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Facolt di Ingegneria
Corso di riabilitazione
strutturale
Docente: Alessandro Balducci
Ancona, 02 ottobre 2013
Costruzioni esistenti Generalit
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E CRITERI PER LA PROGETTAZIONE DEGLI
INTERVENTI NTC 2008 Cap.8
Procedure per la
valutazione della LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA
sicurezza
Combinazione delle azioni: STATO LIMITE ULTIMO (in assenza di azioni sismiche)
i n
Fd G1G1 G 2G2 p P Q1Qk1 Qi 0i Qki
i 2
Classe II: Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti (abitazioni), senza contenuti
pericolosi per lambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali. Industrie con attivit
non pericolose per lambiente. Ponti, opere infrastrutturali, reti viarie non ricadenti in Classe
duso III o in Classe duso IV, reti ferroviarie la cui interruzione non provochi situazioni di
emergenza. Dighe il cui collasso non provochi conseguenze rilevanti.
Classe III: Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi (scuole, edifici pubblici,
etc..). Industrie con attivit pericolose per lambiente. Reti viarie extraurbane non ricadenti in
Classe duso IV. Ponti e reti ferroviarie la cui interruzione provochi situazioni di emergenza.
Dighe rilevanti per le conseguenze di un loro eventuale collasso.
Classe IV: Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con
riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamit (ospedali, caserme, etc..).
Industrie con attivit particolarmente pericolose per lambiente. Reti viarie di tipo A o B, di cui
al D.M. 5 novembre 2001, n.6792, Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle
strade, e di tipo C quando appartenenti ad itinerari di collegamento tra capoluoghi di
provincia non altres serviti da strade di tipo A o B. Ponti e reti ferroviarie di importanza
critica per il mantenimento delle vie di comunicazione, particolarmente dopo un evento
sismico. Dighe connesse al funzionamento di acquedotti e a impianti di produzione di
energia elettrica.
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Nella Tabella C8.1 sono riportate le vite nominali previste dalla norma ed i corrispondenti
periodi di riferimento dellazione sismica per costruzioni con differenti classi duso CU.
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
VR
TR
ln( 1 PVR )
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
VITA NOMINALE, CLASSI DUSO E PERIODO DI RIFERIMENTO revisione NTC
Vi differenziazione fra la VN stabilita in fase di progettazione per le nuove costruzioni da
quella stabilita per interventi su edifici esistenti.
La vita nominale VN di unopera e il numero di anni nel quale lopera, purch soggetta alla
manutenzione ordinaria manterr i livelli prestazionali per i quali e stata progettata.
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
STATI LIMITE E RELATIVE PROBABILIT DI SUPERAMENTO
Nei confronti delle azioni sismiche gli stati limite, sia di esercizio che ultimi, sono individuati
riferendosi alle prestazioni della costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi
strutturali, quelli non strutturali e gli impianti.
Due stati limite di esercizio:
- Stato Limite di Operativit (SLO): a seguito del terremoto la costruzione nel suo
complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali, le apparecchiature
rilevanti alla sua funzione, non deve subire danni ed interruzioni d'uso significativi;
-Stato Limite di Danno (SLD): a seguito del terremoto la costruzione nel suo complesso,
includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali, le apparecchiature rilevanti alla sua
funzione, subisce danni tali da non mettere a rischio gli utenti e da non compromettere
significativamente la capacit di resistenza e di rigidezza nei confronti delle azioni verticali ed
orizzontali, mantenendosi immediatamente utilizzabile pur nellinterruzione duso di parte
delle apparecchiature.
Per soddisfare il livello di operativit necessaria non solo la positiva risposta delle strutture,
ma anche quella degli elementi architettonici in generale, degli impianti e delle attrezzature.
Tutti questi elementi sono classificati come elementi non-strutturali. Lo stato del sistema
misurato anche in funzione di parametri quali la garanzia di sicurezza per la vita, i danni
economici espressi percentualmente in funzione del costo dellopera, lo stato di funzionalit.
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
SLO
SLD
SLV
SLC
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Combinazione delle azioni in presenza di azioni sismiche
Lazione sismica di progetto, agente in ciascuno degli stati limite considerati, in
funzione della probabilit di superamento PVR nel periodo di riferimento VR
Gli effetti dell'azione sismica saranno valutati tenendo conto delle masse
associate ai seguenti carichi gravitazionali:
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Combinazione delle azioni in presenza di azioni sismiche
I valori dei coefficienti 2j sono riportati nella Tabella 2.5.I; gli stessi della
combinazione quasi permanente degli SLE in assenza di azioni sismiche
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Combinazione delle azioni in presenza di azioni sismiche
Per quanto concerne le prossime NTC (revisione alle NTC 2008), i valori dei
coefficienti 2j sono riportati nella seguente Tabella 2.5.I
Sono praticamente gli stessi, con uniche maggiori specifiche per le coperture
(suddivisione in 3 categorie con laggiunta delle I e K)
Edifici esistenti valutazione della sicurezza (spettro di risposta)
Valutazione dellazione sismica
Lo strumento fondamentale che ci fornisce la norma per la valutazione dellazione sismica
lo spettro di risposta elastico in accelerazione, espresso da una forma spettrale (spettro
normalizzato) riferita ad uno smorzamento convenzionale del 5%, moltiplicata per il valore
della accelerazione orizzontale massima ag su sito di riferimento rigido orizzontale. Sia la
forma spettrale che il valore di ag variano al variare della probabilit di superamento nel
periodo di riferimento PVR. Gli spettri cos definiti possono essere utilizzati per strutture con
periodo fondamentale minore o uguale a 4,0 s (Si pu dire tutti gli edifici).
Lo spettro di risposta consente di ottenere la risposta massima in termini di accelerazione
(velocit o spostamento) di un oscillatore semplice con smorzamento assegnato (5%)
sottoposto ad un accelerogramma sismico, al variare della frequenza propria (o periodo)
SPETTRO DI
RISPOSTA
Edifici esistenti valutazione della sicurezza (spettro di risposta)
OSCILLAZIONI SMORZATE
2 M
T0 2
0 K
PERIODO OSCILLATORE
SEMPLICE
F0 il fattore che quantifica lamplificazione spettrale massima, sul sito di riferimento rigido
orizzontale; TC il periodo corrispondente allinizio del tratto a velocit costante dello spettro,
dato da:
dove TC* il periodo di inizio del tratto a velocit costante dello spettro in accelerazione
orizzontale e CC un coefficiente in funzione della categoria di sottosuolo.
Edifici esistenti valutazione della sicurezza (spettro di risposta)
TB il periodo corrispondente allinizio del tratto dello spettro in accelerazione costante con
espressione:
Amplificazione
stratigrafica
Amplificazione topografica
Per tener conto delle condizioni topografiche e in assenza di specifiche analisi di risposta
sismica locale, si utilizzano i valori del coefficiente topografico ST riportati nella tabella
seguente in funzione delle categorie topografiche e dellubicazione dellopera o dellintervento.
Edifici esistenti valutazione della sicurezza (spettro di risposta)
Spettri normalizzati in
funzione della categoria
di suolo.
Edifici esistenti valutazione della sicurezza (spettro di risposta)
TB TC TD
Edifici esistenti valutazione della sicurezza (spettro di risposta)
Spettro di risposta elastico in spostamento delle componenti orizzontali
Lo spettro di risposta elastico in spostamento delle componenti orizzontali SDe(T) si ricava
dalla corrispondente risposta in accelerazione Se(T) mediante la relazione:
2
T
SDe ( T ) Se ( T )
2
TB TC TD
Edifici esistenti valutazione della sicurezza (spettro di risposta)
Lo spettro di risposta elastica della componente verticale dellaccelerazione definito da:
T 1 T
0 T TB Se ( T ) ag S Fv
1
T TB
B Fv
TB T TC Se ( T ) ag S Fv
T
TC T TD Se ( T ) ag S Fv C
T
T T
TD T Se ( T ) ag S Fv C 2 D
T
0 ,5
ag
Fv 1,35 Fo
g
Edifici esistenti valutazione della sicurezza (spettri di progetti)
Spettro di progetto SLV effetto della duttilit
I parametri che entrano in gioco nella risposta di un sistema (struttura) in campo
elasto-plastico, sono sostanzialmente tre:
- Rigidezza: inclinazione del primo tratto del diagramma;
- Resistenza: Valore della soglia di plasticizzazione;
- Duttilit: Capacit di deformarsi plasticamente
Rigidezza: k=Fy/Dy
Resistenza: Fy
Duttilit: =Du/Dy
Edifici esistenti valutazione della sicurezza (spettri di progetti)
Spettro di progetto SLV effetto della duttilit
Nel caso di comportamento fragile, sono presi in esame solo i valori di rigidezza e
resistenza.
Mentre nel caso di comportamento duttile, possibile definire differenti livelli di duttilit in
riferimento a diverse caratteristiche (materiale, sezione, elemento, struttura), che tutte,
con relazioni di reciproca dipendenza, concorrono alla definizione del livello globale di
duttilit da assumere poi per la verifica dello SLU (fattore q).
Duttilit di materiale
intesa come la massima deformazione plastica che un materiale pu subire prima della
rottura rapportata al limite elastico; i materiali sono rappresentati in modo schematico, per
esempio nel caso del csl. si usa lo schema a parabola rettangolo con il valore di
deformazione convenzionale limite pari al 3,5 per mille, mentre per lacciaio la
deformazione limite pari al 10 per mille.
Edifici esistenti valutazione della sicurezza (spettri di progetti)
Spettro di progetto SLV effetto della duttilit
Duttilit di sezione
intesa come la massima curvatura plastica raggiungibile, e dipende dalla forma della sezione e dalla
duttilit dei materiali che la costituiscono; per una sezione inflessa in c.a. la duttilit circa 8 ed
determinata dalla crisi del cls. compresso.
La struttura di sinistra dispone di maggiore duttilit rispetto a quella di destra perch il numero
di formazione delle cerniere plastiche molto maggiore; inoltre a parit di spostamento ,
la rotazione 1 decisamente minore rispetto alla rotazione 2. Diventa quindi dominante
la rotazione per il condizionamento del collasso (collasso di piano struttura di destra).
Edifici esistenti valutazione della sicurezza (spettri di progetti)
Spettro di progetto SLV effetto della duttilit
Gli effetti della duttilit si traducono sostanzialmente nella dissipazione di energia per isteresi
SA
F
m
FE
risposta elastica
FY
Fd
xU k x
xY xU
T0 T
xd
ATTENUAZIONE
m
Fy u
sovraresis tenza
Fd 1
xu FATTORE DI STRUTTURA
u
xy F Fd q Fd
1
e
Fe : xu Fy : xy
FATTORE DI DUTTILITA
Edifici esistenti valutazione della sicurezza (spettri di progetti)
Spettro di progetto SLV effetto della duttilit
Lo spettro di progetto della componente orizzontale dellaccelerazione definito da:
1 T q T
0 T TB Sd ( T ) ag S Fo 1
T
q B Fo TB
1
TB T TC Sd ( T ) ag S Fo
q
1 T
TC T TD Sd ( T ) ag S Fo C
q T
1 T T
TD T Sd ( T ) ag S Fo C 2 D
q T
Per rappresentare la rigidezza degli elementi strutturali si possono adottare modelli lineari,
che trascurano le non linearit di materiale e geometriche, e modelli non lineari, che le
considerano; in ambo i casi si deve tener conto della fessurazione dei materiali fragili
(calcestruzzo). In caso non siano effettuate analisi specifiche, la rigidezza flessionale e a
taglio di elementi in muratura, cemento armato, misti acciaio-calcestruzzo, pu essere ridotta
sino al 50% della rigidezza dei corrispondenti elementi non fessurati, tenendo debitamente
conto dello stato limite considerato e dellinfluenza della sollecitazione assiale
permanente.
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Valutazione e progettazione in presenza di azioni sismiche
Modellazione della struttura e dellazione sismica
Le azioni conseguenti al moto sismico sono modellate sia direttamente, attraverso forze
statiche equivalenti o spettri di risposta, sia indirettamente, attraverso accelerogrammi
opportunamente selezionati.
Per tenere conto della variabilit spaziale del moto sismico, nonch di eventuali incertezze,
deve essere attribuita al centro di massa uneccentricit accidentale rispetto alla sua
posizione quale deriva dal calcolo. Per i soli edifici e in assenza di pi accurate
determinazioni, leccentricit accidentale in ogni direzione viene considerata pari a 0,05 volte
la dimensione delledificio misurata perpendicolarmente alla direzione di applicazione
dellazione sismica.
Detta eccentricit e assunta costante, per entit e direzione, su tutti gli orizzontamenti.
(Gli effetti dovuti alle eccentricit aggiuntive, vengono tenuti in conto, introducendo i torcenti di
piano, come azioni statiche aggiuntive equivalenti, agenti nei baricentri delle masse).
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Valutazione e progettazione in presenza di azioni sismiche - Metodi di analisi
Nella valutazione della sicurezza o nella progettazione di interventi sulle costruzioni
esistenti soggette ad azioni sismiche, particolare attenzione sar posta agli aspetti che
riguardano la duttilit. Si dovranno quindi assumere le informazioni necessarie a valutare
se i dettagli costruttivi, i materiali utilizzati e i meccanismi resistenti siano in grado di
continuare a sostenere cicli di sollecitazioni o deformazioni anche dopo il superamento
delle soglie di plasticizzazione o di frattura.
Per il calcolo della capacit di resistenza degli elementi fragili primari, le resistenze dei
materiali si dividono per i corrispondenti coefficienti parziali e per i fattori di confidenza in
relazione al livello di conoscenza raggiunto.
Per i materiali nuovi o aggiunti si impiegano le propriet nominali. (solo nellipotesi di un
intervento).
METODI DI ANALISI
Sono ammessi quattro metodi di analisi, caratterizzati da complessit e precisioni
crescenti:
Analisi statica lineare
Analisi in campo lineare
Analisi dinamica modale
Pilastri: =2 - 1 travi: =1 - 2
Per le travi langolo 1 generato dalla forze orizzontali prevalente rispetto allangolo 2
generato dai carichi gravitazionali, che quindi pu essere trascurato; pertanto viene
approssimata alla sola rotazione del nodo 1.
z i Wi
Fi Fh
z j Wj
Dove: Fh = Sd(T1)Wl/g;
Sd(T1) lordinata dello spettro di progetto per lo stato limite ultimo o di danno relativamente al
primo periodo di vibrazione della struttura;
W il peso sismico complessivo della costruzione;
l un coefficiente pari a 0,85 se ledificio ha almeno tre piani e se T1<2Tc,
pari a 1,0 in tutti gli altri casi (massa partecipante del primo modo);
Wi e Wj sono i pesi sismici ai piani i e j rispettivamente;
zi e zj sono le altezze dei piani i e j rispetto alle fondazioni;
g laccelerazione di gravit.
E applicabile solo per edifici regolari, dove la massa efficace relativa al primo modo
fondamentale di vibrare, risulta essere preponderante (fino all80-90% della massa totale)
rispetto alle altre.
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Valutazione e progettazione in presenza di azioni sismiche - Metodi di analisi
E x E E
ij
ij x i x j
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Combinazione delle componenti dellazione sismica (analisi in campo lineare)
Le componenti orizzontali e verticali dellazione sismica saranno in generale considerate come
agenti simultaneamente.
Nel caso di analisi lineari (statica e modale) i valori massimi della risposta ottenuti da ciascuna
delle due azioni orizzontali applicate separatamente potranno essere combinati sommando,
ai massimi ottenuti per lazione applicata in una direzione, il 30% dei massimi ottenuti per
lazione applicata nellaltra direzione.
Nel caso di analisi non lineare statica non si applica la combinazione delle due componenti
orizzontali dellazione sismica: lanalisi della risposta strutturale svolta considerando
lazione sismica applicata separatamente secondo ciascuna delle due direzioni orizzontali.
Nel caso di analisi dinamica non lineare la determinazione della risposta strutturale svolta
considerando per ogni gruppo due accelerogrammi orizzontali, agenti contemporaneamente
nelle due direzioni orizzontali.
Lazione sismica verticale dovr essere obbligatoriamente considerata nei casi seguenti:
presenza di elementi pressoch orizzontali con luce superiore a 20 m, di elementi principali
precompressi, di elementi a mensola, di strutture di tipo spingente, di pilastri in falso, edifici
con piani sospesi.
COMBINAZIONI GENERALI
1,00Ex + 0,3 Ey + 0,3 Ez sisma direzione X
La componente verticale
0,3Ex + 1,00Ey + 0,3 Ez sisma direzione Y verr tenuta in conto ove
sisma direzione Z necessario
0,3Ex + 0,3 Ey + 1,00Ez
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Valutazione e progettazione in presenza di azioni sismiche - Metodi di analisi
Analisi in campo non lineare
Con le analisi non lineari si determina la effettiva capacit inelastica della struttura.
In sostanza significa spingere lanalisi della struttura in una fase nella quale la risposta
non pi proporzionale alla sollecitazione; in pratica in una fase in cui la struttura
ormai danneggiata. Daltra parte, soprattutto durante lazione sismica, le strutture si
trovano effettivamente a comportarsi in modo non lineare.
Curva di capacit
3500
3000
2000
1500
1000
500
0
0,00
0,02
0,04
0,06
0,08
0,10
0,12
0,14
0,16
0,18
0,20
0,22
Spostam ento (m )
M3
PMM
V2
V2 diag
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Analisi statica non lineare (pushover)
modellazione con fibre (a plasticit diffusa).
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Valutazione e progettazione in presenza di azioni sismiche - Metodi di analisi
Analisi dinamica non lineare (time history)
Con tale analisi la risposta della struttura calcolata mediante lintegrazione
dellequazione non lineare del moto:
dove:
M u C u K u F (t )
M corrisponde alla matrice della massa,
C corrisponde alla matrice dello smorzamento,
K corrisponde alla matrice della rigidezza,
F(t) il carico applicato in funzione del tempo cio linput sismico,
u il vettore spostamento
La differenza sostanziale con lanalisi statica non lineare, che mentre nel pushover
ledificio soggetto a forze incrementali con verso prefissato, lanalisi dinamica riesce a
seguire e quindi studiare il comportamento delledificio sottoposto a sollecitazioni cicliche,
simulando effettivamente il sisma.
Ciclo isterico,Takeda.
Per definire questo modello occorre che:
- un punto coincida con lorigine (0;0)
- almeno un punto abbia deformazione
positiva/negativa,
Es: applicazione NLL, nodo di estremit
- sia descritto con curve monotone
positive/negative.
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Analisi dinamica non lineare (time history)
30
320
420
60
320
2
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Analisi dinamica non lineare (time history)
Legami momento-rotazione
attorno gli assi locali 2 e 3;
Edifici esistenti valutazione della sicurezza
Analisi dinamica non lineare (time history)
Linput sismico considerato non pi una forza come nel pushover, ma sono utilizzati gli
accelerogrammi.
La norma consente luso di accelerogrammi artificiali, simulati o naturali, ma tutti devono
avere uno spettro di risposta coerente con lo spettro di risposta elastico relativo al sito. La
coerenza consiste nel verificare che la media delle ordinate spettrali non abbia uno scarto in
difetto superiore al 10% rispetto alla media dello spettro corrispondente; quello che si ottiene
detto accelerogramma spettro-compatibile.
Le verifiche degli elementi non strutturali (NS) si effettuano in termini di stabilit (STA); si
deve evitare la possibile espulsione sotto lazione della Fa (forza sismica orizzontale agente
nel centro di massa dellelemento non strutturale, nella direzione pi sfavorevole)
corrispondente allo SL e alla CU considerati.