JOURNAL OF SPORTS TRAUMATOLOGY

EPIDEMIOLOGY OF SPORTS INJURIES EPIDEMIOLOGIA TRAUMATICA NELLO SPORT

Epidemiology and prevention in tennis injury

Epidemiologia e prevenzione dei traumi nel tennis

SUMMARY / A tennis-specific strength and conditioning program can play a key role
Giovanni Di Giacomo1, in preventing common injuries in tennis players. The information provided in this ar-
Nicola de Gasperis1, ticle identifies common tennis injuries and the tennis demands and muscular imbal-
Alberto Costantin1, ances that may play a role in causing them. Specific exercises, based on these sport-
Andrea De Vita1, specific muscular imbalances and aiming at both preventing injuries and enhancing a
Todd S. Ellenbecker2 player’s performance, are suggested in this review. Further research is needed to pro-
vide evidence for the effectiveness of these exercises in overall injury prevention in

s
1
Dipartimento di Ortopedia, tennis players.
Concordia Hospital for

t i
ur
“Special Surgery”, Roma, Italia RIASSUNTO / Un programma di resistenza e condizionamento specifico per il tennis può
2
Scottsdale Sports Clinic, giocare un ruolo chiave nella prevenzione dei comuni infortuni negli atleti. Le informa-
Scottsdale, AZ, USA

e K
zioni fornite in questo articolo identificano i traumi più comuni nel tennis, le richieste
atletiche e gli squilibri muscolari che possono esercitare un ruolo chiave nell’insorgenza

ic
di un infortunio. Vengono proposti specifici esercizi basati su tali squilibri muscolari

i t r
sport-specifici con l’obiettivo di prevenire i traumi, ma anche di migliorare la perfor-

LE
mance sportiva. Tuttavia sono necessarie ulteriori ricerche per fornire elementi che pro-
A
E d S O N
vino l’efficacia di questi esercizi nella prevenzione degli infortuni nei giocatori di tennis.

,
2 Lesull’organismo
INTRODUZIONE
P E R hanno identificato alterazioni o mo-
© 20
1 U S O
sollecitazioni esercitate
dei
dal tennis difiche della forza muscolare o dell’e-
giocatori “d’élite” quilibrio delle forze nei giocatori di

P E R
influenzano
inferiori e il
gli arti
tronco
superiori,
e possono
quelli tennis di alto livello, che differiscono
con- da quelli di altri atleti e della popola-
L O durre a un adattamento muscolo- zione generale. Questi squilibri mu-
SO scheletrico e a caratteristiche lesioni scolari e gli studi che identificano
(1-3). Gli stress ripetuti e le sequen- specifici gruppi muscolari con pre-
ze di carico nel tennis creano squili- stazioni alterate costituiscono la base
bri muscolari specifici che richiedo- per le raccomandazioni riportate in
no interventi preventivi in grado di ri- questo articolo. Diversi studi hanno
durre il rischio di infortunio. Il focus inoltre correlato specifici esercizi di
di questo articolo sarà di realizzare resistenza con un aumento delle pre-
una panoramica generale sulle co- stazioni nei giocatori di tennis d’élite
Key words muni lesioni nel tennis, rilevando (4-6). Sono necessarie ulteriori ricer-
Epidemiology, prevention, injuries, tennis.
inoltre la frequenza e la sede in cui si che per stabilire l’importanza del ruo-
verificano ed evidenziando le strate- lo degli specifici esercizi di resistenza
Parole chiave
Epidemiologia, prevenzione, traumi, tennis. gie di prevenzione focalizzate in mo- sulla reale prevenzione delle lesioni
do specifico sugli esercizi più impor- nel tennis e per fornire le necessarie
tanti che possono essere applicati ai e ulteriori evidenze in questo settore.
Corrispondenza
Giovanni Di Giacomo,
giocatori d’élite, con l’obiettivo di pre-
Dipartimento di Ortopedia, venirle. La ricerca che associ l’esecu-
Concordia Hospital for “Special Surgery”, zione di esercizi specifici alla preven- COMUNI LESIONI
Via delle Sette Chiese 90, NEL TENNIS
00145 Roma. zione degli infortuni nei giocatori di
E-mail: concordia@iol.it tennis è attualmente limitata. Diver- Le comuni lesioni nel tennis sono
©
2012, Editrice Kurtis.
si studi e profili descrittivi muscolo- state osservate in tutte le regioni del
scheletrici riportati in questo articolo corpo, ma in particolare a livello del-

Vol. 29, No. 1

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/8
 I traumi nel tennis

la spalla, del gomito e del ginocchio.
La Tabella 1 elenca alcuni studi epi-
demiologici chiave che evidenziano
le regioni anatomiche e la frequen-
za con cui queste lesioni si verifica-
no più comunemente (7-18). De-
gno di nota è il fatto che gli infortu-
ni muscolo-scheletrici nel tennis si
verificano in quasi tutte le regioni
corporee. La maggior parte degli
infortuni può essere definita come
lesioni da sovraccarico causate da
microtraumi ripetuti tipici di questo
sport (19, 20).
L’identificazione delle sedi anatomi-
ning” preventivo. Una revisione di
tali studi dimostra che l’arto inferio-
re è la regione più frequentemente
interessata nei giocatori di tennis
(range 39-65%), seguita dagli arti
superiori (range 24-46%) e dalla te-
sta/tronco (range 8-22%). I dati re-
trospettivi mostrano una distribuzio-
ne simile: arti inferiori (range 31-
61%), arti superiori (range 22-48%)
e testa/tronco (range 8-20%). Le
aree più frequentemente colpite
nella parte inferiore del corpo sono
la caviglia (traumi distorsivi) e la co-
scia (lesioni muscolari del quadrici-
spalla, con le lesioni tendinee della
spalla e il gomito del tennista (epi-
condilite/epitrocleite) come infortu-
ni più frequenti. Per gli scopi di que-
sta review e a causa dello spazio li-
mitato, le principali lesioni per le
quali saranno presentati gli inter-
venti di prevenzione tennis-specifici
sono quelle della spalla, del gomito,
del rachide lombare e dell’anca.
Spalla
I traumi da sovraccarico della spalla
sono tipicamente lesioni della cuffia
t i s
dei rotatori e del capo lungo del bici-

ur
che più comunemente colpite è pite e degli adduttori). Le lesioni de- pite (21), spesso secondari non solo a
un’importante indicazione di quali gli arti superiori sono più spesso si- richieste ripetitive concentriche ed
aree debbano essere oggetto di “trai- tuate a livello del gomito e della

e K eccentriche sulla cuffia dei rotatori,

LE i t r
TABELLA 1 / Analisi della localizzazione degli infortuni nei giocatori di tennis.
A
ic
Tipo di studio

E SON P P P
dP P P P R R R R R

,
Autori (voce bibl.) Oldenziel Veijgen Kühne Sallis Safran Hutchinson Winge Jayanthi Krause Chard Reece Biener

ER e Stam (8) et al. et al. et al. et al. et al. et al. e e et al. e

1 2 O P (7) (9) (10) (11) (12) (13) (14) Pöttinger Lachmann

(15) (16)
(17) Caluori
(18)

© 20 US
N 2.331 283 335 1.874 233 304 46 299 88 131 176 15

P
Testa/tronco
ER 11 10 11,3
(tutti gli sport)
7,9 19,9 22 11 10 19,3 20 19,3 8

LO
Testa/collo 9 1,1 4,2 7 2 2,8 6
Schiena 12,1 12 10 2

SO
Schiena superiore/petto
Schiena inferiore
1
1
1,1
7,8
11,3 7,9 11 19,3 16 2,3
10,2
Addome 3,6 3 4
Estremità superiore 29 36,7 24,9 23,9 27,7 27 45,8 41 36,2 35 19,9 43,4
Spalla 4 12 11,8 13,9 10,7 9 17,4 15 27,2 9 9,1
Braccio <1 2,8 5,9 5,0 4,4
Gomito 2 13,1 4,4 8,5 8 10,9 20 4,5 14,5 7,4
Avambraccio 1 2,8 5,1 2,2 1,1
Polso/mano 21 6,0 3,6 4,1 3,5 10 10,9 6 4,5 7 2,3
Estremità inferiore 60 53,3 63,6 65,2 52,5 51 39 39 39,8 45 60,8 48,6
Pelvi/fianco <1 3,5 27,1 6,4 8 5,7 5,7
Coscia/inguine 2 8,5 13,9 9,9 21 4,3 5 3,4 9,7
Ginocchio 10 12,7 7,8 12,0 5,0 2 6,5 12 9,1 19 13
Gamba inferiore 10 18,0 14,6 13,2 2 4,3 1 4,5
Polpaccio/Achille 7 9,2 4,3 5 2,3 4 5,7
Caviglia 25 8,5 6,9 16,7 8,5 7 10,9 8 19,3 5,5 14,2
Piede/dita del piede 5 2,1 7,2 9,4 13,5 11 8,7 8 4 8
Altro <1 3,0 4,3 3 4,5 (19)*
Totale 100 100 99,8 100 100,1 100 100,1 93 99,8 100 100 100
Tutti i valori sono espressi in percentuale. Tipo di studio: P: prospettico; R: retrospettivo. N: popolazione dello studio. *Numero totale dei traumi da overuse.

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 Giovanni Di Giacomo, et al.

A livelli di controllo muscolare neces-

sari per mantenere la stabilità dell’ar-
ticolazione della spalla durante i col-
pi del tennis sono stati riportati da
Ryu e coll. (22). Questo studio ha os-
servato elevati livelli di attività mu-
scolare concentrica ed eccentrica
normalizzata durante quasi tutti col-
pi, utilizzando l’elettromiografia
B (EMG) sui muscoli della cuffia dei FIGURA 3 / Esercizio polimetrico di rotazione
esterna a 90° di abduzione in posizione prona.
rotatori e i muscoli stabilizzatori della
scapola. Ad esempio, durante la fase
di caricamento del servizio, viene ri- nis sia caratterizzato da oltre il 75%
levata attività muscolare del sovraspi- di dritti e servizi, i quali intrinseca-
nato (53%), sottospinato (41%) e
t i s
mente richiedono potenti rotazioni

dentato anteriore (70%) per posizio-
nare la scapola e stabilizzare l’artico-
FIGURA 1 / Rotazione esterna con elastici a
lazione gleno-omerale, mentre du-
ur
concentriche interne della spalla per
la produzione di energia, è coerente

e K
rante la fase di battuta, l’attivazione
con la constatazione comune di uno
squilibrio muscolare tra cuffia dei ro-

ic
90° di abduzione. A) Posizione iniziale; B) po-
sizione finale. eccentrica della cuffia dei rotatori tatori posteriore (rotatori esterni) in

ALE i t r
(40%) e del dentato anteriore (53%) confronto ai rotatori interni (22, 23).

E SON
ma anche a una sottostante ipermo-
bilità e a un’eccessiva lassità dell’arti- d
assiste l’ulteriore stabilizzazione e de-
celerazione della spalla (22).
I test isocinetici sulla spalla nei gio-
catori di alto livello (1, 24-27), inol-

, R
colazione gleno-omerale. Gli elevati
2 PE Il fatto che il moderno gioco del ten- tre, hanno ripetutamente dimostrato
una forza di rotazione esterna del

© 20
1 USO braccio dominante uguale o diminui-
ta, ma una forza di rotazione interna

P ER aumentata dal 15 al 30% rispetto al

braccio non dominante.

OLO Questa scoperta, insieme ai report

S sulle disfunzioni scapolari e la debo-
lezza muscolare nella parte superio-
re della schiena e del torace (28), ri-
scontrata dagli esperti che valutano
regolarmente i giocatori di tennis
d’élite, ha portato a raccomandare
esercizi di prevenzione (Figure 1-5)
al fine di aumentare la stabilizzazio-

FIGURA 4 / Rotazione esterna con protrazio-

FIGURA 2 / Programma di esercizi isotonici per la cuffia dei rotatori. ne scapolare.

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/ 10

FIGURA 5 / Rematore su palla di stabilità.
ne posteriore della cuffia dei rotato-
ri e della scapola. Ellenbecker e
Roetert (29) hanno misurato la forza
di rotazione isocinetica interna ed
esterna prima e dopo una stagione di
4 mesi di allenamento in giocatrici
d’élite. Questo studio non ha mo-
strato alcuna modificazione signifi-
cativa della cuffia dei rotatori nono-
stante l’allenamento giornaliero e le
E
numerose partite nel corso della sta-
,
gione agonistica. Ciò ha indotto al
2 Gomito
consiglio di effettuare esercizi sup-
P E
© 20
1 U S
plementari di prevenzione per la O
cuffia dei rotatori e per i muscoli
Le lesioni del gomito nei tennisti di
P E R
scapolari come elemento essenziale
alto livello sono causate
del programma di allenamento per il
mente da un sovraccarico
principal-
ripetitivo
OLO con inserzione all’epicondilo omera-
giocatore d’élite (Tabella 2). Tali
centrato sulle strutture tendinee
S
esercizi si basano su studi EMG,
che hanno individuato livelli elevati
di attività muscolare scapolare e del-
la cuffia dei rotatori e prevedono di
esercitare in modo intrinseco la po-
sizione del braccio in modo da mini-
mizzare le lesioni e il carico delle
strutture della spalla non contrattili
(stabilizzatori) (30-36). Questi eser-
cizi devono essere eseguiti utilizzan-
do un paradigma multiplo (2-3 set)
ad alta ripetizione (15-20 ripetizioni
per set) per promuovere la resisten-
za muscolare locale (37, 38).
I programmi che prevedono esercizi
multipli ad elevata ripetizione e a
bassa resistenza sono stati utilizzati
nei giocatori di tennis e negli atleti di
alto livello, con conseguente modifi-
cazione del rapporto di rotazione
esterna-interna, miglioramento della
I traumi nel tennis
forza e della resistenza della cuffia
dei rotatori, con prestazioni migliora-
te (4-6, 39, 40). Infine, un recente
studio ha evidenziato l’importanza di
utilizzare esercizi di intensità mode-
rata (circa il 40% della contrazione
isometrica massima volontaria) per
la cuffia dei rotatori al fine di miglio-
rare e facilitare il contributo dalla
cuffia dei rotatori e ridurre al mini-
mo l’attivazione del deltoide e la di-
stribuzione compensatoria durante
gli esercizi di potenziamento della
rotazione esterna (41). Sebbene non
sia pratico monitorare i livelli di atti-
vità elettrica di specifici muscoli du-
rante l’esercizio fisico, il punto chia-
ve di questa importante ricerca è
e K
quello di utilizzare e applicare eser-
i t r
LE ic
cizi per la cuffia dei rotatori di inten-
sità sub-massimale per consentire
A
d SON
l’attivazione della cuffia dei rotatori
con bassi livelli complessivi di attiva-
R
zione muscolare del deltoide.
TABELLA 2 / Esercizi tennis-specifici per
la prevenzione degli infortuni alla spalla.
Jobe rotator cuff exercises
Sidelying external rotation
Prone extension
Prone horizontal abduction
Prone external rotation
Shoulder external rotation (neutral)
(tubing)
Shoulder external rotation 90 abduction
(tubing)
Shoulder 90/90 prone plyometrics
Shoulder retro toss plyometrics
External rotation with retraction (tubing)
Seated rowing on stability ball (tubing)
Serratus step-up
Serratus punch
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TABELLA 3 / Esercizi tennis-specifici per
la prevenzione degli infortuni al gomito e al
polso.
Wrist curls (flexion)
Wrist curls (extension)
Radial deviation curls
Ulnar deviation curls
Forearm pronation/supination
Ball dribbles off wall
Wrist snaps
Wrist flips
t i s
le mediale e laterale (42). Il tasso di
ur
lesioni del gomito riportato nel ten-
nis è piuttosto elevato, con percen-
tuali comprese tra il 37 e il 57% nei
giocatori d’elite e in quelli amatoria-
li (Tabella 1). Questi studi hanno
anche mostrato nei giocatori d’élite
maggiore incidenza di lesioni sul la-
to mediale del gomito dovute a so-
vraccarico nel servizio e nei colpi di
dritto, rispetto a tassi più elevati di
epicondilite omerale da sovraccari-
co nel rovescio nei giocatori di li-
vello amatoriale (43). Gli esercizi
raccomandati per la prevenzione
delle lesioni del gomito si focalizza-
no sull’aumento della forza, in par-
ticolare sulla resistenza muscolare
del polso e della muscolatura dell’a-
vambraccio (Tabella 3). In aggiun-
ta agli esercizi standard di flessione
ed estensione del polso, pronazione
e supinazione dell’avambraccio, è
raccomandato l’uso di un contrap-
peso bilanciato o di un manubrio
durante la performance isolata di
deviazione radiale e ulnare del pol-
so. È importante notare che, con-
trariamente alle comuni convinzio-
ni di allenatori, giocatori e anche di
professionisti sanitari, la generazio-
ne di potenza non proviene dal pol-
so o dall’avambraccio nei colpi del
tennis correttamente eseguiti (44,
45). Al contrario, è la somma delle
forze di tutto il corpo o della catena
cinetica a produrre l’energia che

viene trasferita attraverso l’avam-
braccio, il polso e in definitiva alla
racchetta per produrre potenza (44,
45). La dipendenza dalla muscola-
tura dell’avambraccio per la produ-
zione di energia è un’ipotesi clinica
comune per l’origine delle patologie
del gomito nei tennisti, causate da
contributi sub-ottimali da parte di
altri segmenti della catena cinetica,
da una scarsa biomeccanica globa-
le e da problemi di trofismo dell’in-
tero apparato muscolo-scheletrico
(46). Ulteriori esercizi avanzati di
forza e condizionamento del polso e
dell’avambraccio per i giocatori di
tennis includono il “ball dribbling”
(Figura 6) e gli esercizi pliometrici
per il polso con una palla medica
(Figura 7). Questi esercizi sotto-
pongono il polso e i muscoli dell’a-
ALE
E O
rico, in modo da sviluppare sia la
S
N
vambraccio a un ulteriore sovracca-
2 , PER
forza dinamica che la resistenza
muscolare di tale importante area.
© 20
1 USO
Il ball dribbling può essere eseguito
in sequenze da 30 secondi o più,
ER
per produrre un significativo affati-
P
camento dell’avambraccio e miglio-
O LO
rare l’endurance.
S
Rachide lombare
I movimenti richiesti dal tennis, per
il rachide lombare, sono la ripetuta
flesso-estensione, la flessione late-
rale e la rotazione. L’intensa attività
sportiva, nel tennis, è generalmente
considerata un fattore di rischio per
la lombalgia (47). Uno dei movi-
menti che in particolare può stressa-
re la colonna vertebrale nel giocato-
re d’élite è l’associazione di estensio-
ne, flessione laterale e rotazione che
sono inerenti alla fase di armamento
o carico del colpo di servizio. Questi
movimenti ripetitivi combinati han-
no dimostrato di indurre stress sul
rachide lombare e si ritiene che rap-
presentino un fattore causale di
spondilolisi (frattura di una specifi-
ca area vertebrale definita pars inter-
Giovanni Di Giacomo, et al.
complete) e 23 pazienti evidenziava-
no segni di artropatia precoce delle
faccette. Questo studio ha dimostra-
to l’impatto dei caricamenti ripetitivi
sulla colonna vertebrale dell’adole-
scente (giocatore d’élite) anche asin-
tomatico. I giocatori di tennis posso-
no soffrire anche di discopatia lom-
bare, sciatalgia e sindrome delle fac-
cette articolari secondarie all’eccessi-
vo carico ripetitivo (47). Per combat-
FIGURA 6 / Palleggio contro il muro.. tere gli effetti di questo carico, le
strategie preventive, per i giocatori di
tennis, prevedono un intenso allena-
t i s
mento per la “core stability” (Figure
ur
8-11). Similmente agli studi sulla
spalla, gli studi di “profiling” isocine-
e K tico in giocatori di tennis d’élite mo-
strano un caratteristico sviluppo
i t r ic muscolare probabilmente indotto
d
FIGURA 8 / Esercizio per l’allenamento della
“core stability”.
A
FIGURA 7 / Esercizio polimetrico per il polso
con palla medica.
articularis) e spondilolistesi (frattura
della pars interarticularis con gra-
duale migrazione anteriore del corpo
vertebrale), rilevabili anche in molti
atleti che praticano altri sport con ri-
petitivi movimenti di estensione (48- B
50). Il tennis non fa eccezione. Alyas
e coll. (48) hanno studiato il rachide
di 33 tennisti d’élite adolescenti asin-
tomatici (età media 17,3±1,7 anni).
Cinque giocatori (15,2%) avevano
una risonanza magnetica normale e
28 (84,8%) evidenziavano anomalie.
Nove giocatori mostravano 10 lesioni FIGURA 9 / Ginocchia al petto su palla di sta-
della pars interarticularis (3 fratture bilità. A) Posizione iniziale; B) posizione finale.
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FIGURA 10 / Ginocchia al petto monolatera-
le su palla di stabilità.
A entrambi i gruppi muscolari e do-
E Sd
, Anca
Storicamente, le lesioni alla E
2 dell’anca
© 20
1 dei
noR
U
potenti S O
si ritenevano
muscoli che
P Ezione del ginocchio (retto femorale e
sull’anca, ma anche dell’articola-
LO
FIGURA 11 / Avvitamenti (Russian Twist).
O
S
A) Posizione iniziale; B) posizione finale.
dalle specifiche richieste di tale
sport (51, 52). Roetert e coll. (52)
hanno studiato giocatori juniores
d’élite e hanno rilevato un rapporto
flessione-estensione del tronco
<100, che indica una reale forza au-
mentata degli addominali e dei fles-
sori del tronco rispetto agli estenso-
ri dorsali, in questi giocatori. Le ri-
cerche sulla popolazione normale
(non atleti e non tennisti) in genere
rilevano rapporti di flessione-esten-
sione >100, per cui la forza estenso-
ria lombare supera la forza flessoria
del tronco (53). Ellenbecker e Roe-
tert (54), utilizzando un dinamome-
tro isocinetico, hanno analizzato ju-
niores d’élite e hanno osservato una
forza di rotazione simmetrica del
I traumi nel tennis
tronco, che sta a indicare che i gio- TABELLA 5 / Programma di allenamento
catori sani senza lesioni dovrebbero per la stabilizzazione dell’anca nei giocato-
avere una forza simmetrica in en- ri di tennis.
trambe le direzioni di rotazione sini- Clamshells
stra e destra. Questi dati forniscono Reverse clamshells
importanti informazioni per impo- Hip abduction/adduction
stare la strategia di allenamento nei Plyometric lateral step overs
giocatori di tennis. Per garantire che
Elastic tubing kicks
avvenga uno sviluppo equilibrato
Monster walks
della muscolatura estensoria e fles-
soria, dovrebbe essere data enfasi su Lunge with rotation
vrebbe essere posto l’accento sugli
esercizi di rotazione, considerato il muscoli ischio-crurali). Il migliora-
predominio dei movimenti di rota-
t i s
mento nella valutazione e nella dia-
ur
zione del tronco inerenti tutti i colpi gnostica dell’anca ha portato all’indi-
del tennis. La Tabella 4 elenca alcu- viduazione di altre forme patologiche
ni esercizi di stabilizzazione consi-
gliati per i tennisti che caricano e
e K dell’anca del tennista causate dal-
l’impatto del carico e dei movimenti
iLE
t r ic
stressano la muscolatura su tutti e
tre i piani dello spazio (sagittale,
A
multidirezionali con brusco arresto,
delle partenze, tagli e torsioni che si
ON
frontale e trasversale). verificano alle estremità inferiori du-
rante il tennis (55). Nei giocatori di
P R
regione
tennis d’élite si possono verificare le-
sioni dell’anca includenti la pinzatu-
appannaggio
si inserisco-
ra femoro-acetabolare e le lesioni del
labbro acetabolare, che in alcuni ca-
si richiedono un trattamento chirur-
gico (56). Oltre ad assicurare un’ade-
TABELLA 4 / Programma di allenamento
per il “core” nei giocatori di tennis.
Sit-ups on stability ball
Plyometric sit-ups with partner
Plyometric sit-ups with partner
w/rotation
Quadruped pointer
Russian twist
Supermans (prone extension)
TV watching (prone plank)
Side plank
Side plank with unilateral row
Knee to chest on stability ball
Knee to chest with rotation on stability
ball (W’s)
Unilateral knee to chest tuck with
rotation on stability ball
Dead bug (abdominal bracing with
alternate leg/arm lowering)
FIGURA 12 / Scalciate con elastici.
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/ 13

FIGURA 13 / Affondi con rotazione.
cingolo pelvico, sono raccomandati E
guata flessibilità intorno all’anca e al
,
2al fine
esercizi per garantire la massima sta-
di diminuire il0 1
bilizzazione dell’articolazione
© 2
Ellenbecker
rischio di infortuni.
e coll. (57) hanno misu-
rato l’angolo di rotazione dell’ancaP e E
R
O LneiOtennisti
non hanno rilevato differenze di ro-
S Non esistono a
tazione interna o esterna
d’élite senza lesioni.
oggi ulteriori dati sulla forza e resi-
stenza muscolare normale e sui ran-
ge dei rapporti di movimento dell’an-
ca e della pelvi, per orientare i pro-
grammi di rafforzamento e condizio-
namento. Diversi esercizi possono
essere utilizzati in aggiunta a quelli
elencati nella sezione sul training di
base (Tabella 5) al fine di migliorare
la forza muscolare e la resistenza dei
gruppi muscolari di sostegno all’an-
ca, nel tentativo di fornire un’ulterio-
re stabilizzazione muscolare a questa
articolazione durante il caricamento.
La Figura 12 mostra l’esercizio con
fascia elastica che si concentra in
maniera significativa sulla forza di
adduzione dell’anca e sulla forza di
co-contrazione a catena chiusa, uti-
Giovanni Di Giacomo, et al.
lizzante una piattaforma di equilibrio
per aumentare la stabilizzazione mu-
scolare. Questo esercizio è il più ef-
ficace nell’indurre un significativo
affaticamento muscolare sull’arto
che carica il peso, nonostante la per-
cezione tipica dell’atleta sia che l’ar-
to in movimento sia quello che ese-
gue la maggior parte del lavoro. Ven-
gono impiegate serie multiple di al-
meno 30 secondi con una fascia di
gomma per fornire una maggiore re-
sistenza al carico di posizione e di
movimento degli arti inferiori.
L’affondo con rotazione (Figura 13)
mima gli angoli articolari e i movi-
menti utilizzati durante i colpi del
e K
tennis, con ulteriore enfasi sull’equili-
brio e il mantenimento di un’efficace
i t ic
postura eretta durante il movimento
LE r
bilaterale di rotazione effettuato nel-
A
N d
l’affondo. Infine, le Figure 14 e 15
O
mostrano gli esercizi “clamshell”
S
P R
(conchiglia) e “clamshell” inverso,
E
utilizzati per migliorare la forza di ro-
SO
tazione esterna e interna dell’anca.
U
FIGURA 14 / “Clamshell” (conchiglia).
FIGURA 15 / “Reverse clamshell” (conchiglia
inversa).
Vol. 29, No. 1
Marzo 2012
/ 14
Una fascia elastica può essere utiliz-
zata per fornire la resistenza per la ro-
tazione esterna e interna durante
l’adduzione dell’anca. È importante
che il giocatore esegua questo eserci-
zio sdraiato su entrambi i fianchi per
favorire lo sviluppo simmetrico della
forza di rotazione dell’anca in en-
trambe le gambe.
CONCLUSIONI
Un programma di resistenza e condi-
zionamento specifico per il tennis
t i s
può giocare un ruolo chiave nella pre-
ur
venzione dei comuni infortuni negli
atleti. Fornire le raccomandazioni per
l’allenamento di tutte le regioni del
corpo nel tennista d’elite va al di là
degli scopi di questo articolo e per-
tanto il lettore è invitato a consultare
gli articoli precedentemente pubbli-
cati e gli articoli delle riviste e dei li-
bri che forniscono specifiche racco-
mandazioni sugli esercizi di resisten-
za nel tennis e che riportano informa-
zioni sui programmi di allenamento e
ulteriori dettagli (3, 58-62). Si auspi-
ca che la ricerca futura si focalizzi nel
definire l’importante ruolo che gli
esercizi di resistenza giocano nella
prevenzione degli infortuni del tennis
e nel fornire ulteriori profili muscolo-
scheletrici per i giocatori d’élite.
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