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Aracnidi

Avventura G.d.R. Lex Arcana ideata da Molinari Michele 01/04/1999-2006©

La Missione: Dall’Acaia, l’odierna Grecia, giungono dispacci a Roma e all’impero da Minois, ricco capoluogo
di provincia sul versante montagnoso nell’entroterra. Plaudo Calendulo Dux di Minois, invia all’augusto
Imperatore Teodomiro:
“Divino Cesare Augusto Teodomiro Roma Rex Imperaturi, da Claudio Calendulo Dux Minois Castra….. Salve.
Dai giorni delle idi di marzo giungono villani dai villaggi a nord di Milone e di Pros. Tali genti narrano di
persone scomparse, specie nei boschi attorno i villaggi. Notizie di tombe profanate. Ho inviato un gruppo di
fanti della militia per un controllo, alla guida del mio fedele Tito Valenziano, ma non hanno fatto ritorno. So
con certezza che non si tratta di diserzioni, ho la certezza assolutezza della fedeltà di Tito Valenziano. La
notizia si va diffondendo rapidamente e molti sono gli abitanti dei villaggi vicini che si sono messi in marcia
verso Minois, con le conseguenze che può capire. Il Capo villaggio di Pros, giunto ieri con la famiglia, da me
ospitato nelle caserme, riferisce della scomparsa di ogni forma animale, cacciagione e da tempo perfino gli
animali domestici sparivano. Il villaggio era sprofondato in un silenzio innaturale.I Custodes chiamati al
cospetto dell’Imperatore, vengono messi al corrente dei fatti e della lettera e inviati con la massima priorità sul
posto.
Il Viaggio: Raggiunto il porto di Anconas il viaggio sarà tranquillo su un mercantile e approderà sulla costa
greca, dove saranno messi a disposizione dei somarelli, per potersi inerpicare sulle montagne, in stretti e
impervi sentieri. La scorta composta da 4 fanti è cordiale, cosi come le persone che incontrate vi salutano.
Occorreranno due giorni di somarello per raggiungere Minois.
Minois: Un insolito castra, privo di mura, rispecchia negli edifici il gusto ellenico, pur sembrando un
imitazione dei fasti antichi, templi e colonnati, fanno mostra di se tra basse abitazioni sorte senza una precisa
logica. Grandi giardini e piazze, dove in quasi ognuna ce un mercato.
Claudio Calendulo: Vive in un bel palazzo al centro della cittadina, circondato da un parco curatissimo, alberi
da frutta e fiori compongono aiuole alternate a panchine in pietra. Claudio quarantenne, capelli grigi portati
corti, corporatura media, accoglie i membri della Chorus Ausiliaria Arcana sebbene con cortesia, più con
l’ansia di risolvere la faccenda. Offre loro di poter usufruire a libero piacere degli agi del palazzo, terme
incluse.
Sabino Nerta: Durante un banchetto, in cui vengono dati aggiornamenti sugli accaduti, viene presentato Sabino
Nerta, il capogruppo della prima spedizione, un veterano, un esperto militare cittadino di Roma. Questi riferisce
di aver raggiunto nemmeno 10 giorni prima il villaggio di Milone e di non aver trovato nulla di rilevante, salvo
un evidente timore della cittadinanza. Tutti riferivano di sparizioni silenziose nel bosco appena sopra il
villaggio. Poi quasi rivivendo la scena. “ Ero con Valenziano e altri due fanti, abbiamo assunto una formazione
da battuta, restando a vista aprendoci per perlustrare questo bosco. Io ero a vista di Valenziano sulla mia destra,
quando non l’ho più visto. Ho subito chiamato nella sua direzione, raggiunto dagli altri, ma Valenziano era
sparito. Sono certo di quanto ho visto, un attimo prima camminava sotto un faggio un attimo dopo era
scomparso. La nel punto dove era scomparso abbiamo trovato la sua sica e due sesterzi. Abbiamo cercato e
chiamato restando in formazione serrata muovendoci a spirale dal punto di scomparsa, contrassegnando l’albero
in questione, ma dopo un ora di ricerche siamo tornati a fare rapporto. In quel bosco non si avvertiva nessun
rumore, nessun uccello cinguettava, dava i brividi.
Abitanti dei villaggi in città: Tutto è iniziato un mese fa, con la scoperta dei corpi dei defunti appena sepolti
trafugati e le tombe profanate. Abbiamo allertato il prefetto della provincia sentendoci deridere anziché
mandarci aiuto. Mai morti sparivano. Poi sono scomparsi i cinghiali dai boschi, gli scoiattoli, gli uccelli, e
quando pure il bestiame e gli animali da cortile cominciarono a sparire il nostro Augurè ci ha suggerito di
fuggire perché secondo lui la stessa sorte sarebbe accaduta a noi. Ma molti decisero di restare. E stato solo
quando ci siamo riversati in Minois che il prefetto ha inviato dei soldati a capire l’arcano, ma ho saputo che
pure questi non hanno fatto ritorno. So per certo che da Roma deve giungere una Legione, loro sapranno
risolvere il problema.
Voci al Mercato: Alcuni mercanti e le loro famiglie diretti a commerciare a nord nei piccoli villaggi, sono
scomparsi, un ragazzo, il figlio del carbonaio, credo si chiami Tiberius, si vanta di aver trovato lungo la via di
Pros, un carro senza padrone pieno di merce, ora ha venduto tutto e se la sta spassando al bordello.
Tiberius al Bordello: Temerà che i giocatori siano i proprietari del carro e se vorranno farlo parlare dovranno
dare ampie assicurazioni che non e quello che cercano. Il ragazzo dirà che quando ha trovato il carro, il bue che
lo portava era come stato divorato, forse lupi, o animali del bosco, e che il carro era ricoperto da una strana seta
trasparente appiccicosa. Per terra c’era perfino un monile d’oro da donna che ha già rivenduto ed era sporco di
sangue.
La Ricerca: Per raggiungere la zona in questione, occorre inerpicarsi su un ripido pendio roccioso che sale su
una collina, il sentiero largo appena per il passaggio di un piccolo carro e circondato da un fitto bosco.
Inerpicati dopo due ore di viaggio su una sassaia, troveranno il bivio con dei cartelli che indicano – Sinistra
Pros - Destra Milone.
Nota Importante: Invertite i nomi dei villaggi in base alla scelta, cioè fate si che prima trovino il primo
villaggio deserto prima del secondo.
Milone: Senza fortificazioni e un piccolo borgo di coltivatori, famoso e il vino di collina molto dolce, a Roma
viene venduto ad un prezzo molto elevato. Il paese circondato dai vigneti composto di piccole casette in legno e
pietra basse, è deserto, nessun abitante, ma ciò che sorprende di più e che non vi sono animali, nemmeno cani o
gatti, e i pochi uccelli volano alti. Due case sono bruciate, e da quanto si vede il fuoco si è spento
autonomamente. Tra le case spicca un tempietto alla dea Cerere, appare come devastato, la statua della dea e
spezzata a terra, accanto un artiglio nero con peli neri durissimi.
Pros: Arrivando in prossimità del villaggio e in vista delle piccole abitazioni simili al primo, qui ce qualcosa di
diverso, tra le case sono state issate rudimentali barricate di pali appuntiti, carri, botti, entro le quali vi sono, e si
avvertono i loro suoni, delle bestie, mucche, maiali capre e galline. Di poco più grande questo villaggio
presenta un vistoso tempietto alla dea Atena, alla cui base vi sono diverse offerte. Accanto un omino macilento
in una tunica azzurra, sta offrendo incenso profumato, e dalle case, anziani armati spuntano lentamente. Si
arrabbiano quando imparano che Roma non ha mandato una legione ma un gruppo cosi piccolo. Donne e
bambini si sono rifugiati a Minois. Si dice che a Milone resti solo Achille Promerio, un giovane impazzito per il
cuore di una fanciulla, molti dicono che e causa loro che tutto questo è avvenuto.
Il Sacerdote Apoteus Savestos: Ossuto, barbino a punta, spalle infossate sembra un pazzo, con gli occhi fuori
di testa e un sorriso perenne dirà ai giocatori: “ La dea Atena è arrabbiata, dovete pentirvi, siete dei miscredenti,
servono doni per ingraziarsi il favore della dea, poi perso in se stesso continuerà a salmodiare e offrire incenso.
Egli e il custode del cimitero di Pros.
Il Bosco: Separa i due villaggi in alternanza a filari di vite, è silenzioso innaturale, visitando il cimitero vicino,
molte tombe sono infatti aperte, divelte. Se entreranno nel bosco, verso il centro, saranno colpiti dal silenzio
innaturale, fintanto udranno come il rumore di tanti bastoncini che picchiettano sul legno. Dagli alberi più alti,
sottili fili argentei luccicanti scenderanno verso di loro. Potranno tentare di evitarli spingendosi verso l’unica
direzione libera.
Il Tempio Nascosto: Fuggendo in quella direzione troveranno una pavimentazione, i resti di un antico tempio
ora ricoperto dalla vegetazione. Ma ora dai fili argentei, grossi ragni grandi quanto un cane, scenderanno e
circonderanno i giocatori. In tutto sono una decina e si muovono rapidamente. Hanno un morso venefico, ma il
loro morso non è in grado di uccidere sebbene dolorosissimo, ma porta una sorta di paralisi, ogni morso calerà
il De Corpore, 3 morsi il giocatore resterà paralizzato 1d6 di tempus. 5 morsi rischia la morte per paralisi
cardiaca.
La Realtà: Il bosco è infestato di grossi ragni, nati da Aracne, nati dall’amore di un giorno con un essere
umano. Solo lei può portarli in vita. Il numero di ragni in crescita, inizialmente traeva cibo dai cadaveri sepolti,
poi dai piccoli animali della foresta, del bosco fino al bestiame e terminati quelli, rivolgendosi agli uomini.
La Leggenda di Aracne: Soave fanciulla nata a Colofne nella Lidia, dove il padre Idmone faceva il tintore, era
un abilissima tessitrice, tanto da vantarsi che perfino la dea Atena aveva appreso tali arti da lei. Si Dice che
arrivò a sfidarla in pubblico. La dea si presentò lei in forma di mendicante per dissuaderla ma visto il diniego
accettò la sfida. Aracne tessè un arazzo tanto meraviglioso e perfetto che la dea irata glie lo strappò dalle mani
colpendola con la spola del filo. Disperata la ragazza si impiccò. Ma la dea vendicativa la trasformò in un ragno
condannandola a filare e tessere per tutta l’eternità. Concedendole di tornare per un solo giorno ogni 500 anni
una donna.
Sfuggiti: Sfuggiti ai ragni ( anche un solo morso da febbre – non ce antidoto) I Custodes potranno tornare sulla
via a Pros, dove troveranno Apoteus Savestos completamente nudo davanti al tempio con gli occhi velati dalle
lacrime, con un falcetto in mano, procurarsi ferite sul petto e sul ventre in uno stato catatonico mentre esprime
frasi senza senso. Se lo salveranno da se stesso, dirà una verità diversa dalla prima. Egli di fatto e il custode di
Aracne, da generazioni, anche se il tempietto a lei e andato nel tempo dimenticato, il suo compito è impedire
che essa tornando umana, brami l’amore. Racconta che ogni 500 anni essa esce dal letargo in cui si autoinduce,
incompatibile a sopportare la sua forma e attende il giorno che può tornare a spoglie umane, cercando l’amore.
Questa volta maledicendosi, Aracne lo ha trovato in un giovane idiota di Milone. Aracne ha partorito migliaia
di uova e i suoi cuccioli hanno fame.
Il Tempietto: Apoteus Savestos rivela loro che di fatto sa dove si trova ora Aracne e dove sta depositando le
uova. Nella sua tana sotto il tempietto a lei dedicato. Savestos rivela che vi è un modo per entrare nel tempio
senza passare per il bosco. Quando si arresta, strabuzza gli occhi al cielo e cade a terra in preda a convulsioni e
poi si arresta del tutto. Morto. Un piccolo ragno nero peloso lotta per uscirgli dalla bocca.
L’Accesso: Situato nel cimitero nell’unica cripta marmorea, che porta ad una scala e uno stretto e sottile tunnel
scavato nel terreno, tantevero che dovranno procedere a carponi, nella più totale oscurità dovranno resistere in
Ratio per eventuali e pericolosi attacchi di panico.
Il Tempio: Si aprirà la strada in una stanza, l’odore e di acido, ed è molto forte, gli occhi lacrimano. Accesa
con fatica una torcia, lo spettacolo e impressionante, appesi alle pareti grossi grappoli di uova legati da fili di
ragno, pulsano e sono pronti per giungere alla vita. Oltre la stanza un corridoio, da cui giungono strani
picchiettii in avvicinamento.
Aracne: Una figura orrenda, il busto di donna e l’addome e le zampe di Ragno. Questa visti i giocatori
emetterà un grido e dalla bocca due fauci spunteranno e minacciose si spalancheranno. Cercherà subito di
frapporsi alle sue uova. Aracne può arrampicarsi sulle pareti, lanciare fili per legare i personaggi e sputare acido
dalla bocca. Attaccherà subito i giocatori da prima cercando di bloccarli contro le pareti, i fili sono molto
resistenti occorrerà una lama per tagliarli. Il punto debole di Aracne e l’addome che gira sempre per non
esporlo agli attacchi, mentre il suo busto ha una sorta di corazza.
La Fine: Se i giocatori sconfitta Aracne, la vedranno tornare donna, e il suo volto esprimere un sorriso, per poi
aggrinzirsi, e dissolversi in polvere, vorranno perlustrare il tempio, anche per bruciare le uova che trasparenti
rivelano ragni simili ad Aracne con figura e volto umano, troveranno a su un altare un ago d’oro.
L’Ago di Aracne: Fu con quello che la dea Atena tramutò Aracne, ora ha il potere del veleno del Ragno,
provoca da paralisi o morte i giocatori potranno scoprirlo interrogando brutalmente il sacerdote o a loro spese
durante le avventure.

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