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RITUALE MINORE DEL PENTAGRAMMA (BANDO)

Da diversi secoli, i maghi occidentali usano varie forme del Rituale Minore
del Pentagramma. Il rituale, così come nella sua forma conosciuta è stato
scritto probabilmente da Samuel Liddell MacGregor Mathers, l’Adepto
originale dell’Ordine Ermetico della Golden Dawn. La forma di bando di
questo rituale viene, generalmente, adoperata per iniziare rituali
cerimoniali e come parte della costruzione del cerchio per i riti Wicca e
Neopagani.

Perché “Minore”? Nel programma originale della Golden Dawn questo era il
solo rituale ad essere insegnato agli iniziati dell’”ordine esterno”, sotto il
grado di Adeptus Minor. Forse venne chiamato “Minore” per stuzzicare
l’appetito degli studenti per raggiungere “grandi” misteri. Tuttavia, ciò che
in realtà significa è “generale” o “preliminare” e di conseguenza
rappresenta uno dei rituali fondamentali della Golden Dawn e della scuola
di magia Telemita. Le fondamenta di una casa possono essere “inferiori”
rispetto all’attico, ma non sono meno importanti per la struttura di un
edificio! Ciò che la Golden Dawn definisce come rituali “Maggiori” sono,
infatti, rituali specifici associati ad un pianeta, elemento, segno zodiacale
specifico. Sono importantissimi per la magia pratica, anche se molti libri
sulla magia occidentale li omettono completamente.

Perché il Pentagramma? Nella Magia Ermetica il Pentagramma rappresenta


il microcosmo, che significa “piccolo mondo” o sfera personale. Il
Microcosmo è una combinazione della dimensione psicologica e spirituale di
un particolare individuo. Questo è distinto dal Macrocosmo, che significa
“grande mondo” o sfera transpersonale e che include le persone, i luoghi o
le cose che sembrano separati dalla prospettiva del microcosmo di un
particolare individuo. Il Pentagramma come simbolo rappresenta i quattro
elementi tradizionali o più propriamente stati della materia, terra, acqua,
aria e fuoco, più il quinto elemento che è lo spirito. Nello schema della
Golden Dawn la magia microcosmica viene attribuita agli elementi (magia
elementale), mentre la magia macrocosmica ai pianeti (magia planetaria).
Bandire e Invocare: Bandire significa mandare via, allontanare. Poiché si
tratta di un rituale microcosmico, la funzione di base della forma di bando
è di allontanare spiriti, energie, forme pensiero, o qualsiasi altra cosa che
non appartiene ai confini della propria sfera personale o aura che,
generalmente, si estende a distanza ravvicinata dalla propria pelle. È
importante ricordare che il Rituale Minore del Pentagramma di Bando,
bandisce qualsiasi cosa che sia connessa con voi e non qualcosa connessa
allo spazio in cui lo esegui.
Invocare è l’opposto di bandire. La forma d’invocazione di questo rituale o
Rituale Minore del Pentagramma d’Invocazione, chiama le energie
dall’ambiente circostante alla sfera personale per accrescere il vostro
potere magico effettivo.

Rapporto orizzontale e verticale: Questi due concetti sono la chiave di


qualsiasi analisi di magia e/o misticismo. Un opera di Antero Alli tratta
ampiamente questi concetti.
Il rapporto verticale si riferisce alla connessione individuale con la fonte
spirituale, la divinità o coscienza illuminata, tuttavia, scegliete di modellare
gli stati di consapevolezza raggiunti attraverso le pratiche mistiche. Il
rapporto orizzontale fa riferimento alla connessione individuale con le
persone, i luoghi, o le cose che abitano il mondo terreno circostante.
Ad esempio, un esperto mistico che ha difficoltà a mettere il cibo a tavola
possiede un rapporto verticale elevato e un rapporto orizzontale scarso,
mentre un manager aziendale di successo con una vita interiore
sottosviluppata possiede un rapporto orizzontale alto, sia in termini di
relazioni con le persone sia di guadagno, ma un rapporto verticale basso.
Per arrivare al vero successo un mago deve sviluppare entrambi attraverso
un processo di integrazione che è una delle funzioni di questo rituale.
L’orizzontale e il verticale sono divisi l’uno con l’altro ma non sono opposti,
è possibile sviluppare entrambi in modo che si influenzino positivamente
l’uno con l’altro.
Intonare e Vibrare: Entrambi questi metodi implicano pronunciare delle
parole di potere in un modo particolare. La distinzione generale è che
l’intonazione è diretta più verso dentro di sé, mentre la vibrazione è diretta
più verso l’esterno. Praticamente suonano simili ma la differenza tra loro è
questa particolare attenzione. Nessuno dei due metodi deve risultare
rumoroso. Ogni parola di potere dovrebbe essere pronunciata con un solo
respiro singolo e completo, purché si mantenga l’attenzione sulla parola,
escludendo altri pensieri, può anche essere pronunciata a basse voce o come
un sussurro. Dovete cercare il tono adatto con cui la vostra testa risuona
(o vibra) più forte. Quindi combinate questo tono con il metodo di
respirazione appropriato e con l’attenzione diretta.
Respirazione: Aleister Crowley raccomanda che gli studenti dovrebbero
essere esperti di Pranayama prima di provare a imparare questo rituale. La
ragione è che le tecniche di respirazione semplice possono fare la
differenza sugli effetti del Rituale Minore del Pentagramma. Un tipo di
tecnica di respirazione (Qigong) comporta il toccare con la lingua il palato,
inspirando profondamente nell’addome che dovrebbe espandersi verso
l’esterno inspirando e contrarsi mentre espiri. Se possibile, si dovrebbe
inalare dal naso con la bocca chiusa. Mente inspiri, si deve immaginare che
la parola di potere che state per vibrare o intonare viene attratta dal
respiro, riempendo il proprio corpo fino ai piedi. Dovresti cronometrare la
visualizzazione affinché la parola di potere arrivi ai piedi quando si riempie
d’aria il diaframma. Poi, quando pronunci la parola, immagina che risalga fino
al punto appropriato nella tua sfera personale (per l’intonazione) o verso
l’esterno in un punto particolare nello spazio (per la vibrazione).

Pronuncia: La pronuncia per questo rituale, così come è stata insegnata nel
corso dei secoli, sembra essere efficace. Se foste un madrelingua ebraico
e preferite usare l’attuale pronuncia corretta fatelo, però solo se vi aiuta
a imparare meglio questo o qualsiasi altro rituale.
Nomi di Dio: Il Rituale Minore del Pentagramma si ispira alle tradizione
ermetiche cabalistiche del Rinascimento (d’Europa) e adopera i Nomi di Dio
tratti dal misticismo ebraico. Nella Golden Dawn, i fondatori avevano la
visione che l’Albero della Vita fosse una sorta di “archivio” o una specie di
superstruttura cosmica in cui potevano essere adattate la maggior parte
delle mitologie. Questo significa che non è necessario essere un cristiano
o un ebreo per pronunciare i nomi di potere in questo rituale. Inoltre
significa che il rituale può essere adattato ai vari pantheon pagani, ma è
raccomandabile provare la forma originale prima di praticare queste
versioni modificate. Questo rituale ha resistito nella tradizione per più di
un secolo, ciò significa che è efficace per un gran numero di professionisti.

La Croce Cabalistica: Il Rituale Minore del Pentagramma inizia e si


conclude con un semplice rituale d’integrazione verticale denominato Croce
Cabalistica. Inoltre, la Croce Cabalistica può essere eseguita su se stessi
come radicamento di base e centramento rituale, e conclude bene qualsiasi
rituale in cui non volete bandire le forze o energie spirituali che avete
invocato nella vostra sfera personale. Un esempio semplice di un rituale
simile è qualsiasi rito eucaristico, in cui i dolci e il vino vengono “imbevuti”
della forza magica e poi ingeriti. Bandire la vostra sfera personale per
chiudere un rituale di questo tipo non può annullare le influenze del rituale
ma può diminuirle considerevolmente. Chiudendo con la Croce Cabalistica su
se stessi, si impedisce che ciò accada.
La Croce Cabalistica si esegue così:

1) In piedi con le braccia lungo i fianchi, rilassati e fai dei respiri profondi.
Il Regardie consiglia di visualizzarsi con forme e dimensioni gigantesche,
anche se questa visualizzazione non è strettamente necessaria.

2) Tocca la fronte e Intona la parola ATEH (AH – TAY). Questa parola


significa “A Te”. Non è una supplica alla Divinità. “Te” si riferisce al punto
che state attivando, il Chakra Ajna. Questo è il “terzo occhio” o centro
psichico principale, secondo il misticismo degli yogi. Qui, state
effettivamente attivando il corpo di luce o il sé psichico.
3) Tocca la zona dei genitali e intona MALKUTH (MAHL – KOOT). Questa
parola significa “il Regno”. Nella versione originale di questo rituale agli
studenti veniva insegnato di toccare il centro del petto piuttosto che la
zona dei genitali. Il rituale può essere eseguito anche in questo modo, ma
ha più senso la zona dei genitali poiché il sistema dei chakra viene tracciato
sull’Albero della Vita. Nello schema insegnato dalla Golden Dawn sia il
chakra Muladhara (radice) sia il chakra Svadisthana (genitale) vengono
associati alla sfera chiamata Malkuth.

4) Tocca la spalla destra e intona VE GEBURAH (VAY – GEH – BOO – RAH).


Significa “il potere”. Sull’Albero della Vita la spalla destra corrisponde alla
sfera chiamata Geburah.

5) Tocca la spalla sinistra e intona VE GEDULAH ( VAY – GEH – DOO –


LAH). Questa parola significa “la gloria”. Sull’Albero della Vita la spalla
sinistra corrisponde alla sfera chiamata Gedulah o Chesed.

6) Incrocia le mani al centro del petto e intona LE OLAHM, AMEN (LAY


OH – LAHM, AH – MEN). Significa “per i secoli dei secoli, così sia”. Nel
sistema dei chakra questa zona viene associata ad Anahata o centro del
cuore, nello schema cabalistico questo centro corrisponde alla sfera di
Geburah, Gedulah e Tiphareth (la Bellezza), la sfera centrale sull’Albero
della Vita.

La funzione di base di questo rituale è l’integrazione verticale, cioè, la


connessione con la fonte divina rappresentata dalle sfere sull’Albero della
Vita che corrispondono a particolari manifestazioni di Dio o degli Dei.
Dovrebbe anche avere un effetto calmate, di radicamento e centramento,
quando eseguito correttamente.

I Pentagrammi

La parte successiva del rituale comprende il tracciamento dei pentagrammi


nelle quattro direzioni mentre si Vibrano i nomi di Dio corrispondenti. Nel
sistema della Golden Dawn esistono molti modi per tracciare il
pentagramma che corrisponde all’elemento, e quello che viene usato in
questo rituale è il pentagramma della terra. Si usa questa figura perché il
Rituale Minore del Pentagramma è un rituale generico e la terra viene vista
come comprendente se stessa e gli altri elementi tradizionali. Il Rituale
Minore del Pentagramma è generico non specifico.
L’unica differenza tra le forme Rituale d’Invocazione e quella di Bando è
come vengono tracciati i pentagrammi. Nel sistema della Golden Dawn il
pentagramma d’invocazione della terra viene tracciato partendo dalla punta
in senso antiorario, mentre il pentagramma di bando della terra è tracciato
partendo dalla punta in basso a sinistra in senso orario.

Pentagramma di Pentagramma di
Bando della Terra Invocazione della Terra

Notate che quando si tracciano i pentagrammi dovrebbero essere


visualizzati eretti ai quarti dell’universo, non ai confini del vostro spazio
rituale. Voi siete la più importante sfera d’influenza del rituale, non la
stanza in cui vi capita di eseguirlo. A seconda delle circostanze, prima di
tracciare il pentagramma e vibrare il nome potreste voler avanzare in ogni
direzione ma il rituale può anche essere eseguito stando immobili e
girandovi verso le direzioni. Per fa funzionare un rituale non è
assolutamente necessario sforzarsi ad avere una visualizzazione da
“effetti speciali cinematografici”. L’obiettivo è avere successo per bandire
e per invocare. Il punto è mantenere la propria completa attenzione sul
pentagramma e sulla parola mentre tracciate e vibrate, e se praticherete
costantemente il rituale senza scoraggiarvi, finirete per operare
correttamente il rituale, indipendentemente che le vostre visualizzazioni
raggiungano i livelli televisivi.
Il Rituale continua come segue:
7) A est, tracciare il pentagramma appropriato (di bando o d’invocazione),
mente vibri la parola YHVH (YAH – WAY o pronunciato per intero come
YOD HEH VAV HEH sconsigliato nella pratica).
Nel Rituale Minore del Pentagramma tutti i nomi di Dio sono
“tetragrammaton”, ovvero nomi di quattro lettere. Sono nomi, non solo una
serie di lettere. Se si scrivesse uno dei quattro e si vibrasse il resto come
una parola, il vostro campo magico diventa sbilanciato, perché la scrittura
è molto meno potente della voce. Si può anche usare il nome di Dio del
Crowley YE-HO-WAH o il YE-HO-VOH del Regardie e il rituale funzionerà
ancora bene, il punto è deve essere pronunciato come una parola, non
importa quale variazione sulla pronuncia si usa.
Quello che si fa a questo punto è inspirare e visualizzare la parola che
scende ai piedi, poi si vibra nel mentre che si traccia. Tuttavia, si può anche
inspirare, tracciare il pentagramma mentre si espira, quindi inspirare la
parola e vibrarla mentre si espira rivolgendo l’attenzione al centro del
pentagramma. A questo punto si può anche fare il Segno dell’Entrante con
la vibrazione e a seguire il Segno del Silenzio mentre inspiri.

8) Tracciare il pentagramma appropriato a sud mentre vibrate ADNI (AH


– DOH –NYE).
9) Tracciare il pentagramma appropriato a ovest mentre vibrate AHIH (EH
– HI –YAY).
10) Tracciare il pentagramma appropriato a nord mentre vibrate la parola
AGLA (AH –GUH – LAH).

Questa parte del rituale si concentra sull’integrazione orizzontale delle


quattro direzioni. Notare che anche quando si bandisce l’obiettivo rimane
quello d’integrazione, poiché sia il bando che l’invocazione rappresentano
rapporti particolari tra voi e le componenti del mondo esterno.
È comune pensare alle quattro direzioni come corrispondenti degli elementi
ma è importante tenere presente che i nomi qui usati non sono precisamente
di natura elementale. Si riferiscono, invece, direttamente agli stessi quarti.
Rapportare i quarti agli elementi come viene fatto nella parte del rito sugli
“Arcangeli” è un’innovazione relativamente recente, mentre la magia
medievale dava più enfasi alle direzioni cardinali rispetto agli elementi.
Gli Arcangeli

La prossima parte del rituale invoca gli arcangeli che rappresentano i


quattro elementi associati ai quattro quarti secondo il “modello dei venti”.
Questa è la disposizione standard usata nella Wicca e nel Neopaganesimo:
Aria ad est, Fuoco a sud, Acqua a ovest e Terra a nord. Nella magia della
Golden Dawn questa è la disposizione microcosmica ed è per questo che
viene adottata qui nel rituale microcosmico fondamentale dell’ordine.
Esiste anche una predisposizione macrocosmica basata sullo zodiaco che
viene adottata nell’uso dei rituali macrocosmici fondamentali, il Rituale
Minore dell’Esagramma. Il modello zodiacale posiziona il Fuoco a est, la
Terra a sud, l’Aria a ovest e l’Acqua a nord, sulla base delle posizioni
relative dei segni cardinali. Questo è il motivo per cui le associazioni alle
direzioni sono più fisse rispetto agli elementi, perché le varie stazioni
elementali cambiano posizione quando si passa dal microcosmo al
macrocosmo. Come per i pentagrammi, gli arcangeli dovrebbe essere
visualizzati come meglio potete, ma è importante evitare di scoraggiarsi se
non appaiono vividamente come in televisione. Quello che state veramente
cercando è la sensazione della presenza che si manifesta nella direzione
appropriata mentre intonate i nomi degli arcangeli.
Il Rituale continua come segue:

11) Voltatevi a est, distendete le braccia per formare una croce, e dite
quanto segue, intonando il nome di ogni arcangelo:

Davanti a me RAPHAEL (RAH – FYE – EHL),


Dietro di me GABRIEL (GA – BREE –EHL),
Alla mia destra MICHAEL (MEE – KYE – EHL),
Alla mia sinistra AURIEL (AW – REE – EHL).

Per la visualizzazione sarà utile esercitarsi con le tavole o disegni che


raffigurano gli arcangeli. Si possono visualizzare del colore dell’elemento
appropriato, che brandiscono strumenti elementali e così via. Raphael
rappresenta l’Aria, Gabriel rappresenta l’Acqua, Michael il Fuoco e Auriel
rappresenta la Terra. L’invocazione degli Arcangeli rappresenta
l’integrazione orizzontale dei quattro elementi.
Dichiarazione finale

La dichiarazione finale sintetizza la funzione di base del rituale:


l’integrazione del rapporto orizzontale e verticale.

12) Dite quanto segue:

Sopra di me fiammeggia il pentagramma,


E nella colonna sta la stella a sei punte.

La frase “sopra di me fiammeggia il pentagramma” si riferisce al rapporto


orizzontale allineando la propria consapevolezza con il microcosmo nel
complesso. In effetti, siete diventati il pentagramma e perciò l’intero
microcosmo caricato. La visualizzazione che accompagna questa
dichiarazione è quella di immaginare se stessi dentro la figura del
pentagramma, allo stesso modo del famoso dipinto dalla forma umana di
Leonardo da Vinci. “E nella colonna sta la stella a sei punte” si riferisce al
rapporto verticale. Qui la visualizzazione è di vedersi in piedi in una colonna
di luce con gli esagrammi (le stelle a sei punte) al di sopra e al di sotto. Ciò
allude al sentiero del mago, ascendendo la colonna per integrare il
macrocosmo, rappresentato dall’esagramma e lo sperimentare la
realizzazione transpersonale di un Adepto.

Conclusione

Il Rituale termina con la ripetizione della Croce Cabalistica.

Pratica quotidiana

Il Rituale Minore del Pentagramma dovrebbe essere parte della propria


pratica magica quotidiana ma non nella totalità di essa. La forma del bando
dovrebbe essere seguita da una specie d’invocazione, sia che si tratti di una
pratica invocatoria cabalistica come il Rituale del Pilastro Mediano o
un’invocazione poetica della divinità protettrice, Santo Angelo Custode, o
qualsiasi alta rappresentazione della fonte divina. La pratica quotidiana è
essenziale e la sua importanza non può essere sottovalutata.

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