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Argomenti trattati 2
Bibliografia:
• Belloni, Lo Conte, Costruzione di macchine, Hoepli, 2002
• Davoli, Bernasconi, Filippini, Foletti, Comportamento meccanico dei
materiali, McGraw-Hill, 2005
Per approfondimenti:
• Hertzberg, Deformation and fracture mechanics of engineering
materials, 4 ed., Wiley, 1995
Dati sui materiali:
• Boyer, Atlas of Creep and Stress-Rupture Curves, ASM Int., 1988
1
Scale di temperatura 3
Scala Celsius
Scala Fahrenheit
suddivisione in 180°F tra 0°C (= 32°F) e 100°C (= 212°F)
Sforzo “vero” 4
ε = ( l − l0 ) / l 0 ⇒ l = l0 (1 + ε )
2
Deformazioni naturali o logaritmiche 5
ε = ∆l / l0
La variazione della deformazione dε è:
dl
d εˆ =
l
dl l
= [ ln l ]l = ln = ln (1 + ε )
l
⇒ εˆ = ∫
l
l0 l 0
l0
3
Condizioni “favorevoli” per il creep 7
T > 0.5 ⋅ T f
In pratica si può cominciare ad avere “problemi” di creep quando:
Prove a forza
costante
Creep = slow deformation of a material
under stress that results in a permanent
change in shape
Prove a sforzo
(“vero”) costante
4
Macchine per l’esecuzione di prove di creep 9
Short-time creep 10
5
Resistenza al creep e all’ossidazione di 11
materiali per uso ingegneristico
6
Rappresentazione dei risultati di prove di 13
creep (2)
7
Costruzione delle curve isocrone 15
8
Normative per l’esecuzione di prove di creep 17
Una delle raccolte di norme più esaustive per l’esecuzione di prove sui
materiali è quella pubblicata dalla americana ASTM (American Society
for Testing and Materials).
9
Meccanismi fisici della deformazione: 19
impurità e vacanze
Le impurità e le vacanze sono difetti puntuali dei cristalli che si trovano in tutti i
materiali metallici.
Impurità interstiziali: atomi di dimensioni inferiori a quelli della matrice.
Esempio: atomi di C in matrice di Fe (soluzione solida).
Impurità “sostituzionali”: atomi di dimensioni equivalenti a quelli della matrice.
Esempio: leghe metalliche (es. Cr+Fe, Ni+Fe, Cr+Ni+Fe).
10
Meccanismi fisici della deformazione: 21
dislocazioni e “sottograni”
11
Meccanismi fisici della deformazione: 23
movimento delle dislocazioni
dove:
•R costante universale dei gas
R = 2 cal/(K mole)
R = 8.31 J/(K mole)
•Q energia di attivazione (J/mole
oppure cal/mole)
12
Misura dell’energia di attivazione Q 25
Se si prendono i logaritmi
dell’equazione di Arrehnius:
Q
−
ε = Ae RT
Q
log ε = log A − log e
RT
1
= log A − 0.217Q
T
avendo preso R=2 cal/(K mole).
Quindi la pendenza delle curve
permette di misurare per via
sperimentale il valore di Q.
13
Meccanismi fisici della deformazione: 27
movimento per diffusione delle vacanze
ANH σ − RT
Q
εsc = 2 e
d T
Un meccanismo di diffusione
analogo, che avviene
prevalentemente per diffusione
delle vacanze lungo il bordo
grano, va sotto il nome di Coble
creep:
Aσ −
Q
ε =
sc
C
3
e RT
dT
Progettazione per le alte temperature (M Filippini)
Meccanismi di diffusione: 28
Nabarro-Herring e Coble
A σ Aσ
Q
− RT
εsc = NH2 + C3 e = kσ
d T dT
AGS 1σ 2 AGS 2σ 2 − RT
Q
εsc = 2 + 3 e = kσ 2
d T dT
Progettazione per le alte temperature (M Filippini)
14
Meccanismi fisici: movimento delle 29
dislocazioni
AMDσ n − RT
Q
εsc = e = kσ n
T
con 3<n<8.
Questo tipo di meccanismo viene detto
Power Law creep.
Il meccanismo di movimento Si può osservare che questo
(climb) è prevalente rispetto a meccanismo di deformazione non
quello di scorrimento (glide) dipende dalle dimensioni dei grani del
materiale.
15
Mappe di creep: 31
utilizzo per la scelta dei materiali
Mappe di creep: 32
utilizzo per la scelta dei materiali (2)
16
Mappe di creep: 33
utilizzo per la scelta dei materiali (3)
17
Modelli reologici lineari (2) 35
18
Modelli reologici lineari (4) 37
1 giorno 24 h
1 mese 720 h
1 anno 8760 h
19
Parametro di Larson-Miller (PLM) 39
dε −
Q
−
Q
ε = = A (σ ) e RT d ε = A (σ ) e RT
dt
dt
ed introducendo il temperature compensated time θr:
− RT
Q
−
Q
−
Q
ε = A (σ ) ⋅ e t = A ( σ ) ⋅ θ θ = t ⋅e RT
⇒ θ r = tr ⋅ e RT
passando ai logaritmi (in base 10):
1
logθ r = log t r − 0.217 ⋅ Q ⋅
T
Secondo Larson&Miller (1952), Q è funzione solo dello sforzo σ
20
Parametro di Larson-Miller (PLM) (3) 41
In qualche caso la relazione tra log(σ) e PLM è lineare, mentre più spesso
la dipendenza di PLM è più complessa.
Se si esplicita il tempo di rottura tr:
PLM
log t r = −C +
T
di solito è sufficiente impiegare una relazione di tipo polinomiale:
Ricapitolando:
1. Disporre del parametro C (interpolazione delle curve logtr-1/T al
variare dello sforzo σ = costante);
2. Per ogni set (T[K], σ, tr) calcolare PLM in funzione dello sforzo σ;
3. Interpolare i dati con una curva adeguata (interpolazione non lineare);
4. Estrapolare i dati per T più basse e tempi di rottura tr più lunghi.
NB Non eccedere! Es. tr(prove)=10% tr(esercizio)
quindi tr(prove)=2 anni=17500 ore se tr(esercizio) = 20 anni
21
Parametro di Larson-Miller (PLM) (5) 43
Esempio di applicazione
Soluzione:
PLM 18000
T= = = 751 K = 478°C
log t r + 20 log9600 + 20
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