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Elettricita’

• Capacita’
• Condensatori

1
Capacità di un conduttore
• Se trasferiamo una carica elettrica su di un conduttore isolato questa si
distribuisce sulla superficie in modo che il conduttore sia equipotenziale
(due punti qualsiasi del conduttore sono allo stesso V)
𝑏
𝑉𝑎 − 𝑉𝑏 = 𝑎
𝐸 ∙ 𝑑𝑙 ma all’interno del conduttore 𝐸 = 0 percui 𝑉𝑎 = 𝑉𝑏
• Il valore del potenziale dipende da come si distribuiscono le cariche e
questo dipende a sua volta dalla forma del conduttore
• Osservazioni sperimentali mostrano che se si raddoppia o si dimezza la
carica totale Q anche il potenziale raddoppierà o si dimezzerà  Q=CV
• La costante C dipende solo dalla forma e dalle dimensioni del conduttore
ed è detta capacità elettrica del conduttore
Q
C
V
• L’unità di misura della capacità è il farad (F): 1F = 1C/1V
– Valori comuni di C sono espressi in mF (10-6F) o pF (10-12F)
– Esempio: capacità elettrica della terra: C = 712 mF
2
Esempio: conduttore sferico
Potenziale rispetto all’infinito di una sfera conduttrice con carica
totale Q, scegliendo V(∞) = 0:


R 1 Q 1 Q Q
V  R  V    dr  
R
4 0 r 2
4 0 R C

Il potenziale dipende dalla carica e dalla “geometria” del conduttore

Nel caso della sfera quindi la capacità e’:


𝑄
C = = 40 R
𝑉
e si vede che dipende solo dalla geometria del conduttore

3
Induzione completa
• Il potenziale di un conduttore è influenzato dalla presenza di altri
conduttori
• Un caso importante è quello in cui si hanno due conduttori in condizioni
di induzione completa. Si parla di induzione completa quando tutte le
linee di forza del campo elettrico che partono da un conduttore terminano
nell'altro conduttore

• L'induzione completa fa sì che le cariche presenti sulle superfici tra loro


affacciate siano di segno opposto ma abbiano lo stesso modulo

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Condensatori
• Condensatore: dispositivo (elemento circuitale) costituito
da due conduttori (armature) tra cui vi è induzione
completa (carichi di segno opposto)
N.B.: la carica totale presente in un condensatore è sempre nulla

• Sono dispositivi in grado di immagazzinare energia: il


lavoro impiegato per caricare il condensatore può essere
“recuperato” quando il condensatore si scarica per cui si
parla di energia “immagazzinata” nel condensatore

• Sono elementi circuitali utili per realizzare “circuiti


oscillanti” (circuiti LC  l’analogo elettronico di un
pendolo)

5
Capacità di un condensatore
• Il processo di carica di un condensatore consiste nel
costruire un circuito che sia in grado di portare la
carica +Q e –Q sulle armature. Il metodo più
semplice è quello di collegare ciascuna armatura ai
capi di una batteria che fornisce una d.d.p. ∆𝑽

• Tra le armature cariche +Q e –Q c’e’ una differenza di


potenziale ∆𝑉 (∆𝑉 = 𝑉+ − 𝑉−)
• Si definisce capacità C di un condensatore la quantita’:
𝑄
𝐶=
∆𝑉
• indica quanta carica serve ad un dato condensatore
per portarlo ad una ∆𝑉 fissata  se C ↑ allora Q ↑
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Condensatore piano
s -s
Condensatore a facce piane e parallele
σ
• Tra le armature del condensatore 𝐸 uniforme E=𝜀 A
0
− 𝜎
• d.d.p. ∆𝑉 = 𝑉+ − 𝑉− = + 𝐸 ∙ 𝑑𝑙 = 𝑑
𝜀0
d
O iˆ
q q 0
• Capacita’ C 
V s d 𝜀0 𝐴
C=
Q = σA 𝑑

• Induzione completa e’ ideale, cioe’ se si trascurano


gli effetti di bordo
 realistico se le lastre molto estese e molto vicine

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Esempio
Un condensatore a facce piane e parallele ha un’area di 120mm 2, e le facce distano
0.02cm. Su una faccia viene deposta una carica Q=12pC; sulla faccia opposta una
carica uguale in modulo, ma di segno opposto. Determinare:
a) la capacità del condensatore;
b) la differenza di potenziale tra le armature;
c) il valore del modulo del campo elettrico tra le armature;
d) il valore del modulo del campo elettrico al di fuori delle armature

𝜀0 𝐴 8.85×10−12 𝐶 2 /𝑁𝑚2 ∙1.2×10−4𝑚2


a) Condensatore a facce piane C = = = 5.31 × 10−12 𝐹
𝑑 2×10−4𝑚
𝑄 12𝑝𝐶
b) d.d.p. ∆𝑉 = = = 2.25𝑉
𝐶 5.31𝑝𝐹
∆𝑉 2.25𝑉
c) ∆𝑉 = 𝐸𝑑 percui 𝐸 = = = 1.13 × 104 𝑉/𝑚
𝑑 2×10−4 𝑚
d) Campo elettrico al di fuori delle armature e’ nullo

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Condensatore sferico
2 gusci sferici concentrici separati dal vuoto caricati con
carica q:

Induzione completa garantita dalla


geometria (non ci sono effetti di bordo)

1 1 
r2 r2
V  r1  - V  r2    E  dr
q 1 q
4 0 r1 r 2
V  dr   - 
r1 4 0  r1 r2 
q r1r2
C  4 0
V r2 - r1
d = r2 –r1, Se la distanza tra le sfere e’ molto piccola rispetto
4 r2 r1 = area intermedia 𝐴
ai loro raggi 𝐶 ≈ 𝜀0 (condensatore piano)
tra 4 r22 e 4 r12 𝑑

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Condensatore cilindrico
2 gusci cilindrici concentrici separati dal vuoto caricati con
carica Q:
𝑄 𝑄
E = E r 2π𝑟𝐿 = E r =
𝜀0 2𝜋𝜀0 𝐿𝑟
L
− 𝑄 𝑟
∆𝑉 = +
E∙ dl = ln 2
2𝜋𝜀0 𝐿 𝑟1

𝑄 2𝜋𝜀0 𝐿
C= =
∆𝑉 𝑙𝑛 𝑟2
𝑟1

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Sistemi di condensatori
Q
Collegamento in parallelo: stessa differenza di potenziale C
V
Q1 -Q1
Q  Q1  Q2  VC1  VC2 
 V  C1  C2   VC
Q2 -Q2

C  C1  C2
V

Collegamento in serie: stessa carica


V
V  V1  V2  Q C1  Q C2 
Q -Q Q -Q
 Q 1 C1  1 C2   Q C

V1 V2
1 1 1 C1C2
   C
C C1 C2 C1  C2

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Energia elettrostatica accumulata
• Energia potenziale di un sistema di cariche = lavoro fatto per costruirlo,
portando ogni carica dall’infinito con una forza “esterna” rispetto a
quella dovuta al campo elettrostatico prodotto dalle altre cariche

• U accumulata in un condensatore carico e’ il lavoro per


𝑄 𝑄𝑞 𝑄2
caricarlo: 𝑈𝐸 = 𝑑𝑊 = 0
∆𝑉𝑑𝑞 = 0 𝐶
𝑑𝑞 = 2𝐶
q
C=
∆V
Q2 1
UE   analogo elettrico di una molla compressa/allungata 𝑈 = 𝑘𝑥 2
2
2C
C  V 
2
1
oppure U E  oppure U E  QV
2 2

L'energia immagazzinata nel condensatore può essere


considerata associata al campo elettrico stesso
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Energia elettrostatica
Condensatore a facce piane parallele: C   0 S
d
C SVV

2 2
SE 2 d 2 E2 UE 0 2
U E   0  0  0 Sd uE   E
22 d 2d 2 Sd 2
Densità di energia (energia
per unità di volume)
• La relazione trovata per la densità di energia ha validità
generale (vale per qualsiasi configurazione del campo
elettrico nel vuoto, anche non stazionario)
• Anche se il vuoto è spazio privo di materia, se c’è
un campo elettrico esso contiene dell’energia
• L'espressione della densità di energia associata al
campo elettrico risulterà molto importante per studiare
l'energia “trasportata” dalle onde elettromagnetiche
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Esempio
Un condensatore con capacità C1=8 mF è collegato a un alimentatore
che lo carica fino a una differenza di potenziale V0=120 V;
successivamente l’alimentatore viene scollegato. L’interruttore S è
aperto.
- Qual è la carica Q0 di C1?
- Qual è l’energia accumulata in C1?
Il secondo condensatore con capacità C2=4mF è inizialmente scarico.
Se si chiude S, terminato il flusso di carica,
- Quali sono la differenza di potenziale e la carica di ogni
condensatore?
- Qual è l’energia finale del sistema?

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Esempio

Con S chiuso, la carica Q0 si distribuisce su entrambi i condensatori


(collegati in parallelo). Si ha: Q0 = Q1 + Q2, con Q1=C1V e Q2=C2V.

15 15
Applicazioni pratiche

• Defibrillatore

• Touchscreen capacitivo

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Dielettrici
• Materiale in cui gli elettroni sono vincolati ai singoli
atomi/molecole
• Un dielettrico, anche se elettricamente neutro (carica
totale nulla), interagisce con (è influenzato da ed
influenza) il campo elettrico
• I dielettrici sono ampiamente utilizzati nei condensatori
per:
• Evitare che le due armature vengano a contatto
• Aumentare la massima differenza di potenziale che
può essere applicata al condensatore (rigidità
dielettrica=campo 𝐸 massimo che un materiale puo’ sostenere
senza che si verifichi una scarica elettrica)
• Aumentare la capacità del condensatore

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Dielettrici polari
• Le molecole hanno un momento di dipolo
• In assenza di campo elettrico:
• I singoli dipoli molecolari sono distribuiti in maniera casuale (es.: H2O)
• Il momento di dipolo medio è nullo
• In presenza di un campo elettrico:
• I singoli dipoli molecolari 𝑝 si allineano (solo
parzialmente per effetto dell'agitazione
termica) al campo elettrico
• Il momento di dipolo medio è parallelo e
concorde al campo elettrico

𝑝 𝑝

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Dielettrici non polari (apolari)
• Le molecole non hanno un momento di dipolo
• In assenza di campo elettrico:
• Non ci sono dipoli molecolari
• Il momento di dipolo medio è nullo
• In presenza di un campo elettrico:
• I nuclei (positivi) si spostano leggermente nel verso del campo
elettrico mentre gli elettroni (negativi) si spostano leggermente
in verso opposto al campo elettrico
• Il momento di dipolo medio è parallelo e concorde al campo
elettrico

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Elettrostatica nei dielettrici
Quando si introduce un dielettrico fra le
armature di un condensatore caricato con
carica Q aumenta la sua capacità e
diminuisce la differenza di potenziale fra le
sue armature

𝐶 = 𝜀𝑟 𝐶0 r > 1 è la costante dielettrica


relativa (al vuoto) del
𝑄 𝑄 ∆𝑉0 materiale inserito
∆𝑉 = = =
𝐶 𝜀𝑟 𝐶0 𝜀𝑟

Per un condensatore a facce piane e parallele con


dielettrico: 𝐴
C = 𝜀𝑟 𝜀0
𝑑
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Inserimento dielettrico (V=cost)
• processo a V=cost
 V non varia perche’ mantenuta costante dalla batteria
∆𝑉
 campo E non varia essendo E =
𝑑
 la capacita’ aumenta 𝐶 = 𝜀𝑟 𝐶0
 la carica aumenta Q = 𝜀𝑟 𝑄0

1
energia immagazzianta inizialmente: 𝑈0 = 𝐶0 ∆𝑉0 2
2
1 1
e dopo l’inserimento: 𝑈 = 𝐶∆𝑉 2 = 𝜀𝑟 𝐶0 ∆𝑉 2 = 𝜀𝑟 𝑈0 > 𝑈0
2 2
energia elettrostatica aumenta

21
Inserimento dielettrico (Q=cost)
• processo a Q=cost
 Q non varia perche’ il condensatore e’ isolato
 V puo’ variare perche’ sconnesso dalla batteria
 la capacita’ aumenta 𝐶 = 𝜀𝑟 𝐶0
∆𝑉0
 potenziale diminuisce ∆𝑉 =
𝜀𝑟
∆𝑉 𝐸0
e quindi anche il campo E = =
𝑑 𝜀𝑟

1 𝑄2
energia immagazzianta inizialmente: 𝑈0 =
2 𝐶0
1 𝑄2 1 𝑄2 𝑈0
e dopo l’inserimento: 𝑈= = = < 𝑈0
2 𝐶 2 𝜀𝑟 𝐶 𝜀𝑟
energia elettrostatica diminuisce
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Campo elettrostatico con dielettrico
• La carica superficiale indotta nel dielettrico riduce il valore del
campo elettrico al suo interno  nasce un campo dovuto alle
cariche di polarizzazione che contrasta il campo E0
𝜎 𝜎 𝜎 −𝜎𝑖
• campo elettrico effettivo 𝐸 = 𝐸0 − 𝐸𝑃 = − 𝑖 =
𝜀0 𝜀0 𝜀0

-si si
𝐄𝟎
+s -s
+ -
-
+
𝐄𝐏 -
+ -
-
+ -
+ -

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Esercizi
Esercizio 3.1
Un condensatore piano di capacita’ C 0=0.6mC avente le armature di area A distanti tra
loro h=1cm viene collegato ad una batteria che fornisce una d.d.p. V0 . Una lastra
conduttrice a facce piane e parallele di area A e spessore x=4mm viene inserita
parallelamente tra le armature. Calcolare di quanto varia la capacita’. [Ris. 1mF ]

Esercizio 3.2
Un condensatore piano ha le armature quadrate di lato l=40cm poste a distanza
d=1cm. Tra le armature e parallelamente ad esse si trova una lastra di mica, con
costante dielettrica relativa 𝜀𝑟 = 6.5, di spessore 𝑑1 = 4𝑚𝑚.
a) Calcolare la capacita’ del condensatore [Ris. 0.21nF]
b) Il condensatore viene caricato con una d.d.p. Di 300V tra le armature e poi viene
isolato. Determinare l’energia U immagazzinata dal condensatore e quale lavoro si
deve compiere per estrarre completamente la lastra di mica [Ris. 14.6 × 10−6𝐽 ,
4.9 × 10−6 𝐽 ]

24
Esercizi
Esercizio 3.3
Un condensatore piano, con armature di area A= 100cm 2 e distanza tra le
armature d=1cm, ha una capacita’ C quando c’e’ il vuoto tra le armature. Il
condensatore e’ mantenuto ad una differenza di potenziale V ab=120V.
Determinare la capacita’ del condensatore nei seguenti casi :
a) Se la distanza tra le armature e’ raddioppiata [Ris. 4.425pF]
b) Se il condensatore (con armature distanti d=1cm) e’ riempito per meta’,
parallelamente alle armature, da un materiale dielettrico con costante
dielettrica relativa 𝜀𝑟 = 2 (come mostrato in figura) [Ris. 11.8pF]

25
Esercizi
Esercizio 3.4
Un condensatore piano C1 con armature di area A=0.01m2 distanti tra loro h=2cm e un
condensatore sferico C2 con raggio interno R1 =1cm e esterno R2 =2cm riempiti di aria
(𝜀𝑟 =1) sono connessi tra loro come in figura e collegati a una batteria che fornisce una
d.d.p di 100V. Determinare:
a) La capacita’ dei due condensatori e la capacita’ equivalente [Ris. 4.43pF, 2.22pF, 6.65pF]
b) La carica sulle armature dei due condensatori e il campo elettrico massimo nei due
condensatori [Ris. 𝑄1 = 4.43 × 10−10 𝐶 , 𝑄2 = 2.22 × 10−10 𝐶, E1= 5000V/m, E2=19961V/m]
c) Il rapporto U1/U2 tra le energie elettrostatiche immagazzinate in C1 e C2 [Ris. 2]
d) Se si disconnette la batteria e si riempie il condensatore piano con un dielettrico con
𝜀𝑟 =4 , quanto diventa la d.d.p. tra le armature dei due condensatori? [Ris. 33.35V]

26
Esercizi
Esercizio 3.5
Un condensatore piano di superficie S=100cm 2 e spessore d=5mm è riempito
da tre mezzi dielettrici di costante dielettrica relativa 𝜀𝑟1 = 2, 𝜀𝑟2 = 5, 𝜀𝑟3 = 4,
come mostrato in figura. Il condensatore è carico con una carica elettrica
Q=1nC. Si calcoli (trascurando gli effetti di bordo):
a) la capacità del condensatore [Ris. 60pF]
b) la differenza di potenziale tra i punti A e B indicati in figura, distanti d/4
dall’elettrodo superiore del condensatore [Ris. -1.8V]

27
Esercizi
Esercizio 3.6
Un condensatore cilindrico molto lungo (l=150cm) le cui armature hanno raggio
R1=2cm e R2=4cm e’ riempito per 1/3 con un guscio di dielettrico con raggi R 1 e
R2 e costante dielettrica relativa r=5. Il condensatore e’ collegato ad un
generatore che mantiene la d.d.p. tra le armature a 5x10 3V.
Calcolare l’energia elettrostatica immagazzinata [Ris. 3.51 × 10−3 𝐽 ]

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Elettricita’
• Corrente elettrica
• Resistivita’ e Resistenza
• Forza elettromotrice
• Accenno leggi Kirchhoff
• Accenno a circuiti RC

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Corrente elettrica
• In condizioni statiche (equilibrio) il campo elettrico
all’interno di un conduttore è nullo, altrimenti le cariche
si muoverebbero, accelerate dal campo, per cui le
condizioni non sarebbero più statiche
• Se invece tra due punti di un conduttore esiste una
differenza di potenziale, allora il conduttore non è più in
equilibrio:
• Le cariche si mettono in moto e il conduttore risulta
percorso da una corrente elettrica
• Il trasporto di cariche può avvenire nei mezzi dove una
certa frazione di esse è libera di muoversi (conduttori
metallici, soluzioni elettrolitiche, gas ionizzati,
semiconduttori, dielettrici imperfetti)

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Corrente elettrica
• In un conduttore metallico, le uniche cariche libere
di muoversi sono gli elettroni di conduzione
• In assenza di campo le cariche libere si muovono
con velocità istantanea 𝒗 dipendente dalla
temperatura, e con direzione, verso ed intensità
variabili casualmente a causa delle interazioni con
il mezzo (agitazione termica)  < 𝑣 > = 0
• In un conduttore metallico tipicamente v 106 m/s

• In presenza di un campo elettrico, nel conduttore


in aggiunta al movimento casuale delle cariche si
ha uno spostamento netto molto lento, detto
deriva, in una direzione definita, caratterizzato
dalla velocità di deriva 𝒗𝒅 delle cariche
• Ne risulta < 𝑣 > = 𝒗𝒅 (tipicamente vd 10-4 m/s s)

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Intensità di corrente
Intensità di corrente di conduzione: quantità di dQ
carica che attraversa una superficie orientata A i
nell’unità di tempo dt
• Se corrente continua (stazionaria): i non varia nel tempo, analoga allo
scorrimento stazionario di un fluido
• Unità di misura di intensità di Corrente nel S.I.: 1 Ampère (A)
• Un coulomb è la carica che, attraversando in un secondo una
sezione ortogonale al suo flusso, produce una corrente di 1 A:
1C=1A1s
• Definiamo per convenzione che la corrente scorre nella direzione in cui c’e’
flusso di cariche positive (cioe’ come se fosse dovuta al moto di cariche
positive, anche se nei metalli le cariche in moto sono elettroni)

direzione convenzionale
della corrente i
i i
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Intensità e densità di corrente
dQ = carica che fuoriesce durante il tempo dt
attraverso una sezione trasversale A
q = carica elementare n = cariche per unità di volume

𝑑𝑄 = 𝑛 ∙ 𝑞 ∙ 𝑑𝑉 = 𝑛 ∙ 𝑞 ∙ (𝑣𝑑 ∙ 𝑑𝑡 ∙ 𝐴)
𝑑𝑄
𝑖= = 𝑛𝑞𝑣𝑑 ∙ 𝐴
𝑑𝑡
• definiamo densità di corrente elettrica J la corrente per unità di
area della sezione trasversale
𝑖
𝐽 = = 𝑛𝑞𝑣𝑑
𝐴

• si puo’ anche definire un vettore densita’ di corrente che include


direzione e verso della velocita’ di deriva:
𝐽 = 𝑛𝑞𝑣𝑑

33
Intensità e densità di corrente
• La corrente che scorre attraverso una generica superficie, suddivisa
in elementi infinitesimi di area individuati dal vettore d𝐴 e’:

𝑑𝑄
𝑖= 𝑑𝑡
= 𝐽 ∙ d𝐴

se 𝐽 e’ uniforme su tutta la superficie diventa 𝑖 = 𝐽𝐴 J ( x, y, z )


d𝐴

Intensità di corrente attraverso una superficie orientata =


flusso della densità di corrente attraverso quella superficie

La densità di corrente nel punto P(x,y,z) rappresenta la carica che,


nell’unità di tempo, attraversa l’unità di superficie perpendicolare
alla sua direzione, in quel punto

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Conservazione carica elettrica
𝑑𝑄𝐴 Consideriamo una superficie chiusa A attraverso cui può transitare
= 𝐽 ∙ d𝐴
𝑑𝑡 carica elettrica
La variazione della carica entro A dev’essere dovuta a corrente
A
che attraversa A
𝑑𝑄
dQ = −d𝑄𝐴 = − 𝐽 ∙ d𝐴 𝑑𝑡 + 𝐽 ∙ d𝐴 = 0
𝑑𝑡
dQ
Il segno negativo davanti è dovuto alla relazione tra carica
e corrente: corrente entrante porta ad un aumento di
carica, corrente uscente ad una sua diminuzione

Equazione di continuità della corrente elettrica: il flusso della densità di corrente


elettrica attraverso una qualunque superficie chiusa è pari alla variazione della carica
elettrica situata nel volume racchiuso dalla superficie
L’equazione descrive, in forma integrale, il
Principio di conservazione della carica elettrica
35
Resistivita’
• La densita’ di corrente 𝐽 in un conduttore dipende dal campo
elettrico 𝐸 e dalle proprieta’ del materiale
• definiamo la resistivita’  di un materiale come il rapporto tra i moduli
del campo elettrico e della densita’ di corrente
E maggiore e’ la resistivita’, maggiore e’ il campo
= J necessario a provocare una data densita’ di corrente
1
• l’inverso della resistivita’ e’ la conducibilita’ 𝜎 =

buoni conduttori di elettricita’ hanno una conducibilita’ maggiore degli isolanti

• La resistivita’ di un conduttore metallico aumenta quasi sempre con


la temperatura  (T )   (T )(1   T )
R R 0

Coefficiente di
temperatura
36
Resistività elettrica
Resistività elettrica e
coefficienti di temperatura
Valori tipici

• Nei metalli ρ cresce con T↑ e


in presenza di impurezze
(aumentano ostacoli al moto
degli elettroni)
• Nei semiconduttori e isolanti
succede il contrario
• Confronta conducibilità
termica

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Resistenza
• Per un conduttore con resistivita’  : 𝐸 = 𝜌𝐽
se  e’ costante e indipendente dal modulo di 𝐸  𝐸 ∝ 𝐽 (conduttore ohmico )
• Consideriamo come conduttore un filo metallico con
sezione uniforme A e lughezza L
𝑖 = 𝐽𝐴 (se 𝐽 uniforme)  𝐽 = 𝑖/𝐴
d.d.p. ∆𝑉 = 𝐸𝐿 (se 𝐸 uniforme)  E = ∆𝑉/𝐿
∆𝑉 𝑖 𝜌𝐿
percui = 𝜌  ∆𝑉 = 𝑖 𝐸 punta nella direzione in cui
𝐿 𝐴 𝐴 diminuisce V (E = −𝛻V )

cioe’ se =cost. ∆𝑉 ∝ 𝑖 i
∆𝑽
• definiamo resistenza di un conduttore 𝐑=
i +
∆𝑉
-
Unita’ di misura nel SI e’ 1 ohm () = 1V/1A

38
Legge di Ohm
• Relazione tra resistenza e resistivita’ ρL
∆𝑽 𝜌𝐿 R=
definizione di resistenza 𝐑 = e ∆𝑉 = 𝑖  A
i 𝐴
𝑚2
si ricava l’unita’ di misura della resistivita’ nel SI e’  =  = 𝒎
𝑚
• se =costante allora R=costante e vale:
La corrente che scorre attraverso un
legge di Ohm ∆𝑉 = 𝑅𝑖 dispositivo è sempre direttamente
proporzionale alla d.d.p. applicata

R dipende: ρL
- dal metallo impiegato (ρ) R=
- dalla sua forma geometrica (L e A) A
- dalla temperatura  e’ proprieta’ del materiale
R e’ proprieta’ dello specifico conduttore

Non confondere la definizione di R (R = V/i) che è sempre valida e definisce la R di ogni dispositivo
in funzione di i e V, e la legge di Ohm percui tale relazione è costante per i dispositivi ohmici

39
Legge di Ohm
In un conduttore di forma qualsiasi percorso da corrente:
dl
dV  Rdi dV  Edl; R   R ; di  JdS
dS
dl
dl Edl   R JdS
dS dS
J
E  R J
Conduttori ohmici
J  scE

Conduttività elettrica (inverso della resistività)


Più in generale, per un conduttore qualunque si può J  f ( E )
ricavare sperimentalmente la relazione costitutiva

40
Sistemi di resistori
R1 Collegamento in parallelo:
i1 stessa differenza di potenziale
1 1 1
 
R2 V  R1i1  R2i2  R i R R1 R2
i2 V  1V 1  V V
i  i1  i2  V      R1 R2
V
R1  R1R2 R2 R R R
R1  R2
La resistenza equivalente e’ minore della piu’ piccola resistenza  i maggiore
(offrendo piu’ «cammini» alla corrente si ottiene i maggiore)

Collegamento in serie:
R1 i R2 i stessa corrente

V1 V2 V  V1  V2  R1i  R2i


R  R1  R2
V  ( R1  R2 )i  R i
V
La resistenza equivalente e’ maggiore della piu’ grande delle resistenze in serie  i minore

41
Circuiti elettrici
• Percorso chiuso in un conduttore per trasportare energia da un punto
a un altro
• Nei circuiti elettrici l’energia è trasportata senza spostamento di parti
(solo le cariche elettriche si muovono)
• Anche il sistema nervoso è un circuito elettrico specializzato nel
trasportare segnali vitali da una parte all’altra del corpo
• Perché la corrente scorra, il circuito deve essere chiuso,
altrimenti il campo elettrico viene annullato da quello
generato dall’accumulo delle cariche alle estremità del
circuito

• Per avere passaggio di corrente occorre mantenere una


d.d.p. costante tra due punti
42
Forza elettromotrice (fem)
• Così come una fontana richiede una pompa
per far circolare l’acqua (contro la forza di
gravita’), un circuito elettrico richiede un
generatore (o sorgente) di forza elettromotrice
per sostenere una corrente costante
• Il generatore sposta le cariche
V maggiore a
positive da punti a potenziale più
basso (polo negativo) verso quelli a +
potenziale più elevato (polo positivo) -
 contro la forza elettrostatica V minore b
• La fem  del generatore e’ il lavoro compiuto dal campo
elettromotore (di natura non elettrica*) per unita’ di carica
𝑎
dW * diverse fonti: chimica (batterie/pile),
= = 𝐸𝑒𝑚 ∙ 𝒅𝒍
dq 𝑏
meccanica (elettrogeneratori), termica
J (termopile)
• Unita’ di misura nel SI e’ = 𝑽 (volt) fem non e’ una forza!
C
43
Forza elettromotrice (fem)
• Per un generatore ideale: i
la d.d.p. ai capi del generatore e’ pari alla fem 
indipendentemente dalla corrente erogata a
+ 𝑹
-
𝑉𝑎 − 𝑉𝑏 = ∆𝑉 = 𝑅𝑖 =  ∆𝑉 =  b

• Per un generatore reale


occorre considerare una resistenza r interna al generatore i
(cioe’ la resistenza che incontra la corrente passando entro il
generatore stesso) ed e’ in serie con R (esterno) 𝒓
a 𝑹
𝑉𝑎 − 𝑉𝑏 = ∆𝑉 = 𝑅𝑖 =  − ri  ∆𝑉 =  − ri +
-
b
la d.d.p. ai capi del generatore dipende dalla i erogata
si puo’ trascurare la caduta di tensione ri solo se r e’ trascurabile rispetto a R

44
Potenziale lungo un circuito
• La variazione netta di energia potenziale per una carica
q che compie un giro completo lungo un circuito chiuso
deve essere zero  anche la variazione di potenziale
deve essere nulla

 −𝐼𝑟 − 𝐼𝑅 = 0

• L’aumento di potenziale  è
associato alla fem, mentre le
diminuzione di potenziale sono
associate alle resistenze (interna
del generatore e esterna del
circuito)

45
Potenza elettrica
Lavoro compiuto dal campo elettrico sulla carica che passa per
l’elemento del circuito (resistore, batteria, …):
𝑑𝑊 = 𝑈𝑎 − 𝑈𝑏 = 𝑉𝑎 − 𝑉𝑏 𝑑𝑞 = 𝑉𝑎 − 𝑉𝑏 𝑖 𝑑𝑡

Potenza erogata dal dW


campo elettrico: 𝑷= = ∆𝑉𝑖
d𝑡
• Nel caso di una resistenza:
∆𝑉 2 dissipazione di energia in un
𝑃 = ∆𝑉 ∙ 𝑖 = 𝑅 ∙ 𝑖2 = resistore e’ detta Effetto Joule
𝑅
• Potenza in uscita di una sorgente con fem:

∆𝑉 =  − 𝑖𝑟, 𝑃 = ∆𝑉 ∙ 𝑖 = 𝑖 − 𝑖 2 𝑟

𝑖  potenza erogata dalla sorgente di fem


𝑖 2 𝑟  tasso al quale l’energia elettrica e’ dissipata nella resistenza interna r

46
Leggi di Kirchhoff
• Legge di Kirchhoff dei nodi
𝑁 nodo = punto in un circuito in cui si
i 𝑖1 congiungono piu’ di due rami
𝑖𝑘 = 0
𝑖2 𝑘=1
in un qualunque nodo di un circuito la corrente totale entrante e’ uguale
alla corrente totale uscente (enunciato della conservazione della carica)

• Legge di Kirchhoff delle maglie


𝑀 𝑀 maglia = unita’ elementare di
𝑘=1 𝑘 − 𝑘=1 𝑅𝑘 𝑖𝑘 =0
circuito chiusa

la somma algebrica di tutte le d.d.p. di una maglia e’ zero

48
Circuiti RC
• Carica di un condensatore
Inizialmente il condensatore ha carica nulla. Quando si
chiude il circuito le armature iniziano a caricarsi 𝑹
 +
 − 𝑉 𝑡 − 𝑅𝑖 𝑡 = 0 -

• Scarica di un condensatore
Inizialmente il condensatore ha carica Qo 𝑹
Quando l’interruttore e’ spostato escludendo il generatore  + C
-
le armature iniziano a scaricarsi
𝑉 𝑡 − 𝑅𝑖 𝑡 = 0
𝑑𝑞 𝑡
con 𝑖 𝑡 = − diminuzione carica
𝑑𝑡

49
Applicazioni pratiche: pacemaker
• Ogni ciclo cardiaco inizia con un impulso elettrico di stimolazione da
parte di un gruppo di fibre nervose
• Alcuni malati di cuore hanno necessita’ di essere aiutati da uno
stimolatore esterno
• Pacemaker: circuito elettrico alimentato a batteria che invia gli
stimoli al cuore. Fondamentalmente e’ un circuito RC.

50
Esercizi
Esercizio 4.1
Un resistore di forma cilindrica di sezione A e’ composto da una parte di lunghezza
𝑙1 fatta di materiale di resistivita 𝜌1 = 𝜌 e da un'altra parte di lunghezza 𝑙2 fatta di
materiale di resistivita’ 𝜌2 = 3𝜌 . Il resistore e’ attraversato da una corrente I
uniformemente sulla sezione A. Determinare:
a) l'intensita dei campi elettrici 𝐸1 e 𝐸2 nelle due parti del resistore;
b) la differenza di potenziale ai capi del resistore;
c) il valore della carica elettrica presente sulla supercie di separazione tra i due
materiali che formano il resistore.
𝐼 𝐼 𝐼
[Risultato a) 𝐸1 = ρ e 𝐸2 = 3ρ b) 𝜌(𝑙1 + 3𝑙3 ) c) 2𝜀0 𝜌I ]
𝐴 𝐴 𝐴

51
Esercizi
𝑟2
Esercizio 4.2
In un materiale isolante si ricava una semisfera di raggio 𝑟1
𝑟1 = 1𝑚 , sulla cui superficie si deposita uno strato
conduttore, che viene riempita di un liquido con
resistivita’ 𝜌 = 5 × 1010 𝑚. Nel liquido si immerge un
elettrodo emisferico di raggio 𝑟2 = 0.5𝑚 e concentrico
con l’altra emisfera. Determinare :
a) La resistenza totale del liquido [Ris. 80G ] i A
b) La corrente che circola nel liquido quando e’ applicata
una d.d.p. di 50V tra i due elettrodi. [Ris. 6.3pA ] 𝑅 𝑅
𝑅
𝑅 C 𝑅 D
Esercizio 4.3 B
Determinare la resistenza equivalente della 𝑅 𝑅 𝑅
2
configurazione mostrata in figura [Ris. 𝑅 ]
3

52
Esercizi
Esercizio 4.4
In talune situazioni, per salvare la vita di una persona è necessaria una forte scossa
elettrica fornita da un defibrillatore. Questo, utilizza un condensatore per
immagazzinare l’energia necessaria. In un tipico defibrillatore, un condensatore di
capacità C=175mF viene caricato sino ad una differenza di potenziale tra le
armature 2240V. Determinare:
1) la carica sulle armature quando completamente carico;
2) l’energia immagazzinata nel defibrillatore carico;
Se l’energia viene trasferita al corpo del malato in circa 2ms;
3) determinare la corrente che attraversa il corpo del malato
4) calcolare la potenza trasferita al malato
Nota: i condensatori possono avere l’effetto opposto sulle persone sane

[Risultato 1) 0.392C 2) 439J 3) 196° 4) 219kW ]

53
Esercizi
Esercizio 4.5
Si consideri una resistenza composta da un filo di rame 𝜌1 = 1.7 × 10−8 𝑚 in serie
ad un filo di alluminio 𝜌2 = 2.8 × 10−8 𝑚 .Ai capi della resistenza e’ applicata una
differenza di potenziale 20V. Ciascun filo e’ lungo L=20cm ed ha sezione S=2.00mm 2
Determinare:
1) la resistenza R1 del filo di rame, e quella R2 del filo di alluminio;
2) la resistenza totale di rame e alluminio;
3) le differenze di potenziale V1 e V2 ai capi di ciascun filo;
4) il modulo della densità di corrente J in ciascun filo.

𝐴
[Ris. 1) R1 =1.7m , R2 =2.8m 2) 4.5m 3) V1=7.55V , V2=12.46V 4) 2.2× 109 ]
𝑚2

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Esercizi
Esercizio 4.6
Tre resistori uguali sono collegati in serie. Quando viene applicata alla combinazione
una certa differenza di potenziale la potenza totale dissipata e’ 10W. Determinare
quale potenza verrebbe consumata se i tre resistori venissero connessi in parallelo
con ai capi la stessa d.d.p. [Ris. 90W]
Esercizio 4.7
Una lampadina è composta da un lungo filamento di tungsteno (resistività 𝜌 = 5.25 ×
10−8 𝑚), attorcigliato e racchiuso in un bulbo di vetro. Una lampadina ha un
filamento lungo L=1.91m e seziona A=0.1mm 2. Una seconda lampadina ha una
resistenza di 20. Le due resistenze (ossia, le lampadine) sono sottoposte alla stessa
tensione 12V, fornita da una batteria. Determinare:
1) la resistenza della prima lampadina [Ris. 1 ]
2) la corrente che passa nella seconda lampadina [Ris. 0.6A]
3) la resistenza equivalente del circuito [Ris. 0.95 ]
4) la potenza totale dissipata dalle due lampadine [Ris. 151.2W ]
5) indicare (motivando) quale delle due lampadine è più luminosa [Ris. La prima]

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Esercizi
Esercizio 4.8
Un condizionatore d’aria domestico funziona alla tensione di 220V e “consuma”
1600W. Determinare:
1) la corrente elettrica che occorre per far funzionare il condizionatore
2) la resistenza che corrisponde al carico del condizionatore
Oltre al condizionatore, viene utilizzato un ferro da stiro, la cui resistenza equivale
a 40.
3) Illustrare perchè nei circuiti domestici, le resistenze sono collegate in parallelo
4) Determinare la resistenza equivalente del circuito composto da condizionatore
d’aria e ferro da stiro
5) Determinare la potenza totale dissipata

[Ris. 1) 7.27A 2) 30.25 3)se un oggetto si guasta gli altri possono funzionare
4) 17.22 5) 2810W ]

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