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Trascrizione: Ilde Garda
Quando si intraprende un percorso di crescita spirituale,
qualunque sia la direzione che avremo scelto e che il
nostro Spirito ha previsto per noi, sarà sempre
fondamentale ricominciare da zero, cioè svuotarsi di tante
sovrastrutture e tornare all'essenziale.
Molte delle cose che credevamo vere hanno perso
consistenza, lasciando spazio a dubbi sempre più
crescenti ed incalzanti, quel tanto che basta da iniziare a
porgerci qualche nuova domanda. Proprio per questo,
ripulirsi diventa un buon modo per iniziare a vedere di
nuovo le cose per quelle che sono, senza condizionamenti
preconfezionati e partendo dalla nostra propria capacità di
percepire e comprendere il mondo che ci circonda con un
sano ed equilibrato senso critico.
Inutile dire, infine, quanto poco producente possa essere
inserire nuovi insegnamenti dentro personalità già
strutturate, animate da un ego dominante che si
autoalimenta. Si corre il rischio di diventare presuntuosi e
di incorrere nella trappola della "Sindrome del prescelto".
Come scopriremo più avanti nel nostro cammino, l'ego
andrà rieducato. Non si tratta di distruggerlo o di
mortificarlo come probabilmente avrete letto o sentito dire
in altre sedi. L'ego infatti ha la sua ragione di essere su
questo piano esistenziale, ma perché ci serva al meglio nel
nostro percorso, deve essere rieducato e corretto affinché
impari a volgere il suo operato verso un bene più alto, che
non il proprio piccolo campo d'azione e il nostro ristretto
interesse personale

Trascrizione: Ilde Garda


Infatti, il fine ultimo del percorso spirituale di ogni essere
umano è l'uguaglianza con il Creatore, che certamente non
ha fatto tutto il Creato per il proprio piacere personale, ma
per amore verso le sue creature e per colmarle di ogni
benedizione. Dunque per adempiere al nostro destino,
dobbiamo impiegare ogni sforzo possibile per rimuovere da
noi anche il più piccolo difetto e la più microscopica macchia
sulla nostra veste che è l'anima. Per ottenere la correzione
occorrerà innanzi tutto lavorare intensamente su di sé
perché ogni aspetto caratteriale ci sia chiaro e palese.
Per ottenere la correzione dovremo iniziare a lavorare sul
controllo dei nostri pensieri e dei sentimenti ad essi collegati.
Quando, infatti, ne saremo diventati pienamente
consapevoli, saremo davvero capaci di imprimere una svolta
al tipo di emanazioni che inviamo continuamente nello
spazio intorno a noi e, contemporaneamente, diventeremo
anche consapevoli di cosa lavora segretamente in noi e
quali siano i nostri meccanismi inconsci.
Una delle più grandi tentazioni del nostro ego è quella di
dichiararsi sempre innocente di fronte ad ogni situazione
difficile che ci si presenta. "È stato lui, quella persona mi ha
detto così, quella mi ha fatto cosà". In questo percorso,
invece, sarà necessario non solo prendersi le proprie
responsabilità, ma soprattutto imparare a guardare le
situazioni con occhi nuovi, chiedendoci sempre cosa una
data circostanza viene ad insegnarci. Gli altri in verità non
saranno più i colpevoli di alcunché, ma ci aiuteranno ad
individuare le cose da correggere dentro di noi. Per
paradosso, le persone a noi più antipatiche, quelle che ci
hanno creato maggiori problemi e scompensi, diventeranno
le nostre più grandi benedizioni perché impareremo più da
loro su noi stessi che da chiunque altro. Lo sono sempre
state, ma finalmente ne diventeremo consapevoli.
Come incominciamo dunque questo meraviglioso percorso
che ci renderà finalmente liberi e in armonia con il Creatore
e con la Dazione?

Trascrizione: Ilde Garda


Agiremo usando più strategie pratiche. Dopo questa breve
introduzione, dove abbiamo cercato di introdurre
l'importante concetto della destrutturazione, vi forniamo
adesso alcuni esercizi pratici da eseguire fin da subito.
Questi esercizi ci aiuteranno a cambiare davvero noi stessi
in profondità e nel rispetto della nostra natura individuale
più intima, cioè ripuliti da un ego "egoista" e armati di un
ego allineato al nostro valore intrinseco più alto e nobile,
all'interno del quale è racchiusa la nostra somiglianza con il
Creatore.
Per spiegare più chiaramente il modo di procedere, ci
soffermeremo a spiegare brevemente alcune
caratteristiche dell'essere umano, così che sia più facile
comprendere l'approccio alla correzione nella sua
interezza.
Immaginate un cavalletto da fotografo di quelli a tre gambe.
Adesso immaginate di doverlo piazzare su un terreno non
perfettamente in piano. Cosa dovremo fare? Chiaramente
dovremo regolare le gambe del cavalletto affinché la
macchina fotografica sia "in bolla".
Il nostro corpo per intero non è confinato al limite fisico
costituito dalla pelle, ma si compone anche di corpo
mentale e corpo animico. Perciò le tre gambe (corpo fisico,
corpo mentale e corpo animico) del nostro cavalletto (il
nostro corpo nel suo insieme) andranno regolate e corrette
separatamente, ma con la consapevolezza che tutte
collaborano per una sola causa, e a partire dal nostro
terreno su cui poggiano (che è la base di partenza su cui
andremo a lavorare).

Trascrizione: Ilde Garda


Il lavoro sul corpo fisico

Il nostro corpo è una macchina straordinaria, dotata


naturalmente della capacità di autoguarigione, vale a dire
che il nostro corpo è progettato per tendere sempre alla
salute. Nonostante in questo senso sia miliardi di volte più
intelligente di qualsiasi altro mezzo meccanico, gli occorre
comunque attenzione e manutenzione. Per dargli gli
strumenti migliori affinché lavori senza intoppi di varia
natura, ma soprattutto legati alla salute (il che purtroppo
ci distoglierebbe da qualsiasi percorso perché tutte le
nostre energie, sia mentali che fisiche, sarebbero
convogliate verso il ripristino dello stato di salute), sarà
opportuno imparare a nutrire al meglio il nostro
organismo. In quanto organismo biologico, esso
necessita di un suo proprio carburante che lo alimenti in
modo adeguato, ma senza creare sbalzi di temperatura
(tipici degli stati putrefattivi o delle digestioni impossibili a
causa di pasto troppo ricchi e assolutamente
controproducenti per la nostra vitalità), sbalzi di
idratazione ed infine sbalzi di ph. Non entreremo nel
merito dei Naturali insegnamenti legati all'alimentazione,
ma ci inoltreremo in un discorso radioestesico legato al
livello vibratorio degli alimenti. Molto brevemente,
chiunque, armato di un pendolino e di un circuito per la
misurazione dei Bovis, potrà facilmente rilevare le
vibrazioni energetiche degli alimenti. Questo ci servirà per
comprendere autonomamente gli alimenti più adatti alla
propria alimentazione, tenendo sempre conto che 6500
Bovis sono il minimo sindacale per mantenere lo stato di
salute del nostro corpo. Frutta e verdure crude sono
nettamente al di sopra di questa misurazione, pertanto ne
consigliamo sicuramente il consumo. Il resto stia a voi,
alla vostra coscienza e al vostro volere o meno un corpo
sano e radiante, tenendo sempre a mente di agire nella
giusta misura, vale a dire senza mai cedere agli eccessi.

Trascrizione: Ilde Garda


Anche l'attività fisica è importante a mantenere in salute
tutti gli ingranaggi del nostro corpo, che, al pari di un'auto
che resti ferma a lungo, in assenza di movimento genererà
non pochi disagi alle articolazioni e alla motilità in
generale, soprattutto sul lungo periodo. Lasciamo a
ciascuno il compito di scegliere cosa ritiene più adatto per
se stesso, sia per scaricare lo stress che per mantenere
giovane e vigoroso il proprio corpo.
Un'altra importante considerazione va fatta sotto il profilo
igienico. L'acqua infatti può essere un nostro
preziosissimo alleato nel tentativo non solo di restare in
salute, ma anche di purificarci in modo profondo.
In effetti le più recenti scoperte sulla memoria dell'acqua
ad opera di Masaru Emoto confermano quanto già nella
tradizione iniziatica viene tramandato da tempo e cioè che
l'acqua può essere caricata con uno scopo ben preciso
prima di utilizzarla. Questo può essere fatto sia per il
consumo di acqua interno che per l'uso esterno. Infatti
potremo fare questi due semplici esercizi che seguono per
rinvigorire il corpo e purificarlo con costanza, inserendo
l'uso consapevole dell'acqua nella nostra routine
quotidiana

Trascrizione: Ilde Garda


1° esercizio - ingestione consapevole:
Dopo aver riempito un bicchiere di acqua, mettiamo le
mani vicino al bicchiere con i palmi rivolti verso di esso,
ma senza toccarlo. Immaginiamo di essere circondati di
luce che avvolge tutto quello che è intorno a noi. Siamo
consapevoli che è la Luce dei Piani Spirituali più alti ed
immaginiamo che parte di questa luce si condensi in una
sfera sopra la nostra testa. Inspiriamo profondamente
facendo entrare la sfera luminosa dal settimo chakra e
osserviamo la luce scendere giù inondando tutta la testa, il
collo e il busto compreso di tutti gli organi interni. La luce
poi continua a scendere sempre più giù, lungo le gambe e
le braccia. Una volta che siamo stati completamente
inondati di luce, la vediamo che si concentra sempre di più
nei palmi delle mani. A questo punto possiamo richiedere
che l'acqua venga caricata di energia di guarigione,
oppure che l'acqua acquisisca il potere di purificarci ecc.
Non c'è limite a ciò che possiamo richiedere per caricare
l'acqua, se non la nostra fantasia. Ricordiamoci comunque
di volgere sempre le nostre intenzioni per il bene. Dopo
aver effettuato la nostra richiesta, vediamo la luce entrare
nel bicchiere e trasformare tutta l'acqua in una luce
caricata di questo programma. Quando siamo certi che sia
diventato tutto luminoso, possiamo bere la nostra acqua. Il
tutto richiede pochissimi minuti, se non meno e, con
l'esercizio e la pratica, la magnetizzazione dell'acqua può
avvenire istantaneamente.

Trascrizione: Ilde Garda


2° esercizio - L'uso esterno programmato

Possiamo usare l'acqua in maniera analoga all'esercizio


precedente anche per l'uso esterno. Se ad esempio
abbiamo dolore o ci sentiamo debilitati e stanchi o stiamo
cercando di recuperare la nostra salute, useremo l'acqua
affinché prenda in carico la nostra negatività e la porti via.
Basterà mettersi sotto il getto dell'acqua corrente, anche
solo con le mani, e mentalmente chiedere all'acqua di
ripulirci e di guarirci o tre o sette volte.
Ad esempio, mettiamo che io abbia la febbre e mi senta
decisamente fuori forma. Aprirò il rubinetto e metterò le mie
mani ed i polsi sotto l'acqua e mentalmente chiederò
all'acqua di eliminare le energie negative che mi ammalano
e di ricaricarmi. Nel tempo e con la pratica anche questo
banale esercizio vi darà molte soddisfazioni.
Senza contare, inoltre, che quotidianamente possiamo
usare questo sistema anche quando facciamo la doccia. In
questo caso consigliamo di usare l'acqua più tiepida che si
può, addirittura fredda se siamo in grado di tollerarlo, poiché
intorno ai 4 gradi l'acqua è al massimo del suo potenziale di
magnetizzazione. Perciò, più riusciremo a resistere e ad
abituarci a queste temperature e più l'acqua sarà
efficacemente programmata e di conseguenza il nostro
corpo non solo imparerà a temprarsi, ma riceverà i migliori
influssi da questa pratica. Quando l'acqua inizia a scorrere
sul nostro corpo, mentalmente potremo dire questo: "Lavo il
mio corpo e diventa più bianco della neve. Beato colui che
non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei
peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma fa
del Signore la sua dimora, la Sua legge medita giorno e
notte.

Trascrizione: Ilde Garda


Quest'acqua purifica il mio corpo, la mia mente e la mia
anima. Quest'acqua purifica il mio corpo, la mia mente e la
mia anima. Quest'acqua purifica il mio corpo, la mia mente
e la mia anima". Poi possiamo asciugarci frizionando
energicamente la pelle.
La formula che ho menzionato è il frutto della combinazione
di frasi di programmazione del subconscio e il verso
estrapolato dal primo Salmo del libro dei Salmi. In ambito
magico spirituale, i Salmi hanno un potere di trasformazione
immenso del quale certamente parleremo più avanti.

Il lavoro sul corpo animico


Affinché si possa iniziare un vero percorso, come abbiamo
detto, dobbiamo svuotarci e mondarci di ogni più piccolo
peccato e portare alla luce anche i nostri più piccoli difetti.
Per farlo, occorrerà procurarsi un quaderno che ci seguirà
per tutto il nostro percorso e sul quale annoteremo le nostre
comprensioni nuove man mano che arrivano e sul quale
registreremo ogni più piccolo cambiamento. Sarà un
quaderno assolutamente segreto e solo nostro sul quale
cercheremo di riportare ogni più piccola cosa che abbiamo
notato in noi. Se ad esempio in una situazione abbiamo
provato sentimenti contrastanti, dobbiamo essere davvero
onesti con noi stessi e avere il coraggio di scrivere il nostro
comportamento e i difetti che sono emersi in quel frangente.
Evitiamo il più possibile la perniciosa attitudine di
individuare le colpe degli altri, focalizzandoci invece su cosa
abbiamo fatto noi, pensato veramente noi nella situazione
che stiamo analizzando, senza abbuonarci nulla o
perdonarci nulla, almeno non ora e non in questa sede. Il
nostro intento è quello di ritornare puliti e di mondarci
davanti al Creatore che, tanto, tutto conosce. Ma non
potremo farlo, né potremo fare alcun reale progresso, se
lasciamo anche solo una cosa in ombra, perché lì, nel punto
in cui si nasconde, ci indurrà nuovamente all'errore, a meno
di aver maturato nel frattempo una igiene mentale
adeguata, cioè il controllo dei nostri pensieri.
Trascrizione: Ilde Garda
Il lavoro sul corpo mentale

Mettiamo sul nostro cellulare delle sveglie a caso, cioè in


orari casuali durante il corso della giornata. Quando queste
sveglie suoneranno, facciamo mente locale e scriviamo sul
nostro quaderno i pensieri che avevamo nel momento in cui
è suonata la sveglia. Erano pensieri positivi? Erano pensieri
che creavano realtà amorevoli, equilibrate, armoniose?
Oppure erano pensieri di rabbia, paura, ansia eccetera?
Cerchiamo di ricostruire come sono nati questi pensieri e a
che emozioni erano legate. Questo ci renderà consapevoli
di quante energie vengono spese e in che direzione. Mentre
gli esercizi precedenti vanno eseguiti senza sosta, diciamo
per tutta la vita, questo esercizio di monitoraggio dei
pensieri va fatto finché non saremo consapevoli di come
nascono i nostri pensieri, da cosa nascono e che direzione
seguono quando fuoriescono da noi. Nella prossima
dispensa, infatti, approfondiremo cosa sono veramente i
pensieri e perché è bene imparare a controllarli.
Un altro esercizio che consigliamo è quello di sedersi o
mettersi sdraiati (non troppo comodamente perché potrebbe
indurci in sonno) e ascoltare i nostri pensieri per cinque
minuti. Per far questo potremo puntare una sveglia che ci
avvisi quando sono trascorsi questi minuti. Durante questo
tempo dovremo ascoltare i pensieri senza interferire,
cercando il più possibile di ricordarli al suono della sveglia.
Annotiamo ed esaminiamo proprio come per l'esercizio
precedente.

Trascrizione: Ilde Garda

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