,
a8i
Spaldo la
Romagna
-,
chlatnato uno
spazzo d'
perci dice
che
tra' martirii
e ira
luoghi che
villa di fuor
mi pinse
ec
x\-vendo
la
1'
secondo
dimostrazione
che
naturalmente
tirati
;
siamo
vegnamo
dalla divina
giustizia
e restandogli a descrivere
si
quegli
,
commettono
essi
acci
ciocch cognosciutigli
meglio da
guardar
sappiamo
e ancora se in essi
caduti fossimo ce ne
e
di disi
pian-
gano
e in parte la
,
pervengano
citt
di Dite pervenisse
1'
entrata
come in quella gli fosse negata appresso come da tre furie infernali fose
se provocato
il
Gorgone
non
eiFetto
come
28a
la
primieramente
doloroso tormento
sotto
,
trovasse
molto
artificioso
come
hanno
rende
solleciti
coloro
quali
agulamente riguari
versi suoi
intenda per
la citta
,
di Du-,
il
assai
ben poninna
Irem comprendere,
che
il
luogo
,
dell'
inferno nel
quale
cose
,
si
puniscono
gli ostinati
e ci dimostra in
due
dato
fossi di
questa
trata
demonio
poison
con
citt
la
appresso essa
s
aver
mura
di ferro
le
quali non
.
Per
le
quali
due
propriet degli
,
quali in
;
quella
ed
prima
significata
tristizia si
pu
dire essere la
prima radice
:
della osti-
nazione
la
seconda
,
la inflessibile
significata per le
mura
del ferro
la cui
durezza
SOPRA DANTE
lama
e tale
si
,
285
,
che per
forza di
fuoco
non che
d' altra
cosa, non
pu
liquefare,
come
fanno
ben
si
,
dimostra
i
quali
n diaiostrazione o ragio-
E
e
chiama
1^
Dite
cio
ricco
abbondante
ed esso
sia
,
medesicio di
:
mo
gravi cittadini
pi de' pec-
ne' fraudolenti
parte d(
riore.
11'
inferno
la
gli
,
supeanimi,
come
detto
o per
lascia
bestialit o
per malizia
delle quali
1'
una non
l'altra
cognoscer
la
misericordia di
j
Dio, e
non
la
vuol cognoscere
redine ne'
tuati
,
e per trascorsi
con abbandonate
vizii
gli s'
hanno
in
costume
,
quando
il
costume
rimuovere
,
si
puote avere
divenuti
entrata
alla
il
ragione e
costume de-
alcuna ragione
:
autore fu vietata
osti-
a' ministri
a84
nere
,
facevano che
v'
entravano
non
fu voluto ricevere
ma
i
essere
alla
ragione e a lui
dello intelletto,
non
di Dite
ma
,
scer
conosciuto,
,
cagione
e quel seguire
si
che sua
salute sia
curerebbe
11
demonio
per
che
1'
uomo
il
parecchiata a quello
lo conoscere
,
se
si
non
1'
uom
e di-
non
quanto bisogno
,
fa a
e per
,
conseguente pervenire
s'
ben disposto
alla confessione
ingegna di doverlo
essere.
E perciocch
,
pi
cio
a
leggiermente
l'ostinazione,
vegnono
vedere
e da loro chia-
mato
il
Gorgone, cio
s'
la ostinazione, cio
per quegli
il
romori
ma
non avviene
,
anzi piuttosto da
e dimostrata a noi.
tre furie
nomi
effetti,
secondoch
senti>
rono
Furono adunque
le furie tre
SOPRA DANTE
e secondocli pare che
d'
tutti
266
,
tengano
,
furono figliuole
:
e della Notte
il
e che
testimonia Teo-
donzio
',
che
Nolte
il
ap-
il
dimo-
cognomine Dirae,
Megaeram
parta
et e
,
secondoch
essi
vogliono
servigio di
Giove e di Plutone
r
Hae
Jovis
,
ad
soliiim
meritas
etc,
loro
nomi
come
hanno
V autore
oltre a questi
pi nomi
massimamente
in diversi
luoghi
versi di
Lucano
si
Jam
Eliciam
Sono
,
uos ego
nomine
s^ero
Destituam
oltre a
effetto loro,
dove dice:
Huic Dea
Conjicit
,
unum de
a8(>
siccome
etc,
E
in
superiori idsi
di
come per
Virgilio
pu
ve-
dere
Fu
Juturna dea
Dire
il
cognobbe
in cielo
non
in
terra
Sono appresso da
:
Jamjarn linquo
Oltre
loro
,
acies
:
ne
me
terrete
timentem
etc.
Ohscoenae volucres
a
i
questo dice Teodonzio, queste furie appo coquali abitano alle marine, esser chiamate Ar-
pie
forme
le
,
lasceremo stare
al
presente
e spaventevole
Odit ,
et ipse
pater Pluton
:
odre sorores
ora
:
.
Tartareae monstrum
E un
in praelia fratres
:
tu verbera tectis
SOPRA DANTE
Funereasque inferve faces
Mille nocendi artes
et e,
:
287
libi
nomina mille
g' inlei
,
frnscrltti versi
appare
e
,
Egrediturque domo
euntem
Et pavor,
et terror,
Tenditur y ac sanie
gliscit cutis
igneus atro
Ore vapor , quo longa sitis , morbi quejamesque, Et populi mors una s^enit etc,
Megera similmente
aspetta
si
g' in,
frascritti versi di
Claudiano
pu comprendere do-
si
vuol guardare ci
i
che
sotto cosi
poeti
queste furie
:
della
la
ragione.
la
Pare che
sia di necessita
ragione, e seguendo
le cose
appetito, che
non avvegnendo
zion seguitare,
(j) Il
Codice dice,
tle
Laudibug StiUconi$.
a$d
se
vere allegrezza
la
riceve
procedente da animo
perturba-
offuscato da ignoranza
e perseverando la
,
zione
come
atto
il
divegncndo
per
la
perseveranza maggiore
,
ad alcuno
molesta
la
il
Per
la
qual cosa
,
assai
convenevolmente
si
pu comprender
aver cacciata
la
questo
letizia
dall'
la
lurbazion presa, e
,
che
appresso
avere
la
perturbazion ricevuta
:
ignoranza d'animo
notte
^
notte
seguita
d'
e cosi
si
pu
Acheronte
e della Notte
al servigio di
Plutone, insi
tendendo
lui
per
l'
inferno, attissimamente
,
pu con-
gamo, per
quello;
loro
effetti infinite
anime traboccavano in
Giove sieno
p;ir
ma
che
esse al servigio di
da
sia in tutto
con-
come
di pace
di
mansi
suetudine e di misericordia
ma
la
intorno a questo
,
pu
la
cosi dire
nostra
perfidia
a
vinciamo
divina
corumoviarala
per
SOPRA DANTE
la
9.89
lio, io
pagher
il
V adoperare
le
l.
contra di noi
per
le
la
ra di quelle, le tempeste
fami,
:
mortalit e
fnt-
Giove
e al servigio suo
gli
antichi per
nomi
non
s'
non
lascia,
quando
mo
di cosa la
chiamata Teslfone
la
desimo
ieSy
il
la
qual
quale
voce d'
1'
dobbiamo intendere
esser quella
,
la
con contumelia e
perturbazione
,
manda
come sono le villanie le quali gli adirati si dicono insieme La terza chiamata Megera e secondoch ancora Fulgenzio dice questo nome vien
fuori,
. ,
biamo intendere
nelle quali
si
le
vendette
le
1'
uccisioni e le guerre,
dimostrano
ricolose
mabili
non I9
giusta-
mente
COM, DI DA.NTE T,
apo
e dalla inquietudine
animo
si
e nelle morti
Oltre
essi,
o per
o paia loro
,
ricevere
non giustamente
in perturbazione
,
simil-
di vendetta
sono da rabbiosi
animo
furiosamente gridan,
do
cani
maggiori ninna
Appo
ferno
di
,
noi
quali siamo in
si
,
mezzo
tra
'1
cielo e
gli
1*
in-
e perci
uomini
5
mezzano
stato
Eumenide
perturbalo
in
percioc-
ch ricever
pi di
gli
gli
par che
lui vaglia, e
1'
potere secondo
vendetta
tutto in s
come
alle e-
e quinci
pu
dire
le furie
Eumenide, che
in altro
quanto buone
contrario
,
mai
(1)
Obgurgazioni
ha
il
MS.
SOPRA DANTE
ciascuno che ad esse
ste
si
agi
.
lascia sospignere
,
Sono queappo
appo
gl'iddii, cio
,
gli eccelsi e
chiamate Dire
cio cru-
deli
dalla
per ogni
menoma
turbazione
commuovono
e fannoci dalla
.
mansue-
mare
con tanto
fef-
vore prorompono
alla
preda
superiori discordanti
tribuiti
non paiono
assai
i
at-
/perciocch
,
per
le
te di loro
e ancora per
versi
medesimi che
,
gli
de-
scrivono,
si
possono comprendere
senza altramenti
l'
ani-
mo
guente tanti e
orribili
commovimenti
non potere
,
quanti han-
no a
li
ad accrescere
in
mal
quello tro-
simo
o virtuoso pensiero
e per questo
,
siccome in
e per que-
29^
alone
1*
,
gli stimoli di
animo
debba
fare
perpetuo
ciita
dino
1'
d' inferno
,
cio
l'
ostinazione.
la
quinci descrive
autore
essendo gik
la separazion
della ragione
quella
dislderava
che
la ostinazione
animo
suo
veniva
falsa
estila
esser maggiori
che
caggiono in ostina,
e s
di
continua.
mente
male
adoperando procedono
Ma
da
,
da
senire
come
favolosamenr
il
ne scrivano
poeti
favo-
Scrivono adun,
che Forco tU
,
mare
gener d' un
mostro marino
tre figliuole
delle quali la
prima fu
SOPRA DANTE
clamaU Medusa
le
,
apS
,
la
seconda Steno
la terza
:
Enria-
e secon
tra
doeh testimonia
tutte e tre
fama
,
antica
il
non ebbero
quale vicendevolmente
esse
si
signoreggiarono
isole
chiamate
Orcade
etiopico
le
,
quali
mare oceano
minati Esperidi
la
:
etc,
,
propriet
si
che chiunque
tiva in sasso
.
incontanente
la
convertre
,
di
Medusa
,
maggiore delle
si
;
femmina
quali
bella
altre cose
pi
stati
dicono essere
suoi capelli
gli
ma
giacque con
nel
tempio di
Minerva
e di questo
scesse il'cavallo
nominato Pegaso
,
ma
,
Minerva turil
suo temri-
acciocch non
manesse impunita
dicono che
;
Me-
per
in quei
fi9f
lo
scudo di Pallade
essa se
la
con
f-
ne ritorn in Grecia
,
E
,
zioiii basti
posito
il
For-
co;
rino
ma
,
r aramirazion
vulgo ignorante
femmina
quistione
come V
altre
nascono
ma
di questo sia
la
terminata.
Che
f.
solamente
,
un occhio
an-
per questo
i
fosse
un medesimo
:
gludicio di
tutti
coloro
quali le riguardavano
altri
un
solo regno
e quello vicen-
dimostra se non
,
essersi
dilettata dell'
abbon,
e per nel
tempio d Minerva
arti
,
ella
per
le
quali
crini
esser con-
vertiti in serpenti
ninna
altra
,
se
non
le sustanze
,
temporali
le quali
per
capelli si
sollici-
dimostrano
convertirsi in
1'
amare e mordaci
;
hanno
perciocch temono or
SOPRA DANTE
di questa e or di quella cosa ec.
agS
esse coaveri8so-
Che
no
in sassi coloro
,
stato detto
perciocch tanta e
grande era
,
la
lor
di-
bellezza
cosi
e quasi
mutolo
e inimo-
se sasso di-
venuto fosse
perciocch
la
essendo dopo
,
morie
solleci-
con tanta
,
nelle quali
le
quali
il
pi erano
che
dalli
goni,
il
qual
,
nome suona
Ma
Ful-
genzio
il
quale intorno
zioni di paura
relle
si
le quali
per
nomi
di queste
tre
so-
interpetrata debilita
il
animo
de
Appresso dice
,
profondit
la
quale con
un
Ultimamente dice
la
che Medusa
1'
significa
oblivione
avvedimento dell'ani-
mo, ma
gliere
sotto
il
nome
di questa
,
Medusa
essere,
come
,
chiamata
la ostinazione
in
cubrici di terra.
2c>6
quanto
riguardava divenir
sfosso
Ma
son molli
qu^li per
avventura non
riguardano
^
s'
e per
nella
giardini
questi
pnlon loro da
altri
letizia
di paradiso:
ten,
gono l'animo
alle lor
fisso
ad
botteghe,
altri
agli stati
agli
onori pubblichi e
a simili
che questo
co'.al
riguardare riguardare
e'
Gorgone
traggono quel,
durezza
che
gli
converte in pietra
5
la
quale
di
per
la
qual possiamo
frutto. Cosi
adunque divenuti
e caduti nella
perse-
strabocchevolmente
si
lasciano andare
s sapere quel
,
che
ha:.-
no
e che se pure
,
non vo-
loro avviene
in
gliono;
oa
i
coloro
i
animi pongono,
d'avere
s'
sniisuralamente procurai!
e tanto
in
esse
invescano
eia udir
non
rioso
non paia
egli
perciocch
la
perturbazione
si
insaziabilit; e
per
,
ci
medesimi contro
se volte contro a d
Dio
e da questa perturbail
zione nascono
stimoli
quali
di e la
notte
ne
modo come
,
pervenir possti-
siamo
moli nascon
nose sono
;
,
disposizioni
le
e appresso a questo
le
seguono
atti
e le
operazioni
quali
:
e questi nel
mini
piuttosto da furioso
:
mente procedono
come
,
se
veduto avessimo
Gorgone
diventiamo
,
rene cose
Era adunque
,
ai-ciocche veduta
tore
,
mente dell'au,
e per
conse-
buona disposizione
non pot avvenire ;
questo periodo, e invce
i)
frutti celestiali
ma
ci
(1) Il
Codice ha iliTersaraente
ilisposto
mezzo sopra
notati,
segui nle: o
a coloro
quantunque
Questo
si
prende aiauca
nel
MS.
9^
perciocch
ragione
il
Gorgone, cio
le
che a riguardare
:
vanit temporali
il
e a porvi
,
1'
animo
il
che pregava
riguardino costoro
le quali
Ecclesiaste
,
Vanitas vanitatum
la
et
tas
non solamente fu
le
mani
occhi chiudesse
ma
non
E
,
ma
con,
due potenze
cupiscibile
le
mani
le
quali quante
e adopereranno che
adiri o concupisca
si
,
V uomo
tante
pi che
il
dovere non
il
s'
cesser che
si
possa
cio
sto
la
,
non
e seguita di que-
che a coloro
animo seguitano
ragione,
,
manda
il
1'
autore 6gura
la
porla
ed questo
,
e di tanta
potenza
il
che
Gor-
demoni
le furie,
fuggon davanle
la-
che per
la lor salute
:
bisogna a co-
loro
SOPUA DANTE
quello
sani.
,
^^99
g* intelletti
di-
al
ragione a discernere
i
tor-
sappia guardare
compunto, proceda
mediante
il
quale possa
pervenire.
lo
Ma
come
da vedere n
resta quello
.
Sono
sic-
chiaro
si
legge nel
testo
in
,
sepolture
nel qual
sepolture
1*
nuior vuol
a cre-
dere
al
il
quale essendo
in parte,
difficult
ne induce o pu inducere
n'
usciamo
Possonsi
,
adunque
gli
eretici simigliare
alle sepolture
le
di
marmi
di
,
e poi aprendole
,
si
fetidi e orribili
riguardain
re
senza senso
:
avere
riori
,
e cosi
gli eretici
veggendo
,
loro
,
atti
este-
venerabili
mansueti
e divoti
buono uomo
:
e la loro conversazione
ma come
il
discreto
uomo
gli
3oo
tro
sia
,
qiral
il
di
malvagia dottrina
Dio
che
assai
manifestamen-
appare
,
abomi_,
nevoli
che
1'
ossa
o"*
per-
ciocch
quantunque sieno
orribili
non possono ad alcuno nuocere 5 ma il puzzo del veneno delle opinioni degli eretici cosa
a riguardare
,
la
quale uccide
1'
a s
il
ricevono
e perci
ti,
ti
,
gli eretici
molto pi sozzi e pi
possono
as-
somigliare
sepolcri
a'
e quinci
estimo, perciocch
ne' sepolcri
quali
furono
portarono
la
e quella di quegli
che
1'
autore volesse
che
piagnessero insieme
essi
con
loro seguaci
E
,
perciocch
le loro
false
riprovate opinioni
Spirito santo
1'
,
siccome freddi
dell'
,
ardore dello
ostinatamente servarono
credo voglia
si
autore
,
riscaldi-
no
la
freddezza maturino
:
IVIa
potrebbesl
1'
e'
pare che
,
au-
XI.
di questo libro
che dentro
bestialit e
Dite
si
punisca solamente
la
la malizia
i
',
dove
gli
allora
si
e passato
questo
luogo
dove
ere-
SOPRA DANTE
ticl
3oi
puniiM
son puniti
l'
;bo]amLute
iu questa
iucootineuza
e di questi eretici
,
uoa
fa
discrizione
menzione alcuna
perci
:
pare die
per s di peccato
dubbio
si
,
pu
cosi rispondere
la
eresia spettare
5
bestialit
perciocch
clie d' al
bestiai cosa
estimare di s
medesimo quello
estimar non
si
dee
cuna cosa
piii
che di
tale
e volere
ferma
la
sua opi2
nione contro
la
alle
qual cosa
gli eretici
con
e difendendo quello
si
lascerebbono e lasciano
sic-
vogliano rimuovere,
i
come
jono
sia,
quali len
stato
che da Celestino
in
non
severando
putar
si
sono
stati arsi
e perci
meritamente
re
possou bestiali
Ma
incontanente da questo
:
surgerk
un
altro
,
se gli eretici
son bestiali
puniti pi gi
a questo ancora
gli ere-
dove
6
puniscono?
:
pu rispondere
in questa guisa
pare che
liei
e perci qui e
non pi gi
puniscono
,
e che essi
Il
peccato
il
hanno commesso
nou
stato
com*
3o2
stato
anzi
commesso credendosi
/^in
essi
piacere e servire a
loro opinioni dovere
,
Dio
loro
quanto estimavano
le
essere
quali pareva
che non
,
ci
Dio
gi
dove
bestiali
che pi
puniscano
,
to poterono
bestemmiando e maladicendo
,
d' offen-
dere Iddio
e oltre a ci
adoperando violentemente
e bestialmente contro
alle cose di
Dio
e per pare
il
centro essere
puniti
che
gli eretici
FiNE DEL
TOMO SECONDO
'X^--^^
<7/^
PQ
4266
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PLEASE
DO NOT REMOVE
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THIS
CARDS OR
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LIBRARY
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