8 Cfr., p.es., Iren. Haer. IV, 10,1; Melit. Pascl,l. 46 (SCh 123,84); Ps.
Hipp. Pasch. 11 (SCh 27,139).
10 M. SIMONETTI
duto Contro Marcione), eitato da Ireneo (V, 26,2), testimonia l'uso anehe
di allegoria.
17 Egli, p.es., e il primo - almenD a nostra eonoseenza - ehe abbia
eollegato «l'alta grotta» di 1s 33,16 eon la naseita di Gesu, dando origine
appunto al motivo della grotta di Betlemme (Dial. 78,6).
18 Giustino, p.es., fa earieo ai Giudei di aver eliminato da Ps 95,10
l'espressione «dal legno », ehe inveee era un'interpolazione eristiana fatta
al fine di eollegare il regno di Cristo eon la eroee (Dial. 73) . Questo
motivo (~ stato reeentemente trattato da G. Otranto, Esegesi biblica e
storia in Giustino (Dial. 63-84), Bari 1979, 123ss.
19 Vedi in argomento anehe IV, 9,3; IV, 20,5.8.
20 Cfr., p.es., Lot figura di Cristo aHaer. IV, 31.
21 Basti un esempio, relativo all'interpretazione di Lev 11,2, ehe pre-
serive di mangiare solo animali ehe ruminano e hanno l'unghia spaeeata:
gli animali puri simboleggiano i eristiani in quanta ruminano, eioe me-
ditano la legge di Dio giorno e notte, e hanno l'unghia spaeeata in due,
eioe hanno fede stabile nel Padre e nel Figlio; i pagani sono simboleggiati
dagli animali ehe non ruminano e non hanno l'unghia spaeeata perehe man-
eano di ambedue i requisiti dei eristiani; i Giudei inveee sono simboleggiati
dagli animali ehe ruminano ma non hanno l'unghia spaeeata, perehe
meditano la Serlttura 'ma non hanno fede in Cristo (V, 8,3).
L'INTERPRETAZIONE PATRISTICA DEL VT 15
28 Cfr. n. 11.
29 Abbiamo gia accennato in questo senso al racconto di Teofilo
(Autol. 11, 10ss.) relativo ai primi uomini, che segue il testo biblico, senza
alcuna riserva nei confronti degli antropomorfisrni anche piiJ. ingenui.
Qualche spunto allegorico - i primi tre giorni della creazione simbolo
della Trinita, i vari astri simbolo di profeti, giusti, peccatori, ecce (11,
15.16) - non ha 10 scopo, come in Filone e in Origene, di eliminare
le assurdita deI testo inteso alla lettera, ma si sovrappongono ad esso
senza escluderlo e con procedimento tutt'affatto casuale. P.iiJ. () meno
in questo periodo collochiamo due omelie pasquali giunte a noi, ambedue
d'ambiente asiatico: quella di Melitone e l'omelia ps. ippolitiana In
sanctum Pascha: esse si fondano sull'esegesi deI racconto di Ex 12 rela·
tlvo all'istituzione della Pasqua giudaica, e ne interpretano tipologica·
mente i dettagli in riferimento alla passione di Cristo, con procedin1ento
molto elaborato anche dal punto di vista della forma.
30 Indico con questo norne l'autore delle opere esegetiche ricordate
qui sotto (n. 31) e 10 considero distinto dall'autore romano dei Philoso·
phoumena, usualmente identificato con il martire romano Ippolito. Consi·
dero il nostro autore un orientale di formazione culturale asiatica. Sulla
questione cfr. Ricerche su Ippolito, Roma 1977, 9ss. 151ss.
18 M. SIMONETTI
delle eerimonie religiose - ehe eorrisponde gia alla seienza della natura -,
e la quarta parte superiore a tutte ehe e la parte teologiea, l'epoptia.
47 Cfr. Stron1). V,6,32ss.; VI, 16,33; I, 3,30-31. Nell'ultima interpretazione
il fatto ehe Sara genera suo figlio dopo ehe Agar aveva generato il suo
sta a signifieare l'apporto della eultura greea al progresso della vera
sapienza.
48 Questa interpretazione e fondata sull'etimologla dei nomi: Isaeeo ==
riso; Rebeeea == eostanza.
49 Paed. I, 6,22-23. Ovviamente Isaceo simboleggia Cristo per essere
stato offerto eom.e vittima dal padre Abramo. 11 fatto ehe Isaeco non
era stato pero immolato, a differenza di Cristo, e per Clemente indiea-
zione simboliea della divinita deI Signore, ehe non ha patito nella soffe-
renza dell'umanita da lui assunta.
24 M. SIMONETTI
MANLIO SIMONETTI
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