Contenuti
Vap. Principale
PS(SH)=267barg
°C
TS(SH)=613°
Risurr. Caldo
PS(RH)=75barg
°C
TS(RH)=621°
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
AP
PS(SH)=140barg
°C
TS(SH)=575°
RH
PS(RH)=38barg
°C
TS(RH)=575°
MP
PS(SH)=38barg
°C
TS(SH)=330°
BP
PS(SH)= 10barg
°C
TS(SH)=250°
Typical Creep-curve
(Andrade’s analysis)
σ = cost), in fissate
In condizioni di sollecitazione costante nel tempo (σ
condizioni di temperatura e per dati materiali si osserva un allungamento
con velocità di deformazione dεε/dt variabile nel tempo che può evolvere
sino alla rottura.
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
1. Cosa sono il Creep e la Fatica per i GV
Il fenomeno è molto influenzato dalla temperatura; indicativamente per
materiali cristallini, ceramici e polimerici, il campo di temperature in cui il
fenomeno del creep è rilevante è di circa 0,3 - 0,6 Tm (Tm temperatura
assoluta di fusione).
Il fenomeno può essere di due tipi:
• short time creep = deformazione del 3% raggiunta entro 10 minuti;
• long term creep = deformazione entro 1% raggiunta in 100.000 ore.
In generale, gli Acciai al Cromo, al Nickel e al Cobalto resistono meglio al
creep; quelli che resistono meno sono i materiali polimerici.
Altri problemi connessi con le elevate temperature, come l’interazione con
l’ambiente (esempio: in caldaia vi è ossidazione lato vapore e corrosione lato
fumi), possono esaltare il fenomeno del creep.
Il fenomeno ha delle cause fisiche legate alla struttura interna dei materiali
(esempio: moto delle dislocazioni) che vengono attivate dalla temperatura.
Le equazioni che correlano velocità di deformazione con la temperatura
sono del tipo equazione di Arrhenius, equazione di Norton, ecc.
σ) = T (log tr + C)
PLM (σ
con C = costante (è funzione del tipo di materiale considerato)
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
1. Cosa sono il Creep e la Fatica per i GV
Descrizione del fenomeno della fatica oligociclica (LCF)
Quando un materiale viene sottoposto a cicli successivi di carico e scarico
che superano il limite elastico, inducendo deformazioni di tipi plastico, si
parla di materiale sottoposto ad un danneggiamento a fatica. Il numero di
cicli a cui può avvenire la deformazione plastica varia da pochissimi a circa
104 - 105 cicli, e in tal caso si definisce questo come il campo della
cosiddetta fatica a basso numero di cicli (LCF - Low Cycle Fatigue). Per
quanto riguarda i Generatori di Vapore, la fatica può essere legata alle
variazioni di temperatura associate alle prese di carico (internal pressure) a
cui sono sottoposte le varie membrature a pressione durante l’esercizio di
impianto.
I materiali tipici di caldaia (che hanno subito trattamento termico di qualità)
hanno la tendenza ad addolcire:
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Total Damage (D) = Creep Usage Factor (Dc) + Fatigue Usage Factor (Df) < 1.0
t nik
Dc = ∑ ik Df = ∑
i , k Tik i ,k N ik
Altri metodi (sia semplificati che analitici) per comporre i due effetti sono disponibili
nelle normative internazionali, ad esempio ASME Section III, Division 1 – NH para.
NH-3338.
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
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Punti limite di
Verifica a FATICA progetto (max rate
fra 5 ÷ 6 K/min)
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
3. Esempi di calcolo EN 12952-3
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Esempio Collettore SH
(*) questa efficienza definisce il carico di progetto di riferimento; tale carico è applicato ad una zona locale ben precisa in prossimità di una
derivazione sul collettore.
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
3. Esempi di calcolo EN 12952-3
RIF. (1)
PS=148barg
TS=565°C
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RIF. (2A)
PS=148barg
TS=575°C
RIF. (2B)
PS=132barg
TS=575°C 24
Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
3. Esempi di calcolo EN 12952-3
RIF. (3)
PS=148barg
TS=575°C
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Verifica a CREEP
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
3. Esempi di calcolo EN 12952-3
Case Transient Heating rate Cooling rate
# # [K • min-1] [K • min-1]
1 Cold start up 28.85 -13.07
2 Hot - warm start up 31.83 -13.07
3 Hot start up 15.78 -13.07
Trip and immediate
4 15.78 -47.64
hot restart
Danno cumulativo a Fatica ~ 3%
Trip and immediate
5 15.78 -61.14
hot restart
6 Load variation 0 0
Verifica a FATICA 27
Nel caso delle verifiche di fatica su collettori eserciti oltre la temperatura di creep,
occorre calcolare entrambi i danneggiamenti stimati e verificare che il total damage
factor risulti comunque inferiore all’unità secondo la EN 12952-4 (ci si può anche
riferire alle curve ASME III, Subsection NH per la verifica del danno combinato).
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Per semplicità imponiamo che il carico longitudinale utilizzato nel calcolo sia quello di riferimento per le
stress primario di membrana e si ipotizza che localmente, nella realtà, possa essere più basso. Per quanto
riguarda lo stress termico, questo dipende in sostanza dal gradiente e dallo spessore^2.
Lo stress termico quindi è tanto più alto (in valore assoluto) quanto più alti sono: lo spessore del fasciame,
il ramp rate in start-up o shutdown (°C/m) e il fattore di forma.
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
3. Esempi di calcolo EN 12952-3
I coefficienti di membrana αm e di carico termico αt.
Il coefficiente per lo
sforzo primario di
membrana (o stress
concentration factor) può
essere misurato oppure
calcolato (vedi grafico).
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
3. Esempi di calcolo EN 12952-3
Il coefficiente di correzione della temperatura Ct*
1-austenitic steel
2-ferritic steel Le grandezze calcolate
vengono confrontate con i dati
sperimentali opportunamente
modificati da coefficienti di
correzione e da fattori di
sicurezza.
I coefficienti di sicurezza dello Stress Range (SS) e del massimo numero di cicli (SL)
SS = 1,5
SL = 10
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
3. Esempi di calcolo EN 12952-3
Materiali per la fatica?
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progettazione
Ad oggi la fatica termica diviene un fattore rilevante nella progettazione di base
degli impianti HRSG (in particolare per quelli “Drum Type”
Type”) che necessitano di
frequenti cicli di accensione e spegnimento durante la loro vita utile.
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
TRD 301 Annex1 – Calculation for cyclic loading due to pulsating internal pressure or combined changes of internal
pressure and temperature
TRD 508 – Additional Tests on Components, calculated with Time Dependent design strength values
API 530 / ISO 13704 - Petroleum and natural gas industries — Calculation of heater-tube thickness in petroleum refineries
API 579-1/ASME FFS-1 2007 - Fitness-For-Service
PD 5500 – British Standard Specification for unfired fusion welded pressure vessels
EN12952-3 - Water-tube boilers and auxiliary installations – part 3: Design and calculation for pressure parts
EN12952-4 - Water-tube boilers and auxiliary installations – part 4: In-service boiler life expectancy calculation
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Estratti dal rapporto della American Boiler Manufacturers Association (ABMA), Task Group on Cyclic Service, 2005
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
Estratti dal rapporto della American Boiler Manufacturers Association (ABMA), Task Group on Cyclic Service, 2005
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Estratti dal rapporto della American Boiler Manufacturers Association (ABMA), Task Group on Cyclic Service, 2005 40
Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
4. Confronto fra Normative di Progetto
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
5. BSE e Two Shift Cycling
Il Boiler Stress Evaluator (BSE) è un sistema che raccoglie direttamente dal campo i dati di
pressione, temperatura interna fluido, temperatura di “mean wall” e le relative variazioni,
necessari al computo del Total Damage di un ben preciso punto, di un fissato componente
ove il progettista ha previsto esserci il carico massimo e/o la variazione di carico massima.
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Dal punto di vista puramente teorico la rottura dovrebbe verificarsi per D = 1, ovvero per consumo di vita pari al 100%. In realtà il modello
lineare non e’ totalmente corrispondente alla realtà e la rottura spesso avviene in un range di valori D = 0.6÷1.6.
Tuttavia, poiché solo la teoria lineare consente di prescindere dalla sequenza con la quale sono applicate le sollecitazioni, questa è alla base della
normativa e risulta indispensabile nel caso presente di sistema automatico di calcolo.
I metodi di conteggio tradizionalmente adottati, “range mean” e “rainflow method”, non sono adatti ad un programma di calcolo automatico in
linea. Il sistema quindi utilizza il metodo “range.pair” modificato. Il metodo è concettualmente molto semplice: un ciclo viene determinato
accoppiando due semicicli aventi pendenza opposta ed estremi circa uguali. I due semicicili possono avere una distanza temporale qualsiasi.
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
5. BSE e Two Shift Cycling
DATI DI INPUT BSE:
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Progettazione a creep/fatica secondo EN 12952
5. BSE e Two Shift Cycling
TWO SHIFT CYCLING: NETA (New Electricity Trading Arrangements)
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