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LA FARMACIA
AYURVEDICA
Rimedi naturali
da preparare in casa
I consigli forniti in questo libro sono stati verificati con cura dall’autrice e dalla casa
editrice; tuttavia, non è possibile garantirne l’efficacia. I rimedi presentati non possono
essere considerati in alcun caso una valida alternativa a una visita medica. Si esclude
qualsivoglia responsabilità dell’autrice, della casa editrice e dei suoi collaboratori in
caso di danni alla salute, alle persone, alle cose e al patrimonio. Lo sfruttamento
commerciale dei metodi indicati nella presente opera richiede l’autorizzazione
preventiva dell’autrice.
Vinod Verma
La farmacia ayurvedica
Titolo originale: Die Ayurveda Apotheke
Traduzione di Simone Crestanello
Copyright © 2016 by Knaur Verlag. An imprint of Verlagsgruppe Droemer Knaur
GmbH Co. KG, München, all rights reserved – negotiated through Giuliana Bernardi
Literary Agent
Copyright © 2017 Edizioni Il Punto d’Incontro per l’edizione italiana
Immagini: Shutterstock.com
Prima edizione originale pubblicata nel 2016 da Verlagsgruppe Droemer Knaur GmbH
Co. KG, Hilblestrasse 54, 80636 München, Germany
Prima edizione italiana pubblicata nel maggio 2017
Prima edizione digitale: giugno 2017
Edizioni Il Punto d’Incontro, Via Zamenhof 685, 36100 Vicenza, tel. 0444239189, fax
0444239266
Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di quest’opera può essere riprodotta in alcuna forma
senza l’autorizzazione scritta dell’editore, a eccezione di brevi citazioni destinate alle
recensioni.
ISBN 9788868204297
www.edizionilpuntodincontro.it
Indice
I FONDAMENTI
RIMEDI CURATIVI
DEPURAZIONE DEL CORPO
RIMEDI PER LA STANCHEZZA E LA SPOSSATEZZA
DISTURBI DEL SONNO
DISTURBI DIGESTIVI
INFEZIONI ALLA GOLA E AI POLMONI
ALTERNATIVE AYURVEDICHE AGLI ANTIBIOTICI
RIMEDI ANTIDOLORIFICI
DISTURBI DELLE CAVITÀ ORALI
CAPELLI E CUOIO CAPELLUTO
DISTURBI FEMMINILI
NOTA SULL’AUTRICE
ALTRE PUBBLICAZIONI DELLA DOTT.SSA VINOD VERMA
PROGRAMMI FORMATIVI, SEMINARI E CORSI
RINGRAZIAMENTI
INDICE DELLE MALATTIE E DEI DISTURBI
INDICE DEI RIMEDI CURATIVI
Dedico quest’opera a mia nonna che mi ha introdotta alle saggezze
fondamentali della vita, e al mio guru Acharya Priya Vrat Sharma da cui ho
imparato le basi scientifiche di tutte queste saggezze. Acharya ji ha
illuminato la mia vita grazie all’antica saggezza medica di questa tradizione
proveniente dall’India, ancestrale ma ancora fortemente presente.
I FONDAMENTI
L’idea di scrivere un libro sui rimedi che possono essere preparati utilizzando
spezie ed erbe normalmente presenti in ogni cucina mi è venuta per la prima
volta quando, sedici anni fa, tenni la mia prima conferenza su questa tematica
in Germania. Probabilmente, al tempo decisi di non dar seguito a questo
pensiero perché mi sembrava troppo banale. L’esperienza mi ha portato a
capire che anche gli ingredienti più semplici vengono spesso usati in modo
errato e questo comporta danni e disturbi alle persone; proprio da questa
presa di coscienza nasce quest’opera.
I rimedi essenziali dell’Ayurveda per la cura della salute derivano dalla
cucina ayurvedica, nella quale i cibi vengono preparati con erbe e spezie
diverse. Gli ingredienti usati per dare sapore alle pietanze vengono impiegati
anche in semplici rimedi domestici utili per curare disturbi minori e problemi
di salute cronici. Questa saggezza è sempre stata appannaggio delle donne fin
dall’inizio dei tempi. Lo studio delle scritture ayurvediche mi ha permesso di
determinare quanto precisi fossero i metodi curativi delle nostre nonne e
quanto corrispondessero alle scritture stesse.
Con questo piccolo manuale di rimedi domestici desidero fornire alcune
semplici soluzioni per i disturbi quotidiani, rispondendo anche ad alcune
domande basilari sulla salute. È un’opera di primo soccorso per le piccole
noie di tutti i giorni; tuttavia, non rappresenta un trattato esaustivo sulle
terapie ayurvediche, ma presenta i semplici rimedi della nonna con
ingredienti che possono essere facilmente trovati in qualsiasi negozio di
alimentari asiatici. Io sono cresciuta grazie a questi rimedi e ho già aiutato
migliaia di persone in tutto il mondo attraverso i miei libri e i miei consigli.
Ventuno dei ventitré libri che ho scritto su diverse tematiche legate alla salute
sono già stati tradotti in tedesco e contengono numerose ricette per la
preparazione di questi rimedi domestici.
Ricevo ringraziamenti da persone di tutto il mondo per rimedi così
semplici e usuali come l’acqua al cardamomo, il latte di curcuma, l’ajwain al
limone o la polvere di quattro spezie.
In questo libro sono indicate solamente erbe, spezie e altri ingredienti di
normale impiego per rendere i rimedi consigliati più semplici e veloci da
preparare. Questo manuale con ricette precise, note di utilizzo e soprattutto
indicazioni puntuali sui dosaggi e i modi di somministrazione può essere utile
per gestire al meglio la quotidianità e lenire velocemente i disturbi più
comuni. Poiché l’opera è stata pensata per poter essere sfruttata da tutta la
famiglia, sono indicate anche le dosi consigliate per i più piccoli e alcune
ricette specifiche per neonati e bambini.
La mia formazione scientifica, che ho condotto in Europa e in America, mi
permette di affermare che nella maggior parte dei libri finora pubblicati (ma
anche nel sapere trasmesso da sedicenti “guru”) mancano spesso indicazioni
precise sulle dosi e sulla frequenza di utilizzo dei vari rimedi; di
conseguenza, molte persone sono costrette a dover cercare maggiori
informazioni in internet, con conseguenze spesso drammatiche. Per esempio,
in rete possiamo trovare l’indicazione: “Un cucchiaino al giorno di cannella o
di miele in acqua calda aiuta a dimagrire”. In realtà, una concentrazione così
elevata di cannella è tossica, mentre il miele molto caldo rilascia alcune
sostanze nocive che rimangono nel sangue per sempre. Ho incontrato anche
molte persone che si sono ammalate a causa di un consumo eccessivo di
aglio. Il sovradosaggio di erbe e spezie ha effetti collaterali, pertanto è molto
importante avere a portata di mano un libro di consultazione che specifichi
chiaramente le dosi e i possibili utilizzi dei rimedi descritti, in modo
scientifico ma senza tradire l’autentica tradizione ayurvedica.
L’indice analitico e l’indice in ordine alfabetico dei rimedi e delle
patologie renderà più semplice e veloce la consultazione. L’ultima parte del
libro contiene la descrizione delle erbe e delle spezie utilizzate per facilitarne
il reperimento e permettere ai lettori di prendere familiarità con le
caratteristiche tipiche di queste piante. Per chi desidera approfondire il tema
della guarigione attraverso lo Yoga e l’Ayurveda sono stati inseriti alcuni
riferimenti agli altri libri che ho pubblicato.
Secondo Charaka, uno dei saggi più importanti dell’Ayurveda vissuto circa
600 anni prima di Cristo, è nostro obbligo (Svadharma) organizzare la vita e
intraprendere tutti gli sforzi necessari per restare in salute ed evitare le
malattie. Questo libro nasce per semplificare questo alto compito e diffondere
la saggezza necessaria per risolvere autonomamente i problemi minori che
possono affliggere le nostre giornate.
Quest’opera mostra come mantenere un buono stato di salute in modo
semplice e come aumentare l’energia e la vitalità che nell’Ayurveda si
definiscono Ojas. La maggior parte delle persone pensa che sia compito del
medico “rimetterle a nuovo” quando sono malate. Al contrario, questo libro e
la saggezza dell’Ayurveda ci insegnano ad assumerci la piena responsabilità
della nostra salute e a prestare attenzione alle situazioni in cui non ci
sentiamo bene per evitare che possano portare all’insorgere di patologie.
Mantenere un buono stato generale di salute significa anche incrementare le
nostre riserve energetiche per combattere le malattie reagendo ai primi
sintomi che compaiono e tornando ben presto sani.
IN ARMONIA CON LA VITA
Vata deriva dagli elementi etere e aria e regola i movimenti del corpo,
l’attività mentale, la circolazione sanguigna, la respirazione, la minzione, la
lingua, la percezione, il tatto, l’udito e i sentimenti (paura, lutto, angoscia,
entusiasmo ecc.), ma influenza anche gli impulsi naturali, la formazione del
feto, l’attività sessuale e la sua durata.
MALATTIA E TERAPIA
NELL’AYURVEDA
RASAYANA
I rasayana (o rimedi rigeneranti) sono sostanze o gruppi di sostanze con
particolari caratteristiche molto efficaci e rasa (essenza e forza vitale). I
rasayana rinforzano il sistema immunitario e la forza vitale (ojas) del corpo
con effetti rigeneranti e ringiovanenti. L’Ayurveda raccomanda l’assunzione
regolare di rasayana per stimolare l’energia e la longevità mantenendosi
giovani e vitali. Sono rasayana molte spezie come l’aglio, lo zenzero, il
cumino, il finocchio e il pepe lungo (pippali). Per poter espletare i loro effetti
rigeneranti, tuttavia, queste sostanze devono essere assunte nella
combinazione e nel dosaggio corretti.
Si può affermare, quindi, che i fattori determinanti per la salute sono una
respirazione corretta, dell’attività fisica adeguata come sport o yoga per
aprire gli srota e i canali energetici, un’alimentazione equilibrata con tutti i
rasa, l’assunzione di rasayana, una depurazione regolare interna ed esterna,
uno stato emotivo equilibrato e una sensazione di soddisfazione nei confronti
della vita (santosha). Tutti questi elementi aiutano a mantenere il prakriti e a
rinforzare le difese immunitarie dell’organismo. Quando soffriamo di disturbi
minori dovremmo trattare il corpo con rimedi naturali blandi dandogli il
tempo di guarire in modo spontaneo.
ALIMENTAZIONE O MEDICINALI?
In questo libro sono descritti 135 rimedi curativi che possono essere preparati
con semplici ingredienti da cucina usati quotidianamente per cucinare.
Tuttavia, perché possano avere effetti curativi è fondamentale fare una
distinzione tra medicina e alimentazione. Spezie comuni come l’aglio, lo
zenzero, il cumino, il cardamomo e i chiodi di garofano possono essere
rimedi curativi se si rispetta innanzitutto un determinato dosaggio, spesso
maggiore rispetto al loro utilizzo come spezie. Inoltre esse devono essere
preparate in un modo particolare e in una determinata combinazione per
garantirne un effetto equilibrato e scongiurare controindicazioni. Ancora, le
modalità di preparazione influenzano le caratteristiche di qualsiasi sostanza;
per esempio, l’ajwain può essere mescolato o al limone o allo yogurt, o
ancora preparato come infuso. Infine, dosaggio e frequenza di
somministrazione sono fondamentali. Nell’Ayurveda si presta attenzione
anche al momento preciso in cui assumere un rimedio. Addirittura l’acqua,
elemento imprescindibile per qualunque essere vivente, viene assunta in
modo diverso a seconda dell’effetto che si desidera ottenere. Nel primo
capitolo, per esempio, sarà descritto il contributo che può avere l’acqua
bevuta a determinati orari e in determinati modi per depurare l’organismo; al
contrario, bere la stessa acqua durante i pasti ha effetti dannosi.
L’equilibrio ha un ruolo importante anche nell’alimentazione ayurvedica. I
principi alimentari presentati in quest’opera hanno effetti benefici e curativi
in molte persone; è fondamentale, però, seguire anche le indicazioni fornite
per ciascun rimedio.
La nostra salute è nelle nostre mani. Questo libro si prefigge di aiutare i
lettori a evitare ciò che ci fa ammalare e a curare immediatamente i disturbi
minori grazie a rimedi naturali e alla prevenzione. Chi non vorrebbe essere
sempre in salute e pieno di forze? Dobbiamo capire che un po’ di
prevenzione e del duro lavoro possono aiutarci a raggiungere questo
obiettivo. Nell’Ayurveda la salute rappresenta la prima priorità della vita:
trascurarla perché “non si ha tempo” rischia di farci ammalare e, cosa ancor
più grave, di farci perdere la gioia di vivere, tempo e denaro.
RIMEDI CURATIVI
DEPURAZIONE DEL CORPO
Attraverso l’alimentazione e l’inquinamento atmosferico molte tossine
entrano nel nostro corpo. Gli alimenti vengono prodotti con l’impiego di
fertilizzanti chimici e pesticidi per essere poi trattati con ogni sorta di
insaporitori, coloranti artificiali, aromi e conservanti. Anche il sapone, lo
shampoo e il dentifricio sono veicoli attraverso i quali le tossine penetrano
nell’organismo; a questi si aggiungono ancora le sostanze tossiche naturali
rilasciate da insetti, vermi e alcune piante. Molte persone accumulano tossine
a causa di abitudini alimentari dannose, in particolare mangiando troppo
spesso e troppo abbondantemente. Questo causa amadosha, uno stato di
intossicazione dovuto ai resti di cibo non digerito che si fermano nello
stomaco e formano una pasta densa (ama). Attraverso i processi digestivi e i
succhi gastrici aggressivi che ne vengono prodotti, l’ama rilascia tossine
nocive per il sangue, i polmoni e la pelle. La reazione di alcune persone a
queste sostanze è diretta e violenta, ci permette di scorgere il pericolo e di
evitarlo. Tuttavia, in alcuni casi esse si formano all’interno dell’organismo in
modo celato, rinforzando così i loro effetti dannosi.
L’Ayurveda attribuisce una grande importanza alla depurazione interna ed
esterna del corpo, all’evitare tossine e alla disintossicazione periodica
dell’organismo. Il panchakarma (disintossicazione semestrale) è una pratica
utilizzata al giorno d’oggi in tutto il mondo; tuttavia, vorrei limitarmi in
questo libro ad alcuni rimedi curativi semplici ed efficaci. Per un
panchakarma completo è necessario approfondire bene gli aspetti pratici e
teorici dell’Ayurveda: per maggiori informazioni su questo tema, vi invito a
consultare le mie opere già pubblicate.
DEPURAZIONE QUOTIDIANA
Un metodo relativamente semplice di depurazione quotidiana consiste nel
bere acqua, ancor meglio se acqua calda al cardamomo, tre volte al giorno.
L’effetto dell’acqua sulle tre energie vitali (vata, pitta e kapha) varia a
seconda del luogo. Il cardamomo conferisce all’acqua maggior equilibrio.
ACQUA AL CARDAMOMO
Dose: la dose singola standard è di 200 ml. Per le persone con un peso
corporeo superiore a 70 kg si consigliano 300 ml. Per i bambini, a
seconda dell’età la dose può variare da 100 a 150 ml.
DEPURAZIONE SETTIMANALE
Questo semplice metodo di depurazione periodica è stato concepito sulla base
dello svedana (cura del sudore) del panchakarma ed è stato già descritto in
vari libri. Il suo obiettivo non è solo quello di depurare tramite il sudore ma
permette anche un’estrema rilassatezza, allevia lo stress e migliora la
carnagione.
Il metodo si sviluppa in tre fasi e ha una durata di circa tre ore. È
importante evitare le correnti d’aria e in inverno riscaldare bene la stanza e il
letto con una borsa dell’acqua calda.
FASE 3: dopo la cura del sudore lavarsi con un sapone delicato contenente
olio; evitare i bagnodoccia poiché solitamente tendono a seccare la pelle.
Avvolgersi in un accappatoio e stendersi a letto, avendo cura di tenere a
portata di mano un thermos di infuso allo zenzero (o di infuso “Magia
dell’Undici” descritto in questo libro). Rimanere nel letto preriscaldato per
almeno 30 minuti sorseggiando via via un po’ di infuso e rimanendo coperti
per favorire la sudorazione. Durante questa fase è consigliato anche dormire.
LASSATIVO
Per questa cura assumere una volta al mese un lassativo blando, per
esempio delle foglie di cassia (Cassia angustifolia) o del passato di
cassia (Cassia fistula), o ancora un leggero lassativo acquistato in
farmacia. In Europa, le foglie di cassia si trovano facilmente nella
maggior parte delle farmacie; in Italia vengono chiamate anche foglie di
senna. Assumere il lassativo prima di coricarsi: di norma, durante questa
cura si verificano da 3 a 4 evacuazioni diarroiche liquide.
LATTE DI CURCUMA
Cumino 10 g
Chiodi di garofano 10 g
Semi di fieno greco 10 g
Ajwain 10 g Cumino nero (nigella) 10 g
Semi di crescione inglese 10 g
Foglie essiccate di basilico 10 g
Noce moscata 10 g
Liquirizia 30 g
Azioni consigliate:
6. Se lo squilibrio del vata è stato causato dal freddo e si soffre di arti rigidi
e doloranti, preparare e bere il seguente infuso:
INFUSO DI BASILICO E CARDAMOMO
Questo rimedio curativo è efficace anche per molti altri problemi di salute e
sarà consigliato in altri punti di questo libro. Si consiglia di averne sempre
una scorta in casa.
PITTA VIKRITI
Sintomi: i possibili sintomi sono la sensazione di forte calore, eruzioni
cutanee, herpes o foruncoli, indigestione, gusto acidulo in bocca, fame o sete
eccessive, sudorazione eccessiva, urina gialla, odore corporale e attacchi
d’ira.
Azioni consigliate:
Si raccomanda di evitare l’alcool e di mangiare cibi semplici e non troppo
salati o speziati. Evitare il peperoncino, il pepe e altri cibi piccanti.
Azioni consigliate:
1. Evitare alimenti oleosi, grassi, salati e difficili da digerire. Cucinare con
poco olio d’oliva. Sforzarsi di praticare attività fisica e a uscire di casa
per una passeggiata o altre attività all’aria aperta (la mancanza di
movimento peggiora i disturbi).
2. Utilizzare spezie come zenzero, aglio, semi di aneto, cumino nero, semi
di fieno greco e semi di senape.
3. Mangiare solamente pietanze preparate fresche.
4. Fare bagni caldi e di vapore.
5. Sforzarsi di praticare attività fisica e di fare passeggiate. Mantenere il
corpo attivo e non dormire per più di otto ore al giorno.
6. Uscire di casa e incontrare altre persone invece di rimanere a oziare tra
le mura domestiche.
7. Evitare di guardare troppo la televisione poiché questo causa
disequilibrio del kapha e del vata.
8. Si consiglia di consumare germogli di soia, patate, insalata di crescione
inglese, pomodori, cavolfiore, pesche, prugne, agrumi e miele. Evitare il
ghi e utilizzare poco olio di sesamo e di oliva. Non mangiare zucchero o
alimenti zuccherati; preferire dolcificanti come lo zucchero candito o lo
jaggery.
9. Mangiare ogni giorno uno spicchio d’aglio con del miele.
10.Bere infuso allo zenzero, cardamomo, pepe e basilico.
PREVENZIONE E CURE
1. Preferire cibi semplici ma equilibrati.
2. Mangiare regolarmente frutta e verdura.
3. Preferire pranzi caldi, soprattutto zuppe di verdura, carote e pollo
fresche.
4. Sforzarsi di consumare i pasti sempre alla stessa ora ed evitare spuntini
intermedi.
5. Inserire delle pause di relax durante la giornata. Se non è possibile, si
raccomanda di bere qualcosa di caldo dopo il lavoro e di coricarsi per un
breve periodo.
6. Il latte caldo, o il latte di curcuma precedentemente descritto, aiutano
contro la stanchezza.
7. Se si ha una forte sensazione di stanchezza e spossatezza, si raccomanda
il rimedio seguente per riottenere le energie necessarie.
ENERGIZZANTE CONTRO LA
STANCHEZZA
L’Ayurveda prevede vari energizzanti, chiamati rasayana, particolarmente
efficaci in caso di stanchezza. Rasayana è un concetto generale che
comprende centinaia di rimedi rinforzanti ed energizzanti: infatti, esso indica
qualsiasi sostanza o miscela che stimoli la digestione e l’assorbimento
rinforzando la vitalità e le difese immunitarie (ojas).
Per combattere la stanchezza, tornare vitali e rinforzare le difese
immunitarie si consiglia di assumere questo semplice rimedio due volte al
giorno: in questo modo si guadagneranno energie e si migliorerà il sonno, la
sessualità e la circolazione del sangue. Inoltre, questo rimedio è efficace in
caso di mani e piedi freddi e dona una carnagione più bella al volto, regola la
sensazione di fame e sete e stabilizza il bilancio termico dell’organismo.
Semi di coriandolo 50 g
Cumino romano 50 g
Semi di fieno greco 50 g
Cumino nero (nigella) 50 g
Ajwain 50 g
Semi di finocchio 50 g
Zenzero essiccato 50 g
Liquirizia 50 g
Pepe nero 25 g
Pepe lungo (Pippali) 25 g
Chiodi di garofano 25 g
Cannella 25 g
Cardamomo 25 g
Foglie di basilico essiccate (Tulsi) 25 g
Foglie di alloro o di cannella 25 g
RASAYANA ALL’AGLIO
Aglio 100 g
Miele 300 g
Chiodi di garofano 10 g
Semi di coriandolo 50 g
Zenzero essiccato 50 g
Liquirizia 50 g
Semi di finocchio 50 g
Semi verdi di cardamomo 25 g
Semi neri di cardamomo 25 g
Foglie di basilico essiccate (Tulsi) 25 g
Pepe lungo 25 g
Pepe nero 25 g
Chiodi di garofano 25 g
Cannella 25 g
Pulire tutti gli ingredienti e macinarli finemente. Miscelare bene le
polveri e setacciarle per dividere le parti più grossolane che dovranno
essere nuovamente macinate. Infine miscelare nuovamente con cura
tutte le polveri insieme. Conservare la miscela in un vasetto con
coperchio a chiusura ermetica.
Dosaggio: sciogliere ½ cucchiaino di miscela in ½ l d’acqua e lasciar
bollire per 3 minuti coprendo il pentolino con un coperchio. Lasciare
riposare per altri 3 minuti prima di servire. Questo infuso è adatto anche
ai bambini e ai neonati rispettando una dose massima giornaliera di 50
ml. I ragazzi più grandi possono consumarne 200-300 ml al giorno a
seconda dell’età.
Zenzero 50 g
Pepe lungo 25 g
Pepe nero 25 g
Cardamomo maggiore 25 g
Foglie di basilico essiccate 25 g
Cannella 10 g
Liquirizia 25 g
STANCHEZZA MENTALE
Nella maggior parte dei casi la stanchezza mentale può essere risolta
dormendo bene e a sufficienza. Tuttavia, se a causa di un’eccessiva attività
fisica e mentale si è troppo stanchi, risulta spesso difficile riuscire a dormire
in modo sano. Anche i bambini possono essere soggetti a stanchezza mentale
a causa della forte pressione provocata dagli impegni scolastici, ma anche
impiegati e manager, spesso costretti a parlare molto e a interagire con molte
persone, possono essere colpiti da questo disturbo.
Riporto di seguito un rimedio domestico semplice da assumere per due
settimane o al bisogno al fine di rischiarare la mente.
Mandorle 100 g
Anacardi 100 g
Semi di zucca 100 g
Zucchero candito (mishri) 150 g
Semi di finocchio 50 g
Pepe nero 25 g
Pepe lungo 25 g
INFUSO CALMANTE
Liquirizia 50 g
Foglie di basilico (Tulsi) 50 g
Cardamomo verde 50 g
Finocchio 50 g
Coriandolo 50 g
Cipolle 1 (media)
Miele 1 cucchiaio
MISCELA DI SPEZIE D
Zenzero essiccato 50 g
Ajwain 50 g
Cumino 50 g
Pepe nero 25 g
Pepe lungo 25 g
Finocchio 25 g
Chiodi di garofano 10 g
Semi di aneto 15 g
MISCELA DI SPEZIE H
CONFETTURA DI ROSE
Chiodi di garofano 30 g
Cardamomo 20 g
Semi di finocchio 30 g
Uva sultanina 50 g
Miele 1 cucchiaio
Le ulcere gastriche sono delle piccole ferite della mucosa gastrica che
possono guarire spontaneamente se adeguatamente trattate e grazie a
un’alimentazione corretta. A questo proposito è fondamentale seguire una
dieta ferrea. È una situazione analoga a quando si ha una ferita al dito:
inizialmente si fa di tutto per mantenere pulita la zona, evitando infezioni
grazie a sapone, sale, aceto ecc. Successivamente si applica un unguento
antisettico per proteggersi da infezioni dovute a batteri, funghi, virus ecc.
Dopo un paio di giorni la ferita guarisce e ce ne si dimentica. Al contrario del
dito, non possiamo vedere le ulcere nello stomaco, ma possiamo provare a
sentirle e a percepirne la presenza. Di seguito indico alcuni metodi che
possono tornare utili in questi casi.
1. Evitare di mangiare alimenti troppo speziati, acidi o piccanti, ma
preferire piatti semplici con rasa prevalentemente dolce. Particolarmente
consigliato è il riso a grani piccoli e tondi cotto con yogurt fresco.
2. Le seguenti ricette possono essere una valida soluzione per una dieta in
caso di ulcere gastriche.
Pulire bene una porzione di riso bianco a grani tondi e lasciarlo riposare
in acqua per cinque minuti. Mettere in una pentola con il doppio
dell’acqua e aggiungere alcuni semi di finocchio. Cuocere a fuoco lento
per 10 minuti e lasciarlo riposare per altri 5 minuti coprendo la pentola
con un coperchio.
Portare lo yogurt fresco a temperatura ambiente, mescolarlo bene con un
cucchiaio e aggiungere una presa di salgemma. Mescolare lo yogurt e il
riso tiepido in quantità uguali.
Consumare in piccole porzioni ricordando che è preferibile fare tanti
piccoli pasti rispetto a uno abbondante.
VERDURE MISTE
3. Per colazione si può mangiare del riso bollito (come descritto sopra) con
del latte caldo e zuccherato. In alternativa al latte di mucca si può
scegliere il latte di grano.
LATTE DI GRANO
4. Per colazione si può mangiare anche del riso bollito con zucchero e ghi.
L’importante è che il riso sia ben cotto per renderlo altamente digeribile.
5. Utilizzare latte fresco, biologico e non omogeneizzato per la
preparazione domestica dello yogurt e di altre pietanze.
6. Preparazione dell’amido di riso: bollire in abbondante acqua del riso a
grani tondi da agricoltura biologica per almeno 30 minuti. Separare
l’amido di riso con una schiumarola e aggiungerlo alle zuppe di verdura.
7. In caso di ulcere gastriche sono ben tollerati frutti come la papaya
matura, le pere dolci e le banane.
8. Durante la cura è importante mangiare il minimo indispensabile, in
modo che lo stomaco debba lavorare il meno possibile e abbia il tempo
per guarire.
INAPPETENZA
L’Ayurveda definisce l’inappetenza come aruchi, ossia la situazione in cui si
ha fame ma non si sente alcun impulso a mangiare. Questo disturbo colpisce
spesso i bambini nella fase dello sviluppo. Di seguito riporto alcuni buoni
consigli per risolvere questo problema.
AJWAIN AL LIMONE
Ajwain 100 g
Kala Namak 50 g
Succo di limone 50 ml
Menta 200 g
Cipolle 2
Zenzero tagliato fino 1
cucchiaio Aglio 7-8 spicchi
Succo di limone 1 cucchiaio
Salgemma 1 cucchiaino
Peperoncini verdi (a piacere) 1
Oppure peperoncino in polvere ½ cucchiaino
Oltre a seguire delle abitudini alimentari sane e rispettare gli otto principi
dell’alimentazione ayurvedica, assumere prima e dopo i pasti il seguente
rimedio per stimolare l’agni (fuoco digestivo).
Cumino nero 50 g
Ajwain 50 g
Cumino romano 50 g
Zenzero essiccato 10 g
Ajwain 10 g
Pepe lungo 5g
Pepe nero 5g
Cumino romano 10 g
Cumino nero 10 g
Semi di aneto 10 g
Chiodi di garofano 10 g
Foglie di menta essiccate 10 g
Cardamomo 10 g
DIARREA
Quando si hanno scariche diarroiche quattro o cinque volte al giorno, non ci
si deve lasciar prendere dal panico ma intervenire con dei rimedi efficaci. A
volte è semplicemente il modo naturale dell’organismo per depurarsi dal pitta
in eccesso; in altri casi, l’eccedente calore provocato all’interno del corpo da
determinati cibi, da condizioni climatiche estreme ecc. viene espulso sotto
forma di diarrea. In tutti questi casi, le scariche si regolarizzano naturalmente
e senza necessità di interventi particolari; si raccomanda solamente di
prestare attenzione all’alimentazione mangiando della zuppa di carote o delle
piccole quantità di riso allo yogurt.
Al contrario, se la diarrea si accompagna a mal di stomaco, forti movimenti
intestinali, gonfiore e secrezioni mucolitiche, è consigliabile ricorrere ai
seguenti rimedi.
1. Nutrire la cute dell’area anale con olio alternato a ghi dopo la doccia.
2. Utilizzare dell’olio di senape puro e spremuto a freddo se il disturbo
persiste. Qualora non si riesca a reperire dell’olio di senape, è possibile
preparare un estratto di semi di senape in casa.
3. Nello stesso modo è possibile preparare dell’olio di curcuma, utile in
caso di gonfiori attorno o nell’ano. Si raccomanda di risciacquare con
cura la zona dopo l’applicazione perché la curcuma macchia molto.
4. In modo simile può essere preparato anche del ghi all’aglio. Aggiungere
quattro o cinque spicchi d’aglio al ghi caldo e filtrare. Applicare il ghi
raffreddato attorno alla zona anale.
Cardamomo 5g
Foglie di alloro 5g
Cannella 5g
Chiodi di garofano 5g
Finocchio 10 g
Pepe in grani 15 g
Liquirizia 25 g
Datteri essiccati 25 g
Uva sultanina 25 g
Miele 1 cucchiaio
INALAZIONI
In caso di raffreddore, tosse e naso chiuso è molto importante inalare vapori
caldi. Per la cura del raffreddore è consigliato fare dei vapori due volte al dì
fino a completa guarigione. In caso di disturbi ai seni paranasali si
raccomanda di continuare con le inalazioni per qualche giorno anche dopo
aver superato la fase acuta fino a liberarsi completamente del muco in
eccesso. Nei libri che ho pubblicato precedentemente ho già descritto le
inalazioni con oli essenziali come canfora, citronella, eucalipto e mentolo.
Trattando invece rimedi semplici preparati con ingredienti di uso quotidiano,
propongo di seguito una ricetta per una miscela di spezie da tenere sempre a
portata di mano in caso di bisogno.
Ajwain 10 g
Cannella 10 g
Chiodi di garofano 10 g
Foglie di menta essiccate 10 g
Finocchio 10 g
Cardamomo 10 g
Pepe 10 g
INALAZIONI PRANA
1. Tenere il naso a breve distanza dai vapori e respirare alternando la bocca
e il naso tenendo dentro il vapore per alcuni secondi come nel
pranayama. In questo modo si sentirà spesso la necessità di tossire,
sputare e soffiarsi il naso. Piano piano i seni nasali si libereranno e
diventerà più semplice inspirare profondamente i vapori caldi.
2. Chiudere ora la narice destra con un dito e inspirare profondamente dalla
narice sinistra quattro o cinque volte. Ripetere il procedimento con
l’altra narice.
3. Inspirare ora profondamente, tenere chiusi il naso e la bocca e spingere il
vapore con forza verso l’alto come se lo si volesse convogliare nella
testa. L’effetto del vapore si sentirà fino a dentro le orecchie. Espirare
appena non si riesce più a trattenere il fiato e ripetere questa fase quattro
o cinque volte.
4. Inspirare profondamente, tenere chiusi il naso e la bocca con le mani,
portare la testa in basso e girarla da un lato all’altro. Trattenere il vapore
il più a lungo possibile e ripetere questa fase cinque volte.
JALA NETI
Il secondo metodo efficace contro la sinusite è il jala neti, un esercizio dello
Yoga che prevede di spruzzare dell’acqua calda in una narice tramite uno
spruzzino per naso e di farla uscire dall’altra narice. Questa tecnica deve
essere insegnata da un maestro Yoga e dovrà essere eseguita ogni giorno;
permette di ridurre il dolore e di aprire lentamente i seni paranasali
congestionati, scioglie il kapha che si è accumulato e ne favorisce
l’espulsione. Infatti, il kapha disequilibrato tende a indurirsi come la cera e
deve essere fluidificato tramite rimedi appropriati per poterlo espellere.
Anche se l’acqua neti non riesce a penetrare in tutte le cavità, apre la strada al
vata e ammorbidisce il kapha nelle aree non raggiunte attorno agli occhi e
agli zigomi. Nei primi giorni di regolare svolgimento dello jala neti si noterà
che soffiandosi il naso uscirà del muco scuro che tenderà a diventare sempre
più fluido con il passare dei giorni fino a quando il dolore scomparirà
completamente.
LATTE DI GRANO
Assafetida 1g
Ghi 50 g
Utilizzare solamente dell’assafetida pura evitando surrogati sintetici
(sebbene siano notevolmente più economici). Tritare finemente
l’assafetida, riscaldare molto il ghi, aggiungere la polvere di assafetida e
togliere dal fuoco. Mescolare brevemente e conservare in un vasetto di
vetro.
Dosaggio: le quantità indicate corrispondono a dieci porzioni. Assumere
½ cucchiaino due volte al giorno o aggiungere la stessa quantità a una
zuppa di verdura chiara.
In caso di infezione batterica severa è possibile assumere ½ cucchiaio di
miscela ogni quattro ore.
ATTENZIONE: bere regolarmente dell’acqua tre volte al giorno.
Assumere sufficienti liquidi ed evitare la carne (a eccezione del pollo).
Consumare pietanze rinfrescanti ed equilibranti come ghi, riso, frutta
dolce, zucchine, zucca, carote ecc. In caso di effetti collaterali come
sensazione eccessiva di calore o eruzioni cutanee bere del succo fresco
di mela o melograno oppure mangiare questi frutti e ridurre il dosaggio
di assafetida.
Prendere circa 20-30 foglie di curry e seguire una delle due modalità di
preparazione sotto descritte.
Pestare le foglie in un mortaio in pietra e filtrare il succo con l’aiuto di
un colino (in questo modo si ottiene circa 1 cucchiaino di succo puro).
In alternativa masticare le foglie lentamente fino a estrarne tutto il succo
e sputare i resti.
Dosaggio: le quantità indicate corrispondono a una dose. Come
antibiotico assumere questa quantità tre volte al giorno.
CURCUMA COME ANTIBIOTICO
Gli effetti antibiotici, antinfiammatori, antivirali, fungicidi e analgesici della
curcuma sono già stati descritti in precedenza. Utilizzata come antibiotico,
questa spezia deve essere assunta con un dosaggio leggermente maggiore.
RIMEDIO “ANTIBIOTICO”
Curcuma 10 g
Aglio (pelato) 10 g
Basilico sacro 10 g
Chiodi di garofano 10 g
Fieno greco 10 g
Liquirizia 10 g
Semi di aneto 10 g
Semi di crescione inglese 10 g
Cannella 5g
Miele 100 g
Il terzo tipo di mal di testa è dovuto al pitta vikriti e compare quando del cibo
pesante rimane non digerito all’interno dello stomaco o in caso di
intossicazione alimentare. Come già ricordato più volte, il metodo migliore
per risolvere il mal di testa e i disturbi gastrici consiste nel bere dell’acqua
calda e provocare intenzionalmente il vomito.
La quarta causa della cefalea ricorrente è dovuta a disturbi a carico delle
vertebre cervicali e all’errata postura, che provocano principalmente dolori
alle spalle e al collo (questi problemi saranno trattati più avanti).
Come già indicato, i kala chana sono dei piccoli ceci neri. Pulirne,
lavarne e lasciarne in ammollo una manciata (circa 3-4 cucchiai) per 24
ore e mangiarli il giorno seguente a stomaco vuoto masticandoli bene.
Mettere poi in ammollo altri ceci per il giorno dopo. Continuare questo
trattamento per 30 giorni.
Questa cura depura l’intestino, apre i srota (canali energetici) e bilancia
il kapha. In questo modo si riacquista l’equilibrio e l’emicrania sparisce.
OLIO ANALGESICO
Cannella 10 g
Cardamomo nero 10 g
Chiodi di garofano 10 g
Noce moscata 10 g
Semi di aneto 10 g
Fieno greco 10 g
Ajwain 10 g
Olio di senape 300 ml
Utilizzare regolarmente questo olio per trattare i dolori muscolari alle spalle e
al collo, abbinandolo a una cura con il calore con degli asciugamani umidi e a
riposo. Per questo trattamento si consiglia di prendersi del tempo la sera
prima di andare a letto.
Come ho già descritto in precedenza, anche le inalazioni aiutano a ridurre
il dolore al collo e a rilassare la zona cervicale. Inoltre, consiglio degli
esercizi yoga specifici per queste parti del corpo che ho già presentato
dettagliatamente nei miei libri precedenti.
MAL DI SCHIENA
Il mal di schiena e l’ipertensione sono diventati un simbolo del mondo
moderno; si stima che il 35 percento delle persone soffrano di questi disturbi,
causati da vari fattori. Tuttavia, a mio avviso le cause principali sono da
cercarsi nella postura sbagliata e nello stile di vita.
Ho già indicato varie tipologie di trattamento con il calore, cure a base
d’olio e modi diversi per riequilibrare il vata al fine di evitare tensioni e
rigidità nel corpo. Tuttavia, per guarire dal mal di schiena sono necessari
metodi yoga con esercizi e yogasana specifici.
Riscaldare l’olio in una pentola fino a farlo fumare. Togliere dal fuoco e
aggiungere molto lentamente e con attenzione la curcuma in polvere.
Rimettere sul fuoco e lasciare cuocere per 30 secondi a fiamma bassa.
L’unguento può essere preparato in quantità maggiore ed essere
riscaldato prima di ogni applicazione.
Spalmare uno strato spesso di unguento su una garza, applicarla sulla
parte interessata e fissarla con un bendaggio. Attenzione: la curcuma
lascia macchie difficili da pulire, pertanto si consiglia di proteggere
mobili e materasso con delle lenzuola o degli asciugamani vecchi.
Sostituire la garza due volte al giorno.
DISTURBI DELLE CAVITÀ ORALI
Se si immaginano le cavità orali come della porcellana finissima si intuisce
subito perché molte persone siano soggette a disturbi in queste zone. Quando
utilizziamo la porcellana di alta qualità, la maneggiamo con cura, la puliamo
e l’asciughiamo bene dopo l’uso. Al contrario, la maggior parte delle persone
dimentica di prendersi cura della struttura eccezionale e delicata delle cavità
orali. La bocca dovrebbe essere risciacquata a fondo dopo ogni pasto e
bisognerebbe evitare di usarla troppo.
DENTI E GENGIVE
Oltre alla pulizia con lo spazzolino, la bocca e i denti dovrebbero essere
curati con attenzione almeno una volta al giorno. Si consiglia di non usare i
dentifrici che si trovano comunemente in commercio ma di sostituirli con
della crema dentifricia naturale e curativa. Riporto di seguito alcuni consigli
per prevenire il deperimento di denti e gengive e mantenere la bocca e la gola
pulite, sane e forti.
Salgemma 1 cucchiaino
Olio di senape 4 cucchiaini
DENTIFRICIO IN POLVERE
Chiodi di garofano 10 g
Pepe nero 5g
Cannella 5g
Ajwain 10 g
Salgemma 10 g
INFUSO RINFRESCANTE
Coriandolo 30 g
Semi di finocchio 30 g
Liquirizia 30 g
Cardamomo verde 10 g
Togliere i semi di cardamomo dal baccello e tritare tutti gli ingredienti
per ottenere una polvere fine. Conservare in un vasetto di vetro.
Dosaggio: portare a ebollizione 200 ml d’acqua con ½ cucchiaino di
polvere e lasciare bollire a fuoco lento per 3 minuti. Filtrare e bere due o
tre volte al dì. Fare dei gargarismi con l’infuso rinfrescante allevia il
dolore causato da afte, stomatiti e altri disturbi del cavo orale.
GOLA SECCA
A volte abbiamo la sensazione di avere la gola secca, come se avessimo sete,
ma anche dopo aver bevuto non ci sentiamo meglio. Questo disturbo dipende
da uno squilibrio del vata ma può essere anche sintomo di un’infezione virale
incipiente. Tuttavia, anche in questo caso si tratta di un disequilibrio del vata
causato dalla reazione del corpo contro l’attacco dei virus. Inoltre, il consumo
eccessivo di sale, glutammato di sodio o altri insaporitori possono provocare
secchezza in gola. Questo disturbo compare spesso durante la notte, di
conseguenza siamo portati a bere continuamente, dobbiamo andare spesso in
bagno e non riusciamo più a dormire tranquillamente.
In questi casi il cardamomo ci viene velocemente in aiuto. La ricetta che
segue è semplice da preparare e può essere utilizzata ogni volta che compare
il disturbo assumendone una presa. Inoltre, è efficace contro le infezioni
blande alla gola.
Cardamomo verde 10 g
Chiodi di garofano 10 g
Pepe lungo 5g
Zucchero candito 25 g
Finocchio 50 g
Liquirizia 50 g
Foglie di rosa (essiccate) 50 g
Olio di cocco 100 ml
Olio di sesamo 200 ml
7. Usare delle piccole quantità di shampoo alle erbe non troppo aggressivo
ed evitare prodotti chimici.
8. Se si desidera tingere i capelli, usare solamente metodi naturali e blandi
senza lasciarsi convincere dalla pubblicità (spesso ingannevole).
Mango 1
Succo di limone 1 cucchiaino
Miele 1 cucchiaio
CURA AL POMPELMO
Pompelmo 1
Zucchero grezzo 200 g
PELLE SECCA
Questo disturbo può avere diverse cause. Se compare solo localmente può
essere curato usando dell’olio, mentre se il problema è diffuso in tutto il
corpo è un chiaro sintomo di uno squilibrio del vata. Anche in questo caso
l’olio è un rimedio eccellente. Massaggiare il corpo con dell’olio e fare un
bagno caldo aiuta a guarire dal vikriti vata; se ciononostante la pelle continua
a essere secca saranno necessari altri interventi per riequilibrare il vata.
Semi di finocchio 50 g
Liquirizia 50 g
Semi di cardamomo verde 10 g
Petali di rosa 30 g
Olio di sesamo 300 ml
MANI SECCHE
Nonostante l’uso frequente di creme e oli le mani rimangono spesso secche e
la pelle può tendere a desquamarsi. Nelle mie ricerche ho scoperto che questo
problema è legato all’utilizzo di saponi liquidi, pertanto si consiglia di
sostituire questi prodotti e le lozioni per doccia con delle semplici saponette e
dell’olio e di frizionare le mani con qualche goccia di olio d’oliva o di
sesamo dopo averle lavate con il sapone. Dopo qualche giorno le mani
torneranno a essere morbide.
FORUNCOLI E ACNE
I foruncoli e l’acne sono un disturbo indiretto della pelle poiché sono causati
da cambiamenti di vita irregolari e da una cattiva alimentazione. Sono lo
specchio dello “sporco interiore” che viene espulso tramite la cute: infatti una
delle cause principali di questi disturbi è proprio l’accumulo di ama (cibo non
digerito nello stomaco). I foruncoli e l’acne sono difficili da guarire con i
trattamenti cosmetici che leniscono il fastidio temporaneamente senza andare
a risolvere il problema alla radice. Questi disturbi sono provocati dai seguenti
fattori:
Chi desidera una pelle bella e senza brufoli e non vuole rimanere segnato da
cicatrici per tutta la vita dovrebbe cambiare il proprio stile di vita e depurare
regolarmente l’organismo. A questo proposito consiglio i seguenti rimedi:
POLVERE DI UBTAN
Curcuma 1 cucchiaino
Olio di senape 2-3 cucchiaini
Farina di ceci (Besan) 1 cucchiaino
INFUSO STIMOLANTE
Zenzero 3g
Pepe nero 1 presa
Cardamomo nero 1
Chiodi di garofano 5
Cannella 1 pezzetto
Tè nero ½ cucchiaino
Latte 50 ml
Zucchero candito a piacimento
Fare bollire a fuoco lento tutti gli ingredienti in 250 ml d’acqua per 15
minuti. Bere la tisana una volta al giorno.
GRAVIDANZA
L’Ayurveda fornisce alcuni consigli utili durante la gravidanza:
PASTA DI MANDORLE
MASSAGGI
Fino a tre mesi usare esclusivamente il ghi caldo perché i neonati hanno una
pelle molto sensibile. Secondo le scritture ayurvediche il ghi è anche dolce,
pertanto ha effetti protettivi e rinforzanti. Dopo i tre mesi è possibile alternare
al ghi dell’olio di sesamo, di cocco o di oliva, da applicare sempre tiepido su
tutto il corpo del bambino. Soffermarsi in particolare sulle mani e sui piedi
praticando dei massaggi leggeri e ripetuti.
ESERCIZI
Muovere le braccia e le gambe del neonato con cautela in modo da smuovere
tutte le articolazioni. Praticare dei movimenti circolari con le articolazioni
delle anche sollevando leggermente le gambe del bambino.
I neonati di età inferiore a dodici mesi devono rinforzare il collo e la
colonna vertebrale. A questo scopo sollevare il bambino dalle gambe e
tenerlo per qualche secondo a testa in giù; in questo modo la colonna
vertebrale si allunga e l’irrorazione sanguigna della testa migliora.
DISTURBI DIGESTIVI
CONGESTIONE
Di seguito indico alcuni rimedi per curare gli stati di congestione dei neonati.
1. Spalmare del ghi tiepido con un dito sull’ano del neonato. Se il disturbo
non passa, prendere una siringa da 1 ml, togliere l’ago e iniettare un po’
di ghi tiepido dentro all’ano.
2. Nella maggior parte dei casi gli stati di congestione sono associati a
pancia gonfia e flatulenza. Ricorrere quindi ai rimedi descritti sotto.
3. Le tecniche moderne per la cura dei neonati consigliano di non dare
acqua ai bambini con meno di sei mesi, limitandosi solamente a far bere
loro il latte materno. L’Ayurveda non condivide quest’opinione poiché
provoca secchezza e congestione. I neonati dovrebbero bere dell’acqua
calda di cardamomo due o tre volte al giorno (somministrata con un
cucchiaino o il biberon). Usare solamente acqua di cardamomo bollita o,
in alternativa, acqua bollita con una foglia di basilico sacro.
GONFIORE DI PANCIA
I neonati hanno spesso il pancino gonfio, sentono dolore e piangono. In
questo caso si consiglia di piegare le ginocchia del bambino portandole verso
l’addome per calmare il fastidio.
L’assafetida è un ottimo rimedio per trattare questo disturbo, sebbene abbia
un odore molto forte che scoraggia molti genitori.
Questi rimedi sono pensati per uso esterno; l’infuso descritto di seguito aiuta
invece il neonato a ritrovare l’equilibrio interno migliorando la digestione e
riducendo la formazione di gas nella pancia.
INFUSO ALL’AJWAIN
ACQUA AL FINOCCHIO
GHI AL GAROFANO
Chiodi di garofano 5
Ghi 2 cucchiaini
DISTURBI EPATICI
A volte i neonati sono molto pallidi o hanno un colorito giallastro; questo
significa che soffrono di epatite. La tradizione indiana e l’Ayurveda
consigliano un rimedio molto semplice ed efficace.
Far bollire 200 ml d’acqua con un cucchiaio di zucchero e una presa di sale
finché non ne sarà evaporata la metà. Lasciare raffreddare e farne bere al
neonato un paio di cucchiai ogni due ore. L’urina del bambino diventerà di
colore giallo scuro perché l’organismo inizierà a espellere tutto il calore
accumulato. Continuare a somministrare il rimedio ogni due o tre ore finché
l’urina non tornerà chiara.
CONOSCERE E PREPARARE LE
ERBE E LE SPEZIE
DALLA FARMACIA NATURALE
In questo libro ho cercato di proporre dei rimedi che possano essere preparati
con semplicità partendo da erbe e spezie ayurvediche. La natura ci regala le
sostanze più disparate per curare i disturbi di salute; in questo contesto mi
sono concentrata su soluzioni facili e pratiche. In quest’ottica è importante
prendere familiarità con le poche erbe e spezie che servono per gli oltre 135
rimedi descritti e consigliati in quest’opera. Infatti, non basta saperle
riconoscere sugli scaffali dei negozi, ma è opportuno conoscerne anche il loro
posto in natura e la loro relazione con l’uomo.1
SALE
Dal punto di vista ayurvedico esistono tre tipi di sale; per la preparazione di
cibi e rimedi curativi sono importanti due tipologie di salgemma.
Il sale sendhav o sendha è un tipo di salgemma trasparente o rosato che
può assumere colorazioni diverse in funzione delle inclusioni di minerali
differenti che può presentare. Il nome sendha deriva dal grande fiume Indo
che in sanscrito è chiamato Sindhu. Questo sale viene venduto in Occidente
come “sale dell’Himalaya”, sebbene non provenga dalla regione montana
himalayana ma la gran parte della produzione sia localizzata nell’attuale
Pakistan.
Il krishan lavan, kala namak o sale nero si presenta prevalentemente di
colore marrone scuro perché contiene ferro e zolfo.
Il sale marino stimola il kapha e il pitta ma riduce il vata, al contrario del
salgemma che non ha alcun effetto stimolante del kapha ma è ottimale per la
digestione ed efficace in caso di inappetenza. Per i rimedi ayurvedici viene
usato solamente il salgemma, adatto anche come condimento, poiché oltre al
cloruro di sodio contiene anche altri minerali come ferro, potassio, magnesio,
manganese e zinco.
1 Le informazioni riportate in questo capitolo sono riprese dai miei libri sull’Ayurveda: La
scienza della vita (1990), Ayurveda for inner harmony (1992) e Ayurvedic food culture
and recipes (2000). I dati farmacologici e i dosaggi derivano dal mio maestro Acharya
Priya Vrat Sharma e dalle sue numerose pubblicazioni sulla farmacologia ayurvedica,
che a oggi sono annoverate tra i libri di riferimento principiali nella maggior parte delle
scuole di Ayurveda in India.
NOTA SULL’AUTRICE
Dopo la laurea e il dottorato in Biologia della riproduzione conseguiti in
India, la dott.ssa Verma studia neurobiologia all’Université de Paris, dove
ottiene il secondo dottorato. Collabora come ricercatrice con i National
Institutes of Health di Bethesda (USA) e con il Max-Planck-Institut di
Friburgo (Germania). All’apice della sua carriera medica, mentre lavora per
un’azienda farmaceutica tedesca, capisce che l’approccio moderno della
medicina non è olistico. Tutte le energie vengono concentrate sulla cura delle
malattie e non sul mantenimento di un buono stato di salute. Di conseguenza,
nel 1986 fonda la The New Way Health Organisation (NOW) che si occupa
della promozione di uno stile di vita olistico, di un’attenzione preventiva alla
salute, di un tipo di medicina non invasiva e di metodi autoterapeutici.
La dott.ssa Verma è cresciuta in una famiglia dalla lunga tradizione
ayurvedica; sua nonna aveva un’enorme conoscenza dell’Ayurveda ed era
una guaritrice dotata che curava regolarmente le persone. Per 23 anni la
dott.ssa Verma ha studiato secondo la tradizione Guru-Shishya (maestro-
discepolo) presso la Benares Hindu University, dove il suo maestro fu
Acharya Priya Vrat Sharma.
Ricercatrice entusiasta e di talento, la dott.ssa Verma lavora con tenacia
per raccogliere la vivace tradizione dell’Ayurveda e tramandarla grazie alle
sue pubblicazioni e ai suoi seminari. Finora ha pubblicato 24 libri su Yoga,
Ayurveda, donne e coppia, tradotti in varie lingue, oltre che numerosi articoli
scientifici. Attualmente sta redigendo nuove opere di prossima pubblicazione.
Oltre alla sua alacre attività convegnistica, la dott.ssa Verma trascorre molti
mesi all’anno in Europa, dove tiene lezioni, corsi e seminari. Con la sua
collaborazione, nel 1995 un’emittente televisiva tedesca ha girato il primo
film sull’Ayurveda al mondo, che è stato trasmesso in oltre 100 paesi in 130
lingue. La dott.ssa Verma scrive regolarmente articoli per riviste e giornali
ayurvedici come Ayurveda Sutra, Dharohar, Ah Zindagi, Life Positive e molti
altri. I suoi libri e articoli si occupano degli aspetti pratici dell’Ayurveda e si
rivolgono a un pubblico internazionale estremamente vasto.
La dott.ssa Verma è famosa in tutto il mondo per i suoi studi approfonditi
sulla lunga tradizione ayurvedica e per il suo approccio volto a mantenere un
buono stato di salute. Come dimostrato dai suoi libri, ha compiuto un enorme
lavoro nell’ambito della cura e della medicina preventiva; quest’opera
evidenzia la sua volontà di trovare soluzioni semplici che permettano di
condurre una vita piena di energia, salute e soddisfazione contribuendo a
curare autonomamente alcuni disturbi minori.
Il suo merito maggiore consiste nell’ampia e approfondita ricerca
sull’alimentazione ayurvedica e sul trattamento tradizionale dei disturbi di cui
soffrono comunemente le donne. Ha sviluppato ricette ayurvediche che
rispettano il nostro stile di vita e di alimentazione moderno e ritiene che “non
tutto il cibo indiano sia ayurvedico, e il cibo ayurvedico non debba essere per
forza indiano. È sempre una questione di equilibrio”.
La dott.ssa Verma ha fondato la Charaka School of Ayurveda per la
formazione delle persone interessate al mondo ayurvedico, con lo scopo di
diffondere il più possibile le sue conoscenze e proteggere le persone dai falsi
guaritori. La scuola non ha fini di lucro ma si propone esclusivamente di
trasmettere conoscenze e sapere agli interessati e agli studenti. La dott.ssa
Verma si occupa della ricerca sulle piante medicinali e le loro combinazioni
nella preparazione di rimedi curativi. Inoltre, è fondatrice e presidentessa
della The Ayurveda Health Organisation, una fondazione a scopi benefici per
la diffusione della sapienza tradizionale, dei rimedi domestici ayurvedici e
delle terapie Yoga nelle regioni rurali e isolate dell’Himalaya. Il progetto
principale della fondazione è la costruzione di una scuola dove i bambini di
famiglie povere possano imparare le varie applicazioni ayurvediche pratiche
come cucinare, preparare miscele di spezie, praticare massaggi Marma,
preparare rimedi curativi ecc.
La dott.ssa Verma parla hindi, punjabi, francese, tedesco e inglese e ha
conoscenze di base del sanscrito.
ALTRE PUBBLICAZIONI DELLA
DOTT.SSA VINOD VERMA
Ayurveda: la scienza della vita: l’arte del curare indiana: metodi e ricette a
uso degli occidentali, Roma: Edizioni Mediterranee 1994
Losing Weight with Ayurveda and Yoga, United States, Createspace 2015
Ayurveda for Inner Harmony: Nutrition, Sexual Energy and Healing, United
States, Createspace 2014
AUM - The eternal energy: Spiritual techniques for stability, strength, stress
management and healing, United States, Gayatri Books International 2014
The Natural Glamour: the Ayurveda Beauty Book, United States, Gayatri
Books International 2013
Good Food for Dogs: Based on Ayurvedic Wisdom, Meerut, Gayatri Books
International 2007
Contatti:
ayurvedavv@yahoo.com
ayurvedavv@gmail.com
RINGRAZIAMENTI
Questa pubblicazione è il risultato di una lunga tradizione di famiglia, ossia
vivere nel rispetto dei principi ayurvedici. Mia nonna era una nota guaritrice,
famosa per la “magia delle sue mani”. La nascita di questo libro ha visto così
il coinvolgimento di tutta la mia famiglia allargata, a cui non posso che essere
particolarmente grata.
Da Acharya Priya Vrat Sharma tutti noi abbiamo ereditato un’infinita
sapienza e conoscenza: quest’opera non avrebbe visto la luce senza i suoi
innumerevoli libri sulla farmacologia ayurvedica. Inoltre, gli sono grata per la
traduzione del Charaka Samhita e del Sushurata Samhita.
Il mio più sentito ringraziamento va anche agli amici Eckhard e Andrea
Biermann di Friburgo che mi offrono sempre un luogo dove sentirmi a casa e
mi permettono di condurre le mie ricerche senza ansia né fretta.
Ringrazio anche la casa editrice Droemer Knaur e il mio revisore Sabine
Jaenicke: la sua straordinaria competenza mi ha supportato fin dai miei primi
passi nel mondo editoriale. Le devo un sentito ringraziamento per essere
riuscita a coordinare l’enorme lavoro celato dietro a quest’opera nonostante il
mio continuo “peregrinare per il mondo”.
Infine, non posso dimenticare Aumansh e Raga, che quest’anno hanno
ampliato la nostra famiglia facilitandomi notevolmente la stesura del capitolo
sui rimedi per neonati.
INDICE DELLE MALATTIE E DEI
DISTURBI
Acne 133-134
Alitosi 90-91, 122
Allergie 36, 101
Amadosha 31, 71
Anemia 144
Angoscia 14
Asma 100-101
Avvilimento 21
Burn-out 40
Caduta dei capelli 126-127, 129
Calcoli vescicali 112
Convalescenza 40, 58, 118-119
Costipazione 21, 35, 42, 58, 74-75, 77, 88, 114, 133, 137,
171
Dentizione 155-156
Depressione 21, 41
Depurazione 26, 31-33, 35-37, 39, 112, 123, 133
Diarrea 93-94, 153, 171-172
Disturbi gastrici 21, 115, 127
Disturbi mestruali 137, 164, 172
Dolori 107, 113, 115, 117-118, 137-139, 165, 169,
174
Dolori alle spalle 115, 117
Dolori articolari 107, 165
Dolori mestruali 137-138, 169
Dolori muscolari 113, 117-118
Emicrania 114-116
Emorroidi 137
Epatite 159
Eruttazione 88-89, 107, 164
Eruzione 39
Febbre 20, 24, 39, 98, 114, 167
Feci biancastre 21
Feci collose 46
Feci dure 21
Feci molli 153
Ferite interne 118-119
Fiacchezza 46
Flatulenza 78, 88-89, 151
Forfora 130
Foruncoli 19-21, 44, 133, 135
Fratture ossee 118-119
Gola secca 20-21, 42, 125, 163
Gonfiore di pancia 88-89, 151-152
Gravidanza 137, 140, 144-145
Gusto cattivo in bocca 90, 142
Herpes 21, 44
Impazienza 21
Inappetenza 84-86, 164, 169, 174
Infezioni vaginali 142-143
Infezioni virali 105
Infiammazioni 79, 142
Influenza 14, 105, 114
Insoddisfazione 21, 23, 40
Insonnia 46, 62-63, 65-66
Insufficienza epatica 91
Intolleranza 82, 101
Iperacidità 78-80, 88
Irritabilità 21, 40-42, 115
Irritazioni cutanee 136
Lingua bianca 90-91
Mal di denti 121, 155, 167
Mal di gola 96
Mal di pancia 20
Mal di schiena 118
Mal di stomaco 78, 85, 93, 137
Mal di testa 24, 60, 78, 112, 114-115
Mani secche 132
Mestruazioni irregolari 140
Micosi 142
Nausea 21, 115, 137, 145
Nervosismo 40, 84, 88, 114, 159
Occhi arrossati 19, 21
Occhi spenti 18, 21
Passività 46
Pelle secca 18, 21, 42, 131
Prurito 21, 94, 135-136
Purificazione 25
Raffreddore 98-99, 103-105, 114, 127
Ritmo sonno-veglia 158
Rumore 114
Salivazione 46
Sensazione di pesantezza 21, 46, 54
Sete 14, 19-21, 44, 47, 125, 163
Singhiozzo 21
Sinusite 103-104
Sommacco velenoso 39
Sonnolenza 20-21, 66
Spossatezza 40, 47, 53-54
Stanchezza 21, 40-42, 47-48, 53-56, 66, 106, 165, 169
Stress 20, 33, 40, 64, 70, 77, 114, 126
Sudorazione 20-21, 34, 44, 98
Tosse 98-101, 105, 114, 127, 157, 167
Tossine 31
Urine gialle 21
Urine grigiastre 21
Vesciche 21
Vie respiratorie congestionate 157
Vikriti 19-23, 42-44, 46, 53, 114-115, 127, 131,
173
Vomito 78, 115, 137, 154
INDICE DEI RIMEDI CURATIVI
Acqua al cardamomo 10, 32, 42, 54, 63, 133
Acqua al finocchio 153
Aglio come antibiotico 106
Ajwain al limone 10, 78, 85-86, 89
Alimentazione ayurvedica 26, 35, 69-70, 88, 90, 180
Assafetida come antibiotico 108
Assafetida contro il gonfiore di pancia 152
Caldo secco con il ferro 113
Caldo secco con la sabbia 113
Confettura di rose 75
Cumino romano con zucchero candito 49
Cura al miele, limone e mango 129
Cura al pompelmo 130
Cura con pane di farina di ceci 136
Cura di besan per il naso che cola 98
Cura per la stanchezza kapha 55
Cura per la stanchezza vata 54
Curcuma come antibiotico 110
Dentifricio in polvere 122
Dormire bene grazie alle cipolle 63
Estratto di finocchio contro la diarrea 94
Estratto di semi di senape 94-95
Fiori di macis contro la diarrea 93
Foglie di curry come antibiotico 109
Halva al miglio indiano 156
Javitri (macis) con miele 158
Lassativo 35
Latte allo zafferano 49
Latte di curcuma 10, 23, 36, 39, 47, 103, 115, 119
Latte di grano 82-83, 103-104
Miscela di quattro semi 43, 78, 86, 154
Miscela di spezie D 67, 154
Miscela di spezie H 68, 89, 93