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Diocesi di Tivoli

Ufficio Catechistico

Il cammino
dell’Iniziazione Cristiana
dei fanciulli e dei ragazzi

DISCEPOLATO
PRIMA TAPPA

“Tiberiade”

GUIDA PER I CATECHISTI


INDICE

ITINERARIO DIOCESANO DI INIZIAZIONE CRISTIANA – GUIDA PER I CATECHISTI DEI FANCIULLI E DEI RAGAZZI PAG.
Introduzione 3

PARTE 1: SCHEMA GENERALE DEL PERCORSO DEL PRIMO DISCEPOLATO


Sviluppo del percorso 5
Prima tappa 6
Seconda tappa 10
Terza tappa 14

PARTE 2: NOTE DI METODO


2.1: L’uso della guida 21
2.2: Il lavoro in équipe 21
2.3: Il coinvolgimento dei genitori e di tutta la comunità cristiana 22
2.4: Le schede 23
2.5: Le celebrazioni 24
2.6: La frequenza degli incontri 24
2.7: Il riferimento ai Catechismi 25
2.8: Lo stile relazionale 25

PARTE 3: SCHEDE ESEMPLIFICATIVE PRIMA TAPPA


Dall’inizio fino a Natale 26
Da dopo Natale fino all’inizio della Quaresima 33
Quaresima 37
Da dopo Pasqua a Pentecoste 41

PARTE 4: BIBLIOGRAFIA
Per le attività con i ragazzi 44
Per l’approfondimento personale dei catechisti 45

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ITINERARIO DIOCESANO DI INIZIAZIONE CRISTIANA
GUIDA PER I CATECHISTI DEI FANCIULLI E DEI RAGAZZI

INTRODUZIONE

La presente guida, come la precedente relativa al tempo della Prima Evangelizzazione, ha lo scopo di offrire ai presbiteri e ai catechisti delle
indicazioni sul come programmare il cammino del Secondo Tempo denominato Primo Discepolato del rinnovato modello di Iniziazione cristiana
fanciulli e ragazzi (ICFR) assunto dalla nostra Diocesi.

Tale modello parte dal presupposto che la maggioranza dei fanciulli battezzati non sono poi stati educati alla fede cristiana e per questo offre un
approccio graduale e globale1, introducendo a tutti gli aspetti della vita cristiana, non solo a quelli dottrinali, ma anche facendo spazio ad alcune
esperienze liturgiche, caritative e di testimonianza di vita cristiana in modo da vivere un vero cammino iniziatico.

È un modello che tiene conto dell’anno liturgico ed è scandito da tappe progressive, creando il coinvolgimento dell’intera comunità e in particolare
dei genitori.

Il Discepolato è dedicato all’approfondimento della fede in vista della celebrazione dei Sacramenti dell’Iniziazione cristiana. Questo tempo prevede
tre tappe.

Si tratta di un tempo determinante rispetto a tutto il cammino, in quanto, i ragazzi, assieme a tutta la comunità che li accoglie e ai loro genitori sono
invitati a sperimentare la vita cristiana imparando a conoscere i contenuti fondamentali della fede, attraverso la Parola di Dio e la tradizione della
Chiesa, celebrando la presenza di Dio nei momenti liturgici e vivendo alcune concrete esperienze di vita cristiana.

È un periodo in cui i bambini sperimentano cosa vuol dire diventare discepoli di Gesù, conoscendolo, amandolo e decidendo di seguirlo.

Il discepolato è il primo di molti altri passi che seguiranno nelle fasi successive della vita, in cui ogni ragazzo sarà ancora chiamato, in maniera libera
e responsabile, a rinnovare la sua sequela di Gesù. Si tratta di un inizio a cui seguiranno “nuovi inizi” che saranno vissuti negli anni della

1
UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE, Il catechismo per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi. Nota per l’accoglienza e l’utilizzazione del catechismo della CEI (15 giugno
1991), 7, ECEI, 5, 259.
3
preadolescenza e adolescenza. Tutto ciò aiuta ad assumere, da parte di tutta la comunità cristiana, un’idea dinamica di crescita della fede sapendo
che il tempo dell’Iniziazione cristiana apre e non chiude il cammino della fede.

La guida è suddivisa in 4 parti:

1. La prima parte è costituita dallo schema generale del percorso.

2. La seconda parte da alcune note di metodo.

3. La terza parte è quella più consistente e offre alcune proposte operative per il cammino dei ragazzi suddivise per periodi che corrispondono in
linea di massima ai tempi liturgici.
All’inizio di ogni periodo viene offerto uno schema sintesi in cui vengono visualizzati gli obiettivi, i contenuti, le esperienze di vita cristiana e di
preghiera qualificanti il cammino, le celebrazioni dei Riti che lo scandiscono e il suggerimento di proposte da vivere con i genitori.
Seguono alcune schede con proposte per gli incontri dei bambini. Queste schede hanno dei contenuti più specifici, suggeriscono una o più
attività pratiche e riportano il riferimento ai testi della Sacra Scrittura, ai Catechismi (Io sono con voi, Venite con me, Sarete miei testimoni, Vi ho
chiamato amici) e ad altri sussidi catechistici.

4. La quarta parte offre dei rimandi bibliografici utili per la preparazione di ulteriori attività con i fanciulli e ragazzi e per un approfondimento
personale dei catechisti.

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 PARTE 1: SCHEMA GENERALE DEL PERCORSO DEL DISCEPOLATO

Sviluppo del percorso

L’Itinerario del Discepolato si sviluppa in tre tappe che conducono all’inizio del terzo tempo rappresentato dall’Ultima Quaresima.

L’obiettivo generale di questo tempo si può così riassumere:

OFFRIRE AI RAGAZZI UN TEMPO IN CUI FARE ESPERIENZA DI VITA CRISTIANA ATTRAVERSO L’ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO, LA CELEBRAZIONE E LA
TESTIMONIANZA DELLA COMUNITÀ CRISTIANA, AFFINCHÉ SCELGANO DI AMARE GESÙ E DI SEGUIRLO DIVENTANDO SUOI DISCEPOLI E DI FAR PARTE DELLA
COMUNITÀ STESSA, ADEGUATAMENTE ALLA LORO ETÀ E CONDIZIONE DI VITA.

Per ogni tappa ci sono degli obiettivi specifici che si riferiscono sia ai contenuti di fede e sia ad alcuni atteggiamenti da maturare nel
fanciullo/ragazzo:

1a TAPPA Obiettivi: Scoprire, conoscere e incontrare Gesù e scegliere di seguirlo.


Educare all’ “arte” dell’ascolto.

2 a TAPPA Obiettivi: Scoprire attraverso Gesù il volto di Dio Padre che ci ama e agisce nella storia.
Abilitare all’ “arte” della preghiera.
Iniziare a vivere la fraternità insieme alla comunità cristiana.

3 a TAPPA Obiettivi: Scoprire la novità della vita cristiana.


Abilitare all’ “arte” del discernere.
Vivere gesti di misericordia e solidarietà con la comunità cristiana.

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Lo sviluppo complessivo del percorso si può riassumere con questo schema generale suddiviso per obiettivi, contenuti, esperienze di vita cristiana,
esperienze di preghiera e celebrazioni.

2° TEMPO - DISCEPOLATO

OBIETTIVO GENERALE:

Offrire ai ragazzi un tempo in cui fare esperienza di vita cristiana attraverso l’ascolto della Parola di Dio, la celebrazione e la testimonianza della
comunità cristiana, affinché scelgano di amare Gesù e di seguirlo diventando suoi discepoli e di far parte della comunità stessa, adeguatamente alla
loro età e condizione di vita.

2° TEMPO - DISCEPOLATO
PRIMA TAPPA
TIBERIADE
OBIETTIVI:
Scoprire, conoscere e incontrare Gesù e scegliere di seguirlo.
Educare all’arte dell’ascolto.
ESPERIENZE ESPERIENZE DI
TEMPI OBIETTIVI CONTENUTI CELEBRAZIONI
DI VITA CRISTIANA PREGHIERA
Dall’inizio fino  Far comprendere  C’è una comunità  Un momento di  La preghiera alla Rito di inizio del
a Natale l’importanza di ciascuno nel cristiana che accoglie festa con gli altri domenica prima dei discepolato con
sentirsi accolto dalla e accompagna nel ragazzi e genitori del pasti con consegna del libro
comunità. cammino per divenire cammino di l’accensione della dei Vangeli.
discepoli, amici di Iniziazione cristiana. candela della
Gesù. corona di Avvento.  dopo alcuni
 Un momento di incontri;
 Far sentire che inizia un  Un cammino che  Preparare il luogo di preghiera come  in una
cammino importante in chiede una scelta. ascolto della Parola gruppo davanti al celebrazione
compagnia di Gesù. di Dio all’interno presepe. eucaristica;
 Far nascere la disponibilità a della stanza in cui si  in una domenica
dire di sì. svolgono gli scelta tra quelle
incontri. del Tempo

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 Far crescere il desiderio di  Attraverso i Vangeli  Un segno di carità ordinario che
conoscere sempre più Gesù. dell’infanzia, per i poveri che si precedono
scopriamo chi è Gesù, concretizza nella l’Avvento (ad
interrogando raccolta d’Avvento, esclusione della
Giovanni Battista, proposta dalla Domenica di
Giuseppe, Maria e i Caritas. Cristo Re
pastori. dell’Universo),
 Accogliere l’attesa di Gesù e  Le origini di Gesù, la  Costruzione del collocata così
scoprire la sua famiglia. sua famiglia, la sua presepe. anche all’inizio
 Educare all’ascolto. terra e la sua nascita. dell’Anno
 La capacità di pastorale.
ascoltare.

Da dopo  Conoscere la piena umanità  Nel Vangelo di Marco  Sperimentare  Educare al silenzio
Natale fino di Gesù e il modo con cui Gesù comincia una momenti di ascolto nei momenti di
all’inizio della chiamava e parlava ai suoi bella storia con gli amici e con i preghiera.
Quaresima discepoli e alle persone che chiamando alcuni propri familiari.  Memorizzare la
incontrava. amici a condividerla.  Partecipazione alle prima parte del
iniziative del Mese Simbolo degli
 Conoscere e scoprire Gesù  Gli incontri e le della Pace. Apostoli: Credo in
che incontra le persone e relazioni di Gesù  Testimonianza di Dio Padre
anche noi. attraverso il Vangelo qualche adulto o onnipotente…
di Marco. giovane della
 Far crescere il desiderio di  La Parola di Gesù fa parrocchia
ascoltare la sua Parola che crescere un regno di sull’importanza di
dona vita, che è potente, che pace e di amore. ascoltare le
consola, incoraggia e persone.
guarisce.
Quaresima  Far conoscere ed  Alcuni episodi della  Vivere la Quaresima  Memorizzare la
interiorizzare i momenti più vita di Gesù. di Fraternità seconda parte del
importanti della vita proposta dall’Ufficio Simbolo degli
pubblica di Gesù. missionario Apostoli: …e in

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 Incontrare Gesù che insegna,  Le parabole e i diocesano. Gesù Cristo, suo
prega, guarisce, ha amici e miracoli di Gesù.  Far vivere qualche unico Figlio…
ama anche i nemici.  Le domande ai gesto di solidarietà  Un momento di
discepoli: ma voi chi verso alcune preghiera con i
dite che io sia? persone che sono genitori.
 Far conoscere l’amore  Gesù va a nel bisogno.  Una visita in
grande di Gesù che dona la Gerusalemme, vive  Ascolto della Parola parrocchia al
sua vita morendo e l’ultima cena con i di Dio. Crocifisso nel
risorgendo per noi. suoi discepoli.  Ascolto di un/una giorno del Venerdì
 Gesù muore e risorge nonno/a che Santo.
e dona il suo spirito. racconti la sua  La partecipazione
esperienza di Gesù. alla Festa delle
Palme con il
Vescovo.

Da Pasqua a  Accogliere la notizia della  La notizia della  Ascolto della Parola  Memorizzare la Rito della consegna
dopo risurrezione di Gesù. risurrezione di Gesù. di Dio. terza parte del del Simbolo degli
Pentecoste  La sorpresa delle  Ascolto di qualche Simbolo degli Apostoli.
donne e l’incredulità operatore pastorale Apostoli: Credo  in una delle ultime
dei discepoli. della parrocchia nello Spirito santo, settimane
 Aiutare i bambini a  Gesù dona il suo (educatore ACR, la santa Chiesa… dell’Anno
comprendere cosa vuol dire Spirito e invia i suoi Scout, animatore  Preghiera del pastorale;
testimoniare la risurrezione discepoli perché Centro parrocchiale, Rosario in famiglia  secondo
di Gesù. siano suoi testimoni. operatore Caritas, o presso un’edicola l’opportunità alla
ecc…) che racconti mariana. fine del mese di

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 Vivere e comprendere il Rito  Il testo del Simbolo la sua testimonianza maggio;
della consegna del Simbolo degli Apostoli. su Gesù.  nelle ore serali di
degli Apostoli: un sabato;
 in chiesa.
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore,
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno
risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna. Amen.

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2° TEMPO – DISCEPOLATO
SECONDA TAPPA: “CAFARNAO”

OBIETTIVI:

Scoprire attraverso Gesù il volto di Dio Padre che ci ama e agisce nella storia.
Abilitare all’arte della preghiera. Iniziare a vivere la fraternità insieme alla comunità cristiana.

ESPERIENZE ESPERIENZE DI
TEMPI OBIETTIVI CONTENUTI CELEBRAZIONI
DI VITA CRISTIANA PREGHIERA
Dall’inizio fino a  Condividere la  Recupero del cammino  Una festa insieme ai  Cominciare a pregare Rito della consegna
Natale continuazione del cammino fatto nella tappa genitori e alle altre rivolgendosi a Dio della Santa Croce.
intrapreso. precedente e il figure educative che come Padre
racconto di alcuni accompagnano il attraverso la  nelle ore
episodi dell’estate cammino di questa preghiera del Padre pomeridiane di un
guidandoli a cogliere la seconda tappa. Nostro, in particolare sabato o di una
vicinanza di Gesù.  Visita ai defunti in soffermandosi sulle domenica scelta tra
 Rinnovare il proprio  La scelta di continuare. cimitero per far parole: Padre nostro quelle del tempo
impegno a continuare. scoprire che la morte che sei nei cieli sia ordinario che
 Conoscere il volto d’amore  Gesù ci parla di Dio suo non spezza i legami di santificato il tuo precedono
di Dio Padre rivelato da Padre. fraternità con chi ci nome… l’Avvento,
Gesù. ha preceduto.  Educare alla collocandosi così
 Scoprire Dio Padre come  Il Padre è fonte della  Le proposte della gestualità nella all’inizio dell’Anno
creatore e datore di vita e vita che si esprime nel Caritas in Avvento. preghiera liturgica pastorale.
come colui che promette e dono della creazione.  Partecipazione alla (seduti, in piedi, mani  possibilmente in
genera il dono di suo Figlio.  Il dono più grande del novena di Natale alzate, ecc…). una cappella della
Padre è stato suo figlio: come gruppo.  Un momento di chiesa parrocchiale,
Gesù nato per noi. preghiera prima dei o in una chiesa
 Gesù è stato un dono pasti per ringraziare minore o altra
atteso dal popolo di Dio Padre del cibo. cappella dove è
Israele attraverso le custodita, o è
vicende di Abramo e di collocata, una Croce
Mosè. preziosa.

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Da dopo Natale  Scoprire sempre più il  Gesù è un tutt’uno con  Partecipazione alle  Pregare la preghiera
fino all’inizio legame tra Gesù e suo il Padre. iniziative del Mese del Padre Nostro
della Quaresima Padre. della Pace. soffermandosi sulle
 Distribuire all’interno parole: Venga il tuo
 Conoscere come Dio è stato  Le vicende di Isacco, del gruppo dei piccoli regno… Sia fatta la
padre anche con il popolo Giacobbe e Giuseppe servizi da portare tua volontà come in
di Israele nella vicenda di raccontano la cura di avanti fino alla fine cielo così in terra…
Isacco, Giacobbe e Dio per il suo popolo. della tappa, in modo Dacci oggi il nostro
Giuseppe. che si sperimenti la pane quotidiano…
 Vedere il Battesimo come  Dio è Padre di tutti gli fraternità.  Partecipare ad un
segno della cura che Dio si uomini che credono in momento di
prende per ciascuno di noi, lui. Riconosciamo che preghiera con la
facendoci suoi figli. Dio Padre ci ama tutti comunità del
allo stesso modo, ma Seminario minore.
anche ad uno ad uno in
maniera unica e
originale.
 Scoprire un Dio che come  Possiamo rivolgerci a
un padre e una madre ama Dio Padre con la stessa
tutti i suoi figli senza fare fiducia e preghiera di
differenze. Gesù.

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Quaresima  Scoprire attraverso Gesù  Gesù ci rivela che Dio è  Ascolto di un  Pregare la preghiera
che Dio Padre è Padre misericordioso missionario o di un del Padre nostro
misericordioso e libera dal verso di noi e verso operatore Caritas. servendosi di alcuni
male. tutti liberandoci dal  Vivere la Quaresima gesti del corpo,
male. di Fraternità proposta soffermandosi sulle
dall’Ufficio parole: Rimetti a noi i
missionario nostri debiti, come noi
diocesano. li rimettiamo ai nostri
 Portare ai malati e debitori…
 Conoscere la storia di Mosè  Sperimentare che è agli anziani il  Partecipare alla Festa
che libera il popolo di bello essere cristiani ramoscello di ulivo. delle Palme con il
Israele dalla schiavitù perché come Dio Padre  Testimonianza di una Vescovo.
dell’Egitto. ha liberato il suo persona che ha  Partecipazione al rito
popolo dalla schiavitù perdonato. della Via Crucis in
egiziana così anche noi parrocchia.
siamo stati liberati da
Gesù morto e risorto.

 Imparare a chiedere  Il significato del


perdono al Padre nella perdono nel Vangelo: le
preghiera. parole e i gesti che lo
esprimono.
 Amare anche i propri
nemici.

 Educare ai gesti di perdono  Gesù ama fino a donare


guardando a Gesù che si la sua vita: l’ultima
dona. cena, il perdono a
Pietro e la morte di
Gesù.

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Da Pasqua a  Far scoprire e sperimentare  Dio Padre non  Portare gli auguri di  Momento di Rito della consegna
dopo la risurrezione di Gesù abbandona suo Figlio in Pasqua alle persone preghiera con i della preghiera del
Pentecoste come atto di amore di Dio potere della morte, ma sole e ammalate. genitori e con altre Signore.
Padre. lo fa risorgere.  Aiutare le persone persone della
che preparano i fiori parrocchia (educatori,  in una delle ultime
per la chiesa e le operatori Caritas, settimane dell’Anno
 Scoprire che Gesù è vivo e  Il Signore risorto è tovaglie dell’altare allenatori sportivi, pastorale;
presente nella vita dei suoi presente nella vita dove viene celebrata insegnanti...).  secondo l’opportunità
discepoli e nella Chiesa. fraterna dei suoi amici, l’Eucaristia pasquale.  Visita ad un alla fine del mese di
maggio oppure in una
nella Chiesa e agisce  Un’uscita con i monastero, a un
attraverso i Sacramenti. Domenica del Tempo di
genitori e con altri convento o a una
Pasqua;
ragazzi in cui si vive fraternità con
 nel pomeriggio di un di
una forte e bella l’ascolto di un sabato o di una
 Aiutare a sentirsi discepoli  Noi siamo i discepoli di esperienza di un’esperienza sulla domenica;
di Gesù che condividono la Gesù e siamo parte fraternità. vita fraterna.  si potrebbe scegliere
stessa vita, che li rende della sua stessa vita.  Condividere come luogo la chiesa o la
fratelli.  La Chiesa vive nelle un’esperienza di cappella di un monastero
nostre case, nelle fraternità con la o di una comunità
comunità cristiane e nel comunità del religiosa contemplativa,
mondo. oppure un luogo (casa di

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 Sperimentare la gioia e la Seminario minore. riposo, mensa dei poveri,
bellezza di vivere la  Partecipazione alla sede Caritas,…) dove la
fraternità. preghiera del rosario parrocchia esprime
concretamente la sua
in parrocchia.
carità, sia nel territorio
che fuori, eventualmente
concordando il giorno a
livello interparrocchiale o
vicariale);
 se questo non fosse
possibile, scegliere una
cappella della chiesa
parrocchiale, o una
chiesa minore o la stessa
chiesa, invitando
comunque un monaco o
un religioso di vita
contemplativa.

2° TEMPO – DISCEPOLATO
TERZA TAPPA: “GERUSALEMME”

OBIETTIVI: Scoprire la novità della vita cristiana. Abilitare all’arte del discernere.
Vivere gesti di misericordia e solidarietà con la comunità cristiana.

ESPERIENZE ESPERIENZE DI
TEMPI OBIETTIVI CONTENUTI CELEBRAZIONI
DI VITA CRISTIANA PREGHIERA
Dall’inizio fino a  Comprendere che inizia una  La memoria del  Le proposte della  Una momento di 1a celebrazione
Natale nuova tappa del cammino cammino della tappa Caritas in Avvento. preghiera in casa con i penitenziale.
intrapreso. precedente. genitori.
 Rinnovare il proprio  L’impegno a continuare  Un momento di
impegno a continuare. in compagnia del preghiera prima dei
 Scoprire il Dio che si fa gruppo. pasti per ringraziare
prossimo. Dio Padre del cibo.

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 Iniziare a sentire come la  La Parola di Dio è il
Parola di Dio aiuta a criterio di scelta nella
scegliere. vita dei ragazzi per  Canto della Stella
seguire il bene indicato insieme a qualche
da Gesù. genitore e ad altri
 Accogliere la luce di Gesù,  Gesù viene per noi, gruppi della
che splende nelle tenebre. come luce che illumina parrocchia.
ogni realtà e rende
presente Dio nella
nostra vita.
 Ognuno di noi con il
suo servizio può essere
luce (stella) che
illumina la vita di altre
persone e le portano a
incontrare Gesù.

Da dopo Natale  Scoprire le beatitudini come  Le beatitudini sono  Partecipazione alle  Nella settimana di 2a celebrazione
fino all’inizio strada per la vita nuova. indicazioni di vita iniziative del Mese preghiera per l’unità penitenziale con
della Quaresima nuova e bella che Gesù della Pace. dei cristiani: pregare consegna del Precetto
ci ha offerto.  Ascolto di qualche la preghiera del Padre
dell’Amore.
persona che Nostro in più lingue

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 Iniziare a distinguere, ciò  Gesù ha indicato la testimonia con la sua valorizzando la (in una domenica di
che è bene e aiuta a strada della Vita e il suo vita il contenuto delle presenza dei ragazzi Quaresima)
crescere, da ciò che è male messaggio è un invito a beatitudini. che fanno parte del
e non aiuta a crescere. seguirla imparando a gruppo provenienti da
distinguere ciò che fa altre nazionalità.
vivere e ciò che fa  Un momento di
morire. preghiera prima dei
 La maturazione della pasti per le persone
coscienza attraverso le povere e bisognose.
dieci parole per la vita
buona (il decalogo) e
l’insegnamento di Gesù
nelle beatitudini.

 Imparare a fermarsi e ad  Gli insegnamenti e gli


esaminare i propri atteggiamenti di Gesù
atteggiamenti e sono uno specchio con
comportamenti per cui confrontare la
costruire la propria propria vita.
coscienza.  L’esame di coscienza.

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 Rendersi conto che il  Il contenuto del
Precetto dell’amore è il Precetto dell’Amore:
criterio attraverso il quale Amerai il Signore tuo Dio
possiamo educare la nostra con tutto il tuo cuore, con
coscienza. tutta la tua anima e con
tutta la tua mente.
Questo è il grande e
primo comandamento.
Il secondo poi è simile a
quello: Amerai il tuo
prossimo come te stesso.

Quaresima  Comprendere e vivere gli  Gesù ci offre delle  Ascolto della  Partecipare alla festa Prima celebrazione del
stessi sentimenti e gli parole, sentimenti e testimonianza di una delle Palme. Sacramento della
atteggiamenti di Gesù. atteggiamenti per persona su un  Partecipare alla Penitenza.
rendere buona la esperienza di perdono liturgia della Via
nostra vita e per essere dato o ricevuto. Crucis in parrocchia.
suoi amici.  L’impegno del
 Aiutare a vivere gesti e perdonare.
atteggiamenti di perdono  Vivere la Quaresima di
per comprendere il Fraternità proposta
sacramento della Penitenza. dall’Ufficio
 Aiutare a vivere gesti di missionario
solidarietà nel gruppo e diocesano.
verso i poveri.  Andare a visitare un
luogo o un gruppo in
cui si vive l’impegno
verso le persone
povere/bisognose
(mensa del povero,
cucine popolari, OPSA,
centro di ascolto
Caritas, casa di riposo,
gruppo missionario.

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Da Pasqua  Comprendere e iniziare a  Il cuore dell’uomo ha  Portare gli auguri di  Momento di
vivere la libertà dei figli di bisogno di essere felice. Pasqua alle persone preghiera a
a dopo Dio: liberi dai Gesù si mette accanto a sole e ammalate. conclusione del
Pentecoste condizionamenti e dalle ciascuno non per cammino di
paure. condizionarci la vita, quest’anno assieme ai
ma per liberarla. genitori.
 La paura è ambigua: da  Partecipazione alla
una parte paralizza, ma preghiera del rosario
dall’altra parte è una in parrocchia.
delle molle dello
sviluppo umano.
 Dio ha bisogno di figli
appassionati più che di
schiavi obbedienti.
 Comprendere e iniziare a  Gesù dona una legge
vivere la libertà dei figli di nuova scritta nel cuore:
Dio: liberi dalla legge senza la legge dell’Amore.
cuore.
 Comprendere e iniziare a  L’amore è una scuola di
vivere la libertà dei figli di libertà e rende capaci
Dio: liberi di scegliere e di di scegliere. Il discepolo
servire. di Gesù sa compiere
delle scelte libere e
coraggiose.

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SI RICORDA CHE OGNUNA DELLE TRE TAPPE NON NECESSARIAMENTE CORRISPONDE AD UN ANNO PASTORALE, MA OCCORRE TENERE CONTO E CORRISPONDERE AL REALE
CAMMINO DEI RAGAZZI, SECONDO IL DISCERNIMENTO CHE IL PARROCO, CHE, CON SPIRITO DI PASTORE, RESTA PRINCIPALE GUIDA DEL CAMMINO, INSIEME ALL’INTERA
EQUIPE DI CATECHISTI E ACCOMPAGNATORI, DEVE OPERARE COSTANTEMENTE. PER QUANTO GLI SCHEMI PROPOSTI, SIANO CADENZATI CON UNA STRUTTURA CHE TIENE
CONTO DELL’ANNO LITURGICO, SI MANTENGA SEMPRE UNA MENTALITÀ ATTENTA MAGGIORMENTE AI CONTENUTI TEMATICI ED ESPERIENZIALI CHE ALL’ESATTA
CORRISPONDENZA TEMPORALE. OGNI COMUNITÀ DOVRÀ ACCOGLIERE TUTTE LE PROPOSTE E MODULARLE IN MODO PIÙ OPPORTUNO E ADERENTE AL CAMMINO CONCRETO
DEI RAGAZZI.

CON LO SPIRITO RICHIAMATO SOPRA PRIMA DELL’ULTIMA QUARESIMA, È BENE INSERIRE NEL PERCORSO QUESTI ULTERIORI ELEMENTI CHE
ARRICCHISCONO IL CAMMINO IN PREPARAZIONE ALLA CELEBRAZIONE DEI SACRAMENTI E AIUTANO L’INSERIMENTO NEL TESSUTO VIVO DELLA
COMUNITÀ. OGNI EQUIPE DI CATECHISTI UTILIZZERÀ QUESTE PROPOSTE, INTEGRANDOLE COME MEGLIO RITIENE, CON QUANTO INDICATO
NELLA TERZA TAPPA. ALCUNI ELEMENTI SARANNO GIÀ INSERITI, ALTRI DA INTEGRARE.

ESPERIENZE ESPERIENZE DI
TEMPI OBIETTIVI CONTENUTI CELEBRAZIONI
DI VITA CRISTIANA PREGHIERA
Dall’inizio fino  Le proposte della  Partecipazione alla
a Natale Caritas per novena di Natale
l’Avvento. come gruppo.
 Accompagnare i
ministri straordinari
 Scoprire nelle realtà della vita  L’incarnazione di Gesù fa della Comunione
quotidiana la profondità dei diventare tutto ciò che è nella visita alle
segni che esprimono la vita umano “possibile casa di persone ammalate o
cristiana. Dio”. anziane.
 Le vicende storiche di Gesù
danno valore al
quotidiano.
 Renderci consapevoli che  Il mondo è già in moto.
siamo dentro la storia di  Il racconto della creazione
amore che la creazione ci che dice come tutto viene
rende visibile ogni giorno. da Dio e in fondo parla del
suo amore.

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 Scoprire Gesù che manifesta  In Gesù le abilità, le
nella sua umanità l’amore del qualità, le sensibilità, le
Padre e vivere i segni della potenzialità umane  Vivere un
Chiesa che parlano di Dio e vengono dilatate fino a momento di
della potenzialità della nostra diventare la preghiera in
vita. manifestazione del Padre. preparazione al
 Guardando alla vita di Natale con i
Gesù si può vedere genitori.
chiaramente il volto di Dio  Partecipazione alla
e ciò che Lui desidera per novena di Natale
noi. come gruppo.

Da dopo Natale  Riconoscere la profondità dei  La ricchezza dei segni che  Vivere dei gesti di  Esperienza di un
fino all’inizio segni che esprimono la vita accompagnano i solidarietà nei ritiro di preghiera
della cristiana: l’acqua, il pane e il Sacramenti. confronti di alcune assieme ai genitori
Quaresima
vino, l’alito dello Spirito, l’olio.  Il segno dell’acqua che dà situazioni di povertà in cui vengono
vita (il Battesimo). della parrocchia. valorizzati i simboli:
 Il segno del vento che  Visita alla propria dell’acqua, dell’olio,
rianima (il dono dello chiesa parrocchiale del pane e del vino.
Spirito di Dio nella in cui viene spiegato  Partecipazione al
Cresima). il significato di alcuni Rito di un Battesimo
 Il segno del pane e del vino spazi e oggetti in parrocchia.
che alimentano la vita liturgici.
(l’Eucaristia).

 Comprendere gli spazi liturgici  La comunità dei credenti


della chiesa: battistero, celebra dentro un luogo e
ambone, altare, tabernacolo… uno spazio che aiuta a
vivere alla presenza di Dio.

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 PARTE 2: NOTE DI METODO

2.1: L’uso della guida


Come tutti gli strumenti, questa guida è utile se è flessibile, se viene adeguata alle situazioni e può essere smontata e poi ricostruita tenendo
presente il cammino dei ragazzi che concretamente fanno il percorso.
Gli obiettivi di ogni tappa e la successione logica e graduale, rimangono il punto fisso e stabile su cui si può rimodulare il percorso quando l’équipe
dei catechisti e degli accompagnatori lo ha studiato e ripensato per la situazione concreta della loro comunità.
La divisione di ogni tappa in periodi, che tengono presente l’anno liturgico, è funzionale, ma è importante mantenere l’unità del cammino
collegando sempre i vari passaggi.
Le indicazioni di attività, strumenti e sussidi sono solo dei suggerimenti per favorire un’ulteriore creatività.
Le esperienze indicate e le proposte di preghiera possono essere di volta in volta sostituite da altre scelte, tenendo conto di quanto la comunità sta
vivendo oppure si possono vivere in altro tempo dell’anno liturgico.

2.2: Il lavoro in équipe


 Il rinnovato modello di ICFR scelto dalla nostra diocesi, chiede pure un cambiamento della figura del catechista, inteso come educatore, tenendo
conto, non solo delle acquisizioni in campo prettamente pedagogico, ma anche delle precise indicazioni espresse nei documenti della Conferenza
episcopale italiana, in cui si afferma che il catechista deve essere maturo: “nell’equilibrio affettivo, nel senso critico, nell’unità interiore, nella
capacità di rapporti e di dialogo, nello spirito costruttivo e nel lavoro di gruppo”2.

In particolare, i nuovi Orientamenti per l'annuncio e la catechesi Incontriamo Gesù, precisano al n° 85: “Il riferimento al lavoro di gruppo consente
di recepire alcune intuizioni non secondarie, a partire da una considerazione dell'apprendimento che valorizza il ruolo protagonista del soggetto,
disponibile e corresponsabile della formazione; nel contempo mette in luce la rilevanza dell'iterazione, dello scambio, del dialogo, del formarsi
insieme”3.

2
CONGREGAZIONE PER IL CLERO, Direttorio generale per la catechesi, n. 239 parte V – Capitolo II: La formazione per il servizio della catechesi, Libreria Editrice Vaticana, ristampa
2007, p. 246.
3
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Incontriamo Gesù. Orientamenti per l'annuncio e la catechesi in Italia, Edizioni CEI, Roma, 2014.
21
 Per questo è necessaria la scelta del lavoro in équipe in quanto non è più possibile avere un'unica figura formativa, anche se il catechista rimane
il soggetto fondamentale e irrinunciabile di riferimento4 per il gruppo. È necessario quindi, nel tempo della programmazione e realizzazione degli
incontri, lavorare più insieme tra i catechisti, coinvolgendo altre figure pastorali già presenti nella parrocchia, in particolare gli operatori Caritas,
gli animatori della liturgia, i ministri straordinari della Comunione, gli educatori dell’ACR e degli Scout, gli animatori del Centro parrocchiale, gli
operatori della pastorale familiare, della pastorale sociale, ecc…, per creare collaborazioni temporanee o stabili nel corso delle tappe5. Il percorso
deve essere pensato dai catechisti che seguono il gruppo dei bambini/ragazzi e va preparato per tempo conoscendolo nelle sue linee generali e
attenendosi agli obiettivi e contenuti di ogni tappa suddivisi nei tempi liturgici.
 Ogni singolo incontro ha bisogno di un’apposita preparazione per decidere, non solo i particolari dello svolgimento, ma anche i ruoli dei
catechisti, i tempi, le attività e soprattutto se e quando programmare i momenti da vivere insieme ai genitori. Per tale motivo, è bene prevedere
uno o più incontri di programmazione da fare insieme con i catechisti-accompagnatori dei genitori.
A questo proposito, nello schema che introduce ogni tempo liturgico, si è aggiunta la voce: GENITORI.
In questo spazio vengono indicati le esperienze e le attenzioni che i genitori possono avere per essere maggiormente coinvolti nel cammino del
proprio figlio. Si tratta di indicazioni da suggerire ai genitori e non da trasformare in ulteriori incontri per loro.
Altre indicazioni si trovano nelle schede del cammino specifico per i genitori ad uso degli accompagnatori durante gli incontri.
 Lavorare in équipe significa anche creare concrete collaborazioni tra catechisti della stessa Unità pastorale o dello stesso vicariato, mettendo in
atto il principio di sussidiarietà promosso dalla nostra diocesi. È necessario pertanto, soprattutto quando il numero dei fanciulli è esiguo, creare
un solo gruppo promuovendo un unico percorso formativo, evitando dispersione e dispendio di risorse e ripetizioni di incontri.

2.3: Il coinvolgimento dei genitori e di tutta la comunità


 Il cammino proposto ha uno dei suoi punti forza nel coinvolgimento dei genitori, quali primi educatori alla fede dei propri figli.
Sappiamo infatti come: “L’iniziare alla fede nella famiglia avviene attraverso la vita quotidiana: la fede passa nei rapporti affettivi, nei fatti di ogni
giorno letti in ottica di grazia e di gratitudine, negli eventi familiari gioiosi e dolorosi interpretati come eventi abitati dalla presenza del Signore. La
famiglia può anche divenire un luogo nel quale i genitori raccontano la fede e propongono momenti formativi per tutti”6.

4
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, La formazione dei catechisti per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e ragazzi, in La formazione dei Catechisti, Documenti e Orientamenti della
Conferenza Episcopale Italiana, ElleDiCi, 2006, p. 118.
5
UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE, Orientamenti e itinerari di formazione dei catechisti, Sussidio pastorale, Roma, 1991, in La formazione dei Catechisti, Documenti e Orientamenti
della Conferenza Episcopale Italiana, ElleDiCi, 2006, p. 47.
6
UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE, Orientamenti e itinerari di formazione dei catechisti, Sussidio pastorale, Roma, 1991, in La formazione dei Catechisti, Documenti e Orientamenti
della Conferenza Episcopale Italiana, ElleDiCi, 2006, p. 101.
22
 È dunque indispensabile che non solo gli accompagnatori abbiano contatto con i genitori, ma anche gli stessi catechisti dei ragazzi si impegnino a
conoscerli, creino buone relazioni e li sappiano coinvolgere durante le tappe e i riti del Primo Discepolato.
 Anche la comunità intera, fatta di adulti e giovani, deve essere coinvolta nel cammino di ICFR. Questo avviene in vari modi:
o Coinvolgendo in prima persona nelle attività del cammino dei ragazzi e dei genitori gli operatori pastorali, in particolare gli operatori Caritas,
gli animatori della liturgia, gli educatori dell’ACR e degli Scout, gli allenatori sportivi, gli operatori della pastorale familiare e della pastorale
sociale, gli animatori del Centro parrocchiale, ecc…
o Informando il Consiglio Pastorale Parrocchiale e condividendo con i suoi membri, alcuni momenti di verifica del cammino svolto.
o Invitando tutti gli adulti e giovani della parrocchia a partecipare ad alcune celebrazioni, soprattutto ai Riti previsti.
o Informando la comunità, durante le celebrazioni eucaristiche domenicali, sulle tappe che i fanciulli e ragazzi stanno vivendo con i loro genitori.
 I genitori e la comunità cristiana vanno coinvolti, anche e soprattutto attraverso le Esperienze di vita cristiana e le Esperienze di preghiera
proposte nella tabella riassuntiva all’inizio di ogni tempo liturgico.

2.4: Le schede
 Le schede proposte sono a titolo esemplificativo, per cui se l’équipe dei catechisti lo ritiene opportuno, possono elaborare schede diverse,
attingendo dalla loro ricca esperienza, tenendo tuttavia fissi gli obiettivi e i contenuti.
 Nel caso l’équipe dei catechisti elaborasse ulteriori attività, per ogni incontro deve fissare in maniera chiara e precisa:
 Un obiettivo a cui tendere, riassunto in un titolo.
 Alcuni semplici contenuti da trasmettere attraverso le attività.
 Una o più attività concreta da far vivere ai ragazzi7.
È bene che tutto questo venga anche scritto in forma di scheda, non solo per avere la chiarezza dello svolgimento dell’intervento catechistico,
ma anche per una successiva verifica, necessaria alla fine di questo Secondo Tempo.
 Le schede fanno riferimento al percorso dell’anno liturgico così suddiviso:

1: Dall’inizio fino a Natale 2: Da dopo Natale fino all’inizio della Quaresima 3: Quaresima 4: Da Pasqua a dopo Pentecoste

7
Idem, pp. 106-107.
23
 Per ogni tempo liturgico c’è una prima scheda riassuntiva “di apertura” in cui vengono presentati in maniera sintetica:

Obiettivi Contenuti Esperienze di vita cristiana Esperienze di preghiera Celebrazioni Genitori

 A questa scheda “di apertura” segue quella più dettagliata, nella quale, oltre ad essere ripresi gli obiettivi e i contenuti, vengono proposti:

Descrizione degli incontri e


Obiettivi Contenuti suggerimenti per alcune attività Strumenti e sussidi (servono per l’approfondimento dei contenuti o per trovare altre attività)

Si precisa che le proposte concrete suggerite non potranno sempre rispondere a tutte le esigenze dei gruppi dei ragazzi, per cui sta ai catechisti
rielaborarle a seconda delle situazioni particolari delle varie comunità parrocchiali e tenendo presente il ciclo dei diversi anni liturgici. Pertanto il
materiale suddiviso in base ai tempi liturgici dell’anno può e deve essere ripensato e ridistribuito in periodi diversi rispetto a quelli indicati, dal
momento che ad esempio, l’inizio della Quaresima varia notevolmente di anno in anno.
È importante che i catechisti tengano conto del coinvolgimento dei genitori e della comunità attraverso la proposta delle Esperienze di vita
cristiana e delle Esperienze di preghiera proposte.

2.5: Le celebrazioni
Alcune celebrazioni dei riti inseriti nel cammino, prevedono la partecipazione dei genitori e dell’intera comunità parrocchiale o di una sua
rappresentanza composta soprattutto da quegli operatori pastorali che sono coinvolti nel cammino di IC; altri momenti celebrativi possono essere
celebrati all’interno del gruppo con i soli catechisti e il parroco (cfr. Prima evangelizzazione).
Per il testo dei riti si rimanda al sussidio scaricabile dalla pagina web dell’Ufficio diocesano per l’annuncio e la catechesi
(www.ufficiocatechistico.diocesipadova.it)

2.6: La frequenza degli incontri


 Gli obiettivi, sviluppati attraverso i contenuti, non necessariamente corrispondono ad un incontro, ma possono essere svolti anche in più
incontri.
 La frequenza degli incontri viene decisa dall’équipe dei catechisti e accompagnatori insieme al parroco. È bene tuttavia che ad essere privilegiato
non sia il criterio della quantità degli incontri, quanto piuttosto quello della qualità. L’efficacia infatti di un intervento educativo è profondamente
legata alla qualità della proposta e alla cura della modalità con cui viene vissuta. Un incontro disteso nel tempo e che coinvolga tutti i livelli di
apprendimento del bambino, è più incisivo rispetto ad un eccessivo numero di incontri vissuti in meno di un’ora.
24
 È interessante a questo proposito ricordare quanto i vescovi italiani affermano nel documento sulla formazione dei catechisti: “È necessario
uscire dallo schema dell'ora settimanale per ampliare i tempi e i momenti in cui genitori e figli vivono insieme alcune esperienze. Occorre superare
la sovrapposizione dei tempi scolastici con quelli della catechesi per dare visibilità al fatto che si inizia un cammino nella Chiesa, scandito dai
tempi liturgici e dalle tappe di maturazione di ogni persona, a prescindere dall’età”8.

2.7: Il riferimento ai Catechismi


 Nella colonna delle schede denominata: SUSSIDI E STRUMENTI, vengono messi i riferimenti ai Catechismi dei fanciulli e ragazzi del Progetto
Catechistico Italiano relativi a questa fascia di età: Io sono con voi, Venite con me, Sarete miei testimoni, Vi ho chiamato amici.
I Catechismi, assieme alla Sacra Scrittura, rimangono il riferimento fondamentale, anche per i contenuti di questo modello di ICFR.
 E tuttavia, l’ordine con cui vengono citati i testi, non è quello previsto dal Progetto Catechistico Italiano per questa fascia di età, pur attingendone
l’ispirazione e gli intenti, ma è di volta in volta funzionale agli obiettivi e ai contenuti espressi nelle schede.

2.8: Lo stile relazionale


 I catechisti avranno l’attenzione di accogliere tutti i bambini - soprattutto i più timidi e introversi, ma anche quelli che sono portatori di disabilità
particolari - per farli sentire a proprio agio, tenendo conto anche di quelli che dovessero iniziare il cammino in ritardo. È importante per ogni
catechista, raccogliere il più possibile informazioni sui bambini, il loro carattere, la loro famiglia e la storia personale, in modo da poter
permettere un migliore tipo di approccio e relazione.
 Se ci sono fratelli con un anno di differenza si può inserirli nello stesso gruppo.
 Il catechista ha come compito in questo tempo di Primo Discepolato, quello di inserire i ragazzi nella comunità parrocchiale. E dunque è
necessario che diventi capace di tessere buone e collaborative relazioni con gli altri catechisti, con gli altri operatori pastorali, in particolare con
coloro che hanno compiti educativi e, naturalmente, con i genitori.
Tutto ciò facilita a rendere evidente che nell’accompagnare i ragazzi a diventare cristiani, oltre alla grazia dei Sacramenti, ci sono più figure
generative di adulti che esprimo il grembo materno della Chiesa che genera alla fede.

8
UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE, Orientamenti e itinerari di formazione dei catechisti, Sussidio pastorale, Roma, 1991, in La formazione dei Catechisti, Documenti e Orientamenti
della Conferenza Episcopale Italiana, ElleDiCi, 2006, p. 101.
25
 Parte 3: SCHEDE ESEMPLIFICATIVE PRIMA TAPPA
2° TEMPO - DISCEPOLATO
PRIMA TAPPA
TIBERIADE
OBIETTIVI: Scoprire, conoscere e incontrare Gesù e scegliere di seguirlo. Educare all’arte dell’ascolto.

DALL’INIZIO FINO A NATALE


Far comprendere l’importanza di ciascuno nel sentirsi accolto dalla comunità.
Far sentire che inizia un cammino importante in compagnia di Gesù. Far nascere la disponibilità a dire di sì.
Obiettivi Far crescere il desiderio di conoscere sempre più Gesù.
Accogliere l’attesa di Gesù e scoprire la sua famiglia.
Educare all’ascolto.
C’è una comunità cristiana che accoglie e accompagna nel cammino per divenire discepoli, amici di Gesù.
Un cammino che chiede una scelta.
Attraverso i Vangeli dell’infanzia, scopriamo chi è Gesù, interrogando
Contenuti
Giovanni Battista, Giuseppe, Maria e i pastori.
Le origini di Gesù, la sua famiglia, la sua terra e la sua nascita.
La capacità di ascoltare.
Un momento di festa con gli altri ragazzi e genitori del cammino di Iniziazione cristiana.
Esperienze Preparare il luogo di ascolto della Parola di Dio all’interno della stanza in cui si svolgono gli incontri.
di vita cristiana Un segno di carità per i poveri che si concretizza nella raccolta d’Avvento, proposta dalla Caritas.
Costruzione del presepe.
La preghiera alla domenica prima dei pasti con l’accensione della candela della corona di Avvento. Nelle settimane
Esperienze
Un momento di preghiera come gruppo davanti al presepe. di Avvento
di preghiera A Natale o dopo

Rito di inizio del Primo discepolato con consegna del libro dei Vangeli. In una domenica
del Tempo ord.
Celebrazioni che precedono
l’Avvento

26
Inizio del loro cammino.
Genitori Partecipazione al momento di festa per l’inizio del cammino del figlio.
Partecipazione al Rito dell’ammissione al Primo discepolato.

DALL’INIZIO FINO A NATALE

OBIETTIVI CONTENUTI Descrizione degli incontri e suggerimenti per alcune attività Sussidi e Strumenti

1. Far Ogni persona è I bambini sono accolti in modo che sentano di essere parte di un Mc 10, 13-16: Gesù e i
comprendere importante per il gruppo chiamato a conoscere Gesù. Devono percepire il calore e bambini.
l’importanza cammino che si sta l’accoglienza di tutta la comunità cristiana. Si simuli un grande viaggio
di ciascuno intraprendendo che si farà tutti insieme per diventare amici di Gesù. Ma prima di
nel sentirsi allacciare le cinture di sicurezza dobbiamo portare un bagaglio con
accolto dalla noi.
comunità. Suggerimento di attività:
a) Si preparano sul tavolo oggetti diversi (candela, fazzoletto di carta LEPORATI A. R. E L., Veniamo
cappellino, matite, libri, torcia, palla, diario, un foglio, fotografie, con te Gesù, Quaderno
cibo, ecc…) e si lascia che ognuno scelga che cosa portare. Ognuno attivo, 1, Elledici, pp. 23-
sceglierà un oggetto e dirà perché lo vuole con sé. 25.
C’è qualche oggetto che si vorrebbe avere, ma non è sul tavolo?
Quale? Perché
Ma se mancasse proprio quell’oggetto è vero che il viaggio non si
potrebbe più fare?
Aiutarli a capire che in questo viaggio non servono bagagli, ma
persone e ciascuno è importante per tutti gli altri esattamente così
com’è.
b)Per rendere inoltre visibile a tutti l’idea del viaggio si potrebbe far
scrivere i loro nomi sui vagoncini di un grande treno da colorare,
appendere e lasciare nella stanza con il titolo: “In viaggio verso Gesù”.
c)Si può scegliere un simbolo che contraddistingua in maniera speciale
il gruppo sulla base delle loro caratteristiche o inclinazioni. Potrebbe
essere un ciondolo da appendere al collo, una spilla da appuntare alla
maglia, una copertina personalizzata per il Vangelo. Un simbolo unico
e speciale che sarà usato o indossato ogni volta che si leggerà tutti
27
insieme il Vangelo.

2. Far sentire Un viaggio in Questo non è un viaggio qualsiasi, ma è il viaggio della vita.
che inizia un compagnia di Gesù per Gesù chiama ciascuno di noi perché ognuno per Lui è importante: ci
cammino divenire discepolo e invita a conoscerlo e ad ascoltare quello che ha da dirci.
importante in amico.
compagnia di Suggerimento di attività:
Gesù. Si costruisca la “rete dell’amicizia” che è la colla che ci tiene insieme:
Gesù stesso ci ha chiamati amici.
I bambini e i catechisti si riuniscano intorno ad un cartellone bianco,
ciascuno con in mano un cartellino col proprio nome.
Si fissi un gomitolo (preparato con tanti fili di colori diversi, perché
siamo tutti diversi) in un punto del cartellone e lo si lanci ad un
bambino, che fisserà il filo con il suo cartellino e lo lancerà ad un altro
bambino e così via…

3. Sentirsi C’è una comunità che In questo viaggio stupendo c’è tutta la comunità cristiana che
accolti dalla ti accompagna nel tuo accompagna e accoglie.
comunità e cammino per divenire Intorno a noi ci sono persone che si occupano delle attività della CdF 1, Io sono con voi, pp.
ufficializzare discepolo e amico di parrocchia e ci vogliono bene. 103.113.
l’inizio del Gesù… Chi sono? Come mai fanno tutto questo?
cammino di PROGETTO MAGNIFICAT,
discepolato Suggerimento di attività: Guida al Catechismo,
con il Rito di Si invitano all’incontro alcune persone della comunità e si ascoltano le Venite con me, Vol. 1,
inizio. loro testimonianze (catechista, animatore, allenatore, addetto alle Elledici, pp. 10-12.
pulizie, alle riparazioni degli oggetti, volontario al bar, ecc...)
chiedendo cosa li ha spinti a dedicare un po’ del proprio tempo al
servizio della comunità.
In particolare ci si fa raccontare quali sono i sentimenti che provano
quando si mettono al servizio degli altri.
Ogni sentimento verrà scritto su un cartellone. Alla fine si farà una
preghiera di ringraziamento perché queste persone, attraverso il
28
servizio che svolgono, ci dimostrano il loro bene.

…e ti aiuta a prendere Ci prepariamo ad essere accolti da tutta la comunità attraverso il Rito


l’impegno di seguirlo. di Ammissione al Primo discepolato.
Sappiamo che ci verrà consegnato il Vangelo:
Ma che cos’è il Vangelo? Perché lo riceviamo?

Suggerimento di attività:
Spieghiamo che cos’è il Vangelo e lo scopo del gesto della consegna.
Mostriamo anche ai ragazzi qualche icona che ritrae gli evangelisti e i LEPORATI A. R. E L., Veniamo
loro simboli e offriamo qualche semplice nota biografica. con te Gesù, Quaderno
Si sollecitino i bambini ad invitare i loro genitori, i nonni, i parenti, le attivo, 1, Elledici, pp. 41-
maestre di scuola, gli animatori e gli amici a partecipare al Rito. 46.

Preparazione al Rito di CELEBRAZIONE DEL RITO DI INIZIO DEL PRIMO DISCEPOLATO CON
inizio del Primo CONSEGNA DEL LIBRO DEI VANGELI
discepolato e alla
consegna del libro dei
Vangeli.

Si valorizzi da ora in Suggerimento di attività:


avanti l’ascolto della Prepariamo il luogo dell’ascolto della Parola che rimarrà sempre
Parola con gesti quello. È importante che il Libro della Parola venga messo sempre in
graduali. evidenza e valorizzato con qualche segno (cero acceso, fiori, drappo,
ecc…).

4. Far nascere la
disponibilità a Il silenzio come Allenarsi ad ascoltare Gesù.
dire di sì. condizione per saper
Educare ascoltare. Suggerimento di attività:
all’ascolto. a) Si viva un piccolo esercizio di ascolto: proviamo, per pochi minuti,
ad ascoltare i nostri amici senza interrompere, senza urlare,
attendendo con pazienza che abbiano finito la frase.
29
Chiediamo poi se ritengono di essere capaci di ascoltare e
raccogliamo le loro impressioni.
Terminata la prova ci si confronta aiutati da queste domande:
Mi piace quando sono interrotto o quando qualcuno se ne va prima
che abbia concluso un discorso? Io lo faccio? Anche con le persone
che non mi sono simpatiche? Se faccio così come mi sento dopo?
Gli altri sono contenti?

b) Facciamo ascoltare ai bambini una sequenza di brani diversi in cui


vengono mescolati spezzoni di film d’animazione della W. Disney a
loro ben noti, musiche diverse quali ad esempio brani di musica
classica dolci, più energici o colonne sonore di film, filastrocche per
bambini. Teniamo a tratti un volume basso e alleniamoli a sentire
anche i suoni bassi. Per quelli ci vuole silenzio e attenzione.
I bambini dovranno cercare di capire di che spezzoni di film si tratta
e per i brani musicali che sensazioni hanno provato ascoltandoli.
In quest’ultimo caso quelle emozioni potrebbero essere scritte in
biglietti, inseriti in una scatola e poi estratte a caso dai bambini che
le leggeranno e condivideranno con tutti.

Maria dice sì, ascolta e Maria ha detto: “Sì. Eccomi!” senza esitazioni. Ha ascoltato e accolto
accoglie la richiesta di con entusiasmo la richiesta di Dio che non ci obbliga mai a fare
Dio. qualcosa che non vogliamo, ma al contrario, ci lascia liberi di scegliere. Lc 1, 26-38:
Se Maria non avesse detto il suo sì, Gesù non avrebbe mai potuto Annunciazione a Maria.
venire ad abitare in mezzo a noi. Lc 1, 46-55: Il canto del
Magnificat.
Proviamo a dire anche noi il nostro Sì sincero in famiglia, a scuola, in
parrocchia, in chiesa, perché Gesù trovi un posto grande e bello nel CdF 1, Io sono con voi, pp.
nostro cuore. 39-41.

30
Suggerimento di attività: UFFICIO CATECHISTICO
a) Chiediamo ai bambini l’impegno a dire Sì nella settimana ai genitori, DIOCESANO DI BERGAMO,
amici, maestri, allenatori: “Si, sono qui!”. “Eccomi, sono pronto!”. Sussidio al Catechismo: Io
Segneranno tutte le volte che avranno risposto sì e tutte le volte sono con voi, EDB, pp.
che hanno risposto no. 1/42-1/44.
b) Invitiamo qualche mamma o nonna perché racconti che cosa ha PROGETTO MAGNIFICAT,
provato quando ha saputo di aspettare un bambino. Anche Maria Guida al Catechismo,
era felicissima di accogliere Gesù in lei. Venite con me, Vol. 1,
5. Accogliere Le origini di Gesù la Elledici, pp. 34-37.38-41.
l’attesa di sua famiglia, la sua Suggerimento di attività:
Gesù e terra e la sua nascita. a) Leggiamo dal Vangelo la storia di Maria che va a trovare la cugina
scoprire la sua Elisabetta. Anche Elisabetta aspettava un bambino, Giovanni il Lc 1, 39-45: Maria ed
famiglia. Battista che sussulta di gioia all’avvicinarsi di Gesù nel grembo di Elisabetta.
Maria. Lasciamoci guidare da queste domande:
Quale era il ruolo di Giovanni? Cosa vuol dire preparare la strada aLEPORATI A. R. E L., Veniamo
Gesù? Perché Giovanni doveva preparare la strada verso Gesù? con te Gesù, Quaderno
attivo, 1, Elledici, pp. 60-
b) Si crei un momento di ascolto collegiale raccontando la storia di 66.
Giovanni Battista ai bambini e provando poi a stimolare i loro
commenti. RUSPI W., Lo racconterete
Attraverso la storia di Rodari: “Martino testadura” invitarli a ai vostri figli, 2 anno, EDB,
riflettere ponendo loro queste domande: pp. 37-48.
Cosa avresti fatto al posto di Martino? Perché gli altri non hanno
trovato quello che aveva trovato lui percorrendo quella strada? Che RODARI G., Favole al
cosa ci vuole per trovare la felicità come la intende Gesù? telefono, Einaudi.

c) La figura di Giuseppe è quella di un uomo che affronta i problemi


con senso di responsabilità, è modello di vita con le sue virtù e il suo
amore. Dio gli rivela i suoi piani, ma lui continua a vivere nella Mt 1, 18-25: La chiamata
quotidianità di una famiglia normale, ma sacra. Trasmette a Gesù il di Giuseppe.
proprio mestiere di falegname, lo ama teneramente, protegge la
sua famiglia dai pericoli e dal male con coraggio e fedeltà. CdF 1, Io sono con voi, pp.
Suscitare nei bambini l’affezione alla figura di Giuseppe, papà 42-45.53-55.
tenero e determinato, leale e buono.
31
d) Chi è Gesù? Gesù è figlio di Maria e della stirpe di Giuseppe, è nato Lc 2, 1-20: La nascita di
a Betlemme in un luogo povero. Gesù e l’adorazione dei
pastori.
Si propone una drammatizzazione della Natività e dell’arrivo dei
pastori che portano doni a Gesù. CENTRO CATECHISTICO
SALESIANO DI LEUMANN (TO),
I bambini/pastori porteranno a Gesù dei doni come se Lui nascesse Venite e vedrete Figli di
adesso. Dio, 1, Elledici, pp. 36-39.
I doni sono diversi o uguali?
FELIZIANI KANNHEISER F., Io
Fare riflettere i bambini sull’immutabile messaggio d’amore di sono con voi (Schede
Gesù. operative), 1, Elledici, pp.
27-31.33-36.

PROGETTO MAGNIFICAT,
Guida al Catechismo, Io
sono con voi, Vol. 1,
Elledici, pp. 54-56.

LEPORATI A. R. E L., Veniamo


con te Gesù, Quaderno
attivo, 1, Elledici, pp. 54-
56.
UFFICIO CATECHISTICO
DIOCESANO DI VERONA,
Chiamati per nome.
Sussidio operativo
catechistico: Io sono con
voi, EDB, pp. 55-58.

32
DA DOPO NATALE FINO ALL’INIZIO DELLA QUARESIMA

Conoscere la piena umanità di Gesù e il modo con cui chiamava e parlava


ai suoi discepoli e alle persone che incontrava.
Obiettivi Conoscere e scoprire Gesù che incontra le persone e anche noi.
Far crescere il desiderio di ascoltare la sua Parola
che dona vita, che è potente, che consola, incoraggia e guarisce.
Nel Vangelo di Marco Gesù comincia una bella storia chiamando alcuni amici a condividerla.
La chiamata dei discepoli.
Il modo di Gesù di incontrare le persone e come loro ascoltavano la sua Parola.
Contenuti La Parola di Gesù fa crescere un regno di pace e di amore.
La Parola di Gesù è potente, dona vita, consola, incoraggia e guarisce.
La capacità di ascoltare.
Il testo del Simbolo degli Apostoli.
Sperimentare momenti di ascolto con gli amici e con i propri familiari.
Esperienze
Partecipazione alle iniziative del Mese della Pace.
di vita cristiana
Testimonianza di qualche adulto o giovane della parrocchia sull’importanza di ascoltare le persone.

Esperienze Educare al silenzio nei momenti di preghiera. Nel mese di


Memorizzare la prima parte del Simbolo degli Apostoli: Credo in Dio Padre onnipotente… gennaio
di preghiera

Celebrazioni

Continuazione del loro cammino con altri incontri.


Genitori
Insegnare e pregare insieme la prima parte del testo del Simbolo degli Apostoli.

33
DA DOPO NATALE FINO ALL’INIZIO DELLA QUARESIMA

OBIETTIVI CONTENUTI Descrizione degli incontri e suggerimenti per alcune attività Sussidi e Strumenti
1. Conoscere la Gesù comincia una Ogni giorno siamo chiamati e la chiamata di Gesù avviene attraverso le Mc 1, 14-20: La chiamata
piena umanità bella storia persone e i fatti di ogni giorno. dei discepoli.
di Gesù e il chiamando alcuni
modo con cui amici a Suggerimento di attività: CdF 1, Io sono con voi,
chiamava e condividerla. a) Si fa memoria di quando “siamo chiamati”: in classe, a scuola, nello pp. 10-13.108-123.
parlava ai suoi sport prima delle gare, ecc…
discepoli e CUSINO M.-FONTANA A.,
alle persone Alcune domande possono guidare il confronto: Progetto Emmaus-
che Catecumenato, Vol. 1: Il
incontrava. Cosa c’è di comune a tutte queste situazioni? tempo della prima
Essere conosciuto, riconosciuto, atteso, avere qualcosa da fare/dire. evangelizzazione.
Anche la chiamata di Gesù funziona nello stesso modo: mi conosce, mi Incontrare Gesù, Elledici,
aspetta, sa che posso fare qualcosa. pp. 53-55.85-87.

Con quali strumenti è possibile chiamare oggi? RUGOLOTTO C., Chi è


Mail, cellulare, libretto di scuola, sms, voce, passaparola, lettera… Gesù? - Itinerario di
catechesi per genitori e
Poi si prepara un cartellone a due colonne: su una si scrive tutte le volte figli - II anno. Testo per
in cui “siamo chiamati”, sull’altra si scrivono le emozioni di quei genitori e catechisti,
momenti. EDB, pp. 42-55.

b) Successivamente si avvia il confronto con questa domanda: UFFICI CATECHISTICI


DIOCESANI DI BRESCIA,
Come ha chiamato Gesù? GENOVA E VENEZIA,
Leggiamo alcuni episodi dal Vangelo di Marco, in modo particolare la Percorso di iniziazione
chiamata di Levi con l’attenzione narrativa, preparando il contesto e le cristiana La Via, vol. 2
attività per cogliere il quando e il dove Gesù ha chiamato e chiama, Nazaret, La scoperta di
sempre facendo riferimento alla vicenda di Matteo/Levi. Gesù. Guida per gli
educatori, S. Paolo, pp.
20-24.
34
2. Conoscere e Gli incontri e le Gesù ha vissuto tantissime relazioni, ha incontrato tante persone nel suo Mc cap. 2, 3, 4, 5: gli
scoprire Gesù relazioni di Gesù cammino. Gesù ha scherzato, parlato, mangiato, insegnato, confortato, incontri di Gesù con
che incontra attraverso il sgridato, ecc… alcune persone.
le persone e Vangelo di Marco. Mc 2, 1-12: paralitico.
anche noi. Suggerimento di attività: Mc 5, 21-43: Giairo e
Il catechista chiede ai ragazzi: l’emorroissa.
Quante persone hai incontrato questa settimana? Come ti sei comportato Mc 7, 31-37: sordomuto.
con loro? Hai giocato? Hai coccolato? Hai parlato? Ti sei arrabbiato? Mc 10, 17-22: giovane
ricco.
A questo punto si fa un mini resoconto scritto degli incontri della Mc 10, 46-52: cieco di
settimana, con alcune colonne per descrivere i comportamenti e una Gerico.
colonna per i nomi. Esempio:
CdF 1, Io sono con voi,
pp. 58-61.
Nomi Ho Ho Ho Ho …
litigato parlato giocato coccolato
Carlo x x
Rita x x
Sara x x x

Il catechista farà notare come anche Gesù, nei suoi incontri, aveva a cuore
il bene di ciascuno. Così come papà e mamma, che ci amano e lo
esprimono in tanti modi (coccole, sgridate, consigli, favori, gentilezze, ci
stanno vicino).

Poi si raccontano episodi di incontro dal Vangelo di Marco per far notare i
tanti stili di Gesù di voler bene.

Si può fare un cartellone con le prime parole usate da Gesù in ogni


incontro, mettendoci nei suoi panni.

35
3. Far crescere il La Parola di Gesù fa Gesù aveva un segreto incredibile, il segreto della vita felice, piena, Mc 4, 1-20: parabola del
desiderio di crescere un regno allegra, serena… Gesù voleva raccontare questo segreto a tutti, ma era un seminatore.
ascoltare la di pace e di amore. segreto a volte “difficile da capire” e “difficile da mettere in pratica”. Per Mc 4, 21-25: parabola
sua Parola che aiutare i suoi amici e anche noi a capire questo segreto ha pensato di della lampada.
dona vita, che dircelo in due modi diversi: con l’esempio (ti faccio vedere come si mette Mc 4, 26-29: parabola
è potente, che in pratica) e con le parole (ti spiego cosa significa). del seme.
consola, Gesù ha raccontato questo segreto durante la sua vita, con parabole, Mc 4, 30-32: parabola
incoraggia e discorsi, insegnamenti. E le sue parole sono arrivate sino a noi, perciò del granello di senape.
guarisce. anche noi possiamo scoprire il suo incredibile segreto attraverso le
parabole del Regno.

Suggerimento di attività: CdF 1, Io sono con voi,


a) Raccontare alcune parabole (es. quella del granellino di senape o del pp. 18-19.129.
seminatore) e aiutare i ragazzi a scoprire che Gesù è venuto a seminare CdF 2, Venite con me, p.
dentro di noi una vita grande e bella che cresce e porta frutto. 188.

b) Il catechista porta un granellino di senape e poi fa vedere la foto RUGOLOTTO C., Diventare
dell’albero cresciuto e fa notare che la stessa cosa avviene con il Regno discepoli - Itinerario di
di Dio: la pace, l’amore, la gioia, inizia con piccoli gesti e segni. catechesi per genitori e
Nella stessa logica si può costruire qualche cosa insieme e regalarsela, figli. III anno. Testo per
oppure seminare dei semi su un vasetto e averne cura per tutto il genitori e catechisti,
tempo fino a Pasqua. EDB, pp. 38-53.

c) Il catechista invita qualche adulto della parrocchia (operatore Caritas,


educatore, allenatore sportivo, insegnante, papà, mamma, ecc…) a
testimoniare la sua personale esperienza sull’importanza di ascoltare le
persone.

d) Partecipazione alle iniziative del Mese della Pace e in particolare alla


Festa per la Pace proposta dall’ACR.
Suggerimento di attività:
Il catechista legge per la prima volta il testo del Simbolo degli Apostoli e
invita i ragazzi a sottolineare quello che conoscono/capiscono o no.
Poi spiega la prima parte: Credo in Dio Padre… e li invita a memorizzarla.

36
QUARESIMA

Far conoscere ed interiorizzare i momenti più importanti della vita pubblica di Gesù.
Obiettivi Incontrare Gesù che insegna, prega, guarisce, ha amici e ama anche i nemici.
Far conoscere l’amore di Gesù che dona la sua vita morendo e risorgendo per noi.
Alcuni episodi della vita di Gesù.
Le parabole e i miracoli di Gesù.

Contenuti La domanda ai discepoli: ma voi chi dite che io sia?


Gesù va a Gerusalemme, vive l’ultima cena con i suoi discepoli.
Gesù muore e risorge e dona il suo Spirito.
Il testo del Simbolo.
La capacità di ascoltare.
Vivere la Quaresima di Fraternità proposta dall’Ufficio missionario diocesano.
Esperienze Far vivere qualche gesto di solidarietà verso alcune persone che sono nel bisogno.
di vita cristiana Ascolto della Parola di Dio.
Ascolto di un/una nonno/a che racconti la sua esperienza di Gesù.
Memorizzare la seconda parte del Simbolo degli Apostoli: … e in Gesù Cristo, suo unico Figlio… Nelle settimane
Esperienze Un momento di preghiera con i genitori. di Quaresima

di preghiera Una visita in parrocchia al Crocifisso nel giorno del Venerdì Santo.
La partecipazione alla festa delle Palme con il Vescovo.

Celebrazioni

Continuazione del loro cammino con gli incontri.


Genitori Insegnare e pregare insieme la seconda parte del testo del Simbolo degli Apostoli: … e in Gesù Cristo…
Partecipazione ai riti del Triduo pasquale.
37
QUARESIMA

OBIETTIVI CONTENUTI Descrizione degli incontri e suggerimenti per alcune attività Sussidi e Strumenti
1. Far conoscere Alcuni episodi della vita Gesù, dopo aver vissuto per trent’anni a Nazareth, inizia a predicare, Mc 1, 21-28: L’inizio della
ed di Gesù. sceglie i dodici per renderli testimoni della sua vita e delle sue parole, vita pubblica di Gesù.
interiorizzare i insegna attraverso le parabole, guarisce, perdona... Mc 6, 1-3: Gesù è
momenti più incompreso e rifiutato
importanti Suggerimento di attività: dai suo conterranei.
della vita a) Raccontare i brani del Vangelo di Marco. Mc 4, 35-41: La tempesta
pubblica di Far dipingere ai ragazzi, su grandi fogli, le azioni compiute da Gesù sedata.
Gesù. nei brani letti. Mc 5, 21-43: La
guarigione della donna
b) Scrivere le azioni che compie Gesù su cartoncini colorati e puntarli emorroissa e della figlia
con spilli attorno all’icona di Gesù. di Giairo.
Invitare i ragazzi a scrivere su foglietti di colore chiaro le azioni Mc 6, 30-44: La
“positive” che compiono nella loro giornata “pubblica” (a scuola, moltiplicazione dei pani.
nello sport, in patronato, nel gioco libero...) e su foglietti di colore
scuro quelle considerate da loro negative... Alla fine dell’incontro i
foglietti scuri potrebbero essere bruciati davanti all’icona di Gesù. CdF 1, Io sono con voi.
pp. 59-61.
c) Il catechista sceglie una parabola e un miracolo e dopo averli narrati
mette a disposizione dei ragazzi alcune stoffe colorate perché
possano drammatizzare i brani scelti. I diversi colori delle stoffe ROCK L., Le più belle
aiuteranno ad esprimere i sentimenti dei vari protagonisti. parabole di Gesù,
Elledici.

38
2. Incontrare Le parabole e i miracoli Abbiamo incontrato Gesù che si manifesta ai suoi discepoli e anche a Mc 8, 27-30: La
Gesù che di Gesù. tutte le persone che lo seguono e ascoltano la sua Parola. professione di Pietro.
insegna, Ma per noi, chi è Gesù? Come possiamo farlo conoscere agli altri?
prega, CdF 1, Io sono con voi,
guarisce, ha Suggerimento di attività: pp. 68-69.
amici e ama La domanda ai Attraverso domande aperte (chi è Gesù per te? … Che cosa potresti dire
anche i discepoli: ma voi chi di Lui agli altri? Se tu dovessi dire chi è Gesù a un bambino che non lo UFFICI CATECHISTICI
nemici. dite che io sia? conosce cosa gli diresti?) il catechista aiuta i ragazzi a riflettere e a DIOCESANI DI BRESCIA,
esprimere la loro idea di Gesù. GENOVA E VENEZIA,
Percorso di iniziazione
Una variante potrebbe essere il foto linguaggio: scelgo una immagine o cristiana La Via, vol. 2
un disegno per dire chi è Gesù. Nazaret, La scoperta di
Gesù. Guida per gli
Anche il catechista racconta chi è Gesù per lui. educatori, S. Paolo, pp.
76-79.

3. Far conoscere Gesù va a Nel cammino verso Gerusalemme, narrato dall’evangelista Marco, Gesù Mc 8, 31-33; Mc 9, 30-
l’amore Gerusalemme, vive per ben tre volte annuncia la sua passione, morte e risurrezione. Gesù 32; Mc 10, 32-34: gli
grande di l’ultima cena con i suoi cerca di educare i suoi discepoli e noi al progetto di salvezza di Dio. annunci della Passione,
Gesù che discepoli. Morte e Risurrezione di
dona la sua Suggerimento di attività: Gesù.
vita morendo a) Si può proiettare un video, un power point o mostrare una cartina
e risorgendo per rendere più visibile il viaggio di Gesù verso Gerusalemme. In CdF 1, Io sono con voi,
per noi. questo modo sarà più facile raccontare e comprendere la vicenda di pp. 80-83.
Gesù.
Dopo aver raccontato le vicende di Gesù, fino all’ultima cena, far UFFICI CATECHISTICI
disegnare ai ragazzi delle grandi mattonelle di cartone (cm 50x50), DIOCESANI DI BRESCIA,
per ripercorrere le fasi più importanti di tali vicende. GENOVA E VENEZIA,
Le mattonelle saranno poi posizionate sul pavimento e si potrà Percorso di iniziazione
giocare ad una specie di “Gioco dell’oca”. cristiana La Via, vol. 2
(I ragazzi sono i “pedoni”. Lanciano un dado e, dopo aver risposto ad una Nazaret, La scoperta di
domanda relativa a quanto disegnato sulla mattonella corrispondente al numero Gesù. Guida per gli ed., S.
uscito, possono procedere. Se sbagliano possono chiedere aiuto ai compagni o
retrocedono e ripartono dal via).
Paolo, pp. 100-102.
39
b) Sono molti i segni che possono far comprendere il valore salvifico Mc 15, 33-39.42-47: i
del sacrificio di Cristo: i grappoli d’uva che pigiati fanno il vino; il racconti della passione e
seme che gettato nella terra muore, ma genera vita; il parto morte di Gesù.
doloroso della mamma che genera alla vita il figlio; il sacrificio di chi Mc 16, 1-15: il racconto
per amore offe la sua vita per un altro. della Risurrezione di
Gesù.
Le immagini che riproducono tutti questi segni possono essere
messe sopra un tavolo illustrate ad una ad una dal catechista.
Alla fine si chiederà ad ogni ragazzo di scegliere l’immagine che l’ha
più colpito e di portarsela a casa (è bene preparare più immagini
dello stesso tipo prevedendo uguali scelte da parte dei ragazzi).
Gesù fu crocifisso e sepolto, ma tre giorni dopo i suoi amici rividero
il loro maestro vivo. Dopo la discesa dello Spirito Santo,
cominciarono a diffondere il messaggio di Gesù in ogni luogo della
terra.

Gesù muore e risorge e Suggerimento di attività: CdF 1, Io sono con voi,


dona il suo spirito. a) Il catechista racconta la passione di Gesù coinvolgendo i ragazzi, pp. 75-93 (cap. 5).
cercando di evidenziare i personaggi e le reazioni che sono descritte
nel Vangelo. In questo modo sarà possibile condurre i ragazzi a UFFICI CATECHISTICI
scegliere da che parte stare e chi seguire: gli scribi o i farisei, il
DIOCESANI DI BRESCIA,
potere romano o i discepoli impauriti e timorosi o le donne che da GENOVA E VENEZIA,
lontano accompagnano Gesù fin sotto la croce. Percorso di iniziazione
cristiana La Via, vol. 2
b) “Costruiamo” con i ragazzi il testo del Simbolo degli Apostoli, Nazaret, La scoperta di
soffermandoci in particolare su quelle parti che richiamano i temi Gesù. Guida per gli
affrontati con i ragazzi in questa fase del Primo discepolato. educatori, S. Paolo, pp.
Invitiamoli a memorizzare la seconda parte: …e in Gesù Cristo, suo 99-106.
unico Figlio…

40
DA DOPO PASQUA A PENTECOSTE

Accogliere la notizia della risurrezione di Gesù.


Obiettivi Aiutare i bambini a comprendere cosa vuol dire testimoniare la risurrezione di Gesù.
Vivere e comprendere il Rito della consegna del Simbolo degli Apostoli.
La notizia della risurrezione di Gesù.
La sorpresa delle donne e l’incredulità dei discepoli.
Contenuti Gesù dona il suo Spirito e invia i suoi discepoli perché siano suoi testimoni.
Il testo del Simbolo degli Apostoli.
La capacità di ascoltare.
Ascolto della Parola di Dio.
Esperienze
Ascolto di qualche operatore pastorale della parrocchia (educatore ACR, Scout, animatore del Centro
di vita cristiana
parrocchiale, operatore Caritas, ecc…) che racconti la sua testimonianza su Gesù.

Esperienze Memorizzare la terza parte del Simbolo degli Apostoli: Credo nello Spirito santo, la santa Chiesa… Nel mese di
Preghiera del Rosario in famiglia o presso un’edicola mariana. maggio
di preghiera
Rito della consegna del Simbolo degli Apostoli. In una delle
ultime settimane
Celebrazioni
dell’Anno
pastorale
Insegnare e pregare insieme il testo del Simbolo degli Apostoli.
Genitori Continuazione del loro cammino con gli ultimi incontri.
Partecipare con i figli al Rito della consegna del Simbolo degli Apostoli.

41
DA DOPO PASQUA A PENTECOSTE

OBIETTIVI CONTENUTI Descrizione degli incontri e suggerimenti per alcune attività Sussidi e Strumenti
1. Accogliere la La notizia della Abbiamo ricevuto un regalo enorme, la notizia della risurrezione di Gesù. Mc 16, 1-13: La
notizia della risurrezione di Gesù. “Lui ci ha detto: Non tenetevela per voi, ma raccontatela a tutti!” risurrezione annunciata
risurrezione di La sorpresa delle donne alle donne nel mattino
Gesù. e l’incredulità dei Suggerimento di attività: di Pasqua.
discepoli. Gioco del Passaparola.
Dopo aver vissuto il gioco, il catechista guida il confronto con questa CUSINO M.-FONTANA A.,
domanda: Progetto Emmaus-
Come faccio a fare passaparola di questa bellissima notizia di Gesù? Catecumenato, Vol. 1: Il
tempo della prima
Successivamente il catechista legge gli inviti che Gesù ha fatto ai suoi evangelizzazione.
discepoli di annunciare il suo Vangelo ad ogni creatura. Incontrare Gesù,
Elledici, pp. 126-130.

CUSINO M.-FONTANA A.,


2. Aiutare i Gesù dona il suo Spirito Gesù ci ha chiesto di raccontare la bella notizia e anche di mostrarla. Progetto Emmaus-
bambini a e invia i suoi discepoli Catecumenato, Vol. 2:
comprendere perché siano suoi Suggerimento di attività Entriamo con la nostra
cosa vuol dire testimoni. a) Il catechista nomina alcune belle notizie che possono rendere felice la vita nella storia della
testimoniare vita del ragazzo: es. domani si fa vacanza, ho vinto il primo premio con salvezza, Elledici, pp.
la risurrezione la mia squadra, posso stare tutto il giorno con la mia amica preferita, 116-120.
di Gesù. mi hanno comprato un vestito nuovo bellissimo…
Mc 16, 14-20: Andate
Ad ogni “notizia”, senza parlare, esprimono con il corpo e la faccia il in tutto il mondo.
sentimento che provano. 1 Corinzi 15, 1-11.

Il catechista fa riflettere come ogni buona notizia viene espressa con CdF 1, Io sono con voi,
tutto noi stessi. pp. 85.88-89.92-102.

Alla fine si chiede: come possiamo esprimere con tutto noi stessi la
bella notizia che Gesù è risorto ed è vivo in mezzo a noi?
42
b) Si può ascoltare un’intervista/testimonianza di un operatore Caritas e CUSINO M.-FONTANA A.,
chiedergli cosa vuol dire per lui/lei rendere presente Gesù nella sua Progetto Emmaus-
vita e nella vita delle altre persone. Catecumenato, Vol. 2:
Entriamo con la nostra
c) Gesù è presente in mezzo a noi attraverso la sua Chiesa e i vita nella storia della
Sacramenti. salvezza, Elledici, pp.
Si può invitare il parroco a parlare ai ragazzi sul significato dei 121-129.
Sacramenti e sui loro effetti per la Chiesa.

3. Vivere e Il testo del Simbolo Suggerimento di attività: CdF 1, Io sono con voi,
comprendere degli Apostoli. Il catechista riprende il testo del Simbolo e si soffermerà sulla terza e pp. 103-107.
il rito della ultima parte: Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa… e invita i ragazzi
consegna del a memorizzarla. CUSINO M.-FONTANA A.,
Simbolo degli Progetto Emmaus-
Apostoli. Poi si presenta il Rito della consegna del Simbolo degli Apostoli: Catecumenato, Vol. 5:
Si sollecitano i bambini ad invitare i loro genitori, i nonni, i parenti, le Testimoni della
maestre di scuola, gli amici a partecipare al Rito. comunità cristiana a cui
apparteniamo, Elledici,
pp. 106-114.
CELEBRAZIONE DEL RITO DELLA CONSEGNA
DEL SIMBOLO DEGLI APOSTOLI. UFFICI CATECHISTICI
DIOCESANI DI BRESCIA,
GENOVA E VENEZIA,
Percorso di iniziazione
cristiana La Via, vol. 2
Nazaret, La scoperta di
Gesù. Guida per gli
educatori, S. Paolo, pp.
110-116.

43
 PARTE 4: BIBLIOGRAFIA

 Per le attività con i ragazzi:

AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI, Tutto da scoprire. Guida per l'educatore. Cammino di fede proposto dall'Azione Cattolica ai bambini dai 6 agli 8 anni,
AVE, 2014.
BRUGNARA A.-BRUGNARA C.-GIULIANI M. (PARR. DI MATTARELLO), Cammino catecumenale per fanciulli e ragazzi, volumi 1, 2, 3, 4, 5, Guida, Elledici, 2009.
CdF 1, Io sono con voi.
CdF 2, Venite con me.
CdF 3, Sarete miei testimoni.
CdF 4, Vi ho chiamato amici.
CENTRO CATECHISTICO SALESIANO DI LEUMANN (TO), Venite e vedrete Figli di Dio, 1. Elledici, 1991.
CUSINO M.-FONTANA A., Progetto Emmaus-Catecumenato, volumi 1, 2, 3, 4, 5, Guida, Elledici, 2008.
FELIZIANI KANNHEISER F., Io sono con voi (Schede operative), 1, Elledici, 1992.
GUGGI E. E C., Oggi preghiamo in casa?, AVE, Roma, 2012.
LEPORATI A. R. E L., Veniamo con te Gesù, volumi 1, 2, 3, 4, 5, Guida, Elledici, 2013.
PROGETTO MAGNIFICAT, Guida al Catechismo, volumi 1, 2, 3, Elledici, 2014.
ROCK L., Le più belle parabole di Gesù, Elledici, 2007.
RODARI G., Favole al telefono, Einaudi, 1997.
RUGOLOTTO C., Itinerario di catechesi per genitori e figli - volumi 1, 2, 3, 4, 5, Testo per genitori e catechisti, EDB, 2013.
UFFICI CATECHISTICI DIOCESANI DI BRESCIA, GENOVA E VENEZIA, Percorso di iniziazione cristiana La Via, volumi 1, 2, 3, 4, 5, 6, Guida, San Paolo, 2011.
UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO DI TRENTO, Lo racconterete ai vostri figli, volumi 1, 2, 3, 4, 5, Guida per gli animatori, Sussidio per i catechisti, EDB, 2007.
UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO DI VERONA, Chiamati per nome. Sussidio operativo catechistico: Io sono con voi, EDB, 2001.
VIVIAMO IL VANGELO, Io sono con voi. Quaderni 1-2: Alla scoperta della felicità. Guida per il catechista, Città Nuova Editrice, Roma, 2013.

44
 Per l’approfondimento personale dei catechisti:

ASSOCIAZIONE ITALIANA CATECHETI-ISTITUTO PASTORALE PUGLIESE, Apprendere nella comunità cristiana, Elledici, 2012.
BARBON G, - PAGANELLI R., “Ti racconto di Gesù che si manifesta”; “Ti racconto di Gesù”; “Ti racconto di Gesù che compie prodigi”; “Ti racconto del mio
incontro con Gesù”, EDB, 2006.
BARBON G., Nuovi percorsi formativi nella catechesi. Metodo e itinerari, EDB, 2003.
BIEMMI E., I fondamentali della catechesi, EDB, 2013.
BIEMMI E.-BIANCARDI G., Linguaggio e linguaggi nella catechesi, Elledici, 2013.
BOCCI V., Comunicare la fede ai ragazzi 2.0, Elledici, 2012.
BOCCI V.-COTTICHELLA D., Cliccate e troverete, Elledici, 2013.
BROCCARDO C., I Vangeli. Guida alla lettura, Carocci, 2009.
CASPANI P.-SARTOR P., Iniziazione cristiana. L’itinerario e i sacramenti, EDB, 2008.
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Il rinnovamento della catechesi, Edizioni CEI, Roma, 1970.
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Incontriamo Gesù. Orientamenti per l'annuncio e la catechesi in Italia, Edizioni CEI, Roma, 2014.
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, L’Iniziazione cristiana. Orientamenti per il catecumenato degli adulti, in Documenti e Orientamenti della Conferenza
Episcopale Italiana (a cura dell’Ufficio Catechistico Nazionale), ElleDiCi, 2004.
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, L’Iniziazione cristiana. Orientamenti per l’iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi dai 7 ai 14 anni, in Documenti e
Orientamenti della Conferenza Episcopale Italiana (a cura dell’Ufficio Catechistico Nazionale), ElleDiCi, 2004.
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, L’Iniziazione cristiana. Orientamenti per il risveglio della fede e il completamento dell’iniziazione cristiana in età
adulta, in Documenti e Orientamenti della Conferenza Episcopale Italiana (a cura dell’Ufficio Catechistico Nazionale), ElleDiCi, 2004.
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, La formazione dei catechisti per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e ragazzi, in La formazione dei Catechisti,
Documenti e Orientamenti della Conferenza Episcopale Italiana, ElleDiCi, 2006.
CONGREGAZIONE PER IL CLERO, Direttorio generale per la catechesi, Libreria Editrice Vaticana, ristampa 2007.
ÉQUIPE EUROPEA DI CATECHESI, La catechesi narrativa, Elledici, 2012.
FELIZIANI KANNHEISER F., Catechesi ed educazione, Elledici, 2011.
FOSSION A., Il Dio desiderabile, EDB, 2011.
FOSSION A., Ricominciare a credere, EDB, 2004.
45
MAGGIONI B., Il racconto di Marco, Cittadella, 2008.
MANENTI A., Hanno ancora bisogno di noi. Criteri orientativi per genitori di adolescenti, EDB, 2013.
NERVO G., Catechesi e carità, Edizioni Messaggero Padova, 2012.
PAGANELLI R., Diventare cristiani. I passaggi della fede, EDB, 2008.
PAPA FRANCESCO, Evangelii Gaudium. Esortazione apostolica, EDB, 2014.
REZZAGHI R., Il sapere della fede. Catechesi e nuova evangelizzazione, EDB, 2012.
SARTOR P.-MARGHERI F.-NOCETI S., Le domande della fede. Marco il Vangelo del catecumenato, EDB, ristampa 2013.
SARTOR P.-CIUCCI A., Nella logica del catecumenato. Pratica dell’Iniziazione cristiana con i ragazzi, EDB, 2010.
SERVIZIO NAZIONALE PER IL CATECUMENATO, Guida per l’itinerario catecumenale dei Ragazzi, Elledici, 2005.
UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE, Il catechismo per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi. Nota per l’accoglienza e l’utilizzazione del catechismo
della CEI (15 giugno 1991).
UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE, Orientamenti e itinerari di formazione dei catechisti, Sussidio pastorale, Roma, 1991, in La formazione dei Catechisti,
Documenti e Orientamenti della Conferenza Episcopale Italiana, ElleDiCi, Leuman (TO), 2006.
ZATTONI-GILLINI, Dio fa bene ai bambini, Queriniana, 2008.
ZATTONI-GILLINI, Parlare di Dio ai bambini, Queriniana, 2004.

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