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7 Rufino nel Trattato dei Principi) Pref. 4 (SCh 252, p. ,sO, 1. 73, p.
82, 1. 86); Girolamo secondo la Lettera 124 ad Avito § 2, cf. Ibid. (SCh
253, pp. 13-16, note 14 e 21).
298 H. CROUZEL
Le condanne di Origene 10
Se consultiamo Ie fonti ehe ci informano sulle ragioni deI pro-
eesso ecelesiastieo intentato a Origene dal veseovo di Alessandria
Demetrio, eioe Panfilo seeondo Fozio e preeisamente Eusebio e
Girolamo 11, nulla vi si diee di ragioni dottrinaIi. La causa essen-
ziale e I'ordinazione presbiterale di Origene fatta da un veseovo,
di eui non era soggetto, eDenletrio aveva allora rivelato I'autoevi-
razione di Origene per spiegare perehe non l' aveva ordinato prete.
ehe ragioni dottrinali abbiano avuto un ruolo non e eosa impos-
sibile, ma eio non si pUD affermare eon sieurezza apartire dalle
fonti, esso rinlane ipotetieo. La prima eondanna dottrinale di Ori-
gene fu quella deI 400, emessa da un sinodo di veseovi egiziani
per iniziativa di Teofilo di Alessandria 12, approvata poi dal papa
Anastaslo eon Iettere inviate a due veseovi di Milano, Simplieiano
prima e al suo suceessore Venerio poi 13. L'impostazione di questo
sinodo, nella politiea patriareale di Teofilo, eome viene esposta
negH studi di Lazzati e di Favale 14, rende molto sospette Ie inten-
zioni di Teofilo: i punti di accusa contra Origene sono in gran
parte ingiustifieati - rimando per questo aspetto aHa mia eom-
munieazione - e non si pUD dire ehe I'approvazione di Anastasio
dia a questa eondanna un valore ehe non ha in se stessa.
Dabbiamo adesso esaminare gli interventi di Giustiniano: essi
sonn due, ehe tuttavia non devono essere eonfusi, eome l'ha fatto,
per esempio, i1 Koetsehau 15, quello deI 543 e quello deI 553. 11
prima e eonservato da un eonlplesso di seritti promulgati dall'im-
peratore: la Lettera a Mena) patriarea di Costantinopoli, detta an-
ehe Liber adversus OrigeneJn) estratti dal Peri Archon e nove ana-
est iudicium Ecclesiae errare propter falsos testes 29. Che Origene
fosse stato un eretico non e una questione di fede necessaria aHa
salvezza, ma un fatto, forse il « crimine » d'eresia, sul quale e pos-
sibile (~iudicium Ecclesiae errare propter falsos testes ».